anno 13 | numero 112 | maggio 2015

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anno 13 | numero 112 | maggio 2015
anno 13 | numero 112 | maggio 2015
anno 12 | numero 107 | dicembre 2014
0,10 euro
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Al Teatro Palapartenope di Napoli Massimo Ra-
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staff
La testata fruisce dei contributi statali di
cui alla legge 7 agosto 1990, numero 250 e
successive modificazione.
Testata iscritta nella sezione per la stampa ed
informazione del tribunale
festival
Italia e Bulgaria insieme per il cinema
“Anime Condannate” in proiezione
Eurovision Contest 2015
di Roma in data 14.10.2003 al n.440/2006
03-05
DIRETTORE RESPONSABILE
Dorotea De Vito
IN REDAZIONE
Vittorio Zenardi
Ugo Rossolillo
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www.whatsupmagazine.it
E-mail:
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musica
Mike 3RD: The war is not over
Al teatro Palapartenope di Napoli “Massimo Ranieri”
06-07
STAMPA
Enzo Albano Srl
Via Enrico Fermi 17
80122 Napoli
EDITORE
Helpsos soc. Coop.
P.zza di San Giovanni in Laterano 18/B
00184 Roma
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cinema
“Tutto è amore” in proiezione ..
Grande apertura per la Festa del Cinema Bulgaro
Il gran finale della Festa del cinema bulgaro
up...puntamenti
Un mese di Expo: cosa vedere con poco tempo
40° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano
Around Movement Project: Intervista
www.whatsupmagazine.it
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festival
Italia e Bulgaria insieme per il Cinema
Si è aperta con un accordo bilaterale di co-produzione Italia- Bulgaria l’ottava edizione della Festa del Cinema Bulgaro a Roma: alla presenza del Ministro per i Beni e le attività culturali italiano Dario Franceschini e
del Ministro della Cultura della Bulgaria Vezhdi Rascidov oggi, lunedì 25 maggio, è stato firmato fra Italia e
Bulgaria il nuovo protocollo per la promozione delle coproduzioni cinematografiche ed audiovisive.
Dal 25 al 31 maggio 2015 la Casa del Cinema (Villa Borghese) di Roma ospiterà l’ottava edizione della Festa del cinema bulgaro. Organizzata dall’Istituto Bulgaro di Cultura a Roma, la Festa del Cinema Bulgaro è
una finestra sulle migliori nuove produzioni di una cinematografia con la quale l’Italia da anni, oramai, ha
intessuto uno straordinario dialogo. L’iniziativa fa parte del Mese della Cultura Internazionale promosso da
Roma Capitale.
Un anno di particolare significato questo 2015: esattamente cent’anni fa, infatti, aveva luogo la proiezione
della prima pellicola bulgara: Il bulgaro è galante (Българан е галант) di Vasil Gendov. Questa edizione del
Festival, quindi, prevede alcuni titoli fra i più significativi del 2014 come Il giudizio (Съдилището), ultimo
lavoro del regista che vede protagonisti Asen Blatechky insieme al serbo Miki Manojlović (Underground e
Gatto Nero Gatto bianco di Kusturica o Il macellaio di Grimaldi); e Il dossier Petrov (Досието Петров): uno
sguardo intrigante sui temi dell’amicizia e del tradimento durante gli ultimi anni del regime comunista in
Bulgaria dello sceneggiatore francese Jean-Claude Carrière (autore della sceneggiatura, fra gli altri, de: La
bella di giorno e Quell’oscuro oggetto del desiderio di Bunuel, La cagna di Ferreri, fino a L’ultimo inquisitore
di Forman).
Ma anche un’approfondita retrospettiva sulla cinematografia bulgara del passato. La presentazione del format della Televisione Nazionale Bulgara, Le scarpe lucide del cinema bulgaro, sarà l’occasione per proporre
alcuni tra i film più amati dai bulgari e scelti in questi mesi tramite televoto. Una delle iniziative più fortunate
promosse dal celeberrimo programma televisivo bulgaro in occasione del centenario.
A Roma, quindi, verranno trasmessi alcuni tra i film più amati dai bulgari, selezionati fra cento fra i titoli degli
ultimi cento anni. Fra i film prescelti anche alcuni molto noti in Italia, come Corno di capra (1972, Premio
Carlovi Vari 1972 e Hugo d’argento a Chicago nel 1973) e Il ladro di pesche di Vălo Radev (1964, presentato
alla Mostra del cinema di Venezia dello stesso anno).
Come tradizione, la Festa del Cinema Bulgaro è un’importante occasione di incontro fra registi, attori e produttori bulgari con i colleghi italiani. Per l’inaugurazione di quest’anno a Roma sarà presente una numerosa
delegazione di protagonisti del Cinema bulgaro guidata dal Ministro della Cultura della Bulgaria Vezdhi Rascidov. Fra gli ospiti italiani delle passate edizioni, ricordiamo fra tutti: Ettore Scola, Maria Grazia Cucinotta, i
fratelli Taviani, Luigi Perelli, Sebastiano Somma e altri.
In programma anche una mostra di poster intitolata I love this film a cura dei giovani grafici bulgari del
collettivo Plakat Kombinat: una rivisitazione artistica contemporanea di emblematici film bulgari e stranieri.
L’esposizione avrà luogo nei giorni del festival sempre presso le sale Sergio Amidei e Cesare Zavattini della
Casa del Cinema.
Ricordiamo che l’evento è organizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica Bulgara, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia e quella presso la Santa Sede
e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma Capitale. Ma anche con la preziosa collaborazione della FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e in collaborazione con il Centro Nazionale di
Cinematografia Bulgaro, l’Associazione Culturale Italo-Bulgara “La Fenice” e la Camera di Commercio Italiana
in Bulgaria.
Da qust’anno WHAT’S UP é Media partner dell’evento con i magazine Cinecorriere, Cineuropa, Corriere Italia-Bulgaria e con il quotidiano online Affaritaliani.it, insieme alla Televisione Nazionale Bulgara, presente
fin dalla prima edizione.
Vittorio Zenardi
“Anime Condannate”
in proiezione per la terza
giornata della Festa del Cinema
Bulgaro
Procede la Festa del cinema bulgaro di cui siamo Media Partner,
mercoledì 27 Maggio presso la Sala Volonté della Casa del Cinema
di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1) sarà proiettato, a partire dalle
20.00, il terzo film prescelto per raccontare il Centenario del Cinema
Bulgaro:
si tratta di Anime Condannate di Valo Radev con Jan Englert, Edit Szalay,
Rousy Chanev, Silvia Ranghelova, Louisa Topussian.
L’idea della retrospettiva è stata della televisione nazionale bulgara che
lanciato il format de Le scarpe lucide del cinema bulgaro: al pubblico è
stato così chiesto di scegliere i film del passato più amati tramite televoto.
Anime condannate (1975)
Paese: Bulgaria
Durata: 141’
Regia: Valo Radev
Sceneggiatura: Valo Radev, tratto dal romanzo di Dimitar Dimov
Fotografia: Christo Totev
Con: Jan Englert, Edit Szalay, Rousy Chanev, Silvia Ranghelova, Louisa
Topussian
In una Spagna stremata dalla fine della Guerra Civile si ritrovano a conversare amabilmente in una camera d’albergo madrilena i due personaggi
principali del film: Fanny Horn, una aristocratica inglese dipendente da
psicofarmaci e Luis Eredia, un monaco spagnolo.
Mesi prima i due si erano incontrati a Toledo per la prima volta, quasi
come in un colpo di fulmine la ragazza in viaggio con gli amici decide di
abbandonarli e accompagnare invece il monaco gesuita alla volta di Pena
Ronda, città colpita da un’epidemia di tifo.
L’esperienza non sarà delle più semplici e i due si troveranno ogni giorni
faccia a faccia con la morte. Nonostante la tragica situazione cresce nel
cuore di Fanny l’amore nei confronti di padre Eredia che, inamovibile nella
sua fede, farà sì che la donna compia gesti sempre più disperati per lui.
Vittorio Zenardi
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festival
EUROVISION SONG CONTEST 2015: La Svezia
soffia al “Volo” la vittoria
C’è un grande evento in Europa, che chi più chi meno in questa settimana è stato letto, discusso, osteggiato,
criticato,
elogiato, partecipato, amato o ignorato: si tratta di un vero e proprio campionato continentale musicale, è l’Eurovision
Song Contest, o semplicemente #ESC per addetti ai lavori ed eurofan.
A fari spenti, possiamo dedicarci ad una più attenta analisi a freddo e più razionale, ignorando quanti ignorino
volutamente o meno la manifestazione, nella gran parte dei casi formata da quella categoria di rosiconi, specialisti
d’eccellenza dell’arte nobile della musica, che o fan parte di quella stampa appartenente al
sistema
della payola radiofonica italiana (ai quali invito a non fare disinformazione, a non buttare
parole
campate là in aria, a studiare per bene il pianeta #ESC) oppure combattono il sistema a prescindere,
lamentandosi perpetuamente della crisi della musica creata dal talent, siano essi produttori,
artisti,
autori/compositori, ecc,, ma che se gli venisse offerta la possibilità di parteciparvi (sia che si
tratti di
un talent o uno show televisivo o Sanremo o l’Eurovision - e ve lo auguro con tutto il cuore -)
mica si
rifiuterebbero!!!
Basta continuare a dare addosso al nostro spavaldo e curioso Piero (Caro Piero, dovessi leggere
questo
articolo, cosa assai probabile, non te la prendere, per me sono dei complimenti), all’introverso
bel Gianluca
ed al giocherellone e ruffiano Ignazio: sì, basta davvero; magari presi singolarmente, ognuno
di loro ha un
carattere che al prim’impatto non vi ha ispirato tanta simpatia, ma artisticamente sono due
tenori ed un
baritono di TALENTO enorme, che stanno sviluppando un genere che non è affatto un cliché
così scontato
come i più denigranti blogger o social networker continuano ad affermare: la proposta musicale Pop-Lirica
del VOLO è assolutamente valida e apprezzata in tutto il mondo, e si può gridarlo a gran voce
dall’alto del
suo doppio DISCO DI PLATINO, con i suoi 25 milioni di visualizzazioni del solo video di Grande
Amore,
nomination ai Grammy, la vittoria al Billboard, le collaborazioni con Barbra Streisand, Placido
Domingo, …e
potrei andare a lungo avanti, …., molto a lungo. Quindi piantatela!
Sono anni che sento dire, la “discografia è morta”, “nessuno investe più sui giovani”, “tuttacolpadimaria”,
“fai il musicista? sì ma che lavoro fai?”, poi scopri dei ragazzi, riesci a dargli visibilità, proponi
la tua idea
su di loro ad un discografico tra i più importanti, si crea un progetto su di loro, li fai sfondare
con l’unico
risultato che conta, ovvero essere apprezzati dal pubblico I-N-T-E-R-N-A-Z-I-O-N-A-L-E, … insomma avete
capito la storia qual è.. e poi quando si tratta che debbano rappresentare la nazionale italiana
del canto alla
massima competizione europea, che fai? “Ti senti tradito nel tuo gusto musicale”, “perdi di oggettività”, lanci veleni e dici “tu che piuttosto che guardarlo vai a dormire”, che ti rifiuti perché
rappresentano per te l’immagine vetusta dell’italian-style e blablabla… E tutto ciò perché quel genio indiscusso della regia televisiva di Roberto Cenci ha scoperto loro invece di un altro
ragazzino, che magari tu sponsorizzi allo stremo sui social, più vicino ai tuoi gusti, li ha portati alla corte di Tony Renis, ed hanno un manager con gli attributi, come pochi ce ne sono il Italia,
quel Michele Torpedine, che protegge, coccola i suoi artisti e fa ruotare attorno a loro lo showbiz?
Il Volo di Piero, Gianluca e Ignazio è piaciuto alla gente che li ha televotati, lo dimostrano i 356 voti, che li ha piazzati al primo posto dei favori del pubblico di tutta europa e la preferenza
espressa da tutta la press area, oltre che i 3 milioni e passa di telespettatori, con picchi di quasi 5 milioni, che hanno seguito la kermesse in tv, con uno share addirittura del 17%, praticamente
raddoppiato rispetto alla precedente edizione.
a
Sulla vittoria ha influito l’atteggiamento della giuria tecnica, che addirittura, fuori dal coro pone Grande Amore appena fuori addirittura dalla Top 5, e che faceva media per il 50% del voto.
Volontà dell’EBU? Volontà geopolitica di non dare all’Italia una vittoria certa, impedendo anche alla Russia omofoba di Putin questa possibilità, e quindi ritenute due nazioni affidabili all’organizzazione, seppur per ragioni differenti? O semplicemente si vuol ritenere il parere della giuria tecnica incontaminata da questi assurdi pensieri e spiegare l’inserimento dell’Italia alla 6a
posizione perché seppur un brano di indubbio livello tecnico, ed esibizioni senza smagliature, non erano in linea con le tendenze musicali europee?
Noi non ci vogliamo credere! E piuttosto ritenere Grande Amore l’ennesimo successo mondiale di una canzone italiana come accadde nel 1958 con “Volare - Nel blu dipinto di blu” di Mimmo
Modugno, che all’Eurovision arrivo solo 3° e nella storia dell’Eurovision è il brano di maggior successo dopo “Waterloo” degli ABBA.
a
Di una cosa siamo ancor più sicuri, la reintroduzione del 2009 delle giurie tecniche dovrà essere rivista per restituire importanza e valore al giudizio popolare, unico, insindacabile legittimato
utente della musica, autore e fautore del successo degli artisti.
Ah dimenticavo, non dimentichiamoci che l’Italia è detentrice comunque del titolo Junior dell’Eurovision Song Contest grazie allo straordinario talento di Vincenzo Cantiello, 14 anni, ospite
della serata finale, ricevendo la standing ovation dei quasi 20.000 spettatori presenti nell’arena dello Wiener Stadthalle, cantando a cappella un pezzetto del suo brano.
Ed infine rinnovo ancora una volta l’invito a guardare con più attenzione a questo evento musicale europeo, che non è affatto la fiera del trash, ma un incontro tra stati di diversa cultura,
che si riuniscono prima di tutto per sentirsi uniti e trasmettere la volontà di identità continentale sotto un’unica bandiera, quella che inneggia alla musica e allo scambio di culture. E’ ciò che
accade non solamente una volta all’anno per una - due settimane, ma per 365 giorni, in cui committee, tecnici, e gli OGAE(OGAE International - Eurovision fan clubs around the world), ovvero
gli eurofans si riuniscono e discutono di statistiche e proposte di miglioramento, interazioni essenziali per lo sviluppo e la realizzazione e preparazione per l’edizione successiva.
Ecco io sostituirei la “giuria tecnica” con una giuria composta da membri dell’OGAE di ciascuna delegazione nazionale in gara (esiste anche una straordinaria superattiva e numerosissima
delegazione italiana - Ogae Italy ).
In ogni caso, anche se un po’ mi rosica, come a quasi tutti gli italiani, anche se il desiderio di veder vincere Il Volo era auspicato e desiderato anche all’estero, la vittoria finale è andata ad un
certo svedese di nome Måns Zelmerlöw con il brano Heroes, (Måns Zelmerlöw - Heroes (Sweden) - WINNING performance LIVE at Eurovision 2015) quindi l’appuntamento per il prossimo
anno sarà probabilmente a Stoccolma, Göteborg o Malmo.
A cura di
Antonio Dinuzzi (Amministratore SKE! Entertainment - www.skeproductions.com)
Photo copyright di Michele Agostinis (www.micheleagostinis.com), Elena Volotova & Andres Putting (EBU)
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festival
Romexpo
Roma Fringe
Il Roma Fringe Festival si prepara a invadere
l’estate capitolina con colori, performance,
installazioni, teatro, cultura e grandi eventi...
quest’anno all’ombra di uno dei monumenti più visitati d’Italia e del mondo:
Castel Sant’Angelo.
In collaborazione con Romexpo - che porterà eventi dedicati alla Green
Technology e agli scambi internazionali - il Roma Fringe parte il 30 maggio
con una grande festa in compagnia di tutti i protagonisti del festival, della
collecting degli Artisti 7607, le installazioni di Aracne e tanti ospiti a sorpresa.
Un’invasione di colori e vivacità, visioni e musica che partirà alle 20.30 da
Piazza Adriana con la Fringe Parade, fino ad arrivare ai giardini di Castel
Sant’Angelo. Artisti, giocolieri, performer e musici, aperti dalla banda Sambarato in collaborazione con #TuttoATorPigna - in un incontro tra centro e
periferia, culturale e urbana -sfileranno da Palazzo di Giustizia fino ai viali
circostanti la Mole Adriana.
Alle 21.30, sul Palco A presentazione ufficiale del Romexpo Roma Fringe Festival 2015 con istituzioni e organizzatori, e poi via agli spettacoli e alla serata
di festa con gli Artisti 7607 - la collecting fondata da oltre mille attori italiani
tra cui Cinzia Mascoli, Elio Germano, Neri Marcorè, Claudio Santamaria, Elda
Alvigini, Alberto Molinari, Carmen Giardina, Marco Cocci - che si alterneranno sul palco tra musica e pezzi di teatro.
Non solo musica e performance, ad aprire le danze del Romexpo Roma
Fringe Festival il 30 maggio, ci sarà anche l’arte contemporanea di Aracne
con le installazioni di “Paradise Lost Expo”, omaggio all’omonimo poema di
John Milton: dal verso libero di un moralista inglese di 350 anni fa alla cultura
italiana di questo tempo con opere di Valerio Giacone, Mattia Merusi, Kristina
Milakovic, Gioppo Croci, MAD, Marco de Rosa, Matteo Lippera, Vincent Wood,
Giulia Brena, Carlotta di Felice, Beatrice Marchi, Paolo Stefanelli.
L’evento del 30 maggio, sancisce anche la stretta collaborazione tra Roma
Fringe Festival e 7607 per la tutela dei diritti degli artisti: “alle attrici e agli attori spetta di diritto un compenso ogni volta che va in onda un film al quale
hanno partecipato” ha dichiarato Cinzia Mascoli tra I fondatori di Artisti 7607.
“Abbiamo fondato una collecting di attori, Artisti 7607, per tutelare questo
diritto e ripartire direttamente i compensi agli artisti”.
Un incontro tra Centro e Periferia, cittadina e culturale, artistica e concettuale, nella cornice dei giardini di Castel Sant’Angelo, per dare vita a un inedito
incontro tra Storia e Contemporaneità, Monumento e “frangia”…come in
tutte le migliori metropoli europee.
www.facebook.com/RomaFringe / @RomaFringeFest
Per info e programma: www.romafringefestival.it - www.romexpo.it
Vittorio Zenardi
Festival di Estemporanea e
Arti Visive
Al via In66, secondo appuntamento con 99ARTS, il Festival di Estemporanea e Arti Visive
promosso dal Comune di Tolfa e la Comunità Giovanile Tolfa con la direzione artistica
delle ScuderieMArteLive, realizzato con il contributo della Regione Lazio – Assessorato alla
Cultura ed alle Politiche Giovanili.
All’interno del Museo Civico di Tolfa (Polo Culturale – Largo XV Marzo 1799 – Tolfa – Roma)
il 24 maggio verrà ospitata la mostra collettiva di estemporanea e arti visive In66, che
propone una selezione di opere scelte sia tra le produzioni dei nuovi migliori talenti che
hanno partecipato alla Biennale MArteLive 2014 (labiennale.eu), sia tra quelle di tanti altri
giovani artisti.
66 opere tra dipinti, fotografie, installazioni e performance di pittura live, animeranno gli spazi del museo, dal chiostro esterno alla sala conferenze interna ospitata nella
cinquecentesca cornice dell’ex Convento dei Padri Agostiniani, con una mostra-evento
che garantirà uno spettacolo multiplo e trasversale, aperto agli scambi tra giovani artisti
più o meno affermati, per una fruizione artistica ampia e diversificata.
Dalle 16,00 alle 20,00 sarà possibile visitare la mostra, partecipando attivamente ai momenti d’interazione performativa offerti in estemporanea dagli artisti presenti: alle 18,30
Special Guest Marco Tarascio in arte MOBY DICK, uno dei più importanti esponenti del Pop
Surrealismo italiano, si esibirà in una performance live di action painting, accompagnato
dalla pianista Laura Zara.
Tra gli artisti in esposizione, le tele e i dipinti di Sigrid Herler, Ebe Petronio, Giulia Caciuttolo, Antonino Perrotta, Andrea Bartolucci, Lorenzo Fasi e Massimiliano Poggioni, mentre per
la sezione grafica saranno in mostra le opere di Alessandro Ribaldo e Gabriele Malaspina.
Le fotografie di Daniele Romaniello, PP+C Creative Studio, Chiara Ernandes, Simona Poncia, Michele Cirillo, Federico Boccardi, Claudia Colella, Michela Chessa, Massimiliano De
Maris, Michela Amadei, Sergio Delle Noci e Marco Sibilio; non mancheranno le installazioni
tra le quali segnaliamo quelle di Emanuela Rizzo e Marialuna Storti.
Tra gli ospiti che parteciperanno all’appuntamento del 24 maggio citiamo Cristiano
Quagliozzi ci presenterà la sua Mostriciattola, esposizione improvvisata delle stampe dei
suoi disegni allestite con filo e mollette, mentre Milena Scardigno (Mila Gno) proporrà la
sua performance/installazione RI-TRATTI, una raccolta di “smorfie” illustrate, donate dal
pubblico, che da spettatore passivo diventa attivo prestando il suo volto per una foto che
verrà trasformata dall’artista in ritratto.
Il progetto 99ARTS, nato nel 2012 da un’idea di Giuseppe Casa – fondatore e direttore
artistico di MArteLive – giunge quest’anno alla sua seconda edizione, a cura di Nadia Di
Mastropietro – coordinatrice nazionale del Concorso MArteLive – e di Marco Ardizzi –
referente nazionale della Sezione Fotografia del Concorso MArteLive.
L’obiettivo è quello di portare l’arte contemporanea nella provincia, invadendo centri
storici e borghi antichi, e quindi diffonderla in ambienti non strettamente deputati all’arte
attraverso allestimenti e installazioni pensate ad hoc e costruite appositamente per il
luogo. Lo scopo è di promuovere l’arte di qualità con mezzi innovativi, coinvolgendo un
ampio pubblico sempre più variegato e diversificato, e creando un’interazione sempre
viva tra artista e spettatore, per un’empirica esperienza dell’arte e della cultura.
Mission che caratterizza da sempre il lavoro di Procult e quindi di MArteLive, continuamente impegnati nella ricerca di nuovi talenti da far emergere e portare alla luce, promuovendone il lavoro sulla scena artistica nazionale.
Per maggiori informazioni consultarecil sito: www.99arts.eu
Vittorio Zenardi
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musica
Al Teatro Palapartenope di Napoli Massimo
Ranieri in “Sogno e son Desto” Tappa partenopea per il nuovo spettacolo musicale firmato da Massimo
Ranieri “Sogno e Son Desto”. Dopo aver registrato sold-out in tutte le
date nello scorso tour “Canto perché non so nuotare” il poliedrico artista
partenopeo torna sulle scene teatrali con l’appuntamento che lo ha reso
celebre in televisione lo scorso 2014. Musicista, attore, regista e ballerino
in oltre 50 anni di carriera Massimo Calone, suo nome d’anagrafe, è stato
un assoluto protagonista della scena teatrale, musicale e artistica italiana. Con un vasto repertorio di classici della canzone napoletana reinterpretati in chiave pop e rock dall’artista partenopeo, lo spettacolo avrà
un vero e proprio one-man show irrefrenabile sul palco,nelle molteplici
vesti di cantante e ballerino allo stesso tempo. Paragonato grazie alle
sue abilità fisiche e al suo temperamento artistico ancora giovanile alle
esibizioni dell’artista pop del secolo, Micheal Jackson, il poliedrico artista partenopeo metterà in scena tutta la sua esperienza cinematografica
e televisiva per un show-totale all’ insegna del ritmo e del divertimento
allo stato puro. Ancora una conferma per un protagonista della scena
teatrale italiana, che da sempre unisce in maniera perfetta il repertorio
della canzone classica partenopea allo stile più moderno e trascinante
diventato il marchio di fabbrica negli ultimi anni dello stesso artista.
Sergio Cimmino
6
musica
Mike 3rd: The War Is Not Over
Giuditta Scorcelletti presenta il nuovo
album “Nightingale” a San Gimignano per
la mostra Equilibrium
Sabato 16 Maggio presso la Sala della Cencellera di San
Gimignano, la cantautrice toscana Giuditta Scorcelletti
presenterà dal vivo il suo nuovo album “Nightingale” nel
corso del vernissage della mostra Equilibrium (visitabile
fino al 22 maggio).
Sarà una preziosa occasione per coniugare la poesia della
canzone d’autore con il fascino dell’arte.
Protagoniste dell’esposizione sono le sculture e le creazione
luminose di Alessandro Bongi, che per l’occasione vestirà
anche i panni del chitarrista.
Nell’album “Nightingale” Giuditta Scorcelletti ha raccolto
quindici brani firmati da Michael Hoppè ed una toccante
versione musicata de “Ave Maria”.
A caratterizzare gli arrangiamenti dei brani le tenui ed
eleganti trame acustiche della chitarra di Alessandro Bongi,
in cui si inseriscono a cesellare le linee melodiche ora il violoncello, ora percussioni come la tabla, ora il contrappunto
del flauto.
Dopo la pubblicazione in anteprima per il mercato coreano
con l’etichetta Huks Music/Sony Music, il disco arriva nei
negozi di tutto il mondo e nei principali store online per la
label americana Spring Hill Music.
L’album rappresenta una importante novità nel percorso artistico della cantante toscana, non solo per il fatto di essere
il suo primo lavoro discografico con brani in inglese, ma
soprattutto perché ci svela tutto il suo talento di interprete
nel rileggere le composizioni firmate da Michael Hoppè.
100 anni fa l’Italia entrava nella sanguinosa Prima Guerra Mondiale. 100 anni dopo The War Is Not Over omaggia la memoria di
tutte le vittime delle guerre, dalla Prima Guerra Mondiale a tutti i conflitti che l’umanità ha permesso e permette ancora, non accorgendosi della vergognosa manipolazione alla quale viene assoggettata.
The War Is Not Over è un disco di passione e di riflessione. Vuole invitare ad analizzare le cose in profondità, ad andare oltre la
superficiale analisi, l’amato uso da parte di molti delle scorciatoie del cervello. The War Is Not Over vuole dare emozioni, trasportare
in visioni.
A soli sette mesi dal suo debutto solista In The Woods, apprezzato dalla stampa specializzata e promosso con un tour di concerti
partito dalla Biennale di Venezia 2014, Mike 3rd torna con un’opera a lui molto cara.
Un progetto speciale che esce esattamente a cento anni di distanza dall’entrata in guerra dell’Italia: il 24 maggio 2015 The War Is
Not Over non celebra conflitti nè proclama proteste ma omaggia - in maniera commossa, sentita, partecipe - le vittime di tutte le
guerre, passate e presenti.
Realizzato tra la fine del 2014 e la metà del 2015, pubblicato con il Patrocinio della della Regione Veneto e del Comune di Carmignano Di Brenta (PD), distribuito negli store digitali (Bandcamp, iTunes, Spotify etc.) proprio da domenica 24 maggio, The War Is
Not Over è la summa delle ambizioni artistiche e delle suggestioni musicali che Mike 3rd nutre da tempo. Il musicista e produttore
prosegue nel suo itinerario all’insegna di un rock moderno, elettrico, sofisticato ma grintoso, raffinato nelle soluzioni e ingegnoso
nelle scelte di arrangiamento. Gli amanti di Hypnoise, Tunatones e ExKGB (le band che ha fondato e in cui ha militato) troveranno la
stessa vitalità, la medesima ricerca di un’indipendenza artistica reale, concreta.
Chi ha scoperto Mike 3rd con In The Woods troverà l’inconfondibile e fragrante sound analogico, figlio di un percorso produttivo
ormai rodato nel Prosdocimi Recording Studio e di un’abituale collaborazione con grandi nomi italiani e stranieri. Anche questa
volta, a fianco di Mike 3rd troviamo musicisti straordinari: Tony Levin e Pat Mastelotto, che hanno legato la loro statura artistica a
nomi come John Lennon, Pink Floyd, Peter Gabriel, King Crimson e numerosissimi altri, hanno in comune con Mike 3rd una lunga
amicizia e una partnership consueta. Con loro Benny Greb, batterista tedesco tra i più ammirati al mondo, e un team di eccellenti
talenti italiani come Iarin Munari, Alberto Stocco, Andrea Tombesi, Roberta Canzian, Filippo Galvanelli e Sofia Borgo.
Coinvolto nel disco l’immancabile Ronan Chris Murphy: il noto producer californiano ha lavorato a stretto contatto con Mike,
tanto che che “quando ha ascoltato le registrazioni il giorno dopo essere arrivato in Italia è rimasto impressionato, ha subito detto
che questo è il miglior lavoro di engineering che abbia mai realizzato”. Secondo Mike e Ronan, un disco contro ogni guerra deve
combattere la sua “guerra pacifica” contro il Loudness War, come spiega l’autore: “Ronan sostiene che The War Is Not Over ha un
suono glorioso proprio di pietre miliari come The Dark Side of the Moon e il White Album beatlesiano, per citarne due registrati
su profumato nastro analogico. Abbiamo voluto confrontare un estratto con Vertigo degli U2 (da How to Dismantle an Atomic
Bomb): ovviamente è stato necessario un “level matching” che tra l’altro i servizi di streaming hanno iniziato ad implementare, e nel
confronto The War Is Not Over ci ha colpito profondamente per la profondità, la ricchezza, la corposità, lo spazio tra gli strumenti.
La guerra pacifica contro il “Loudness war” ha segnato un altro punto a favore”.
Ventuno brani intervallati da dieci marce, un’idea di ‘passeggiata sonora’ ispirata ai celeberrimi Quadri di un’esposizione di Mussorgskji e agli sforzi a favore della pace di John Lennon e Yoko Ono, un sound rock corposo e diretto, una figura artistica, quella di
Mike 3rd, circondata da numerosi strumenti vintage e da una squadra di musicisti appassionati e vogliosi di partecipare. Contro
ogni guerra.
Info:
The War Is Not Over su Bandcamp:
https://mike3rd.bandcamp.com/album/the-war-is-not-over
Mike 3rd:
www.mike3rd.com
Prosdocimi Recording Studio:
www.prosdocimirecording.com
Synpress44 Ufficio stampa:
www.synpress44.com
Vittorio Zenardi
Vittorio Zenardi
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cinema
“Tutto è amore” in proiezione per la quarta
giornata della Festa del Cinema Bulgaro
di Vittorio Zenardi
Giovedì 28 Maggio, Sala Kodak della Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1): procede la Festa
del Cinema Bulgaro con la proiezione, a partire dalle 20.00, del quarto film prescelto per raccontare il Centenario
del Cinema Bulgaro: si tratta di Tutto è amore di Stefan Trifonov con Ivan Ivanov, Yanina Kasceva, Ilya Radev e
Maria Stefanova.
L’idea della retrospettiva è stata della televisione nazionale bulgara che ha lanciato il format de Le scarpe lucide
del cinema bulgaro: al pubblico è stato così chiesto di scegliere i film del passato più amati tramite televoto.
Tutto è amore (1979)
Paese: Bulgaria
Durata: 141’
Regia: Borislav Sharaliev
Sceneggiatura: Boyan Papazov
Fotografia: Stefan Trifonov
Con: Ivan Ivanov, Yanina Kasceva, Ilya Radev, Maria Stefanova
Lo spirito libero opposto alla macchina opprimente del Sistema. La passione contro il conformismo gelido. Ed un
irresistibile Ivan Ivanov che diventa la vera star del cinema bulgaro per un decennio intero.
Rado è un adolescente problematico che ha passato tanti anni in riformatorio. Figlio di genitori divorziati, è
famoso per la sua capacità di correre, sia in pista che via dalle istituzioni. Durante una delle sue fughe dalla scuola
che odia incontra Albena, una ragazza che proviene da un mondo completamente diverso da quello in cui è
cresciuto lui.
Lei è la prima persona a mostrargli fiducia e rispetto e presto i due si innamorano. Per il suo passato problematico
i genitori di lei sono fortemente contrari alla relazione e fanno di tutto per separarli.
25 maggio 2015, Casa del Cinema (Villa Borghese) di Roma: si apre alle 20.30
l’ottava edizione della Festa del cinema bulgaro. Organizzata dall’Istituto Bulgaro
di Cultura a Roma, questo appuntamento è una finestra sulle migliori nuove
produzioni di una cinematografia con la quale l’Italia da anni, oramai, ha intessuto
uno straordinario dialogo.
L’iniziativa fa parte del Mese della Cultura Internazionale promosso da Roma
Capitale. Ad aprire questa kermesse di questa importante edizione sarà Il giudizio
(Съдилището), ultimo lavoro del regista Stefan Komandarev che vede protagonisti Asen Blatechky insieme al serbo Miki Manojlović (Underground e Gatto
Nero Gatto bianco di Kusturica o Il macellaio di Grimaldi). Alla proiezione saranno
presenti il regista, Stefan Komandarev, l’attore Asen Blatechky, protagonista del film nonché fra i volti più noti della cinematografia
bulgara contemporanea; e una delle protagoniste del film, Paraskeva Dzhukelova.
Fra gli altri prestigiosi ospiti della serata: il Ministro della Cultura della Bulgaria Vezhdi Rascidov, il Direttore del Centro di Cinematografia bulgara Pavel Vasev, il Direttore della Programmazione e Palinsesto della Televisione Nazionale bulgara Sevda Shishmanova.
Una grande aperture, quindi, che nasce anche dall’importante significato di questa edizione del Festival: esattamente cent’anni fa,
infatti, aveva luogo la proiezione della prima pellicola bulgara: Il bulgaro è galante (Българан е галант) di Vasil Gendov.
Il Giudizio è una pellicola del 2014 e narra la travagliata storia di Mityo e di suo figlio Vasco. I protagonisti della vicenda abitano in
una regione piuttosto povera della Bulgaria, al confine tra Turchia e Grecia. La triste storia vede Mityo confrontarsi con la più grave
tragedia della sua vita: l’aver perso sua moglie, il lavoro ed infine anche il rispetto e la fiducia di ciò che di più caro gli è rimasto
al mono, suo figlio. Per poter sperare di salvare almeno l’ultimo legame famigliare rimastogli, Mityo dovrà espiare un peccato
commesso ben 25 anni fa. Il film è stato presentato per la prima volta in anteprima nell’ottobre del 2014 durante il film festival di
Varsavia.
Regista de Il Giudizio, è Stefan Komandarev, laureato in regia alla EAVE nel 2011 e membro dell’Associazione dei registi bulgari,
dell’Associazione dei produttori cinematografici e dell’Accademia filmografica europea. Noto anche come produttore e sceneggiatore bulgaro, Komandarev è la mente ideatrice di numerosi film e documentari tra cui Il mondo è grande e la salvezza ci aspetta dietro
l’angolo (2008), primo film bulgaro nominato per la selezione di film internazionali agli Oscar nel 2010, vincitore di 35 premi di festival internazionali , di cui la maggior parte nella sezione premi del pubblico. Tra gli altri La città delle badanti (2002, doc.), Alfabeto
della speranza (2003, doc.), Pane attraverso il recinto (2002, doc.), Pensione per cani (1999).
Grande apertura per la Festa del Cinema Bulgaro a
Roma
di Vittorio Zenardi
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cinema
Il gran finale della Festa del
cinema bulgaro a Roma: cinque i film
in programmazione per
il 30 e 31 Maggio
di Vittorio Zenardi
Sta per volgere al termine l’ottava edizione della Festa del Cinema Bulgaro che quest’anno si è aperta con la stipula dell’accordo bilaterale di co-produzione tra Italia e Bulgaria
per la promozione delle coproduzioni cinematografiche ed audiovisive, alla presenza del
Ministro per i Beni e le attività culturali italiano Dario Franceschini e del Ministro della
Cultura della Bulgaria Vezhdi Rascidov.
Il festival ha visto sin dalla sua apertura, il 25 Maggio, una grande affluenza e interesse da
parte del pubblico. Una cinematografia, quella bulgara, che al compimento dei suoi 100
anni dimostra di essere sempre di grande interesse e stimolo culturale.
Per le ultime due giornate, tra il 30 e il 31 Maggio, vedranno susseguirsi da pomeriggio
fino a sera ben cinque diversi film: per la penultima giornata verranno proiettati Beato tra
le Donne di Obreshkov del 1978 e il più recente Hombre, film del 2015 del regista Paunov.
L’ultimo giorno vedrà invece la proiezione de Il ladro di pesche del 1974 di Radev, Ieri del
1988 di Andonov e Il Dossier Petrov del 2015 di Balabanov.
Per i film di più vecchia data ricordiamo come, attraverso un’idea della Televisione
Nazionale Bulgara, sia nata l’idea per un’approfondita retrospettiva sulla cinematografia
nazionale che grazie al format Le scarpe lucide del cinema bulgaro, ha selezionato e
scelto nei mesi passati alcuni tra i film più amati dai bulgari tramite televoto.
Beata tra le donne
Sabato, 30 maggio. Sala KODAK ore 19:00
Paese: Bulgaria
Durata: 105’
Regia: Valo Radev
Sceneggiatura: Valo Radev
Fotografia: Todor Stoyanov
Con: Rade Markovic, Nevena Kokanova, Mihail Mihailov, Naum Shopov
Corre l’anno 1918, è la fine della Prima Guerra Mondiale e sulle strade di Veliko Tarnovo
passano i prigionieri di guerra. Il comandante della città, un ufficiale meticoloso, tiene la
moglie Lisa dietro le grate della loro casa in mezzo al giardino di peschi. Un giorno Lisa
sorprende il serbo Ivo Obretenovic mentre cerca di rubare qualche pesca dagli alberi. La
fame l’ha forzato a scappare dal campo prigionieri. Nella donna che vive ormai da tempo
in solitudine nasce prima la compassione per il soldato straniero, poi un grande amore.
Tornato al campo Ivo non vede l’ora di rivedere Lisa. Entrambi però già sanno che il loro
amore non avrà seguito, ma l’impossibilità di stare insieme farà crescere i loro sentimenti.
Paese: Bulgaria
Il film venne proiettato nel programma di concorso a Venezia ’64, Varna ’64 e vinse il premio per miglior attore protagonista e per miglior attrice protagonista.
Durata: 88’
Ieri
Regia: Alexander Obreshkov
Domenica, 31 maggio, Sala KODAK ore 19:00
Sceneggiatura: Kiril Topalov
Paese: Bulgaria
Fotografia: Krum Krumov
Durata: 84’
Con: Mariana Dimitrova, Doroteya Toncheva, Evghenia Barakova, Maria Statulova, Rumiana Pasheva, Georghi Mamalev, Anton Radichev
Regia: Ivan Andonov
Alla fine del liceo Elena, la protagonista, decide di iniziare da subito a lavorare e diventa
tassista, anche se con il divieto dei genitori prosegue con la sua decisione. In questo
modo incontra Jonio, di cui si innamora fin da subito e di cui rimane incinta. Il periodo
è quello del regime comunista ed una ragazza così giovane con in grembo un bambino
non è sicuramente ben vista. Così Elena è costretta a passare gli ultimi mesi della sua
gravidanza nascosta nell’istituzione “la casa della madre e dei figli”, di cui assisterà a tutti i
drammi interni. Alla fine dovrà decidere se crescere il bambino da sola o meno.
Sceneggiatura: Vlado Daverov
Fotografia: Krasimir Kostov
Con: Sofia Kuzeva, Hristo Shopov, Georghi Rusev, Georghi Staykov, Petar Popiordanov –
Chocho, Nicola Rudarov, Nadya Todorova
Paese: Bulgaria
Ci si ritrova catapultati nella seconda metà degli anni’60, in un liceo d’élite durante il periodo del comunismo in bulgaria. Questo piccolo mondo a parte racconterà con nostalgia
tutte le sue vicissitudini, amori, odi, tradimenti e la perdita di un caro amico. Si racconterà
di tutto: dalla compagna di classe incinta ai dischi proibiti del rock ‘n’ roll occidentale.
Il film venne successivamente premiato con il Premio del pubblico a IFF “La rosa d’oro”
(1988), il Premio per la regia al IFF Mosca (1989) e infine il Primo premio all’IFF a San Remo
(1989).
Durata: 109’
Il dossier Petrov (2015)
Regia: Zahari Paunov
Domenica, 31 maggio, Sala DELUXE ore 21:00
Sceneggiatura: Emil Tonev
Durata: 100’
Fotografia: Ivan Vatsov
Regia: Georghi Balabanov
Colonna sonora: Petar Gheorghiev
Sceneggiatura: Jean-Claude Carrier, Georghi Balabanov
Con: Valeri Yordanov, Stefka Yanorova, Lubomir Bachvarov, Kalin Veliov
Fotografia: Stefan Ivanov
Ivan Rankov, Antonio Dimitrievski, Borislav Stoilov, Emil Tonev, Dimitar Terziev, Dimitar
Dimitrov, Biser Marinov
Colonna sonora: Petar Gheorghiev
Hombre
Sabato, 30 maggio, Sala DELUXE ore 21:00
Il film racconta prende come soggetto tre tra i più importanti valori per l’uomo: l’amicizia,
l’amore e la tolleranza. Caratteristica fondamentale del film, che racconta le vicende
in una chiave tragi-comica, è l’impossibilità di poter avere tutti questi valori insieme.
protagonista della storia un ragazzo caucasico, il quale si troverà a vivere una vicenda
del tutto insolita per lui. Nella pellicola non si cercherà di dare giudizi sui protagonisti, a
parte che per uno..Hombre. Il regista è Zahari Paunov laureato in cinematografia presso
l’Accademia Nazionale d’Arte drammatica a Sofia. Scompare tragicamente in un incidente
nel 2014 al ritorno dal festival “La rosa d’oro” dove aveva presentato il suo film di debutto
“Hombre”.
Il Ladro di Pesche
Domenica, 31 maggio, Sala KODAK ore 17:00
Con: Mihail Bilalov, Hristo Shopov, Radina Kardzhilova
Durante gli ultimi anni del comunismo in Bulgaria ad un attore teatrale, Alexander Petrov,
viene proibito di salire sul palcoscenico per motivi a lui sconosciuti. Dopo la caduta
del regime scopre che l’uomo che l’ha tradito è la persona che ammirava di più, il suo
insegnante ed amico. La rivelazione avviene durante il funerale di quest’ultimo, nel
preciso istante che precede il momento in cui Petrov deve ricordarlo con un discorso di
commiato. Deluso, Petrov abbandona completamente la vita sociale. Il suo amico Marcov,
ex dirigente dei servizi segreti e attualmente imprenditore, lo aiuta a superare questo
momento difficile. Ci troviamo nel periodo 1994-95, anni di feroce capitalismo, violenza e
guerre tra la criminalità organizzata. Marcov, apprezzando il talento di Petrov, gli propone
di guidare un nuovo partito politico che ha come unico intento quello di salvare il Paese
dalla terribile china verso cui si sta dirigendo.
Vittorio Zenardi
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cinema
Fred (Michael Caine), compositore in pensione e Mick (Harvey Keitel), regista ancora in attività, decidono di
passare un periodo in un elegante albergo ai piedi delle Alpi.
Qui osserveranno le varie umanità che compongono la lussuosa struttura, rievocando il passato.
Con Youth - La giovinezza, Sorrentino conferma la sua maestria tecnica, creando immagini che contengono
una coscienza dell’infinito, un’interiorità spirituale, dove la forma riecheggia il contenuto.
L’eleganza stilistica, formale, vista ne La grande bellezza, qui è come amplificata, tanto che qualcuno, parlando
di “giochi di stile” l’ha classificata come un’opera ridondante, irritante.
A mio avviso, invece, questa ricercatezza, questa volontà nell’inseguire sempre l’inquadratura perfetta, la carrellata suggestiva, il perfetto accostamento musicale, denotano un’urgenza espressiva, una visione, un linguaggio, che Sorrentino sente come l’unico possibile per dare dignità “artistica” alle sue rappresentazioni.
Tramite la figura di Mick, ci mostra le dinamiche interne che portano alla creazione di un film, nonchè il suo pensiero sull’industria cinematografica.
In fondo, come sosteneva il regista indiano Mani Kaul, la persona che sta girando il film é il vero argomento del film.
Youth, in questo senso, pare essere la sintesi del cinema del regista napoletano, riecheggia atmosfere a lui care “sistematizzandone” la sua poetica.
La stessa cura del “particolare”, la riscontriamo nella sceneggiatura e nella stesura dei dialoghi.
Ironici e divertenti, ma spesso velati di malinconia forniscono l’opera di un perfetto ritmo interno.
Un montaggio “mentale” ci porta nell’inconscio dei protagonisti, e crea un meccanismo dove l’immagine successiva non è quella che ti aspetteresti.
La musica, con la colonna sonora curata da David Lane assurge al ruolo di vera protagonista fino all’apice del epilogo finale.
Youth, chiede un’immersione nella visione, un assorbimento, perché solo così si può ottenere un rapporto vero, autentico e sincero con l’oggetto del nostro sguardo.
“Le emozioni sono tutto quello che abbiamo”.
Youth - La giovinezza: recensione
Vittorio Zenardi
Sarà una grande kermesse dedicata al meglio del cinema bulgaro degli ultimi anni, ma anche ai cent’anni di vita di questa interessantissima scuola di cinema. Parliamo della Festa del cinema
bulgaro che, organizzata dall’Istituto Bulgaro di Cultura a Roma, animerà dal 25 al 31 maggio 2015 la Casa del Cinema (Villa Borghese) di Roma.
L’iniziativa fa parte del Mese della Cultura Internazionale promosso da Roma capitale.
Numerosi i partner che hanno deciso di appoggiare questa iniziativa: a cominciare dal Ministero della Cultura della Repubblica Bulgara che organizza l’evento in collaborazione con l’Ambasciata
della Repubblica di Bulgaria in Italia e quella presso la Santa Sede.
L’appuntamento gode inoltre del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma capitale e della preziosa collaborazione della FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), del Centro
Nazionale di Cinematografia Bulgaro, dell’Associazione Culturale Italo-Bulgara “La Fenice” e della camera di commercioItaliana in Bulgaria.
Media partner dell’evento sono: la Televisione Nazionale Bulgara, presente fin dalla prima edizione e, a partire da quest’anno, i magazine Cinecorriere, Cineuropa, What’s up, Corriere Italia-Bulgaria
e con il quotidiano online Affaritaliani.it.
Fra gli ospiti attesi ci saranno: il Ministro della Cultura della Bulgaria Vezhdi Rascidov, il direttore del Centro di Cinematografia bulgara Pavel Vasev, il direttore della Programmazione e Palinsesto
della Televisione Nazionale bulgara Sevda Shishmanova, i registi Stefan Komandarev (Il Giudizio), Yavor Veselinov (Adulterio), Georghi Balabanov (Il dossier Petrov), gli attori Asen Blatechky (Il
Giudizio), Malin Krastev (Il dossier Petrov), Vlado Penev (Adulterio), Stefka Yanorova (Hombre), Paraskeva Dzhukelova, (Il Giudizio, July), Mihail Bilalov, (Il dossier Petrov), i produttori Galina Toneva
(July) e Atanas Marinov (Hombre), Anna Simeonoff, graphic designer e curatore della piattaforma Plakat Kombinat per la mostra I love this movie.
Un anno di particolare significato questo 2015: esattamente cent’anni fa, infatti, aveva luogo la proiezione della prima pellicola bulgara: Il bulgaro è galante (Българан е галант) di Vasil Gendov.
Questa edizione del Festival, quindi, prevede alcuni titoli fra i più significativi del 2014 come Il giudizio (Съдилището), ultimo lavoro del regista Stefan Komandarev che vede protagonisti Asen
Blatechky insieme al serbo Miki Manojlović (Underground e Gatto Nero Gatto bianco di Kusturica o Il macellaio di Grimaldi); e Il dossier Petrov (Досието Петров): uno sguardo intrigante sui temi
dell’amicizia e del tradimento durante gli ultimi anni del regime comunista in Bulgaria dello sceneggiatore francese Jean-Claude Carrière (autore della sceneggiatura, fra gli altri, de: La bella di
giorno e Quell’oscuro oggetto del desiderio di Bunuel, La cagna di Ferreri, fino a L’ultimo inquisitore di Forman).
Ma anche un’approfondita retrospettiva sulla cinematografia bulgara del passato. La presentazione del format della Televisione Nazionale Bulgara, Le scarpe lucide del cinema bulgaro, sarà
l’occasione per proporre dieci tra i film più amati dai bulgari e scelti in questi mesi tramite televoto. Una delle iniziative più fortunate promosse dal celeberrimo programma televisivo bulgaro in
occasione del centenario.
A Roma, quindi, verranno trasmessi alcuni tra i film più amati dai bulgari, selezionati fra cento fra i titoli degli ultimi cento anni. Fra i film prescelti anche alcuni molto noti in Italia, come Corno di
capra (1972, premio Carlovi Vari 1972 e Hugo d’argento a Chicago nel 1973) e Il ladro di pesche di Vălo Radev (1964, presentato alla Mostra del cinema di Venezia dello stesso anno).
Come tradizione, la Festa del Cinema Bulgaro è un’importante occasione di incontro fra registi, attori e produttori bulgari con i colleghi italiani. Per l’inaugurazione di quest’anno a Roma sarà presente una numerosa delegazione di protagonisti del Cinema bulgaro guidata dal Ministro della Cultura della Bulgaria Vezdhi Rascidov.
Fra gli ospiti italiani delle passate edizioni, ricordiamo fra tutti: Ettore Scola, Maria Grazia Cucinotta, i fratelli Taviani, Luigi Perelli, Sebastiano Somma e altri.
In programma anche una mostra di poster intitolata I love this film a cura dei giovani grafici bulgari del collettivo Plakat Kombinat: una rivisitazione artistica contemporanea di emblematici film
bulgari e stranieri. L’esposizione avrà luogo nei giorni del festival sempre presso le sale Sergio Amidei e Cesare Zavattini della Casa del Cinema.
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Vittorio Zenardi
cinema
RIFF Awards 2015: i vincitori
Grande successo di pubblico per la XIV edizione del RIFF, Rome Independent Film Festival (715 maggio 2015), che ha visto in programmazione,presso il The Space Cinema Moderno ed il
Nuovo Cinema Aquila di Roma, più di 120 opere in in concorso - tra lungometraggi, cortometraggi e documentari - provenienti da oltre 40 Paesi.
I RIFF Awards, il cui valore ammonta ad un totale di circa 50.000 Euro, sono stati assegnati nel
corso della serata di premiazione alla presenza, come ospite d’onore, della grande attrice Caroline Goodall (Cliffhanger, Schindler’s List, Nymphomaniac) alle seguenti opere:
Miglior Lungometraggio Internazionale
**Ex-aequo:
“Fair Play” di Andrea Sedlackova (Czech Rep/Slovakia/Germany)
“Kebab & Horoscope” di Grzegorz Jaroszuk (Poland)
Miglior Lungometraggio Italiano:
“La mezza stagione” di Danilo Caputo (Italy/Romania/Greece)
premiospeciale all’attrice di “The Elevator” Caroline Goodall
Miglior Film Documentario Internazionale:
vincitore “The land of many palaces” di Adam Smith & Song Ting (UK/China)
**Menzione speciale a “Return to Homs” di Talal Derki (Syria)
Miglior Film Documentario Italiano:
vincitore “Gente dei bagni” diStefania Bona & Francesca Scalisi
**Menzione speciale a “Altamente” di Gianni De Blasi
**Segnalazione per “Il segreto di Otello” di Francesco Ranieri Martinotti, per il racconto divertito di un pezzo della storia del cinema italiano che oggi non c’è più.
Miglior Documentario Corto:
vincitore “My dad’s a rocker” di Zuxin Hou (USA / China)
Miglior Cortometraggio Internazionale:
vincitore “Invisible spaces” di Dea Kulumbegashvili (Georgia)
**Menzione speciale a “Discipline” diChristophe M. Saber (Switzerland)
Miglior Cortometraggio Italiano:
vincitore “L’uomo pietra” di Luca Scivoletto
**Menzione speciale a “Child K” di Roberto De Feo & Vito Palumbo
**Menzione speciale a “Due piedi sinistri” di Isabella Salvetti
Miglior Cortometraggio Studenti
vincitore “Paris on the water” di Hadas Ayalon (Israel)
**Menzione speciale a “How I didn’t become a piano player” di Tommaso Pitta (UK)
Miglior Cortometraggio d’Animazione
vincitore “The Old Tree” di Farnoosh Abedi (Iran)
I RIFF Awards 2015 sono stati assegnati dalla Giuria Internazionale del Festival, composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe
Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per “The Passion”, e “Wes
Anderson”; da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali “La nave dolce”, “La ritirata” e “Con il fiato sospeso”, dall’attrice e produttrice indiana Vishakha Singh, dal documentarista
Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette
e dal regista Gianfranco Pannone.
Il RIFF, diretto da Fabrizio Ferrari, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e Turismo di Roma, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate.
Vittorio Zenardi
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cinema
MAD MAX FURY
ROAD: LA RECENSIONE
Con MAD
MAX FURY ROAD, George Miller
spinge in avanti i limiti del cinema contemporaneo, come se tutti i suoi sforzi creativi, spesso ingabbiati da
logiche produttive, trovassero qui, il punto massimo di convergenza,
dando alla luce un’opera potente e visionaria. Certamente commerciale ma
con un’autorialità altrettanto evidente. Immersi in paesaggi desolati, bruciati dal sole
implacabile del deserto, i protagonisti si lanciano in un inseguimento mozzafiato, spietato
e violento. La sceneggiatura è già tutta qui, perché Miller, decide di far parlare le immagini, che
rapiscono lo spettatore, lo inglobano in un universo parallelo, vero e falso non importa, impossibile
sottrarre lo sguardo e non essere partecipe.
Come in una partitura musicale da eseguire senza interruzioni, il film scorre veloce davanti a noi, senza cali di
tensione, ma anzi aumentando sempre di più il ritmo. Miller punta tutto sul visibile, sul potere attrattivo dell’immagine, sicuramente ricordandosi le parole di Alfred Hitchcock, che sosteneva che bisogna realizzare film che possano essere visti ovunque nel mondo, senza bisogno di sottotitoli. Per creare questo vero e proprio fiume in piena che
scorre inesorabile, si affida ad un montaggio impercettibile, dando la netta sensazione di verosimiglianza di una furiosa
cavalcata di un giorno.
Un’opera che viene esaltata da una fotografia maestosa, che passa dai colori chiari e abbaglianti a quelli più acidi e crepuscolari, come se nascesse da un incontro/scontro di tavolozze impressioniste/espressioniste, creando atmosfere altamente
suggestive. Alcune immagini poi, si fissano nella mente per la propria forza icastica e straniante.
Tutto e stato congegnato in modo impeccabile, basti pensare ai numerosi dettagli di quel luna park di moto e macchine
messo in scena, fino al make up e ai costumi.
Miller ci fa entrare nella sua stanza dei giochi, ma nello stesso tempo, firma questo suo ultimo lungometraggio,
affrontando temi di grande attualità, come l’esercizio del potere, il destino dell’umanità e il futuro, che lui vede
ed auspica in mano alle donne, esemplificato nella metafora dell’elevatore nella scena finale.
Per finire, da segnalare, le ottime interpretazioni di Tom Hardy/Max Rockatansky e Charlize Theron/
Furiosa, che rimane elegante e sensuale nonostante il costume di scena non assomigli neanche
lontanamente ad un abito sera..ma si sa, la classe non è acqua… Uscita Italiana: 14 Maggio
2015
Vittorio Zenardi
Al via da pochi
giorni a Firenze le riprese di Inferno:
il terzo capitolo della serie cinematografica che ha come
protagonista il prof. Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks, diretto
da Ron Howard e targato Columbia Pictures.
“Sono molto emozionato di iniziare le riprese del nostro terzo film con Robert Langdon – ha
detto Ron Howard -. Il pubblico di tutto il mondo ha dimostrato grande interesse per le avventure
del famoso professore e Inferno avrà tutto quello che si aspettano: dall’intrigo all’azione”.
L’attore premio Oscar Tom Hanks veste per la terza volta i panni dello stimato professor Langdon, l’esperto di
simbologia nato dalla penna dello scrittore statunitense Dan Brown. Al suo fianco un cast d’eccezione composto da
Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen.
INFERNO”: a Firenze le
le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard.
riprese del film di Ron Howard con IlLafilm,sceneggiatura
è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown.
Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor.
Tom Hanks e Felicity Jones
Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham.
Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day.
Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment.
Vittorio Zenardi
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cinema
David di Donatello 2015: incetta di nomination per Anime Nere di
Francesco Munzi
‘Anime Nere’ di Francesco Munzi riceve ben 16 nomination
ai David di Donatello 2015, fra cui quelle per miglior
film, miglior regista, miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista per
Fabrizio Ferracane.
‘Il giovane favoloso’ di Mario Martone ha ottenuto 14 candidature, mentre con dieci candidature ‘Mia madre’ di
Nanni Moretti e ‘Il ragazzo invisibile’ di Gabriele Salvatores.
Seguono ‘Torneranno i prati’ di Ermanno Olmi con otto candidature, ‘Hungry Hearts’ di Saverio Costanzo e ‘Noi e la
Giulia’ di Edoardo Leo, entrambi con sette candidature.
Virna Lisi candidata come migliore attrice per il suo ultimo film Latin Lover.
Di seguito la lista completa dei CANDIDATI PREMI DAVID DI DONATELLO 2014-15:
MIGLIOR FILM
ANIME NERE regia di: Francesco MUNZI
HUNGRY HEARTS regia di: Saverio COSTANZO
IL GIOVANE FAVOLOSO regia di: Mario MARTONE
MIA MADRE regia di: Nanni MORETTI
TORNERANNO I PRATI regia di: Ermanno OLMI
MIGLIORE REGISTA
Francesco MUNZI per il film: ANIME NERE
Saverio COSTANZO per il film: HUNGRY HEARTS
Mario MARTONE per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Nanni MORETTI per il film: MIA MADRE
Ermanno OLMI per il film: TORNERANNO I PRATI
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Andrea JUBLIN per il film: BANANA
Lamberto SANFELICE per il film: CLORO
Eleonora DANCO per il film: N-CAPACE
Edoardo FALCONE per il film: SE DIO VUOLE
Laura BISPURI per il film: VERGINE GIURATA
MIGLIORE SCENEGGIATURA
Francesco MUNZI, Fabrizio RUGGIRELLO, Maurizio BRAUCCI per il film: ANIME NERE
Saverio COSTANZO per il film: HUNGRY HEARTS
Mario MARTONE, Ippolita DI MAJO per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Edoardo LEO, Marco BONINI per il film: NOI E LA GIULIA
Nanni MORETTI, Francesco PICCOLO, Valia SANTELLA per il film: MIA MADRE
MIGLIORE PRODUTTORE
Cinemaundici e Babe Films, con Rai Cinema per il film: ANIME NERE
Palomar, Rai Cinema per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Nicola GIULIANO, Francesca CIMA, Carlotta CALORI per Indigo Film, con Rai Cinemaper il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Carlo CRESTO-DINA per il film: LE MERAVIGLIE
Nanni MORETTI per Sacher Film, Domenico PROCACCI per Fandango, con Rai Cinemaper il film: MIA MADRE
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Alba ROHRWACHER per il film: HUNGRY HEARTS
Virna LISI per il film: LATIN LOVER
Margherita BUY per il film: MIA MADRE
Jasmine TRINCA per il film: NESSUNO SI SALVA DA SOL
Paola CORTELLESI per il film: SCUSATE SE ESISTO!
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Fabrizio FERRACANE per il film: ANIME NERE
Elio GERMANO per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Alessandro GASSMANN per il film: IL NOME DEL FIGLIO
Riccardo SCAMARCIO per il film: NESSUNO SI SALVA DA SOLO
Marco GIALLINI per il film: SE DIO VUOLE
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Barbora BOBULOVA per il film: ANIME NERE
Micaela RAMAZZOTTI per il film: IL NOME DEL FIGLIO
Valeria GOLINO per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Giulia LAZZARINI per il film: MIA MADRE
Anna FOGLIETTA per il film: NOI E LA GIULIA
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Luigi LO CASCIO per il film: IL NOME DEL FIGLIO
Fabrizio BENTIVOGLIO per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Nanni MORETTI per il film: MIA MADRE
Claudio AMENDOLA per il film: NOI E LA GIULIA
Carlo BUCCIROSSO per il film: NOI E LA GIULIA
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Vladan RADOVIC per il film: ANIME NERE
Fabio CIANCHETTI per il film: HUNGRY HEARTS
Renato BERTA per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Italo PETRICCIONE per il film: IL RAGAZZO INVISIBIL
Fabio OLMI per il film: TORNERANNO I PRATI
MIGLIORE MUSICISTA
Giuliano TAVIANI per il film: ANIME NERE+
Nicola PIOVANI per il film: HUNGRY HEARTS
Sascha RING (Apparat) per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Ezio BOSSO, Federico DE ROBERTIS per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Paolo
FRESU per il film:
TORNERANNO I PRATI
MIGLIORE CANZONE
ORIGINALE
“ANIME NERE” interpretata da M.
DE LORENZO, musica e testi di G. TAVIANIper il film: ANIME NERE
“WRONG SKIN” musica, testi e interpretazione di M. CIPOLLAper il film: IL RAGAZZO
INVISIBILE
“ELIS” musica e testi di A. ANNECCHINO, inter. da
C. CUTAIA e M. SCIUCCHINOper il film: NESSUNO SI
SALVA DA SOLO
“SEI MAI STATA SULLA LUNA?” musica, testi e interpretazione di F. DE GREGORIper il film: SEI MAI STATA SULLA
LUNA?
BONESEMPIO musica e testi di G. CORAPI e R. SERRETIELLO,
inter. R. SERRETIELLOper il film: TAKE FIVE
MIGLIORE SCENOGRAFO
Luca SERVINO per il film: ANIME NERE
Giancarlo MUSELLI per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Emita FRIGATO per il film: MARAVIGLIOSO BOCCACCIO
Paki MEDURI per il film: NOI E LA GIULIA
Giuseppe PIRROTTA per il film: TORNERANNO I PRATI
MIGLIORE COSTUMISTA
Marina ROBERTI per il film: ANIME NERE
Ursula PATZAK per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Alessandro LAI per il film: LATIN LOVER
Lina NERLI TAVIANI per il film: MARAVIGLIOSO BOCCACCIO
Andrea CAVALLETTO per il film: TORNERANNO I PRATI
MIGLIORE TRUCCATORE
Sonia MAIONE per il film: ANIME NERE
Maurizio SILVI per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Maurizio FAZZINI per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Ermanno SPERA per il film: LATIN LOVER
Enrico IACOPONI per il film: MIA MADRE
MIGLIORE ACCONCIATORE
Rodolfo SIFARI per il film: ANIME NERE
Daniela TARTARI per il film: HO UCCISO NAPOLEONE
Aldo SIGNORETTI, Alberta GIULIANI per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Alberta GIULIANI per il film: LATIN LOVER
Carlo BARUCCI per il film: MARAVIGLIOSO BOCCACCIO
MIGLIORE MONTATORE
Cristiano TRAVAGLIOLI per il film: ANIME NERE
Francesca CALVELLI per il film: HUNGRY HEARTS
Jacopo QUADRI per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Massimo FIOCCHI, Chiara GRIZIOTTI per il film: ITALY IN A DAY
Clelio BENEVENTO per il film: MIA MADRE
MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA
Stefano CAMPUS per il film: ANIME NERE
Remo UGOLINELLI per il film: IL NOME DEL FIGLIO
Gilberto MARTINELLI per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Alessandro ZANON per il film: MIA MADRE
Francesco LIOTARD per il film: TORNERANNO I PRATI
Alessandro Zanon sarebbe entrato in cinquina anche per il film Il giovane favoloso, ma da Regolamento viene candidato
solo per il film più votato.
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Chromatica per il film: IL GIOVANE FAVOLOSO
Visualogie per il film: IL RAGAZZO INVISIBILE
Reset VFX per il film: LA BUCA
Reset VFX, Visualogie per il film: NOI E LA GIULIA
Rumblefish per il film: TORNERANNO I PRATI
Chromatica sarebbe entrata in cinquina anche per il film #La trattativa – stato mafia, ma da Regolamento viene candidata solo
per il film più votato.
DAVID GIOVANI
ANIME NERE di Francesco Munzi
I NOSTRI RAGAZZI di Ivano De Matteo
IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone
IL RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores
NOI E LA GIULIAdi Edoardo Leo
Vittorio Zenardi
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cinema
La voce - Il talento può uccidere
La Voce racconta la storia di Gianni (Rocco Papaleo), un imitatore di grande talento la cui carriera si è arenata alle esibizioni nei locali notturni. Dotato di una
straordinaria capacità di “rubare” la personalità di chi imita, ne riproduce perfettamente la voce.
Per questo viene contattato dai servizi segreti che gli chiedono, per il bene del Paese, di fare alcune telefonate con “altre” voci in cambio di un futuro professionale migliore.
Il film inizia qualche anno dopo la morte del protagonista, quando la figlia, desiderosa di scoprire la verità su quanto accaduto a suo padre, comincia ad
indagare sul suo passato, incontrando lo psicanalista che lo aveva in cura e scoprendo il coinvolgimento di questo misterioso personaggio nei rapporti tra l’imitatore e i servizi segreti deviati. Un’indagine pericolosa che la porterà a far emergere la verità su un traffico illecito di medicinali.
Augusto Zucchi, attore, sceneggiatore e regista teatrale qui al suo lungometraggio d’esordio, confeziona un thriller-noir accattivante e decisamente convincente.
In un periodo dove le intercettazioni telefoniche la fanno da padrone nella maggior parte delle indagini, e l’opinione pubblica dibatte su l’uso che ne fanno i media, Zucchi, si pone, e ci pone, un altro inquietante interrogativo: può un
abilissimo imitatore ingannare i riscontri fonologici?
Partendo da qui, disegna una interessante sceneggiatura che avvalendosi del volto/maschera di Papaleo porta lo spettatore
dentro la mente del protagonista che diventando “gli altri”, non riesce più a ritrovare “se stesso”.
Ossessionato dall’ingombrante figura di Alighiero Noschese, personaggio che ha segnato la televisione e la cultura pop italiana, con la sua presenza carismatica, e trasportato in una realtà straniante, Gianni si rifugia in un mondo suo
proprio.
In una sorta di Teatro della crudeltà, rituale e magico, dove poter rappresentare “l’irrapresentabilità”della realtà.
Questo aspetto è ben visibile nella scena che vediamo all’inizio ma che abbiamo gli strumenti per capire nel suo significato complesso solo quando ci viene riproposta alla fine.
Qui, il volto di Papaleo si contorce, sofferente e allucinato, la maschera si scioglie nell’atto di dire la verità, per far posto, forse per l’unica volta, all’uomo.
Nel cast anche lo stesso Augusto Zucchi, alle prese con il molteplice ruolo di sceneggiatore, regista e attore (lo psicanalista Amati), affiancato da Antonia Liskova (la cantante Gloria),
Giulia Greco (la figlia dell’imitatore, Giulia), Franco Castellano (Magistrato De Bartolomei), Mattia Sbragia (l’uomo dei Servizi Segreti), Augusto Fornari (il giornal-
Rome
Independent Film
Festival 2015
Saranno l’opera prima di Tommaso Agnese, Mi chiamo Maya con Valeria Solarino e Carlotta Nobili e il film greco di
Syllas Tzoumerkas sulla crisi economica, A Blast, gli opening film della 14esima edizione del Rome Independent
Film Festival (RIFF), che avrà luogo dall’8 al 14 maggio 2015 nella doppia location del The Space Cinema Moderno di
Roma e del Nuovo Cinema Aquila.
Noi di What’s Up saremo in prima linea per segnalarvi le opere migliori.
Tra le novità di questa edizione, dove saranno protagonisti più di cento tra film e documentari “indipendenti”, con
numerose anteprime italiane ed europee, segnaliamo la sezione fuori concorso delle sette opere vincitrici dei Teddy
Awards 2014-2015, premio cinematografico internazionale per film con tematiche LGBT, presentato da una giuria
indipendente come premio ufficiale del Festival di Berlino (Berlinale).
Il Teddy Award è un premio di carattere sociale assegnato a film e persone che trattano temi “queer” per promuovere tolleranza, accettazione, solidarietà e uguaglianza.
Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani. Fra i titoli selezionati segnaliamo, tra gli altri, La mezza stagione di Danilo Caputo, vincitore del premio internazionale “Mattador” come migliore sceneggiatura; Crushed Lives - il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi con, tra gli altri, Walter Leonardi e Nicoletta
Romanoff, un film sul sesso prima, durante e dopo i figli; Figli di Maam, sul Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, per la regia di Paolo Consorti, con Franco Nero, Luca Lionello
e Alessandro Haber, l’opera prima The Elevator di Massimo Coglitore, film italiano interpretato da attori stranieri, tra i quali Caroline Goodall (Emilie Schindler in Schindler’s List)
e Burt Young (nomination agli Oscar per il film Rocky); la commedia poetica italo-spagnola Rocco tiene tu nombre del registra salernitano Angelo Orlando, conosciuto al grande
pubblico per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano come Federico Fellini, Massimo Troisi, Mario Monicelli.
Tra i film “fuoriconfine” segnaliamo il candidato della Repubblica Ceca agli Oscar per la sezione miglior film straniero, Fair play della regista ceca Andrea Sedláčková; il francese Cruel
di Eric Cherrière,thriller che racconta la storia di un glaciale assassino; il film greco A Blast di Syllas Tzoumerkas incentrato sul personaggio di Maria, donna in fuga da una vita scontata e monotona in una Grecia schiacciata dal peso della crisi; Kebab and Horoscope primo lungometraggio del regista e sceneggiatore polacco Grzegorz Jaroszuk; Luna di Dave
McKean, celebre illustratore di graphic novels e concept artist per diversi film come “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, che ha inoltre prodotto l’immagine lanciata dalla Sony
PlayStation e lavorato per film come Blade, Alien Resurrection e Sleepy Hollow.
Nella ricca selezione dei documentari 2015, un’interessante novità è l’apertura di una sezione dedicata ai ‘documentari brevi’, che affianca le consuete sezioni dei doc italiani e
stranieri, accogliendo opere come Haiyan Aftermath, di Lorenzo Moscia, un reportage sull’uragano Haiyan, che ha colpito le Filippine nel 2013, Socotra: The Hidden Land, di Carles
Cardelús, sulla remota isola di Socotra e The Bookshop, di David Gordon e Anna Byrne, su un singolare negozio inglese di libri usati.
Nella sezione internazionale, primo piano sull’attualità con, fra gli altri, Born in Gaza, di Hernán Zin, storie di bambini cresciuti a Gaza, e Return To Homs, del siriano Talal Derki, storia
di due giovani attivisti pacifisti che decidono di impugnare le armi contro il regime di Assad; anche nella sezione italiana si parla di Siria con Young Syrian Lenses, di Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti, su alcuni ragazzi che lavorano nei network informativi ad Aleppo, ma anche di discriminazione, con Non so perché ti odio: tentata indagine sull’omofobia ed i
suoi motivi, di Filippo Soldi, analisi sulle possibili cause dell’omofobia, e di dispersione scolastica nel Sud Italia, con Quando non suona la campana, di Lorenzo Giroffi.
Spazio anche ad arte e spettacolo, con Burlesque. Storia di donne, di Lorenza Fruci, Il fattore umano, di Matteo Alemanno e Francesco Rossi, un profilo biografico del grande fotografo Tano D’Amico, Il segreto di Otello, di Francesco Ranieri Martinotti, sull’antica trattoria romana di Otello, punto d’incontro di artisti come Pasolini, Fellini, Antonioni, Visconti,
Scola e Monicelli.
Luca Argentero, Eugenia Costantini, Alessandro Haber, Gianfelice Imparato, Sandra Milo, Elisabetta Pellini, Edoardo Sala, Andrea Simonetti e Alberto Rubini, padre del noto
regista Sergio saranno alcuni degli attori protagonisti dei 20 cortometraggi italiani in concorso al Riff, con un particolare e affettuoso saluto a Monica Scattini, scomparsa
prematuramente lo scorso febbraio, che con “Love sharing” segna il suo esordio alla regia.
Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
Per il programma completo e tutte le info visitare il sito del Rome Independent Film Festival.
Vittorio Zenardi
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Un mese di Expo: cosa vedere con poco tempo a
disposizione
Un
il
mese fa, il giorno della festa dei lavoratori, dopo anni di progetti e preparazioni, Expo 2015 ha finalmente aperto le porte al
pubblico: oltre 200mila visitatori presenti all’inaugurazione, più di 100mila quelli che ogni giorno, in questo mese, hanno visitato
sito espositivo.
Al
io
costo di 39euro è possibile passare un’intera giornata tra i padiglioni dei paesi presenti all’evento, l’ esposizione è grande 1,1 milni quadrati, ben 140 i Paesi presenti coi loro padiglioni per presentare le loro iniziative nel rispetto del tema “Nutrire il pianeta.
Energia per la vita”. Considerate le code che ci sono, soprattutto nel week end, un giorno davvero non basta per vederlo tutto.
Le
attrazioni che assolutamente vi consigliamo di non perdere se avete poco tempo a disposizione sono:
Il
padiglione zero, dal fascino misterioso mixa storia, tradizioni e innovazione.
Il
padiglione dell’Italia, un po’ per orgoglio un po’ per le storie che racconta: le eccellenze di ogni regione in materia di nutrizione e
sviluppo, raccontate attraverso dei video. Dimostrazioni della bellezza che può esserci nel nostro paese, di come salvaguardarla,
vengono anche raccontati i disastri e le tragedie che hanno afflitto l’Italia negli ultimi anni, e come risollevarsi da questi.
Il
fatta come un gioco, divertente ed educativa.
padiglione del Giappone, è davvero uno dei più belli ( e uno di quelli con più fila), alla fine c’è anche una sorta di cena virtuale
Lo spettacolo dell’albero della vita, con musica, colori e giochi d’acqua davvero emozionanti.
Curioso da vedere è anche il supermercato del futuro, costruito dalla Coop, sponsor ufficiale dell’Expo: tutti i prodotti in vendita sono proiettati su schermi led dove è possibile leggerne la
provenienza e il costo. Dietro ai banconi non ci sono persone ma piccoli robot pronti a servirvi, casse quasi tutte automatiche. Un po’ terrificante in effetti, ci si proietta in un futuro dove sembra che le macchine possano sostituire quasi del tutto il lavoro dell’uomo, ma sicuramente curioso da vedere.
Acquistando il biglietto è anche possibile assistere allo spettacolo del Cirque du Soleil: biglietti di ogni fascia di prezzo, ne vale davvero la pena per la bravura degli artisti che si esibiscono.
Un giro tra i food truck dell’Olanda: i Paesi Bassi infatti non hanno costruito una vera e propria struttura ma hanno scelto di posizionare all’interno della propria area diversi food truck che
servono cibo e bevande a suon di musica in una perpetua atmosfera di festa.
Non perdete una passeggiata sul Cardo, per ammirare tutte le eccellenze che l’Italia ha messo in campo, date un’occhiata anche agli eventi presentati dalla Coldiretti, spesso educativi e con
degustazioni di prodotti davvero ottimi.
Particolare è anche il padiglione del Qatar, un viaggio attraverso la cultura di questo paese, per tutte le donne è anche possibile fermarsi e fare un tradizionale tatto all’hennè: innocuo e simpatico, andrà via nel giro di due settimane.
Tra i migliori posti dove poter mangiare vi consigliamo il padiglione dell’Argentina con dell’ottima carne e quello del Giappone del sushi, occhio al prezzo qui però, si può arrivare a spendere
anche più di 100euro a persona.
Per il resto, Expo è tutto da visitare, sfruttate al meglio il vostro tempo e cercate di vedere più padiglioni possibili, hanno tutti qualcosa da offrire.
Gianluca Migliozzi
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40° Cantiere Internazionale d’Arte di
Montepulciano
Il direttore artistico e musicale Roland Böer e il coordinatore artistico Fabio Fassone hanno svelato al Teatro dell’Opera di Roma il cartellone del
40° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.
Opera lirica, concerti sinfonici e cameristici, danza contemporanea, teatro, jazz e concerti di mezzanotte: 52 appuntamenti dislocati su 8 centri
delle Terre di Siena nell’arco di 22 giorni, con oltre 400 artisti coinvolti. Il Cantiere Internazionale d’Arte, ideato nel 1976 da Hans Werner Henze,
prevede l’interazione tra professionisti internazionali e giovani talenti che si esprimono in una residenza creativa ambientata tra le ricchezze
architettoniche e paesaggistiche di Montepulciano.
L’edizione numero 40 va in scena dall’11 luglio all’1 agosto 2015 e s’incentra su un tema ambizioso: Terra, guerra e pace. La programmazione si
pone diversi quesiti culturali, a partire dalle riflessioni sui conflitti mondiali; dall’attenzione alla terra emerge lo spirito di un festival che si estende
sugli scorci più pittoreschi di Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.
Tra i numerosi artisti presenti in sala, sono intervenuti anche la presidente della Fondazione Cantiere Sonia Mazzini e il sindaco di Montepulciano
Andrea Rossi che ha evidenziato l’impegno del Comune per la cultura quantificando in 350.000 euro le risorse destinate alle attività annuali della
Fondazione Cantiere.
PAESAGGI MUSICALI: Il Concerto di Apertura ricorda la Grande Guerra
Le produzioni sono allestite in loco, lasciandosi ispirare dalla città di Montepulciano e dal paesaggio: è il caso del Concerto di Apertura che sarà eseguito l’11 luglio dalla Banda Musicale dell’Aeronautica Militare per ricordare il
centenario della Grande Guerra: un brano inedito, scritto dal direttore, il maestro Patrizio Esposito, prende spunto dalle caratteristiche acustiche della Piazza Grande, dove i musicisti troveranno un’inconsueta disposizione così da
costruire un effetto surround, per poi dividersi in due schieramenti ad evocare i fronti contrapposti nelle trincee belliche. [11 luglio]
IDROSCALO PASOLINI: la prima opera lirica dedicata a Pasolini
Al Teatro Poliziano arrivaIdroscalo Pasolini. Prima opera di teatro musicale dedicata a Pier Paolo Pasolini, è stata commissionata dal Cantiere a Stefano Taglietti (musiche su edizione Rai Com) e Carlo Pasquini (libretto) che sigla
anche la regia: i personaggi dell’immaginario pasoliniano assumono nuove forme in una rappresentazione che cerca un equilibrio tra i codici lirici e teatrali. L’esecuzione musicale è affidata all’Ensemble del Royal Northern College
of Music di Manchester, diretto da un’eminente personalità della musica contemporanea quale Marco Angius. [17-19 luglio]
LA FINTA SEMPLICE: l’opera lirica di Mozart
Scritta da un Mozart appena dodicenne, l’opera La finta semplice sarà allestita al Teatro Poliziano con la regia dinamica di Caterina Panti Liberovici che analizza l´antitesi esistenziale tra ciò che crediamo di desiderare e ciò di cui
abbiamo intimamente bisogno. Un cast di cantanti internazionale e l’orchestra del Royal Northern College of Music di Manchester saranno diretti dal maestro Roland Böer. [24-26 luglio]
DANZA CONTEMPORANEA con gli uomini di Carmen
Carmen, les hommes è la prima assoluta dello spettacolo di danza contemporanea realizzato dalla compagnia Cie Twain Physical Dance Theatre di Loredana Parrella che anche in questo caso si distingue nel firmare coreografia e
regia. Nello scenario di Piazza Grande, il mito della Carmen di Bizet si concentra stavolta sull’universo maschile, in una visione poliedrica dei codici. Le musiche sono eseguite dal vivo dal compositore e performer Pino Basile, mentre
la consulenza drammaturgica è di Roberta Nicolai. [26 luglio]
IL GALÀ DEI DIRETTORI: un Concerto di Chiusura con tre star della direzione musicale
Per suggellare il valore espresso nella sua storia, il Cantiere festeggia nel 2015 la 40ª edizione con un Concerto di Chiusura che presenta un’altisonante compagine di direttori. Si alterneranno infatti sul podio tre bacchette tra le più
influenti: Markus Stenz, Jan Latham-Koenig e Roland Böer guideranno l’orchestra del Royal Northern College of Music di Manchester. Il programma si apre con la prima italiana di Frenesia per grande orchestra firmata da Detlev
Glanert, con la direzione di Stenz; a seguire, due brani di Sergej Prokofiev: la Sinfonia Concertante per violoncello e orchestra vede impegnato Justus Grimm come solista, con la guida di Böer, mentre arriva per la prima volta in Italia
la Suite daWar and Peace, sempre dell’autore russo, interpretata da Koenig. [1 agosto]
L’orchestra di Manchester sarà protagonista anche nell’altro appuntamento sinfonico, diretto da Roland Böer nello scenario rinascimentale di Piazza Grande. In questo caso sono previsti il Memorial to Lidice di Martinů, il Concerto
per pianoforte n. 3 di Béla Bartók, la Marcia Funebre di Luigi Cherubini, prima del gran finale con la Quinta sinfonia di Beethoven. [29 luglio]
TEATRO AL CASTELLO: a Sarteano va in scena Moby Dick
La prosa teatrale accende il Castello di Sarteano impiegando ben 30 elementi della Nuova Accademia degli Arrischianti, guidati da Laura Fatini e Gabriele Valentini. Va in
scena per 8 repliche consecutive il classico Moby Dick di Melville, testo scelto per coinvolgere direttamente il pubblico come parte dell’allestimento, così da far vivere agli
spettatori una diversa emozione della messa in scena, incentrata sull’eterna lotta tra Uomo e Natura, tra Male e Bene. [12-19 luglio]
EL CIMARRÓN
Al Teatro Poliziano è prevista una nuova produzione dell’opera di Hans Werner Henze El Cimarrón (biografia di Esteban Montejo), affidata agli specialisti de El Cimarrón
Ensemble, con la regia di Michael Kerstan che è anche presidente della Fondazione Henze. [28 luglio]
HENZE E LA DIDATTICA MUSICALE: l’Università di Bologna insieme alI’Istituto di Musica “Henze”
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all’Istituto “Henze” si cimenta con estratti da “Pollicino”, mentre sono affidati al librettista
Giuseppe Di Leva gli interventi recitativi pensati proprio per questo programma. [19 luglio]
DALL’EUROPA AL KURDISTAN: un confronto internazionale
È in programma nella Fortezza di Montepulciano “Un paese che non c’è”, lo spettacolo
multidisciplinare (musica tradizionale, canto e recitazione) che rende omaggio alla cultura
del popolo curdo, protagonista delle attuali vicende geopolitiche, grazie alla soprano Pervin
Chakar che si esibisce nel circuito internazionale di opera lirica. [31 luglio]
Nella sezione Artists in Residence, sono inoltre coinvolti numerosi artisti provenienti da
diversi paesi: Markus Bellheim (pianoforte), Justus Grimm (violoncello), Gunther Rost (organo), Montfort Quartett ed eseguiranno rilevanti concerti da camera.
CURIOSITÀ
I dipinti privati di Henze, il Tempio di San Biagio, le arti grafiche, la musica contemporanea,
la musica nei musei: la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte è sempre più aperta alle
diverse sensibilità culturali.
MUSICA NEI MUSEI
Per promuovere il confronto tra i linguaggi artistici, il 40° Cantiere Internazionale d’Arte
allestisce una rassegna di musica nei musei del territorio: i piccoli ensemble da camera coinvolti, si esibiranno tra le opere d’arte dei musei civici di Montepulciano, Cetona, Sarteano e
Chianciano Terme, in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi.
AFFRONTARE HENZE
Il ciclo diINCONTRI è dedicato alla figura di Hans Werner Henze: il format vuole combinare
una nuova idea di concerto-conferenza, grazie ad eminenti personalità della musica e della
cultura. [12, 14 e 16 luglio]
DOCantiere / ARCHIVIO CANTIERE
Antonio Fatini, memoria storica della manifestazione, cura la proiezione di due celebri documentari riguardanti il Cantiere Internazionale d’Arte: La città in musica (Rai, 1976) e Festa in
Montepulciano (BBC, 1976). Sempre Antonio Fatini, attraverso la Mediateca della Marroca,
avvia il progetto dell’Archivio Cantiere che sarà presentato presso il Palazzo Comunale.
HENZE COLLEZIONISTA
Per celebrare un’edizione così significativa del Cantiere, saranno per la prima volta esposti i
dipinti della collezione privata di Hans Werner Henze. La mostra “Henze collezionista”, curata
da Michael Kerstan, articola nella Fortezza un percorso che si muove tra le oltre 30 opere di
Renzo Vespignani e dell’artista tedesca Natascha Ungeheuer. [12 luglio - 1 agosto]
CONCERTI DI MEZZANOTTE
SALVATI!
CONCERTO PER SIENA - Capitale Italiana della Cultura 2015
Per rendere omaggio al 70° anniversario della Liberazione, il Cantiere ha ideato uno
spettacolo che si muove tra recitazione, letture e musiche, aprendo al pubblico lo spazio
sontuoso del Palazzo Bracci-Testasecca. Salvati! è la nuova produzione di e con Silvia Luzzi,
curata da Gianni Trabalzini: a partire dai testi storici più significativi legati al territorio di
Montepulciano (tra cui “Guerra in Valdorcia” di Iris Origo), si dipana il filo rosso che riannoda
ed espande la memoria, con gli interventi musicali del Royal Northern College of Music di
Manchester, del Coro delle Voci Bianche Istituto “Henze” e di Antonio Lysy (violoncello).
[21 e 23 luglio]
Nel programma delle manifestazioni di Siena - Capitale Italiana della Cultura 2015, s’inserisce un concerto sinfonico straordinario che sarà eseguito dall’orchestra RNCM di Manchester, direttore Roland Böer.
I Concerti di Mezzanotte, eseguiti in Piazza Grande, sono ormai tra le iniziative più apprezzate dagli appassionati. I tre eventi in agenda annoverano la formazione jazz Raf Ferrari 4tet
che presenta in anteprima il nuovo disco Quattro, l’ensemble del RNCM Manchester diretto
da Roger Hamilton e il Montfort Quartett con Uta Woyniewicz e Roland Böer.
Vittorio Zenardi
IL MANIFESTO: L’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI FIRENZE
Per realizzare il manifesto immagine del 40° Cantiere Internazionale d’Arte è stata attivata
una solida collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze - laboratoriodi grafica
del biennio Arti visive e nuovi linguaggi espressivi. Sono 4 gli allievi che hanno presentato
i propri lavori, con la guida del prof. Paolo Parisi: tra i diversi progetti, è stato selezionato
quello di Dania Menafra che cura anche le grafiche.
IL TEMPIO DI SAN BIAGIO
Il luogo simbolo di Montepulciano è ancora protagonista al Cantiere. Un concerto sinfonico-corale si preannuncia già come grande evento popolare, grazie all’Orchestra Poliziana
e alla Corale Poliziana che saranno affiancate dai solisti Eleonora Contucci (soprano), Philip
Smith (basso), Franco Barbucci (violino) e Massimo Grassi (organo) per l’esecuzione di brani
di Händel e Vivaldi, fino alla “Missa in tempore belli” di Haydn. Dirige il giovane Gabriele
Centorbi. [29 luglio]
Sarà ancora il capolavoro architettonico ad accogliere il concerto per orchestra da camera
dell’Orchestra delle Accademie Renane, realizzato in collaborazione con Accademia Europea di Musica e Arti Palazzo Ricci. [17 luglio]
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EMPORIO
LETTERARIO DI PIENZA 2015: LE NOSTRE FOTO
MARCO
CHIARINI
Grande successo di pubblico per la prima giornata dell’Emporio Letterario di Pienza 2015 organizzato in collaborazione con
Caffeina.
Andrea Scanzi, Francesco Facchinetti, Fulvio Abbate e Mauro Corona, hanno calamitato l’attenzione dei numerosi turisti e appassionati, che si sono dati appuntamento nella splendida cittadina toscana.
Un operazione decisamente riuscita, visti i risultati di affluenza, grazie ad una formula accattivante, che vede gli autori esporre le
proprie opere e dialogare con i presenti, il tutto in splendide location, come testimoniano i
nostri scatti.
Si replica oggi e domani, con altri importanti autori.
Per il programma dettagliato, leggi il nostro precedente articolo sull’Emporio Letterario di
Pienza 2015.
Vittorio Zenardi
“The Little Flower”: Broadway sbarca a Roma con il grande Tony Lo
Bianco
Grande successo di pubblico e critica, ieri sera al Teatro Umberto di Roma per l’anteprima italiana de “The Little Flower”, con protagonista l’istrionico
Tony Lo Bianco.
Il personaggio che Lo Bianco rappresenta in un ‘one-man show’, é Fiorello Enrico La Guardia, il piú amato e capace sindaco di New York City, eletto alla
guida della metropoli per tre mandati (dal 1934 al 1945).
“The Little Flower”, dal nomignolo che gli americani diedero a La Guardia per via del suo nome ‘Fiorello’ (flower) e per il fatto che era basso (1,52 m), è
uno spettacolo d’ispirazione pedagogica, già presentato a Broadway e vincitore di 5 Emmy Award, che si svolge nel suo ufficio nell’ultimo giorno del
suo terzo mandato come sindaco di New York nel 1945.
Alternando parti di grande introspezione e ironia, lo spettacolo racconta la buona politica e la lotta alla corruzione di un uomo che è riuscito a governare facendo sempre la cosa giusta, il parallelo con il panorama politico italiano é di facile intuizione.
Tony Lo Bianco, attore, regista e scrittore, ha partecipato a numerose produzioni cinematografiche italiane, e ha tutt’oggi un forte legame con il nostro
paese.
Per questo, come ci ha confermato dopo il suo show:
“Portare lo spettacolo in Italia è stato per me la realizzazione di un sogno. Penso che pochi italiani
conoscano questo straordinario personaggio di origini italiane che ha praticamente creato la New
York City che conosciamo oggi, inclusi la costruzione del Lincoln Tunnel (la galleria sotto il fiume Hudson), il Triborough Bridge (il ponte sull’East River che collega tre dei cinque quartieri di New York City),
l’aeroporto che ora porta il suo nome e la modernizzazione di Central Park.”
Vittorio Zenardi
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Around Movement Project: INTERVISTA
di Vittorio Zenardi
Ricerca di nuovi percorsi artistici, dove il teatro, la danza, la musica e le immagini si amalgamano per dar vita a forme
visive nuove, “differenti”.
Questo é Around Movement Project che nasce dall’incontro e la fusione empatica di tre persone artisticamente
diverse ma ben definite:
Elisa Bartoli performer, Paolo Cavallin music composer and maker, Massimiliano Del Testa testi, immagini e video.
Il 23 Maggio alle ore 21.00 presso il Teatro dei Leggieri di San Gimignano (SI) porteranno in scena “Viva Dentro”,
Performance di Teatro-Danza in cinque movimenti, che affronta una tematica delicata e per alcuni versi inquietante.
Partiamo da qui per la nostra intervista.
Benvenuti su What’s Up, ci interessa molto questa vostra contaminazione tra cultura teatrale e avanguardia delle
nuove tecnologie, come nasce il progetto di “Viva Dentro” ?
Elisa: “In primis nasce dalla lettura del testo Corrispondenza Negata.
Ci ha colpito molto che queste lettere scritte dagli interni, per scelta clinica non venivano spedite ai familiari ma
tenute nelle cartelle cliniche.
Noi con questo lavoro vogliamo nuovamente dare voce a queste persone che la diversità temporale ha internato,
spesso per tutta la vita, all’interno del Manicomio.
Vogliamo sottolineare alcuni passi più importanti attraverso l’uso di foto e video, nonché alcuni effetti gestiti live
dalla macchina da presa, senza che questi diventino determinanti.”
Avete dei riferimenti artistici precisi?
Massimiliano: “Non ci piacciono le classificazioni, ognuno di noi fonde la propria arte con quella degli altri.”
Come vi siete conosciuti?
Elisa: “Ci siamo conosciuti circa sette, otto anni fa, perché ho collaborato con Massimiliano per un suo progetto
fotografico legato alla danza.
Abbiamo fatto diversi set, uno di questi aveva come location l’interno del padiglione Ferri nell’ex Ospedale Psichiatrico di Volterra, io rimasi molto coinvolta da quel
luogo e dalla sua storia.
Massimiliano mi regalo poco tempo dopo Corrispondenza Negata.”
Massimiliano: “Io invece ho conosciuto Paolo qualche anno dopo aver lavorato con Elisa, perché avevo bisogno di un sito web personale e sono arrivato a lui tramite
amici in comune.”
Il 23 di questo mese porterete in scena Viva Dentro, quali sono le vostre sensazioni, come pensata reagirà il pubblico alle prese con una tematica così delicata?
Paolo: “Mah, l’argomento trattato è difficile, noi vogliamo ridare voce a queste anime perse, speriamo che il messaggio passi.”
Il 13 Maggio é stato l’anniversario della Legge Basaglia (la legge 180 del 13 maggio 1978) che ha imposto la chiusura dei manicomi in Italia, cosa pensate della situazione attuale?
Massimiliano: “Argomento spinosissimo, i manicomi erano spesso dei lager, la psichiatria moderna ha cambiato rotta tutelando a tutto tondo il paziente con disagio
psichiatrico, ma spesso sembra quasi che la nuova tendenza clinica neghi il concetto di malattia.
La legislazione attuale è la pratica clinica non vanno di pari passo, io non dico di riaprire i manicomi ma la cronaca di tutti i giorni ci narra di drammi, spesso familiari, di
disagi psichiatrici che la società non è riuscita a gestire al meglio....”
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Around Movement Project & I comici ritrovati Presentano “Viva Dentro”
.... non so, era la mia vita.... ?
O tutto questo sono solo i miei ricordi....
Ma io ero quella giovinetta semplice che adorava i genitori?
.... o sono questa... morta fuori....
...ma Viva Dentro....
23 Maggio ore 21.00 Teatro dei Leggieri
Around Movement Project
&
I comici ritrovati
Presentano “Viva Dentro”
Performance di Teatro-Danza in 5 movimenti
Da una idea di Elisa Bartoli, liberamente tratta dal testo epistolare “Corrispondenza Negata”
Non una critica al sistema manicomiale, ma bensì alla società in toto che, se non riesce a classificarti può diventare estremamente pericolosa per il
singolo individuo!
Nasci sul lato sbagliato della luna e la tua vita sarà un inferno senza soluzione di continuità!
Viva Dentro racconta una storia verosimile ambientata intorno al 1910 di una ragazzina che troppo velocemente passa dal mondo dell’infanzia a
quello degli adulti, la si accusa di non essere capace di procreare e per questo viene internata dalla famiglia nel manicomio di Volterra dove non ne
uscirà più....
Dentro la struttura manicomiale, si viene internati non solo per disordini psichiatrici, ma anche per motivazioni non patologiche come per estrema
timidezza, o per malattie non psichiatriche come l’epilessia, ma non solo, anche per orientamento sensuale omosessuale...
In 90 anni di esercizio quasi 150 mila persone sono state ricoverate a Volterra con una media annua di 1650 ricoveri....
Scritto da Massimiliano Del Testa
Diretto da AMP
Performer Elisa Bartoli
Musiche originali di Paolo Cavallin
Testi e Fotografie Massimiliano Del Testa
Video Massimiliano Del Testa e Paolo Cavallin
Voce fuori campo Cledy Tancredi
Supervisione per fedeltà storica Onlus parola graffio e inclusione
Support and Promotion Elvira Macchiavelli & Massimiliano Rossi esplorazioniurbane.it
Supervisione artistica Duccio Limberti
www.aroundmovementproject.org
Vittorio Zenardi
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www.whatsupmagazine.it
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