speciale natale
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EURO 2,00 MonzaClub30 7-12-2007 17:29 Pagina 1 editoriale A Monza, Natale è bello di Toni Liguori In questi giorni di festa, Monza è davvero bellissima. Saranno le luminarie, saranno le vetrine sapientemente addobbate e ricche di prodotti d'ogni genere, sarà il clima natalizio che si respira, o la gente che pare più incline a parlare: insomma, la città sembra riscoprire i luoghi dell'abitare e i rapporti di prossimità, per il confronto e il dialogo di chi ci vive accanto, una sorta di antidoto all'individualismo e all'isolamento, oltre che l'occasione per animare i quartieri e riscoprire le bellezze di certe strade e di certi palazzi. Natale, naturalmente, è anche tempo di regali: regali per le persone che ci sono più care, per quelle con le quali condividiamo i momenti più importanti della nostra vita o che più semplicemente ci hanno dimostrato affetto e simpatia. Un bellissimo regalo di Natale, ad esempio, l'ha fatto ai suoi cittadini il Consiglio Comunale di Monza, che è riuscito a sbloccare una situazione diventata ormai insostenibile votando all'unanimità il nuovo PGT. E' una decisione epocale, un segnale preciso dei tempi che cambiano e che conferma la volontà di chi ci amministra di traghettare la città dall'immobilismo degli ultimi anni in un futuro degno del nome che porta. Anche noi abbiamo voluto regalarvi qualche pagina in più, veramente speciale, da leggere in relax, nell'intimità della vostra casa. In esse troverete un simpatico servizio dedicato allo shopping nelle vie di Monza. Le nostre modelle Laura e Maria vi introdurranno nei negozi più belli della città e vi aiuteranno a scegliere il regalo che fa per voi. Inoltre abbiamo curiosato nelle cucine dei sette ristoranti più rinomati della Brianza in cerca di consigli e menu ai quali potrete ispirarvi se avete l'abitudine di cucinare in casa durante i giorni di festa. Per quanto riguarda i vini, leggete l'intervista di Marcello Meregalli: nella sua enoteca, famosa in tutto il mondo, potrete trovare le marche più note e abbinarle ai piatti del pranzo di Natale e del cenone di Capodanno. Oltre che a stupire i vostri ospiti per la vostra cultura enologica, brinderete con loro con vini di grande qualità. Questo numero, naturalmente, dedica ampio spazio anche alla vostra città, ai fatti che succedono, alle persone che con il loro lavoro e con le loro attività sociali si impegnano ogni giorno a costruire qualcosa di valido per tutta la comunità. E' incredibile quanta gente abbiamo incontrato che si occupa di volontariato. Ogni giorno veniamo a conoscenza di situazioni davvero tristi e penose, ai limiti della realtà, visto che viviamo in un mondo ricco e super tecnologico dove la vita dell'uomo, soprattutto quella dei bambini e degli anziani, dovrebbe essere una vita felice e serena, senza brutte malattie che non guariscono mai, senza progetti irrealizzabili, senza neppure un filo di speranza per un futuro più decente. Eppure, ogni volta che ci addentriamo nel profondo del vivere quotidiano scopriamo l'altra faccia della medaglia, la parte più nascosta del dolore e della sofferenza umana che, in una società edonistica come la nostra, molti fanno finta di non vedere perché turberebbe troppo le loro coscienze. Per fortuna, come abbiamo accennato prima, c'è molta gente che non gira la testa dall'altra parte e non si tira indietro davanti alla possibilità di dare una mano a chi soffre e, anzi, si prodiga come può per offrire il suo aiuto, sempre disinteressato e spesso riservato, per fare vivere un po' meglio quelli meno fortunati. L'intervista a Luca Pancirolli, che compare in questo numero, è uno degli esempi più lampanti della generosità dei monzesi e della loro predisposizione verso il prossimo. L'associazione Friends, insieme per un sorriso, da lui fondata sette anni fa con i suoi amici più cari, si occupa incessantemente dei bambini affetti da leucemia ed è una delle numerosissime realtà che operano sul territorio a favore di chi soffre e di cui tutti dovremmo andarne fieri. In questo numero, presentiamo anche un'intervista al vice sindaco Dario Allevi che ci ha assicurato il suo massimo impegno per la realizzazione di un sogno al quale tiene moltissimo: una Cittadella dello Sport polifunzionale e modernissima, da destinare agli sport cosiddetti “minori” ma che, in verità, richiamano l'attenzione di migliaia di giovani desiderosi di intraprendere un'attività sportiva senza sobbarcarsi disagi infiniti. Come quelli che devono sopportare ogni giorno le ragazze del Monza Rugby, che militano in serie A, e che per competere con le altre squadre, certamente più ricche e blasonate, devono pagare di tasca propria anche le trasferte fuori casa. Monza Club di dicembre, come sempre, contiene una serie di servizi dedicati alla cronaca, all'arte, ai viaggi e alla cultura: insomma, un numero ricco di articoli curiosi ed interessanti, scritti da giovanissimi collaboratori e corredati da splendide foto. Siamo certi che vi terrà compagnia in questi giorni di festa, magari facendovi riflettere un po' di più su alcuni argomenti che rispecchiano fedelmente la vita di ogni giorno ed offrono un'ulteriore occasione per farvi conoscere meglio la realtà di Monza e le storie dei suoi cittadini migliori. A tutti quelli che ci leggono, ma anche a quelli che speriamo ci leggeranno in un prossimo futuro, auguriamo un felice Natale e un bellissimo 2008 ricco di novità e di buona salute! Monza Club - Anno 6 - n. 30 1 MonzaClub30 7-12-2007 15:38 Pagina 2 Mensile di cultura, sport, attualità, arte e informazione www.monzaclub.it periodico realizzato da Monza Club Edizioni srl Direttore Editoriale Paola Vanni Direttore Responsabile Toni Liguori Redazione: Francesco Andegari, Chiara Bramati, Giancarlo Broggi, Matteo Delbue, Francesco Liguori, Elisa Gali, Laura Marinaro, Marina Shafik, Fabio Vicamini, Roberto Zani Segreteria di redazione Chiara Bramati Pubblicità tel. 334.2336532 Progetto grafico e Art direction Fabio Vicamini tel. 347.6880700 Editrice Monza Club Edizioni srl Piazza Carrobiolo, 5 20052 Monza Tel. 039.5961872 Fax 039.5961874 [email protected] www.monzaclub.it Stampato da EmmeK srl Via Parini, 6 - 22100 Como Sommario 1- Editoriale 4468- Social 10 12 - 16 18 20 28 32 - 2 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Il personaggio Valentino Rossi trionfa a Monza Impegno e solidarietà 34 - Tanti amici in memoria di Peppi Cereda in aiuto dei bambini del “Mamma Rita” Pancirolli & Friends: un sorriso per cambiare il Mondo 42 - Dario Allevi: “lo sport che vorrei” Massimo Ponzoni: il mondo è dei giovani 38 46 50 - Ritratti dal vivo History Meregalli: l’importante non è bere molto ma molto bene Monzesi nel Mondo Francesca e Ruggero Montrasio: il cuore a Monza, gli occhi a New York Fashion & Design 54 - Urban Life Francesco Iannone e Serena Tellini:...e luce fu su Piazza Duomo di Monza 59 - Speciale Natale Il pranzo di Natale, il Cenone di Capodanno e tanti, tantissimi regali... 68 - Cover Story 81 86 - Periodico registrato presso il Tribunale di Milano al n. 242 - Registro stampa periodica Il pensiero di Monza vola nel cuore dell’Africa “The Italian Job” fa tappa in Villa Reale Arte, musica e teatro per dire no all’uso delle droghe e ai comportamenti irresponsabili Telemobility e Turistech: all’Autodromo di Monza un binomio proveniente dal futuro Due splendide attrici impegnate a salvare gli affreschi della Monaca di Monza MONZA IN GIALLO: Omicidio o sucidio?: deciderà il Tribunale Rinasce la tradizione del cappello monzese doc Museo del Duomo: una perla in uno scrigno I protagonisti in copertina: Maria e Laura Foto Marco Brioschi Fotografie: Foto Torchio, Marco Brioschi, Fabio Vicamini, Fabrizio Radaelli, Marco Lodica, Susy Blu A Monza Natale è bello 87 - Shopping a Monza Vetrine & Vetrine Foto Torchio - Meeting - Divertilandia - Bergomi - Briancar La foto del mese Il racconto del mese MonzaClub30 7-12-2007 15:39 Pagina 3 La pagina del consulente 89 - Il consulente legale - il consulente assicurativo - il consulente del lavoro Passioni 92 95 96 - Sport in rosa Che ragazze! Quelle del ragby Monza Sport Monza Brianza alla riscossa Travel Sulle strade di San Francisco Tempo libero 102 - Arte & Cultura 104 107 108 - 20 Brianza da Explor-Art Un grande Shafik a Palazzo Forti di Verona In ricordo di Giacinto Facchetti Designdolls: il design italiano per l’UNICEF 100 - Eventi 111 - L’oroscopo 112 - Block Notes Il Libro - il CD 20 4 38 112 - Dove & Come Indirizzi utili Natale a Monza 46 54 Servizio Speciale a pag. 68 12 34 28 42 50 92 104 Monza Club - Anno 6 - n. 30 3 MonzaClub30 7-12-2007 15:39 Pagina 4 Social Il pensiero di Monza vola nel cuore dell'Africa di Chiara Bramati - foto di Marco Brioschi Lo spettacolo dei comici di Zelig Ale & Franz, presentato da Federico Basso e con la partecipazione di Gigi Rock, ha suscitato così tanti consensi che i biglietti erano esauriti già dai primi giorni di prevendita e il Teatro Manzoni, la sera del 10 novembre scorso, era pieno all'inverosimile. Per aumentare i posti a sedere , i più piccoli hanno assistito alla serata direttamente dal palcoscenico a stretto contatto con gli artisti. 4 Monza Club - Anno 6 - n. 30 social In attesa che lo spettacolo cominciasse, sul palco del teatro venivno proiettate le foto raccolte in Mali durante anni di impegno dall'associazione AfricaBougou. L'associazione, nata nel 2006 per volontà di un gruppo di persone impegnate da anni in progetti di sviluppo in Africa occidentale, ha già realizzato diverse iniziative nella Repubblica del Mali, concentrando i propri sfrorzi nelle realtà rurali dei villaggi della savana. Il nome dell'associazione, infatti, nella lingua più diffusa del Mali significa “villaggio di capanne” e i volontari basano il proprio intervento sia sulle diverse competenze tecniche e professionali di ciascuno di loro che sul coinvolgimento delle popolazioni dei diversi villaggi attraverso la creazione di comitati di MonzaClub30 7-12-2007 15:39 Pagina 5 social rappresentanza dei diversi gruppi sociali. Le aree di intervento sono principalmente tre, l'attenzione alla risorsa acqua, la sanità e l'istruzione e proprio per quest'ultima è stato organizzato lo spettacolo al teatro Manzoni. I fondi raccolti serviranno per finanziare un nuovo progetto dell'Associazione; la costruzione di una scuola nel villaggio di Djinindjebougou che permetterà di seguire i circa cento bambini dei quattro villaggi vicini durante i sei anni di scuola primaria. A fine spettacolo gli artisti, che per la serata non hanno percepito alcun compenso, hanno salutato il pubblico con le parole…..”Mi raccomando, una mano sul cuore e una sul portafogli!”. Visto l'entusiasmo della folla presente in sala, siamo certi che l'invito sarà accolto da molti. Alcune immagini della riuscitissima serata. Nella foto in alto tutti i principali protagonisti dell’evento, a partire da sinistra: Gigi Rock, Ale, Federico Basso, Emilio Caravatti (uno dei fondatori di African Bougou) , Franz Monza Club - Anno 6 - n. 30 5 MonzaClub30 7-12-2007 15:39 Pagina 6 social Social “The Italian Job” fa tappa in Villa Reale T.L. - foto di Marco Brioschi Veramente nutrita, la serie di eventi organizzati quest’anno da Briancar, la concessionaria BMW di Desio. Questa volta è toccato a “The Italian Job”, la manifestazione itinerante a scopo benefico che da diciassette anni raduna i possessori di “Mini” provenienti da tutta Europa, fare tappa in Villa Reale e nell'avvenieristica sede di via Milano. Sono state ben sessanta le mitiche auto inglesi convenute nell'autosalone. Da queste, sono sceso elegantissimi uomini in smoking o in kilt, e donne affascinanti in abito da sera che, tra un aperitivo ed uno stuzzichino, hanno potuto ammirare la nuova, attesissima Mini Clubman, la vera festeggiata della serata. La giornata dei partecipanti al rally benefico, in compagnia dello staff Briancar, è iniziata nel primo pomeriggio con una visita alle nove stanze restaurate della Villa Reale di Monza, dove le Mini coloratissime, con le bandiere issate fuori dai finestrini, hanno calamitato l'attenzione dei tantissimi appassionati presenti all'evento. Verso sera, tutti in marcia verso l'autodromo per qualche giro in pista. Spazio anche per la “Mini Gp” della famiglia Fundoni che ha preso parte alle varie prove della giornata. Poi, tutti a cena presso il ristorante “Tribuna d'onore”, ubicato nello stesso autodromo. Qual è sarà il prossimo appuntamento presso la Briancar? Lo sapremo presto: Giancarlo Fundoni, il poliedrico ed eclettico titolare della famosa concessionaria BMW, sta già studiando il programma e tra poco lo divulgherà ai suoi affezionati e fedeli clienti. Briancar sempre protagonista di eventi unici e ben organizzati 6 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 15:40 Pagina 7 Monza Club il tuo mensile Monza Club Edizioni Piazza Carrobiolo, 5 Tel. 039.5961872 Per la tua pubblicità su Monza Club: cell. 334.2336532 MonzaClub30 7-12-2007 15:40 Pagina 8 social Social Arte, musica e teatro per dire no all’uso delle droghe e ai comportamenti irresponsabili Questo il filo conduttore della kermesse "Solstizio d'inverno" organizzata dall'assessorato alle Politiche Giovanili al Binario 7 fino al 15 dicembre di Laura Marinaro - foto Marco Brioschi 8 Usare l'arte per dire no all'alcolismo e alle droghe. Questo il senso della kermesse "Solstizio d'Inverno" che l'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Monza ha promosso al Binario 7 dal 30 novembre al 15 dicembre. Un evento dei giovani e per i giovani nel quale sono loro ad esprimersi attraverso l'arte, la musica, il teatro e le forme di comunicazione che il mondo giovanile mette a disposizione di quello adulto per entrarne in contatto. "Con questa manifestazione che, comunque, è nata nel 2005, dalla collaborazione tra i responsabili del gruppo di Lavoro Intersettoriale Giovani abbiamo voluto proporre un momento forte di aggregazione - ha spiegato Martina Sassoli, assessore alle Politiche Giovanili - nello stesso tempo abbiamo deciso di lanciare una campagna di comunicazione sociale proprio rivolta ai giovani, per l'utilizzo consapevole e responsabile delle sostanze alcoliche". Il programma dell'evento è ricchissimo e vede il suo fulcro nella mostra "A Mente Aperta… Apertamente", che è stata inaugurata lo scorso 30 novembre, alla presenza delle autorità cittadine. L'argomento filo conduttore della mostra è stato proprio il rapporto tra i giovani e le sostanze alcoliche e stupefacenti. Si tratta di opere inedite realizzate con tecniche diverse che in molti casi mostrano tra luci e colori il disagio di chi è caduto in un baratro. Una particolarità: la mostra non si esaurirà il 15 dicembre, ma è stata abbinata alla campagna "Adotta un Artista" che rende itinerante il momento espositivo dell'Urban Center. E per questo l'Assessorato alle Politiche Giovanili ha, infatti, rivolto l'appello ai commercianti monzesi a partecipare adottando le opere preferite e collocandole nelle proprie vetrine durante il periodo delle festività natalizie. Molti hanno già risposto all'appello e quindi basterà passeggiare ne salotto della città per accorgersi che qualcosa è cambiato. Monza Club - Anno 6 - n. 30 I disegni e le pitture sul corpo sono invece protagoniste della mostra di Body Painting allestita nella sala al primo piano del centro di via Turati e realizzata dagli studenti della scuola di estetica Pbs di via porta Lodi coordinate dalle insegnanti stesse. Gli artisti si esprimono oltre che con fotografie anche dal vivo con i visitatori che si presteranno a fare da modelli. "Sostanze": questo il titolo fortemente evocativo di Edo Polidori e Roberto Pagliara che è stato proposto nel Teatro del Binario 7 lo scorso 3 dicembre. Una piece nella quale gli attori si mettono in relazione con il pubblico invitandoli ad entrare in una stanza piena di sostanze sconosciute e a fare scelte sulla base di poche informazioni. Una performance molto interessante in linea con il tema della kermesse che ha fatto pensare i molti giovani presenti. Un classico appuntamento quello riproposto il 5 dicembre al Teatro manzoni da parte dei gruppi dei Centri di Aggregazione giovanile della città: sono stati a decine infatti i ballerini e gli acrobati a sfidarsi sul palco a colpi di passi di danza nella gara di coreografie dei Cag cittadini. Grandi applausi e successo per tutti. Dal 6 al 15 dicembre una vera e propria chicca: nella sala multimediale è ospitata una interessante mostra di fumetti degli anni '70, '80 e '90. Tutti i personaggi più amati dai giovani di allora e anche di oggi nelle strisce più celebri degli ultimi decenni, che la Fondazione Fossati di Muggiò, proprietaria di 500 mila opere di tutte le epoche e generi, ha messo a disposizione dei giovani e meno giovani di Monza. Una serata di "chiacchiere, spunti, video e…", dedicata ancora una volta al tema delle sostanze e delle dipendenze, è quella che si terrà Martedì 11 dicembre, alle 21. Un educatore e un esperto ricercatore di tematiche giovanili animeranno il dibattito organizzato dalla Cooperativa Meta e da Borgocometa. Molto impegnata culturalmente la serata dei 13 dicembre dedicata all'arte e proposta dal progetto educativo di strada Omnibus. "I Giovani artisti incontrano i critici e la critica" : questo il tema del confronto tra alcuni artisti che hanno partecipato alla Mostra “A mente Aperta…Apertamente” ed alcuni critici, giornalisti ed operatori del settore per discutere, parlare, ricevere consigli, confrontarsi e crescere nel duro lavoro di "diventare adulti". Tutti gli eventi si concluderanno il 14 e il 15 dicembre con la musica, i video e il divertimento tipico dei giovani brianzoli. Al caffè letterario il venerdì si terrà la serata musicale “Fili rossi” organizzata dai Progetti di Educativa di Strada, durante la quale i gestori di alcuni locali monzesi si collegheranno virtualmente con l'Urban Center, passando attraverso la musica, il divertimento e l'aggregazione, in collegamento video MonzaClub30 7-12-2007 15:40 Pagina 9 social Immagini dell’evento svoltosi presso Binario 7 all’Urban Center. A destra alcune performance di Body painting dei ragazzi della scuola di estetica PBS. Sulla sinistra due opere della Mostra “A Mente Aperta ... Apertamente”. In alto A partire da destra la direttrice professoressa Del Prete, Martina Sassoli, Marco Mariani, due giovani artiste, Gianfranco Maffè e altri giovani Body artist con altri due locali, uno a Villasanta ed uno a Brugherio. Grande chiusura all'insegna della musica sabato dalle 19.30: i giovani delle Circoscrizioni cittadine animeranno gli spazi del Caffè Letterario in modo da intrattenere, aggregare, e sorprendere piacevolmente la città. Monza Club - Anno 6 - n. 30 9 MonzaClub30 7-12-2007 15:40 Pagina 10 social Social Telemobility e Turistech: all'Autodromo di Monza un binomio proveniente dal futuro Monza è una città del tutto unica: a volte avvengono eventi di grande spessore internazionale e culturale, ma pochi se ne accorgono e poco se ne parla, altre volte, invece, eventi ben più modesti e di poco significato riscontrano grande partecipazione. Avviene a Monza uno strano passaparola che spesso svia l'attenzione da eventi di sicura importanza. di Roberto Zani - foto Marco Brioschi 10 E' in effetti quello che, a nostro parere, è accaduto il 14 e15 novembre scorsi all'Autodromo di Monza. Qui si è svolto un importante evento che univa le più avvanzate tecnologie informatiche legate alla mobilità, ai più importanti centri di ricerca italiani, ai migliori operatori e alle aziende più significative di settore. Non un evento qualunque, quindi, ma un importante appuntamento che ha visto coinvolti grandi interlocutori e il fior fiore delle aziende hitech. Ma vi chiederete: cosa sono le tecnologie informatiche legate alla mobilità? La risposta è semplice e ognuno di noi ne ha un esempio a portata di mano: sono tutti i servizi correlabili alla telefonia cellulare. Video, musica on-demand, infovibilità, giochi, mobile banking, web mobile, Un mondo di soluzioni che, se ben applicate a prodotti e sistemi, sono capaci di migliorare, sia a livello di costi, che di immagine e di servizio, i più svariati settori lavorativi. Volete un esempio? Il mondo della logistica e dei trasporti, tanto per sceglierne uno a caso, si affida a sistemi spesso obsoleti che, invece, tramite gli applicativi di telemobilità potrebbero evolversi facendo risparmiare un bel quantitativo di soldi agli imprenditori. Basta informatizzare con formule di telemobility il proprio sistema logistico ed ecco che in ogni momento potremmo conoscere il posizionamento sul territorio delle nostre merci Monza Club - Anno 6 - n. 30 (Fleet&Freight Management), eliminare tutta la carta che le accompagna (Supply Chain Execution), gestire più rapidamente carico e scarico e ottimizzare la gestione degli ordini per la preparazione dei camion in partenza (Trasportation management), scegliere i percorsi migliori per i nostri mezzi di trasporto per ridurre i tempi di consegna (Field Fiorce Automation), ottimizzare la gestione degli ordini per la preparazione dei camion in partenza. Tanti sono gli argomenti trattati durante questa due giorni all'Autodromo tra stand che presentavano le novità di settore, convegni e conferenze che hanno visto un gran numero di relatori avvicendarsi per descrivere il grande fermento di iniziative e soluzioni per l'impresa, il privato e le comunità. Di grande interesse è stato anche il convegno Turistech Summit 2007 che ha presentato alcuni casi di eccellenza dove tecnologie “mobile” e turismo si sono unite in un percorso di grande qualità. Si è parlato così di sistemi intelligenti che riconoscono la posizione del turista e trasmettono al suo cellulare tutte le informazioni che gli occorrono per conoscere il territorio in cui si trova, con le sue strutture di ospitalità, artistiche e ricettive. Si è discusso del turismo virtuale su Second Life e poi, ancora, si sono fatti esempi di eventi turistici che hanno raggiunto il top delle performance, come ha affermato l’assessore per i A lato un’immagine degli stand dove gli intervenuti hanno potuto conoscere molti prodotti innovativi nel settore dell’info mobilità MonzaClub30 7-12-2007 16:09 Pagina 11 social Sotto: L’intervento di Max Ramacciotti (second-key.com), esperto di turismo in mondi virtuali e di azioni di comunicazione su Second Life Grandi eventi del Comune di Como, Sergio Gaddi, è avvenuto per il caso di Villa Olmo e delle sue Mostre artistiche di grande successo di visite, ideate e sviluppate dal Comune stesso. La cornice dell'Autodromo, infine, ha permesso lo sviluppo di incontri B2B con a tema la telemobilità presso stand, di aziende specializzate, appositamente allestiti e appuntamenti diretti con specialisti e operatori in appositi luoghi di incontro. Un evento, quindi, molto complesso con tante sfumature e molte possibilità per gli imprenditori di trovare aspetti di interesse e agganci con le proprie necessità e specifiche esigenze. Una proposta di informazione e conoscenza che si è ricollegata ad altre importanti e significative iniziative che si sono svolte a Milano a “Palazzo Affari dei Giureconsulti” nell'ambito dell'iniziativa europea “Innovation Circus”, oppure a Lugano durante il “Communication Forum 2006” o ancora a Como nella cornice di Villa Erba lo scorso 19 maggio. Sopra: Sergio Gaddi, assessore alla Cultura, Grandi Mostre, Biblioteca e Musei del Comune di Como, è intervenuto sul potere delle grandi mostre di attirare grandi afflussi turistici e rilanciare economicamente un territorio Monza Club - Anno 6 - n. 30 11 MonzaClub30 7-12-2007 16:09 Pagina 12 social Social Due splendide attrici impegnate a salvare gli affreschi della monaca di Monza di Laura Marinaro - foto Fabrizio Radaelli Il Comitato per il recupero degli affreschi di San Maurizio in attesa della visita di Claudia Cardinale e Giovanna Mezzogiorno Claudia Cardinale e Giovanna Mezzogiorno, due gran belle monache di Monza nella fiction cinematografica, appoggeranno l’iniziativa del Comitato per il recupero degli affreschi di San Maurizio 12 Una serie di affreschi del barocchetto lombardo completamente distrutti dalle infiltrazioni di umidità, oltre ad altri tesori architettonici, ma soprattutto un tesoro di memorie letterarie e storiche che rendono Monza famosa nel mondo. La chiesetta di San Maurizio, la stessa dove Virginia De Leyva, la celeberrima manzoniana monaca di Monza, pregava, è un tesoro da salvare. Per restaurare i suoi affreschi e restituire il monumento alla città e al mondo si è mossa l'attrice Claudia Cardinale, ambasciatrice dell'Unesco, la Regione Lombardia e soprattutto un comitato di cittadini nato per il recupero di Monza Club - Anno 6 - n. 30 quegli affreschi. Sono proprio i fautori del Comitato che il prossimo 16 dicembre, in occasione del Natale, stanno organizzando un concerto di musica classica benefico all'interno della Chiesa. Ma i loro progetti sono molto più ambiziosi. "L'idea è quella di coinvolgere nel nostro progetto anche personaggi famosi del mondo della cultura e dello sport che amano la nostra città e la storia della monaca - ha spiegato Ettore Radice, presidente del comitato - e proprio per questo abbiamo lanciato un appello a Giovanna Mezzogiorno, l'attrice che ha interpretato la monaca di Monza per la Rai, perché venga qui a recitare nella chiesa...per ora è un sogno ma MonzaClub30 7-12-2007 16:10 Pagina 13 social In basso un’immagine delle condizioni di degrado degli affreschi e la statua di una monaca di Monza speriamo possa diventare realtà". Fino ad oggi il Comitato ha organizzato numerosi eventi culturali di rilievo ai quali ha partecipato con entusiasmo la città. Ma i soldi raccolti fino ad oggi non bastano. "La gente vuole che questo gioiello rinasca - ha aggiunto Radice - e fortunatamente molti personaggi importanti ce lo hanno confermato". Tra questi Massimo Zanello, assessore alla cultura della Regione Lombardia che ha visitato la chiesa la scorsa estate. "Ci impegniamo a finanziare il restauro degli affreschi perché vogliamo inserire questo tesoro negli itinerari manzoniani in Lombardia - ha detto Zanello - “Non si può permettere un degrado simile nella città famosa in tutto il mondo per la figura della Monaca di Monza”. L'iter dei finanziamenti può finalmente essere avviato anche perché è stato appena completato il progetto finale di restauro che da anni era allo studio degli specialisti collaboratori dell'ingegner Franco Gaiani, mecenate della Fondazione del Duomo, proprietaria della chiesa della monaca. Il progetto dovrebbe costare 250 mila euro. Sembrano tanti, ma, la Regione ha assicurato di stanziarli. Guardandola oggi dall'esterno è difficile immaginare come fosse la Chiesa e la vita del convento all'epoca di Virginia de Leyva. I palazzi degli anni sessanta che sono sorti a ridosso della chiesa e che la stringono davanti ad un piccolo slargo, allontanano la mente dal passato. Ma quando si entra, la luce soffusa che penetra dalle vetrate e si proietta sugli affreschi, riporta al tempo lontano della tragedia della "Signora". Nel 1884 la chiesa fu abbattuta, secondo le cronache del tempo, per allargare Via Vittorio Emanuele, ma, in realtà forse languiva nell'animo dei monzesi il "desiderio" di demolire questo monumento raro e prezioso, dato che questa chiesa celava tristi memorie legate alla storia della Monaca di Monza. Dove oggi sorge il palazzo moderno sorgeva la casa di Monza Club - Anno 6 - n. 30 13 MonzaClub30 7-12-2007 16:10 Pagina 14 social Le condizioni dgli affreschi peggiorano di anno in anno. Un intervento per il loro recupero è un’azione assolutamente necessaria e da realizzarsi il più presto possibile. 14 Giovanni Paolo Osio, l'Egidio manzoniano con il quale la Signora ebbe una lunga relazione pericolosa che sfociò in un'immane tragedia per entrambi. Sulla piazzetta di San Maurizio, o qualche passo più in là lungo via Arena, sembra vi fosse il negozio dello "speziale" o "aromatario" Rainerio Roncino, ucciso con una "archibuggiata" da Camillo detto il Rosso, sicario dell'Osio, nella sua farmacia. La farmacia serviva anche il monastero per cui il Roncino era venuto a conoscenza della tresca tra l'Osio e la monaca e ne informava le autorità. Sempre qui, già in precedenza, non si sa se per uccidere o intimorire, lo sgherro aveva sparato al farmacista che, però, non fu colpito. Allora il curato della chiesa di San Maurizio era quel don Paolo Arrigone che partecipava a incontri amorosi con suor Candida Colomba nel monastero, che aveva provato anche con suor Virginia, ma Monza Club - Anno 6 - n. 30 senza risultato e che, di fatto, era complice di Osio di cui nascondeva e favoriva i comportamenti, anche se non sembrò che avesse a che fare direttamente coi tre omicidi. L'amicizia e frequentazione erano tali, come appare dagli atti, che una porticina connetteva il giardino dell'Osio a quello del Curato dietro la chiesa di San Maurizio. Se la cavò con una condanna di tre anni a remare su una "triremi" e poi fu bandito da Monza per almeno 15 miglia. A morte finirono gli altri (che erano fuggiti e ricercati) e recluse a vita le suore. Di queste una morì e l'altra, la Signora, venne liberata dopo tanti anni, quando fu trasferita in una casa per il recupero delle meretrici. MonzaClub30 7-12-2007 16:10 Pagina 15 social LA STORIA ARCHIETTONICA DELLA CHIESA La chiesa di S.Maurizio sorge sul luogo del monastero di Santa Margherita, fondato dagli Umiliati nel XIII secolo con il nome di "Puteo Vaghetto": inizialmente misto, dalla fine del Trecento è occupato da una comunità soltanto femminile, che con il tempo assorbe altre comunità umiliate monzesi. Nel 1469 una nuova chiesa dedicata alle Sante Margherita e Caterina sorge al posto dell'oratorio medievale. Nel Cinquecento, per volere dell'arcivescovo Carlo Borromeo, entrano a far parte della comunità anche le monache di S.Maria Maddalena in Monza, e vi rimangano sino alla morte del santo. Il monastero deriva la sua fama dalla vicenda della monaca di Monza, narrata dal Manzoni nei Promessi Sposi. Marianna de Leyva, nata a Milano in Palazzo Marino, a 14 anni è rinchiusa nel convento di S.Margherita e a 16 diventa monaca benedettina con il nome di battesimo della madre, Virginia Maria. Nel 1597 incontra per la prima volta Gian Paolo Osio (l'Egidio manzoniano), la relazione dura dieci anni e si conclude nel 1608 con la condanna a morte dell'Osio e la reclusione di suor Virginia, per tredici anni, nel ritiro delle prostitute pentite di Milano, dove muore nel 1652. La chiesa, agli inizi del XVIII secolo, è in condizioni tanto precarie che, nel 1736, si rende necessario un rifacimento totale, forse conservando soltanto i muri perimetrali dell'edificio quattrocentesco. Il 18 luglio 1738 i lavori sono ultimati e l'arciprete di Monza, Giuseppe Antonio Vicini, concede l'autorizzazione alla benedizione. Nel 1785, dopo la soppressione del monastero e la sconsacrazione della chiesa, gli immobili subiscono vari passaggi di proprietà con diverse destinazioni. Nel 1875 gli edifici conventuali a meridione sono venduti alle suore Preziosine, che vi risiedono tuttora, successivamente il chiostro a settentrione viene abbattuto e nel 1956 il condominio che sorge accanto all'antico portichetto d'ingresso cancella le ultime vestigia. La chiesa invece è acquistata nel 1881 dal Duomo di Monza, che vi trasferisce il titolo dell'antica S.Maurizio, destinata alla distruzione per l'ampliamento della via Ferdinandea (oggi Vittorio Emanuele). Facciata e rilievi costituiscono l'episodio conclusivo della ricostruzione settecentesca, rispondono ai caratteri del barocchetto lombardo e sono attribuiti all'architetto Giacomo Quadrio. L'interno del tempio è ad aula unica, con due altari laterali realizzati in occasione della ripresa ottocentesca del culto: quello di sinistra è dedicato alla Madonna e la pala è un affresco quattrocentesco staccato dalla chiesa distrutta di S.Maurizio, quello di destra a S. Margherita. Gli autori dei dipinti delle prime tre campate sono: Carlo Innocenzo Carloni impegnato, nello stesso periodo, ad affrescare le navate laterali del Duomo di Monza. Anche le architetture a monocromo e i fregi dorati dei quadraturisti ci rimandano a un lavoro da egli eseguito in Duomo, nella Cappella del Corpus Domini, nel 1742. Le pitture dalla quarta alla sesta campata sono attribuite a Francesco Antonio Bonacina, figura minore del barocchetto lombardo. Degno di nota è l'organo settecentesco a mantice, sulla parete della controfacciata. All'esterno, a sinistra, sopravvive il portico di ingresso del convento con la buca per la ruota. Monza Club - Anno 6 - n. 30 15 MonzaClub30 7-12-2007 16:11 Pagina 16 MONZA IN GIALLO le pagine nere di Monza Omicidio o suicidio? Lo stabilirà il tribunale Un anno dopo la morte di Lorena Radice A un anno dalla morte di Lorena Radice ancora dubbi sulla responsabilità del marito di Laura Marinaro 16 E' il 26 dicembre del 2006. Un bambino di dieci anni si sveglia e, come tutte le mattine di festa, va in camera della mamma a chiedere se può accendere la tv per guardare i cartoni animati. Quando apre la porta, però, fa la tragica scoperta che segnerà tutta la sua vita. Sua madre è stesa sul letto con la vestaglia e con un sacchetto di plastica in testa legato con un elastico intorno al collo. Il suo primo istinto, anche se è soltanto un bambino, è di strapparlo, di cercare di salvarla. Ma non ci riesce: è morta. Non è l'incipit di un film giallo, ma quello che veramente è accaduto un anno fa nella villa della famiglia Radice, i noti magnati delle eliche nautiche, in via Bettola 16. Esanime sul letto è Lorena Radice, 44 anni, erede dell'impero costruito dal padre negli anni. La donna è sposata da 11 anni con Nazareno Caporali, suo coetaneo, broker finanziario di origini toscane. La coppia, separata in casa da tempo, ha due figli di 10 e 8 anni. All'inizio la scena del decesso sembra quella di un suicidio. Anomalo per la modalità, ma un suicidio. Almeno questo è quello che Caporali vuol far credere ai carabinieri che arrivano in via Bettola dopo che l'allarme è stato lanciato. Ma gli investigatori ci impiegano pochi minuti a capire che si trovano, invece, davanti ad un omicidio camuffato da suicidio. Chi ha ucciso quella donna e perché? Il giallo che sta tenendo in sospeso la città da un anno, inizia in quel momento. Un delitto che rimane in parte insoluto, anche se dopo sei mesi il marito di Lorena Radice, indagato dal primo momento per omicidio volontario, viene arrestato. Oggi l'uomo, che continua a proclamarsi innocente, è ancora in carcere in attesa di un giudizio che, probabilmente, inizierà a gennaio. Ripercorriamo dall'inizio le tappe dell'inchiesta diretta dal procuratore capo Antonio Pizzi e affidata ai sostituti procuratori Flaminio Forieri e Salvatore Bellomo insieme ai carabinieri di Monza. Torniamo alla giornata del 26 dicembre. Dopo i rilievi sul luogo del decesso di Lorena Radice, Caporali viene interrogato dai magistrati. L'uomo, che sceglie come dinfensore il principe del foro monzese, Raffaele Della Valle, ammette di aver litigato con Lorena quella notte e di essere arrivato alle mani (non può negarlo dato che sul collo di Lorena ci sono lividi e sul suo i graffi della moglie). Hanno litigato sì, ma lui non l'ha uccisa. La Procura non perde tempo e già due giorni dopo lo iscrive nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale: la tesi è che nella foga della lite Nazareno si sia lasciato andare e l'abbia soffocata con un sacchetto di plastica in testa. Poi ha inscenato il suicidio. Ma cosa hanno in mano i carabinieri per affermare che è stato un omicidio? Prima di tutto la posizione del cadavere sul letto: la donna è perfettamene composta e incompatibile con la posizione di una suicida di Monza Club - Anno 6 - n. 30 quel tipo; secondo alcuni brandelli di sacchetti di plastica strappati sotto il letto; terzo il movente. E sì, perché, già dopo qualche giorno, quando l'ipotesi di omicidio preterintenzionale si trasforma in volontario, spunta fuori un'altra donna. Sarebbe lei, un'amante, la ragione per cui Lorena Radice, la sera di Natale, ha aggredito verbalmente il marito confermadogli che aveva ormai deciso di separarsi, di lasciarlo senza un quattrino. Una decisione drastica, come tutte quelle che l' erede dell'impero delle eliche, prendeva ogni giorno in azienda e in famiglia. Talmente inaspettata forse dall'ingenuo marito che da tempo non divideva con lei il letto e che aveva trovato altrove affetto, che lo avrebbe spinto a reagire, ad aggredirla. Fino ad ucciderla, simulando poi un suicidio con un sacchetto di plastica in testa. A provare una relazione extraconiugale dell'uomo sarebbero dei bigliettini ritrovati dalla stessa Lorena in casa, forse uno scambio di auguri un po' speciale in occasione del Natale, tra quella donna, l'altra, e il marito. La tesi di Caporali e del suo legale Della Valle non cambia: era viva quando lui l'ha lasciata. Anzi la donna, fragile e depressa, si è uccisa perché disperata al pensiero del tradimento. Soltanto le perizie potranno provare la verità. A quel punto, a gennaio, quando è comparso come terzo attore anche il legale della famiglia di Lorena Radice interessata a stabilire la verità e ottenere la custodia dei nipoti, si stabilisce l'incidente probatorio. I periti delle parti si troveranno a marzo per assumere l'incarico. Si tratta di professori universitari: genetisti, chimici e medici legali. Per la Procura saranno i Ris a fare le analisi MonzaClub30 7-12-2007 16:11 Pagina 17 le pagine nere di Monza sui reperti. All'inizio di febbraio un colpo di scena. Una sera, tornando a casa, Nazareno Caporali si schianta contro un camion in sosta a 80 all'ora su viale Lombardia. L'auto è distrutta e lui riporta gravi ferite agli arti: rimarrà fermo in ospedale prima e in un centro di riabilitazione poi fino a giugno. Un tentativo di farla finita, oppure una disattenzione dovuta allo stress? Oppure, come molti maligneranno, un gesto fatto per impietosire? Non si saprà mai. In quegli stessi giorni arriva il risultato dell'autopsia sul cadavere della moglie: Lorena Radice è morta per asfissia tra le 5 e le 5.30 del 26 dicembre 2006. Niente di nuovo, soprattutto per la difesa di Caporali. La svolta in estate: il risultato di un esperimento compiuto prima per conto del legale della famiglia Radice, Luigi Peronetti, e poi dai Ris offre una prova decisiva. Nel sacchetto che era in testa a Lorena non ci sono tracce né di Dna né di saliva: qualcuno glielo ha infilato in testa quando lei era già morta. Qualcuno che è Caporali: il 6 luglio mentre l'uomo è in vacanza con i figli e i genitori all'Isola del Giglio viene arrestato e portato in carcere a Monza. Invano il suo legale si appella al tTribunale del Riesame per chiedere gli arresti domiciliari. L'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Susanna Lomazzi e quella del Tribunale del Riesame parlano chiaro: su Caporali pesano gravi indizi di colpevolezza che aggiunti al pericolo di reiterazione di un reato simile all'uxoricidio nei confronti di altri familiari, e alla MONZA IN GIALLO personalità fredda e calcolatrice dell'uomo che non si è mai tradito, sono compatibili con il carcere. Oggi che Caporali è stato rinviato a giudizio formalmente, con l’aggravante della premeditazione, dopo aver subito un intervento chirurgico al cuore, il suo avvocato ha chiesto di nuovo la scarcerazione con una nuova perizia medico legale che stabilirà la compatibilità o meno con il carcere. "E' un uomo distrutto - continua ad affermare Della Valle - ha perso tutto, anche la salute e la voglia di vivere". Carcere o no il dubbio resta, la confessione non c'è stata. Il giallo rimane giallo: e se Lorena si fosse davvero uccisa? Un interrogativo sospeso per qualcuno, inesistente per altri, che avrà una risposta solo all'inizio del processo che, a quanto richiesto dalla difesa, potrebbe svolgersi davanti ad una Giuria popolare. E allora tutta l'Italia avrà gli occhi puntati su un caso passato inosservato grazie ad una Procura molto prudente, ma che appassiona esattamente come quello di Garlasco o di Cogne. A lato Nazareno Caporali Sotto: l’ingresso della villa dove abita la famiglia di Lorena Radice Monza Club - Anno 6 - n. 30 17 MonzaClub30 7-12-2007 16:12 Pagina 18 Social social Andrea Magro: rinasce la tradizione del cappello monzese doc La storia di un quarantenne che sta rilanciando un nuovo marchio legato ad una tradizione antica. di Laura Marinaro Mangia pane e cappello sin da bambino. Suo nonno, come tanti monzesi, lavorava in un cappellifficio e lui in casa ne possiede una trentina che possono essere definiti piccole opere d'arte. Si chiama Andrea Magro, ha 49 anni e la sua missione è quella di rilanciare un marchio tipico della città di Teodolinda, come quello del cappello, che fu in auge fino al secondo dopoguerra, prima che altre mode e altre attività lo fecessero quasi scomparire. E per farlo Andrea Magro, oltre ad indossare sempre un copricapo, ha già creato l'associazione culturale "El Cappell" e in collaborazione con gli industriali del Fermano, primi in Italia oggi per la produzione di feltri di alto livello, produrrà di nuovo ottimi copricapo monzesi. "Fino agli anni sessanta nella nostra città più di 5 mila persone erano impiegate nell'industria cappelliera e qui si producevano le feluche per le Università più note di Gran Bretagna e Nordamerica, ma anche cappelli di altissimo livello per i grandi del mondo - ha raccontato - Il copricapo, fino agli anni 70, era un simbolo e fungeva da indicatore sociale, oltre che un capo di eleganza notevole; con l'avvento dei cosiddetti capelloni, purtroppo, perse la propria valenza sociale e cadde in disuso; negli ultimi anni, però, un po' per il freddo, o semplicemente perché le mode hanno corsi e ricorsi, il cappello sia maschile, sia femminile, è tornato di moda e molti vip o artisti lo indossano, a cominciare dal basco militare di Vasco Rossi, a....quello da cowboy di Madonna". Il cappello torna di moda e quindi Monza deve ritornare ad esserne la capitale. In cosa consiste la sua idea? In questi anni ho lavorato molto per far tornare a parlare di cappelli e oggi il mio sogno si sta concretizzando - ha raccontato Magro - Ho viaggiato molto e ho scoperto nella provincia futura di Fermo un vero e proprio distretto industriale del cappello: nelle Marche i produttori hanno sposato la mia idea e quindi insieme a loro mi sono accordato per importare prodotti non finiti dalla Cina, che vengono poi rifiniti in Italia con il know how monzese e con il marchio del cappello di Monza; ho anche pensato a lanciare il progetto di un gemellaggio tra le future province di Fermo e di Monza stessa. 18 Il logo del marchio, disegnato da lui stesso, reca i simboli della città: la Corona Ferrea, l'Autodromo e un cappello. Come potrà ricreare in concreto il marchio e lo commercializzerà? La mia idea è quella di recuperare i macchinari dei cappellifici monzesi ancora esistenti e oggi in disuso - ha proseguito Magro - poi rimetterli a norma e formare giovani monzesi al mestiere; inoltre una volta prodotti i cappelli credo che dovremo farli girare, la comunicazione è tutto: ad esempio potremmo venderli come gadget alle associazioni sportive dei golfisti e non solo, portarli Monza Club - Anno 6 - n. 30 nelle nostre auto come un soprammobile e soprattutto farli indossare agli opinion leader. Inoltre la mia idea è quella di offrire un ottimo prodotto ad un prezzo concorrenziale: oggi gli stilisti producono cappelli griffati che costano troppo e che sono un'elite si può permettere. In realtà un ottimo cappello non deve costare oltre 50 euro. Ci sembra una bella idea, ma un po' difficile da realizzare. Non credo, io sono fiducioso e ho ottenuto rassicurazioni dallo stesso sindaco Marco Mariani che aveva un padre cappellaio anche lui. Il primo cittadino, infatti, ha assicurato che supporterà tutte le attività che serviranno a promuovere il marchio del cappello monzese, sia la creazione di una scuola professionale, che quella di un museo del cappello che, infine, una via da dedicare a tutti i cappellai monzesi - ha aggiunto - ma soprattutto stiamo progettando per l'inizio del prossimo anno un grande convegno sull'arte del cappello monzese nel quale inviteremo istituzioni e imprenditori sia brianzoli sia degli altri distretti italiani del cappello, ovvero Fermo e Alessandria dove si trova la storica azienda di Borsalino, e la location potrebbe essere la Villa Reale; io ci credo sul serio. Quando parla di cappelli ad Andrea si illuminano gli occhi. Siamo sicuri che non sia un entusiasmo eccessivo? Molti me lo dicono, ma in realtà i fatti mi hanno dato ragione e il progetto al quale oggi stiamo arrivando concretamente, fino a qualche tempo fa, non esisteva. Ma soprattutto mi sento "caricato", quasi avessi ricevuto un'investitura "papale" ad andare avanti". Cosa vuol dire? Una volta sono stato ricevuto a casa dei Borsalino, ad Alessandria, e mentre la padrona di casa mi MonzaClub30 7-12-2007 16:12 Pagina 19 social raccontava dei suoi incontri con Churchill, Humphrey Bogart e i grandi della storia che indossavano i suoi cappelli, mi guardò e mi disse: lei ce la farà perché ha gli stessi occhi di mio padre. Tanto di cappello. Monza Club - Anno 6 - n. 30 19 MonzaClub30 7-12-2007 17:49 Pagina 20 SERVIZIO SPECIALE MONZA CLUB Social social di Toni Liguori foto di Marco Brioschi Una perla in uno scrigno Lo scrigno, naturalmente, è lo splendido Duomo di Monza fatto erigere dalla Regina Teodolinda nel 595; la perla, che oggi lo arricchisce di fascino e di magia, è il nuovo Museo Gaiani che dopo un lungo lavoro durato più di dieci anni è stato inaugurato l'8 novembre scorso e che ora può essere visitato da tutti coloro che amano l'arte nella sua concezione più alta ed espressiva. Per l'architetto Cini Boeri, ideatrice del progetto, la realizzazione del nuovo Museo è stata un'avventura emozionante e irripetibile nella quale si è impegnata con grande entusiasmo mettendo in campo tutta la sua poliedrica professionalità che l'ha resa famosa nel mondo “L'attenzione di tutti noi che abbiamo lavorato sul progetto è stata sempre viva, sempre alla ricerca del meglio possibile, sempre vissuta da parte mia con grande entusiasmo. Mi avvicinavo per la prima 20 Monza Club - Anno 6 - n. 30 volta ad un mondo che conoscevo poco, arte sacra e i suoi simboli, ma la mia curiosità fu subito attratta dal valore artistico di questo tesoro, che mi veniva presentato nei suoi elementi, di volta in volta. Ne fui incantata: un affresco della scuola di Giotto, uno splendido polittico, arazzi millefiori, sculture, formelle ed altro ancora che si può ammirare lungo il percorso del Museo”. MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:40 Pagina 21 social Il suo “committente” è stato l'ingegner Franco Gaiani: come commenta la sua volontà di donare quest'opera alla città di Monza? “Una decisione da grande mecenate, un atto di generosità e di amore in memoria di suo padre, ma anche la volontà di regalare ai concittadini un grande patrimonio artistico da tramandare ai posteri. Lui stesso ha studiato e realizzato l'ardita struttura del grande volume ipogeo intorno alle fondazioni del Duomo, mentre lo spazio museale che dovevo creare al suo interno l'ho progettato secondo le ambientazioni più idonee ai valori da esporre. L'ing. Gaiani e sua moglie Titti mi sono stati accanto lungo tutto l'iter del progetto, come pure storici ed esperti di arte sacra. Arte che comprendeva sei secoli, dal trecento al novecento”. A lato: L’ingegner Gaiani presenta lo staff di professionisti e il progetto del Museo Monza Club - Anno 6 - n. 30 21 MonzaClub30 7-12-2007 17:53 Pagina 22 social L'illuminazione del Museo è stata ideata dal “mago” della luce Francesco Iannone, che dopo avere realizzato l'illuminazione artistica del Circuito di Formula 1 di Shanghai è sbarcato a Monza per seguire da vicino quello che egli stesso definisce “…un progetto che mi è entrato nel cuore”. Architetto Iannone, che cosa ha ispirato il suo lavoro e come è nato questo progetto? “Un museo nato dal concetto moderno di grande mecenatismo, uno spazio architettonico straordinario, i sogni di una Regina dalla figura fortemente contemporanea, un contenuto prezioso: un tesoro e di più; questo l'assunto che sostiene il progetto di illuminazione del museo. Le opere esposte sono illuminate in modo dinamico, la luce si muove, sparisce, sottolinea, ingrandisce, fa emergere e scomparire. E' la prima volta che questo succede in un museo. Certo è un caso particolare. E' la presenza di una Regina, è la figura di San Giovanni, una Corona, oggetti preziosi ed oggetti simbolici, a formare lo straordinario soggetto per un progetto di illuminazione che può permettersi le ultimissime innovazioni tecnologiche e può sperimentare le nuove frontiere della percezione umana. La realtà del tanto da noi auspicato progetto di illuminazione “inventato” per la percezione umana e non solo per vedere. Finalmente abbiamo potuto realizzare una luce per guardare con il cervello e, contemporaneamente, per vedere con gli occhi”. La persona che ha ispirato questo Museo, seguendone la nascita fino ad oggi, è stato indubbiamente Monsignor Leopoldo Gariboldi, uomo di grande cultura e sensibilità, arciprete del Duomo di Monza prima dell'attuale successore, Monsignor Silvano Provasi. Così Monsignor Gariboldi, vice preside della Fondazione Gaiani, ripercorre le tappe più significative di questa meravigliosa avventura “La volontà determinata dell'ingegner Franco Gaiani di vincolare la memoria del padre ad un gesto di mecenatismo si incontrò con il mio desiderio che il Duomo potesse raccontare i passati capitoli della sua storia con più ampiezza di testimonianze. Iniziò così la dilatazione del “Museo e Tesoro del Duomo”, 22 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 17:53 Pagina 23 social dalla piccola sezione “Filippo Serpero” alla più vasta e superba sezione “Carlo Gaiani”. La nobiltà e la bellezza del risultato non può essere letto solo come frutto del felice accordo tra un generoso mecenate e il vigile legale rappresentante del Duomo. Il nuovo Museo ha da dire molto di più perché esprime una armoniosa sintonia di intenti e di cuore che ha vincolato Titti e Franco Gaiani- e tutti coloro che essi hanno chiamato a collaborarea me, a motivo del servizio affidatomi nel 1979, di “confermare” quella stessa fede che il Duomo ricorda alla città di Monza con il linguaggio dell'arte e della bellezza. Proprio della bellezza si deve parlare. E' risaputo che la verità, la bontà e la bellezza (o come dicono i filosofi, il vero, il buono, il bello) sono tre potenzialità, tre dinamismi dello spirito che rendono possibile il dialogo, la conoscenza reciproca e l'amore. E questo avviene anzitutto tra l'uomo e Dio, tra lo spirito divino e lo spirito umano. Dio si manifesta all'uomo tramite la verità, la bontà e la bellezza; e reciprocamente l'uomo può percepire e raggiungere Dio attraverso l'esperienza della verità, della bontà e della bellezza. Sono i tre sentieri che, con maggiore o minore difficoltà, l'uomo può percorrere per salire fino a trovare Dio. Ha dunque un “perché” profondo il fatto che l'arte che imprigiona e libera la bellezza, si sia soprattutto concentrata ed espressa nel tempio, negli ambiti del Alcune immagini dell’inaugurazione del Museo del Duomo Monza Club - Anno 6 - n. 30 23 MonzaClub30 7-12-2007 17:54 Pagina 24 social 24 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:40 Pagina 25 social La visione mozzafiato del rosone del Duomo che, inserito in una parete di 12 metri di altezza e illuminato in modo superlativo, riesce ad emozionare con la sua presenza multicolore anche lo spirito più insensibile all’arte Monza Club - Anno 6 - n. 30 25 MonzaClub30 7-12-2007 17:56 Pagina 26 social culto, in armonia cioè col bisogno dell'uomo di raggiungere Dio. Il Museo e Tesoro del Duomo non vuole essere il deposito di oggetti preziosi che richiamano la curiosità dei turisti, ma l'aula silenziosa dove si svolge una lezione che, mettendo in dialogo la storia e l'arte, dica che la bellezza è una buona via per giungere a Dio e suggerisca rispettosamente al visitatore che per arrivare alla fede si possono percorrere anche le vie della verità e della bontà”. Il Museo che si sviluppa tutto nel sottosuolo va inteso come un invito al visitatore perché riscopra e mediti sulle radici, più o meno lontane, di quell'eloquente messaggio che la mole del Duomo continua a lanciare dalla sua piazza ai credenti e a Per chi ama l’arte la visita al nuovo Museo si tramuta in un suadente sussegursi di emozioni generate dal suggestivo racconto attraverso oggetti spettacolari della storia della nostra città. Un vero tesoro da scoprire, opera dopo opera. 26 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 18:08 Pagina 27 social Monza Club - Anno 6 - n. 30 27 MonzaClub30 7-12-2007 15:49 Pagina 28 I protagonisti Il personaggio Valentino Rossi trionfa al Monza Rally Show di Toni Liguori - foto Torchio Valentino Rossi ha vinto per il secondo anno consecutivo il Monza Rally Show. Ci voleva un weekend in Brianza per far ritrovare il sorriso al “Dottore”. Valentino, presentatosi sul circuito di Monza per la manifestazione che ha avuto luogo sabato 24 e domenica 25 novembre, ha dato sfoggio delle sue straordinarie qualità di pilota al voltante di una Ford Focus Wrc. Dopo avere sbaragliato gli avversari nelle prime cinque prove speciali del sabato, ha terminato il weekend con il successo complessivo nella giornata di domenica, sempre con Carlo Cassina come navigatore. 28 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Al secondo posto si è classificata la coppia Piero Longhi e Luca Cassol (il Capitan Ventosa di Striscia la notizia) su Subaru Impreza Wrcm, seguita dalla coppia formata da Mirko Virag e Domenico Pozzi alla guida di una Peugeot 307 Wrc. Se Valentino ha ritrovato il sorriso, ha dovuto però consolare suo padre Graziano arresosi alla bravura degli altri concorrenti: dopo l'83° posto del sabato è arrivato ultimo al termine del weekend passato a bordo della sua Maserati. “Posso dire a tutti quelli che mi gufano che a smettere di correre non ci penso proprio - ha detto ai microfoni di Italia 1 nel corso di 'Studio Sport' Voglio correre con le moto ancora al top e quando smetterò avrò ancora tanti anni da fare con le macchine. Gare come queste sono esibizioni, ma chi vive di motori come me, vuole sempre vincere. Avere vinto anche questa volta, mi da fiducia, vuol dire che sono competitivo. Vado un po' meglio su pista, ma il rally e' una passione e in futuro ci penserò seriamente, anche se per la Formula 1 probabilmente ormai è tardi". MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:39 Pagina 29 I protagonisti “Voglio correre con le moto ancora al top e quando smetterò avrò ancora tanti anni da fare con le macchine. Gare come queste sono esibizioni, ma chi vive di motori come me, vuole sempre vincere.” Monza Club - Anno 6 - n. 30 29 MonzaClub30 7-12-2007 15:49 Pagina 30 I protagonisti Valentino è sempre Valentino: sorriso, disponibilità con tutti e tanta voglia di scherzare. Tranne in pista dove il suo motto è: “vincere, vincere e ancora vincere.” Nella pagina a lato alcuni momenti divertenti del podio dove ha fatto la comparsa Capitan Ventosa di “Striscia la Notizia” Parlando dell'anno appena trascorso, il bilancio tra Mondiale perso e problemi col fisco, non e' certo dei migliori. "Anni come quello che ho passato servono a crescere e a capire meglio la realtà - commenta Rossi - Adesso sono tranquillo perchè quando faccio cose come questa mi rilasso. Dal punto di vista sportivo ho fiducia che tutto si risolverà in tempi brevi. Per quanto riguarda i cambiamenti nel mio staff, non è ancora tutto deciso, ma sono diventato più grande e voglio gestire le cose in modo diverso e magari con la mia testa". Insomma, un Valentino Rossi più in forma e più combattivo che mai: un campione indomabile che non si è mai arreso e che proprio qui, a Monza, sul circuito più famoso del mondo, ha ritrovato l'affetto e l'entusiasmo di una città che non ha mai smesso di amarlo. 30 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:42 Pagina 31 I protagonisti Nelle due immagini una scenetta divertente che ha coinvolto Valentino Rossi e le miss durante la premiazione: dopo il bacio di rito, Valentino ha letteralmente innaffiato con lo spumante le ragazze che lo avevano premiato A lato: la macchina che, guidata dal pilota Longhi, si è classificata seconda e sulla quale Capitan Ventosa di “Striscia la Notizia” ha fatto da secondo pilota Monza Club - Anno 6 - n. 30 31 MonzaClub30 7-12-2007 16:15 Pagina 32 SPECIALE AMICI DI PEPI CEREDA impegno & solidarietà I protagonisti Tanti amici in memoria di Pepi Cereda in aiuto dei bimbi del “Mamma Rita” di Roberto Zani - foto Torchio Pepi Cereda è stato un fotografo ma non solo, un cameraman ma non solo, un giornalista, ma non solo, un commentatore sportivo e molto di più. Amava lo sport che seguiva per lavoro: l'automobilismo. 32 Lo amava perché lo aveva visto da vicino fin da bambino. Lo aveva guardato direttamente sulla pista dell'Autodromo di Monza che era a due passi da casa sua. Ne aveva fatto una passione prima, da ragazzo, ammirando e appassionandosi all'abilità di guida di Jacky Ickx e poi, da professionista, registrando e commentando per Mediaset, vittoria dopo vittoria, la determinazione e la grinta di Michael Schumacher: il suo ultimo grande amore sportivo. Nella mansarda di Via Toti, dove viveva, sono conservati i suoi ricordi che raccontano 30 anni di corse automobilistiche: autografi, biglietti da visita dei piloti, oggetti rari, foto di una vita purtroppo breve ma intensa. Chi lo conosceva da vicino racconta di lui che era un gentiluomo, noi che lo abbiamo visto da lontano possiamo solo testimoniare quanto affetto lo circonda ancora oggi dopo sei anni dalla sua morte, avvenuta improvvisamente e portandolo via a soli 45 anni. Tanti sono gli amici che ogni anno nella nostra città si riuniscono ad una cena speciale ricca di ospiti e di sorprese. Con l'aiuto di fotografi e piloti realizzano un'asta che condotta con grande simpatia da Nige (conosciuto personaggio Ferrari per chi frequenta il mondo delle corse) raggiunge cifre importanti che permettono di dare consistenti aiuti ogni anno ad una fondazione diversa. Quest'anno è stato raggiunto l'obiettivo di raccogliere i fondi per regalare un mezzo di trasporto al Centro Sociale “Mamma Rita” di Monza che si occupa di bambini con gravi difficoltà socio-familiari. Un Centro che esiste dal Monza Club - Anno 6 - n. 30 In alto: la Sala del Saint Georges Premiere dove si è svolto l’evento. Sopra: Eugenio Falcioni che si è aggiudicato il casco di Valentino Rossi per l’importo di 15.000 euro, devoluto interamente all’Associazione “Mamma Rita” MonzaClub30 7-12-2007 16:15 Pagina 33 I protagonisti 1964 e che, con tanta passione e volontà, si propone di portare un aiuto a tutti quei giovani che vivono una condizione familiare disagiata con gravi problemi di inserimento sociale. La serata si è svolta presso l'elegante sede del Saint Georges Premiere nel Parco di Monza. Valentino Rossi, in città per affrontare il consueto appuntamento con il Rally, è intervenuto per contribuire al successo dell'iniziativa. Un suo casco è stato acquistato per 15.000 euro e tanti bellissimi scatti fotografici, messi in mostra all'Arengario durante “Monza più” di settembre, sono stati contesi dai presenti con rilanci di 50 euro. C'era anche Domenicali, nuovo direttore sportivo di Ferrari, e l'intesa di sguardi e parole con Valentino Rossi è stata da subito evidente a dimostrazione che, tra il campione e la squadra corse più famosa al mondo, c'è qualcosa in più di una semplice simpatia. Chissà come avrebbe commentato la situazione Pepi Cereda. Forse avrebbe fatto finta di niente, in fondo, per lui, contavano solo i fatti e non le voci di quartiere. All'anno prossimo Pepi. Sopra Valentino Rossi discute con Guido Domenicali, neo Direttore Tecnico della squadra corse Ferrari che di recente ha sostituito Jan Tod...ci saranno progetti per il futuro? SPECIALE AMICI DI PEPI CEREDA In alto il tavolo dei giornalisti dove si distingue Guido Meda, telecronista Mediaset dei Gran Premio di motociclismo. Sopra Nige, che ha condotto in modo egregio l’asta di beneficenza, facendo divertire i presenti con una simpatia contagiosa. A lato il padre di Valentino Rossi stringe la mano alla mamma di Pepi Cereda. Sulla sinistra le responsabili del Centro “Mamma Rita” che hanno ricevuto la donazione dall’associazione Monza Club - Anno 6 - n. 30 33 MonzaClub30 7-12-2007 16:16 Pagina 34 impegno & solidarietà I protagonisti Pancirolli & Friends: un sorriso per cambiare il mondo di Toni Liguori - foto archivio Friends A volte, basterebbe davvero un sorriso per cambiare il mondo. Lo sanno benissimo Luca Pancirolli e i suoi amici più cari, che circa sette anni fa decisero di dare una svolta alla loro vita e impegnarsi nel sociale per regalare ai bambini affetti di leucemia la gioia di un sorriso e la speranza di un futuro migliore Luca, come è nata l'Associazione Friends insieme per un sorriso di cui lei è presidente? Questa associazione è nata circa 7 anni fa, quando insieme ad altri nove amici di Monza, anche loro studenti universitari, avevamo l'abitudine di incontrarci tutti i pomeriggi nella biblioteca di Monza. Un giorno, siamo venuti a conoscenza che il Comitato Maria Letizia Verga, costituito 25 anni fa per volontà di Giovanni e Maria Luisa Verga in nome della loro bambina scomparsa a soli quattro anni per leucemia, oltre che ad impegnarsi dal 1979 nella ricerca per combattere e sconfiggere questo terribile male, aveva il progetto di realizzare una struttura per accogliere le famiglie che assistevano i loro bambini. Così, i miei amici ed io, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e cercare di fare qualcosa di concreto a favore di quell'iniziativa. Innanzitutto, abbiamo individuato una cascina abbandonata che sorgeva proprio davanti l'Ospedale San Gerardo. Poi, dopo solo un anno di lavori e con l'aiuto di tantissimi sostenitori, l'abbiamo ristrutturata a nostre spese e l'abbiamo trasformata in un moderno e funzionale residence, studiato nei minimi dettagli per rispondere alle necessità dei piccoli malati e dei loro genitori. Così, il Comitato Maria Letizia Verga Onlus ha esaudito il suo desiderio e la vecchia cascina Vallera è diventata un luogo di accoglienza per diecine di bambini leucemici e per le loro famiglie. Come è grande questa struttura? Il residence ha una disponibilità di 18 alloggi, monolocali e bilocali, distribuiti su 3 piani per un totale di 60 letti singoli. A questi locali si affiancano spazi di servizio, lavanderia e stireria, e altri spazi dedicati allo svolgimento di attività ricreative. L'edificio dispone anche di un grande terrazzo coperto e di un cortile-giardino destinati al relax ed ai giochi dei bambini. Gli alloggi, gli spazi comuni ed i servizi sono arredati con componenti, materiali e colori adatti all'infanzia ed idonei a garantire il miglior livello ambientale-medicale. 34 Quindi, Friends insieme per un sorriso è nata quasi per caso… In un certo senso, sì. La nostra associazione, che io amo definire Onlus di diritto, si occupa di tutte le attività che si Monza Club - Anno 6 - n. 30 svolgono all'interno della cascina Vallera che oggi, com'è giusto che sia, è chiamata Residence Maria Letizia Verga. Che età hanno i bambini che frequentano il residence e a che punto del loro percorso arrivano da voi? Variano dall'anno e mezzo ai 16/17 anni e li accogliamo in ogni fase della malattia. Sono bambini che hanno appena subito un trapianto o che sono in pieno trattamento terapeutico che li costringe a fare avanti indietro dall'ospedale San Gerardo dove, nel 2003, il Comitato Maria Teresa Verga ha inaugurato un sofisticato e modernissimo laboratorio di analisi microcellulare. Un altro grande progetto del Comitato è la realizzazione di una clinica dedicata alla mamma, un nuovo polo di eccellenza dai -9 mesi ai 14 anni. E' un progetto immenso, portato avanti da due anni per cui si stanno raccogliendo i fondi e per il quale è prevista una spesa di 150 milioni di euro. Voi comunque continuate per la vostra strada… Si, noi ci dedichiamo principalmente alla cascina Vallera ed ai bambini che temporaneamente alloggiano in questa struttura. Quando è nata l'idea della vostra Associazione, si ricorda la motivazione principale che vi ha spinto a renderla un progetto concreto? Perché i bambini? In fondo eravate giovani e non eravate ancora genitori… L'obbiettivo era quello di regalare un sorriso a chi era meno fortunato di noi. Ed erano quei bambini che non possono vivere come noi. Da qui il legame bambino-sorriso: volevamo far sorridere chi non può farlo. La leucemia, si sa, è una malattia terribile e anche se la ricerca sta facendo grandi progressi sono ancora tanti quelli che soffrono, specialmente i bambini. Secondo lei a che punto siamo in Italia e nel mondo? Chiaramente, non essendo un tecnico, posso solo raccontarle qual è la sensazione che ho maturato durante gli anni trascorsi a contatto con i bambini. Quando anche un solo bambino guarisce e può lasciare la Cascina è una festa, una gioia infinita come se ci fosse una nuova nascita. Quando invece si viene a sapere che qualcuno non ce la farà a sopravvivere è un dolore straziante per tutti. Penso che siamo ad un 70%, c'è MonzaClub30 7-12-2007 16:16 Pagina 35 I protagonisti ancora moltissimo da fare… Ci sono anche i bambini malati terminali da voi? Si, anche se si tende a farli tornare a casa. I medici sanno quali sono quelli che non hanno più la speranza di sopravvivere e in quel caso li dimettono dall'ospedale anche perché sono gli stessi genitori a volerlo. a volte li libera dall'angoscia e dalla disperazione che li attanagliano. I miei amici, tutti gli operatori della struttura ed io, parliamo molto con quei genitori e cerchiamo di sostenerli per alleviare il loro disagio e alimentare la speranza che, anche nei casi più gravi, è sempre l'ultima a morire. Sopra: i bambini aiutati dall’iniziativa di Friends. Sotto Friends alla Maratona di New York I genitori, in fondo, sono anch'essi vittime di queste tragedie e immagino che, quando arrivano nella vostra struttura in compagnia dei loro bambini, abbia inizio, anche per loro, un percorso che alterna la speranza alla rassegnazione, la disperazione alla fiducia di potere uscire da quel calvario e di regalare ai propri figli la prospettiva di una vita migliore. Che rapporto ha con loro? Come vedono la sua Associazione? Durante questi anni il mio atteggiamento è molto cambiato, sia nei confronti dei bambini che dei loro genitori. Le persone che accedono a questa struttura non sono benestanti, hanno poche possibilità economiche e pagano una cifra modestissima che, in alcuni casi, è compensata da un assegno sociale. Ho scoperto che molti cercano in noi un confronto per parlare della loro esperienza, per condividere con gli altri genitori momenti di vita apparentemente “normali” con altri in cui la disperazione e lo sconforto hanno il sopravvento. Vedere il loro bambini soffrire in quel modo, assistere al decorso della malattia misurando anche i soffi del loro cuore, scrutando ogni battito di ciglia come se fossero segnali impercettibili che soltanto loro possono interpretare, crea una specie di simbiosi che li accumuna agli altri e li sostiene, Monza Club - Anno 6 - n. 30 35 MonzaClub30 7-12-2007 16:18 Pagina 36 I protagonisti I suoi amici sono sempre quelli con i quali ha fondato l'Associazione? Sì, sono sempre gli stessi, anche se oggi le persone che ci seguono e che fanno parte dell'Associazione sono molte di più: all'inizio eravamo in dieci, quelli che ancora adesso mandano avanti l'organizzazione, ma i volontari sono diventati quaranta. Avete intenzione di allargarvi? Noi siamo pronti ad accogliere a braccia aperte tutti coloro che vogliono darci una mano. Ci sono tante cose da fare, tante iniziative da sviluppare, tanti progetti da realizzare… L'importante è che tutte le iniziative che si prendono non finiscano con la scia dell'entusiasmo: non devono essere fuochi di paglia che si spengono al primo colpo di vento. Meglio fare poco ma che sia duraturo nel tempo. Nella nostra piccola realtà è essenziale l'aiuto dello Stato, mi riferisco al famoso 5 o 8 per mille. Sono contributi importanti per iniziative come le nostre che vivono essenzialmente dell'aiuto dei privati. Sopra: il gruppo di Friends a Bormio per l’ormai tradizionale gara di sci, occasione per far conoscere e trasmettere i valori dell’associazione e i suoi obiettivi in favore dei bambini leucemici Che cosa organizzerete per il prossimo Natale? Qual è il programma dei prossimi mesi? A Natale organizzeremo la classica festa di Babbo Natale, sempre apprezzatissima dai bambini, durante la quale distribuiremo i regali. Poi riproporremo la festa dei Cow-boys che l'anno scorso ha ottenuto un grandissimo successo: arriverà un piccolo pony all'interno della cascina e i bambini potranno montarlo vestiti da cow-boys. Riproporremo anche un giro su una macchina da corsa: mio cugino, campione italiano di rally, arriverà con una macchina da competizione e i bambini sogneranno di essere dei veri e propri piloti. Poi, organizzeremo un mini raduno di Harley Davidson e tante altre cose ancora che per noi possono sembrare normali ma che per quei bambini sono fuori dal comune. Il programma per il 2008 è molto intenso e culminerà, a Carnevale, con la gara di sci che si terrà a Bormio. Per noi, è un appuntamento importantissimo dove chiaramente i bambini non potranno intervenire ma dove cercheremo di avvicinare i “grandi” al mondo del volontariato e, in particolare, alla nostra associazione. Sarà un week-end dedicato a fare conoscere questa malattia ai nostri coetanei, un momento di sano relax e di allegria al centro del quale, naturalmente, ci saranno sempre i bambini di Friends insieme per un sorriso, le loro storie, le loro sofferenze, le loro speranze. Riuscite a coinvolgere qualcuno che non sia della Brianza? Avete anche amici fuori dal territorio? La nostra opera, oggi, è prevalentemente focalizzata su Monza. Molti, anche da fuori, mi chiamano perché vengono a sapere della nostra attività. E' un indotto casuale, ma noi non abbiamo però la forza per espanderci anche se la volontà non ci manca. Il nostro desiderio è di allargarci, di fare di più. Contiamo sul passaparola, sulle persone che entrano in contatto con questi ragazzi e maturano poi la decisione di ritornare. 36 Lei è ancora molto giovane, è un professionista affermato, è in attesa del primo figlio, ed immagino che la sua vita sia superimpegnata come la vita di tutte le persone che sanno quello che vogliono ed hanno dei traguardi precisi da raggiungere. Eppure, almeno come la vedo io, lei non rappresenta per niente lo stereotipo del manager efficientissimo e moderno, del giovane “rampante” alla spasmodica ricerca del successo e dell'affermazione sociale. Forse la domanda le sembrerà Monza Club - Anno 6 - n. 30 banale, ma posso chiederle come trova il tempo per dedicarsi alla sua Associazione che ha lo scopo principale di regalare un sorriso ai bambini malati di leucemia? Quali sono le motivazioni principali che la spingono a prodigarsi per gli altri? In effetti, la sua domanda mi sembra un po' banale anche se, immagino, lei me la pone perché vorrebbe una risposta in grado di sfatare l'immagine che molti hanno dei giovani moderni e delle loro abitudini di vita…Per quanto mi riguarda, io mi reputo un ragazzo molto fortunato e sono certo che, come me, ce ne sono tanti che aiutano gli altri anche se preferiscono non farlo sapere in giro. C'è molta gente che soffre, di ogni età e di ogni ceto sociale, ma i bambini per me appartengono alla categoria più debole della specie umana. Quando poi il loro progetto di vita si interrompe, e spezza i loro sogni prima ancora che essi si realizzino, penso sia impossibile rimenare insensibili davanti al loro destino. Sì, è vero sono molto impegnato e conduco, come tanti, un'esistenza frenetica e a volte faticosissima. Ma il tempo da dedicare ai “miei” bambini, lo trovo sempre perché quando sono in mezzo a loro mi sento più sereno e più felice, do uno scopo alla mia vita e trovo le risposte più giuste alle tante domande che mi vengono da dentro. E poi, mi creda, che cosa c'è di più bello del sorriso di un bambino e della gioia che traspare dai suoi occhi innocenti? Ogni volta che riesco a strapparlo ad un bambino, specialmente se quel bambino soffre e forse non avrà nemmeno uno straccio di futuro, mi sento davvero meglio e avverto una sensazione bellissima e irripetibile. MonzaClub30 7-12-2007 16:18 Pagina 37 MonzaClub30 7-12-2007 16:18 Pagina 38 I protagonisti ritratti dal vivo Dario Allevi: “lo sport che vorrei” di Toni Liguori - foto Fabrizio Radaelli A volte l'aggettivo “vice” può suonare come un diminutivo ma nel nostro caso, se riferito a Dario Allevi, non toglie niente anzi, semmai, aggiunge qualcosa in più al suo ruolo di infaticabile “lavoratore” al servizio dei cittadini di Monza. Le deleghe che gli sono state assegnate sono diverse ma lui, come ci dichiara in questa intervista, è intenzionato a rispettarle fino in fondo a fronte degli impegni presi con gli elettori che lo hanno votato. Ma, soprattutto, per vedere realizzato un progetto che accarezza da tempo e che spesso lo fa sognare ad occhi aperti… Vicesindaco Allevi, quali sono le sue deleghe? Le mie deleghe sono lo sport, che comprende la gestione degli impianti sportivi e gli eventi sportivi, poi il turismo, lo spettacolo, i grandi eventi, gli affari istituzionali e il cerimoniale. Apparentemente, la figura del vicesindaco è abbastanza defilata rispetto alle altre, ma in questo caso sembra che non sia così… È un lavoro che mi prende 24 ore al giorno e non è un modo di dire. Anche perché al di la delle deleghe ci sono tutti gli altri impegni legati all'incarico di capo delegazione di AN che raddoppia le mie responsabilità. 38 Sono circa 120 giorni che questa giunta è stata eletta ed è operativa sul territorio. So che è difficile tracciare un bilancio, ma ci può dire che cosa è stato fatto in questi primi quattro mesi di lavoro che l'ha soddisfatta di più? È una cosa che non riguarda le mie deleghe ma tutta la giunta. Mi riferisco alla sicurezza, perché proprio sulla sicurezza avevamo puntato moltissimo nella nostra campagna elettorale. Abbiamo raccolto le istanze che provenivano dagli abitanti di tutte le cinque circoscrizioni che compongono il nostro territorio: più che istanze, si trattava di appelli accorati che denunciavano il Monza Club - Anno 6 - n. 30 degrado di molte aree abbandonate a se stesse, frequentate da gente poco raccomandabile, rom e spacciatori che la facevano da padroni e non permettevano alla popolazione di circolare liberamente per la strade della loro città. Oggi, il clima di insicurezza che si respirava sta a poco a poco scomparendo e i primi segnali di cambiamento si possono già vedere: i venditori abusivi di merce contraffatta non sono più i padroni del centro storico e così pure stanno scomparendo quelle diecine di persone che affollavano il parcheggio dell'ospedale mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e stiamo intervenendo anche in altre zone critiche come l'area Cambiaghi, i Boschetti Reali e i giardinetti della stazione. Tutta la giunta si è impegnata, insieme all'Assessore Romeo, per cercare di risolvere i problemi che stanno più a cuore ai cittadini e che riguardano quelli strettamente legati alla sicurezza del loro territorio. Un grande aiuto ci viene dato dalla Polizia Municipale, dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato che ogni giorno garantiscono con la loro presenza un clima più tranquillo e sereno. Parliamo di argomenti più “allegri”: che cosa ha messo in cantiere per le prossime feste natalizie? Su questo vorrei fare una premessa che riguarda alcuni problemi di ordine amministrativo e che i cittadini non conoscono. Il bilancio che stiamo gestendo è stato votato a gennaio dalla precedente giunta e spalmato sulle 12 mensilità di quest'anno. Anche se le casse sono desolatamente vuote, abbiamo cercato lo stesso di dare un segno di discontinuità e di creare qualche iniziativa che possa essere particolarmente apprezzata dai monzesi. Lo facciamo anche grazie al contributo dell'Unione Commercianti e di qualche sponsor che certamente non mancherà di darci una mano. Ad oggi le cose nuove che sono riuscito ad organizzare sono i giochi di illuminazioni che all'Arengario riempiranno con immagini natalizie le pareti della piazza, simili a quelli in piazza Duomo durante Monza Più, che sono molto piaciuti sia alla cittadinanza che alle persone venute da fuori. Abbiamo anche cercato di omogeneizzare i mercatini che erano dislocati in ordine sparso: non più in piazza San Paolo, ma in piazza Roma che diventerà il cuore pulsante di questo periodo natalizio. Altri mercatini li abbiamo collocati nella piazza Il Vicesindaco Dario Allevi durante una conferenza stampa MonzaClub30 7-12-2007 16:18 Pagina 39 I protagonisti dell' Upim e in piazza S.Pietro Martire. Nonostante le scarse risorse finanziarie stiamo cercando anche di aumentare le luminarie natalizie e se per quest'anno non potremo fare molto, faremo in modo che nella previsione di spesa del 2008 questa voce venga potenziata. Ci sono poi altre due iniziative per le quali siamo alla ricerca di sponsor. La prima, una pista di pattinaggio a cielo aperto che vorremmo impiantare nel cortile della Villa Reale: una location bella e prestigiosa che richiamerà sicuramente l'attenzione di molti giovani; la seconda, molto più fattibile a livello economico, riguarda invece un grande concerto da tenersi in piazza Cambiaghi la notte di Capodanno. Protagonista della serata sarà Alberto Radius con i Formula 3, che si esibiranno in un ricco repertorio di canzoni evergreen, in grado di coinvolgere persone di tutte le età. Considerando che la notte di San Silvestro molta gente rimarrà in città, il concerto potrebbe essere un appuntamento davvero interessante e coinvolgente. Il 2008 invece, sarà il primo vero anno del Sindaco Mariani e della sua giunta e sono certo che quello sarà l'anno della svolta. A fine gennaio approveremo il bilancio preventivo del 2008 e ci daremo da fare perché Monza, finalmente, ospiti gli eventi che merita. Per ora, non possiamo che gestire il più correttamente possibile le scelte fatte da chi ci ha preceduti. Parliamo un po' di sport, che poi è un argomento che interessa a moltissimi cittadini: perché secondo lei il Monza Calcio non riesce a soddisfare i suoi tifosi come dovrebbe? Che cos'è che non funziona? Da appassionato, è difficile fare un'analisi precisa. Io ricordo che negli anni 70, nel periodo del grande Monza, che ogni anno sfiorava la serie A, c'era una folta affluenza di pubblico e un grande tifo che sosteneva la squadra. Scendendo di categoria, diventa difficile catturare l'interesse dei cittadini, specialmente quelli più giovani, che trovano nelle grandi squadre quella valvola di sfogo e quel tifo Monza Club - Anno 6 - n. 30 39 MonzaClub30 7-12-2007 16:18 Pagina 40 I protagonisti Un intenso primo piano del Vicesindaco Dario Allevi “Abbiamo società sportive degne di città due o tre volte più grandi di Monza che spaziano in tantissime discipline” appassionato che li appaga e li coinvolge maggiormente. Oggi, la sfida del Calcio Monza, con la collaborazione dell'amministrazione comunale, è quella di trovare gli strumenti adatti per far si che i monzesi ritornino in massa ad applaudire la loro squadra del cuore. Come? Sicuramente le belle parole non bastano: l'unica possibilità per questa inversione di tendenza sta nei risultati perché, se il Monza Calcio, dovesse salire in B sono certo che il Brianteo tornerebbe ad essere uno stadio affollatissimo. Quindi, lei ritiene che tutto dipenda dai risultati e dai punti conquistati in classifica… Credo proprio di sì: una serie di risultati positivi instaurerebbe un clima di fiducia e il Calcio Monza avrebbe tutte le carte in regola per diventare la squadra di riferimento della nuova Provincia. Non dimentichiamo che l'attuale gestione per 2 anni ha sfiorato questa impresa combattendo con realtà dieci volte più grandi. Detto questo, tanto di cappello alla famiglia Begnini: non dimenticherò mai che quando il curatore fallimentare cercava uno straccio di imprenditore che comprasse la squadra, non ha trovato nessuno disponbile. Alla terza asta è arrivato un imprenditore bergamasco a prendere per i capelli uno stemma glorioso che risale al 1912 e che rischiava di scomparire. Begnini sta facendo un ottimo lavoro, con concretezza e serietà, e sono certo che in un prossimo futuro riuscirà ad ottenere risultati molto lusinghieri. 40 Qual è il fiore all'occhiello del suo assessorato, il progetto che più l'entusiasma e che la fa sognare ad occhi aperti? Quello di creare a Monza una cittadella dello sport. Se dovessi riuscire a portare a termine questo progetto credo che diventerebbe un punto di Monza Club - Anno 6 - n. 30 eccellenza unico non solo in Lombardia ma in tutt'Italia. Insieme al Calcio Monza stiamo formalizzando le prime bozze per il primo stadio polifunzionale in Italia. Perché in Italia siamo indietro di 30 anni: molti stadi sono obsoleti, altri sono cattedrali nel deserto che hanno costi enormi e che vengono aperti una volta ogni 15 giorni quando gioca la squadra locale. A Monza, vorremmo essere i precursori di un nuovo modo di gestione. Lo stadio a cui stiamo pensando non sembra neppure nascere dallo scheletro di quello attuale: è di una bellezza senza parole, una struttura ardita e moderna che potrebbe davvero diventare il vanto di tutta la Provincia. A parte il calcio, ci sono altri sport che meriterebbero più attenzione? Sì, senz'altro. Monza ha un associazionismo sportivo che è una ricchezza di inestimabile valore e che opera sul territorio con incredibile passione ed è di grande aiuto all'assessore allo sport. Abbiamo società sportive degne di città due o tre volte più grandi di Monza che spaziano in tantissime discipline. Una che mi sta particolarmente a cuore, perché rappresenta uno sport che è di grande spirito educativo e che sta avendo enorme espansione dal punto di vista giovanile e scolastico, è il rugby. Il rugby è uno MonzaClub30 7-12-2007 16:19 Pagina 41 I protagonisti sport che insegna e educa più di tutti gli altri perché nonostante il contatto comuni che la popolano. fisico c'è un rispetto e una lealtà che oggigiorno mancano, soprattutto nel Per troppi anni abbiamo vissuto una sorta di calcio. Uno sport in cui si vedono le origini universitarie: giganti buoni e provincialismo rispetto alla grande Milano, ma mi generosi. con tutte le qualità che un atleta deve possedere. A Monza c'è questa auguro che da questa amministrazione in poi si bellissima società, il rugby Monza, che a settembre si è gemellata con il rugby guardi più verso la Brianza e meno verso Piazzale Velate. Primo ammiccamento di società che tendono a farsi forza attraverso Lagosta. E' vero che per realizzare certi progetti l'unione. occorrono sforzi imprenditoriali ed economici E' mio desiderio e volontà politica, creare un centro dedicato solo al Rugby. enormi ma di riflesso si otterrebbero importanti Poi c'è la rotellistica, che a Monza ha una tradizione incredibile e necessita di ritorni economici e di immagine. Non farlo sarebbe un ulteriore sforzo da parte dell'amministrazione per migliorare l'attuale un delitto: è come se la nostra città avesse un impianto o crearne uno nuovo più moderno e funzionale. Esistono anche motore Ferrari ma marciasse utilizzando soltanto società di Hokey o di pattinaggio che hanno fatto la la terza marcia. storia della nostra città. Dopo tanti anni di buio e di silenzio, sta tornando l'Hokey Monza che è una Ha parlato di nuova squadra di antiche e gloriose tradizioni. Non “A Monza, vorremmo essere i provincia: qualcuno dimentichiamoci infine il nuoto, l'atletica, il basket afferma che i precursori di un nuovo modo di “giochi” siano già e la palla a nuoto. A questo proposito desidero rivolgere una nota di plauso alle società Forti e gestione. Lo stadio a cui aperti. Perché c'è Liberi, Gerardiana e Pro Vittoria per l'impegno e la stiamo pensando non sembra questa ritrosia da serietà con cui da tempo immemorabile svolgono la parte dei “locali”a neppure nascere dallo loro attività. prendere in mano le scheletro di quello attuale: è di redini del potere La vedo entusiasta… una bellezza senza parole, una politico? Si, devo ammettere con piacere che quando c'è Personalmente, penso struttura ardita e moderna che che si debba stata la distribuzione delle deleghe da parte del Sindaco Mariani, avevo puntato molto sullo sport. potrebbe davvero diventare il continuare a spronare Primo, per una sorta di giuramento con le società l'imprenditoria locale e, vanto di tutta la Provincia.” sportive, poi perché l'amministrazione Mariani con tanta santa dando al Vicesindaco l'assessorato allo sport ha pazienza, farle capire le voluto far capire alla città, con un segno tangibile, cose che si nascondono che era nostro interesse investire nello sport e non tra le righe di questa considerarlo un assessorato di serie B. intervista, cose che forse sarebbero più ascoltate e Oggigiorno credo che lo sport sia il primo veicolo per cercare di combattere un capite dalla generazione dei figli. La nuova certo disagio giovanile che c'è: più ragazzi uniamo nello sport, meno ce ne sono generazione, infatti, ha tutte le carte in regola per sui marciapiedi e magari non passano i pomeriggi con birra, spinelli e assumersi le responsabilità legate alla gestione di sigarette. La valenza sociale dello sport è fortissima e non va assolutamente un territorio ricco di realtà che andrebbero sottovalutata. valorizzate con più passione e con più attenzione. Per la nuova provincia vorremmo ripetere quella Anche lei sembrava particolarmente commosso alla premiazione dei che è stata la formula vincente delle elezioni di ragazzi degli Special Olympics: c'è un occhio di riguardo in più per maggio. Cioè partire con larghissimo anticipo loro? rispetto alla scadenza delle consultazioni, in modo Assolutamente si: lo sport fa veramente miracoli e credo che Silvia e Federico che si arrivi ad una scelta collegiale debbano essere di esempio per tutti noi per come sono riusciti a vivere la nell'individuazione del candidato più “papabile”, in meravigliosa esperienza di Shanghai. Quando li abbiamo accolti in giunta, grado di coagulare tutte le forze della “Casa della prima della loro partenza, con gioia e con disarmante semplicità ci hanno detto libertà”. che andavano in Cina non solo per partecipare ma anche per vincere. Noi gli Se gli elettori vedono un candidato serio ed onesto, abbiamo risposto che li aspettavamo con le medaglie al collo. Sia il giorno della con tutti i partiti della coalizione che lo loro partenza che quello del ritorno sono stati due momenti eccezionali. Noi a sostengono, i risultati certamente non Monza abbiamo la Fondazione Silvia Tremolada che è veramente una mancheranno. ricchezza unica, insieme all'associazione Arcobaleno, che segue il calcio dei ragazzi down, campioni d'Italia per 2 anni consecutivi. Che cosa augura ai cittadine di Monza in Da parte dell'amministrazione ci sarà sempre un occhio di riguardo per chi si occasione delle prossime festività? occupa di questi settori. Un Natale sereno, da trascorrere in compagnia dei propri cari e delle proprie famiglie, e un nuovo Come mai una provincia come la vostra non possiede una televisione e anno pieno d'amore, di lavoro, di buona salute e di neppure una radio? felicità. Tocca un tasto dolente. Credo che Monza debba fare una sorta di salto culturale sul territorio. Questa è un'altra sfida dell'amministrazione Mariani anche se, come lei ben sa, i politici possono spronare i cittadini ma non hanno la bacchetta magica per realizzare tutti i progetti che hanno sul tavolo. Non è possibile che la provincia di Monza e Brianza, 800.000 persone, terza locomotiva d'Europa, prima in Italia, non disponga di un giornale, una radio o una televisione che parlino dei problemi locali e di tutto ciò che avviene nei 50 Monza Club - Anno 6 - n. 30 41 MonzaClub30 7-12-2007 16:19 Pagina 42 l’intervista I protagonisti Il mondo è dei giovani di Toni Liguori A Massimo Ponzoni, Assessore alla Sicurezza, alla Protezione Civile, alla Prevenzione e alla Polizia Locale della Regione Lombardia, l'entusiasmo, la grinta e la determinazione certamente non mancano. Giovanissimo, ha soltanto 35 anni, ha già bruciato alcune tappe della sua carriera anche se, come lui stesso dichiara, gli obiettivi che vuole raggiungere sono ancora tanti. Lo sostengono un'innata passione per la politica e il consenso dei 20.000 cittadini che lo hanno votato. Massimo Ponzoni con Guido Bertolaso 42 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Assessore Ponzoni, lei è ancora molto giovane anche se si occupa di politica da tanto tempo. Non le è mai venuta la voglia di mollare tutto, abbandonare il partito nel quale milita e di dedicarsi ad altre cose? La politica bisogna farla per passione, altrimenti non si riesce a rimanere all'interno di un partito. I sacrifici che si fanno sono tanti. E' vero, ci sono anche gli onori: ma sul piatto della bilancia, alla fine i sacrifici sono molti di più. E poi ci sono anche le soddisfazioni che ripagano gli sforzi compiuti e quel pizzico di sana e giusta ambizione senza la quale non si va da nessuna parte. Qual è il momento che l'ha emozionata di più fino adesso? Quando a 27 anni mi sono seduto a presiedere il Consiglio della Regione Lombardia, che è il terzo parlamento d'Italia, dopo Camera e Senato, e come consigliere più giovane dovevo fare l'appello dei consiglieri presenti. Alla mia sinistra c'era Formigoni, e alla mia destra Martinazzoli. L'emozione è stata fortissima e anche il senso di responsabilità al pensiero che 20.000 persone avevano scritto il mio cognome su una scheda e l'avevano depositata nell'urna. Mi avevano premiato anche perché ero giovane, e quando la gente vede la faccia di uno giovane, anche se non lo conosce, lo vota. La gente ha voglia di cambiare e i giovani sono la vera speranza del futuro. Come fa a seguire tutti gli impegni che comporta il suo incarico? Purtroppo sacrificando molto la famiglia, anche se cerco di ritagliarmi un po' di tempo il sabato e la domenica per dedicarlo a loro. Ma è molto difficile perché si può dire che la Lombardia è uno Stato di 10 milioni di abitanti e una delega come la mia comporta un impegno che non ammette soste. Inoltre, MonzaClub30 7-12-2007 16:19 Pagina 43 I protagonisti comunque avuto un Presidente del Consiglio in grado di governare e di fare “politica”. In politica estera c'eravamo, abbiamo gestito momenti difficilissimi ma sulla scena mondiale eravamo sempre presenti e tutti ci rispettavano. Oggi, se togliamo Prodi, chi sono i ministri di cui si sente parlare? Solo gente costantemente in polemica con il governo del quale fanno parte, che critica ogni decisione, che si azzuffa ogni giorno, come su un ring a cielo aperto, scagliandosi gli uni contro gli altri dando di sé uno spettacolo indecoroso mentre il nostro Paese sta andando alla sfascio. avendo a che fare anche con il mondo del volontariato e della protezione civile, quasi tutti i fine settimana devo partecipare a qualche evento. La Lombardia poi, non è solo la Brianza e se un tempo facevo fatica ad occuparmi dei 50 Comuni di questo territorio, oggi che sono più di mille, diventa assai più complicato seguirli tutti. Durante l'ultima campagna elettorale, mi è capitato di incontrarla a diversi eventi con la gente: lei appariva per qualche minuto, diceva due o tre parole e poi scompariva per correre ad altri appuntamenti: sembrava una campagna all'americana… Si, in effetti è stata una vera e propria campagna “all'americana”, simile a quella che ho fatto per la mia elezione a Consigliere Regionale. Credo che la gente abbia bisogno di un approccio diverso, un contatto personale e diretto, specialmente quando molti candidati sono giovani. La gente ha incominciato a premiare sempre di più le nuove leve della politica. E quello che sta facendo Berlusconi in questi giorni: costruire un partito che tenda sempre di più verso i giovani. Oggi la gente appare sempre più frastornata e sempre più lontana dalla politica. Qual è la sua ricetta, se esiste, per uscire da questa empasse che, praticamente, blocca la vita del Paese e ne rallenta la crescita? Io sono convinto che i cittadini abbiano le idee molto chiare perché hanno capito una cosa: che c'è un governo che non va bene, che l'Italia non è governata e che esiste un sistema -la cosiddetta Casta- che vorrebbe risolvere i problemi del Paese all'interno del Palazzo anziché affrontarli a viso aperto. Invece Berlusconi ha avuto l'intuizione geniale di dire che il popolo è sovrano e che è giunto il momento di smantellare quello che di vecchio ed obsoleto è rimasto nel nostro sistema riportandoci alle urne. La gente ha bisogno di cambiamenti. Anche nella recente raccolta di firme, non era soltanto gente di Forza Italia, ma c'erano molte persone che avevano votato sinistra e che ora credono che non si possa più andare avanti così. Nel periodo del governo Berlusconi, nonostante tutti i problemi, abbiamo Nelle ultime comunali di Monza, lei si è dato molto da fare. E' soddisfatto dei risultati ottenuti? La campagna elettorale di Monza, l'abbiamo organizzata Paolo Romani ed io partendo da una situazione difficilissima. Romani ha seguito la parte “logistica”, io quella prevalentemente “politica”. Nessun cittadino di Monza può affermare di non essere stato candidato. Forza Italia è stato un partito aperto a tutti: abbiamo candidato 40 persone e non c'è ne una che è rimasta fuori dalla lista. A tutti abbiamo chiesto di indicarci una persona: dal parroco agli artigiani, dai commercianti agli industriali, a tutte le categorie e a tutti i ceti sociali, abbiamo domandato i nomi di chi avrebbe potuto meglio rappresentarli. E' venuta fuori una lista forte: così si vincono le elezioni. E abbiamo vinto contro un sindaco uscente che, non tanto sulla gestione monzese ma sulla politica brianzola, era stato sempre presente. Faglia, era uno che c'era, anche nella costruzione della Provincia. Non era facile batterlo, ma con il nostro entusiasmo, la voglia di rinnovamento, curando anche i minimi dettagli, abbiamo legato 12 liste a Mariani ed alla fine ce l'abbiamo fatta. Abbiamo lavorato giorno e notte e devo ammettere di essere stato uno dei più determinati a sostenere la candidatura di Mariani perchè ero certo che quella fetta di elettorato era fondamentale per permetterci di vincere. La sicurezza è un problema che è sempre esistito, anche se ora è esploso ed è diventato il primo nella lista dei problemi degli italiani. E' un malessere che parte da lontano? Sicuramente c'è qualcosa che riguarda la cultura e i valori che fanno parte della storia del nostro Paese, ma una delle responsabilità maggiori di questa situazione è stata l'apertura delle frontiere. Non ce l'ho assolutamente con i rom e con i romeni, ma oggi i sette reati più frequenti, come borseggi, rapine, furti, ecc… sono loro i primi a compierli. In questi giorni, abbiamo firmato un protocollo con il Presidente della Provincia Penati per stanziare un milione di Euro proprio per pagare gli straordinari alla polizia locale. Noi, come istituzione, non dobbiamo lanciare messaggi allarmistici, ma è una situazione veramente drammatica che non può esser nascosta ai cittadini. La gente comunque se ne rende conto, soprattutto la sera, magari non Monza Club - Anno 6 - n. 30 43 MonzaClub30 7-12-2007 16:19 Pagina 44 I protagonisti tanto da noi ma a Milano, ora che è inverno ed alle sette di sera si ha paura a prendere un mezzo pubblico. La competenza vera è dello Stato, ma lo Stato non sta dando risposte: confeziona “pacchetti”, toglie o aggiunge qualche emendamento richiesto degli estremisti della coalizione, snatura i contenuti stessi della proposta di legge iniziale e alla fine tutto rimane come prima, immobile come una barca a vela in un mare senza vento. E voi, che cosa state facendo? Noi, come Regione, stiamo investendo sulla polizia locale, sui vigili del fuoco. Le forze dell'ordine hanno mezzi vecchi, attrezzature inadeguate e, soprattutto, continuano a non venire applicate le leggi in vigore. Anch'io sostengo che la sicurezza non è di destra né di sinistra: la sicurezza è un bene comune che va garantito a tutti i cittadini. Votando il bilancio di quest'anno, investiremo in questo settore altri 12 milioni di Euro e stiamo trovando delle formule particolari per aiutare le amministrazioni comunali dell'intera Regione. Ho in mente delle iniziative precise: voglio istituire i volontari della sicurezza, trasformare la Protezione Civile in Sicurezza Civile con dei volontari che girano in divisa, non armati, ma con radio e telefonini in grado di avvisare le forze dell'ordine quando vedono cose strane. E poi, non possiamo non pensare alle forze dell'ordine: sono insufficienti e male equipaggiate, donne e uomini che lavorano per 1200 Euro al mese rischiando ogni giorno la propria vita…In fondo, qui in Brianza, viviamo ancora in un' isola felice, anche se i reati sono in continua crescita ed ormai gli scippi, le rapine in villa e le estorsioni sono all'ordine del giorno e non fanno più notizia. 44 Perché della nuova Provincia se ne parla così poco e si avverte un certo distacco da parte della gente? Perché per un cittadino “normale”, viste alcune premesse, avere la provincia di Monza o quella di Milano non cambia nulla. Il rischio che corriamo è che questo processo venga gestito male e anziché diventare un fattore positivo, diventi negativo, un carrozzone in più regalato alla burocrazia. Non per fare una critica alla sinistra, ma come la sta impostando la Provincia di Milano, c'è il pericolo che i cardini sui cui si fondava la sua creazione si sgretolino sotto il peso di spese pazzesche, di sprechi inutili, di costi altissimi derivanti dal trasferimento di uomini e di sedi senza valide contropartite. Il Presidente Penati afferma che la Provincia di Monza nasce dalla gemmazione di quella di Milano, e che necessita il trasferimento di 400 persone. Io credo che di persone ne basterebbero 60, e penso che dovrebbero essere tutte giovani, capaci, volonterose, con esperienze universitarie completate da stage all'estero. Come ho detto prima, la gente vuole dei cambiamenti e i risultati dei cambiamenti si ottengono mettendo in campo forze giovani e in grado di attuarli, non Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:19 Pagina 45 I protagonisti creando una Provincia di serie B, senza Questura e senza Prefettura, limitandosi ad insediare un Presidente, sei Assessori e trenta Consiglieri. Una Provincia così,per un territorio che rappresenta la terza locomotiva d'Europa, dove ogni tre abitanti c'è un'azienda, ma che per avere il diritto di esistere ha dovuto portarsi dietro anche quelle di Andria e di Fermo, noi proprio non la vogliamo. I giovani e lo sport: due argomenti ai quali lei tiene molto. C'è la speranza che i giovani brianzoli in un prossimo futuro possano usufruire di strutture più moderne e più adeguate alle loro esigenze? Abbiamo fatto una legge molto bella sullo sport. Abbiamo parificato tutti gli sport perché non bisogna privilegiare solo la costruzione di campi di calcio, ma è necessario finanziarie tutte le associazioni sportive. Prima di fare l'assessore ero presidente della commissione dello sport e abbiamo preparato anche un censimento degli impianti sportivi di ciascun comune. Purtroppo devo ammettere che uno dei limiti dei sindaci brianzoli è quello di pensare troppo al proprio orticello senza allargare gli orizzonti soprattutto quelli che riguardano i problemi legati allo sport. A proposito di Protezione Civile, ho avuto la fortuna di conoscere Guido Bertolaso e di apprezzare il suo lavoro e mi onoro di essere diventato un suo amico. Apprezzo molto quello che sta facendoin questo campo e sono certo che insieme potremo fare ancora di più per la nostra regione e, in particolare, per la Brianza. Bisognerebbe osare di più dando spazio anche alle discipline cosiddette “minori” che, in realtà, coinvolgono tantissimi ragazzi. Di solito, alla fine di ogni anno, c'è l'abitudine di tracciare una specie di bilancio della propria vita: lei è soddisfatto di quello suo? A livello politico sono più che soddisfatto, anche se mi rendo conto che si può e si deve fare di più. Quando ho potuto scegliere tra questo assessorato e quello dell'artigianato, non ho avuto dubbi: ho scelto questo perché credo molto nei giovani e nella loro volontà di cambiare il mondo. Ogni giorno sono a contatto con loro, tocco con mano quello che fanno nel campo del volontariato e della protezione civile, rimango contagiato dalla loro forza e dal loro entusiasmo assolutamente disinteressati e privi di secondi fini. Per quanto riguarda la sicurezza, mi sono battuto perché dal 15 novembre al 10 gennaio prossimo, in Lombardia e quindi anche tutti i comuni della Brianza, vi fossero in giro più uomini e più macchine a tutela dell'incolumità dei cittadini. Questo progetto lo abbiamo chiamato “Natale sicuro” e ci costerà, come ho accennato prima, un milione di Euro. Ma è un milione speso bene, mi creda, perché la serenità dei cittadini non ha prezzo. A sua moglie Anna e a suo figlio Lorenzo che cosa regalerà per Natale? La mia compagnia, come loro la regaleranno a me. Il regalo più gradito che possiamo farci reciprocamente è quello di restare un po' insieme, di parlare, di scherzare, di vivere per qualche ora come una famiglia “normale”, fermando le lancette dell'orologio, assaporando la gioia e la magia della festa più bella dell'anno. L’assessore Ponzoni durante le celebrazioni del ventennale dell’istituzione dell’eliosoccorso Monza Club - Anno 6 - n. 30 45 MonzaClub30 7-12-2007 16:20 Pagina 46 History I protagonisti Meregalli: l’importante non è bere molto ma molto bene di Toni Liguori - foto archivio Meregalli Una tradizione familiare che continua. Un'azienda che cresce e che si afferma sempre di più in un mercato globalizzato dove molte regole sono saltate ed è sempre più difficile conquistare nuove posizioni. Ma per Marcello, figlio di Giuseppe Meregalli, fondatore dell'omonima azienda di distribuzione vinicola, la strada tracciata da suo padre è ancora quella più valida da percorrere per raggiungere gli obiettivi fissati e conquistare i traguardi più ambiziosi. Marcello, suo padre è conosciuto in tutto il mondo come uno dei massimi esperti di vini: è difficile per un figlio emergere, continuando per la stessa strada? Mio padre ha sicuramente avuto l'intelligenza di lasciarmi la più ampia libertà e di tenere conto delle novità che comportavano questo salto generazionale. Sono entrato in azienda presto e fin da bambino lo seguivo cercando di imparare i segreti di una professione per la quale ho sempre nutrito una grande passione. Finito il liceo ho cominciato a lavorare in azienda, anche quando frequentavo l'università, e a fare esperienze in giro per il mondo. Al ritorno riferivo le novità che avevo visto e lui aveva sempre la pazienza di ascoltarmi lasciandomi l'opportunità di aprire nuove branchie di lavoro, o di migliorare quelle esistenti, correggendo eventualmente la rotta. C'è sempre stato un sano confronto tra di noi ed oggi ci dividiamo i compiti: io mi occupo della parte commerciale, lui di quella amministrativa. 46 Qual è la carta vincente dell'azienda Meregalli? La qualità dei prodotti che distribuiamo. Il prodotto è sempre la base più importante dell'azienda, anche se oggi è meno bello occuparsene rispetto al passato perché, aumentando le dimensioni del nostro Gruppo, si trascurano un po' gli aspetti “romantici” che questo lavoro comporta. Recentemente, abbiamo aperto due nuovi centri logistici tra Lissone e Biassono e in queste strutture abbiamo ricreato alcuni aspetti museali questi per recuperare, noi stessi in primis, le antiche tradizioni legate alla storia del vino. La mia fortuna è stata quella di non aver avuto l'università sotto casa. Non ho perso tempo nei campus, ma mi sono dato subito da fare. Ho trent'anni, quest'anno festeggio il mio undicesimo anno in azienda e questo mi consente di avere una certa esperienza, anche in campo internazionale, che deriva in parte dall'apertura delle consociate in Spagna, Svizzera e Francia. La Monza Club - Anno 6 - n. 30 Spagna, in particolare, nasce da un progetto che ho sottoposto a mio padre e che lui ha accettato volentieri. Parlando di vini italiani: tutti si sono messi a produrre vini, milioni di bottiglie che invadono il mercato anche se le dimensioni delle zone di produzione sono sempre quelle…Non le pare che nel settore vi sia un po' di confusione? La confusione c'è e dipende principalmente dallo Stato e da chi gestisce il mercato del vino in Italia. Hanno frammentato tantissimo la produzione e svuotato la concezione del termine “qualità”. In Francia, ad esempio, hanno soltanto una diecina di doc regionali Marcello Meregalli importanti che un appassionato riconosce al primo assaggio. In Italia non sono sufficienti nemmeno per una singola regione e non esiste un mercato riconosciuto da tutti e ben riconducibile ad un prodotto preciso. Comunque, i vini italiani sono sempre molto apprezzati… Molto, soprattutto nella gamma alta. Tra le case produttrici che rappresentate, quali sono le più “blasonate”? Premesso che Italia noi distribuiamo solo marchi in esclusiva, gliene cito volentieri alcune tra le più prestigiose: la tenuta S.Guido di Bolgheri, l'azienda che produce il Sassicaia; Argiolas, che produce il Turriga e Ciacci Piccolomini d'Aragona, che produce il Brunello di Montalcino. E le marche estere? Rappresentiamo Penfolds, la più grande azienda di qualità australiana, la Beringer dalla California, mentre dalla Francia importiamo lo champagne MonzaClub30 7-12-2007 16:21 Pagina 47 I protagonisti Mulino a Vino Bollinger, quello di James Bond, prodotto da un azienda fondata nel 1829 che ha una tradizione incredibile e che ancora oggi e l'unica che segue una lavorazione tradizionale. pubblicitario del 2008: Per la Meregalli, l'importante non è bere molto ma molto bene! E 'dal 1956 che noi selezioniamo prodotti per bere molto bene e trovo assurdo che la stampa e la televisione si scatenino continuamente contro questa sana filosofia di vita confondendo chi fa onestamente il proprio lavoro con chi produce e distribuisce prodotti che non sempre seguono i principi e le regole legate al bere. Dovrebbe esserci già in famiglia un'educazione legata al bere bene… Attualmente, com'è strutturata la vostra azienda? Dietro mio suggerimento, e dei “commerciali” che lavorano con me, abbiamo deciso di dividere in due la società: da una parte Meregalli Vini, dall'altra VinoèArte Spirits, in modo che la sezione dei distillati non rimanesse schiacciata dai grandi nomi dei vini che rappresentiamo. Per gli Spirits, abbiamo Gordon&Macphail grande produttore di whisky scozzese, Williams&Humbert che è l'azienda che produce i più storici sherry spagnoli e Laberdolive per l'Armagnac, un prodotto di lusso con la più grande distribuzione. In questa "confusa" e a volte dissennata globalizzazione, i nostri marchi sono davvero tutelati? Anche se noi siamo leader della distribuzione a livello di fatturato, le aziende del settore sono piuttosto piccole e non hanno l'abitudine di fondersi tra di loro per creare un' unica grande forza. Questa frammentazione, se da un lato rischia di creare confusione e consente a qualcuno di usare impropriamente e scorrettamente i nomi dei vini più noti, dall'altro garantisce una "incopiabilità" che in un certo senso ci tutela. Di recente, la riscoperta di antichi vitigni, ci tutela ancora di più. Qual è? E' quella indicata nel nostro messaggio Bere bene e mangiare bene: Meregalli vuol dire anche ristorazione? Questo è un retaggio storico. Mio nonno era il titolare della Polaia, un'osteria Secondo lei, esiste in Italia una cultura del vino? Penso che in questo periodo la stiamo un po' riperdendo, perché in passato era già capitato. Sono le fasi del mercato: è da più di un anno che stanno martellando sul consumo di alcool, soprattutto tra i ragazzi. Stanno facendo del terrorismo psicologico senza spiegare la vera differenza che esiste tra bere molto e bere di qualità. È vero che non è possibile che una buona bottiglia di vino costi molto poco? E' vero. Le spese che gravitano attorno ad una bottiglia sono molte, dal sughero per il tappo, al vetro della bottiglia, all'etichetta etc.. Per bere una bottiglia di buon vino si deve partire dai 12/15 euro. A questo proposito, siamo stati i primi ad organizzare corsi di psicologia di vendita in sala e abbiamo introdotto la Wine Bag, una borsa elegante, dal design moderno, affinchè il cliente del ristorante non rinunci ad assaggiare un buon vino per paura di lasciare sul tavolo la bottiglia mezza piena, ma che possa portarsela a casa e per degustarla anche il giorno dopo. Monza Club - Anno 6 - n. 30 47 MonzaClub30 7-12-2007 16:21 Pagina 48 I protagonisti Il Noble Longue rappresenta un’alternativa per chi ama i gusti orientali come il sushi e la cucina giapponese però con una qualità di prodotto e una cura del dettaglio tutta italiana 48 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:21 Pagina 49 I protagonisti di Monza molto famosa negli anni 30/40. Nel dopoguerra venne venduta perchè mio nonno decise di concentrarsi sulla distribuzione. A mio padre, comunque, era rimasto il tarlo della ristorazione e nel 1974, ebbe l'idea di aprire il primo wine bar Italiano. Si chiamava “I tarocchi”, era tutto in stile Liberty ed aveva un certo fascino. Anch'io sono stato contagiato dal tarlo della ristorazione ed ho inaugurato da poco il wine bar Il Mulino. Oggi, quali sono i locali che vi appartengono? Attualmente ne abbiamo tre. Il Mulino, a cui ho accennato prima, dove si possono consumare degli ottimi affettati e degustare vini di primissima qualità, anche ordinando un solo bicchiere, scegliendoli da una carta composta da più di 150 etichette. Il locale è molto caratteristico, tranquillo e raffinato: una vera e propria osteria, ristrutturata perfettamente e inserita in un edificio posto nel cuore più bello di Monza; il Noble, dall'atmosfera classica, ubicato nel centro cittadino, particolarmente indicato per chi ama la cucina tradizionale à la carte. Il ristorante, è diretto dal bravissimo signor Galbusera che avendo alle spalle l'azienda Meregalli, può offrire alla clientela una lista di vini particolarmente pregiati. Ogni tanto organizziamo delle serate a tema, con piatti legati alle stagioni e spesso il locale viene utilizzato per eventi particolari come feste di laurea, matrimoni e feste di compleanno. Anche qui funziona il sistema Wine bag per chi vuole portarsi a casa la bottiglia non consumata interamente. Ma il cliente lo sa? Al cliente viene detto. Soprattutto gli stranieri colgono spesso questa occasione, perché all'estero è una pratica molto utilizzata. Gli italiani sono ancora un po' restii. Desidero sottolineare che il lunedì, all'interno del Noble, vengono organizzati dei corsi di degustazione che prevedono anche sopraluoghi nei luoghi di produzione. Sono corsi per avvicinare la gente al mondo del vino e che destano l'interesse di molti clienti. I corsi sono prevenduti e sono tenuti da Paolo Defendenti, responsabile ONAV (organizzazione nazionale assaggiatori di vino) per la provincia di Monza, con il supporto di Giovanni Piazza responsabile dell'enoteca di via Italia. Nella nostra azienda, abbiamo anche organizzato, e li organizzeremo ancora, una serie di corsi di cucina, con particolare attenzione all'abbinamento dei piatti con i vini più indicati. I corsi prevedono la didattica, la preparazione delle ricette e la degustazione dei piatti preparati. Il nostro terzo ristorante si chiama Noble Lounge, un progetto al quale tenevo particolarmente. Voleva essere qualcosa di nuovo, che a Milano già esiste ma che qui da noi nessuno aveva ancora sperimentato. Noi abbiamo abbinato il sushi, in tutte le sue declinazioni, utilizzando esclusivamente i prodotti della pescheria Capra con il cioccolato che proviene da Peyrano, cioccolateria storica di Torino. L'idea era di offrire una cena a base di sushi e i dessert a base di cioccolato. Abbiamo poi allargato le proposte che ora si basano un terzo sul sushi, un terzo su una cucina particolare, ma sempre tradizionale, ed un terzo sui dolci che sono tutti “lavorati” in casa utilizzando la nostra temperatrice per fare le miscele. Il locale è arredato con molto gusto e anche in tema di design rappresenta una vera novità per Monza. Dottor Meregalli, dall'entusiasmo che traspare dalle sue parole, immagino che lei non si fermerà qui…Ha altri progetto per la testa? Abbiamo un altro progetto che è già partito: si chiama IdeaVino ed è un franchising, nato sulle nostre esperienze. Abbiamo già 17 locali in Italia: 17 enoteche, o enoteche con mescita ed una parte ristorazione. Siamo partiti quest'anno e, in pratica, non é altro che un franchising semplificato legato ad un patto di gestione con la Meregalli. Il locale che si affilia a noi non deve cambiare la sua immagine, diamo un'esclusività territoriale, ma non imponiamo particolari restrizioni. Il ristornate Noble offre ai clienti un’atmosfera cada e di tutto relax di lavoro. Ma la mia attività, come tutte le cose che si fanno con passione, non mi stanca e, soprattutto, non mi ha mai annoiato. E' vero che anche le automobili sono la sua passione? Si, una passione che è diventata anche un lavoro. Da poco abbiamo lanciato una società che si chiama Aznom, gioco sulla parola Monza, che produce accessoristica di lusso. Era nata per l'accessoristica per il gruppo Meregalli, poi ci siamo allargati con accordi con Quintessentialy, Gruppo di servizi di lusso, e con Riva imbarcazioni. La nostra intenzione è quella di restringere il settore prettamente food&wine e investire, con altri articoli, nel settore dell'auto. Da piccolo, quando mi chiedevano quale auto avrei voluto ero solito rispondere: “Quella che riuscirò a costruire”. Chiaramente costruire un'auto nuova è difficilissimo, ma le personalizzazioni di quelle che già esistono si possono benissimo fare e ad oggi sono già diverse quelle che personalizziamo con lo stile Meregalli. Programmi per il futuro? Da quest'anno, molta attenzione al settore degli spirits. Vogliamo arrivare al raddoppio del fatturato portando la nostra azienda ad essere un sicuro punto di riferimento degli spirits, come Meregalli lo è del vino. Per quanto riguarda il settore vino, un' apertura verso aziende e privati “top”: servizi completi per aziende che fanno regali importanti e per privati che hanno prestigiose cantine. Mi tolga una curiosità: qual è il suo vino preferito? L'Amarone, direi e, subito dopo, i vini del nuovo mondo. Ma se mi dovessero chiedere di salvarne solo uno, sembrerà banale, salverei lo champagne, purché sia a base di pinot nero. È l'unico prodotto abbinabile a trecentosessanta gradi. Lei sembra proprio soddisfatto del suo lavoro: è un'attività che le piace? Si, molto. In media, sono impegnato 12-13 ore al giorno, senza contare le cene Monza Club - Anno 6 - n. 30 49 MonzaClub30 7-12-2007 16:21 Pagina 50 I protagonisti Monzesi nel mondo Francesca e Ruggero Montrasio: il cuore a Monza gli occhi a New York di Fabio Vicamini foto Susy Blu (archivio MontrasioArte) 50 Chi conosce l'arte contemporanea sa che i veri giochi, per il successo mondiale di un'artista, non si fanno in Italia, non a Milano e nemmeno a Monza. Chi sa guardarsi intorno capisce che il mercato italiano dell'arte da oceano fantastico su cui tutti mettevano gli occhi, con il passare degli anni, è diventato un piccolo lago e che, ora, dopo tanti e tanti anni di siccità culturale, si è tramutato in una povera e misera Monza Club - Anno 6 - n. 30 a destra Francesca Montrasio con alcuni giovani artisti del progetto pozzanghera. Non che manchino gli artisti o le persone giuste per promuovere l'arte ma un periodo lungo di inesistente politica culturale e di insensate battaglie corporative hanno fatto si che il Mercato dell'arte iniziasse a passare ben lontano dalle nostre città e dal nostro Paese. MonzaClub30 7-12-2007 16:24 Pagina 51 I protagonisti Ruggero e Francesca Montrasio, hanno appreso il mestiere di gallerista dal padre Alberto e da lui hanno imparato a capire come funzionano i delicati meccanismi dell'arte contemporanea. Poi hanno imparato a volare con le proprie ali e ora il loro volo si è fatto più alto, molto alto. Ruggero è vero che avete aperto una galleria a New York? Io e Francesca, abbiamo una galleria a Monza, in via Carlo Alberto, regalataci da nostro padre, poi abbiamo aperto una galleria a Milano, in via Brera e adesso abbiamo fatto un grande passo e abbiamo aperto questo spazio a New York, dove saremo operativi, come galleria, alla fine dell'anno prossimo, siamo però già attivi da aprile di quest'anno con un programma di residenza gratuito destinato ad artisti che vengono da tutto il mondo e in modo particolare dall'Italia. In questo momento Francesca è a New York ed è lei ad occuparsi principalmente del progetto. E' stato difficile far decollare questo progetto? Quando abbiamo ideato questa iniziativa eravamo un po' ignari che in realtà esistessero situazioni analoghe, anche, a dire il vero, molto più grandi rispetto alla nostra realtà. Grazie al forte senso meritocratico che esiste in America, dove nessuno resta escluso se dimostra di valere, abbiamo avuto la possibilità di convenzionarci con una serie di progetti simili al nostro e così abbiamo scambi continui e di grande valore culturale. Da Da quanto quanto tempo tempo avete avete aperto aperto ee chi chi sta sta collaborando collaborando aa questa questa iniziativa? iniziativa? Siamo Siamo attivi attivi da da aprile aprile dell'anno dell'anno scorso. scorso. Ad Ad oggi oggi abbiamo abbiamo avuto avuto 99 autori autori provenienti provenienti da da Italia, Italia, Germania, Germania, Israele, Israele, Sud Sud Africa Africa ee dagli dagli Stati Uniti. Uniti Come funziona? Mettiamo a disposizione lo spazio per tre mesi e tutti i materiali che necessitano a questi giovani artisti per produrre un progetto che concordiamo all'inizio del loro soggiorno. Abbiamo studiato un programma che ci consente di farci conoscere in tempi più brevi del normale. C'è quindi un lato filantropico nel fatto che si agevola il lavoro di giovani artisti, dall'altro un lato commerciale che ci rende visibili con maggior efficacia. Alla fine dei tre mesi, all'interno del nostro spazio, viene esposto e presentato al pubblico il progetto. Durante i tre mesi favoriamo una serie di incontri con curatori di museo, con collezionisti, con altri galleristi, con altri programmmi simili a questo che in America esistono da molto tempo. L'Italia in questo senso si deve ancora strutturare. è molto indietro. Monza Club - Anno 6 - n. 30 51 MonzaClub30 7-12-2007 16:24 Pagina 52 I protagonisti Di questi artisti alcuni lavorano con noi, altri no. Il progetto si avvale della collaborazione scientifica e curatoriale di Raffaele Bedarida, visiting professor presso la Columbia University. Raffaele ha fatto una scuola di specializzazione a Siena, si è laureato con Enrico Crispolti, ha vinto una borsa di studio ed ora insegna alla New York University. È un ragazzo molto giovane, ha 28 anni, e si occupa della parte curatoriale del progetto. C'è poi un comitato scientifico, formato da Francesca, da me e dallo stesso Raffaele che seleziona gli artisti. Come è nata questa idea? Mi è venuta girando per New York, l'estate scorsa. Avevo visto un paio di spazi molto belli e, rendendomi conto anche del vantaggio del cambio particolarmente favorevole, mi sono chiesto se non era il caso di aprire uno spazio espositivo per proporre arte italiana. Avevamo lavorato con autori stranieri e ho pensato di fare il contrario. Perché non provare ad esportare i nostri autori? Tutto è partito sulla scia dell'entusiasmo, ma il cammino non è stato in discesa. La burocrazia, si sa, è ricca di sfumature. E in America tutelano il loro Mercato. Per adesso il nostro progetto può essere solo no profit. Poi vedremo se coinvolgere soci americani e sviluppare anche gli aspetti business. Per il momento l'esperienza è di tipo mecenatistico. Quindi è stata creata un'associazione? È stata costituita una struttura che fa capo a noi e che dà in usufrutto gratuito spazi e materiali e non procede nè alla vendita nè alla comercializzazione delle opere prodotte. Al momento la cosa che ci interessa è di rendere visibile l'arte italiana e la nostra cultura artistica al di fuori dei soliti e già acquisiti canoni tradizionali. Ad oggi, a New York, si parla dei soliti autori. C'è stata, di recente, una mostra di Fontana al Guggheneim. Ce n'è in corso una di Melotti e l'anno prossimo al Metropolitan ci sarà Morandi. Per questo motivo è stato deciso questo tipo di programma con cui, tra l'altro, abbiamo possibilità di accesso a tutto il mondo accademico e curatoriale il quale ci consente molti scambi che altrimenti sarebbero difficilmente proponibili. Questo, inoltre, presuppone un impiego di budget molto minore rispetto a quello ipotizzabile con un progetto commerciale. Chiaramente bisogna pensare che arriviamo da una micro economia e, nonostante il dollaro debole, ci scontriamo con realtà immense e molto potenti. A New York dove vi siete posizionati? Avevamo individuato una zona, quella di Williamsburg, a Brooklyn, che attualmente va per la maggiore. Li stanno aprendo moltissime gallerie. Come dicono loro è una zona molto “cool”. Poi, invece, girando e osservando abbiamo riposto la nostra attenzione su Manatthan, nell'Historycal Harlem district: un luogo particolare, dove si sta spostando la popolazione afroamericana 50 blocchi più in su e dove c'è una tipologia architettonica molto interessante: sono tutte case di origine olandese, a tre, quattro piani e si respira un'atmosfera architettonica tipicamente europea. Una location molto diversa rispetto alle altre gallerie di New York che sono collocate in loft hi tech ma che, sicuramente, appartengono poco al nostro modo di agire e di vedere. 52 E come è stata recepita la vostra apertura? Molto bene. Qualche giorno fa abbiamo avuto un piccola presentazione degli artisti che attualmente vi risiedono. Ci sono venuti a trovare curatori nuovi che non avevano mai visitato gli spazi e sono rimasti sia sorpresi che entusiasti del contrasto molto forte generato dagli ambienti. La location è stata molto apprezzata. Qui abbiamo deciso di usufruire di pochissimi mobili, solo lo stretto necessario, facendo recuperare materiali d'utilizzo edilizio che sono stati Monza Club - Anno 6 - n. 30 semplicemente imbiancati. Alcuni degli artisti che sono stati ospiti hanno iniziato a lavorare con realtà americane e questo ci fa un gran piacere. Siamo molto piccoli, ma anche molto visibili. Quali sono gli obiettivi? Il nostro obiettivo è di dare la possibilità ai giovani che lavorano con noi di avere una vetrina più ampia possibile. In Italia, ad eccezione della Biennale, le occasioni per un giovane di poter esporre a livello pubblico sono limitate. Anche perché da noi c'è sempre questa falsa dicotomia tra pubblico e privato che genera conflitti di interessi. Negli Stati Uniti succede lo stesso ma è dichiarato fin da subito e c'è una trasparenza evidente e quindi si riescono a realizzare i progetti. Infatti solo a New York ci sono 25 o 30 musei dove espongono con grande frequenza artisti giovani tra i 20 e i 30 anni . Un'esperienza come questa potrà essere utile anche a Monza? In Italia la provincia è vincente rispetto alle cosiddette metropoli in quanto c'è un dinamismo maggiore. Proprio in questi giorni, ad esempio, a Monza, c'è una Biennale ideata e fortemente appoggiata dai Rotary. Gli autori degli inviti agli artisti (tutti giovanissimi) sono ragazzi la cui età è compresa tra i 25 e i 30 anni. Si è dato, per una MonzaClub30 7-12-2007 16:24 Pagina 53 I protagonisti Due immagini dell’ambientazione dello spazio di New York: parquet, luci d’effetto, un importante camino, semplici e bianchi elementi di arredo, finiture e atmosfera da vecchia e cara Europa. volta, veramente spazio ai giovani ed è una cosa che definirei epocale perché la sede della mostra, per quanto in provincia, è lo spazio super prestigioso della Villa Reale. Un luogo, quello del Serrone, dove si potrebbero organizzare mostre di altissimo livello… E' evidente che questo implica una volontà politica senza la quale non si riesce a fare nulla. E’ altrettanto vero che da noi i fondi destinati a queste iniziative sono limitatissimi e senza l'intervento del privato diventa molto difficile operare. In America succede lo stesso solo che, a vantaggio di colui che sponsorizza manifestazioni di carattere culturale, ci sono importanti sgravi fiscali e così lo sponsor privato viene incentivato a percorrere questa strada. In realtà non è che negli Stati Uniti sono tutti mecenati e da noi sono tutti algidi menefreghisti. La differenza è una migliore normativa fiscale che favorisce in modo importante questo tipo di politica. Del resto noi non sappiamo valorizzare le nostre vere ricchezze, cioè patrimonio artistico e culturale… Ci sono molte parole a cui non seguono i fatti. Noi, nel nostro piccolo abbiamo voluto far seguire alle parole i fatti, e l'idea sarebbe quella di collaborare il più possibile con le istituzioni indipendentemente dalla grandezza. Negli Stati Uniti capita di andare in gallerie private e di leggere nei cartellini, accanto ai dipinti, che le opere sono state prestate dal Metropolitan Museum. È come pensare che la galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma presti un dipinto della propria collezione ad una galleria privata. Per noi è impensabile. In realtà io non ci trovo nulla di strano, anzi è cosa positiva, perché magari si toglierebbe dal deposito del museo un dipinto che nessuno può vedere e si renderebbe possibile sia la fruizione che la visibilità del dipinto. Da noi è impossibile anche solo pensarlo, da loro invece si fa. È una cosa che accade senza suscitare nessun tipo di polemica. New York come ti ha condizionato? Quali sono i nuovi pensieri che ti ha regalato? Quello che colpisce, nel nostro settore, è che sono delle vere e proprie imprese. Gallerie mediopiccole sono attività che impiegano 15-20 persone e hanno fatturati da media impresa italiana e la loro prospettiva è diversa soprattutto nella capacità che hanno di programmare. Organizzare una mostra dall'oggi al domani per loro è impossibile. Questa è la differenza sostanziale con il nostro modo di operare. La possibilità di programmare consente di seguire dei processi anche di crescita della propria attività, della propria galleria, che altrimenti non sarebbero possibili. Come ha fatto vostro padre a trasferirvi la passione? Di solito i figli si ribellano ai genitori. C'è riuscito con il silenzio. Non ci ha mai obbligato a fare nulla che non avessimo piacere di fare. Non ci ha mai spinto. Il silenzio e l'assecondare le differenti passioni, mie e di mia sorella, ha fatto si che ci appassionassimo profondamente a questo lavoro. Un consiglio da dare ad un giovane artista italiano? Trovare il modo di volare subito in America e tenere ben aperti gli occhi per guardare, il naso per fiutare e la bocca per parlare, possibilmente in inglese. Monza Club - Anno 6 - n. 30 53 MonzaClub30 7-12-2007 16:28 Pagina 54 Fashion & Design Urban Life Francesco Iannone e Serena Tellini: e luce fu... su piazza Duomo di Monza di Fabio Vicamini Visitando il nuovo Museo del Duomo si rimane colpiti dall'altissimo livello performativo e qualitativo riservato al progetto delle luci che creano, all'interno dei locali, un'atmosfera unica e di grande impatto emotivo. I progettisti dell'illuminazione sono Francesco Iannone e Serena Tellini che rappresentavano, nell'equipe di professionisti che ha sviluppato il progetto di ristrutturazione, una figura che raramente viene utilizzata o citata, ovvero il lighting designer. Una professione poco conosciuta e spesso sottovalutata o, peggio, non considerata che può contribuire, invece, in modo determinante a decretare il successo di un lavoro di architettura. Potremmo chiamare il 1900 il secolo della luce? F.I. - Il novecento è stato il secolo dello sfruttamento dell'invenzione della lampadina (Edison,1879 - ndr). Di conseguenza della possibilità, con la luce, di allungare i tempi di utilizzo degli spazi che la notte una volta portava via. Questo, esteso alla città, ha permesso di poter avere tempi e percezioni impensabili prima. La luce artificiale ha portato una vera rivoluzione nel nostro modo di vivere. Ha permesso all'uomo di conquistare la notte. 54 In Italia si parla poco della professione di lighting designer F.I. - Sì, in Italia questa professione sta ancora facendo i primi passi, anche se in realtà sono tanti anni che esiste. I progetti della luce sono Monza Club - Anno 6 - n. 30 sempre stati affidati ad aziende o a distributori, i quali sono ancora oggi legati a proposte che privilegiavano quantità piuttosto che qualità della luce. In questi anni sembra essere passato il messaggio: “più luce c'è meglio è…”. F.I. - Su questo sono necessari dei distinguo. Ci sono delle correnti di tipo commerciale che tendono ad avere questa strategia. Ad esempio vediamo come, nei grandi magazzini o nei negozi, negli ultimi tempi c'è stata una vera e propria rincorsa a salire con i livelli d'illuminazione. Quasi si pensasse: ”Più salgo in quantità di luce, più riuscirò a vendere”. I commercianti spesso si adeguano a questa soluzione . Noi siamo, invece, della scuola di “…poca luce ma fatta bene”. Ed è la strada migliore perché la luce senza il buio non si apprezza. Nel Museo del Duomo traspare una cura che definirei maniacale della luce: appare calibrata e messa nei punti giusti. Senza eccessi ma con tanta precisione. F.I. - Abbiamo perseguito con tanto impegno quelli che erano i desideri dell'architetto Cini Boeri. Quando ci siamo incontrati, e lei aveva già concepito l'interno del museo, ci ha detto che voleva che le opere vivessero di luce e grazie alla luce. Non le interessava l'insieme, dovevano essere protagoniste le singole opere. Seguendo questo concetto abbiamo applicato delle tecniche abbastanza nuove. Pur lasciando un' illuminazione di fondo, rispettosa del mantenimento delle opere, soprattutto quelle più delicate, abbiamo poi proposto una luce di accento che si muove, aumenta di intensità e va a colpire i punti di maggiore interesse del Museo. Il visitatore scopre così che la luce lo può guidare nel percorso. C'è una penombra di fondo che è squarciata, ogni tanto, da questi accenti luminosi che aiutano a leggere i contenuti del museo. MonzaClub30 7-12-2007 16:28 Pagina 55 Fashion & Design Francesco Iannone e Serena Tellini: una coppia nel lavoro e nella vita da più di 35 anni Questo introduce il concetto della variabilità della luce con cui abbiamo a che fare quotidianamente in natura, ma che con la luce artificiale il più delle volte non avviene perché si ragiona solo su acceso o spento. F.I. - Questo è un concetto che noi stiamo cercando di scardinare: la luce non è solo statica. Durante il giorno, al contrario, se pensiamo alla natura, abbiamo varie fasi. Intensità diverse tra mattina e pomeriggio. La luce che attraversa le foglie di un albero riporta delle ombre e abbiamo situazioni di mutamento continuo. Questo aiuta a vivere e percepire in modo migliore quel che sta intorno. I musei o gli ambienti dedicati all'arte spesso sono piatti, di una uniformità totale che danneggia le opere. F.I. - È vero. La luce deve essere studiata e calibrata perché ogni opera ha la sua storia, si pone in un contesto, si relaziona anche con le opere che ha intorno ed è corretto che ogni opera sia percepita in maniera personale. Quando è nato il cinema, inventato dai fratelli Lumiére, tutti guardavano cosa avveniva su quella superficie illuminata dal proiettore, stupiti dalle immagini in movimento, senza dar tanto peso alla storia che si raccontava. Oggi è passato quasi un secolo e abbiamo capito che per far cinema bisogna raccontare una “storia” che è composta da una sceneggiatura, una capacità recitativa, una scelta ambientativa, una regia, un montaggio,...e tra tutto questo ci sono le luci e lo studio della fotografia. Quando illumini, parte delle persone in Italia pensa che illuminare sia accendere e vederci. O far vedere una bella lampada. In realtà c'è una maniera di esprimere la luce, di cucirla sull'ambiente, di pareggiarla alle altre, tutti questi passaggi non sono noti al pubblico. Senza lo studio della luce il cinema non racconta quasi nulla ed è proprio come un museo, che senza le luci non dice niente sulle opere che espone. Quindi nel momento che un lighting designer progetta delle luci per un Museo, deve studiare ogni singola opera? F.I. - Senza dubbio. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere un team incredibile, partendo dall'architetto che si è occupato degli spazi interni, poi ascoltando le richieste degli storici, dei curatori, del direttore del museo Passiamo alla città di Monza, voi state lavorando, in collaborazione con l'ufficio che ci hanno dato la loro interpretazione delle opere, abbiamo cercato di riqualificazione urbana guidato dall'arch. mediare il tutto. Fulvia Bonfanti, il cui assessore è Giovanni - A questo punto dell'intervista interviene Serena Tellini, non solo Antonicelli, anche sul progetto illuminotecnico della Piazza del Duomo. compagna di vita da 35 anni di Francesco Iannone ma anche vero Ci sarà lo stesso concetto visto all'interno alter ego dello studio S.T. -…E noi abbiamo cercato queste mediazioni che non sono esattamente del museo riportato nel paesaggio urbano? F.I. - A grandi linee la filosofia applicativa segue mediazioni ma vero e proprio studio e impegno professionale. Monza Club - Anno 6 - n. 30 55 MonzaClub30 7-12-2007 17:59 Pagina 56 Fashion & Design degli anni '80 : era molto dura! La grande determinazione però alla lunga ci ha dato ragione. Agli inizi degli anni '90, insieme ad altri otto colleghi, abbiamo fondato l'Associazione Europea dei Lighting Designer. Avventura che ha avuto un grande successo. Oggi il guppo è diventato globale, mondiale, conta circa 600 iscritti. E' un'associazione partner ufficiale delle più grandi fiere della luce. Organizza corsi di formazione in giro per l'Europa, Master universitari, Workshop. Abbiamo dedicato molto del nostro tempo alla crescita della conoscenza di questa professione e oggi raccogliamo i frutti. Il lighter designer è uno che vive progettando luce, non commercializza, non vende. Viene pagato per il suo progetto di luce. gli stessi parametri. Ci piace usare la luce perché sia uno strumento per la scoperta e che dia sensazioni diverse a chi vive in quello spazio. Ci occuperemo del progetto d'illuminazione della Piazza del Duomo ma anche di alcune vie limitrofe. Il concetto usato sarà quello di dare scene diverse nell'arco della settimana. Si partirà il lunedì e la facciata del Duomo sarà concepita in una maniera, il martedì ce ne sarà un'altra e cosi via. Ogni giorno un leggero cambiamento in modo che chi sarà nella Piazza avrà la sensazione di essere in un luogo nuovo ogni sera. È un progettista che deve sempre lavorare in equipe? S.T. È una libera professione. Noi, in Europa, e in particolare in Italia che è la sede delle più grandi aziende che si occupano di luce, S.T. - È un modo di concepire l'illuminazione come uno strumento per i cittadini per scoprire la propria città o per i turisti per tornare più volte in un luogo e scoprirlo diversamente. La luce, poi, può essere uno straordinario elemento per valorizzare il nostro paese, nel caso particolare Monza, quindi non è solo qualcosa di funzionale che deve essere normativamente corretto. Monza è famosissima nel mondo per il suo circuito automobilistico ma pochi sanno degli immensi tesori che dispone: il Duomo, il nuovo museo, le vie del centro storico che andrebbero valorizzati, la stessa Villa Reale potrebbe portare migliaia di visitatori grazie anche alla valorizzazione di giuste luci. 56 Come nasce il rapporto di lavoro tra Iannone e Tellini? F.I. - Bisogna tornare indietro nel tempo. Nasciamo come architetti entrambi dal Politecnico di Milano, poi, un po' per casualità, Serena parte a lavorare all'interno di una grande azienda della luce. Io, che inizialmente mi sono occupato di design e comunicazione, collaboravo con aziende che producevano corpi illuminanti. In quel periodo ci siamo conosciuti. Dopo un decina di anni abbiamo deciso di aprire insieme uno studio che si occupasse solo di luce. Sfida difficile. Soprattutto in Italia all'inizio Monza Club - Anno 6 - n. 30 Sopra la statua di San Giovanni Battista, nel nuovo Museo del Duomo di Monza. L’illuminazione mette in risalto il valore simbolico del gesto della scultura. Alla stessa maniera la facciata del Duomo vedrà l’uso della luce, secondo quanto definito a progetto, per valorizzare le caratteristiche proprie dell’edificio (strutture verticali e rosone) come evidenziato dalle due immagini a destra (archivio Consuline) MonzaClub30 7-12-2007 17:59 Pagina 57 Fashion & Design continuiamo a considerarlo come un consulente. In realtà non consiglia niente. Prende un incarico professionale dal cliente, separato dall'ingegnere o dall'architetto o dell'urbanista e nell'ambito del suo incarico sviluppa una produzione intellettuale. Nel rapporto con l'architetto progettista, come nel caso di Cini Boeri, nasce un confronto importante? Una collaborazione più che un confronto. Importante che ci sia una partenza chiara. Intorno al tavolo di lavoro ci si ritrova con il direttore del museo, il conservatore, gli storici, la proprietà, l'architetto e il lighter designer, tutti in un team, come avviene all'estero e si fa collaborazione. Si lavora in gruppo ma non si è consulenti dell'uno o dell'altro, ma parte attiva del gruppo Nel caso di Monza centro si lavora da soli tenendo presente che esiste un ufficio di arredo urbano che ha un suo modo di considerare la città. Ogni giorno vengono inventati sistemi di illuminazione nuova. Qual è la fonte di illuminazione del futuro? F.I. - Noi siamo sostenitori della luce allo stato solido: i Leds. Nel secolo passato la lampadina è stata la rivoluzione, in questo secolo la rivoluzione è la luce allo stato solido. Il L.E.D. (Light Emitting Diode) è un circuito stampato che, formato da un chip di materiale semiconduttore ed esternamente da due filamenti, eccitato al passaggio della corrente produce luce. I Leds in futuro ritengo che sostituiranno le sorgenti tradizionali negli uffici, nelle case, nelle città. Sono le fonti luminose che abbiamo usato anche nel Museo del Duomo. C'è un Led, ad esempio, che è stato chiamato Corona Ferrea e che è stato progettato appositamente per illuminare la riproduzione del celebre gioiello. È stato fatto per far risaltare i colori freddi: cobalto, zaffiro, verde e i bianchi della corona. S.T. - La grande opportunità che danno queste fonti, e che abbiamo ben impressa nella nostra testa, è quella di illuminare una città (Monza ad esempio) con il suo vero e specifico colore. F.I. - Oggi le città, la sera, sono tutte tendenti al giallo-arancio, per colpa dell'infausta legge sull'inquinamento luminoso, che prescrive l'utilizzo di un tipo di lampada al sodio. L'uso della luce allo stato solido permetterà di scegliere una tonalità di luce giusta per far Monza Club - Anno 6 - n. 30 57 MonzaClub30 7-12-2007 16:28 Pagina 58 Fashion & Design Sopra un’ immagine di progetto dell’autodromo di Shanghai: dal cielo la luce sottolinea la forma del percorso che richiama il pittogramma dello Shang da dove deriva il nome della città. A lato: una vista del grande occhio luminoso che incornicia la copertura della tribuna risaltare le caratteristiche tipiche di quel luogo, risparmiando energia. Le luci al sodio hanno appiattito le caratteristiche peculiari e particolari delle meravigliose città italiane, le luci a Led ce le faranno riscoprire. Cosa pensate in relazione al problema delle fonti energetiche e alla carenza di energia in Italia? Penso al grande progetto che abbiamo realizzato in Cina tre anni fa: l'illuminazione del Circuito automobilistico di Shanghai che lo rende vivo anche di notte. Lì abbiamo sperimentato per la prima volta l'utilizzo di energia solare per illuminare una grande installazione. L'esperienza è stata del tutto positiva. Penso quindi che il sole sia la fonte a cui la nostra professione deve mirare. Questa energia sarà un'opportunità grande. Noi crediamo moltissimo nel solare e crediamo sia possibile grazie ai Leds che consumano infinitamente meno. Come mai si usa così poco il solare nel Paese del sole? F.I. - Forse una politica non corretta. Rubbia aveva sviluppato un sistema per utilizzare il sole e per raccogliere energia e ce lo siamo fatto sfuggire, lui è andato in Spagna dove ha costruito uno dei centri di raccolta di luce solare più efficienti al mondo. Così noi abbiamo perso una chance. 58 S.T. - È un problema politico perché chi vende energia non ha interesse ad avere un concorrente come il sole. È anche vero che fino a ieri le sorgenti consumavano molta energia quindi le strutture fotovoltaiche dovevano avere una superficie molto estesa. Oggi le nuove tecnologie a led, che Monza Club - Anno 6 - n. 30 HERBERT CYBULSKA Nella pagina a lato: la statua di San Giovanni Battista, nel nuovo Museo del Duomo di Monza. L’illuminazione mette in risalto il valore simbolico del gesto della scultura consumano poco e niente, danno la possibilità di ridurre notevolmente queste superfici di ricezione dei raggi solari. È anche un problema di comunicazione ed esempio da imitare. Quando all'estero chiedi di fare una nuova sperimentazione ti dicono immediatamente di sì. In Italia la parola “ innovativo” non apre le porte di nessuno. Oggi ci sono leggi che danno grandi opportunità al solare, ma c'è poca conoscenza. Se poteste scegliere a Monza un luogo da illuminare? F.I. - Il Parco di Monza con l'Autodromo. S.T. - In un parco la luce è anche comunicazione se ben studiata e invoglia la gente a vivere quegli spazi. Inoltre è anche un progetto di sicurezza del territorio. MonzaClub30 7-12-2007 16:28 Pagina 59 SPECIALE NATALE Il pranzo di Natale, il cenone di Capodanno e tanti, tantissimi regali… di Toni Liguori - foto di Fabio Vicamini C'è chi lo consuma la sera della vigilia e chi il giorno dopo, C'è chi lo consumaa la seraverso dellamezzogiorno vigilia e chi ed il giorno dopo, magari sedendosi tavola alzandosi magari sedendosi a tavola ed alzandosi nel pomeriggio inoltrato. Perverso tutti, mezzogiorno comunque, il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno sonocomunque, appuntamenti nel pomeriggio inoltrato. Per tutti, il pranzo di irrinunciabili, occasioni irripetibili per vivere qualche ora in Natale è un appuntamento irrinunciabile, un'occasione serena armonia in compagnia propri familiari e dellein irripetibile per vivere qualchedei ora in serena armonia persone che al mondo si amano di più. Qualcuno preferisce compagnia dei propri familiari e delle persone che al andare al ristorante e scegliere tra i mille menù che gli chef mondo si amano di più. Qualcuno preferisce andare al elaborano con rara perizia, aggiungendo magari qualche ristorante e dettato scegliere trafantasia i mille menù che gli chefMa c'è tocco in più dalla e dall'esperienza. elaborano rara perizia, aggiungendo magari aqualche anche chi, con e sono davvero moltissimi, non rinuncia cucinare tocco inpropria più dettato dalla fantasia e dall'esperienza. Ma c'è in casa sorprendendo gli ospiti con piatti elaborati con abilità intorno ad un tavolo che mai al come anche chi, econsumandoli sono davvero moltissimi, non rinuncia quel giorno è troppo stretto per accogliere tutti i parenti, pranzo di Natale preparato in casa e consumato intorno ad quelli che, almeno in quelle occasioni, si riuniscono per per un tavolo che mai come quel giorno è troppo stretto festeggiare in famiglia le ricorrenze più “dolci” e più intime accogliere tutti i parenti, quelli che, almeno in della storia dell'uomo moderno. In questi casi, di solito, è la quell'occasione, si riuniscono per festeggiare in famiglia la mamma a cucinare, con l'aiuto della nonna (quando c'è) che ricorrenza “dolce” e più intima storia dell'uomo suggeriscepiù gli ingredienti delle ricettedella che si tramandano da moderno. In questi casi, di solito è la mamma a cucinare, intere generazioni. con l'aiuto della (quando c'è) che suggerisce Nelle pagine che nonna seguono, 7 chef di altrettanti ristorantigli tra i più famosi della vi propongono i loro da menù “natalizi” ingredienti delleBrianza, ricette che si tramandano che potrete degustare in loco o a cui potrete ispirarvi per i intere generazioni. pranzipagine che cucinerete in casa. A questo punto, nonristoranti ci resta Nelle che seguono, 6 chef di altrettanti che augurarvi buon appetito! tra i più famosi della Brianza, vi propongono i loro menù Se qualcuno di voi, invece, è ancora alla ricerca di regali può “natalizi” che potrete degustare in loco o a cui potrete sceglierli tra quelli che Laura e Maria, le nostre simpatiche ispirarvi il pranzo diinNataleche cucinerete in casa. modelle, per vi propongono queste pagine: ce n'è per tutti i Agusti questo punto, non ci resta che augurarvi buon appetito! e per tutte le tasche, da quelli più impegnativi a quelli più semplici, tutti, comunque, all'insegna della sobrietà e del buongusto. Monza Club - Anno 6 - n. 30 59 MonzaClub30 7-12-2007 16:28 Pagina 60 SPECIALE NATALE Il ristorante Noble si trova proprio nel cuore storico e religioso di Monza, di fronte al luogo dove avvenne il miracolo di S. Gerardo. Come d'incanto, vi troverete in una piazzetta deliziosa, un vero e proprio rifugio dal chiasso cittadino dove potrete dimenticare per qualche attimo la vita frenetica e stressante che ormai ci condiziona tutti. In estate si può mangiare in piazzetta, oppure in un altro ambiente più appartato. Il ristorante è indicato per un pranzo di lavoro a cui tenete particolarmente, per piccoli ricevimenti in occasione di cerimonie o, più semplicemente, per una cena romantica al lume di candela. Il menu del Noble è tutto da scoprire, anche se alla base vi è sempre una cucina raffinata ed originale, che attinge spesso alla tradizione lombarda, i piatti sono elaborati tenendo conto soprattutto della qualità delle materie prime. Prelibati e raffinati, questi variano a secondo delle stagioni offrendo sempre proposte diverse accompagnate da una vasta selezione di vini e distillati provenienti dalle cantine Meregalli. Noble Menu di Natale ristorante Noble Flut di spumante con sfogliatine calde Carpaccio di spigola e scampetti con verdurine policrome Risotto allo Champagne con melograno e foie gras Agnolotti in brodo di cappone con tartufo di Norcia Filetto di storione con pomodorini e cipollotto Panettone con salsa alla vaniglia Frutta natalizia Caffè Vini: Sauvignon blanc fumat “Collavini” Cabernet Roncaccio “Collavini” Moscato d'Asti “Bel Sit” Acqua minerale Preparazione Sgranare il melograno, frullare metà dei semi. In una casseruola mettere 40g di burro e la cipolla, far rosolare, aggiungere il riso e tostarlo sfumarlo con lo champagne, bagnare con il brodo per circa 18 minuti. A metà cottura aggiungere il melograno frullato. Dopo 18 minuti togliere dal fuoco e mantecarlo con burro e formaggio e alcuni semi di melograno, impiattare al centro e porre una fetta di foie gras e i semi rimasti. Ristorante Noble: Via G. dei Tintori, 18 Monza T. 039.39093298 www.silvarte.it Risotto allo champagne con melograno e foie gras La ricetta fotografata Ingredienti x 4 px g 320 riso carnaroli g 30 di cipolla 1 melograno (gr 250) g 80 burro g 50 formaggio grattugiato cl 200 Champagne dado q.b. Noble Lo chef Natale Cattaneo e il direttore del Noble Silvano Galbusera 60 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:32 SPECIALE NATALE Mulino a vino La ricetta fotografata Ingredienti Pagina 61 Crostatina di pasta frolla Mela Robiola fresca Semi di melograno Miele d'acacia Pinoli Noci Crostatina alla robiola fresca con frutta secca, semi di melograno e miele d'acacia tiepido Cima alla genovese Crostini con cornucopie di petto d'anatra affumicato e ricotta aromatizzata Vino: Le Difese Tenuta San Guido, Bolgheri Una sala dell’enoteca con cucina “Mulino a Vino” Il direttore è Edoardo Dellepiane Tris di pecorini: pecorino di fossa, pecorino stagionato in barrique ricoperto di foglie di noci, pecorino di fossa alle erbe aromatiche Vino: Sforzato San Domenico D.O.C.G. 2001 Triacca, Valtellina Crostatina alla robiola fresca con frutta secca, Mulino a Vino consiglia abbinamenti gustosi semi di melograno e miele d'acacia tiepido Carpaccio di salmne marinato all'arancia e pepe rosa su letto di songino Mulino a Vino: Via De Amicis, 21 20052 Monza T. 039.384180 www.silvarte.it Carpaccio di baccalà con salsa di fragole Vino: Rowson's Retreat Semillon Chardonnay Penfold's, Australia Vino: Sauternes Chateau de St. Helene Bordeaux, Francia Panettone Cova ubriaco al moscato tiepido e crema pasticcera Vino: Champagne Ayala rich majeur Ay, Francia Il Wine bar Mulino a vino, nasce sulle sponde del fiume Lambro che taglia il centro della città di Monza, in un edificio che un tempo ospitava un vecchio mulino. Ancora oggi, adiacente al Wine bar, esiste un magnifico museo visibile anche da una sala del locale. L'ambiente, dall'atmosfera intima, è arredato con mobili ed oggetti rustici ed ospita una selezione di vini di grande qualità: da quelli italiani, tipici o delle Doc più famose, agli champagne più rinomati, ai vini francesi e a quelli del nuovo mondo, come gli americani, gli australiani, i cileni, gli argentini. Ottima è anche la selezione di liquori e distillati italiani e stranieri, grappe, porto, cognac, whisky e molte altre specialità. Tutti i vini possono essere accompagnati da una cucina che seleziona prodotti di altissima qualità con ampie selezioni di salumi, formaggi, pesci marinati o affumicati e tanti dolci per soddisfare ogni desiderio. Mulino a vino Monza Club - Anno 6 - n. 30 61 MonzaClub30 7-12-2007 16:33 Pagina 62 SPECIALE NATALE Per Monza, Noble Lounge è un nuovo concetto di locale inserito in una corte del 1200, nel centro storico della città, in prossimità di 2 comodissimi parcheggi. La cucina è basata su ingredienti rari e pregiati, e la preparazione dei piatti raffinati e dall'aspetto accattivante rendono il menù un susseguirsi di sorprese e di sapori assolutamente unici e irripetibili. L'abilità del giovanissimo chef gli consente di fondere gli ingredienti classici della cucina giapponese con quelli della nostra tradizionale, giocando con la fantasia del cioccolato. Due sale disposte al pianterreno ed al primo piano, quest'ultima con un delizioso balconcino a mezzaluna, in ferro battuto e ricoperto da un materiale plastico (solitamente utilizzato dai piloti di F 1) che ospita una saletta privata riservata ad un massimo di 16 persone, creano un'atmosfera veramente singolare. E' il luogo ideale, oltre che per una cena dal carattere orientale, per aperitivi accompagnati da veloci piatti di cucina fusion o per un dopocena sfizioso dove si può scoprire l'abbinamento perfetto tra i diversi cru di cioccolato Peyrano e i più famosi distillati. Noble Lounge Menù di Natale ristorante Noble Lounge Tortino di zucchine in rete con beluga, salmone grigliato e salsa di panna acida Vellutata di cannellini con boccone di pescatrice, dadolata di salsiccia calabrese e germogli di barbabietola Trancetti di tonno marinati in soia con copertura di cioccolato fondente Tiramisù al latte con Pavesini e lastre di cioccolato colorato Preparazione Tagliare il filetto di pescatrice. Marinarlo con olio, sale e pepe. Scaldare la padella e iniziare a farlo rosolare sui bordi e finire la cottura in forno a 170-180 gradi per cinque minuti. Nel frattempo preparare la salsa di cannellini facendoli bollire con carote sedano e alloro. Una volta cotti, frullare il tutto a crema. Tagliare la salsiccia a dadini. Per impiattare: disporre nel piatto i dadini di salsiccia, versare la crema, porre nel mezo i filetti di pescatrice e guarnire con un bouquet di germogli di barbabietola. Noble Lounge Via G. dei Tintori, 18 Monza T. 039.39093295 www.silvarte.it Noble Longue Vellutata di cannellini con boccone di pescatrice 62 Sopra: Lo chef del Noble Longue Omar Giummara Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:33 Pagina 63 SPECIALE NATALE Lear La ricetta fotografata Ingredienti 1600g scampi interi, 4 carciofi, 2 pomodori sbucciati e tagliati a bastoncini, mezzo avocado non troppo maturo, 50g. salsa di crostacei, 40g. olio extravergine ligure, 1 cucchiaio di erba cipollina, sale e pepe Per la salsa: Le teste degli scampi 30g. di carote, 30g. di sedano, 2 scalogni, 1 spicchi d'aglio, 1 pomodoro maturo, 1 litro d'acqua, 1 rametto di timo, 1 bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe Code di scampi 'delizia delle feste' Menù di Natale Ristorante Lear Code di scampi 'delizia delle feste' Crema di patate, baccalà mantecato, tartufo bianco d'Alba e olio extravergine d'oliva Noci di capesante, carciofi alla romana e il suo fondo di cottura Filetto di branzino, lenticchie di Castellaccio, lardo croccante e spremuta d'oliva Cappone ruspante disossato farcito cotto al forno con Puilly fumè Dessert natalizio Panettone tradizionale, salsa al mascarpone Piccola pasticceria Caffè Preparazione Lo chef del ristorante Lear Claudio Prandi Ristorante Lear Via Col del Frejus, 3 Briosco (MI) T. 0362. 966920 www.ristorante lear.com Staccare le teste dalle code degli scampi e lavare le teste. Mettere in una casseruola le carote, il sedano, lo scalogno, lo scalogno e l'aglio con un po' di olio; fare sudare leggermente, mettere le teste degli scampi, lasciare tostare per cinque minuti, aggiungere il vino bianco, fare eveporare; aggiungere il pomodoro, il timo e l'acqua e lasciare cuocere per 20 minuti. Passare il tutto schiacciando bene le teste in modo da far uscire il più possibile, mettere sul fuoco e lasciar ridurre fino a quando rimane 1/2 bicchiere di liquido. Verificare il sapore ed emulsionare i 40g di olio extravergine. Tenere in caldo. Pulire i carciofi, tagliarli a metà, togliere la barba interna, tagliarli a fettine ben sottili, metterli a bagno in acqua ben acidulata con il succo di 1/2 limone. Scaldare una padella antiaderente, mettere uno spicchio di aglio con la buccia e un po' d'olio. Quando l'aglio ha preso colore, toglierlo e metere i carciofi scolati, salare e pepare e lasciare cuocere tre minuti. Tenere in caldo. Sgusciare le code degli scampi, mettere una padella antiaderente sul fuoco, mettere un cucchiaio d'olio e far scaldare. Salare e infarinare leggermente le code e far cuocere due minuti; togliere e tenere in caldo. Pulire l'avocado e tagliarlo a dadini piccoli, aggiungerli ai carciofi. Presentazione: Sistemare al centro di ogni piatto dei carciofi e l'avocado. Intorno sistemare le code degli scampi, cospargere con la salsa di crostacei, erba cipollina e guarnire con i filetti di pomodoro e un filo di olio extravergine Ligure. Il Ristorante Lear è un complesso ottocentesco ristrutturato con grande cura. Questo splendido edificio, che appartiene alla storia della Brianza, oggi unisce in una felice ed equilibrata combinazione, antichi ambienti, nuovi confort ed eleganza raffinata. La cucina, guidata dallo chef Claudio Prandi, già premiato con due stelle Michelin, è molto curata sia nella sostanza che nella presentazione. L'impronta è di tipo tradizionale, ma rivisitata in chiave moderna, con cotture più leggere che non privano però le ricette del loro sapore originale e genuino. La cantina offre una scelta di più di 200 etichette tra le quali non mancano le marche più importanti. Nel raffinato ed elegante lounge è possibile, inoltre, sorseggiare rum, armagnac, whisky, scherry, porto e madeira di ottime qualità. Il Parco della Fondazine Pietro Rossini fa da cornice al Ristorante Lear per una passeggiata dopo pranzo o prima di cena. Lear Monza Club - Anno 6 - n. 30 63 MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:45 Pagina 64 SPECIALE NATALE Un tempo era la Casa di caccia del Re, oggi è uno dei ristoranti più raffinati ed apprezzati di tutta la Brianza. Il Saint Georges Premiere, situato nello splendido Parco Reale di Monza, è diventato il punto di riferimento per chi vuole trascorrere qualche ora di relax in un ambiente raffinato e confortevole e consumare una cena squisita in compagnia degli amici od organizzare un pranzo d'affari certi di fare un'ottima figura. Qui si mangia davvero bene e i piatti, preparati da un chef che conosce perfettamente il suo mestiere, vengono presentati con grande professionalità da uno staff di primo livello e in grado di fornire preziosi suggerimenti anche alla clientela più esigente. Tra gli antipasti, si distinguono il Pata Negra tagliato a coltello, il parfait di fegato d'anatra e l'astice alla catalana mentre, per quanto riguarda i primi, c'è solo l'imbarazzo della scelta: i raffinati risotti allo champagne o al tartufo bianco d'Alba, si contrappongono ai più “popolari”, ma sempre richiestissimi, primi di “una volta”, come le pappardelle in sugo di capriolo e bacche di ginepro, la zuppetta di fagioli borlotti e mitili all'extravergine di oliva o gli stracci e ceci alla toscana. La tradizione della cucina brianzola eccelle nei secondi con i fantastici salumi brianzoli, i bolliti misti e la “storica” cassoeula con pasticcio di mais. Saint Georges Premiere Menù di Natale del Saint Georges Premiere La ricetta fotografata I ravioli di vitello alla crema di zucca tartufata Ravioli di vitello Pasta di tartufo bianco Brodo vegetale Prezzemolo per decorazione Il Salmone marinato allo zucchero di canna e agrumi Il cappone ripieno alle castagne Ingredienti Ristorante Saint Georges Premiere Via Vedano, 7 Monza Parco Reale T. 039.320600 www.saintgeorges.it Panettone in salsa vaniglia Preparazione Cuocere la zucca in forno, dopo aver tolto i semi, coperta con la carta alluminio. Una volta cotta, frullarla, profumarla con della pasta di tartufo bianco e tenerla in caldo. Cuocere i ravioli con un brodo vegetale, nel frattempo stendere sul piatto due cucchiai di crema di zucca, adagiarvi sopra i ravioli e guarnire con qualche fogliolina di prezzemolo. Saint Georges Premiere Ravioli di zucca 64 Lo chef del Saint Georges Premiere è Marco Botti Sopra due belle immagini della suggestiva ambientazione. Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:33 Pagina 65 SPECIALE NATALE La ricetta fotografata Rossana Ingredienti 1 Foie Gras d'oca 800g g 300 zucchero di canna g 200 sale Semi di coriandolo Timo Rosmarino 1 Arancia 1/2 limone Pepe 1/2 bicchiere di Brandy Lo chef Paolo Vai Marinata di foie gras d'oca all'aceto balsamico Menù di Natale del Ristorante Rossana L'insalatina di Poulard tartufata Marinata di foie gras d'oca all'aceto balsamico Gli agnolotti in salsa di arrosto I cappelletti in brodo di cappone Il panettone farcito con la crema inglese al rosolio Preparazione Ristorante Rossana Via Delle Industrie, 4 Basiano (MI) T. 02.95761691 Si aprono i due lobi del foie gras, si tagliano ancora a metà in lunghezza, si tolgono i capillari e si pulisce dall'eventuale fiele. Si prepara la marinata, si aggiunge il foie gras lo si ricopre con la stessa. 12 ore in frigo. Si rimuove il foie e si lascia ancora per altre 12 ore. Terminata la marinatura, si lava il foie gras sotto l'acqua fredddissima e lo si mette sottovuoto in frigo nella parte più fredda per 24 ore. A questo punto si potrà affettare e servire su una insalatina di songino, spicchi d'arancia, radicchio e salsina all'aceto balsamico e olio ligure. I tavoli rotondi e spaziosi, posizionati distanti l'uno dall'altro per assicurare la privacy ad una clientela particolarmente esigente e riservata, sono sempre apparecchiati con cura e rendono l'atmosfera calda e ed accogliente, proprio come dovrebbe essere sempre quella dei ristoranti di una certa pretesa che vantano una solida tradizione. Il Ristorante Rossana, una bella costruzione situata appena fuori Basiano, in piena Brianza, le sue promesse le ha sempre mantenute e la clientela, che da tempo frequenta questo locale, è sempre apparsa soddisfatta. Oggi poi, che sul ponte di comando del ristorante siedono due nuovi gestori, i fratelli Paolo e Franco Vai, provenienti entrambi dal rinomato Cavallino Bianco di Aosta, dove hanno conquistato due stelle Michelin, l'offerta è diventata ancora più ricca e variegata. Il menù poggia prevalentemente sulla pasta freschissima, “fatta” a mano e cucinata in mille modi. La pasta, si sa, è l'alimento preferito dagli italiani e i nostri abilissimi chef sono certi che qui i clienti potranno sempre trovarla come se fosse preparata in casa. Naturalmente, il menù concede altre proposte davvero interessanti: carne di prima qualità e pesce sempre freschissimo, abbinati alle verdure di stagione, offrono deliziosi accostamenti in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La carta dei vini predilige essenzialmente la qualità dei prodotti e le marche più rinomate. Rossana Monza Club - Anno 6 - n. 30 65 MonzaClub30 7-12-2007 16:37 Pagina 66 SPECIALE NATALE Fino alla metà del secolo scorso, esistevano i magazzini del caffè. Oggi, sempre nella centralissima via Parravicini al n.° 34, troviamo il ristorante omonimo che dopo sapienti lavori di ristrutturazione, ha assunto un aspetto particolare. L'ambiente, molto accogliente, dà un caloroso benvenuto al visitatore che si trova subito immerso in una atmosfera d'altri tempi, quando ancora c'erano le “cose buone” da mangiare, quelle che ancora adesso qui si possono gustare, grazie ad una cucina dalla quale escono ottimi piatti, tipici della tradizione lombarda, preparati al momento dalla chef Alessandra. Fra questi, spiccano i tortelli di zucca ed il risotto al pesce persico, il petto d'anatra con fichi e cipolle rosse e la vera cotoletta alla milanese, che molti ristoranti offrono ma che pochi, e tra questi Magazzini del Caffè, sanno preparare così bene. Il ristorante è disposto su due livelli ed il piano superiore è caratterizzato da un bel soffitto ligneo con travi a vista che rendono l'ambiente particolarmente suggestivo. Magazzini del caffè Menù di Natale dei Magazzini del caffè Mousse di salumi con crostini ai 5 cereali Ravioli di gallina ed erbette con burro alle mandorle e salvia Cotechino mantovano con mostarda di zucca, lenticchie e purè di castagne Tortino della concordia Magazzini del caffè Via Parravicini, 34 Monza T. 039.2312400 www.magazzinidelcaffe.it Tortino della concordia Preparazione Tagliare a fette e poi a pezzettini sia il panettono che il pandoro. Metterli in una terrina capiente, mescolarli e poi versare sopra il latte. Lasciar riposare per 1 ora circa. Trascorso questo tempo mescolate a lungo il composto in modo che panettone e pandoro assorbano tutto il latte. Incorporare, uno alla volta, i due tuorli mescolando con cura dopo ogni aggiunta. Unire lo zucchero, il cacao setacciato, il burro fuso, il lievito diluito in un po' di latte tiepido e una presa di sale. Amaalgamare bene. Con un coltello affilato riducete il cioccolato in piccole scaglie che farete cadere direttamente nell'impasto. Mescolare per amalgamare il tutto. Montare gli albuni a neve molto densa e unirli alla preparazione mescolando dal basso verso l'alto.Ungere e infarinare gli stampi. Versarvi il composto e far cuocere in forno a 180 gradi per 35 minuti circa. Per testare la cottura, introdurre uno stecchino al centro del dolce se rimane asciutto il dolce è pronto. La ricetta fotografata Ingredienti per 10 px: Lo chef dei Magazzini del caffè è Alessandra Pelizza 66 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Magazzini del caffè g 250 di panettone g 250 di pandoro 1/2 litro di latte 2 tuorli 2 albumi g 50 di zucchero 1 cucchiaino di cacao g 30 di burro mezza bustina di lievito g 100 di cioccolato fondente Burro e farina per gli stampi 1 presa di sale MonzaClub30 7-12-2007 16:37 Pagina 67 MonzaClub30 7-12-2007 16:39 Pagina 68 SPECIALE NATALE Cover Story Shopping a Monza Avete mai provato a seguire due amiche che si incontrano per fare shopping nel periodo natalizio? Per un giorno intero, Laura e Maria hanno camminato per le vie del centro alla ricerca di un regalo particolare per i loro ragazzi, per i genitori, per gli amici più cari. Il fotografo di Monza Club le ha seguite passo passo e ha scattato queste immagini curiose e divertenti per la gioia dei nostri lettori e, perché no, anche con lo scopo di offrire loro qualche valido suggerimento per i regali da mettere sotto l'albero di Natale. di Toni Liguori - Foto Marco Brioschi 68 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 16:39 Pagina 69 SPECIALE NATALE Monza Club - Anno 6 - n. 30 69 MonzaClub30 7-12-2007 16:41 Pagina 70 SPECIALE NATALE 09.20 Giada Giada Salone di Bellezza 09.45 In trent'anni di attività, Luigi Trabucco ha conseguito una serie infinita di successi, ottenendo importanti riconoscimenti e annoverando tra le proprie esperienze anche rilevanti partecipazioni a trasmissioni televisive di grande ascolto. Eppure, lo stilista delle dive, delle Miss Italia, e di tutte le donne che desiderano mantenersi sempre in forma, continua con passione la sua inarrestabile carriera nel mondo della bellezza e del benessere forte dell'entusiasmo che lo spinge a cogliere ogni spunto per la creazione di nuove forme espressive provenienti da una società in continua evoluzione. Le clienti, che frequentano il suo Salone, vengono accolte con grande professionalità da un staff di diciassette collaboratori in un ambiente caldo e confortevole dove l'atmosfera è particolarmente rilassante. Lo spazio di 200 mq., ampio e impreziosito da bellissimi quadri, è disposto su due livelli: il primo è dedicato alla reception ed al la pazzo di s i d lpo ndo Un co lli, un fo e n ai cap ul viso, u s a cipria di mascar a o via: l . . . e tocc i occh sugli ta sta per a giorn ciare… in incom 70 Giada V.S.Giovanni Bosco, 6 Monza - T.039.2300431 www.salonegiada.it Monza Club - Anno 6 - n. 30 0.955 reparto coiffure, mentre il secondo ospita un centro estetico dove si eseguono trattamenti all'avanguardia per il benessere del corpo. La struttura è caratterizzata dalla pavimentazione in elegante granito, sulla quale poggiano arredi classici in caldo legno di ciliegio, ideali per concedersi qualche minuto di sano relax. Quando non è impegnato in workshop, seminari stilistici per tecnici, o in show che hanno per location Londra, Parigi, Barcellona, e le più importanti città italiane, Luigi è felicissimo di rimanere nel suo negozio di Monza per accoglie le sue affezionate clienti e per aggiornare i suoi collaboratori sulle ultime novità della moda apprese in giro per il mondo. , issima l l e b , sei rano Maria cchi semb i io rr azzu i tuo ù i p ra anco MonzaClub30 7-12-2007 16:41 Pagina 71 SPECIALE NATALE 10.50 10.35 M.G. Gioielli 11.00 Il Gioielliere di Monza Per Massimo Malberti, titolare insieme a suo padre Giorgio del negozio M.G. Gioielli di Monza, vendere preziosi non è soltanto un lavoro. E' anche, e soprattutto, una passione che insegue fin da bambino, nata respirando l'atmosfera in una famiglia che da sempre si dedica con successo a questa attività. Naturalmente non si occupa soltanto di gioielli: nelle sue bellissime vetrine, che danno su via Italia, risplendono una serie infinita di oggetti preziosi e raffinati, lavorati a mano da abilissimi orafi, e, inoltre, vengono esposti gli orologi delle marche più famose e più prestigiose, quelle che fanno sognare gli uomini e le donne di tutto il mondo. Acquistare qui un regalo per Natale non è certamente un'impresa facile perché c'è veramente l'imbarazzo della scelta. Per superare l'empasse, basta affidarsi all'esperienza di Massimo Malberti, sempre disponibile a suggerire ai suoi affezionati clienti, qual è la scelta più giusta e più appropriata per soddisfare fino in fondo i fortunati destinatari degli oggetti targati M.G. Gioielli Questa vetrina è splendida: i gioielli di Malberti fanno davvero sognare Chissà, forse la notte di Natale troverò questo orologio sotto l'albero… M.G. Gioielli Via Italia,24 Monza - T.039.324243 Monza Club - Anno 6 - n. 30 71 MonzaClub30 7-12-2007 16:44 Pagina 72 SPECIALE NATALE 11.15 CE Group La potenza della Mela a Monza Fin dalla sua fondazione, avvenuta a Milano nel 1984, C.E. ha sempre voluto dire Apple. Gli uomini che hanno creato la C.E. sono stati tra i primi in Italia che hanno creduto nella rivoluzione informatica della nostra epoca legando il loro nome a quello prestigioso di Apple, nata nel cuore della Silicon Valley in California nei primi anni ottanta. Se Apple è conosciuta in tutto il mondo grazie alla vasta gamma di computer Macintosh, C.E. è apprezzata da migliaia di consumatori per l'esperienza e la professionalità di uno staff altamente specializzato che ha saputo conquistare la loro fiducia. Apple... i favolosi iMac iMac, quattro versioni da 20" e 24", a partire da 2,0 GHZ con HD da 250 GB fino a 2,8 GHz con HD da 500 GB. 72 Monza Club - Anno 6 - n. 30 11.43 11.55 MonzaClub30 7-12-2007 16:44 Pagina 73 SPECIALE NATALE 11.59 12.00 12.01 LA VERE A E UB M E’ CO ZA CL N O M A RIVIST ! O N IN MA Monza Club - Anno 6 - n. 30 73 MonzaClub30 7-12-2007 16:44 Pagina 74 SPECIALE NATALE 12.18 12.10 12.25 Sono tanti i clienti che frequentano le sedi C.E. di Milano, di Varese ed ora anche quella di Monza, inaugurata recentemente nella centralissima via Vittorio Emanuele. Chi vuole acquistare i prodotti più recenti della nuova generazione Apple sa che nei negozi C.E. li potrà sicuramente trovare: dal famoso lettore di musica digitale iPod, con il suo negozio di musica online iTunes Store, e all'iPhone che include un iPod, un cellulare e un palmare, fino ai recentissimi modelli, di design sempre raffinato, dell'ultima generazione della casa Californiana. i video so no uno spettaco lo con un a qualita’ unica iPod...un vero must iPod Touch, da 8GB o 16 GB, Wi-Fi, navigazione Internet, iTunes, fino a 3500 brani musicali, 20.000 foto o 20 ore di video. 74 Ce Group Via Vittorio Emanuele, 8 Monza - T. 039.328447 www.cegroup.it Monza Club - Anno 6 - n. 30 sso etro o ci p sul r .così n No dere hia.. c .. cre spec cco. i u ci s il tr per MonzaClub30 7-12-2007 16:45 Pagina 75 SPECIALE NATALE iBook...un mito 12.38 12.40 MacBook, in tre versioni tutte da 13", a partire da 2,0 GHZ con HD da 80 GB fino a 2,2 GHz con HD da 160 GB. Se Apple ha portato più volte grandi innovazioni nel settore dell'alta tecnologia, C.E. è stata sempre pronta ad immetterle nel mercato italiano presentandole alla sua clientela e offrendo un servizio di assistenza completo ed efficiente. ci on o n i ma ssun r o ’ ne piu ma fer Monza Club - Anno 6 - n. 30 75 MonzaClub30 7-12-2007 17:03 Pagina 76 SPECIALE NATALE 13.00 13.10 13.35 l ta a s o s un o la o per ci p o D ol er, ora a P io San o sup egl in m n a p mo tia sen ...è ora di un vestito 76 Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 17:04 Pagina 77 SPECIALE NATALE 13.50 Renato Monti Abbigliamento 14.18 Tre generazioni si tramandano la passione per l'abbigliamento di lusso Ottant'anni fa, esattamente il 24 ottobre 1927, veniva inaugurato in via Italia il primo negozio di abbigliamento della famiglia Monti. L'idea fu di Angelo Monti, padre dell'attuale titolare Renato, che decise di confezionare abiti su misura per una clientela particolarmente esigente, con la collaborazione di abilissimi sarti. Inoltre, il signor Angelo ebbe l'intuizione di mettere in vendita anche una serie di bellissimi impermeabili realizzati dalla prima fabbrica di Carate Brianza, dopo averne considerato la difficile realizzazione sartoriale. Il successo arrivò subito e per quindici anni proprio gli impermeabili hanno rappresentato la punta di diamante di quel fortunato negozio. E' facile dedurne che il settore dell'abbigliamento sia una vera e propria tradizione di famiglia anche perché, prima del signor Angelo, anche suo padre aveva creato un laboratorio di confezione di abiti per l'esercito nel quale, come un'affiatata e agguerrita squadra, lavoravano in qualità di operai i suoi undici figli. Ancora oggi l'azienda “Renato Monti” fonda il proprio successo sulla qualità dei prodotti e degli accessori per abbigliamento in vendita nei suoi negozi: un successo consolidato dalla presenza di marchi famosi come Max Mara (suo il negozio monomarca da via Italia), Alviero Martini Donna e ei aricar c e n e Sarà b cchi sulla pa primi ova mia nu ubman Minicl 14.50 da sta u i g rsa mio o b l to a E' l lare a fa mol a : reg nzato orta a fida dy, si p è d n tra olla e ei c n tra issima l uti end k wee Corneliani Uomo. Tra le perle delle collezioni proposte da Renato Monti, spicca il prestigioso marchio Burberry, la rinomata casa inglese conosciuta in tutto il mondo e di cui Monti ha l'esclusiva per Monza. Anche per questo, e non solo per questo, i negozi Monti sono un punto di riferimento sicuro per chi vuole vestirsi con eleganza, puntando soprattutto sulla qualità del prodotto e sullo stile sempre all'avanguardia delle collezioni proposte. Renato Monti Abbigliamento Via Italia, 46 Monza - T. 039.324639 Monza Club - Anno 6 - n. 30 77 MonzaClub30 7-12-2007 17:07 Pagina 78 SPECIALE NATALE 15.20 i che ha A C C A a LA GI ti don o s s o ind ssimo… molti 15.43 15.55 Come sottolinea Paola Rossi, responsabile del negozio che affaccia le sue vetrine sulla centralissima via Vittorio Emanuele, 11.04 propone una moda “classica”, rivisitata con soluzioni molto avanzate ma che difficilmente si confondono con la massa delle collezioni cosiddette “modaiole” che imperversano sul mercato e che spesso creano grande confusione tra i consumatori. I capi di 11.04, non sono mai lavorati in serie e la cliente che li indossa ha la sensazione di acquistare un modello personalizzato e, in un certo senso, creato appositamente per lei. E' questo un altro punto di forza del successo del negozio 11.04, ma non l'unico. Le clienti che lo frequentano infatti sanno che qui verranno sempre accolte con gentilezza e con garbo, consigliate sulla scelta dei capi da professionisti di alto livello e, soprattutto, vivranno il magico momento dello “shopping” in maniera disinvolta e informale in un ambiente accogliente e rilassato. Proprio quello che una donna desidera quando è alla ricerca di qualcosa di veramente speciale, in grado di renderla più bella e più desiderabile agli occhi della gente che incontrerà. 11.04 Lo stile per la donna moderna 78 Da sempre, i punti di forza del Made in Italy si identificano nella qualità delle materie prime utilizzate e nella perfezione accurata della lavorazione dei capi. Proprio su questi principi si basano le collezioni dell'italianissimo marchio 11.04 che in poco tempo ha conquistato le donne di tutto il mondo. Monza Club - Anno 6 - n. 30 11.04 Via Vittorio Emanuele, 7/O - Monza T. 039.2328552 - www.undicizeroquattro.it MonzaClub30 7-12-2007 17:08 Pagina 79 SPECIALE NATALE 16.10 Profumerie Saporiti I meravigliosi profumi del Natale Chi non conosce le Profumerie Saporiti di Monza? Fin dagli anni '30, le scintillanti vetrine di questo storico marchio si aprono sulle vie più belle e più centrali della città e i suoi negozi continuano ad essere frequentati da una clientela sempre più numerosa ed esigente. Da quando poi, nel 1964, il testimone dell'azienda è passato nelle mani del signor Gigi, nipote del fondatore, le profumerie Saporiti hanno fatto un salto di qualità aprendo nuovi spazi ed acquisendo le marche più importanti esistenti sul mercato. Tra queste, spiccano KANEBO, LA PRAIRIE, SISLEY, ESTEE LAUDER-RECREATION, TERME DI SATURNIA, JUVENA, CREED, FLORIS, RIGAUD, TOM FORD, CZECH&SPEAKE, CARTIER, ULTIMA EDIZIONE. Ma il successo delle Profumerie Saporiti non dipende soltanto dalla qualità dei prodotti venduti. La gentilezza, la capacità professionale e la correttezza del personale che accoglie i clienti è tale che la Profumeria Saporiti è stata iscritta a pieno titolo nell'Albo d'Oro del Comune di Monza. Il merito va anche, e soprattutto, a Laura Saporiti, figlia del titolare, che, dopo essersi laureata in Economia e Commercio, si è inserita con completa Un p 16.18 padrreofumo p 16.28 ed e mio r mi un loz fratel o per o i l rom one pe o, una r p qu cug iscat ole el ino … di b d ell e due i mio ezz a pe creme r no i operatività nella conduzione strategica dell'azienda. Nella sede di via Italia 28, attualmente in ristrutturazione, verranno effettuati, come in passato, trattamenti unici ed esclusivi in una location calda, accogliente e particolarmente suggestiva. Profumerie Saporiti Via Italia, 28 (ang. Piazza Trento e Trieste) Monza - T. 039.383803 Via Italia, 9 - Monza - T. 039.2301798 Via V. Emanuele, 14 - Monza T. 039.2301793 Monza Club - Anno 6 - n. 30 79 MonzaClub30 7-12-2007 17:08 Pagina 80 SPECIALE NATALE 17.38 17.00 a a lung n t s e u Q ci ha u a t a i g passeg ssate: e r e un po' st ntrar e o i l 23 meg da Kut na o m i t u at i dare c r a f per ata sistem 80 Kut 23 Corso Milano, 23 - Monza T. 039.324310 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Kut 23 I maghi della bellezza 17.58 Robert e Giò iniziano il loro cammino creativo nel salone Italian Style, luogo in cui le loro idee prendono forma per rispondere alle esigenze di una clientela che non vuole passare inosservata. La loro attività di stylist abbraccia diverse realtà: dalle sfilate di moda ai locali di tendenza, ai set fotografici, presso location come Superstudio e Studio 117 di Milano, o in altre importanti location esterne. Sempre attenti ai mutamenti di una società in continua evoluzione, intensificano la loro collaborazione con stilisti emergenti nel mondo della moda, con dj e musicisti di fama internazionale e con la loro partecipazione a manifestazioni del settore, come il Cosmoprof di Bologna e il Looks, confermando la loro innata passione per questo lavoro nel quale professionalità, inventiva e spirito di imprenditorialità, sono alla base del vero successo. Le loro idee crescono, si sviluppano, prendono forma e le loro iniziative si moltiplicano fino ad identificare la propria identità, potenziandola ed arricchendola di nuovi contenuti, includendo nel nuovo marchio KUT l'anima “commerciale” di Angelo che nel 2005 entra di diritto a fare parte della società. Le strutture, in continua evoluzione, si ampliano e si arricchiscono attraverso studi, ricerche e sperimentazioni supportate da uno staff giovane, entusiasta e soprattutto attento a rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esigente. Lo studio dell'immagine è per il nuovo gruppo creativo uno sguardo sul mondo, una possibilità in più per aprirsi verso nuovi orizzonti, di cogliere le opportunità del mercato in maniera intelligente e dinamica. Una ricerca che ogni giorno si sviluppa e si concretizza con una serie di iniziative tutte mirate a raggiungere un unico obiettivo: svelare alle donne i veri segreti della bellezza e come conservarla nel tempo, con quel tocco di classe in più che soltanto i veri artisti possono assicurare. MonzaClub30 7-12-2007 17:12 Pagina 81 Vetrine & Vetrine Fashion & Design Vetrine & Vetrine a cura di Francesco Liguori Il vasto mondo del digitale a portata di Clic Nel momento in cui state pensando all'acquisto di un apparecchio fotografico digitale, sappiate che ci vorrà tempo ad abituarvi, e che è necessario un periodo di apprendimento associato all'utilizzo di una macchina digitale. Una volta accettato questo concetto siete pronti a tuffarvi in questo mondo. Apprezzerete appieno tutte le possibilità che la fotografia digitale vi offre. computer, la fotografia digitale apre un mondo di possibilità per conservare i vostri ricordi. E che dire di Megapixel e di risoluzione? Quando si parla di apparecchi digitali è necessario familiarizzarsi con termini quali “Pixel” e “Megapixel”. Pixel, o elemento minimo dell'immagine, sta a indicare la cellula più piccola che raccoglie informazioni in un apparecchio digitale. Per Megapixel, termine che si ritrova in molte fotocamere digitali, si intende semplicemente un milione di pixel. Maggiore è il numero di pixel, migliore è la risoluzione. Maggiore è la risoluzione, migliori e più grandi sono le stampe che potrete ottenere. Le foto di buona qualità occupano più spazio nella vostra memoria portatile (media card), ma vi daranno le migliori stampe. La tabella sotto vi darà un'idea generale di cosa potrete aspettarvi in termini di Megapixel, risoluzione e dimensione delle stampe: La Canon Ixus 75 in un formato compattissimo ha una risoluzione massima di ben 7,1 megapixel Perché scegliere il digitale? Diversi sono i vantaggi nella fotografia digitale: - Soddisfazione immediata. Vedere e far vedere, nel piccolo monitor sul retro della vostra macchina, la foto che avete appena scattato. - Scatti a volontà. Avete la possibitità di cancellare le foto che non vi piacciono, avete la possibilità di scattare tante foto del medesimo soggetto e tenere quelle migliori. Questa è una grande opportunità per per conservare i migliori ricordi. - Ogni foto un successo. Con la foto digitale, stampate solo le migliori fotografie, e potete farle stampare dal vostro fotografo di fiducia, proprio come prima! - La scelta è vostra! Sia che vogliate una stampa 10x15cm da mettere nel vostro album, o un biglietto di auguri fatto e stampato da voi, o che desideriate raccogliere le foto sul vostro 1 Megapixel 2 Megapixel 3 Megapixel 4 Megapixel 5 Megapixel 10x15cm 13x18cm 18x24cm 25x35cm 40x50cm Tenete presente che la percezione di ognuno è differente. Voi potreste essere contenti della stampa 10x15cm. di una foto fatta con un apparecchio da un Megapixel, ma un vostro amico, più conscio della qualità, potrebbe considerarla troppo “piatta”. Decidete voi qual è la massima dimensione di stampa che vorrete ottenere e, basandovi sulla tabella di cui sopra, comprate l'apparecchio digitale con i Megapixel corrispondenti: avrete comprato la macchina digitale che fa per voi. Quale è la macchina fotografica digitale che fa per me? fotografare Numero Pixel Dimensione stampe Meno di un Megapixel = “Risoluzione dello schermo” (atto a spedire via e-mail) Per aiutarvi a trovare la macchina adatta a voi, dovete chiedervi: “Che cosa ne farò delle mie foto?” Volete solo spedirle via internet? In questo caso una macchina da un Megapixel sarà ampiamente sufficiente. Pensate di stampare voi le vostre foto con una stampante a getto d'inchiostro? Una macchina da 2 Megapixel sarà la scelta più giusta. Volete fare ingrandimenti 18x24cm? Vi servirà probabilmente una macchina da 3 Mega o più. Il pensare a queste cose vi aiuterà a decidere quale apparecchio va bene per voi. Foto Torchio via Manzoni, 25 - Monza T. 039 320269 - F. 039 2300500 [email protected] Monza Club - Anno 6 - n. 30 81 MonzaClub30.qxp 7-12-2007 21:49 Pagina 82 Vetrine & Vetrine Fashion & Design incontri Meeting: l’arte di farli conoscere Un’agenzia per fare incontrare i single e allargare la propria cerchia di conoscenze incontri COS’E' UN'AGENZIA PER SINGLE La dicitura “AGENZIA PER SINGLE” è di recente nascita, infatti il comune termine per questo genere di attività è sempre stato AGENZIA MATRIMONIALE, ma con il mutare dei costumi riguardo il matrimonio e la coppia avvenuto in Italia in modo particolare nell'ultimo decennio, anche questo lavoro ha subito una revisione, a partire dal termine che identifica il servizio erogato dall'agenzia. Le persone che si rivolgono ad un’agenzia per single, infatti, non sono esclusivamente uomini e donne che hanno intenzione di creare una famiglia attraverso il sacramento del matrimonio, ma anche persone che mirano ad una convivenza o ad un “matrimonio di fatto” non sancito dal sacramento religioso. Accade spesso anche che vi si rivolgano persone con l'intenzione di “allargare” la propria cerchia di conoscenze. E'importante precisare che questo lavoro non è un mestiere che si può improvvisare, infatti esiste un CODICE DEONTOLOGICO con l'obiettivo di codificare in maniera chiara e rigorosa a quali norme e a quali valori ci si ispira e ci si impegna ad assumere stilato dalla Uni.AMI, l'Unione Agenzie Matrimoniali Italiane. 82 CHE SERVIZIO OFFRE Il servizio offerto consiste nella “SELEZIONE”questo è il termine che si utilizza nel gergo di agenzia-, ovvero il selezionare uomini o donne che abbiano caratteristiche compatibili o comuni sia a livello caratteriale che di obiettivi. Per fare ciò ci si serve di una banca dati interna nella quale sono registrati tutti i profili degli iscritti. I PROFILI non sono altro che delle schede in cui sono registrate le caratteristiche di ogni iscritto, a partire da quelle fisiche -altezza, colore di capelli, occhi….per arrivare a descrivere quelli che sono gli hobby e le caratteristiche desiderate in un partner. Il compito dell'Agenzia è quello di presentare “le persone giuste”, o almeno le persone che si avvicinino il più possibile alle richieste indicate dai clienti. A tal proposito aleggia un luogo comune sulle Agenzie per Single secondo cui gli incontri organizzati da queste sacrifichino la dimensione della spontaneità. Chi pensa una cosa del genere deve ricredersi. Gli incontri vengono “selezionati” dall'agenzia ma i clienti scelgono dove e quando incontrarsi. Se scatta l'interesse, bene, altrimenti la ricerca prosegue senza vincoli. IL GRUPPO DI LAVORO L'Agenzia Meeting ha un gruppo di lavoro formato da: Gabriella, la responsabile di sede, Rossella, la consulente, e Chiara, la selezionatrice. La scelta di lavorare in un settore come questo Monza Club - Anno 6 - n. 30 nasce dal desiderio comune di avere l'opportunità di essere a stretto contatto con le emozioni delle persone. Rossella è decisamente la più razionale. E'proprio lei che si occupa di accogliere le persone che si rivolgono a Meeting la prima volta, ed è proprio lei a spiegare il servizio ed iniziare a capire se può fare al caso della persone che si trova davanti. Il suo motto è “bisogna dare una possibilità a tutti”, e la sua disponibilità nei confronti delle persone, la sua propensione all'ascolto, fanno di lei un'ottima consulente. Chiara, laureata in Psicologia, è la selezionatrice di sede, ovvero è colei che ricerca nel data base le persone con maggiori affinità. Attraverso dei colloqui individuali cerca di rendere più particolareggiate le schede degli iscritti per poter offrire una selezione più accurata, e capita spesso che questi chiedano colloqui per discutere delle loro vicissitudini una volta iniziate le relazioni ma anche durante l'iter che le precede. Gabriella tiene saldo questo piccolo gruppo di lavoro, funge da supervisore e spesso è colei che motiva le altre quando si trovano di fronte ad ostacoli. Questo è, infatti, un lavoro che necessita di forte empatia e spesso accade che ci siano situazioni in cui il coinvolgimento è tale da affaticare, ma lei è sempre pronta a fare forza e a portare innovazione nel servizio. Spesso organizza aperitivi, cene, fine settimana per gli iscritti per offrire un servizio più completo e fornire maggiori opportunità di incontro alla clientela. L'affiatamento e serietà del gruppo di lavoro ha fatto sì che Meeting vincesse, negli ultimi tre anni, il Premio Migliore Gestione Incontri d'Italia all'interno del loro circuito, con l'80% degli iscritti soddisfatti del servizio ricevuto. LA CLIENTELA La clientela dell'Agenzia è veramente vasta: vi è una fascia di età che va dai 25 agli 80 anni, ogni stato civile, uomini e donne che vanno dal libero professionista -medico, avvocato, manager- alla casalinga, l'operaio, il commerciante. Solitamente persone che non hanno particolari occasioni di fare conoscenze perché presi dal lavoro, dagli impegni della vita quotidiana e a volte anche da un po' di pigrizia. Il rapporto che si stringe con gli iscritti è un rapporto di confidenza e fiducia, e spesso viene portato avanti anche al termine dell'iscrizione o in seguito a fidanzamenti e matrimoni, a cui lo staff dell'Agenzia viene spesso invitato. Meeting Via S. Gottardo 8/10 Monza - T.039.2328566 MonzaClub30 7-12-2007 17:12 Pagina 83 Fashion & Design imparare=giocare A Divertilandia la lingua inglese s’impara divertendosi Chi ha studiato l’inglese in una scuola italiana sa quanta fatica occorra e quanto sia contorta la tecnica di insegnamento, spesso ancora vincolata a sistemi obsoleti. Tutto sarebbe molto più semplice e meno traumatico se la famosa seconda lingua si imparasse in modo naturale: magari anche giocando, proprio come avviene per la prima lingua. Divertilandia, sposando questa idea di apprendimento estremamente naturale, ha studiato un progetto proprio per quei genitori che vorrebbero una strada d’insegnamento più semplice ed efficace. A Divertilandia nasce così “English Zone” Cara mamma, se stai pensando in quale scuola materna iscrivere il tuo bimbo per il prossimo anno scolastico, Divertilandia vuole offrirti una nuova opportunità per permettere ai bambini dai tre anni in su di apprendere una nuova lingua divertendosi. Tutto ciò in una struttura, tempio del gioco e del divertimento, trasformata per questa occasione in luogo di apprendimento e sperimentazione. Il nuovo progetto, pensato dallo staff di Divertilandia, prevede la presenza di un insegnante madrelingua inglese che seguirà il gruppo, peraltro in numero limitato, per tutto il giorno e di un'insegnante italiana in modo tale che il sistema educativo proposto crei una comunione tra il metodo britannico e quello italiano. Gli obiettivi che il nuovo progetto si pone sono: - Offrire al bambino la possibilità di conoscere ed imparare una seconda lingua e una seconda cultura. - Valorizzare le diverse lingue e culture facendo sentire i bambini orgogliosi di essere cittadini dell'Europa e del Mondo. - Aiutare i bambini ad “imparare ed apprendere”, favorendo il loro sviluppo emotivo, cognitivo, linguistico, psico-motorio e le loro capacità di socializzazione e di condivisione. Oltre al nuovo “English Zone” Divertilandia, come sempre, offre: - Feste di compleanno con animatrici - Intrattenimento ad ore nella fascia pomeridiana - Baby parking serale in sede Colori, magia e divertimento ma anche senso di responsabilità ed educazione sono gli elementi che caratterizzano il fantastico mondo di Divertilandia imparare=giocare Si tratta di un progetto madrelingua inglese pensato per i bimbi da 3 ai 6 anni. Cara mamma, se tutto ciò che hai letto ti ha un po' incuriosita e se pensi che potrebbe essere un'esperienza interessante per il tuo piccolo, chiamaci e noi saremo lieti di spiegarti nel dettaglio il progetto educativo. Sono aperte le informazioni per il nuovo anno scolastico 2008/2009 Per informazioni: Karen cell. 347.7166685 Divertilandia Per informazioni Tel. 039/ 2242427 Via Mantegazza, 8 centro storico Monza Via I.Nievo, 71 Tel. 039/2847965 Via E.Toti, 36/A Tel. 039/2315139 Monza Club - Anno 6 - n. 30 83 MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 84 Vetrine & Vetrine Fashion & Design casa Baccarat, il cristallo dei Re, a Monza si trova da Bergomi Il “Baccarat”, è denominato il cristallo dei Re di Francia e vide la luce per la prima volta nel 1764 proprio a Baccarat, un comune francese situato nella regione della Lorena. casa La Francia, già meta della immigrazione di vetrai provenienti da Venezia e da Altare, fu attratta dal nuovo vetro boemo. "La compagnie des Cristalleries de Baccarat" , una delle fabbriche più famose del mondo, discende da una vetreria sorta nel 1766 a Baccarat per utilizzare il legname dei grandi boschi della zona e per produrre cristallerie di grandissimo livello. 84 oggetti creati con questo pregiatissimo vetro. Animaletti di tutti i tipi, ciondoli, collane, anelli, orecchini, bracciali, alzate, vasi, vassoi, calici, piatti, servizi da tavola da regalare agli amici che amano le cose belle in occasione del Natale e del nuovo anno ormai prossimi. Sopra: fluttissimi A destra in alto: Vasi Enki di Ettore Sottsass A lato: Piazza San Marco vasebougeoir di William Sawaya Lo sviluppo della fabbrica proseguì sino ad arrivare al 1883, quando la sua produzione venne ampliata con vasi, candelabri, lampadari, mobili e soprammobili e, in particolare, con splendidi servizi di bicchieri che adornavano, e ancora oggi adornano, le tavole delle Case Reali di tutta Europa. Alla grande Esposizione Universale di Parigi del 1867, venne assegnato il Gran Premio alla Baccarat, che aveva già collezionato ben 7 Medaglie d'Oro. Per fare un tuffo nel passato, ed assaporare la magia del “Baccarat”, non c'è bisogno di recarsi fino in Francia. Basta visitare il grande negozio di Maurizio Bergomi, nella centralissima via Zucchi, per ammirare una serie infinita di Monza Club - Anno 6 - n. 30 Bergomi s.r.l. Via Zucchi, 46 - 20052 Monza (MI) - Italy Tel. 039.32 41 94 - Fax. 039.23 00 798 [email protected] MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 85 Fashion & Design motori Fiocco rosa in casa Briancar E'durata più di un anno l'attesa per conoscere dal vivo l'ultima nata della famiglia Mini: un anno di indiscrezioni e di foto rubate pubblicate da qualche rotocalco in cerca di scoop fino al fatidico giorno in cui la Mini Clubman, questo il nome della nuova vettura, è stata presentata in anteprima al Salone di Francoforte e dal 10 novembre scorso anche in tutti concessionari italiani. Grazie proprio alla elevata versatilità, verrebbe infatti da chiamarla Mini Station Wagon, la Mini Clubman interpreta i classici concetti di Shooting Brake che accentuano la sportività e la funzionalità attraverso una linea del tetto allungata e i due volumi della carrozzeria, presentandosi così come il successore moderno dei tre leggendari modelli classici, la Morris Traveller, la Austin Mini Countryman e la Mini Clubman Estate che contribuirono alla fine degli anni Sessanta al successo del progenitore di tutte le automobili compatte. Apprezzata dai giovani, ma in genere da una clientela sportiva di ogni età, questo nuovo gioiello della BMW arricchisce ancora di più il magnifico salone della BRIANCAR di Desio dove tutti i modelli prodotti dalla prestigiosa casa tedesca sono esposti in una vastissima gamma di colori e di optional a scelta dei clienti che desiderano personalizzare la vettura dei loro sogni. La vettura utilizzata per il servizio speciale di Monza Club è stata gentilmente offerta dalla Briancar Sotto la Mini Clubman: bella, spaziosa, comoda ma sempre Mini motori Valeva la pena di attendere tanto perché la nuova Mini Clubman è veramente un'auto straordinaria: più lunga di 24 centimetri rispetto alla Mini standard, con un passo che è cresciuto di 8 centimetri per aumentare lo spazio per le gambe dei tre passeggeri posteriori che hanno l'accesso favorito dal Clubdoor ad apertura controvento e il bagagliaio che offre una capienza di 260 litri che diventano 930 con il divanetto posteriore ribaltato. Per l'Italia sono previste tre motorizzazioni. La top di gamma è la Cooper S Clubman, equipaggiata con il quattro cilindri 1.6 turbo da 175 CV, che diventano 260 se si attiva la funzione Overbooost, e una velocità di punta di 224 Km/h. Sempre con alimentazione a benzina c'è la più tranquilla Cooper Clubman, che monta lo stesso motore, ma sprovvisto di turbo, e che raggiunge i 201 Km/h. Infine, il quattro cilindri turbodiesel da 1560 cc della versione Cooper D Clubman che offre 110 Cv e 240 Nm (260 con overboost attivo) a fronte di una accelerazione 0-100 Km/h in 10.4 secondi ed un consumo medio 4.1 litri/100 km. La nuova vettura promette di essere particolare, pur esprimendo pienamente il carattere Mini. Con una maggiore versatilità, pur senza compromettere l'apprezzato pianale degli attuali modelli, la versione di serie della nuova vettura testimonia ulteriormente l'obiettivo Mini di aprire nuovi orizzonti nel design. BRIANCAR Via Milano, 33 Desio (Mi) T. 0362 3981 Via Como, 68 Mariano C.se (Co) T. 031 3551808 www.briancar.bmw.it Monza Club - Anno 6 - n. 30 85 MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 86 La foto del mese Titolo: ”Monza: Natale è alle porte” 86 realizzata da Marco Lodica Hai realizzato uno scatto particolarmente significativo sulla nostra città e lo vorresti vedere inserito in questa pagina? Invialo via e-mail a [email protected]: le foto più belle saranno pubblicate. Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 87 Il racconto del mese Giro per Monza O re 11,00. Giro per Monza. A piedi. La moto stavolta è in piazza Carducci, parcheggiata. È un giorno della settimana, ma sembra festa: in fondo manca meno di un mese a Natale. Non è giorno di mercato per fortuna, altrimenti nella confusione potrei fare impacchettare come regalo una triglia o un pollo allo spiedo (pensate la sorpresa dei miei nipoti al momento di scartarla). Comunque, stento a credere alla vita che anima la città, a partire dalla via dell'antico cinema Centrale. Sembra di essere a Cortina, e invece, questa è Monza. Un brulicare di facce e sguardi che incrociano altre facce e altri sguardi, cenni del capo, sorrisi, saluti, in dialetto, in brianzolo, alla monzese. Sembra una stampa dell'epoca, da incorniciare. E un'aria frizzante che quasi ti aspetti di veder fioccare. È la Monza da bere, ma meno Yuppie e più Yippie Yeah, c'è vita. Tanti pendolari, ma anche molti “I love shopping” e tanti monzesi che si godono la città. Il colosso comunale domina la scena, ma è più bello avvolto nell'atmosfera natalizia, ti inebria, e potresti anche pensare che Babbo Natale ci atterri sopra con la slitta e le renne. Magari in una fredda notte di consiglio comunale. Non mancano i capannelli di vecchietti che commentano piazza Trento Trieste, un classico: cappotto, sciarpe e berretti, braccia dietro la schiena, si scoprono tutti architetti e ingegneri, e dicono agli operai cosa fare e come manovrare moderni mezzi d'opera. Ma è Natale anche per loro e gli improperi sono conditi di buoni auspici. “Sì, e duman l'è festa”. Suvvia che poi nella voragine ci facciamo il Presepe, e poi, chissà: miracolo. A Natale Monza è borgo, medievale, è cittadina e cittadella, arroccata alla sua identità brianzola, ma anche alle sue tradizioni, che “ Vado oltre, arrivo al crocevia, via Italia e via Carlo Alberto, Piazza Arengario e via Vittorio Emanuele, meglio, è il crocevita, perché è qui che Monza di giorno vive con più intensità.” di Giancarlo Broggi tanto protegge, e chissenefrega se fa un po' la snob, a volte è altezzosa, ma le dà prestigio, la fa provincia, capitale, e meno provinciale. Vado oltre, arrivo al crocevia, via Italia e Via Carlo Alberto, Piazza Arengario e Via Vittorio Emanuele, meglio, è il crocevita, perché è qui che Monza di giorno vive con più intensità. Sorrido alle persone, e ricambiano: vorrei avere un sacco pieno di regali per dire “Buon Natale” a tutti. Ripeto: manca solo la neve. Vero, sembra un idillio: i vecchietti sulle panchine che vedono passare un mondo che non possono più rincorrere, ma solo osservare. Loro di Natali ne hanno visti molti eppure non hanno perso il vigore e l'euforia. Vedo bambini infagottati in tute da astronauta, e i loro sguardi sono attratti da tutto. Vedo le vetrine che tentano di essere boutique, e molte ci riescono. Vedo vetrine a tema, altre no, caleidoscopi di regali, vedo, ed è bello vederli, alcuni commercianti che si dimenticano che devono vendere e si fermano a parlare con la gente. È iniziato il Natale, addobbi e festoni, luci e lucette. Si vede il Ponte dei Leoni, origine della città, ma anche un gran casino con una bancarella di prodotti tipici del posto: il posto è però l'Africa e l'artigianato ha poco del brianzolo. Ma non fa nulla, è Natale in tutto il mondo e la bancarella fa comunque folklore. Sento campane suonare, è il Duomo, anche loro festeggiano, e poi vedo vigili dare indicazioni e se possibile accompagnare le persone (servirebbe loro la blusa rossa); vedo anche i mendicanti, ma fanno parte della cornice, come nella “Notte di Natale”, ma la gente sembra guardarli con occhi diversi, e si scopre generosa. Vedo il venditore di palloncini, quello del croccante, vedo tante cose, colori e persone. Non vedo parcheggi. E visto che siamo a Natale, sarebbe un bel regalo troMonza Club - Anno 6 - n. 30 87 MonzaClub30 88 7-12-2007 17:13 Pagina 88 varne uno. Un parcheggio è prezioso, se lo trovi, o sei fortunato o ti hanno accompagnato in Tribunale o in Pretura, e non con la tua auto. Ma fa niente, i negozianti sorridono, arriveranno tempi migliori, così sento dire. E anche chi ha parcheggiato in via Cavallotti si è divertito a fare quattro, beh forse otto o anche 24 passi per arrivare in centro. Ne vale la pena. Vedo che c'è il tempo di una sigaretta fuori della bottega o del saluto al vicino di vetrina. Fermi, è il “bimbo time”, sfilata di neonati, carrozzine full optional e di mamme: le mamme di Monza. Chi non ne ha mai sentito parlare? Ne incrocio una, proprio ora: l'età non è definibile, ma è perfetta per una pubblicità. Bianca e candida e patinata come una pubblicità anni '80 con l'inclinazione del mento che non scende sotto la linea dell'orizzonte. Qualcuno direbbe “ha la puzza sotto il naso”, maligni, è fierezza: “sono una mamma di Monza”. Riesce con destrezza a spingere il passeggino e a tenere in mano 20 o 30 shopper di altrettanti negozi. Il suo braccio è d'acciaio, non teme scippo, altro che lupa, lei è genitrice della razza nuova: il piccolo monzese. Che ora è a scuola, ma nel primo pomeriggio sarà vicino al parcheggio del Comune,alla Cappella Espiatoria, vicino ai giardinetti, lì al Centrale, in via Cortelonga,via Zucchi.... Le compagnie: marchio di fabbrica di Monza. Di dove sei? Non dicono di Monza: ma del Motta. Dello Zucchi. Dei giardinetti...E si riconoscono subito. Marchio di fabbrica. E parlano di feste e di vacanze di Natale, di settimane bianche. Dove? Bormio, Campiglio, Ponte di Legno, Bratto. Ma anche a casa, al caldo, con la famiglia e gli amici. Oltrepasso il Ponte dei Leoni e anche qui c'è aria di festa e profumo di dolci. È oggi Natale? Torno indietro, taglio per area Cambiaghi. La city. Qui c'è traffico amministrativo e di chi vive in doppiopetto. C'è fretta, ma meno del solito, c'è tempo per dire Buon Natale. E fare due passi in più, tanti quanto bastano per godersi, più bello di sera a dire il vero, perché illuminato, un altro passaggio del Lambro, proprio di fianco alla Rinascente, dove alcune rovine di una delle porte della città (magari sto dicendo una storica castroneria, ma è Natale, pasMonza Club - Anno 6 - n. 30 “ Mi accorgo che Monza ha chiese sparse ovunque. E a Natale ti viene voglia di fare un'offerta, di dire una preghiera, di sentirti più vicino a tutti.” satemela) è lì ancora a dare sicurezza al centro. Ci passano davanti migliaia di persone al giorno, io compreso, ma se ti fermi dici: non l'avevo mai vista. Via Azzone Visconti. Largo Mazzini. La Rinascente sembra la casa di Babbo Natale, sembra fatta di pan di spagna, toh... un bimbo le ha dato un bel morso! Percorro via Italia. Mi accorgo che Monza ha chiese sparse ovunque. E a Natale ti viene voglia di fare un'offerta, di dire una preghiera, di sentirti più vicino a tutti. Ok, è pieno di gazebo, “un ponte per” “una mano lava l'altra onlus”, come in piazza Arengario, ognuno difende una causa, ma è Natale e la gente ha voglia di ascoltare e di mettere mano al portafogli: monzesi generosi. Ok, quello dove ti misurano lo stress e poi cercano di rifilarti un libro da guru lo eviterei, ma il resto non disturba, anzi. E poi, serve a distrarsi prima di piazza Upim, aaaargh,... il bazar. Però a Natale anche il bazar ha il suo fascino a parte la puzza di frittelle. Senza dimenticare l'amico: il mega palazzo. Ce lo teniamo. Come un panettone. Buon Natale. Ritorno al “crocevita”, guardo in alto, il cielo è azzurro, Milano non ce l'ha così terso. Passa uno con gli sci in spalla, giuro, non scherzo, e immagino che prenda la funivia. Poi mi sento chiamare, un ragazzo di colore mi dice “ciao amico” e mi chiede di comprare un libro. Parla francese, con proprietà di linguaggio: il libro ce l'ho già, l'ho comprato da un altro “ciao amico”, ma è gentile, la conversazione è piacevole. Lo so che è Natale, ma non voglio comprare nulla. E invece compro. Un'ora in giro per Monza, a Natale. Fatelo prima delle feste. Anche di sera. Cosa vi costa? Beh, se trovate il mio “ciao amico”: 5 euro. Più un caffè. Offre lui se ha moneta. Buon Natale. MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 89 La pagina del consulente Da questo numero ampliamo, con la pagina del consulente legale, questa sezione dedicata a dei mondi, a volte, per i comuni mortali, pieni di insidie e di dubbi. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i lettori a fare scelte e decidere su questioni lavorative, familiari, operative, legali, e in futuro chissà cos’altro. Realtà che, a volte, ci fanno perdere la testa. Cercheremo di essere il vostro Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. IL CONSULENTE LEGALE La riforma del diritto fallimentare: soddisfatti? L'avvento del nuovo Millennio ha bruscamente svegliato da un lungo torpore il nostro Legislatore, il quale tra il 2005 ed il 2007 è intervenuto ben tre volte modificando profondamente la normativa fallimentare. A ben vedere non poteva passare inosservato che, nell'era di internet e della globalizzazione economica, settori e fenomeni così rilevanti della vita e della struttura del nostro Paese potessero essere disciplinati da una normativa tanto antica, posto che la normativa fallimentare, tuttora contenuta in un decreto a firma del Re d'Italia, era riuscita a resistere pressoché immutata ai ribaltoni sociali, economici e politici che hanno caratterizzato il palcoscenico italiano dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale . Non è certo questa la sede per discutere degli aspetti tecnici di tale normativa (e del fatto che la classe forense si è improvvisamente vista costretta a gettare intere biblioteche giuridiche di colpo divenute vetuste ed inutili): oggi si intende invece evidenziare quale rivoluzione ha cagionato e quali riflessi è ancora destinata a portare tale riforma. Si è dunque registrata una vera e propria rivoluzione copernicana nel mondo del diritto, in cui il fallimento, prima considerato una sanzione per l'imprenditore incapace ed impiegato come strumento per espellerlo dal mondo del commercio, è divenuto una ipotesi remota che segnerà solo gli imprenditori più sfortunati. Le innovazioni più salienti concernono senz'altro l'introduzione di nuovi limiti nell'individuazione dei soggetti fallibili e l'agevolazione al ricorso a procedure concorsuali alternative: la scelta del Legislatore appare però controcorrente perché, dinanzi ad una richiesta sociale di maggior protezione e di emanazione di regole sociali più penetranti, l'unico soggetto che risulterà penalizzato dalla riforma sarà per assurdo il creditore insoddisfatto che, vittima del proprio cliente insolvente, perderà non solo un tradizionale strumento di coercizione ma sarà pure costretto a convivere con gli imprenditori incapaci. E così all'orizzonte si delinea un'ampia zona grigia priva di regolamentazione visto che il nostro Paese, la cui economia è tradizionalmente sorretta da un fitto tessuto artigianale e piccolo imprenditoriale, rischia di dover fare i conti con una nuova schiera di imprenditori, la categoria cioè degli imprenditori troppo piccoli o sfortunati per fallire, vere e proprie mine vaganti nelle relazioni commerciali. Certo è necessario verificare quale applicazione verrà data alla riforma e quali nuovi correttivi verranno apportati, ma i primi dati statistici registrati confermano appieno la natura copernicana della rivoluzione in corso. I numeri delle procedure fallimentari avviate presso i Tribunali sono letteralmente crollati, con picchi che giungono sino al 90%, senza però alcun significativo aumento delle procedure concorsuali alternative. La lettura di tali dati fa emergere un dato positivo circa il massiccio alleggerimento del carico degli uffici giudiziari ma cela nel contempo uno spettrale interrogativo : dove saranno finite tutte le altre imprese in crisi? a cura dell'Avv. Giorgio Galbiati Monza Club - Anno 6 - n. 30 89 MonzaClub30 7-12-2007 17:13 Pagina 90 La pagina del consulente IL CONSULENTE ASSICURATIVO Polizze incendio tradizionali oppure le All Risks? Le polizze assicurative incendio si dividono in due categarie, differenziandosi a seconda dell'impegno formale che l'assicuratore prende nei confronti dell'assicurato. Nel caso delle polizze tradizionali, nel contratto vengono elencati tutti i rischi che l'assicuratore si assume. Gli eventi che non vengono nominati, devono essere intesi a carico dell'assicurato. L'imprenditore che decide di stipulare una polizza tradizionale, o “a rischi nominati”, deve valutare attentamente se la propria azienda risulta coperta contro tutta una serie di rischi che la polizza non deve solamente elencare ma anche regolamentare. A seguire una breve lista di eventi a cui l'imprenditore deve prestare attenzione nell'atto della stipulazione della polizza: Acqua condotta; acqua piovana; autocombustione; bang sonico; caduta aereomobili, loro parti o cose trasportate; caduta meteoriti; caduta satelliti; colaggio di impianti sprinklers; dispersione di liquidi; eruzioni vulcaniche; esplosione e scoppio; “colpo d'ariete”; eventi atmosferici; eventi sociopolitici; fenomeno elettrico; fulmine; fumo; gelo e/o ghiaccio; grandine sui fragili; implosione; incendio, inondazioni, alluvioni, allagamenti; intasamento gronde e pluviali; occlusioni di tubazioni; rigurgito o trabocco di fogna; sovraccarico neve; spese di ricerca e riparazione danni da acqua condotta; terremoto; urto veicoli. Questa lista vuole porsi a dimostrazione del fatto che, pur con le migliori attenzioni, qualunque tentativo di prevedere l'imprevedibile sia comunque insufficiente. Nella seconda tipologia di polizze, invece, chiamate All Risks, vengono elencati esattamente i rischi che non vengono assunti e in tal modo si assicura la copertura per qualunque rischio che non sia stato esplicitamente escluso. Il valore aggiunto nella stipulazione di una polizza All Risks è proprio quello di coprire tutti i danni subiti dai beni assicurati con l'eccezione di ciò che è stato escluso al momento della stipulazione della polizza. Nell'atto di stipulazione di una polizza All Risks è possibile sottoscrivere una clausula contrattuale relativa alle esclusioni inserendo, ad esempio: - dolo degli amministratori; - inquinamento e contaminazione; - infedeltà dei dipendenti; - difetti di materiale prodotto; - normale deperimento, - usura o logaramento; - montaggi, smontaggi, manutenzioni e revisione macchinari; - trasporto delle cose assicurate; - maremoto; terremoti, eruzioni vulcaniche, bradisismo, franamento, cedimento o smottamento del terreno; - inondazioni, alluvioni, allagamento; Considerando che alcuni di questi rischi non risultano assicurabili e che altri lo sono mediante la stipulazione di estensioni particolari, quelle elencate sono un numero di esclusioni decisamente ridotte che rendono la stipulazione di una polizza All Risks più interessante. Gruppo Puricelli & Ghezzi S.r.l Via Camperio 9 20123 Milano Tel. +39 02 30322700 Fax +39 02 30322722 www.gpg-broker.it MonzaClub30 7-12-2007 17:18 Pagina 91 La pagina del consulente IL CONSULENTE DEL LAVORO Pensione di anzianità: requisiti ed accesso Aumento dell'aliquota dei collaboratori L'INPS nel messaggio n. 27090 rende noto che a decorrere dal 7 novembre 2007 l'aliquota di finanziamento per i soggetti iscritti nella Gestione Separata, privi di altra forma previdenziale (ovvero che attualmente versano il 23,50 %) aumenta di 0,22 punti percentuali in attuazione del decreto ministeriale del 12 luglio 2007, pubblicato in G.U. n. 247 in data 23 ottobre 2007. Dunque, per effetto di detta maggiorazione, l'aliquota complessiva passa dal 23,50 % al 23,72 %. Tutti i committenti che hanno corrisposto a partire dal 7 novembre i compensi ai collaboratori rientranti in detta casistica devono applicare la nuova contribuzione. Tuttavia, la “regolarizzazione” può essere effettuata entro il 16 febbraio 2008, senza aggravio di somme aggiuntive a titolo di sanzioni civili. Bonus per il posticipo del pensionamento L'INPS con il messaggio n. 10578 evidenzia che il bonus per il posticipo del pensionamento cesserà in data 31 dicembre 2007. Aumento del contributo Fasdac La Manageritalia (Federazione Nazionale dei Dirigenti, Quadri e Professionali del Commercio, Trasporti, Turismo, Servizi, Terziario Avanzato) ha sottoscritto in data 15 novembre u.s. con la Confcommercio un accordo che prevede, a partire da gennaio 2007, un incremento del contributo Fasdac di 413 euro, a carico esclusivamente dell'azienda. Il Fasdac invierà alle aziende le necessarie indicazioni per effettuare il versamento del conguaglio contributivo. Le domande dei nostri lettori L'istituto della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria è applicabile anche ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato ai sensi degli artt. 47 ss. del D.Lgs. n. 276/2003? Risposta “Il quesito si fonda sul duplice presupposto che il trattamento straordinario di integrazione salariale è stato riconosciuto dall'INPS, con circ. n. 107/2006 emessa in ottemperanza a sentenza del T.A.R. del Lazio n. 8138/2005, ai dipendenti assunti con contratto di formazione e lavoro e che tale tipologia contrattuale, di fatto, è stata sostituita dal nuovo contratto di apprendistato. A tal proposito, acquisito il parere della Direzione generale degli Ammortizzatori Sociali, della Direzione generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro e dell'INPS, si espone quanto segue. In primo luogo è opportuno considerare, come peraltro ribadito dalla prassi del Ministero del Lavoro con le circolari n. 31/2004 e n. 40/2004, che l'apprendistato disciplinato dal D.Lgs. n. 276/2003 è l'unico contratto di lavoro a contenuto formativo attualmente esistente ed è destinato ad esaurire l'ambito di operatività un tempo riservato al contratto di formazione e lavoro. Per quanto concerne le disposizioni previdenziali previste per il nuovo contratto di apprendistato l'art. 53, comma 4, D.Lgs. cit., statuisce che continua a trovare applicazione la precedente disciplina previdenziale e assistenziale di cui alla L. n. 25/1955 e ss. mm. Andando ad esaminare in particolare l'art. 21 di tale legge si può osservare che nell'elenco delle forme di previdenza ed assistenza applicabili al lavoratore apprendista non rientra la tipologia delle integrazioni salariali. Sulla materia, poi, sono intervenute sia la Corte Costituzionale che, con ordinanza n. 411/1987, ha dichiarato l'inammissibilità della questione di legittimità della normativa disciplinante la cassa integrazione nella parte in cui non contempla gli apprendisti tra i beneficiary della stessa, sia la Corte di Cassazione (Cass. Civ., sez. lav., n. 8229/1994) che ha escluso l'integrazione salariale per gli apprendisti in ragione del fine formativo perseguito dal contratto stesso che mal si concilia e non può essere perseguito con la sospensione dell'attività produttiva dell'impresa. Del resto, a ben guardare le motivazioni addotte a sostegno dell'applicazione del regime delle integrazioni salariali ai contratti di formazione e lavoro nella sentenza del TAR Lazio n. 8138/2005, sopra citata, appare evidente come il giudice amministrativo parta dal presupposto che per tali contratti non vi sia disciplina specifica in materia e che quindi, in carenza di deroghe, debba applicarsi l'identico regime delle integrazioni salariali valido per i rapporti di lavoro ordinari. Situazione che non sussiste per il rapporto di apprendistato, ove esiste, come sopra evidenziato, la specifica disciplina delle prestazioni previdenziali di cui all'art. 21 L. n. 25/1955 che non contempla il riconoscimento della Cassa Integrazione Guadagni. Pertanto, alla luce di quanto finora esposto, considerati l'orientamento giurisprudenziale e le specifiche disposizioni normative in materia, non pare possible estendere l'interpretazione in tema di integrazioni salariali formulata per il contratto di formazione e lavoro alle nuove tipologie contrattuali in cui si articola il rapporto di apprendistato”. a cura dello Studio Leoni MonzaClub30 7-12-2007 17:18 Pagina 92 Passioni Sport in rosa Che ragazze, quelle del Rugby Monza! T.L. - C.B. - foto Marco Brioschi Arrivano verso sera da tutta la Lombardia. Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro o di studio, il tempo di indossare una tuta e sono già sul campo per iniziare gli allenamenti: qualche minuto per scaldarsi i muscoli e poi via, a correre per un paio d'ore nel freddo pungente dell'inverno padano mettendo in mostra tutta la loro grinta e la loro determinazione. Sono le ragazze del Rugby Monza, che lottano per la conquista dello scudetto di serie A e che hanno scelto questa dura disciplina sportiva soltanto per passione e per un innato spirito combattivo. 92 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Carlo Gaudino, oltre che il presidente lei è anche l'allenatore di questa squadra di Rugby che milita in serie A: non è strano che quindici giovanissime ragazze trascorrino il loro tempo libero dedicandosi ad un sport così duro e prettamente “maschile”? No, non è strano. Per me è una cosa normale perché da molti anni “vivo” nel Rugby e alleno squadre al femminile. Quando ha preso in mano il Rugby Monza? Nel 2001, quando ancora la squadra non esisteva e alcune ragazze venivano qui per allenarsi ma, soprattutto, per seguire i loro fidanzati che praticavano questo sport. Per un anno abbiamo fatto solo allenamenti, poi dieci di queste sono andate a Piacenza per fare esperienza. Al loro rientro, ne abbiamo aggiunte altre che già giocavano e abbiamo formato una vera squadra. Il primo anno eravamo già in semi finale… E adesso? Adesso siamo a metà classifica, il campionato è iniziato da poco: cinque partite, tre vinte e due perse, di cui l'ultima con la Benetton Treviso, una squadra fortissima e piena di risorse sia tecniche che finanziarie…Comune ci siamo difesi benissimo ed alla fine del primo tempo eravamo anche in vantaggio. La gente si sta riavvicinando al rugby, anche per merito della nazionale italiana che si sta facendo molto onore su tutti i campi d'Europa ed ha saputo dimostrare come in questo sport prevalgano la lealtà, la forza fisica più pura ed il rispetto degli avversari: forse è questo che il pubblico vuole veramente… Sicuramente sì e vuole anche andare allo stadio senza patemi e senza rischi. Il rugby dà queste cose, in campo e fuori. Anche il nostro pubblico è aumentato, sia per i risultati ottenuti dalla MonzaClub30 7-12-2007 17:18 Pagina 93 Passioni nazionale, sia per la pubblicità legata ai mondiali. È incrementato il fattore propaganda, e questo vuol dire che i genitori mandano volentieri i figli, anche piccoli a “fare” Rugby. La vostra squadra in che serie milita? In serie A femminile. Nel Rugby c'è un girone unico che viene chiamato serie A. Poi c'è un campionato chiamato Coppa Italia, che è un campionato senior, poi c'è l'under 16 e 15. Non ci sono tanti gironi come per i maschi, ce ne sono meno anche perché le ragazze che giocano non sono molte. Un pacchetto di mischia durante la partita Treviso - Monza Sotto: l’allenatore del Monza Rugby Carlo Gaudino Il Rugby significa soprattutto forza: forza fisica e forza interiore. Che cosa spinge una ragazza a praticarlo, visto che è uno sport molto lontano dall'immaginario collettivo che in genere riguarda una donna? Secondo me, sono motivazioni simili a quelle dei ragazzi, come la voglia di confrontarsi e di vivere in un contesto aggregante. I ragazzi e le ragazze Monza Club - Anno 6 - n. 30 93 MonzaClub30 7-12-2007 17:18 Pagina 94 Passioni delle nostre squadre quando finiscono gli allenamenti vanno a bere una birra insieme. Le ragazze, durante il giorno studiano o lavorano e ce ne sono alcune che arrivano dal Piemonte, dalla Valle d'Aosta, da Brescia e da Bergamo. Questo comporta molti sacrifici e qualche rinuncia ma per il resto la loro vita è uguale a quella delle loro coetanee: hanno un ragazzo, frequentano gli amici, vanno in discoteca… Certo, forse hanno una mentalità un po' diversa di quelle che sognano solo di emulare le veline o di apparire in televisione. Questo è uno sport veramente puro che insegna molto cose, soprattutto a crescere in armonia con il proprio corpo e con il proprio spirito, a coltivare i valori della vita, a rafforzare il carattere e ad apprezzare anche le cose più semplici. Sicuramente non lo fanno per soldi… Assolutamente no. Anzi ci rimettono, soprattutto per le trasferte. Noi, come dice il nome, siamo un'Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD Rugby Monza 1949). I soldi non ci sono e non ci sono mai stati… Come le è venuto in mente di formare ed allenare una squadra di Rugby femminile? Perché non c'erano maschi da allenare ed io sono motivato da una grande passione che da 40 anni mi tiene legato a questo sport. E' vero che Monza ha una vecchia tradizione legata al Rugby? Il Rugby a Monza è nato nel lontano 1949 per opera di un atleta che si chiamava Adriano Chiolo, che giocava a Milano e che quando venne a lavorare in Brianza decise di dare vita ad una vera e propria squadra. Piano piano è riuscito a portarla in serieA. Eclatante fu una vittoria contro le Fiamme Oro, che allora vinceva uno scudetto dietro l'altro. A quei tempi io giocavo al Calcio e quando ho smesso, non potendo restare lontano dal mondo dello sport, ho deciso di dedicarmi al Rugby. Per il resto siamo tutta gente che lavora e che fa questo soltanto per passione. Il vicesindaco Allevi, assessore allo sport del Comune di Monza, ha promesso che si darà da fare anche per il Rugby: fin'ora chi vi ha aiutato? Nessuno, noi qui abbiamo fatto tutto da soli. Il campo è bello ma ci giocano talmente tante persone che si rovina in fretta. Uno dei problemi principali è che mancano gli sponsor. Noi viviamo delle quote d'iscrizioni, quindi anche le trasferte diventano particolarmente problematiche... A Cagliari, ad esempio, siamo andati in giornata per risparmiare i soldi dell'albergo, e la Club House che vede alla sua sinistra la stiamo costruendo un poco alla volta. Tutto quello che c'è qui è opera nostra, non del Comune e nemmeno degli sponsor, e noi continuiamo a sopravvivere con le tessere dei soci che, se aumentassero, per noi sarebbe una bellissima cosa…. Che cosa sogna per queste ragazze? Vorrei che la Federazione ponesse più attenzione verso le donne, come succede in Francia. E poi vorrei che vincessero questo campionato. Il primo obbiettivo è arrivare alla semifinale, poi la finale ce la giocheremo. Mettendocela tutta… 94 Per loro, che futuro c'è? Nonostante la nostra piccola realtà, cinque delle nostre ragazze, Silvia, Stefania, Greta, Alessandra ed Elisa, sono state convocate in Nazionale, e una di queste ragazze è proprio mia figlia. Devo ammettere che la sua passione è nata in famiglia: a parte il sottoscritto, mia moglie è dirigente della Federazione ed anche il suo ragazzo è un ottimo giocatore di Rugby. e partite, tre vinte e due perse, di cui l'ultima con la Benetton Treviso, una squadra fortissima e piena di risorse sia tecniche che finanziarie…Comune ci siamo difesi benissimo ed alla fine del primo tempo eravamo anche in vantaggio. Monza Club - Anno 6 - n. 30 MonzaClub30 7-12-2007 17:18 Pagina 95 Passioni Sport Monza Brianza alla riscossa di Matteo Delbue con la collaborazione di Roberto Zani L'arrivo a fine settembre di Giovanni Pagliari sulla panchina del Monza ha dato grande entusiasmo a tutto l'ambiente. Il tecnico di Tolentino, reduce dalla promozione in serie C1 con il Foligno, si è subito fatto apprezzare dai suoi giocatori e dai tifosi biancorossi. Caratterialmente sanguigno, mister Pagliari ha già plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. A poche gare dal giro di boa il Monza Brianza veleggia esattamente a metà classifica, ma le ambizioni e le qualità per risalire rapidamente la china non mancano. Mister Pagliari, attualmente il Monza Brianza occupa una posizione di centro classifica. Secondo lei, cosa manca alla squadra per fare il salto di qualità? A mio avviso siamo sulla strada buona, lavoriamo sodo e stiamo giocando bene. In classifica, poi, bisogna tener conto che ci mancano i punti persi nelle partite contro il Sassuolo ed il Verona. Ci parli del gruppo di ragazzi che allena. Quali sono le lacune e quali i punti di forza? Ho la fortuna di allenare un gruppo sano, serio, dedito al lavoro e voglioso di imparare e migliorarsi sempre più. La squadra deve, però, acquistare più consapevolezza della sua forza: rendendoci conto delle nostre reali potenzialità potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Il Monza Brianza meriterebbe uno stadio pieno di tifosi che incitano i propri giocatori, quali sono le ragioni che portano così poca gente al Brianteo? Da sempre la città è più propensa verso altri richiami e la vicinanza di Milano, sotto questo punto di vista, non aiuta. Voglio però vedere il bicchiere mezzo pieno ed allora sottolineo che i nostri tifosi sono davvero splendidi e, anche nelle trasferte al Sud, non ci hanno mai fatto mancare il loro calore ed il loro attaccamento alla maglia. Mancano poche partite al giro di boa, qual è l'obiettivo minimo che si propone di raggiungere per l'inizio del girone di ritorno? Chiaramente cercheremo di fare più punti possibile, pensando di partita in partita a giocare bene e a fare risultato. A febbraio, poi, guarderemo la classifica e vedremo quali obiettivi fissarci. Se potesse rigiocare le partite fin qui disputate c'è qualcosa che non rifarebbe? L'esperienza mi insegna a non guardare mai indietro. Bisogna concentrarsi sul presente e sul futuro, il passato è passato ed è inutile piangere su di esso. Nella sua carriera da giocatore ha vestito anche la casacca del Monza. Cosa le è rimasto di quell'esperienza? Mi ricordo lo Stadio Sada gremito e quella doppietta al debutto: il modo migliore per presentarsi davanti al mio nuovo pubblico. Oggi, ho ritrovato la possibilità di lavorare serenamente all'interno di una società sicuramente molto più organizzata. Il suo passato ha influito sulla scelta di tornare a Monza? Sono diversi i motivi per cui ho scelto di venire a Monza. Innanzitutto mi ha convinto il blasone e la storia di questa società, poi il rapporto con Abbate e la scelta decisa del presidente e di Foresti di puntare su di me. A Monza ho ritrovato vecchi amici e, devo ammettere, di essere pienamente soddisfatto della mia scelta. Il momento nero del calcio sembra non terminare mai. Come si vive all'interno dello spogliatoio questa situazione negativa e di pessima immagine per tutto l'ambiente calcistico? Ognuno di noi deve dare un esempio. Nel mio piccolo non posso far altro che diffondere la cultura del lavoro e certi valori che sembrano non essere più alla base dello sport più bello del mondo. Poi dovrà essere la politica a prendere i provvedimenti del caso. Monza Club - Anno 6 - n. 30 95 MonzaClub30 7-12-2007 17:19 Pagina 96 Passioni Travel Sulle strade di San Francisco di Francesco Liguori Il suono lontano di una nave da carico che attraversa lentamente la baia e si avvicina al Golden Gate Bridge interrompe improvvisamente la mia lettura di una vecchia edizione di “On the Road” di Jack Kerouac, autore simbolo del movimento della Beat Generation. Come di istinto alzo lo sguardo e la vista che mi si apre davanti agli occhi mi rapisce ancora una volta, come fosse la prima: il susseguirsi delle eleganti case in stile vittoriano sulle colline che degradano dolcemente verso la Marina, le strade tortuose che in un saliscendi ininterrotto raggiungono pendenze quasi vertiginose e in fondo, in lontananza, le barche a vela che si incrociano, laggiù nella baia, sotto il lunghissimo ponte in ferro che si perde fra le nuvole. 96 Mi trovo a San Francisco, forse nella più europea e più bella città degli Stati Uniti in un pomeriggio di fine autunno dal clima quasi primaverile. E più precisamente in Alta Plaza Park, piccolo parco nell'esclusivo e aristocratico quartiere di Pacific Hight, da cui si gode uno dei panorami più belli di tutta la baia. Accanto a me ragazzi che giocano, coppie di innamorati, sportivi impegnati nel consueto e salutare jogging pomeridiano e limousine nere che percorrono austeramente i viali alberati di questo incantevole promontorio. Qui attorno vivono le famiglie più illustri di San Francisco, come ad esempio quella dei Getty e personaggi dell'editoria come Phil Bronstien, ex marito di Sharon Stone ma soprattutto editor del più importante quotidiano della baia, Il San Francisco Chronicle, attori come Robin Williams e Don Johnson, i fondatori di Oracle Lerry Ellison e di Gap Donald Fisher e il 60° Speaker Monza Monza Club Club -- Anno Anno 6 6 -- n. n. 30 30 della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi. Alle mie spalle l'inconfondibile skyline della città: i grattacieli del Financial District, come la Transamerica Pyramid o quello della Bank of America, il ponte Bay Bridge, che raggiunge la cittadina universitaria di Berkeley e quella di Okland e le numerose colline, come quelle in cui si trovano i quartieri di Nob Hill, Telegraph Hill e Castro. La vivace Fillmore Street, nel tratto che Sutter a Jakson Street è punto di riferimento per i negozi alla moda, di arredamento, bar e ristorantini come l'Elite Cafè o il Vivande Porta Via, dove si possono acquistare una serie infinita di prodotti alimentari tipici della California. A pochi isolati, scendendo verso la baia, si raggiunge il vivace ed animato quartiere chiamato Cow Allow che in Union Street raccoglie lo shopping frenetico dei turisti e degli stessi abitanti della città: tantissimi negozietti di MonzaClub30 7-12-2007 17:19 Pagina 97 Passioni Il Golden Gate architettura ormai diventata icona di San Francisco Monza Club - Anno 6 - n. 30 97 MonzaClub30 7-12-2007 17:19 Pagina 98 Passioni SELEZIONATI PER VOI Hotel Hotel W San Francisco 181 3rd Street, California 94103 Phone. (415) 777-5300 www.starwoodhotels.com Mark Hopkins San Francisco One Nob Hill California 94108 Phone. (415) 392 3434 www.intercontinental.com Campton Place 340 Stockton Street, California 94108, Phone. (415) 781 5555 Fax. (415) 955 5536 www.lhv.com St Regis Hotel 123 3rd Street, California 94103 Phone. (415) 284 4000 www.starwoodhotels.com Ristoranti Postrio 545 Post St California 94102 Phone. (415) 776 7825 www.postrio.com Asia de Cuba 495 Geary St. California 94102 Town's end Restaurant 2 Townsend St San Francisco, CA 94107, USA Phone. 415-512-0749 Aqua Restaurant 252 California Street San Francisco Moose's 1652 Stokton Street San Francisco Elite Cafè 2049 Fillmore Street California 94115 Phone. 415.673.5483 www. www.theelitecafe.com/ Osome (giapponese) 3145 Fillmore St | Btwn Greenwich & Filbert St Veloci La Boulangerie 2325 Pine street at Fillmore Vivande Porta Via 2125 Fillmore Street Cafè de la Presse 352 Grant Avenue 352 Grant Avenue, San Francisco 98 Monza Monza Club Club -- Anno Anno 6 6 -- n. n. 30 30 MonzaClub30 7-12-2007 17:19 Pagina 99 Passioni Monza Club - Anno 6 - n. 30 99 MonzaClub30 7-12-2007 17:20 Pagina 100 Passioni ogni genere e per tutte le tasche accanto ad alcuni dei ristorantini molto frequentati come l'italiano Pasta e Pomodoro e il giapponese Osome catturano, soprattutto durante il week end per la presenza anche di mercatini e fiere che si svolgono qui frequentemente, una folla allegra e variopinta di giovani. Ma sono i luoghi della città, apparentemente in contrasto con la modernità e la proiezione verso il futuro di San Francisco, come il quartiere cinese di Chinatown, quello latino di Misson o il giapponese Japatown a confondere il turista che per la prima volta viene a San Francisco: entrare dalla Porta del Dragone, in Grant Avenue in piena down Town ed immergersi nel quartiere cinese con le sue vie, caratterizzate da forti odori e mille differenti colori, che straripano di gente e di bancarelle che vendono l'inverosimile è davvero un'esperienza unica. Qui non si è in un quartiere ma si è catapultati nel vero senso della parola nella lontana Cina; la stessa cosa se si esplora il Mission District, alle spalle della principale arteria della città, Market Street. Tutte le vie hanno nomi ispano-messicane, come ad esempio Valencia , Guerreros e DeHaros Street. Tutto è profondamente latino, dai murales alle espressioni idiomatiche che si percepiscono, dai volti dei suoi residenti alle Missioni che qui si sono stabilite più di cento anni fa alla allegra confusione dei suoi vivaci e allegri isolati. Realtà che sembrano non avere una dimensione temporale per l'immutabilità dei loro luoghi; insediamenti di culture, usi, abitudini e lingue diverse che qui si sono radicate e hanno convissuto, seppur separatamente, fino a diventarne esse stesse fondamento della storia, ed entità stessa, della città. Mi chiedo quale sia quindi la vera San Francisco. Se quella dei ricchi e per ricchi che ruota nelle banche e negli studi professionali del Financial District o si vede nei negozi alla moda e nei ristoranti a tre stelle di Down Town, sulla cui Union Square si affacciano i grandi magazzini come Saks Fifth Avenue, Macy's e Neiman Marcus; o sia quella della cosiddetta middle-class americana che qui gioca una notevole influenza anche nelle elezioni politiche e che perfino in questa città, cosmopolita e certamente la più permissiva degli Stati Uniti, nasconde ancora dietro le apparenze il profondo senso della tradizione e del conservatorismo più tipico della provincia americana. Penso a quali siano le facce più riconoscibili della città: quella hippy di Haight Asbury, colmo di negozietti che vendono ancora le edizioni più 100 Monza Club - Anno 6 - n. 30 ricercate dei dischi in vinile e dove la libreria è da decenni in punto di riferimento, o quella di Nob Hill, sulla cui collina nel raggio di cinquecento metri vi sono quattro fra i più lussuosi grandi alberghi di San Francisco: Il Mark Hopkins Intercontinental, La Renessaince, il The Huntington e il Fairmont, che all'ultimo piano in una sala con enormi vetrate con vista sulla baia offre tutte le domeniche mattine un meraviglioso branch. O a quella di North Beach, la Litte Italy della West Coast, dove ancora oggi gli anziani emigranti parlano solamente l'antico dialetto ligure. Vedo i suoi vecchi caffè, come il Caffè Trieste e il Vesuvio, luoghi dove un espresso è veramente degno di tale nome, o le decine di ristoranti italiani vicino a Washington Square, allegri e sempre affollati fino a tarda sera. Da sempre San Francisco è caratterizzata da mille volti che producono altrettante sensazioni. Capace di accogliere tutti, senza scoraggiare nessuno, di qualunque etnia, religione o razza appartenga, ha sempre favorito lo convivenza di identità diametralmente opposte, creando un continuo fermento di idee e di visioni forse anche lontane tra loro, ma che l' hanno portata oggi ad essere per definizione la città americana più all'avanguardia. In questo spirito intere aree una volte depresse come la zona di South of Market sono state riprogettate e riqualificate anche con l'apertura di gallerie le cui esposizioni continuano a rinnovarsi e a rendere il mercato dell'arte sempre più eclettico. I più grandi architetti hanno dato prova del loro estro, progettando qui alcuni dei musei più importanti al mondo, come il de Yang Museum di Herzog & de Meuron, lo Yerba Buena Center MonzaClub30 7-12-2007 17:22 Pagina 101 Passioni for the Arts, o il SFMoMA di Mario Botta e l'Asian Art Museum di Gae Aulenti. La San Francisco Symphony ha da sempre in cartellone le star internazionali della musica classica e della lirica, i moltissimi cinema proiettano tutti i film in lingua originale e gli spettacoli nei teatri del Theatre District, in down town, proprio alle spalle di Union Square, sono quasi sempre esauriti. Ma forse appare un po' paradossale che l'immagine simbolo della città sia proprio quella in cui tutto questo non si vede, quella in cui San Francisco non c'è: quando cioè è avvolta nella nebbia che, improvvisa e fitta, sale su dall'oceano, creata dalle sue stesse fredde correnti. Allora si vede solo l'estrema sommità del Golden Gate Bridge. Ma la città è lì. Non si cura di lei perché ci è abituata. E tutto prosegue normalmente sotto questo manto avvolgente. E forse è il momento più giusto per andare a godersi le spiagge di Ocean Beach e Beker Beach a respirare la brezza dell'oceano e osservare i coraggiosi surfisti che si cimentano a domare le sue onde. Cercando di ritrovare nella memoria le immagini di una normale quotidianità mi accorgo che si è fatto tardi nella sera di San Francisco. Nelle case prive di tende alle finestre iniziano ad accendersi fioche le luci, e nella suggestiva atmosfera che si crea viene svelata la routine familiare che è lì, alla portata di tutti, anche agli occhi un po' indiscreti del sottoscritto. Sullo sfondo della baia, mentre il tramonto la sta ormai lasciando, un ritardatario navigante fa rotta verso casa. Monza Club - Anno 6 - n. 30 101 MonzaClub30 7-12-2007 17:22 Pagina 102 Tempo libero Arte & Cultura Fino al 2 dicembre AreaOdeon ha esposto i risultati di un'inedita esplorazione di Monza e Brianza: Explor-Art Show 2007. Una mostra che, attraverso una ricerca artistica partita lo scorso maggio dal 1° Piano della Stazione FS di Monza, seguendo i binari tracciati da sei giovani artisti selezionati, ha svelato inaspettati scorci del nostro territorio. Brianza da Explor-Art a cura di Areaodeon 102 Inaugurata il 16 novembre scorso nella sede dell'associazione AreaOdeon la mostra ExplorArt ha raccolto le opere sviluppate durante la prima edizione del workshop, organizzato con lo scopo di valorizzare la nuova Provincia di Monza e Brianza quale fonte e luogo d'ispirazione, promuovendo il centro, la Città di Monza a fucina di creatività e sperimentazione. Gli artisti selezionati sono stati invitati a condividere le impressioni catturate sul territorio, partendo dall'osservazione oggettiva dei luoghi urbani, per affrontare con un'ottica aperta la tematica dello spazio pubblico e per definire scenari poetici ed analitici di quella nuova sensibilità della cultura urbana, insediata nel filone della urban public social art. Un comitato consultivo d'eccezione, composto da Paolo Rosa - Studio Azzurro | Filippo Fabbrica - Love Difference | Stefano Boccalini - NABA | Sergio Mandelli - Galleria Mandelli | Marcello Arosio - AreaOdeon, ha seguito con attenzione l'operato dei giovani artisti, sapendo cogliere di ognuno lo sguardo specifico nei percorsi di ricerca e di rivelazione; come ha notato Paolo Rosa “le temperature innovative di questi giovani artisti (…) con la loro ricchezza di valori e di volontà dimostrano di essere all'altezza delle sfide difficili che quest'epoca ci propone”. Proposte dirette d'intervento sul territorio sono state quelle di Anna Pozzali, che attraverso la gestualità rituale e meditativa del cucire ha saputo proporre il tema dell'integrazione, e quella di Leonardo Zuccaro Marchi, che ha invitato i passanti ad un intervento attivo e partecipativo che ha riproposto in modo ludico l'area della “Cascinazza”. In linea con quanto descritto da Stefano Boccalini “...l'artista, quando opera a diretto contatto con un Monza Club - Anno 6 - n. 30 Sopra: un momento dell’inauguarzione foto: Marco Brioschi Dario Brivio: con l'ausilio di statistiche e indagini demoscopiche, ha creato prospettive bifocali ad un passo dal confine tra la realtà e l'immaginazione collettiva MonzaClub30 7-12-2007 17:22 Pagina 103 Tempo libero territorio e con il suo vissuto, deve, attraverso dei processi creativi, restituire al contesto stesso la capacità di auto-organizzarsi per poter incidere sui processi di trasformazione.” Nuove immagini di un inedito profilo del territorio sono state il centro della ricerca di Dario Brivio che con l'ausilio di statistiche e indagini demoscopiche, ha creato prospettive bifocali ad un passo dal confine tra la realtà e l'immaginazione collettiva, mentre Caterina Zanirato ha mosso i propri passi nel suolo della memoria di luoghi storici, densi di atmosfere, e di malinconie proprie di spazi disabitati ed abbandonati. Antonio Salviani invece propone nuove suggestioni in un percorso video su scale differenti comprese tra l'obiettivo della videocamera e Google Earth. Filippo Fabbrica descrive l'intento di Natalia Pigoni “l'Ospedale di San Gerardo ospita la poesia dei ciliegi (…) che vuole ricordarci il potenziale simbolico dell'arte e la sua capacità di offrire nuovi punti di vista sulla realtà. Il progetto culturale messo in atto dai gruppi che utilizzano pratiche artistiche partecipate si pone l'obiettivo di ricrearli valorizzando l'individuo creativo”. La conclusione perfetta di un'esperienza importante per la crescita e diffusione dell'arte contemporanea sul nostro territorio, così come testimonia il catalogo della mostra a disposizione presso la sede; un'ottima lettura in attesa di ciò che scopriremo nel 2008 con la nuova edizione di Explor-Art. Anna Pozzali - attraverso la gestualità rituale e meditativa del cucire ha saputo proporre il tema dell'integrazione Leonardo Zuccaro Marchi: ha invitato i passanti ad un intervento attivo e partecipativo che ha riproposto in modo ludico l'area della “Cascinazza” Francisco Blanes in un momento della sua performance SOCIAL CLUB: luogo ideale per la libera sperimentazione di diversi linguaggi artistici. Aperto agli assi dell'arte di ricerca, AreaOdeon Social Club offre un ambito, un luogo e uno spazio agli artisti impegnati in una ricerca trasversale, sperimentale, che comunica seguendo un linguaggio proprio per coinvolgere il pubblico in territori arditi, talvolta inconsueti, senz'altro fuori dagli schemi. Social Club ha iniziato la sua ricerca di talenti invitando per il primo appuntamento di venerdì 9 novembre l'artista argentino Francisco Blanes che ha dato un formidabile inizio partendo direttamente dallo scenario fantastico della sua immaginazione, da un'improvvisazione continuata, scaturita dalle suggestioni raccolte in una vita e in una giornata a Monza. Francisco ha indagato le proprie molteplici personalità, le stesse che appartengono ad ognuno, tentando di trasfigurarle, trasmetterle e svelarle a se stesso e al pubblico. Il programma di SocialClub continua giovedì 20 dicembre con la chiusura perfetta della stagione 2007: “Natale sui tacchi - Un luogo immaginario per un racconto fantastico”. Uno spettacolo in cui immagini e movimenti s'incontrano in una serata tinta dell'intenso colore rubino evocato dalle musiche e dal baile spagnolo, dove le coreografie di Isabela Moises Fernandez, ci trascineranno nel fascino antico di un mondo magico, sottofondo perfetto... …mentre si guarda, si ascolta e si sogna… questa storia. Tra le interpreti, Paola Dall'Occo, Carlotta Fumagalli, Maria Rosaria Marra e Carlotta Volpi che in Social Club 2008, presenteranno un intenso spettacolo in cui i confini tra significante e significato si mescolano al ritmo del compas flamenco, alla ricerca de “El porque de las cosas”. www.areaodeon.it . Monza Club - Anno 6 - n. 30 103 MonzaClub30 7-12-2007 17:22 Pagina 104 Tempo libero Arte & Cultura Un grande Shafik a Palazzo Forti di Verona di Fabio Vicamini “…Shafik è scenografo di grande talento, oltre che artista straordinario. Il panorama che emerge da questa mostra lascia stupiti: è certamente la più suggestiva che Verona abbia presentato nell'ultimo decennio…”. Con queste parole Sebastiano Grasso descrive, sul Corriere della Sera di domenica 18 novembre, la mostra “Le città invisibili” che l'artista egiziano ha preparato e di cui la nostra rivista si è già occupata qualche numero addietro. Ritorniamo a parlarne in quanto è eccezionale il valore delle emozioni e dei contenuti artistici che la mostra riesce a mettere in scena e a trasmettere come ben descrive il famoso critico del quotidiano nazionale. Lo facciamo avendo partecipato direttamente all'inaugurazione che si è svolta lo scorso 16 novembre e che proseguira fino a febbraio 2008. 104 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Medhat Shafik La mostra, allestita con una qualità assoluta dal Maestro assemblando opere realizzate tra i il 2000 e il 2007 e configurandone altre appositamente studiate per questa esposizione, parte da un principio che tocca anche il visitatore meno preparato e poco avvezzo all'arte contemporanea: dentro nella nostra memoria e nell'anima ci sono città invisibili fantastiche e meravigliose che ci riportano a contatto con la nostra pura essenza umana. E' un viaggio che tra profumi, vetri, carte di cotone, colori, ciotole, fili, sale grosso, legni, pietre, polveri, stracci, garze e altri materiali che incollati, distesi, accostati, intarsiati, graffiati, incisi, scolpiti, giunti l'uno all'altro creano un'atmosfera di grande impatto emotivo e di infinita e vera ricerca verso una sospensione dell'odio, delle guerre, del tragico verso una meta di pace e di memoria della nostra essenza più pulita. Memorie, di cui si saturano gli oggetti più usati e più umili, che uniscono oriente e occidente, nord e sud del mondo sospendendo qualsiasi contrasto immaginabile in un atmosfera che ci trasporta alle origini della nostra unica fonte di vita e che ci porta a considerarci tutti figli di una stessa grande madre: la Natura. MonzaClub30 7-12-2007 17:22 Pagina 105 Tempo libero Monza Club - Anno 6 - n. 30 105 MonzaClub30 7-12-2007 17:24 Pagina 106 Tempo libero Sette sono le stanze allestite dall'artista che richiamano questo viaggio dell'umanità a ritroso nel tempo fino alla sua unica origine che si legano a nomi altrettanto evocativi: La città e i profumi, Le Porte di Samarcanda, Le Porte del paradiso, La barca, La terra dei Sumèri, La città proibita. Voci, profumi e colori, che in alcuni dettagli diventano sgargianti, ci avvolgono in un' atmosfera senza tempo e ci accompagnano di installazione in installazione verso le porte più interne e misconosciute della nostra vita interiore. Verso la pace e la serenità di spirito. Shafik con questa esposizione bissa per valore e livello il successo raggiunto vincendo con il Padiglione Egitto La Biennale di Venezia del 1995 e si riconferma cavallo di razza su cui puntare. Curatore della mostra è Giorgio Cortenova, direttore della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Forti, con la collaborazione di Patrizia Nuzzo. La personale è introdotta da un ricco video realizzato dallo studio Metamorphosi di Milano. Il Catalogo (Damiani) ben rappresenta l'ottimo livello qualitativo della mostra. Verona, poi, con la sua bellezza invitante può diventare meta di un weekend da gustarsi con calma. E così tra una visita all'Arena e uno sguardo al balcone di Giulietta e Romeo ci si può trovare piacevolmente coinvolti in questo contemporaneo e vitale viaggio dell'anima. Assolutamente da non perdere. Medhat Shafik, Le città invisibili 2000-2007 Alcune immagini dei molti giornalisti presenti seguiti in modo attento dall’abile staff (ritratto nella foto in basso) dell’ufficio stampa del Museo 106 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Dal 16 novembre al 27 gennaio 2008 Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti Volto Due Mori 4, Verona Orari: da martedì a venerdì dalle 9 alle 19 Sabato e domenica dalle 10.30 alle 19 Chiuso lunedì, Natale e 1 gennaio 2008 Ingresso: intero euro 5,00; ridotto euro 4,00 Info: tel 045 8001903 www.palazzoforti.it A Monza Shafik è trattato da Spirale Arte Contemporanea. MonzaClub30 7-12-2007 17:24 Pagina 107 Tempo libero Arte & Cultura In ricordo di Giacinto Facchetti di Toni Liguori Un anno fa ci lasciava il grande Giacinto Facchetti, terzino dell'Inter e della Nazionale, uno dei giocatori più famosi del mondo, amato non solo dai tifosi neroazzurri ma anche da tutti gli appassionati del calcio “vero” e di quella lealtà sportiva che soltanto lui sapeva interpretare così bene. Il Presidente Moratti e Gianfelice Facchetti, figlio dello scomparso, hanno voluto commerare l'anniversario con una toccante cerimonia nella quale sono state presentate anche alcune opere realizzate da valenti pittori e che raffiguravano il suo ritratto. “Di quello che Facchetti ci ha insegnato non dobbiamo mai perdere la disciplina, che per lui era un insieme di onestà, di lealtà, di correttezza nei rapporti, un insieme naturale, normale”. Queste le parole di Massimo Moratti che ha ricordato lo scomparso come una persona professionale in campo e fuori dal campo, un uomo pieno di valori, onesto, sincero, rispettoso, un amico su cui poter contare e da prendere come esempio. Roberta Musi, conosciuta in tutto il mondo come la pittrice dei cavalli, ha donato il ritratto di Giacinto Facchetti da lei realizzato alla famiglia Moratti che lo esporrà nella sala d'onore dello stadio di San Siro dal 20 gennaio al 3 febbraio 2008 In alto Roberta Musi a destra accanto alla moglie di Giacinto Facchetti. A Lato: il quadro di Roberta Musi dedicato al grande calciatore Monza Club - Anno 6 - n. 30 107 MonzaClub30.qxp 7-12-2007 22:21 Pagina 108 Tempo libero Arte & Cultura Designdolls: il design italiano per l'UNICEF di Toni Liguori Giovedì 6 dicembre nel prestigioso Palazzo della Triennale di Milano si è inaugurata una singolare mostra alla quale hanno aderito alcuni tra i più famosi artisti che hanno fatto la storia del nostro design. 108 Monza Club - Anno 6 - n. 30 Vezzosi, Presidente UNICEF di Bergamo, presenta un centinaio di bambole in plexiglas “vestite” in maniera personalissima da altrettanti designers che le hanno elaborate secondo il proprio stile e la propria personalità ricavandone oggetti unici e irripetibili. MonzaClub30.qxp 7-12-2007 22:21 Pagina 109 Tempo libero Tutte le dolls realizzate rimarranno esposte fino al 18 dicembre e saranno battute all'asta gratuitamente da parte di Sotheby's alle 18,30 dello stesso giorno nel Salone d'onore della Triennale. Il ricavato verrà interamente versato all'Unicef che lo utilizzerà nella lotta all'HIV/AIDS, la spietata malattia per la quale non esiste ancora un vaccino e che ogni anno miete migliaia di piccole vittime. L'HIV/AIDS può essere combattuta soltanto con le terapie che ne bloccano il decorso e soprattutto con la prevenzione ma, purtroppo, rimane oggi la prima causa di morte in Africa, il continente in cui vivono tre quarti dei sieropositivi e dei malati di AIDS e il 90% degli orfani e dei malati di AIDS di tutto il pianeta. E' una lotta immane che vede l'UNICEF in prima linea con programmi di intervento che coprono tutti gli aspetti del problema: dalla prevenzione alla sensibilizzazione, dall'accesso ai farmaci all'assistenza agli orfani e al sostegno alle comunità. Designdolls si è resa possibile per la generosità degli artisti che hanno lavorato con entusiasmo e gratuitamente alla realizzazione delle opere e al mecenatismo spontaneo di Viviana Algeri, responsabile della Trend leader del Plexiglas in Italia, che ha fornito il materiale necessario. All'asta del 18 dicembre è prevista la partecipazione di numerosi Vip, imprenditori, giornalisti e gente comune che, per una volta tanto, saranno i veri protagonisti di un importante evento benefico, dove la mondanità ed il gossip lasceranno spazio alla beneficenza a favore di chi invoca il diritto di vivere. Nelle due pagine le cento bambole proposte dai designer Monza Club - Anno 6 - n. 30 109 MonzaClub30 7-12-2007 17:24 Eventi Dicembre Dicembre mese ricco di appuntamenti, di colori, di feste da vivere con amici o parenti. Ecco cosa offre la nostra bella Monza. Scuola Media Ardigò Sabato 15 dicembre ore 21.00 e domenica 16 dicembre ore 15.30 Natale sui pattini Spettacolo rotellistico organizzato dalla Società Skating Club Monza. Tel. 039.2022142 Teatro Manzoni Sabato 15 dicembre ore 21.00 Natale con la danza A cura delle scuole di danza di Monza e Brianza. Serata a scopo benefico a favore dell'Associazione Italiana Parkinsoniani. Tel. 039.732816. Ingresso a pagamento. Caffè Letterario Sabato 15 dicembre ore 19.30 SERATA MUSICALE al CAFFE' LETTERARIO Organizzata da alcuni Giovani delle Circoscrizioni monzesi per animare gli spazi del Caffè Letterario ed intrattenere, aggregare, e piacevolmente sorprendere la cittadinanza tutta. Sala Maddalena 16 dicembre ore 21.00 Conferenza dal titolo Le stelle di Natale, relatore Fabio Peri, direttore scientifico del Planetario di Milano. Conferenza sul tema dell'astronomia promossa dal Centro Culturale Ricerca con il patrocinio del Comune. Ingresso libero. Teatro Manzoni Domenica 16 dicembre ore 11.00 “Gospel e choir” A cura di Diesis & Bemolli Aperitivo in concerto. Spettacolo a pagamento Tel. 039.386500 Teatro Manzoni Domenica 16 dicembre Ore 15.30 Mostra dei lavori degli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore ISA Ore 21.00 Concerto di Natale per la Solidarietà a cura dell'ISA. Tel. 039.326341 Teatrino della Villa Reale 16 e 17 dicembre ore 16.00 Prevert mon ami Regia di Filippo Crivelli Info: 039 237279 Il 16/12 alle 21 e il 17/12 110 Pagina 110 Tempo libero Biblioteca civica 18 dicembre ore 21.00 84, charing cross road spettacolo di Helene Hanff Lettura scenica a cura della compagnia dell'Elfo di Milano. Chiesa del Carrobiolo 19 dicembre ore 21.00 Concerto di Natale A cura di Gruppo Sapio Corale e strumentale Jubilate ingresso libero Info: 039.2372279 Teatro Manzoni 20 dicembre Concerto degli auguri A cura della Fondazione ueco Alle 21 Info: 039.386500 Piazza San Paolo Sabato 22 dicembre ore 15.00 Babbo Natale in Harley Valigia ad una piazza. A cura di Eccentrici Dadarò. Spettacolo con la mitica moto americana. Organizzato dall'Assessorato Turismo e Spettacolo in collaborazione con Monza Chapter by Harley Davidson Monza. Ufficio Turismo e Spettacolo. Tel. 039.2372279 Scuola Media Ardigò Sabato 22 dicembre ore 17.00 Mary Poppins sui pattini Spettacolo rotellistico organizzato dalla società Astro Skating ore 20.30 Spettacolo “Roller Show” Saranno presenti i campioni mondiali Roberto Riva ed Emanuela e Marco Bornati Tel. 349.2300336 Piazza Roma 23 dicembre ore 15.30 Babbo Natale in Harley Spettacolo con la mitica moto Americana Lesmo 23 Dicembre a Lesmo "Natale Natale!" concerto di Sara Musso e Maria Grazia Perello, Duo pianoforte a quattro mani Piazza Duomo Lunedì 24 dicembre dopo la Santa Messa di mezzanotte Vin brulè con gli Alpini e auguri dell'Amministrazione Comunale Iniziativa organizzata dall' Assessorato Turismo e Spettacolo in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini Sezione di Monza Gruppo Monza Centro Ufficio Turismo e Spettacolo. Tel. 039.2372279 Teatro Binario 7 24 dicembre ore 21.00 “Coppia aperta, quasi spalancata e altre storie di coppie quasi scoppiate” Di Dario Fo e Franca Rame A seguire brindisi di mezzanotte, con cotechino, lenticchie e panettone, presso il Caffè Letterario del Binario 7. Eventi a pagamento. Tel. 039.2848508. Teatro Manzoni 24 dicembre ore 21.00 “La Vedova Allegra” 31° Compagnia Stabile di Operette Alfa Folies. Monza Club - Anno 6 - n. 30 Orchestra Sinfonica di Torino Al termine dello spettacolo rinfresco con brindisi. Evento a pagamento. Tel. 039.386500 Stazione Monza 31 dicembre 2007 Capodanno in treno da Monza a Mantova. Un'occasione unica quella di cenare a bordo di un treno storico datato 1930 (trainato dal locomotore elettrico), completamente restaurato, allestito per l'occasione con tavoli e musica. Ritrovo alle 20.15 del 31 dicembre in stazione e ritorno alle 5.30 del mattino. Il prezzo è di 145 euro a persona. Per maggiori informazioni Tel. 0341/493756 Fax. 0341/254032 piazza Roma - Arengario 31 dicembre ore 22.00 Aspettando il nuovo anno In compagnia dei dj di radio Lombardia e tanta musica leggera, pop, rock con concerto live di cover band Liceo artistico Preziosissimo Sangue Fino al 21 Febbraio 2008 I giovedì dell'arte: 14 incontri serali, sempre il giovedì sera, cinque cicli con scadenza settimanale, dedicati alla formazione educativa e culturale e all'approfondimento su tecniche, stili, temi e significati dell'arte .Per partecipare ad una o più di queste iniziative è necessario iscriversi, anche telefonicamente, in segreteria: Tel. 039 387422-57 Arengario Dal 8 dicembre al 6 gennaio 2007 Mostra dei Presepi 2006/2007 organizzata da Amici di evangelizzazione e promozione umana Orari: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 - sabato e domenica dalle 9 alle 19 Ingresso libero Centro Monza 6 gennaio 2007 Concerto bandistico itinerante nel centro storico del Nuovo Corpo Bandistico di Monza nell'ambito dell'VIII edizione della manifestazione InBanda organizzata dalla Provincia di Milano Partenza da Piazza Roma alle 10.30 Conclusione alle 11.30 circa Happy new year parade Auguri in musica con la Cornfield Marching Band da Palestro. Partenza sfilata alle 15 da piazza Citterio, via C. Alberto, piazza Roma, via Italia, via Mons Rossi, piazza Duomo Alle 15.30 esibizione musicale in piazza Duomo. Inoltre tutto il mese di dicembre in piazza San Paolo ci saranno i mercatini di Natale con prodotti regionali, artigianato e idee regalo Largo Mazzini dal 8 al 24 dicembre "Adotta una Pigotta" vendita benefica di bambole a cura dell'U.N.I.C.E.F. Info: www.unicef.it/flex/cm/pages/ ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina /1212 Piazza Roma Dal 6 dicembre al 6 gennaio, ore 17.00-23.00 Maxiproiezioni a tema natalizio Le immagini affrescheranno le facciate dei palazzi di Piazza Roma. Evento organizzato in collaborazione con l'Unione Commercianti di Monza e Circondario. Biblioteche Monza Partecipazione gratuita con obbligo di prenotazione Venerdì 14 dicembre ore 21.00 La meta e la via: pellegrinaggio a piedi di preghiera e di ricerca (Santiago de Compostela) Conversazione con Renato Mambretti e Davide Gandini Biblioteca Civica. Tel. 039.386984 Sabato 15 dicembre Ore 10.30 e ore 15.00 I doni di Natale. Spettacolo per bambini della scuola materna e di prima e seconda elementare Biblioteca Cederna. Tel 039.2020237 Ore 10.30 Volanatale. Spettacolo natalizio. A cura de La Baracca. Per bambini dai 3 agli 11 anni Biblioteca Triante. Tel. 039.731269 Ore 14.30 Tutti vestiti di bianco e di rosso…Laboratorio creativo guidato da Cinzia Alberton. Per bambini dai 6 anni. Biblioteca del Parco - Creda onlus. Tel 039.360367 Ore 15.30 Pasquale. Spettacolo di Natale. Per bambini dai 3 anni. Biblioteca Sanrocco. Tel. 039.2374324 Ore 16.00 “Waiting for Christmas: aspettando Natale”. Scambio di auguri bilingue. Per bambini dai 6 anni Biblioteca dei Ragazzi. Tel 039.324197 Domenica 16 dicembre ore 10.00 Il Natale si dipinge di vetro. Laboratorio di pittura su vetro con decorazione di oggetti per il Natale. A cura di Chiara Di Palermo. Per bambini dagli 8 ai 13 anni. Biblioteca del Parco - Creda onlus. Tel. 039.360367 Sabato 22 dicembre ore 10.30 e ore 15.00 Marie e la notte dei giocattoli. Liberamente tratta da “Lo Schiaccianoci” di E.T.A. Hoffmann a cura di Antonella Imperatori Gelosa. Per bambini di terza, quarta, quinta elementare. Biblioteca Cederna. Tel. 039.2020237 Lunedì 24 dicembre ore 10.30 Aspettando Natale. Laboratori per adulti e bambini. Biblioteca Sanrocco. Tel. 039.2374324 Visite guidate Organizzate dall'associazione PROMONZA - prenotazione obbligatoria, tel. 039.323222. Visite a pagamento. Sabato 15 dicembre IL DUOMO DI MONZA con MUSEO E TESORO DEL DUOMO Visita guidata al Duomo, alla corona ferrea, custodita nella quattrocentesca cappella degli Zavattari, e al Museo e Tesoro del Duomo, ampliato e rinnovato, che ospita splendidi reperti finora mai mostrati al pubblico. ritrovo: ore 15.30 davanti al duomo durata:2 ore circa Domenica 16 dicembre PINACOTECA AMBROSIANA. La natività dell'arte Si propone un itinerario nella pinacoteca Ambrosiana di Milano che, senza trascurare i principali capolavori in essa conservati, dedica una particolare attenzione alla rappresentazione della natività e, più in generale, della Vergine e del Bambino nell'arte. ritrovo: ore 15.30 davanti alla Pinacoteca durata 2 ore circa Sabato 22 dicembre MONZA IN ETA' BAROCCA L'itinerario condurrà i visitatori lungo un percorso che, a cominciare dal Duomo, toccherà le chiese di San Maurizio, Santa Maria in Strada, fino al Carrobiolo. ritrovo : ore 15.00 davanti al duomo durata: due ore circa Sotto: il manifesto dell’Amministrazione Comunale di Monza che promuve le iniziative per la serata di Capodanno MonzaClub30 7-12-2007 17:24 Pagina 111 L’OROSCOPO di Antoninus Ariete - 22 Marzo - 20 Aprile Dicembre caldissimo e ricco di interessanti novità. Anche se un progetto d'amore potrebbe incontrare ostacoli lungo il cammino, le giornate dei nati sotto questo segno scorreranno tutte all'insegna dell'allegria e della serenità. In famiglia, con gli amici più cari, con le persone incontrate per caso o sul lavoro, tutti faranno a gara per restare in vostra compagnia e godere della vostra innata e contagiante simpatia. Non tiratevi indietro e approfittate di questi momenti particolarmente favorevoli per valutare un paio di nuove proposte di lavoro che vi saranno fatte e per ritemprare il vostro spirito che, a quanto pare, in questi ultimi tempi ha segnato un po' il passo. Non preoccupatevi più di tanto se il vostro partner vi assilla con la sua gelosia e con le sue asfissianti lamentele: in fondo vi vuole molto bene, anche se è necessario fargli capire che l'amore non vuole dire possesso e che, soprattutto, non c'è amore vero senza stima e fiducia reciproche. Bilancia - 24 Settembre - 23 Ottobre Avete finito di piangervi addosso e di commiserarvi come una femminuccia? In fondo, ciò che è capitato a voi è capitato anche a milioni di persone che si sono trovate nelle vostre stesse condizioni. Se una relazione che sembrava sincera e duratura si è interrotta all'improvviso senza apparenti motivi non è dipeso soltanto da voi. E'che a volte il destino gioca brutti scherzi proprio a coloro che se non se lo meritano (o non se lo aspettano…) e riesce a distruggere in un attimo quello che si è costruito in tanti anni. Ma la vita, cari amici della Bilancia, è lunga ed imprevedibile, e può riservare piacevolissime sorprese capaci di riaccendere la passione anche nei cuori di chi, come voi in questo momento, non credono più nell'amore. Marte, Saturno, ma soprattutto Venere, vi stringono in un forte abbraccio e vi proteggono con tutti i loro influssi più benigni. Sappiate approfittarne e ricominciate a sorridere. Gemelli - 22 Maggio - 21 Giugno Che cosa vorreste trovare sotto il vostro albero di Natale? Chiudete gli occhi, esprimete un desiderio e incrociate le dita…Chissà se quest'anno, finalmente, uno dei sogni a cui tenete di più non si realizzi premiandovi per la costanza e l'impegno dimostrati. Gli ultimi mesi sono stati duri e difficili e molto spesso avete perso la fiducia in voi stessi, accarezzando anche l'idea di mandare tutto al diavolo e di prendere altre strade che vi sembravano più facili da percorrere…Ma la tenacia e il coraggio, che fanno parte del vostro carattere, vi hanno permesso di tenere duro e di credere che prima o poi qualcosa di veramente buono sarebbe successo. Ora il momento sembra davvero arrivato ma attenzione, non aspettatevi la luna! Sarà un Natale stupendo, è vero, e tutto vi sembrerà più bello. Evitate comunque di strafare contenendo la gioia nel segreto del vostro cuore, dividendola magari con qualcuno il cui amore per voi è ormai una certezza. Sagittario - 23 Novembre - 22 Dicembre Teneri e inguaribili romantici: dopo le innumerevoli delusioni che hanno caratterizzato quest'ultimo anno, continuate a credere che tutto cambierà e che, finalmente, il vero amore entrerà prepotentemente nella vostra vita… Forse vi sbagliate, o forse no. Comunque, fate bene a sognare ad occhi aperti ed è giusto che continuiate a farlo senza riserve. Il problema vero è che, da buoni Sagittari, non perdete mai l'abitudine di rincorrere l'amore come le nuvole si rincorrono nel cielo senza mai fermarvi a riflettere sul vero significato della parola amore. Siete volubili e incostanti, capaci di provare all'improvviso per qualcuno una passione travolgente per abbandonarlo qualche attimo dopo al suo destino. Sarebbe il caso di darvi una calmata e, prima di gettarvi a capofitto in una nuova avventura, di chiedere a voi stessi che cosa volete esattamente dalla vita. Leone - 24 Luglio - 23 Agosto Siete un po' preoccupati, è vero, ma sotto il profilo fisico siete resistenti come una roccia. Spunta la voglia di cambiare, ma è incauto lasciare il certo per l'incerto. Avete bisogno di un approdo sicuro e prima di mutare rotta è necessario consultare la cartina nautica del vostro cuore. Innanzitutto chiedetevi che cosa volete esattamente, quali sono le vostre vere aspirazioni, chi è la persona con la quale vorreste trascorrere il resto della vostra vita. Se la conoscete già, ricopritela delle vostre attenzioni rinnovando nei suoi confronti la stima e l'affetto che vi legano. Se l'orizzonte è vuoto, o peggio ancora è gravido di nuvole scure, incominciate a pensare di cercare altrove la serenità. Acquario - 21 Gennaio - 19 Febbraio Le stelle dell'amore sorridono all'approssimarsi di un evento che promette davvero bene. La chiarezza nelle idee vi rende imbattibili in tutto quello che comporta attenzione e razionalità. Incominciate a pensare ai regali che dovete fare agli amici e alle persone più care. Siate generosi soprattutto con coloro che in questi ultimi mesi vi hanno dimostrato affetto e simpatia. Riposarvi un po' e riprendere fiato dopo gli impegni lavorativi che vi hanno logorato più del previsto. Qualcuno che vi sta a cuore chiederà i vostri consigli per risolvere un'annosa questione. Cercate di aiutarlo senza però impegnarvi più di tanto e senza dare l'impressione che le vostre parole rappresentino la verità assoluta. Vi aspetta un Capodanno eccitante. Toro - 21 Aprile - 21 Maggio Se la vostra agenda è piena di impegni, scegliete quelli che più vi interessano e che maggiormente vi intrigano. Se non lo è, datevi un po' da fare e mettete in campo tutte le vostre arti seduttive che mai come in questo momento sono particolarmente ricche di fascino e di mistero. Venere, infatti, in trigono al segno, aumenta le possibilità di fare breccia nei cuori delle persone che incontrerete. Rallentate un po' la vostra attività lavorativa e cercate di scaricare lo stress che da un po' di tempo vi fa compagnia. Rilassatevi e organizzate con calma le vostre serate “natalizie” dove vi attendono simpatiche sorprese. Non sottovalutate l'invito di un caro amico che all'apparenza, ma solo all'apparenza, può sembrare un po' noioso e ripetitivo. A volte, dietro la banalità delle cose si nascondono interessantissime novità e voi lo sapete benissimo perché già in passato rifiutando un invito banale avete perso una grande occasione… Cancro 22 giugno - 23 luglio Gli amici del Cancro sono abituati da sempre ad attendere lo sviluppo degli eventi prima di prendere qualsiasi decisione. Ora però è arrivato il momento di agire e di togliersi di torno quei problemi fastidiosi che negli ultimi tempi hanno rischiato di minare la serenità e l’equilibrio della vita di ogni giorno. Marte non accetta compromessi e vuole che i suoi protetti, in questo periodo ci siete anche voi, seguano il suo esempio e si gettino con coraggio nella battaglia rompendo ogni indugio e qualunque tipo di incertezze. Non resta che dargli ascolto e muovere le proprie pedine con determinazione evitando di perdere tempo con inutili e sterili polemiche. In amore, siete voi i più forti ed è giusto fare valere le proprie ragioni. Negli affari, osate di più e mettete nero su bianco su quei progetti che da tempo volete realizzare. Vergine - 24 Luglio - 23 Agosto Una nebbiolina entra strisciante tra i pensieri e li confonde. Siete lenti sia nelle operazioni astratte che in quelle concrete. Nonostante un piccolo incidente di percorso dovete mostrare più grinta e dimostrare agli altri quello che davvero valete. Avete tutte le carte in regola per tentare di raggiungere l'obiettivo che da tempo state accarezzando nella vostra mente. Vi manca un po' di fiducia che, come ben sapete, va ricercata dentro di voi e non chiedendo sempre aiuto a chi vi sta vicino e trepida per la vostra felicità. Marte vi confonde un po' le idee e Saturno mette qualche ostacolo nel vostro cammino. Insomma, sembrerebbe che in questo periodo anche le stelle vi abbiano voltato le spalle…Ma vi sbagliate di grosso perché vi attendono giorni bellissimi, carichi di gioia e di felicità, voluti proprio dalla stella più bella che brilla nel firmamento: Venere, mai come adesso in sintonia con il vostro segno. Scorpione - 24 Ottobre - 22 Novembre Una casa calda e accogliente, la legna nel camino che scoppietta con allegria, il vostro cuore pieno di amore e di tenerezza: questa è la sceneggiatura del film che vorreste vivere nel periodo più bello e più dolce dell'anno…Ebbene, forse non avrete un camino acceso ma il resto potrebbe essere molto vicino alla realtà. In fondo, la persona che amate vi dimostra ogni giorno che passa quanto siano grandi l'affetto e la stima che nutre per voi e il suo desiderio di vivervi accanto. Non vi resta quindi che accendere la vostra fantasia, avvicinarvi senza riserve al vostro partner trascorrendo con lui questo bellissimo Natale, magari progettando insieme un futuro stabile e duraturo. E' il momento di decidere e di sciogliere le vostre riserve mettendo nero su bianco le vostre reciproche intenzioni. Non è difficile che il 2008 vedrà realizzarsi i sogni che da tempo accarezzate. Capricorno - 23 Dicembre - 20 Gennaio Un altro anno sta per scadere: è tempo di bilanci e di qualche sana riflessione. Munitevi di una penna e tracciate una riga verticale su un foglio bianco: a sinistra scrivete le cose belle che vi sono successe in questi dodici mesi, a destra indicate quelle brutte. Se le cose belle superano quelle brutte, tirate un respiro di sollievo e ringraziate il destino per quello che vi ha dato. In caso contrario, non disperatevi più di tanto perché la vostra forza d'animo e la vostra saggezza vi consentiranno di mettere a frutto anche le esperienze negative per non incorrere negli stessi errori ed assicurarvi un prossimo futuro pieno di serenità. Lo dicono le stelle: i nati sotto il segno del Capricorno godono della protezione di Marte e di Venere e possono progettare una serie di iniziative destinate ad un sicuro successo. Pesci - 20 Febbraio - 21 Marzo Il più grande aiuto è quello che vi date da soli. Qualcosa, e qualcuno…, si intrufola a riscaldare il cuore. Momento da godere a fior di pelle anche se questo non dovreste permettere ai sentimenti di prendere il sopravvento. In ogni caso, si impone una decisione lucida per il futuro: non potete continuare a rimandare per molto tempo le scelte che riguardano la vita di coppia. Anche se il vostro successo professionale oggi è giocato su un piano sociale di rapporti di lavoro, quello affettivo non vi ha ancora soddisfatto pienamente. Questo potrebbe essere il periodo più indicato per vagliare con serenità se esistono i presupposti per qualcosa di più di una semplice avventura. E' proprio Venere, la Dea dell'amore, che consiglia ai nati sotto il segno dei Pesci di guardare un po' più in là dei soliti orizzonti. Monza Club - Anno 6 - n. 30 111 MonzaClub30 7-12-2007 17:24 Pagina 112 Tempo libero BLOCK NOTES Il Libro 'FALCE E CARRELLO' di Bernardo Caprotti Editore Marsilio € 13,50 Bernardo Caprotti è l'imprenditore che ha portato all'eccellenza i supermercati in Italia. Ne ha fatto un caso di rinomanza internazionale, nel settore. A 81 anni ha deciso di rompere il suo riserbo e in questo librodenuncia racconta ciò che ha dovuto subire per mano delle Coop. Dai primi contatti con il gigante “rosso” della grande distribuzione fino alle polemiche degli ultimi mesi, il fondatore di Esselunga ricostruisce un confronto pluridecennale scambiato fino a poco tempo fa per normale concorrenza. Invece, mettendo insieme con meticolosità le tessere del mosaico, a Caprotti è apparso un disegno preciso: far sparire la sua azienda dal mercato. Dalla rigorosa esposizione dei fatti appare di tutta evidenza che molte iniziative di Esselunga sono state affossate dalla Legacoop, il gigante economico agli ordini del Pci-Pds-Ds, con l'indispensabile appoggio delle amministrazioni locali di sinistra. Alla faccia della leale concorrenza e delle leggi del libero mercato… Un libro che si legge d'un di Paola Vanni fiato e che apre uno squarcio inquietante su una delle numerose realtà che coinvolgono e penalizzano la vita dei cittadini del bel Paese. Il CD EROS RAMAZZOTTI E2 2CD - € 22,90 Eros al quadrato, questo il senso di e2, l'ultimo album di Eros Ramazzotti uscito recentemente e destinato ad entusiasmare milioni di fan. E' infatti un doppio cd e contiene nel primo disco quattro inediti e quattordici successi in versione originale rimasterizzata e nel secondo diciassette brani rivisitati da grandi artisti italiani ed internazionali. L'album, al quale l'artista ha lavorato per oltre un anno, è anticipato dal singolo Non siamo soli che vede la partecipazione di Ricky Martin. Ramazzotti, che negli ultimi anni ci ha abituati a duetti con i big della musica, è molto soddisfatto di questa collaborazione: “Subito dopo aver scritto il pezzo racconta - ho capito che veniva bene come duetto e ho pensato a lui. Gli ho mandato un provino a Miami e lui e il suo gruppo di lavoro me l'hanno mandato arrangiato da paura: nel loro sound ho sentito subito l'anima latina. Ricky è un ragazzo alla mano: l'avevo già conosciuto a un Festivalbar e con lui mi sono trovato benissimo”. Pronto anche il video del singolo di lancio, in cui i due cantano in mezzo ad una folla multietnica per le strade di Miami Beach. Durante le riprese il traffico della cittadina è stato bloccato ed il cantante romano ha avuto il suo momento di gloria durante un servizio del tg locale. Nella zona è infatti conosciuto sia per la sua musica che come assiduo turista. “Ho pensato che mi piacerebbe andare a Miami per il mio prossimo disco di inediti, ma dipende da Aurora, mia figlia - spiega Ora che ha iniziato la scuola non voglio starle lontano per troppo tempo” AC Monza Brianza 1912: Via Ragazzi del'99, 14 - 20052 Monza - T. 039 2020308 Al-Anbiq: via Bellini, 12 - Monza - T. 039 3900499 Areaodeon: via Enrico Arosio 14 - T. 039 5964994 - www.areaodeon.it Associazione culturale El Cappel: via Solferino, 1 - 20052 Monza- t. 039.5961514 Associazione AfricaBougou ONLUS: via Spluga, 10 - 20052 Monza- 039.327425 DOVE & COME Bergomi: via Zucchi, 46 - 20052 Monza - T. 039 324194 - www.bergomi.com 112 Briancar: via Milano,33 - Desio (Mi) - T. 0362 3981 - via Como, 68 Mariano C.se (Co) T.031 3551808 www.briancar.bmw.it Comitato per il recupero degli affreschi di S.Maurizio : T. 393/0941491 Comune di Monza: p.zza Trento e Trieste – 20052 Monza, T. 039 2372309 Divertilandia: via Mantegazza, 8 - Monza - T.039.2242427 Foto Torchio: via Manzoni, 25 - 20052 Monza - T. 039 320269 - F. 039 2300500 - [email protected] Gruppo Puricelli & Ghezzi Srl: via Camperio, 9 - 20123 Milano - T 02 30322700 Meeting: via S. Gottardo 8/10 - 20052 Monza- T. 039.2328566 Meregalli Giuseppe: via Visconti, 43- 20052 Monza- T.039.2301980 www.meregalli.it Montrasio Arte: via Carlo Alberto, 40 - 20052 Monza - T. 039.321770 - www.montrasioarte.it Rugby Monza 1949: Campo Adriano Chiolo Via Rosmini - www.rugbymonza.com Spirale Arte Artecontemporanea: via Vittorio Emanuele, 44 - 20052 Monza - T. 039 360055 www.spiraleartecontemporanea.it Studio Leoni: via Statuto, 4 - 20121 Milano - T. 02 36573500 www.studioleoni.it SPECIALE PRANZO DI NATALE Noble Lounge: via G. dei Tintori, 18 - 20052 Monza - T. 039.39093295 www.silvarte.it Mulino a Vino: via De Amicis, 21 - 20052 Monza- T. 039.384180 www.silvarte.it Ristorante Lear: via Col del Frejus, 3 - 2040 Briosco (MI)- T. 0362. 966920 www.ristorante-lear.com Ristorante Magazzini del Caffè: via Parravicini, 34 - 20052 Monza - T. 039.2312400 www.magazzinidelcaffe.it Ristorante Noble: via G. dei Tintori, 18 - 20052 Monza- T. 039.39093298 www.silvarte.it Ristorante Saint Georges Premier: Via Vedano, 7- 20052 Monza Parco Reale- T. 039.320600 www.saintgeorges.it Ristorante Rossana: via Delle Industrie, 4 - 20060 Basiano (MI) - T. 02.95761691 SPECIALE NATALE SHOPPING 11,04 Milano: via Vittorio Emanuele, 7/O - 20052 Monza- T. 039.2328552 www.undicizeroquattro.it CEGroup: via Vittorio Emanuele, 8 - 20052 Monza - 039.328447- www.cegroup.it MG Gioielli: via Italia,24 - 20052 Monza - T.039.324243 Giada Salone di Bellezza: via S.Giovanni Bosco, 6- 20052 Monza- T.039.2300431 www.salonegiada.it KUT 23: Corso Milano, 23 - 20052 Monza- T. 039.324310 Profumerie Saporiti: via Italia, 28 (ang. 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