Il profilo indefinito del mare

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Il profilo indefinito del mare
Francesca Guiotto
matricola 268719
[email protected]
"Il profilo indefinito del mare"
__La femminilità metamorfica e fatale dell'acqua nelle ossidazioni di Veruschka__
IUAV – ClaVES
2009-2010
Corso di Fondamenti di Semiologia
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“... the desire to hide, to be camouflaged, to escape human appereance, to be a animal, an object,
not a person, the desire to punish the self, to dissolve the self into the world, to be striped naked, to
petrify the body, to become only matter...”
Susan Sontag (Fragments of an Aesthetic of Melancholie)
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Indice
1. Introduzione
1.1.
Veruschka: il diventare materia
2. Analisi
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
Che aspetto ha un corpo in ossidazione?
Albero: tra terra e H2O, il mito di Dafne
Le rughe del nostro pianeta
Tra le onde, un contorno
3. Conclusioni
4. Riferimenti
4.1.
4.2.
4.3.
Bibliografici
Sitografici
Scritti
5. Appendice
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1.Introduzione
Il corpus10 analizzato è Oxidations (1978), ed è un lavoro fotografico realizzato dalla modella russa
Vera Gottliebe Anna von Lehndorff-Steinort, meglio nota come Veruschka (Russia, 1939) e del
fotografo Holger Trülzsch (Germany, 1939). In queste foto, la statica immobilità del corpo perde la
forma originaria per perdersi nello spazio circostante, con un gioco di texture direttamente sulla
pelle dell'artista che diventa un tutt'uno con il fondo. Mimetizzata completamente o semi visibile, il
corpo umano diventa ruggine, pietra e acqua.
Inizialmente il corpus10 mi ha attratto per l'essere misteriosamente affascinante ed ambiguo, per
questa invisibilità mimetica tra gli elementi naturali, fra acqua, terra, ruggine, pietra, metallo. Una
sorta di adattamento cromatico animale, a metà fra il mascheramenti terrestre e mimetismo
sottomarino; dove, proprio come i camaleonti nel terreno e fra i rami ed i polpi nel fondale roccioso,
è la pelle stessa di questi esseri a cambiare, rendendosi un tutt'uno con l'ambiente e quindi,
eliminando il proprio contorno.
Così la domanda che mi sono posta è stata: Che relazione ci può essere fra gli elementi naturali
(come l'acqua e la terra) e la figura femminile che scompare fra di essi?
Per dare una risposta mi sono concentrata su di una immagine come punto di riferimento per le mie
indagini tenendo il corpus10 sempre saldo dietro di essa. La foto che ho scelto1 contiene sia
l'elemento naturale della terra che quello dell'acqua, e poi ovviamente, come tutte le altre foto, ha
l'elemento dell'invisibilità e del tentativo della soppressione del contorno.
1.1. Veruschka: il diventare materia____________
Ora una piccola parentesi sulla artista-modella che qui è protagonista.
L'artista e super-modella russa Vera von Lehndorff nasce a Kaliningrad, Russia il 14 maggio 1939
da una famiglia a dir poco benestante: sua madre era la ex contessa von Gottliebe Kalnein, e il
padre, l'ufficiale Heinrich Graf von Lehndorff-Steinort, era un ricco proprietario terriero diventato
un testimone oculare del massacro della popolazione ebraica nei pressi della Bielorussia. Quando
Vera era solo una bambina, Heinrich Graf von Lehndorff-Steinort fu giustiziato per aver aderito alla
causa della resistenza militare contro Hitler e tentato di assassinarlo il 20 luglio. La piccola e la sua
famiglia furono deportati nei campi di concentramento fino alla fine della guerra.
Finita la guerra, studia arte ad Amburgo e poi a Firenze dove viene scoperta all'età di 20 anni dal
fotografo Ugo Mulas e divenne un modella a tempo pieno, senza però, almeno inizialmente,
riscuotere molto successo. Quindi comincia a viaggiare e cambia il suo nome in Veruschka per
creare attorno di sé un alone di mistero.
Nel 1966 fa una breve comparsa nel film Blow-Up di Michelangelo Antonioni, ed è in questi anni
che inizia ad interessarsi di body painting; una corrente che fa parte della body art, che stava
prendendo piede grazie ad artisti che mettevano in gioco il proprio corpo in tutti i sensi (tra le artiste
femminili più importanti c'erano le due performer Marina Abramovich e Gina Pane).
Ed è in questo contesto fatto di musica rock, Marilyn Monroe, Rolling Stones e Beatles che l'arte
comincia ad operare su diversi s-fondi, il corpo nel caso della body art, e la natura (intesa come
terra, acqua, aria) nel caso della land art.
Il corpo dipinto, truccato, nudo o ferito è lo strumento espressivo principale di questi anni, che
attraverso performances o fotografie trova il suo sfogo. Ma un anche un altro tipo di “corpo”
diventa motivo di interesse e comunicazione: l'ambiente. La land art opera sull'ambiente naturale
(mare, montagne, deserti) con interventi di breve durata e, data la difficoltà di osservarli sul posto,
sono riprodotti con fotografie, filmati, disegni. Fra i principali autori c'è Robert Smithson, con le
sue spirali, Walter De Maria con i sfrutta i fulmini e Christo con i suoi edifici “impacchettati”.
Sicuramente la nostra Veruschka avrà sentito l'influenza di entrambe, direttamente sul proprio
corpo.
Tornando alla sua storia, nel 1975, dopo un periodo di forte depressione, lascia il settore della moda
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a causa di disaccordi con Grace Mirabella (il capo di Vogue), che voleva cambiare la sua immagine
per renderla più simile alle donne che reclamavano i media.
Nel 1985, entra definitivamente a far parte del mondo dell'arte mettendo su uno spettacolo di bodypaint a Tribeca, dove il suo corpo nudo, si “vestiva” con svariati abiti trasformandola in soggetti
sempre differenti. Da qui non si staccherà più e comincerà la propria ricerca artistica sul campo del
body painting, attorniata sempre da fotografi pronti a immortalare le sue opere.
2.Analisi
2.1. Che aspetto ha un corpo in ossidazione?____________
L'immagine fotografica è testimone “silenziosa” di alcuni punti fondamentali che ho ritrovato
nell'intero corpus analizzato10: la questione del contorno, della texture ,e quindi dei colori, della
silhouette femminile e delle linee di forza .
La questione dei contorni è importante, poiché questi sono per la maggior parte delle foto quasi del
tutto eliminati, non si riesce a percepire il contorno nitido e preciso dove inizia e finisce il corpo
dell'artista; passa dal campo del visibile al campo dell'invisibile contando soltanto sull'eliminazione
del contorno. Per metterla in termini di quadrato semiotico, il contorno fa si che si passi da uno
stato di visibilità totale ad una completa invisibilità.
Nel nostro caso, non si può dire esattamente che sia completamente invisibile, poiché i tratti del
viso e i chiaroscuri nelle ombre fanno sì che il corpo sia, in un certo senso riconoscibile e nascosto
nell'ambiente, ma si può benissimo notare che non è neanche visibile. L'artista è quindi nel campo
dell'indiscernibile non visibile ma nemmeno totalmente invisibile. Questo è possibile grazie allo
scarto tra sfondo e primo piano, dove i contorni umani non sono più tali, ma diventano i bordi
naturali fatti di ossidazioni, ruggini e fluidità acquose.
In questo modo il corpo pur essendo in una posizione di assoluta rigidità e di pietrificazione,
assume una connotazione fluida privandosi dei suoi contorni originari. Tutto questo non sarebbe
possibile senza la texture, ossia grazie ai pigmenti impressi sul corpo dell'artista. C'è anche, quindi,
una componente pittorica che usa come tela il corpo, ma trascurando le sue fattezze, il trucco è
quindi di tipo ornamentale, che non si cura del supporto dove è adagiato. E grazie a questo, avviene
una sorta di eliminazione della prospettiva dove, se non fosse per le lievi ombre, si potrebbe
benissimo dire che non vi sia nessun corpo umano nella fotografia.
Il corpo quindi risulta inglobato nella natura/ambiente dove è adagiato, ed è allo stesso tempo,
contenente della texture e contenuto come parte dello sfondo.
Così la silhouette diventa sfondo e lo sfondo diventa silhouette, la materia diventa corpo e il corpo
materia, come per l'acqua che diventa donna e la donna diventa acqua: un gioco di linee di forza
naturali in movimento, per quanto ghiacciato possa apparire il tutto. Le linee non si spezzano,
creano un tutt'uno muovendo in silenzio i contorni che erano stati cancellati, conferendo una nuova
fluidità.
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2.1. Albero: tra terra e H2O, il mito di Dafne____________
Partendo dal titolo, così parla il fotografo Holger Trülzsch riguardo al lavoro delle Oxidations: “La
vita è un processo di ossidazione involontario”, spiegabile, forse anche con una fra le più importanti
reazioni chimiche: l'ossidoriduzione o redox. L'ossidazione, chimicamente, è un processo per il
quale un elemento subisce una sottrazione di elettroni. I composti che hanno la capacità di ossidare
(tra cui quelli dell'ossigeno) altre sostanze vengono dette “ossidative”, esse sottraggono elettroni ad
altri elementi (come i metalli) e per questo motivo, sono anche chiamate “accettatori” di elettroni.
Questo processo è presente ad esempio nel ferro, che grazie all'ossigeno e all'acqua diventa ruggine.
In un certo senso sembra che i due artisti volessero puntare il dito su una sorta di “arrugginimento”
generale che viene prodotto in modo irrevocabile vivendo: l'invecchiare.
Ma non è di questo lento degrado che ci interesseremo, ci occuperemo invece delle relazioni che
intercorrono dentro alla nostra immagine di partenza1 come ad esempio la figura femminile che
perde la propria forma desoggettivandosi, per ridefinire se stessa con gli elementi materiali
dell'ambiente entrando a far parte della natura, diventando acqua, terra, ossido...elemento.
Questa trasformazione ricorda molto la mutazione di Dafne7 (che, guarda caso era figlia del dio
fluviale Ladone e della Terra) in albero di alloro. Sacerdotessa di Gea, Dafne era una fanciulla
selvaggia, che riesce non solo a conquistare il cuore di Apollo, ma anche quello di un giovane
mortale di nome Leucippo, questo si travestì da donna per potersi accostare a lei, tuttavia venne
smascherato dalle sacerdotesse,e morì ucciso dalle stesse fanciulle. Fu il momento in cui Apollo,
approfittando della caduta del nemico in amore, si dichiarò a Dafne, ma fu respinto. Il dio si mise
all'inseguimento della fanciulla che era corsa via spaventata, e stava quasi per raggiungerla quando
Dafne, invocato l'aiuto di Gea o del padre, si trasformò in un albero di alloro. La ragazza avrebbe
potuto chiedere un altro tipo di intervento “magico” dagli dei, ad esempio avrebbe potuto chiedere
l'invisibilità completa; ma decide di divenire un albero, di diventare qualcos'altro, una metamorfosi
completa che la rendesse anche invisibile agli occhi di Apollo. E' un po' quello che succede a
Veruschka, un divenire altro, attraverso il mascheramento, cambiare le connotazioni dei propri
contorni. Divenire, quindi elemento.. Ma l'elemento in questione è la terra o l'acqua? O entrambi?
ACQUA
FREDDO
UMIDO
Introversione Adattabilità
Egocentrico Eteronomia
TERRA
FREDDO
SECCO
Introversione Tensione
Egocentrico Autonomia
2.3. Le rughe del nostro pianeta____________
Dagli assunti filosofici e le conseguenti pratiche terapeutiche nella Medicina Tradizionale Cinese e
della Medicina Egizia la terra viene considerata tensiva e autonoma.. Ma che significa? La tensione
in chimica fisica indica la reazione delle molecole di un corpo solido soggetto ad una forza
deformante, questo, potrebbe benissimo essere una roccia, che sotto gli agenti atmosferici (l'acqua
in tutte le sue forme e l'aria) si tras-forma e muta i propri contorni. Il mutare di questi bordi ben
delineati è diverso da quello dell'acqua, che, invece, è veloce e fluido e mai ben definito. Ma qui c'è
una contraddizione.. la terra per cambiare la propria forma avrà sempre bisogno di agenti esterni, o
di altri elementi, quindi perchè descriverla come autonoma? L'acqua è definita adattabile e
eteronima, dove l'adattabilità è fatta dal suo continuo fluire e non essere mai in forma propria, non
guidata da un criterio autonomo, ma determinata dall'esterno, ossia la sua eteronimia. Quindi da
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questo, la terra sarà l'opposto, sarà guidata da un criterio autonomo, interno, già presente. Questo
fenomeno è visibile ad esempio, nella formazione dei cristalli e dei minerali: essi si formano grazie
ad agenti esterni (la maggior parte acquosi) che sciogliendo la materia con il tempo, la
ricristallizzano ma per quanto si possa volere forme diverse, i cristalli risultanti saranno sempre
formati rispettando la conformazione chimica della materia di partenza: così si avranno i quarzi con
con diversi colori e morfologie in base a ciò che, oltre al biossido di silicio, vi sia contenuto.
Quindi si puo' dire che la terra i bordi ce li ha, effettivamente nella propria struttura chimica, e non
possa cambiarli in modo repentino e radicale come l'acqua, (anche perchè lo stato “cristallino”
dell'acqua puo' essere benissimo formato e ri formato in base al contenitore che la racchiude).
La terra e l'acqua quindi sono in rapporto strettissimo: “E' soprattutto al mare che la montagna si
apparenta, e, a dire il vero, essa non è che un mare più solido le cui onde sono infinitamente più
lente. Le montagne corrugate o ondulate, che si succedono le une alle altre, presentando morfologie,
forme analoghe a quelle delle onde nel mare, etc..”. Le onde rocciose della montagna sono
estremamente più lente di quelle del mare, ma i suoi confini, o contorni, sono rigidamente nitidi, e,
richiamano alla pietrificazione della nostra silhouette femminile, pietrificata e in uno stato di morte
apparente10.E .
2.4. Tra le onde, un contorno____________
Si puo' dire sicuramente che l'elemento acquatico richiama molto alla femminilità più sensuale e
ambigua, come anche il fatto che l'acqua sia un processo in continuo divenire, e in quanto tale ha i
contorni imprecisi e confusi, le sue forme incessantemente si allungano e si accorciano, si dilatano e
si restringono, la fluidità dell'essere acqua; come dice Eugenio Finardi nella “canzone dell'acqua”
«Vorrei essere come l'acqua che si lascia andare, che scivola su tutto, che si fa assorbire, che supera
ogni ostacolo finchè non raggiunge il mare e li si ferma a meditare per scegliere se esser ghiaccio o
vapore, se fermarsi o se ricominciare... » l'acqua è testimone di un eterno, e continuo fluire.
Ma il potenziale dell'acqua non sta solo nella suo essere luce liquida senza bordi che fa di noi degli
esseri diversi e sospesi, è anche nell'essere fatale e fascinosa, come narrano dai tempi immemori di
miti e leggende.
E quindi come non parlare degli esseri mitologici vicini al mondo dell'acqua, le Sirene e Ninfe.
Le sirene, come quelle del fotografo americano Michael Dweck(3-4), dai corpi sinuosi e pericolosi si
rendono parte delle luci e delle texture acquatiche, tra bordi indefiniti e onde che creano dei nuovi
contorni, il corpo femminile assume una nuova connotazione: non diventa acqua, non diventa
invisibile, ma si trasforma in qualcos'altro, non più silhouette di donna, non più un corpo immerso
in acqua. Diventa un corpo-acqua, un corpo fatto di onde in movimento e ombreggiature slittanti.
Anche nel “Pleurs de femmes et pluie d'été” di Man Ray2 l'acqua, sotto forma di riflesso piovoso,
diventa texture: L'immagine scelta1 sembra citarla, tra le linee verticali del busto e i giochi d'acqua
che velano il corpo.
L’acqua rappresenta il femminile per eccellenza. E’ profonda, le sue correnti spesso non si vedono
in superficie, la sua vita è nascosta allo sguardo esterno. Il mondo subacqueo è pieno di fascino, di
miti, di sorprese. L’acqua è estremamente adattabile, passiva e ricettiva. Scorre sempre verso il
basso e prende tutto quello che trova. Senza argini si disperde. Porta la vita, la fertilità, dove va
nasce qualcosa. Spesso è imprevedibile, illogica, esplode in una creatività inaspettata. Sue sono
l’intuizione e l’istintualità.
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3.Conclusioni
La domanda di partenza era: Che relazione ci può essere fra gli elementi naturali (come l'acqua e la
terra) e la figura femminile che scompare fra di essi? La risposta è il contorno, il bordo e la sua
soppressione, che connota la silhouette femminile di una diversa fluidità che non è più umana ma
naturale.
Avviene quindi una metamorfosi, da visibile a quasi totalmente invisibile, e tutto ciò grazie ai limiti
resi labili dalla pittura sul corpo. La donna non è più tale e i suoi confini diventano fluttuanti e
sinuosi pezzi di elementi naturali.
“La fluidità non è uno stato dell’essere, ma un moto del divenire”, quindi, una metamorfosi, e, in
quanto tale si puo' dire che sia in dialogo con i lavori di Veruscka, dove il divenire è padrone e la
femminilità viene cancellata per far posto ad un altro tipo di femminilità, ancora più pericoloso,
affascinante e fatale: la femminilità dell'acqua, che, elemento labile e in movimento, cambia sé
stessa in base a piccole modificazioni, ci attira ma allo stesso tempo ci respinge. L'acqua ha un
rapporto stretto con gli altri elementi, tra cui la terra, la quale muta lentamente, ma grazie a degli
agenti esterni, poiché internamente la sua sostanza rimane sempre pietrificata e salda nel suo essere.
Le relazioni fra questi elementi e la figura femminile possono essere infiniti, in base anche alle
culture che si vanno a toccare, ma, a mio avviso, se si dovesse prendere in considerazione
l'immagine scelta1 le attribuirei l'elemento acquatico per i motivi suddetti; mentre se si dovesse
prendere un corpus di “individue” più generale, si potrebbe benissimo dire che per l'eterogeneità
che caratterizza ogni donna, l'acqua e la terra riescono perfettamente, nel loro essere opposte e
essere entrambe l'una la forza dell'altra, a riprodurre l'essere femminile.
L'essere razionale e vulnerabile, come l'essere autonoma e sinuosa, trasparente e ambigua, formata
e solida al proprio essere. Insomma, l'Essere sempre in movimento, come i bordi indefiniti del mare.
Francesca Guiotto
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4. Riferimenti
4.1. Bibliografici____________
•
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Estetiche del camouflage
Semiotica: Teoria, metodo, analisi ____ Magli Patrizia
4.2. Sitografici____________
•
•
www.michaeldweck.com
www.veruschka.net
4.3. Scritti____________
•
•
•
•
Ex model found in wall ____ Garry Indiana
I 4 elementi ____ Ezio Andreis e Pietro Gori per “Similia”
La doppiezza dell'acqua ____ Magli Patrizia
Lezione Terra Bachelard ____ Magli Patrizia
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5. Appendice
1
Veruschka - Oxidations
2
Man Ray - Pleurs de femmes
et pluie d'été
3
Michael Dweck - Mermaids
10
4
Michael Dweck - Mermaids
5
Michael Dweck - Mermaids
6
Bernini - Apollo e Dafne
11
10 corpus
10.A
10.B
10.C
10.D
10.E
10.F
10.G
10.H
12
10.I
10.J
10.K
10.L
10.M
10.N
10.O
10.P
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