Scheda Sudafrica di ICE

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Scheda Sudafrica di ICE
Ufficio di Johannesburg / Johannesburg Office
South Africa & sub-Saharan Countries
Superficie
1.219.090 km2
Popolazione
48.810.427( stima 07 2012)
Densità per km2
41,16
11 lingue, Inglese lingua veicolare
Lingua Ufficiale
Religioni
- Protestanti 72% - Africani 79,0%
ed
- Cattolici 7.1%, - Biaonchi 9,6%,
Etnie
- Musulmani 1.5%, - Colored 12,4%,
Unità Monetaria
1 Rand (ZAR) = 0.08 Euro
Forma Istituzionale
Repubblica unitaria
Presidente
Jacob ZUMA
Vice Presidente
Kgalema MOTLANTHE
Pretoria, Cape Town, Bloemfontein
Capitali
La Repubblica del Sud Africa e il 32° paese al mondo per estensione (quattro volte l’Italia), 25° per
popolazione, 26° per PIL prodotto (pari allo 0,7% del PIL mondiale - principale economia del
continente africano con il 23% di PIL continentale), 104° per PIL pro-capite.
Con una popolazione che si aggira intorno ai 50 milioni di abitanti, il Sud Africa e’ il 5° paese del
continente come popolazione ed il 9° come estensione. Il Sud Africa e’ un paese a medio reddito,
mercato emergente con ricca dotazione di risorse naturali (tranne il petrolio) e un modello di
sviluppo orientato ad aumentare il settore manufatturiero.
Struttura economica
Il settore dei servizi rappresenta oltre il 65% del PIL del paese, con forte peso del settore
finanziario, delle telecomunicazioni e trasporti e dell’energia. La borsa sudafricana e’ la
diciassettesima al mondo per capitalizzazione.
Il settore manifatturiero rappresenta il 17,2% del PIL ed e’ secondo per importanza dopo quello dei
servizi finanziari. L’industria e’ caratterizzata dalla lavorazione dei minerali, e recentemente, grazie
a specifiche politiche governative, ha sviluppato un settore automobilistico con relativo indotto. Altri
comparti manifatturieri importanti: agro-alimentare, tessili, chimici, informatica, telecomunicazioni.
L’agricoltura rappresenta (meno del 3% del PIL) con principali colture il mais (elemento-base per
l’alimentazione della popolazione di colore), l’uva (da cui si ricava ottimo vino), agrumi, frutta
decidua e tropicale, carne di bovini, ovini e struzzo.
Il paese e dotato di moderne infrastrutture che sostengono un efficiente sistema di distribuzione
delle merci verso i principali centri urbani dell’intera regione dell’Africa australe. Tuttavia, il tasso di
disoccupazione resta elevato ed esiste un vincolo infrastrutturale alla crescita.
Nonostante significativi risultati ottenuti dopo la fine dell’apartheid, restano ancora gravi problemi
economici da risolvere (larghe sacche di poverta’ endemica, esclusione dalla vita economica di una
larga parte della popolazione di colore e carenza di trasporti pubblici). Molto elevata risulta
l’incidenza della pandemia AIDS (18% della popolazione adulta, econdo UNAIDS).
In sintesi, il Sud Africa presenta un’economia dualistica, con una parte che riflette le condizioni di
sviluppo dei paesi avanzati ed un’altra, parallela, con caratteristiche tipiche di un’economia in via di
sviluppo: vasto settore informale ed asimmetrica distribuzione del reddito. Dopo la rapida
espansione economica registrata dal 2000 in avanti e per molti anni, nel 2008 anche il Sud Africa
ha risentito della crisi mondiale e nel 2011 il paese si e’ posizionato su una crescita pari allo 3,2 %
su base annua, con eguale previsione per il 2012, in lieve riduzione rispetto alle previsioni.
Il Governo ha riorganizzato la politica economico-sociale del paese attraverso una serie di piani di
sviluppo destinati alla creazione di posti di lavoro, miglioramento della competenze nella
manodopera, capacita’ di aggiungere valore alle produzioni locali (sopratutto nel settore estrattivo).
Investimenti in infrastrutture e in specifici settori del manufatturiero sono le direttive principali del
NGP (New Growth Plan) e del piu’ operativo IPAP 2011-13 (Industrial Policy Action Plan). I settori
individuati correlati al packaging sono trasport equipment, automotive, agro-processing, plasticspharmeceuticals-chemicals.
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Ufficio di Johannesburg / Johannesburg Office
South Africa & sub-Saharan Countries
Superficie
1.219.090 km2
Popolazione
48.810.427( stima 07 2012)
Densità per km2
41,16
11 lingue, Inglese lingua veicolare
Lingua Ufficiale
Religioni
- Protestanti 72% - Africani 79,0%
ed
- Cattolici 7.1%, - Biaonchi 9,6%,
Etnie
- Musulmani 1.5%, - Colored 12,4%,
Unità Monetaria
1 Rand (ZAR) = 0.08 Euro
Forma Istituzionale
Repubblica unitaria
Presidente
Jacob ZUMA
Vice Presidente
Kgalema MOTLANTHE
Pretoria, Cape Town, Bloemfontein
Capitali
Commercio mondiale
Il Sud Africa presenta, negli ultimi anni, una bilancia commerciale con lievi deficit. La
progressiva integrazione del paese nelle relazioni economiche internazionali, dopo il lungo
periodo di sanzioni inflitte durante il regime di apartheid, ha condotto ad un forte
incremento di produttivita’ negli ultimi anni. La liberalizzazione parziale dei controlli valutari,
la forte riduzione delle barriere tariffarie sulle merci importate e l’abolizione di tutte le
barriere non tariffarie agli scambi internazionali, hanno condotto ad una progressiva
diversificazione delle esportazioni, rispetto al tradizionale dominio di quelle minerarie.
Le esportazioni del paese sono fortemente cresciute nel corso del 2011 (+18,8%) per un
totale di circa 97 miliardi di USD) con un incremento analogo delle importazioni (+21%, per
circa 109 miliardi di USD), generando comunque un modesto deficit. Nel corso del 2012, le
esportazioni hanno registrato una flessione (da 97 a 87 miliardi di USD, - 9.6%) mentre le
importazioni sono leggermente cresciute (da 100 a 101.5 miliardi di USD), con un
conseguente aumento del deficit, che va dai 3,3 miliardi dell’intero 2011 ai 14,2 miliardi di
USD del 2012. Le principali voci dell’export sudafricano 2011-12 sono state i metalli
preziosi (platino, manganese, oro, uranio) e minerali ferrosi, nonche’ carbone e autoveicoli
(6,3 miliardi di USD - 2011). Citiamo anche prodotti chimici e fertlizzanti con materie
plastiche e gomma sintetica per 4,5 miliardi di USD. Macchinari diversi, oltre a prodotti
dell’agricoltura, rappresentano una importante voce dell’export del paese. La Cina e’ il
principale mercato di sbocco, soprattutto di materie prime.
Le importazioni del paese (nel 2012 pari a circa 101,5 miliardi di USD) hanno visto il
petrolio come prima voce, seguito da computer, apparecchi telefonici ed autoveicoli. Il
primo fornitore del paese e’ diventata, dal 2008, la Cina, che ha superato la Germania,
storico primo supplier del mercato sudafricano.
Investimenti Diretti Esteri
Dopo la fine dell’apartheid, il Sud Africa e’ stato oggetto di un importante flusso di IDE,
sopratutto a partire dal 2006. Negli ultimi anni, questo flusso e’ diminuito ma nel 2011 si e’
registrata una ripresa, che ha visto gli IDE passare dai 1,2 miliardi di USD nel 2010 a 5,8
miliardi di USD nel 2011. In particolare, nel secondo trimestre del 2011 gli investimenti
diretti esteri in Sud Africa hanno registrato un incremento cospicuo pari a 12,3 miliardi di
Rand, in ampia ripresa rispetto ai livelli precedenti, principalmente per i capitali investiti da
Stati Uniti (il gigante del retail Walmart), Giappone (Toyota, distribuzione pezzi ricambio),
Cina (Jidong, impianto produzione cemento). D’altra parte, si sono registrati alcuni
disinvestimenti da parte del Regno Unito, con cessioni di azioni ad operatori sudafricani.
Gli investimenti di portafoglio hanno mostrato un andamento positivo grazie all'aquisto da
parte di investitori stranieri di azioni e titoli di stato, questi ultimi trainati dal quadro
macroeconomico e dal rating favorevole riconosciuto al Sud Africa.
Nel corso dei primi mesi del 2012, il rating del paese e’ stato rivisto al ribasso.
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South Africa & sub-Saharan Countries
Superficie
1.219.090 km2
Popolazione
48.810.427( stima 07 2012)
Densità per km2
41,16
11 lingue, Inglese lingua veicolare
Lingua Ufficiale
Religioni
- Protestanti 72% - Africani 79,0%
ed
- Cattolici 7.1%, - Biaonchi 9,6%,
Etnie
- Musulmani 1.5%, - Colored 12,4%,
Unità Monetaria
1 Rand (ZAR) = 0.08 Euro
Forma Istituzionale
Repubblica unitaria
Presidente
Jacob ZUMA
Vice Presidente
Kgalema MOTLANTHE
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Capitali
Rapporti economici tra Sud Africa ed Italia
L’Italia registra un deficit strutturale nell’interscambio di merci con il Sud Africa, a causa delle
consistenti importazioni italiane dal paese di materie prime minerarie e siderurgiche e di metalli
preziosi. Nel 2011, il Sud Africa e’ stato – per le rilevazioni italiane - il 40° paese cliente dell’Italia
(era il 50° nel 2010) e il 42° paese fornitore (era il 37° nel 2010).
In serie storica e partendo dal 2001, il saldo commerciale tra l’Italia e Sud Africa ha costantemente
mantenuto il segno negativo per l’Italia, variando da – 1,2 miliardi di € nel 2008 al - 261 milioni del
2011.
Secondo i dati ISTAT, il nostro export verso il paese, attestatosi intorno al miliardo di € nel 2001, ha
osservato una lieve ma costante crescita negli annni a seguire, fino al 2009, quando e’ “ricaduto”
dal tetto di quasi 1,6 miliardi di € del 2006 al poco piu’ di 1 miliardo. Da allora la ripresa e’ stata
significativa ma e’ solo a fine 2011 che abbiamo superato il livello del 2006, raggiungendo un
valore di export pari a 1,734 miliardi di €. Nel 2012, il nostro export ha raggiunto il valore di 1,779
miliardi di €, rispetto ai 1,734 dello stesso periodo 2011.
Nel 2011, le importazioni del Sud Africa sono cresciute del 24 % se calcolate in Rand. L’Italia ha
fatto meglio della media, crescendo del 33,3 % e ritornando vicina alla “quota psicologica” dei 20
miliardi di Rand di export. I medesimi risultati in € subiscono un lieve ridimensionamento (+ 29 %).
Nessuno dei nostri concorrenti tradizionali e' cresciuto altrettanto (Germania, Francia ed Inghilterra,
anche se quel paese ci tallona con + 32 %) e, anche nella sofferenza del 2009 dove siamo calati di
quasi il 25 %, abbiamo sofferto meno dei cugini europei. Rimane il fatto che l'Italia e' - per le
rilevazioni sudafricane - il 10° fornitore del paese, mentre la Germania e' 2° , la GB e' 7° e la
Francia e' stata superata di un soffio per il 2011 e la nostra quota di mercato quindi rimane stabile
intorno al 2,5 % del totale delle importazioni sudafricane.
Le esportazioni italiane di vari settori hanno segnato quasi tutte un miglioramento nel periodo
considerato, con una media di crescita intorno al 30 % sul medesimo periodo del 2010. I prodotti
petroliferi raffinati hanno registrato la miglior performance (piu’ che raddoppiati nel periodo, da 108
a 227 milioni di €), congiuntura determinata da una ridotta capacita’ di raffinazione del sistema
industriale sudafricano. Questa voce ha un effetto lievemente distorsivo sulle valutazioni generali
dell’andamento delle nostre esportazioni. Per il periodo gennaio-novembre 2012, il petrolio perde la
prima posizione come prima voce del nostro export, osservando un quasi dimezzamento in valore:
da 207 a 113 milioni di €.
Per l’analogo periodo, “Altre macchine di impiego generale” e “di impiego speciale” prendono le
due prime posizioni, con crescite medie del 12 % (da 273 a 312 milioni di €). Di percentuale simile
sono cresciute anche le macchine per agricoltura e silvicoltura, che gia’ nel periodo citato superano
lievemente la quota 2011 (da 62,5 a 64,8 milioni di €). Simili performance per “Prodotti chimici,
fertilizzanti, materie plastiche e gomma (valori intorno ai 60 milioni di €). Per tutto il 2011,
registriamo crescite di autoveicoli e parti (+67%, 55 milioni di €); macchine per la formatura dei
metalli (+16%, per quasi 33 milioni di €). Mantengono la prestazione i "tubi, condotti, profilati e cavi
in acciaio” ( 26 milioni di €, +40%).
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Popolazione
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41,16
11 lingue, Inglese lingua veicolare
Lingua Ufficiale
Religioni
- Protestanti 72% - Africani 79,0%
ed
- Cattolici 7.1%, - Biaonchi 9,6%,
Etnie
- Musulmani 1.5%, - Colored 12,4%,
Unità Monetaria
1 Rand (ZAR) = 0.08 Euro
Forma Istituzionale
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Presidente
Jacob ZUMA
Vice Presidente
Kgalema MOTLANTHE
Pretoria, Cape Town, Bloemfontein
Capitali
Nei prodotti di consumo, anche le calzature danno buoni risultati (+ 23%) per quasi 28 milioni di € e
la frutta e gli ortaggi conservati ( da 7,2 a oltre 11 milioni di €). Unica voce, fra le principali, a
soffrire una variazione negativa e’ quella riferita agli apparecchi per uso domestico, che osserva un
calo del 15 %, passando da 17.6 a 14,9 milioni di €.
Dal lato delle importazioni, i metalli di base non ferrosi (tra cui i metalli preziosi, i combustibili
nucleari ma anche l'alluminio) continuano ad essere, anche nei primi 11 mesi del 2012, la
principale merceologia dell’ import dell'Italia dal Sud Africa, con 694 milioni di €, appena sotto il
valore totale 2011 (695). Seguono l’antracite, che invece registra un calo sognificativo ( da 359 a
261 milioni di €), come i prodotti della siderurgia (da 305 a 238 milioni di €), minerali ferrosi
(+36,2%, 130 milioni di €) e non ferrosi (62 milioni di € +77%).
Per I prodotti non industriali, citiamo pesce e crostacei, in calo significativo (da 63 a 49 milioni di €,
- 7%), il cuoio conciato e lavorato da 37 a 32 milioni di €, e anche carne e prodotti a base di carne
sudafricana che oseervano un calo da 27,5 a 24,5 milioni di €).
Presenza stabile di aziende italiane in SA: filiali (produttive e commerciali) e acquisizioni
Tra i principali investimenti produttivi nel paese, citiamo Duferco (acciaieria); Techint, (controllo di
una societa' sudafricana di fornaci siderurgiche); Parmalat e Ferrero (produzione di prodotti
dolciari e coltivazione di nocciole); Mario Levi (pelletterie per auto); Maccaferri (stabilimento di
produzione vicino Durban); Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) di Ravenna (costruzioni
civili, aggiudicataria con Impregilo, di un appalto di circa 650 milioni di € per infrastrutture per
impianti idro-elettrici). Ricordiamo alcune nuove aperture RE: Building Energy, Medenergy,
Cellini. Quanto ad acqusizioni italiane in SA, citiamo l’acquisizione da parte di Tenova (gruppo
Techint) della sudafricana Bateman, importante realta’ nell’engineering minerario ed estrattivo.
Nel settore imballaggio, citiamo l’acqusizione della divisione Metal Closures della società
sudafricana MCG Industries da parte della Guala Closures Group, multinazionale italiana leader
mondiale nella produzione di chiusure in alluminio per bevande e alimenti. Altrettanto recente,
l’apertura di una branch sudafricana da parte della SIPA, importante produttore di impianti per il
bottling manufacturing and filling.
Presenza istituzionale italiana in Sud Africa:
Ambasciata d’Italia a Pretoria
Ufficio ICE SA e Africa sub-sahariana
Ambasciatore: Vincenzo Schioppa
42 Chester Road
796 George Avenue
2196 Parkwood, Johannesburg (SA)
0083 Arcadia, Pretoria (Sud Africa)
Tel +27 11 880-8383
Tel +27 12 423-0001
Fax: +27 11 880-9040
Fax: +27 12 430-5547
E-mail: [email protected]
E-mail: [email protected]
Direttore: Giulio Mulas
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