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Elezione dei Consigli dell’Ordine 2015. Eliminati i ragazzi “pon-pon” e...
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Elezione dei Consigli dell’Ordine 2015. Eliminati i ragazzi “pon-pon” e i candidati “vasa-vasa” (bacia-bacia) che
distribuiscono santini ?. Nove “avvocate” elette di diritto ai Consigli. In arrivo il nuovo regolamento elettorale ministeriale.
Il Ministero della Giustizia ha trasmesso la bozza del nuovo regolamento elettorale previsto dalla legge professionale ( L.
247/2012).
Lo svolgimento delle elezioni alle Istituzioni forensi è stato oggetto di numerosi rilievi, contestazioni e situazioni
imbarazzanti ed era regolamentato soltanto dal codice deontologico forense che di fatto, anche in presenza di violazioni,
non è stato mai applicato.
Alle recenti elezioni dei Delegati per il Congresso forense due colleghe si sono lamentate perchè “redarguite”, da un
ragazzo “pon pon” (1), mentre stavano consegnando al seggio la scheda stampata dal computer in cabina, con la
seguente frase: Perché non ci avete votato? Vedo che la vostra scheda è troppo corta e segnala che avete votato pochi
nomi e non i 54 della nostra lista”. La scheda veniva stampata da sistema con riferimento al numero di preferense
attribuite determinando una facile individuazione del voto.
Alle stesse elezioni un Presidente di Sezione della Cassazione racconta di essere stato “braccato” nel corridoio della
Corte, davanti al seggio elettorale mentre si recava all’Ufficio postale, da alcuni candidati i quali lo hanno più volte baciato
e abbracciato e dopo avergli detto “Caro collega come stai? Mi raccomando votaci” gli hanno consegnato numerosi
santini.
I 3600 elettori ricordano che il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, casualmente anche intestatario della
“lista mauro vaglio”, è stato presente per tutti i tre giorni, nel corridoio davanti al seggio unitamente al Consigliere
Segretario e agli altri Consiglieri e decine di sostenitori della stessa lista per “salutare”, “abbracciare” e spesso “baciare”
gli elettori e sollecitarli al voto consegnando loro un “santino” con il nome dei 54 candidati creando grande imbarazzo e
sconcerto in molti avvocati.
Alle elezioni per i delegati alla Cassa forense di settembre 2013, contrariamente alla prassi da sempre applicata di non
organizzare eventi formativi in contemporanea con lo svolgimento delle elezioni, e’ stato organizzato un convegno e gli
avvocati relatori ed alcuni convegnisti (50/60 avvocati) sono stati “trasportati al seggio” da un Consigliere ed in fila indiana
sono entrati nel seggio a votare. L’imbarazzo dei presenti al seggio e dei “trasportati” è inerarrabile.
L’argomento era stato oggetto anche di uno SPAZIO VISIVO dalla nota trasmissione “striscia la notizia” in occasione
dello svolgimento delle elezioni del Consiglio dell’Ordine di Napoli del 2010.
L’art. 5 della bozza del Decreto Ministeriale, dopo aver richiamato il codice deontologico specificatamente stabilisce “è
comunque vietata, la propaganda elettorale, in qualsiasi forma nel luogo e nel tempo in cui si svolgono le
operazioni di voto e nelle sue immediate vicinanze”.
La presenza nel seggio elettorale è consentita solo ai componenti della commissione elettorale e l’accesso al seggio è
consentito agli elettori per tempo strettamente necessario all’espressione di voto. Una precisazione sarà necessaria
effettuare al regolamento con riferimento alla Commissione elettorale costituita anche dal Presidente del Consiglio
28/07/2014 16:40
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dell’Ordine e dal Segretario poiché non è prevista la incompatibilità nella ipotesi di candidatura.
L’art. 12, infine, regolamenta la votazione con il sistema elettronico prevedendo anche il voto telematico per evitare
agli elettori, come è avvenuto alle ultime male organizzate elezioni a Roma, di fare una fila di oltre due ore per votare.
Il nuovo regolamento stabilisce, inoltre, che l’Ordine di Roma dovrà essere governato da 25 Consiglieri di cui
necessariamente 1/3 (9) dovranno rappresentare il genere di minoranza: ci saranno 16 Consiglieri maschietti e 9
Consiglieri femminucce, che avranno una durata limitata a due mandati.
--- 1) Alle elezioni del Consiglio da anni vengono chiamati “ragazzi pon-pon” i sostenitori di una lista, non candidati,
che stazionano nel corridoio del Corte di Cassazione “braccando” gli elettori e rifilando loro una “santino” di propaganda.
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