Dalla formazione in presenza al blended learning

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Dalla formazione in presenza al blended learning
Formazione, certificazione professionale e MOOCs
N. 206 - 2015
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Dalla formazione in presenza
al blended learning
Monia Vangelisti
Responsabile processi formativi e formazione a distanza - FORMAS
Abstract
Il Laboratorio regionale per la Formazione sanitaria-FORMAS è stato individuato come sede di sperimentazione di processi
conoscitivi e formativi basati sulle tecnologie innovative ed è il punto di riferimento per lo sviluppo di strumenti e metodi per
l’apprendimento a distanza.
Il rafforzamento della rete formativa regionale, soprattutto tra FORMAS e Aziende ha consentito di attivare percorsi formativi
da realizzare su scala regionale, sia in presenza che a distanza, in un’ottica di buon utilizzo delle risorse economiche. Tra
le metodologie didattiche il blended learning ha dato ottimi risultati in termini di gradimento da parte dei destinatari. Il blended learning (o apprendimento misto o apprendimento ibrido) utilizza un mix di diversi ambienti di apprendimento dato che
combina il metodo tradizionale frontale in aula con attività mediata dal computer (e-learning). Il blended learning crea un
approccio più integrato tra docenti e discenti soprattutto quando la combinazione presenza/distanza è supportata da una
buona strategia comunicativa aziendale.
Il FORMAS
Il Laboratorio regionale per la formazione sanitaria-FORMAS è stato istituito con Delibera della Giunta Regionale
Toscana n. 538 del 2006 e con Delibera n. 1009 dello
stesso anno ne sono stati definiti organismi e struttura.
Il FORMAS, indirizzato e monitorato dalla Commissione
regionale per la formazione sanitaria, ha supportato sin
dalla sua istituzione la realizzazione di percorsi formativi
di livello regionale in presenza e a distanza.
Con la Delibera n. 599 del 2012 Il FORMAS è diventato
il punto di riferimento per la realizzazione degli eventi
formativi a supporto delle scelte strategiche del Piano sanitario. Sono stati attivati percorsi formativi da realizzare
su scala regionale e quindi la collaborazione FORMASAziende è divenuta la premessa indispensabile per realizzare percorsi condivisi i per un buon utilizzo delle risorse
economiche.
Gli obiettivi principali a seguito della riorganizzazione
sono:
• Il potenziamento e lo sviluppo dell’offerta formativa, in
presenza e in FAD, ad alta specializzazione, con un
target regionale, nazionale e internazionale.
• L’innalzamento della qualità dei percorsi formativi in
ambito sanitario.
• La capacità di supportare i percorsi di riforma e di
cambiamento regionali attraverso percorsi formativi
multidisciplinari.
• Supportare la Regione Toscana e le Aziende sanitarie
nella progettazione, sviluppo, erogazione e monitoraggio di progetti formativi di interesse strategico per
il sistema sanitario regionale.
Particolare importanza hanno i percorsi formativi realizzati tramite formazione sul campo e in simulazione.
La D. G. R. T. n. 599 del 2012 ha stabilito che il FORMAS:
–– ha un ruolo centrale nello sviluppo di un’offerta coordinata di percorsi formativi in FAD;
–– ha funzioni di coordinamento delle attività FAD già
presenti sul territorio e funzioni di laboratorio sui nuovi
bisogni formativi.
I principali committenti del FORMAS sono la Regione Toscana che stabilisce con specifici atti quali sono i percorsi formativi strategici da realizzare in FaD per tutte le
Aziende sanitarie del SSR e le Aziende sanitarie stesse
che possono proporre la realizzazione di attività formative rispetto a bisogni formativi trasversali e condivisi con
altre Aziende sanitarie e da erogare tramite la piattaforma del FORMAS. Le attività formative proposte devono
essere strategiche per il sistema.
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Figura 1. Principali metodologie formative del FORMAS.
Figura 2. Caratteristiche della FaD.
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Aree dedicate alla formazione a distanza sulla
piattaforma del FORMAS
Per tutti i corsi FaD o misti le fasi fondamentali del processo sono:
• Analisi preliminare di fattibilità
• Macroprogettazione
• Progettazione di dettaglio
• Erogazione
• Valutazione
Quando si decide di realizzare un corso in FaD è innanzitutto necessario fare un’analisi preliminare di fattibilità
ossia valutare se il corso proposto( solitamente si tratta
di contenuti già utilizzati per i corsi in aula) può essere
adattato alla metodologia blendend learning.
è quindi prioritario:
1.Individuare le motivazioni della scelta metodologica:
qual è il motivo che porta a sviluppare un corso in
blended? Si ritiene che ci sia un valore aggiunto a
combinare le due metodologie didattiche? È importante capire che il blended learning non è meno impegnativo dell’e-learning anzi comporta una maggiore
sinergia tra docenti e destinatari.
2. Stabilire chi sono i destinatari: se il target è monoprofessionale l’ambiente di apprendimento online sarà
unico mentre se il target è eterogeneo va valutata l’opportunità di una personalizzazione degli ambienti che
consenta la creazione di gruppi di professionisti (medici, infermieri, altro personale) che dia la sensazione
Figura 3.
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di community e che quindi colmi la distanza che c’è
rispetto alla formazione in presenza.
3. Ripensare ai contenuti didattici: i learning object non
sono diverse presentazione in powerpoint messe su
una piattaforma che ovviamente traccia i movimenti
dei discenti ma deve essere molto più accattivante rispetto alle presentazioni in aula dove il docente ha un
ruolo di primo piano rispetto a quanto viene proiettato. Sono riflessioni a prima vista basilari fondamentali
per la qualità del prodotto erogato.
Per facilitare la realizzazione del percorso formativo è
fondamentale una scheda di macroprogettazione da considerarsi preliminare alla progettazione di dettaglio. Questo perché permette intanto di crearsi una mappa concettuale su come il corso dovrà articolarsi: in e-learning o
in blended learning? Prima in presenza e poi a distanza
oppure le due metodologie potranno anche alternarsi? È
fondamentale avere chiaro questa alternanza o intersecanza perché da questa dipende la progettazione di tutto
il percorso formativo.
L’e-learning sempre più deve essere considerata per le
potenzialità che offre per integrare la formazione in presenza e il,blended learning (modalità integrata tra formazione in presenza e formazione a distanza) può essere un
importante stimolo soprattutto in fase iniziale e per alcuni
obiettivi formativi specifici per avvicinarsi alla formazione
mediata dalle tecnologie informatiche.
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Il blended learning
L’utilizzo degli strumenti tecnologici e digitali per connettere docenti, professionisti e contenuti, superando le distanze geografiche, ha permesso di superare gli ostacoli
spaziali e temporali che esistono nell’apprendimento e
nell’insegnamento tradizionali.
È molto diffuso il pregiudizio che un corso a distanza non
potrà mai formare fino in fondo e che la presenza del
docente, la comunicazione e l’interazione non possono
essere garantiti tramite l’apprendimento a distanza ma
questo è dovuto al fatto che spesso si parla di FaD ovvero
formazione a distanza, apprendimento online, e-learning
e blended learning in senso generale come se niente fosse cambiato da quando se ne parla.
Il blended learning può essere un importante stimolo per
avvicinarsi alla formazione mediata dalle tecnologie informatiche in quanto si mantiene per una parte del progetto formativo “la sicurezza” che la formazione in presenza garantisce.
La formazione in blended learning non va pensata come
percorso in cui si sommano due modalità formative tout
court (presenza e distanza) ma come processo formativo dove due diverse metodologie devono concorrere al
raggiungimento dell’obiettivo formativo e mirare al più
elevato livello di apprendimento.
Per facilitare la realizzazione di percorsi in e-learning è
stata strutturata una scheda di macroprogettazione preliminare alla progettazione stessa. Questo permette in
primis di creare una mappa mentale rispetto all’articolazione del corso, su quali argomenti trattare in presenza e
quali invece erogare a distanza.
I primi corsi realizzati dal FORMAS sono stati quelli relativi all’ambito sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro
soprattutto per rispondere agli obblighi formativi dettati
dal decreto legislativo 81/08 e dall’accordo Stato Regioni del 22/12/2011.
Il primo corso “Formazione generale per lavoratori in attuazione del D. Lgs. 81/08 e Accordo Stato Regioni del
22/12/2011” è stato un percorso pilota rispetto alla formazione in blended learning soprattutto perché c’era da
disegnare un nuovo modello formativo per tutte le Aziende. Per la progettazione del corso, rivolto principalmente
ai neoassunti. Per questo tipo di formazione la normativa
vigente prevede che possa essere utilizzata la formazione
a distanza (4 ore nel caso specifico) ma che deve essere
fatta la prova di apprendimento finale in aula.
La scelta è stata dividere la formazione in due moduli. Il
primo a distanza e il secondo in presenza.
Durante la fase di progettazione è stata forte la convin-
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zione che per questo tipo di formazione fosse importante
mantenere un senso di appartenenza dei destinatari verso
la propria Azienda e quindi oltre ai tre moduli, comuni a
tutti i destinatari, è stato inserito un modulo personalizzato per Azienda, utile per comprendere l’organizzazione
della prevenzione e della sicurezza del proprio contesto
lavorativo.
Per la buona riuscita dei progetti sono stati fondamentali
gli strumenti di supporto sia materiali che umani. È stata
strutturata una guida operativa che ogni struttura di formazione e servizio prevenzione ha trasmesso ai destinatari
insieme alla lettera di convocazione. Sono stati individuati per ogni Azienda almeno due tutor di supporto ai quali
rivolgersi durante la fruizione. Ogni destinatario viene
automaticamente inserito nel gruppo della propria Azienda tramite un automatismo consentito dalla piattaforma al
momento in cui vengono importati gli utenti. Ogni utente
realizza immediatamente chi sono i tutor aziendali di riferimento e dispone di un tutoraggio di tipo tecnico gestito
dal FORMAS.
Alla luce di questa prima esperienza possiamo dire che la
creazione del gruppo di lavoro interaziendale ha rappresentato un valore aggiunto che ha permesso di confrontarci e di individuare una strategia congiunta per approcciarsi ad una modalità formativa nuova che ha coinvolto
migliaia di operatori di tutti i ruoli professionali.
Dai questionari di valutazione della qualità percepita si
è potuto rilevare che le difficoltà sono state maggiori nel
corso di aggiornamento probabilmente perché l’età media dei destinatari è superiore rispetto a quella del corso
base rivolto prevalentemente ai neoassunti, agli stagisti e
ai tirocinanti.
Nel corso del 2015 FORMAS ha realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze la parte a
distanza prevista nell’ambito del “Corso di perfezionamento sulla rete delle cure palliative. Formazione, cure ed
assistenza alla persona, fino alla fine della vita”. Il Corso
si svolge in coerenza con il disposto della Legge n. 38 del
15 marzo 2010, dell’Accordo Stato Regioni del 28 gennaio 2015 e della DGR 199 del 17 marzo 2014 istitutiva
della Rete delle cure palliative nella Regione Toscana. Si
propone, quindi, di qualificare il personale della rete dei
servizi dedicati, in un’ottica di formazione permanente e
di valorizzazione delle competenze.
Si è trattato di un corso in blended learning con una combinazione presenza/FaD.
Dato che i destinatari del percorso formativo sono professionisti appartenenti a ruoli diversi sono stati creati tre
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Figura 4.
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Suggerimenti per la realizzazione di formazione in
blended learning
Introduzione e definizione del contesto
• Descrivere a quali bisogni di conoscenze ed abilità
deve rispondere il corso e qual è lo scenario in cui si
dovrà svolgere, compresi gli elementi di urgenza ed i
tempi di realizzazione.
• Individuare i destinatari dell’intervento formativo
• Descrivere la finalità generale del corso
spazi distinti per ciascuna categoria differenziando anche i materiali didattici per medici, infermieri e personale
di supporto all’assistenza.
Molto importante è stato adattare i materiali didattici consegnati per renderli compatibili con l’erogazione tramite
piattaforma e per rendere più comprensibili i contenuti
ogni docente ha aggiunto l’audio alle propria presentazione.
Il feedback positivo rispetto all’esperienza formativa ha
fatto sì che anche l’Università di Siena ha chiesto di realizzare lo stesso progetto anche per i propri professionisti.
Altri due corsi sono stati progettati e realizzati in modalità
blended learning dal FORMAS
• A
lfabetizzazione digitale
• S
viluppatore multimediale
Entrambi i corsi sono stati realizzati seguendo questa logica: aula/distanza/aula. Il secondo corso della durata
di venti ore complessive rispetto alle dodici del primo ha
avuto due moduli di formazione a distanza.
Entrambi i corsi sono stati pensati per coinvolgere sempre più le Aziende sanitarie e per trasferire conoscenze
e competenze specifiche a supporto della formazione a
distanza nel sistema e per agevolare i discenti durante
l’apprendimento.
La formazione a distanza prevedeva oltre allo studio dei
materiali didattici inseriti la progettazione di un progetto
formativo da realizzarsi in modalità blended learning.
Si tratta di una scheda con descrizione dei singoli step
al fine di rendere più comprensibili le informazioni richieste.
Obiettivi
Descrivere l’obiettivo generale del corso e gli obiettivi
specifici. Per ogni obiettivo la modalità di verifica sarà
utilizzata (test formativi, elaborati da consegnare, test
sommativi, valutazione delle performance, valutazione
della partecipazione).
Contenuti
Descrivere i contenuti e la loro articolazione in moduli,
lezioni ecc
Strategie formative
Descrivere come verranno presentati i contenuti (Courseware web, lezioni in aula, video, etc. )
Ipotizzare come parteciperanno attivamente i discenti (Interagendo con i materiali, partecipando a forum
di discussione, consegnando elaborati al tutor, con
domande e risposte in aula, con simulazioni. etc. )
Definire quali strumenti saranno utilizzati per la verifica
(test in aula, test a risposta multipla online, valutazione
del tutor e del docente, etc. )
Materiali didattici
Elencare i materiali didattici che verranno consegnati in
aula o scaricati dalla piattaforma
Project Management
Preparare un piano dei tempi ed una lista delle principali
scadenze di questo progetto.
Budget
Predisporre un piano dei costi previsti in base alle risorse
a disposizione
Rischi e vincoli
Elencare i rischi e i vincoli del progetto in modo che an-
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CORSO ALFABETIZZAZIONE DIGITALE
Obiettivo
Fornire gli strumenti e le conoscenze per la gestione e lo sviluppo dell’ e-learning
Obiettivi specifici
Analisi e fattibilità corsi in FaD
Conoscere ed utilizzare le tipologie didattiche dell’e-learning
Gestire il percorso formativo: metodologie, strumenti e tutoraggio
Strutturare materiali didattici per la fruizione dei corsi in FaD
Metodologia
Lezioni frontali in aula multimediale
Formazione a distanza
Destinatari
Referenti di formazione aziendale, animatori di formazione, personale di Aziende
pubbliche e private che lavorano in ambito formativo
Posti disponibili
Minimo 10 - massimo 20
Durata complessiva: 12 ore
Formazione in aula: 8 ore
Formazione a distanza: 4 ore
ECM: è previsto il rilascio dei crediti ECM per il personale sanitario del SSR
Metodologia
didattica
TEMATICHE
Formazione in Presentazione del percorso formativo
aula
La formazione a distanza per il Servizio sanitario regionale
4 ore
La piattaforma del FORMAS
Formazione a distanza: generazioni e terminologia
Le piattaforme e-learning
Gli strumenti: comunicazione sincrona e asincrona
Tipologie didattiche dell’e-learning
Le figure dell’e-learning
Il processo formativo in FaD
Gli strumenti (macroprogettazione, progettazione di dettaglio, erogazione, valutazione)
Il ruolo del tutor aziendale
Utilizzo degli strumenti della piattaforma
Guida all’esercitazione
Esercitazione in piattaforma
FaD
4 ore
Formazione in Apertura e presentazione dei lavori a distanza
aula
Il ruolo attivo del tutor nella formazione in fad: strumenti e attività
4 ore
Il ruolo attivo del tutor nella formazione in fad: strumenti e attività
Compilazione online di qualità percepita e somministrazione del test finale ECM in presenza
che altri siano a conoscenza di qualunque elemento che
possa condizionare i risultati dell’attività.
Riflessioni
Quando si decide di realizzare un corso in blended learning
è necessario fare un’analisi preliminare di fattibilità ossia
valutare se il corso proposto si adatta alla metodologia.
È quindi prioritario:
1.Individuare le motivazioni della scelta metodologica:
qual è il motivo che porta a sviluppare un corso in
blended? Si ritiene che ci sia un valore aggiunto a
combinare le due metodologie didattiche? È importante capire che il blended learning non è meno impe-
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gnativo dell’e-learning anzi comporta una maggiore
sinergia tra docenti e patto didattico.
2. Stabilire chi sono i destinatari: se il target è monoprofessionale l’ambiente di apprendimento online sarà
unico mentre se il target è eterogeneo va valutata l’opportunità di una personalizzazione degli ambienti che
consenta la creazione di gruppi di professionisti (medici, infermieri, altro personale) che dà la sensazione
di trovarsi tra colleghi e il venire meno dell’effetto distanza che c’è rispetto alla formazione in presenza.
3. Ripensare ai contenuti didattici: i learning object non
sono presentazione in powerpoint inserite su una piattaforma ma deve essere molto più accattivante rispetto
alle presentazioni in aula dove il docente ha un ruolo di primo piano rispetto a quanto viene proiettato.
Sono riflessioni fondamentali per la qualità del prodotto erogato.
Il principale vantaggio della formazione blended è che
studenti e docenti possono sfruttare la flessibilità e la convenienza di un corso online, pur mantenendo i vantaggi
dell’esperienza in aula faccia a faccia.
Tuttavia, perché l’esperienza di blended learning risulti
efficace, è necessario creare il miglior percorso formativo
possibile.
La dimensione valutativa deve essere il punto di partenza
e per questo dobbiamo tener conto dei seguenti aspetti che contribuiscono alla realizzazione di un progetto di
qualità:
–– Metodologici
–– Contenutistici
–– Tecnologici
–– Organizzativi
––
Aspetti metodologici:
• Identificazione dei destinatari e dei prerequisiti
• Definizione degli obiettivi
• Durata
• Comunicazione e media utilizzati
• Valutazione.
Aspetti contenutistici:
• Correttezza del linguaggio e dei contenuti
• Aggiornamento dei contenuti
• Collegamento dei contenuti con l’ambito di riferimento
• Organicità nella strutturazione dei contenuti
• Sequenza logica
• Contenuti coerenti con gli obiettivi dichiarati e con i
destinatari del corso.
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Aspetti tecnologici:
• Qualità della immagine, audio, grafica
• Qualità dell’interfaccia utente
• Compatibilità standard di mercato
• Monitoraggio dati di fruizione
• Tecnologia e interattività.
Il principale vantaggio della formazione blended è che
studenti e docenti possono sfruttare la flessibilità e la convenienza di un corso online, pur mantenendo i vantaggi
dell’esperienza in aula faccia a faccia.
Tuttavia, perché l’esperienza di blended learning risulti
realmente efficace, è necessario creare il miglior percorso
formativo possibile. A tal fine può essere utile sintetizzare
quali sono i fattori critici per il successo di questo tipo di
attività formativa:
• Focalizzarsi sugli obiettivi. Prima di sviluppare un corso
in modalità blended, è necessario definire quali sono i
risultati di apprendimento previsti. Una volta che sono
stati messi a fuoco gli obiettivi di apprendimento, è
possibile analizzare gli strumenti e gli approcci migliori per raggiungerli ed il mix più opportuno di formazione tradizionale e online. Tutto deve essere pensato
per facilitare il trasferimento di conoscenze e competenze e tale apprendimento deve poter essere misurato
al termine del corso.
• Utilizzare contenuti e modalità didattiche coinvolgenti.
Una volta definiti gli obiettivi e l’approccio didattico,
è importante che i contenuti e le modalità didattiche
risultino il più coinvolgenti possibile per favorire l’interesse, la concentrazione e l’apprendimento. In questo
ambito è necessario garantire la consistenza tra contenuti online e la formazione svolta in aula perché non
esistano sovrapposizioni e rischi di fraintendimento.
I contenuti online devono essere qualcosa di più di
una lezione in aula registrata o di una presentazione
powerpoint scaricabile. Si può pensare, ad esempio,
di introdurre alcuni elementi di gamification nella didattica.
• Creare occasioni di sperimentazione pratica. Ad esempio, i discenti possono guardare video online e svolgere fasi di apprendimento a distanza per poi incontrarsi
fisicamente in aula e discutere sui contenuti appressi insieme con tutor o docenti o consulenti esperti in
modo da condividere e consolidare le conoscenze
chiave. Questi momenti possono anche essere l’occasione per una prima sperimentazione pratica di quanto appreso.
• Favorire la comunicazione. È importante che tutti i sog-
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getti coinvolti nella formazione blended non si sentano
isolati e possano comunicare tra loro per scambiarsi
informazioni, dubbi e necessità di approfondimento.
Può essere utile utilizzare chat e forum di supporto per
aiutare docenti e discenti ad entrare in contatto tra
loro in qualsiasi momento.
• Essere preparati alla complessità. Un programma di
formazione blended richiede di far interagire persone
e strumenti in modo coordinato ma al tempo stesso favorendo la libertà dei singoli nell’accedere ai contenuti. Si tratta di un’attività che presenta una complessità
elevata sia per quanto riguarda le tecnologie coinvolte
che per quanto riguarda la varietà di comportamenti che può generare. Per evitare il caos è necessaria
un’elevata pianificazione e modalità di coordinamento ferree. Non si tratta di costruire un meccanismo ad
orologeria che può alla fine risultare troppo rigido, ma
non si può nemmeno pensare di lasciare il tutto alla
buona volontà dei singoli.
Il blended learning rappresenta una modalità formativa
estremamente interessante soprattutto alla luce dell’esperienza maturata con i corsi rivolti agli operatori del Servizio sanitario. Tra questi c’è un’eterogeneità rispetto alle
conoscenze informatiche pur essendoci un elevato livello
di scolarizzazione. La formazione in sanità è prevalentemente effettuata in presenzaon che job. Gli ultimi anni un
po’per le risorse economiche ridotte un po’perché spostare
i lavoratori dalla sede lavorativa alle aule didattiche è sempre più difficoltoso, investire sulla formazione a distanza
può essere strategico e funzionale per le Aziende sanitarie
sia per offrire opportunità formative ai propri professionisti
,sia per superare le difficoltà organizzative (spostamenti,
sostituzioni) che la formazione in presenza comporta.
Se il cambiamento e l”avvicinamento a modalità meno tradizionali va visto con favore bisogna essere consapevoli
che non è semplice e le critiche sono spesso in agguato.
Il gap informatico tra professionisti con molti anni di esperienza e assunti negli ultimi dieci anni è evidente in più
occorre tener conto che l’informatica non è materia di
studio nei corsi di laurea (se non in quelli specifici). Teniamo conto anche che la formazione in aula è il modo
conosciuto da tutti per apprendere.
I Servzi del FORMAS per la formazione a distanza o in
blendedlearning
PROGETTAZIONE
Servizio di supporto alla progettazione di interventi formativi blended o interamente online
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FORMAS affianca i referenti scientifici e i responsabili
del progetto nella predisposizione del progetto formativo,
con l’obiettivo di progettare interventi formativi efficaci in
modalità e-learning o blended learning.
Il servizio prevede un supporto nella valutazione delle
strategie didattiche più efficaci per tipologia di obiettivi
e di destinatari, accompagnando i responsabili dei contenuti alla stesura del progetto formativo di dettaglio, alla
macroprogettazione dei contenuti fino ad arrivare alla
realizzazione della sceneggiatura del corso (storyboard).
I corsi FaD e in blended learning del FORMAS
Il FORMAS sviluppa prodotti multimediali per la formazione e l’informazione per il personale del Servizio sanitario
regionale.
I prodotti digitali sviluppati dal FORMAS sono rivolti sia
a una didattica in autoformazione, sia a una didattica
più improntata al collaborative learning, garantendo la
realizzazione di tali tipologie di prodotti:
- corsi in formato stand-alone
- corsi in standard SCORM 1. 2, SCORM 2004
- produzioni video
- podcast audio
Erogazione
Servizio di supporto tecnico (help desk)
FORMAS garantisce un tutoraggio di tipo tecnico per tutta
la durata del percorso formativo. Il servizio di help desk si
occupa di suggerire soluzioni a eventuali problemi legati
all’uso della piattaforma erogativa del FORMAS (Moodle)
e garantisce un’assistenza costante, rispondendo entro 48
ore lavorative dalla richiesta, a docenti, tutor e studenti.
Il servizio è disponibile al seguente indirizzo e-mail: informazioni. fad@formas. toscana. it.
Predisposizione di ambienti didattici collaborativi (community, corsi in blendedlearning, corsi e-learning sviluppati sfruttando le opportunità della piattaforma Moodle
del Formas).
Il personale FORMAS allestisce l’ambiente didattico su
piattaforma Moodle sulla base del progetto formativo realizzato, mediante l’inserimento di attività e risorse della
piattaforma Moodle del Formas.
Emissione automatica del certificato ECM e compilazione
online del questionario di gradimento
La piattaforma Moodle del FORMAS, al superamento del
test finale ECM, rilascia automaticamente il certificato che
eroga i crediti formativi e consente la compilazione online
del questionario di gradimento.
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Monitoraggio
Servizio di produzione di reportistica
FORMAS monitora costantemente l’andamento dell’intervento formativo, inviando a cadenza concordata (settimanale, mensile ecc. ) il report complessivo sugli accessi,
completamenti e risultati di ciascun partecipante all’evento formativo.
FORMAS raccoglie ed elabora dati anche sull’emissione dei certificati ECM e sul questionario di gradimento
dell’intervento formativo.
Piattaforma
La piattaforma e-learning del Formas è gestita con il software open source Moodle, e traccia tutte le attività svolte
dai partecipanti consentendo di scaricare la reportistica
sui tempi di connessione, sui materiali fruiti e i risultati
ottenuti nelle prove valutative effettuate dai partecipanti
alla formazione.
La piattaforma diventa quindi l’ambiente d’apprendimento in cui i discenti possono incontrarsi fra loro, incontrare
i docenti in maniera sincrona o asincrona, usufruire dei
contenuti che sono messi a disposizione. La tendenza a
riprodurre le caratteristiche dell’aula può essere più o
meno accentuata, a seconda del corso e della piattaforma di cui ci si avvale.
La maggior parte degli studiosi propone almeno due
modelli di e-learning, rifacendosi a teorie diverse dell’apprendimento: il modello comportamentista, che fornisce
materiali autoistruzionali ed è usato in ambito addestrativo o per la formazione iniziale, ed il modello costruttivista,
che porta ad acquisire conoscenze complesse e favorisce
la collaborazione fra pari, con gruppi di apprendimento
facilitati da un tutor.
La differenza sostanziale fra i due modelli sta nell’interazione che passa dall’interazione con i contenuti all’interazione con i formatori e fra pari. Nel primo modello le
modalità sono asincrone, mentre nel secondo modello si
tende a fornire una certa sincronia. Ad ognuno di questi
modelli corrisponde una piattaforma che, nel primo caso,
permette solo l’erogazione dei contenuti in forma testuale, mentre nel secondo promuove un livello di interazione
notevole.
Sebbene la storia dell’e-learning sia abbastanza breve,
ci sono molti studi che esaminano le caratteristiche dei
vari modelli e piattaforme nella pratica dell’insegnamento e ne valutano l’efficacia. Ma non è l’adozione di un
modello specifico o di una specifica piattaforma per l’apprendimento in rete a garantire l’efficacia del processo.
Le variabili da considerare sono le caratteristiche dell’or-
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ganizzazione o istituzione che eroga il corso e i bisogni
di apprendimento dei partecipanti. Le scelte vanno fatte
considerando anche il contesto di riferimento e le competenze dei progettisti e gestori del corso.
Nel futuro dell’e-learning vi è un aumento interesse nei
MOOC (Massive Open Online Courses, corsi online massivi aperti), nella gamification, nel mobile learning e nel
social learning. Si parla anche di “wearable e-learning”
e di personalizzazione dell’e-learning.
Se la formazione in presenza resta la modalità formativa
privilegiata dalla maggioranza dei destinatari, nel corso
di questi ultimi tre anni molto lavoro è stato fatto per implementare le attività formative a distanza da mettere a
disposizione degli operatori sanitari del Servizio sanitario regionale.
Ci sono diversi elementi che rallentano una diffusione più
ampia della metodologia formativa a partire dal livello di
alfabetizzazione informatica, dalla quantità di tempo a
disposizione, dalla difficoltà dei docenti “tradizionali” ad
adattarsi a una modalità diversa e molte altre.
I preconcetti sono tanti e diversi se visti dal docente, dallo
studente e anche dalle Aziende.
Errori/resistenze lato docente:
• Le presentazioni fatte in aula vanno sicuramente bene
anche per la formazione a distanza
• Le domande per il test di apprendimento le consegno
quando il corso sarà sviluppato
• I contenuti devono essere gli stessi per tutti i destinatari
• La verifica dell’apprendimento può essere fatto solo
con il test a risposta multipla.
Errori/resistenze lato studente:
• Mancanza di tempo da dedicare alla formazione a
distanza
• Senza il docente non può esserci vera formazione
• Scarso livello di alfabetizzazione informatica.
• Errori/resistenze lato Azienda:
• Mancanza di garanzie sull’identità dei fruitori dei corsi
• Mancanza di garanzie sull’identità di chi effettua la
prova di apprendimento
• Mancanza di regole per il riconoscimento delle attività
formative a distanza.
Tutti gli elementi sopra indicati sono legati spesso a preconcetti. La formazione a distanza non può e non deve
essere un sostituto della formazione tradizionale solo per
risparmiare il costo delle docenze in aula e arrivare così
a formare migliaia di operatori senza una tattica.
Il risultato è raggiunto solo se si parte dalla base.