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FERRARA
Città d’arte e della bicicletta.
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BATTAGLIE STORICHE
Ferrara, per la sua posizione strategica è stata coinvolta in molte battaglie, famosa rimane la
guerra di Ferrara ( del 1308 ) tra la repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio ( alleato degli estensi
) per il possesso della fortezza di Castel Tedaldo.
Un’altra famosa guerra di Ferrara si svolse tra il 1482 e il 1484, stavolta la Serenissima
Repubblica di Venezia e lo Stato della Chiesa erano alleati contro gli Estensi per impadronirsi del
territorio ferrarese e soprattutto delle vie commerciali sul Po e il Delta del Po. Nonostante i notevoli
sforzi militari dei veneziani la pace di Bagnolo non comportò modifiche sostanziali all’assetto geopolitico del tempo.
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MONUMENTI
Ferrara è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO
Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po.
Il Castello di Ferrara realizzato in mattoni viene costruito a partire dal 1385, simbolicamente la
prima pietra viene posta il 29 settembre, giorno di San Michele protettore di porte e rocche.
Originariamente eretto a scopo di fortezza difensiva, diventa negli anni, grazie soprattutto ad Ercole
I d’Este che vi si stabilisce nel XV secolo e lo modifica per adattarlo alla vita di corte, un vero e
proprio centro socio-culturale, mettendo in ombra la sua originaria funzione militare.
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Le mura, lunghe circa 9Km ancora oggi ben conservate e circondano l'intero abitato della città.
L’Addizione Erculea sviluppata da Biagio Rossetti per Ercole I d’Este.
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La Cattedrale di San Giorgio, sede della Arcidiocesi di Ferrara del XII Secolo.
Sorge al centro della città, vicino al Castello Estense e di fronte al Palazzo Comunale, fu consacrata
nel 1135. La facciata è di marmo bianco, il campanile della cattedrale, attribuito a Leon Battista
Alberti, nonostante la sua costruzione duri dal 1451 al 1493, è tuttora incompleto.
Nel XVII secolo, a causa di un terribile incendio, l’interno della Cattedrale subisce una forte
ristrutturazione che ne cambia lo stile: da romanico a barocco.
Vicino, nella vecchia chiesa di San Romano, sorge il Museo della Cattedrale che raccoglie
molteplici opere d’arte rimosse proprio nella ristrutturazione settecentesca.
All’interno della cattedrale è sepolto Papa Urbano III.
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Il palazzo dei Diamanti, così chiamato per la struttura composta da oltre 8.000 blocchi di marmo a
punta di diamante, è uno dei monumenti più celebri di Ferrara e di tutto il Rinascimento italiano.
Progettato da Biagio Rossetti, per conto del fratello di Ercole I d’Este, Sigismondo d’Este, fu
costruito dal 1493 al 1503.
Oggi il palazzo ospita la Pinacoteca Nazionale, dove sono esposti i principali dipinti di autori
ferraresi dal medioevo al XVIII secolo, tra cui: “Il Trionfo di sant’Agostino” di Serafino da
Modena, “La Madonna con Bambino” di Gentile da Fabriano e molteplici opere del maestro del
classicismo Beato Tisi da Garofalo. All’interno vi è anche la Galleria Civica d’arte moderna e
contemporanea dove, a partire dagli anni ’90, ospita mostre di autori prestigiosi provenienti da tutto
il mondo: “Claude Monet e i suoi amici”, “Il Cubismo” , “Edgar Degas e gli italiani a Parigi”,
“Turner e l’Italia” e tante altre importanti mostre.
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La casa di Ludovico Ariosto dove morì il celebre scrittore.
Ludovico Ariosto nacque a Reggio Emilia nel 1474, suo padre Niccolò era il comandante del
presidio militare degli Estensi a Reggio Emilia per conto di Ercole I d’Este.
Per volontà del padre intraprende a Ferrara gli studi in legge che abbandona dopo poco per
concentrarsi sulle materie umanistiche e filosofiche.
Nel 1516 pubblicò la prima versione dell’Orlando Furioso, dedicandolo al suo signore, Ippolito
d’Este, il quale non l’apprezzò.
Muore nel 1533.
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Ferrara, negli anni, diventa un centro ebraico molto
importante, come nella maggior parte delle città del
tempo nel 1600 viene istituito il ghetto ebraico. Ancora
oggi il quartiere ebraico ha mantenuto in larga misura
la sua struttura e i suoi caratteri originari.
Ferrara viene tristemente ricordata anche per le
persecuzioni razziali di epoca fascista e l’eccidio,
avvenuto nel ‘43 vicino al Castello, narrato nel
romanzo “I Giardini dei Finzi-Contini” di Bassani.
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