i nn besta - fondazione irccs istituto neurologico carlo besta
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PERIODICO DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA ANNO VII NUMERO V SETTEMBRE/OTTOBRE 2009 A.P. 70% - MILANO I N N BESTA EDITORIALE In attesa della realizzazione della Città della salute, della ricerca e della didattica INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE PER DUE REPARTI DI DEGENZA I lavori interesseranno i Dipartimenti di neuroscienze pediatriche e di neurologia. Necessario è il contributo di tutte le realtà all’interno dell’Istituto per adeguare questi spazi agli standard di qualità regionale. Il Consiglio di Amministrazione si trova in questi primi mesi dal suo insediamento ad occuparsi del futuro dell’Istituto. Come già sapete, è in via di costituzione, insieme all’Istituto dei Tumori e all’Ospedale-Polo Universitario Sacco, il consorzio che realizzerà la nuova sede del Besta nella Città della salute, della ricerca e della didattica, dove tre eccellenze della sanità italiana daranno luogo a un nuovo polo sanitario pubblico integrato di funzioni complesse e di eccellenza clinica e scientifica a valenza nazionale e internazionale, che si trova alla frontiera di una rivoluzione chiamata medicina molecolare. Non si tratterà quindi solo di muri nuovi ma di un luogo di cura, ricerca e didattica ispirato ad un paradigma completamente innovativo. L’impegno mio personale e del Consiglio di Amministrazione, è perché il prestigio acquisito e le grandi risorse scientifiche, umane e professionali del Besta, possano confluire nella Città della salute con il peso che l’Istituto merita. Le condizioni di assistenza e lavoro nella sede storica non consentono, però, di attendere il 2015, termine previsto per il completamento della Città della salute, senza porre mano all’esistente. Per questo è in progetto un intervento di ristrutturazione e razionalizzazione degli spazi che interesserà in particolare i dipartimenti di neuroscienze pediatriche e di neurologia, consentendo di adeguare agli standard di qualità regionale i reparti di degenza. Due interventi che richiederanno un ingente impegno finanziario ma ritenuti irrinunciabili. Due sono tuttavia le condizioni di successo delle due operazioni: fare in fretta rispettando i tempi e cogliere quest’opportunità per riflettere sui contenuti dell’attività clinica e di ricerca e sulla sua organizzazione in modo da renderla capace di sfruttare al meglio questa grande occasione. A questo proposito, nelle prossime settimane sarò impegnato, insieme ai consiglieri di amministrazione, al Direttore generale, al Direttore scientifico, al Direttore sanitario, al Direttore amministrativo, a promuovere incontri e tavoli di lavoro perché a questi grandi progetti possano offrire il loro contributo tutti coloro che saranno interessati da questi obiettivi: pazienti e loro familiari, medici, ricercatori, infermieri, tecnici, professionisti, organizzazioni sindacali, associazioni di volontariato. Vi ringrazio da subito per l’apporto che saprete offrire in questo senso e mi auguro di essere anch’io all’altezza di questo compito grazie al vostro impegno. Il Presidente Carlo Borsani PRIMO PIANO RC E RF: NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE Con il 2009 inizia il nuovo triennio del Piano secondo il metodo Full Time Equivalent) di produrre proposta (una per ogni presentatore capofila) Sanitario Nazionale e con esso la nuova program- e attrarre risorse. Inoltre la valutazione peer corredata di tutti gli elementi opportuni per mazione della Ricerca Scientifica. Anche le modalità review dei progetti, fatta da una Commissione la successiva valutazione. L’Ente di appartenenza di assegnazione dei finanziamenti alla ricerca sia essa di esperti nominati dal Ministero, esterni alla del ricercatore verificherà la congruità con Ricerca Corrente o Ricerca Finalizzata sono state CNRS, introduce il criterio meritocratico anche le linee strategiche dell’istituto e confermerà riviste nel senso di una massima trasparenza nelle nell’assegnazione delle risorse di Ricerca Corrente. la propria disponibilità a supportare il ricerca- procedure di valutazione e selezione dei progetti tore in caso di approvazione del progetto. di ricerca, nonché nella valutazione dei prodotti Per quanto riguarda l’assegnazione dei finanziamenti 5) Il modello di valutazione ricalcherà quello scientifici degli IRCCS. La Ricerca Corrente di un in ambito della Ricerca Finalizzata, questi i punti delle principali agenzie internazionali per merito IRCCS è attuata tramite i progetti istituzionali innovativi.1)Anzitutto il finanziamento:102 milioni e trasparenza. Nel nostro caso si farà riferimento nell’ambito degli indirizzi del programma nazionale di euro, il più alto sinora, di cui 40 milioni destinati al metodo peer review attuato da uno specifico all’interno del quale ogni IRCCS individua delle linee ai programmi degli IRCCS e 30 milioni ai Giovani staff del National Institute of Health statunitense, di ricerca strategiche.Il finanziamento annuale sarà Ricercatori (sotto i 40 anni). Il finanziamento l’agenzia pubblica che finanzia il più cospicuo ripartito secondo i seguenti criteri e relativi pesi non è più riservato ai soli soggetti istituzionali budget per la ricerca biomedica. (vedi tabella).In particolare la metodologia di calcolo (IRCCS; Regioni, ARS, Zooprofilattici), ma, per In conclusione la nuova politica di finanzia- dei parametri permette di valutare omogeneamente tramite delle Regioni, a tutti gli attori del SSN. mento della Ricerca Finalizzata toglierà agli ogni Istituto indipendentemente dalle dimensioni 2) Le Regioni sono chiamate a sostenere i progetti IRCCS l’esclusiva di cui sinora hanno usufruito, e dal numero dei ricercatori coinvolti.Rispetto allo del SSN con cofinanziamenti ad hoc. 3) La ricerca ma innescherà un meccanismo di novità, scorso triennio quindi viene dato più peso alla avrà finalità traslazionali, di ricerca clinica e di meritocrazia, di trasparenza, nonché di produzione scientifica e contemporaneamente ogni organizzativa.4) Non ci sarà più il limite di progetti spinta ai giovani, sfida che gli IRCCS devono istituto viene valutato in termini di utilizzo efficiente che ciascun ente potrà presentare, ma ogni ricer- cogliere con il giusto spirito competitivo delle risorse assegnate (costo medio per punto di catore preclinico o clinico afferente ad una Istitu- anche perché il fine ultimo è a favore della IF) e in termini di capacità dei ricercatori (calcolati zione sarà titolare nel presentare la propria salute dei cittadini. RICERCA CORRENTE: CRITERI DI VALUTAZIONE PESO 55% A. Produzione Scientifica: • Impact Factor Normalizzato (IFN). B. Efficienza di produzione scientifica: • Costo medio per punto di IFN • Impact Factor per ricercatore. C. Attrazione risorse: • Volume totale finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da Enti pubblici e Fondazioni (UE, regioni, NIH,Telethon, CARIPLO,...)• Volume totale finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da soggetti privati. 20% D. Criteri di appropriatezza: • Capacità di attrazione per disciplina di riconoscimento • Numero pazienti in sperimentazioni cliniche indipendenti per iniziativa e gestione, o con sponsor no-profit o con sponsor industriale • Appropriatezza della attività assistenziale (indicatori di best practice). 15% E. Valutazione dei progetti di RC presentati secondo criteri peer review. 10% BREVI DAL CDA Il nuovo Consiglio di Amministrazione, insediatosi il 31 di luglio, si è riunito due volte dopo la pausa estiva. Il 16 settembre ha approvato una modifica al regolamento della Fondazione, che permette ai cittadini l’accesso ai documenti amministrativi e la partecipazione ai procedimenti che li riguardano,garantendo trasparenza e imparzialità alla sua azione.In particolare è stato ampliato il novero dei soggetti che godono di • 2 questi diritti e reso più chiaro l’ambito di limitazione degli stessi per motivi di sicurezza, privacy o legittimità. Nella stessa seduta è stato finanziato, attraverso un accordo con l’Università di Pavia, un posto aggiuntivo di specializzazione in neuropsichiatria infantile; le risorse sono garantite dalla Fondazione Mariani,nell’ambito della convenzione con la quale quest’ultima è diventata partecipante della Fondazione Besta. Il 7 ottobre, giunta la prescritta • autorizzazione regionale,è stato dato il via libera definitivo alla costituzione del Consorzio con l’Istituto nazionale dei tumori e l’Ospedale-Polo universitario Sacco per la realizzazione della Città della salute,della ricerca e della didattica, futuro centro di eccellenza pubblico in Europa nella ricerca e nella cura. Il Direttore generale ha inoltre informato il Consiglio che è stato raggiunto un accordo con l’Istituto dei tumori,relativo all’utilizzo degli stabulari, che consentirà di portare a termine nei tempi definiti l’allestimento dei nuovi laboratori di via Amadeo. Con l’inizio del 2010 sarà, dunque, possibile il trasferimento nei nuovi spazi di parte delle strutture di ricerca scientifica della Fondazione, consentendo anche di creare le condizioni necessarie per l’avvio di lavori di ristrutturazione nella sede di via Celoria. I N N BESTA GLIOBLASTOMA MULTIFORME: IAVARONE A CONFRONTO CON I NEURONCOLOGI DEL BESTA uno studio in cui, insieme alla moglie Anna sono finora stati ottenuti con una sensibiliz- Lasorella, ha identificato il gene Huwe 1, una zazione immunologica, una sorta di vaccinazione, proteina capace di regolare lo sviluppo di gravi tramite cellule del sistema immunitario, cellule tumori cerebrali come il glioblastoma multiforme, dendritiche,attivate con proteine del glioblastoma: lo stesso che si è portato via Ted Kennedy. sono stati così superati i fatidici 6 mesi, massima Questi tumori riescono a crescere perché durata di sopravvivenza alla recidiva di questo disattivano la Huwe 1 che, normalmente, li tiene a tumore. I neuroncologi del Besta diretti da bada.Adesso ha scoperto che le cellule tumorali Gaetano Finocchiaro stanno anche ottenendo dotate di maggior aggressività come quelle del risultati incoraggianti di sopravvivenza dall’inizio glioblastoma presentano una caratteristica comune: della terapia anche con un altro trattamento, una particolare architettura cellulare battezzata basato sulla combinazione di farmaci come segnatura o impronta mesenchimale che viene bevacizumab e irinotecan che sfrutta il fatto impressa dagli stampi genetici:i fattori di trascrizione che questo tumore produce molto VEGF, sigla chiamati master regulators. del fattore di crescita dei vasi sanguigni endote- Lo studio su animale, non ancora pubblicato, liali, che lo aiutano a nutrirsi e a crescere. Il Besta ha ospitato lunedì 28 settembre un ne ha identificati 6 e 2 in particolare identifi- Il bevacizumab, un anticorpo sintetico, si lega seminario con Antonio Iavarone del Dipartimento cano il tipo più aggressivo di questo tumore. al VEGF inibendolo e così impedisce al tumore di neurologia della Columbia university di New Se però vengono inibiti l’impronta mesenchimale di crearsi le fonti di nutrimento, un po’ come gli York, che questa estate aveva conquistato la scompare, facendo perdere al tumore la sua inibitori dell’angiogenesi scoperti dallo scienziato copertina della rivista Developmental Cell con aggressività. Al Besta risultati molto positivi americano Judah Folkmann. Il professor Antonio Iavarone e la moglie Anna Lasorella L’INCONTRO CON I GIOVANI E I LORO INSEGNANTI NELLA “NOTTE DEI RICERCATORI” Sembra uno slogan che allude all’ennesima riduzione della spesa per la ricerca scientifica, invece è il titolo che è stato assegnato all’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e organizzata a Milano da Caterina La Porta della Facoltà di Scienze dell’Università. Doveva essere un’iniziativa volta a divulgare e promuovere il compito del ricercatore presso le nuove generazioni, e, tutto sommato, così è stato. Noi del Laboratorio Analisi della Fondazione Besta - che non siamo certo ricercatori di base - siamo stati coinvolti perché utilizziamo quell’importante strumento di studio delle sottopopolazioni cellulari che è il “Cell Sorter”. Gli addetti ai lavori sanno che si tratta di un costoso e delicato strumento con il quale è possibile, a partire da una popolazione mista di cellule, separare i vari tipi cellulari che la compongono con un grado di purezza che può essere anche molto elevato (97-100%). Per un po’ di tempo, abbiamo cercato di convincere una delle ditte produttrici di “cell sorter” a prestarci un’unità “demo” da mettere in funzione sotto il gazebo, allestito a non più di dieci metri dal Planetario nei Giardini di Porta Venezia, che sarebbe stato il nostro laboratorio per un giorno. Sfortunatamente però, complice forse anche la crisi economica, le nostre richieste non anno avuto soddisfazione così ai ragazzi abbiamo dovuto presentare una forma di “cell sorter” decisamente semplificata. Circa 80 ragazzi e una decina di insegnanti, incuriositi ed interessati (non sempre disciplinatissimi), divisi in gruppi da 10 - 12 si sono avvicendati nel gazebo fino alle 14.00. La nostra impressione è stata che il percorso preparato sia piaciuto ai ragazzi e un po’ ci siamo divertiti anche noi. Il percorso di cui facevamo parte era tuttavia inserito in un circuito più ampio di laboratori tra cui un laboratorio sulla Drosophila Melanogaster (il moscerino della frutta) a cura di Maria Pasini e Francesca Bertolotto e un laboratorio di pittura su “Arte e Scienza“ a cura di Beba Restelli e Silvana Sperati. C’è stato infine un gruppo di 30 ragazzi che ha aderito all’iniziativa “Una notte con i Dinosauri” trascorrendo la notte al museo di Scienze Naturali.Per quelli che hanno preferito dormire a casa, la serata è stata chiusa dal “Concerto sotto le stelle”. Il quartetto di archi e chitarra guidato da Antonello Ghidini ha eseguito, all’interno del Planetario e durante la proiezione del cielo stellato, pezzi di vari autori italiani intervallati dal suggestivo racconto dell’astrofisico Fabio Peri, Direttore del Planetario: indimenticabile! P.S.: La “Notte dei Ricercatori” è in debito con Luigi Nardella (Uff.Tecnico), Salvatore Liccardo e Enzo de Santis (Affari Generali) per la loro preziosa collaborazione. I N N BESTA 3 BESTA NEWS MUSICA E FUNZIONI CEREBRALI UNA GIORNATA DEL BESTA AL “MITO SETTEMBRE IN MUSICA” Copertina del volume con gli atti del III incontro Neurosciences and music. internazionali attive in questo ambito, tra le quali c’è anche un aspetto terapeutico utilizzabile in la New York Academy of Science-NYAS, un intero varie malattie neurologiche: musiche e ritmi sono congresso scientifico, Neurosciences and music, un trattamento ormai riconosciuto nelle strategie che analizza questo complesso rapporto.Secondo riabilitative di chi è colpito da ictus, è affetto i “neuro-musicologi” il pallino della musica da Parkinson, ha subito danni cerebrali o risiederebbe nell’emisfero cerebrale sinistro, ma nei bambini affetti da dislessia o autismo. Se a un è quello di destra che si attiva con la pratica e paziente affetto da demenza si fa ascoltare la sua l’esercizio musicale. È stata individuata una vera musica preferita, i comportamenti di agitazione e propria via nervosa della musica, distinta e aggressività verbale, da quelle degli altri suoni e rumori: corteccia minacce, accuse, paro- orbito-frontale e lobo frontale di destra per lacce, e soprattutto l’intonazione, paraippocampo destro per accor- fisica, sberle, spintoni, gersi delle stonature, planum temporale per i sputi, graffi e morsi, toni, nei musicisti più sviluppato a sinistra, lobo che spesso rendono temporale per melodia e armonia, cervelletto ingestibile la sua malat- laterale e verme cerebellare per il ritmo. Infine tia si placheranno. Una demenza fronto - temporale può essere annunciata da aumento della produttività artistica figurativa, con dipinti che diventano astrusi e complessi. Lo stesso accade anche per la musica: già colpito da afasia produttiva primaria, Maurice Ravel compose il suo famoso bolero. Ed è stato proprio il famoso compositore a ispirare il 16 settembre la giornata su “Pensiero e musica: la formazione del pensiero musicale nel cervello: il caso Ravel”, organizzata dal Besta con i neurologi Giuliano Avanzini e Ludovico Minati e i neurochirurghi Giovanni Broggi e Ivano Dones, a conclusione del festival “MiTo-settembre in musica” che ha offerto una serie di concerti eseguiti dalla Filarmonica comunale di Bologna diretta dal maestro Alberto Veronesi, nell’aula magna dell’Università Bocconi. Negli ultimi anni le conoscenze sulle correlazioni musica/cervello si sono notevolmente arricchite, ha precisato il professor Giuliano Avanzini, consentendoci correlazioni sempre più precise fra lo sviluppo del sistema sensitivo-motorio e la percezione delle sequenze musicali. Non è comunque la prima volta che una manifestazione associa musica e cervello: da vari anni la Fondazione Mariani organizza, in collaborazione con alcune tra le più prestigiose organizzazioni scientifiche 4 PREMIO POSTER WEEK HOSPITAL In occasione della XIII Conferenza Nazionale della rete Health Promoting Hospitals, che si è svolta a Reggio Emilia a fine settembre e che ha avuto come tematica “L’empowerment della persona come strategia di promozione della salute nei luoghi di cura, nell’integrazione sociosanitaria e nella comunità”, la Fondazione Carlo Besta ha ricevuto il primo premio assoluto nella categoria dedicata ai poster con il manifesto “E il sabato tutti a casa!” che rappresenta il progetto del week hospital attivo presso il Dipartimento di Neuroscienze Pediatriche. I N N BESTA FORMAZIONE PROJECT MANAGEMENT IN SANITÀ L’evoluzione continua e velocissima dei modelli di di guerra in cui - come illustrato dal presidente settore. La prima è stata l’organizzazione di un erogazione dei sistemi di salute rendono strategici dell’Italian project management academy,Roberto corso di formazione sul project management: gli strumenti di management capaci di incidere Mori - è stata sviluppata la figura del cosiddetto “Project Management Overview” che si è tenuta sul cambiamento. Il successo o fallimento di un project manager,una sorta di facilitatore operativo il 21 e 22 settembre con l’obiettivo di introdurre progetto di sanità dipende da variabili comuni ad in grado di armonizzare le ipercompetenze dei vari la metodologia International project management altri campi di applicazione del Project management: settori e di unificarle in uno sforzo comune e fluido association - IPMA nella gestione dei progetti. disponibilità di fondi limitata,risorse umane scarse, che punta direttamente e con efficienza a uno Docenti del corso: Francesca Grechi, Direttore contesto ambientale instabile. Questo è quanto scopo unificato”. Per il Direttore scientifico del economico - finanziario del Besta e Antonio emerso dal convegno organizzato,lo scorso agosto, Besta,Ferdinando Cornelio,l’augurio è che quanto Calabrese, Direttore del master europeo di dall’Istituto neurologico Carlo Besta, dall’Italian prima nasca una sanità dalla cultura trasversale e Strategic project management del Politecnico di project management academy e dall’Associazione non più a compartimenti stagni che in un certo Milano. L’evento ha visto la partecipazione di nazionale di impiantistica industriale - ANIMP senso ricalchi l’ormai perduta visione olistica della personale interno ed esterno, quali la Fondazione presso l’Istituto ISPELS di Milano.I principali fattori medicina in cui il paziente veniva curato in tutti i Mariani, Techint, Anni Azzurri, Gruppo HSS, che determinano il successo o meno di un progetto suoi aspetti fisici e psichici e non separatamente, questo ha permesso di simulare quello che e il ruolo del Project Manager sono stati analizzati organo per organo. avviene effettivamente all’interno dei progetti: il e dibattuti nel corso dei numerosi interventi. La disciplina del Project management promette di coinvolgimento di professionalità e mondi diversi. Il Direttore generale della Fondazione IRCCS riuscire a fare tutto questo, potendo al contempo Le lezioni hanno approfondito il contesto del Istituto neurologico C. Besta Dott. Giuseppe attrarre risorse e competenze progettuali.Uno dei Project management evidenziando che i progetti De Leo ha rimarcato l’importanza per la Fonda- problemi più sentiti nel nostro paese, ed al quale operano in un ambiente molto più vasto e zione di organizzare corsi di formazione per si è dato particolare risalto, è quello di arginare influenzabile.Questo richiede una corretta organiz- Project management. La Fondazione si distingue l’emorragia dei cervelli in fuga verso strutture zazione e gestione delle risorse. Non meno per numerosi progetti Nazionali/Internazionali private o estere, un’azione che rappresenta già un importante è conoscere gli obiettivi e la perfor- ed Europei nei quali viene spesso attribuito il ruolo importante effetto di rivitalizzazione della sanità mance di un progetto che, più risultano chiari in principale di coordinamento. Uguale importanza italiana che, a cascata, può produrre nuove risorse termini quantitativi e qualitativi, più aumenta la ha il Project management per il governo dei Trial e progetti, avviando un circolo virtuoso che non possibilità di successo degli stessi. Ulteriori due Clinici. Tutto questo merita un potenziamento può che tradursi in ulteriori finanziamenti per le giornate di formazione, l’11 e 12 novembre 2009, gestionale attraverso il Project management, infrastrutture sanitarie. si terranno presso la Fondazione Besta, gestite motivato anche dal grande sviluppo della ricerca Il convegno si è concluso con la costituzione direttamente dall’IPMAcademy, con la possibilità clinica indipendente del nostro Istituto. di un gruppo di lavoro IPMA - Sanità, che dovrà di una futura certificazione professionale IPMA “La soluzione arriva direttamente dalle strategie lanciare una serie di iniziative per operatori del nel campo del Project management. I N N BESTA 5 PARLIAMO DI... DAI CENTRI CEFALEE UN RICHIAMO PER UN ADEGUATO USO DEI FARMACI relatori, ma anche per la presentazione dei basse sono invece riferite da chi usa triptani: dati di una ricerca parallela “progetto cefalee possibile astenia, costrizione toracica, vampate Lombardia” condotta su una rete di centri di calore al volto, di breve durata e in genere ben lombardi della nostra regione, guidata dalla tollerati, soprattutto se il medico informa per Fondazione Besta e ideata e coordinata da tempo il paziente della loro insorgenza e sul loro D’Amico, aiutato nella raccolta dei dati soprat- carattere benigno. Eppure solo il 17% dei pazienti tutto dalle dottoresse Massetto e Gambini che si erano presentati ad un Centro cefalee del San Paolo. In entrambe le ricerche, quella erano già stati trattati con triptani, mentre più nazionale e quella lombarda, i risultati concor- dell’80% usava regolarmente farmaci aspecifici dano: molti pazienti emicranici non ricevono una o addirittura prodotti da banco. La ricerca ha corretta diagnosi; nel trattamento acuto e nella anche evidenziato la diretta correlazione tra profilassi i pazienti non ricevono un adeguato impiego di farmaci specifici e selettivi (triptani) trattamento ed emerge la necessità di maggiore e recupero di funzionalità, un effetto collaterale cultura e aggiornamento dei medici a tutti i livelli, benefico che va perduto quando non si utilizzano da quello di base al neurologo che non opera in i giusti trattamenti che svolgono una funzione di un centro dedicato alla cura di questa patologia. “barriera protettiva”. Nell’ambito di una conferenza stampa dedicata I dati confermano quanto già noto da studi Una terapia mirata ed efficace blocca infatti al problema della sottodiagnosi e del sottotrat- internazionali: farmaci non specifici, come FANS il circolo vizioso tra insoddisfazione-abuso- tamento dell’emicrania, sono stati presentati i o analgesici, sono spesso ancora percepiti assuefazione e ulteriore cronicizzazione, preve- risultati del primo studio italiano, in via di pubbli- dai pazienti e da alcuni medici come “leggeri” o nendo il progressivo deterioramento della cazione sulla rivista Cephalalgia, su pazienti “innocui”, mentre in realtà sono gravati da qualità di vita e l’aumento dei costi economici che si sono rivolti per la prima volta a 10 Centri percentuali relativamente alte di effetti collaterali, e umani causati da emicranie che si sono cefalee distribuiti nella penisola. Fra questi quello soprattutto di tipo gastrointestinale, per non “cronicizzate” con conseguente ridotta produt- del nostro istituto si è distinto non solo per la parlare del rischio di danno organico nel tempo. tività, limitazioni e frustrazioni in campo presenza del dottor Domenico D’Amico fra i Percentuali di effetti collaterali nettamente più familiare e sociale. LO STUDIO DELLA PATOLOGIA CEREBELLARE La patologia neurologica che vede coinvolto lente del cervello umano, lo espongono ad un Joubert rappresenta la più comune e nota, il cervelletto rappresenta uno dei principali rischio maggiore di lesioni di diverso tipo, prevede oltre all’aspetto scientifico una rilevanza ambiti di studio dell’Unità operativa Neuro- infettivo, tossico e genetico, rendendolo sede assistenziale in termini di identificazione logia dello sviluppo, studio che vede coinvolte di alterazioni strutturali o funzionali. Il gruppo precoce di difetti visivi e retinici eventual- competenze diverse, che si sono sviluppate di Dismorfologia neurogenetica (Pantaleoni, mente associati. all’interno della struttura con la partecipazione D’Arrigo) si dedica all’approccio diagnostico di gruppi di lavoro specifici. delle patologie neurologiche con coinvolgimento Il gruppo di Neuroscienze cognitive dello cerebellare in particolare ai quadri malfor- sviluppo (Bulgheroni,Vago, Usilla) studiando Il coinvolgimento cerebellare è molto frequente mativi, al fine di migliorarne l’attuale defini- bambini con tumori cerebellari a diversa nella patologia neurologica dell’età evolutiva zione nosologica. L’interesse per le sindromi sede, e con ipoplasia o atrofia del cervelletto perché la sua lunga neurogenesi, una fra le più cerebello-oculo-renali, di cui la sindrome di in diverse sindromi neuro genetiche, ha, fra 6 I N N BESTA ALLERGIE E SCLEROSI MULTIPLA Le allergie sono in aumento nei paesi sviluppati alimentari, le allergie a farmaci e le allergie a una produzione di linfociti T diversi rispetto a dove ci sono buone condizioni socioecono- punture di insetto. I risultati hanno mostrato che quelli che si generano nella SM. Ovviamente il miche e sanitarie. Tuttavia, nei paesi sviluppati pur non essendoci un’associazione significativa meccanismo attraverso il quale le allergie si è osservato nelle ultime decadi anche un tra SM e le allergie in generale, la presenza di possono modificare il rischio di SM rimane un aumento di malattie autoimmunitarie, come allergie tipicamente atopiche, ed in particolare campo aperto da studiare. la sclerosi multipla (SM). dell’asma allergico, sviluppati in età giovanile, “Il nostro studio sembra confermare l’ipotesi Finora gli studi epidemiologici sull’associazione immunologica che le allergie atopiche e la tra allergie e SM hanno dato risultati contrastanti, sclerosi multipla siano mutualmente esclusive” ed alcuni suggeriscono che allergie e malattie spiega la dott.ssa Pedotti.“Seppur i meccanismi autoimmuni possano generarsi nello stesso responsabili di questo fenomeno siano ancora individuo. Lo studio finanziato dalla FISM-AISM, da determinare, è possibile che alcuni meccanismi condotto da Rosetta Pedotti in collaborazione e mediatori delle risposte allergiche, quali con Graziella Filippini dell’Istituto neurologico per esempio mastociti ed istamina, possano Besta di Milano, e pubblicato lo scorso agosto svolgere un ruolo protettivo verso lo sviluppo sulla rivista scientifica internazionale Multiple della sclerosi multipla. Il nostro gruppo di ricerca Sclerosis, ha cercato di chiarire la natura è attualmente impegnato a verificare questa dell’associazione tra allergia e SM. Si tratta di ipotesi sia mediante nuovi studi epidemiologici, uno studio caso-controllo condotto mediante sia mediante studi sul modello animale di SM”. un’intervista telefonica su 423 persone affette da SM e 643 controlli sani (1).Alle persone coinvolte è stato sottoposto un questionario per studiare è associata ad una diminuzione del rischio la loro storia allergica, in particolare sono state di sviluppare la SM. Gli autori suggeriscono analizzate malattie allergiche quali l’asma, la che questo potrebbe essere collegato alla rinite e la congiuntivite dovute all’inalazione diversa regolazione del sistema immunitario di allergeni, la dermatite atopica, le allergie cibo che interviene nelle allergie, dove prevale (1) Allergy and multiple sclerosis: a population-based case-control study Pedotti R, Farinotti M, Falcone C, Borgonovo L, Confalonieri P, Campanella A, Mantegazza R, Pastorello E, Filippini G. Mult Scler. 2009 Aug;15(8):899-906 NELL’ U.O. NEUROLOGIA DELLO SVILUPPO i primi, dimostrato che il cervelletto partecipa rispetto agli emisferi cerebrali: l’emisfero con un vasto spettro di disturbi che, in caso di al processamento delle funzioni psichiche destro, connesso da vie crociate con l’emi- lesione, comprende quadri di severa irritabilità superiori, perché in connessione crociata con sfero cerebrale sinistro, processa la memoria fino a quadri autistic-like. Lo studio quindi le aree cerebrali in cui sono rappresentati sequenziale uditiva ed in generale il linguaggio, dei bambini con patologia cerebellare è cruciale linguaggio, funzioni esecutive, funzioni visuo- mentre l’emisfero cerebellare sinistro, connesso anche per indirizzare la progettazione di spaziali, etc. con l’emisfero cerebrale destro, processa eventuali interventi riabilitativi. la memoria sequenziale visiva ed in genere Inoltre esiste una organizzazione topografica le abilità spaziali. intra-cerebellare, per cui gli emisferi cerebrali Daria Riva controllano le performances cognitive con Le strutture vermiane controllano invece Direttore della Unità operativa una specializzazione emisferica, crociata il comportamento sociale ed emozionale, Neurologia dello sviluppo I N N BESTA 7 APPROFONDIMENTI PARKINSON Nuove modalità di approccio neurochirurgico e farmacologico. disponibili sofisticati software computerizzati del globo pallido e del nucleo subtalamico, che, basandosi su atlanti virtuali dell’area è divenuto disponibile dal ’98 in Europa e cerebrale su cui intervenire, sono in grado di dal 2002 negli Stati Uniti. Un interesse del Il 25 settembre la 1° divisione di neurologia effettuare la fusione delle immagini ricavate dalla tutto particolare ha recentemente suscitato del Besta, insieme al centro per i disturbi TAC e dalla risonanza magnetica nucleare, l’impiego della neurostimolazione in patologie del movimento dell’istituto Galeazzi, ha fino a fornire al neurochirurgo una mira che sconfinano in ambito neuropsichiatrico, organizzato all’Umanitaria di Milano l’incontro ultraprecisa. Con l’aumentare degli interventi, dove oltre alla DBS anche un’altra meto- “TARGETING THE BRAIN” un titolo che ai non la procedura di targhettamento è in continua dica per molti aspetti simile la Vagal nerve addetti ai lavori forse non fornisce l’idea evoluzione e ormai va definendosi una corri- stimulation, la stimolazione vagale-VNS, ha completa dell’impressionante realtà di ricerca spondenza sempre più puntuale fra stimo- riportato interessanti successi nel trattamento emersa invece dall’incontro. lazione dei neuroni “targhettati” e risposte della depressione cronica farmacoresistente Il termine targeting si riferisce al cosiddetto sensitivo-motorie attese, con un costante trend e sembrerebbe utile anche per il controllo targhettamento, il micrometrico lavoro di di crescita del numero di interventi. dell’aggressività. Quando si è presentata la puntamento dei microscopici elettrocateteri Ma nel concetto di TARGETING si nasconde necessità di controllare casi di agitazione oggi usati per gli interventi di stimolazione anche un altro concetto: considerare il cervello psicomotoria e aggressività conseguenti a crisi cerebrale profonda - DBS, la tecnica di micro- come una serie di bersagli su cui indirizzare epilettiche multifocali farmacoresistenti, il neuro-chirurgia che, utilizzando le più avanzate la stimolazione a seconda della patologia da Dipartimento di neurochirurgia funzionale del tecniche di visualizzazione strumentale e di trattare, dall’ipotalamo al talamo al nucleo Besta, che ha impiegato la stimolazione con microelettronica, sta ottenendo ottimi risultati accumbens. Come ha riferito il direttore DBS dell’ipotalamo posteriore, ha avviato un tramite l’impianto di microelettrodi in precise dell’Unità operativa “Disturbi del movimento” programma di collaborazione con la Clinica aree cerebrali, che riducono la necessità di del Besta, Alberto Albanese, i risultati psichiatrica dell’Università di Pisa, cosicché farmaci talora divenuti inefficaci, una condizione maggiormente comprovati sono quelli riportati i criteri d’inclusione di questi pazienti, oltre a non infrequente nel Parkinson, nell’epilessia nella malattia di Parkinson con oltre 30mila seguire le garanzie imposte dalle direttive del o nella cefalea a grappolo. Il targhettamento pazienti trattati con DBS in tutto il mondo, Consiglio superiore di sanità, hanno avuto è divenuto possibile solo da quando sono dopo che il trattamento, effettuato a livello l’ulteriore tutela dell’approvazione dei Comitati LA MALATTIA DI HUNTINGTON: 30 ANNI DI SCOPERTE E SOLIDARIETÀ CONVEGNO PER L’ANNIVERSARIO 14 NOVEMBRE 2009 - SALA GABER – REGIONE LOMBARDIA L’Associazione Italiana Corea di Huntington - AICH Milano compie 30 anni. Sabato 14 novembre 2009 alle ore 9.30 presso la Sala Gaber della Regione Lombardia si terrà il convegno “La malattia di Huntington: 30 anni di scoperte e solidarietà” organizzato dall’AICH Milano e dalla Fondazione IRCCS Istituto neurologico Carlo Besta. L’Associazione Italiana Corea di Huntington fu fondata nel 1979 da un gruppo di medici e famigliari presso l’Istituto neurologico Besta per volontà del prof.Tommaso Caraceni, allora primario della U.O. Neurologia I e della Sig.ra Angela Maria Vallegiani, moglie di un malato. Gli scopi dell’AICH Milano sono di diffondere la conoscenza della malattia, sostenere la ricerca, fornire punto di sostengo e riferimento competente e solidale ai pazienti e alle loro famiglie.A trent’anni dalla fondazione si vuole ripercorrere il cammino fin qui fatto sia in ambito di ricerca verso una cura che in ambito assistenziale e sociale. In occasione del convegno verrà anche lanciato il premio “Laura Zuccato” aperto a tutte le facoltà per sostenere la formazione di giovani ricercatori. Per informazioni: Tel. segreteria: 331.5902.160 - [email protected] - www.aichmilano.it Associazione Italiana Corea di Huntington - AICH Milano - c/o Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C.Besta” Via Celoria, 11 - 20133 Milano - Tel. 02 23942498 8 I N N BESTA etici di più ospedali. Questo genere di approcci, nella distonia, una sindrome caratterizzata Un’interpretazione mediata da uno studio al di là dei risultati incoraggianti, ha aperto da posture e movimenti anomali per la a lungo termine recentemente condotto una vivace discussione sulla necessità di coartazione di muscoli antagonisti e che è dal suo gruppo (Replacement of dopaminergic rigidi criteri etici d’inclusione dei pazienti legata a un’alterazione del network cortico- medication with subtalamic nicleus stimulation a causa delle delicate problematiche legate striato-talamo-corticale e del globo pallido, la in Parkinson’s disease. Long term observation. alla possibilità completamente nuova di mani- struttura su cui vengono principalmente Autori: Romito, Contarino,Vanacore, Bentivoglio polare chirurgicamente l’attività psichica. indirizzati i microimpulsi della DBS. e Albanese), pubblicato sulla rivista Movement Il direttore dell’Unità operativa di neurochirurgia disorders, sul quale vale la pena soffermarsi perché ha valutato un aspetto ancora illustrato ad esempio i successi della DBS nel A Milano Parkinson ’09 il neurologo del futuro. trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi Franzini e Albanese hanno poi riportato le loro farmacologico del paziente parkinsoniano che la Fondazione Besta ha condotto negli ultimi esperienze anche a un altro convegno svoltosi dopo l’impianto di DBS. anni: la sede dell’impianto è il braccio anteriore quasi in contemporanea sempre all’Umanitaria Ne è nata una ricerca originale e innova- della capsula interna, comprendendo nella dal 25 al 26 settembre: MILANO PARKINSON tiva che, confrontando l’energia elettrica stimolazione anche il nucleo dell’accumbens e Disturbi del Movimento 09. somministrata nel tempo in confronto alle che fa parte del sistema limbico. L’accumbens Fra i molti interventi provenienti anche variazioni dei dosaggi dei farmaci, ha modulerebbe le informazioni dirette dall’amigdala dai numerosi relatori stranieri, soprattutto verificato come la neurostimolazione possa a gangli basali, aree dopaminergiche meso- francesi e tedeschi, merita particolare attenzione ridurre la terapia farmacologica del 60% limbiche, talamo dorsomediale e corteccia l’interpretazione delineata nella discussione per almeno 5 anni e come i parametri di prefrontale e l’alterazione di tale flusso conclusiva da Alberto Albanese a proposito neurostimolazione d’informazioni scatenerebbe ansia e disturbi della nuova figura del neurologo che va possano essere va- ossessivo-compulsivi. La stimolazione inibitoria emergendo il quale programma gli impulsi riati con le mede- tramite DBS riesce però a contrastare del pacemaker della DBS e intanto varia sime modalità con gli stimoli aberranti in pazienti divenuti ormai il dosaggio dei farmaci, nell’ottica di un cui si effettuano le refrattari alla terapia farmacologica. trattamento equilibrato che tiene conto variazioni di dosag- Nell’ambito dei disturbi del movimento, invece, contemporaneamente dell’aspetto elettrico gio della terapia Angelo Franzini ha riferito delle sue esperienze e di quello farmacologico della malattia. farmacologica. funzionale del Besta, Angelo Franzini, ha I PROFESSIONISTI DEL BESTA I O poco indagato: l’andamento del fabbisogno ANESTESISTA INTERVISTA A DARIO CALDIROLI - DIRETTORE U.O. NEUROANESTESIA E RIANIMAZIONE Sono curioso di sapere quanto la gente ci conosca. Per questo talvolta alle persone che visito chiedo delle associazioni concettuali... Incomincio sempre con la cardiologia che viene subito associata alle malattie di cuore, poi la neurologia, la dermatologia, l’epatologia e l’infettivologia. La risposta è sempre la stessa, pertinente e senza incertezze.A tutte le discipline viene associata la patologia di un organo o sistema. Quando però chiedo a cosa associno l’anestesia i secondi passano, alcuni sorridono, le risposte si fanno indecise, devono pensarci. Qualcuno per accondiscendenza si lancia in “l’anestesia è tutto”, oppure “è molto importante”. Ringrazio per la considerazione. È sempre così. Se è noto chi sia un anestesista (un laureato in medicina e con cinque anni di specializzazione) risulta ai più difficile definirne il ruolo al di là dello scontato (e non riduttivo) “addormentare chi deve essere operato”. Lo stretto legame con la chirurgia e la sala operatoria è purtroppo l’unico elemento che permette di localizzare la figura dell’anestesista e la sua attività. L’anestesiologia moderna non è nata da una costola della chirurgia (con essa è invece cresciuta ed ha contribuito al suo sviluppo) ma da una scienza di base: la chimica. Continua nell’ultima pagina I N N BESTA 9 EVENTI IL DOTTOR SOGNI IN CORSIA DA DIECI ANNI è avvenuto con Rodrigo Morganti, alias il dottor occasioni ci si ritrova, vedo che sono cresciuti... E Strettoscopio, il primo clowndottore in Italia che, poi c’è il personale, che ci mette il cuore in quello come tutti i “dottor Sogni”, è un artista che fa. L’enorme continuità del mio lavoro qui e professionista formato per lavorare in ambito queste alchimie indescrivibili mi fanno sentire che ospedaliero. È a lui che chiediamo: “come ricordi c’è qualcosa che va oltre il lavoro. Il Besta lo sento la tua prima visita da clowndottore all’Istituto proprio mio”. È così che da dieci anni ormai le Besta?” Risposta: “Avevo molta paura. Il pensiero visite molto speciali dei dottor Sogni rallegrano i di entrare in contatto con una realtà nuova, fatta piccoli ricoverati. Gli strumenti del mestiere? di malattie per me sconosciute mi spaventava. Ma Pupazzi, giochi, palloncini e bolle di sapone. invece i medici e il personale infermieristico mi Ma soprattutto la straordinaria sensibilità dei hanno subito fatto sentire a casa”. D. “E da allora dottor Strettoscopio, Clunei, Garibaldi, Ino, Sempre allegri, colorati e un po’ magici. Sono così cosa è cambiato?” R. “Devo dire che nel tempo, delle dottoresse Bonsai, Peppa, Flora e di tutti i i “dottor Sogni” della Fondazione Theodora la sensazione di essere un po’ in famiglia mi ha loro colleghi clowndottori. ONLUS che, ogni settimana, visitano le divisioni sempre accompagnato nelle mie giornate al Besta. infantili del Besta donando momenti di serenità ai Nonostante sia un ospedale che definirei ‘impreve- Per informazioni: www.theodora.it piccoli pazienti. Il loro prezioso lavoro è reso dibile’ - perché quando entri non sai mai se ti www.fondazione-mariani.org possibile dal sostegno costante della Fondazione troverai a essere il pifferaio magico in corsia, Pierfranco e Luisa Mariani che dal 2000 supporta seguito da una nuvola di piccoli pazienti, oppure l’attività di Theodora nella convinzione che se sussurrerai favole accanto al letto di qualche combattere le patologie neurologiche infantili bimbo, quasi in punta di piedi - nonostante questo, significhi anche aiutare i bambini a ritrovare il mi sento comunque a mio agio, tra amici. sorriso durante il faticoso periodo della degenza. Forse anche perché alcuni bambini ritornano L’incontro della Fondazione Mariani con Theodora periodicamente per controlli o cure e in quelle Il dottor Strettoscopio all’opera La Fondazione Theodora sarà presente al Besta, presso l’atrio di via Celoria 11, nelle giornate del 5 novembre e del 10 dicembre, dalle 10.00 alle 14.00, per raccogliere fondi a favore delle attività dei clown presso i reparti infantili... vi aspettiamo numerosi!!! UN GIORNO AL LUNA PARK CON IL CBDIN La ventiduesima edizione della Manifestazione al Bindi (gelati e torte), Pepsi (bibite), hanno dato Luna Park, organizzata dall’Associazione Amici la misura di quanto fossero graditi. Si ringraziano Divisione Infantile Neurologico Carlo Besta - in modo particolare il dott.Edoardo Fontana (Olio C.B.D.I.N., ha visto l’entusiastica partecipazione Sagra) che si è fatto carico degli oneri per di 1000 mamme e bambini. La festa è stata aperta la disponibilità del Luna Park, il dott. Antonello all’arrivo dei 50 piccoli della scuola materna Perricone (Amm. Delegato RCS quotidiani) e Sant’Anna e via via dei bambini delle scuole il dott. Giorgio Zambeletti a cui si deve la elementari, medie e superiori. Favoriti dalla bella pubblicazione degli articoli e comunicati stampa con significati interventi per migliorare la qualità e calda giornata tutte le attrazioni sono state sul Corriere della Sera - Il Giorno - La Repubblica della degenza. Il C.B.D.I.N. ringrazia tutti coloro prese d’assalto fino a tarda sera. Il sorriso e - Radio 101 ed infine, ma non meno importante che hanno partecipato, sostenuto e in ogni modo l’incantato stupore dei più piccoli si è mescolato l’INNBESTA per lo spazio concesso. Il ricavato contribuito al successo della manifestazione e dà alle urla di gioia, ai richiami e alle risate dei più della manifestazione è un significativo contributo appuntamento, a piccoli e grandi, il prossimo anno grandi. Numerosissime sono state anche le soste alla annuale raccolta di fondi che consentono al Luna Park dell’Idroscalo. per consumare le ricche e gustose merende all’Associazione di affiancare le divisioni infantili Beatrice Montezemolo, Presidente C.B.D.I.N. preparate dalle Amiche del C.B.D.I.N. e quelle dell’Istituto neurologico nel sostegno ai bisogni offerte da: San Carlo (patatine), Ferrero (snacks), sociali dei piccoli pazienti e delle loro famiglie 10 Per informazioni: www.cbdin.it I N N BESTA EVENTI E CORSI CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO NOVEMBRE/DICEMBRE 2009 Per info: [email protected] Corsi formativi ARGOMENTI DI NEURO-ONCOLOGIA CLINICA. IV° INCONTRO CON L’ESPERTO 06 - 07 Novembre 2009 - Responsabili Scientifici: Amerigo Boiardi Andrea Salmaggi - Antonio Silvani SOSTA POETICA... UNA PAUSA PER LO SPIRITO PROJECT MANAGEMENT: COMPETENZE 11 - 12 Novembre 2009 - Responsabile Scientifico: Francesca Grechi Rubrica a cura di Roberto Pinardi Direttore Amministrativo CORSO USC-VASC (ULTRASOUND CENTRAL-VASCULAR CATHETERIZATION) 19 - 20 Novembre 2009 - Responsabile Scientifico: Massimo Lamperti NEUROLOGIA COGNITIVA E COMPORTAMENTALE 10 - 11 Dicembre 2009 - Responsabile Scientifico: Anna Rita Giovagnoli Aggiornamenti di Neuroscienze Incontri settimanali di aggiornamento, di discussione e analisi critica dei dati della letteratura scientifica Biblioteca Centrale Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta” 12.00/13.00 Responsabile Scientifico: Marco de Curtis LA CHIRURGIA DELL’EPILESSIA IN BAMBINI CON ESES: MODIFICAZIONI DELL’EEG POSTOPERATORIO 2 novembre 2009 - Relatore: Marina Casazza AUTOSOMAL RECESSIVE (AR) CHARCOT-MARIE-TOOTH DISEASE (CMT4) 9 novembre 2009 - Relatore: Micaela Milani MSH6 MUTATIONS ARISE IN GLIOBLASTOMAS DURING TEMOZOLOMIDE THERAPY AND MEDIATE TEMOZOLOIDE RESISTANCE 16 novembre 2009 - Relatore: Ilaria Grecchi, Emanuela Maderna Pablo Neruda (1904/1973) La Noche Marina (estratto) Notte marina, statua bianca e verde, ti amo, dormi con me. Le strade mi hanno a poco a poco sgretolato e ucciso, il legno è cresciuto con me, l’uomo ha conquistato la sua cenere, disposto a riposare avvolto nella terra Ti ho vista nascere, notte del mare, percossa da infinita madreperla: ho visto le tue fibre stellate unirsi alla tua elettrica cintura e il moto azzurro dei suoni che incalzano la tua immensa dolcezza divorata. Ed. RCS CORTICOGENESI E MIGRAZIONE NEURONALE 23 novembre 2009 - Relatore: Carolina Frassoni IL 24S-HYDROXYCHOLESTEROLO COME MARKER DI ATROFIA CEREBRALE 30 novembre 2009 - Relatore:Valerio Leoni Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta Via Celoria, 11 - 20133 Milano (TITOLO DA DEFINIRE) 14 dicembre 2009 - Relatore: Massimo Leone LA CORRENTE DI SODIO PERSISTENTE E IL SUO RUOLO NELL’EPILESSIA 21 dicembre 2009 - Relatore: Elisa Colombo Direttore Responsabile: R. Pinardi Coordinamento Editoriale: P. Meroni Comitato di Redazione: E. Alessi, P. Beretta, M. Bloise, E. Ciusani, G. Filippini, A. Floris, L. Galimberti, B. Garavaglia, R. Messe, N. Nardocci, O. Giovanazzi, D. Panigada, C. Peccarisi, R. Pedotti, P.Tafuro, L.Valentini, S.Volpato Con il contributo di: F. Grechi Redazione: via Celoria, 11 - 20133 Milano - c/o Ufficio Comunicazione - URP tel. 02.23942292 - e-mail [email protected] Foto: Archivio Fondazione Besta, Archivio Fondazione Theodora, Maria Teresa Mosna per Associazione CBDIN Vignette: Athos Careghi Progetto grafico: Joblines Srl Stampa: Tipografia Galli - Varese Reg.Tribunale Milano: n. 10 del 13 gennaio 2003 Pubblicato online su www.istituto-besta.it I N N BESTA 11 I PROFESSIONISTI DEL BESTA I O ANESTESISTA INTERVISTA A DARIO CALDIROLI - DIRETTORE U.O. NEUROANESTESIA E RIANIMAZIONE Segue da pagina 9 Siamo nel 1799 e Humphry Davy, un chimico londinese, studiando il comportamento di un gas (il protossido d’azoto, ancora oggi componente fondamentale dell’anestesia inalatoria) ne scoprì le proprietà analgesiche. Quarant’anni dopo, nel 1844, Horace Wells un dentista di Hartford, Connecticut, ebbe grande successo facendo inalare quel gas ai suoi pazienti sottoposti ad estrazione.Venuto a conoscenza di queste proprietà Henry J. Bigelow, un chirurgo di Boston, annunciò la scoperta della chirurgia senza dolore. Il sondaggio prosegue. Preso atto che per la maggior parte delle persone l’anestesista “addormenta” in sala operatoria chiedo se siano a conoscenza del fatto che chi dirige e lavora nelle rianimazioni (la medicina del paziente critico) che relazione ha con l’addormentare in sala operatoria? Insisto. Perché la maggior parte dei centri di terapia del dolore sono diretti da anestesisti?, e i centri antiveleni?, e quelli di terapia iperbarica?, ed i dipartimenti di emergenza?, e la coordinazione dei prelievi d’organo?, e la gestione dei blocchi operatori? Tutte strutture dirette da anestesisti. E che relazione esiste con l’addormentare in sala operatoria? Che cosa lega tra loro queste attività? Mi rendo conto di aver provocato grande confusione ma la premessa era voluta. Avevamo cominciato con le associazioni alle discipline mediche ad ognuna delle quali veniva associato un organo. Con l’anestesia ciò non è possibile, non ha una patologia né un organo di riferimento. Sembra ovvio, non lo è. L’anestesia non si focalizza sulla patologia ma sulla sua gravità ed il coinvolgimento degli altri organi. Nella storia naturale di una malattia, medica o chirurgica che sia, vi possono essere episodi di aggravamento. Le profonde conoscenze della fisiologia sono quelle che permettono all’anestesista di capire il momento in cui l’alterazione dell’equilibrio necessita di intervento. È la conoscenza della fisiologia che costituisce la via comune ultima che porta l’anestesia verso la multidisciplinarità. Non siamo chirurghi ma conosciamo le patologie chirurgiche, non siamo cardiologi ma conosciamo le patologie cardiologiche, non siamo pneumologi ma conosciamo le patologie respiratorie e così via. Ma allora siete tuttologi qualcuno dice e molti pensano, o generalisti. Certamente, è la risposta, il generalismo sta all’anestesia come la fisiologia sta alla medicina. Non si capisce un po’ meglio che l’addormentare in sala operatoria è un’esemplificazione delle finalità dell’anestesia? Avendo come obiettivo l’equilibrio essa deve considerare il particolare (la patologia) nella complessità, l’insieme degli organi in interazione. Da questo deriva la multidisciplinarità dell’anestesista, che con varianti operative e tecnologiche può intervenire in molte discipline mediche. E perché le rianimazioni siano a direzione anestesiologica adesso è più chiaro: la risposta è la stessa. La rianimazione è la porta d’ingresso per chi ha superato il limite della fisiologia e viene aiutato a rientrarci. Le alterazioni delle funzioni vitali (coscienza, respirazione, attività cardiaca e metabolica) che hanno condotto un paziente in rianimazione, anche se originate inizialmente in un solo organo possono essere trattate solo nel loro complesso. In ogni situazione in cui il paziente si viene a trovare in una condizione di rischio (per malattia o trauma) o viene posto in condizioni di rischio (anestesia o chirurgia) è indispensabile che vi sia la presenza dell’anestesista. Non bisogna però dimenticare che l’anestesia aggiunge una quota di rischio anche per un banale intervento chirurgico o procedura diagnostica. Pensate solo all’immobilità del paziente necessaria per effettuare molti interventi. Per ottenerla vengono utilizzati i curari, gli stessi che gli indigeni dell’amazzonia mettevano sulla punta delle loro frecce per paralizzare e catturare le prede. Essi paralizzano purtroppo anche i muscoli della respirazione e l’anestesista deve sostituirsi al respiro del paziente con ventilatori meccanici e l’intubazione tracheale. È questa una manovra che può essere imprevedibilmente difficile ed avere conseguenze drammatiche in caso di fallimento. La letteratura sull’argomento è infinita e ogni società scientifica di anestesia e rianimazione, compresa quella italiana, ha al suo interno un gruppo di studio che redige dettagliate linee guida di comportamento cui tutti si dovrebbero attenere. Colgo anche l’occasione per invitare alla riflessione sul vero scopo dell’anestesia e della medicina che rischiamo di dimenticare. È la complessa interazione tra patologia – paziente – persona che non viene considerata quando si focalizza la propria attività sull’operatività estrema che in concorso con il nostro ego clinico (la presunzione) porta a volte alla superficialità e sottovalutazione dei rischi. Non bisogna rimuovere l’incertezza della medicina ma affrontarla.