Se cede si resta a piedi a lungo

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Se cede si resta a piedi a lungo
difetto del mese
Pompa alimentazione Volkswagen «Passat TDI»
Se cede si resta a piedi a lungo
è un problema che può colpire da un
momento all’altro e immobilizzare le
Volkswagen «Passat 2.0 TDI» del modello
attuale. E, come se non bastasse, il ricambio
che consente di riparare il guasto viene
fornito col contagocce, così da costringere i
malcapitati possessori delle auto in panne a
lunghe attese. Parliamo del cedimento della
pompa elettrica di alimentazione del gasolio,
un’anomalia che negli ultimi mesi ha
interessato un numero sempre maggiore di
«Passat», tanto da essere diventato «il
problema» per le officine autorizzate, che
spesso vedono ricoverati diversi esemplari
in attesa del ricambio. La pompa elettrica di
alimentazione del gasolio è integrata con il
trasduttore dell’indicatore di livello del
combustibile in un complesso inserito nel
serbatoio della vettura. Nelle vetture del
Gruppo Volkswagen con iniettori pompa
serve per inviare il gasolio a una pompa
meccanica, trascinata dal motore (la pompa
tandem), che a sua volta innalza la pressione
C’
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del combustibile e lo invia agli iniettori. La
costituzione della pompa di alimentazione è
semplice: un motorino elettrico collegato a
una girante a palette, il tutto pensato per
funzionare immerso nel gasolio. In genere il
dispositivo non ha problemi per lunghissimo
tempo, tanto che non ne è prevista la
sostituzione periodica. Ma capita che su
certi modelli manifesti una difettosità
pronunciata, le cui cause non sempre sono
chiare. Un classico imputato è il gasolio:
secondo le Case, la cattiva qualità del
combustibile si ripercuote negativamente
sul funzionamento della pompa. Ma questa
ipotesi non regge quando i guasti sono
molto diffusi e non sono circoscritti a certe
zone. Come nel caso della «Passat»:
i cedimenti della pompa si verificano non
solo in Italia, ma anche all’estero. Per
esempio, in Inghilterra, - dove la «Passat»,
come da noi, è un’auto aziendale molto
diffusa - sono in parecchi a lamentarsi
di essere rimasti a piedi a lungo a causa di
SI CAMBIA TUTTO
PURCHÉ CI SIA
La pompa elettrica
di alimentazione del
gasolio delle «Passat»
(nella foto grande) è
contenuta in un’unità
integrata
di aspirazione e
rilevamento del livello
del combustibile (foto
piccola), inserita nel
serbatoio. In caso di
cedimento della
pompa, viene
sostituita tutta l’unità;
i lettori lamentano
disagi per la lunga
attesa del pezzo.
difetto del mese Pompa alimentazione Volkswagen «Passat TDI»
quello che ormai è definito «infamous fuel
pump issue». Anche Oltremanica, le vetture
su cui si manifesta la rottura sono state
prodotte fino alla metà del 2006 e il guasto
si verifica in media attorno a 65.000 km, ma
c’è chi è rimasto per strada anche a 26.000
km e chi, invece, ha superato i 100.000
prima di incappare nell’inconveniente.
ATTENTI SE FA PIÙ RUMORE
I più attenti possono accorgersi che qualcosa
non va: prima di cedere, infatti, la pompa può
diventare più rumorosa. In tal caso, c’è chi è
riuscito a limitare al massimo il fermo
macchina perché ha sottoposto il
problema all’officina, che ha
potuto ordinare il ricambio per
tempo. Ma la maggior parte
delle vittime della pompa
sono rimaste in panne
all’improvviso: a qualcuno non
è ripartito il motore dopo una
sosta, mentre ad altri è capitato
che il propulsore si spegnesse di
colpo durante la marcia, una
situazione potenzialmente
pericolosa. La diagnosi del
guasto è facile: il manuale di
officina della «Passat» prevede il
controllo dell’alimentazione
elettrica al connettore della
pompa e se tutto è a posto
quest’ultima va sostituita. Lo
stesso va fatto se la corrente
assorbita è diversa dal valore
prescritto di 7,5 Ampere. Il
ricambio (codice 3C0919050G),
costa 258,31 euro e comprende
tutto il complesso di aspirazione e
rilevamento del livello del
combustibile, non la sola pompa
elettrica (ben più economica). Al
momento di scrivere queste note (metà
maggio) le officine non hanno istruzioni
particolari sull’eventuale applicazione elastica
della garanzia: se questa è scaduta, il cliente
deve pagare la riparazione, salvo i consueti
margini di correntezza. Allo stesso modo, non
sono ancora previste agevolazioni per limitare
i disagi dovuti al lungo fermo macchina, oltre
all’auto sostitutiva per i tre giorni concessi
R.B.
dalle norme contrattuali.
SEMPRE A BAGNO
Come accade da
anni su tutte le auto,
anche la pompa
della «Passat» lavora
immersa nel
combustibile: ciò
non è un problema.
Volkswagen Italia
CI FARANNO
SAPERE
GLI SVILUPPI
■ Abbiamo
sottoposto il
problema del
cedimento della
pompa di
alimentazione della
«Passat» alla
Volkswagen Italia
(ex Autogerma).
La risposta è stata
interlocutoria:
Volkswagen Italia ha
ammesso che
il difetto esiste
e non ne ha negato
la diffusione, ma sulle
cause del problema
e sulle azioni
da intraprendere per
alleviare i disagi di
chi è a piedi da tempo
per il momento non ci
è stata fornita
nessuna indicazione.
Volkswagen Italia,
tuttavia, ci ha
assicurato che ci
informerà subito
degli svilupi della
questione: visto
il modo in cui si può
manifestare il difetto,
noi auspichiamo un
richiamo delle vetture
a rischio di panne.
Più sicurezza sugli svincoli
PRIMI «ALT» AI CONTROMANO
■ Il 2007 si era chiuso con 136 incidenti (e 34
decessi) dovuti a veicoli lanciati contromano.
Un peggioramento rispetto al 2006
(46 incidenti con 21 vittime), che avevamo
denunciato con l’Associazione sostenitori
amici della polizia stradale. Non solo: avevamo
invocato a gran voce l’adozione, sulle rampe
di accesso delle tangenziali e delle autostrade,
di uno dei tanti sistemi disponibili per evitare
il pericolosissimo fenomeno (strisce rumorose,
segnaletica a terra, cartelli con divieti di
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accesso più evidenti e meglio
posizionati). A distanza
di qualche mese, sui bivi
di accesso bidirezionali (i più
equivocabili, visto che hanno
l’ingresso immediatamente
accanto all’uscita) cominciano a spuntare
pannelli gialli (nella foto, un accesso alla
Tangenziale di Bologna) con un perentorio
«Alt», inequivocabile anche se un po’ simile
a quelli che caratterizzavano le dogane sui
confini. Allo stesso scopo, nei piani di
Autostrade per l’Italia si annuncia un sistema
basato sulla segnaletica orizzontale: grandi
frecce bianche ripetute sull’asfalto per indicare
la corretta direzione di marcia sulle rampe.