Il 9 maggio 1978 a Cinisi, un piccolo paese in provincia di Palermo

Circ. .n°276
Gazzada Schianno, 9 maggio 2013
A tutte le classi
Il 9 maggio 1978 a Cinisi, un piccolo paese in provincia di Palermo,
veniva ucciso dalla mafia Giuseppe Impastato, giovane giornalista e conduttore
radiofonico. Oggi che ricorre il 35 ° anniversario della sua morte, ci piace
ricordarlo attraverso una delle sue frasi celebri, fatta propria dai ragazzi della
nostra scuola quando hanno incontrato l’anno scorso Giovanni Impastato,
fratello di Peppino. “ La mafia uccide, il silenzio pure “. E noi il silenzio,
quando vuol dire complicità, indifferenza, ingiustizia, non lo vogliamo!
L’eredità di Peppino è racchiusa nei suoi Cento passi, quelli che
separavano la casa della famiglia Impastato da quella del mandante dei suoi
assassini Tano Badalame nti.
Questi cento passi sono idealmente passi che non si percorrono solo a
piedi, ma anche accompagnati, come abbiamo fatto in questi anni, dalle parole
di magistrati, di vittime, familiari di vittime, di studiosi perché la memoria di
ciò che è stato non vada perso. La distanza tra la casa di Peppino e quella di
"Tano Seduto" può essere colmata da ognuno di noi che sceglie la legalità
come orizzonte dell' agire quotidiano.
" Peppino è uno di noi ", dicono spesso i ragazzi.
E come non sentirlo uno di famigli a? Come non provare orgoglio e dolore
per un giovane che ha speso la sua vita contro il potere mafioso e in difesa dei
diritti dei più deboli e della libertà ? Come non avere cura della bellezza, della
poesia, della cultura a cui Peppino attribuiva una gran de valore di
trasformazione della realtà sociale?
Tutti dobbiamo impegnarci ad essere capaci di stare ai suoi passi!
E allora, come diceva Peppino: " Sei andato a scuola, sai contare, sai
camminare, sai contare e camminare 1,2, 3, 4, …….. 100 passi".
Oggi questo tocca a noi, passi di sapere per fare “ rumore “ alla
illegalità!
Caterina de sario
Il dirigente scolastico