L`amministrazione nelle s.r.l. secondo l
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L`amministrazione nelle s.r.l. secondo l
28 economicrevue diritto commerciale obchodní právo 14 L’amministrazione nelle società a responsabilità limitata secondo l’ordinamento ceco Avv. Mauro Vandali Nel Codice di commercio ceco l’amministrazione della società a responsabilità limitata è regolata dagli articoli 133, 134, 135 e 136. IT La prima di queste disposizioni esordisce affermando che “L’organo statutario della società è composto da uno o più amministratori”, e prosegue nel secondo comma stabilendo che “se gli amministratori sono più di uno, ciascuno di essi è legittimato ad agire autonomamente in nome della società, se l’atto costitutivo o lo statuto non dispongono altrimenti”. Perciò, tanto l’unico amministratore quanto la pluralità di essi sono organi della società. Ogni amministratore deve considerarsi, per sè stesso, un organo sociale. Il Codice di commercio, infatti, con riferimento alla società a responsabilità limitata, non prevede un organo collegiale al quale sia devoluta unitariamente l’amministrazione della società, cosa che invece fa per la società per azioni, nella quale l’amministrazione è affidata al consiglio di amministrazione. Gli amministratori dovranno impiegare nell’esercizio della loro funzione la cura del buon amministratore, mantenendo l’assoluta discrezione in riferimento alle informazioni riservate ed alle circostanze la cui trasmissione a terzi potrebbe provocare danni alla società. Nel caso in cui la società sia amministrata da più amministratori, l’atto costitutivo o lo statuto possono determinare le modalità del loro agire in nome della società. Solo nel caso in cui questi non determinino le modalità dell’agire degli amministratori, ognuno di essi è in condizione di agire autonomamente in nome della società. “Tali limitazioni non sono opponibili ai terzi”(art. 134 del Codice di commercio). Se taluno degli amministratori viola le limitazioni impostegli risponderà degli eventuali danni secondo le norme in tema di violazione del mandato (art.66 comma 2 del Codice di commercio). Il negozio concluso col terzo in questi casi, però, conserva la sua piena efficacia. Le limitazioni ai poteri degli amministratori hanno efficacia interna alla società e non possono essere opposte ai terzi di buona fede. Esse devono essere iscritte nel Registro delle imprese. In tema di rapporti tra amministratori e società, se la legge o lo statuto non dispongono diversamente, si applicano le norme sul contratto di mandato disciplinato dall’art. 566 e segg. del codice di commercio (art.66 comma 2 del Codice di commercio). “Gli amministratori sono nominati dall’assemblea tra i soci o tra altre persone fisiche” (par.134 terzo comma del Codice di commercio). Amministratore può essere soltanto una persona fisica, sia essa già socio della società o persona a quest’ultima estranea. Può essere anche un dipendente della società. “I primi amministratori sono nominati nell’atto costitutivo” (art.110 Codice di commercio). Secondo l’art. 134 del Codice di commercio “se nell’atto costitutivo non è stabilito diversamente, le decisioni relative alla direzione della società con più amministratori richiedono l’accordo della maggioranza degli stessi”. In questo quadro occorre distinguere tra la conduzione della società e l’agire in nome della società. Bisogna distinguere quindi tra la scelta degli indirizzi che la società intende adottare e l’amministrazione di essa. Mentre l’amministrazione spetta all’organo che, impegnando la società nei confronti dei terzi, ha la funzione di realizzare gli indirizzi di politica aziendale indicati dai soci, la conduzione della società è l’espressione delle politiche aziendali che questi ultimi intendono perseguire. Obbligo degli amministratori è naturalmente anche quello di “assicurare l’ordinata tenuta dei libri sociali e delle scritture contabili, di tenere l’elenco dei soci e di informare gli stessi in merito a tutte le circostanze riguardanti la società”(art. 135 comma 1 del Codice di commercio). Il secondo comma della stessa norma rinvia alle disposizioni contenute negli artt. 194 commi 2, 4, 5, 6, e 7 e 196 a). Esse disciplinano alcune vicende riguardanti i membri del consiglio di amministrazione della società per azioni. Evidentemente andranno diritto commerciale obchodní právo 14 economicrevue applicate per analogia all’organo amministrativo della società a responsabilità limitata, sia esso composto da un unico amministratore o da più amministratori. I requisiti personali che l’amministratore deve possedere per poter validamente rivestire questa carica sono indicati nel settimo comma dell’art.194 del Codice di commercio. “Membro del consiglio di amministrazione”, quindi amministratore, può essere solo una persona fisica, maggiorenne, capace di agire, senza carichi penali pendenti secondo quanto prescritto dalla legge sull’esercizio delle professioni e nei cui confronti, secondo la stessa legge, non sia mai sorta alcuna circostanza ostativa all’esercizio dell’attività imprenditoriale. L’art. 6 della legge 455/1991 sull’esercizio delle professioni (Živnostenský zákon) integra l’elenco dei requisiti di cui al settimo comma dell’art. 194 del Codice di commercio. La norma, al terzo comma, precisa che in una persona giuridica tali requisiti devono concentrarsi nella figura del suo rappresentante legale. Rispetto al settimo comma dell’art.194 Codice di commercio la disposizione in esame aggiunge che l’amministratore deve dimostrare, attraverso un documento specifico (dichiarazione di assenza di debiti / prohlašení o bezdlužnosti), di non avere pendenze nei conftronti dell’amministrazione fiscale (“Il documento è rilasciato dall’ufficio delle finanze competente per luogo”). Essa precisa inoltre che, per assenza di condanne penali, deve intendersi il non essere mai stato condannato (nella Repubblica ceca, nello stato di cui l’amministratore possiede la cittadinanza o nello stato in cui negli ultimi tre anni si è trattenuto per un periodo ininterrotto superiore a tre mesi) senza beneficio delle condizioni attenuanti, ad una pena detentiva di almeno un anno per un reato compiuto con dolo. È necessario, inoltre, non essere mai stato condannato per un reato doloso o colposo compiuto nell’esercizio della attività di impresa o con la stessa connessa. Questi documenti devono essere presentati al competente ufficio per l’esercizio delle professioni (Živnostenský úřad) e non devono essere stati emessi oltre i tre mesi precedenti la data di presentazione all’ufficio. La carica di amministratore di una società può anche essere affidata ad una persona che non goda della cittadinanza ceca. In questo caso l’amministratore dovrà essere munito di un valido permesso di soggiorno. La norma contenuta nell’art. 194 comma 2 invece disciplina le ipotesi in cui, per motivi diversi, si renda necessaria la sostituzione dell’amministratore. “Nel caso in cui un membro del consiglio di amministrazione” (nel nostro caso, uno degli amministratori o l’amministratore unico) muoia, rinunci alla funzione, sia revocato o scada il suo mandato, l’organo competente (l’assemblea) dovrà, entro tre mesi, provvedere all’elezione di un nuovo amministratore. Se, per queste ragioni, l’organo amministrativo non sia in grado di svolgere le sue funzioni, il tribunale, su istanza della persona che vi abbia un interesse legittimo, provvede alla nomina dell’amministratore o degli amministratori mancanti, per il periodo che precede la nomina di essi da parte del competente organo della società, altrimenti il tribunale anche d’ufficio dichiara l’estinzione della società e ordina la sua liquidazione. Il giudice competente per luogo alla nomina dei membri del consiglio di amministrazione è il tribunale del luogo in cui la società è registrata. La funzione di amministratore cessa con l’elezione del nuovo membro, al più tardi tre mesi dopo la scadenza del suo mandato. Gli amministratori sono soggetti ai principi ed alle direttive indicate dalla assemblea, sempre che gli stessi non siano in contrasto con quelli stabiliti nelle leggi e nello statuto della società. La loro violazione non potrà essere opposta ai terzi (art.194. c.4). Gli amministratori dovranno impiegare nell’esercizio della loro funzione la cura del buon amministratore, mantenendo l’assoluta discrezione in riferimento alle informazioni riservate ed alle circostanze la cui trasmissione a terzi potrebbe provocare danni alla società (quinto comma dell’art. 194). Gli amministratori che nell’esercizio delle loro funzioni hanno provocato danni alla società ne rispondono solidalmente. È nullo il contratto tra la società e gli amministratori, o la disposizione dello statuto, con cui si escluda o si limiti la responsabilità di questi ultimi per i danni provocati. Infine, gli amministratori rispondono nei confronti della società anche nel caso in cui si siano limitati ad applicare decisioni assunte in sede di assemblea, quando le stesse violino la legge. Gli amministratori che rispondono nei confronti della società per danni garantiscono per le obbligazioni della società solidalmente se l’amministratore responsabile del danno non abbia provveduto a risarcirlo, sempre che i creditori non si siano potuti soddisfare sul patrimonio della società per insufficienza di esso o perché la società ha bloccato i pagamenti. La responsabilità degli amministratori è, in questi casi, proporzionale all’ampiezza del dovere imposti a ciascuno di essi di risarcire il danno (art.194 c.6 del Codice di commercio). La sezione del Codice di commercio dedicata agli amministratori di una società a responsabilità limitata si conclude con l’art.136 il quale vieta loro di esercitare, sia come imprenditore autonomo, sia come intermediario, sia come socio con responsabilità illimitata di altra società o come organo statutario di altra persona giuridica, attività che, per il luogo o per il ramo di impresa in cui si svolgono, sarebbero in grado di nuocere agli interessi della società. L’amministratore che incorre nella violazione di questo divieto è tenuto, su istanza della società danneggiata, al trasferimento a favore di questa, di tutti i profitti ottenuti in virtù dei negozi che non avrebbe dovuto concludere (art.65 del Codice di commercio). 29