- Cinema Cristallo
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Sognando Beckham Genere Regia Distribuzione Età Durata Audio Anno Commedia/Avventura Gurinder Chadha Lucky Red da 13 anni 112 min. - colore Italiano/inglese/francese/ 2002 Sinossi Jess e Jules sono due adolescenti che giocano a calcio, con il grande sogno di diventare un giorno delle professioniste. Jess ha la camera tappezzata dalle foto di Beckham, divo del calcio inglese. Con lui parla ogni giorno delle difficoltà che incontra a far accettare la sua passione alla famiglia, che la vorrebbe invece in cucina a preparare il miglior “chiappati” del quartiere. Jules pur avendo il sostegno incondizionato del padre, ha una madre che, incapace di accettare quel gioco così poco femminile, tenta di riportare la figlia sulla retta via comprandole biancheria intima e augurandosi di vederla presto appesa al collo di un ragazzo. Sebbene gli ostacoli non manchino, le due calciatrici in erba non rinunciano alla loro passione e nonostante le incomprensioni e le ossessioni dei genitori rendano loro la vita indubbiamente complicata, alla fine riusciranno a coniugare le proprie aspirazioni con i desideri di tutti. Analisi della struttura Premiato dal pubblico al Festival di Locarno, campione di incassi in Gran Bretagna, “Sognando Bechkam” diretto dalla regista anglo-indiana Gurinder Chadha è una divertente commedia adolescenziale, che usa lo sfondo di una competizione sportiva per mettere in scena, con la dovuta leggerezza, temi interessanti e di un certo spessore, quali l’amicizia fra ragazze, lo scontro con i genitori, la diversità tra culture, l’omosessualità, l’amore. Nei due modelli familiari di Jess, di origine indiana e di Jules, inglese, vivono gli stessi pregiudizi e gli stessi stereotipi che vogliono i modelli comportamentali maschili e femminili rigidamente definiti e standardizzati: se a una ragazza piace mettersi in pantaloncini corti per correre su un prato e tirare calci a un pallone, allora è lecito nutrire dei dubbi sulla sua eterosessualità. I componenti delle due famiglie, messi a confronto, si guardano in uno specchio dove le immagini si ripetono identiche, duplicando un unico modello. Così, se le madri sono ugualmente apprensive, rigide e preoccupate per la possibile “diversità” delle figlie, i padri invece sono entrambi più comprensivi e malleabili, pronti a guardare con simpatia ai sogni e ai bisogni delle rispettive ragazze. Per la famiglia di Jess è inconcepibile l’unione della ragazza con un occidentale, tanto più con un mondo alieno come quello del pallone. Inoltre, l’ambiente esterno mostra verso la ragazza un’apertura più di facciata che sostanziale, con i sorrisi e le battute dei suoi coetanei (maschi) per la sua ostinazione nel voler perseguire il sogno di giocare a calcio, gli insulti razzisti di un’avversaria durante una partita, e il ricordo, sempre presente, dell’ostruzionismo praticato a suo tempo ai danni di suo padre, giocatore di cricket che, una volta giunto in Inghilterra, dovette rinunciare alla sua passione a causa delle discriminazioni di chi gli stava intorno. Tutti i personaggi sono ripresi in un periodo delicato della loro vita, ognuno con le sue lotte più o meno aperte: la protagonista Jess deve scontrarsi con l’arretratezza delle sue tradizioni familiari, che vorrebbero per lei, come per sua sorella, un matrimonio combinato, e che escludono categoricamente un futuro come quello da lei sognato (visto come una passione momentanea); la sua amica Jules ha dei genitori apprensivi che non riescono a comprendere la portata della sua passione per il calcio (mentre la madre è terrorizzata da una sua ipotetica omosessualità latente, il padre non trova di meglio che assecondare la sua passione perché spaventato dalla possibilità opposta, ovvero dal contatto di sua figlia con l’altro sesso); Joe, il giovane allenatore, ha rotto da anni con il padre, che è stato la causa dell’infortunio al ginocchio che gli ha stroncato la carriera di calciatore; Tony, amico di Jess, anch’egli di origini indiane, è gay ed è costretto a tenersi dentro questo peso, che, se rivelato, rappresenterebbe un’insostenibile vergogna per le rigide tradizioni di famiglia. La regista mette in rilievo i due mondi diversi anche tecnicamente: da un lato c’è lo scenario dell’Inghilterra moderna e occidentale con campi da calcio dai colori tenui, con scene veloci e riprese d’azione al rallenti sottolineate da musica rap, tecno e pop, dall’altro c’è invece un mondo ovattato nei propri colori intensi e immacolati. Molto efficace è la lunga sequenza che, con montaggio parallelo, vede affiancate la pittoresca cerimonia del matrimonio indiano e la finale giocata dalla squadra femminile di calcio, in un crescendo coinvolgente e spettacolare. Entrambe le sorelle sono felici, ma rimangono molto diversi gli obiettivi raggiunti. La competizione sportiva è rappresentata come momento di sfogo, di gioia, di crescita personale, diventando un teatro ideale per la riaffermazione di valori quali l’amicizia e lo spirito di squadra. Accanto, però, alla lotta per il raggiungimento dei propri desideri, superando di volta in volta le varie difficoltà, il film sottolinea la necessità della conoscenza delle culture diverse e della conseguente necessità di un superamento di tutte le discriminazioni razziali. La scelta, da parte della regista, di mettere nei titoli di coda le inquadrature sbagliate, gli errori coperti da “bips”, le foto di gruppo, le scenette volontariamente o involontariamente comiche, è molto divertente e nello stesso tempo è un ulteriore invito a riflettere sulla fiction raccontata, molto diversa dalla realtà, dove spesso “le partite si perdono”. Proposte didattiche • • • • • • • • • • • • • • • • • • Perché la regista ha dato come titolo al film “Sognando Beckham”? Com’è rappresentata Jess? Che cosa rappresenta Jules nel film? Le due ragazze sono complici e rivali nello stesso tempo. Perché? Come Jess cerca di superare gli ostacoli? Come esprime le proprie emozioni? Come sono rappresentate le loro rispettive famiglie? Quali punti in comune hanno? Quali differenze esistono tra Jess e la sorella? Le passioni vanno sostenute o ostacolate? Perché? Che cosa rappresenta la competizione sportiva in questo film? Com’è ritratta la società inglese? In questo film quali sono gli episodi di razzismo? La cultura del paese da cui si proviene può essere un ostacolo all’integrazione? Come? Quali temi affronta il film? Com’è la comunicazione con i tuoi compagni e con i tuoi genitori? E’ importante per te il gruppo di amici? Perché? Qual è il messaggio del film? Sognando Beckham Scheda scaricabile su www.scuoladecs.ti.ch/vdq ©CDC 2012