0761.513117 - [email protected]

Transcript

0761.513117 - [email protected]
Campo de’ fiori
2
SOMMARIO
Editoriale:
Dei tempi... odierni..............................................3
“Tra sogno e realtà”. In scena Santinelli
Dance Accademy .........................................4-5
Curriculum vitae:
I “Wendy?!” ed il nuovo albym “Notebook”............5
Suonare Suonare:
Un a Roma. Steve Hackett................................6-7
TANTI AUGURI
CARDINALE!.........8-9
XIV Rassegna teatrale “Ileana Ghione”.......10
Roma che se n’è andata:
Palazzo Borghese. Il Cembalo di Roma...........12-13
Guerra agli insetti..........................................14
Come la tecnologia digitale migliora la vita.15
E’ nata la AssoEventTatoo.............................16
Ecologia e ambiente:
Quante radiazioni ci sono negli alimenti?.............18
Caro Matteo ti scrivo.....................................20
Come eravamo:
Amici miei.. scherzi di paese...............................22
Lettere d’amore:
Mille, mille baci tenerissimi. Napoleone alla sua
amata mogliettina..............................................23
Le Rève du diable...........................................24
Coppi, per me, rimane il più grande..............25
La Frustica......................................................26
Ass. Artistica IUNA:
Dai “giorni rossi d’estate” a “La notte del
violoncello”.......................................................27
L’angolo del grafolo:
Il grafologo: investigatore della psiche................28
Il lavatoio pubblico del Forte Sangallo.
Rappresentazione teatrale di
“Re per un anno”.................29
Il Fumetto:
Hellsing.............................................................30
Fiera del fumetto e games:
Perugia Comics..................................................30
Le cinque inutili bugie che vi dicono
su internet......................................................31
La zanzara impertinente................................31
90 orti urbani da assegnare gratuitamente a
Civita Castellana............................................32
Cine Parade:
Un fidanzato per mia moglie...............................34
L’angolo del collezionista:
Il Calendario della Marina Militare.......................35
L’arte della fotografia:
Street Photograpy...............36
A nonno Oreste..............................................37
“Carabinieri: una storia lunga due secoli.....37
Per ricordare Giuseppe Capparucci..........38-39
I nostri amici..................................................40
Latte vaccino (di mucca):
attenzione pericolo!.......................................41
News................................................42-43-44-45
Le proposte editoriali delle Collane di Campo
de’ fiori...........................................................46
Roma com’era................................................47
La funzione logica della “negazione”............48
Una “Fabbrica” di ricordi:
Fabrica, terra mia!....................49
Padre Giacinto Bracci da Vignanello.............50
Nel cuore........................................................50
Messaggi........................................................51
Agenda.......................................................52-53
Album dei ricordi....................54-55-56-57-58-59
Annunci gratuiti........................................60-61
Oroscopo........................................................62
Selezione offerte immobiliari ..................63-64
Foto di copertina di Susy Toma
SEDE OPERATIVA: PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT)
TEL/FAX 0761.513117 - [email protected]
SEDE RAPPRESENTATIVA: VIALE MAZZINI, 140 - ROMA
INFO PUBBLICITA’: 0761.513117 - [email protected]
www.campodefiori.biz -
Campo De Fiori Rivista
Campo de’ fiori
3
DEI TEMPI…. ODIERNI
L
a serenità, la libertà, lo star bene sono i sogni sognati di tutti, ma mi convinco sempre più che questi hanno
l’evanescenza delle favole e che, invece, esiste solo la cruda realtà.
Il realismo del quotidiano della vita!
Credo, poi, che i fatti e i misfatti d’oggi rendano ancor più grave vivere questo tempo.
Tutto il buono sembra finire e, al contempo, il marcio non finire mai.
Scandali sempre più grandi coinvolgono banchieri, politici, manager pubblici, finanzieri… perfino la Nazionale di calcio,
che doveva regalarci un po’ di spensieratezza, è finita in “brandelli”.
di Sandro Anselmi
Cresce il debito pubblico, cresce la disoccupazione, cala il PIL … e allora?
Ci chiediamo sempre più spesso se valga ancora la pena di rovinarsi la vita per cedere fino all’80% del frutto dei
nostri sacrifici allo Stato!
La tentazione di lasciare tutto è forte e sarebbe anche logicamente motivata, ma, paradossalmente e con speranza, vorrei esortare a resistere ancora!
Oltre 2500 anni fa, a Roma, i plebei, stanchi di subire la tirannia e la dissolutezza dei patrizi, attuarono uno sciopero totale: incrociarono
le braccia, ritirandosi sul Monte Sacro.
Menenio Agrippa, Console della Repubblica Romana (come narra Tito Livio nel De urbe condita), si rivolse a loro con il famoso apologo,
esortando i plebei a riprendere le attività. Narrava come le braccia stanche di lavorare per uno stomaco insaziabile, s’erano fermate, ma
dovettero ben presto rendersi conto come loro stesse sarebbero restate indebolite dalla protesta, che non colpiva perciò soltanto lo stomaco, ma tutto l’organismo del quale loro stesse facevano parte. Metaforicamente la società è come un organismo che per funzionare
completamente ha bisogno dell’opera di tutti i suoi componenti e solo così può sopravvivere.
Non me ne vogliano i miei lettori ma, abbandonato ogni anelito rivoluzionario, resta, per adesso, e mi auguro solo per adesso, di ascoltare
il buon Menenio Agrippa: arrendersi non è un dispetto a loro ma, purtroppo, un danno prima di tutto per noi!
Campo de’ fiori
4
“TRA SOGNI E REALTA’ “
in scena SANTINELLI DANCE ACADEMY
C
ome ogni anno a Giugno, la storica accademia romana ha presentato al Teatro Orione un
vero e proprio show, interpretato
da tutte le allieve di Paola e
Stefania Santinelli delle due scuole di
Viale Medaglie D’Oro 49 e Via Cardinal
Massimi 3 (Battistini). A presentare la serata il vostro cronista di sempre che per il
35° anno di seguito ha invitato per primo
sul palco il mitico Maestro Walter Santinelli, presidente FITD, a presenziare le due
serate di Giugno.
Rapunzel, Annie, Popeye, Hip Hop, Acrobatico ed il gran finale Samba in onore dei
mondiali in Brasile sono veri e propri show
con le coreografie delle sorelle Santinelli e
delle insegnanti Chiara Chiaretti (classico), Antonella Perazzo (contemporaneo), Serena Di Vincenzo (moderno),
Mary Cristina Reyes (moderno), Martina Chiriaco (acrobatico), Alessandra
Caruso (teatro), Flavia Gianiorio e Simona Soria (Hip Hop).
Il numeroso pubblico presente ha applaudito ogni episodio musicale con grande entusiasmo, dimostrando di apprezzare
veramente il lavoro svolto dalla scuola nel
corso dell’anno accademico.
Anche quest’anno numerosi ospiti, ex allievi
ed insegnanti della scuola e tra questi
Eliana Ghione, assistente coreografa a “Ti
lascio una canzone”, Micaela Lancione,
assistente coreografa a “I
Migliori Anni”, Angelo Recchia, interprete del corpo di
ballo di “Romeo e Giulietta, ama
e cambia il mondo”, Roberta
Guerrini e Martina Chiriaco,
nel corpo di ballo di Max Tortora, le “Baby Hope“, vincitrici
del primo premio “I nuovi talenti 2014”, e le “Black Borts
Junior“ gruppo femminile di
Hip Hop.
Anche quest’anno alcune allieve
hanno partecipato a programmi
televisivi come “Ti lascio una
Da Sx:
Eliana Ghione,
Sandro Alessi
e Micaela
Lancione
Da Sx:
Walter Santinelli
e Sandro Alessi
Campo de’ fiori
Le Baby Hope
5
“Le tacco”
Martina Chiriaco e
Sandro Alessi
Sandro Alessi e
Angelo Recchia
canzone” e Tacco 10 nel programma “La
Pista”.
Alla fine tutti sul palco con il gran finale e
con la consegna, come ogni anno, delle
borse di studio. L’appuntamento è per il
prossimo anno, con la
speranza che il sogno diventi presto realtà.
Sandro Alessi
Foto Francesco Castelli
Curriculum vitae
I "WENDY?!" ED IL NUOVO ALBUM "NOTEBOOK"
A
bbiamo appena finito di ascoltare
l'ultimo
album
dei
"Wendy?!" ed assaporato tutte
le atmosfere di un certo tipo di
rock degli anni ‘70, che ritorniamo coi piedi nei nostri tempi... Infatti i
brani di "Notebook" (titolo ricercato proprio
per indicare raccolta di appunti) parlano di
nuovi poveri e di scenari post
crisi, di fuga dei cervelli e di ambiente deturpato. Lorenzo Canevacci, capo carismatico del
gruppo, ci racconta che la Band
ha visto la nascita nel 2008 grazie all'incontro con Andrea Giuliano (ex chitarrista dei Destir) ed
il nome "Wendy?!" deriva da
"Shining". Nel 2012 esce il primo
album "Eleven" e successivamente il gruppo si assesta sulla
formazione base con Luca Calabrò alla batteria e Alessandro Ressa alla chitarra ritmica e tastiere. Le atmosfere di questo
nuovo lavoro si rifanno a quelle create dai
grandi Iggy Pop e Lou Reed, da Kurt Cobain a Jeff Buckley, cercando di far rivivere
quel genere musicale chiamato rock'n'roll.
Insomma un disco da non perdere per gli
amanti del genere - ci sono i riffs per chi
ama l'hard rock, l'energia del punk, il rock
classico -. Ma soprattutto abbiamo incontrato sicuramente un gruppo che terremo
sotto alla nostra lente d'ingrandimento
pronti a raccontarvi le gesta future...
Sandro Alessi
Campo de’ fiori
6
di Carlo
Cattani
Un
Genesis a R oma
Steve Hackett
In concerto all’Auditorium Della Conciliazione-Roma/22 Maggio 2014
U
n pubblico entusiasta dall’inizio
alla fine di uno spettacolo
è...uno spettacolo nello
spettacolo!
Così è stato per l’esibizione romana di
Steve Hackett …ENTUSIASMO A “GOGO” !!!Ma andiamo per ordine, chiarendo
per quei…pochi (!)…pochi (!) … che si domandino CHI E’ Steve Hackett ?... CHI
E’ Steve Hackett ! LUI ,inglese, 64 anni,
è stato il chitarrista dei Genesis, fondamentale band di rock progressivo; nella sua
militanza in seno a questo gruppo, tra la
fine del 1970 e il 1977, ha partecipato alla
realizzazione di 6 album in studio …le cose
migliori della Band Britannica… opere come
“Nursery Crime”,” Foxtrot”,” Selling England
by the pound”, ”The lamb lies down on Broadway”, ”Trick of the tail” ,costituiscono
fondamentali “tomi musicali” da possedere in una collezione discografica di rispetto! Il pubblico Italiano ha,sin dalle
origini, accolto con grande entusiasmo la
musica dei Genesis e c’èra da aspettarselo
che ad un concerto interamente centrato
sul loro repertorio “storico”, seppur nell’esecuzione di una band con un solo membro
originario di quel gruppo ….ma estremamente rappresentativo come Hackett, potesse intervenire tanta gente! Hackett,
fuoriuscito dai Genesis nel 1977, ha intrapreso una personale carriera che lo ha visto
incidere numerose pregevoli opere e
girare il mondo con formazioni diverse ma la sua musica ha ristretto
la sua portata all’interesse della cerchia di appassionati della chitarra e
del rock progressivo in genere, lontana la sua produzione dalle grandi
vendite registrate dagli album sopracitati. Più volte nel corso degli
anni i suoi tour hanno interessato
il suolo Italico e spesso lo abbiamo visto esibirsi a Roma; ma
la notizia che Hackett avrebbe riproposto i Genesis, allestendo
uno spettacolo completamente
centrato sui loro brani storici e
amatissimi dal pubblico, ha determinato una maggiore partecipazione, richiamando anche
coloro che avevano perso contatto ,negli
anni, con la musica del periodo “aureo” dei
Genesis. La sala è gremita soprattutto di
tanti over 50 e 60, delle tante orecchie e dei
tanti cuori di ex ragazzi e ragazze che nei
’70 si esponevano alle benefiche e creative
“radiazioni” musicali dei Genesis! Stasera
che sera! La data romana è inserita in un
più ampio giro di concerti Europei che riserva al nostro Paese ben 5 date. L’occasione di girare in tour per Steve è
ulteriormente ravvivata dalla pubblicazione
di un pregevole cofanetto dal titolo “Genesis Revisited: live at Hammersmith”,
ricco di ben tre cd e due dvd che “ferma”
un’esibizione del 2013 di Hackett e compagni nel mitico “Hammersmith” di Londra:
neanche a dirlo che è.. da prendere! Il
sottopalco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma è gremito di fotografi e la
scena è “apparecchiata” per 6: i musicisti
che accompagnano Hackett in giro per il
mondo, sono tutti di grande esperienza e
tra questi spiccano sul fronte della scena il
biondo cantante Nad Sylvan e l’altrettanto
biondo e muscoloso Nick Beggs al basso,
stick e chitarre varie con dalla sua anche
una grande presenza scenica che dimostrerà in tutto l’arco dell’esibizione! L’inizio
è affidato ad un “intro” che il pubblico, entusiasta, quasi sovrasta per l’intensità dell’accoglienza riservata all’entrata in scena
Campo de’ fiori
di Hackett & soci. Steve è sorridente al suo
ingresso, saluta e imbraccia una “Fernandes Les Paul Gold” con la quale ci delizierà
per la maggior parte della serata tessendo
le trame e gli assoli che il pensiero
della
maggior
parte degli intervenuti ricondurrà
al tempo andato
degli ascolti intimi e vinilici “a
palla” nello spazio
della propria cameretta. La band esegue
una dopo
l’altra molte delle
perle della “saggezza” musicale dei
Genesis ,a partire
dall’introduttiva
“Dancing on the volcano” presente su
7
“Trick of the tail “del 1976 ,per
passare a “Dancing with the
moolit knight” (da Selling in
England by the pound -1973)
introdotta dal canto “in collettivo” di Sylvan e il pubblico…che brividi! Il suono
è perfetto, il lightshow è
accurato e le movenze dei
musicisti sul palco sono efficaci per contribuire allo
spessore delle atmosfere
evocate dai brani . C’è
spazio per ”Musical Box”
,”Firth of Fifth”, “I know
what I like”, a gran richiesta per ”The knife” e
“Supper’s ready”, ”Watcher of the skies”,
per citare i brani più “insidiati” dalle ovazioni
del pubblico. Alla fine conto 16 pezzi che
ammontano a ben due ore e 25 minuti di
grande musica e di un show denso ma
denso di passione,un fluido di emozioni
che ci rimarrà a lungo
sottopelle! In uscita
dalla sala percepisco
qualche commento ma
quello che trattengo lo
capto
attraversando
Piazza San Pietro al rintocco esatto della mezzanotte, tra due amici
Romani veraci:<Senti
a me …questa nun
è
musica
che
ascorti e pii e te ne
vai… a devi sentì
armeno …armeno
…du vorte e…
forse…a cominci a
capì! >
CarloCattani©words&pics-Giugno2014
CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE
SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a  25,00
I miei dati
Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________
data di nascita_______________________Città________________________________________________________Prov._______
______________________________________________________________Telefono____________________________________
Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a  25,00
Il regalo è per:
Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________
_data di nascita_________________________Città____________________________________________________Prov.________
Via_________________________________________________________________Telefono________________________________
effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za
della Liberazione n. 2 - Civita Castellana
Data______________Firma__________________________________
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana
(VT)
Data______________Firma__________________________________
Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117
Campo de’ fiori
8
TANTI AUGURI
Il 24 e 25 Maggio Mons. Vallini ha festeggiato a Corchian
All’interno della chiesa di Santa Maria del Rosario, prima del concerto d’organo.
S
ono stati due giorni davvero pieni
di sorprese e grandi emozioni quelli
organizzati a Corchiano il 24 e 25
Maggio per festeggiare i 50 anni di
sacerdozio e 25 di episcopato del
Cardinale Agostino Vallini. Nel pomeriggio di
sabato il Cardinale è stato accolto in Piazza
del Bersagliere dalle locali autorità civili, militari e religiose, oltre che da un gran numero
di compaesani che trepidavano per il desiderio di incontrarlo e salutarlo. La prima tappa
è stata all’interno dell’edifico comunale che,
al primo piano, ospita la biblioteca, alla quale
il Cardinale ha voluto offrire un lascito, che
sarà patrimonio culturale di tutta la cittadina.
Subito dopo ci si è recati in Piazza XX Settembre, nel cuore del centro storico, dove
Vallini ha trascorso tutta la sua infanzia. Lì è
stato omaggiato di tanti simbolici doni da
parte delle varie associazioni di Corchiano,
tra cui “Il piatto della solidarietà” di Ireo Giovagnoli, che ha donato al Cardinale un ritratto su tela realizzato dal maestro Stefano
Cianti. Ci si è, poi, spostati tutti all’interno
della chiesa parrocchiale di Santa
Maria del Rosario, finalmente riaperta per l’occasione dopo i lunghi
lavori di restauro che l’hanno lasciata chiusa per diverso tempo.
Qui uno dei momenti certamente
più attesi ed anche il più emozionante: il concerto del quattrocentesco organo a canne della chiesa. Lo
strumento, di notevole pregio, era
rimasto inutilizzato per oltre cinquant’anni, fino a che l’attuale parroco, Don Claudio Monarca,
qualche anno fa non decise di ridar-
gli vita, intraprendendo un lungo e non facile
percorso per il suo restauro. A risuonarlo per
la prima volta alla presenza del Cardinale e
del Vescovo della diocesi di Civita Castellana,
Romano Rossi, il maestro Achille Tortorici,
coadiuvato, in alcuni brani, dal Coro Santa
Maria. Finalmente il Cradinale Vallini e molti
suoi coetanei corchianesi hanno potuto riascoltare il suono di quello strumento a
canne, ed i più giovani (come me) per la
prima volta nella loro vita. La serata si è poi
conclusa con un bell’incontro conviviale in
Piazza IV Novembre.
La giornata di domenica si è aperta, invece,
con una bellissima celebrazione eucaristica
all’aperto, in Piazza del Bersagliere, presieduta direttamente da Mons. Vallini, che ha
voluto ringraziare tutti di cuore per l’accoglienza riservatagli. Nel pomeriggio, poi, la
tradizionale Infiorata, che chiude il mese mariano con un bellissimo tappeto di fiori che
attraversa le vie principali del paese. Anche
il Cardinale ha voluto partecipare alla bellissima processione, alla quale è particolarmente legato, come anche alla processione
della Madonna dell’Assunta, il 15 agosto, in
occasione della quale cerca sempre di essere
a Corchiano, impegni permettendo. Ed è proprio prima della processione che ci ha concesso di poterlo brevemente intervistare,
una grande gioia oltre che un grande onore
per noi. Lo abbiamo trovato assorto nelle sue
Il Cardinale nella biblioteca comunale
Nella foto a lato, da sx: Padre Tarquinio Battisti, il Cardinale
Vallini ed il Sindaco Dott. Bengasi Battisti, in Piazza
XX Settembre. Nella foto sopra il Cardinale al momento della
consegna del quadro del maestro Stefano Cianti, da parte
dell’associazione “Il piatto della solidarietà”
di Ireo Giovagnoli (di spalle)
9
Campo de’ fiori
RI CARDINALE!
ano i suoi 50 anni di Sacerdozio e 25 anni di Episcopato.
Durante la celebrazione eucaristica in Piazza del Bersagliere
preghiere, sotto il porticato della sua casa di
campagna, sede del gruppo laico Seguimi, di
cui egli stesso fa parte, e luogo di pace dove
ama trascorrere il suo, benché poco, tempo
libero.
Come è stata per lei la vocazione al sacerdozio?
È nata dall’esperienza di una testimonianza,
quella di don Domenico, il mio parroco a Corchiano, giovane sacerdote che mostrava il
volto bello di una vita interessante. E vivendo
accanto a lui negli anni della fanciullezza certamente ho sentito l’attrazione per questo
tipo di vita. Poi c’è stata l’esperienza del dolore, la morte della mamma, la provocazione
a riflettere sul senso della vita, la scoperta
della gioia della resurrezione in Gesù e della
vita cristiana, dataci a noi attraverso la
Chiesa, la fede, i sacramenti e questo ha prodotto in me una grande riflessione negli anni
della giovinezza, al punto che mi è parso di
capire che il Signore mi chiamasse a seguire
questa strada, che riconosco essere stata la
più grande fortuna che abbia avuto in dono
dalla vita.
A tale proposito, ha mai pensato a cosa
avrebbe fatto se non avesse intrapreso
la strada del sacerdozio?
Ci ho pensato, non tanto in alternativa al
fatto che non sarei diventato sacerdote, perché l’idea di diventare sacerdote mi ha ac-
compagnato, direi, dalla prima adolescenza,
ma come professioni che mi sarebbero piaciute fare. Due in particolare: una il direttore
d’orchestra e l’altra il chirurgo, anzi più che
il chirurgo il medico, perché ho sempre pensato che il medico è a servizio di un bene
grande quale la salute, ed il direttore d’orchestra perché mi piace tanto la musica e
dunque quando sento un’armonia rimango
affascinato. Ma non è stata poi nessuna delle
due perché la prevalente era comunque il sacerdozio.
È molto legato a Corchiano, nonostante, tutto sommato, non abbia vissuto a lungo in questo paese. Perché
secondo lei?
Corchiano è il mio paese. Io non sono nato
a Corchiano, ma ci sono venuto da piccolino,
ci sono stato ad abitare costantemente fino
all’età di dieci anni. Successivamente la mia
famiglia si è trasferita prima a Caserta poi a
Napoli, ma eravamo comunque fuori dalla
nostra casa e l’idea era sempre quella di tornare a Corchiano, dove ho trascorso i tempi
dell’estate, delle feste. C'è stato un periodo
in cui non sono più potuto venire per questioni legate agli incarichi ricevuti prima di
docente, poi di rettore del Seminario di Napoli e via discorrendo. Ma ho portato sempre
Corchiano nel cuore, ed ogni qualvolta
posso, non manco di venire a trascorrere
qualche momento di
tranquillità qui.
Cinquanta anni di
sacerdozio
sono
molti. Come li descriverebbe?
Una grande storia di vita intensa. Mi sono
completamente messo a servizio di Dio e
della Chiesa ed ho sempre cercato di svolgere nel migliore dei modi gli incarichi affidatimi, mettendo a frutto le qualità e le doti
che il Signore mi ha donato.
Quale emozione ha provato quando,
nel 2006, è stato nominato Cardinale?
È stata per me una grande gioia perché non
avrei mai pensato di meritare tanto. Essere
Cardinale è un grande onore ma comporta
anche grandi oneri e responsabilità. Ma evidentemente era questo che Dio voleva per
me ed io lo accetto.
La Chiesa ha subito senz’altro una
scossa quando Benedetto XVI ha deciso di rinunciare al suo incarico. Lei
cosa pensa a tal proposito?
Credo che Benedetto XVI sia un uomo eccezionale e che abbia avuto un grande coraggio nel prendere questa decisione. Lui
sentiva di non essere in grado di svolgere il
suo dovere di Pontefice come avrebbe dovuto, le sue forze fisiche non erano più sufficienti a sostenerlo ed ha ritenuto opportuno
lasciare il posto a chi fosse stato più capace
(fisicamente) di lui. Io lo stimo molto. Ora
conduce una vita ritirata, è un uomo mite a
cui va riconosciuto il grande dono dell’umiltà.
Papa Francesco ha confermato il suo
incarico di Vicario. Cosa vuol dire essere il Vice del Pontefice?
È un incarico che mi impegna molto, ma per
me è un’altra grande onorificenza. Papa
Francesco è un uomo pieno di carisma ed io
sono molto felice di poter essere al suo
fianco.
È stato un incontro davvero interessante, indimenticabile e non finirò mai di ringraziare
il Cardinale per questa opportunità. Parlare
con un uomo di grande saggezza ed esperienza come lui mi fa sentire davvero molto
piccola. Prima di salutarci ci siamo, poi, abbandonati ad un momento di commozione,
ricordando il nostro caro Don Domenico, una
figura di spicco nella sua vita ed una persona
esemplare anche per me. Non lo dimenticheremo mai. Grazie Cardinale.
Ermelinda Benedetti
Foto di Mario Santoro - Digital Print
Nella foto a sx, un omaggio di
Don Claudio Monarca e della comunità parrocchiale al Cardinale.
Nella foto a dx, da sx: Ermelinda
Benedetti, don Claudio Monarca,
il Cardinal Vallini, Simone e Massimo Benedetti, al termine della
messa.
Campo de’ fiori
10
XIV RASSEGNA TEATRALE
“ILEANA GHIONE”
SERATA DEDICATA ALLA MUSICA
Direttore D'Orchestra Paolo Bonvino
Q
uesta volta ci ha tanto colpito
una delle iniziative destinate
agli alunni delle scuole italiane
ed in maniera particolare quella
presentata dall’ Istituto Com
prensorio Borgoncini Duca
di Roma presso il Teatro Ghione il 04 Giugno scorso. Sul palco un’orchestra formata
da 80 elementi tutti studenti della scuola
media nei corsi sperimentali dedicati alla
musica ed agli strumenti. Flauto, chitarra,
tastiere, percussioni erano ben rappresentate dai giovani studenti emozionatissimi di
fronte ad un pubblico così numeroso. Sono
Salvatore Di Riso, la Maestra Caccavale e la
Direttrice Didattica Lamberti
era consigliere nel Municipio allora XVIII e occupandosi della Commissione
Scuola e Cultura, gli venne
l’idea di una rassegna che
premiasse il lavoro degli
alunni dal punto di vista
dell’impegno teatrale con
settori sperimentali, che
venivano dedicati, appunto, a quest’insegnamento ritenuto importante
nelle scuole medie. Infatti,
dall’anno dopo la rassegna
prendeva piede coinvol-
stati eseguiti repertori
vari dalla musica classica
al Jazz, dalla musica per
film alle melodie della
tradizione popolare, coadiuvati e diretti dai loro
insegnanti P. Bonvino,
L.Sini, F.Fornaroli e G.
Manfredonia. La serata
intitolata “Canta - Orchestrando“ era inserita nell’ambito della 14°
edizione della Rassegna Teatrale “Ileana
Coro vocale V elementare IC Borgoncini Duca
Ghione“ riservata alle
con la Maestra Caccavale
scuole del XIII Municipio
gendo prima solo alcune delle scuole del
di Roma. Sul palco aggiungevano alla nuterritorio, a cui man mano se ne aggiungemerosa Orchestra, alcuni alunni delle V Elevano
altre grazie sempre all’impegno del
mentari della stessa Scuola, come coro di
Prof.
Di
Riso. Questa edizione è partita il 13
supporto diretti dalla Maestra Maddalena
Maggio ed è terminata il 10 Giugno con le
Caccavale. Nel corso della manifestazione
premiazioni ed i riconoscimenti ai più merisono state conferite le borse di studio “Antevoli.
Pensiamo che per un futuro migliore
gela Capozza” agli alunni più meritevoli predell’istruzione nazionale siano necessarie
miati dalla Dirigente Scolastica Anna
rassegne di questo genere e soprattutto
Maria Lamberti. La rassegna deve la sua
l’istituzione di corsi specifici dedicati all’arte
nascita al Prof. Salvatore Di Riso, e gradel
teatro e della musica e ci auguriamo
zie al suo impegno costante, è arrivata al
che l’attenzione da parte dei responsabili,
14° anno consecutivo raggiungendo, in
sia sempre maggiore.
questa edizione, la partecipazione di 10
scuole del Municipio dove si tenevano anche
corsi sperimentali. Nel 1997, il professore
Sandro Alessi
Campo de’ fiori
11
12
Campo de’ fiori
Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi
C
Palazzo Borghese
Il Cembalo di Roma
on una terminologia molto in
voga nel XVIII e
XIX secolo venivano
individuate le c.d. “quattro
meraviglie di Roma”, badi Riccardo
sata sulla notorietà di
Consoli
quattro palazzi romani,
per i quali, la parlata popolare adottò questi
nomignoli: Il “Dado di Farnese” di cui siamo
già occupati, il “Cembalo di Borghese”, l’argomento odierno, la “Scala di Caetani”, oggi
Palazzo Ruspoli e il “Portone di Carboniani”,
oggi Palazzo Sciarra Colonna.
Se ti trovi a percorrere Via dei Condotti da
Piazza di Spagna verso il Tevere, all’altezza
di Largo Fontanella Borghese, sfiorerai il
prospetto dell’omonimo palazzo.
Paolo V,
Camillo Borghese,
1605 - 0621
Prima di soffermarci su questa “meraviglia”,
e sulla sua storia, vediamo di conoscere più
da vicino la famiglia Borghese. Tutto ha origine nel cinquecento allorquando Marcantonio Borghese,
nobile senese, noto
giurista e avvocato, decide di trasferirsi a
Roma dove sposa una discendente della famiglia Astaldi dalla quale ha il figlio maschio
Camillo che salito al Soglio Pontificio con il
nome di Paolo V, 1605 1621, contribuirà a determinare la fortuna di
questo Casato ma non
solo, egli fu infatti un
mecenate a cui si deve la
realizzazione di importanti opere fra le quali: la
facciata della Basilica di
San Pietro, la Cappella
Paolina in Santa Maria
Maggiore, la costruzione
dell’acquedotto
Paolo
con la splendida fontana - mostra sul Gianicolo. Paolo V Borghese, inoltre, fece in
modo che Scipione Caffarelli adottasse il figlio di sua sorella Ortensia il quale, una
volta creato Cardinale dallo zio, assunse anch’egli il nome Borghese.
Il Casato prosegue con Marcantonio II che,
ottenuto dal medesimo Pontefice il Principato di Sulmona, divenendo anche Generale
di Santa Romana Chiesa e Grande di Spagna, sposerà Camilla Orsini accrescendo ulteriormente i possedimenti della famiglia;
suo figlio Paolo, poi, sposerà Olimpia Aldobrandini divenendo erede dei beni di questa
Casata. Non male!
Siamo a metà del seicento e qui ci fermiamo
con l’elenco dei molti discendenti non senza
aver prima ricordato Camillo Filippo Ludovico marito di Paolina sorella di Napoleone
Bonaparte e Junio Valerio Comandante
della X MAS durante la seconda guerra
mondiale, nonchè fondatore del gruppo di
estrema destra denominato “Fronte Nazionale” con il quale, nel 1971, tentò un colpo
di Stato che, fallendo, lo costrinse a fuggire
in Spagna dove morì nel 1974.
La storia del palazzo ha inizio nel 1560
quando il Cardinale Giovanni Poggio vende
una sua proprietà a tale Monsignor Tommaso del Giglio che si fa costruire un palazzetto da Jacopo Barozzi da Vignola,
immobile che, circa quarant’anni dopo,
viene acquistato dal Cardinale spagnolo Pie-
tro Deza che lo fa completare e ampliare.
Trascorre ancora un secolo fino a quando il
palazzo, in uno con i piccoli orti adiacenti, è
acquistato dal Cardinale Camillo Borghese,
futuro Paolo V che, essendo innamorato di
quella zona di Roma protesa sul Tevere,
sogna una grande dimora di famiglia.
Da quel momento iniziano nuovi importanti
lavori di ampliamento dell'edificio verso
Piazza Borghese fino a quel momento denominata Piazza Deza, un'opera notevole
che per lungo tempo vede impegnati famosi
architetti fra cui Carlo Maderno. Come sopra
detto l’edificio, per la sua inconsueta forma
curva, è subito chiamato "il Cembalo" ma fu
detto anche "del sale", poichè la nobile famiglia lo costruì, soprattutto, con i proventi
derivanti dall'aumento delle imposte sul
sale.
Campo de’ fiori
La facciata principale del palazzo prospetta su largo di Fontanella Borghese,
ma lo splendido complesso costituisce
un grande isolato compreso tra Via di
Ripetta, Via Monte d’Oro, Largo Fontanella Borghese e Piazza Borghese.
La medesima facciata guarda anche su
Piazza Borghese con un maestoso portale tra due colonne sulle quali poggia
un ampio balcone con finestra sormontata da un gran timpano triangolare.
Dal portale si accede al portico, sovrastato da una loggia e arricchito da due
grandi statue, che circonda il vasto cortile a
due ordini di arcate sorrette da 96 colonne
doriche e ioniche, è questo, uno dei cortili
più spettacolari che esistano e non soltanto
a Roma ma, soltanto voltando le spalle al
portico, il luogo si mostra in tutta la sua bellezza, seminascoste dai rami degli alberi,
fontane inserite nel muro di cinta attirano
immediatamente l'attenzione.
Ognuna di queste è strutturata intorno ad
una grande nicchia posta all'interno di una
maestosa edicola, sormontata da un timpano con putti, festoni di fiori e busti antichi, accompagnati, nella fontana centrale,
da aquile e draghi, simbolo araldico dei Borghese. Nelle nicchie i "bagni" di tre divinità:
Venere, Flora e Diana realizzate nel 1672.
Nel medesimo anno Giovannni Battista Borghese, ottenuto dal Papa il permesso di
poter disporre di una maggior quantità d'acqua per il proprio palazzo, commissionò il
c.d. "giardino segreto": una sorta di teatro
semicircolare con tre sentieri disposti a rag-
giera.
Su via di Ripetta, la piccola facciata dell'edificio denominata "la tastiera del cembalo" è
caratterizzata dalla presenza di due balconate, la prima coperta da ballatoio, sostenuta da pilastri e colonne doriche, tra
persiane chiuse, la seconda, che la sovrasta, è un terrazzo con giardino pensile.
Nella medesima ala, il piano terreno è caratterizzato da una serie di sale riccamente
decorate che accoglievano la splendida collezione di opere del Cardinal Scipione
Borghese nipote di Paolo V a cui, al
termine del papato, fu demandato
l’incarico di completare la sua opera
consistente nella cura del palazzo e
dell’ingente patrimonio intorno a
Roma.
Il “Cembalo” è nato come autentica
reggia, un vero e proprio “quartiere”
della nobile Casata, tanto che la
piazza un tempo era recintata. Gli alloggi della numerosa famiglia, ubicati ai
piani nobili durante l’estate e nei mezzanini
d’inverno, vennero arricchiti con soffitti affrescati dai migliori artisti del tempo.
Al piano nobile si accede da due scale, una
a doppia rampa e l’altra a lumaca, le sale
sono ricche di decorazioni che risalgono al
seicento, tra queste la raffigurazione del Colosseo e numerosi stucchi e i busti dei dodici
Cesari, un autentico museo di quadri e sculture in buona sostanza.
Ancora oggi queste sale sembrano rievocare i ricevimenti che si tenevano ogni venerdì, compreso il periodo di quaresima per
speciale concessione del Papa. Nell’ambito
della famiglia sono state sempre le principesse a caratterizzare i ricevimenti di cui
sopra che si esaltavano all’insegna della galanteria e per la sapiente organizzazione di
grandi tavoli da gioco.
L’illustre diplomatico Henry d’Ideville, che
visse a Roma dal 1862 al 1867, scriveva che, anche nella Roma di Pio
IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti,
1846 - 1878, era facile respirare la
“particolare atmosfera di Casa Borghese” e assicurava che nel palazzo:
“è facile contemplare le principesse
romane in tutto lo sfarzo delle loro
gioie e dei loro diamanti, vedere da
vicino Cardinali e Monsignori, farsi
presentare agli Ambasciatori”.
E pensare che dal mondo aristocratico del palazzo è sempre restata
fuori colei che forse è stata la principessa Borghese più celebre, ossia
Paolina Bonaparte, moglie del prin-
13
cipe Camillo Filippo Ludovico, immortalata dal Canova nella famosa statua di
“Venere vincitrice”, su cui ci siamo intrattenuti in altra occasione.
Per la bella Paolina venne appositamente arredato un appartamento personale in stile impero, posto al quarto
piano, a destra, dell’ ingresso del palazzo, che comprendeva un salone circolare, una camera da letto e una
piccola cappella, ma tutto ciò non era
di gradimento della principessa che preferì trasferirsi nella villa presso Porta
Pia, dal suo nome detta Paolina.
Nel palazzo di Ripetta restò per qualche
tempo la sua statua in marmo che Camillo
mostra con piacere a ospiti e amici, insieme
ai capolavori della galleria, ovvero quelli che
gli sono rimasti dopo che il cognato Napoleone se ne era appropriato.
Nel settecento, poi, fu Marcantonio, fratello
del Cardinale Scipione, a mantenere alta la
fama del palazzo, che in quell’epoca divenne meta obbligata per i protagonisti del
Grand Tour.
Con l’arrivo dell’ottocento si verificarono
una serie di gravi rovesci finanziari che costrinsero la famiglia Borghese a privarsi del
loro magnifico palazzo e di quanto in esso
contenuto. L’edificio, per più di due secoli,
ospitò la famosa collezione dei dipinti della
famiglia che nel 1902 fu acquistata dallo
Stato Italiano e, successivamente, trasferita
nella nuova Galleria di Villa Borghese mentre, alcune importanti opere, passarono forzosamente al Museo del Louvre.
A “Villa Bborghese”, il 31 ottobre 1835, Giuseppe Gioachino Belli dedicava questo sonetto:
Llí cc’è ttrattoreria dove godete
bbon locale, aria uperta e bbella vista;
e in tutta libbertà ppranzate a llista
sino c’avete fame e avete sete.
Llí, ttutti inzieme, la regazza, er prete,
l’omo, la donna, er nobbile, l’artista,
er medico, er curiale, er computista,
fate caggnara, cantate e rridete.
Poi ve n’annate ar lago e ppe la villa,
e dda per tutto trovate chi mmaggna,
chi ggiuca a ppalla, chi ccurre e cchi strilla.
Cqua sse1 bballa a l’usanza der paese,
là er pallone, l’orchestra, la cuccaggna...
Viva er core der Prencipe Bborghese!
14
Campo de’ fiori
Guerra agli insetti:
facciamoci aiutare dalle piante carnivore.
O
gni anno in
estate
con
l’aumento
della temperatura, ci troviamo
di
fronte
al
problema fastidioso delle
di Fabiana
mosche e delle zanzare
Poleggi
che a volte ci impediscono
di godere a pieno lo stare
all’aria aperta ed il piacere della frescura
della sera. Allora si ricorre spesso a prodotti
per la pelle oppure candele alla citronella,
zampironi ed altri prodotti in commercio.
Un’idea particolarmente indicata per le zone
con alto tasso di umidità può essere quella
di piantare in giardino o anche in vasi da
balcone… piante carnivore o insettivore.
Precisiamo innanzitutto che contrariamente
a quanto si crede, le piante carnivore non
sono pericolose né per l’uomo, nè per qualunque animale più grande di una cimice,
dunque possono essere coltivate tranquillamente in casa.
Sono delle piante, che in risposta alla carenza di sostanze nutrienti propria del loro
habitat, si sono adattate a ricavare le sostanze nutritive dalla digestione delle proteine degli animali. Questi vengono catturati
per mezzo di trappole più o meno efficienti
che derivano generalmente da foglie modificate. Le piante carnivore hanno sviluppato
cinque diversi tipi di trappole per la cattura
degli organismi di cui si nutrono.
Queste sono:
• Trappole ad ascidio: hanno foglie arrotolate a forma di caraffa, contenenti degli
enzimi digestivi e/o batteri che intrappolano
le prede all’interno.
• Trappole adesive: le foglie emettono
una sostanza collosa che cattura gli insetti
che vi si posano sopra.
• Trappole a scatto o a tagliola: un rapido movimento delle foglie immobilizza
l'animale al loro interno;
• Trappole ad aspirazione: la preda
viene risucchiata tramite la pressione che si
genera in una struttura simile ad una vescica.
• Trappole a nassa: presentano dei peli
che avvinghiano e dirigono forzatamente la
preda all'interno dell'organo digestivo.
La stragrande maggioranza delle piante carnivore ha bisogno di pochi, ma fondamentali, requisiti: acqua, torba e sole. Non
dimentichiamoci che spesso queste piante
crescono in terreni torbosi, paludi, acquitrini. Tutti questi ambienti hanno in comune
queste cose: sono fradici d'acqua, sono
spesso esposti al sole diretto dalla mattina
alla sera e il terreno e' composto prevalentemente da detriti vegetali oppure da sfagno e torba.
Una volta ricreate queste condizioni, la coltivazione sarà solo questione di tempo libero e passione, ma non sarà per niente
impossibile o irrealizzabile.
La
preparazione del terreno e' piuttosto semplice: basta strizzare e idratare la torba finchè e' fradicia. Mescolarla in proporzione
1:1 con perlite o quarzo, oppure usarla pura
e sistemarla nei vasi (possibilmente di plastica).
E' importante che l'acqua sia SEMPRE presente in abbondanza, la maggior parte delle
carnivore richiede acqua piovana, o acqua
distillata, le acque comuni posseggono infatti minerali (in particolare sali di calcio)
che possono rapidamente uccidere la
pianta. Per questo si usa il sistema della sottocassetta o del sottovaso: si sistemano i
vasi su sottovasi o sottocassette e si tengono le sottocassette sempre colme d'acqua, versando l'acqua direttamente nella
sottocassetta e mai sul vaso o sulla pianta.
Allo scopo di liberarci da mosche e zanzare
ad esempio, le minuscole Drosere australiane, non più grandi di un centimetro, possono popolare un angolo esposto al sole del
nostro giardino. Ingressi e porticati sono invece il luogo ideale per piante come la Drosera binata, da collocare magari in vasi
sospesi, perché riescano meglio ad attirare
gli insetti. Sarracenie e Darlingtonie possono essere sistemate in un ambiente roccioso in pieno sole. Invece nelle zone meno
esposte al sole e più umide si possono sistemare Nepenthes in vaso o sospese.
Contrariamente a quanto si pensa, a parte
alcuni casi, le piante carnivore non sono
piante tropicali e non sono piante da sottobosco o delicate. Vanno, anzi, tenute in pienissimo sole e all'esterno, durante tutto
l'anno e non devono essere fertilizzate mai
con alcun tipo di fertilizzante. Durante l'inverno vanno tenute in un posto freddo, con
temperature attorno a 2-5'C, in modo che
entrino nella fase di dormienza. La primavera successiva saranno più vigorose e
vispe che mai.
Campo de’ fiori
15
Come la tecnologia digitale migliora la vita
N
egli scorsi decenni,
gli
space shuttle
hanno messo
in orbita numerosi ed avanzatissimi
satelliti. Servendosi della
del Dott.
tecnologia digitale, questi
Stefano
satelliti hanno rafforzato la
Tomassetti
comunicazione ed il legame tra i popoli di tutti il mondo. Le informazioni codificate in forma digitale hanno
consentito, a computer sempre più piccoli,
di compiere milioni di operazioni al secondo.
Oggi, la tecnologia digitale è entrate nelle
nostre case e nella nostra vita quotidiana.
In molti ambienti domestici è possibile trovare una vasta gamma di prodotti digitali a
partire da telefoni wireless, smartphone,
lettori multimediali, ebook, computer, televisori super tecnologici e via dicendo. L’elaborazione digitale dei segnali è alla base
dell’enorme successo dei nuovi strumenti
che li rende di una qualità molto superiori
ai dispositivi di qualche anno fa. I ricercatori
del campo dell’udito hanno studiato per
anni come usare i benefici della tecnologia
digitale negli apparecchi acustici. L’apparato
uditivo umano unito alla capacità di elaborazione del nostro cervello è qualcosa di
meraviglioso e di altrettanto sofisticato. Non
esistono, in realtà, due persone con lo
stesso identico udito. Gli scienziati hanno
ancora molto da scoprire ed imparare per
arrivare a comprendere il funzionamento
del sistema uditivo nella sua globalità. Per
questo si sono elaborati nuovi esami e test
per comprendere non soltanto il livello di
abbassamento ma anche il tipo, la qualità
dell’abbassamento stesso. Non basta, infatti, sapere di quanto si è abbassato l’udito
ma anche di quale tipo sono le parole che
non si riescono a distinguere bene, e quali
sono gli ambienti dove la persona ipoacusica non sente bene. Oggi le nuove soluzioni per l’udito sono molto sofisticate e
permettono a tutti si sentire meglio, ma
hanno bisogno di esperienza e conoscenza
per essere applicate bene. Sono molto potenti e anche molto avanzate, tecnologicamente parlando, ed è per questo che la
capacità dell’Audioprotesista è fondamentale.
MODELLI DI APPARECCHI ACUSTICI
Gli apparecchi acustici si dividono in diversi
modelli chiamati in modo diverso a secondo
di come sono costruiti e dove sono posti.
Apparecchi posti nel condotto uditivo.
CIC
La sigla CIC proviene dall’inglese e significa
“Completely In the Canal” (completamente
nell’orecchio). Si tratta di una soluzione “invisibile” perché si inserisce completamente
nel condotto uditivo.
ITC
La sigla proviene sempre dall’inglese In The
Canal e il modello assomiglia al precedente
ma è leggermente un po’ più esterno. Infatti la base è appena più visibile e sporge
un pochino dal condotto.
Apparecchi posti dietro l’orecchio.
BTE
Sempre dall’inglese la sigla si ricava dalle
parole Behind The Ear (dietro l’orecchio).
L’apparecchio è posto dietro il padiglione. In
questi ultimi tempi questi apparecchi hanno
registrato un notevole cambiamento. Da
grandi, pesanti, ingombranti apparecchi
sono diventati sempre più piccoli e di forma
esteticamente tecnologica che sono anche
loro “invisibili” una volta indossati.
Gli stessi modelli dietro l’orecchio oggi si dividono in Open Fitting e Rite.
Gli Open Fitting (regolazione ad orecchio
aperto) utilizzano un piccolo tubicino per
portare il suono dentro l’orecchio che esce
dall’apparecchio piccolino posto dietro
l’orecchio.
I RITE Riceiver In The Ear (ricevitore nell’orecchio) sono gli ultimi arrivati e portano
il ricevitore (altoparlante) che è collegato al
piccolo apparecchio posto dietro nell’orecchio direttamente nel condotto così da eliminare il tubetto che è fonte di, anche se
piccola, dispersione acustica.
Apparecchi acustici ad occhiale.
Questi apparecchi posti nelle stanghette
dell’occhiale oggi vengono usati di meno ai
quali vengono preferiti gli altri modelli che
sono indipendenti dagli occhiale e quindi più
maneggevoli e pratici.
Le possibilità nei nostri centri sono molte sia
come modelli sia come scelta di marche che
unità ad una esperienza ultratrentennale
garantisce la migliore scelta per risolvere un
problema i udito.
ATTENZIONE: PER FESTEGGIARE
OLTRE 35 ANNI DI ATTIVITA’ PER CHI
ACQUISTERA’ NEL PERIODO TRA LUGLIO-AGOSTO 2014 AVRA’ DIRITTO
AD UNO SCONTO DEL 20% DAL
PREZZO DI LISTINO PER LA FASCIA
MEDIA E LA FASCIA ALTA E 60 BATTERIE OMAGGIO.
Per prenotare un TEST DELL’UDITO
GRATUITO o una visita senza impegno telefonate al numero verde 800.11.35.90
e vi sarà indicato il centro a voi più vicino.
I nostri centri per l’Udito SENTECH
sono iscritti all’albo dei fornitori per le
pratiche ASL (invalidi civili) e INAIL
(invalidi del lavoro). Coloro che hanno
diritto possono inoltrare la richiesta
per la fornitura degli apparecchi acustici.
Campo de’ fiori
16
E’ nata la AssoEventTattoo
Un’associazione nata per i giovani
Q
uesto mese
voglio parlarvi
della nascita
di un’associazione culturale. Un’associazione che nei mesi a vedi Giuseppe
nire farà molto parlare di
Ferone
sé in quanto a tutt’oggi nel
2014 ne esistono veramente poche con la stessa mission e gli
stessi obbiettivi. Non si tratta, infatti, della
classica associazione culturale locale che
crea eventi una tantum all’interno del proprio territorio. AssoEventTattoo è davvero
qualcosa di più.
Cominciamo con il dire che questo progetto
è stato fortemente voluto dal suo presidente Mauro Pantellini e dal Vice Presidente
Pierpaolo Colagrossi. Ma perché è nata? O
meglio, perché, in un panorama in cui i territori della capitale pullulano di associazioni
culturali fondarne un’altra? Beh, è
presto detto: AssoEventTattoo è
un’associazione di giovani, nata
per i giovani. Le aspettative createsi intorno sono molteplici, il
sogno di Mauro e Pierpaolo e la
mission dell’associazione è quello
di creare uno strumento concreto
per realizzare iniziative tangibili grazie alla
coesione ed alla determinazione degli associati.
I due fondatori, infatti, forti di una continua
e proficua collaborazione portata avanti
negli anni con la Sevensound S.r.l. che ha
permesso di effettuare, tra l’altro, le varie
edizioni dei TusciaRock svolti a Montalto di
Castro e Tarquinia, hanno finalmente deciso
di dare vita ad una associazione culturale
autonoma e creativa.
Insomma, di associazioni culturali che organizzano eventi ce ne sono davvero tante,
ma quante si occupano allo stesso tempo di
tatuaggi, di educazione civica, di bio, di motociclette e di musica rock? Beh, credo davvero pochissime. In sintonia con gli scopi
principali di AssoEventTattoo, si stanno promuovendo infatti varie attività sociali che
contribuiranno alla
crescita culturale e
civile dei soci, ma
anche dell’intera comunità. Tra queste,
a settembre partiranno i primi corsi di
informatica, lingue,
creazione dei cosi
detti “orti cittadini” e
un corso per una
corretta suddivisione
dei rifiuti solidi urbani.
In
collaborazione
con le varie istituzioni municipali l’associazione andrà a gestire spazi e strutture
indirizzate a tale fine, organizzando e partecipando a numerose manifestazioni, spettacoli, concerti, viaggi-studio, pubblicazioni,
produzioni audio e video e scambi culturali.
Ma ora andiamo a vedere cosa ci riserverà
questa nuova associazione da qui ai prossimi mesi: sono in cantiere, per i mesi di
settembre e ottobre, due manifestazioni;
La prima sarà dedicata al “vivere meglio e
vivere sano”, una due giorni all’insegna del
“bio”. L’evento sarà una vera e propria kermesse nazionale, un appuntamento immancabile con il mondo del biologico, della
sostenibilità e dell’ecologia ed a contatto
con i sapori più autentici, e che si svolgerà
in un clima festoso e conviviale, capace di
conquistare gusti e sensibilità diverse. E’
previsto un vasto programma di conferenze
e spettacoli, tantissimi espositori selezionati
nei seguenti settori: agricoltura biologica,
uvicoltori, bioedilizia, filiera corta, arredamento naturale, eco-abbigliamento, cosmesi naturale, editoria specializzata,
eco-giochi, benessere naturale, ecoturismo
e tanto altro ancora.
Ma l’evento numero due sarà veramente
una chicca per tutti: AssoEventTattoo ha organizzato infatti una convention con l’obiettivo di far conoscere l’arte del
tatuaggio in tutte le sue più profonde sfaccettature. L’evento
vuole essere un punto di riferimento per coloro i quali vogliono
intraprendere questa professione e per i profani che purtroppo ancor poco conoscono di
questa meravigliosa espressione artistica.
Due giorni in cui tatuatori professionisti provenienti da tutta Italia faranno mostra del
proprio lavoro e del proprio stile a neofiti ed
appassionati, che ovviamente avranno
anche la possibilità di farsi fare un tatuaggio
in loco. Inoltre, per tutti gli appassionati del
mito Harley Davidson, una intera area della
convention sarà dedicata al mondo Harley
Davidson, alla cultura bikers e alla vita “on
the road”. Qui ci saranno inoltre rivenditori
ufficiali Harley Davidson, tantissimi espositori di accessoristica, esperti in aerografia e
davvero tanto, tanto altro.
Insomma, davvero un’associazione degna
di nota, che ha già fatto parlare di sé ma
che continuerà a stupirci con i suoi prossimi
eventi, per tatuati e non.
Foto di Matteo Aballe
Campo de’ fiori
18
Ecologia e Ambiente
Quante radiazioni ci sono negli alimenti?
C
hi di noi ha mai
pensato
a
quante radiazioni siano presenti nei cibi di
cui ci nutriamo quotidianamente e di che tipo siano?
Quando si parla di
di Giovanni
materia ed enerFrancola
gia, balsa subito in mente il nome di Albert
Einstein, se invece si parla di
radiazioni e vibrazioni emesse
dagli alimenti, nonostante la
storia fosse ricca di personaggi
che hanno dedicato molto del
proprio tempo a questi studi,
non compare proprio nulla.
Eppure ci sono diverse teorie
che sostengono tali presenze.
Per esempio una delle teorie di
Andrè Bovis, si basa sul principio che la Terra ha correnti
magnetiche positive che vanno
da Nord a Sud e correnti magnetiche negative che vanno da
Est a Ovest.
Nei corpi umani queste correnti “positive e
negative” entrano in una gamba e escono
dalla mano opposta, nello stesso tempo le
correnti cosmiche entrano dalla testa e
escono dalla mano e dai piedi opposti,
quindi tutti i corpi che contengono acqua,
accumulano queste correnti e le irradiano
lentamente.
Perciò il corpo umano e tutti gli alimenti offerti dalla natura si comportano come un
condensatore variabile, agendo da rilevatore, selettore e amplificatore di onde denominate corte e cortissime.
Grazie al lavoro di tanti insigni ricercatori
come Andrè Bovis, Simoneton e altri, si
potè concepire che le cellule nervose
umane non solo ricevono
lunghezze
d’onda, ma si comportano come delle vere
trasmittenti.
Con questi studi si è potuto sostenere che
ogni essere umano in salute emette delle
radiazioni dai 6200 ai 7000 Angstrom (lunghezza d’onda che corrisponde al colore
rosso).
Tutti gli esseri viventi per conservare e mantenere la propria integrità funzionale
e il suo sistema vibratorio interno,
hanno quindi bisogno di tre
principali sorgenti: le onde telluriche e cosmiche, le onde
dello spettro solare, infine
appunto le onde dei prodotti
alimentari.
Tutto questo conduce inevitabilmente ad una conclusione
che spesso sfugge a molti
ma non priva di importanza,
cioè che ogni persona si trova
in mezzo tra le influenze vibratorie che arrivano dal
cosmo, dal Sole e dalla Luna,
dalle vibrazioni telluriche del
sottosuolo, dalle vibrazione
umane e da quelle appunto provenienti da tutti gli alimenti di cui ci
cibiamo quotidianamente.
Ebbene quindi fare molta attenzione tra gli
alimenti considerati Superiori, di sostegno,
interiori e morti, appunto per evitare danni
irreparabili alla nostra salute.
20
Campo de’ fiori
Caro Matteo ti scrivo...
M
atteo, oh Matteo lo hai capito che le
elezioni le hai
vinte e perse
insieme con il vantaggio di
sapere, con preavviso di un
anno che, se non dovessi
del Prof.
fare almeno il 90 % di quel
Sergio
che dici, ti si rimanda a
Funicello
casa? Io non ho ben capito
se sei uno statista o l’ennesimo “pifferaio” della nostra vita politica. +Mi
spiego: sei uno che pensa ai cavoli suoi e del
partito o uno che guarda oltre? Il dilemma
nasce dal fatto che i tuoi compagni del P.D.
(forse il termine compagni non ti garba (per
dirla alla toscana) non è che ti amino oltre un
tanto ed allora giunge spontanea la domanda:”come stanno VERAMENTE le cose?
Quelli del P.D. che ti avevano disprezzato ed ora
salgono sul carro del vincitore per il bene del
partito o loro personale (ammesso e non concesso che non sia la stessa cosa), non è che
aspettano di farti in salmì? Con un “chi se ne
fotte” (scusa ... rigurgito partenopeo) degli italiani o il “ pifferaio”sei tu, che in accordo, gli hai
evitato l’estinzione , in cambio non si sa ancora
di cosa. Sinceramente si vorrebbe tanto avere
partiti vicini alla gente visti ,per capirci, più
come l’arma dei carabinieri che la Guardia di finanza (quest’ultima immeritatamente non
amata). Si vorrebbe che tu , caro Renzi ed il
tuo governo, pensaste ai nostri figli, ai giovani,
che ormai sfiorano i 40 anni, agli esodati ecc
ecc e che chi ha sperperato pagasse di tasca
sua, in primis, non tutti, i politici e sindacalisti,
ed i manager statali magari con il sequestro dei
beni indebitamente ottenuti avendo spremuto
questo Paese come un limone, rubando a destra e manca spesso battendosi il petto in una
Chiesa ante Francesco (una preziosa tesoretto
anche per te), che, caro Matteo, nella sua nomenklatura, di “cadaveri nell’armadio” ne
aveva.
Nella prima repubblica certamente i partiti
hanno “mangiato”, ma questo non era di tutti e
quella dei mascalzoncelli non era neanche la
maggioranza. Sono nato in penisola sorrentina
, che è e sarà sempre la mia terra, ma ho vissuto e vivo a Roma e fino al 1978 abitavo in
una cooperativa del ministero Industria e Commercio dove lavorava mio padre di fronte ve ne
era una del Ministero dell’Interno e, a lato, una
dell’ ACEA e poco più’ in là una della presidenza della Repubblica ecc...
La cosa più bella era, che in viale Cristoforo Colombo (un chilometro da casa mia, vi era e vi
è, un palazzone grazioso, ma nulla di che (certamente inferiore ad altri) ovvero la cooperativa
dei deputati e senatori (che io sappia se ne trovavano di ogni partito). Non doveva essere
molto costoso neanche il mutuo che avevano
tutti, visto che vi erano anche non deputati o
senatori come un medico di ospedale di provincia e un maresciallo, insomma persone normali che convivevano bene perché “similes
similibus”. Si erano fatti una bella casa, di
buona rappresentanza circondata anch’essa da
altre cooperative dove ci scappava anche qualche usciere di un qualche ministero.
In Parioli vi erano case di lusso notevole,ma nello stesso quartiere (vedi
Piazza Verdi e non solo). vi erano
case popolari.
Io studiavo e sognavo di migliorarmi
pur non partendo dal basso. Oggi i
miei figli (i nostri) non osano sognare
non dico di pareggiarci, ma di non scendere
oltre uno scalino nella scala socio economica.
Bertinotti, e vabbè mi è antipatico ma uno le
cose se le ha dette, vanno onestamente citate,
ebbe ad affermare che questa sarebbe stata,
pre crisi, la prima generazione dove i figli sarebbero stati più poveri dei padri.
Matteo dimmi che non sei tu il “pifferaio” dimostrami che la tua è una strada attenta al presente e che guarda al futuro. Lo hai capito di
certo che “pifferaio” è detto in maniera affettuosa con un’apertura di credito alla banca
della SFSP (speranza, fiducia e simpatia politica) da parte di tanti che ti abbiano o meno votato e ricorda che il pifferai parte per suonare,
ma può anche tornare suonato. Sono un medico, con tre specializzazioni, e spero di non vedere mai più lo schifo della partitocrazia e delle
simpatie personali che hanno caratterizzato la
seconda repubblica ben più che la prima.
Sono quasi morto, anzi per qualche decina di
secondi togli il “quasi” mentre, cinquantenne,
da chirurgo, vice direttore lavoravo al P.S. il 2
agosto 2001 (mi sono beccato un IMA e tre by
pass al cuore) e sai che indennizzo ho avuto?
25,000 euro. Hai idea che sapore abbia una
pizza margherita cotta alla 8.30 e mangiata alla
e 23? Mi chiedo e ti chiedo se fossi stato un dirigente superiore dello Stato quanto avrei avuto
d’indennizzo.
Lo sapete che costoro,per molto meno, hanno
avuto uno scivolo pensionistico neanche due
anni fa? (come non sia accaduto, vista che la
legge Monti era vigente, non è dato saperlo) e
“chi se ne fotte” (scusa ... rigurgito partenopeo)
degli italiani Se a qualche magistrato interessasse......Si lavori perché si abbia più’ a vedere
una Fornero che, in diretta tv (nuovo rigurgito
napoletano) “chiagne ‘o muort e fott ‘o vivo”
(trad “Piange il morto e frega il vivo) con un decreto ammazza lavoro.
Docente il figlio
docente il marito e
la figlia della sorella
era docente pure quella,
…..................................
la famiglia dei docenton?
(mi si scusi ma la figlia della sorella era un licenza poetica dettata dalla canzone presa in
prestito. Magari non ha sorelle)
ora le darò del Lei,ci promette una vecchiaia
meno travagliata (ho 63 anni) dando una giovinezza meno triste per i figli, una sanità migliore ed una scuola almeno degna del nome
Italia? Può un medico, dopo 18 anni di studi
centinaia di interventi fatti e 12 anni di responsabilità della medicina legale di un settore di
una ASL (70.000 persone), tornare a farsi un
viaggetto ogni anno in Europa “all inclusive” per
una settimana mentre i “manager” hanno e tuttora girano il mondo con mogli amanti, figli e
compagni etero ed omosessuali? Interessa?
Sapere che fino a qualche anno fa, mi si dice.
si chiedeva al direttore o dirigente generale di
comunicare i dati della MOGLIE, poi fu mutato
in “DELLA COMPAGNA” e poi, per non offendere
gli omosessuali “DEL PARTNER” e che costoro
viaggiavano, dormivano e mangiavano gratis
mi da fastidio.Può sperare un professionista
onesto di poter parlare con chi di dovere delle
schifezze nelle nomine della partitocrazia?
Presidente Renzi lei ha in mano un assegno ed
esso, se non lo fa fruttare, diventerà non solo
carta straccia, ma un capo d’accusa morale, autentico boomerang contro di lei.
Nessun sciocco processo, o contratto con gli
Italiani, o lacrime in diretta (che schifo!!). Ma
serietà, serietà, serietà e non voglio più’ sentire
uno dei suoi avversari alle primarie (Cuperlo mi
pare) dire che si deve lavorare per il bene del
PD e del Governo. Neanche per un attimo gli è
passato di affermare per il bene dell’Italia e del
suo Popolo. Mi scusi i toni Presidente, sono tornato ad essere, una persona seria,ma io VORREI crederle per tanti anni perché mi conviene
anzi CI conviene e non fino alle prossime elezioni! Io spero che dal mio attuale VOGLIO
CREDERE IN LEI possa passare a IO CREDO IN
LEI (nei limiti delle umane cosa ovvio) Dipende
da Lei se sui libri di storia sarà ricordato come
statista o politicante-sola come i suoi precedessori spesso sono apparsi.
(IN ORDINE ALFABETICO) ALMIRANTE, BERLINGUER, COVELLI, FANFANI, LA MALFA
(Padre), MALAGODI, NENNI, PANNELLA SARAGAT e .... per gioco e per vicinanza ideologica
teorica adesso sovrapponete i nomi degli attuali e valutatene la correttezza e la capacità
politica.
STOP smettetela.........le vostre urla di disperazione, delusione e le vostre lacrime stanno per
causare un TSUNAMI di proporzioni abnormi,
mannaggia non lo avevo preventivato.
I pompieriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
I medici sono ignoranti? I medici sono mascalzoni? Sì, qualcuno lo è, ma sapete quando guadagna una mia assistente con contratto a
tempo determinato (nel 2014 già ferma 3
mesi)? Non arriva a 700 euro al mese di stipendio. Vero, ha poche ore, ma se fosse un padre
di famiglia ai figli cosa direbbe “mi danno poche
ore”?
Torniamo ad essere seri. Caro presidente , da
P.S. Presidente lei ci sarà o meno in questo secondo elenco, da disperazione, o sarà un elicottero da 50 milioni di posti? Dipende da lei , per
ora, ma,solo per ora, non ce lo metto il suo
nome tra le fregature e lascio il rotore dell’elicottero acceso. Se lei fallisse immagina chi vincerà e come fermarli e come biasimarli? AL
massimo non avrete altro da fare che un morale
Karakiri
CANZONCINA DA “LA FAMIGLIA
DEI GOBBON” riveduta e corretta
Foto di Stefano Morselli
Campo de’ fiori
22
Come eravamo
Amici miei… scherzi di paese!
Q
uando Mario
Monicelli
scrisse e diresse il primo
film
“Amici
miei”, sicuramente prese spunto dalle
“goliardate” della provincia
di Alessandro
toscana, che portavano
Soli
alla ribalta uno spaccato
ironico e molto particolare dell’ Italia anni
’60. Quelle situazioni si ripetevano anche
nei nostri paesi e chi le ha vissute, oggi, a
distanza di anni, non può che sorridere nel
ricordarle. Per esempio qui a Civita Castellana, il Moschin della situazione era Costante Nelli, che con i suoi fedeli amici
Angelo Pressi (Beccacciò), Luigi Cardinali (‘o
professore) e qualche altro che si aggregava, tipo Gino Profili, ne facevano di cotte
e di crude. Per centrare il personaggio Costante Nelli (n. 1915 - m. 1985), debbo soffermarmi in qualche particolare che lo
riguarda. Impiegato comunale addetto all’anagrafe, portava il suo buonumore, la sua
indole scherzosa, nella monotonia giornaliera fatta di timbri, inchiostro e carta assorbente. E’ ormai divenuto famoso
l’aneddoto (ma era pura verità) del sempliciotto che dovendo richiedere la carta
d’identità, presentatosi all’anagrafe, al cospetto di Costante che lo interrogava sui
suoi segni caratteristici, alla richiesta: Quanto sei alto?-, non appena il malcapitato
dichiarava la propria altezza, Costante: -Verifichiamo. Distenditi sul pavimento, ogni
mattonella misura 20 cm. Solo così avremo
la giusta misura!-. Vi lascio immaginare l’ilarità degli altri impiegati, nel vedere l’uomo
lungo disteso sul pavimento e Costante in
piedi che serioso contava le piastrelle.
Ma torniamo alle sere d’estate, quando i nostri amici si riunivano dopo cena tra i tavoli
del Caffè Roma per architettare burle e
scherzi, a volte amari,
ma sempre improntati
al sano divertimento.
Molte volte “gettavano
l’amo per pesciolini“
persone
invitando
fuori dal giro ad una
passeggiata locale in
macchina. Costante,
naturalmente
alla
guida, dopo qualche
chilometro simulava
un guasto alla sua
macchina, costringeva
gli occupanti alla vigorosa spinta, poi una
accelerata e via, lasciando tutti a piedi, di
notte, ignorando imCivita Castellana. Anni ‘60.
properi e maledizioni
Da sx: Edgardo Castellucci, Costante Nelli, ...
varie. Ma, tralasciando
imboscate amorose di
consueta e allettante per chi come lui non
varia natura, tese soprattutto a mariti gelosi
possiede la macchina. Sono le tre passate,
e giovanotti alle prime armi, è rimasta negli
siamo a Firenze in piazza della Signoria, in
annali civitonici la burla tesa ad Antonio
pieno centro, dalla macchina scende prima
Gallu, caratteristico e buffo cameriere del
Costante,
poi Beccaccìò poi, barcollando,
Caffè Roma.
Antonio Gallu con la sua divisa da cameCaldissima estate anni ’60, la mezzanotte si
riere. E’ spaesato, non capisce: -Cameriere
avvicina, Costante e i suoi amici seduti al
per cortesia, due Wisky e un caffè!-. Lo
tavolo, stanno appunto consumando al
scherzo è completo, sorridono tutti, ride
caffè Roma la mitica Granita di Caffè con
anche Antonio, che Firenze l’aveva vista
panna, qualcuno ha optato per la Gianduia
solo in cartolina.
al cioccolato, sempre con panna. Antonio
Oggi questi personaggi non ci sono più,
Gallu in tenuta classica da cameriere, giacca
sono diventati “leggenda metropolitana”
bianca, pantaloni neri, camicia e papillon,
della nostra cittadina e quando vengono
con la sua faccia da “scimmietta” occhi picraccontate le loro “imprese” ci accorgiamo
coli e tondi, orecchie da primate e gli imquanto è cambiata la nostra quotidianità.
mancabili baffetti alla Clark Gable, sta
Peccato che Costante non abbia visto la
rassettando i tavoli per la chiusura immiscena di Monicelli, quella con gli schiaffi al
nente. Costante e Beccacciò gli si avvicitreno in partenza, perché l’avrebbe organiznano: - Antò fra un po’ stacchi, se vieni con
zata anche lui qui a Civita, a Catamello, salnoi te ‘ccompagnamo a pija un caffè llà i
tando con i “suoi amici” verso i finestrini
Sassacci llì da Bernabucci, pagamo noi!-.
aperti della Stazione Roma Nord!
Antonio annuisce perché la proposta è in-
Campo de’ fiori
23
“Mille, mille baci tenerissimi. Napoleone alla sua amata mogliettina”
L
ettere
d’amore.
Questo il titolo che
voglio dare al mio
contributo per la
ventennale rivista
che mi ospita. Mi rendo
conto che si tratta di un impegno notevole che voglio
di Bruna
allargare, per non annoiare,
Ferrini
al concetto dell’amore definito da Francesco Alberoni in una celebre
frase: “Quando, alla sera, noi sentiamo una
nostalgia di non sappiamo che, è la vita che
cerca la sua mèta: il giardino delle rose che è
il suo destino”. Ed allora, per tentare di sfuggire alla realtà del quotidiano fluire, propongo
di cercare quella indefinita nostalgia del Professore, in un “Corpo di Storia ( Saint –Beuve
)” ovvero nelle “Lettere d’amore” in cui altri, o
prima di noi o dopo di noi, hanno espresso, o
esprimeranno, sentimenti d’amore verso un’in-
Giardino “La pergola”
di Capranica
Lettera d’amore al giardino.
Un salto attraverso due secoli, nel bicentenario
dell’arrivo di Napoleone all’isola d’Elba, è consentito. Da cosa? Dall’amore di tre donne: una, Lucia,
di manzoniana memoria diremmo una moderna
Giuseppina, che ha Attraversato la vita da “Imperatrce”nel suo piccolo campo, accanto a suo marito,
crescendo cinque figli. E che si alza, al mattino,
scrivendo lettere al suo giardino. Lontana , nel
tempo ma vicina nella storia la Creola gentile. Infine
la Mariolina di Ronsard ancor presente nei giardini
del mondo sotto forma di rosa. Come nelle favole.
Tornando ad Alberoni, ciascuna ha realizzato nel
suo “Giardino”, lo scopo della vita, la speranza di
vivere oltre la soglia, oltre l’amore, oltre il tempo infinito. Ma l’odierna Lucia chiede di più al suo giardino: di farla felice per oltre 85 anni!!!
Caro Giardino,
vedo che ogni giorno che passa i fiori vanno
diminuendo,
ma il verde che ti ricopre è bello e qualche fiore qua
e là ti rallegra.
Tu non impigrirti mai, resta sempre vivo e così anche
qualche fiore qua e là
ce lo darai sempre, perché tu hai vita e ci dai tanta
soddisfazione.
Resta sempre giovane così.
Noi ti curiamo e ti vogliamo bene. Tu possibilmente
contraccambiaci e con
la grinta che ti trovi potrai renderci contenti, a Enrico e
Marco e anche a me
che sono la più anziana di tutti, con i miei 85 anni.
Mi piaci tanto caro giardino, cerca di essere forte e così
potrai arrivare
a 100 anni....
finità di obiettivi variabili.
Poiché sappiamo bene che in amore non esistono i come e perché, e che la Storia inizia
da lontano, noi ci avviciniamo ad un protagonista per il quale sono stati scritti 400.000 mila
volumi: un Napoleone originale, il guerriero
che appena rientra la sera, nel suo immaginario giardino o reale fortino di guerra, lascia
indietro gli affanni e diviene il poeta i cui “sentimenti teneri chiamano alla natura”, ma a
volte sono “ movimenti tempestosi vulcanici
come il tuono”.
Scrive alla sua amata mogliettina , quella Giuseppina de Beauharnais che lo fa spesso disperare: “Mia dolce amica, io ti scrivo tanto
sovente , e tu così poco. Sei cattiva e perversa, tanto perversa, tanto perversa quanto
leggera. E’ una perfidia ingannare un povero
marito, un tenero amante.Ha forse perduto i
suoi diritti, perché è lontano, carico di lavoro,
di fatica e di affanni?”
Datato : Montebello 10 settembre 1796.
Poi, al mattino, riemerge il generale che prosegue le sue battaglie lungo i più drammatici
itinerari, ma nell’inchiostro della sera scrive:
“Le tue lettere sono fredde come i cinquant’anni. Vi si leggono l’amicizia e i sentimenti
dell’inverno della vita.Via Giuseppina! Quanta
cattiveria, quanta malvagità, quanta doppiezza
da parte tua. Che cosa mai puoi ancora fare
perché io sia da compiangere? Non amarmi
più? Già fatto.Odiarmi? Ebbene, me lo auguro:
tutto degrada fuorché l’odio. Ma non l’indifferenza dai polsi di marmo, dall’occhio fisso, dal
passo monotono!..Mille, mille baci tenerissimi,
come il mio cuore ”..
Datato: Modena 17 ottobre 1796.
Napoleone sembra ossessionato dal ritorno
della notte, dopo le battaglie alla luce del
giorno, e quando si ritira esplode: “ Addio,
adorabile Giuseppina; una di queste notti , le
porte si spalancheranno con fragore: pazzo di
gelosia sarò fra le tue braccia ”.
E più avanti: “Giuseppina, sta’ in guardia; una
bella notte, sfonderò le porte, comparirò davanti a te”. Ma l’idea non l’abbandona, piuttosto sembra calare in lui con l’incubo della sera:
“Può darsi che una bella notte, spinto dalla gelosia, io piombi a Saint Cloud : sei avvisata”.
Ancora, corre con la fantasia e la gelosia: “Ti
consiglio di guardarti dagli spettri: un bel
giorno , alle due del mattino ”…
E dopo una giornata di fuoco, implora : “ Ti
consiglio di stare attenta , la notte. Sì, perché
una delle prossime tu sentirai un gran fragore”. Un fragore e l’immagine dello spettro
che arriva , che va. Componente romantica
dell’era napoleonica – lo spettro-, che ricompare reduce dall’Elba, che scompare a Sant’Elena e nell’intermezzo un grido:
“ Giuseppina non cambierai mai : madre natura t’ha costruita con veli e merletti, continuerai ad essere sempre frivola, infedele,
parigina”.
Ma continua ad amare “ la sua tenera fata
delle insonnie ” e quando ci sarà il trasferimento alle Tuileries ,le dirà : “ Questa sera piccola creola ti coricherai nel letto dei tuoi
padroni”. Quel sonno principesco di Giusep-
Perchè Lucia-Mariolina?
Perchè un famosissimo poeta francese Pierre de
Ronsard (1524-1585) ha scritto una lettera d’invito ad andare, presto al mattino, in giardino.
Sembra un invito a Lucia..
Levati Mariolina
Levati, Mariolina, mia bella sonnacchiosa;
già l’allodola gaia nel cielo alto ha cantato,
e il dolce rossignolo, su la spina posato,
s’è messo a modulare la sua lagna amorosa.
Su, su, vieni a vedere l’erbetta rugiadosa,
e il rosaio gentile di gemme coronato ,
e i bei garofolini sopra i quali hai versato
iersera l’acqua fresca con mano studiosa.
Iersera , andando a letto, giurasti per le stelle
che al mattin ti saresti prima di me destata ;
ma il dormir dell’alba , grazioso alle donzelle
ti tien d’un dolce sonno gli occhi ancor sugellata.
Su su, ch’io te li baci, cento volte
e t’insegni a esser presto levata.
Pierre de Ronsard
(di lui sono ricordati la rosa ed il rampicante Ronsard)
pina durerà poco: Napoleone le imporrà il divorzio. Il “fattaccio avvenne di notte, nell’intimità del letto imperiale” scrive Gaston
Bonheur. Giuseppina cadde sul tappeto e le
guardie imperiali la portarono giù, attraverso
la scaletta segreta dove il suo uomo la raggiungeva al tempo dell’ amore. Sarà un addormentarsi per sempre. Piccolo fagotto gettato
a terra. E fu allora che i segretari, impegnati
nella spedizione delle lettere a Giuseppina, resteranno senza lavoro: è la fine di uno fra i più
bei romanzi d’amore registrati dalla Storia. Ma
la parola fine non calò su Bonaparte , il generale resta in servizio, anzi rilancia: ben calzato
di scarpe nuove e di abiti eleganti si prepara
ad un altro abbraccio, anzi quasi un rapimento: nella tenda di mezzo del corteo di
nuove nozze, al galoppo sulla strada per Soissons, afferra Maria Luisa d’Austria “ depositaria del sangue dinastico” sempre Bonheur
precisa, “sorpassa le tende mentre i dignitari
spruzzati di fango assistono , allibiti, allo scandalo imperiale”.
Il Re di Roma nacque da quel sangue RossoBlu! Chissà se Napoleone ebbe mai la voglia
di scriverlo a Giuseppina indirizzando al .. giardino delle rose?
Campo de’ fiori
24
LE RÈVE DU DIABLE
Il romanzo di Alessandro Vettori
I
l sogno del diavolo.
Il sogno di Lucifero,
il portatore di luce,
l’angelo più bello,
che si era messo in
testa di essere come Dio e
per questo fu precipitato
negli inferi.
di Roberto
Questa è l’allegoria traspoRagone
sta nel romanzo noir
scritto da Alessandro Vettori e pubblicato da
Alter Ego, una piccola ma già bene avviata
casa editrice che ha il suo campo d’azione
nella Tuscia viterbese.
Un noir, dicevamo, che
non ha nulla da invidiare ai più famosi americani, come ad esempio
Jeffrey Deaver, autore
del ‘Collezionista di
ossa’, da cui è stato
tratto un film di successo.
La formula è collaudata:
un serial killer, un investigatore fuori ruolo,
una ‘lei’ affascinante
quanto sensualmente
ingenua.
A questo dobbiamo aggiungere un critico
d’arte molto autorevole.
Detto così, sembrerebbe piuttosto banale,
una storia come tante
ne abbiamo lette e rilette. E qui entra in
gioco
il
carattere,
l’animo, l’esperienza dello scrittore. Vettori
non è ‘soltanto’ uno scrittore ormai affermato – questa è la sua terza opera pubblicata -, ma anche un fine poeta, un pittore,
un ‘installatore’ di performances artistiche
un po’ come quelle che gli hanno ispirato la
follia – bisogna dirlo – artistica del suo serial
killer.
L’arte è infatti la vera protagonista di tutto
il racconto, narrato con perizia e tenuto sul
filo della suspence fino al colpo di teatro finale. In breve, Andrea Sterni è un critico
d’arte internazionale, proprietario di una
galleria d’arte. Una sua parola può lanciare
un artista o distruggerlo.
Un giorno nella corrispondenza trova una
busta con una dicitura che lo inquieta e lo
incuriosisce: ‘Le reve du diable’. All’interno,
la foto di una composizione, o una installazione, come all’autore piace definirla, di figure umane in pose plastiche. Solo che le
figure non sono manichini o statue, ma cadaveri di persone scomparse. E’ solo la
prima di una serie di foto che Sterni dovrà
poi mettere insieme, come a completare un
tragico puzzle, con la
guida di una serie di
versi che comporranno una altrettanto
macabra poesia, il
testamento spirituale
dell’ignoto artista.
La lettura è scorrevole, la trama ‘acchiappa’ il lettore fin
dalle prime pagine,
per cui non si vorrebbe più staccare. Il
classico libro che si
incomincia a leggere
la sera prima di addormentarsi, e che
poi vede il lettore girare l’ultima pagina
alle prime luci dell’alba. La narrazione
è ricca di colori, a
volte dura, a volte
sottilmente erotica, a
volte con dei passaggi sinceramente poetici, una caratteristica che di solito non si riscontra nei
romanzi di questo genere.
In definitiva, tutta la storia viene filtrata e
riproposta da un punto di vista assolutamente originale, quello dell’autore che, nei
panni di Sterni, pone alla fine un quesito
molto interessante: l’arte, quando è ai massimi livelli, può giustificare anche l’impadronirsi di vite umane?
E’ una domanda a cui ognuno risponderà
secondo coscienza.
A
lessandro Vettori è nato a Ronciglione (VT) il 12 giugno del 1975.
Artista eclettico, gli piace sperimentare la sua capacità in campi
diversi: poesia, narrativa, performances, installazioni, video, elaborazioni
grafiche, reading, design, dando priorità alla
poetica indagata attraverso collocazioni e
condivisioni sempre nuove.
Ha lavorato come aiuto regista in teatro, cinema e televisione (RAI, Mediaset, ITC
movie, La 7, Digital Film, Politeama Genovese).
E’ ideatore di Concept unici nel loro genere,
e autore di altri due romanzi: ‘Il bianco rumore dei respiri’ (Futura Edizioni 2011), e
‘Breve storia di un inconcludente’ (Foripsi
2012).
Una sua poesia è installata, tramite
un’opera scultorea dell’artista Rinaldo Capaldi, presso la Biblioteca della Scuola di Filosofia dei Frati Cappuccini di Viterbo.
E’ progettista del Palazzo delle Maestranze,
gioiello decorativo della Tuscia Viterbese, a
Ronciglione, adibito a spazio polifunzionale
per le arti.
Attualmente è impegnato nella realizzazione
di un’importante opera, unica nel suo genere, che lui stesso definisce ‘Installazione
Poetico Sociale’.
Campo de’ fiori
25
Non confondiamo una verità con un’opinione
COPPI, PER ME, RIMANE
IL PIU’ GRANDE
E
ra forse inevitabile che con il
passare
dl
tempo si perdesse il senso
della grandezza di Fausto
Coppi. Troppo spesso infatti si sente in TV o si
di Secondiano
legge sui giornali la frase :
Zeroli
”Eddy Merckx, il più
grande ciclista di sempre“.
E questo perché chi dice o scrive, ha il proprio metro di paragone fondato solo sui numeri. Sa che Merckx ha ottenuto 485
vittorie da professionista e che Coppi ne ha
meno della metà e dunque conclude affermando che il belga è stato più grande dell’italiano. Ma non è così.
Prendiamo innanzitutto in esame le grandi
corse a tappe. Merckx ha vinto 5 Giri e 5
Tours (la Vuelta non conta perché ai tempi
di Coppi non aveva alcun valore). Coppi ha
vinto 5 Giri e 2 Tours ma per via della
guerra il Giro non si è corso per 5 anni ed
il Tour addirittura per 7 e oggettivamente
non si può supporre che per Coppi sarebbe
stato facilissimo superare la soglia delle 10
vittorie? Dunque per le grandi corse a tappe
si può ragionevolmente affermare che
Merckz sia stato più grande di Coppi?
Io direi: assolutamente no! Direi, al contrario che Coppi indiscutibilmente più forte di
Merkx in salita, sia da considerarsi d’un gra-
Eddy Merckx
Fausto Coppi
dino superiore. Non è forse vero che gli
esperti di ciclismo hanno sempre sostenuto
che i grandi Giri, tra grandi campioni, li
vince chi è più forte in salita?
Per quanto riguarda le classiche in linea è
indubbiamente sbalorditivo il palmares del
belga ma a tal proposito dobbiamo anche
chiederci del perché Coppi abbia sempre
snobbato il Giro delle Fiandre ( nessuna
partecipazione) la Freccia Vallone (un terzo
e un primo posto) la Gand Wevelgen( nessuna presenza), la Liegi (si è ritirato dopo
una caduta nella sua unica presenza).
Coppi invece ha partecipato alla Roubaix
(una vittoria e due secondi posti), alla Sanremo( tre vittorie con distacchi abissali sui
secondi) al Lombardia (ha il record con 5 successi). Ai tempi di
Coppi si disputava il G.P. delle
Nazioni a Parigi (due primi e un
secondo posto), il G.P. di Lugano
(tre primi un secondo e un terzo
posto) mentre alcune classiche
italiane come la Tre Valli Varesine
(tre vittorie), il Trofeo Baracchi
(4 vittorie e due secondi posti)
avevano una grande risonanza
internazionale.
In conclusione possiamo affermare che le gare-monumento di
oggi corrispondono alle garemonumento ai tempi di Merckx
ma così non si può dire per i
tempi di Coppi. E dunque Coppi ha poco
partecipato alle classiche del Nord perché
non avevano il fascino che eserciteranno
nelle epoche successive.
Ai tempi del Campionissimo esercitava invece un grande fascino il ciclismo su pista
che poi si andrà affievolendo ai tempi di
Merckx. Coppi in pista ha dei numeri impressionanti. Ha vinto 83 sfide di inseguimento su 92 gare, ha vinto 2 medaglie
d’oro e 1 d’argento ai campionati mondiali ,
ha riempito con la sua sola presenza i velodromi di tutta Europa, ha stabilito il record
dell’ora e tutti sappiamo in quali condizioni.
Merckx in pista ha vinto diverse Sei giorni
ma ha corso molto meno di Coppi e quindi
ha potuto maggiormente concentrarsi per
le gare su strada.
Molte altre cose ci sarebbero da aggiungere
(ad esempio la maggiore bravura degli avversari di Coppi) ma diciamo che può bastare così. Un favore però vorrei chiederlo
a chi si occupa di sport in televisione o sui
giornali, quando parlate di Merckx, dite che
è stato il ciclista che ha vinto di più nella
storia del ciclismo, perché questa è la verità.
L’ altra, quella che lo vorrebbe indicare
come il più grande di sempre, non è una verità bensì un semplice parere e un parere
può sempre essere contraddetto. Come ho
cercato di fare io, con degli argomenti,
spero, molto convincenti.
26
Campo de’ fiori
LA FRUSTICA
Oltre vent’anni di successi per il gruppo folkloristico di Faleria in giro per il mondo
L
a Frustica fu fondata nel 1993 da
un gruppo di
amici che avevano in comune
la passione della musica e,
fra questi, vi n’erano aldi Francesca
cuni che erano completaPelinga
mente
digiuni
d’educazione musicale.
Dopo le prove i musicisti si riunivano in
cantina e continuavano a suonare accompagnati dagli amici che, pur non conoscendo neanche una nota, improvvisavano
strumenti con pentole, cucchiai, botti, barattoli ed essendo il tutto molto “rustico”
decisero di aggiungere una “F” davanti e
nacque cosi il gruppo folk la “Frustica”.
Brasilino Severino era il maestro della
banda cittadina e prestava gratuitamente la
sua opera presso la scuola mista di musica
che aveva sede in piazza Giuseppe Garibaldi, nei locali del comune, e si adoperò ad
insegnare anche ai componenti della Frustica. La loro prima uscita fu in occasione
del carnevale del 1993, quando sfilarono
proponendo una satira della banda. Per il
costume usarono i colori del comune di Faleria: giallo e blu ed alcuni componenti, per
rendere la cosa ancora più divertente, si
mascherarono da majorettes. Ebbero un
grande successo tanto che furono chiamati
a varie manifestazioni nei paesi limitrofi. La
loro prima tournèe fu a Morlupo. Visto che
ormai erano un gruppo affermato, si proposero per il Columbus Day tramite i Comites
italiani che sceglievano i gruppi.
Dopo essersi preparati per lungo tempo, finalmente nell’ottobre del 1998, andarono
a New York e furono accompagnati dall’allora sindaco Santoni Mauro e da molti concittadini; riscossero successo e ammirazione
non solo dalla comunità italiana, ma da tutti
i paesi presenti alla manifestazione.
Nel 1999 furono invitati a partecipare al carnevale di Viareggio e sempre nello stesso
anno in Francia dove tornarono diverse
volte, fu poi la volta della Spagna, Germania, Belgio, Cina e attualmente hanno delle
richieste anche dal Brasile. L’ultimo suc-
cesso del gruppo è stato
nel 2014. Dopo aver partecipato allo stadio Olimpico di Roma per la
partita Italia Inghilterra
delle Sei Nazioni di rugby
per rappresentare il folklocore davanti ad un pubblico di 80.000 persone, la
Federazione Italiana riconoscerà alla Frustica il 28
giugno (anniversario della
loro fondazione) il titolo di
banda ufficiale della Nazionale di Rugby. E’ proprio in quel giorno che il
gruppo organizza una
festa internazionale con
una sfilata in piazza Garibaldi a cui parteciperà la
Fanfara dei Bersaglieri in
congedo di Palombara Sabina, la City of Rome Pipe
Band, un gruppo di cornamuse provenienti da varie
parti dell’Europa,la banda
S. Cecilia di Monterosi, ed
anche il gruppo dei motociclisti dell’associazione
Carabinieri. Il 29 si terrà il
concorso nazionale delle
majorettes e come ogni
anno, con il ricavato della
lotteria, verranno acquistati strumenti musicali
per i bambini che frequentano gratuitamente
la
scuola musicale “Giuseppe
Verdi”. Dal 2006 la Frustica esegue anche
delle coreografie mentre suona alcuni brani
italiani, grazie alla preparazione della coreografa Monica Rizzi.
Attualmente il gruppo raggiunge il numero
di settanta elementi. Il presidente è Angelo
Curti e i direttori sono il maestro Sergio Belardi per la banda, e Blasili Giorgio. L’Associazione “Giuseppe Verdi” è, infatti,
composta da due realtà musicali: la banda
classica intitolata al maestro Brasilino Severino, composta da cinquanta elementi, e il
gruppo folkloristico la Frustica.
I successi di questo gruppo sono andati
sempre aumentando, sicuramente dovuti
alla professionalità e alla cooperazione che
vi è tra i membri. Bisogna anche ricordare
che, in questi anni della loro storia, l’amministrazione comunale e i vari sindaci che
si sono alternati hanno sempre sostenuto la
Frustica, grazie a Mauro Santoni, Pierluigi
Bianchi e l’attuale sindaco Marco Del Vecchio, che hanno creduto nella sua riuscita e
nel suo successo.
Campo de’ fiori
27
Associazione Artistica Ivna
Dai “giorni rossi d’estate a “La Notte del Violoncello”.
Giugno 1944 - Giugno 2014.
70 anni dopo, Vignanello ricorda le sue vittime.
C
inque
giorni
colmi di ricordi e
di dolore, quelli
celebrati a Vignanello…. 1, 2 7 e 8
Giugno vissuti con terrore e
angoscia dai vignanellesi
nel 1944, anno in cui il
della Prof.ssa
Maria Cristina paese fu oggetto di una feroce rappresaglia nella
Bigarelli
quale, per mano delle
truppe tedesche in ritirata, perse oltre trenta
vite umane, situazione che portò ad un risultato complessivo di oltre 50 uccisioni e ferimenti di civili prima dell’arrivo delle truppe
americane nel piccolo centro. “Fino ad oggi”
ci dice l’assessore alla cultura Enrico Gnisci,
“quei fatti non sono stati mai pubblicamente
raccontati, celati dal dolore e dalle paure che
suscitarono. Oggi è giunto il momento per la
comunità di affrontare consapevolmente quei
fatti che avvennero proprio nei giorni che
vanno dal 5 al 9 Giugno 1944.” Il comune di
Vignanello ha realizzato un progetto nell’ambito del quale si potessero organizzare degli
eventi con la finalità di commemorare le vittime dell’ “Eccidio del Corpus Domini” risalente a 70 anni fa. Le giornate della triste
vicenda vignanellese rappresentano oggi autentiche ed originali memorie storiche.
La Tavola Rotonda, organizzata dalla SiFà, del
primo Giugno alle ore 17:00 presso il Teatro
Comunale di Vignanello apre le giornate della
memoria, permettendo a quanti hanno partecipato di calarsi nel periodo bellico in cui furono compiuti quei drammatici fatti.
Intervengono Marisa Ombra (vicepres. ANPI
Nazionale), Lando Bracci (ex deportato), Carlo
Spartaco Capogreco (storico dell’Univ. della
Calabria), Sante Cruciani (storico dell’Univ.
della Tuscia), Elisa Guida (storica e socia fondatrice di “Arte in memoria”), Serenella Isidori
(interprete dello spettacolo La Notte del Violoncello), Tommaso Marini (autore del libro
“Quelle vite spezzate”), Gino Nappo (autore
del testo di “La notte del Violoncello”), Piero
Terracina (sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau).
Lo scopo è quello di approfondire e recensire
analiticamente non soltanto i fatti, ma i risultati nefasti come conseguenza dell’atrocità del
conflitto. Il giornalista culturale Radio Rai
Anna Longo coordina i lavori, tutto con il patrocinio dell’Anpi Nazionale, la Fondazione
Ferramonti, l’Ambasciata della Repubblica
Fed. Di Germania e la CNA Viterbo.
Il giorno 2 Giugno, alle ore 10:30 presso la
Chiesa Collegiata di “Santa Maria della Presentazione”, in Piazza della Repubblica, abbiamo partecipato alla Santa Messa
commemorativa per le vittime dell’eccidio,
nella quale il Parroco Don Gabriele Moroni in-
vita ad un sacro silenzio e alla preghiera
interiore,
ispirando sentimenti
di pietà e di forte riflessione sulle sofferenze
causate,
concetto che è stato
sviluppato con il film
documentario “Giorni
Rossi d’Estate”, proiettato presso il Teatro
Comunale,
realizzato dal prezioso lavoro di ricerca, di ascolto e di
elaborazione di Daniele Quadraccia e di
Francesco Bonasera, con la collaborazione di
Chiara Felici, Massimiliano Baccella e Fabio Tibaldi. Il titolo, ispirato dai versi di una poesia
di Bruno Cascianelli, ricorda i luoghi ed i fatti
avvenuti attraverso le parole di alcuni dei testimoni di vignanello che all’epoca erano dei
bambini. L’Ing. Bonasera nel commentare la
proiezione, dichiara, sostenendo quanto a noi
riferito anche dall’Assessore alla Cultura Enrico Gnisci e il Sindaco Vincenzo Grasselli, che
“recuperare quelle memorie significa portare
le nuove generazioni a conoscenza di quanto
uno dei peggiori eventi della storia dell’umanità, che nell’immaginario di molti è qualcosa
di lontanissimo dalla propria esistenza, sia
stato in realtà così vicino.” Il documentario,
toccante dal punto di vista umano, è colmo di
pacatezza, dignità, di grande valore storico,
senza la pretesa di essere detentore di verità,
piuttosto testimone autentico di una tragedia
bellica di cui i vignanellesi sono stati, anche
loro, vittime.
Le persone intervistate parlano, ricordando
con sacro rispetto, concretezza e palese commozione quanto hanno visto, udito e…in una
parola vissuto. La realizzazione del documentario è stata resa possibile grazie anche al Comitato Festeggiamenti “S.Biagio e S.Giacinta”
Classe ’74, che nell’ambito del progetto ha organizzato il tradizionale Focarone della festività dell’Ascensione in collaborazione con il
gruppo scout e l’intrattenimento di bambini
“Pasticciamo giocando –colori e giochi” in collaborazione con il Comitato dei genitori di Vignanello e di Vallerano.
La mattina del 07 si apre nei giardini comunali
adiacenti piazza “C. Battisti” dove si è istituita
la Prima “Giornata della Memoria” di Vignanello con la targa che ricorda l’”Eccidio del
Corpus Domini” e la presentazione del progetto per un monumento ideato dal docente
di arte pittorica del Liceo Artistico “U. Midossi”, Prof. Mario Annesi, autore anche del
manifesto dell’evento e consigliere IVNA dal
2007.
Nel pomeriggio, presso il Teatro Comunale di
Vignanello, viene presentato il libro “Quelle
vite spezzate”, scritto da Tommaso Marini, con
l’intervento del professor Giorgio Felini e del
giornalista Nicola Piermartini. Si tratta di un’
accurata e dettagliata ricerca dei fatti avvenuti
nel Giugno del 1944 a Vignanello, attingendo
ad autentiche fonti e a testimoni attendibili
tutt’oggi viventi.
Il 14 Giugno al cimitero di Vallerano, c’è stata
la commovente posa di una targa in ricordo
di Ugo Rapiti, partigiano e sindaco di Vallerano.
“L’inizio di una consapevolezza storica,” ribadisce l’Assessore alla Culrura Gnisci, “che vede
partecipi i ragazzi delle scuola secondaria di
primo grado dell’Ist. “Falcone e Borsellino”e
gli studenti del Liceo Artistico “U.Midossi” di
Vignanello, impegnati in una rappresentazione statica delle vittime con l’accompagnamento della Banda “G.Puccini” di Vignanello.”
Chiuderà la giornata “La notte del Violoncello”, pièce teatrale per voce recitante e 8
violoncelli ispirata dalle memorie di Lando
Bracci, ex deportato, dalle quali prende il
nome l’evento, testo di Gino Nappo, voce recitante Serenella Isidori, selezione musicale di
Naomi Barlow; l’iniziativa è organizzata dalla
SiFa, Associazione di Promozione Sociale.
Il ciclo di eventi termina con un concerto di
oltre 40 giovani violoncellisti provenienti da
tutta Italia, “Suonando per Lando” a cura
dell’associazione SiFà e del CeSM, seguito
dalla “Festa finale della Pace.
Il coinvolgimento dei giovani avverrà per “la
sensibile collaborazione della Dirigente
dell’I.C.S. “Falcone e Borsellino”, Prof.ssa Cesarina Santocchi e delle coordinatrici del Liceo
Artistico “U.Midossi”, professoresse Maria Teresa Marsilia e Rosita Rossi, affinché i ragazzi
diventino a loro volta custodi delle memorie
che sono state riportate alla luce.”
Campo de’ fiori
28
L’angolo del grafologo
IL GRAFOLOGO: “Investigatore della psiche”
I
l grafologo s’inserisce a pieno titolo
nell’ambito criminologo ed offre un importantissimo
contributo alle indagini attraverso lo studio della
grafia e della psiche
del Prof.
umana,
analizzando i sinPiero Mecocci
goli tratti psicologici del
Grafologo
soggetto criminale ed individuando le sue tendenze comportamentali.
La sua duttilità gli consente di finalizzare
l’analisi sul tratto psicologico ed i comportamenti di interesse specifico e contingente,
inoltre di esaminare scritti redatti in tempi
diversi per comprendere appieno il vissuto
del criminale, e infine di operare senza il
coinvolgimento del soggetto interessato.
Da ciò scaturisce un’esatta valutazione della
predisposizione al delinquere, la capacità
d’intendere e di volere, la compatibilità tra
reato ed indiziato, la possibile ripetizione
dell’atto criminale, l’attendibilità delle fonti.
Predisposizione al delinquere
E’ definita come “una tendenza a portare
pregiudizio agli interessi di un altro o a non
rispettarli a vantaggio dei propri, quindi un
grado non tollerabile per la convivenza
umana” .
La grafologia evidenzia elementi fondamentali quali: l’instabilità emotiva, l’aggressività,
l’impulsività, l’esaltazione, la spietatezza del
sentimento, il rancore e la successiva vendetta, la degenerazione sessuale.
Compatibilità tra indiziato e reato
La grafologia sottolinea se il profilo psicolo-
Scritto di Charles Manson
gico di un indiziato è compatibile con quello
dell’autore del reato.
Capacità d’intendere e di volere
Con l’esame grafologico è possibile accertare se l’indiziato è in possesso delle sue capacità d’intendere e di volere, sia di tipo
transitorio che permanente, e l’attendibilità
di eventuali testimoni del reato.
Verifica di scritture
Riguarda lo studio comparato di più grafie
scritte dal sospettato per stabilirne l’autenticità. Inoltre nei casi di testamenti, dona-
zioni, contratti, matrimoni ecc. si può stabilire
se l’atto può essere suscettibile di annullamento per falsità o per
incapacità.
Ripetizione dell’atto
criminoso
Con l’esame grafologico
si può evidenziare la tendenza
all’ostinazione
dell’atto criminoso.
Ruolo del soggetto incriminato nel gruppo
di cui fa parte
Si può evidenziare se è
un individuo particolarmente astuto, feroce,
energico, determinato e
dotato di particolare
freddezza.
Attendibilità dei collaboratori di giustizia
L’esame grafologico evidenzia se ci sono i segni che indicano inclinazione all’inganno, alla dissimulazione, alla
falsificazione.
La perizia grafica su base grafologica
L’esame è basato inizialmente sulla morfologia delle lettere, ovvero sullo studio della
forma e della dimensione. Poi si procede ad
una valutazione dell’intero contesto grafico
utilizzando tutte le conoscenze specifiche.
L’intento è di identificare, in modo certo ed
inequivocabile, nonostante la perizia messa
in atto dal falsario, l’autenticità o la falsità
dello scritto in esame.
Se desiderate conoscere
la vostra personalità attraverso
l’esame della vostra grafia,
contattateci ai seguenti
indirizzi e-mail:
[email protected]
[email protected]
La vostra perizia grafica verrà pubblicata
gratuitamente e mantenendo l’anonimato, sulle pagine della nostra rivista.
Campo de’ fiori
29
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI
“RE PER UN ANNO ”
I ragazzi della scuola media “san leone” di capena
M
hanno messo in scena il libro del prof. Marsicola
ercoledì 21 maggio, presso
l’Aula Magna della Scuola
Media “San Leone” di Capena,
gli alunni della IIIA hanno rappresentato “Re per un anno”,
dialogo politico-filosofico sulla crisi, tratto
dall’omonimo libro del Prof. Massimo Marsicola. Si tratta di un dialogo sulla situazione
politico-culturale, che mette in evidenza la
necessità di un rinnovamento: un rinnovamento che deve passare attraverso uomini
e donne “super-partes”, in grado di portare
equilibrio ed equità, rigenerando la democrazia e restituendo dignità al nostro Paese,
che da troppo tempo subisce instabilità e
tante chiacchiere da parte di coloro che utilizzano la politica come sistema di arricchimento personale.
La messinscena è stato il momento conclusivo di un percorso avviato all’inizio dell’anno scolastico dalle docenti Luigia
Capacchione, Emanuela Nanni ed Eugenia
Preziosi, che hanno aiutato e seguito passo
dopo passo i ragazzi. Il messaggio più importante da loro appreso, e che hanno voluto trasmettere al pubblico, è che la libertà,
nel senso più ampio del termine, non ci è
concessa da nessuno, ma va sempre, comunque, nuovamente conquistata: per poterlo fare è necessario dirsi la verità e
stabilire un nuovo quadro politico-istituzionale che renda snello l’apparato burocratico
e agile l’azione politica. Viene messo altresì
in luce che quello del politico non può essere un mestiere, ma dev’essere un servizio
alla comunità, cui ciascuno è tenuto per un
tempo limitato.
Hanno assistito alla rappresentazione i docenti di classe, i genitori, il Dirigente scolastico Prof.ssa Donata Maria Panzini e il Prof.
Massimo Marsicola.
A fine spettacolo, unanime è stato l’apprezzamento dei presenti per i contenuti
espressi e per il lavoro dei ragazzi, tanto che
il Dirigente scolastico, prendendo la parola,
ha chiesto alle docenti di rendere stabile
negli anni tale rappresentazione.
Nello stesso contesto, i ragazzi della IA si
sono esibiti cantando un brano rap, da loro
scritto, “Prendiamoci per mano”, contro il
fenomeno del bullismo. Tale esibizione è avvenuta a seguito di un percorso educativo,
durante il quale i ragazzi hanno letto e com-
mentato in classe alcuni capitoli del libro “Il
bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo”,
scritto sempre dal Prof. Marsicola, al quale
hanno voluto rivolgere alcune domande.
Tante sono state le riflessioni: sempre più
spesso le giovani generazioni attraversano
momenti difficili; il loro è un disagio che riguarda le sfera dell’essere e non quella
dell’avere. E’ importante agire preventivamente, in quanto tutti desideriamo una comunità fondata sulla lealtà e sul rispetto
reciproco, e tutti siamo chiamati a fare la
nostra parte.
Al professore, sempre molto chiaro e incisivo nelle sue risposte e attento interlocutore per i giovani, vanno i ringraziamenti di
docenti e alunni per la sua disponibilità e
per aver suscitato in tutti profonde meditazioni su questioni di elevato spessore.
Eugenia Preziosi
Nella foto sopra ed in quella
in basso a sx due momenti
della rappresentazione.
Nella foto qui in basso a dx
il Prof. Marsicola insieme ai
ragazzi al termine dello spettacolo
Campo de’ fiori
30
“Il Fumetto”
LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA
HELLSING di Kouta Hirano
edito da J-Pop – 10 volumi, conclusa
U
na serie conclusa in 10 volumi, che unisce disegni inimitabili a una trama che non lascia respiro, grazie ai
tanti colpi di scena e alla narrazione densa di orrore,
suspense e molto, molto sangue! Lasciatevi anche voi
coinvolgere dalle avventure dello spietato cacciatore
di vampiri Alucard e dell'organizzazione per cui lavora, la HELLSING ! (Trama tratta dal sito dell’editore).
di
Accattivante e scoppiettante. "La carne tutta è come l'erba e la
Daniele Vessella gloria degli uomini è tutta come i fiori nell'erba. L'erba avvizzisce
e il fiore appassisce, cadendo lontano. Ma le mie parole resteranno
per sempre". Questa frase, detta dal protagonista, Alucard, esprime tutta la forza
interiore del personaggio… un personaggio spietato e diabolico, che per perseguire
i suoi obbiettivi utilizza ogni mezzo, anche i più sporchi… se necessario.
Quest’opera rispolvera il mito del vampiro classico, con qualche giusta aggiunta, ma
mantenendo l’idea di Bram Stoker, e su quella base si susseguono colpi di scena,
grazie anche a personaggi completamente folli di cui non sai mai cosa aspettarti.
Questa follia dà alla storia un ritmo incalzante che per tutti i 10 gli albi non annoia
mai, ma per leggerlo bisogna contestualizzare il manga dalla realtà, altrimenti rischia
di risultare blasfemo, e non lo è affatto.
Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/
Fiera del Fumetto e Games – Perugia Comix
Q
uest'anno l'evento Perugia
Comix, è ripartito con grande
successo ed ha visto come
ospiti dei grandi fumettisti: Altuna e Ferri! Perugia Comix è
un evento dedicato al mondo
del fumetto italiano ed internazionale e
parte dal grande successo dello scorso anno
che ha visto oltre 3.500 visitatori in soli due
giorni! E quest'anno si è ripetuto con
grande successo, vista anche la presenza di
quattordici grandi ospiti; due sono state le
mostre espositive di alto profilo, con gli incontri con autori. Lafiera ha visto anche la
nascita di progetti editoriali con possibili sviluppilavorativi. Il Drawing Masters è stata
una mostra collettiva di alcuni tra i più
grandi artisti internazionali del ‘900 che
hanno fatto parte (Toppi, Pinter, Nicouline),
o che ne fanno tuttora (Biffignandi, De Angelis e Mastantuono), del mondo del disegno, fumetto e illustrazione. Nella mostra
che si è svolta nelle sale del Centro di Arte
Contemporanea Palazzo della Penna di Perugia, dal 19 aprile al 2 giugno 2014,
c’erano ben 350 pezzi unici!
Tutorials parte 1
Oggi in questa prima parte dei Tutorials, vi
parleremo su come si deve truccare il Cosplayer per essere il più possibile identico al
suo personaggio. Avere la somiglianza serve
a poco se il personaggio è un Fantasy,
esempio: Ganondorf, ha il corpo interamente Verde come se fosse un marziano di
Holliwood, oppure un Orco, un elfo oscuro
ecc.. E quindi non c'è solo il problema dei
colori, anche se il personaggio è uno stile
Manga! Cosa fare nel caso sia un Manga?
Prima di tutto bisogna prepararsi tutto l'occorrente e armarsi di tanta pazienza, dato
che alcuni trucchi richiedono ore ed ore
prima di essere pronti!
Innanzi tutto decidiamo quale personaggio
riprodurre (es. Ganondorf). Prendiamo il colore giusto e i giusti pennelli, poi iniziamo a
sfumare il viso di verde fino a prendere colore, poi a seconda del proprio viso, bisogna
correggere gli occhi, il naso ecc la dove ce
ne sia bisogno.. Una volta corrette le zone
interessate, prendere la barba finta e una
parrucca entrambi di colore rosso fuoco.
Indossate il vostro costume e siete pronti
per la vostra esibizione, posa, video o film.
Bene, qui si conclude la prima parte introduttiva.
Questo è solo un piccolo esempio, se siete
interessati potete trovare maggiori info Online, dove ci sono da vedere milioni di tuto-
rials di qualsiasi personaggio.
Luglio 2014
17/20 > Rimini Comix - P.le Federico Fellini,
Rimini. Ore 17-24. Info: www.cartoonclub.it
- www.riminicomix.com
25/27 > Vinadio Comics Festival - Forte di
Vinadio (Cuneo). Info:
http://www.comicslovercollector.com/vinadiocomicsfestival2014/
- > Comics 4 Africa - Telese Terme. Ore 922. Info: www.comicsxafrica.org
- > Vinci Comics - Centro storico, Vinci (FI).
Info: www.festaunicorno.com
Campo de’ fiori
31
Le cinque inutili bugie
che vi dicono su Internet!
D
a buona tecnologa attenta
all’aggiornamento
costante della
Rete, sono abbonata da
anni al mensile Wired e in
uno dei miei pellegrinaggi
di Patrizia
tra le sue pagine ho troCaprioli
vato un articolo che trattava delle tante incongruenze che taluni
gettano sul tema della pericolosità di Internet e del suo uso indiscriminato. Nulla di più
sbagliato, la Rete può essere paragonata
alla scoperta del fuoco: utilissima per l’inizio
dell’umanità, ma se sei un piromane non é
lo strumento adatto!
non lo siete, anche se non
mettete il vostro nome e cognome, è il vostro indirizzo IP
del PC che vi fregherà!
3)
Il cyberbullismo è
diventata un fenomeno allarmente
tra i giovani. In realtà, una
seria ed attenta ricerca dell’organismo “Save The Childen”
ha rilevato che tale fenomeno
rappresenta una percentuale
bassissima rispetto al bullismo
che si sviluppa nella realtà di
tutti i giorni.
4)
Ecco le cinque bugie che fanno apparire la
Rete come un diabolico strumento del male:
La rete non ha norme, è come
un Far West. Le leggi offline valgono benissimo per tutto ciò che
avviene online: istigazione all’odio razziale,
bullismo, minacce e diffamazione sono perseguibili benissimo anche se avvengono in
Rete.
I social network dovrebbero
controllare i contenuti dei loro
utenti. Taluni sostengono che se
i grandi provider come Facebook e Twitter,
controllassero i contenuti dei loro utenti,
censurandoli, oscurandoli, non si alimentarebbe tanto odio nella Rete, ma in questo
modo ci sarebbe una sicura e totale restrizione della libertà di opinione ed espressione su tutto ciò che passa in Rete.
2)
5)
1)
In Rete l’anonimato favorisce
l’incitamento all’odio. Ma siete
tutti super haker? No, perchè se
ZZZ
Z
Z
Z
Z
Z
ZZ
.....
.
.
Z
Z
Z
Z
ZZ
A
R
A
Z
N
A
LA Z
TE
N
E
N
I
T
IMPER
La rete è un ambiente diverso
dal mondo reale, è virtuale, è
irreale. La realtà è ben diversa:
alla base di tutto ciò che davvero colmerebbe il divario tra reale e virtuale è una
chiara impronta all’educazione digitale di
tutti gli utenti in Internet, incominciando
dagli adulti fino a terminare con i bambini.
Educhiamoci ad educare il nostro spazio in
Internet, un mondo reale e concreto, in cui
il rispetto e l’educazione è la regola fondamentale del vivere tra gli altri esseri umani.
Buona navigazione a tutti!
32
Campo de’ fiori
90 ORTI URBANI DA ASSEGNARE
GRATUITAMENTE A CIVITA CASTELLANA
Lodevole il Progetto del Rotary Club Flaminia Roman, realizzato in collaborazione con la
Coldiretti ed il Comune. Ultimi giorni per presentare la propria richiesta, aperta a tutti.
D
avvero lodevole l’iniziativa presentata dal Rotary Club Flaminia Romana per il territorio di
Civita Castellana: la pratica
degli “Orti Urbani”, progetto
pioniere nella provincia di Viterbo, sostenuto anche dalle parrocchie e dalle varie realtà associative del territorio che hanno
dato la loro massima disponibilità.
L’iniziativa non può avere che risvolti positivi
sotto tutti i punti di vista: favorisce lo sviluppo del Biodistretto, riqualificando aree
rurali altrimenti dismesse e inutilizzabili, ma
soprattutto è uno strumento straordinario
per la produzione a Km 0, il che significa assicurarsi sulle proprie tavole un prodotto
buono e genuino, frutto del proprio lavoro,
contrariamente a quanto accade nell’agricoltura intensiva della grande distribuzione,
zeppa di pesticidi e Ogm. Il progetto è rivolto a tutti coloro che desiderano riscoprire
il piacere e la passione di coltivare la terra,
considerato oggi un lavoro faticoso e con
scarsi ricavati; a coloro a cui sta a cuore la
bio-diversità e la sicurezza alimentare, alle
famiglie, alle giovani coppie, ai futuri giovani imprenditori nel settore agricolo. E perché no, anche a chi vuole cimentarsi nella
riproduzione delle semenze “antiche” territoriali, quelle che nei secoli si sono adattate
al nostro clima e al nostro territorio, e
hanno caratterizzato parte dell’eccellenza
gastronomica locale. La proposta, oltre-
tutto, arriva proprio nel 2014,
anno scelto dalle Nazioni Unite
come l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare, riconoscendo ad essa un ruolo centrale
nella produzione di cibo genuino
e nella salvaguardia delle risorse
naturali territoriali.
Il progetto è stato realizzato in
collaborazione con il Comune di
Civita Castellana e con la Coldiretti, e prevede l’assegnazione
di ben 90 orti, dai 60 agli 80
mq ciascuno, in comodato
d’uso gratuito per tre anni
con rinnovo annuale. L’assegnazione avverrà per bando comunale aperto a tutti,
riservando la priorità alle famiglie indigenti. Le attrezzature per
la coltivazione, di proprietà del
comune, saranno gratuitamente
messe a disposizione. Sono previsti anche orti riservati ai diversamente abili e agli Istituti
Scolastici di Civita Castellana. Il
progetto prevede, inoltre, un percorso
esterno per erbe officinali, oltre ad una zona
comune per l’organizzazione di eventi, ed
un parking. Chi non potesse raggiungere il
proprio orto autonomamente, può usufruire
di un servizio navetta.
In occasione della Notte bianca di Civita Ca-
stellana, il 5 Luglio p.v., i Rotary saranno
presenti con due stand in Piazza Matteotti
assieme alla Coldiretti.
Affrettatevi a presentare le vostre domande. Questa è un’opportunità da
non lasciarsi sfuggire!
E.B.
34
Campo de’ fiori
UN FIDANZATO PER
MIA MOGLIE
C
di Catello
Masullo
amilla lascia la Sardegna ed il programma radiofonico a cui lavora per
sposare Simone, e si trasferisce con
lui a Milano. Il loro rapporto va però in
crisi. Lui vuole lasciarla, ma non trova
il coraggio di dirglielo. Il suo datore di lavoro e miglior amico, Carlo, gli propone allora di incaricare
un famoso playboy, detto il Falco, per sedurre Camilla....
REMAKE DEL FILM “UN NOVIO PARA MI MUJER” (2008) DI JUAN
TARATUTO.CANDIDATO AL NASTRO D’ARGENTO 2014 PER LA MIGLIOR
CANZONE ORIGINALE (“TE QUIERO PARA VIVIR”).
Davide Marengo è uno specialista della commedia : Ninfa plebea
[1996], Shit! [1997], La stretta di mano [2002], CRAJ - DOMANI
[2005], Notturno bus [2007], Boris [2007] Regia (terza serie), Dall’altra parte della luna [2007], The Cut [2012], Breve storia di lunghi
tradimenti [2012] . Non delude del tutto i suoi fans in questa ultima
fatica “Un fidanzato per mia moglie”, remake di un film argentino del
2008 e comunque con un plot tutt’altro che originale (l’espediente è
anche quello di “Divorzio all’Italiana”). Il film è discretamente costruito. Sapido. Divertente. Con buone gag. Dialoghi fluidi e pregevolmente taglienti nei monologhi radiofonici della brillante e brava
Geppi Cucciari. Attori in spolvero, con qualche gigioneria televisiva
sopra le righe di troppo. Ma non decolla mai del tutto. E non resterà,
pertanto, memorabile.
TITOLO: UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE
REGIA: Davide Marengo
SCENEGGIATURA: Francesco Piccolo, Davide Marengo,
Dino Gentili
INTERPRETI PRINCIPALI:
Paolo Kessisoglu Simone Fortini
Geppi Cucciari Camilla Ledda
Luca Bizzarri Falco
Dino Abbrescia Carlo Valli
Franz Ernesto
Ale Gianluca
Pia Engleberth Adriana
Corrado Fortuna Andrea Stanzani
Brenda Lodigiani Patrizia
Daniela Tusa Sandra
Alice Mangione Anna
Astrid Meloni Lara
PRODUZIONE: BEPPE CASCHETTO PER IBC MOVIE CON
RAI CINEMA
ORIGINE: ITALIA
DISTRIBUZIONE : 01 DISTRIBUTION
DURATA: 97’
SOGGETTO: COMMEDIA
FRASI DAL CINEMA : “Che fai, ascolti loro? Di donne non ne capiscono niente!
Ti ricordi che ci siamo sposati a Berlino, e che ci hai fatto anche da
testimone?
Certo che mi ricordo, non c’era un figa!”. (Dino Abbrescia, rivolto
a Paolo Kessisoglu, e Franz, che fa riferimento al suo matrimonio
omosex con Ale).
“Niente maschera?
L’ho interiorizzata!”. (Dino Abbrescia e Geppi Cucciari, che arriva
alla festa in maschera senza maschera).
“Da cosa sei vestita?
Da disoccupata. Cronica!”. (ragazza mascherata e Geppi Cucciari,
che arriva alla festa in maschera senza maschera).
“Non sono io che regalo un fiore a lei, ma sto regalando lei al fiore!”.
(Luca Bizzarri a Geppi Cucciari).
“Tu sei venuto da me e non mi eri affatto simpatico. Adesso che ti
conosco, posso dire che sei il più grande dei coglioni che conosco.
E, ti assicuro che ne conosco tantissimi!”. (Luca Bizzarri a
Paolo Kessisoglu).
VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi):
Leggenda:
CAPOLAVORO: 10
DA NON PERDERE: 8
DISCRETO: 6
DA EVITARE: meno di 6
6.5/7
Campo de’ fiori
35
Langolo del Collezionista
Il calendario della Marina Militare
“N
on v’è timone
nocsenza
chiere” è questo il motto che ritroviamo
sul calendario 2014 della
Marina Militare, dove è
possibile apprezzare, atdi
traverso le splendide foto
Letizia Chilelli di Massimo Sestini, la tecnologia, le navi, la professionalità, la preparazione e la dedizione di
tutto il personale di questa nostra Forza Armata.
La Marina ha sempre evocato libertà,
viaggi, profumo di salsedine, meravigliosi
tramonti e albe cariche di speranza ma soprattutto, negli ultimi tempi proprio come si
evince dalla parole del Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi:
“Viene sempre più spesso chiamata ad intervenire in scenari che esulano dal solo
contesto militare: il soccorso in interventi
di protezione civile, calamità naturali,
salvaguardia della vita umana in
mare, tutela dell’ambiente marittimo
e tanti altri scenari in cui, oggi più che mai,
la Marina Militare è chiamata ad operare per
garantire la sicurezza marittima a 360 gradi,
365 giorni l’anno”.
Osservando le foto del calendario e della
sua presentazione on-line salta subito all’occhio come l’immagine del marinaio abbia
subito una “trasformazione tecnologia” sicuramente molto distante da come siamo
stati abituati a vedere e ricordare “Quel
guardiano del mare che tanti cuori ha fatto
sospirare con la sua bella divisa bianca
come la spuma del mare solcato dalla nave
che lo porta verso l’orizzonte..” visione e
descrizione personale troppo romantica, direte voi.. magari si, ma quale donna non si
è mai soffermata a sospirare per un bel marinaio?!
Per me il marinaio per eccellenza, però, è
quello a cui penso quando sento recitare la
bellissima Preghiera del Marinaio, scritta dal
poeta Antonio Fogazzaro, nel 1901, e recitata nel Marzo di quello stesso anno sulla
nave Giuseppe Garibaldi: A Te, o grande
eterno Iddio ,Signore del cielo e dell’abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai
d’Italia, da questa sacra nave armata della
Patria leviamo i cuori. Salva ed esalta, nella
Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione. Dà
giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, comanda che la tempesta ed i flutti
servano a lei; poni sul nemico il terrore di
lei; fa che per sempre la cingano in difesa
petti di ferro, più forti del ferro che cinge
“NON VE TIMONE SENZA NOCCHIERE”
questa nave, a lei per sempre dona vittoria.
Benedici , o Signore, le nostre case lontane,
le care genti. Benedici nella cadente notte
il riposo del popolo ,benedici noi che, per
esso, vegliamo in armi sul mare. Benedici!
Questo commovente testo, letto dall’ufficiale più giovane a bordo, viene recitato durante l’ammaina bandiera sulle navi in
navigazione e al termine delle Messe, a
terra lo si legge nelle caserme e negli stabilimenti della Marina e durante le Messe in
suffragio dei marinai deceduti.
Continuando questo nostro viaggio “a
bordo” della Marina, la cui festa cade il 10
Giugno, non possiamo, quindi, non parlare
della nave per eccellenza: l’Amerigo Vespucci, la nave più anziana della Forza Armata, usata come Nave Scuola per
l’addestramento degli Allievi Ufficiali, per
lungo tempo gemella della Cristoforo Colombo che fu ceduta, però, dopo la Seconda
Guerra Mondiale come risarcimento del conflitto all’URSS.
Questa maestosa nave venne costruita
presso il Regio Cantiere navale di Castellammare di Stabia e venne varata nel lontano
1931, il 22 Febbraio, dalla Signorina Elena
Cerio, figlia del Capitano di Vascello Oscar
Cerio; il 15 Ottobre 1931, a Genova ricevette la prima Bandiera di Combattimento.
Come ogni nave che si rispetti, l’Amerigo
Vespucci ha un suo motto: “Non chi comincia ma quel che persevera” adottato nel
1978 che è andato a sostituire: “Per la Patria e per il Re” primo motto adottato e
“Saldi nella furia dei venti e negli eventi”
usato dal 1946
Le tradizioni la fanno da padrone su questa
Nave Scuola, gli ordini vengono dati dal Co-
mandante, tramite il Nostromo, con il fischietto, le cime sono in materiale vegetale
e le vele in tela olona, i colori, bianco e nero
evocano il passato, le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria e corridoio
sottolineano la posizione dei cannoni del vascello ottocentesco che ne ispirò la costruzione, a prua c’è la polena in bronzo dorato
che rappresenta Amerigo Vespucci e i fregi
di poppa e prua sono in legno ricoperto di
oro zecchino.
L’equipaggio è composto da circa 400 unità
suddivise in 15 Ufficiali, 30 Sottoufficiali, 34
Sergenti, 185 Sottocapi e Comuni, durante
le campagne di Istruzione sono presti anche
gli Allievi, circa 100.
Tornando a parlare del calendario, ricordo
che è acquistabile sul sito
www.marina.difesa.it e che parte del ricavato andrà all’Associazione Onlus Francesca
Rava per il progetto Ninna Nanna Ho, primo
progetto nazionale a tutela dell’infanzia abbandonata che informa le mamme in difficoltà sulla possibilità di partorire in maniera
anonima, garantendo ai neonati e alle
madri tutte le cure necessarie al momento
della nascita, cercando di evitare il più possibile il triste fenomeno dell’abbandono.
Prima di congedarmi, rivolgo il mio sentito
“Buon Vento!”a tutti i Marinai d’Italia, cogliendo l’occasione per ringraziare la Marina
Militare per tutto quello che fa per il Nostro
Paese e per l’aiuto prestato a tutte quelle
persone che arrivano sulle Nostre coste con
la speranza di un futuro migliore.
(Sitografia: Wikipedia, www.marina.difesa.it; navigare che passione)
Campo de’ fiori
36
L’arte della fotografia
Street Photography
A cura di Click Gruppo fotografico
E’
difficile definire esattamente
cos’è la Street Photography.
Mentre nel ritratto, nelle
macro fotografia, in quelle di
architettura o di panorami i
soggetti sono ben definiti e sono quelli che
puntiamo a rappresentare, la Street Photography è una sintesi, una storia in uno
scatto che proietta il nostro modo di intendere ed interpretare la vita in un’immagine.
Con la Street bisogna uscire allo scoperto,
lasciarsi andare, mostrare empatia, cogliere
al volo, capire l’umore della gente ed il contesto in cui è immersa.
La Street è sensibilità e intelligenza emotiva. Si può essere ironici ma l’importante è
non offendere. Si può diventar improvvisamente fotogiornalisti, assumendo quindi
una notevole resposabilità di fronte a chi poi
leggerà la vostra fotografia.
Si perché una fotografia si legge, ma questo
magari sarà argomento di un prossimo articolo.
La Street è un genere fotografico che, come
dice il nome, si riealizza per strada, in un
ambiente urbano, quasi sempre all’aperto,
e che ha come soggetto principale le persone e la loro interazione. Gli attori principali, ambiente urbano e genere umano,
sono imprescindibili, l’occhio e la sensibilità
di ciascun “cacciatore” di immagini faranno
il resto declinando in tanti modi diversi il
tema, la storia, la sintesi.
La Street è facile e difficile allo stesso
tempo. Facile perché i soggetti e le situazioni si trovano appena fuori della porta di
casa, difficile perché bisogna trovare la situazione straordinaria, quella che racconta
una storia, quella che rimane impressa nella
mente di chi osserverà la foto.
La Street è questione di istanti, un secondo
di ritardo è la foto passa da straordinaria
ad ordinaria e noiosa. Bisogna essere veloci,
anticipare le situazioni, conoscere la gente
per essere pronti a scattare nel momento
giusto, catturando il “punctum”. La foto è
creata dalla nostra mente e più veloce la
mente reagirà, più possibilità avremo di cogliere l’attimo giusto.
Vedere e reagire (scattare). Vedere è la
parte importante. Luce, linee , sfondo, movimento, persone, interazioni. Vedere realizza il progetto della foto, unire tutti questi
aspetti, immaginare (pre-vedere) il risultato
e infine reagire (scattare al momento giusto).
Bisogna naturalmente addestrarsi, essere
pronti ad interagire con l’ambiente per ottenere un momento memorabile. L’importante è essere se stessi e rappresentare
nella fotografia quello che si percepisce.
Imitare i grandi autori (Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Elliot Erwitt, Diane
Arbus, solo per citarne alcuni) può essere
un buon esercizio per addestrarsi alla pratica della Street Photography ma non ci rappresenta, non racconta la nostra visione, le
nostre storie. HCB ha detto una volta: "I fotografi sono come le farfalle. Svolazzano da
foto a foto". Ecco, bisogna essere come una
farfalla che coglie il nettare dei fiori.
Dunque, quello che lo Street Photographer
deve ricercare è la capacità, idealmente in
un singolo scatto, di raccontare, per intero,
una storia. Analizzare ed illustrare quelle
emozioni e sentimenti voluti e ricercati, sintetizzarli, pre-vederli e ….scattare!
Lo scatto è il prodotto di un attimo, atteso
e, al momento giusto, colto al volo. Passato
quell’istante, la realtà sarà un’altra, la storia
pure (a differenza del reportage fotografico
dove la storia si racconta con un insieme di
immagini per rappresentare la realtà su cui
si vuole indagare). La Street, la fotografia
di strada, è una sintesi di tutti quei fotogrammi, un riassunto incisivo e folgorante.
è un ritratto della vita e della realtà, e usa
le persone come veicolo della storia che vogliamo raccontare. Nel cogliere le situazioni
che ci si presentano, bisogna fidarsi dell’istinto, essere pronti e rapidi con la composizione, la messa a fuoco e,
naturalmente, con la velocita di scatto.
Ci sono varie possibilità che ci possono presentare.
C’è quella in cui l’inconsapevolezza dei soggetti ritratti ci permette di mettere in luce,
con estrema naturalità, le storie che cerchiamo. In questi casi dovremo essere
molto attenti a non “inquinare” fotograficamente la scena, intervenendo involontariamente sul contesto e sull’ambiente.
Dovremo anche esercitare una fotografia
“etica”, altro grande tema di discussione,
una fotografica che cioè non offenda chi è
ritratto, non ne comporti la derisione e non
colga assolutamente minori, a meno di
averne chiesto ed ottenuto preventivamente l’autorizzazione.
Civita Castellana – “Calci in culo”
Civita Castellana
Centro Commerciale Marcantoni
Dove ci dobbiamo recare
per fare dei buoni scatti
di Street Photography?
Sicuramente non è il caso di andare in aree
degradate, soprattutto con un’attrezzatura
costosa, puntando l’obiettivo a destra e a
manca a gente che non ha né la volontà,
né la necessità di “subire” i nostri scatti. Il
buon senso ci deve portare invece ad eseguire dei buoni scatti mentre camminiamo
per le vie della nostra cittadina, nel parco
dietro casa, nelle grandi città a noi vicine.
Abbiamo detto che la Street Photography
Ci sono poi quelle situazioni in cui i soggetti
si accorgono della nostra presenza. In questo caso sarà la nostra empatia che deve
volgere a nostro favore la situazione, magari chiedendo il permesso di fare la foto,
per permetterci di rappresentare questa relazione, di naturale cordialità e gentilezza,
fra gente che non si conosce e alla quale ci
si offre con il proprio modo di vivere.
Luca Ferdinandi (testo e foto)
Continua sul prossimo numero...
Campo de’ fiori
37
A nonno Oreste
G
uardando
il
programma tv
“Lo spettacolo
sta per iniziare”
in onda su Rai
1, domenica 1° Giugno,
che apriva di fatto la stadi Sergio Piano gione lirica dell’Arena di Verona,
ho
finalmente
appagato la mia passione
per la musica classica.
Mentre ascoltavo rapito le più belle arie e romanze delle più grandi opere, cantate in maniera egregia da aclune delle più belle voci
italiane e straniere, mi è tornato in mente il
mio nonno paterno, all’anagrafe Piano Oreste Giulio (nonno Oreste), e la sua grande
passione per la musica classica e per l’opera
in particolare.
Mi sono tornati in mente i
viaggi che con mamma,
papà e mio fratello facevamo
per andare a trovarlo a
Roma.
Ricordo che partivamo sempre molto presto perché con
la vecchia Fiat 500 di mio
padre ci impiegavamo molto
tempo, anche perché mio
fratello da bambino soffriva
di mal d’auto, e quindi le
soste erano molto frequenti.
Mio nonno lo ricordo come
un distinto signore molto alto (intorno al
metro e ottanta centimetri), con dei grandi
baffi, molto curato, sempre con giacca e cappello, e con una grande personalità, quella
dei vecchi capi di famiglia di una volta, quegli
uomini tutti d’un pezzo, formati caratterialmente dalle guerre e dalla povertà.
Ricordo che possedeva tantissimi dischi in vinile (i vecchi 33 giri), delle più grandi opere
liriche. Il suo autore preferito era Giuseppe
Verdi, di cui custodiva gelosamente tutte le
opere, dall’Aida al Nabucco, al Trovatore ecc.,
che nelle nostre rare visite (rare per motivi
di distanza e di lavoro), non mancava mai di
farci ascoltare. Credo quindi che la mia passione per la musica lirica mi sia stata tramandata da lui. Lui che le grandi guerre le aveva
combattute entrambe, arruolandosi giovanissimo nei “Carabinieri Reali” (allora
uno dei corpi scelti
del Re, ed oggi
Carabinieri della
Repubblica
italiana).
L’aver combattuto
nella
Grande
Guerra
(19151918), dove fu decorato con quattro
medaglie al valore
(di cui una d’oro),
gli valse oltre alla
Croce, anche il titolo di Cavaliere di Vittorio
Veneto, e questo per me è sempre stato motivo di orgoglio. Ogni volta che vado a casa
di mia madre, non manco mai di guardare il
quadro appeso con la sua foto, la pergamena
e le varie onorificenze ricevute, e penso che
è grazie a lui, ed ai tanti che come lui hanno
combattuto e si sono immolati con gesti
eroici, che noi oggi possiamo vivere in un
paese libero e democratico.
Viviamo oggi in un mondo sempre più caotico, sempre di fretta, che non ci permette di
fermarci un momento a guardare indietro, di
ripensare al nostro passato anche recente, a
come eravamo, di fermarci un attimo a sfogliare l’album dei ricordi (anche di famiglia),
magari ripensando ai nostri cari che ora non
ci sono più, ma sono sempre vivi nel nostro
cuore.
A me per fare questo è bastato stare seduto
in poltrona a guardare un programma tv.
“Carabinieri”: una storia lunga due secoli.
L’Arma dei Carabinieri compie duecento anni ed in essa sono racchiusi due secoli della nostra storia, ma ripercorriamo il suo curriculum vitae con alcune
notizie, iniziando dalla formazione del Corpo.
Il Corpo dei Carabinieri fu ideato a Cagliari nel giugno 1814 da Vittorio I Emanuele di Savoia, re di Sardegna e si concretizzò, una volta rientrato a Torino,
dopo l’occupazione dei francesi, alla fine del XVIII secolo, con la promulgazione delle Regie Patenti, grazie alla legge reale del 13 Luglio 1814. Con la formazione del Corpo dei Carabinieri, il re intendeva creare un corpo di polizia simile alla Gendarmeria francese, con compiti di pubblica sicurezza. Il primo
a ricoprire la più alta carica del Copro dei Carabinieri fu il Generale Giuseppe Thaon di Revel, il 13 Agosto 1814. Il nome deriva dall’arama che ogni carabiniere aveva in dotazione: appunto la carabina. I colori del pennacchio, lo scarlatto ed il turchino, furono scelti il 25 giugno 1833 dal re Carlo Alberto
di Savoia, al quale successivamente i carabinieri salvarono la vita durante la battaglia di Pastrengo. I compiti di polizia, in quel periodo, erano svolti dai
Dragoni di Sardegna, corpo creato nel 1826 e composto da volontari, mentre parallelamente andava sviluppandosi il progetto di un apposito corpo delle
guardie di sicurezza, appunto i Carabinieri. Ai Carabinieri, man mano, vennero assegnate crescenti funzioni di polizia. Essi raccoglievano l’eredità dei
Reali Cavalleggeri, che, a loro volta discendevano dal Corpo dei Cacciatori Reali (poi riuniti nel Corpo dei Moschettieri di Sardegna), ed avevano maturato
ragioni d’onore nella lotta al brigantaggio in Sardegna appunto.
Il nuovo Corpo dei Carabinieri era un corpo scelto rispetto agli altri citati ed il suo primo personale arruolato venne selezionato nell’eccellenza dei reparti
piemontesi e restò per molto tempo un corpo d’élite (si pensi ad esempio che tutti i carabinieri dovevano saper leggere e scrivere, capacità al tempo davvero minoritarie). L’arma tipica era ovviamente la carabina, ancora utilizzata fino ad alcuni anni fa esclusivamente nelle cerimonie, ed ultimamente sostituita, anche in queste circostanze, dal più moderno fucile d’assalto Beretta AR 70/90. I Carabinieri diventarono Arma l’8 Maggio 1861, raggiungendo
il rango delle suddivisioni principali del Regio Esercito, quali Fanteria, Artiglieria, Cavalleria, anzi, poiché venne definito che i Carabinieri erano la prima
arma dell’esercito, divennero l’Arma per antonomasia. I Carabinieri hanno sempre combattuto in ogni conflitto nel quale l’Italia sia stata coinvolta, riportando molte perdite in termini di vite umane e componendo un imponente Medagliere per atti eroici compiuti in ogni parte del mondo. I Carabinieri sono
particolarmente orgogliosi della memoria del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che morì a Torre di Palidoro, vicino a Roma, durante la Seconda Guerra
Mondiale, il 23 Settembre 1943, ucciso dai tedeschi dopo essersi autoaccusato per salvare ventidue condannati a morte, benchè innocente, per un
presunto attentato avvenuto in quella località, nella quale erano morti due militari tedeschi.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l’Arma dei Carabinieri fu chiamata ad eseguire uno dei compiti per il quale era stata fondata, e cioè il compito di
polizia militare, con la rigida applicazione del codice penale e militare di guerra allora in vigore, ai combattenti che si rendevano responsabili di reati
militari consumati in zona di guerra e difronte al nemico (ad esempio codardia, diserzione e simili). Durante il Ventennio fascista ha fatto parte anch’essa
dell’organizzazione di Polizia dello Stato Italiano, ritrovandosi a dover applicare ed a far rispettare le rigide leggi raziali emanate all’epoca. Va comunque
ricordato che in questi difficili momenti per il nostro Paese, circa 2.700 Carabinieri subirono la deportazione a vario titolo, per essersi rifiutati di soggiacere
alle disposizioni delle forze militari Nazifasciste (soprattutto dopo l’8 settembre 1943) e che, per esempio, anche dieci carabinieri furono vittime dell’eccidio
delle Fosse Ardeatine. Fin qui una parte della storia dell’Arma dei Carabinieri, che, come detto, il 13 Luglio 2014 compirà duecento anni, ma troppo ci sarebbe ancora da raccontare. Fortunatamente oggi viviamo un periodo di pace e l’Arma dei Carabinieri continua a svolgere il proprio servizio sul territorio
nazionale, anche se alcuni reparti sono impegnati in giro per il mondo in missioni umanitarie di pace.
Io personalmente, come del resto tutto il popolo italiano, non posso fare altro che ringraziare gli uomini e le donne dell’arma dei Carabinieri, per il servizio
che svolgono costantemente per la nostra sicurezza, con orgoglio, con coraggio e con enormi sacrifici. Grazie ragazzi e auguri vivissimi!
Campo de’ fiori
38
PER RICORDARE
GIUSEPPE CAPPARUCCI
Medaglia d’Argento al Valor Militare 1° Guerra Mondiale
Foto di
Giuseppe
Capparucci
nato a Fabrica di
Roma il 01.01.1893
e morto a Civita
Castellana il
19.03.1965
(nonno materno
della sig.ra Ivana Alessi di Fabrica di Roma)
Premessa: innanzitutto
mi è doveroso ringraziare le sig.re Ivana
Alessi ed Ornella Scorcella di Fabrica di Roma
(rispettivamente nipote
e parente, della M.A.V.M.
Giuseppe Capparucci)
di Arnaldo Ricci nonché il Sig. Giuseppe
[email protected]
Bianchini, per avermi
messo a disposizione importanti informazioni che hanno permesso di ricostruire la storia, di alcune vicende
belliche della 1° Guerra Mondiale, delle
quali è stato valoroso e coraggioso protagonista il personaggio sopracitato.
(Leggere nota 1 in fondo all’articolo).
Acronimi utilizzati nell’articolo
MAVM= Medaglia d’Argento al Valor Militare
MOVM= Medaglia d’Oro al Valor Militare
1° GM= Prima Guerra Mondiale
CVV= Cavaliere di Vittorio Veneto
compensasse, anche parzialmente, la perdita
economica derivante da mancata forza lavoro!
Una prima copertura sociale arrivò soltanto nel
1919 con la prima cassa di previdenza per lavoratori. Pertanto, quando si perdeva un uomo
in famiglia si andava verso l’impoverimento di
tutti i suoi membri; se il congiunto si fosse salvato dalla guerra ma fosse rimasto menomato
nelle braccia o nelle gambe, il risultato finale
era sempre lo stesso: l’impoverimento della famiglia!
A tal proposito voglio citare una frase del mio
amico, scrittore e ricercatore storico di fama
nazionale, Dott. Nicola Sinopoli che in uno dei
suoi tanti libri scrisse: “…la guerra si prende
le migliori risorse di una nazione e le restituisce spesso senza braccia e senza gambe per
affrontare il duro lavoro dei campi….”.
Giuseppe Capparucci, anche lui agricoltore,
come quasi tutti a quei tempi, quando venne
chiamato alle armi, nel 1915, viveva nella realtà fabrichese sovracitata; egli nacque a Fabrica di Roma il 01.01.1893; suo papà si
chiamava Andrea. Quando l’Italia entrò in
guerra il 24 maggio del 1915 aveva poco più
di 22 anni, avendo da pochi mesi concluso il
servizio militare di leva; certamente non
avrebbe mai lontanamente pensato di essere,
circa due anni dopo, decorato della MAVM!
Chi conosce la storia delle vicende belliche in
cui è stata coinvolta l’Italia, è al corrente che
le medaglie d’Oro e d’Argento al Valor Militare,
sono state concesse quasi esclusivamente alla
memoria; questo perché l’azione eroica che ha
portato a meritare questi riconoscimenti, in
genere, si è conclusa con la morte del militare!
Solo a pochi combattenti è stata concessa la
MOVM o la MAVM in vita... Ebbene il sergente
Giuseppe Capparucci di Fabrica di Roma ebbe
il grande onore di far parte di questi pochi!
Prima pagina del “Corriere della sera”del 24
maggio 1915 – giorno dell’entrata in guerra
dell’Italia
Situazione a Fabrica di Roma nel 1915
all’inizio della Grande Guerra – Il paese
aveva una popolazione di circa 1.600 abitanti
e come in tutti i piccoli comuni italiani, il 90%
della forza lavoro veniva impiegata nell’attività
primaria, quella agricola. E’ superfluo ricordare
che non esistevano trattori nè altre macchine
agricole; il lavoro veniva eseguito solamente
con la forza degli arti, braccia e gambe di uomini ed impiego di animali. Questo significava
perdita importante di forza lavoro, ogni qualvolta un cittadino veniva chiamato alle armi,
con diminuzione notevole di risorse economiche a disposizione delle famiglie. A quei tempi
non esisteva nessuna copertura sociale che
basso; basti pensare che solo il 30% dei militari di truppa sapeva leggere e scrivere in
modo sufficiente e Giuseppe era uno di questi.
Egli aveva frequentato regolarmente il ciclo di
studi alle elementari e questo gli permise di
accedere al veloce corso sottufficiali dell’esercito (veloce perché in circa un mese si aveva
il grado di sergente per poter essere impiegato
al più presto).
Appena fatto sergente, seguì immediatamente
un altro veloce corso per imparare ad utilizzare
le nuove mitragliatrici Fiat (la Fiat, a quei
tempi, produceva per le nostre forze armate
ottime mitragliatrici!)
L’evento bellico che fece guadagnare la MAVM
a questo semplice agricoltore fabrichese, è da
inquadrare all’interno della 11° battaglia dell’Isonzo, che come è noto, fu una delle tante
offensive italiane per conquistare i territori dell’Italia del nord-est, ai confini con l’attuale Slovenia, allora erano sotto la sovranità
austro-ungarica.
In questa battaglia il generale Cadorna (comandante in capo delle forze armate italiane)
fece schierare 600 battaglioni di soldati e
5.200 pezzi di artiglieria. Essa infuriò dal 17 al
31 agosto 1917, nei pressi del fiume Isonzo
sull’altipiano della Bainsizza, non lontano da
Monfalcone. Alla conclusione di questa battaglia l’Italia lasciò sul campo 30.000 soldati
morti, 110.000 feriti e 20.000 fra dispersi o
prigionieri; in totale 160.000 soldati fuori combattimento. Gli austro – ungarici ebbero invece
in totale 120.000 perdite. Le perdite maggiori
nelle battaglie di allora, le avevano le parti che
attaccavano; ovviamente la parte austro-ungarica era sulla difensiva!
Altipiano della Bainsizza – agosto 1917, un ufficiale accanto allo stesso tipo di arma che usava
Giuseppe Capparucci- mod. Fiat Ravelli
MAVM Giuseppe Capparucci un anno dopo la
fine della 1° Guerra Mondiale
Nel 1915 il tasso di alfabetizzazione fra la
truppa delle nostre forze armate, era molto
La caratteristica di questa battaglia fu proprio
la difficoltà di mantenere i territori conquistati;
molto spesso la mattina si avanzava di poche
centinaia di metri al costo di migliaia di morti,
ed il pomeriggio si era costretti ad indietreggiare, rendendo vano il sacrificio dei nostri militari! Alla sua conclusione, il 31 agosto 1917
comunque, il nostro esercito ebbe (al costo di
enormi sacrifici!) un risultato positivo nel conquistare una, seppur piccola parte, di territorio
nemico.
Ebbene, il nostro valoroso personaggio Giuseppe Capparucci era immerso negli avvenimenti sovra descritti; egli aveva il grado di
Campo de’ fiori
Mappa del risultato finale
dell’11° battaglia dell’isonzo
sergente di fanteria,
ed era assegnato
alla 30° compagnia
mitraglieri, avendo
a disposizione tre
soldati, per gestire
l’arma sotto il suo
comando. La mitragliatrice Fiat – Ravelli aveva bisogno
di essere continuamente raffreddata
ad acqua e lubrificata ad olio, altrimenti s’inceppava.
Il Capparucci coordinava tutte le manovre
di
utilizzo
dell’arma ed era difficile che essa si potesse
inceppare
quando era pre-
sente lui!
Ore 06.00 del giorno 23 agosto 1917: il
247° reggimento di fanteria “ “Girgenti” della
brigata “Firenze” riceve l’ordine di attacco per
conquistare il monte Kobilek (un monte di altezza circa la metà del nostro Soratte; esso attualmente si dovrebbe trovare in territorio
sloveno). Sulla sommità del monte, sono appostate le posizioni di artiglieria nemiche che
sparano all’impazzata sulle nostre linee…
quelle armi debbono essere messe a tacere! I
fanti iniziano ad avanzare ed a cadere sotto i
colpi nemici…è un inferno (l’episodio della
conquista del monte Kobilek è anche descritto in un libro di Ardengo Soffici, edito
da Longanesi nel 1971 di pagine 171;
l’autore del libro era uno dei protagonisti
che si trovava lì a combattere con il grado
di sottotenente ). Alle ore 11.00 il monte
è conquistato e tutti i componenti della
30° compagnia mitraglieri, ricevono l’ordine di appostarsi sulla sommità, con le
loro armi in dotazione. Alle ore 15.00 gli
austro-ungarici attaccano per riconquistare l’altura… ma lì questa volta c’è il nostro sergente Giuseppe Capparucci con la
sua mitragliatrice Fiat-Ravelli, la cui operatività sotto i suoi ordini è alla massima
efficienza; il nemico viene tenuto a debita
distanza… il soldato addetto alla ricarica
dell’arma non riesce a stare dietro al
Cappparucci … talmente lui era veloce
nell’azione!
Ore 17.00: gli austro-ungarici sono inchiodati fra le rocce; un loro cecchino riesce però a colpire il sergente Capparucci
il quale cade ferito… benchè ferito, continua a dare ordini ai suoi uomini per non
fare inceppare l’arma che solo lui conosce
nei particolari.
Un sottotenente chiama alcuni portaferiti del
corpo sanità, al fine di trasportare il Capparucci nelle retrovie, per essere sottoposto ad
un primo intervento di soccorso…però Giuseppe, chiede all’ufficiale di farlo rimanere lì,
dicendogli: “…Signor Tenente la prego
non mi mandi via…senza di me l’arma si
potrebbe inceppare…”. L’ufficiale risponde:
”…Ma santo Dio…non vedi che sei sanguinante!...” Giuseppe però implora l’ufficiale
di non mandarlo nelle retrovie e dice: “...La
prego… signor Tenente me la caverò…
sono un osso duro io… mi lasci qui c’è bisogno di me!..” L’ufficiale conclude: “...Va
bene però è una tua scelta non la mia!”
E si allontana dopo aver preso il nominativo e
le generalità del Sergente.
Ore 19.30: Gli austro-ungarici desistono dal
riconquistare il monte Kobilek e si ritirano frettolosamente; dopo pochi minuti il sergente
Capparucci dà l’ordine ai suoi uomini di cessare il fuoco…. Vicino alla sua postazione vi
sono altre tre mitragliatrici….l’ 80 % delle munizioni utilizzate, le ha usate il Capparucci!....Il
nostro sergente quasi svenuto viene portato
nelle retrovie per essere curato… nel suo viso
si legge una smorfia di dolore e nel contempo
grande soddisfazione…l’agricoltore di Fabrica
di Roma …..ce l’ha fatta!.....
Il tenente che si era appuntato le generalità
del Capparucci, fece poi la proposta alle superiori autorità, di conferire una qualche onorificenza all’eroico sergente fabrichese. La
commissione militare che esaminò l’episodio
eroico non esitò minimamente a conferire al
Sergente Giuseppe Capparucci della 30° compagnia mitraglieri, matricola 22588, la Medaglia d’Argento al Valor Militare…..e come detto
sopra, egli è stato uno dei pochi ad avere questo importante riconoscimento in vita! La
MAVM gli fu riconosciuta il 13 ottobre 1918 (la
guerra non era ancora terminata) dal Luogotenente Generale di Sua Maestà il Re d’Italia,
con la seguente motivazione:”…ferito, non
volle essere trasportato al posto di medicazione e continuò a difendere la posizione, fortemente battuta dal nemico, dando così
mirabile esempio di spiccato sentimento del
dovere e di fermezza. Monte Kobilek 23 agosto
1917……”
39
austriaco che non era ancora al corrente della
fine delle ostilità.
MAVM IN VITA - Sergente di Fanteria Regio
Esercito, 30° compagnia mitraglieri Fiat, Giuseppe Capparucci.
Il totale dei caduti in guerra fabrichesi furono
ben 43, la maggior parte fra i 19 ed i 25 anni!
Come tutti i sopravvissuti, anche il sergente
Giuseppe Capparucci, finita la guerra, ritornò
a Fabrica ai lavori dei campi, con la semplicità
e l’onestà degli eroi che non ostentano mai le
loro gesta. Continuò a fare il duro lavoro dell’agricoltore fino alla fine della sua vita; egli
morì a Civita Castellana il 19 marzo 1965 all’età di 72 anni.
Naturalmente era iscritto all’ associazione nazionale dei combattenti e reduci; la sua tessera d’iscrizione la teneva sempre con sè.
Tessera ass. Naz. Comb. e reduci di Giuseppe
Capparucci
L’attuale amministrazione di Fabrica di Roma
ha avuto una lodevole iniziativa circa due anni
fa: ha ricordato per sempre questo suo valoroso ed esemplare cittadino, ponendo una
targa con il suo nome nel piazzale di fronte al
cimitero con su scritto “ LARGO GIUSEPPE
CAPPARUCCI”.
Ovviamente dopo circa cento anni, la maggior
parte dei cittadini di Fabrica e non che leggono
il nome sulla targa, non sanno il motivo per il
quale è stata posta.
Ho fatto questa ricostruzione storica proprio
per non dimenticare uomini di grande coraggio
che hanno costruito la nostra tanto (attualmente) bistrattata nazione italiana…..non
siamo solo un popolo di spaghettari e di suonatori di mandolini!
Documento ufficiale di attestazione MAVM al
sergente Giuseppe Capparucci datato 05 luglio
1919 e completo della motivazione.
Bisogna altresì ricordare che Fabrica di Roma
ebbe ben tre dei suoi cittadini in armi (due ufficiali ed un sottufficiale) decorati di MAVM durante la 1° Guerra Mondiale; essi sono stati:
MAVM ALLA MEMORIA - Tenente di Vascello Regia Marina, Vladimiro Cencelli,
aviatore pilota da caccia, caduto sui cieli di Venezia.
MAVM ALLA MEMORIA - Tenente degli Arditi Regio Esercito, Lorenzo Censi, caduto
tre ore dopo finita la guerra, per mano di un
Largo Giuseppe Capparucci
Nota 1) e’ necessario sapere che a Fabrica di Roma
hanno vissuto più o meno negli stessi anni, ben tre
persone il cui nome e cognome corrisponde a Giuseppe Capparucci; come tutti sanno, nelle piccole
comunità, le persone vengono individuate con il proprio soprannome che è normalmente dedicato alla
persona oppure alla famiglia, spesso tenendo presente le caratteristiche fisiche o psico-somatiche
dell’individuo da identificare. Ebbene il nostro Giuseppe Capparucci veniva chiamato dai suoi concittadini, con il soprannome di “Bullicò”.
40
Campo de’ fiori
Trovata nell’agosto
del 2011 lungo la
via Flaminia,
nessuno l’ha mai
cercata o reclamata.
Ha circa 6 anni,
è taglia
medio/grande (35
40kg). Vaccinata, sterilizzata, microchippata.
Ha un carattere molto socievole e convive tran
quillamente con altri suoi simili sia maschi che
Cercano
femmine. Tende ad essere dominante con altre
urgentemente
femmine dominanti. Sta sia in casa che in giar
adozione
o stallo!
dino, però quando resta da sola è preferibile met
Sono
due
gattini
terla in casa perchè per seguire le persone è
stupendi
e
in
ottima
capace di scavalcare qualsiasi tipo di recinzione.
salute.
Civita
Castellana
Adora l’essere umano e le piace essere coccolata.
3387357799
3496744121
Nerina è stata abban
donata nelle campa
gne fabrichesi. Ha
trovato ospitalità e
stallo presso una vo
lontaria. E’ stata steri
lizzata da noi, ma
CERCA CASA. Avrà
circa 1 anno 1/2. E’ di taglia medio/piccola ed è
buonissima. Non la mandiamo al canile!
3335375465
DA ADOTTARE!!!!
Sono due maschietti
hanno tre mesi.
Sono di razza meticcio
di futura taglia media.
Sverminati, spulciati.
Vaccini da fare.
Luca
Fabrica di Roma
cell. 3397766879
Questa Yorkina
di circa 1 anno 1/2 ha
una triste storia...
La sua padrona se ne
andata in cielo e lei è
rimasta sola.
L’ha ospitata una si
gnora che ha già altri
cani e da quando ce l’ha
non è andata in calore,
quindi si presume che
sia sterilizzata.
Ma la signora ospitante
non ce la fa a tenerla.
E’ in adozione.
FABRICA DI ROMA (VT)
Lo sapete, uno yorkino
Lazio: Sono 4 cuccioli bellissimi, in perfetta sa
è di taglia piccola che
lute, nati il 21/04/2014, pronti a partire per la
va bene anche in ap
loro casa definitiva, adottati da qualcuno che si la
partamento.
scia intenerire da questi futuri cagnoni: si, sono di
Fateci un pensiero.
futura taglia medio/grande, ideale per chi ha un
Grazie.
giardino e li potrà far scorrazzare: 2 maschi e 2
3335375465
femmine! Tel. 3899471030
Campo de’ fiori
LATTE VACCINO (di mucca):
41
ATTENZIONE PERICOLO!
Il latte-sotto tutte le sue forme- occupa un posto centrale nella nostra
alimentazione. Eppure, i suoi benefici sono contestati e contestabili.
I
l latte è un alimento
completo:
acqua,
protidi, glucidi, lipidi,
minerali e vitamine.
Non è una bevanda. Anche
se ha un’immagine positiva
nella popolazione, in alcuni
di Josiane
ambienti vegetariani, alcuni
Marchand
naturopati (di cui faccio
Naturopata
parte) o medici (omeopati,
kousminiani) mettono in dubbio da molti anni
i suoi benefici sulla salute. Ma è anche un formidabile strumento nell’economia. Bevete
quasi 70 litri di latte in un anno! Si sostiene
che il latte sia un alimento indispensabile, che
previene le malattie, che serve a consolidare
una buona struttura scheletrica, che previene
l’osteoporosi… Sì, il latte è il cibo “perfetto” …
per il vitello, fino al suo svezzamento!
Forse oggi non sarete molto felici di sapere
che ciò che vi è stato detto sul latte è solo
menzogna. Il latte di mucca possiede 59 ormoni attivi, -e gli ormoni AGISCONO- e una
grande quantità di allergeni;
- il vostro bicchiere di latte, per scremato che
sia, è colmo di grassi (equivalente a tre fette
di lardo) di colesterolo, di antibiotici, di batteri
e virus, di sangue, e-ingrediente assai sgradevole- di pus (750 milioni di cellule di pus per 1
litro).
- 3 bicchieri di latte ( presa quotidiana “consigliata”) contengono 532.323.450 batteri e
14.220.000 cellule di pus.
Il latte di mucca ha quantità misurabili di erbicidi, pesticidi, diossina (200 volte più alta dei
livelli di sicurezza) 52 tipi di antibiotici potenti
( forse 53 con Ls-50). Può inoltre avere tracce
di ricadute radioattive che si trova nei mangimi
della mucca (Stronzio-90).
L’89% dei greggi di mucche da latte americane hanno il virus della Leucemia e della Tubercolosi e secondo il medico Virgil Hulse, il
virus dell’immunodeficienza bovina.
Le mucche “moderne” mangiano raramente
erba ma consumano piuttosto soia, arachide,
polpa di barbabietola, semi, manioca, e anche
farine di pesce!!!!….
Il latte provoca malattie cardio-vascolari
e aumenta il rischio del cancro al seno.
In un interessante libro di Robert COHEN,
(Milk, the deadly poison) “Latte: veleno
mortale”, apprendiamo che il latte è povero
di calcio, ché è una delle cause principali di allergie e altre cose come per esempio una delle
cause della “morte in culla”.
Le sue ricerche hanno dimostrato anche che il
latte industriale provoca la perdita ossea e che
è all’origine di numerose osteoporosi. Solo il
latte materno umano è la formula perfetta di
madre natura per i neonati. La Natura ha incluso infatti 33 milligrammi di calcio per ogni
100 grammi di latte materno umano.
Ma gli adulti NON bevono latte materno
umano!
I medici raccomandano il consumo di calcio
per l’aumento e il mantenimento della massa
ossea. Ma bere latte non impedisce l’osteopo-
rosi. Il latte contiene calcio, le ossa anche contengono calcio, ma per assorbire il calcio, il
corpo ha bisogno di alte quantità di un altro
elemento minerale: il Magnesio. Il latte e i latticini contengono piccolissime quantità di magnesio. Senza la presenza di quest’ultimo
elemento, il corpo assorbe solo il 25% del calcio del latte disponibile. Senza il Magnesio, il
calcio in eccesso è usato dal corpo in modo
nocivo. Il corpo utilizza il calcio per costruire il
cemento sulle pareti arteriose che diventano
presto placche di aterosclerosi. I reni convertono il calcio in eccesso per formare calcoli che
vanno a bloccare le nostre vie urinarie. Il calcio in eccesso è anche causa di artrite; il rivestimento doloroso di calcio si manifesta con la
gotta.
Il Magnesio, unito alla Vit. B6 (piridossina)
aiuta a sciogliere i calcoli di fosfato di calcio
che spesso vengono accumulati a causa di eccessi di consumo di latte e latticini, e serve a
contrastare l’acidosi metabolica indotta dai sali
di calcio e proteine animali.
Alcune fonti di Magnesio: fagioli, verdure
come il cavolo riccio e tutti gli altri cavoli, i
semi e il succo di arancia. Le fonti- non da
latte- di calcio sono verdure a foglie verdi,
mandorle, asparagi, broccoli, cavoli, avena, fagioli, prezzemolo, semi di sesamo e tofu (formaggio di soia).
L’OSTEOPOROSI
L’Osteoporosi non è un problema che deve essere associato alla mancanza di consumo di
calcio: l’Osteoporosi è il risultato della PERDITA DI CALCIO. Le quantità massicce di
proteine del latte portano ad una perdita di
50% di calcio nelle urine! Mi spiego: se raddoppiate il vostro consumo di proteine, provocherete una perdita di 1  % all’anno nella
massa scheletrica di donne in post-menopausa. Quale sarà il risultato dopo 20 anni!?
Quando subentra l’osteoporosi, il livello di Calcio (secreto dalle ossa) nel sangue è elevato.
Bere latte non fa altro che aumentare questi
alti livelli di Calcio utilizzato dall’organismo per
provocare aterosclerosi, gotta, calcoli renali…
Il Calcio contenuto nelle verdure a foglie larghe e verdi è più facilmente assorbito di quello
del latte. Soprattutto le proteine delle piante
non portano alla perdita di calcio come è il
caso con le proteine animali.
La massa ossea non aumenta dopo i 35 anni.
E’ un fatto biologico indiscusso dagli scienziati.
Luniversità di ricercatori del Texas ha pubblicato i risultati di un esperimento che indica
che il Calcio in integratore è inefficace nella
prevenzione della perdita ossea. Nei primi 5
anni della menopausa vi è un tasso accelerato
di perdita ossea, particolarmente nella spina
dorsale. Durante quel periodo, la sostituzione
di estrogeni è molto più efficace nella prevenzione della perdita veloce di densità ossea.
(estrogeni della Soia consigliabili). Infatti la diminuzione del calcio nella massa scheletrica
associata all’osteoporosi è causata dalla diminuzione dipendente dall’età nella secrezione di
steroidi ormonali dalle ovaie.
ALTRE PATOLOGIE
Il latte materno fu sostituito dal latte bovino
alla fine del secolo XVIII° per evitare i problemi familiari che venivano a crearsi tra le nutrici e i bambini allevati da loro. Questi ultimi
si attaccavano morbosamente alla loro balie.
I medici dell’epoca si accorsero anche che i
bambini allevati con latte di mucca crescevano
ad una velocità superiore alla normale ( niente
di eccezionale nella misura in cui quel latte è
adatto ai bisogni di un vitello che deve crescere da 0 a 250 kg in 2 anni!) Da lì, il mito
del calcio: le ossa dei nostri antenati non rivelavano alcuna traccia di tubercolosi ed è dal
momento dell’addomesticare della mucca
dall’uomo (8.000 anni fa) che la tubercolosi
bovina (che risale a circa 15.000 anni) si è trasformata in tubercolosi umana.
Una delle manifestazioni più spettacolare della
trasmissione delle malattie animali all’uomo è
quella della Mucca Pazza (encefalopatia spongiforme bovina= ESB) e la sua variante
umana: la malattia di Creutzfeldt-Jacob (MJC)
che riesce a distruggere il midollo spinale e il
cervello ( con alterazioni simili alla spugna).
Questa malattia spesso fatale per il sistema
nervoso centrale delle mucche tocca principalmente le mucche DA LATTE. Per capirne di più
è forse interessante scoprire quali tecniche
vengono utilizzate per accrescere la resa degli
allevamenti intensivi che si tenta di nascondere con quella magnifica pubblicità televisiva
sul tema: i prodotti del latte sono puri!
Per produrre latte, la mucca deve partorire
una volta all’anno. Fin dall’età di 15 mesi, il
suo ciclo riproduttivo comincia. Dopo 280
giorni di gestazione, il vitello viene separato
da sua madre dopo 3 giorni dalla sua nascita,
privato così dell’affetto della mamma e del suo
alimento naturale! Invece di essere allattato
durante 6 mesi e poi essere incitato progressivamente a brucare l’erba dei prati (lasciando
così un periodo di 4 mesi alla madre per riposarsi prima della gestazione successiva)! E la
madre, traumatizzata da questa brusca separazione, viene immediatamente messa alla
produzione con 3 mungiture la giorno. La
mucca produce oggi fino a 30 litri di latte al
giorno ( in Europa) e 50 litri al giorno (negli
Stati Uniti), mentre ne dovrebbe produrre dai
3 ai 5 litri riservati all’alimentazione del vitello
durante i suoi primi 6 mesi di vita. Tutto ciò
grazie alle tecniche di manipolazione degli embrioni, agli antibiotici, corticoidi e ormoni
(estrogeni) che fanno regolarmente parte
dell’alimentazione degli animali d’allevamento.
Prima che il periodo normale di gestazione sia
trascorso, la mucca viene nuovamente inseminata. Una super ovulazione è provocata con
iniezione di ormoni per estrarre così 6 embrioni per mucca in 8 settimane.
Quando la produttività della mucca da latte diminuisce, viene abbattuta e trasformata in
mucca da carne per i fast-food o in salame a
basso prezzo, con il rischio di trasmissione all’essere umano del virus della mucca pazza.
Meditate, gente, meditate....Abbiate sempre
cura di Voi!
42
Campo de’ fiori
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEW
L'ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI VITERBO
FESTEGGIA IL DOTT. CALLEA NEL 50° DI LAUREA IN MEDICINA
Conferimento della targa, al Dott. Domenico Callea, per il 50° anno di Laurea in Medicina e Chirurgia nel
corso dell'Assemblea annuale degli iscritti all'Ordine dei Medici e Dentisti della Provincia di Viterbo, presieduta dal Dott. Antonio Lanzetti, Presidente dell'Ordine. Sabato 14 giugno 2014, presso la sede di via Genova
48, alle ore 11.
Ricordiamo che il Dott. Callea è stato ininterrottamente eletto a consigliere dell'Ordine dei Medici dal 1988
fino al 2002 (9 anni da Consigliere e gli ultimi 6 anni da Vice-Presidente).
Originario di Polignano a Mare, (Bari), ma "naturalizzato" viterbese, è stato Consigliere Comunale di Viterbo
per due legislature dal 1999 fino al 2008, con incarico, per un certo periodo, anche di capo-gruppo del PD.
Centro Alzheimer di Civita Castellana:un’altra struttura abbandonata
torna a vivere a favore dei più deboli
Sono arrivati a fine maggio gli arredi per il centro diurno Alzheimer situato in località
Prataroni a Civita Castellana. I locali che ospiteranno per tre giorni a settimana, dalle
ore 09,30 alle ore 16,30, un numero massimo di 10 persone affette da patologia di Alzheimer residenti nei comuni del distretto VT5, sono stati arredati e forniti da ogni confort per consentire agli utenti un’ assistenza confortevole ed agli operatori sanitari un
servizio efficiente. Il Centro Diurno Alzheimer prevede prioritariamente la afferenza di
soggetti con patologia lieve o medio lieve o per i quali l’ insorgenza della patologia è
avvenuta prematuramente, con disturbi compartimentali iniziali, in grado di giovarsi di
attività di riabilitazione cognitiva per mantenere più a lungo l’ autonomia.
Per l’ avvio si attende che il comune capofila del distretto sanitario Vt5 espleti le necessarie pratiche per l’affidamento del servizio.
“Con il centro Alzheimer - ha dichiarato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli - portiamo a compimento un altro tassello fondamentale per l’assistenza dei soggetti più deboli della nostra comunità e soprattutto strappiamo ai vandali e all’abbandono un’altra
struttura pubblica, nata come asilo nido per la zona industriale e oggi convertita in centro Alzheimer. Abbiamo iniziato con il sostegno ai
disabili e alle loro famiglie, dapprima spostando il centro socio educativo nella casa protetta di San Giovanni, e poi realizzando proprio
in quella struttura il “Dopo di noi”, una casa famiglia in cui risiedono oggi le persone disabili
a cui è venuta a mancare la famiglia. L’apertura di questi due centri fa di Civita Castellana
una città più solidale e più attenta ai bisogni delle fasce più deboli. Ma soprattutto ha rimesso
a disposizione dei cittadini due strutture che giacevano chiuse e preda dei vandali e che
invece oggi sono un patrimonio vivo della nostra città. Su questa strada vogliamo continuare
con l’attivazione di altre strutture come la casa famiglia per persone con disagio psichico;una
struttura residenziale per anziani; forme alternative di istituzionalizzazione dei minori; sportelli
operativi per le famiglie per la presa in carico dei loro bisogni/problemi. I contributi nei più
diversi ambiti dei servizi sociali sono stati davvero molti in questi cinque anni e ci impegneremo ancora nel mantenimento dei servizi già attivi: assistenza domiciliare, pasti a domicilio,
organizzazione soggiorni per anziani e minori ecc., mentre andremo a completare la rete dei
servizi residenziali e semi-residenziali, e i servizi e gli interventi di inclusione sociale”.
CHIUSURA DELL’ANNO PER LA JUDO FIJLKAM DI FABRICA DI ROMA
E’ stata una bella festa, piena di significati sportivi, sociali e di
gruppo,la cerimonia di consegna delle cinture di fine anno della palestra Yama Bushi a Fabrica di Roma. A presenziare al saggio il
M° Domenico Petti cintura. b/r VI Dan, direttore tecnico del sodalizio fabrichese , delegato provinciale sett. Judo della FIJLKAM e
motore trainante di questo sport nel viterbese. E d anche una parte
degli allievi adulti, lo staff dirigenziale della Presidente Giuliana
Monfeli ed il pubblico dei genitori dei giovani aspiranti futuri judoka.
Il pomeriggio è trascorso con un sintetico riassunto con esibizione
di tutti i giovani sul tatami, che hanno messo in pratica le tecniche
apprese durante i tanti mesi di allenamento nella ormai storica palestra di Viale degli Eroi. Tutto si è concluso con un generoso rinfresco , ma solo per gli invitati e gli atleti junior,subito dopo è
iniziata la bisettimanale lezione per un nutrito gruppo di atleti, aspiranti e persone comuni, che hanno aderito alla proposta del corso di autodifesa
che il M° Petti svolge ogni anno. e che anche questa volta ha ottenuto molte adesioni e consensi. Dalla stessa palestra giunge una nota dove si sottolineano i tre
primi posti nella terza fase del Gran Premio Giovanissimi con Ludovico Nanni,Gabriele Morbidelli e Daniele Zallocco. Gare vinte con stupefacente maestria e tutte
per ippon. Ed ancora successi nel XIII Trofeo Monterotondo con la promessa Roberto Angeletti, uno juniores dal futuro assai interessante che si è classificato
primo, vincendo tutti i combattimenti del suo peso ( 90 Kg.) tranne uno, per ippon.
L’altra speranza della Yama Bushi Emiliano Di Niccola, pur mostrando buona preparazione e sensibili miglioramenti, non è riuscito a salire sul podio. Prossima
gara,addirittura a Catania, dove Roberto Angeletti andrà a consolidare la sua acquisita fama di atleta giovane e vincente.
Campo de’ fiori
43
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEW
34° FESTA SOCIALE DELLA
SEZIONE AVIS DI GALLESE
Domenica 15 Giugno si è svolta la 34° festa sociale
della sezione AVIS di Gallese, durante quale è stata
colta l’occasione per intitolare la medesima sezione al
donatore scomparso Moreno Ranfone. La cerimonia si
è svolta alla presenza delle autorità civili e militari e
sono state davvero numerose le consorelle Avis che
hanno preso parte alla manifestazione, densa di commozione. Il presidente Remo Carotenuto ha voluto ringraziare sentitamente tutti i membri del consiglio
direttivo per l’operato svolto durante tutto il corso dell’anno ed
in modo
particolare la signora Sofia Vecchi, per aver progettato la targa in onore di Moreno, una
persona davvero straordinaria, venuta a mancare troppo presto. Un grazie sicero è stato rivolto anche ad Emanuele Odoardi, l’artista che ha materialmente realizzato l’opera. Visita
graditissima ed inattesa è stata quella del Presidente provinciale AVIS, Diego Biffaroni, che
ringraziamo sentitamente per il supporto che sempre ci assicura. Durante la cerimonia sono
state, inoltre, consegnate onorificenze ai donatori meritevoli della locale sezione, ed una
E.B
targa ricordo alla famiglia Ranfone.
IL PAPA, LA PAPESSA, GLI ARCANI.
CONCLUSA CON SUCCESSO LA MOSTRA ALLA SALA ALMADIANI DI VITERBO
Si è conclusa domenica 15 giugno la mostra Il Papa, la Papessa, gli Arcani alla Sala
Almadiani. L'iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa,
patrocinata dal Comune di Viterbo, si è chiusa alla presenza dell’assessore Antonio
Delli Iaconi, con un ultimo incontro che ha visto Maria Castronovo, studiosa e appassionata di filosofia esoterica ed ermetica e dei linguaggi simbolici, accompagnare
tutti i presenti fra i suggestivi tarocchi, ovvero le opere degli artisti partecipanti alla
mostra che hanno reinterpretato le misterise figure degli Arcani Maggiori.
A esporre le opere sono stati Omero Angerame, Toni Bellucci, Mario Boldrini, Enrica
Capone, Tonina Cecchetti, Maria Cristina Crespo, Giacomo Falcinelli, Carla Francucci,
Maty Galafate, Mariella Gentile, Petra de Goede, Leena Knuuttila, Ambra Loreti, Lughia, Mirna Manni, Anna Massinissa, Massimo Melloni, Simona Poncia, Caterina Prato,
Patrizia Presutti, Marilena Scavizzi, Anna Uncini e Marijcke Van der Maden.
Artisti del luogo, ma anche provenienti da più parti d’Italia, hanno portato in questa esposizione una personale e suggestiva visione dei
Tarocchi, ognuno con uno stile proprio e riconoscibile e con una poetica del tutto personale, profondamente sensibile alla cultura e al
momento storico attraversato. Un evento che ha visto la partecipazione straordinaria del maestro Alessandro Kokocinscki con la sua installazione “Il cielo celato”.
Nonostante il maltempo, quella del finissage è stata una serata unica, dall’atmosfera straordinaria, amichevole e coinvolgente. Degna chiusura di una mostra che
ha suscitato tanta curiosità, ottenuto consensi e nell’arco delle due settimane di
apertura ha riscosso un notevole successo di pubblico. La mostra “Il Papa, La Papessa, gli Arcani”, che ha avuto il suo esordio nella città di Viterbo, continuerà a
proporsi in altre città d’Italia, condivisa come progetto da altre associazioni e dagli
artisti partecipanti, convinti della necessità di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’arte, sempre con uno spirito che travalica l’ambito locale, che possa
far avvicinare appassionati e non, alla cultura e all’arte contemporanea, portando
sempre nuovi stimoli e occasioni di incontro.
L'addetto stampa - Cristina Pallotta
L’ARVALIA NUOTO DI NEPI ALLE FINALI NAZIOANLI ACLI
Importanti successi alle finali nazionali ACLI per la ARVALIA nuoto di Nepi. Joshua Bongarzone ha meritatamente vinto la finale dei 25 mt dorso ed e salito sul podio al terzo posto nei 25 mt stile .Sullo stesso gradino, poco dopo è salita anche Monemi Arman, sigillando la brillante prova dei giovani atleti della stessa
società. Ribadito quindi il risultato tecnico complessivo ottenuto nel trofeo LARUS, nel quale la società ha
ottenuto il terzo posto nella classifica generale. Vanno citati i nuotatori Carlotta Principi, Chiara De Stefani,
Alessandra Principi,Flavia Rossi, Ilaria Pacifici e Vittorio Totonelli che hanno permesso di conseguire questa brillante
affermazione. Ulteriore conferma della bontà del lavoro del
tecnico del responsabile di settore Adriano Pacifici viene dal
Meeting Saracino dove l’agonista Jacopo Bongarzone si è
classificato due volte primo. Ed anche al circuito ACLI dove
si è confermato il terzo posto per la stessa società, con Jushua Bongarzone e Lorenzo Scarpato che sono arrivati alla finale del circuito. Ottimi risultati quindi, che lasciano intravedere un roseo futuro per questi giovani nuotatori.
Campo de’ fiori
44
WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N
Passaggio di grado per i nuovi judoka nel Dojo civitonico
Al termine di un bellissimo anno scolastico e sportivo vissuto insieme all’interno della
stupenda cornice dell’Istituto paritario Suore francescane di Civita Castellana, tutti i
piccoli judoka iscritti al “Progetto Sport a Scuola Fijlkam” nello stesso, si sono presentati agli esami finali per il passaggio di grado da cintura bianca a gialla (da VI a
V kyu). Con l’intero programma d’esame e tutto lo studio di un anno sul judo, la storia, le tecniche e gli elementi base con nomi giapponesi, il Maestro tecnico federale
Fijlkam V DAN Pistola Giuseppe, li ha esaminati uno per uno con l’ausilio delle cinture
nere del Dojo. Brillanti e studiosi, tutti promossi con tanto di lancio in aria della vecchia cintura bianca. Le sessioni d’esame
continueranno nei prossimi giorni per
l’avanzamento dei gradi superiori, per l’acquisizione delle cinture arancio, verdi e blu all’interno della palestra dell’istituto Midossi in via
Francesco Petrarca a Civita Castellana, sede sportiva della ASD YAMA ARASHI GP. Il Maestro ha
ringraziato di cuore tutti i genitori e i bambini che hanno creduto in lui e si sono affidati alla sua
esperienza marziale professionale. Giugno è il mese di lezioni, esami e tanta soddisfazione per
il Maestro federale che porta avanti da anni una passione marziale senza eguali, nel suo dojo
Maila Pistola
civitonico.In bocca al lupo a tutti i prossimi judoka candidati agli esami!
PIRANDELLO AL PALARTE DI FABRICA DI ROMA
Sabato 7 giugno è andata in scena, presso il teatro Palarte di
Fabrica di Roma, la “prima” teatrale del dramma incompiuto
di Luigi Pirandello “I giganti della montagna”. A metterlo in
scena i ragazzi fabrichesi della Compagnia della Contessa diretti dall’apprezzatissimo regista Sergio Urbani.
La pièce narra la vicenda di un gruppo di disadattati che trovano rifugio in una villa chiamata La Scalogna e incontrano
una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, La favola del figlio cambiato dello stesso Pirandello. Viene quindi richiamato il
principio di teatro nel teatro usato da Pirandello in pezzi come
Sei personaggi in cerca d’autore.
E’ stato un grande successo che ha richiamato nello splendido scenario del “Palarte” il pubblico delle grandi occasioni. Gl interpreti del
dramma, molti alla loro prima esperienza teatrale, sono stati : Benedetta Ferrelli, Miraldo Luparini, Armando Marchesini, Mauro Anselmi,
Davide Mercuri, Veronica Venturi, Giuseppe Parisi, Alessandra Quadrozzi, Alice Bobini, Caterina Francola, Tina Squillace, Laura Ianniccheri,
Martina Todini, Pina Graziani, Stefania Nelli, Lucia Paolini e Franca Marcelli. Le coreografie sono state di Simone Urbani e i costumi di
Maria Livia Nicotra. La regia di Sergio Urbani.
Ermanno Todini
I ragazzi del Pilastro di tanti anni fa,
Don Angelo Massi ha presentato il suo libro a Palazzo dei Priori
I 60 anni di servizio pastorale, la parrocchia del Sacro Cuore, i vescovi, i parroci,
i chierichetti, il catechismo, la Gioventù Italiana e la Gioventù femminile di Azione
Cattolica, le prime comunioni e le prime cresime, lo sport, ma anche testimonianze, tanti ricordi, e soprattutto l’oratorio. Tutto questo e molto altro nel libro di
Don Angelo Massi presentato ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori, alla presenza
del sindaco Leonardo Michelini, del vescovo Lino Fumagalli, don Flavio Valeri,
don Alfredo Cento e Don Ignazio Martelletto. Un libro che si apre con i versi dell’amato concittadino viterbese e sindaco di Roma Luigi Petroselli, compagno di
scuola in Seminario dello stesso Don Angelo. “Con questo libro – ha spiegato
l’autore – ho voluto fissare il ricordo di avvenimenti passati, che hanno avuto come protagonisti i ragazzi e le ragazze del Pilastro, negli anni
1953 – 1970, alcuni dei quali già in Paradiso, altri sono genitori e nonni, educatori di altri ragazzi. Lavoratori, professionisti, alcuni rivestono
incarichi molto importanti nella vita sociale della nostra città. Con questa mia opera ho voluto anche mantenere una promessa fatta a molti
amici, per celebrare il 60° anniversario della fondazione della parrocchia del Sacro Cuore al Pilastro e il 60° del mio sacerdozio. La copertina
del volume – ha aggiunto Don Angelo - intende richiamare il contenuto di questa mia opera. Sullo sfondo i ragazzi, in primo piano la chiesa
e il pallone, simboli della sezione religiosa e di quella ricreativa. La chiesa è quella ideata dall’architetto Rodolfo Salcini nel 1954, per incarico
del vescovo Adelchi Albanesi. È il disegno che gli abitanti del Pilastro avevano in mente al tempo del mio servizio parrocchiale”. Don Angelo,
prima di chiudere il suo intervento, ha inoltre ringraziato i suoi successori, Don Enzo e Don Flavio, attuale parroco della chiesa del Sacro
Cuore e ricordato il dottor Mario Prosperoni, di cui ha recentemente celebrato il funerale. Sul ruolo dell’oratorio in quegli anni si è soffermato
anche il sindaco Michelini. “L’oratorio era il nostro riferimento – ha ricordato il primo cittadino -: ha creato dei legami forti, una saldatura tra
tanti giovani. Molte delle amicizie sono nate proprio in quegli anni. Si giocava, si
socializzava. Era il nostro centro. La contaminazione tra le diverse generazioni
che frequentavano l’oratorio ha permesso un trasferimento positivo di valori, insegnamenti e consigli. In quegli anni si condividevano momenti importanti, sia
nel bene che nel male. Si sentiva forte il senso della comunità e della condivisione. Ed è prorio su questo concetto di comunità che vogliamo lavorare, insieme
alle parrocchie”. Presenti all’evento in Sala Regia anche gli assessori Fersini e
Delli Iaconi, i consiglieri Insogna, Scorsi e Troili. Tra il pubblico anche Giancarlo
Gabbianelli, sindaco di Viterbo dal 1999 al 2008.
L’addetto stampa - Cristina Pallotta
Campo de’ fiori
45
WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N
FEDRICO BORDINI, NUOVA PROMESSA DEL
NUOTO BOLSENESE
Federico Bordini, giovanissimo nuotatore bolsenese (è della classe 2001) si è di recente particolarmente distinto
nei campionati regionali umbri. Nella stupenda piscina di Bastia Umbra, ha superato, dopo un serrato testa a
testa, il quotato narratore Tifernate Samuele Rubichini, nella finale dei 50 rana. Per il ragazzo di Bolsena si
aprono ora grandi traguardi perché primeggiare a fronte di giovani del perugino e del ternano non è davvero
facile. Un plauso anche ai suoi allenatori di Grotte di Casto e di Orvieto (il ragazzo è affiliato alla U. Isp. di Orvieto) per aver formato, in tempi abbastanza ristretti, un “talentino” che presto potrebbe anche farsi valere a
livello interregionale.
Secondiano Zeroli.
“BALLANDO CON GEGGIA” saggio di fine anno
Ho passato veramente un bel pomeriggio domenica 8 giugno
presso il Dancing “Tanghero” di Fabrica di Roma, dove si è svolto il
saggio di fine anno del 1° corso
della scuola di ballo “Ballando con
Geggia”. Il corso, diretto dalla maestra Gloria Camponi, era riservato
a bambine e ragazze dai 4 ai 14
anni, ed ha visto queste ultime cimentarsi in balletti e coreografie
tratte da alcuni dei più famosi film d’animazione di Walt Disney, come “Pirati dei Caraibi” (splendide le bambine nel loro costume piratesco), “La bella e la bestia”, la “Sirenetta” e “Mary Poppins” (anche qui con tanto di costume e bombetta in testa sulle note di “Basta un
poco di zucchero”, che riempivano la sala e chi mi hanno fatto tornare indietro di parecchi anni con i ricordi), ma anche da alcuni dei più
famosi film musicali come “Grease” e “The blues brothers”. Naturalmente tifo da stadio, foto, filmati ed applausi a non finire per tutte le
bambine e ragazze che si sono cimentate in queste coreografie da parte del tantissimo pubblico presente che, come sempre in questi
casi, vedeva in prima fila genitori, nonni, nonne, fratelli, sorelle e parenti vari.
Come succede di solito a Fabrica di Roma in queste manifestazioni, era presente una massiccia rappresentanza dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Mario Scarnati (per l’occasione nella doppia veste di sindaco e di nonno), coadiuvato dal vicesindaco
Giorgio Cimarra e da alcuni assessori comunali. Credo che ai cittadini fabrichesi faccia molto piacere che l’amministrazione comunale sia
molto sensibile a questo tipo di manifestazioni, presenziandovi massicciamente, dimostrando così la propria vicinanza ed il proprio sostegno alle varie associazioni presenti nel comune. Ma tornando al saggio, devo dire che il balletto che mi ha più commosso è stato
quello che di fatto ha chiuso la performance delle bambine e che ha visto quest’ultime danzare sulle note del maestro Nicola Piovai,
tratte dal film di Roberto Benigni “La vita è bella”, vincitore del Premio Oscar. Dopo il saggio delle bambine, la manifestazione è proseguita
con il saggio degli adulti, che si sono cimentati in alcuni classici della musica folkloristica e da ballo. Dunque un pomeriggio molto gradevole (a prte il caldo all’interno del locale), per tutti coloro che come il sottoscritto, hanno assistito alla manifestazione. Un bravo a
tutte le bambine e ragazze della scuola, e a tutti gli adulti che hanno ballato, una menzione particolare per la maestra Gloria Camponi
per le coreografie portate in scena ed un abbraccio affettuoso a Geggia, con l’augurio di fare sempre meglio, anche se so che lei, oltre
ad essere brava,
è una di quelle
persone che davanti alle difficoltà non si tira
mai indietro.
Complimenti vivissimi.
Sergio Piano
Foto Studio
Fotografico
Biagiola Giorgio
PEPERINO IN FIORE, PIENO DI TURISTI A VITORCHIANO
I ringraziamenti del Comune per una manifestazione di successo
Grande successo a Vitorchiano nello scorso fine settimana per
la manifestazione “Peperino in fiore“, grazie alla quale il borgo
medioevale si è riempito di turisti, profumi e colori. L’amministrazione comunale di Vitorchiano guidata dal sindaco Nicola Olivieri ringrazia tutti gli espositori che hanno partecipato
all’evento, gli esercenti, le associazioni e i cittadini di Vitorchiano
per aver reso possibile un evento fondamentale per la valorizzazione del paese e delle sue peculiarità.
La manifestazione ha avuto il patrocinio di Comune di Vitorchiano, Pro Loco di Vitorchiano, Provincia di Viterbo, Regione
Lazio - Agenzia Regionale del Turismo e Fondazione Carivit ed è stata organizzata in collaborazione con Coldiretti.
Campo de’ fiori
46
LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI
“LA PORTA DEL FUTURO”
Così si chiude la trilogia di Massimo Marsicola
Q
uesto libro contiene idee innovative, di svolta. Sono tenuti a conoscerle
tutti coloro che hanno a cuore il futuro e che vorranno dare il loro contributo all’edificazione di una nuova civiltà.
Si tratta di una filosofia che dopo aver interpretato la realtà nella quale viviamo,
indica la strada universale da percorrere per uscire da ogni tipo di crisi.
Vostro a soli 5,00  - Info e prenotazioni 0761.513117 - [email protected]
IDENTITA’ E VALORE
IL SECONDO TASSELLO DELLA TRILOGIA DEL
PROF. MARSICOLA
Perché si nientifica? Perché si sminuisce? Perché si tende sempre a sottovalutare
quello che l’altro pensa, dice o fa? Perché vogliamo apparire più intelligenti, più ricchi,
più importanti ed influenti degli altri? Prima risposta: “perché nonostante gli sforzi che
ciascuno fa, non approda che difficilmente a un’idea dell’intero”. Stabilire le motivazioni
di questi comportamenti che, peraltro, sono assai diffusi, almeno nel nostro Paese, è
certamente propedeutico al discorso che ho voluto affrontare e svolgere, ma è anche
decisivo per aiutare tutti e ciascuno a fare il punto della situazione. La prima cosa che
mi viene da rispondere a tutte le domande che sopra ho posto è la seguente: si vuole
apparire quel che non si è perché si teme comunque di essere inadeguati....
SOLO 1 
Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere
rappresentato a teatro (commedia in atto unico).
Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al
dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni
campo e settore produttivo.Utile per chi avesse a cuore un reale
rinnovamento della Politica e delle Istituzioni.
OMAGGIO
Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo
è un libro unico nel suo genere.
Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante!
E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole
o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 
10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti,
che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali.
Campo de’ fiori
Roma fine 1800.
Una veduta della Chiesa dei Cappuccini da Piazza Barberini.
In fondo si può notare la Chiesa di Sant’Isidoro ed il Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi.
Campo de’ fiori
47
Roma com’era
Campo de’ fiori
48
La funzione logica della ‘negazione’
C’
è prima il
nulla, poi la
negazione,
o c’è prima
la
negazione poi il nulla? La negazione è segnalazione del
‘non-essere’. Ma poiché è
del Prof.
segnalazione del non esMassimo
sere-ancora di qualcosa,
Marsicola
di una determinazione,
essa non prende la sua origine dal nulla,
che è introvabile, ma dall’essere che, per lo
più, rimane nascosto rispetto alla determinazione. Secondo quella che abbiamo definito “la legge della costanza dell’essere”. In
altre parole: il nulla non esiste; né può essere originario alla negazione. C’è soltanto
l’essere, il quale non potendo venire alla
luce nella sua interezza presso la parte,
presso la determinazione, origina il suo contrario, affinché, con un discorso ulteriore, si
possa guadagnare altro terreno rispetto al
nulla che incombe sull’essere. Il ‘non’,
espressione della negazione, in realtà è funzionale all’essere nella sua determinazione
che si afferma identitariamente rispetto a
ciò che di diverso e di altro si potrebbe affermare. Il ‘non’ serve a certificare, alla fine,
l’identità di un essere precedentemente manifesto. Questo tavolo “non è” una sedia. Il
‘non’ riferito al tavolo, serve a identificare
meglio l’oggetto ‘sedia’.
Se volessi richiamare ‘la realtà del nulla’ attraverso un’equazione matematica, potrei
esprimermi così: N (Nulla)= (Aleph n –
Aleph m –…) - (Aleph 3 – Aleph 2- …) significando con ciò che il nulla può essere
trovato se, e solo se, posso compiere una
operazione di sottrazione che va dall’Infinito
assoluto all’Infinto potenziale, togliendo, via
via, tutti i contenuti di quest’ultimo. Oltre il
quale però, dovendo continuare l’operazione, rimarrei sempre io con la mia coscienza, che sebbene modesta, è pur
sempre qual-cosa. In altri termini, per trovare ‘il nulla’ dovrei adoperarmi per attuare
un progressivo svuotamento dell’essere. Ciò
però significa che l’essere, dal punto di vista
logico e dal punto di vista cronologico è originario al nulla. Prima c’è l’essere. Come insegna, del resto, la filosofia. Ma ‘il nulla’
viene davvero dopo? Affermare questo sarebbe improprio. Giacchè del nulla non si
può avere esperienza se non nella coscienza, come vuoto di giudizio, d’intenzione, di verità. Nessuno può fare
esperienza del ‘nulla’ nel mondo. In luogo
del nulla c’è il ‘non’. Il ‘non’ interviene non
per negare l’essere – che non potrebbe
esser negato – ma per negare una qualche
sua proprietà o attributo in funzione dell’affermazione di un’altra. Ecco perché Hegel
ha chiamato ‘negazione determinata’ ciò
che si oppone. Trattasi di opposizione dia-
lettica, posta nello stesso ambito dell’essere, dall’essere stesso. Opposizione il cui
scopo è funzionale alla manifestazione della
verità dell’essere.
Del resto, la logica stessa, stringente fino al
paradosso, limite imposto dal linguaggio e
che è bene non oltrepassare, insegna che
‘fuori dell’essere non vi è il nulla’, perché
fuori dell’essere non vi è altro-i che sia. E’
la prima legge dell’essere. Fuori dell’essere
non è possibile dire di una cosa ‘che è’.
Fosse pure il nulla. perciò, se il nulla fosse,
sarebbe sempre, comunque, all’interno
dell’essere.
Lascio l’indirizzo del mio blog:
www.massimomarsicola.wordpress.com
Campo de’ fiori
49
Una “Fabbrica” di ricordi
Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma
I
Fabrica, terra mia!
l giorno 14 Maggio
u.s., è stata organizzata una gran
festa per Mario Giusti, tornato in patria
dal lontano 1957, anno in
cui emigrò insieme alla
sua famiglia in Brasile. Ad
di Sandro
accompagnarlo la moglie
Anselmi
Silvia. È stato Mons. Silvano Francola, all’epoca giovane parroco di
Fabrica di Roma che ebbe l’onore di benedire alla partenza le famiglie degli emigranti, a preparare il tutto. Nel capiente
salone parrocchiale del Duomo di Fabrica,
concesso gentilmente per l’occasione dal
parrocco Don Chicco (al secolo Tersilio Paoletti), si sono ritrovati commossi tutti gli
amici di quegli anni, che non finivano più di
ricordare e di ricordare. Rivivevano allora
vecchie guerre di quartiere, dove Mario
aveva mostrato il proprio coraggio, famiglie
vicine di casa delle quali ormai non si sapeva quasi più nulla, la ragazzina sognata,
le processioni, la banda del paese… tutto
questo era cinquantasette anni fa! A risvegliare quei ricordi sopiti e sbiaditi dalla vita
che corre, è stata proprio questa rivista,
scoperta quasi per caso in internet. Mario ci
ha raccontato che si è appassionato a
Campo de’ fiori fin dal primo numero, che
ne ha ricavato le stampe dal sito e le ha regalate a tutti i parenti e gli amici che vivono
a San Paolo. Ogni uscita della rivista lo faceva tornare con la mente alla sua Fabrica
lontana, tanto lontana e, anno dopo anno,
pagina dopo pagina, ha maturato l’idea di
tornare. È stata la sua famiglia a regalargli
questo breve ma intenso viaggio di ritorno
nei luoghi amati della sua infanzia. La moglie gentilissima, anche lei di origini italiane,
ma ormai brasiliana da tre generazioni, in
un italiano ostentato, imparato dal marito,
mi ha rimproverato scherzosamente dicen-
FAMIGLIA GIUSTI - MAGGIO 1957. A BORDO DELLA NAVE "ANNA COSTA".
DA SX: ANNA, PAPÀ, MAMMA (MARIA SALVATORI), RITA E MARIO.
domi: “Tutta colpa sua se siamo tornati!”,
ma esprimeva solo gioia vera e gratitudine.
Mario mi ha salutato alla fine con un lungo
abbraccio e mi ha ricordato anche lui che,
se non fosse stato per Campo de’ fiori, non
sarebbe più tornato!
I nostri occhi lucidi si sono incontrati per lasciarsi, con la speranza di rivedersi ancora…
Questa è l’ultima e-mail che Mario mi ha inviato appena tornato a San paolo:
ARO SIGNOR ANSELMI, BUONA
SERA. SPERO CHE LEI , LA FAMIGLIA E, TUTTI DELLA REDAZIONE
VI TROVIATE IN OTTIMA SALUTE.
PER PRIMO, LA RINGRAZIO PER LA VOSTRA VISITA FATTA A ME E MIA MOGLIE E,
RINGRAZIO ANCHE LA SIGNORINA ERMELINDA PER LO SFORZO CHE HA DOVUTO
FARE PER INTERVISTARE SILVIA. NON HO
C
Fabrica di Roma - salone parrocchiale. 14 Maggio 2014.
I vecchi amici di Mario riuniti per festeggiarlo.
AVUTO TEMPO SUFFICIENTE PER POTER
CHIARIRE CON LEI VARIE COSE DI FABRICA E DI NOI DA RAGAZZINI. FORSE
L´ANNO PROSSIMO SE DIO VUOLE
VERRÓ CON PIÚ TEMPO. IN QUESTI
GIORNI DEVO SOSTITUIRE IL MIO CPU,
PER IL MOTIVO CHE ESSENDO MEZZO
VECCHIO, LA MICROSOFT NON MI ATTUALIZZA IL SOFTWARE, APPENA TUTTO
IN ORDINE LE INVIO LE FOTO SCATTATE
LÍ TUTTI RIUNITI E, IN PIÚ, TRE FOTO
SCANNERIZZATE FATTE ALL´EPOCA ANNI
50/60. SE PER CASO LEI INCONTRA A FABRICA QUALCUNO CHE ERA PRESENTE
QUELLA SERA, PER FAVORE ME LO SALUTA
DA PARTE MIA. GRAZIE INFINITE PER
TUTTO CIO’ CHE STATE FACENDO PER LA
COMUNITÁ DEI NOSTRI TEMPI. TANTI
CARI SALUTI A LEI, FAMIGLIA E TUTTI IN
REDAZIONE.
MARIO GIUSTI
Da sx: Sandro Anselmi, Mons. Silvano
Francola, Silvia e Mario Giusti.
Campo de’ fiori
50
PADRE GIACINTO BRACCI DA VIGNANELLO.
La sua tomba è un luogo di pellegrinaggi e preghiere
L
a scia di fedeli che ha seguito
Padre Giacinto Bracci durante la
sua vita è davvero lunga. Ma, ancora a distanza di anni dalla sua
scomparsa, sono molte le persone
che si affidano a lui, in cerca di grazie e favori. Bellegra è un luogo ormai di pellegrinaggio. La sua tomba è sempre piena di
lumi e fiori e ogni giorno si celebrano sante
messe su richiesta dei pellegrini e dei fedeli.
Sono davvero molte le testimonianze che
nel corso degi anni sono state raccolte e
che si continua tuttora a raccogliere, per dimostrare la santità di questo uomo di
Chiesa, umile e dedito alla preghiera, al servizio di Dio per tutta la sua vita e di quanti
gli hanno chiesto aiuto.
Padre Giacinto è in attesa di essere canonizzato e riconosciuto ufficialmente Santo,
e da Vignanello, suo paese di origine, a Bellegra ci si sta muovendo per far sì che ciò
avvenga il prima possibile. E’ la fede che
manda avnti tutto, la fede in cui credeva
profondamente Padre Giacinto e che è riuscito a trasmettere in quanti lo hanno incontrato, ma anche in coloro che
semplicemente lo pregano con sincerità.
Ecco alcune testimonianze che ci raccontano di cosa succeda in questo luogo di
culto.
I fedeli di Padre Giacinto sono credenti e assidui frequentatori della Chiesa.
Antonio M. (all. T 2): “Molta gente continua
ad andare a Bellegra in pellegrinaggio sulla
sua tomba ogni 17 del mese. E quelli che di
questi conosco sono buoni cristiani, non dicono parolacce, non danno scandalo, frequentano quasi giornalmente la Chiesa,
vivono degnissimamente in famiglia e fedeli
all’insegnamento della Chiesa, anche se
qualche devota, per ignoranza delle leggi
canoniche, ha fatto stampare qualche preghiera in onore di P. Giacinto, sbagliando ma in buona fede e con retta intenzione perché non ha consultato l’autorità religiosa”.
Fra C. I. (all. T 1): “So che dal paese mio,
Subiaco, ogni 17 del mese vanno col pullman a far celebrare la messa e a pregare
sulla tomba di Padre Giacinto a Monte Calvario. So che vanno anche da Bellegra. Una
volta, dopo la morte di Padre Giacinto, io
stavo al convento di Bellegra e vennero
degli uomini con degli animali da soma ca-
richi di granturco e patate e dissero che
quella era la questua fatta da Padre Giacinto
a san Vito e Pesoniano. Questo è certo perché io ho scaricato i muli insieme al portinaio. Tutto ciò io sottoscrivo in piena fede e
sotto giuramento”.
E.B
Nel cuore
Maria Allegrini ved. Marinozzi
Carbognano 15/12/1921 Civita Castellana 12/05/2014
Mamma mia,
te ne sei andata da poco e già mi manchi tantissimo.
Mi manca la tua voce che mi chiama, i tuoi consigli, i proverbi, le filastrocche e tutte le
storie che raccontavi, mi mancano le chiacchiere che ci facevamo, il tuo profumo di pulito, la mano che stringevo e la guancia che accarezzavo la sera prima di lasciarti.
Grazie per tutto quello che mi hai insegnato ed ancora grazie ai due miei angeli custodi
che mi hanno aiutato ad accompagnarti dolcemente verso la fine dei tuoi giorni;
sono stati impagabili. Grazie di tutto.
Tua figlia
Erminia Pugliesi in Benvenuti
n. 23.1.1929 – m. 6.5.2014
Il marito Giuseppe la ricorda con tanto affetto per i lunghi e meravigliosi
71 anni che vissero serenamente insieme.
Campo de’ fiori
51
LA REDAZIONE DI CAMPO DE FIORI SI ASSOCIA A TUTTI GLI AUGURI!!!
Tanti auguri ad Alessandro che il 7 Luglio compie
Tanti auguri ad
il suo primo anno, dalla Anna Maria e Marcello che il 14 Giugno
sorellina Asia e dal
hanno festeggiato i loro 50 anni di
cuginetto Filippo che ne
matrimonio, da tutti…
compie 6. Auguri dalle
mamme, dai papà, dai
Alla piccola Ginevra
nonni, dalle nonne dagli zii
che il 20 Luglio
festeggia i suoi 2
anni la mamma, il
papà, i nonni e gli zii
tutti, con tanto
affetto, le augurano
un mondo di bene!!!
Auguri ad
Emma
Boria per
la tua
Cresima
dal tuo
amico
Lorenzo
Crescenzi
Stefania, Luigi e Jacopo
Tantissimi
auguri di
buon
compleanno
ad Evaristo
Caon (Iaio)
che il 9
luglio compie 75 anni. La foto lo ritrae
in gita a Mosca e San
Pietroburgo nel 1999.
Quest’anno è un compleanno speciale perché ci
sono io papà: Bruno.
Tanti auguri
Auguri a
Lorenzo
Crescenzi Anche quest’anno la classe del ‘55 di Fabrica di Roma ha festeggiato,
il prossimo anno faremo le cose in grande, non mancate!
di
Corchiano Da sin:Pietro Bedini, Filippo Pandolfi, Giorgio Marcelli, Luciano Berto,
Carmine DiBattista, Angela Palma, Sauro Orazi, Vittoria Mecarelli,
per la tua
Giulio Nardocci, Attilio Rossi, Luciano Balzerano, Daniela Rovelli,
cresima,
Eraldo Mecarelli, Luciana Belloni, Manila Proietti, Alberto Cancelli,
da babbo,
Daniela Ciappici, Massimo Ricci, Antonella Pastorelli,
mamma e il
Bruna Ciaffardini, Mauro Tabacchini, Michele Cammarano.
tuo fratellino Jacopo
Tantissimi
Sembra ieri che mi diceste che vi sareste sposati auguri a Sera e
Cesare che il 14
il 29 giugno e il grande
giugno hanno
giorno è arrivato e io,
Marco e Matteo abbiamo coronato il loro
voluto farvi una sorpresa splendido sogno
d’amore, dai
quiaugurarvi un felice
matrimonio pieno di amore! Auguri da Letizia, genitori, dai fratelli, dalla sorella, dai parenti e
da tutti gli amici!
dal vostro nipotino Marco e da Matteo.
52
Campo de’ fiori
AGENDA
Tutti gli appuntamenti più importanti
Asilo nido Civita Castellana: le iscrizioni
GIARDINI IN MUSICA SOTTO LE STELLE
Ai Castelli Romani una rassegna di qualità e “gusto” negli spazi
per l’anno 2014/2015 fino al 14 luglio
L’ Amministrazione Comunale rende noto che sono
aperte le iscrizioni per l’ ammissione all’ asilo nido
comunale “Rosa Cardinali” per i periodo che va dal
1 Settembre 2014 fino al 31 Luglio 2015.
I posti disponibili sono 60, di cui 15 lattanti, e le domande di ammissione devono essere presentate
entro il 14 Luglio 2014.
I moduli per le domande di iscrizione sono disponibili
presso l’ Ufficio Relazioni Esterne situato in via SS
Martiri Marciano e Giovanni 4/6 , oppure potranno
essere scaricati dal sito istituzionale dell’ Ente:
www.comune.civitacastellana.vt.it.
Per ulteriori informazioni relative al servizio è possibile rivolgersi al Settore Politiche Sociali situato in
Corso B. Buozzi, 17 (ultimo piano) aperto al pubblico
nei giorni di martedì
dalle ore 09,00 alle
ore 13,00 ed il giovedì
dalle ore 09,00 alle
ore 13,00 e dalle ore
15,00 alle ore 17,00.
della storica Villa Tuscolana
Nella straordinaria cornice di Villa Tuscolana a Frascati avrà luogo, dal
27 luglio al primo agosto p.v. una rassegna musicale “sotto le stelle”
improntata ad un repertorio diversificato che spazierà dal flamenco alla
musica classica. I giardini della storica struttura edificata nel 1564 dalla
famiglia Rufini e ristrutturata da Luigi Vanvitelli nel 700, dimora di illustri
nomi come il cardinale Francesco Sforza Bonaparte, la nobildonna Maria
Anna di Savoia e la regina Maria Cristina di Sardegna, ed oggi punto di riferimento per incontri di grande prestigio culturale e politico, ospiteranno
tre prestigiosi concerti con l’obiettivo di coniugare il turismo alla cultura,
all’interno di un territorio – situato nel cuore dei Castelli Romani – ricco
di straordinarie potenzialità.
L’iniziativa, realizzata dal Circolo Lya Barberis, in collaborazione con il
Polo Chitarristico italiano “Carlo Carfagna” ed il patrocinio del Comune di Frascati e della Regione Lazio, si prefigge altresì di mantenere viva la memoria di Lya De Barberiis una delle musiciste che più si
affermarono nel difficile pianismo internazionale e interprete straordinaria
della musica del Novecento italiano.
Si partirà il 27 luglio con il Juan Lorenzo Quartet ed il suo Flamenco
da concierto, focalizzato sui principali generi che formano l’universo
della musica flamenca: dalla solea (appartenente alla famiglia del cante
jondo) alla ritmicità trascinante dell’alegrias andalusa, dal tiento y tango
alla bulerias alla complessità strutturale del fandango e la bellezza armonica della guajira di origine cubana.
Il 30 luglio sarà la volta del duo composto da Liliana Bernardi al violino
e Francesco Taranto alla chitarra, virtuosi interpreti “a dieci corde” di
una performance incentrata sulle musiche di Mauro Giuliani, Carlo Carfagna, Eugenio Becherucci e, nell’esecuzione della celebre Sonata Concertata M. S. 2, anche Niccolò Paganini Quattro contro sei (titolo derivato
dal numero di corde dei rispettivi mezzi musicali) rappresenterà un momento di dialogo e fusione dei due strumenti in cui le singole esperienze
artistiche daranno vita ad una ricerca espressiva in grado di trasmettere
personali e suggestive emozioni sonore.
A chiudere la rassegna, il primo agosto, sarà un duo d’eccezione, formato dai pianisti Massimiliano Negri e Daniela Ignazzitto, in un’esecuzione a 4 mani che prevede un repertorio completo e vario, con musiche
di Grieg, Dvorak, Brahms, Rachmaninoff, Barber, Muszkowsky e Rubinstein. Il collaudato duo, intitolato a Goffredo Petrassi, individua le proprie radici nella grande scuola pianistica di Lya De Barberiis (maestra
d’arte e di vita di ambedue gli interpreti), e intende non rappresentare
semplicemente la memoria storica del passato ma far continuare a vivere
la tradizione di una scuola pianistica ancora esemplare e importante riferimento per i giovani talenti.I Giardini di musica sotto le stelle sono
anche un’ottima occasione per godere di un panorama mozzafiato al tramonto e, dopo ogni concerto (inizio ore 19,30) degustare una cena tipica inclusa, su prenotazione e per chi fosse interessato, nell’ingresso.
Villa Tuscolana - Via del Tuscolo Km 1,5, Frascati (RM)
Orari e costi: Concerto ore 19.30 - Cena ore 21.00 con obbligo
della prenotazione entro i quattro giorni antecedenti il concerto.
Concerto più cena euro 35,00. Per ulteriori informazioni
www.circololyadebarberiis.it
+ 39 339 4095656 - +39 06 9589231
[email protected]
Campo de’ fiori
AGENDA
53
Tutti gli appuntamenti più importanti
ARENA DEL CINEMA DEL TUSCIA FILM FEST
27 giugno - 6 luglio il meglio del cinema internazionale a Caffeina
Continua la collaborazione tra il Tuscia Film Fest e Caffeina. Il festival cinematografico – che quest’anno avrà una collocazione autonoma a Viterbo in
piazza San Lorenzo dal 10 al 16 luglio – allestirà infatti, all’interno della
cittadella letteraria, un’arena cinematografica che proporrà una selezione
del meglio del cinema internazionale dell’ultima stagione.
L’appuntamento dal 27 giugno al 6 luglio (ogni sera alle ore 21.15) è in
Via San Pellegrino, presso l’Istituto Magistrale “Santa Rosa” di Viterbo.
Venerdì 27 giugno la rassegna sarà aperta dallo struggente Dallas buyers
club, che ha permesso a Matthew McConaughey di vincere il premio Oscar
2014 come miglior attore protagonista.
Tra gli altri film in scaletta il pluripremiato agli Oscar 2014 Gravity (con protagonisti George Clooney e Sandra Bullock), l’adrenalinico Rush di Ron Howard
e il tanto discusso film biografico Grace di Monaco, che ha aperto la 67ª edizione del festival di Cannes. Il ciclo di proiezioni si chiuderà domenica 6 luglio
con 12 anni schiavo, pellicola che ha trionfato alla scorsa edizione degli Oscar
come miglior film.I biglietti (costo 4 più eventuali diritti di prevendita) potranno essere acquistati presso la cassa dell’arena del Tuscia Film Fest che
sarà aperta ogni giorno dalle ore 19.30. Negli orari di apertura della cassa
potranno anche essere acquistati i biglietti dei giorni successivi. La prevendita
sarà attiva da lunedì 23 giugno presso il Museo Colle del Duomo (Piazza San
Lorenzo, Viterbo) e il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa (Piazza
San Pellegrino, Viterbo) durante gli orari di apertura.L’arena del cinema a Caffeina sarà solo l’antipasto dell’undicesima edizione del Tuscia Film Fest
che sarà presentata mercoledì 2 luglio 2014 alle ore 11.30 presso la Sala
Assemblee della Fondazione Carivit, palazzo Brugiotti – via Cavour, 67 –
Viterbo.
Bracciano: il 5 luglio seconda edizione della Notte Bianca
Centro urbano pedonalizzato, iniziative culturali, shopping notturno.
Tutte le vie del centro urbano di Bracciano, chiuse al traffico delle auto, nella notte
del 5 luglio si trasformano in spazi per vivaci passeggiate notturne attraverso i vari allestimenti su strada fatti dagli esercizi commerciali. Sulle piazze, in prossimità dei punti
di ristoro arredati a bar, gruppi musicali che propongono buona musica creano un ambiente particolarmente accogliente. Questo il quadro d’insieme della coreografia in cui
si ambienta la “Notte Bianca” ed in cui si inserisce un’offerta culturale ricca e di grande
qualità. A partire dalla serata del 5 luglio, fino a notte inoltrata sarà aperto l’Archivio
Storico dove sarà possibile visitare la mostra su “Bracciano e la Seconda Guerra Mondiale” ideata e realizzata dall’archivista comunale, dottor Massimo Giribono, nonché
partecipare al “Lago Film Fest” curato dall’Associazione Esca Montage. Sarà inoltre aperta la mostra sulle “Macchine di Leonardo” curata
dall’Associazione Simposium presso il Chiostro degli Agostiniani e da lì proseguendo si potrà visitare, con la guida della direttrice architetto
Cecilia Sodano, il Museo Civico da cui, a richiesta, partiranno gruppi per visite guidate del centro storico.
In occasione della Notte Bianca, l’Associazione Forum Clodii aprirà il Museo del Duomo, visitabile liberamente come tutte le altre mostre.
In poche parole mentre il Centro Urbano offrirà shopping, ristorazione e bar, nel centro storico si concentra tutta l’offerta culturale in
grado di interessare un pubblico vasto ed eterogeneo. “A rendere possibile la realizzazione di questo evento, segnato da un grande successo nella sua prima edizione - dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Rinaldo Borzetti - è stata ed è tuttora la collaborazione con
l’Associazione Commercianti ed il conseguente coinvolgimento di tutti gli esercizi commerciali del centro che stiamo cercando gradualmente
di aumentare, ampliando il perimetro dell’evento, senza creare troppi problemi alla viabilità. Vorrei anche ringraziare per la disponibilità
– dice ancora l’assessore - i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione del progetto aprendo gli spazi culturali dell’ente e le
associazioni che hanno aderito all’evento offrendo le loro attività al pubblico notturno del prossimo 5 luglio. Ritengo che tutto questo sia
un ottimo risultato e mi auguro che la cittadinanza, come già nello scorso anno, si goda una bella serata”.
Campo de’ fiori
54
Album de
Campo de’ fiori
Civita Castellana. Anni ‘60. Da sx: Rosa Lavini, Ersilia Mengarelli e Valda Mengarelli
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
COM’ERA E
COM’E’
Civita Castellana. Primi anni ‘60.
Panorama da Via Primo Maggio. Nel prato innevato di prima, ora sorge la scuola Media Dante Alighieri e numerose
altre palazzine. Foto di Luigi Molinari
Inviate le vostre vecchie foto al nostro indirizzo
[email protected]
o recapitatele alla nostra redazione a Civita Castellana Piazza della
Liberazione, 2. Saranno scansionate ed immediatamente restituite
Campo de’ fiori
dei ricordi
Campo de’ fiori
Civitonici al mare. Anni ‘50. In piedi da sx: Antonio Campagna (Pluto), Vasco Cirioni (Zeppoletto), Tonino Pasquetti,
Peppe Brandi, Aldo Nelli (Ciappamì). In basso da sx: … Valeriani (l’omo) e Nannino Pesce. Foto di Antonio Campagna.
Campo de’ fiori
Civita Castellana.
Anni ‘80.
Da sx:
Francesco Fantera
(Rapera) e
Flavio Fantera,
alla guida di Perla.
Rapera è un personaggio
locale caratteristico con
all’attivo oltre sessanta
Carnevali.
Nel ‘56 è stato vincitore
incontrastato
di gare da ballo.
E’ un cavallaro
per tradizione.
55
Foto di Doriano Pedica
Sugli spalti in alto a destra della foto si riconoscono: Andrea Pacelli (Pupino), Claudio Ricci (Pippandrillo), Pietro Bedini (Biga).
Fabrica di Roma anni 74-76.
In piedi da sx: Gianni Sanapo, Claudio Ricci (Lallo), Giorgio Malatesta, Maurizio Ponti, Sandro Francola, Renato Surano, Sergio Mastrantoni,
Andrea Malatesta, Enzo Sacchi, Roberto Ciappici, Sandro Di Pietro.
In basso da sx: Umberto Malatesta, Andrea Spadoni, Maurizio Bianchini, Biagio Bozzo, Roberto Vincenzi, Mario Massaccesi, Giovanni Francola.
Campo de’ fiori
56
Campo de’ fiori
Album de
Campo de’ fiori
57
dei ricordi
Campo de’ fiori
Fabrica di Roma. Anni ‘60. Da sx: Lucia Francola, ..., Umberto Marigliani, ..., Paolo Monfeli, ..., Franca Ricci.
Fabrica di Roma.
Anni ’50.
Da sx:
…,
Vincenza Ianni,
Luciano e Augusto Ianni.
Campo de’ fiori
58
Campo de’ fiori
Album de
Nepi.
Anno 1890.
Piazza del Comune.
Foto archivio Massimo Clener
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
Carbognano.
L’arrivo degli Alleati.
Un carbognanese offre del vino ai soldati.
dei ricordi
Campo de’ fiori
59
Campo de’ fiori
Corchiano.
Anni ‘50.
Da sx:
Maria Profili,
Maria Lucchesi e
Norma Agostini.
Foto di Maria Profili.
Campo de’ fiori
Civita Castellana. 10.6.1959. Classe I Media, sezione D. Giardino Palazzo Trocchi di Civita Castellana.
In piedi da sx: Luca Carosi, ... Rosavini, Mauro Santori, Massimo Mancini, Prof.ssa Augugliaro Gabriella, Claudio Castiglia,
Mariano Mariani, Alfredo Gasperini, Giuseppino Brunetti, Renzo Proni. In ginocchio da sx: Sergio Pescetelli, ... Santori, Giovanni
Gezzi, Giancarlo Carloni, Domenico Tomei, ... Cardinale, Giovanni Bartoli, Giovanni Sciamanna, Giorgio Flori, Angelo Morini.
Seduti da sx: Gian Marco Massai, ... Tomei, Gianfranco Angeletti, Alberto Sacchi, ... Pagliai, Giseppe Falchi, Renzo Lemme,
Bernardino Di Lorenzi, ... Ercolini.
60
LAVORO
CERCO
- CERCO LAVORO COME BADANTE sia di
giorno che di notte, domestica, o qualsiasi altro
lavoro simile. Massima serietà. Tel. 327.4659362
- DONNA RUMENA 39ENNE cerca lavoro
come badante (anche di notte), lavapiatti in ristorante, pizzerie, pulizie scale e case, pulizie
giardini (6  ad ora). Zona Viterbo, Nepi, Civita
Castellana. Tel. 328.0898984
- RAGAZZA DI 20 ANNI determinata, seria,
educata, buona capacità nel relazionarmi e lavorare in gruppo. Cerco lavoro come baby sitter
(mi piacciono i bambini ho avuto esperienza con
mio fratello e con i miei cugini), commessa,
ecc... Disponibile a svolgere qualunque mansione e fortemente motivata ad imparare e crescere professionalmente. Giuliana 366.2856213
- RAGAZZO 27enne cerca lavoro come giardiniere, muratore, trattorista, mulettista, magaziniere, autista (automunito), potatore, operaio
agricolo, falegname. Tel. 328.8154848
- RAGAZZA 27ENNE seria e fidata, automunita, cerca lavoro per assistenza anziani a ore,
pulizie in case di riposo, domestica, baby-sitter,
lavori in cucine, alberghi. Disponibile a spostarsi.
Zona Civita - Viterbo.Tel. 389.8473998
- CERCO LAVORO come banchista salumiere,
banco pane, scaffalista, magaziniere. Esperto nel
disosso e preparazione banco. Spacco forme formaggi. 44 anni con esperienza e curriculum.
Max urgenza e disponibilità immediata. Tel.
340.8718570
- CERCA LAVORO come baby sitter, badante,
lavapiatti, pulizie. Già con esperienza. Zona Civita Castellana. Tel. 329.6990657
- RAGAZZO 40ENNE cerca lavoro come operaio in cava, pittore, giardiniere, operaio agricolo, falegname. Automunito. Tel. 388.8035216
- CERCO LAVORO come badante giorno e
notte, pulizie ad ore. Lavoro anche festivi. Referenziata. Tel. 388.8078033.
- CERCO LAVORO come baby sitter, badante
lungo orario o domestica, pulizie ad ore. Tel.
327.8444099
- CERCO LAVORO come badante giorno e
notte per sole donne, con esperienza. Zona Civita Castellana e dintorni. Referenziata. Tel.
339.8238217
- RAGAZZA 32enne cerca lavoro come badante giorno e notte oppure lungo orario a Fabrica di Roma e dintorni. Tel. 0761.569260 -Cell.
338.9734196
- CERCO LAVORO come badante anche giorno
e notte, con esperienza. Tel. 328.2824945
- SIGNORA 65enne cerca lavoro come badante anche in casa di cura e come aiuto domestica ad ore. Tel. 345.4220241
- RAGAZZO ITALIANO 26enne con attestato
pizzaiolo e haccp cerca lavoro come aiuto pizzaiolo o pizzaiolo. 3881631864 Luca
- SIGNORA 46 anni cerco lavoro come pulizie
in casa, uffici, condomini, o come aiuto cuoca,
baby sitter. Tel. 389.4913578.
- CERCO LAVORO come badante anche giorno
e notte o pulizie ad ore. Massima esperienza.
Tel. 320.8826073.
- CERCO LAVORO come muratore, operaio in
campagna, lavapiatti, pulizie, assistenza anziani.
Max serietà e con esperienza. Tel. 329.2046210
- CERCO LAVORO come muratore, operaio in
campagna, lavpiatti, pulizie, max serietà. Tel.
Campo de’ fiori
Annunci
327.5864465
- SIGNORA UCRAINA cerca lavoro come badante anche giorno e notte. Referenziata max
serietà. Tel. 320.3734633
- PARRUCCHIERE CERCA lavaorante rifinito,
lavori tecnici, bella presenza, max serietà, anche
part-time. Tel. 340.9326854
- CERCO LAVORO come assistente anziani
anche di notte, o in agricoltura. Tel.
329.0114903
- RAGAZZO 28ENNE cerca urgentemente lavoro come pulizie, facchinaggio, autolavaggio,
benzinaio, commesso, cameriere, animatore per
feste. Tel. 333.8112409.
- CERCO LAORO come meccanico, giardiniere,
aiuto manovale mratore. Tel. 380.1234279
- UOMO 60ENNE in pensione cerac lavoro in
camoagna, orto, verniciature. Tel 337.8753786
- CERCO LAVORO giorno e notte, come baby
sitter, assistenza anziani, domestica, servizi ristoranti, pulizie a lberghi, cucine, case di riposo.
Zona Civita Castellana e limitrofe. Con esperienza. Tel. 327.5925225
- CERCO LAVORO COME corriere express, colatore, rifinitore, accompagnatore anzianai, muratore, aiuto cuoco, autista (patente B). Tel.
329.7729949
- CONIUGI ITALIANI cercano lavoro presso
azienda come guardiani giorno e notte, con alloggio, tuttofare. Massima disponibilità a spostarsi. Seri e onesti. Tel. 331.8753786 340.8759762 Giuseppa e Mauro.
- RAGAZZO 36 ANNI ITALIANO, ex guardia
giurata, disoccupato da 26 mesi, onosto, gentile,
serio, cerca lavoro come vigilantes notturno e
diurno, trasporto valori nei vari istituti di Viterbo,
o come guardiano privato in ville, stabilimenti,
aziende ecc. o come scorta privata a persone,
anche part-time o accompagnatore con macchina propria. Disponibilità immediata. Tel.
389.5707929 (o.p. o sms)
- RAGAZZO ITALIANO 23ENNE cerca lavoro
come apprendista, già con brevi esperienze lavorative. Tel. 333.4777923.
OFFRO
- IMPIEGO PART-TIME per funzioni di segrteria. Azienda locale cerca ragazza pratica di lingua
ingkese e conoscenza del computer. Tel.
337.927546 orario ufficio.
- AUTISTA 55ENNE offresi per viaggi città nazionali e visite Santuari e luoghi sacri., Disponibile
week-end e festivi.Esperto e referenziato : Max
serietà. No perditempo. Maurizio 333.2741653
- RIPETIZIONI DI GRECO E LATINO. Studentessa universitaria impartisce a domicilio ripetizioni di greco e latino. Massima serietà e
orari flessibili anche per fine sttimana. Tel.
327.7557039.
VEICOLI
VENDO
- AUTO CITROEN XSARA STATION WAGON
ANNO 2001. IN OTTIMO STATO DI CARROZZERIA, TENUTA SEMPRE IN GARAGE. UNICO PROPRIETARIO. CONTATTI: 333/9901029
- FIAT 500 del 1996 colore blu metallizato, in
buono stato. Vendo  500,00. Per informazioni
chiamare 3337278131
- CITROEN C 5 berlina, 1.9 diesel, anno 2011.
Nera con ABS, ESP, Airgab cpndente passeggero
e laterale. Interni in pelle nera, climatizzatore bi-
zona, computer di bordo, navigatore, cambio automativo, sedili riscaldati, fari direzionali, park
assistence control. Vendo. Vero affare! Compre
nel prezzo 2 treni di gomme (estive ed invernali)
e doppi cerchi in lega (19” e 18”). Tel.
334.9027726
- ALFA ROMEO 156 1.9 km 300.000, diesel,
color celeste, interni in pelle beige. Vendo 
1.500,00 trattabili. Ottime condizioni. Tel.
334.9027726
- FORD FOCUS station wagon 18 cilindrata cv
90 kw 65 anno 2001 fine 2002 in ottimo statto –
di colore grigio mettallizata tutta tagliandata
gomme batteria nuovo cambiato motorino aviamento nuovo tappereria ottima vetri elettrici
freni abs aria condizionata doppio antifurto a telecomando allarme a sirena radio cd con comando a volante 4 air bag km 197.000. Vendo 
1.500,00. TEL:3285694458
CERCO
- CAMPER anche da riparare, infiltrati basta che
siano in regola di documenti. Offro massimo
2.000 euro in contanti. Posti letto da 5 - 6 chiamare e chiedere di adriano TEL: 329-4536090
- VESPE DA RESTAURARE, motori, pezzi a
modico prezzo. Amatore cerca. Roberto
335.8017619.
OGGETTISTICA/HOBBISTICA/
COLLEZIONISMO
VENDO
- JUKEBOXE 1958 completo di dischi originali dell’epoca, da revisionare. Vendo  2.500,00 trattabili. Tel.
340.5436890.
- ELISA DI RIVOMBROSA album raccolta
completo da 242 foto stickers con la storia e tutti
i personaggi. Vendo ad appassionati. Tel.
333.3073166.
- QUADRO VITA DI GESU’, litografia realizzata
mediante torchio a mano, con riporti in oro zecchino (certificato di garanzia). Completano
l’opera 12 mini libri, anch’essi decorati in oro zecchino, con spiegazione
dettagliata della vita di Gesù. Quadro e volumi possono essere acquistati
anche
separatamente.
Vendo: quadro+libri  500,00 quadro singolo  350,00 - libri 
200,00. Tel. 328.4191893.
- FIGURINE POKEMON varie edizioni, vendo
o scambio. Tel. 328.7226304.
CERCO
- CAPPELLINI DI COTONE con visiera (anche
vintage), nuovi realizzati per scopi pubblicitari
delle aziende - associazioni - attività commerciali
e artgiane di Fabrica di Roma, Civita Castellana
e limitrofi. [email protected] (Riccardo).
- MOBILI ANTICHI, oggettistica, quadri, libri
e sgombero appartamenti e cantine. Gaetano
340.7902073.
- FOTO ORIGINALI antiche, fino anni ‘60. Tel.
338.3089578
- VECCHIE CERAMICHE ARTISTICHE di Civita Castellana. Acquisto con pagamento in contanti. Tel. 345.2574019
ABBIGLIAMENTO/SPORT
- ATTREZZI DA PALESTRA in ottime condi-
Campo de’ fiori
61
Gratuiti
zioni: multifunzione, ellittica, panca per addominali,
pesi e mini stepper. Smontaggio e ritiro a cura dell'acquirente.
Attrezzi
vendibili anche separatamente. Vendo a prezzo da concordare. Cell.
338.3717598
- BICI MOUNTAIN BIKE ADORNI. Vendo 
40,00. Tel. 347.0352830.
- CANNE DA PESCA da 3,90 mt azione fino a
a30 gr + mulinelo mai usato. Tutto nuovo. Vendo
 35,00. Tel. 389.5707929 (o.p. o sms)
ARREDAMENTO
- VETRINA IN ARTE POVERA colore noce. Misure: h.190 cm. Larg.
107 cm. Profondità 39 cm. Ottimo
stato. Vendo  350,00. Tel.
3392961346
- DIVANO TAGLIO MODERNO,
colore blu elettrico alcantara, 3 posti. Praticamente nuovo. Vendo  100,00. Tel. 339.4381525
- CUCINA MODERNA con mobili color avorio
laccato lucido, lavello in acciaio a 2 vasche, rubinetteria “teorema”, 3 pensili di cui 1 con gocciolatoio. completa di elettrodomestici Smeg
(forno/gas e frigo classe A+). Vendo. Tel.
388.3629481
- DIVANO 3 POSTI (i 2 laterali reclinabili) in
pelle bianca. Condizioni pari a nuovo. Mai
usato.Vendo a Civita Castellana (zona Sassacci)
a  470,00. Tel. 338.2413977
ATTIVITA’ ARTISTICHE
- CERCO VOCE per fare un piano bar completo
di mix di 8 canali ed effetti voce casse amplificate
di massimo dai 250 ai 350 watt di max euro contanti 300. Chiamare e chiedere di Adriano, zona
Orte Tel. 328-5694458
- PIANO BAR DUO TONY & LUCIA tastierista
musica dal vivo dai anni 90- in poi liscio latino
americano offresi per matrimoni e cerimonie
feste compleanni tel 3294536090
- GRUPPO EMERGENTE genere rock melodico
vario, cerca cantante ambo i sessi.
Tel.
338.2159466.
- BATTERISTA DI ANNI 44, con 20 anni di
esperienza in vari generi musicali, cerca gruppo
per serate. Max serietà. No perditempo. Residente a Ronciglione. Tel. 327.7341850.
- ARTISTA QUOTATO esegue ritratti telepatici
e dipinti esclusivi per ambienti, realizza cartelle
personalizzate per aziende ed eventi, cerca finanziatore mercante, vende inoltre opere di artisti
contemporanei.
Tel.
0761-660228
335-6162835
- KARAOKE, MUSICA D’INTRATTENIMENTO, feste private, serate in locali, compleanni, matrimoni, ed altro ancora. Cell.
388.3623726 - 380.3853957 Daniele
VARIE
- MACCHINA PER CAFFE’ a cialde, marca Nestlee nuova. Vendo  40,00. Tel. 389.5707929
o.p. o sms
- SEDIA A ROTELLE completa, quasi nuova.
Vendo ad un prezzo molto basso. Tel.
346.1005560.
- MACCHINA per caffè automatica professionale con macinatore caffè mod. Gaggia Unica
con sottopiatto a carrello girevole usata poco garanzia due anni scatola accessori libretto istruzioni E 150 intratt. tel. 328.5694458.
- BOMBOLA GPL Icom bar-30 litri 17 nuova
completa di cavi centralina staffe regolatore,
adatto per camper e roulotte. Vendo  200 non
tratt. Tel 328.5694458.
- SEGA CIRCOLARE proffessional seminuova,
marca Zanun, attacco retro trattore. Vendo 
350 tratt. Biagio 338/2979899.
- FORNO A MICROONDE con grill “Candy”.
Vendo causa inutilizzo (nuovo) a  50,00. Tel.
320.3289800.
- LABORATORIO CERAMICA ARTISTICA
composto da forno a pozzo 160 lt + anello di
prolunga alt 15 cm a gas metano, quadro elettrico computerizzato, Cabina per aerografia a
velo d’acqua tipo H2/I 220V monofase completa,
larghezza 80 cm. Supportirefrattari per oggettistica, attrezzature e materiali vari propri dell’attività. Tutto in perfetto stato e funzionante.
Vendo  3.300,00. Tel. 333.9697939.
- MATERASSO matrimoniale Lippi, senza mole.
Nuovo. Vendo  250 tratt.Tel. 338.9069553
- BOTTIGLIE DA SPUMANTE DA VINO, pulite, ottime per imbottigliamento vini. Vendo a
0,15 cent. l’una. Tel. 333.3073166.
- STUFA A LEGNA di colore bianco ceramicato
in stile liberty tutto funzionante ottimo statto.
Vendo  100. Tel. 3393797686 Giuseppe
- MARMITTA AD ESPANSIONE della Giannelli
Power, con silenziatore della Leovinci+2 staffe
per attacchi, per motorino Scarabeo. Ottimo
stato. Vendo  50,00. Tel. 389.5707929
- ACQUARIO 70 LT,senza coperchio, completo
di 1 pompa a immersione, 1 pompa esterna per
ossigenatore, termoriscaldatore, campana pulisci
fondo, 2 tronchi, 1 roccia. Vendo  50. Tel.
389.5707929.
- ACQUARIO 60 LT con coperchio e luce al
neon+p1pompa ad immersione+termoriscaldatore+campana pulisci fondo+1 roccia, +2 tronchi. Ottimo stato. Vendo  50. Tel 389.5707929
(o.p. o sms)
- GATTINI di vari colori, a pelo medio, simpatici
e coccoloni e bisognosi di affetto. Regalo a chi li
sappia veramente amare. Tel. 333.3073166.
ELETTRONICA
- SAMSUNG GALAXY GEAR pradicamente
nuovo senza scatola e scontrino originale solo
copia scontrino e 110 non è tratt e non spedisco
solo alla mano tel 328-5694458
- PC fisso ASRock P4165GV P4 1500
Hd Hitachi 160gb+Ram 1gb+Masterizzatore DVD+Lettore Cd/Dvd+software
vari. Vendo  100,00 trattabili. Ritiro a
mano o consegna al costo. Roberto
3478507090
ATTENZIONE: Le inserzioni dovranno essere presentate solo tramite il coupon sotto riportato (anche in fotocopia).
Non verranno pubblicati annunci anonimi
ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATI
a pagamento per ditte o società- Tel. Fax 0761.513117
Cedola da ritagliare e spedire
L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione
Compilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a
Campo de’ fiori - P.za della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 o
una e-mail a [email protected]
(scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) ..................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................
Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni, non effettua
commerci e non riceve provvigioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che,
a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”.
COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via...............................................................
Città......................................................Tel...................................Firma................................................................
62
Oroscopo di Luglio
Ariete Un benessere particolare entra nella sfera sentimentale ed incentiva una
grande voglia di energie
nuove e conoscenze stuzzicanti. Per chi ha avuto recenti discussioni nella coppia, i chiarimenti
sistemano il tutto. Nel lavoro finalmente si
iniziano ad assaporare soddisfazioni concrete che continueranno per tutta l’estate.
Toro Un mese che tende a
risvegliare in voi il romanticismo. Sarete sorprendenti ed intuitivi con il
partner e saprete cogliere
il momento giusto per manifestare tutto
questo. Il Lavoro può farvi godere di qualche affare che, nonostante qualche percorso ostacolato con qualche sacrificio,
porta gratificazioni.
Gemelli Il vostro desiderio di essere amati sembra
no andare di pari passo
con il partner che punterà
di più sul divertimento
nella coppia. Lavoro abbastanza positivo per quanto riguarda i soliti
percorsi quotidiani per chi è alle dipendenze ma, attenzione alla possibilità di ritrovarvi in situazioni sgradevoli.
Cancro Momento brillante: nuove ambizioni ed
interessi all’insegna della
voglia di vivere. Luglio si
arricchisce di incontri nuovi
che potrebbero segnare
l’inizio di un cammino stabile e felice a lungo termine. Lavoro ricco
di trasformazioni che porteranno dalla fine
del mese l’inizio delle garanzie tanto attese.
Campo de’ fiori
Leone Attenzione alle discussioni soprattutto con il
partner, una sorta di nervosismo sarà presente per
gran parte del mese. Nella
seconda parte del mese
avrete più rilassamento in attesa di un periodo in entrata davvero favorito. Lavoro,
questo settore è migliore sarete vincenti ed
esprimerete tutta la vostra sicurezza.
Vergine Puntate molto
sulla comunicazione e
chiarimento nel mese di
Luglio … qualcuno potrebbe subire un tradimento dal partner o addirittura proposte
indecenti. Il lavoro porta novità e chi attende risposte da parte di clienti o chiamate di assunzione. Aumenti di guadagno
e crescita di carriera in vista.
Bilancia Luglio vi dona
un’energia brillante e voglia di fare ma, uno sforzo
da fare c’è. Viaggiate in
questo mese e accettate
inviti di amici lontani. Incontri interessanti in altre città vi attendono. Il lavoro finalmente inizia ad avere
un po’ di benessere, chi ha avuto ostacoli
recenti può tirare un sospiro di sollievo.
Scorpione Ecco il mese
della svolta! Chi ha già
rapporti consolidati da un
fidanzamento sereno può
azzardare il progetto importante, quale matrimonio o convivenza. Anche i single non
mancheranno di ripulire conoscenze leggere per accasarsi. Nel lavoro lasciate andare situazioni che non funzionano e
radicate percorsi costruttivi.
by Cosmo
Sagittario E’ il momento
di chiedersi cosa davvero
si vuole raggiungere in
amore. Se la decisione è
chiara allora recuperate in
fretta, impegnandovi con
le dovute responsabilità, ma se avete ancora confusione non è il momento dell’azione. Il Lavoro richiede sforzi che però
a breve daranno gratificazioni.
Capricorno Sarete molto
corteggiati in questo momento ma fate attenzione
a non giocare con i sentimenti altrui. Per chi è in
coppia diamo più attenzione alle esigenze
del partner. Il lavoro richiede tutela … attenzione a gli scherzi che il destino vi presenta, qualcuno potrebbe anche subire
licenziamenti.
Acquario Scherzi piacevoli
Vi tende il destino. Potreste
trovarvi inaspettatamente
davanti il corteggiatore
d’eccellenza. In coppia
grande equilibrio con sorprese da parte del
partner di un week end frizzante e piacevole. Nel lavoro mantenete stabilità e impegno, il titolare potrebbe richiedervi una
mano in più.
Pesci Attenti, non permettete a qualche famigliare di intromettersi tra
voi ed il vostro partner.
Non siate nervosi e non
pensate che l’amore sia finito. Credo non
sia il momenti di fare azioni sbagliate. State
fermi e rimandate le decisioni. Il lavoro
procede sereno, qualche chiarimento con
un collega ma nulla di compromettente.
Campo de’ fiori
CEDO
Civita Castellana
Avviatissimo negozio di bomboniere
ed articoli da regalo. Vero affare.
Cod. At46
63
VENDO
Patrocinio
Fabrica di Roma
Centro Commerciale Falerii Novi
Negozio di 50 mq completo di
arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento.
Cod. V02
Negozio di abbigliamento, in locale
completamente ristrutturato. Zona
nuova. Avviatissimo.
Cod. At48
Roma
Locale commerciale 284 mq+39 mq
soppalchi+41 mq tettoia chiusa.
Cod. V20
Faleri Novi - appartamento piano
terra 130 mq da finire, portico
100mq, giardino 380mq.
Cod. V14
ORTE
Zona Santa Maria Maggiore affitto
appartemento max 2 persone
oppure uso ufficio Cod. A 68
Zona Orte Scalo. App.to 60 mq circa
composto dadisimpegno, 1 letto, cucina e bagno. Terrazzo e posto auto.
Cod. V21
Stime Immobili e
Preventivi Mutui Gratuiti
AFFITTO
Nepi
Caprarola
Centro storico. Appartamento al
piano terra. 2 camere, cucina, salotto e bagno+cantina.
Cod. A36
Locale comm.le (ora ristorante),
con giardino e gazebo. Posizione
centrale.
Cod. A92
Faleria
Civita Castellana
Centro storico. Appartamento al II
piano. 2 camere, cucina, sala, bagno.
Ristrutturato.
Cod. A37
Corchiano
Locale uso ufficio di 35 mq +
veranda di 20 mq + posto auto.
Ottima posizione.
Cod. A80
Via Roma. Appartamneto di ampia
metratura al II piano. Anche uso
ufficio Cod. A81
Via Garibaldi. Locale commerciale di
30 mq e possibile aggiunta di ulteriore metratura per magazzino.
Cod. A81
C a m p o d e’ f i o r i
l a r i v is t a p iù l e tt a e d a m a t a . ..
Abbonati anche t u!
( C o upo n a pa g. 7 )
Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano,
Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina,
Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano,
Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma
nei teatri, nei migliori alberghi e locali, sui taxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a
personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo.
Campo de’ fiori
Periodico Sociale di
Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità
edito dall’
Associazione
Accademia
Internazionale
D’Italia
(A.I.D.I.)
senza fini di lucro
Reg.Trib. VT n. 351
del 2/6/89
Presidente
Fondatore:
Sandro Anselmi
Direttore Editoriale:
Sandro Anselmi
Direttore
Responsabile:
Stefano De Santis
Consulente
Editoriale:
Enrico De Santis
Direzione
Amministrazione
Redazione
Pubblicità ed
Abbonamenti:
Piazza della
Liberazione, 2
01033 Civita
Castellana (VT)
Tel. e Fax
0761.513117
e-mail:
[email protected]
Redazione di Roma:
Viale G. Mazzini 140
Abbonamenti
Rimborso spese
spedizione
Italia: 12 numeri
 25,00
Estero: 12 numeri
 60,00
Caporedattore
Ermelinda
Benedetti
Per il pagamento effettuare i
versamenti sul c/c postale n. 42315580
Segreteria di
intestato all’AssociaRedazione
zione
Coordinamento
Accademia InternazioImpaginazione e
nale D’Italia.
Grafica:
L’abbonamento andrà
in corso dal primo nuCristina
mero
Evangelisti
raggiungibile e
può avere inizio in
Sonia Bonamin
qualsiasi momento
dell’anno ed avrà, comunque, validità per
WebMaster
12 numeri.
www.sistibruno.it
Garanzia di
riservatezza per gli
Stampa:
abbonati
La realizzazione di
questo giornale e la
stesura degli articoli
sono liberi e gratuiti
ed impegnano
esclusivamente
chi li firma.
Testi, foto, lettere e
disegni, anche se non
pubblicati, non saranno restituiti
se non dopo
preventiva ed
esplicita richiesta da
parte di chi li
fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche
parziale, sono riservati
in tutti i paesi.
Si garantisce la
massima riservatezza
dei dati forniti
dagli abbonati e la
possibilità di
richiederne gratuitamente la rettifica o la
cancellazione scrivendo all’editore.
Le informazioni custodite nello
archivio di Campo de’
fiori verranno
utilizzate al solo scopo
di inviare
agli abbonati il
giornale e gli
allegati, anche
pubblicitari (legge
675/96 tutela dati
personali).
Sandro Anselmi
P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT)
Tel./Fax 0761.51.31.17 - e-mail : [email protected]
Hai un immobile da vendere o da affittare?
Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio!
Cerchi un immobile da affittare o da acquistare?
Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia!
VENDO
Civita Castellana
Via Falisca. Appartamento piano
terra, di 40 mq composto da cucina, bagno, 2letto. Cod. V100
Via Falisca. Appartamento primo
piano, di 30 mq composto da cucina, bagno, letto. Cod. V101
Nuda proprietà di appartamento
di recente costruzione, zona
residenziale. Composto da sala,
cucina, 2 letto, 1 bagno (con
possibilità di un secondo),
garage. Ampi terrazzi. Termoautonomo. Climatizzato.
OTTIMO INVESTIMENTO! Cod. V87
Appartamento Corso Bruno
Buozzi, II piano, di 105 mq da ristrutturare+terazzo, ripostiglio e
cantina al piano terra. Cod. V83
Piazza della Liberazione
Rifinitissimo app.to 155 mq, salone doppio, veranda chiusa con
camino, cucina, 4 camere,
2 bagni ripostigli, 3 balconi,
terrazzo, garage 40 mq. Cod. V06
Via Catalano, app.to mq 100, cucina, salone, 3 letto, bagno, garage. Vendita anche separata da
Cod. V46
garage.
Fabbricato allo stato grezzo di
550 mq ca. su 3 piani, con ampio
terreno fronte strada,
anche frazionabile. Cod. V65
Loc. San Giovanni.
Appartamento 130 mq, balconato, posto auto e cantina.
Ottimo investimento. Cod. V07
App.to di 100 mq arredato cucina
con camino, salone, tre camere,
due bagni, ripostiglio, garage 22
Cod. V08
mq, due ampi balconi.
Magliano Sabina
Villa allo stato grezzo su due piani
di 140 mq ciascuno e possibilità di
realizzare altra costruzione simile
su un terreno di 8 ha, con noci.
Cod. A85
Servizi .
Terreno di 14.000
mq con proggetto
per annesso
agricolo di 80
mq.
Viterbo
Via Polidori. Locale di mq 80 completamente ristrutturato, climatizzato, con 3
vetrine fronte strada e 155 mq di portico.
Affare.
Cod. V50
Fabrica di Roma
Località Parco Falisco.
Locale commerciale di ampia metratura.
Vendita o Affitto. Possibilità di
frazionamento. Cod. A98
Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca.
1000 mq. Ottimo investimento. Cod. V19
Zona centrale. Tre ville
a schiera di diversa metratura, con giardino,
allo stato semifinito.
VERO AFFARE!
Cod. V88
Locale commerciale - artigianale di
mq 50, al centro storico.
Ottimo investimento
Loc. Faleri Vendo/Affitto 700 mq locale
commerciale + uff. 80 mq, 2 wc, piccolo
appartamento 30 mq,
piazzale 300 mq circa Cod. VA63
Via San Rocco appartamento 65 mq. ca.
salone con camino in peperino, cucina,
balcone, 2 camere, bagno. Magazzino, rimessa auto e piccolo orto. Vendita o afCod. V13
fitto. Vero affare!
Castel Sant’Elia
Locale Commerciale su 3 livelli di 2.400 mq totali circa,
fronte strada con ampio parcheggio esterno di proprietà.
OTTIMO AFFARE Cod. A100
Terreno edificabile in zona artigianale commerciale - industriale, di 6000 mq
circa. Obblighi per opere primarie assolti.
Cod. A101
Castiglione in Teverina
Zona centrale.
11 aperture fronte
strada. Nuovi locali
commerciali varie
metrature.
Ottima posizione.
Cod. A97
AFFITTO
Fabrica di Roma
Via dell’Asilo. Magazzino di 50 mq circa.
Affitto o vendita.
Cod. A34
Locale di 400 mq al piano primo, uso ufficio con parcheggio.
Cod. A35
Civita Castellana
Via dello Scasato. App.to con 1
letto, cucina con camino, sala e
bagno. Termoautonomo Cod. A99
Via Madonna delle rose. App.to
indipendente piano terra, 80 mq,
composto da 2 letto, wc, soggiorno, cucina + scoperto.
Termoautonomo. Cod. A98
Via Garibaldi. 2 Monolocali, uno
al piano terra di 20 mq con angolo cottura e bagno. L’altro al
piano primo, con balconcino, ammobiliato, indipendente e
riscaldamento elettrico. Cod. A97
Via del Forte. Locale piano terra
di 70 mq, con wc e cantina.
Via XX Settembre. App.to I piano
composto da cucina, sala, bagno,
camera e cameretta. Cod. A96
Cittadella
della salute. Locali
commerciali ed artigianali di varia metratura. Cod. A80
Zona centrale, GARAGE di 15 mt x
4 mt. Disponibilità immediata.
Prezzo modico. Cod. A95
Via di Corte.
Locale commerciale di
70 mq completamente
ristrutturato. Anche in
vendita. Cod. A89
Centro Comm.le Piazza Marcantoni. Luminoso app.to di 120 mq
circa. Composto da tre stanze +
Cod. A78
bagno. Uso ufficio.
Via della Repubblica due appartamenti di 130 mq
circa ciascuno, balconati. Termo autonomi. Vari usi, anche
casa condivisa per
papà separati.Cod.A83
Via della Repubblica. App.to di 70
mq circa al II piano.
Ottime rifiniture. Cod. A100
Località San Giovanni
Appartamento arredato di 100 mq
composto da: salone, cucina e tinello, 2 camere, 2 bagni.
Cod. A32