Relazione. - La Casa degli Insegnanti

Transcript

Relazione. - La Casa degli Insegnanti
La piattaforma Moodle: ma che cosa è … una piattaforma?
A cura di Donatella Merlo e Ada Sargenti
La Casa ha attivato diversi strumenti sul web: un sito, due piattaforme Moodle, un gruppo su Facebook, un Podcast.
In questa comunicazione ci soffermeremo in particolare sulle piattaforme mettendo in evidenza alcune differenze
rispetto al sito. Cominciamo dagli indirizzi....
•
•
Sito http://www.lacasadegliinsegnanti.it
Piattaforme Moodle (accessibili anche dai link presenti sulla home page del sito):
✴ La casa degli insegnanti http://lacasadegliinsegnanti.wizshelf.org/
✴ La casa sperimenta http://lacasasperimenta.wizshelf.org/
Chi ci segue si chiederà:
• Addirittura 2 piattaforme!!! Quanto spreco! Non bastava il sito??? Che differenze ci sono?
• Quando cerco informazioni a che cosa devo collegarmi?
• Ma perché le piattaforme? Sono ‘scomode’ perché bisogna ricordare la password…
Proviamo a rispondere prendendo come riferimento gli strumenti de La Casa.…
Che cosa è un sito?
È un insieme di pagine scritte in linguaggio html collegate tra loro tramite link e strumenti di navigazione, contiene
in genere informazioni, nel nostro caso quelle relative all’associazione; comunica appuntamenti e iniziative;
presenta e raccoglie i materiali prodotti durante le attività con diversi strumenti (documenti in pdf scaricabili,
Podcast); espone il pensiero dei membri dell’associazione...
Qual è il ruolo degli utenti?
Siccome i materiali possono essere caricati sul sito solo dall’amministratore, il ruolo degli utenti è prevalentemente
passivo:
• leggono gli articoli e, se lo desiderano, scrivono i loro commenti;
• scaricano e salvano sul loro computer i file allegati agli articoli;
• trovano link diretti ad altri siti e alle piattaforme de La Casa;
• inviano mail all’indirizzo di posta indicato.
Sebbene tutte le potenzialità della rete lo arricchiscano (multimedialità, collegamenti, ecc.) il modello su cui si basa
un sito è sostanzialmente quello dei documenti cartacei: leggere, archiviare, cercare nell’indice, …; eventualmente
scrivere all’autore, alla casa editrice, … in sostanza un sito è un oggetto da sfogliare semplicemente cliccando.
Che cosa è una piattaforma?
È un software che integra diverse applicazioni, alcune tipiche del web 2.0, attraverso le quali gli utenti possono
interagire utilizzando la rete Internet, offre cioè un servizio.
Qual è il ruolo degli utenti?
Gli utenti hanno un ruolo “attivo” perché inizialmente la piattaforma è un contenitore vuoto che viene riempito con
il contributo dei soggetti che vi partecipano. Per questo la piattaforma contiene strumenti che permettono la
comunicazione.
Ogni utente ricopre un ruolo che ha prerogative proprie e definisce le azioni che egli può svolgere sulla
piattaforma. L’accesso avviene solitamente tramite una password fornita dall’amministratore.
Se è adibita all’e-learning, come nel caso delle piattaforme de La Casa, contiene strumenti specifici per il
monitoraggio dei corsi che vengono attivati, per l’assegnazione dei compiti e la valutazione degli utenti-studenti.
Si ipotizza inoltre che almeno una parte dell’attività prevista si svolga a distanza senza la presenza del docente.
Perché La Casa degli Insegnanti ha attivato due piattaforme?
Le piattaforme di e-learning de La Casa, realizzate con il software open source Moodle (d’ora in poi chiameremo la
piattaforma ‘Moodle’), sono due perché si vuole rispondere a esigenze diverse:
• La prima ‘La casa degli insegnanti’ serve per i corsi de La Casa ed è dedicata prevalentemente agli iscritti alle
attività.
• La seconda ‘La casa sperimenta’ è stata istituita di recente per le scuole che ne hanno necessità, per usarla con
gli studenti nella didattica di classe (nuovo servizio che La Casa intende offrire agli iscritti).
pag.1/4
La piattaforma Moodle: ma che cosa è … una piattaforma?
A cura di Donatella Merlo e Ada Sargenti
Le analogie con un sito
Su Moodle sono depositati materiali di vario tipo, scaricabili dagli utenti, vi sono collegamenti a siti, si possono inviare
messaggi all’amministratore. Ma… in genere questo può essere fatto solo dagli utenti iscritti!
Una prima diversità: il Login
• L’accesso avviene per inserimento di un Nome Utente (Username) e di una Password, dopo che in genere
l’amministratore de La Casa ha registrato l’utente (per alcune piattaforme, ad es. DI.FI.MA., è direttamente
l’utente che si registra, inserendo username e password).
• In genere l’utente può accedere solo ai corsi in cui è stato inserito dal docente (per alcune piattaforme, ad es.
DI.FI.MA., è direttamente l’utente che si iscrive ai corsi, eccetto alcuni che sono riservati).
• Alcuni corsi sono aperti, nel senso che è sufficiente fare il login come Ospite (non servono Username e
Password): in questo caso però si hanno meno prerogative all’interno del corso (corsi contraddistinti da questa
icona )
• In alcuni casi si accede al corso tramite una parola chiave fornita dal docente del corso (corsi contraddistinti da
questa icona , una chiave che apre una porta!)
L’accesso riservato ha le sue motivazioni:
• La prima è che, essendo gli utenti attivi, è necessario riconoscere chi sta facendo o ha fatto attività, come ad
esempio partecipare a una chat, scrivere in un forum, consegnare compiti, rispondere a un questionario,
mandare messaggi al docente o ai colleghi del corso, scrivere in un wiki. Gli ospiti rimangono sostanzialmente
passivi perché non possono partecipare delle attività ma solo prendere visione dei prodotti.
• La seconda motivazione, più delicata, è che una piattaforma ha lo scopo di creare classi virtuali, in cui
evidentemente le attività devono rimanere nell’ambito dei partecipanti. Se si mettono materiali in un sito, ci si
augura che prima siano stati validati. Se un corsista mette materiali sulla piattaforma (magari in un forum)
potrebbe invece succedere che le cose messe siano errate. Il fatto non è grave se rimane nell’ambito del corso
perché l’errore fa parte del percorso formativo e la discussione che ne segue, con il docente e i colleghi, porta
in genere alla versione corretta. Diverso sarebbe naturalmente se tutti potessero accedere a questi lavori: la
ritrosia che si riscontra attualmente negli insegnanti per l’uso di questo strumento diventerebbe … una paralisi
di fronte alla possibilità che tutti possano vedere gli errori.
Le attività
Analizziamo alcune delle attività possibili con Moodle:
• La chat, che consente di mettersi in comunicazione in sincrono con il docente o con altri corsisti. La
comunicazione avviene attraverso messaggi immediati.
NOTA: si parla di comunicazione sincrona quando i tempi di scrittura e risposta, di invio e ricevimento sono
immediati perché i soggetti che interagiscono sono realmente presenti sul web in quel preciso momento; si
parla invece di comunicazione asincrona nel caso di messaggi (e-mail, SMS, …) in cui il ricevimento e/o la
risposta non sono necessariamente immediati dopo l’invio del messaggio stesso.
• Invio messaggi: è possibile inviare messaggi via mail a tutti gli iscritti al corso (anche a più
contemporaneamente) e al docente.
• Forum: è possibile partecipare a una discussione pubblica, allegando eventualmente file.
• Compiti: il docente può assegnare attività specifiche che i corsisti depositano, entro un tempo stabilito, sulla
piattaforma. Solo il docente vede queste attività. Può fare correzioni, commenti, valutare il compito. Solo il
corsista interessato vede gli interventi del docente.
• Wiki: è possibile costruire un wiki su un determinato argomento, sullo stesso modello di wikipedia. Tutti
possono intervenire per aggiungere/modificare e rimane traccia di tutti i cambiamenti fatti e di chi li ha fatti. Si
possono inserire collegamenti ipertestuali tra le pagine.
• Questionario, quiz: il docente può preparare test, che possono anche essere impostati in modo che ciascun
corsista abbia le domande in ordine differente e sia differente anche l’ordine delle risposte per ciascuna
domanda (impossibile copiare!). Alla fine il sistema fornisce il punteggio e, se l’opzione è stata impostata,
segnala gli errori e le risposte corrette.
• Scelta: a volte può essere necessario fare un sondaggio (ad esempio per fissare la data di un incontro). Il
sistema consente di porre un questionario di scelta e fornisce al docente i risultati del sondaggio.
pag.2/4
La piattaforma Moodle: ma che cosa è … una piattaforma?
A cura di Donatella Merlo e Ada Sargenti
Moodle nelle classi
Gli insegnanti si chiederanno: Perché devo usare Moodle con la mia classe se i miei allievi li vedo tutti i giorni? Se lo
uso, lavoro forse di meno?
Diciamo subito che Moodle, come un po’ tutte le tecnologie, non è un metodo per lavorare meno. Per chi, però, è già
abituato a progettare l’attività didattica, è sicuramente un metodo per lavorare meglio e con risultati migliori.
Vogliamo sottolineare in particolare due elementi a nostro avviso molto importanti che ne possono motivare
l’introduzione anche nei corsi normali: l’individualizzazione dell’insegnamento e il lavoro collaborativo.
Partiamo di nuovo da due domande
a) come è possibile individualizzare l’insegnamento in classi così numerose, dove a volte risulta difficile tenere sotto
controllo tutte le situazioni?
b) come si può far condividere idee agli allievi e insegnar loro a collaborare per costruire conoscenze condivise e
durature?
a)Moodle offre la possibilità di creare percorsi personalizzati ad esempio attraverso i compiti, dove il docente può
stabilire effettivamente un rapporto uno a uno con lo studente. Chiaramente questo comporta un lavoro supplementare a
casa di progettazione dei percorsi (non solo uno per tutta la classe) e di correzione delle attività, e richiede disponibilità
per dare risposte immediate alle questioni poste dagli studenti. Tuttavia questa metodologia consente di modulare i
percorsi sui livelli dei singoli in modo che tutti vengano stimolati a dare il meglio di sé.
b)Per quanto riguarda l’aspetto collaborativo è noto che alcuni studenti hanno difficoltà a esprimersi in aula, sia per
timidezza sia perché necessitano di tempi più lunghi di riflessione. In molti casi questi allievi riescono invece a dare il
meglio di sé attraverso un computer che consente loro di gestire i tempi adattandoli al proprio ritmo e consente una
specie di ‘anonimato’ davanti allo schermo. In questi casi è utile sia l’uso del forum per la discussione su qualche
problema o argomento posto dal docente sia quello del wiki che può diventare un vero supporto alla costruzione sociale
del sapere. Con queste attività inoltre si sfrutta la dimestichezza che i giovani hanno nell’uso degli strumenti dei social
network: il coinvolgerli nella costruzione di qualcosa a cui tutti possono dare un contributo senza problemi,
intervenendo inoltre per correggere/modificare/integrare quanto fatto dai compagni, può creare una comunità di lavoro
che favorisce non solo la socializzazione, ma soprattutto l’apprendimento perché li responsabilizza.
Qual è il ruolo del docente su Moodle?
L'uso di Moodle dovrebbe consentire, nel medio periodo, di creare una comunità di pratica, capace di interagire a
distanza per produrre conoscenza. Per favorire questo processo occorre che ci sia consapevolezza dei ruoli specifici
che i diversi attori devono assumere nel corso dell'attività progettata.
La creazione di una classe virtuale formata da studenti, che hanno le competenze indispensabili per attivare questa
interazione a distanza, è la base di partenza. Nella classe virtuale però si incontrano il docente e gli studenti con compiti
diversi.
Il docente del corso svolge in realtà tre ruoli differenti: docente, instructional designer, tutor.
In quanto docente possiede le competenze disciplinari che mette ovviamente a disposizione degli studenti tramite gli
incontri in presenza e i materiali di riferimento reperibili in cartaceo (bibliografie, libri di testo) e in formato elettronico
sulla piattaforma.
Nel ruolo di instructional designer si occupa di individuare il modello didattico da adottare che può essere, come
abbiamo già detto, sia individualizzato che collaborativo.
Il docente dovrà quindi preoccuparsi di:
• definire i sistemi di interazione e di collaborazione (messaggi dalla piattaforma, forum, chat, wiki)
• predisporre le forme di esercitazione ritenute più adeguate (i compiti) definendo i tempi di consegna e la forma da
adottare (intervento diretto sul forum, file da allegare);
• gestire la struttura interna del corso (ad esempio definire il modo di organizzare i materiali sia quelli preparati dal
docente sia quelli prodotti dagli studenti che devono essere oggetto di riflessioni comuni);
• integrare i materiali prodotti dal docente e dai corsisti con le risorse reperibili in rete inserendo i link necessari;
• scegliere e gestire le risorse multimediali (ad esempio immagini, filmati, file audio...)
Nel ruolo di tutor il docente deve attivare le proprie capacità per:
-mantenere un certo livello di attenzione stimolando gli studenti a far uso degli strumenti di comunicazione e
interazione della piattaforma e a consultare i materiali messi a disposizione (questo avviene in tre modi: inviando
messaggi ad hoc a singoli studenti, inserendo richiami specifici nel forum News, dedicando un momento degli incontri
in presenza a illustrare materiali e strumenti);
-richiamare gli obiettivi del corso e far riferimento a quanto già elaborato per far evolvere le conoscenze dei corsisti
(questo avviene essenzialmente attraverso i forum perché, anche se il richiamo è diretto a uno studente specifico,
dovrebbe servire come monito per tutti);
-presentare i materiali che vengono a mano a mano inseriti (questo si realizza sia sfruttando gli incontri in presenza,
durante i quali possono essere formulate richieste dagli studenti stessi o nascere dalla discussione esigenze specifiche
che richiedono la predisposizione di nuovi materiali, sia attraverso il forum News);
pag.3/4
La piattaforma Moodle: ma che cosa è … una piattaforma?
A cura di Donatella Merlo e Ada Sargenti
-fornire spiegazioni che facilitino l'apprendimento a partire da domande specifiche di uno o più studenti, dare
suggerimenti, linee guida ... (questo è utile che passi attraverso forum specifici per dare struttura e maggiore visibilità
sia alle domande che alle risposte e nello stesso tempo invitare gli studenti a collaborare con idee personali o esperienze
perché si riconoscono nei discorsi);
-fornire feed-back rispetto al lavoro svolto (anche per questo valgono le considerazioni precedenti: quanto più le
considerazioni sono condivise tra tutti tanto maggiore sarà il livello di crescita complessiva, per questo è importante che
i post sui forum siano letti da tutti i corsisti anche se si presentano come 'dialoghi' fra il docente e uno studente
specifico; questo evita al docente la ripetizione delle stesse considerazioni a studenti diversi);
-produrre sintesi periodiche del percorso svolto per far percepire agli studenti il livello di elaborazione raggiunto
(questo avviene di solito negli incontri in presenza durante i quali si cerca di fare il punto della situazione, ma le
elaborazioni prodotte possono trasformarsi in mappe modificabili, in wiki... ed essere a disposizione sulla piattaforma).
Che cosa compete agli studenti?
Definendo i compiti del docente indirettamente sono state date indicazioni anche sul ruolo degli studenti e sui loro
compiti. Punto imprescindibile è la consapevolezza che parte del lavoro scolastico deve essere svolto, individualmente
o in gruppo, al di fuori del tempo-scuola, utilizzando la piattaforma per comunicare e condividere materiali. L’efficacia
dell'intervento formativo dipende sostanzialmente dal livello di integrazione realizzabile tra momenti in presenza e
momenti a distanza ed è quindi subordinata alla presenza o meno di alcune risorse e competenze di tipo tecnico e della
necessaria disponibilità a imparare quanto necessario da parte degli studenti stessi.
Ad esempio gli studenti devono avere:
• Accesso a internet, anche a casa, con una connessione veloce.
• Disponibilità ad apprendere l'uso degli strumenti della piattaforma di e-learning.
• Disponibilità a dedicare quotidianamente un tempo più o meno breve ad attività on-line.
• Famigliarità con i sistemi di videoscrittura e con l'uso della posta elettronica (in particolare l'inserimento di allegati).
• Famigliarità con la navigazione su Internet.
• Interesse per l'uso delle tecnologie che consentono il lavoro collaborativo a distanza (forum, chat).
Quali competenze servono a un docente per gestire un’attività tramite Moodle?
Come per tutti gli strumenti del web, per gestire una piattaforma occorrono competenze specifiche cha vanno da un
minimo (uso degli strumenti base) a un massimo (sfruttamento di tutte le potenzialità, in particolare di quelle
multimediali).
Moodle gestisce tutte le attività attraverso l’interazione tra tre sistemi: il computer remoto su cui risiede il programma e
su cui sono archiviati tutti materiali, il computer del docente e i computer degli studenti, che devono quindi avere un
loro indirizzo di posta elettronica.
Per esemplificare, immaginiamo di voler distribuire a tutti gli studenti un materiale da leggere che possediamo solo in
formato cartaceo su cui poi innestare una discussione attraverso un forum.
Il primo passo consiste nel digitalizzarle il materiale cartaceo cioè trasformarlo in un file accessibile sul proprio
computer. Le strade sono due:
• si scrive tutto il documento usando un elaboratore di testi e quindi si può anche successivamente intervenire sullo
stesso testo copiando e incollando pezzi e così via;
• si digitalizza il materiale cartaceo usando uno scanner o una fotocamera digitale e lo si trasforma in un’immagine (in
tal caso non si può più intervenire sul testo, lo si può solo leggere).
In entrambi i casi alla fine avremo il nostro file in formato digitale, ad esempio in .doc nel primo caso e in .jpg nel
secondo. Questi file risiedono ora fisicamente sul nostro computer e quindi se rimangono lì non sono ovviamente
accessibili ai nostri studenti.
Ecco che interviene la piattaforma. Il software che la gestisce non è installato sul nostro computer ma su un computer
lontano da noi (remoto) e quindi è necessario ‘inviarlo’ su quel computer. Per fare questa operazione la piattaforma
offre un’interfaccia abbastanza intuitiva che ci consente di fare queste due operazioni: scegliere il file sul nostro
computer e salvarlo su quello remoto. Terminata questa operazione, la cui durata dipende anche dal peso del file stesso,
il materiale sarà accessibile agli studenti nello spazio che avremo scelto sulla nostra piattaforma. Come si può arguire, è
un’operazione del tutto simile a quella che si compie per allegare un file a un messaggio di posta elettronica.
A questo punto è possibile aprire un forum di discussione comunicando agli studenti, tramite la messaggistica, dove è
reperibile il file e come si chiama il forum da utilizzare per discutere. Aprire un forum, inviare un messaggio ... non
richiedono competenze superiori a quelle appena descritte: si tratta di prendere confidenza con gli strumenti di Moodle
e la sua architettura complessiva e questo, di solito, non richiede più di due o tre ore perché tutto passa attraverso la
pagina principale e gli strumenti di navigazione della barra laterale, che con l’ultima versione di Moodle sono ancora
più accessibili.
pag.4/4