Scatti d`Africa: il racconto di Raffaella Milandri
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Scatti d`Africa: il racconto di Raffaella Milandri
28 l’intervista 22-28 settembre 2009 Scatti d’Africa: il racconto di Raffaella Milandri Intervista alla fotografa sambenedettese, di ritorno dal suo ultimo viaggio in solitaria nello stato del Botswana. Il suo obiettivo questa volta è puntato sulle condizioni di vita dei San, popolo indigeno che vive nel deserto del Kalahari di SILVIA DEL GRAN MASTRO Incontro Raffaella Melandri nella sua abitazione a San Benedetto del Tronto. Mi siedo nel suo studio, una piccola stanza piena di libri e appunti di viaggio, due computer e qualche fotografia. Sono lì per parlare del suo ultimo viaggio in solitaria che l’ha vista fronteggiare le zone desertiche dell’Africa del Sud, quella nera, tra aridità, pericoli e temperature estreme. La sua ultima avventura in ordine di tempo l’ha infatti vissuta, dal 23 agosto al 9 settembre, nello stato del Botswana, un fazzoletto di terra, prevalentemente desertica, tra Sudafrica, Namibia, Zambia e Zimbabwe. La osservo con curiosità, del resto non capita spesso di incontrare una donna che decide di partire da sola, visitare posti malsicuri, lontana dagli agi della quotidianità occidentale, senza alcuna compagnia, se non quella di una macchina fotografica. Com’è iniziata questa sua passione per i viaggi e per la fotogra- fia? «La passione c’è sempre stata, ma si è potuta concretizzare in maniera più tangibile nel 2004, quando ho lasciato il mio lavoro come amministratrice di una azienda e mi sono messa in proprio, lavorando come consulente commerciale. Questa autonomia lavorativa ha fatto sì che potessi assentarmi dal lavoro partendo per dei periodi di tempo. Dal 2004 ho fatto diversi viaggi da sola, sono stata in Australia, in Tibet, in Nepal, in Alaska, realizzando diversi reportage fotografici. Il mio fine è quello di utilizzare la fotografia per scopi benefici e umanitari». Cosa ha trovato nel Botswana? «Il mio interesse maggiore era quello di incontrare i San, il popolo indi- n Raffaella Milandri con due bambini San geno del deserto del Kalahari. Volevo vedere le loro condizioni di vita. Molti di loro sono stati allontanati dal deserto, espropriati della propria terra e costretti a vivere in alcuni campi di insediamento. Il deserto del Kalahari è ambito, sia per il turismo, sia per quanto riguarda la presenza, al suo interno, di miniere di diamanti. Una parte dei San vive ancora nel deserto, ma il governo ha chiuso i pozzi d’acqua e impedisce loro di andare a caccia, pena la prigionia, con l’intento di allontanarli tutti e rinchiuderli nei campi. La maggior parte di loro non vuole andarsene, ma le loro condizioni attuali sono invivibili. Sono andata lì per testimoniare, attraverso le mie foto, la violenza che viene fatta a queste popolazioni, costringendole ad abbandonare il loro territorio». Ha intenzione di allestire una mostra per denunciare questa situazione? «Sì, sicuramente, ma ancora non so né quando lo farò, né dove. Contemporaneamente sto cercando di battermi a favore dei San cercando di spostare l’attenzione sulla Ilo 169». Che cos’è di preciso? «Si tratta della Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui popoli indigeni e tribali. La Convenzione riconosce i diritti di proprietà della terra dei popoli tribali e stabilisce che essi debbano essere consultati ogniqualvolta vengono varate leggi o progetti di sviluppo che possono avere un impatto sulle loro vite. Riconosce inoltre le pratiche culturali e sociali dei popoli tribali, garantendo il rispetto delle loro tradizioni e chiedendo che le loro risorse naturali vengano protette. I paesi che la ratificano si assumono il compito di rispettarla, l’Italia non è tra questi. Sto cercando di raccogliere firme affinché il Ministero degli Esteri riveda le sue posizioni e aderisca alla convenzione. La cosa che mi preme maggiormente è la riapertura dei pozzi d’acqua». È già passata un’ora da quando ho varcato la soglia della casa di Raffaella Milandri, ma sembrano solo pochi minuti. È impossibile non essere coinvolti dal suo modo di raccontare realtà considerate sempre troppo lontane. Guardo alcune foto del viaggio, qualche video, leggo anche qualche appunto scritto mentre si trovava nel Botswana e pubblicato sul social network Facebook e mi viene istintivo chiudere la nostra conversazione chiedendole se pensa di scrivere un libro per raccontare le molteplici realtà viste in questi anni. «Sì, è da un po’ che ci sto pensando. So che devo farlo». n Le capanne in cui vivono i San, riprese dall’obiettivo della Milandri la Regione 22-28 settembre 2009 29 Tanti progetti a sostegno delle donne Per l’assessore regionale Stefania Benatti promuovere l’occupazione femminile è urgente perché senza loro l’Italia non cresce. Attualmente il tasso di occupazione delle donne è al penultimo posto in Europa «Incrementare il lavoro femminile significa far crescere l’economia. Da questo principio è nata la promozione delle politiche di conciliazione, finanziate con il Fse, che avvicinano i tempi di vita e di lavoro nei territori della nostra regione». Così l’assessore alle pari opportunità, Stefania Benatti, a margine dell’incontro sul progetto internazionale “Flexsicurity. La flexicurity è un modello di stato sociale basato sulla gestione attiva del mercato del lavoro, il progetto ha il fine di identificare linee guida e buone pratiche per implementare le politiche nazionali di “flessibilità e sicurezza”. Partner dell’iniziativa, oltre alla Regione Marche, sono il Ministero del lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria, il National Training Fund della Repubblica Ceca e la Fondazione Giacomo Brodolini. «Promuovere l’occupazione delle donne - aggiunge Benatti - è urgente non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale. Puntare sul lavoro femminile è conveniente per tutti. Nel nostro paese ci sono troppe donne a casa, il tasso di occupazione femminile al 47%, si trova al penultimo posto degli stati europei. Il lavoro delle donne è un fattore decisivo di crescita. Quante più donne lavorano, tanto più nuclei fa- n CONFERENZA INTERNAZIONALE PROGETTO “PSYCHONAUT WEB MAPPING” Allarme droga: spaccio anche su internet Nelle Marche ci sono circa 4mila utenti che fanno ricorso ai servizi per le dipendenze di cui l’83% sono maschi, il 17% femmine e negli ultimi anni si registra un trend molto crescente sull’utilizzo di droghe da parte degli ultraundicenni. La prevalenza delle sostanze utilizzate sono per il 75% oppiacei, il 9% cocaina, 12% cannabinoidi e la restante percentuale droghe sintetiche. La rete sanitaria attraverso 9 dipartimenti, 13 servizi dipendenze, 31 strutture riabilitative residenziali, 12 strutture semiresidenziali e 9 servizi di prossimità con unità di strada, agisce con 221 operatori pubblici e 113 del privato. Il budget a disposizione si attesta sui 20 milioni di euro annui e rappresenta l’1,04% della spesa sanitaria complessiva. n UNA BUONA IDEA DEL MINISTRO BRUNETTA Ecco gli stipendi dei dirigenti regionali Diffusi, come legge vuole, sul sito internet. Il direttore generale Santoncini arriva a 176.400 euro, mentre gli altri 8 alti funzionari seguono da 114 mila e circa 85 mila euro Il ministro Brunetta l’ha voluto, e gli enti locali si adeguano: sono on line già dallo scorso mese di luglio gli stipendi dei dirigenti della Regione Marche. Il “trattamento economico” è la somma della retribuzione tabellare, della retribuzione di posizione e della retribuzione di risultato per il 2008. Il dirigente generale Paola Santoncini, naturalmente, risulta avere lo stipendio più elevato, con 176.400 euro di introito complessivo. Fra i dirigenti Alberto Panunzi somma ai 40.128,98 euro di retribuzione tabellare i 54.013,00 di retribuzione di posizione e i 20 mila euro tondi tondi di retribuzione di risultato: totale 114.141,98. Il più poverello tra i dirigenti è Stefano Schiavoni: solo 85.496,95 euro n Palazzo Raffaello complessivi. Il Consiglio Regionale ha pubblicato anche i curricula dei dirigenti e presto pubblicherà anche i tassi d’assenza. migliari si rivolgeranno al mercato per cercare soluzioni ai problemi di cui oggi si occupano le madri e le mogli che stanno a casa, dando forte impulso allo sviluppo economico dei servizi per nuovi posti di lavoro e ricchezza diffusa». La Regione Marche si è orientata da una parte per il sostegno all’occupazione, dall’altra per creare le condizioni per una buona qualità della vita. Così con il Fondo Sociale europeo ha finanziato con 900.000 euro iniziali un progetto sperimenta- n Un momento dell’incontro le a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. L’incontro “Flexsicurity”, ha l’obiettivo di contribuire a migliorare i processi di integrazione sociale delle donne immigrate o appartenenti a minoranze etniche (in particolare Rom e Sinti). CONTRIBUTI FINO ALL’80% AGLI ENTI PUBBLICI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Sono stati assegnati i contributi a favore degli enti locali o pubblici che svolgono attività di interesse pubblico non economico, per la realizzazione di impianti fotovoltaici e di collettori solari termici. Sono soprattutto scuole, impianti sportivi e case di riposo di tutto il territorio marchigiano: complessivamente 43 progetti che beneficeranno del finanziamento regionale che ammonta a 1.579.979,38 euro. Il bando pubblico di finanziamento prevede la concessione di un contributo massimo pari all’80% dell’in- vestimento complessivo ritenuto ammissibile. “L’obiettivo globale – secondo l’assessore Amagliani – è quello di contribuire al perseguimento di uno sviluppo energetico equilibrato e sostenibile del territorio regionale, superando alcuni fattori nodali che creano situazioni di forte dipendenza rispetto alle fonti energetiche esterne alla regione e migliorando le performance del sistema regione in termini di risparmio, di efficienza energetica e, dunque, di tutela della salute e dell’ambiente”. n ECONOMIA Anziani, le marche guardano al futuro L’insieme di aspetti che portano a creare le condizioni perché la persona anziana possa diventare (o continuare ad essere) un produttore di ricchezza per sé e per la collettività è stato il tema al centro dell’incontro “Economia e Terza età” organizzato da Regione, Inrca e Università Politecnica delle Marche. Grande la partecipazione di imprenditori, associazioni e parti sociali che hanno colto il segnale: agevolare una maggiore sostenibilità del sistema del welfare significa cogliere il cambiamento sociale e creare per questo nuove opportunità economiche e imprenditoriali di investimento. INRCA e Università hanno costituito un “osservatorio dinamico” per studiare il nuovo mercato degli anziani da tutti i punti di vista ed insieme alla Regione intendono confrontarsi con gli attori principali del sistema economico e sociale sulle tematiche centrali di questo fenomeno, al fine di individuare i nuovi bisogni e le nuove risorse. «La nostra comunità marchigiana deve industriarsi – ha detto l’assessore Fabio Badiali - per considerare la maggiore età una sfida anche produttiva verso cui indirizzare le attenzioni che guardano a nuove opportunità di sviluppo economico». 30 dall’Italia (a cura di Massimo Falcioni) 22-28 settembre 2009 Il declino di Miss Italia. Gabrielli è avvisato La serata finale del concorso di bellezza si ferma al 28% di share. Messo in guarda l’assessore provinciale al turismo che s’è detto favorevole ad ospitare una manifestazione parallela SALSOMAGGIORE - Kermesse accorciata (con una riduzione da quattro a tre serate), conduzione rinnovata (affidata a Milly Carlucci) e ossatura della trasmissione aggiornata, con l’introduzione di quattro categorie (sportive, vamp, romantiche e trendy): i presupposti per una resurrezione, almeno secondo gli organizzatori, c’erano tutti. Invece Miss Italia, giunta quest’anno alla 70esima edizione, è addirittura riuscita a peggiorare il dato delle ultime stagioni, già a loro volta parecchio sofferenti. Nella serata finale, il concorso di bellezza ha totalizzato 5 milioni 252 mila spettatori pari al 28,13% di share. Numeri negativi, se paragonati a quelli di dodici mesi fa (allora la per- centuale fu del 34,72 (con un ascolto di 5.682.000) e ai risultati del 2007, quando i litiganti Mike Bongiorno e Loretta Goggi riuscirono comunque ad accaparrarsi 6.222.000 utenti con uno share del 32,5. Ma cosa ricorderemo di questa rassegna? Soprattutto le gaffe e la totale inutilità di Paris Hilton, ospite d’eccezione della prima puntata. Un errore nella lettura del televoto ha fatto sì che per l’incoronazione di Miss Moda, venisse scambiata l’ultima per prima e viceversa. Federica Sperlinga, dopo un’iniziale delusione, s’è vista quindi assegnare la fascia, ai danni di quella Mirella Sessa, che quarantott’ore dopo sarebbe stata “ribeffata” da Maria Perrusi per la vittoria finale. Tanto imbarazzo, mitigato dalle scuse dell’incolpevole Carlucci, ma pur sempre inferiore a quello prodotto dall’ereditiera americana, giunta a Salsomaggiore non si sa ancora per quali motivi. Intervistata per pochi minuti, ha rivendicato le origini italiane («Mia madre è siciliana»), dichiarando successivamente il proprio amore per il nostro Paese. Costo della concessione? 70 mila euro, cifra comunque contenuta rispetto ai cachet di altre star internazionali. A trionfare, come detto, è stata Maria Perrusi. 18enne di Cosenza, ricorda nei lineamenti la reginetta uscente Miriam Leone. «Non so cantare, né ballare, né recitare», ha affermato dopo la premiazione. Doti che, se sommate alla terribile dizio- ne, rappresentano un buon punto di partenza! La trasmissione s’è infine manifestata in tutta la sua piattezza, inutilmente mascherata da qualche innesto - come la giuria vip – direttamente importata da “Ballando con le stelle”. Strategia che ha sì alimentato l’interesse per la manifestazione, ma che non la sbloccata dal suo torpore. Mediti dunque l’assessore Bruno Gabrielli, che s’e’ recentemente detto favorevole per un ritorno in Riviera se non di Miss Italia almeno di un evento parallelo. I concorsi di bellezza paiono aver esaurito la spinta o almeno il loro impatto televisivo. ROMA - «Non esiste alcuna possibilità che Alleanza nazionale si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi, del quale non si capiscono valori, programmi e classe dirigente». Così parlò Gianfranco Fini nel (non troppo) lontano dicembre 2007. Poche ore prima Silvio, salendo sul famoso predellino, aveva annunciato la nascita del Popolo della Libertà, un nuovo movimento che fondesse in un’unica formazione le diverse culture del centrodestra. «Siamo alle comiche finali», aggiunse poi il leader di An, che per mesi era rimasto nell’ombra aspettando la tanto auspicata caduta del governo Prodi, annunciata dal Cavaliere per Natale. L’errato pronostico (sballato di appena un mese) causò l’insurrezione di Fini, alla quale seguì anche quella di Casini e dell’Udc. Ma il 24 gennaio 2008 il “Professore” cascò davvero e le nuove elezioni, previste per l’aprile successivo, provocarono un’ulteriore metamorfosi. L’ex Ministro degli Esteri sposò immediatamente la causa berlusconiana e alle “politiche” An e Forza Italia si presentarono fusi. Il trionfo su Veltroni regalò a Gianfranco la Presidenza della Camera e proprio da Montecitorio si è verificata la terza ed ultima (per ora) trasformazione. Oggi, ad un anno e mezzo da quella vittoria, la situazione è nuovamente turbolenta. Se da una parte Fini ricopre egregiamente e con grande obiettività il ruolo di terza carica dello Stato, difendendo il ruolo e la sacralità del Parlamento dall’insofferenza del premier; dall’altra sorprende per delle prese di posizione discordanti dalla propria coalizione. Atteggiamento quest’ultimo, che sta irritando il Pdl, con gli ex aennini sempre più in difficoltà a gestire il momento. Gli elettori, dal canto loro, desidererebbero raccapezzarci qualcosa. Perché se nessuno rimpiange il Fini che negli anni Novanta avrebbe volentieri impedito ai professori omosessuali di insegnare nelle scuole, in molti allo stesso tempo contestano il camaleontismo degli ultimi mesi, che l’ha portato quasi a rinnegare una legge, la Bossi-Fini, da lui firmata appena sei anni fa. Metamorfosi di Gianfranco Fini. Centrodestra in crisi? n TV MISS ITALIA. BASSI ASCOLTI, VINCE UNA CALABRESE La 18enne Maria Perrusi si è aggiudicata la settantesima edizione del concorso di bellezza. Seconda Mirella Sessa, già beffata nell’assegnazione della fascia di Miss Moda, quando le fu prima confermato e successivamente annullato il riconoscimento. Deludenti gli ascolti: la finale ha totalizzato 5.252.000 spettatori ed il 28,13% di share. Nel 2008 la percentuale toccò il 34,72, l’anno prima il 32,5. n CRONACA GELO FINI-PDL E’ ancora gelo tra Gianfranco Fini e il Pdl. Per qualche “colonnello” di Alleanza Nazionale, il Presidente della Camera sarebbe «sempre più distante dalla cultura e dagli orientamenti degli elettori del partito». Critico con Fini anche Vittorio Feltri, direttore del “Giornale: «Gianfranco ha l’esigenza immediata di trovare una ricollocazione: o di qua o di là. Non gli è permesso di tenere un piede nella maggioranza e uno nell’opposizione. Deve risolversi subito». Il giornalista ha poi citato dei fascicoli del 2000 su vicende a luci rosse riguardanti personaggi di An che, se ripescate, potrebbero montare uno scandalo. «Meglio non svegliare can che dorme – ha concluso - anziché delegare i magistrati a far giustizia politica». n POLITICA BERLUSCONI A“PORTA A PORTA”: E’ FLOP L’annunciata e contestata puntata speciale di “Porta a Porta” dedicata alla consegna delle prime abitazioni ai terremotati d’Abruzzo ha totalizzato appena 3.200.000 spettatori con uno share del 13,47%. Un flop per il talk di Bruno Vespa, trasmesso in prima serata (causando lo slittamento di “Ballarò”) e che ospitava in studio il premier Silvio Berlusconi. Su Canale 5 “L’onore e il rispetto 2” con Gabriel Garko e Serena Autieri ha raggiunto il 22,61 di share, pari a 5,7 milioni di ascolto medio. n CRONACA MAROCCHINA UCCISA PERCHE’ AMAVA UN ITALIANO Sanaa Dafani, 18enne marocchina, è stata uccisa dal padre quarantacinquenne, che non accettava la relazione della ragazza con un italiano di 31 anni. Sanaa è stata accoltellata a morte a Montereale Valcellina e a nulla sono valsi i tentativi di difesa del fidanzato Massimo De Biasio di difenderla dalla furia dell’uomo.«E’ un delitto orribile, disumano, inconcepibile, frutto di una assurda guerra di religione che è arrivata fin dentro le nostre case», ha dichiarato il Ministro per le pari Opportunità Mara Carfagna, che al processo si costituirà parte civile. n CRONACA AFGHANISTAN, UCCISI 6 ITALIANI Sei militari italiani hanno perso la vita in seguito ad un attacco kamikaze in Afghanistan. Le vittime, Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Roberto Valente, Giandomenico Pistonami e Massimiliano Randino, si trovavano su due blindati di scorta ad un convoglio della Nato diretto sulla strada che porta al centro della capitale Kabul. Altri quattro italiani sono rimasti feriti. L’attentato è stato immediatamente rivendicato dai talebani. «Agli infami e vigliacchi aggressori che hanno colpito in maniera subdola va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo», ha dichiarato il Ministro della Difesa Ignazio La Russa. n TV MIKE RIVIVE. GLI SPOT REALIZZATI PRIMA DELLA SCOMPARSA Mike Bongiorno, scomparso lo scorso 8 settembre ad 85 anni, rivive in tv. Da domenica scorsa stanno infatti andando in onda gli spot inediti che il “re del quiz” aveva girato prima della morte assieme allo storico compagno Fiorello e al figlio minore Leonardo. «E’ stata una scelta – hanno spiegato i familiari del conduttore - maturata rispettando l’entusiasmo e il profondo senso del lavoro che ha sempre animato Mike nella professione» Rivieraoggi.it / i commenti più discussi 22-28 settembre 2009 31 La voce dei nostri internauti TURISMO TURISMO FRAMMENTATO E PENALIZZATO. MISS ITALIA ADDIO Pubblicato il 15 settembre alle 18.25. Autore Nazzareno Perotti www.sambenedettoggi.it/2009/09/15/79063/turismo-frammentato-turismo-penalizzato-miss-italia-no/ n HA RAGIONE DIRETTORE, SERVE UNA SVOLTA CONCRETA Caro Direttore, ha ragione quando parla di mancanza di strategie, per questo è importante un meeting tra tutti i portatori di interessi del turismo, magari proprio nella struttura simbolo di questo decadimento che è proprio il Palacongressi. Richiamare tutti gli operatori e tutte le assiciazioni e tirar fuori una visione del turismo condivisa ed implementabile. Magari giungere a questa soluzione grazie ad un coordinamento provinciale che possa interfacciarsi con le istituzioni con maggior massa critica e potere contrattuale. Tra l’altro mi ricordo un simpatico “brand” (la palma in occhiali da sole), credo che fosse dell’azienda autonoma di soggiorno (non sono sicuro), che potrebbe essere il punto di partenza per il rilancio della “VERA” RIVIERA DELLE PALME, perchè scusate ma non si può vedere che i liguri si sono appropriati della nostra nomenclatura, possibile che nessuno abbia registrato “Riviera delle Palme”? E’ veramente indecente! alessandro84—15 Settembre 2009 n SERVE PIÙ COLLABORAZIONE DAGLI OPERATORI TURISTICI Mi permetto di far notare una cosa che equivale anche ad una proposta: come mai proprietari di chalet, albergatori ed operatori turistici tutti non costituiscono un fondo per organizzare un cartellone di eventi di richiamo? Non si può più assolutamente portare avanti un turismo senza qualcosa pagato da chi ne beneficia. Insomma io “punterei il dito” contro imprenditori turistici dal braccino cortissimo e dalla vista ancor più limitata. Francesco_Santarelli—16 Settembre 2009 n MA QUALE MISS ITALIA, MEGLIO LA MOSTRA DI PAZIENZA Non sono affatto d’accordo sull’utilità di Miss Italia. Non è un caso che proprio quest’estate San Benedetto abbia avuto la massima visibilità nazionale grazie alla mostra su Andrea Pazienza, che è finita sul Corriere della Sera. GianfeliceT—16 Settembre 2009 Per @Gianfelice: saremo finiti anche sul Corriere della Sera per la mostra su Pazienza ma alla palazzina non c’era nessuno, ci sono andato un sabato verso le 19 e c’ero solo io! alessandro84—16 Settembre 2009 ECONOMIA CRISI PICENA: NUMERI CUPI E IDEE PER LA RISALITA Pubblicato il 17 settembre alle 19.04. Autore Oliver Panichi www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79194/crisi-picena-numeri-cupi-e-idee-per-la-risalita/ n LEGGO PROPOSTE DEL TUTTO ANACRONISTICHE 1) Si vuole risolvere il problema con lo strumento che lo ha creato e che si è dimostrato fallimentare: la cassa del mezzogiorno non serviva forse per risolvere la questione meridionale? 2) Esiste una ampia case history che mostra come i finanziamenti a fondo perduto siano del tutto inefficienti e troppo spesso di carattere speculativo: si corre il rischio di aumentare la polarizzazione della ricchezza anzichè ridurla. 3) Da tempo ritengo che l’agroalimentare possa essere un settore con margini di crescita ma questa politica non lo aiuta certamente, serve una exit strategy per aggredire il mercato: se si punta alla qualità le sovvenzioni non servono perchè si decide di andare su un settore dove la sfida competitiva non è sul prezzo ma sul prodotto, piuttosto è necessario aprirsi verso nuovi canali di vendita come la GDO magari creando un brand forte frutto di una joint-venture tra più imprese locali. 4) Come si fa a far portare il cervello di un’impresa qui? Rimane il fatto che come possa essere venuto possa andar via con la stessa facilità (una volta presi tutti i finanziamenti del caso ed avendo impoverito il sistema tramite un’inefficiente allocazione delle risorse e privando i cittadini di infrstrutture necessarie). Se il lavoro manca chi si può permettere di comprare le case a 3500€/mq in zone che si allagano? Avanti con il piano caso del Sindaco ma nessuno pensa a chi deve viverci in queste case? Certamente faranno la fortuna dei già ricchi costruttori edili ma anche loro corrono il rischio che questa bolla possa esplodere; in Giappone (anni ‘90) Usa (2007) e Spagna (2008) già è scoppiata. Questa miopia figlia della gerontocrazia (che fa gli affari loro pensando al breve-brevissimo periodo perchè è di loro competenza) italiana sta privando del futuro le nuove generazioni. alessandro84—18 Settembre 2009 ECONOMIA ABBIAMO PAURA DI UN FUTURO CHE NON C’E’ Pubblicato il 17 settembre alle 21.38. Autore Domenico Cantalamessa www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79198/crisi-il-pd-bussa-alla-porta-di-scajola-%c2%abpicenodimenticato%c2%bb/ n QUANDO I FONDI FAS PER IL PICENO FINIVANO AL NORD Dov’era Agostini quando il Soviet anconetano utilizzava i fondi FAS che spettavano al Piceno, per accontentare le province comuniste delle Marche del Nord? Io queste persone non riesco a prenderle sul serio. Proprio non ci riesco. Mi sforzo, ma non mi convincono affatto. Le polemiche strumentali sono le loro armi migliori. Armi spuntate, ma che permettono loro di vivere da signori. Gundam—18 Settembre 2009 n E SCAJOLA CHE FA? IL LAVORO NON É IL SUO MINISTERO? Ammesso che ritengo giusto oltre che doveroso chiedere a Scajola (di cui non si sente mai parlare nè sui giornali nè sulla nostra adorata televisione quasi non fosse un ministro di questa legislatura.. ma forse perchè poco fa..) che cosa il governo abbia in testa per l’italia e per il Piceno, mi fa sempre “tenerezza” che la lungimiranza dei nostri politici pensi alle opere pubbliche come immediata ricchezza per il territorio. Il piceno non è popolato solo da muratori ed edili ma anche da donne, giovani, da neolaureati. Questi invece non sono stati colpiti dalla crisi forse anche molto di più degli edili? Ma la politica del mattone (perchè questa abbiamo in Italia) ci parla sempre e solo di strade per risolvere i nostri problemi. Un esempio della vacuità e del populismo di queste soluzioni?? La famosa Mezzina che Agostini e Mandozzi hanno sognato e sognano anche di notte è stata data in appalto niente popodimenoche ad una ditta di… AVELLINO! E’ la regola dei bandi pubblici! Nessuno può assicurare che sia una azienda locale a fare i lavori. E allora di cosa parla Agostini? Suvvia, onorevole sprema le meningi per farsi venire qualche altra proposta che sia veramente più fattiva e che possa ricadere anche su strati di popolazione diversa dagli edili che, fino a prova contraria, hanno sempre lavorato. Mentre le donne, giovani… giulia redondo—18 Settembre 2009 CALCIO MACERATESE-SAMB ALTO RISCHIO, NIENTE TRASFERTA Pubblicato il 17 settembre alle 19.04. Redazione http://www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79195/maceratese-samb-ad-alto-rischio-niente-trasferta/ n PROVVEDIMENTI LIBERTICIDI Provvedimenti liberticidi come la tessera del tifoso, qualcosa non va. ventura—17 Settembre 2009 n E SE I TIFOSI “ESCLUSI” VANNO IN TRIBUNA? Se uno di San Benedetto si presenta al botteghino della tribuna credo che il biglietto lo possa comprare, non so se sia meglio avere tifosi della Samba in tribuna in mezzo ai maceratesi o tutti i tifosi della magica in curva. robbenson—17 Settembre 2009 n Possibile che solo il calcio sia uno sport a rischio? Possibile che uno “sport” possa diventare capro espiatorio per la delinquenza di massa? Possibile che tutti attorno alla palla rotonda si radunino i facinorosi? Mai sentito di match di tennis ad alto rischio, oppure di partite a rugby ad alto rischio (ma quello è un altro pianeta, i tifosi avversari si siedono allo stadio addirittura fianco a fianco…), o ancora partite di pallavolo, basket o pallamano… Altro che tessera del tifoso ci vorrebbe… Valko—18 Settembre 2009 n Provvedimento fascista ma se la Fulgor protesta… Il solito provvedimento fascista dove paga ovviamente quello che va allo per vedersi la partita in santa pace… ma dico io li vedete gli stadi di serie A come sono? Io si e vedo che sono tutti vuoti o semivuoti, e questi fenomeni del parlamento che cosa fanno? Vietano pure le trasferte… mah. Cmq se la società della Fulgor fa pressione sulla questura quest’ultima potrebbe dare l’ok per farci venire, anche perchè perderebbero probabilmente l’incasso più alto della stagione! onda77—18 Settembre 2009 n Fossi in Spina farei un esposto alla Procura federale L’attuale vice Presidente della Provincia Pasqualino Piunti aveva predetto questi fatti. Se continua in questa situazione il torneo è falsato per grave responsabilità Federale. Presidente Spina salvaguardia la SAMB con un esposto alla Procura Federale ed alla Presidenza Federale. vesperini mariano—18 Settembre 2009 32 Rivieraoggi consiglia 22-28 settembre 2009 CINEMA a cura di Rovero Impiglia L’ERA GLACIALE 3 L’ALBA DEI DINOSAURI (ICE AGE: DAWN OF THE DINOSAURS) CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Carlos Saldanha Sceneggiatura: Jeff Siergey Art Director: Mike Knapp Musica: John Powell Montaggio: Harry Hitner Prodotto da John C. Donkin (Usa, 2009) Durata: 91’ Distribuzione: 20th Century Fox PERSONAGGI E INTERPRETI Voci italiane: Manny: Leo Gullotta Diego: Pino Insegno Sid: Claudio Bisio Ellie: Roberta Lanfranchi Terzo episodio per la bizzarra famiglia de “L’Era glaciale” che questa volta ritorna in 3D e con una nuova avventura ambientata nel sottosuolo, tra mostri preistorici ed insidie stile “Viaggio al centro della Terra”. I vecchi personaggi ci sono tutti ma qualche equilibrio sta cambiando all’interno del gruppo. Ellie e Manny, i due grossi mammuth, sono in dolce attesa e questo desiderio di maternità/paternità sembra aver “L’AMBITO”: VOCI E CORPI FUORI DAL PERIMETRO La compagnia di teatro-danza Atacama ha portato sul palcoscenico del Concordia, per la rassegna Teatri Invisibili, la rappresentazione sperimentale dell’io che evade i confini del proprio essere, incontrando lo spazio dell’altro Paura di esplorare luoghi sconosciuti, di sondarne i confini fisici e mentali. Luoghi estranei all’Io, rifugiato in modo statico all’interno del proprio perimetro esistenziale. Tra parole e movimento in un’atmosfera surreale, martedì 15 settembre i due danz-attori Patrizia Cavola e Ivan Truol hanno interpretato, con lo spettacolo di teatro e danza “L’Ambito”, l’essere umano nella sua scoperta del confine dell’individualità e nel superamento di quel muro invisibile che ci separa dall’altro. Tratto dall’opera del drammaturgo cileno Oscar Stuardo, racconta l’incontro dei due protagonisti, Jam e Jim, simbolo dell’uomo senza genere o ruolo sociale, la cui unica realtà contagiato anche il bradipo Sid, sempre più strambo e combina-disastri. Diego invece, la zannuta tigre, crede di aver perso lo smalto di un tempo e si sente inadeguato. La storia decolla quando “il mammo“ Sid trova casualmente delle uova di dinosauro e decide di appropriarsene, proprio mentre Diego in piena crisi esistenziale decide di lasciare il gruppo. Quando la mamma dei piccoli T-Rex scopre il fattaccio si riprende i suoi cuccioli e rapisce Sid, portandoli con lui nel sottosuolo, al resto del gruppo non rimarrà altro da fare che buttarsi in questa nuova avventura per salvare l’amico in difficoltà. Sicuramente migliore rispetto al secondo episodio, ma non ai livelli del primo, “L’Era glaciale 3” diverte ed intrattiene. Aumentano le scene d’azione proprio per valorizzare l’uso del 3D. Ma quella che dovrebbe essere la novità e il punto di forza del film non aggiunge niente allo spettacolo. Comunque la trama scorre in maniera abbastanza avvincente. I protagonisti quindi discendono “negli inferi” per salvare e salvarsi, affrontando mille insidie e mostri giganteschi proprio mentre Ellie sta per partorire una piccola mammuth dagli occhi e dal nome dolcissimi. Alla fine del viaggio quindi, i nostri protagonisti si ritroveranno e riallacceranno il loro legame sempre più forte e profondo. Come per qualsiasi “viaggio” in un mondo nuovo e misterioso, c’è bisogno di una guida, di un traghettatore d’anime e questa è sicuramente la sorpresa e la novità più divertente del film: il guercio e reietto Buck! Si tratta di un furetto letteralmente fuori di testa che essendo rimasto nel sottosuolo per troppo tempo a contatto con i dinosauri, ormai è totalmente impazzito come un reduce di guerra. Come il Capitano Achab di Moby Dick, Buck ha votato la sua vita alla vendetta contro la gigantesca creatura che lo ha sfigurato, il dinosauro che lui chiama Rudy. Ormai di culto le battute del furetto schizzato, ne ricordiamo un paio: “Di preciso quando sei impazzito? E’ stato tre mesi fa, mi sono svegliato ed ero sposato con una banana... Una banana orrenda! Ma io l’ama- vo...”. “Il vento ci sta parlando... E cosa dice? Non lo so... Non parlo il ventoso!”. Naturalmente non mancano gli intermezzi divertenti del piccolo scoiattolo Scrat alle prese con la sua ghianda e questa volta anche con l’avvenente e femminilissima Scrattina. In definitiva un film che diverte ed intrattiene ma che forse manca di quel senso di novità che aveva caratterizzato il primo episodio. Prima di lasciarci tre piccoli consigli dal nostro amico Buck: regola n°1, fare sempre quello che dice Buck regola n°2, stare sempre in mezzo alla carreggiata regola n°3, chi fa le puzzette sta in fondo alla fila! TEATRO a cura di Emily Forlini LAVORO è l’appartenenza “all’ambito”, che oltrepassano nel momento in cui si toccano e lasciano che i propri confini si compenetrino fino a divenire un luogo unico. Un dialogo intessuto di parole ermetiche, slanci emotivi che sembrano una sperimentazione del proprio valore intimo e di gestualità evocativa. “Questo è il mio ambito, che succede se ti tocco? Avanziamo nel nostro ambito” il tuo e il mio…” L’incontro con l’altro è la scoperta timorosa di un mondo diverso. Sullo sfondo di una scenografia nuda e priva di colore, i corpi dei due attori hanno mimato l’intreccio di due realtà che cercano di avanzare all’unisono, esplorando un territorio che ora guardano con gli stessi occhi. Una conquista minacciata da presenze estranee, facce senza identità proiettate sul fondo nero del loro “luogo”: intrusi che mettono a repentaglio l’equilibrio precario delle debolezze umane, rappresentate con eleganza e delicata armonia dai due protagonisti. Uno spettacolo di grande valore artistico per la Compagnia Atacama e il loro originale codice linguistico-espressivo. Una conferma dell’eccezionalità dei Teatri Invisibili, una realtà locale purtroppo ancora troppo sconosciuta o ignorata dalla cittadinanza, presente in numero esiguo nella platea del Concordia. OFFERTA - Agenzia di comunicazione, marketing e pubblicità con sede in Grottammare (AP) ricerca operatrice di telemarketing con mansioni anche di segreteria da inserire come stagista. Contatti: 335/5223156 o [email protected] - Eures Multinazionale produttrice di elettrodomestici offre l’opportunità di svolgere attivita’ lavorativa all’estero (6-9 mesi). Requisiti: - essere titolari di una borsa di studio/Erasmus Placement, - laurea in materie economiche o ingegneristiche, - conoscenza della lingua inglese - disponibilita’ ad iniziare l’attività lavorativa in Settembre-Ottobre 09. Inviare lettera di presentazione+CV (in inglese) a: Graziella Massi-Consulente Eures Provincia di Ancona ([email protected] ). Scadenza: Settembre 2009 - Si ricercano ragazzi per la vendita dei biglietti della Lotteria di San Benedetto Martire, patrono della città. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Sindaco di San Benedetto ai numeri 0735/794401 - 794413 22-28 settembre 2009 ambiente, salute & benessere 33 Differenziata: «Tutto ok, anche le Gabbianelle» La presentazione del nuovo spot televisivo per incentivare la raccolta differenziata è l’occasione per fare un bilancio di questi primi mesi della fase “spinta”, con la raccolta dell’umido e la raccolta porta a porta di carta e multimateriale (plastica, vetro, lattine). Secondo i dati esposti dall’assessore all’Ambiente Paolo Canducci e dai vertici di Picenambiente Federico Olivieri e Leonardo Collina, attualmente la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani a San Benedetto ammonta al 37%. Un bel passo in avanti rispetto al dato registrato a settembre 2008 (24%). «Le nostre stime – dicono Canducci e Collina – ci portano a ritenere che il 31 dicembre potremo registrare una percentuale del 40% circa. Ricordiamo che, per quantità di rifiuti pro capite, e dato l’afflusso dei turisti estivi, San Benedetto produce rifiuti come una cittadina di 80mila abitanti». «Per agosto 2009, con tutti i nuovi sistemi a pieno regime, contiamo di raggiungere il 50%», ha aggiunto Canducci. GABBIANELLE Il sistema di raccolta a ore stabilite di fronte ai “totem” in un perimetro di vie del centro, con la contestuale eliminazione dei cassonetti, per l’amministrazione è un successo. Non ci sono allarmismi da fare, ribadisce Canducci, perché coloro che non possono conferire i sacchetti negli orari stabiliti hanno a disposizione i cassonetti tradizionali appena al di fuori della zona “Gabbianelle”. «E non ci risulta che quei cassonetti siano stracolmi e traboccanti, non li vediamo tali e non abbiamo ricevuto segnalazioni in merito», dice l’assessore. CHE FINE FANNO I RIFIUTI DIFFERENZIATI Molti cittadini hanno la legittima curiosità di conoscere il ciclo completo dei rifiuti una volta che vengono separati. Se come noto l’indifferenziato finisce sotto terra nella discarica di Relluce, alle porte di Ascoli, l’umido viene conferito nell’unico impianto di compostaggio per la produzione di concime, che si trova a Fermo. Le istituzioni cittadine invitano Provincia, Comune di Ascoli e Regione a ripristinare l’impianto di compostaggio che si trova a Relluce, il quale se funzionante produrrebbe risparmi economici sia per la distanza ridotta rispetto a Fermo sia per le tariffe più basse dell’impianto di Relluce. Che fine fanno carta e altri materiali? Picenambiente e Comune assicurano: «Sul prossimo Bollettino Ufficiale Municipale, oltre a ripubblicare l’Ecobolario, daremo informazioni sul ciclo dei rifiuti. Comunque i materiali vengono conferiti al nostro impianto di Pagliare del Tronto, dove vengono selezionati e poi conferiti ai vari consorzi per il riciclaggio». (vedi link di filmato su youtube a cura del comitato di quartiere Sant’Antonio). LA CAMPAGNA “IO RICICLO” Le tv locali stanno per iniziare la messa in onda dello spot girato dal regista sambenedettese Rovero Impiglia, con attori non professionisti e i bimbi della sezione F della scuola materna “Togliatti”. Andrà in onda anche al multiplex Città delle Stelle di Castel di Lama. Lo spot è l’ultima parte della campagna di comunicazione a tutto campo commissionata dal Comune all’agenzia di comunicazione Sceverti. Comunicazione istituzionale, gadget, i totem per le “Gabbianelle” con materiali di riciclo, la fonica e gli ecobolari, tutti con l’ormai familiare Gabbiano Jonathan e il motto tormentone “Io riciclo”. Una campagna costata al Comune 30mila euro, 9000 dei quali per l’acquisto degli spazi pubblicitari. «Una cifra piccola, se pensiamo che il Comune di San Benedetto spende ogni anno quasi nove milioni di euro per il ciclo dei rifiuti e l’igiene urbana», chiosa Canducci. *** I COMMENTI DI DUE CONSIGLIERI COMUNALI I tre bidoni interrati di via Mentana sono costati, nel 2002, circa 180.000 euro ed una manutenzione costante mensile pari a 1.500 euro !! Provate poi a chiedere agli abitanti di quella zona se ne sentono la mancanza, io credo proprio di no. Andrea Marinucci — 17 Settembre Io invece penso che il successo della raccolta differenziata sia una delle pochissime cose realmente benriuscite e spendibili di questa amministrazione. La raccolta differenziata è un bene “direttamente”, perchè permette sostanziosi risparmi sul conferimenti in discarica, minori necessità di smaltimento, recupero dei materiali, minor inquinamento; e anche perchè (e forse soprattutto) aiuta a cambiare la mentalità del “consumo illimitato”, che tanti danni ha fatto negli ultimi decenni. Certo, rimane la contraddizione di fondo per cui si fa la differenziata e poi si rivendica una discarica al porto come “un successo” e “un’opportunità”; ma questo pur grave atteggiamento non cancella il merito che va riconosciuto all’assessore e all’amministrazione per aver creduto nella differenziata. Daniele Primavera — 17 Settembre a testa di rifiuti, una quantità che non sappiamo più dove mettere. Ci stanno imponendo gli inceneritori dicendoci che sono sicuri. In realtà destano grande preoccupazione non solo per la CO2, ma anche per le polveri sottili. Queste nanoparticelle raggiungono gli alveoli e quindi la circolazione sanguigna attraverso la quale si disseminano in tutto l’organismo provocando alterazioni e tumori. LA PRIMA REGOLA DEL RICICLARE E’ DIMINUIRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI. La produzione di una tonnellata di carta “vergine” necessita di 15 alberi (nessuno per la riciclata), 440.000 litri di acqua (solo 1.800 per la riciclata pari ad un risparmio del 99,6%) e 7600 KWh di energia elettrica (2.700 per la riciclata, -65%). Questi dati dovrebbero far riflettere e stoppare una volta per tutte le crtiche verso chi ha il coraggio di promuovere il porta a porta “spinto”. Andrea Marinucci — 17 Settembre IN CUCINA a cura di Loredana Ciarrocchi Ravioli di zucca INGREDIENTI per 2 persone Per la pasta: * 200 gr di farina 00 * 2 uova Per il ripieno: * Ricotta * Zucca * Formaggio parmigiano In Italia ogni anno produciamo 550 Kg Ipertensione arteriosa: mai sottovalutarla Quando la pressione arteriosa non è attribuibile ad alcuna causa identificabile viene detta primitiva o essenziale ed è la percentuale più rappresentativa (più del 90 %). Per il resto dei casi si tratta di ipertensione secondaria, legata, cioè a patologie conosciute (renali, endocrine, neurologiche). I sintomi classici sono cefalea, sensazione di testa pesante, vertigini, ronzii, affaticamento, disturbi visivi, palpitazioni ma anche stato di confusione, malessere generale ed epistassi (perdita di sangue dal naso); tuttavia l’ipertensione può passare inosservata, perché in molti casi è asintomatica. In Italia sono circa 10 milioni le persone ipertese ed ha origine da un quadro combinato di fattori genetici, ereditari e ambientali: familiarità, razza, età, stile di vita e dieta. Se piccoli accorgimenti possono bastare per prevenire e curare la pressione, questi potrebbero non essere sufficienti, nel caso in cui i valori pressori risultano marcatamente elevati e quando si associa ad altri fattori di rischio, quali l’obesità centrale, il diabete mellito e la dislipidemia, dovrà, quindi, essere trattata con un’adeguata terapia farmacologica, valutata dal medico. Per prevenire e controllare l’ipertensione arteriosa si dovrà mettere in atto, in ogni caso, un sano e corretto stile di vita: riduzione del peso corporeo, se presente il sovrappeso e di sodio (sale da cucina, dadi per brodo, insaccati, formaggi …) moderazione nel consumo di vino e caffè, abolizione del fumo e superalcolici, costante e leggera attività fisica (cammi- nate, bicicletta…) e, per quanto possibile, controllo delle situazioni di stress. Da bandire anche caramelle, dolciumi, bevande ed altri prodotti contenenti liquirizia: uno studio dimostra che l’acido glicirrizico, contenuto appunto nella liquirizia, può aumentare la pressione sanguigna. E ancora, un altro studio avrebbe messo in evidenza, soprattutto nelle donne, una correlazione fra la riduzione delle ore di sonno con lo sviluppo dell’ipertensione ed il rischio cardiovascolare. Tali regole sono fondamentali per evitare tutte le complicanze e danni ad organi bersaglio: cuore, apparato cardiovascolare, cervello, reni ed occhi. Recentemente sono stati pubblicati i dati di una ricerca (Boston) che prevedeva un regime alimentare caratterizzato da molta frutta e verdura, formaggi magri, cereali integrali, pochissimi grassi e moderate proteine. Lo studio ha evidenziato che non basta la riduzione del sodio per abbassare l’ipertensione arteriosa, e la dieta, che ricorda molto la nostra dieta “mediterranea”, determinerebbe una riduzione del rischio di scompenso cardiaco. PREPARAZIONE Impastare la farina con le uova, creare una palla e lasciar riposare per circa 30 minuti. In una ciotola amalgamare la ricotta, formaggio e la zucca tagliata a cubetti fatta saltare con olio, peperoncino, aglio precedentemente. Stendere l’impasto sottile creando lo stampo per il raviolo, fare tanti mucchietti con il ripieno, sovrapporre altra pasta e chiudere i lembi con apposita rotella chiudi pasta. Nel frattempo avrete messo a bollire l’acqua per lessare i ravioli. Appena venuti a galla dall’acqua in ebollizione fateli mantecare in una padella con un pò di purea di zucca e burro. Saltare con aggiunta di un mestolo di acqua della cottura per ottenere un composto cremoso. Una spolverata di parmigiano e il piatto è pronto. 34 servizi 22-28 settembre 2009 FARMACIE DI TURNO > 23 SETTEMBRE • Farmacia Del Principe via Roma, 42 i 0861.762126 ALBA ADRIATICA SAN BENEDETTO DEL TR. > 22 SETTEMBRE • Farmacia Parisani via Mare, 64/A i 0735.751084 > 23 SETTEMBRE • Farmacia Mercuri viale De Gasperi, 61/63 i 0735.78151 > 25 SETTEMBRE • Farmacia Mercuri viale De Gasperi, 61/63 i 0735.78151 > 26 SETTEMBRE • Farmacia Parisani via Mare, 64/A i 0735.751084 > 27 SETTEMBRE • Farmacia Parisani via Mare, 64/A i 0735.751084 > 28 SETTEMBRE • Farmacia Tomassini via Pizzi, 111 i 0735.584092 > 27 SETTEMBRE • Farmacia Bruni Parere Via Trieste, 7 i 0861.712352 ALBA ADRIATICA SAN BENEDETTO DEL TR. • Palazzetto dello Sport Viale dello Sport i 0735.85790 • Piscina Comunale Via Toscanini i 0735.650283 • Campo di atletica Viale Sgattoni, 51 i 0735.753174 • Circolo Tennis “Maggioni” Viale Buozzi i 0735.588977 • Circolo Tennis “Montanari” Via Rosselli i 0735.656952 • Bocciodromi Via Sgattoni i 0735.757350 Via Degli Oleandri i 0735.587361 • Pattinodromo “Panfili” i Viale Marinai d’Italia • Darsena Turistica Porto turistico i 0735.584255 > 28 SETTEMBRE • Farmacia Bruni via Trieste i 0861.757680 ALBA ADRIATICA GrottammAre • Piscina Comunale Contrada San Biagio i 0735.631132 > 24 SETTEMBRE • Farmacia Misantone via Nazionale, 106 i 0861.787274 > 25 SETTEMBRE • Farmacia De Carolis via Roma, 545 i 0861.712474 ALBA ADRIATICA > 24 SETTEMBRE • Farmacia Adriatica via Val Cimara, 11 i 0735.757082 > 26 SETTEMBRE • Farmacia Gasparroni via Carducci, 145 i 0861.787039 TORTORETO LIDO MONTEFIORE GrottammAre > dal 22 al 25 SETTEMBRE • Farmacia Comunale via Crivelli, 37 i 0735.736215 > dal 22 al 27 SETTEMBRE • Farmacia Ricci Borgo S. Patrizio i 0734.932424 CAMPOFILONE > dal 26 al 28 SETTEMBRE • Farmacia Cocci Grifoni Piazza Carducci, 19 i 0735.581314 > 28 SETTEMBRE • Farmacia Comunale via Antoniozzi i 0734.938292 CUPRA MARITTIMA > dal 22 al 28 SETTEMBRE • FarmaciaTamburrino Piazza della Libertà i 0735.777151 martinsicuro - ALBA ADR. > 22 SETTEMBRE • Farmacia Bruni Parere Via Trieste, 7 i 0861.712352 ALBA ADRIATICA IMPIANTI SPORTIVI MASSIGNANO > dal 22 al 27 SETTEMBRE • Farmacia Ricci Borgo S. Patrizio i 0734.932424 CAMPOFILONE > 28 SETTEMBRE • Farmacia Comunale via Antoniozzi i 0734.938292 • Circolo Tennis “Fratelli Beretti” Lungomare della Repubblica i 0735.632279 Piazza Cappone i 340.0876267 martinsicuro • Pattinodromo Lungomare di Martinsicuro i 339.702819 • Bocciodromi Lungomare di Martinsicuro Via Di Giesi Via dei Castani, Villa Rosa (al coperto) • Campi da tennis Lungomare di Martinsicuro CUPRA MARITTIMA • Circolo Tennis Viale Romita i 0735.777511 • Scula di Surf “Cupa a vela” Pista ciclabile i 335.6283387 NOLEGGIO AUTO SAN BENEDETTO DEL TR. • Hertz Italiana Via Calatafimi, 69/a i 0735.587129 0735.430338 • Avis Autonoleggio Via Roma 104 i 0735.595082 • Euro Smile Via Val Tiberina i 0735.659633 • Win Rent Via Piave, 94 i 0735.757639 martinsicuro • Boomerang Viaggi Via II Giugno,38 Centobuchi (AP) i 0735.704768 0736.812675 GrottammAre • Consorti Autonoleggio Via Marche, 8 i 0735.591129 SANTE MESSE SAN BENEDETTO DEL TR. ■Santa Maria della Marina Feriale: 7.00 • 17.30 Festivo: 9.30 • 11.00 • 17.30 ■ San Benedetto Martire Feriale: 7.30 • 17.00 Festivo: 8.00 • 9.30 • 11.00 • 17.00 ■ San Filippo Neri Feriale: 7.30 • 18.30 Festivo: 7.30 • 9.30 • 11.30 • 18.30 ■ San Giuseppe Feriale: 7.00 • 8.00 • 18.00 Festivo: 7.00 • 8.30 • 11.00 • 18.00 ■ Padri Sacramentini Feriale: 6.30 • 7.30 • 8.30 • 18.30 Festivo: 6.30 • 7.30 • 9.00 • 10.30 • 12.00 • 17.30 • 19.00 ■ Sant’Antonio da Padova Feriale: 7.00 • 8.00 • 18.00 Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.00 • 11.30 • 18.00 ■ Cappella dell’Immacolata (Lungomare) Festivo: 17.30 ■ San Pio X Feriale: 17.30 Festivo: 7.00 • 9.00 • 11.00 • 17.30 ■ Madonna del Suffragio Feriale: 8.00 Festivo: 7.00 • 9.00 • 11.00 • 17.30 ■ Monastero Santa Speranza Feriale: 7.30 Lunedì e giovedì: 19.00 Festivo: 18.30 PORTO D’ASCOLI ■ Cristo Re Feriale: 7.00 • 9.00 Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.30 • 11.30 • 18.30 Prefestivo: 18.30 ■ Sacra Famiglia Prefestivo: 16.30 Festivo: 11.00 • 16.30 Feriale: 8.30 ■ Santissima Annunziata Feriale: 7.00 • 8.30 Prefestivo: 18.30 • 21.30 Festivo: 8.30 • 10.00 • 11.15 • 19.00 GROTTAMMARE ■ San Pio V Feriale: 7.30 • 18.30 Festivo: 7.30 • 9.30 • 11.30 • 18.00 ■ San Giovanni Battista Festivo: 10.30 ■ Santa Lucia Festivo: 9.00 • 18.00 ■ Sant’Agostino Feriale, prefestivo e festivo: 18.00 ■ San Martino Feriale: 17.00 Festivo: 8.30 ■ Gran Madre di Dio Feriale: 8.00 Festivo: 8.00 • 11.00 • 18.00 Prefestivo: 18.00 ■ San Francesco di Paola Prefestivo: 18.30 ■ Santa Maria ai Monti Feriale: 7.30 • 19.00 Festivo: 7.30 • 10.15 • 19.00 MONTEPRANDONE ■ San Giacomo della Marca Feriale: 7.45 • 18.30 Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.00 11.30 • 16.00 • 18.30 ■ San Niccolò di Bari Feriale: 17.00 Festivo: 8.30 • 11.00 • 17.00 ■ Sacro Cuore di Gesù Feriale: 8.30 • 18.30 Festivo: 8.30 • 10.00 • 11.15 • 18.30 ■ Regina Pacis Feriale: 18.00 Festivo: 9.30 • 11.00 • 18.00 ACQUAVIVA PICENA ■ San Nicolò Feriale: 18.00 Festivo: 9.00 • 11.00 • 18.00 ■ Convento S. Lorenzo Feriale: 7.00 • 8.00 Festivo: 7.30 • 10.00 RIPATRANSONE ■ Santi Gregorio Magno e Niccolò Feriale: 8.30 (Duomo) Vigilia: 7.30 (R.S.A. ex Ospedale) Festivo: 7.30 • 9.30 (Santa Maria della Valle) • 11.00 • 11.30 (San Giuseppe) • 17.00 ■ Santi Benigno e Michele Arcangelo Feriale: 18.00 (San Filippo) Vigilia: 18.00 (San Rocco) Festivo: 9.15 (San Michele Arcangelo) • 10.00 (San Filippo) ■ San Savino Festivo: 18.30 Feriale: 8.30 • 18.30 ■ Madonna di Fatima (Località Valtesino) Feriale: 19.00 (il martedì a Casa Manuela alle 21.15) Festivo: 8.00 • 11.00 ■ Santa Maria Ausiliatrice (Località Trivio) Feriale: 18.00 Festivo: 11.00 MARTINSICURO ■ San Gabriele dell’Addolorata (Villa Rosa) Feriale: 17.30 Festivo: 9.30 • 11.00 • 17.30 ■ Sacro Cuore di Gesù Feriale: 7.30 • 17.00 Festivo: 8.00 • 9.30 • 11.30 • 17.00 ■ Madre Teresa di Calcutta Feriale: 8.30 • 18.30 Prefestivo: 20.45 Festivo: 8.30 • 9.30 • 18.30 CUPRA MARITTIMA ■ San Basso Feriale: 7.00 • 8.00 (Suore in via Sabotino) • 18.30 Festivo: 7.30 • 8.00 (suore di via Sabotino) • 9.30 • 11.00 • 18.00 VANGELO Domenica 27 settembre Mc 9,38-43.45.47-48 Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala. + Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Parola del Signore che fine hanno fatto? 22-28 settembre 2009 35 INTERVISTA A UMBERTO POLIANDRI “La politica prima era un’altra cosa” di CARMINE ROZZI Ci sono personaggi, dalla cultura, al sociale alla politica che, dopo aver dato tanto per la crescita di San Benedetto del Tronto da paese di mare a città, oggi sembrano scomparsi. Non è così, alcuni di loro te li ritrovi vivi e vegeti ed ancora impegnati. E’ il caso di Umberto Poliandri. L’ormai 78enne uomo politico degli anni 80/90 ha conservato intatto lo sguardo dritto e penetrante dei tempi migliori. Nasce a San Benedetto il 18 luglio del 1932. Ancora oggi, nonostante sia pensionato da tempo, svolge l’attività di operatore turistico. Eletto Consigliere Comunale per la prima volta nel 1978 è stato sempre rieletto per tre legislature consecutive. Oltre a ricoprire incarichi direttivi ed amministrativi a livello regionale, provinciale e locale, è stato assessore comunale per 14 anni con deleghe al Turismo, Sport, Personale, Programmazione Economica e Pesca. E la lista continua: presidente del Circolo Nautico, presidente della Start dal 2003 al 2004, consigliere di amministrazione dell’ex Azienda di Soggiorno, vice presidente ed addetto stampa della Samb ai tempi di Valeri, Ciabattoni e Bollettini. Repubblicano da sempre ha partecipato a diverse legislature di centro sinistra con i sindaci Speca, Cameli, Ripani, Cappella Con quale di loro pensa di aver legato maggiormente? «Senza fare torto agli altri penso che fra il sottoscritto e l’allora sindaco Bernardo Speca ci sia stato un rapporto basato innanzitutto sull’amicizia. Bastavano poche parole ed, a volte una sola occhiata, per avere il quadro della situazione. Ci recavamo in Comune sempre alle 8,30 in punto. Verso le ore 13 si riceveva il pubblico per ascoltare le loro istanze e i vari amministratori per fare il punto della situazione. Poi, se il tempo lo permetteva, si andava al porto dove c’era una barchetta sempre pronta per noi, si andava a pesca e al ritorno ci poteva scappare un succulento piatto di spaghetti alla marinara» Assessore al Turismo ma anche consigliere di amministrazione dell’Azienda di Soggiorno. Come conciliava le due cose? «Con la voglia di fare. Erano anni dove il turismo iniziava pian piano ad affiancarsi alla pesca come risorsa economica della città. Erano anni pioneristici. Come quando, insieme al direttore dell’Azienda Ivano Pennesi ci recavamo ai confini con l’Austria e con la Svizzera e lì piantavamo qualcosa che rassomigliava ad uno stand con le poche cose che potessero rappresentare al massimo l’accoglienza e la bellezza della nostra Riviera». Presidente della Start fino a poco tempo fa. Ma cosa ne pensa della metropolitana di superficie? «Sempre se alla fine sarà realizzata è indubbio che essa arrecherà un grosso vantaggio alla città ed ai paesi limitrofi magari limitando il traffico su ruote a tutto vantaggio Prima puntata della rubrica dedicata ai personaggi che hanno fato la storia della Riviera delle Palme n Da sinistra: Umberto Poliandri e Giovanni Spadolini in una foto d’epoca dell’ecologia e un modo per avvicinarci a realtà che l’hanno già con indubbi vantaggi anche sulla praticità di spostamento». Una volta ai consigli comunali c’erano sempre tanti cittadini, oggi sono praticamente deserti «Questo perché nel cittadino, e mi riferisco principalmente ai giovani, c’è una disaffezione sempre maggiore verso la politica. Anche perché quelli miei erano gli anni ruggenti dove la politica la si viveva nelle famiglie, nei bar, nelle piazze. Oggi magari si preferisce parlare di calcio» Cosa ne pensa dell’attuale sindaco Giovanni Gaspari? «E’ una brava persona con un istinto naturale a voler fare le cose per bene. Purtroppo, anche se noi Repubblicani Europei lo appoggiamo, mi sembra alquanto isolato, chiuso com’è in una torre d’avorio che esige grande responsabilità. Più che contestato penso vada aiutato» Tra i suoi mille impegni anche quello di vicepresidente della Samb. Un aneddoto? «Senz’altro quello quando, all’Hilton di Milano, riuscii a piazzare in un sol colpo Basilico al Genova e Ripa al Foggia. Furono due colpi che apportarono non poco ossigeno alle casse sempre un po’ a corto di fiato della società» Si fa tanto parlare di Sentina e di una sua possibile riconversione «La Sentina è stata sempre un affare difficile da gestire per il fatto che a decidere sono due comuni non sempre con le stesse vedute anche per il fatto di avere amministrazioni di schieramenti opposti come Ascoli e San Benedetto. Da sempre si sono avanzate ipotesi e suggerimenti. Una delle più singolari che mi ricordo è quando Orlando Orfei, trovandosi in città con il suo circo, ci venne a proporre di farne una specie di Disneyland» Da Repubblicano convinto, quale è il suo rapporto con la religione? «Sono da sempre cattolico praticante e convinto. Penso che le due istituzioni, quella civile e quella religiosa possano convivere nel giusto rispetto delle proprie funzioni senza invadere il campo dell’altro» Grazie. n Umberto Poliandri mentre, con la fascia tricolore, firma un atto di matrimonio in qualità di assessore 0735 76071 www.grupporomacar.it SAN BENEDETTO DEL TRONTO VIA C. E L. GABRIELLI, 140 UN NUOVO MODO DI ESSERE GRUPPO