Scatti d`Africa: il racconto di Raffaella Milandri

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Scatti d`Africa: il racconto di Raffaella Milandri
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l’intervista
22-28 settembre 2009
Scatti d’Africa: il racconto di Raffaella Milandri
Intervista alla fotografa sambenedettese, di ritorno dal suo ultimo viaggio in solitaria nello stato del
Botswana. Il suo obiettivo questa volta è puntato sulle condizioni di vita dei San, popolo indigeno che
vive nel deserto del Kalahari
di SILVIA DEL GRAN MASTRO
Incontro Raffaella Melandri nella
sua abitazione a San Benedetto del
Tronto.
Mi siedo nel suo studio, una piccola stanza piena di libri e appunti
di viaggio, due computer e qualche
fotografia.
Sono lì per parlare del suo ultimo
viaggio in solitaria che l’ha vista
fronteggiare le zone desertiche dell’Africa del Sud, quella nera, tra
aridità, pericoli e temperature estreme.
La sua ultima avventura in ordine
di tempo l’ha infatti vissuta, dal 23
agosto al 9 settembre, nello stato
del Botswana, un fazzoletto di terra, prevalentemente desertica, tra
Sudafrica, Namibia, Zambia e Zimbabwe.
La osservo con curiosità, del resto
non capita spesso di incontrare una
donna che decide di partire da sola,
visitare posti malsicuri, lontana dagli agi della quotidianità occidentale, senza alcuna compagnia, se non
quella di una macchina fotografica.
Com’è iniziata questa sua passione per i viaggi e per la fotogra-
fia?
«La passione c’è sempre stata, ma si è potuta concretizzare in
maniera più tangibile
nel 2004, quando ho
lasciato il mio lavoro
come
amministratrice di una azienda
e mi sono messa in
proprio,
lavorando come consulente
commerciale. Questa
autonomia lavorativa
ha fatto sì che potessi
assentarmi dal lavoro
partendo per dei periodi di tempo.
Dal 2004 ho fatto diversi viaggi da sola,
sono stata in Australia, in Tibet, in Nepal,
in Alaska, realizzando diversi reportage
fotografici.
Il mio fine è quello di utilizzare la
fotografia per scopi benefici e umanitari».
Cosa ha trovato nel Botswana?
«Il mio interesse maggiore era quello di incontrare i San, il popolo indi-
n Raffaella Milandri con due bambini San
geno del deserto del Kalahari. Volevo vedere le loro condizioni di vita.
Molti di loro sono stati allontanati
dal deserto, espropriati della propria
terra e costretti a vivere in alcuni
campi di insediamento. Il deserto del Kalahari è ambito, sia per il
turismo, sia per quanto riguarda la
presenza, al suo interno, di miniere
di diamanti.
Una parte dei San vive ancora nel
deserto, ma il governo ha chiuso i
pozzi d’acqua e impedisce loro di
andare a caccia, pena la prigionia,
con l’intento di allontanarli tutti e
rinchiuderli nei campi.
La maggior parte di loro non vuole andarsene, ma le loro condizioni
attuali sono invivibili. Sono andata
lì per testimoniare, attraverso le mie
foto, la violenza che viene fatta a
queste popolazioni, costringendole
ad abbandonare il loro territorio».
Ha intenzione di allestire una mostra per denunciare questa situazione?
«Sì, sicuramente, ma ancora non so
né quando lo farò, né dove.
Contemporaneamente sto cercando
di battermi a favore dei San cercando di spostare l’attenzione sulla Ilo
169».
Che cos’è di preciso?
«Si tratta della Convenzione 169
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui popoli indigeni e
tribali. La Convenzione riconosce
i diritti di proprietà della terra dei
popoli tribali e stabilisce che essi
debbano essere consultati ogniqualvolta vengono varate leggi o progetti di sviluppo che possono avere
un impatto sulle loro vite.
Riconosce inoltre le pratiche culturali e sociali dei popoli tribali,
garantendo il rispetto delle loro
tradizioni e chiedendo che le loro
risorse naturali vengano protette. I
paesi che la ratificano si assumono
il compito di rispettarla, l’Italia non
è tra questi.
Sto cercando di raccogliere firme
affinché il Ministero degli Esteri riveda le sue posizioni e aderisca alla
convenzione. La cosa che mi preme
maggiormente è la riapertura dei
pozzi d’acqua».
È già passata un’ora da quando ho
varcato la soglia della casa di Raffaella Milandri, ma sembrano solo
pochi minuti. È impossibile non essere coinvolti dal suo modo di raccontare realtà considerate sempre
troppo lontane.
Guardo alcune foto del viaggio,
qualche video, leggo anche qualche
appunto scritto mentre si trovava
nel Botswana e pubblicato sul social
network Facebook e mi viene istintivo chiudere la nostra conversazione chiedendole se pensa di scrivere
un libro per raccontare le molteplici
realtà viste in questi anni.
«Sì, è da un po’ che ci sto pensando.
So che devo farlo».
n Le capanne in cui vivono i San, riprese dall’obiettivo della Milandri
la Regione
22-28 settembre 2009
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Tanti progetti a sostegno delle donne
Per l’assessore regionale Stefania Benatti promuovere l’occupazione femminile è
urgente perché senza loro l’Italia non cresce. Attualmente il tasso di occupazione delle
donne è al penultimo posto in Europa
«Incrementare il lavoro femminile
significa far crescere l’economia.
Da questo principio è nata la promozione delle politiche di conciliazione, finanziate con il Fse, che avvicinano i tempi di vita e di lavoro nei
territori della nostra regione». Così
l’assessore alle pari opportunità,
Stefania Benatti, a margine dell’incontro sul progetto internazionale
“Flexsicurity.
La flexicurity è un modello di stato
sociale basato sulla gestione attiva
del mercato del lavoro, il progetto
ha il fine di identificare linee guida
e buone pratiche per implementare
le politiche nazionali di “flessibilità
e sicurezza”. Partner dell’iniziativa,
oltre alla Regione Marche, sono il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria, il National Training Fund della Repubblica
Ceca e la Fondazione Giacomo Brodolini.
«Promuovere l’occupazione delle
donne - aggiunge Benatti - è urgente
non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale. Puntare
sul lavoro femminile è conveniente
per tutti. Nel nostro paese ci sono
troppe donne a casa, il tasso di occupazione femminile al 47%, si trova
al penultimo posto degli stati europei. Il lavoro delle donne è un fattore decisivo di crescita. Quante più
donne lavorano, tanto più nuclei fa-
n CONFERENZA INTERNAZIONALE
PROGETTO “PSYCHONAUT WEB MAPPING”
Allarme droga: spaccio
anche su internet
Nelle Marche ci sono circa 4mila
utenti che fanno ricorso ai servizi
per le dipendenze di cui l’83% sono
maschi, il 17% femmine e negli ultimi anni si registra un trend molto
crescente sull’utilizzo di droghe da
parte degli ultraundicenni. La prevalenza delle sostanze utilizzate sono
per il 75% oppiacei, il 9% cocaina,
12% cannabinoidi e la restante percentuale droghe sintetiche. La rete
sanitaria attraverso 9 dipartimenti,
13 servizi dipendenze, 31 strutture
riabilitative residenziali, 12 strutture semiresidenziali e 9 servizi di
prossimità con unità di strada, agisce con 221 operatori pubblici e 113
del privato. Il budget a disposizione si attesta sui 20 milioni di euro
annui e rappresenta l’1,04% della
spesa sanitaria complessiva.
n UNA BUONA IDEA DEL MINISTRO BRUNETTA
Ecco gli stipendi
dei dirigenti regionali
Diffusi, come legge vuole, sul sito internet. Il
direttore generale Santoncini arriva a 176.400 euro,
mentre gli altri 8 alti funzionari seguono da 114
mila e circa 85 mila euro
Il ministro Brunetta l’ha voluto,
e gli enti locali si adeguano: sono
on line già dallo scorso mese di luglio gli stipendi dei dirigenti della
Regione Marche. Il “trattamento
economico” è la somma della retribuzione tabellare, della retribuzione
di posizione e della retribuzione di
risultato per il 2008. Il dirigente
generale Paola Santoncini, naturalmente, risulta avere lo stipendio più
elevato, con 176.400 euro di introito
complessivo. Fra i dirigenti Alberto
Panunzi somma ai 40.128,98 euro
di retribuzione tabellare i 54.013,00
di retribuzione di posizione e i 20
mila euro tondi tondi di retribuzione
di risultato: totale 114.141,98.
Il più poverello tra i dirigenti è Stefano Schiavoni: solo 85.496,95 euro
n Palazzo Raffaello
complessivi.
Il Consiglio Regionale ha pubblicato anche i curricula dei dirigenti
e presto pubblicherà anche i tassi
d’assenza.
migliari si rivolgeranno
al mercato per cercare
soluzioni ai problemi
di cui oggi si occupano
le madri e le mogli che
stanno a casa, dando
forte impulso allo sviluppo economico dei
servizi per nuovi posti
di lavoro e ricchezza
diffusa».
La Regione Marche si è
orientata da una parte per il sostegno
all’occupazione, dall’altra per creare
le condizioni per una buona qualità
della vita. Così con il Fondo Sociale
europeo ha finanziato con 900.000
euro iniziali un progetto sperimenta-
n Un momento dell’incontro
le a sostegno della conciliazione tra
tempi di vita e di lavoro. L’incontro “Flexsicurity”, ha l’obiettivo di
contribuire a migliorare i processi di
integrazione sociale delle donne immigrate o appartenenti a minoranze
etniche (in particolare Rom e Sinti).
CONTRIBUTI FINO ALL’80% AGLI ENTI PUBBLICI
PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Sono stati assegnati i contributi a
favore degli enti locali o pubblici
che svolgono attività di interesse
pubblico non economico, per la realizzazione di impianti fotovoltaici
e di collettori solari termici. Sono
soprattutto scuole, impianti sportivi
e case di riposo di tutto il territorio
marchigiano: complessivamente 43
progetti che beneficeranno del finanziamento regionale che ammonta a 1.579.979,38 euro.
Il bando pubblico di finanziamento
prevede la concessione di un contributo massimo pari all’80% dell’in-
vestimento complessivo ritenuto
ammissibile.
“L’obiettivo globale – secondo
l’assessore Amagliani – è quello di
contribuire al perseguimento di uno
sviluppo energetico equilibrato e
sostenibile del territorio regionale,
superando alcuni fattori nodali che
creano situazioni di forte dipendenza rispetto alle fonti energetiche
esterne alla regione e migliorando
le performance del sistema regione
in termini di risparmio, di efficienza
energetica e, dunque, di tutela della
salute e dell’ambiente”.
n ECONOMIA
Anziani, le marche
guardano al futuro
L’insieme di aspetti che portano a
creare le condizioni perché la persona anziana possa diventare (o continuare ad essere) un produttore di
ricchezza per sé e per la collettività
è stato il tema al centro dell’incontro “Economia e Terza età” organizzato da Regione, Inrca e Università
Politecnica delle Marche. Grande la
partecipazione di imprenditori, associazioni e parti sociali che hanno
colto il segnale: agevolare una maggiore sostenibilità del sistema del
welfare significa cogliere il cambiamento sociale e creare per questo
nuove opportunità economiche e
imprenditoriali di investimento.
INRCA e Università hanno costituito un “osservatorio dinamico”
per studiare il nuovo mercato degli anziani da tutti i punti di vista
ed insieme alla Regione intendono
confrontarsi con gli attori principali del sistema economico e sociale
sulle tematiche centrali di questo
fenomeno, al fine di individuare
i nuovi bisogni e le nuove risorse.
«La nostra comunità marchigiana
deve industriarsi – ha detto l’assessore Fabio Badiali - per considerare la maggiore età una sfida anche
produttiva verso cui indirizzare le
attenzioni che guardano a nuove opportunità di sviluppo economico».
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dall’Italia (a cura di Massimo Falcioni)
22-28 settembre 2009
Il declino di Miss Italia. Gabrielli è avvisato
La serata finale del concorso di bellezza si ferma al 28% di share. Messo in guarda l’assessore
provinciale al turismo che s’è detto favorevole ad ospitare una manifestazione parallela
SALSOMAGGIORE - Kermesse
accorciata (con una riduzione da
quattro a tre serate), conduzione rinnovata (affidata a Milly Carlucci) e
ossatura della trasmissione aggiornata, con l’introduzione di quattro
categorie (sportive, vamp, romantiche e trendy): i presupposti per una
resurrezione, almeno secondo gli
organizzatori, c’erano tutti.
Invece Miss Italia, giunta quest’anno alla 70esima edizione, è addirittura riuscita a peggiorare il dato delle ultime stagioni, già a loro volta
parecchio sofferenti.
Nella serata finale, il concorso di
bellezza ha totalizzato 5 milioni 252
mila spettatori pari al 28,13% di share. Numeri negativi, se paragonati a
quelli di dodici mesi fa (allora la per-
centuale fu del 34,72 (con un ascolto
di 5.682.000) e ai risultati del 2007,
quando i litiganti Mike Bongiorno e
Loretta Goggi riuscirono comunque
ad accaparrarsi 6.222.000 utenti con
uno share del 32,5.
Ma cosa ricorderemo di questa rassegna? Soprattutto le gaffe e la totale inutilità di Paris Hilton, ospite
d’eccezione della prima puntata.
Un errore nella lettura del televoto
ha fatto sì che per l’incoronazione di
Miss Moda, venisse scambiata l’ultima per prima e viceversa. Federica
Sperlinga, dopo un’iniziale delusione, s’è vista quindi assegnare la fascia, ai danni di quella Mirella Sessa, che quarantott’ore dopo sarebbe
stata “ribeffata” da Maria Perrusi
per la vittoria finale.
Tanto imbarazzo, mitigato dalle scuse dell’incolpevole Carlucci, ma pur
sempre inferiore a quello prodotto
dall’ereditiera americana, giunta a
Salsomaggiore non si sa ancora per
quali motivi. Intervistata per pochi
minuti, ha rivendicato le origini
italiane («Mia madre è siciliana»),
dichiarando successivamente il proprio amore per il nostro Paese. Costo della concessione? 70 mila euro,
cifra comunque contenuta rispetto ai
cachet di altre star internazionali.
A trionfare, come detto, è stata
Maria Perrusi. 18enne di Cosenza,
ricorda nei lineamenti la reginetta
uscente Miriam Leone. «Non so
cantare, né ballare, né recitare», ha
affermato dopo la premiazione. Doti
che, se sommate alla terribile dizio-
ne, rappresentano un buon punto di
partenza!
La trasmissione s’è infine manifestata in tutta la sua piattezza,
inutilmente mascherata da qualche
innesto - come la giuria vip – direttamente importata da “Ballando con
le stelle”. Strategia che ha sì alimentato l’interesse per la manifestazione, ma che non la sbloccata dal suo
torpore.
Mediti dunque l’assessore Bruno
Gabrielli, che s’e’ recentemente detto favorevole per un ritorno in Riviera se non di Miss Italia almeno
di un evento parallelo. I concorsi
di bellezza paiono aver esaurito la
spinta o almeno il loro impatto televisivo.
ROMA - «Non esiste alcuna possibilità che Alleanza nazionale si sciolga
e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi, del quale non si capiscono
valori, programmi e classe dirigente». Così parlò Gianfranco Fini nel
(non troppo) lontano dicembre 2007.
Poche ore prima Silvio, salendo sul
famoso predellino, aveva annunciato
la nascita del Popolo della Libertà,
un nuovo movimento che fondesse
in un’unica formazione le diverse
culture del centrodestra.
«Siamo alle comiche finali», aggiunse poi il leader di An, che per mesi
era rimasto nell’ombra aspettando la
tanto auspicata caduta del governo
Prodi, annunciata dal Cavaliere per
Natale.
L’errato pronostico (sballato di appena un mese) causò l’insurrezione di
Fini, alla quale seguì anche quella di
Casini e dell’Udc. Ma il 24 gennaio
2008 il “Professore” cascò davvero e
le nuove elezioni, previste per l’aprile successivo, provocarono un’ulteriore metamorfosi.
L’ex Ministro degli Esteri sposò immediatamente la causa berlusconiana
e alle “politiche” An e Forza Italia
si presentarono fusi. Il trionfo su
Veltroni regalò a Gianfranco la Presidenza della Camera e proprio da
Montecitorio si è verificata la terza
ed ultima (per ora) trasformazione.
Oggi, ad un anno e mezzo da quella
vittoria, la situazione è nuovamente
turbolenta. Se da una parte Fini ricopre egregiamente e con grande obiettività il ruolo di terza carica dello
Stato, difendendo il ruolo e la sacralità del Parlamento dall’insofferenza
del premier; dall’altra sorprende per
delle prese di posizione discordanti
dalla propria coalizione.
Atteggiamento quest’ultimo, che sta
irritando il Pdl, con gli ex aennini
sempre più in difficoltà a gestire il
momento. Gli elettori, dal canto loro,
desidererebbero raccapezzarci qualcosa. Perché se nessuno rimpiange
il Fini che negli anni Novanta avrebbe volentieri impedito ai professori
omosessuali di insegnare nelle scuole, in molti allo stesso tempo contestano il camaleontismo degli ultimi
mesi, che l’ha portato quasi a rinnegare una legge, la Bossi-Fini, da lui
firmata appena sei anni fa.
Metamorfosi di Gianfranco Fini. Centrodestra in crisi?
n
TV
MISS ITALIA. BASSI ASCOLTI,
VINCE UNA CALABRESE
La 18enne Maria Perrusi si è aggiudicata la
settantesima edizione del concorso di bellezza.
Seconda Mirella Sessa, già beffata nell’assegnazione della fascia di Miss Moda, quando le fu
prima confermato e successivamente annullato
il riconoscimento. Deludenti gli ascolti: la finale
ha totalizzato 5.252.000 spettatori ed il 28,13%
di share. Nel 2008 la percentuale toccò il 34,72,
l’anno prima il 32,5.
n
CRONACA
GELO FINI-PDL
E’ ancora gelo tra Gianfranco Fini e il Pdl. Per
qualche “colonnello” di Alleanza Nazionale, il Presidente della Camera sarebbe «sempre più distante dalla cultura e dagli orientamenti degli elettori
del partito». Critico con Fini anche Vittorio Feltri,
direttore del “Giornale: «Gianfranco ha l’esigenza immediata di trovare una ricollocazione: o di
qua o di là. Non gli è permesso di tenere un piede
nella maggioranza e uno nell’opposizione. Deve
risolversi subito». Il giornalista ha poi citato dei
fascicoli del 2000 su vicende a luci rosse riguardanti personaggi di An che, se ripescate, potrebbero montare uno scandalo. «Meglio non svegliare
can che dorme – ha concluso - anziché delegare i
magistrati a far giustizia politica».
n
POLITICA
BERLUSCONI A“PORTA A PORTA”: E’ FLOP
L’annunciata e contestata puntata speciale di
“Porta a Porta” dedicata alla consegna delle prime
abitazioni ai terremotati d’Abruzzo ha totalizzato
appena 3.200.000 spettatori con uno share del
13,47%. Un flop per il talk di Bruno Vespa, trasmesso in prima serata (causando lo slittamento
di “Ballarò”) e che ospitava in studio il premier
Silvio Berlusconi. Su Canale 5 “L’onore e il rispetto 2” con Gabriel Garko e Serena Autieri ha
raggiunto il 22,61 di share, pari a 5,7 milioni di
ascolto medio.
n
CRONACA
MAROCCHINA UCCISA PERCHE’
AMAVA UN ITALIANO
Sanaa Dafani, 18enne marocchina, è stata uccisa
dal padre quarantacinquenne, che non accettava la
relazione della ragazza con un italiano di 31 anni.
Sanaa è stata accoltellata a morte a Montereale
Valcellina e a nulla sono valsi i tentativi di difesa
del fidanzato Massimo De Biasio di difenderla
dalla furia dell’uomo.«E’ un delitto orribile, disumano, inconcepibile, frutto di una assurda guerra
di religione che è arrivata fin dentro le nostre
case», ha dichiarato il Ministro per le pari Opportunità Mara Carfagna, che al processo si costituirà
parte civile.
n
CRONACA
AFGHANISTAN, UCCISI 6 ITALIANI
Sei militari italiani hanno perso la vita in seguito
ad un attacco kamikaze in Afghanistan. Le vittime, Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide
Ricchiuto, Roberto Valente, Giandomenico Pistonami e Massimiliano Randino, si trovavano su
due blindati di scorta ad un convoglio della Nato
diretto sulla strada che porta al centro della capitale Kabul. Altri quattro italiani sono rimasti feriti.
L’attentato è stato immediatamente rivendicato dai
talebani. «Agli infami e vigliacchi aggressori che
hanno colpito in maniera subdola va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo», ha dichiarato il Ministro della Difesa Ignazio La Russa.
n
TV
MIKE RIVIVE. GLI SPOT REALIZZATI
PRIMA DELLA SCOMPARSA
Mike Bongiorno, scomparso lo scorso 8 settembre ad 85 anni, rivive in tv. Da domenica scorsa
stanno infatti andando in onda gli spot inediti che
il “re del quiz” aveva girato prima della morte
assieme allo storico compagno Fiorello e al figlio
minore Leonardo. «E’ stata una scelta – hanno
spiegato i familiari del conduttore - maturata
rispettando l’entusiasmo e il profondo senso del
lavoro che ha sempre animato Mike nella professione»
Rivieraoggi.it / i commenti più discussi
22-28 settembre 2009
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La voce dei nostri internauti
TURISMO
TURISMO FRAMMENTATO E PENALIZZATO. MISS ITALIA ADDIO
Pubblicato il 15 settembre alle 18.25. Autore Nazzareno Perotti
www.sambenedettoggi.it/2009/09/15/79063/turismo-frammentato-turismo-penalizzato-miss-italia-no/
n HA RAGIONE DIRETTORE, SERVE UNA SVOLTA CONCRETA
Caro Direttore, ha ragione quando parla di mancanza di strategie, per questo è importante un meeting tra tutti i portatori di interessi del turismo, magari proprio nella
struttura simbolo di questo decadimento che è proprio il Palacongressi. Richiamare
tutti gli operatori e tutte le assiciazioni e tirar fuori una visione del turismo condivisa
ed implementabile. Magari giungere a questa soluzione grazie ad un coordinamento provinciale che possa interfacciarsi con le istituzioni con maggior massa critica e
potere contrattuale. Tra l’altro mi ricordo un simpatico “brand” (la palma in occhiali
da sole), credo che fosse dell’azienda autonoma di soggiorno (non sono sicuro), che
potrebbe essere il punto di partenza per il rilancio della “VERA” RIVIERA DELLE
PALME, perchè scusate ma non si può vedere che i liguri si sono appropriati della
nostra nomenclatura, possibile che nessuno abbia registrato “Riviera delle Palme”?
E’ veramente indecente!
alessandro84—15 Settembre 2009
n SERVE PIÙ COLLABORAZIONE DAGLI OPERATORI TURISTICI
Mi permetto di far notare una cosa che equivale anche ad una proposta: come mai proprietari di chalet, albergatori ed operatori turistici tutti non costituiscono un fondo per
organizzare un cartellone di eventi di richiamo? Non si può più assolutamente portare
avanti un turismo senza qualcosa pagato da chi ne beneficia. Insomma io “punterei
il dito” contro imprenditori turistici dal braccino cortissimo e dalla vista ancor più
limitata.
Francesco_Santarelli—16 Settembre 2009
n MA QUALE MISS ITALIA, MEGLIO LA MOSTRA DI PAZIENZA
Non sono affatto d’accordo sull’utilità di Miss Italia. Non è un caso che proprio quest’estate San Benedetto abbia avuto la massima visibilità nazionale grazie alla mostra
su Andrea Pazienza, che è finita sul Corriere della Sera.
GianfeliceT—16 Settembre 2009
Per @Gianfelice: saremo finiti anche sul Corriere della Sera per la mostra su Pazienza ma alla palazzina non c’era nessuno, ci sono andato un sabato verso le 19 e c’ero
solo io!
alessandro84—16 Settembre 2009
ECONOMIA
CRISI PICENA: NUMERI CUPI E IDEE PER LA RISALITA
Pubblicato il 17 settembre alle 19.04. Autore Oliver Panichi
www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79194/crisi-picena-numeri-cupi-e-idee-per-la-risalita/
n LEGGO PROPOSTE DEL TUTTO ANACRONISTICHE
1) Si vuole risolvere il problema con lo strumento che lo ha creato e che si
è dimostrato fallimentare: la cassa del mezzogiorno non serviva forse per
risolvere la questione meridionale?
2) Esiste una ampia case history che mostra come i finanziamenti a fondo
perduto siano del tutto inefficienti e troppo spesso di carattere speculativo:
si corre il rischio di aumentare la polarizzazione della ricchezza anzichè ridurla.
3) Da tempo ritengo che l’agroalimentare possa essere un settore con margini
di crescita ma questa politica non lo aiuta certamente, serve una exit strategy
per aggredire il mercato: se si punta alla qualità le sovvenzioni non servono
perchè si decide di andare su un settore dove la sfida competitiva non è sul
prezzo ma sul prodotto, piuttosto è necessario aprirsi verso nuovi canali di
vendita come la GDO magari creando un brand forte frutto di una joint-venture tra più imprese locali.
4) Come si fa a far portare il cervello di un’impresa qui? Rimane il fatto che
come possa essere venuto possa andar via con la stessa facilità (una volta
presi tutti i finanziamenti del caso ed avendo impoverito il sistema tramite
un’inefficiente allocazione delle risorse e privando i cittadini di infrstrutture
necessarie). Se il lavoro manca chi si può permettere di comprare le case a
3500€/mq in zone che si allagano? Avanti con il piano caso del Sindaco ma
nessuno pensa a chi deve viverci in queste case? Certamente faranno la fortuna dei già ricchi costruttori edili ma anche loro corrono il rischio che questa
bolla possa esplodere; in Giappone (anni ‘90) Usa (2007) e Spagna (2008)
già è scoppiata. Questa miopia figlia della gerontocrazia (che fa gli affari loro
pensando al breve-brevissimo periodo perchè è di loro competenza) italiana
sta privando del futuro le nuove generazioni.
alessandro84—18 Settembre 2009
ECONOMIA
ABBIAMO PAURA DI UN FUTURO CHE NON C’E’
Pubblicato il 17 settembre alle 21.38. Autore Domenico Cantalamessa
www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79198/crisi-il-pd-bussa-alla-porta-di-scajola-%c2%abpicenodimenticato%c2%bb/
n QUANDO I FONDI FAS PER IL PICENO FINIVANO AL NORD
Dov’era Agostini quando il Soviet anconetano utilizzava i fondi FAS che spettavano
al Piceno, per accontentare le province comuniste delle Marche del Nord? Io queste
persone non riesco a prenderle sul serio. Proprio non ci riesco. Mi sforzo, ma non mi
convincono affatto. Le polemiche strumentali sono le loro armi migliori. Armi spuntate, ma che permettono loro di vivere da signori.
Gundam—18 Settembre 2009
n E SCAJOLA CHE FA? IL LAVORO NON É IL SUO MINISTERO?
Ammesso che ritengo giusto oltre che doveroso chiedere a Scajola (di cui non si sente
mai parlare nè sui giornali nè sulla nostra adorata televisione quasi non fosse un ministro di questa legislatura.. ma forse perchè poco fa..) che cosa il governo abbia in testa
per l’italia e per il Piceno, mi fa sempre “tenerezza” che la lungimiranza dei nostri
politici pensi alle opere pubbliche come immediata ricchezza per il territorio. Il piceno
non è popolato solo da muratori ed edili ma anche da donne, giovani, da neolaureati.
Questi invece non sono stati colpiti dalla crisi forse anche molto di più degli edili?
Ma la politica del mattone (perchè questa abbiamo in Italia) ci parla sempre e solo
di strade per risolvere i nostri problemi. Un esempio della vacuità e del populismo
di queste soluzioni?? La famosa Mezzina che Agostini e Mandozzi hanno sognato
e sognano anche di notte è stata data in appalto niente popodimenoche ad una ditta
di… AVELLINO! E’ la regola dei bandi pubblici! Nessuno può assicurare che sia
una azienda locale a fare i lavori. E allora di cosa parla Agostini? Suvvia, onorevole
sprema le meningi per farsi venire qualche altra proposta che sia veramente più fattiva
e che possa ricadere anche su strati di popolazione diversa dagli edili che, fino a prova
contraria, hanno sempre lavorato. Mentre le donne, giovani…
giulia redondo—18 Settembre 2009
CALCIO
MACERATESE-SAMB ALTO RISCHIO, NIENTE TRASFERTA
Pubblicato il 17 settembre alle 19.04. Redazione
http://www.sambenedettoggi.it/2009/09/17/79195/maceratese-samb-ad-alto-rischio-niente-trasferta/
n PROVVEDIMENTI LIBERTICIDI
Provvedimenti liberticidi come la tessera del tifoso, qualcosa non va.
ventura—17 Settembre 2009
n E SE I TIFOSI “ESCLUSI” VANNO IN TRIBUNA?
Se uno di San Benedetto si presenta al botteghino della tribuna credo che il biglietto lo
possa comprare, non so se sia meglio avere tifosi della Samba in tribuna in mezzo ai
maceratesi o tutti i tifosi della magica in curva.
robbenson—17 Settembre 2009
n Possibile che solo il calcio sia uno sport a rischio?
Possibile che uno “sport” possa diventare capro espiatorio per la delinquenza di massa? Possibile che tutti attorno alla palla rotonda si radunino i facinorosi? Mai sentito
di match di tennis ad alto rischio, oppure di partite a rugby ad alto rischio (ma quello è
un altro pianeta, i tifosi avversari si siedono allo stadio addirittura fianco a fianco…),
o ancora partite di pallavolo, basket o pallamano… Altro che tessera del tifoso ci
vorrebbe…
Valko—18 Settembre 2009
n Provvedimento fascista ma se la Fulgor protesta…
Il solito provvedimento fascista dove paga ovviamente quello che va allo per vedersi
la partita in santa pace… ma dico io li vedete gli stadi di serie A come sono? Io si
e vedo che sono tutti vuoti o semivuoti, e questi fenomeni del parlamento che cosa
fanno? Vietano pure le trasferte… mah. Cmq se la società della Fulgor fa pressione
sulla questura quest’ultima potrebbe dare l’ok per farci venire, anche perchè perderebbero probabilmente l’incasso più alto della stagione!
onda77—18 Settembre 2009
n Fossi in Spina farei un esposto alla Procura federale
L’attuale vice Presidente della Provincia Pasqualino Piunti aveva predetto questi
fatti. Se continua in questa situazione il torneo è falsato per grave responsabilità Federale. Presidente Spina salvaguardia la SAMB con un esposto alla Procura Federale
ed alla Presidenza Federale.
vesperini mariano—18 Settembre 2009
32
Rivieraoggi consiglia
22-28 settembre 2009
CINEMA a cura di Rovero Impiglia
L’ERA GLACIALE 3
L’ALBA DEI DINOSAURI
(ICE AGE: DAWN OF THE
DINOSAURS)
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Carlos Saldanha
Sceneggiatura: Jeff Siergey
Art Director: Mike Knapp
Musica: John Powell
Montaggio: Harry Hitner
Prodotto da John C. Donkin
(Usa, 2009)
Durata: 91’
Distribuzione: 20th Century Fox
PERSONAGGI E INTERPRETI
Voci italiane:
Manny: Leo Gullotta
Diego: Pino Insegno
Sid: Claudio Bisio
Ellie: Roberta Lanfranchi
Terzo episodio per la bizzarra famiglia de “L’Era glaciale” che questa
volta ritorna in 3D e con una nuova
avventura ambientata nel sottosuolo,
tra mostri preistorici ed insidie stile
“Viaggio al centro della Terra”.
I vecchi personaggi ci sono tutti ma
qualche equilibrio sta cambiando
all’interno del gruppo. Ellie e Manny, i due grossi mammuth, sono in
dolce attesa e questo desiderio di
maternità/paternità sembra aver
“L’AMBITO”: VOCI
E CORPI FUORI
DAL PERIMETRO
La compagnia di teatro-danza Atacama ha portato sul palcoscenico
del Concordia, per la rassegna
Teatri Invisibili, la rappresentazione sperimentale dell’io che evade i
confini del proprio essere, incontrando lo spazio dell’altro
Paura di esplorare luoghi sconosciuti, di sondarne i confini fisici e
mentali. Luoghi estranei all’Io, rifugiato in modo statico all’interno del
proprio perimetro esistenziale.
Tra parole e movimento in un’atmosfera surreale, martedì 15 settembre
i due danz-attori Patrizia Cavola e
Ivan Truol hanno interpretato, con lo
spettacolo di teatro e danza “L’Ambito”, l’essere umano nella sua scoperta del confine dell’individualità e
nel superamento di quel muro invisibile che ci separa dall’altro.
Tratto dall’opera del drammaturgo
cileno Oscar Stuardo, racconta l’incontro dei due protagonisti, Jam e
Jim, simbolo dell’uomo senza genere o ruolo sociale, la cui unica realtà
contagiato anche il bradipo Sid,
sempre più strambo e combina-disastri. Diego invece, la zannuta tigre, crede di aver perso lo smalto di
un tempo e si sente inadeguato. La
storia decolla quando “il mammo“
Sid trova casualmente delle uova di
dinosauro e decide di appropriarsene, proprio mentre Diego in piena
crisi esistenziale decide di lasciare
il gruppo. Quando la mamma dei
piccoli T-Rex scopre il fattaccio si
riprende i suoi cuccioli e rapisce
Sid, portandoli con lui nel sottosuolo, al resto del gruppo non rimarrà
altro da fare che buttarsi in questa
nuova avventura per salvare l’amico
in difficoltà.
Sicuramente migliore rispetto al
secondo episodio, ma non ai livelli del primo, “L’Era glaciale 3”
diverte ed intrattiene. Aumentano
le scene d’azione proprio per valorizzare l’uso del 3D. Ma quella che
dovrebbe essere la novità e il punto di forza del film non aggiunge
niente allo spettacolo. Comunque la
trama scorre in maniera abbastanza
avvincente. I protagonisti quindi discendono “negli inferi” per salvare
e salvarsi, affrontando mille insidie
e mostri giganteschi proprio mentre
Ellie sta per partorire una piccola
mammuth dagli occhi e dal nome
dolcissimi. Alla fine del viaggio
quindi, i nostri protagonisti si ritroveranno e riallacceranno il loro legame sempre più forte e profondo.
Come per qualsiasi “viaggio” in un
mondo nuovo e misterioso, c’è bisogno di una guida, di un traghettatore
d’anime e questa è sicuramente la
sorpresa e la novità più divertente
del film: il guercio e reietto Buck!
Si tratta di un furetto letteralmente
fuori di testa che essendo rimasto
nel sottosuolo per troppo tempo a
contatto con i dinosauri, ormai è totalmente impazzito come un reduce
di guerra. Come il Capitano Achab
di Moby Dick, Buck ha votato la
sua vita alla vendetta contro la gigantesca creatura che lo ha sfigurato, il dinosauro che lui chiama Rudy.
Ormai di culto le battute del furetto
schizzato, ne ricordiamo un paio:
“Di preciso quando sei impazzito?
E’ stato tre mesi fa, mi sono svegliato ed ero sposato con una banana...
Una banana orrenda! Ma io l’ama-
vo...”. “Il vento ci sta parlando... E
cosa dice? Non lo so... Non parlo il
ventoso!”.
Naturalmente non mancano gli
intermezzi divertenti del piccolo
scoiattolo Scrat alle prese con la
sua ghianda e questa volta anche
con l’avvenente e femminilissima
Scrattina.
In definitiva un film che diverte ed
intrattiene ma che forse manca di
quel senso di novità che aveva caratterizzato il primo episodio.
Prima di lasciarci tre piccoli consigli dal nostro amico Buck:
regola n°1, fare sempre quello che
dice Buck
regola n°2, stare sempre in mezzo
alla carreggiata
regola n°3, chi fa le puzzette sta in
fondo alla fila!
TEATRO a cura di Emily Forlini
LAVORO
è l’appartenenza “all’ambito”, che
oltrepassano nel momento in cui si
toccano e lasciano che i propri confini si compenetrino fino a divenire
un luogo unico. Un dialogo intessuto di parole ermetiche, slanci emotivi che sembrano una sperimentazione del proprio valore intimo e di
gestualità evocativa.
“Questo è il mio ambito, che succede se ti tocco? Avanziamo nel nostro
ambito” il tuo e il mio…”
L’incontro con l’altro è la scoperta
timorosa di un mondo diverso. Sullo
sfondo di una scenografia nuda e priva di
colore, i corpi dei due
attori hanno mimato l’intreccio di due
realtà che cercano di
avanzare all’unisono,
esplorando un territorio che ora guardano
con gli stessi occhi.
Una conquista minacciata da presenze
estranee, facce senza
identità proiettate sul
fondo nero del loro
“luogo”: intrusi che
mettono a repentaglio
l’equilibrio precario
delle debolezze umane, rappresentate con eleganza e delicata armonia
dai due protagonisti.
Uno spettacolo di grande valore artistico per la Compagnia Atacama
e il loro originale codice linguistico-espressivo. Una conferma dell’eccezionalità dei Teatri Invisibili,
una realtà locale purtroppo ancora
troppo sconosciuta o ignorata dalla cittadinanza, presente in numero
esiguo nella platea del Concordia.
OFFERTA
- Agenzia di comunicazione,
marketing e pubblicità con sede in
Grottammare (AP) ricerca operatrice di telemarketing con mansioni
anche di segreteria da inserire come
stagista. Contatti: 335/5223156 o
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di elettrodomestici offre l’opportunità di svolgere attivita’ lavorativa
all’estero (6-9 mesi).
Requisiti:
- essere titolari di una borsa di studio/Erasmus Placement,
- laurea in materie economiche o ingegneristiche,
- conoscenza della lingua inglese
- disponibilita’ ad iniziare l’attività
lavorativa in Settembre-Ottobre 09.
Inviare lettera di presentazione+CV
(in inglese) a: Graziella Massi-Consulente Eures Provincia di Ancona
([email protected] ). Scadenza: Settembre 2009
- Si ricercano ragazzi per la vendita
dei biglietti della Lotteria di San Benedetto Martire, patrono della città.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Sindaco di San Benedetto ai numeri 0735/794401 - 794413
22-28 settembre 2009
ambiente, salute & benessere
33
Differenziata: «Tutto ok, anche le Gabbianelle»
La presentazione del nuovo spot televisivo per incentivare la raccolta differenziata è l’occasione per fare un bilancio
di questi primi mesi della fase “spinta”,
con la raccolta dell’umido e la raccolta
porta a porta di carta e multimateriale
(plastica, vetro, lattine). Secondo i dati
esposti dall’assessore all’Ambiente
Paolo Canducci e dai vertici di Picenambiente Federico Olivieri e Leonardo Collina, attualmente la percentuale
di raccolta differenziata sul totale dei
rifiuti solidi urbani a San Benedetto
ammonta al 37%. Un bel passo in avanti rispetto al dato registrato a settembre
2008 (24%).
«Le nostre stime – dicono Canducci
e Collina – ci portano a ritenere che il
31 dicembre potremo registrare una
percentuale del 40% circa. Ricordiamo
che, per quantità di rifiuti pro capite, e
dato l’afflusso dei turisti estivi, San Benedetto produce rifiuti come una cittadina di 80mila abitanti».
«Per agosto 2009, con tutti i nuovi sistemi a pieno regime, contiamo di raggiungere il 50%», ha aggiunto Canducci.
GABBIANELLE Il sistema di raccolta
a ore stabilite di fronte ai “totem” in un
perimetro di vie del centro, con la contestuale eliminazione dei cassonetti, per
l’amministrazione è un successo. Non
ci sono allarmismi da fare, ribadisce
Canducci, perché coloro che non possono conferire i sacchetti negli orari stabiliti hanno a disposizione i cassonetti
tradizionali appena al di fuori della zona
“Gabbianelle”. «E non ci risulta che
quei cassonetti siano stracolmi e traboccanti, non li vediamo tali e non abbiamo
ricevuto segnalazioni in merito», dice
l’assessore.
CHE FINE FANNO I RIFIUTI DIFFERENZIATI Molti cittadini hanno
la legittima curiosità di conoscere il
ciclo completo dei rifiuti una volta che
vengono separati. Se come noto l’indifferenziato finisce sotto terra nella discarica di Relluce, alle porte di Ascoli,
l’umido viene conferito nell’unico impianto di compostaggio per la produzione di concime, che si trova a Fermo. Le
istituzioni cittadine invitano Provincia,
Comune di Ascoli e Regione a ripristinare l’impianto di compostaggio che si
trova a Relluce, il quale se funzionante
produrrebbe risparmi economici sia per
la distanza ridotta rispetto a Fermo sia
per le tariffe più basse dell’impianto di
Relluce.
Che fine fanno carta e altri materiali?
Picenambiente e Comune assicurano:
«Sul prossimo Bollettino Ufficiale Municipale, oltre a ripubblicare l’Ecobolario, daremo informazioni sul ciclo dei
rifiuti. Comunque i materiali vengono
conferiti al nostro impianto di Pagliare
del Tronto, dove vengono selezionati
e poi conferiti ai vari consorzi per il
riciclaggio». (vedi link di filmato su
youtube a cura del comitato di quartiere
Sant’Antonio).
LA CAMPAGNA “IO RICICLO” Le
tv locali stanno per iniziare la messa in
onda dello spot girato dal regista sambenedettese Rovero Impiglia, con attori
non professionisti e i bimbi della sezione F della scuola materna “Togliatti”.
Andrà in onda anche al multiplex Città
delle Stelle di Castel di Lama.
Lo spot è l’ultima parte della campagna
di comunicazione a tutto campo commissionata dal Comune all’agenzia di
comunicazione Sceverti.
Comunicazione istituzionale, gadget, i
totem per le “Gabbianelle” con materiali di riciclo, la fonica e gli ecobolari,
tutti con l’ormai familiare Gabbiano
Jonathan e il motto tormentone “Io
riciclo”. Una campagna costata al Comune 30mila euro, 9000 dei quali per
l’acquisto degli spazi pubblicitari. «Una
cifra piccola, se pensiamo che il Comune di San Benedetto spende ogni anno
quasi nove milioni di euro per il ciclo
dei rifiuti e l’igiene urbana», chiosa
Canducci.
***
I COMMENTI DI DUE CONSIGLIERI COMUNALI
I tre bidoni interrati di via Mentana sono
costati, nel 2002, circa 180.000 euro ed
una manutenzione costante mensile pari
a 1.500 euro !! Provate poi a chiedere
agli abitanti di quella zona se ne sentono la mancanza, io credo proprio di no.
Andrea Marinucci — 17 Settembre
Io invece penso che il successo della
raccolta differenziata sia una delle pochissime cose realmente benriuscite e
spendibili di questa amministrazione.
La raccolta differenziata è un bene “direttamente”, perchè permette sostanziosi risparmi sul conferimenti in discarica,
minori necessità di smaltimento, recupero dei materiali, minor inquinamento;
e anche perchè (e forse soprattutto) aiuta a cambiare la mentalità del “consumo
illimitato”, che tanti danni ha fatto negli
ultimi decenni.
Certo, rimane la contraddizione di fondo per cui si fa la differenziata e poi si
rivendica una discarica al porto come
“un successo” e “un’opportunità”; ma
questo pur grave atteggiamento non
cancella il merito che va riconosciuto
all’assessore e all’amministrazione per
aver creduto nella differenziata.
Daniele Primavera — 17 Settembre
a testa di rifiuti, una quantità che non
sappiamo più dove mettere. Ci stanno
imponendo gli inceneritori dicendoci che sono sicuri. In realtà destano
grande preoccupazione non solo per
la CO2, ma anche per le polveri sottili.
Queste nanoparticelle raggiungono gli
alveoli e quindi la circolazione sanguigna attraverso la quale si disseminano
in tutto l’organismo provocando alterazioni e tumori.
LA PRIMA REGOLA DEL RICICLARE E’ DIMINUIRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI. La produzione
di una tonnellata di carta “vergine”
necessita di 15 alberi (nessuno per la
riciclata), 440.000 litri di acqua (solo
1.800 per la riciclata pari ad un risparmio del 99,6%) e 7600 KWh di energia
elettrica (2.700 per la riciclata, -65%).
Questi dati dovrebbero far riflettere e
stoppare una volta per tutte le crtiche
verso chi ha il coraggio di promuovere
il porta a porta “spinto”.
Andrea Marinucci — 17 Settembre
IN CUCINA
a cura di Loredana Ciarrocchi
Ravioli di zucca
INGREDIENTI
per 2 persone
Per la pasta:
* 200 gr di farina 00
* 2 uova
Per il ripieno:
* Ricotta
* Zucca
* Formaggio parmigiano
In Italia ogni anno produciamo 550 Kg
Ipertensione arteriosa: mai sottovalutarla
Quando la pressione arteriosa non è attribuibile ad alcuna causa identificabile
viene detta primitiva o essenziale ed è
la percentuale più rappresentativa (più
del 90 %). Per il resto dei casi si tratta
di ipertensione secondaria, legata, cioè a
patologie conosciute (renali, endocrine,
neurologiche).
I sintomi classici sono cefalea, sensazione di testa pesante, vertigini, ronzii, affaticamento, disturbi visivi, palpitazioni
ma anche stato di confusione, malessere
generale ed epistassi (perdita di sangue
dal naso); tuttavia l’ipertensione può passare inosservata, perché in molti casi è
asintomatica.
In Italia sono circa 10 milioni le persone
ipertese ed ha origine da
un quadro combinato di
fattori genetici, ereditari
e ambientali: familiarità,
razza, età, stile di vita e
dieta.
Se piccoli accorgimenti
possono bastare per prevenire e curare la pressione, questi potrebbero non
essere sufficienti, nel caso
in cui i valori pressori risultano marcatamente elevati e quando si associa ad altri
fattori di rischio, quali l’obesità centrale,
il diabete mellito e la dislipidemia, dovrà,
quindi, essere trattata con un’adeguata
terapia farmacologica, valutata dal medico.
Per prevenire e controllare l’ipertensione
arteriosa si dovrà mettere in atto, in ogni
caso, un sano e corretto stile di vita: riduzione del peso corporeo, se presente
il sovrappeso e di sodio (sale da cucina,
dadi per brodo, insaccati, formaggi …)
moderazione nel consumo di vino e caffè, abolizione del fumo e superalcolici,
costante e leggera attività fisica (cammi-
nate, bicicletta…) e, per quanto possibile,
controllo delle situazioni di stress.
Da bandire anche caramelle, dolciumi,
bevande ed altri prodotti contenenti liquirizia: uno studio dimostra che l’acido
glicirrizico, contenuto appunto nella liquirizia, può aumentare la pressione sanguigna. E ancora, un altro studio avrebbe
messo in evidenza, soprattutto nelle donne, una correlazione fra la riduzione delle
ore di sonno con lo sviluppo dell’ipertensione ed il rischio cardiovascolare.
Tali regole sono fondamentali per evitare tutte le complicanze e danni ad organi
bersaglio: cuore, apparato cardiovascolare, cervello, reni ed occhi.
Recentemente sono stati pubblicati i dati
di una ricerca (Boston) che prevedeva un
regime alimentare caratterizzato da molta
frutta e verdura, formaggi magri, cereali
integrali, pochissimi grassi e moderate
proteine. Lo studio ha evidenziato che
non basta la riduzione del sodio per abbassare l’ipertensione arteriosa, e la dieta,
che ricorda molto la nostra dieta “mediterranea”, determinerebbe una riduzione
del rischio di scompenso cardiaco.
PREPARAZIONE
Impastare la farina con le uova,
creare una palla e lasciar riposare
per circa 30 minuti. In una ciotola
amalgamare la ricotta, formaggio e
la zucca tagliata a cubetti fatta saltare con olio, peperoncino, aglio
precedentemente. Stendere l’impasto sottile creando lo stampo per il
raviolo, fare tanti mucchietti con il
ripieno, sovrapporre altra pasta e
chiudere i lembi con apposita rotella chiudi pasta. Nel frattempo avrete
messo a bollire l’acqua per lessare
i ravioli. Appena venuti a galla dall’acqua in ebollizione fateli mantecare in una padella con un pò di
purea di zucca e burro. Saltare con
aggiunta di un mestolo di acqua della cottura per ottenere un composto
cremoso. Una spolverata di parmigiano e il piatto è pronto.
34
servizi
22-28 settembre 2009
FARMACIE DI TURNO
> 23 SETTEMBRE
• Farmacia Del Principe
via Roma, 42 i 0861.762126
ALBA ADRIATICA
SAN BENEDETTO DEL TR.
> 22 SETTEMBRE
• Farmacia Parisani
via Mare, 64/A i 0735.751084
> 23 SETTEMBRE
• Farmacia Mercuri
viale De Gasperi, 61/63 i 0735.78151
> 25 SETTEMBRE
• Farmacia Mercuri
viale De Gasperi, 61/63 i 0735.78151
> 26 SETTEMBRE
• Farmacia Parisani
via Mare, 64/A i 0735.751084
> 27 SETTEMBRE
• Farmacia Parisani
via Mare, 64/A i 0735.751084
> 28 SETTEMBRE
• Farmacia Tomassini
via Pizzi, 111 i 0735.584092
> 27 SETTEMBRE
• Farmacia Bruni Parere
Via Trieste, 7 i 0861.712352
ALBA ADRIATICA
SAN BENEDETTO DEL TR.
• Palazzetto dello Sport
Viale dello Sport i 0735.85790
• Piscina Comunale
Via Toscanini i 0735.650283
• Campo di atletica
Viale Sgattoni, 51 i 0735.753174
• Circolo Tennis “Maggioni”
Viale Buozzi i 0735.588977
• Circolo Tennis “Montanari”
Via Rosselli i 0735.656952
• Bocciodromi
Via Sgattoni i 0735.757350
Via Degli Oleandri i 0735.587361
• Pattinodromo “Panfili”
i Viale Marinai d’Italia
• Darsena Turistica
Porto turistico i 0735.584255
> 28 SETTEMBRE
• Farmacia Bruni
via Trieste i 0861.757680
ALBA ADRIATICA
GrottammAre
• Piscina Comunale
Contrada San Biagio i 0735.631132
> 24 SETTEMBRE
• Farmacia Misantone
via Nazionale, 106 i 0861.787274
> 25 SETTEMBRE
• Farmacia De Carolis
via Roma, 545 i 0861.712474
ALBA ADRIATICA
> 24 SETTEMBRE
• Farmacia Adriatica
via Val Cimara, 11 i 0735.757082
> 26 SETTEMBRE
• Farmacia Gasparroni
via Carducci, 145 i 0861.787039
TORTORETO LIDO
MONTEFIORE
GrottammAre
> dal 22 al 25 SETTEMBRE
• Farmacia Comunale
via Crivelli, 37 i 0735.736215
> dal 22 al 27 SETTEMBRE
• Farmacia Ricci
Borgo S. Patrizio i 0734.932424
CAMPOFILONE
> dal 26 al 28 SETTEMBRE
• Farmacia Cocci Grifoni
Piazza Carducci, 19 i 0735.581314
> 28 SETTEMBRE
• Farmacia Comunale
via Antoniozzi i 0734.938292
CUPRA MARITTIMA
> dal 22 al 28 SETTEMBRE
• FarmaciaTamburrino
Piazza della Libertà i 0735.777151
martinsicuro - ALBA ADR.
> 22 SETTEMBRE
• Farmacia Bruni Parere
Via Trieste, 7 i 0861.712352
ALBA ADRIATICA
IMPIANTI SPORTIVI
MASSIGNANO
> dal 22 al 27 SETTEMBRE
• Farmacia Ricci
Borgo S. Patrizio i 0734.932424
CAMPOFILONE
> 28 SETTEMBRE
• Farmacia Comunale
via Antoniozzi i 0734.938292
• Circolo Tennis “Fratelli Beretti”
Lungomare della Repubblica
i 0735.632279
Piazza Cappone i 340.0876267
martinsicuro
• Pattinodromo
Lungomare di Martinsicuro
i 339.702819
• Bocciodromi
Lungomare di Martinsicuro
Via Di Giesi
Via dei Castani, Villa Rosa (al
coperto)
• Campi da tennis
Lungomare di Martinsicuro
CUPRA MARITTIMA
• Circolo Tennis
Viale Romita i 0735.777511
• Scula di Surf “Cupa a vela”
Pista ciclabile i 335.6283387
NOLEGGIO AUTO
SAN BENEDETTO DEL TR.
• Hertz Italiana
Via Calatafimi, 69/a
i 0735.587129
0735.430338
• Avis Autonoleggio
Via Roma 104 i 0735.595082
• Euro Smile
Via Val Tiberina i 0735.659633
• Win Rent
Via Piave, 94 i 0735.757639
martinsicuro
• Boomerang Viaggi
Via II Giugno,38
Centobuchi (AP)
i 0735.704768
0736.812675
GrottammAre
• Consorti Autonoleggio
Via Marche, 8 i 0735.591129
SANTE MESSE
SAN BENEDETTO DEL TR.
■Santa Maria della Marina
Feriale: 7.00 • 17.30
Festivo: 9.30 • 11.00 • 17.30
■ San Benedetto Martire
Feriale: 7.30 • 17.00
Festivo: 8.00 • 9.30 • 11.00 •
17.00
■ San Filippo Neri
Feriale: 7.30 • 18.30
Festivo: 7.30 • 9.30 • 11.30 •
18.30
■ San Giuseppe
Feriale: 7.00 • 8.00 • 18.00
Festivo: 7.00 • 8.30 • 11.00 •
18.00
■ Padri Sacramentini
Feriale: 6.30 • 7.30 • 8.30 •
18.30
Festivo: 6.30 • 7.30 • 9.00 •
10.30 • 12.00 • 17.30 • 19.00
■ Sant’Antonio da Padova
Feriale: 7.00 • 8.00 • 18.00
Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.00 •
11.30 • 18.00
■ Cappella dell’Immacolata
(Lungomare)
Festivo: 17.30
■ San Pio X
Feriale: 17.30
Festivo: 7.00 • 9.00 • 11.00 •
17.30
■ Madonna del Suffragio
Feriale: 8.00
Festivo: 7.00 • 9.00 • 11.00 •
17.30
■ Monastero Santa Speranza
Feriale: 7.30
Lunedì e giovedì: 19.00
Festivo: 18.30
PORTO D’ASCOLI
■ Cristo Re
Feriale: 7.00 • 9.00
Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.30 •
11.30 • 18.30
Prefestivo: 18.30
■ Sacra Famiglia
Prefestivo: 16.30
Festivo: 11.00 • 16.30
Feriale: 8.30
■ Santissima Annunziata
Feriale: 7.00 • 8.30
Prefestivo: 18.30 • 21.30
Festivo: 8.30 • 10.00 • 11.15
• 19.00
GROTTAMMARE
■ San Pio V
Feriale: 7.30 • 18.30
Festivo: 7.30 • 9.30 • 11.30 •
18.00
■ San Giovanni Battista
Festivo: 10.30
■ Santa Lucia
Festivo: 9.00 • 18.00
■ Sant’Agostino
Feriale, prefestivo e festivo:
18.00
■ San Martino
Feriale: 17.00
Festivo: 8.30
■ Gran Madre di Dio
Feriale: 8.00
Festivo: 8.00 • 11.00 • 18.00
Prefestivo: 18.00
■ San Francesco di Paola
Prefestivo: 18.30
■ Santa Maria ai Monti
Feriale: 7.30 • 19.00
Festivo: 7.30 • 10.15 • 19.00
MONTEPRANDONE
■ San Giacomo della Marca
Feriale: 7.45 • 18.30
Festivo: 7.00 • 8.30 • 10.00
11.30 • 16.00 • 18.30
■ San Niccolò di Bari
Feriale: 17.00
Festivo: 8.30 • 11.00 • 17.00
■ Sacro Cuore di Gesù
Feriale: 8.30 • 18.30
Festivo: 8.30 • 10.00 • 11.15
• 18.30
■ Regina Pacis
Feriale: 18.00
Festivo: 9.30 • 11.00 • 18.00
ACQUAVIVA PICENA
■ San Nicolò
Feriale: 18.00
Festivo: 9.00 • 11.00 • 18.00
■ Convento S. Lorenzo
Feriale: 7.00 • 8.00
Festivo: 7.30 • 10.00
RIPATRANSONE
■ Santi Gregorio Magno e
Niccolò
Feriale: 8.30 (Duomo)
Vigilia: 7.30 (R.S.A. ex
Ospedale)
Festivo: 7.30 • 9.30 (Santa
Maria della Valle) • 11.00 •
11.30 (San Giuseppe) • 17.00
■ Santi Benigno e Michele
Arcangelo
Feriale: 18.00 (San Filippo)
Vigilia: 18.00 (San Rocco)
Festivo: 9.15 (San Michele
Arcangelo) • 10.00 (San
Filippo)
■ San Savino
Festivo: 18.30
Feriale: 8.30 • 18.30
■ Madonna di Fatima
(Località Valtesino)
Feriale: 19.00 (il martedì a
Casa Manuela alle 21.15)
Festivo: 8.00 • 11.00
■ Santa Maria Ausiliatrice
(Località Trivio)
Feriale: 18.00
Festivo: 11.00
MARTINSICURO
■ San Gabriele
dell’Addolorata (Villa Rosa)
Feriale: 17.30
Festivo: 9.30 • 11.00 • 17.30
■ Sacro Cuore di Gesù
Feriale: 7.30 • 17.00
Festivo: 8.00 • 9.30 • 11.30 •
17.00
■ Madre Teresa di Calcutta
Feriale: 8.30 • 18.30
Prefestivo: 20.45
Festivo: 8.30 • 9.30 • 18.30
CUPRA MARITTIMA
■ San Basso
Feriale: 7.00 • 8.00 (Suore in
via Sabotino) • 18.30
Festivo: 7.30 • 8.00 (suore di
via Sabotino) • 9.30 • 11.00 •
18.00
VANGELO
Domenica 27 settembre
Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non è contro di noi è per
noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni
nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché
non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo
impedite, perché non c’è nessuno che faccia un
miracolo nel mio nome e subito possa parlare
male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere
d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo,
in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli
che credono in me, è molto meglio per lui che
gli venga messa al collo una macina da mulino
e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con
le due mani andare nella Geènna, nel fuoco
inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di
scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella
vita con un piede solo, anziché con i due piedi
essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio
ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio
per te entrare nel regno di Dio con un occhio
solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il
fuoco non si estingue».
Parola del Signore
che fine hanno fatto?
22-28 settembre 2009
35
INTERVISTA A UMBERTO POLIANDRI
“La politica prima era un’altra cosa”
di CARMINE ROZZI
Ci sono personaggi, dalla cultura,
al sociale alla politica che, dopo
aver dato tanto per la crescita di
San Benedetto del Tronto da paese di mare a città, oggi sembrano
scomparsi. Non è così, alcuni di
loro te li ritrovi vivi e vegeti ed ancora impegnati.
E’ il caso di Umberto Poliandri.
L’ormai 78enne uomo politico degli anni 80/90 ha conservato intatto
lo sguardo dritto e penetrante dei
tempi migliori. Nasce a San Benedetto il 18 luglio del 1932. Ancora
oggi, nonostante sia pensionato da
tempo, svolge l’attività di operatore turistico. Eletto Consigliere
Comunale per la prima volta nel
1978 è stato sempre rieletto per tre
legislature consecutive.
Oltre a ricoprire incarichi direttivi
ed amministrativi a livello regionale, provinciale e locale, è stato assessore comunale per 14 anni con
deleghe al Turismo, Sport, Personale, Programmazione Economica
e Pesca. E la lista continua: presidente del Circolo Nautico, presidente della Start dal 2003 al 2004,
consigliere di amministrazione
dell’ex Azienda di Soggiorno, vice
presidente ed addetto stampa della
Samb ai tempi di Valeri, Ciabattoni
e Bollettini.
Repubblicano da sempre ha partecipato a diverse legislature di
centro sinistra con i sindaci Speca,
Cameli, Ripani, Cappella
Con quale di loro pensa di aver
legato maggiormente?
«Senza fare torto agli altri penso
che fra il sottoscritto e l’allora sindaco Bernardo Speca ci sia stato un
rapporto basato innanzitutto sull’amicizia. Bastavano poche parole
ed, a volte una sola occhiata, per
avere il quadro della situazione. Ci
recavamo in Comune sempre alle
8,30 in punto. Verso le ore 13 si riceveva il pubblico per ascoltare le
loro istanze e i vari amministratori
per fare il punto della situazione.
Poi, se il tempo lo permetteva, si
andava al porto dove c’era una
barchetta sempre pronta per noi, si
andava a pesca e al ritorno ci poteva scappare un succulento piatto di
spaghetti alla marinara»
Assessore al Turismo ma anche
consigliere di amministrazione
dell’Azienda di Soggiorno. Come
conciliava le due cose?
«Con la voglia di fare. Erano anni
dove il turismo iniziava pian piano ad affiancarsi alla pesca come
risorsa economica della città. Erano anni pioneristici. Come quando,
insieme al direttore dell’Azienda
Ivano Pennesi ci recavamo ai confini con l’Austria e con la Svizzera e lì piantavamo qualcosa che
rassomigliava ad uno stand con le
poche cose che potessero rappresentare al massimo l’accoglienza e
la bellezza della nostra Riviera».
Presidente della Start fino a poco
tempo fa. Ma cosa ne pensa della
metropolitana di superficie?
«Sempre se alla fine sarà realizzata è indubbio che essa arrecherà
un grosso vantaggio alla città ed ai
paesi limitrofi magari limitando il
traffico su ruote a tutto vantaggio
Prima puntata della rubrica dedicata
ai personaggi che hanno fato la storia
della Riviera delle Palme
n Da sinistra: Umberto Poliandri e Giovanni Spadolini
in una foto d’epoca
dell’ecologia e un modo per avvicinarci a realtà che l’hanno già con
indubbi vantaggi anche sulla praticità di spostamento».
Una volta ai consigli comunali
c’erano sempre tanti cittadini,
oggi sono praticamente deserti
«Questo perché nel cittadino, e
mi riferisco principalmente ai giovani, c’è una disaffezione sempre
maggiore verso la politica. Anche
perché quelli miei erano gli anni
ruggenti dove la politica la si viveva nelle famiglie, nei bar, nelle
piazze. Oggi magari si preferisce
parlare di calcio»
Cosa ne pensa dell’attuale sindaco Giovanni Gaspari?
«E’ una brava persona con un istinto naturale a voler fare le cose per
bene. Purtroppo, anche se noi Repubblicani Europei lo appoggiamo,
mi sembra alquanto isolato, chiuso
com’è in una torre d’avorio che
esige grande responsabilità. Più
che contestato penso vada aiutato»
Tra i suoi mille impegni anche
quello di vicepresidente della
Samb. Un aneddoto?
«Senz’altro quello quando, all’Hilton di Milano, riuscii a piazzare in
un sol colpo Basilico al Genova e
Ripa al Foggia. Furono due colpi
che apportarono non poco ossigeno
alle casse sempre un po’ a corto di
fiato della società»
Si fa tanto parlare di Sentina e di
una sua possibile riconversione
«La Sentina è stata sempre un affare difficile da gestire per il fatto
che a decidere sono due comuni
non sempre con le stesse vedute
anche per il fatto di avere amministrazioni di schieramenti opposti
come Ascoli e San Benedetto. Da
sempre si sono avanzate ipotesi e
suggerimenti. Una delle più singolari che mi ricordo è quando Orlando Orfei, trovandosi in città con il
suo circo, ci venne a proporre di
farne una specie di Disneyland»
Da Repubblicano convinto, quale è il suo rapporto con la religione?
«Sono da sempre cattolico praticante e convinto. Penso che le due
istituzioni, quella civile e quella
religiosa possano convivere nel
giusto rispetto delle proprie funzioni senza invadere il campo dell’altro»
Grazie.
n Umberto Poliandri mentre, con la fascia tricolore,
firma un atto di matrimonio in qualità di assessore
0735 76071
www.grupporomacar.it
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
VIA C. E L. GABRIELLI, 140
UN NUOVO MODO DI ESSERE GRUPPO