non esistono sviluppo né leggi del pensiero

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non esistono sviluppo né leggi del pensiero
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9704CH0_GBC3.pdf
data
1997
Contesto
SIC/CHILD
Autore
GB Contri
Liv. revisione
Pubblicazione
Lemmi
Corpo
Difesa
Docetismo
Dramma
Eccitamento
Genio
Gioco
Inesistenza
Istinto
Leggi del pensiero
Libertino
Pensiero
Ragione
EDIZIONI SIC
CHILD 0
IL BAMBINO I SUOI AMICI I SUOI NEMICI
NON ESISTONO SVILUPPO NÉ LEGGI DEL PENSIERO
Il cogito del bambino
Ragione
Frase di bambino di quattro anni: «Non mi piace fare il bambino!». Ha ragione.
Dramma
Fin dalle prime settimane di vita ne va della vita. C'è l’alternativa costante salute/patologia
psichica. Ecco perché l'autismo non richiede ipotesi mistico-biologiche (non è da ieri il misticismo
biologico a preteso fondamento scientifico).
Leggi del pensiero: cogito
Non ci sono leggi del pensiero. Non c'è pensiero (res o cosa pensante) ma pensare, attività,
lavoro per una meta. Il bambino pensa, e dice e pensa «Io penso»: precocità del cogito, non meno
teoreticamente degno di quello dei filosofi.
Non esistono
psicologia infantile, mondo infantile, pensiero infantile, fantasie infantili, atti infantili, affetti
infantili, ecc. L’infantilismo è psicopatologia degli adulti, che può ammalare il bambino.
Libertino
Il bambino è un libertino non nel significato tardivo di reprensibilità morale (1700), bensì nel
primo significato (1500, formulato e avversato da Giovanni Calvino), di libero pensatore.
Notoriamente il bambino pensatore non è piaciuto neppure a Jean Piaget, che ne ha tollerato il
pensiero precoce solo nei limiti del «concreto», come dire che non è una cosa seria.
Gioco
Nel bambino neppure il gioco è un gioco (così come il sogno non è un... sogno, bensì lavoro di
pensiero). Né è circenses: infatti non uccide per gioco. E non è un seguace della Teoria dei giochi.
Solo et pensoso
Come Petrarca: ma fin che è sano, diversamente da lui selvaggio coltivato, «gli occhi non porta
per fuggire intenti / ove vestigio uman l'arena stampi». Ma nella psicopatologia precoce sa
rovesciare la conclusione: Mentre sì aspre vie et sì selvagge / cercar pur sa ch'Amor non venga
sempre / ragionando con seco, et lui collui». Il bambino inizia buon colto, fino a coltivarsi come
cattivo selvaggio: consono in ciò con la Cultura, che tra le sue possibilità ha quella di produrre la
peggiore inciviltà (Novecento insegna).
Eccitamento pensiero
Pensiero è risposta, anzitutto del gusto (che è un giudizio), all'eccitamento corporeo come eccitamento o vocazione (al soddisfazione). Si osserva che non è impossibile che l'adulto agisca
precocemente contro-citandolo, disgustandolo. Ne risulta, non un piccolo animale sregolato o
selvaggio, ma un soggetto regolatissimo nel fare l'inferno.
Genio, o corpo
Il genio del bambino sta nell'acquisire precocemente un corpo, con pensiero incorporato o legge
di moto per la soddisfazione (Freud scriveva Körper-lch, Io-corpo). In principio era la maturità e
normalità. L'animale non ha corpo ma soltanto organismo (addomesticabile), è uno schema o regola
di condotta con su un po’ carne. Il paragone ci consente di dire, senza giochi di parole, che il
bambino è una realtà meta-fisica.
Diversamente dall'animale il bambino non è addomesticabile ma ammalabile. La malattia
psichica è un modello della mente, che i «modelli della mente» elaborati al computer assumono più
o meno consapevolmente come modello. La psicopatologia è una metafisica avversa. Come aveva
ragione Freud nel parlare di meta-psicologia!
Docetismo
La gran parte della Psicologia ‘900esca è – usando un vecchio termine teologico – docetista
sull'uomo, e sul bambino: non corpo con forma («anima», competenza psicologica individuale,
principio dinamico, legge di moto con pensiero, uomo socius), ma carcassa con dispositivo
(comando, esercito o caserma).
Non esiste istinto
La legge di moto del corpo umano è posta (cioè acquisita ma come si dice che il diritto è
«positivo» cioè posto) in quanto è con-posta anche dal pensiero individuale. Nella sua compulsione
la parvenza di istinti è simulata, prima della simulazione al computer, dalla psicopatologia. La
«pulsione» è normale, non compulsiva cioè patologica.
Difesa cioè pensiero
Il bambino sperimenta precocemente l'ostacolo o l’attacco sua legge di soddisfazione: allora
elabora, ossia pensa, la difesa.
Ciò è normale, non patologico: è patogeno fare psicoterapia della difesa.
© Studium Cartello – 2007
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