Verbale - European Food Safety Authority
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Verbale - European Food Safety Authority
FORUM CONSULTIVO E UNITÀ DI COOPERAZIONE SCIENTIFICA Parma, 9 settembre, 2013 EFSA/AF/M/2013/468/PUB/FINAL Verbale 48ª RIUNIONE DEL FORO CONSULTIVO LONDRA (INGHILTERRA), 19-20 GIUGNO 2013 MEMBRI DEL FORO CONSULTIVO Presidente: Catherine Geslain-Lanéelle, Direttore esecutivo dell’EFSA Austria Roland Grossgut Italia Giancarlo Belluzzi Belgio Benoît Horion Lettonia Aivars Bērziņš Bulgaria Boiko Likov Lituania Zenonas Stanevicius Cipro Popi Kanari Lussemburgo Patrick Hau Repubblica ceca Jitka Götzová Malta Ingrid Busuttil Danimarca Jørgen Schlundt Paesi Bassi Antoon Opperhuizen Estonia Piret Priisalu Norvegia Lars E. Hanssen Finlandia Matti Aho Polonia Joanna Gajda – Wyrebek Francia Rozenn Saunier Portogallo Grac Mariano Germania Andreas Hensel Romania Liviu Rusu Grecia Eirini Tsigarida Slovenia Ada Hočevar Grom Ungheria Maria Szeitzné Szabó Spagna Ana Canals Caballero Islanda Jón Gíslason Svezia Leif Busk Irlanda Raymond Ellard Regno Unito Andrew Wadge Croazia Zorica Jurković Svizzera Michael Beer Ex Repubblica jugoslava di Macedonia Dejan Runtevski Turchia Irfan Erol OSSERVATORI European Food Safety Authority, Via Carlo Magno 1 A, I-43126 Parma, Italia Tel: (+39) 0521 036 111 • Fax: (+39) 0521 036 110 • www.efsa.europa.eu Serbia Vera Katić Commissione europea Jeannie Vergnettes RAPPRESENTANTI DELL’AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE Segreteria del Foro consultivo: Jeffrey Moon, Saadia Noorani ed Elena Zeraschi. Per Bergman Juliane Kleiner Stef Bronzwaer Alicja Mortensen, Presidente del gruppo ANS Hubert Deluyker Iona Pratt, Presidente del gruppo CEF Claudia Heppner Tobin Robinson* Anne-Laure Gassin Laura Smillie Mary Gilsenan* Alberto Spagnolli* Roy Kirby* Bernhard Url (*= al telefono) 1 BENVENUTO E APERTURA DELLA SEDUTA Catherine Geslain-Lanéelle dichiara aperta la seduta e cede la parola al direttore esecutivo della Food Standards Agency Catherine Brown, che porge il benvenuto ai membri del foro consultivo a Londra e sottolinea l'importanza delle tematiche che saranno affrontate nell'ambito della strategia della Food Standards Agency (FSA), sottolineando la necessità di continuare a lavorare in maniera cooperativa per migliorare la salute dei consumatori e l'importanza di un approccio basato sulle prove accanto a priorità di comunicazione chiare e coerenti. Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia la FSA per il contributo alle attività dell'EFSA e accoglie con favore i commenti di apertura dell'agenzia. Catherine Geslain-Lanéelle comunica che sono assenti giustificati i rappresentanti di Slovacchia e Montenegro e saluta Roger Meuwly, in rappresentanza della Svizzera. 2 ADOZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO Catherine Geslain-Lanéelle informa i partecipanti che l'ordine del giorno è stato aggiornato per consentire l'inserimento di tutti i punti da presentare. L’ordine del giorno è adottato con l’inserimento di un punto aggiuntivo sull'igiene nel settore della ristorazione su suggerimento della Germania. La relazione sullo stato di avanzamento dei lavori presentata dal direttore esecutivo alla riunione del consiglio di amministrazione, prevista la settimana successiva, viene distribuita ai membri del foro consultivo. I partecipanti 2 / 17 richiedono ulteriori informazioni sulla relazione relativa alla definizione delle priorità della ricerca e ai dettagli della recente relazione BIOHAZ sull'epatite A. La Germania e l'Austria sollevano la questione della cooperazione internazionale, affrontata nella relazione sullo stato di avanzamento dei lavori, e richiedono maggiori informazioni sull'approccio adottato dall'EFSA, suggerendo l'utilità di conoscere quali paesi hanno siglato accordi esistenti con organizzazioni internazionali e paesi terzi. Catherine Geslain-Lanéelle concorda sulla necessità di diffondere le relazioni e rileva che il tema della cooperazione internazionale sarà oggetto di discussione in occasione della riunione del foro consultivo, chiedendo alla segreteria di agire di concerto con i partecipanti per la preparazione delle discussioni da tenere in quell'occasione. Azione 1: la segreteria diffonderà le ultime relazioni relative alla definizione delle priorità della ricerca e all'epatite A; la segreteria si preparerà per le discussioni sulla cooperazione internazionale sulla base delle indicazioni provenienti dai membri del foro consultivo interessati. 3 DISCUSSIONE STRATEGICA SULLE ATTIVITÀ DELL’EFSA CON GLI STATI MEMBRI 3.1 Pianificazione delle attività e definizione delle priorità Progetto di piano pluriennale 2014-2016 dell’EFSA Il capo unità dell'ufficio esecutivo Alberto Spagnolli illustra, per telefono, l'attuale stato di sviluppo del piano di gestione dell'EFSA per il 2014 e aggiorna i membri sull'avanzamento dei lavori del piano pluriennale 2014-2016. Alberto suggerisce ai membri di discutere i piani con il consiglio di amministrazione nel corso dell'anno, offrendo ai membri la possibilità di esprimere ulteriori commenti successivamente alla riunione. L'Austria suggerisce che il piano riporti dettagliatamente le attività in grado di influenzarsi reciprocamente e che le attività principali riflettano l'armonizzazione delle metodologie di valutazione del rischio. L'Austria e la Finlandia ritengono che il piano di gestione debba riflettere il maggior livello di dettaglio relativamente alla collaborazione scientifica. La Svezia suggerisce una maggiore attenzione alla promozione della capacità di valutazione del rischio nell'UE. La Lettonia condivide le stesse opinioni in merito alla capacità di assunzione del rischio e all'armonizzazione in materia di valutazione del rischio. La Germania suggerisce di inserire lo sviluppo di punti di contatto nazionali nel piano di lavoro del 2014. Catherine Geslain-Lanéelle rileva i punti emersi, indicando i legami esistenti tra le discussioni relative alla collaborazione scientifica che contribuiranno all'elaborazione dei piani di gestione e si è dichiarata favorevolmente disposta ad accogliere eventuali osservazioni aggiuntive fino a settembre, mese entro il quale 3 / 17 il piano di gestione sarà finalizzato per l'approvazione da parte del consiglio di amministrazione. Azione 2: i membri dovranno contribuire con commenti scritti sul piano di gestione 2014/piano pluriennale entro la fine di settembre. Pianificazione del lavoro e condivisione delle informazioni Il responsabile del foro consultivo e dell'unità di cooperazione scientifica Stef Bronzwaer presenta la discussione sulla pianificazione del lavoro e la condivisione delle informazioni, volta a favorire una migliore attività di pianificazione sulla valutazione del rischio tra l'EFSA e gli Stati membri e sulla base, condividendo il riscontro fornito dai punti focali sull'argomento. La Francia rileva che la condivisione di tali informazioni non ha consentito di individuare le priorità principali, mentre il Belgio suggerisce che le attività in corso e i risultati ottenuti si sono rivelati più utili delle attività pianificate. Stef Bronzwaer concorda sul fatto che gli strumenti di condivisione delle informazioni non consentono d’individuare le priorità e suggerisce ai membri di incorporare la piattaforma di scambio d’informazioni all'interno della biblioteca virtuale, riservandosi di fornire maggiori dettagli in merito nel corso dell'anno. Catherine Geslain-Lanéelle ribadisce l'utilità di condividere i piani di lavoro per individuare le attività svolte dagli Stati membri il prima possibile e anticipare più efficacemente le priorità a medio termine. Azione 3: sarà fornito un aggiornamento sulla biblioteca virtuale in occasione della 50ª riunione del foro consultivo a dicembre. 3.2 Esame della collaborazione scientifica Il consulente scientifico Hubert Deluyker presenta la sessione e illustra in sintesi le discussioni svolte in occasione di una riunione del gruppo di discussione del foro consultivo sulla collaborazione scientifica (Advisory Forum Discussion Group on Scientific Cooperation, AFDGSC) svoltosi il 24 maggio. In particolare, vengono individuate due aree da sottoporre a ulteriore esame, l'ottimizzazione della capacità di valutazione del rischio nell'UE e il rafforzamento di prove scientifiche per la valutazione del rischio e il monitoraggio del rischio (soprattutto in riferimento alla raccolta di dati e alle ricerche in letteratura). La sessione plenaria si chiude per consentire ai partecipanti di prendere parte ai gruppi di discussione per l'analisi delle due questioni, avanzando proposte da sottoporre a ulteriore esame. Le proposte comprendono l'esternalizzazione delle attività di valutazione del rischio, potenzialmente tramite la creazione di «centri di eccellenza» negli Stati membri; la concentrazione della raccolta di dati in ambiti nei quali si registrano problemi comprovati di sanità pubblica; l'estensione del ruolo di coordinatori nazionali dei punti focali alle questioni correlate; nonché lo sviluppo di ulteriori attività di formazione, compreso lo scambio di personale tra l'EFSA e gli Stati membri. 4 / 17 Dopo aver relazionato sui risultati dei gruppi di discussione in sessione plenaria, Catherine Geslain-Lanéelle chiude la sessione rilevando che le proposte saranno oggetto di ulteriore esame da parte del foro consultivo sulla collaborazione scientifica al fine di redigere un documento di lavoro da discutere in occasione della riunione del foro consultivo di settembre e che una sintesi di tali proposte sarà fornita al consiglio di amministrazione come indicazione delle discussioni finora svolte. 3.3 Programma sovvenzioni e appalti 2014 In seguito alle discussioni in materia di collaborazione scientifica, la discussione sul tema è stata posticipata ai mesi successivi dell'anno. 3.4 Mappatura del rischio – come valutare e classificare i rischi degli alimenti per ottenere i massimi benefici in termini di tutela della salute pubblica? Il Regno Unito introduce l'argomento con una presentazione dettagliata dei rischi legati alla sicurezza degli alimenti e degli oneri associati a tali rischi in termini di salute pubblica. La Germania solleva la questione di come la strategia di comunicazione adottata dal Regno Unito sia in grado di sensibilizzare ai consumatori in merito ai rischi reali, piuttosto che a quelli percepiti. Il Regno Unito concorda sul fatto che si tratta di una sfida rilevante, facendo riferimento a un contraccolpo sui consumatori registrato negli anni '90 relativo alla salmonella nelle uova, e sottolinea la necessità di fare opera di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori senza però spaventarli, ad esempio attraverso regimi di classificazione degli stabilimenti alimentari. La Finlandia rileva la riuscita dei trattamenti contro la salmonella nelle uova e in parte della lotta al campylobacter nel pollame nell'Europa settentrionale. L'Austria rileva che è facile individuare pericoli microbiologici che causano prevalentemente effetti acuti, mentre per i pericoli chimici che producono effetti a lungo termine l'individuazione di effetti monocausali non è così semplice. La Svezia evidenzia la necessità di un approccio prudenziale nel confronto tra i rischi microbiologici, nutrizionali e chimici, rilevando la difficoltà all'individuazione di dati relativi ai rischi chimici. Il Regno Unito concorda sulla difficoltà di procedere a un tale confronto, tuttavia evidenzia che debba essere comunque svolto indicando chiaramente gli elementi d’incertezza e sottolinea che i pericoli chimici sono generalmente controllati a livelli tali da non produrre alcun effetto. In merito alla nutrizione, il Regno Unito rileva che una dieta povera costituisce un problema cronico e non acuto. Catherine Geslain-Lanéelle evidenzia la necessità di proteggere i consumatori dai rischi chimici a lungo termine, nonché dai rischi microbiologici acuti. L'Italia rileva che, in merito alla zoonosi, sono stati individuati interventi che agricoltori e gestori del rischio sono tenuti ad adottare per ridurre i rischi microbiologici. Il Regno Unito conferma tale circostanza, che comporta tuttavia 5 / 17 dei costi aggiuntivi. La Germania rileva, sulla base della presentazione, che l'listeria monocytogenes rappresenta un problema crescente e chiede in merito all'esistenza di una strategia specifica per contrastarlo. Il Regno Unito comunica che una tale strategia è attualmente in fase di sviluppo. Bernhard Urll suggerisce che è inutile continuare con la valutazione del rischio del campylobacter, ma che è piuttosto consigliabile attuare interventi sulla base delle conoscenze disponibili. La Danimarca rileva che non sono necessari investimenti ingenti per l'attuazione di interventi contro il campylobacter da parte delle aziende agricole e che piccoli interventi possono produrre grandi risultati. Catherine Geslain-Lanéelle suggerisce la necessità di una maggiore chiarezza nella comunicazione dei contenuti scientifici in modo tale da garantire il sostegno ai gestori del rischio. Anne-Laure Gassin informa in merito a un incontro con la Commissione per discutere di possibili argomenti legati alla comunicazione del rischio, in occasione del quale un riscontro particolarmente positivo è stato espresso nei confronti dei temi della zoonosi e della lotta al campylobacter. La Commissione riferisce di una prossima revisione della decisione sulle malattie trasmissibili ed evidenzia la necessità di coordinamento delle informazioni provenienti dal settore della salute pubblica, dal centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) e dal settore alimentare. Il responsabile della collaborazione e strategia scientifica Juliane Kleiner indica la pubblicazione di un bando relativo allo sviluppo di una metodologia di classificazione del rischio, che prevede un'esaustiva ricerca in letteratura, l'adozione di approcci d'insieme e l'analisi degli approcci. È attesa a breve la nomina di un fornitore, con una durata prevista del progetto di 15 mesi. L'Austria suggerisce di chiedere agli Stati membri in merito alle attività svolte a livello nazionale; Juliane replica che tali informazioni sono previste dal bando, tuttavia ogni informazione ulteriore è bene accetta. Catherine Geslain-Lanéelle richiede che gli Stati membri comunichino all'EFSA ogni informazione riguardante le attività condotte a livello nazionale sulla classificazione del rischio, e che il comitato scientifico sia informato delle discussioni per poterne discutere ulteriormente; rileva altresì che il foro consultivo raccomanda fortemente all'EFSA di svolgere attività di comunicazione in merito ai pericoli biologici e alla zoonosi. Azione 4: i membri condivideranno le informazioni sulla classificazione del rischio a livello nazionale con l'EFSA; la raccolta di dati sarà considerata un argomento strategico da affrontare in occasione della prossima riunione del foro consultivo. 3.5 Revisione della strategia di comunicazione dell'EFSA e sviluppi futuri (2014-2018) Il direttore della comunicazione Anne-Laure Gassin delinea la situazione attuale relativamente alla revisione della strategia di comunicazione dell'EFSA offrendo una panoramica delle considerazioni e illlustrando la tempistica per il completamento della revisione. 6 / 17 L'Austria accoglie favorevolmente la definizione di priorità strategiche per il futuro, evidenziando la necessità di supportare lo sviluppo della strategia con solide argomentazioni scientifiche per contrastare alcune delle pubblicazioni/dei comunicati delle ONG su temi specifici. Anne-Laure Gassin rileva il lavoro in corso con i punti focali e il gruppo di lavoro sulla comunicazione del foro consultivo sulla mappatura delle parti interessate per l'individuazione degli attori principali: tali attività potrebbero altresì essere usate a sostegno di strategie di sensibilizzazione e di un dialogo più efficaci nei confronti delle parti interessate su argomenti scientifici. La Svezia chiede se i gestori del rischio adottino una strategia di comunicazione per le loro attività e suggerisce l'elaborazione della strategia dell'EFSA sulla base di tali conoscenze. Anne-Laure informa del fatto che vi è una costante attività di collegamento con la Commissione per un migliore coordinamento dei piani e per lo svolgimento più coordinato delle attività. L'Ungheria solleva la questione relativa all'eventualità che il fornire informazioni più comprensibili e «facili da digerire» direttamente ai consumatori su taluni argomenti fondamentali possa rappresentare un'opportunità per l'EFSA. La Finlandia rileva l'importanza di riuscire a comunicare l'incertezza scientifica in modo comprensibile. Il Regno Unito concorda in merito alle priorità evidenziate nella strategia, in particolare al rafforzamento della chiarezza del messaggio e in questo contesto vede con favore la riprogettazione del sito Internet; allo sviluppo del brand e alla promozione dell'apertura e del dialogo con i portatori di interessi. La Germania rileva la difficoltà di tentare di affrontare i rischi reali e percepiti, con differenze tra gli Stati membri in termini di percezione del rischio e in relazione al branding, solleva la questione di come l'EFSA possa acquisire un ruolo migliore e divenire parte integrante della rete dell'UE per la sicurezza degli alimenti, tuttavia differenziando il proprio ruolo da quello dei suoi «concorrenti». La Germania chiede altresì come l'EFSA e i suoi piani di comunicazione possano integrarsi meglio in quelli degli Stati membri. La Finlandia evidenzia inoltre la possibile difficoltà di inquadrare il ruolo rispettivamente dell'EFSA e degli Stati membri relativamente al branding. I Paesi Bassi vedono con favore lo sviluppo della strategia e le relative attività del gruppo di lavoro del foro consultivo sulla comunicazione, che costituiscono una piattaforma di apprendimento per gli sviluppi futuri nell'ambito della comunicazione del rischio (ad esempio, relativamente alla definizione di un programma comune per la comunicazione dei rischi, alla valutazione dell'efficacia delle comunicazioni, ecc.). Anne-Laure Gassin comunica che la strategia contribuirà a chiarire ulteriormente chi sono i gruppi di destinatari dell'EFSA, che possono variare secondo l’ambito. La strategia riconosce il contributo dell'EFSA alla rete dell'UE per la sicurezza degli alimenti e la necessità che tale contributo sia riflesso dal branding. La Lituania solleva il problema di come misurare l’efficacia delle campagne e ribadisce la necessità di chiarezza nei confronti dei gruppi di destinatari, mentre la Spagna rileva che i risultati di un’indagine spagnola dimostrano che i media costituiscono il principale elemento scatenante per le crisi alimentari, nonché la fonte di informazione che ispira maggiore fiducia. In merito alle comunicazioni in 7 / 17 tempi di crisi, la Spagna suggerisce che quando si forniscono informazioni «sotto embargo» occorrerebbe concedere più tempo alle attività di preparazione nazionali per sostenere il lavoro dell’EFSA e preparare eventuali comunicazioni a livello nazionale. Anne-Laure rileva che sono ancora in fase di sviluppo gli strumenti per misurare l’efficacia delle campagne tra i gruppi di destinatari principali. Inoltre, l’EFSA mira a ripetere nel 2015 l’indagine Eurobarometro sui rischi alimentari al fine di ottenere un riscontro dai cittadini sulle loro preoccupazioni riguardo la sicurezza alimentare e sul loro livello di fiducia. Indica anche che il gruppo di lavoro sulla comunicazione del foro consultivo discuterà il possibile sviluppo di linee guida per le comunicazioni in tempi di crisi e gli strumenti per migliorare il coordinamento delle comunicazioni in tali periodi (ad esempio, condivisione più sistematica delle «linee da adottare»). Catherine Geslain-Lanéelle rileva il bisogno di spiegare e dimostrare la necessità di tutelare i consumatori da una serie di pericoli usando un approccio più tematico e di cooperare con gli Stati Membri in merito a tali comunicazioni. Afferma che ci saranno ulteriori discussioni a fine anno con il consiglio di amministrazione sullo sviluppo della strategia di comunicazione. Azione 5: l'EFSA dovrà considerare ulteriori attività sulla comunicazione del rischio relativo alla zoonosi e al campylobacter. 3.6 Revisione del mandato per la valutazione del gruppo di lavoro del foro consultivo sulla comunicazione La consulente senior per la comunicazione Laura Smillie presenta la revisione in corso del mandato per la valutazione del gruppo di lavoro sulla comunicazione del foro consultivo. In risposta al questionario inviato al foro consultivo su questa revisione, i membri confermano che il mandato per la valutazione è soddisfacente e permette al gruppo di adempiere al mandato atteso. In generale, i membri accolgono con favore l’elaborazione di un piano di lavoro annuale, coordinato con il lavoro in corso a livello nazionale. La Spagna rileva le difficoltà di comunicazione durante le recenti crisi dovute a E. coli e sostiene che le procedure operative standard (SOP) sarebbero più adeguate delle linee guida. Anne-Laure Gassin afferma che è necessario il contributo dei membri del foro consultivo, per contribuire al piano di lavoro annuale. Il Regno Unito sostiene un piano di lavoro pluriennale in linea con il piano nazionale, rivolto alle aree che avranno il maggiore impatto sui benefici in termini di sanità pubblica. Catherine Geslain-Lanéelle riferisce l’elevata priorità attribuita alla comunicazione nel piano di lavoro dell’EFSA per il 2014, e afferma che il foro consultivo verrà aggiornato sulle specifiche aree di lavoro per il 2014. 8 / 17 3.7 Cooperazione nell’ambito degli ingredienti e imballi alimentari (FIP) 3.7.1 Additivi alimentari e le fonti alimentari aggiunte agli alimenti (ANS) La presidente del gruppo di esperti scientifici ANS, dottoressa Alicja Mortensen, fornisce una panoramica dell’attuale programma di lavoro del gruppo di esperti scientifici ANS, delle sfide che si trova ad affrontare in termini di valutazione del rischio e delle attività di cooperazione in cui è coinvolta con gli Stati Membri nell’area ANS. Alicja Mortensen spiega che nel 2013, il gruppo di esperti scientifici ha in programma di adottare 16 pareri, di cui finora ne sono stati adottati 10. Sottolinea che una delle principali sfide che deve affrontare il gruppo di esperti scientifici ANS è la mancanza di dati disponibili nella rivalutazione del programma sugli additivi alimentari. Il foro consultivo viene informato del fatto che il gruppo di esperti scientifici, quando decide di condurre una valutazione del rischio, usa un criterio per le priorità basato sulla data più recente di valutazione e disponibilità di nuove prove scientifiche, per garantire la rivalutazione. L’Austria chiede quali dati d’uso sugli additivi alimentari sono stati utilizzati dal gruppo di esperti scientifici e se i dati sono stati richiesti per settore. Alicja Mortensen conferma che per valutare l’esposizione sono stati utilizzati i dati sul livello d’uso forniti dall’industria. Claudia Heppner conferma che le richieste di dati sul livello d’uso e la concentrazione di additivi alimentari sono pubblicati sul sito Internet dell’EFSA1 e che è stata organizzata un'attività di formazione sulla presentazione dei dati, rivolta ai membri della piattaforma consultiva delle parti interessate dell’EFSA e ai non membri, che possono presentare i rispettivi dati all’EFSA. La Norvegia riconosce che il programma di lavoro del gruppo di esperti scientifici è molto fitto, e che è importante avere opportunità per l’autoassegnazione. Alicja Mortensen replica che considerando l’attuale programma di lavoro, il gruppo di esperti scientifici non ha le risorse per l’autoassegnazione. Un’eccezione è rappresentata dall’assegnazione riguardante il rosso allura, condotta alla luce di nuove prove scientifiche per affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza dei consumatori. Il Belgio chiede se è stata usata una metodologia comune per i livelli di assunzione di additivi attraverso la dieta. Alicja Mortensen spiega che le stime sull’esposizione, al momento, sono prudenti e che, se fossero disponibili maggiori dati su tale assunzione di additivi, si migliorerebbero i relativi modelli che consentirebbero di effettuare stime più precise sull’esposizione. Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia Alicja Mortensen per la sua presentazione e le chiede, a nome del foro consultivo, di trasmettere la sua gratitudine ai membri del gruppo di esperti scientifici. 1 http://www.efsa.europa.eu/en/data/call/130327.htm 9 / 17 3.7.2 Materiali a contatto con gli alimenti, enzimi, aroma e coadiuvanti tecnologici La presidente del gruppo di esperti scientifici CEF Iona Pratt presenta una panoramica del programma di lavoro del gruppo. I membri del foro consultivo vengono informati di un bando attualmente aperto e rivolto ai membri del gruppo di esperti scientifici ANS e CEF. La presidente riconosce che è necessario un maggior numero di esperti dagli Stati membri rappresentativi, dal momento che il mandato del gruppo di esperti scientifici CEF richiede competenze professionali diverse. I membri sono informati del fatto che il programma di lavoro 2013 per il gruppo di esperti scientifici prevede l’adozione di 55 pareri e che finora ne sono stati adottati 22. Dopo 10 anni di lavoro, il principale risultato del gruppo di esperti scientifici è l’adozione di un elenco positivo di aromatizzanti. Il gruppo di esperti scientifici adotta un approccio rigoroso alla valutazione degli aromatizzanti, valutando i dati sulla genotossicità, la maggioranza dei quali è stata fornita per settore. Iona Pratt spiega che il gruppo di esperti scientifici valuterà gli enzimi alimentari, una nuova area di lavoro che comprende gli enzimi derivati da microrganismi geneticamente modificati. I membri sono informati del fatto che questo lavoro è stato ritardato, dato che il periodo per la presentazione delle domande relative agli enzimi alimentari è stato prorogato dalla CE fino a marzo 2015. I membri sono informati del fatto che il gruppo di esperti scientifici si è autoassegnato l’attività sul bisfenolo A (BPA) e valuterà il rischio per la sanità pubblica collegato alla presenza di BPA negli alimenti. Il gruppo di esperti scientifici considererà l’esposizione da tutte le fonti, ad esempio sistema alimentare, aria, ecc., e adotterà un approccio basato sulla prova ponderata che tenga in considerazione l’incertezza. Si prevede di approvare una bozza di parere completa a luglio 2013, per la consultazione pubblica, e di adottare il parere a novembre 2013. Tuttavia, a causa delle sfide insite nella parte sulla caratterizzazione del pericolo e del rischio, è necessario in particolare più tempo per concentrarsi sugli effetti osservati negli studi sugli animali per l’uomo: pertanto il gruppo di esperti scientifici non sarà in grado di rispettare questa tempistica e un approccio a 2 fasi, ad esempio si prevede consultazione pubblica sulla bozza relativa alla parte sull’esposizione a luglio 2013 e una seconda consultazione pubblica sulla parte relativa alla salute, volta all’adozione del parere a maggio 2014. Iona Pratt sottolinea le sfide che si trova da affrontare il gruppo di esperti, dovute all’elevato carico di lavoro, che comprende una nuova assegnazione ricevuta per valutare la sicurezza della plastica rinforzata con fibra di vetro. Sostiene l’importanza della collaborazione con gli Stati membri (in special modo con la Francia e l’agenzia francese per la sanità dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro ANSES), in particolare per quanto riguarda la condivisione di dati, la 10 / 17 discussione di nuovi approcci alla valutazione del rischio e il sostegno al lavoro reciproco. La Svezia chiede se il gruppo di esperti scientifici nutre ora maggiori timori in merito alla sicurezza del BPA. La presidente del gruppo di esperti scientifici CEF risponde che il gruppo di esperti scientifici ha individuato nel proprio parere sul BPA del 2010 alcuni punti finali relativamente ai quali vi erano poche prove scientifiche nel periodo in questione. La Danimarca ricorda che si dovrebbero trarre lezioni dal problema del BPA e ritiene che non si debbano eliminare i pareri divergenti. Iona Pratt concorda sull’importanza del dialogo. La Francia accoglie con favore il seguito della presidente del gruppo di esperti scientifici in merito alla buona cooperazione tra gruppi di lavoro dell'ANSES e dell'EFSA su tale tema. Nell’ambito dei materiali a contatto con gli alimenti, non armonizzati, l’Austria chiede che venga chiarito se il gruppo di esperti scientifici ha considerato i materiali a contatto diretto o quelli a contatto non diretto. Iona Pratt spiega che la preoccupazione non riguarda i materiali, ma la stampa a contatto con gli alimenti, e che c’è bisogno di un modo più sistematico per affrontare i problemi e il gruppo di esperti scientifici è attualmente impegnato in discussioni con la Commissione europea. La Germania concorda sull'importanza della comunicazione, a livello dell'UE, sui materiali a contatto con gli alimenti e chiede se sono in corso discussioni con la Commissione per concordare un approccio comune per la comunicazione. La Germania informa i membri che sta valutando anche ambiti non alimentari e sottolinea l'importanza di evitare una duplicazione del lavoro svolto. La Francia concorda sull’importanza di un buon livello di collaborazione e informa i membri che ha avuto un incontro con la Food & Drug Administration (FDA) americana per discutere di condivisione dei dati e che presto saranno resi pubblici i dati complementari sul BPA. Per riassumere, Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia Iona Pratt per la presentazione e chiede di trasmettere la sua gratitudine ai membri del gruppo di esperti scientifici. I membri vengono incoraggiati a diffondere le informazioni sull’invito per i nuovi membri dei gruppi di esperti scientifici ANS e CEF nei loro rispettivi paesi. 3.7.3 Proposta per la creazione di una rete FIP La responsabile dell’unità Ingredienti e imballi alimentari (FIP) Claudia Heppner presenta un nuovo mandato per la creazione di una rete scientifica nell’area FIP. S’informano i membri che sono necessarie le nomine per le diverse aree FIP e che le riunioni si terranno a seconda della necessità. Spagna e Austria chiedono di chiarire se i membri sono classificati come singoli esperti o come istituzioni, e quali misure sono state intraprese dalla revisione della rete condotta all’inizio dell’anno. Catherine Geslain-Lanéelle ricorda ai 11 / 17 membri che la revisione sulle reti ha prodotto numerose raccomandazioni, presentate e concordate dal foro all’ultima riunione, in cui si è trattato anche della costituzione di una rete FIP. Chiarisce che ai membri viene richiesto di nominare organizzazioni e non singoli esperti, come componenti della rete che rappresentino gli Stati membri, e che la decisione del consiglio di amministrazione sulla creazione e il funzionamento delle reti afferma chiaramente che i componenti sono organizzazioni degli Stati membri dell'UE con competenze nei campi cui la rete si riferisce. La Germania ricorda al foro che, in occasione dell’ultima riunione, è stato concordato di tenere informati i membri sulle attività delle reti dell'EFSA. Stef Bronzwaer riconosce che c’è accordo sul fatto che le reti presentino il proprio lavoro alle riunioni del foro consultivo e che è stata preparata una tabella di marcia. Concorda sul fatto che il riscontro delle reti è importante e che a tutte le reti è richiesto di fornire relazioni annuali sul lavoro svolto, che sono pubblicate sul sito internet dell’EFSA. Jeff Moon, dell’unità foro consultivo e cooperazione scientifica, chiarisce che l’EFSA sta attuando le raccomandazioni della revisione e, una volta concluso il lavoro, il foro verrà aggiornato in merito. La segreteria è impegnata nelle riunioni con le unità scientifiche e si sta rivedendo il mandato per la valutazione di alcune reti. S’informano i membri che è previsto che ciascuna rete presenti il proprio lavoro al foro consultivo. Catherine GeslainLanéelle suggerisce di aggiungere alla relazione sullo stato di avanzamento dei lavori presentata dal direttore esecutivo dei link alle relazioni annuali delle reti. La Spagna chiede che ai membri sia dato accesso agli spazi di lavoro della rete sullo spazio extranet dell’EFSA. Si concorda di fornire tale accesso. La Commissione riconosce l’importanza della revisione delle reti e suggerisce di usare le reti a supporto del gruppo di esperti scientifici nei periodi di elevato carico di lavoro. Catherine Geslain-Lanéelle prende nota dei punti evidenziati e propone di rivedere il mandato per la valutazione proposti per la rete FIP sulla base dei commenti presentati dai membri del foro consultivo. Si decide di distribuire il mandato per la valutazione definitiva ai membri. Azione 6: l'EFSA rivedrà il mandato per la valutazione relativo alla rete FIP sulla base dei commenti dei membri; l'EFSA distribuirà il piano di presentazioni della rete durante le prossime riunioni del foro consultivo e le azioni proposte a seguito dell’«auto-revisione» della rete. l'EFSA darà accesso ai membri del foro consultivo ai siti extranet della rete. 3.8 Aspartame Alicja Mortensen introduce la questione aspartame informando i membri che la Commissione ha chiesto al gruppo di esperti scientifici di condurre una nuova valutazione. Il gruppo di esperti scientifici ha concluso nella bozza di parere che non vi sono prove scientifiche a sostegno della revisione dell’attuale apporto giornaliero accettabile e che l’aspartame non è un prodotto cancerogeno. Si comunica ai membri che la bozza di parere è stata inviata per una consultazione 12 / 17 pubblica a gennaio 2013 e che l’adozione del parere finale da parte del gruppo di esperti scientifici è prevista per novembre 2013, in modo da tenere conto dei recenti commenti ricevuti durante la consultazione pubblica. La Svezia ricorda che nelle precedenti riunioni del foro consultivo si è parlato della produzione di enzimi nel cervello dovuta all’aspartame e chiede se vi siano novità in merito. Alicja Mortensen spiega che il gruppo di esperti scientifici ha valutato l’effetto di un elevato apporto di aspartame e la produzione di enzimi nel cervello animale. Il Regno Unito informa i membri di avere finanziato uno studio in cross-over in doppio cieco per valutare le reazioni all’aspartame in soggetti che hanno riferito sintomi in passato rispetto ai gruppi di controllo. La relazione è in fase di preparazione e il Regno Unito informerà il foro appena sarà pubblicato. Alicja Mortensen fa presente che il gruppo di esperti scientifici è a conoscenza dello studio, ma è improbabile che i risultati siano disponibili prima dell’adozione del parere definitivo. Il Regno Unito cercherà di rendere i risultati disponibili al gruppo di esperti scientifici prima di quella data. La Francia rileva che il tempo per la consultazione pubblica in generale è molto breve perché le agenzie possano commentare, e chiede se si possa organizzare una consultazione separata per le agenzie nazionali. La presidenza prende in considerazione la richiesta con i colleghi dell'EFSA. Azione 7: il Regno Unito condividerà le informazioni sullo studio relativo all’aspartame tenendo conto del lavoro che il gruppo di esperti scientifici sta svolgendo in materia. 4 ALTRE QUESTIONI SOLLEVATE DALL’EFSA E DAGLI STATI MEMBRI 4.1 Bevande energetiche Tobin Robinson, capo del comitato scientifico e dell’unità rischi emergenti, per telefono, presenta i risultati di un’indagine sul consumo di bevande energetiche in Europa. I dati mostrano come il consumo di bevande energetiche sia maggiore tra gli adolescenti (rispetto ad adulti e bambini) che ne sono anche consumatori cronici in notevoli quantità. L’esposizione stimata alla caffeina dalle bevande energetiche risulta superiore nei bambini che negli adolescenti e negli adulti. Si comunica ai membri che i dati raccolti saranno usati dal gruppo di esperti scientifici sulla nutrizione che sta ora valutando la sicurezza della caffeina, secondo il mandato ricevuto dalla Commissione. La Grecia presenta i risultati di un’indagine sul consumo di bevande energetiche tra gli studenti delle scuole superiori in Grecia. La Francia presenta il risultato della valutazione del rischio riguardo al consumo di bevande energetiche. Alcuni Stati membri hanno chiesto di avere accesso ai dati dell'EFSA sul consumo di bevande energetiche. Tobin Robinson accetta di dare accesso a tali dati, invitando i membri interessati a lasciare i propri dati alla segreteria per essere contattati. 13 / 17 Il Belgio fa presente che l’EFSA ha ricevuto una lettera dall’associazione europea dei produttori di bevande energetiche nel quale si muovevano critiche all’indagine e chiede all’EFSA di rispondere. Tobin Robinson conferma di avere ricevuto una lettera dall’associazione europea dei produttori di bevande energetiche in disaccordo sulla metodologia usata per analizzare i dati sui bambini. Ha assicurato che i membri possono stare tranquilli in merito all'adeguatezza della metodologia applicata allo studio sui bambini. La Finlandia chiede se la Francia abbia tenuto conto degli aspetti nutrizionali di queste bevande, in particolare il tenore di zuccheri. La Francia chiarisce che la valutazione del rischio non comprende gli aspetti nutrizionali delle bevande. L’Austria chiede se vi siano piani riguardo a un’analisi delle bevande energetiche assunte in concomitanza con alcol e altri stupefacenti. Tobin Robinson risponde che le questioni concernenti l’abuso di alcol e stupefacenti non rientrano nel mandato dell'EFSA. Per riassumere, Catherine Geslain-Lanéelle afferma che l'EFSA fornirà specifici dati sulle bevande energetiche agli Stati membri su richiesta e s’impegna a tenere informati i membri sulla valutazione del rischio in merito alla caffeina. Azione 8: l'EFSA, su richiesta, condividerà i dati sulle bevande energetiche con gli Stati membri, che forniranno i nominativi dei referenti a cui trasmettere tali dati. 4.2 Riscontro dei clienti sulla produzione scientifica dell'EFSA (parte dell’iniziativa per la trasparenza) Juliane Kleiner aggiorna la voce sull’iniziativa per la trasparenza, facendo seguito a una presentazione tenuta in occasione dell'ultima riunione del foro consultivo. Il responsabile della qualità Roy Kirby comunica per telefono che l'EFSA intende basarsi anche sulla revisione esterna per contemplare il riscontro dei clienti attraverso il foro consultivo e la piattaforma delle parti interessate. I prossimi passi potrebbero partire dalla creazione di un gruppo clienti con rappresentanti del foro consultivo. Catherine Geslain-Lanéelle chiede ai membri di far pervenire le proprie manifestazioni d’interesse alla segreteria. Azione 9: i membri del foro consultivo proporranno i nominativi di potenziali componenti per il gruppo di iniziativa per la trasparenza, considerando quelli che possono porre domande all'EFSA – il riscontro al gruppo sarà presentato in occasione della 50ª riunione del foro consultivo a dicembre. 4.3 Prodotti regolamentati: creazione di una gestione del processo stabile Per Bergman, responsabile per la valutazione scientifica dei prodotti regolamentati, fornisce informazioni sull’armonizzazione dei processi relativa all’approvazione dei prodotti regolamentati, in particolare per quanto riguarda il congelamento del calendario per la valutazione del rischio, quando l'EFSA richiede informazioni aggiuntive o supplementari alla richiesta di autorizzazione. 14 / 17 La Francia propone di inserire le procedure relative all’accesso ai dati. L’Italia chiede se il monitoraggio dopo la commercializzazione sia parte del mandato. Per Bergman fa notare come la richiesta di accesso a informazioni e dati secondo il regolamento (CE) n. 1049/2001 (richiesta di pubblico accesso ai documenti) influisca sul nostro lavoro quotidiano e come il monitoraggio dopo la commercializzazione sia rilevante per aggiungere informazioni utili alla rivalutazione delle autorizzazioni dei prodotti o alla scadenza delle approvazioni. La Germania sottolinea la questione della proporzionalità e dell’uso di un sistema per la gestione della qualità considerando le scadenze legali. Per Bergman risponde che le SOP sono usate internamente e comprese anche dagli operatori. Catherine Geslain-Lanéelle conclude ricordando che il foro consultivo sarà aggiornato in merito all’esito dell’iniziativa e al piano di attuazione. Azione 10: il foro consultivo sarà aggiornato, in occasione di una prossima riunione, in merito allo stato di avanzamento delle procedure relative ai prodotti regolamentati. 4.4 Aggiornamento sui dati riguardo i prodotti chimici, compreso acrilamide La responsabile dell’unità Monitoraggio dei consumi alimentari e delle sostanze chimiche Mary Gilsenan aggiorna sui dati relativi ai prodotti chimici, compreso l’acrilamide. S’informano i membri che attraverso il programma di sovvenzioni e appalti l'EFSA ha collaborato con gli Stati membri allo sviluppo di una descrizione del campione standard (SSD), che rappresenta il formato usato per presentare dati all’EFSA. La formazione riguardo alla trasmissione di dati in formato SSD è stata organizzata anche per le parti industriali interessate. L’Austria ricorda che una versione SSD aggiornata (SSD2), mirata ad armonizzare la trasmissione dei dati all'EFSA in diversi ambiti della chimica, entrerà in vigore nel 2018, quindi i responsabili della valutazione del rischio dovrebbero esserne informati, cambiando la procedura di campionamento se del caso. I Paesi Bassi esprimono perplessità sulle differenti tecniche di campionamento usate dall’industria, facendo notare che nei Paesi Bassi non è chiaro quali organizzazioni si occupino del campionamento e quali presentino i dati. Nei Paesi Bassi ci sono piani per la riduzione del monitoraggio. I Paesi Bassi suggeriscono che l'EFSA svolga una revisione della raccolta di dati necessari per un campionamento basato sul rischio. Bernhard Url, responsabile di valutazione del rischio e ricerca scientifica, conferma che l'EFSA ha in programma una revisione dei dati acquisiti, per valutarne la qualità e l’utilizzo. Concorda che sia importante rendere i dati più ampiamente fruibili. Il Lussemburgo fa presente che, nel suo caso, l’attuazione dell’SSD richiede risorse considerevoli e fa appello all'EFSA e alla Commissione perché semplifichino la raccolta dei dati. Il Lussemburgo suggerisce la possibilità di un sistema di notifica per la presentazione ordinaria delle analisi sui prodotti alimentari. Bernhard Url risponde che ci sono diversi flussi di richiesta di dati, concordando che sarebbe utile armonizzare le richieste di dati. 15 / 17 Anche la Svezia parla delle proprie difficoltà con l’SSD2, evidenziando la fatica nello stare al passo coi continui cambiamenti. La soluzione proposta dalla Svezia consiste nell’essere informati su pianificazione e sviluppo della raccolta di dati, chiedendo all'EFSA un’informativa sulla propria strategia a riguardo. Bernhard Url concorda sulla necessità di una strategia a livello dell'EFSA per la raccolta dei dati. Si comunica poi ai membri la tempistica e il calendario di lavoro per il parere sull’acrilamide. L’adozione del parere finale è prevista entro gennaio 2015. La Danimarca ritiene che il calendario presentato per il parere sull’acrilamide possa essere troppo esteso, considerata l’urgenza della questione. La Danimarca ribadisce la necessità di agire subito a riguardo e chiede all'EFSA di rivedere la tempistica. L’Austria appoggia il punto di vista danese. S’informano i membri che la Svezia ha ricevuto alcuni dati dalla European Snack Association dai quali si evince come il tenore di acrilamide negli alimenti sia diminuito nel corso degli anni. Bernhard Url risponde che, sebbene l'EFSA consideri importante la questione dell’acrilamide, una valutazione esaustiva del rischio richiede tempo e il gruppo di esperti scientifici ha bisogno di tempo sufficiente per una valutazione esaustiva. La Danimarca ribadisce come gli Stati membri che hanno scritto all'EFSA abbiano chiesto un parere sui nuovi studi. Secondo la Danimarca, essi si aspettano che il lavoro dell'EFSA non sia rallentato dalla burocrazia. Mary Gilsenan s’impegna a riferire al gruppo di esperti scientifici interessato riguardo a una possibile revisione dei calendari. Catherine Geslain-Lanéelle rassicura il foro consultivo riguardo al fatto che l'EFSA considera prioritaria la valutazione del rischio da acrilamide. Si concorda quindi di rivedere il calendario insieme al gruppo di esperti scientifici, con la possibilità di esprimere un parere passo per passo. Azione 11: l'EFSA prenderà in considerazione una revisione della tempistica per completare la valutazione del rischio da acrilamide. 5 VARIE ED EVENTUALI 5.1 Igiene e settore della ristorazione La Germania informa sulla situazione nel paese per quanto riguarda la zoonosi e le misure di comunicazione del rischio assunte dall'istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR), con particolare attenzione al settore della ristorazione su scala industriale, concludendo con alcune proposte per l’armonizzazione di questo settore a livello europeo. Il Lussemburgo suggerisce che il regolamento CE n. 852 potrebbe offrire l'opportunità per creare una guida a livello dell'UE. La Germania risponde che non si tratta di una questione di regolamento, quanto di comunicazione e creazione di fiducia. Il Regno Unito concorda che la questione non riguarda la 16 / 17 scienza o il regolamento, bensì la comunicazione ai consumatori sui rischi quando mangiano fuori casa. I consumatori dovrebbero essere informati sui sistemi di punteggio in materia d’igiene per poter scegliere. Anche la Germania fa presente la necessità di fornire materiali informativi sulla sicurezza alimentare in più lingue, poiché molti lavoratori nell’industria alimentare (soprattutto nel settore della ristorazione/del catering) non sono di madrelingua europea. Anne-Laure Gassin s’impegna a discuterne nel gruppo di lavoro comunicazione del foro consultivo. La Germania riferisce in merito alla prossima conferenza internazionale su Food Safety & Quality in Cina e all’EXPO, suggerendo che potrebbe essere utile se l'EFSA/gli Stati membri vi partecipassero inviando esperti alle sessioni riguardanti valutazione e comunicazione del rischio. Azione 12: il gruppo di lavoro sulla comunicazione del foro consultivo prenderà in considerazione ulteriori comunicazioni relative ai messaggi fondamentali in materia di igiene nel settore della ristorazione. 5.2 Osservatore croato in seno al foro consultivo L’osservatrice croata presso il foro consultivo Zorica Jurković annuncia che lascerà la propria attuale posizione all'interno dell’agenzia alimentare croata, quindi non sarà più rappresentante della Croazia in seno al foro consultivo. Ringrazia il foro consultivo e l'EFSA per la valida collaborazione e si compiace per l’ingresso della Croazia come membro a pieno titolo dal 1° luglio 2013. Catherine Geslain-Lanéelle si complimenta per i progressi compiuti dalla Croazia in materia di sicurezza alimentare e per il suo passaggio a elemento a pieno titolo. La ringrazia del contributo, augurandole ogni successo nel futuro incarico. 5.3 Partecipazione al consiglio di amministrazione in qualità di membri La Commissione europea porta all'attenzione dei membri il bando attualmente aperto per la sostituzione di sette dei 14 membri del consiglio di amministrazione dell'EFSA, il cui mandato è in scadenza il 30 giugno 2014. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 12 luglio 2013. Azione 13: i dettagli dell'invito a presentare candidature della Commissione relativo alla partecipazione al consiglio di amministrazione dovranno essere diffusi tra i membri 6 CHIUSURA DELLA RIUNIONE Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia il membro del foro consultivo del Regno Unito per aver ospitato la riunione a Londra, nonché gli altri membri dello stesso foro consultivo e gli osservatori per i preziosi contributi. Catherine ringrazia inoltre la segreteria del foro consultivo e il personale dell’EFSA per l’assistenza fornita da Parma. 17 / 17