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VIAGGIARE INCONTRO FLORIAN IL GIGANTE A NATALE IL RITORNO NELLE SALE DEL REGISTA PREMIO OSCAR PER LE VITE DEGLI ALTRI. CON UN CINEPANETTONE HOLLYWOODIANO TUTTO AZIONE E ROMANTICISMO. di Federico Fabretti S quilla il telefono, diretta telefonica da Los Angeles. A Roma sono le 3 del mattino. Poco importa, un grande genio vale una notte insonne. Parla un italiano perfetto Florian Henckel von Donnersmarck, quasi meglio di me, una voce gentile e simpatica per un animo nobile e autoironico. Il 17 dicembre esce il secondo film del regista tedesco, premio Oscar a 32 anni per il dramma costruito intorno alla polizia segreta della Germania dell’Est. Tutto un altro genere, però, The Tourist. Un thriller romantico e mozzafiato come un treno ad alta velocità. DIC2010 69 VIAGGIARE INCONTRO «L’Orient Express lo associo a una nonnina. Per girare un thriller come The Tourist avevo bisogno di un treno che solo a guardarlo desse un brivido, una sensazione di grande velocità: Frecciarossa, elegante e minaccioso come il film. Una bella dichiarazione d’amore per l’Italia». Florian Maria Georg Christian Graf Henckel von Donnersmarck. Come possiamo chiamarla? Solo Florian: in tedesco è il nome più semplice da ricordare, ma anche in italiano. C’è un caffè a Venezia che si chiama proprio così. Conosce davvero bene l’Italia e l’italiano. Ha studiato molte lingue, frequentato diverse università a Oxford e la scuola di cinema a Monaco di Baviera. Poi ha ricevuto l’Oscar con il suo primo lungometraggio. A 37 anni può considerarsi un buon inizio. Speriamo! Sono contento di dare l’idea di essere solo all’inizio, anche se a volte 37 anni mi sembrano tanti. Angelina ne ha appena 35, eppure ha già fatto tanta strada e ora si cimenta anche nella regia: è in Ungheria per dirigere un film. Un premio Oscar a 32 anni è complicato da gestire? Dopo l’Oscar la mia vita è cambiata molto e ho impiegato tanto tempo a ritrovare l’equilibrio. Se avessi ricominciato subito a girare, senza fermarmi a metabolizzare cosa era successo, avrei commesso un er70 DIC2010 rore. Poi mi sono dovuto occupare della distribuzione del film, ostacolato perché “troppo dark”, e nello stesso periodo sono diventato papà. Insomma, grandi cambiamenti. In apertura Florian Henckel von Donnersmarck Il massimo riconoscimento al primo colpo. Si aspettava di vivere questa esperienza dell’Oscar da protagonista con Le vite degli altri? Era l’ultima cosa che immaginavo. Il mio sogno era di vederlo alla Biennale di Venezia. Io credo che se fai un film per vincere l’Oscar, allora non lo vincerai mai. Non si può avere questo obiettivo, è una cosa che sfugge dalle tue mani, a decidere è la giuria. Volevo prima di tutto che il film piacesse a me, e poi al pubblico. Oscar a parte, oggi rifarebbe lo stesso film? Prima di rielaborare la trama di The Tourist ho scritto un altro dramma politico, ancora più dark de Le vite degli altri, e da gennaio mi dedicherò a questo. Il mio sogno era scrivere romanzi. Poi, negli anni, ho capito che l’arte del nostro tempo è il cinema, e ho pensato di mettere in un film l’intensità psicologica di un’opera narrativa. Com’è nato il suo capolavoro? Era tanto tempo che lo coltivava o l’ispirazione è arrivata all’improvviso? L’idea è nata in un momento di disperazione. Mentre ascoltavo musica, ho visto tutta la trama nella mia mente e in mezz’ora l’ho buttata giù. Ispirazione improvvisa e tormentata. Con The Tourist volevo fare qualcosa di leggero, festoso, piacevole. In queste pagine Scene dal set di The Tourist The Tourist, tutto un altro genere. Un mix hollywoodiano di fascino e suspence… È un quadro d’amore con una cornice glamour. Un thriller romantico all’ultimo respiro. Si è lasciato affascinare dallo stile di Alfred Hitchcock in Caccia al ladro del 1955? Nel mio ufficio a Los Angeles ho il poster di Caccia al ladro e metto sempre il dvd quando mi sento triste. Aspiro a trasmettere la sua eleganza e leggerezza. Com’è lavorare con Angelina Jolie e Johnny Depp, i divi più sexy di Hollywood? Exciting! Sono le due persone che hanno più fascino al mondo. Con un magnetismo incredibile che ho percepito vivendo con loro dalla mattina alla sera. Con Johnny mi sono divertito moltissimo, per la comicità dei suoi gesti e il suo umorismo davvero par- VIAGGIARE INCONTRO ticolare. Non ho mai potuto utilizzare la prima parte di ogni ciak perché faceva sempre scherzi per mettere tutti a proprio agio. Angelina è caparbia, ottiene sempre ciò che vuole, ha una forza di volontà talmente grande che se non fosse stata già così bella lo sarebbe diventata. Belli e intelligenti. Senza ombra di dubbio. Sono attori unici, sanno vestire ruoli talmente diversi e complicati, si adattano a vivere ovunque, a girare il mondo rimettendosi sempre in discussione. Anche Christian De Sica è molto intelligente, con lui si può discutere ore sui diversi tagli d’interpretazione di un ruolo. Neri Marcorè, invece, riesce a imitare alla perfezione qualsiasi politico, dimostrando di essere più scaltro dei politici stessi. E infatti nel suo film tre attori di casa nostra, De Sica, Frassica e Marcorè. Cosa pensa del cinema italiano? Per me è straordinario. Ci sono registi unici, come Giuseppe Tornatore o Ermanno Olmi. E gli attori più bravi del mondo come Alessio Boni, Nino Frassica e tanti altri. L’ultimo Bacio dei fratelli Muccino, per esempio, è stato accolto a braccia aperte negli Usa. La battuta-chiave di The Tourist? Se ce ne fosse una, diventerebbe un buon titolo, migliore di The Tourist. Dovrei capire meglio il vero spirito del turista, bizzarro davvero. Il cinema in cinquant’anni è cambiato molto. Vizi e virtù di oggi? Il cinema è diventato veloce, mobile. Spesso va contro lo spirito del rilassamento che dovrebbe dare agli spettatori. Le macchine da presa sono molto più piccole, la tecnologia permette di ottenere una perfezione del movimento impensabile per Alfred Hitchcock. Ma è così un po’ per tutto, viviamo con i telefonini sempre accesi, siamo continuamente connessi. Questa tecnologia ha quasi di72 DIC2010 XXL Extralarge in tutti i sensi. Due metri e 5 centimetri di statura, un nome da Sua Maestà il Re e un successo internazionale al primo colpo: premio Oscar come miglior film straniero per Le vite degli altri. Niente male per Florian Henckel von Donnersmarck, regista tedesco dalla chioma riccioluta che a dicembre ci riprova con The Tourist. Un thriller romantico, girato tra Venezia e Parigi, interpretato da due autentiche celebrità hollywoodiane, Johnny Depp e Angelina Jolie. Un viaggio che cambia la vita: «Tutto è iniziato quando ho incontrato una donna sul treno». Parola di Johnny Depp, alias Frank, turista americano in vacanza in Italia che rimane folgorato da Elise. E chi non lo sarebbe, se l’affascinante agente dell’Interpol è nientemeno che Angelina Jolie. Anche il treno, poi, non è proprio uno qualunque, ma un Frecciarossa fiammante a 300 all’ora. Da un incontro tutt’altro che casuale una spirale di intrighi e pericoli. Una spy story hollywoodiana che miscela suspence e romanticismo a tinte bianco rosso e verdi: anche Christian De Sica, Neri Marcorè e Nino Frassica in scena tra i canali di una splendida Venezia. Dal 17 dicembre il ritorno nelle sale del gigante teutonico classe 1973, ispirato dal film Caccia al ladro del maestro Alfred Hitchcock. Che non perderebbe occasione per commentare: «un buon film è quando il prezzo della cena, il biglietto d’ingresso e il costo della baby-sitter valgono la pena». A cura di Luigi Cipriani Extra-large in every way. Two metres and 5 centimetres tall, a name fit for a King and international success achieved in 2007, at the young age of 33: Academy award for best foreign film for his first feature film The lives of others. Not bad for Florian Henckel von Donnersmarck, who is back again in December with The Tourist. A romantic thriller filmed between Venice and Paris, starring two true Hollywood divas – Johnny Depp and Angelina Jolie. Everything starts on board a Frecciarossa. Frank (Johnny Depp) is an American tourist holidaying in Italy who is dazzled by Elise (Angelina Jolie), fascinating Interpol agent. From a meeting that is anything but accidental, a spiral of intrigues and dangers, a romantic spy story with tinges of red, white and green: Italian actors Christian De Sica, Neri Marcorè and Nino Frassica are also in the film along the canals of Venice. strutto il genere horror! Arrivano i mostri mentre sei perso nella nebbia, ma tu prendi il telefono e chiedi aiuto. E poi, fortunatamente, possiamo vedere molte più scene d’amore. Tecnologia e velocità. Cambiamenti che si rispecchiano alla perfezione in un thriller d’azione come The Tourist, girato sul Frecciarossa. Un matrimonio ben riuscito? Nella prima versione della sceneggiatura il treno da Parigi a Venezia doveva essere l’Orient Express. Quando l’ho visto mi è sembrato l’immagine della lentezza. Sarebbe piaciuto a mia nonna ma per la frenesia del film non poteva andare. Volevo un treno che rappresentasse l’oggi, la tecnologia moderna. E il Frecciarossa è lo spirito elegante e veloce di The Tourist. «Angelina e Johnny sono le due persone che hanno più fascino al mondo. Hanno un magnetismo incredibile!» Il Florian-viaggiatore che turista è? Uno che conosce a memoria i musei. L’arte e la pittura sono la mia vita. Per questo è stato straordinario essere a Venezia, perdermi nell’Accademia o nella Chiesa dei Frari per ammirare L’Assunta. Con qualche sosta nei migliori ristoranti, per assaggiare tutte le specialità. Mi preparo bene prima di un viaggio e ai miei 3 figli chiedo sempre di leggere un libro sul luogo in cui andremo e farne un tema, se vogliono partire. Florian 2011 versione dark? Se il mio prossimo film non riuscirà a far piangere e a far sentire un grande dolore, vorrà dire che ho sbagliato tutto. Spero che lasci impresso questo messaggio: anche se la vita è così dura, a volte orribile, vale comunque la pena tentare quest’avventura.