Formato A4 (normale) - magazine
Transcript
Formato A4 (normale) - magazine
ANNO I - NUMERO 12 - LUGLIO 2007 - MENSILE GRATUITO DI BILIARDO - www.biliardoweb.com NE RESTERA’ SOLTANTO UNO! Attesissima poule finale al Palais di Saint Vincent: chi sarà il campione italiano 2006-2007? di Enzo Olivo Gustavo Zito Andrea Quarta Daniele Montereali Paolo Marcolin Crocefisso Maggio Crocefisso Maggio Daniele Montereali Paolo Marcolin Gianni Bombardi Riccardo Belluta Michelangelo Aniello Riccardo Belluta Andrea Quarta Gianni Bombardi Gustavo Zito Michelangelo Aniello CARAMBOLA POOL INTERVISTA WORLD CUP DI CARAMBOLA A CORFU’ POOL ITALIANO: SI CHIUDE LA STAGIONE AGONISTICA FIBIS: UN LUNGO PROCESSO DI RINNOVAMENTO di Roberto Garofalo di Francesco Tomati di Paola Luzzi Caudron torna alla vittoria Bilanci, considerazioni e uno sguardo al futuro Intervista al Responsabile Nazionale Sez. Stecca: Claudio Bono Si è chiusa, anche quest’anno, la stagione agonistica del pool in Italia. Come sempre, negli SEGUE A PAG. 15 ultimi tempi, due ... In vista della nuova stagione agonistica, la redazione di BiliardoWeb, è andata a trovare il Responsabile Nazionale SEGUE A PAG. 7 della Sezione Stecca… La t radi zion al e tappa della prova era prevista in Grecia, a Volos, ma è stata spostata nell'isola di Corfù dall'11 al 17 Giugno. Si incomincia.. SEGUE A PAG. 17 BW Magazine IN www.biliardoweb.com QUESTO NUMERO DI PAG 2 BW MAGAZINE: Ne resterà soltanto uno Dopo la prova di Mirabella tutto è pronto per il gran finale di Enzo Olivo a pagina 3 di Paola Luzzi a pagina 7 di Fabio Margutti a pagina 21 di Roberto Garofalo a pagina 6 di Roberto Garofalo a pagina 17 di Roberto Garofalo a pagina 25 di Roberto Garofalo a pagina 26 di Francesco Tomati a pagina 15 di Enrico Galli a pagina 12 di Enrico Galli a pagina 19 F.I.BI.S.: Un lungo lavoro di rinnovamento Intervista a Claudio Bono, Responsabile Nazionale Sezione Stecca Le Traiettorie del Biliardo - TECNICA Lezione n°8: Mappare un biliardo Firenze: seconda prova di tre sponde Secondo ed ultimo appuntamento per le qualificazioni di Saint Vincent World Cup di 3 Sponde a Corfù Caudron torna al successo Le 76 figure di Weingartner - parte 10 Prosegue il percorso di allenamento alla carambola: figure 49-52 3 sponde - Position Play - parte 6 Anche a 3 sponde la costruzione della serie è fondamentale: miglioriamola! Pool italiano: si chiude la stagione agonistica Bilanci, considerazioni e uno sguardo al futuro Un anno di Snooker Rivisitiamo la stagione 2006/2007, per scoprire cosa ci riserverà quella che sta per iniziare Alla scoperta del «Pianeta Snooker» Prima parte: lo snooker è un gioco affascinante dai mille segreti. Proviamo a svelarne qualcuno BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 3 NE RESTERA’ SOLTANTO UNO Dopo la prova di Mirabella tutto è pronto per il gran finale Con la conclusione della 7a prova del circuito BTP la classifica generale ha definitivamente annunciato i protagonisti che si contenderanno il titolo di Campione Italiano per la stagione agonistica 2006/2007. Non vi era sicuramente modo migliore per anticipare il gran finale. Il tabellone di Mirabella Eclano, infatti, non ha risparmiato colpi di scena con continui cambi di posizione in classifica ad ogni incontro concluso. A rischiare l'eliminazione più di tutti è stato Crocefisso Maggio, che perdeva inaspettatamente al primo turno contro Paolo Marcolin, vincitore della 4° prova BTP di Fiumicino Giangregorio, fermandosi a quota 246 punti in classifica e dando possibilità di recupero a più di un pretendente. Il primo salvataggio per il brindisino è stata l'uscita di scena di Salvatore Mannone che mancava la qualificazione proprio a causa della sconfitta nei quarti per mano di Silvano Cicuti. Come in molti avevano previsto anche Andrea Quarta, in ottima forma dopo le vittorie nelle gare nazionali di Chiaravalle e Biella, cominciava la rimonta avendo la meglio su Bellocchio, Bombardi e Marcolin. In semifinale Quarta, oramai qualificato, veniva opposto a Cicuti, matematicamente nei primi 8 in caso di vittoria ancora ai danni di Maggio. Nessun calcolo da parte del giovane pugliese che vinceva per 3 a 1 prima su Cicuti e successivamente su Belluta in una finale che contava solo per delineare le posizioni di vertice senza variare i nomi dei primi 8. Da giovedì 5 luglio, quindi, la stagione agonistica 2006/2007 vivrà l'atto conclusivo nella consueta sede di Saint Vincent. A sette giorni dall'inizio, precisamente il 12, i riflettori saranno puntati sull'evento più importante di tutta la manifestazione con la disputa della poule finale che terminerà con la proclamazione del nuovo Campione Italiano. I protagonisti dello scontro per l'aggiudicazione del titolo sono, in rigoroso Michelangelo Aniello, due secondi piazzamenti per lui nella stagione ordine di classifica: Paolo Marcolin, Daniele Montereali, Andrea Quarta, Riccardo Belluta, Michelangelo Aniello, Gustavo Zito, Gianni Bombardi e Crocefisso Maggio. Rispetto agli anni passati la prima novità arriva subito dal cambiamento della formula per la disputa della poule: i classici due gironi lasciano il posto agli incontri ad eliminazione diretta disputati al meglio dei 7 set ai 60 punti , con accoppiamenti decisi in base alle posizioni di arrivo in graduatoria. Regolamento alla mano il tabellone finale sarà questo: BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 4 Crocefisso Maggio, vincitore a Chianciano (SI) e a Modena Sicuramente anche quest'anno lo spettacolo non si farà attendere, con scontri ad altissimo tasso tecnico tra giocatori ormai da anni abituati a calcare le scene più importanti del panorama biliardistico uniti a nuovi campioni come Montereali e Marcolin che in questa stagione hanno saputo capitalizzare al meglio il loro periodo di forma; il romano trionfando nel classico Grand Prix di novembre e nella tappa di Rho ed il varesino conquistando il gradino più alto del podio nella prova di Fiumicino, oltre a vari piazzamenti che gli hanno consentito di occupare la leadership provvisoria in classifica. Pare molto difficle, in questa edizione più che mai, esprimere un pronostico sul nome del possibile vincitore: tutti , chi Riccardo Belluta, secondo posto a Spadafora (ME) e Mirabella (AV) più chi meno, hanno sicuramente le carte in regola per poter predominare. Interessante comunque potersi soffermare su alcuni dati statistici per meglio conoscere il cammino durante la stagione degli 8 qualificati. Scontri Diretti Gianni Bombardi, secondo alla 3° prova Btp di Rho(MI) Per prima cosa diamo uno sguardo agli scontri diretti che si sono disputati tra gli 8 finalisti nel corso della stagione: (vedi tabella in alto) Per ogni incontro del primo turno c'è un precedente in questa stagione: Maggio vinse a Chianciano su Marcolin per 3 a 1 così come Montereali nella finale della 3° prova a Rho su Bombardi. Tra Aniello e Belluta si registra il 3 a 0 a favore del Campione in carica nei quarti di finale della seconda prova di Cecca- BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 5 Vittorie totali Analizzando la stagione in base al numero di incontri vinti le posizioni in classifica cambiano sostanzialmente: Daniele Montereali, grazie al successo nel Grand Prix, conquista la vetta di questa particolare classifica, con 23 vittorie totali, seguito da Andrea Quarta e Crocefisso Maggio. Per trovare il leader dell'attuale classifica Paolo Marcolin bisogna scorrere l'elenco fino alla quarta posizione, grazie alle 16 vittorie all'atti- Daniele Monterali, primo al Grand Prix Goriziana e a Rho (MI) Andrea Quarta, vincitore dell’ultima prova di Mirabella (AV) no, mentre Zito riuscì ad avere la meglio su Quarta per 3 a 1 nella prova di Modena. Osservando con più attenzione, anche in base ai possibili accoppiamenti in semifinale, da notare nella parte bassa del tabellone le 2 vittorie di Andrea Quarta su Gianni Bombardi, possibili avversari in caso di vittoria al primo turno, ed il successo di Montereali sullo stesso Quarta al Grand Prix. Nella parte alta del tabellone è Maggio a farla da padrone con il successo per 3 a 0 ai danni di Aniello nella finale della prova di Chianciano, oltre alla vittoria su Marcolin citata in precedenza. Maggio, inoltre, è l'unico giocatore tra gli 8 che non ha patito sconfitte negli scontri diretti con gli altri pretendenti. pre, con la continua partecipazione fin dal 2002. Ma anche Quarta ed Aniello, seppur più giovani, non sfigurano staccando il biglietto per le finali per la quarta volta consecutiva. Bombardi si conferma dopo le finali della passata stagione e con un totale di 3 presenze negli ultimi 5 anni, così come Maggio e Belluta, che rientrano dopo un anno di astinenza. Infine le liete sorprese di quest'anno Marcolin e Montereali, alla loro prima apparizione tra i "magnifici 8". Da sottolineare, ad onor del vero, la sfortuna patita dal romano nella passata stagione che perdeva l'ottava posizione in classifica per soli due punti. Dopo queste considerazioni nessun risultato pare essere scontato. A conferma di ciò anche la recente storia delle finali del 2006, quando il super favorito di allora Andrea Quarta, con all'attivo ben 3 vittorie nelle ultime prove del circuito dovette arrendersi all'exploit di Michelangelo Aniello, artefice di una stagione sottotono ma capace di rendere al massimo nei momenti decisivi. Con la nuova formula degli scontri diretti non ci sarà occasione di recupero: chi in quei giorni avrà anche un pizzico di fortuna in più sarà sicuramente avvantaggiato. La sfida tra i campioni da anni al top come Zito, Maggio, Bombardi e Belluta ed i giovani talenti Marcolin, Quarta, Montereali ed Aniello è oramai alle porte. Non ci resta che aspettare l'inizio degli incontri: l'unica certezza è che ne vedremo delle belle. di Enzo Olivo vo a pari merito con Belluta. Quest'anno, però, il circuito è stato caratterizzato anche dalle note vicende che hanno portato alla lunga squalifica di Maggio, che non avendo potuto partecipare a ben 3 prove parte sicuramente svantaggiato in questa graduatoria. Per rendere più equo il risultato potremo affidarci ad un ulteriore classifica, che tenga conto delle vittorie conquistate in percentuale agli incontri disputati. In questo caso il brindisino raggiunge il 1° posto con 17 vittorie su 21 (escludendo gli incontri nei gironi eliminatori della prova di Modena) ed una percentuale di successo che supera la soglia dell'80%. Molto più distaccati tutti gli altri, con Marcolin in seconda posizione che ottiene una media di successi che sfiora il 70% (16 su 23). Livellati intorno al 65 % tutti gli altri finalisti. Storico Gustavo Zito, vincitore della 2° prova BTP di Ceccano (FR) Interessante, infine, ricordare le partecipazioni negli anni passati per gli 8 finalisti di questa edizione. Zito ancora una volta conferma la costanza che lo contraddistingue da sem- BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 6 FIRENZE, SECONDA PROVA DI 3 SPONDE Secondo e ultimo appuntamento per le qualificazioni di Saint Vincent più di uno di media; a punteggio pieno accedono agli ottavi solo altri due, Rufini e Cuomo. Le medie sono buone: Consagno e Liporesi si posizionano intorno a 0.750, e Galli, vera piacevole sorpresa nei gironi eliminatori, raggiunge lo 0,651. Negli ottavi incomincia il calo progressivo di Sebastiano Ruocco: solo 0.606 con Frabetti. Bene invece Vitiello e De Biasi, con media vicinissima Daniele De Biasi, di Treviso, è il vincitore all'uno. della seconda prova di qualificazione Esce di scena Liporesi, che contro De Biasi gioca bene, ma è superato nel Dopo la prova di Latina del Maggio finale di partita: è comunque sua la scorso, eccoci alla seconda ed ultima migliore media generale di tutto il tortappa per i giocatori delle zone Nord e neo (0.726). Centro-Sud. La partecipazione, stavolta, è ridotta nel numero di partecipanti e bisognerebbe analizzarne meglio la causa. Anche il secondo classificato di Latina, De Franceschi, è qui assente, e pertanto, per lui, la speranza di poter comunque rientrare nei sei qualificati per S.Vincent è molto debole. Per contro, si sono iscritti alla prova Peppino Consagno e Daniele De Biasi, entrambi assenti, per diversi motivi, al primo appuntamento. Sono proprio loro che accedono alle due semifinali che, come vedremo, riserveranno delle sorprese piacevoli. Erano 20 gli iscritti, ed era stato possibile costituire 5 gironi da 4 giocatori, ma un partecipante ha dovuto cancellare l'iscrizione all'ultimo momento ( furto della macchina con cui doveva raggiungere Firenze !). Così, si è giocato con 4 gironi da 4 e un girone sbilanciato, con 3 giocatori. Comincia benissimo Ruocco, vincitore della prima prova, con due vittorie a Nei quarti, Ruocco si riprende e annienta il povero Vitiello, che invece proprio nel precedente torneo di Latina aveva messo in difficoltà l'avversario. De Biasi vince di un solo punto su Mollo, e Consagno la spunta su Garofalo. Galli riconferma le sue medie e guadagna la semifinale con un bel 0.625 e una serie di 6, che rimarrà la migliore di tutto il torneo. Le due semifinali sembrano divise per regioni: Campania e nord Italia; infatti, Ruocco è contro Consagno, mentre sull'altro tavolo vi sono De Biasi (TV) contro Galli (BO). La partita più attesa è sicuramente la prima, ma delude fortemente le aspettative di tutti i presenti: vince Ruocco, ma al limite delle 40 riprese, e Consagno fa solo 10 punti; le medie sono 0.350 e 0.250. Oscuri meccanismi psicologici sembrano entrati in campo per i due... Chissà! De Biasi, invece, gioca bene, 0.800, contro un Galli già ampiamente soddisfatto della sua prestazione globale. La finale tra Ruocco e De Biasi indica il primo nelle previsioni per la vittoria; ma Ruocco, a cominciare dalla metà della precedente partita contro Consagno, sembra aver perso tutto lo smalto e la maestria del suo gioco calibrato e sensibile. Daniele, al contrario, imposta una gara perfetta, guadagna punti su punti, alcuni dei quali eseguiti con grande maestria, e lascia Ruocco a sole 11 carambole. Bravo Daniele! Unico rammarico, per lui, quello di non poter accedere all'assoluto di S.Vincent per aver saltato la prova di Latina. Va via contento ugualmente. La sua gioia, comunque, si completa appena due giorni dopo, al momento di scrivere questa cronaca: Rufini rinuncia all'assoluto per motivi di lavoro e lascia così il posto al primo dei non qualificati, per l'appunto De Biasi. Un torneo che ha lasciato, fatte qualche piccole eccezioni, tutti contenti per la propria prestazione; oltre al già citato Enrico Galli, vera rivelazione della gara, anche Riccardo D'Atri ha compiuto un bel passo in avanti per risultati e media, quest'ultima essenziale parametro di riferimento per misurare il proprio iter biliardistico. Da notare il continuo miglioramento anche del romano Gastone Frabetti ed il ritorno alle gare, dopo anni di assenza, del triestino Pierpaolo Vattovani. La gara è stata diretta, senza la minima sbavatura, dal responsabile sezione carambola per la zona centro-nord, Franco Careddu; anche stavolta, come nelle altre gare della stagione in corso, ha sacrificato la sua voglia di giocare per supervisionare il campionato; bravo e grazie da parte di tutti i partecipanti! Ecco di seguito i 6 giocatori, ordinati per media generale, che andranno all'assoluto di S.Vincent: 1. Ruocco Sebastiano - 0.770 2. De Biasi Daniele - 0.638 3. Garofalo Roberto - 0.569 4. Vitiello Nello - 0.548 5. Galli Enrico - 0.507 6. Mollo Ennio - 0.434 BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 7 F.I.Bi.S.: UN LUNGO LAVORO DI RINNOVAMENTO Intervista a Claudio Bono, Responsabile Nazionale Sezione Stecca In vista della nuova stagione agonistica, la redazione di Biliardoweb, è andata a trovare il Responsabile Nazionale della Sezione Stecca della F.I.Bi.S, Claudio Bono, che ci ha gentilmente rilasciato questa intervista. Claudio Bono nasce il 1 Ottobre del 1958 a Brescia, città dove attualmente risiede e svolge la sua attività lavorativa di rappresentanza per un’azienda del posto. Claudio qualche anno fa ha deciso di dedicarsi anima e corpo al biliardo, non tanto a quello giocato, ma mettendo tutte le sue energie, la sua esperienza, e la sua volontà in quell’attività che sta alla base di tutto: l’organizzazione. Da diversi anni ricopre la carica di Responsabile Nazionale Sezione Stecca e ci racconta, in questa intervista, i progetti, le aspettative, e le speranze della Federazione. progetti della Federazione per l'imminente futuro e quelli a lunga scadenza? «Andrea Mancino, da qualche anno nuovo Presidente Federale, ha intrapreso il suo mandato portando all’interno del Consiglio Federazione una serie di progetti che mi trovano in assoluto accordo, in primis il corso di formazione dei dirigenti regionali e provinciali, che si è tenuto a Formia i primi giorni di quest’anno, con lo scopo di fornire ai dirigenti stessi tutte le informazioni utili e necessarie per ope- BW: Quanti tesserati raccoglie la Federazione in Italia nelle diverse specialità? «La Federazione raccoglie circa 20.000 giocatori suddivisi nelle varie specialità: stecca, carambola, pool e boccette; oltre a queste vanno conteggiate le tessere di 4° categoria ossia quelle riservate agli amatori, che non fanno gare e che rappresentano un numero abbastanza considerevole. Per quanto riguarda la sezione “stecca” il numero è costante ogni anno, mentre per le “boccette” e il “pool” i dati degli ultimi anni sono stati abbastanza discontinui anche se, per l’anno prossimo, prevediamo un incremento della sezione “boccette”, con il recupero di numerosi tesserati di alcune zone d’italia e anche della sezione “pool” grazie all’accordo che stiamo raggiungendo in questo periodo con l’IPF. La regione con il numero più alto di tesserati è la Lombardia. E’ stato deliberato dal Consiglio Federale che dall’anno prossimo, le numeriche dei tesserati, verranno pubblicate sulla rivista della Federazione “Biliardo Più” mese per mese, divise per sezioni e territorialità.» BW: Si è tenuto pochi giorni fa il Consiglio Nazionale. Quali sono i Claudio Bono durante la premiazione della prova BTP di Chianciano (SI) rare con i C.S.B. locali al fine di realizzare le famose Società Sportive sulle quali contiamo molto per l’avvicinamento al Coni. Oltre ad esporre e chiarire il programma sportivo della Federazione, il corso di formazione è servito soprattutto a spiegare ai collaboratori territoriali l’importanza della crescita e della struttura delle Società Sportive, dei benefici fiscali che le leggi sullo sport prevedono per queste società, ed è stato dato, inoltre, un grosso apporto tecnico amministrativo grazie anche alla presenza di Andrea Mancino che, essendo dottore commercialista, ha informato tutti i partecipanti sulla parte fiscaleamministrativa delle società sportive; di rilevante importanza anche la presenza di un membro della giunta del Coni che ha spiegato a tutti i partecipanti l’importanza di avere una Federazione unita e che lavori in parallelo e secondo le direttive del Coni stesso. Altro punto sul quale si è discusso molto a Formia ma che fa anche parte dei nuovi progetti della Federazione, che per me è fondamentale e che non è ancora stato ben recepito dalle nostre società sportive, è la promozione del biliardo: è un aspetto determinante per lo sviluppo del nostro sport che si rende necessario per garantire, al prossimo ricambio generazionale, un futuro al nostro sport mantenendo e cercando di incrementare le numeriche dei giocatori e degli appassionati. Per rendere tutto questo istituzionale, secondo il nostro avviso, c’è un passaggio fondamentale: quello di avere degli Istruttori Federali con regolare patentino emesso dalla Federazione e qui prendiamo in considerazione il discorso del Corso Istruttori tenutosi l’anno scorso a Saint Vincent in collaborazione con Pietro Croci, consigliere federale, che vedrà, più avanti, uno sviluppo di tale iniziativa anche in altre località italiane (centro-sud) proprio per incrementare il numero degli abilitati all’insegnamento; naturalmente un’iniziativa di questo tipo ha visto Saint Vincent come sede ideale per poter contenere al massimo i costi del corso stesso e inoltre presentava disponibilità degli spazi e degli istruttori stessi intervenuti al Palais in occasione dei Campionati Italiani di Biliardo, ma ci sono situazioni che si prestano, e sulle quali stiamo lavorando, al centrosud come ad esempio il Centro di preparazione Olimpica del Coni dell’Acqua Acetosa (RM) o Formia stessa. Naturalmente servono location strategiche che permettano un facile raggruppamento di istruttori e allievi e questo non solo per la sezione “stecca” visto che, a partire dall’anno prossimo saranno previsti corsi istruttori anche nelle altre discipline. Sempre per quanto riguarda la promozione del biliardo, in occasione dei prossimi Giochi della Gioventù, abbiamo in ballo la firma di un protocollo di intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione, peraltro promosso dal Coni stesso, che comprende l’introduzione BW Magazine www.biliardoweb.com Bono premia Montereali in occasione della 3° prova BTP di Rho (MI) del biliardo nelle scuole, altro progetto promosso da Mancino e sostenuto dall’intero Consiglio Federale. E’ naturale che dobbiamo offrire ad un’istituzione pubblica quale il Ministero della Pubblica Istruzione una serie di persone che siano in grado di poter entrare nelle scuole come “Istruttori Federali qualificati”, come succede per tutti gli altri sport e da qui l’importanza del corso istruttori. Due parole le voglio spendere anche per il primo Campus Giovanile, altro progetto promosso dalla Federazione che si terrà nei prossimi giorni a Formia, in una struttura dove si sono allenati i più importanti rappresentati dell’atletica leggera italiana (sul sito FIBiS tutte le informazioni). Un progetto importante, sperimentale, che ci metterà un po’ di tempo per essere “digerito” ma sul quale contiamo molto, che ha uno scopo molteplice: essere un momento di aggregazione giovanile dove i ragazzi possono fare dell’attività psico-fisica coadiuvati da validi istruttori e insegnanti abbinandola all’insegnamento del biliardo. E per ultimo, ma non certo per importanza, vorrei sottolineare un’altra importante iniziativa della C.F.U.G. (commissione federale ufficiali di gara) con in testa il presidente Raffaele Di Gennaro in collaborazione con i re- sponsabili delle varie sezioni: il Corso per Arbitri e Direttori di gara. La parte relativa agli arbitri è stata curata lo scorso anno, sempre in questo periodo in occasione dei Campionati Italiani 2006 a Saint Vincent, e quest’anno, sempre nella stessa sede, si terrà il corso di formazione per direttori di gara; devo dire che entrambi i corsi ci hanno dato molta soddisfazione in termine di numeriche di iscritti e di apprezzamenti espressi dagli stessi sulla qualità dei corsi» BW: IPF e FIBiS, accordo raggiunto? «L’unione FIBiS e IPF è una cosa sulla quale lavoriamo da molto tempo. Le divisioni che ci sono state in passato e che io ho vissuto in prima persona, non hanno mai portato a niente di positivo, molti pensano che più concorrenza c’è e meglio è perché tutti sono spronati a far meglio; io e Andrea Mancino non siamo di questo avviso, anzi: le divisioni hanno sempre e PAG 8 solo portato a dei frazionamenti inutili che, a loro volta, hanno lasciato lungo il percorso di mesi e anni dei “cadaveri” in termine di numeriche di tesserati. Un esempio tra tanti il Veneto che ha sempre contato un numero interessantissimo di giocatori e che in questo momento ha un attività limitata a numeriche ridotte, indipendentemente dalle Associazioni che seguono l’attività nella zona, e questo è avvenuto in altre regioni italiane. Ci sono stati, recentemente dei contatti tra la Federazione e l’IPF attraverso il direttore sportivo dell’IPF stessa, il Sig. Vanja Jogan culminati con la partecipazione agli ultimi due Consigli Federali di Gardin (Presidente della IPF, ndr) e Jogan stesso, nei quali si è discusso in termini di comunione di intenti sportivi e di riunificazione dell’attività sportiva nazionale del pool senza nessuna promessa economica da entrambe le parti. Ci sono quindi i presupposti per pensare, a breve termine, ad un nuovo programma comune per la gestione e lo sviluppo del pool in Italia.» BW:Da qualche tempo sta emergendo in Italia una nuova disciplina sportiva: lo snooker. Cosa ne pensa la Federazione? C’è qualche iniziativa in questa direzione? La Federazione segue con attenzione questa nuova disciplina che si sta lentamente sviluppando in Italia grazie anche alle molteplici ore di snooker offerte da Eurosport. Purtroppo, al momento, in Italia esistono pochissimi tavoli dove praticare questo affascinante sport e gli appassionati sono tuttora un numero esiguo; con alcuni di loro ho avviato personalmente dei contatti tramite alcuni siti internet che seguono questa disciplina. Le condizioni attuali non ci permettono quindi di pensare all’organizzazione di BW Magazine manifestazioni di questo tipo ma ci auguriamo, viste anche le richieste di alcuni di aumentare sul territorio il numero di biliardi da snooker, vista la continua crescita mediatica di questo sport, e visto il crescente interesse per questa nuova disciplina che in un prossimo futuro ci sia la possibilità di organizzare una sezione apposita con un’attività di rilievo sul territorio. BW: Si vocifera molto sul biliardo con le buche, come stanno davvero le cose? Cambieranno i biliardi in Italia nei prossimi anni? «Alcuni anni fa, ancora durante il mandato di presidenza dell’avvocato Emanuele Principi, era stata avanzata da parte di un gruppo di giocatori e di alcuni dirigenti l’idea di un nuovo biliardo ed è stata istituita una commissione atta a seguire questo progetto. Successivamente è stato realizzato un prototipo, è stato testato ed è stato presentato al Consiglio Federale un resoconto finale. Durante il Consiglio Federale, nella delibera ufficiale, il presidente Andrea Mancino ha fatto un intervento molto chiaro in cui viene specificato che il “nuovo biliardo” verrà preso in considerazione solo per una nuova specialità che niente ha a che fare con l’attuale disciplina dei 5 birilli; tanto è vero che, sempre nella stessa delibera, viene specificato che tutte le competizioni a livello nazionale e internazionale continueranno ad essere giocati sul biliardo www.biliardoweb.com internazionale; quindi non è prevista nessuna sostituzione. Tutto questo alla luce del fatto che ci siamo resi conto che in passato è stato commesso un grave errore: nel passaggio dal vecchio biliardo al biliardo internazionale non si è tenuto conto di quella grande numerica di tesserati, sia per la stecca che per le boccette, che ha continuato a giocare sui vecchi biliardi. In alcune zone come la Liguria, Lazio e Sicilia ad esempio, esistono ancora molti di questi biliardi dove i giocatori non hanno possibilità di competizione istituzionale. Anche per il pool ad esempio, cito un campionato a squadre che si svolge tutt’ora nel Lazio che si gioca ancora sui biliardi vecchi con le buche che comprende un numero molto interessante di giocatori. Il “nuovo biliardo” sarà molto diverso dal vecchio biliardo con le buche, ricordo, per chi volesse vederlo, che a Saint Vincent, in occasione delle Finali dei Campionati Italiani, sarà in esposizione il primo modello realizzato. Fermo restando che l’attività sportiva continuerà a svolgersi con le modalità attuali, dalla prossima stagione sarà la Serie A a sperimentare la nuova specialità biliardistica, atto dovuto al lungo e duro lavoro della commissione istituita dalla Federazione.» BW: Come è visto il nostro gioco nel resto del mondo? Si pratica? In quali nazioni maggiormente? Pensi che si possa esportare ulteriormente? E come? PAG 9 «Francia, Svizzera, Danimarca Germania e Olanda si sono mosse rispetto agli anni passati e con la nascita della Commissione Tecnica Europea per i 5 birilli si sono impegnate notevolmente per lo sviluppo della nostra specialità al loro interno. Per quanto riguarda il resto del mondo il gioco all’Italiana è diviso tra Argentina, dove peraltro continuano a giocare sul loro biliardo e viene chiamata specialità “casino”, e Uruguay. Dal mio personale punto di vista la bellezza del gioco del biliardo è anche, in alcuni casi, il suo peggior difetto: in ogni Nazione si sono sviluppate delle specialità che rispecchiano l’identità del Paese stesso e che vengono giocate su biliardi diversi. Ad esempio in Russia stanno giocando molto alla Piramide Russa che è un gioco poco conosciuto da noi ma molto affascinante e questo succede in ogni Paese dove c’è una cultura biliardistica. Questo frazionamento di specialità, che è la cosa più bella del biliardo è anche un po’ la croce del biliardo stesso anche a livello internazionale: magari sappiamo chi è il campione mondiale di Pool o di Carambola ma non conosciamo il nome del campione di Piramide Russa o di Casino. La crescita internazionale di uno sport è dovuta anche al fatto che si pratica ovunque con le stesse regole, con lo stesso attrezzo e sullo stesso campo, cosa che per il biliardo è praticamente impossibile.» BW: Cosa manca secondo te al biliardo per tornare ai livelli di 15 anni fa, ai tempi di TELE+ per intenderci? Claudio Bono e Andrea Mancino “impegnati” sul panno verde «Io penso che i tempi di TELE+ siano stati un momento molto positivo per il biliardo, ma al tempo stesso si è camminato con un passo troppo lungo rispetto alle possibilità del nostro sport. Non voglio dilungarmi nei dettagli ma è evidente che nel momento in cui le trasmissioni tv dovevano essere supportate anche da sponsor reali che poi non ci sono stati… è crollato tutto. Alla luce di questo io credo che ci sia stato anche qualche danno diretto di grossa entità per il biliardo: a seguito di quel periodo ne sono arrivati altri veramente bui con delle grosse spaccature ed è stato duro, e lo è tuttora, per la Federazione recuperare i pezzi. Cosa manca al biliardo? Un sacco di cose: bisogna lavorare per la creazione delle società sportive che ci permettono BW Magazine di arrivare al Coni e quindi farci entrare come Federazione Ufficiale nel Coni stesso per poter partecipare alla divisione della parte economica che spetta a tutte le Federazioni riconosciute; è un processo lungo che richiede anni di affiliazione, di esami dei bilanci preventivi e consuntivi (i nostri bilanci vengono costantemente esaminati da dei revisori del Coni all’interno della Federazione). I progetti che stiamo portando avanti sono stati molto apprezzati dal Coni che ci onorerà, settimana prossima, con un riconoscimento ufficiale per il lavoro che stiamo svolgendo. Bisogna inoltre rilanciare l’immagine della Federazione sul territorio nazionale e non solo: per fare questo ci siamo affidati a dei professionisti del settore sportivo che seguono altre discipline come il tennis e il rugby, tanto per fare un esempio, e una volta raggiunto questo obiettivo cercheremo delle risorse economiche che, a mio avviso, devono essere completamente al di fuori del settore biliardistico. Ci aspetta un percorso lungo sul quale confidiamo per il rilancio dell’attività biliardistica in Italia e non solo.» www.biliardoweb.com l’organizzazione dell’attività sportiva nazionale sul territorio lasciando alla Federazione la gestione contabile, la normativa, il tesseramento, la gestione delle sezioni, la collaborazione con le delegazioni regionali e provinciale che collaborano sul territorio con le società sportive. La New Project è la società che ha il mandato da parte della Federazione per gestire l’attività di vertice del biliardo in Italia che da qualche anno a questa parte è incrementata notevolmente, PAG 10 a causa delle necessità televisive, come è stato per esempio per la pallavolo che ha eliminato il cambio palla, ci sono una marea di tiri in più rispetto agli anni addietro, e la forza del giocatore sta nell’eseguire il tiro che ha una percentuale di sicurezza e di riuscita maggiore. Sulle basi di quanto ho anticipato posso dirti che ammiro molto Gustavo Zito per tecnica, impostazione e soluzione di gioco ma al tempo stesso ammiro la caparbietà e la grinta di Crocefisso Maggio nell’azzardare tiri che nessun altro osa tentare. Sono anche particolarmente legato sia per il gioco sia come persona a Vitale Nocerino, e anche se è passato molto tempo ogni volta che entro al Palais di Saint Vincent mi viene automatico tornare con la memoria a questo giocatore che ha dato tanto al biliardo, come del resto anche a Riccardo Masini, due persone che sono state importantissime per me e per il biliardo.» BW: Ci fai il tuo personale pronostico sulla poule finale? «E’ difficile fare pronostici su questa poule anche in funzione della nuova formula di gioco, scontro diretto invece del girone all’italiana. Le ultime BW: FIBiS e New Proprove del campionato ject, ci spieghi che ruoevidenziano la forma di lo ha la New Project e due giocatori in particolacome collabora con re: Maggio e Quarta. Fervoi? Modena: Claudio Bono premia Giovanni Triunfo mo restando che non mi «Il rapporto Fibis - New dispiacerebbe un nome nuobasta pensare che io ho assistito, al mio Project inizia due Consigli Federali vo, giovane (sorride...), visto che, a arrivo in Federazione, a delle prove del addietro. Preciso che noi siamo entrati mio avviso, rappresenta un campionato professionistico che racconella Federazione trovandoci nelle mabell’esempio di giusto atteggiamento e glievano un numero davvero esiguo di ni una struttura che presentava debiti modo di porsi sul biliardo.» iscritti, mentre oggi ci vediamo talvolta molto elevati e abbiamo dovuto lavoracostretti a limitare il numero degli ire molto per riportarla in attivo, prima BW: Come sei diventato Respansabiscritti alle prove BTP.» con Principi e ora con Mancino. La le Nazionale? Quale è stata la tua Federazione presentava una struttura carriera all'interno della FIBiS? E' centrale troppo onerosa rispetto alle BW: Hai un giocatore preferito? la tua principale occupazione? entrate che avevamo, a partire dalla «Il mio giocatore ideale è senz’altro un sede, dal numero degli impiegati e dal«La mia vita è sempre stata circondata insieme di diversi giocatori ma voglio la gestione interna di tutta l’attività da hobbies e passioni sportive, ho inifare una premessa: il biliardo è cambiasportiva. Si è pensato allora di alleggeziato da bambino con lo sci e il rugby to molto negli ultimi anni come tanti rire la struttura affidando ad una socieanche a livello agonistico e poi, una altri sport, si è velocizzato molto anche tà esterna la gestione e volta finito il servizio militare mi sono BW Magazine dedicato al rally con una squadra privata partecipando a manifestazioni a carattere nazionale che mi vedeva, oltre che nel ruolo di navigatore, anche in quello di organizzatore che è un aspetto che mi ha sempre affascinato molto. Già allora mi ero avvicinato al biliardo ma solamente a livello di “partitella con gli amici”. Purtroppo durante le prove del rally di Lecce ho avuto un grave incidente che mi ha costretto a lasciare questo bellissimo sport al quale ero molto affezionato e mi sono avvicinato al mondo del biliardo. Tramite un CSB come tutti, ho conosciuto un giocatore molto forte, un certo Mingardi che si allenava spesso con Gustavo Torregiani e ho passato molto tempo seduto al biliardo 2 a guardare, osservare, imparare finchè un giorno, il Mingardi stesso mi disse “dai gnaro, prendi su la stecca e vai al biliardo 2” e proprio su quel biliardo ho iniziato ad imparare l’arte del biliardo ed appassionarmi è stato facile. Il CSB2 dove giocavo abitudinariamente mi ha chiesto in seguito di organizzare alcune manifestazioni; la più importante, dopo il Mondiale di Ferrara, è stata una gara Nazionale che ha visto la partecipazione di circa 600 iscritti con la presenza di tutti i giocatori di spicco. Da qui è partita la mia collaborazione a livello regionale con Francesco Dai con il quale abbiamo riorganizzato il calendario regionale delle manifestazioni e nel frattempo mi occupavo dell’attività provinciale di Brescia durante il periodo della spaccatura che aveva visto la fuoriuscita di molti giocatori d’eccellenza dalla Federazione e la nascita della Biliardo Pro. Proprio in questo lasso di tempo mi è stato chiesto dalla Federazione se volevo ricoprire l’incarico di Responsabile Nazionale della Sezione Stecca, ruolo che ho accettato con molto entusiasmo affiancato da un gruppo di collaboratori di fiducia tra i quali Gabrio Volante, Ulisse Calzi e Raffaele di Gennaro, e con l’impegno da parte dei dirigenti federali che non ci sarebbero state pressioni politiche sul nostro operato. La necessità impellente era quella di riconquistare la fiducia della base riorganizzando una serie di regole ferme e precise che permettessero a tutti i tesserati, di qualsiasi categoria essi fossero, di poter praticare il biliardo nel rispetto delle normative, e per fare questo abbiamo riorganizzato le categorie, le prove di qualificazione, e tutto l’assetto tecnico sportivo della sezione. Dopo questo periodo di lavoro nel quale la www.biliardoweb.com PAG 11 Bono, ai Campionati Italiani di Saint Vincent, premia Cinzia Ianne mia carica era avvenuta per affidamento d’incarico, sono stato riconfermato alla presidenza della Sezione Stecca con regolari elezioni sia nel mandato di Principi che in quello di Mancino. Non è sicuramente la mia principale occupazione, ne è l’occupazione principale di nessun dirigente della FIBiS.» BW: C'è chi sostiene che il numero dei Nazionali e dei Nazionali-Pro è eccessivo, che sarebbe meglio una soluzione che preveda un minor numero di giocatori d'eccellenza con remunerazioni più elevate soprattutto per la categoria dei Nazionali che al momento non usufruisce di nessun vantaggio se non quello della testa di serie. Cosa ne pensi? «Quando io sono arrivato alla sezione Stecca oltre alle numeriche che tu hai citato c’erano anche un’ottantina di Master, non eravamo in possesso di classifiche attendibili per poter fare una cernita tanto è vero che per i primi anni abbiamo mantenuto la categoria fermo restando il progetto di ridistribuire i giocatori fino all’eliminazione completa della categoria stessa. Ricordo che la FIBiS è una Federazione dilettantistica dove non può essere, per statuto, considerata la figura del “professionista” infatti nelle nostre classifiche la categoria di eccellenza figurano come Nazionali-Pro. L’attuale struttura del campionato B.T.P. che prevede che per la fine della stagione i primi 20 della classifica, di qualsiasi categoria essi siano, diventino le teste di serie del campionato successivo, garantisce il rispetto delle varie categorie esistenti. Diminuire ancora le numeriche delle categorie significherebbe creare uno squilibrio interno soprattutto per quanto riguarda la prima categoria, con il conseguente aumento sproporzionato delle seconde categorie. Sono situazioni che sulla carta potrebbero presentarsi efficaci e positive ma che poi, nella pratica, si scontrano con delle realtà ben diverse. Per quanto riguarda la remunerazione dei giocatori d’eccellenza, come dirigente penso che questo non sia compito della Federazione. In nessuna Federazione che io conosca succede questo, nemmeno in quelle che prendono i milioni di euro dal Coni per l’attività sportiva; i contributi del Coni vengono riversati nell’attività extra-nazionale magari dando valore ad un risultato di una Nazionale in una competizione internazionale, o per l’attività sportiva in generale.» BW: Il biliardo femminile è limitato a pochissime donne in Italia, c'è qualche iniziativa al momento per cercare di incrementare il numero delle giocatrici? «La Federazione ha sempre cercato di portare avanti l’attività femminile, anche nei momenti di profonda crisi della categoria stessa. Il fatto che poche ragazze si avvicinino al mondo del biliardo credo si da imputare, spesso, a come sono strutturati i nostri CSB e mi auguro che cambi questo tipo di mentalità. BW Magazine Quando noi parliamo di iniziative dirette ai giovani, campus giovanile, biliardo nelle scuole, non faccio alcuna differenza di genere. Mi auguro che queste attività servano anche per incrementare il numero delle ragazze che si possono avvicinare al nostro sport. C’è anche da considerare il fatto che il biliardo è uno sport difficile che richiede molti sacrifici e il fatto che i giovani d’oggi hanno mille interessi e mille opportunità rende ancor più difficile l’avvicinamento al biliardo stesso. Per quanto riguarda invece la categoria delle Nazionali Femminili, e questo ci tengo a dirlo, ho riscontrato personalmente, ma anche a detta di molti Nazionali-Pro che hanno potuto in questi ultimi due anni osservare da vicino le www.biliardoweb.com vostre prestazioni, visto che le gare femminili si tengono in concomitanza con il B.T.P., che il livello generale è molto cresciuto e questa è una cosa molto importante.» PAG 12 del calendario ufficiale che avverrà dopo il mese di agosto.» BW: B.T.P. 2007-2008, puoi darci qualche anticipazione? BW: Claudio non mi resta che ringraziarti per la disponibilità che ci hai accordato, avrei ancora mille domande da farti ma per il momento mi fermo qui… «Il B.T.P. dell’anno prossimo si svolgerà con le stesse modalità degli anni scorsi quindi 7 prove suddivise sul territorio nazionale. La prima prova sarà verso la fine di Ottobre a San Giovanni Rotondo; a seguire verrà disputato come di consueto il Gran Premio di goriziana a Saint Vincent e, nel mese di dicembre, il Gran Premio città di San Remo. Per il resto vi rimando all’uscita «Cara Paola, ora basta con le domande! Lo sai benissimo che due appassionati come noi potrebbero andare avanti per ore e ore… va a finire che questa intervista non la finiamo nemmeno per l’uscita del magazine! Ne approfitto per salutare tutti gli utenti di biliardoweb, e per augurare buon Saint Vincent a tutti.» di Paola Luzzi UN ANNO DI SNOOKER Rivisitiamo la stagione 2006/2007, per scoprire cosa ci riserverà quella che sta per iniziare La stagione 2006/2007 di snooker che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata davvero molto interessante, offrendo numerosissimi spunti di cronaca. La prima cosa che ci piace sottolineare è lo straordinario successo che questo gioco sta riscuotendo anche nel nostro Paese: questo lo si deve in buona parte alla capillare copertura televisiva offerta dall’emittente Eurosport, che in occasione di ogni torneo importante confeziona un prodotto di altissima qualità; un ruolo importante è sicuramente quello di Maurizio Cavalli, le cui preziose telecronache accompagnano per mano anche lo spettatore inesperto, facendolo appassionare a un gioco complesso come lo snooker. Ma in generale, negli ultimi anni, questo sport sta dilagando a livello mondiale, uscendo ben al di fuori dei confini britannici anche ai massimi livelli. Basti pensare che nell’ultima stagione, su un totale di sette tornei validi per la classifica, due sono stati vinti da un australiano e uno da un cinese. E che dal calendario appena presentato, all’ormai classico China Open si affiancherà lo Shanghai Open, che aprirà la stagione 2007/2008 a metà agosto; il bacino orientale è quello in più rapida crescita (sia nello snooker che in altre specialità come il pool e la carambola), e non è difficile pronosticare una nutrita presenza di giocatori del sol levante ai vertici delle classifiche degli anni a venire. Ma passiamo all’analisi delle vicende sportive cui abbiamo assistito negli ultimi 12 mesi. Ding Junhui è stato il più veloce a partire dai blocchi, facendo suo il Northern Ireland John Higgins, campione del mondo e n°1 in classifica Trophy con una qualità di gioco e 10-3 che ha lasciato segni profondi una sicurezza tali da farlo etichettare nel ragazzo cinese: da quel giorno in su queste pagine come un «possibile avanti solo brutte sconfitte per lui, futuro dominatore assoluto della spetra cui un altro pesantissimo 10-2 al cialità». Il ragazzo ha confermato le mondiale contro lo stesso Ronnie. sue qualità negli appuntamenti sucNon crediamo che una battuta cessivi, ma proprio il suo secondo d’arresto come questa possa condiapice della stagione, la finale al Mazionare il futuro di Junhui (che resta sters di Wembley, segna una svolta, potenzialmente brillantissimo, spepurtroppo per lui in negativo: la ricialmente in prospettiva a medio vincita con Ronnie O’Sullivan ritermine), e lo attendiamo di nuovo ai chiama quasi alla memoria lo storico mass im i l iv el li sin match di pugilato tra Alì e Foreman dall’appuntamento «di casa» il mese a Kinshasa, quando una folla urlante prossimo, con un anno in più trascinò il grandissimo Alì verso un d’esperienza sulle spalle. Il tempo trionfo che non si credeva possibile. gioca senza dubbio a suo favore… Il pubblico inglese ha infatti accomUna stagione che ha segnato anche pagnato ai limiti della scorrettezza alterne fortune per i «senatori» del un ispiratissimo O’Sullivan verso un BW Magazine www.biliardoweb.com concentrazione. Molto meglio vanno le cose agli altri due, John Higgins e Ronnie O’Sullivan: lo scozzese non riesce a ripetere la brillante stagione dell’anno passato, collezionando nella prima parte un solo ottimo risultato (la semifinale allo UK Championship, persa in una straordinaria sfida con Peter Ebdon), ma si riscatta alla grande portando a casa la tanto agognata seconda affermazione a Sheffield: è lui il campione del mondo in carica, e si toglie anche la soddisfazione di occupare il primo posto in classifica Ronnie O’Sullivan: genio e sregolatezza ufficiale. Vedremo se tutto ciò gli sarà di stimolo, o piuttosto non gli provochi un calo da gioco. Quello che appare più di tutti appagamento… in declino è il leggendario Stephen Hendry: un solo ottimo torneo per lui (finalista allo Uk Championship), Stagione piuttosto solida, quella di ma anche tante delusioni e soprattutRonnie O’Sullivan: manca soltanto to la chiara sensazione, vedendolo una volta l’obiettivo dei quarti di giocare, che la sicurezza nei suoi finale, ma il suo unico trionfo della mezzi sia crollata rispetto ai suoi stagione (quello di Wembley), pur anni migliori. Non vede più negli facendo parte del Grande Slam non occhi dei suoi avversari la rassegnagli porta punti in classifica, e così si zione a una sconfitta inevitabile, e deve accontentare del quinto posto a lui stesso si rende conto di non avere fine anno. Due i momenti bui più le qualità che gli hanno consentidell’annata (non sarebbe Ronnie, to di scavare un baratro tra sé e gli altrimenti…): la sconfitta al primo avversari negli anni ’90, rivoluzioturno della Malta Cup nando il modo di intendere e di gio(svogliatissimo contro Holt) e socare lo snooker. I suoi numerosissimi prattutto il quarto di finale dello tifosi sperano ancora che la sua clasUK Championship contro il grande se sopraffina torni ad affiorare in rivale Hendry. E’ stato il «caso» delfuturo, e come loro tutti gli appassiola stagione e vale la pena soffermarnati di questo sport non vorrebbero cisi ancora un istante: in quella partimai assistere al declino del più granta (al meglio dei 17 frame), Hendry de di tutti i tempi. parte alla grande e si porta rapidamente 4-0. Ronnie dà segnali di riChe dire invece dei tre «gemelli» presa e vince la quinta partita, portandosi poi in serie sulle rosse nella (così chiamati perché tutti di classe sesta. Avanti di 24 punti, sbaglia un 1975) che hanno detronizzato il posizionamento e si rialza… andangrande scozzese a fine anni ’90? do a stringere la mano ad avversario Quello che se la passa peggio è e arbitro! Forfait, partita finita, sconsenz’altro Mark Williams: dopo certo generale. Le vere motivazioni alcuni segni di ripresa l’anno scorso, di questo gesto non sono mai state quando vinse il China Open, chiarite pubblicamente, ma quella quest’anno il gallese ha nel carniere che è certa è la sentenza emessa dalsoltanto due partite vinte, oltre al la commissione disciplinare del cirsuccesso nella Pot Black Cup, tornecuito mondiale, che ha condannato o-esibizione di un giorno solo che in O’Sullivan a una multa di 21.000 verità ha ben poca rilevanza tecnicosterline. Ronnie, croce e delizia dei agonistica. Pare aver di nuovo smarsuoi tifosi, è il vero personaggio rito le motivazioni, e la sua mancanza di sicurezza nel gioco testimonia trainante di questo sport, e forse le sue difficoltà nel mantenere la questo lo si deve anche alle sue in- PAG 13 temperanze e alla fragilità del suo carattere, che si traduce in una spettacolare genialità quando si trova al tavolo. Sempre restando tra i grandi «vecchi» dello snooker, meritano una menzione particolare Peter Ebdon, il cui straordinario successo allo UK Championship corona la carriera di un grande professionista, e il leggendario Steve Davis, sei volte campione del mondo, che malgrado una stagione senza acuti raggiunge l’obiettivo che perseguiva da tempo, ovvero restare tra i primi 16 della classifica al compimento del 50° anno di età. Un’impresa straordinaria in uno sport in rapidissima evoluzione come lo snooker, che testimonia indiscutibilmente la classe di questo grande campione. Certo non ci si possono più aspettare da lui risultati di eccellenza assoluta, ma vederlo all’opera è sempre un grande piacere per chiunque ami questo gioco. Proprio vecchio non è, ma merita uno spazio anche il campione del mondo uscente Graeme Dott. L'inizio della stagione lo ha visto piuttosto a disagio nell'indossare questi panni, ma le cose sono andate migliorando strada facendo, al punto che lo scozzese si è presentato a Sheffield reduce da un eccezionale successo al China Open (dove ha giocato in modo strepitoso) e un primo posto in classifica provvisoria che sembravano potergli dare gran- Il leggendario Stephen Hendry, ormai sul viale del tramonto BW Magazine www.biliardoweb.com nella prossima stagione riuscirà a confermare le grandi doti messe in mostra quest'anno, durante il quale tra l'altro ha siglato uno spettacolare 147 (al Grand Prix di Aberdeen). PAG 14 del terzo posto, dopo una drammatica 33esima partita che l'ha visto perdente contro l'amico Selby nella semifinale di Sheffield. E proprio con Mark Selby concludiamo questo nostro excursus: il ragazzo di Leicester ha sfiorato un'impresa a dir poco clamorosa: dopo essersi aggiudicato la scorsa estate il titolo mondiale di Palla 8 (all'inglese), ha raggiunto anche la finale del mondiale di snooker! Nessuno era mai riuscito a detenere contemporaneamente questi due titoli, e solo un grande Higgins è riuscito a frenare il talento e la spontaneità del giovane inglese, ora 11° al mondo e quindi esentato dai turni di qualificazione per la prossima stagione. Vedremo come se la saprà cavare ora che è considerato da tutti un campione... Sempre tra i giovanissimi, si è messo in luce a fine stagione anche il quotatisL’australiano Robertson, vincitore di due prove simo Judd Trump, vero enfant prodige dissima fiducia. Scioccante, alla luce del circuito juniores e che ora si afdi tutto ciò, la sua sconfitta al primo faccia al professionismo: notevole la turno (contro McCulloch) che dà sua qualificazione per il tabellone forza ai detrattori dello scozzese, i finale del mondiale di Sheffield, doquali non hanno mai visto in lui un ve ha tenuto testa per buona parte del fuoriclasse di razza. E' comunque il match all'ex detentore del titolo n° 2 del mondo, e sa di dover ancora Murphy. Un po' di dimostrare qualcosa al mondo dello esperienza in più e snooker. Ci riuscirà? lo vedremo Ma veniamo ora ai giovani, veri prosenz'altro ai vertici di questo gioco: tagonisti di questa stagione. Si è già il suo talento pudetto di Junhui, da tutti pronosticato rissimo è fuori come un futuro campionissimo, ma i discussione. suoi colleghi non sono certo stati a Ci sono poi tre guardare... a cominciare da Jamie ragazzi che si troCope, il quale è riuscito ad accedere vano in una fase al tabellone principale in soli 3 torleggermente più nei, ma non si può dire che abbia avanzata della sprecato le chance guadagnate: a loro carriera, e parte una sconfitta al primo turno del che erano attesi Welsh Open, è approdato addirittura alla conferma di in finale nelle altre due occasioni, ciò che di buono cedendo rispettivamente a Robertson Mark Selby, ha sfiorato un’impresa storica avevano messo in e a Dott. Questi risultati gli sono mostra in passato. Cominciamo da Termina qui questa breve rivisitaziovalsi un bel balzo in avanti in classine di una anno di snooker che pofica fino al 22° posto, vedremo se Neil Robertson, ormai da anni ai tremmo definire «di transizione»: margini dei top 10, che finalmente si è consacrato tra i grandi di questa alcuni dei nomi ormai leggendari di specialità vincendo ben due prove questo gioco hanno offerto ancora valide per la classifica (l'unico a riuprestazioni di rilievo e hanno difeso scire nell'impresa), e chiudendo l'anle loro posizioni di alta classifica, ma no al settimo posto. Ha tutte le qualila «nuova ondata» dei giovani tà per salire ancora, e anche il look (inglesi e non, ci piace ricordarlo) per sostituire nei cuori dei tifosi (e avanza con sempre maggiore forza, e delle tifose!) l'indimenticabile Paul il passaggio del testimone sembra Hunter. ormai vicino... sarà la stagione alle L'ex campione del mondo Shaun porte (si inizia a Shanghai il 6 agosto) a sancirlo in via definitiva? Lo Murphy inanella una stagione molto scopriremo molto presto, come semimportante per lui, atteso a una prova pre accompagnati dall'amico Mauridi maturità dopo un titolo mondiale zio Cavalli e dalle sue telecronache, conquistato inaspettatamente (e forse e come sempre negli articoli di analianche un po' casualmente secondo si che troverete su queste pagine. Un alcuni). Vince un torneo (la Malta arrivederci ai prossimi numeri a tutti Cup), si piazza bene in quasi tutti gli gli appassionati di snooker! altri appuntamenti clou della stagione e lotta fino all'ultimo per il primaSteve Davis, 50 anni compiuti to nella classifica di fine anno... si e ancora tra i top 16 deve per questa volta accontentare di Enrico Galli BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 15 POOL ITALIANO: SI CHIUDE LA STAGIONE AGONISTICA Bilanci, considerazioni e uno sguardo al futuro. Si è chiusa, anche quest’anno, la stagione agonistica del pool in Italia. Come sempre, negli ultimi tempi, due federazioni distinte e due circuiti differenti, di conseguenza titoli italiani doppi e, forse, un po’ di confusione in chi segue la disciplina da semplice appassionato, senza avere un’opinione e nemmeno notizie tanto approfondite riguardo alla «politica» della specialità. Non saremo certo noi, seppur in buona fede, a dirimere i dubbi di eventuali indecisi sul tesseramento nella prossima annata, in quanto, è bene puntualizzarlo, essendo chi scrive tesserato (per forza di cose) per una delle due «parrocchie», preferiamo lasciare ai giocatori la possibilità di informarsi per conto proprio, magari tramite i due siti ufficiali delle federazioni: www.federbiliardo.com e www.itpoolfed.it (entro breve anche www.fibis.it ). Tutto doppio quindi, si diceva, ed allora prendiamoci i lati positivi di questa situazione e raddoppiamo anche le notizie, le coppe, le partite e le soddisfazioni di chi, indipendentemente dalla «sigla», ha combattuto tutto l’anno ed ha visto premiato il proprio impegno e la propria passione per uno sport Alessandro Torrenti, campione I.P.F.di serie A (quello, davvero, senza sigle...) che conferma di essere in netta ascesa sul territorio nazionale e sempre più competitivo a livello europeo. Andiamo in ordine rigorosamente cronologico e cominciamo con la Federbiliardo, che ha tenuto le proprie finali nazionali a Latina il 9 e 10 giugno. Anche quest’anno, come quello passato, i migliori giocatori di ogni categoria si sono disputati i titoli nazionali in tre tabelloni distinti, uno per specialità, che hanno incoronato i campioni di palla 8, palla 9 e pool continuo, nonché il campione italiano assoluto. E si è ripetuto, per la serie A, il dominio di Bruno Muratore, attuale numero 13 d’Europa, che si è aggiudicato come nel 2006 il titolo assoluto, «condito» dai Fabio Petroni trionfi di specialità nel palla vincitore della finale unificate I.P.F-F.i.bi.s. 9 e nel pool continuo. Al «cannibale» romano, Slam in serie C, aggiudicandosi sia alfiere e proprietario della sala l’assoluto che le tre specialità. «Number Nine», è sfuggito l’en plein solo grazie alla performance del fogLa forte Valentina Romeo è la camgiano Mauro Castriota, vincitore del pionessa italiana femminile, un succestitolo di palla 8. Ai piedi del podio, so meritato per chi ha collezionato forseppur non «decorato» da medaglie se qualche medaglia d’argento di tropd’oro, il sempre più costante Vittorio po negli anni passati, mentre Gianni De Falco, quinto agli ultimi Europei di Campagnolo si conferma il migliore palla 9, che difenderà con Muratore e tra i Seniores. Fabio Petroni i colori azzurri ai prossiIl «futuro», invece, è nelle mani di Lomi Mondiali nelle Filippine. ris Clerico, che vince tutto nei Pulcini, e di Francesco Favari campione assoPer quanto riguarda la serie B, il titolo luto e di pool continuo nella categoria assoluto è appannaggio di Andrea MiJuniores. Ad Adriano Verde e Simone gnani, mentre nelle specialità il pool Capponi rispettivamente i titoli Juniocontinuo va ad Angelo Salzano di Nares di palla 8 e palla 9. poli, il palla 9 al romano Simone Il Canevaro Club di Verona si aggiuCiammella (entrambi con esperienze dica, infine, il titolo nazionale a squaeuropee) e il palla 8 al tanto impronundre, staccando così il biglietto per il ciabile quanto bravo Altinerlielmas. campionato europeo per club, una sorta di Champions League del tavolo verde. Un altro giovane che ha recentemente Come sempre, le più vive congratulaesordito in campo internazionale e che zioni da parte di Biliardoweb Magazine ha fatto buon uso di questa esperienza è ai freschi campioni e, naturamente, un Jacopo Raucci, che ha fatto il Grande BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 16 copertura televisiva e una maggiore popolarità, sia l’anno buono per la definitiva esplosione di questa specialità così praticata in tutto il mondo. E, ne siamo certi, non sarà una sola federazione a beneficiarne, ma tutti coloro che, delle palle in buca, ne fanno una vita, una passione o un semplice passatempo di qualità. «in bocca al lupo» a chi ci riproverà l’anno prossimo. Passiamo all’IPF, che, raggiunto il sodalizio con la Fibis, ha disputato a San Severino Marche le proprie finali sotto i riflettori della Rai ed assicurerà alla federazione che già si occupa di stecca, carambola e boccette, la ripresa dell’attività agonistica nel settore pool per l’anno venturo. A proposito, ci piace notare un raggio di sole in uno scenario apparentemente Pronostici rispettati anche poco chiaro: a settembre si in questa circostanza, dosvolgerà la World Cup of ve il favorito numero uno Pool, il campionato del Fabio Petroni non si è mondo di doppio. Per regofatto pregare per conferlamento, ogni nazione marsi campione, a spese (europea) deve schierare la di un Gabriele Cimmino coppia composta dai due che, al rientro dopo qualBruno Muratore, campione assoluto della serie A giocatori con la migliore che anno di pausa dalle e Manfredi Scribani, presidente della Federbiliardo classifica EPBF. L’Italia si gare, è tornato in fretta su presenterà agguerrita come standard molto alti. mai all’appuntamento, rappresentata La formula delle finali IPF-Fibis preveUn altro forte romano, Alessandro non solo da due «top 15», ma addirittudeva un tabellone unico e la scelta della Torrenti, anche lui «trevigiano» ra, forse unica compagine della kerspecialità diritto di chi aveva terminato d’adozione, vince il titolo di serie A messe, si permetterà di mandare in la «regular season» in posizione di battendo il siciliano-parmense Enzo campo la bellezza di «due» Campioni classifica migliore. È stato così che i Foggia in una finale a senso unico. Italiani Assoluti, Fabio Petroni e Bruno telespettatori di Raisat si sono potuti Muratore. godere partite di tutti e tre i giochi, con Torrenti, che non è entrato nei primi 16 Che sia un primo passo verso la luce? la finale a palla 8, vinta da Petroni 8-4 del ranking a causa di impegni agonisu Cimmino e la semifinale tra lo stesstici negli Stati Uniti, si consola così so genovese e Giorgio Margola a pool con un titolo pur sempre importante. di Tomati Francesco continuo tra le performances più brilCampione di serie B, con un combattulanti. to 7-5 sul triestino Percos, il rumeno di Verona Andrei Sularea (Joker Club). Il romano David Pascasi completa il La squadra campione d’Italia, un mese quadro dei semifinalisti e il bottino prima, era risultata essere il Mari Club «quasi» pieno del Mari Club di CrocetB (Petroni, Margola, Torrenti), in un ta del Montello (TV), che si aggiudica derby di finale con il Mari Club C l’oro e due bronzi. (Michelotto, Maimone, Tomati). Da segnalare l’ottima copertura televisiva della gara, con il nuovo telecronista Rai Enrico Cattaneo ben coadiuvato dai commenti tecnici di giocatori professionisti come Moreno Kraljevic e Giorgio Margola in grado, crediamo, di rendere la specialità del pool di più immediata comprensione anche da parte dei non addetti. Gianni Campagnolo, Campione Seniores Con le congratulazioni di rito a Fabio Petroni e agli altri vincitori e l’incoraggiamento per il futuro agli sconfitti, ci sentiamo di augurare a tutto il movimento, specie con le ultime novità federali, di poter crescere come gli appassionati, che lo hanno tenuto in vita nei momenti più bui, meritano. Non si sa mai che il prossimo, con la Valentina Romeo, Campionessa Italiana BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 17 WORLD CUP DI 3 SPONDE A CORFU’ Caudron torna al successo una media di 2.090 e serie di 11; a fargli compagnia, con media oltre il due, solamente Forthomme, Jaspers e Sayginer. L'avversario di Zanetti, l'olandese Van Erp, oppone una strenua resistenza a Marco e perde 3-2 con una media di 1.812! La tradizionale tappa della prova era prevista in Grecia, a Volos, ma è stata spostata nell'isola di Corfù dall'11 al 17 Giugno. Si incomincia, come al solito, con le prime qualificazioni, giocatori soprattutto greci, e medie ancora basse, intorno a 0.550. Solo un partecipante danese, Fuglsang, raggiunge 0.900. Nella seconda tranche di qualificazioni troviamo alcuni italiani: Roberto Grande, Daniele De Biasi e Domenico Mingiardi; per i primi due niente da fare, De Biasi perde i suoi due incontri e riesce a vincere solo due set; Roberto Grande invece non entra mai in partita e non strappa nemmeno un set ai suoi avversari. Strepitoso invece il catanese Mimmo Mingiardi che vince il suo girone a punteggio pieno battendo due concorrenti greci, il primo per due set ad uno ed il secondo con un secco 2-0; la media di 0.945 è la migliore di tutto il gruppo dei primi di ogni girone e la serie di 8 è invece la seconda dopo il 9 di Apostoleas. Pertanto Mingiardi si qualifica per la fase successiva; nella prima partita col greco Papaoikonomou pre- Il belga Caudron torna alla vittoria vale la voglia di vincere di entrambi e la difesa la fa da padrona: Mimmo perde 2-0 con brutta media (0.567) ma anche il greco non va oltre 0.789; Mimmo si riscatta subito vincendo 2-0 con il turco Peker con una ottima media di 1.153; si piazza quindi secondo nel suo girone perdendo per un soffio l'accesso alla fase successiva: peccato perché avrebbe sicuramente ben figurato anche nel prosieguo della gara. Anche Paolo Niceforo non passa il turno ed è così eliminato con una media piuttosto bassa. Negli ottavi a Zanetti tocca ancora Dick Jaspers; il duello è ormai aperto da tempo e ancora una volta l'olandese ha la meglio su Marco e vince con un secco 3-0, ma il netto punteggio è fuorviante: se vediamo il tabellone ci accorgiamo che Marco ha perduto ben due volte 15 a 14 e nel rimanente set con 13 punti! Ancora rammarico per noi. Gli altri fortissimi procedono abbastanza agevolmente con il solo Sayginer oltre il 2 di media e Daniel Sanchez che fatica con il greco Kokkoris (32 e basse medie). Nei quarti il belga De Jaeger, che nelle fasi precedenti si era qualificato vincendo a quasi due di media, stavolta con Blomdahl è travolto 3-0 ed una media di appena 0.500; Caudron vince 3-1 col connazionale Forthomme, Sanchez elimina De Backer e nella partita più attesa, il turco Sayginer ha la meglio su Jaspers (3-2 e quasi due di media per Semih). Siamo all'ultima qualificazione prima del «torneo principale»; qui ci sono due altri italiani, Mancini e Sciacca: torneo da dimenticare, purtroppo, per Giorgio Mancini che non entra nel gioco e lascia tutti i set ai suoi due avversari; bassa la media (0.606) e la serie massima, appena 3. Un po' meglio per Emilio Sciacca che perde 2-1 entrambi gli incontri ma salva la media. Marco Zanetti, altissima la sua media generale: 1.746 I vincenti delle varie qualificazioni si incontrano con i migliori trespondisti al mondo; nei sedicesimi partono bene tutti i big. Anche Marco Zanetti comincia benissimo con Semih Sayginer, secondo posto per lui nel torneo BW Magazine Nelle semifinali quindi di fronte Blomdahl e Caudron e nell'altro tavolo Sayginer contro Sanchez. Caudron vince 3-1 con lo svedese in una partita di altissimo valore tecnico: i primi due set il belga li chiude in 6 riprese; nel terzo set Blomdahl chiude in 2 colpi con serie di 15; finisce il match Caudron vincendo il suo terzo set in 8 riprese e media di 2.142 contro quella dello svedese di 1.800. Leggermente più sottotono la semifinale tra Sanchez e Sayginer: stavolta il turco non si lascia vincere dalla tensione e guadagna un 3-1 con media di 1.342 contro quella di Sanchez di appena 1.027. Ancora il fuoriclasse belga in finale. Dopo le recenti amarezze per non aver guadagnato il primo posto (con De Bruijn al mondiale di 1 sponda e con Merckx al recentissimo Campionato Europeo) stavolta sembra quella buona, osservandone il sicuro progredire nei turni precedenti. Nelle due prime prove della coppa del mondo 2007 era stato escluso dalle semifinali e, ricordiamo, queste sono state vinte entrambe da Blomdahl. Sayginer invece era riuscito a guadagnare la semifinale nell'ultima prova in Turchia ma era stato poi messo fuori da www.biliardoweb.com PAG 18 Sanchez. I due finalisti erano stati di fronte per l'ultima volte nel campionato europeo di Antalya del 2006: in quell'occasione Sayginer aveva vinto con Sanchez (come qui a Corfù) in semifinale, mentre Caudron veniva dalla vittoria con Jaspers; in finale prevalse Caudron per 3-2 in un match molto equilibrato. Stavolta invece la vittoria di Frederic Caudron è sicuramente più netta: 3-1; i primi due set al belga, entrambi in sole 6 riprese; il terzo set al turco e infine il quarto e decisivo set, chiuso in 5 colpi con Sayginer a soli 2 punti. E' la rivincita covata da tempo e tra una settimana si riparte con la quarta prova in Portogallo. La migliore media generale è quella di Van Erp (1.812); la serie più alta di Blomdahl, 15. Zanetti come al solito svetta per media ma la classifica lo punisce oltre ogni limite; 1.746 al 15° posto mentre tra i primi quattro, solo Caudron è appena sopra la sua media (1.755) e gli altri lo seguono, anche a debita distanza. di Roberto Garofalo Torbjorn Blomdahl, sua la miglior serie del torneo: 15 BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 19 ALLA SCOPERTA DEL «PIANETA SNOOKER» Prima parte: lo snooker è un gioco affascinante dai mille segreti. Proviamo a svelarne qualcuno... In questi ultimi anni, grazie soprattutto alla massiccia programmazione di Eurosport (che offre agli abbonati la diretta di tutti i tornei più importanti della stagione), sta dilagando una vera e propria snooker-mania anche nel nostro paese. Anche i non appassionati di biliardo non possono che restare affascinati dall'atmosfera unica che si respira nelle arene dei grandi tornei, dall'enorme tavolo verde, dagli arbitri in guanti bianchi… e ovviamente dalle prodezze dei maestri della stecca che si destreggiano con incredibile abilità tra le bilie. Gioco affascinante dicevamo, reso tale anche dall'apprezzatissima telecronaca di Maurizio Cavalli: discreta, competente, sempre coinvolgente. Ma anche un gioco non particolarmente intuitivo per il neofita, che si trova di fronte a una serie di situazioni non facili da interpretare se messe a confronto con gli altri giochi più seguiti (birilli, pool). Con questa serie di articoli cercheremo di mettere a fuoco alcuni dei «segreti» fondamentali di questa specialità, cercando da una parte di incuriosire i più distratti, dall'altra di ren- dere più ampia e completa la comprensione del gioco a coloro che vi si stanno avvicinando da poco, e incontrano alcune difficoltà a farne propri i meccanismi. Materiali di gioco Tavolo e bilie Il piano di gioco è di circa 3.60x1.80m (le misure regolamentari sono cambiate diverse volte negli anni, attualmente sono qualche centimetro in meno), e si gioca con bilie di 52mm di diametro. Come si vede in figura, il layout iniziale prevede 15 bilie rosse poste a triangolo, del valore di 1 punto ciascuna, e 6 bilie colorate: la gialla (2 punti), la verde (3 punti), la marrone (4 punti), la blu (5 punti), la rosa (6 punti) e la nera (7 punti), oltre alla bianca (la bilia battente). Stecca e supporti Un classico tiro di apertura I giocatori di snooker sono stati gli ultimi in ordine di tempo ad abbandonare la stecca in un pezzo unico: fino agli anni '70 le stecche smontabili non sono apparse sulla scena, e la transizione si è completata soltanto pochi anni fa. La stecca da snooker è tipicamente in frassino (dalle tipiche e ben visibili venature), con ghiera in ottone e cuoietto di diametro assai ridotto (10mm o anche meno) e a volte «debordante», accorgimento adottato da alcuni giocatori per migliorare il grip a stecca bassa sulle bilie sotto sponda. Viste le ragguardevoli dimensioni del tavolo, la prolunga da avvitare sul calcio della stecca cui sono ormai abituati anche i nostri giocatori spesso è insufficiente a raggiungere comodamente la bilia. I giocatori di snooker imparano quindi a utilizzare con grande maestria vari tipi di ponticelli meccanici, che andiamo ora a illustrare: - Il «rest»: è l'attrezzo utilizzato con più frequenza (a volte in combinazione con una prolunga: si parla in questo caso di «long rest»). Quasi sempre si presenta con una testa a forma di croce, quindi diversa rispetto al sagomato in plastica che siamo soliti vedere nelle nostre sale. E' utilizzato per tutti i tiri lontani da raggiungere, ma senza particolari impedimenti di altre bilie. - Lo «spider»: di sagoma più elaborata e soprattutto rialzata, si rende necessario quando la bianca va attaccata dall'alto verso il basso per l'interferenza di una o più bilie davanti ad essa. Per situazioni particolarmente critiche, in cui è necessario sorvolare un gran numero di bilie, si può ricorrere all'«extended spider» (vedi figura). - Il «collo di cigno»: una sorta di via di mezzo tra lo spider e l'extended spider, con una sola fessura per l'appoggio della stecca; in rari casi lo si vede usato in combinazione con un secondo attrezzo (di solito il rest) per simulare le funzioni dell'extended spider. BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 20 rompere il frame, oppure è il giocatore stesso a «concedere». Tuttavia, l'arbitro non interromperà mai il giocatore durante una serie, anche se il punteggio accumulato gli assicura la vittoria: la cosiddetta «ripulitura del tavolo» fa parte dello spettacolo, ed è un elemento psicologico importante (fa guadagnare fiducia al giocatore in serie, e tiene «freddo» il braccio dell'avversario che resta seduto). Qual è il punteggio massimo ottenibile da un giocatore in un frame? A) il «rest» - B) lo «spider» C) il «collo di cigno» - D) l'«extended spider» Il tiro di apertura Svolgimento della partita Contrariamente a quanto succede in buona parte delle specialità del pool, dove il giocatore chiamato a eseguire il primo tiro cerca di «spaccare» il triangolo delle bilie molto violentemente allo scopo di imbucarne il più possibile, nello snooker il tiro di apertura è sempre un tiro di difesa (a onor del vero Quentin Hann, giocatore australiano ora fuori dal circuito, di tanto in tanto tentava la spaccata anche a snooker, ma era un caso isolato). Lo scopo del gioco è imbucare in alternanza una bilia rossa, poi una colorata (il colore è a scelta del giocatore e va dichiarato, mentre la buca non deve essere dichiarata), poi di nuovo una rossa e così via. Le bilie rosse imbucate restano fuori dal gioco, mentre le colorate vengono rimesse sul loro «spot» dall'arbitro ogni volta che cadono in buca. Quando le bilie rosse terminano, il giocatore inizia la serie finale sui colori (che non vengono più riposizionati), partendo da quello di minor valore (la gialla) e procedendo in sequenza fino alla nera finale. Il giocatore di turno può spostare la bilia bianca in qualsiasi punto della «D», l'area semicircolare ai cui vertici vengono posizionate la gialla e la verde; da qui dovrà eseguire un tiro sulle rosse, cercando di «aprire» il meno possibile il gioco e riportando la bianca vicino alla sponda corta di partenza, meglio ancora se in copertura tramite i colori del baulk (la zona delimitata dalla linea tracciata parallelamente alla sponda corta di partenza). Nel tiro di apertura, così come nelle schermaglie difensive che in genere lo seguono, la principale tattica di difesa è quella della distanza: le enormi dimensioni del tavolo (e quelle invece assai ristrette delle buche) rendono molto rischioso un tentativo di imbucata a distanza che non garantisca una copertura in caso di errore. Ecco perché raramente si vedono imbucate a tutto biliardo, e quando ciò accade in genere il giocatore tenta comunque di riportare la bianca nel baulk, per non lasciare gioco facile all'avversario: è quello che gli inglesi chiamano «shot to nothing». Quando finisce un frame? Una delle cose che spiazzano il neofita, abituato a giochi in cui l'obiettivo da raggiungere è molto chiaro (imbucare la palla n°8, o raggiungere un certo limite di punteggio), è l'individuazione della fine di un frame di snooker. Di fatto, non esiste un punteggio raggiunto il quale la partita viene automaticamente dichiarata conclusa, ma allo stesso tempo non è necessario che tutte le bilie vengano imbucate perché ciò accada. In linea teorica, finché restano sul tavolo almeno 2 bilie, il giocatore in svantaggio potrebbe operare delle difese tali da indurre in penalità il suo avversario un numero indefinito di volte, e recuperare così i punti che li separano. In pratica, quando uno dei giocatori per rimontare necessita di un numero eccessivo di snooker (la difesa che fa incorrere l'avversario in penalità, e che dà il nome al gioco), l'arbitro decide a sua discrezione di inter- Se escludiamo i punti provenienti da falli dell'avversario, la «serie massima» per eccellenza nello snooker è di 147 punti. Essa prevede l'alternanza di 15 rosse e 15 nere (la colorata di maggior valore in campo), e la serie finale sui colori. E' un'impresa che riesce pochissime volte in un anno, e nei tornei importanti viene messo in palio un premio speciale per chi la dovesse ottenere. Al mondiale di Sheffield (il torneo più importante dell'anno, che chiude la stagione), il giocatore che realizza un 147 porta a casa un assegno di ben 147.000 sterline (circa 215.000 euro)! In realtà, qualora si verificasse una particolare situazione in campo (una free ball con le bilie ancora tutte sul tavolo), il giocatore avrebbe la possibilità di realizzare una serie «supermassima» di 155. Questa eventualità (che studieremo meglio quando parleremo della free ball) non si è mai verificata in torneo, anche se molti testimoni affermano di aver visto una serie da 155 realizzata da Jamie Cope in allenamento. La serie «supermassima» più alta omologata ufficialmente è un 148 siglato da Jamie Burnett. Chiudiamo qui questa prima parte del nostro «viaggio» alla scoperta dei segreti dello snooker. Nelle prossime puntate andremo più a fondo nei meandri del regolamento e vedremo quali sono le opzioni del giocatore quando l'avversario commette un fallo, in cosa consiste la regola della free ball e tante altre curiosità che possono aiutarvi a godere appieno dello spettacolo offerto da una partita di snooker. Invito chi volesse fare qualche domanda specifica a contattarci tramite l'apposito modulo. Buon snooker a tutti! di Enrico Galli BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 21 LE TRAIETTORIE DEL BILIARDO: PT 8 Lezione n°8: mappare un biliardo Finalmente, dopo un anno di lezioni, siamo giunti al completamento di quella che sarà la base teorica dei nostri studi ed approfondimenti. Finora abbiamo affrontato delle traiettorie puramente ideali su cui costruire un piano di riferimento generale. Queste diagonali sono figlie di un principio iniziatore essendo originate o dirette sempre verso un punto esterno al biliardo, al quale abbiamo per tale motivo dato il nome di CentroMultiplo. Come già detto in precedenti lezioni ogni punto dello spazio può essere concepito come un CentroMultiplo. Quelli che abbiamo incontrato fino ad ora sono i Centri Multipli Fondamentali, essendo posizionati lungo la semiretta principale. Per proseguire con ulteriori considerazioni è bene ricapitolare quanto studiato fin qui, introducendo anche un nuo- vo concetto: la mappatura di un biliardo. LA MAPPATURA DEL BILIARDO Lungo la semiretta (o asse) fondamentale sono stati disposti dei punti, i CentriMultipli, che intervallati ad equidistanza l’uno dall’altro, costituiscono il nostro costante ed invariabile riferimento teorico-pratico. Senza ripercorrere nuovamente i concetti di fisica, più o meno esposti nelle diverse precedenti lezioni, siamo giunti alla conclusione di come mirando un CentroMultiplo da una qualunque posizione su un generico biliardo sia possibile combinare il fattore RotazioneEffetto al fine di ottenere un regolare Arrivo. La nostra formula sarà quindi: CentroMultiplo --> Effetto --> Arrivo. Rotazione- In questo modo possiamo creare una mappatura virtuale del nostro generico biliardo riferita ad uno specifico tiro. Con il termine mappatura s’intende circoscrivere una zona, quanto più piccola e precisa possibile, che mirata da diverse angolazioni determina sempre lo stesso arrivo sul biliardo normale. Una mappatura è l’insieme dei CentriMultipli che con la stessa Rotazione-Effetto determinano sempre lo stesso Arrivo. Il massimo della correlazione si ha quando la mappatura è costituita da un unico e solo CentroMultiplo. Per fare chiarezza è doveroso disegnare le mappature, facendo prezioso uso dei colori, assegnando ad ognuno di questi un tipo di Rotazione-Effetto. Pertanto nello spazio esterno si ottengono delle BW Magazine zone di mappatura colorate, riferite ad un tiro particolare, proprie di ogni biliardo. Ad esempio in azzurro chiaro (che si riferisce al 2/3 d’effetto, il zonale B4) sono evidenziabili le mappature degli arrivi sul panno in 3ª sponda usando il 2/3 d’effetto. Queste zone si trovano lungo l’asse dei Centri Multipli Fondamentale. Poiché qui la correlazione è massima, la mappatura corrisponde ad un unico CentroMultiplo, e l’area colorata è molto ristretta. Praticamente questo equivale a dire che mirando da qualunque punto del biliardo quelle aree, con l’effetto B4, si arriverà sempre sullo stesso punto del panno in 3ª sponda. Un altro esempio è quello di localizzare l’arrivo al birillo rosso con 2/3 d’effetto. Avevate mai provato a prolungare le diagonali di un 3 sponde con 2/3 d’effetto che portano al birillo rosso? Queste convergono sempre verso una zona, che da oggi chiameremo CentroMultiplo del 3 sponde al birillo rosso con 2/3 d’effetto (effetto zonale B4). www.biliardoweb.com Poiché anche qui la correlazione è quasi massima la mappatura è molto ristretta. Anche questo si traduce come un’approssimazione della mappatura ad un unico e solo CentroMultiplo. Per logica (e praticamente) poco più su e leggermente più spostato c’è anche la mappatura del 3 sponde al birillo rosso con effetto minore, 1/3 (effetto zonale D2). Qui essendo minore la correlazione la mappatura è leggermente più slargata e tende ad inglobare più di un unico CentroMultiplo. Concludendo: più le mappature sono piccole (a combaciare con un unico CentroMultiplo) e più indicano dove la correlazione è maggiore. La correlazione infatti è maggiore se mirando con una particolare rotazioneeffetto quella mappatura da qualunque punto del biliardo si ottiene sempre lo stesso arrivo. L’IMPRONTA DIGITALE Si sa che nella vita quotidiana ognuno di noi ha delle particolarità che lo con- PAG 22 traddistinguono dagli altri. Anche un biliardo si contraddistingue per un insieme di caratteristiche ed aspetti che forgiano la sua essenza. Non a caso ho scelto il termine mappatura, proprio in riferimento all’impronta genomica caratteristica di ogni essere vivente. Questo vuol dire che ogni biliardo ha un’anima, e sta a noi capirla ed interpretarla. L’insieme delle mappature di un biliardo costituisce la sua impronta digitale, unica per ogni tipico biliardo. Questo marchio esprime le piccole e grandi differenze esistenti tra un biliardo e l’altro: quello che rientra di più, quello che rientra di meno, quello che stringe, quello che allarga…, termini troppo generici che possono essere più facilmente decifrati esplicando le diverse mappature di quel biliardo: le sue reazioni rispetto agli stessi, invariati, immodificabili, CentriMultipli. Un esempio semplice e classico per chiarire meglio il concetto è confrontare le differenti mappature di un biliardo con caratteristiche: BW Magazine · generiche, · da nuovo, · da battuto. Il risultato finale è individuabile velocemente attraverso la successiva figura che rappresenta la sovrapposizione delle mappature delle precedenti figure; quindi un confronto tra le impronte digitali, ognuna colorata diversamente per ogni tipo di biliardo differente. Già nella precedente lezione avevo implicitamente introdotto il concetto di mappatura attraverso il confronto delle mezze-garuffe su biliardi con caratteristiche differenti, ma ho preferito non approfondire immediatamente l’argomento. [Consiglio quindi di rivedere l’ultima figura della lezione n°7] Nel confronto delle altre mappature è sicuramente evidente la differenza eclatante di quelle per giocare strisci di battuta se paragonate a quelle sovrapposte e ristrette per eseguire tiri di 3 sponde al birillo rosso con 2/3 d'effetto. Questo è anche un indice di quanto uno tiro possa variare da un tavolo ad un altro. www.biliardoweb.com Vorrei far riflettere il lettore che le mappature di un biliardo possono variare oltre che in periodi a lungo termine (come le settimane necessarie per il cambiamento delle caratteristiche del biliardo da nuovo a battuto), anche più brevemente, nel giro di poche ore, dal pomeriggio alla sera, se il clima è più o meno umido, se la temperatura del panno sale o scende, se le condizioni di gioco subiscono variazioni (tracce di sudore, gesso o borotalco che col tempo si depositano sul panno), ecc… Per terminare vorrei anche aggiungere che quando determiniamo una mappatura questa è il risultato di tutte le componenti di quel particolare tiro. Infatti per uno stesso tiro, con stesse diagonali, possiamo ottenere arrivi differenti per l'influenza di importanti parametri fisici come la forza, la sbracciata, ecc… Ogni cambiamento di arrivo è indice di mappature differenti. Quindi sarebbe corretto riportare per ogni mappatura oltre all'effetto anche le condizioni del tiro. E' chiaro che le mappature proposte in queste prime lezioni si riferiscono sempre a tiri accompagnati, con forze PAG 23 modeste. Dal confronto di due mappature che differiscono per una sola componente è possibile anche capire quanto quel fattore sia importante e determinante. Se ad esempio una delle due mappature si allarga vuol dire che quel fattore fa perdere di correlazione al sistema ed è quindi da non sottovalutare. di Fabio Margutti Nelle prossime lezioni In futuro dovremmo necessariamente tornare sul discorso della mappatura di un biliardo per capire l’enorme potenzialità ai fini delle applicazioni pratiche. Capiremo quindi come si ricava un valido sistema di riferimento e quali possono essere le operazioni per ottimizzarlo al meglio, sfruttando le massime correlazioni possibili. Prima però dobbiamo completare la trattazione delle traiettorie del biliardo, a 360°. Quindi nelle prossime lezioni introdurremo il mio sistema dei Biliardi Virtuali. Come sempre, vi aspetto numerosi. Nel frattempo auguro un buon Saint Vincent a tutti. BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 24 BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 25 LE 76 FIGURE DI WEINGARTNER - PT 10 Prosegue il percorso di allenamento al gioco di serie di Roberto Garofalo Decima parte del percorso di allenamento al gioco di serie: altre 4 figure fondamentali per il bagaglio tecnico di ogni carambolista, ma pur sempre utili a chiunque voglia perfezionare il controllo delle bilie sul tavolo. Figura 49 Figure 49-52, gruppo 13: Tiri di una sponda. Figura 50 FIGURA 49 Punteggio: 4 punti Posizione iniziale: Biglia 1: 1 biglia dalla sponda lunga e dalla biglia 2 Biglia 2: 1 biglia dalla sponda lunga e mezza losanga dalla corta Biglia 3: angolo basso a dx Suggerimenti: Prendere la 2 in finezza, colpo veloce e corto in retrò. FIGURA 50 Figura 51 Punteggio: 5 punti Posizione iniziale: Biglia 1: due biglie dalla corta, sulla linea centrale. Biglia 2: una biglia dalla corta sulla linea del 1° diamante. Biglia 3: in angolo a dx in alto Suggerimenti: Colpire la 1 sopra il centro, effetto a dx; mezza biglia la 2, colpo allungato ma veloce; la 1 precede sempre la 2 nella sua traiettoria, alla stessa distanza. FIGURA 51 Punteggio: 5 punti Posizione iniziale: Biglia 1: sulla corta al diamante centrale. Biglia 2: incrocio linea 47 con 1° losanga della lunga Biglia 3: angolo basso dx Suggerimenti: Prendere tre quarti di 2 con effetto a sin e colpo veloce e allungato. FIGURA 52 Punteggio: 9 punti Posizione iniziale: Biglia 1: sulla lunga a 3,5 losanghe. Biglia 2: sulla lunga a 1,5 losanghe. Biglia 3: a 2,5 losanghe, sotto la 1 Suggerimenti: La posizione della 1 obbliga a colpirla sopra il centro, con probabile effetto scostamento al contatto con la 2; per evitare ciò, colpire la 2 lentamente, senza effetto. Figura 52 BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 26 3 SPONDE: Position Play - pt. 6 Anche a 3 sponde la costruzione della serie è fondamentale: miglioriamola Proseguono in parallelo le rubriche sui giochi di serie «puri» e sulla costruzione della serie nel gioco delle 3 sponde. Come abitudine iniziamo dalle soluzioni dei due «enigmi» lasciati lo scorso numero come esercizio, per poi presentare due nuove posizioni da studiare per il mese prossimo. Buon allenamento! Soluzione Figura 11 Soluzione Figura 10 Esecuzione: La numero 2 deve finire nell’angolo basso a sinistra; per ottenere quindi un buon piazzamento, la 1 deve spingere la 3 verso il centro del tavolo; l'esecuzione è abbastanza facile. E ora le figure 12 e 13, che lasciamo ai lettori come esercizio per il prossimo mese. Buon allenamento a tutti! di Roberto Garofalo FIGURA 12 FIGURA 13 Esecuzione: In questo caso l'arrivo sulla 3 deve essere misurato; quindi tiro lento con attenzione al percorso della 2. Vi presenta 2 nuove rubriche: Risultati Tutti i risultati dei tornei più importanti nelle varie specialità, con possibilità di ricerca per nome o per torneo Sezione video Le migliori esecuzioni dei vostri beniamini realizzate dalla nostra redazione www.biliardoweb.com BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 27 CLASSIFICHE MONDIALI Per tutte le altre classifiche nazionali e regionali, visitate il sito www.biliardoweb.com BW Magazine www.biliardoweb.com PAG 28 CLASSIFICHE MONDIALI Per tutte le altre classifiche nazionali e regionali, visitate il sito www.biliardoweb.com