i nn besta - fondazione irccs istituto neurologico carlo besta

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i nn besta - fondazione irccs istituto neurologico carlo besta
PERIODICO DI INFORMAZIONE
E COMUNICAZIONE
DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S.
ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA
ANNO VII
NUMERO V
SETTEMBRE/OTTOBRE 2009
A.P. 70% - MILANO
I N N BESTA
EDITORIALE
In attesa della realizzazione della Città della salute, della ricerca e della didattica
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE PER DUE REPARTI DI DEGENZA
I lavori interesseranno i Dipartimenti di neuroscienze pediatriche e di neurologia.
Necessario è il contributo di tutte le realtà all’interno dell’Istituto per adeguare
questi spazi agli standard di qualità regionale.
Il Consiglio di Amministrazione si trova in questi primi mesi dal suo
insediamento ad occuparsi del futuro dell’Istituto. Come già sapete, è in
via di costituzione, insieme all’Istituto dei Tumori e all’Ospedale-Polo
Universitario Sacco, il consorzio che realizzerà la nuova sede del Besta
nella Città della salute, della ricerca e della didattica, dove tre eccellenze
della sanità italiana daranno luogo a un nuovo polo sanitario pubblico
integrato di funzioni complesse e di eccellenza clinica e scientifica a
valenza nazionale e internazionale, che si trova alla frontiera di una
rivoluzione chiamata medicina molecolare. Non si tratterà quindi solo
di muri nuovi ma di un luogo di cura, ricerca e didattica ispirato ad un
paradigma completamente innovativo. L’impegno mio personale e del
Consiglio di Amministrazione, è perché il prestigio acquisito e le grandi
risorse scientifiche, umane e professionali del Besta, possano confluire
nella Città della salute con il peso che l’Istituto merita.
Le condizioni di assistenza e lavoro nella sede storica non consentono,
però, di attendere il 2015, termine previsto per il completamento della
Città della salute, senza porre mano all’esistente. Per questo è in progetto
un intervento di ristrutturazione e razionalizzazione degli spazi che
interesserà in particolare i dipartimenti di neuroscienze pediatriche e di
neurologia, consentendo di adeguare agli standard di qualità regionale i
reparti di degenza. Due interventi che richiederanno un ingente impegno
finanziario ma ritenuti irrinunciabili.
Due sono tuttavia le condizioni di successo delle due operazioni: fare in
fretta rispettando i tempi e cogliere quest’opportunità per riflettere sui
contenuti dell’attività clinica e di ricerca e sulla sua organizzazione in
modo da renderla capace di sfruttare al meglio questa grande occasione.
A questo proposito, nelle prossime settimane sarò impegnato, insieme ai
consiglieri di amministrazione, al Direttore generale, al Direttore scientifico,
al Direttore sanitario, al Direttore amministrativo, a promuovere incontri
e tavoli di lavoro perché a questi grandi progetti possano offrire il loro
contributo tutti coloro che saranno interessati da questi obiettivi: pazienti
e loro familiari, medici, ricercatori, infermieri, tecnici, professionisti,
organizzazioni sindacali, associazioni di volontariato.
Vi ringrazio da subito per l’apporto che saprete offrire in questo
senso e mi auguro di essere anch’io all’altezza di questo compito grazie
al vostro impegno.
Il Presidente Carlo Borsani
PRIMO PIANO
RC E RF: NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE
Con il 2009 inizia il nuovo triennio del Piano
secondo il metodo Full Time Equivalent) di produrre
proposta (una per ogni presentatore capofila)
Sanitario Nazionale e con esso la nuova program-
e attrarre risorse. Inoltre la valutazione peer
corredata di tutti gli elementi opportuni per
mazione della Ricerca Scientifica. Anche le modalità
review dei progetti, fatta da una Commissione
la successiva valutazione. L’Ente di appartenenza
di assegnazione dei finanziamenti alla ricerca sia essa
di esperti nominati dal Ministero, esterni alla
del ricercatore verificherà la congruità con
Ricerca Corrente o Ricerca Finalizzata sono state
CNRS, introduce il criterio meritocratico anche
le linee strategiche dell’istituto e confermerà
riviste nel senso di una massima trasparenza nelle
nell’assegnazione delle risorse di Ricerca Corrente.
la propria disponibilità a supportare il ricerca-
procedure di valutazione e selezione dei progetti
tore in caso di approvazione del progetto.
di ricerca, nonché nella valutazione dei prodotti
Per quanto riguarda l’assegnazione dei finanziamenti
5) Il modello di valutazione ricalcherà quello
scientifici degli IRCCS. La Ricerca Corrente di un
in ambito della Ricerca Finalizzata, questi i punti
delle principali agenzie internazionali per merito
IRCCS è attuata tramite i progetti istituzionali
innovativi.1)Anzitutto il finanziamento:102 milioni
e trasparenza. Nel nostro caso si farà riferimento
nell’ambito degli indirizzi del programma nazionale
di euro, il più alto sinora, di cui 40 milioni destinati
al metodo peer review attuato da uno specifico
all’interno del quale ogni IRCCS individua delle linee
ai programmi degli IRCCS e 30 milioni ai Giovani
staff del National Institute of Health statunitense,
di ricerca strategiche.Il finanziamento annuale sarà
Ricercatori (sotto i 40 anni). Il finanziamento
l’agenzia pubblica che finanzia il più cospicuo
ripartito secondo i seguenti criteri e relativi pesi
non è più riservato ai soli soggetti istituzionali
budget per la ricerca biomedica.
(vedi tabella).In particolare la metodologia di calcolo
(IRCCS; Regioni, ARS, Zooprofilattici), ma, per
In conclusione la nuova politica di finanzia-
dei parametri permette di valutare omogeneamente
tramite delle Regioni, a tutti gli attori del SSN.
mento della Ricerca Finalizzata toglierà agli
ogni Istituto indipendentemente dalle dimensioni
2) Le Regioni sono chiamate a sostenere i progetti
IRCCS l’esclusiva di cui sinora hanno usufruito,
e dal numero dei ricercatori coinvolti.Rispetto allo
del SSN con cofinanziamenti ad hoc. 3) La ricerca
ma innescherà un meccanismo di novità,
scorso triennio quindi viene dato più peso alla
avrà finalità traslazionali, di ricerca clinica e
di meritocrazia, di trasparenza, nonché di
produzione scientifica e contemporaneamente ogni
organizzativa.4) Non ci sarà più il limite di progetti
spinta ai giovani, sfida che gli IRCCS devono
istituto viene valutato in termini di utilizzo efficiente
che ciascun ente potrà presentare, ma ogni ricer-
cogliere con il giusto spirito competitivo
delle risorse assegnate (costo medio per punto di
catore preclinico o clinico afferente ad una Istitu-
anche perché il fine ultimo è a favore della
IF) e in termini di capacità dei ricercatori (calcolati
zione sarà titolare nel presentare la propria
salute dei cittadini.
RICERCA CORRENTE: CRITERI DI VALUTAZIONE
PESO
55%
A. Produzione Scientifica: • Impact Factor Normalizzato (IFN).
B. Efficienza di produzione scientifica: • Costo medio per punto di IFN • Impact Factor per ricercatore.
C. Attrazione risorse: • Volume totale finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da Enti pubblici e Fondazioni
(UE, regioni, NIH,Telethon, CARIPLO,...)• Volume totale finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da soggetti privati.
20%
D. Criteri di appropriatezza: • Capacità di attrazione per disciplina di riconoscimento • Numero pazienti in sperimentazioni
cliniche indipendenti per iniziativa e gestione, o con sponsor no-profit o con sponsor industriale
• Appropriatezza della attività assistenziale (indicatori di best practice).
15%
E. Valutazione dei progetti di RC presentati secondo criteri peer review.
10%
BREVI DAL CDA
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, insediatosi il 31 di luglio, si
è riunito due volte dopo la pausa
estiva.
Il 16 settembre ha approvato
una modifica al regolamento della
Fondazione, che permette ai cittadini l’accesso ai documenti amministrativi e la partecipazione ai procedimenti che li riguardano,garantendo
trasparenza e imparzialità alla sua
azione.In particolare è stato ampliato
il novero dei soggetti che godono di
•
2
questi diritti e reso più chiaro l’ambito
di limitazione degli stessi per motivi
di sicurezza, privacy o legittimità.
Nella stessa seduta è stato finanziato,
attraverso un accordo con l’Università di Pavia, un posto aggiuntivo di
specializzazione in neuropsichiatria
infantile; le risorse sono garantite
dalla Fondazione Mariani,nell’ambito
della convenzione con la quale
quest’ultima è diventata partecipante
della Fondazione Besta.
Il 7 ottobre, giunta la prescritta
•
autorizzazione regionale,è stato dato
il via libera definitivo alla costituzione
del Consorzio con l’Istituto nazionale
dei tumori e l’Ospedale-Polo universitario Sacco per la realizzazione della
Città della salute,della ricerca e della
didattica, futuro centro di eccellenza
pubblico in Europa nella ricerca e
nella cura. Il Direttore generale ha
inoltre informato il Consiglio che è
stato raggiunto un accordo con
l’Istituto dei tumori,relativo all’utilizzo
degli stabulari, che consentirà di
portare a termine nei tempi definiti
l’allestimento dei nuovi laboratori di
via Amadeo.
Con l’inizio del 2010 sarà, dunque,
possibile il trasferimento nei nuovi
spazi di parte delle strutture di
ricerca scientifica della Fondazione,
consentendo anche di creare le
condizioni necessarie per l’avvio di
lavori di ristrutturazione nella sede
di via Celoria.
I N N BESTA
GLIOBLASTOMA MULTIFORME: IAVARONE A
CONFRONTO CON I NEURONCOLOGI DEL BESTA
uno studio in cui, insieme alla moglie Anna
sono finora stati ottenuti con una sensibiliz-
Lasorella, ha identificato il gene Huwe 1, una
zazione immunologica, una sorta di vaccinazione,
proteina capace di regolare lo sviluppo di gravi
tramite cellule del sistema immunitario, cellule
tumori cerebrali come il glioblastoma multiforme,
dendritiche,attivate con proteine del glioblastoma:
lo stesso che si è portato via Ted Kennedy.
sono stati così superati i fatidici 6 mesi, massima
Questi tumori riescono a crescere perché
durata di sopravvivenza alla recidiva di questo
disattivano la Huwe 1 che, normalmente, li tiene a
tumore. I neuroncologi del Besta diretti da
bada.Adesso ha scoperto che le cellule tumorali
Gaetano Finocchiaro stanno anche ottenendo
dotate di maggior aggressività come quelle del
risultati incoraggianti di sopravvivenza dall’inizio
glioblastoma presentano una caratteristica comune:
della terapia anche con un altro trattamento,
una particolare architettura cellulare battezzata
basato sulla combinazione di farmaci come
segnatura o impronta mesenchimale che viene
bevacizumab e irinotecan che sfrutta il fatto
impressa dagli stampi genetici:i fattori di trascrizione
che questo tumore produce molto VEGF, sigla
chiamati master regulators.
del fattore di crescita dei vasi sanguigni endote-
Lo studio su animale, non ancora pubblicato,
liali, che lo aiutano a nutrirsi e a crescere.
Il Besta ha ospitato lunedì 28 settembre un
ne ha identificati 6 e 2 in particolare identifi-
Il bevacizumab, un anticorpo sintetico, si lega
seminario con Antonio Iavarone del Dipartimento
cano il tipo più aggressivo di questo tumore.
al VEGF inibendolo e così impedisce al tumore
di neurologia della Columbia university di New
Se però vengono inibiti l’impronta mesenchimale
di crearsi le fonti di nutrimento, un po’ come gli
York, che questa estate aveva conquistato la
scompare, facendo perdere al tumore la sua
inibitori dell’angiogenesi scoperti dallo scienziato
copertina della rivista Developmental Cell con
aggressività. Al Besta risultati molto positivi
americano Judah Folkmann.
Il professor Antonio Iavarone
e la moglie Anna Lasorella
L’INCONTRO CON I GIOVANI E I LORO INSEGNANTI NELLA
“NOTTE DEI RICERCATORI”
Sembra uno slogan che allude all’ennesima riduzione della spesa per la ricerca scientifica, invece è il titolo che è stato assegnato all’iniziativa promossa
dalla Commissione Europea e organizzata a Milano da Caterina La Porta della Facoltà di Scienze dell’Università. Doveva essere un’iniziativa volta
a divulgare e promuovere il compito del ricercatore presso le nuove generazioni, e, tutto sommato, così è stato. Noi del Laboratorio Analisi della
Fondazione Besta - che non siamo certo ricercatori di base - siamo stati coinvolti perché utilizziamo quell’importante strumento di studio delle
sottopopolazioni cellulari che è il “Cell Sorter”.
Gli addetti ai lavori sanno che si tratta di un costoso e delicato strumento con il quale è possibile, a partire da una popolazione mista di cellule, separare
i vari tipi cellulari che la compongono con un grado di purezza che può essere anche molto elevato (97-100%). Per un po’ di tempo, abbiamo cercato
di convincere una delle ditte produttrici di “cell sorter” a prestarci un’unità “demo” da mettere in funzione sotto il gazebo, allestito a non più di dieci
metri dal Planetario nei Giardini di Porta Venezia, che sarebbe stato il nostro laboratorio per un giorno. Sfortunatamente però, complice forse anche
la crisi economica, le nostre richieste non anno avuto soddisfazione così ai ragazzi abbiamo dovuto presentare una forma di “cell sorter” decisamente
semplificata. Circa 80 ragazzi e una decina di insegnanti, incuriositi ed interessati (non sempre disciplinatissimi), divisi in gruppi da 10 - 12 si sono
avvicendati nel gazebo fino alle 14.00.
La nostra impressione è stata che il percorso preparato sia piaciuto ai ragazzi e un po’ ci siamo divertiti anche noi. Il percorso di cui facevamo parte
era tuttavia inserito in un circuito più ampio di laboratori tra cui un laboratorio sulla Drosophila Melanogaster (il moscerino della frutta) a cura di Maria
Pasini e Francesca Bertolotto e un laboratorio di pittura su “Arte e Scienza“ a cura di Beba Restelli e Silvana Sperati. C’è stato infine un gruppo di 30
ragazzi che ha aderito all’iniziativa “Una notte con i Dinosauri” trascorrendo la notte al museo di Scienze Naturali.Per quelli che hanno preferito dormire
a casa, la serata è stata chiusa dal “Concerto sotto le stelle”. Il quartetto di archi e chitarra guidato da Antonello Ghidini ha eseguito, all’interno del
Planetario e durante la proiezione del cielo stellato, pezzi di vari autori italiani intervallati dal suggestivo racconto dell’astrofisico Fabio Peri,
Direttore del Planetario: indimenticabile!
P.S.: La “Notte dei Ricercatori” è in debito con Luigi Nardella (Uff.Tecnico), Salvatore Liccardo e Enzo de Santis (Affari Generali) per la loro preziosa
collaborazione.
I N N BESTA
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BESTA NEWS
MUSICA E FUNZIONI CEREBRALI UNA GIORNATA
DEL BESTA AL “MITO SETTEMBRE IN MUSICA”
Copertina del volume con gli atti del III incontro
Neurosciences and music.
internazionali attive in questo ambito, tra le quali
c’è anche un aspetto terapeutico utilizzabile in
la New York Academy of Science-NYAS, un intero
varie malattie neurologiche: musiche e ritmi sono
congresso scientifico, Neurosciences and music,
un trattamento ormai riconosciuto nelle strategie
che analizza questo complesso rapporto.Secondo
riabilitative di chi è colpito da ictus, è affetto
i “neuro-musicologi” il pallino della musica
da Parkinson, ha subito danni cerebrali o
risiederebbe nell’emisfero cerebrale sinistro, ma
nei bambini affetti da dislessia o autismo. Se a un
è quello di destra che si attiva con la pratica e
paziente affetto da demenza si fa ascoltare la sua
l’esercizio musicale. È stata individuata una vera
musica preferita, i comportamenti di agitazione
e propria via nervosa della musica, distinta
e aggressività verbale,
da quelle degli altri suoni e rumori: corteccia
minacce, accuse, paro-
orbito-frontale e lobo frontale di destra per
lacce, e soprattutto
l’intonazione, paraippocampo destro per accor-
fisica, sberle, spintoni,
gersi delle stonature, planum temporale per i
sputi, graffi e morsi,
toni, nei musicisti più sviluppato a sinistra, lobo
che spesso rendono
temporale per melodia e armonia, cervelletto
ingestibile la sua malat-
laterale e verme cerebellare per il ritmo. Infine
tia si placheranno.
Una demenza fronto - temporale può essere
annunciata da aumento della produttività artistica figurativa, con dipinti che diventano astrusi
e complessi. Lo stesso accade anche per la musica:
già colpito da afasia produttiva primaria, Maurice
Ravel compose il suo famoso bolero. Ed è stato
proprio il famoso compositore a ispirare il 16
settembre la giornata su “Pensiero e musica:
la formazione del pensiero musicale nel cervello:
il caso Ravel”, organizzata dal Besta con i
neurologi Giuliano Avanzini e Ludovico Minati e
i neurochirurghi Giovanni Broggi e Ivano Dones,
a conclusione del festival “MiTo-settembre in
musica” che ha offerto una serie di concerti
eseguiti dalla Filarmonica comunale di Bologna
diretta dal maestro Alberto Veronesi, nell’aula
magna dell’Università Bocconi. Negli ultimi anni
le conoscenze sulle correlazioni musica/cervello
si sono notevolmente arricchite, ha precisato
il professor Giuliano Avanzini, consentendoci
correlazioni sempre più precise fra lo sviluppo
del sistema sensitivo-motorio e la percezione
delle sequenze musicali. Non è comunque la
prima volta che una manifestazione associa
musica e cervello: da vari anni la Fondazione
Mariani organizza, in collaborazione con alcune
tra le più prestigiose organizzazioni scientifiche
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PREMIO
POSTER WEEK HOSPITAL
In occasione della XIII
Conferenza Nazionale della
rete Health Promoting
Hospitals, che si è svolta
a Reggio Emilia a fine
settembre e che ha
avuto come tematica
“L’empowerment della
persona come strategia
di promozione della
salute nei luoghi di cura,
nell’integrazione sociosanitaria e nella comunità”,
la Fondazione Carlo Besta
ha ricevuto il primo premio
assoluto nella categoria
dedicata ai poster con il
manifesto “E il sabato
tutti a casa!” che
rappresenta il progetto
del week hospital attivo
presso il Dipartimento di
Neuroscienze Pediatriche.
I N N BESTA
FORMAZIONE
PROJECT MANAGEMENT IN SANITÀ
L’evoluzione continua e velocissima dei modelli di
di guerra in cui - come illustrato dal presidente
settore. La prima è stata l’organizzazione di un
erogazione dei sistemi di salute rendono strategici
dell’Italian project management academy,Roberto
corso di formazione sul project management:
gli strumenti di management capaci di incidere
Mori - è stata sviluppata la figura del cosiddetto
“Project Management Overview” che si è tenuta
sul cambiamento. Il successo o fallimento di un
project manager,una sorta di facilitatore operativo
il 21 e 22 settembre con l’obiettivo di introdurre
progetto di sanità dipende da variabili comuni ad
in grado di armonizzare le ipercompetenze dei vari
la metodologia International project management
altri campi di applicazione del Project management:
settori e di unificarle in uno sforzo comune e fluido
association - IPMA nella gestione dei progetti.
disponibilità di fondi limitata,risorse umane scarse,
che punta direttamente e con efficienza a uno
Docenti del corso: Francesca Grechi, Direttore
contesto ambientale instabile. Questo è quanto
scopo unificato”. Per il Direttore scientifico del
economico - finanziario del Besta e Antonio
emerso dal convegno organizzato,lo scorso agosto,
Besta,Ferdinando Cornelio,l’augurio è che quanto
Calabrese, Direttore del master europeo di
dall’Istituto neurologico Carlo Besta, dall’Italian
prima nasca una sanità dalla cultura trasversale e
Strategic project management del Politecnico di
project management academy e dall’Associazione
non più a compartimenti stagni che in un certo
Milano. L’evento ha visto la partecipazione di
nazionale di impiantistica industriale - ANIMP
senso ricalchi l’ormai perduta visione olistica della
personale interno ed esterno, quali la Fondazione
presso l’Istituto ISPELS di Milano.I principali fattori
medicina in cui il paziente veniva curato in tutti i
Mariani, Techint, Anni Azzurri, Gruppo HSS,
che determinano il successo o meno di un progetto
suoi aspetti fisici e psichici e non separatamente,
questo ha permesso di simulare quello che
e il ruolo del Project Manager sono stati analizzati
organo per organo.
avviene effettivamente all’interno dei progetti: il
e dibattuti nel corso dei numerosi interventi.
La disciplina del Project management promette di
coinvolgimento di professionalità e mondi diversi.
Il Direttore generale della Fondazione IRCCS
riuscire a fare tutto questo, potendo al contempo
Le lezioni hanno approfondito il contesto del
Istituto neurologico C. Besta Dott. Giuseppe
attrarre risorse e competenze progettuali.Uno dei
Project management evidenziando che i progetti
De Leo ha rimarcato l’importanza per la Fonda-
problemi più sentiti nel nostro paese, ed al quale
operano in un ambiente molto più vasto e
zione di organizzare corsi di formazione per
si è dato particolare risalto, è quello di arginare
influenzabile.Questo richiede una corretta organiz-
Project management. La Fondazione si distingue
l’emorragia dei cervelli in fuga verso strutture
zazione e gestione delle risorse. Non meno
per numerosi progetti Nazionali/Internazionali
private o estere, un’azione che rappresenta già un
importante è conoscere gli obiettivi e la perfor-
ed Europei nei quali viene spesso attribuito il ruolo
importante effetto di rivitalizzazione della sanità
mance di un progetto che, più risultano chiari in
principale di coordinamento. Uguale importanza
italiana che, a cascata, può produrre nuove risorse
termini quantitativi e qualitativi, più aumenta la
ha il Project management per il governo dei Trial
e progetti, avviando un circolo virtuoso che non
possibilità di successo degli stessi. Ulteriori due
Clinici. Tutto questo merita un potenziamento
può che tradursi in ulteriori finanziamenti per le
giornate di formazione, l’11 e 12 novembre 2009,
gestionale attraverso il Project management,
infrastrutture sanitarie.
si terranno presso la Fondazione Besta, gestite
motivato anche dal grande sviluppo della ricerca
Il convegno si è concluso con la costituzione
direttamente dall’IPMAcademy, con la possibilità
clinica indipendente del nostro Istituto.
di un gruppo di lavoro IPMA - Sanità, che dovrà
di una futura certificazione professionale IPMA
“La soluzione arriva direttamente dalle strategie
lanciare una serie di iniziative per operatori del
nel campo del Project management.
I N N BESTA
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PARLIAMO DI...
DAI CENTRI CEFALEE UN RICHIAMO PER UN
ADEGUATO USO DEI FARMACI
relatori, ma anche per la presentazione dei
basse sono invece riferite da chi usa triptani:
dati di una ricerca parallela “progetto cefalee
possibile astenia, costrizione toracica, vampate
Lombardia” condotta su una rete di centri
di calore al volto, di breve durata e in genere ben
lombardi della nostra regione, guidata dalla
tollerati, soprattutto se il medico informa per
Fondazione Besta e ideata e coordinata da
tempo il paziente della loro insorgenza e sul loro
D’Amico, aiutato nella raccolta dei dati soprat-
carattere benigno. Eppure solo il 17% dei pazienti
tutto dalle dottoresse Massetto e Gambini
che si erano presentati ad un Centro cefalee
del San Paolo. In entrambe le ricerche, quella
erano già stati trattati con triptani, mentre più
nazionale e quella lombarda, i risultati concor-
dell’80% usava regolarmente farmaci aspecifici
dano: molti pazienti emicranici non ricevono una
o addirittura prodotti da banco. La ricerca ha
corretta diagnosi; nel trattamento acuto e nella
anche evidenziato la diretta correlazione tra
profilassi i pazienti non ricevono un adeguato
impiego di farmaci specifici e selettivi (triptani)
trattamento ed emerge la necessità di maggiore
e recupero di funzionalità, un effetto collaterale
cultura e aggiornamento dei medici a tutti i livelli,
benefico che va perduto quando non si utilizzano
da quello di base al neurologo che non opera in
i giusti trattamenti che svolgono una funzione di
un centro dedicato alla cura di questa patologia.
“barriera protettiva”.
Nell’ambito di una conferenza stampa dedicata
I dati confermano quanto già noto da studi
Una terapia mirata ed efficace blocca infatti
al problema della sottodiagnosi e del sottotrat-
internazionali: farmaci non specifici, come FANS
il circolo vizioso tra insoddisfazione-abuso-
tamento dell’emicrania, sono stati presentati i
o analgesici, sono spesso ancora percepiti
assuefazione e ulteriore cronicizzazione, preve-
risultati del primo studio italiano, in via di pubbli-
dai pazienti e da alcuni medici come “leggeri” o
nendo il progressivo deterioramento della
cazione sulla rivista Cephalalgia, su pazienti
“innocui”, mentre in realtà sono gravati da
qualità di vita e l’aumento dei costi economici
che si sono rivolti per la prima volta a 10 Centri
percentuali relativamente alte di effetti collaterali,
e umani causati da emicranie che si sono
cefalee distribuiti nella penisola. Fra questi quello
soprattutto di tipo gastrointestinale, per non
“cronicizzate” con conseguente ridotta produt-
del nostro istituto si è distinto non solo per la
parlare del rischio di danno organico nel tempo.
tività, limitazioni e frustrazioni in campo
presenza del dottor Domenico D’Amico fra i
Percentuali di effetti collaterali nettamente più
familiare e sociale.
LO STUDIO DELLA PATOLOGIA CEREBELLARE
La patologia neurologica che vede coinvolto
lente del cervello umano, lo espongono ad un
Joubert rappresenta la più comune e nota,
il cervelletto rappresenta uno dei principali
rischio maggiore di lesioni di diverso tipo,
prevede oltre all’aspetto scientifico una rilevanza
ambiti di studio dell’Unità operativa Neuro-
infettivo, tossico e genetico, rendendolo sede
assistenziale in termini di identificazione
logia dello sviluppo, studio che vede coinvolte
di alterazioni strutturali o funzionali. Il gruppo
precoce di difetti visivi e retinici eventual-
competenze diverse, che si sono sviluppate
di Dismorfologia neurogenetica (Pantaleoni,
mente associati.
all’interno della struttura con la partecipazione
D’Arrigo) si dedica all’approccio diagnostico
di gruppi di lavoro specifici.
delle patologie neurologiche con coinvolgimento
Il gruppo di Neuroscienze cognitive dello
cerebellare in particolare ai quadri malfor-
sviluppo (Bulgheroni,Vago, Usilla) studiando
Il coinvolgimento cerebellare è molto frequente
mativi, al fine di migliorarne l’attuale defini-
bambini con tumori cerebellari a diversa
nella patologia neurologica dell’età evolutiva
zione nosologica. L’interesse per le sindromi
sede, e con ipoplasia o atrofia del cervelletto
perché la sua lunga neurogenesi, una fra le più
cerebello-oculo-renali, di cui la sindrome di
in diverse sindromi neuro genetiche, ha, fra
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I N N BESTA
ALLERGIE E SCLEROSI MULTIPLA
Le allergie sono in aumento nei paesi sviluppati
alimentari, le allergie a farmaci e le allergie a
una produzione di linfociti T diversi rispetto a
dove ci sono buone condizioni socioecono-
punture di insetto. I risultati hanno mostrato che
quelli che si generano nella SM. Ovviamente il
miche e sanitarie. Tuttavia, nei paesi sviluppati
pur non essendoci un’associazione significativa
meccanismo attraverso il quale le allergie
si è osservato nelle ultime decadi anche un
tra SM e le allergie in generale, la presenza di
possono modificare il rischio di SM rimane un
aumento di malattie autoimmunitarie, come
allergie tipicamente atopiche, ed in particolare
campo aperto da studiare.
la sclerosi multipla (SM).
dell’asma allergico, sviluppati in età giovanile,
“Il nostro studio sembra confermare l’ipotesi
Finora gli studi epidemiologici sull’associazione
immunologica che le allergie atopiche e la
tra allergie e SM hanno dato risultati contrastanti,
sclerosi multipla siano mutualmente esclusive”
ed alcuni suggeriscono che allergie e malattie
spiega la dott.ssa Pedotti.“Seppur i meccanismi
autoimmuni possano generarsi nello stesso
responsabili di questo fenomeno siano ancora
individuo. Lo studio finanziato dalla FISM-AISM,
da determinare, è possibile che alcuni meccanismi
condotto da Rosetta Pedotti in collaborazione
e mediatori delle risposte allergiche, quali
con Graziella Filippini dell’Istituto neurologico
per esempio mastociti ed istamina, possano
Besta di Milano, e pubblicato lo scorso agosto
svolgere un ruolo protettivo verso lo sviluppo
sulla rivista scientifica internazionale Multiple
della sclerosi multipla. Il nostro gruppo di ricerca
Sclerosis, ha cercato di chiarire la natura
è attualmente impegnato a verificare questa
dell’associazione tra allergia e SM. Si tratta di
ipotesi sia mediante nuovi studi epidemiologici,
uno studio caso-controllo condotto mediante
sia mediante studi sul modello animale di SM”.
un’intervista telefonica su 423 persone affette da
SM e 643 controlli sani (1).Alle persone coinvolte
è stato sottoposto un questionario per studiare
è associata ad una diminuzione del rischio
la loro storia allergica, in particolare sono state
di sviluppare la SM. Gli autori suggeriscono
analizzate malattie allergiche quali l’asma, la
che questo potrebbe essere collegato alla
rinite e la congiuntivite dovute all’inalazione
diversa regolazione del sistema immunitario
di allergeni, la dermatite atopica, le allergie cibo
che interviene nelle allergie, dove prevale
(1) Allergy and multiple sclerosis: a population-based
case-control study Pedotti R, Farinotti M, Falcone C,
Borgonovo L, Confalonieri P, Campanella A, Mantegazza R,
Pastorello E, Filippini G. Mult Scler. 2009 Aug;15(8):899-906
NELL’ U.O. NEUROLOGIA DELLO SVILUPPO
i primi, dimostrato che il cervelletto partecipa
rispetto agli emisferi cerebrali: l’emisfero
con un vasto spettro di disturbi che, in caso di
al processamento delle funzioni psichiche
destro, connesso da vie crociate con l’emi-
lesione, comprende quadri di severa irritabilità
superiori, perché in connessione crociata con
sfero cerebrale sinistro, processa la memoria
fino a quadri autistic-like. Lo studio quindi
le aree cerebrali in cui sono rappresentati
sequenziale uditiva ed in generale il linguaggio,
dei bambini con patologia cerebellare è cruciale
linguaggio, funzioni esecutive, funzioni visuo-
mentre l’emisfero cerebellare sinistro, connesso
anche per indirizzare la progettazione di
spaziali, etc.
con l’emisfero cerebrale destro, processa
eventuali interventi riabilitativi.
la memoria sequenziale visiva ed in genere
Inoltre esiste una organizzazione topografica
le abilità spaziali.
intra-cerebellare, per cui gli emisferi cerebrali
Daria Riva
controllano le performances cognitive con
Le strutture vermiane controllano invece
Direttore della Unità operativa
una specializzazione emisferica, crociata
il comportamento sociale ed emozionale,
Neurologia dello sviluppo
I N N BESTA
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APPROFONDIMENTI
PARKINSON
Nuove modalità di
approccio neurochirurgico
e farmacologico.
disponibili sofisticati software computerizzati
del globo pallido e del nucleo subtalamico,
che, basandosi su atlanti virtuali dell’area
è divenuto disponibile dal ’98 in Europa e
cerebrale su cui intervenire, sono in grado di
dal 2002 negli Stati Uniti. Un interesse del
Il 25 settembre la 1° divisione di neurologia
effettuare la fusione delle immagini ricavate dalla
tutto particolare ha recentemente suscitato
del Besta, insieme al centro per i disturbi
TAC e dalla risonanza magnetica nucleare,
l’impiego della neurostimolazione in patologie
del movimento dell’istituto Galeazzi, ha
fino a fornire al neurochirurgo una mira
che sconfinano in ambito neuropsichiatrico,
organizzato all’Umanitaria di Milano l’incontro
ultraprecisa. Con l’aumentare degli interventi,
dove oltre alla DBS anche un’altra meto-
“TARGETING THE BRAIN” un titolo che ai non
la procedura di targhettamento è in continua
dica per molti aspetti simile la Vagal nerve
addetti ai lavori forse non fornisce l’idea
evoluzione e ormai va definendosi una corri-
stimulation, la stimolazione vagale-VNS, ha
completa dell’impressionante realtà di ricerca
spondenza sempre più puntuale fra stimo-
riportato interessanti successi nel trattamento
emersa invece dall’incontro.
lazione dei neuroni “targhettati” e risposte
della depressione cronica farmacoresistente
Il termine targeting si riferisce al cosiddetto
sensitivo-motorie attese, con un costante trend
e sembrerebbe utile anche per il controllo
targhettamento, il micrometrico lavoro di
di crescita del numero di interventi.
dell’aggressività. Quando si è presentata la
puntamento dei microscopici elettrocateteri
Ma nel concetto di TARGETING si nasconde
necessità di controllare casi di agitazione
oggi usati per gli interventi di stimolazione
anche un altro concetto: considerare il cervello
psicomotoria e aggressività conseguenti a crisi
cerebrale profonda - DBS, la tecnica di micro-
come una serie di bersagli su cui indirizzare
epilettiche multifocali farmacoresistenti, il
neuro-chirurgia che, utilizzando le più avanzate
la stimolazione a seconda della patologia da
Dipartimento di neurochirurgia funzionale del
tecniche di visualizzazione strumentale e di
trattare, dall’ipotalamo al talamo al nucleo
Besta, che ha impiegato la stimolazione con
microelettronica, sta ottenendo ottimi risultati
accumbens. Come ha riferito il direttore
DBS dell’ipotalamo posteriore, ha avviato un
tramite l’impianto di microelettrodi in precise
dell’Unità operativa “Disturbi del movimento”
programma di collaborazione con la Clinica
aree cerebrali, che riducono la necessità di
del Besta, Alberto Albanese, i risultati
psichiatrica dell’Università di Pisa, cosicché
farmaci talora divenuti inefficaci, una condizione
maggiormente comprovati sono quelli riportati
i criteri d’inclusione di questi pazienti, oltre a
non infrequente nel Parkinson, nell’epilessia
nella malattia di Parkinson con oltre 30mila
seguire le garanzie imposte dalle direttive del
o nella cefalea a grappolo. Il targhettamento
pazienti trattati con DBS in tutto il mondo,
Consiglio superiore di sanità, hanno avuto
è divenuto possibile solo da quando sono
dopo che il trattamento, effettuato a livello
l’ulteriore tutela dell’approvazione dei Comitati
LA MALATTIA DI HUNTINGTON: 30 ANNI DI SCOPERTE E SOLIDARIETÀ
CONVEGNO PER L’ANNIVERSARIO
14 NOVEMBRE 2009 - SALA GABER – REGIONE LOMBARDIA
L’Associazione Italiana Corea di Huntington - AICH Milano compie 30 anni. Sabato 14 novembre 2009 alle ore 9.30 presso la Sala Gaber della
Regione Lombardia si terrà il convegno “La malattia di Huntington: 30 anni di scoperte e solidarietà” organizzato dall’AICH Milano e dalla
Fondazione IRCCS Istituto neurologico Carlo Besta. L’Associazione Italiana Corea di Huntington fu fondata nel 1979 da un
gruppo di medici e famigliari presso l’Istituto neurologico Besta per volontà del prof.Tommaso Caraceni, allora primario della
U.O. Neurologia I e della Sig.ra Angela Maria Vallegiani, moglie di un malato. Gli scopi dell’AICH Milano sono di diffondere la
conoscenza della malattia, sostenere la ricerca, fornire punto di sostengo e riferimento competente e solidale ai pazienti e
alle loro famiglie.A trent’anni dalla fondazione si vuole ripercorrere il cammino fin qui fatto sia in ambito di ricerca verso una
cura che in ambito assistenziale e sociale. In occasione del convegno verrà anche lanciato il premio “Laura Zuccato” aperto
a tutte le facoltà per sostenere la formazione di giovani ricercatori.
Per informazioni: Tel. segreteria: 331.5902.160 - [email protected] - www.aichmilano.it
Associazione Italiana Corea di Huntington - AICH Milano - c/o Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C.Besta”
Via Celoria, 11 - 20133 Milano - Tel. 02 23942498
8
I N N BESTA
etici di più ospedali. Questo genere di approcci,
nella distonia, una sindrome caratterizzata
Un’interpretazione mediata da uno studio
al di là dei risultati incoraggianti, ha aperto
da posture e movimenti anomali per la
a lungo termine recentemente condotto
una vivace discussione sulla necessità di
coartazione di muscoli antagonisti e che è
dal suo gruppo (Replacement of dopaminergic
rigidi criteri etici d’inclusione dei pazienti
legata a un’alterazione del network cortico-
medication with subtalamic nicleus stimulation
a causa delle delicate problematiche legate
striato-talamo-corticale e del globo pallido, la
in Parkinson’s disease. Long term observation.
alla possibilità completamente nuova di mani-
struttura su cui vengono principalmente
Autori: Romito, Contarino,Vanacore, Bentivoglio
polare chirurgicamente l’attività psichica.
indirizzati i microimpulsi della DBS.
e Albanese), pubblicato sulla rivista Movement
Il direttore dell’Unità operativa di neurochirurgia
disorders, sul quale vale la pena soffermarsi perché ha valutato un aspetto ancora
illustrato ad esempio i successi della DBS nel
A Milano Parkinson ’09
il neurologo del futuro.
trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi
Franzini e Albanese hanno poi riportato le loro
farmacologico del paziente parkinsoniano
che la Fondazione Besta ha condotto negli ultimi
esperienze anche a un altro convegno svoltosi
dopo l’impianto di DBS.
anni: la sede dell’impianto è il braccio anteriore
quasi in contemporanea sempre all’Umanitaria
Ne è nata una ricerca originale e innova-
della capsula interna, comprendendo nella
dal 25 al 26 settembre: MILANO PARKINSON
tiva che, confrontando l’energia elettrica
stimolazione anche il nucleo dell’accumbens
e Disturbi del Movimento 09.
somministrata nel tempo in confronto alle
che fa parte del sistema limbico. L’accumbens
Fra i molti interventi provenienti anche
variazioni dei dosaggi dei farmaci, ha
modulerebbe le informazioni dirette dall’amigdala
dai numerosi relatori stranieri, soprattutto
verificato come la neurostimolazione possa
a gangli basali, aree dopaminergiche meso-
francesi e tedeschi, merita particolare attenzione
ridurre la terapia farmacologica del 60%
limbiche, talamo dorsomediale e corteccia
l’interpretazione delineata nella discussione
per almeno 5 anni e come i parametri di
prefrontale e l’alterazione di tale flusso
conclusiva da Alberto Albanese a proposito
neurostimolazione
d’informazioni scatenerebbe ansia e disturbi
della nuova figura del neurologo che va
possano essere va-
ossessivo-compulsivi. La stimolazione inibitoria
emergendo il quale programma gli impulsi
riati con le mede-
tramite DBS riesce però a contrastare
del pacemaker della DBS e intanto varia
sime modalità con
gli stimoli aberranti in pazienti divenuti ormai
il dosaggio dei farmaci, nell’ottica di un
cui si effettuano le
refrattari alla terapia farmacologica.
trattamento equilibrato che tiene conto
variazioni di dosag-
Nell’ambito dei disturbi del movimento, invece,
contemporaneamente dell’aspetto elettrico
gio della terapia
Angelo Franzini ha riferito delle sue esperienze
e di quello farmacologico della malattia.
farmacologica.
funzionale del Besta, Angelo Franzini, ha
I PROFESSIONISTI DEL BESTA
I O
poco indagato: l’andamento del fabbisogno
ANESTESISTA
INTERVISTA A DARIO CALDIROLI - DIRETTORE U.O. NEUROANESTESIA E RIANIMAZIONE
Sono curioso di sapere quanto la gente ci conosca.
Per questo talvolta alle persone che visito chiedo delle associazioni concettuali... Incomincio sempre con la cardiologia che viene subito
associata alle malattie di cuore, poi la neurologia, la dermatologia, l’epatologia e l’infettivologia. La risposta è sempre la stessa, pertinente
e senza incertezze.A tutte le discipline viene associata la patologia di un organo o sistema. Quando però chiedo a cosa associno l’anestesia
i secondi passano, alcuni sorridono, le risposte si fanno indecise, devono pensarci. Qualcuno per accondiscendenza si lancia in “l’anestesia
è tutto”, oppure “è molto importante”. Ringrazio per la considerazione. È sempre così. Se è noto chi sia un anestesista (un laureato in
medicina e con cinque anni di specializzazione) risulta ai più difficile definirne il ruolo al di là dello scontato (e non riduttivo) “addormentare
chi deve essere operato”. Lo stretto legame con la chirurgia e la sala operatoria è purtroppo l’unico elemento che permette di localizzare
la figura dell’anestesista e la sua attività. L’anestesiologia moderna non è nata da una costola della chirurgia (con essa è invece cresciuta
ed ha contribuito al suo sviluppo) ma da una scienza di base: la chimica.
Continua nell’ultima pagina
I N N BESTA
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EVENTI
IL DOTTOR SOGNI IN CORSIA DA DIECI ANNI
è avvenuto con Rodrigo Morganti, alias il dottor
occasioni ci si ritrova, vedo che sono cresciuti... E
Strettoscopio, il primo clowndottore in Italia che,
poi c’è il personale, che ci mette il cuore in quello
come tutti i “dottor Sogni”, è un artista
che fa. L’enorme continuità del mio lavoro qui e
professionista formato per lavorare in ambito
queste alchimie indescrivibili mi fanno sentire che
ospedaliero. È a lui che chiediamo: “come ricordi
c’è qualcosa che va oltre il lavoro. Il Besta lo sento
la tua prima visita da clowndottore all’Istituto
proprio mio”. È così che da dieci anni ormai le
Besta?” Risposta: “Avevo molta paura. Il pensiero
visite molto speciali dei dottor Sogni rallegrano i
di entrare in contatto con una realtà nuova, fatta
piccoli ricoverati. Gli strumenti del mestiere?
di malattie per me sconosciute mi spaventava. Ma
Pupazzi, giochi, palloncini e bolle di sapone.
invece i medici e il personale infermieristico mi
Ma soprattutto la straordinaria sensibilità dei
hanno subito fatto sentire a casa”. D. “E da allora
dottor Strettoscopio, Clunei, Garibaldi, Ino,
Sempre allegri, colorati e un po’ magici. Sono così
cosa è cambiato?” R. “Devo dire che nel tempo,
delle dottoresse Bonsai, Peppa, Flora e di tutti i
i “dottor Sogni” della Fondazione Theodora
la sensazione di essere un po’ in famiglia mi ha
loro colleghi clowndottori.
ONLUS che, ogni settimana, visitano le divisioni
sempre accompagnato nelle mie giornate al Besta.
infantili del Besta donando momenti di serenità ai
Nonostante sia un ospedale che definirei ‘impreve-
Per informazioni: www.theodora.it
piccoli pazienti. Il loro prezioso lavoro è reso
dibile’ - perché quando entri non sai mai se ti
www.fondazione-mariani.org
possibile dal sostegno costante della Fondazione
troverai a essere il pifferaio magico in corsia,
Pierfranco e Luisa Mariani che dal 2000 supporta
seguito da una nuvola di piccoli pazienti, oppure
l’attività di Theodora nella convinzione che
se sussurrerai favole accanto al letto di qualche
combattere le patologie neurologiche infantili
bimbo, quasi in punta di piedi - nonostante questo,
significhi anche aiutare i bambini a ritrovare il
mi sento comunque a mio agio, tra amici.
sorriso durante il faticoso periodo della degenza.
Forse anche perché alcuni bambini ritornano
L’incontro della Fondazione Mariani con Theodora
periodicamente per controlli o cure e in quelle
Il dottor Strettoscopio all’opera
La Fondazione Theodora sarà presente
al Besta, presso l’atrio di via Celoria 11,
nelle giornate del 5 novembre e del 10
dicembre, dalle 10.00 alle 14.00, per
raccogliere fondi a favore delle attività
dei clown presso i reparti infantili...
vi aspettiamo numerosi!!!
UN GIORNO AL LUNA PARK
CON IL CBDIN
La ventiduesima edizione della Manifestazione al
Bindi (gelati e torte), Pepsi (bibite), hanno dato
Luna Park, organizzata dall’Associazione Amici
la misura di quanto fossero graditi. Si ringraziano
Divisione Infantile Neurologico Carlo Besta -
in modo particolare il dott.Edoardo Fontana (Olio
C.B.D.I.N., ha visto l’entusiastica partecipazione
Sagra) che si è fatto carico degli oneri per
di 1000 mamme e bambini. La festa è stata aperta
la disponibilità del Luna Park, il dott. Antonello
all’arrivo dei 50 piccoli della scuola materna
Perricone (Amm. Delegato RCS quotidiani) e
Sant’Anna e via via dei bambini delle scuole
il dott. Giorgio Zambeletti a cui si deve la
elementari, medie e superiori. Favoriti dalla bella
pubblicazione degli articoli e comunicati stampa
con significati interventi per migliorare la qualità
e calda giornata tutte le attrazioni sono state
sul Corriere della Sera - Il Giorno - La Repubblica
della degenza. Il C.B.D.I.N. ringrazia tutti coloro
prese d’assalto fino a tarda sera. Il sorriso e
- Radio 101 ed infine, ma non meno importante
che hanno partecipato, sostenuto e in ogni modo
l’incantato stupore dei più piccoli si è mescolato
l’INNBESTA per lo spazio concesso. Il ricavato
contribuito al successo della manifestazione e dà
alle urla di gioia, ai richiami e alle risate dei più
della manifestazione è un significativo contributo
appuntamento, a piccoli e grandi, il prossimo anno
grandi. Numerosissime sono state anche le soste
alla annuale raccolta di fondi che consentono
al Luna Park dell’Idroscalo.
per consumare le ricche e gustose merende
all’Associazione di affiancare le divisioni infantili
Beatrice Montezemolo, Presidente C.B.D.I.N.
preparate dalle Amiche del C.B.D.I.N. e quelle
dell’Istituto neurologico nel sostegno ai bisogni
offerte da: San Carlo (patatine), Ferrero (snacks),
sociali dei piccoli pazienti e delle loro famiglie
10
Per informazioni: www.cbdin.it
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EVENTI E CORSI
CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO NOVEMBRE/DICEMBRE 2009
Per info: [email protected]
Corsi formativi
ARGOMENTI DI NEURO-ONCOLOGIA CLINICA. IV°
INCONTRO CON L’ESPERTO
06 - 07 Novembre 2009 - Responsabili Scientifici: Amerigo Boiardi
Andrea Salmaggi - Antonio Silvani
SOSTA POETICA...
UNA PAUSA PER LO SPIRITO
PROJECT MANAGEMENT: COMPETENZE
11 - 12 Novembre 2009 - Responsabile Scientifico: Francesca Grechi
Rubrica a cura di Roberto Pinardi
Direttore Amministrativo
CORSO USC-VASC (ULTRASOUND
CENTRAL-VASCULAR CATHETERIZATION)
19 - 20 Novembre 2009 - Responsabile Scientifico: Massimo Lamperti
NEUROLOGIA COGNITIVA E COMPORTAMENTALE
10 - 11 Dicembre 2009 - Responsabile Scientifico: Anna Rita Giovagnoli
Aggiornamenti di Neuroscienze
Incontri settimanali di aggiornamento, di discussione
e analisi critica dei dati della letteratura scientifica
Biblioteca Centrale Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”
12.00/13.00 Responsabile Scientifico: Marco de Curtis
LA CHIRURGIA DELL’EPILESSIA IN BAMBINI CON ESES:
MODIFICAZIONI DELL’EEG POSTOPERATORIO
2 novembre 2009 - Relatore: Marina Casazza
AUTOSOMAL RECESSIVE (AR)
CHARCOT-MARIE-TOOTH DISEASE (CMT4)
9 novembre 2009 - Relatore: Micaela Milani
MSH6 MUTATIONS ARISE IN GLIOBLASTOMAS DURING
TEMOZOLOMIDE THERAPY AND MEDIATE
TEMOZOLOIDE RESISTANCE
16 novembre 2009 - Relatore: Ilaria Grecchi, Emanuela Maderna
Pablo Neruda
(1904/1973)
La Noche Marina (estratto)
Notte marina, statua bianca e verde,
ti amo, dormi con me. Le strade mi hanno
a poco a poco sgretolato e ucciso,
il legno è cresciuto con me, l’uomo
ha conquistato la sua cenere, disposto
a riposare avvolto nella terra
Ti ho vista nascere, notte del mare,
percossa da infinita madreperla:
ho visto le tue fibre stellate
unirsi alla tua elettrica cintura
e il moto azzurro dei suoni che incalzano
la tua immensa dolcezza divorata.
Ed. RCS
CORTICOGENESI E MIGRAZIONE NEURONALE
23 novembre 2009 - Relatore: Carolina Frassoni
IL 24S-HYDROXYCHOLESTEROLO
COME MARKER DI ATROFIA CEREBRALE
30 novembre 2009 - Relatore:Valerio Leoni
Fondazione I.R.C.C.S.
Istituto Neurologico Carlo Besta
Via Celoria, 11 - 20133 Milano
(TITOLO DA DEFINIRE)
14 dicembre 2009 - Relatore: Massimo Leone
LA CORRENTE DI SODIO PERSISTENTE
E IL SUO RUOLO NELL’EPILESSIA
21 dicembre 2009 - Relatore: Elisa Colombo
Direttore Responsabile: R. Pinardi
Coordinamento Editoriale: P. Meroni
Comitato di Redazione: E. Alessi, P. Beretta, M. Bloise, E. Ciusani, G. Filippini, A.
Floris, L. Galimberti, B. Garavaglia, R. Messe, N. Nardocci, O. Giovanazzi, D. Panigada,
C. Peccarisi, R. Pedotti, P.Tafuro, L.Valentini, S.Volpato
Con il contributo di: F. Grechi
Redazione: via Celoria, 11 - 20133 Milano - c/o Ufficio Comunicazione - URP
tel. 02.23942292 - e-mail [email protected]
Foto: Archivio Fondazione Besta, Archivio Fondazione Theodora,
Maria Teresa Mosna per Associazione CBDIN
Vignette: Athos Careghi
Progetto grafico: Joblines Srl
Stampa: Tipografia Galli - Varese
Reg.Tribunale Milano: n. 10 del 13 gennaio 2003
Pubblicato online su www.istituto-besta.it
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I PROFESSIONISTI DEL BESTA
I O
ANESTESISTA
INTERVISTA A DARIO CALDIROLI - DIRETTORE U.O. NEUROANESTESIA E RIANIMAZIONE
Segue da pagina 9
Siamo nel 1799 e Humphry Davy, un chimico londinese, studiando il comportamento di un gas (il protossido d’azoto, ancora oggi
componente fondamentale dell’anestesia inalatoria) ne scoprì le proprietà analgesiche. Quarant’anni dopo, nel 1844, Horace Wells un
dentista di Hartford, Connecticut, ebbe grande successo facendo inalare quel gas ai suoi pazienti sottoposti ad estrazione.Venuto a
conoscenza di queste proprietà Henry J. Bigelow, un chirurgo di Boston, annunciò la scoperta della chirurgia senza dolore. Il sondaggio
prosegue. Preso atto che per la maggior parte delle persone l’anestesista “addormenta” in sala operatoria chiedo se siano a conoscenza
del fatto che chi dirige e lavora nelle rianimazioni (la medicina del paziente critico) che relazione ha con l’addormentare in sala operatoria?
Insisto. Perché la maggior parte dei centri di terapia del dolore sono diretti da anestesisti?, e i centri antiveleni?, e quelli di terapia
iperbarica?, ed i dipartimenti di emergenza?, e la coordinazione dei prelievi d’organo?, e la gestione dei blocchi operatori? Tutte strutture
dirette da anestesisti. E che relazione esiste con l’addormentare in sala operatoria? Che cosa lega tra loro queste attività?
Mi rendo conto di aver provocato grande confusione ma la premessa era voluta. Avevamo cominciato con le associazioni alle discipline
mediche ad ognuna delle quali veniva associato un organo. Con l’anestesia ciò non è possibile, non ha una patologia né un organo di
riferimento. Sembra ovvio, non lo è. L’anestesia non si focalizza sulla patologia ma sulla sua gravità ed il coinvolgimento degli altri organi.
Nella storia naturale di una malattia, medica o chirurgica che sia, vi possono essere episodi di aggravamento. Le profonde conoscenze
della fisiologia sono quelle che permettono all’anestesista di capire il momento in cui l’alterazione dell’equilibrio necessita di intervento.
È la conoscenza della fisiologia che costituisce la via comune ultima che porta l’anestesia verso la multidisciplinarità. Non siamo chirurghi
ma conosciamo le patologie chirurgiche, non siamo cardiologi ma conosciamo le patologie cardiologiche, non siamo pneumologi ma
conosciamo le patologie respiratorie e così via. Ma allora siete tuttologi qualcuno dice e molti pensano, o generalisti. Certamente, è la
risposta, il generalismo sta all’anestesia come la fisiologia sta alla medicina. Non si capisce un po’ meglio che l’addormentare in sala
operatoria è un’esemplificazione delle finalità dell’anestesia? Avendo come obiettivo l’equilibrio essa deve considerare il particolare (la
patologia) nella complessità, l’insieme degli organi in interazione.
Da questo deriva la multidisciplinarità dell’anestesista, che con varianti operative e tecnologiche può intervenire in molte discipline
mediche. E perché le rianimazioni siano a direzione anestesiologica adesso è più chiaro: la risposta è la stessa. La rianimazione è la
porta d’ingresso per chi ha superato il limite della fisiologia e viene aiutato a rientrarci. Le alterazioni delle funzioni vitali (coscienza,
respirazione, attività cardiaca e metabolica) che hanno condotto un paziente in rianimazione, anche se originate inizialmente in un solo
organo possono essere trattate solo nel loro complesso. In ogni situazione in cui il paziente si viene a trovare in una condizione di rischio
(per malattia o trauma) o viene posto in condizioni di rischio (anestesia o chirurgia) è indispensabile che vi sia la presenza dell’anestesista.
Non bisogna però dimenticare che l’anestesia aggiunge una quota di rischio anche per un banale intervento chirurgico o procedura
diagnostica. Pensate solo all’immobilità del paziente necessaria per effettuare molti interventi. Per
ottenerla vengono utilizzati i curari, gli stessi che gli indigeni dell’amazzonia mettevano sulla punta
delle loro frecce per paralizzare e catturare le prede. Essi paralizzano purtroppo anche i muscoli
della respirazione e l’anestesista deve sostituirsi al respiro del paziente con ventilatori meccanici
e l’intubazione tracheale.
È questa una manovra che può essere imprevedibilmente difficile ed avere conseguenze drammatiche
in caso di fallimento. La letteratura sull’argomento è infinita e ogni società scientifica di anestesia
e rianimazione, compresa quella italiana, ha al suo interno un gruppo di studio che redige dettagliate
linee guida di comportamento cui tutti si dovrebbero attenere. Colgo anche l’occasione per invitare
alla riflessione sul vero scopo dell’anestesia e della medicina che rischiamo di dimenticare.
È la complessa interazione tra patologia – paziente – persona che non viene considerata quando
si focalizza la propria attività sull’operatività estrema che in concorso con il nostro
ego clinico (la presunzione) porta a volte alla superficialità e sottovalutazione dei rischi.
Non bisogna rimuovere l’incertezza della medicina ma affrontarla.