ultima ora - Lettera legale

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ultima ora - Lettera legale
Giugno 2001
N.18
LETTERA
LEGALE
PERIODICO SOCIETARIO E FISCALE
www.theaea.com
Aut. Tribunale di Roma 4 agosto 1999, n. 358 - Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 , comma 20/b , Legge n. 662/1996 Roma
IN QUESTO NUMERO
Italia:
cambiano regole Opa
3
Svizzera:
accordo Roche - Novartis
5
Cina:
più facile costituire
joint venture
6
Paesi asiatici:
7
nasce nuova rete di scambi
valutari
Unione europea:
nuovi profili della
posizione dominante
11
Italia:
14
fatturazione di operazioni
inesistenti
Ocse: Antille Olandesi ed
Isle of Man contro le
tecniche fiscali dannose
A partire dal 31 dicembre
2005, le Antille Olandesi e l’Isola di Man si uniranno ai Paesi
membri dell’Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo
economico e ad altre sei giurisdizioni, per approntare un programma di eliminazione delle
tecniche fiscali dannose.
Il progetto prevede: la adozione di metodi per garantire la
trasparenza delle operazioni; il
perseguimento di pratiche di non
discriminazione; la implementa-
zione del grado di collaborazione fra i Paesi coinvolti ed il
potenziamento delle tecniche di
scambio di informazioni in ordine alle tipologie contrattuali
maggiormente concluse.
Al più tardi entro quest’anno,
le isole delle Bermuda, le Cayman, Cipro, Malta e le Mauritius
si muoveranno nella stessa direzione.
Non solo: l’Ocse sta incoraggiando anche altre giurisdizioni
ad adottare politiche analoghe, al
fine di non entrare nella lista dei
“paradisi fiscali” che appronterà
entro la fine di luglio 2001.
Usa: norme definitive su
distribuzione di capitale a
società estere
L’Internal Revenue Service
ha definito il regime da applicare al trasferimento di capitale in
favore di società estere.
Continua a pag. 3
ULTIMA ORA
Usa: ritirato appoggio
alla campagna Ocse
anti - offshore
Gli Stati Uniti ritirano la
loro adesione alla campagna,
intrapresa dalla Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), contro i paradisi fiscali.
I vertici americani hanno
sottolineato che i motivi della
estromissione del Paese sono
da ricercarsi nel non voler
imporre la politica fiscale che
ogni Stato è libero di predisporre al suo interno e, soprattutto,
nel non aver alcuna intenzione
di avviare o sostenere un processo di armonizzazione “mondiale” dei sistemi impositivi.
L’Organizzazione, dal canto
suo, controbatte sottolineando
come unici obiettivi della iniziativa siano: garantire la maggiore trasparenza nelle operazioni di investimento ed assicurare lo scambio di informazioni fra i vari Paesi, nell’ottica della prevenzione dei reati
fiscali e, soprattutto, per contrastare il fenomeno del riciclaggio di denaro.
Il ripensamento statunitense
è stato accolto con favore dal
Commonwealth, organizzazione di cinquantasei ex colonie
britanniche.
Privata di un così forte
appoggio, infatti, l’Ocse stenterà ad imporre un efficace
sistema sanzionatorio, atto a
contrastare pratiche fiscali
dannose.
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Giappone: pesante carico
fiscale sulle imprese
Nonostante la necessità di
far decollare l’economia nazionale, il Governo giapponese
applica alle società residenti un
elevato prelievo fiscale, che
corrisponde quasi al 41% dell’utile lordo di esercizio, rettificato secondo le norme fiscali.
Nell’ambito della politica di
promozione degli investimenti
esteri, invece, è prevista una
serie di incentivi come: la possibilità di “spalmare” le perdite
di esercizio dei primi cinque
anni di attività, addirittura, nei
dieci anni successivi ed un regime agevolato per l’acquisto dei
macchinari o per gli investimenti nei settori della ricerca e
dello sviluppo.
Per le imprese residenti vale
il principio della worldwide
income taxation, ossia la tassazione del reddito ovunque prodotto; per quelle non residenti e
prive di stabile organizzazione,
il prelievo fiscale è pari al 20%
del reddito prodotto in Giappone, salvo aliquote minori previste dai trattati internazionali
contro le doppie imposizioni.
Liechtenstein: lontana
l’armonizzazione fiscale
Per il Principato del Liechtenstein la lotta al riciclaggio non
deve passare, necessariamente,
per i processi di armonizzazione
fiscale delineati dall’Ocse.
In risposta all’atteggiamento
di Vaduz, l’Organizzazione ha
inserito lo Stato nella lista dei
Paesi che non collaborano alla
lotta contro la criminalità ed in
quella dei “paradisi fiscali”.
PRIMO PIANO
Il Liechtenstein, infatti: vanta
un impenetrabile sistema bancario; non prevede protocolli di collaborazione con le Autorità fiscali
estere; non opera alcun prelievo
fiscale su servizi finanziari e
strumenti di investimento estero.
Ocse: attribuzione utili alla
stabile organizzazione
È stato presentato un progetto
di discussione in materia di attribuzione degli utili di impresa alla
stabile organizzazione.
Il documento tratta del metodo
con cui i profitti di una società
possano essere imputati alla sua
stabile organizzazione e ha il fine
di raccogliere una posizione
comune tra gli Stati membri.
Il panorama fiscale dei Paesi
europei è caratterizzato da una
serie di disarmonie derivanti dal
diverso trattamento riservato, dalle legislazioni fiscali, ai redditi
prodotti dalla stabile organizzazione e dall’interpretazione dell’art. 7 del modello Ocse.
Il primo passo verso l’armonizzazione consiste nell’esaminare fino a che punto, l’approccio che considera la stabile organizzazione come una impresa
separata e distinta dalla casa
madre, possa essere condiviso e
come le direttive di massima dettate dalle regole Ocse in materia
di transfer pricing possano essere applicate analogicamente al
fine di attribuire i profitti alla
stabile organizzazione.
Principato di Monaco:
off-shore e denaro riciclato
Insieme al Principato del
Liechtenstein, quello di Monaco
LL
resta ancora una roccaforte del
segreto bancario.
Dopo l’arresto dell’ex direttore della Banca del Gottardo ed il
fermo di un consulente finanziario del jet-set monegasco, si è
riaccesa la attenzione di istituzioni europee e della opinione
pubblica sul sistema bancario di
Monaco. Sospetti di riciclaggio
ricadono, soprattutto, su istituiti
di credito che gestirebbero i conti correnti di società off-shore.
Svizzera: riforma imposte
su proprietà e donazioni
Nel processo di preparazione
della riforma fiscale cui si darà
avvio nel 2007, il Consiglio federale si interroga se sia di sua
competenza un eventuale processo di armonizzazione delle imposte cantonali su proprietà e donazioni.
È dell’opinione, infatti, che le
indicate imposte non debbano
essere sostituite da equivalenti
imposte federali, per due ordini
di motivi: perché costituiscono
una considerevole fonte di entrate per le amministrazioni periferiche e per le concrete difficoltà
di amalgamare dei sistemi di
imposta cantonali largamente
differenti tra loro.
Unione europea: siglato
accordo con la Croazia
Il commissario alle Relazioni
esterne dell’Unione europea ed il
Ministro degli esteri croato hanno, recentemente, sottoscritto un
accordo di associazione e stabilizzazione, che costituisce un
passo significativo verso l’integrazione economico-politica fra
LL
PRIMO PIANO
Europa ed area balcanica.
Tra le priorità dell’intesa: la
creazione di un’area di libero
scambio, l’avvicinamento della
Croazia agli standards europei e
l’avvio di una collaborazione nei
settori di giustizia ed affari interni.
Unione europea: inchiesta
dell’Antistrust su mercato
diamanti
La joint venture fra il gruppo
De Beers e quello Lvmh preoccupa la Commissione europea, la
quale ha aperto una inchiesta per
verificare che, sul mercato dei
diamanti grezzi, non nasca un
polo in posizione dominante.
Dopo una fase di “indagini
preliminari”, l’Antitrust europeo
sarà impegnato, per diversi mesi,
in operazioni di monitoraggio
della struttura. Ciò che maggiormente preoccupa la Commissione, è il crearsi di un circolo vizioso, grazie al quale la De Beers,
puntando sulla forza del gruppo
di distribuzione di beni di lusso
Lvmh, veda accrescere la domanda di gioielli con il suo marchio
e, al contempo, quella di diamanti grezzi.
Usa: scalping e trading
on-line
Cinque minuti al massimo per
valutare la convenienza di un
affare: è questa la formula dello
scalping, tecnica telematica di
recente introduzione che consente di effettuare investimenti online, caratterizzati dalla rilevante
quantità e dagli esigui margini di
guadagno per l’intermediario.
Gli strumenti che lo scalper
ha a disposizione sono: un computer, un book a cinque livelli
(strumento che consente di conoscere i cinque migliori ordini di
acquisto o vendita del titolo
oggetto della transazione) e,
naturalmente, la conoscenza di
bilanci ed attività produttive delle società proprietarie dei titoli
presenti sul mercato.
Italia: cambiano regole
Opa
Approvate nuove regole su
Opa, covered warrant, obbligazioni strutturate e fondi comuni.
La Consob annuncia rilevanti
modifiche relative agli strumenti
di investimento da impiegare sui
mercati finanziari. In prima
DALLA PRIMA PAGINA
La normativa di recente emanazione, è pubblicata nell’Us
Internal Revenue Code, finalizzato
a prevenire l’evasione delle imposte erariali, nel momento in cui il
capitale o il patrimonio di una
società fossero trasferiti fuori dal
“territorio fiscale” statunitense.
Le nuove norme consentono
agli azionisti Usa di una società
estera, di scegliere fra il tratta-
mento fiscale previsto nel caso in
cui la società in questione venisse liquidata ovvero il regime di
esenzione che opererebbe se la
stessa fosse riorganizzata secondo la normativa in vigore negli
Stati Uniti.
Quanto, in breve, descritto si
applica alle distribuzioni od ai
trasferimenti, posti in essere a
partire dall’11 gennaio 2001.
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istanza, sarà più lungo il periodo
a disposizione dell’investitore,
per aderire all’offerta che gli
consenta di acquisire il controllo
di una società quotata. È cambiato anche il sistema d’asta fra
offerte concorrenti, in cui non è
più previsto alcun limite percentuale per rilanciare il corrispettivo di aggiudicazione.
Inoltre, nel caso di fusioni o
scissioni, sarà la maggioranza
azionaria a decidere se debbano
scattare o meno gli obblighi relativi al lancio di un’Opa.
Sono state rinnovate anche le
regole inerenti ai prospetti informativi, cui sono obbligati gli
operatori proponenti l’investimento, nei quali andranno
meglio evidenziati i fattori di
rischio. In ordine ai fondi comuni, poi, i dati che dovranno essere forniti alla clientela riguarderanno, in particolar modo, il rapporto fra stile gestionale ed
obiettivi dell’investimento.
Italia: trattato con Senegal
Il parlamento italiano ha ratificato con una recente legge il
primo trattato contro le doppie
imposizioni e il protocollo firmati il 20 giugno 1998 con il
Senegal.
La convenzione, che ricalca il
modello Ocse, dispone un limite
alle aliquote di ritenute alla fonte previste dalle normative fiscali degli stati contraenti per i redditi transnazionali come segue:
15% sui dividendi; 15% sugli
interessi; 15% sulle royalties. Il
trattato si differenzia dal modello Ocse per quanto riguarda la
definizione di stabile organizzazione e il trattamento degli utili
delle imprese.
4
LL
NEWS DI FINANZA
Giappone: nasce il gruppo
Nkk - Kawasaki
Un nuovo gruppo entra nel
settore dell’acciaio nipponico.
Nkk e Kawasaki Steel hanno,
infatti, sottoscritto un accordo di
fusione che prevede anche la
creazione di una holding comune nel 2002 e la completa integrazione delle attività entro il
2003.
Le due società, in collaborazione già dell’anno scorso,
sono state costrette alla alleanza per fronteggiare la forte presenza sul mercato siderurgico
della Nippon Steel e del gruppo
europeo Usinor - Aceralia Arbed.
Regno Unito: accordo Bnp
Paribas-London metal
exchange
Nella Borsa britannica dei
metalli, il London metal exchange, subentra un nuovo, importante, operatore: la Bnp Paribas
Commodity Futures Ltd, controllata dal gruppo bancario francese
Bnp Paribas.
Unendosi a 20, tra banche e
società di trading, la Bnp Paribas condividerà il mercato con
altri istituti di credito francesi,
quali Crédit Lyonnais, SocGen e
Natexis.
ne con gruppi italiani operanti sia
nel settore assicurativo che in
quello bancario.
La decisione è stata presa
anche a fronte del fatto che, mentre negli Stati Uniti, la società
britannica ha registrato rilevanti
perdite, in Europa (e nello stesso
Regno Unito) la sua posizione è
molto positiva.
Spagna: futura quotazione
per Auna
La Endesa, società elettrica
spagnola, ha espresso la intenzione di un futuro collocamento in
Borsa della Auna, holding di
telecomunicazioni di cui detiene
il 28% e di cui Telecom Italia è
azionista al 27%.
L’anno prossimo sarebbe il
periodo ideale per collocare il
30% della partecipata, che, a sua
volta, partecipa in: Retevision,
gestore di telefonia fissa; Amena,
gestore di telefonia mobile, altre
società di telecomunicazioni via
cavo.
Gli organi di informazione
spagnoli annunciano, inoltre,
l’intenzione della Telecom Italia
di rilevare la Auna.
Spagna: in Borsa
importante azienda tessile
spagnola
44,59%, agli investitori individuali spagnoli; per il 12,97%,
agli investitori istituzionali; per
il 38,91%, agli investitori internazionali e per il 3,53%, ai
dipendenti, che avranno anche la
possibilità di usufruire di uno
sconto pari al 10%.
Se le banche che supervisionano l’operazione (tra cui: Banco Santander Central Hispano e
Morgan Stanley) esercitassero il
diritto di opzione riconosciuto
loro, la percentuale del capitale
salirebbe a quota 26,09%.
Svezia: accordo su
telefonia mobile tra
Ericsson e Sony
La Sony ha confermato l’accordo per la creazione di una
joint-venture in Inghilterra con la
Ericsson.
La struttura si occuperà di
produzione e distribuzione della
telefonia cellulare e nascerà a
sostegno della società svedese, la
quale, altrimenti, avrebbe difficoltà a mantenere la sua attuale
quota di mercato.
Dopo una gara fra i papabili
partners della Ericsson, il gigante nipponico sembra destinato a
risollevare le sorti del gruppo
occidentale.
Svezia: Opa sulla Sanitec
Regno Unito: Prudential
punta all’Italia
Dopo aver consolidato la propria presenza in Francia e Germania, una delle compagnie assicurative più importanti del
Regno Unito, la Prudential, mira
a realizzare piani di collaborazio-
La Inditex, importante gruppo tessile spagnolo noto ai più
come Zara, dal nome del maggiore dei marchi che ne fanno
parte, andrà in Borsa, in seguito
al lancio di una offerta pubblica
di vendita.
Il 22,9% del capitale verrà
ammesso alle quotazioni, per
essere destinato: nella misura del
La Bc Partners, leader sul
mercato europeo del private
equity, ha lanciato un’Opa di circa 1.800 miliardi di lire sul flottante della Sanitec, importante
azienda che opera nel settore delle ceramiche da bagno e che, in
Italia, controlla la Pozzi e la
Domino.
LL
NEWS DI FINANZA
Svizzera: Swissair in rosso
Usa: Ice acquista controllo
su mercato petrolifero
È previsto che, solo nel 2003, britannico
la Swissair uscirà dalla crisi
finanziaria che sta attraversando.
O, almeno, è quello che spera
il vertice della compagnia aerea
di bandiera, che ha accumulato
tremila miliardi di debito.
Per risanare le casse del
gruppo elvetico, sono previste le
cessioni delle partecipazioni in
diverse società: le francesi Aom,
Air Liberté, Air Littoral; la belga, Sabena e la Austrian Airlines.
Svizzera: accordo Roche Novartis
Seimila miliardi di lire per
acquistare il 20% delle azioni al
portatore, è stato il prezzo pagato dalla Novartis, quale primo
passo verso una auspicata fusione con la Roche, da cui nascerebbe un colosso della farmaceutica mondiale secondo solo alla
Pfizer.
Unione europea: nuova
joint venture nel settore
elettronico
La Commissione europea ha
approvato la joint venture, nel settore della produzione e della distribuzione di tubi catodici per
schermi televisivi e per computers, cui hanno dato vita Philips e
Lg Electronics.
Nonostante la quota di mercato, che la nuova struttura andrà a
coprire, costituisca il 95% di
quello mondiale, la Commissione
ha ritenuto, singolarmente, che
ciò non metterà in pericolo la concorrenza europea.
La più importante Borsa americana on-line di titoli su prodotti
energetici, l’Ice (Intercontinental
exchange), ha acquistato il controllo dell’Ipe (International
petroleum exchange) di Londra,
in cui vengono scambiate futures
sui prodotti petroliferi a livello
mondiale. Con questa operazione,
il partner britannico, che deterrà
il 10% della nuova struttura,
potrà usufruire della piattaforma
internet dell’Ice per effettuare le
transazioni, aumentandone, così,
velocità di attuazione e volume.
Il mercato anglo-americano
avrà come diretto concorrente il
Nymex (New York mercantile
exchange), la Borsa petrolifera di
New York.
Usa: fusione Valero Ultramar
Il leader americano nel settore della raffinazione petrolifera,
la Exxon Mobil, ha un concorrente: il gruppo nato dalla recente
fusione fra la Valero Energy e la
Ultramar Diamond Shamrock.
Costo dell’operazione: più di
dodicimila miliardi di lire, che
verranno liquidate dalla Valero
(divenuta controllante della
Ultramar): al 50%, in contanti e
per l’altro 50%, in titoli.
Italia: Lottomatica
quotata in Borsa
Con il placet della Consob, è
partita l’offerta pubblica di sottoscrizione lanciata dalla Lottomatica, che, in Italia, gestisce il 53%
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del mercato dei giochi.
Lotti minimi di acquisto: quello da 400 azioni e quello maggiorato da 4.000. L’offerta ammonta
al 30% delle azioni della società
e, sul totale, il 12,5% sarà riservato ai dipendenti ed il 7,8% a Banca Mediolanum e Bnl Trading On
Line. I proventi della operazione
saranno investiti per migliorare i
servizi offerti dalla Lottomatica e
per avviare un processo di trasformazione delle tabaccherie, che
potrebbero, addirittura, diventare
veri e propri sportelli fiscali.
Italia: Seat Pagine Gialle
sbarca in Scandinavia
La Seat Pagine Gialle ha lanciato un’offerta amichevole di
5.700 miliardi di lire per l’acquisto della Eniro, società che si
occupa della distribuzione del
prodotto in Scandinavia. Condizioni principali dell’offerta: 12,25
azioni della Seat per ogni azione
Eniro, al fine di acquisire una partecipazione del 50,1% e 164 corone offerte dalla società italiana
per ogni azione di quella scandinava, fino alla concorrenza massima di cinquanta miliardi di lire.
Italia: Tiscali consolida la
sua presenza in Germania
La società italiana Tiscali ha
acquistato l’internet provider
tedesco, Planet Interkom, per circa 150 miliardi di lire.
In questo modo è diventata il
quarto provider in Germania e
punta a raggiungere il primato
europeo. Inoltre, è prevista, per
metà anno, l’acquisizione da parte della Viag Interkom dell’1,2%
del capitale di Tiscali.
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Cina: più facile costituire
joint venture
Dopo le modifiche apportate
al regime cui sono sottoposte
società con capitale interamente
estero e joint-venture contrattuali, la Assemblea nazionale del
popolo, maggiore autorità legislativa cinese, ha operato importanti modifiche alla legge sulle
Equity Joint-Ventures (Ejv).
L’adeguamento agli standards imposti dalla World Trade
Organization (Wto) passa attraverso tre norme fondamentali, su
cui è intervenuto il Legislatore
cinese.
Le prime due sostengono la
necessità di un adeguamento alle
leggi ed ai regolamenti della
Repubblica popolare cinese e la
ottemperanza dell’obbligo che la
copertura assicurativa di queste
strutture venga garantita da compagnie interne; la terza auspica la
adozione di principi di correttezza e di ragionevolezza nel raggiungimento dell’oggetto sociale.
Unione europea:
approntata la direttiva su
diritto d’autore e web
Entro diciotto mesi i Paesi
dell’Unione dovranno adottare la
direttiva europea che disciplina
la tutela del diritto d’autore dai
rischi di internet.
L’unico obbligo che i diversi
legislatori nazionali dovranno
rispettare nelle norme di recepimento, consiste nel dare alla
nozione di “copia tecnica” il significato di riproduzione automatica
e temporanea dei files sul computer, mentre si naviga in rete.
La direttiva consente la ripro-
DAI PARLAMENTI
duzione dei dati informatici
coperti da copyright, per il solo
uso personale.
Unione europea: definito il
sistema tariffario dei
professionisti
Il Parlamento europeo ha
approvato una risoluzione avente
ad oggetto le tariffe delle professioni autonome, che si basa sul
principio fondamentale secondo
cui: “...gli Stati membri sono
autorizzati a stabilire tariffe
obbligatorie tenendo conto dell’interesse generale... e a salvaguardare gli elevati livelli morali, etici e di qualità che avvocati,
consulenti fiscali, contabili... e
altri liberi professionisti rappresentano e nei quali i loro clienti
confidano”.
In un altro significativo passo
della risoluzione si legge: “Il
Parlamento... ritiene che l’obiettivo di promuovere la concorrenza nelle professioni vada conciliato, in ciascun caso, con quello
di mantenere norme puramente
etiche specifiche per ciascuna
professione”.
Imparzialità,
competenza,
integrità e responsabilità degli
esponenti delle citate professioni, non inficiano il gioco della
concorrenza e devono essere
strumento di eliminazione degli
ostacoli alla prestazione dei servizi transfrontalieri.
Unione europea:
Parlamento su segreto
professionale e riciclaggio
Dopo lo studio del testo della
direttiva su professionisti e riciclaggio, svolto dalla Commissio-
LL
ne giustizia e affari, è la volta del
Parlamento europeo, che ha,
immediatamente, eliminato la
facoltà, concessa in prima battuta
agli Stati membri, di imporre a
notai ed avvocati l’obbligo di
comunicazione sui casi sospetti
di riciclaggio.
La posizione di Bruxelles
tutela il segreto professionale cui
sono tenuti i professionisti, salve
fatte espresse deroghe nei casi in
cui essi assistano il cliente o da
questi siano investiti di apposito
mandato, nel corso di operazioni
finanziarie o immobiliari.
L’ultima parola, però, spetta
al Consiglio dei ministri europeo.
Italia: società separate per
il monopolista legale
Il monopolista legale ovvero
le imprese che si occupano della
gestione dei servizi pubblici
essenziali, qualora intendessero
operare anche in altri settori,
dovrebbero, previa autorizzazione dell’Autorità garante per la
concorrenza, costituire delle
società ad hoc.
È quanto stabilisce una legge
italiana di recente emanazione, la
quale conferisce all’Antitrust il
compito di regolamentare l’accesso al mercato delle società
che, in modo più rilevante, sono
sottoposte al suo controllo.
Con il riconoscimento di questo potere al Garante, si è data
attuazione alla normativa comunitaria che disciplina la fattispecie di abuso di posizione dominante. Le imprese, infatti, saranno tenute al pagamento di una
sanzione, calcolata sul fatturato
dell’ultimo esercizio precedente
alla notifica della sanzione stessa, come prevede Bruxelles.
LL
DAL MONDO BANCARIO
Francia: rilevato Hervet da
Credit commerciale de
France
La Commissione europea ha
dato il suo placet alla privatizzazione dell’ultima banca francese
commerciale pubblica: la Hervet.
La Credit commerciale de
France ha offerto la cifra di tre
miliardi e mezzo di franchi francesi, per rilevare il 100% dell’ex
istituto bancario pubblico ed eliminare gli altri concorrenti, tra
cui: Bnp-Paribas e Credit du
nord.
potrebbe costituire il primo passo verso la creazione di un fondo monetario comune.
L’intesa è stata sottoscritta
fra i dieci Stati dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) e la Cina, la Corea
del Sud ed il Giappone, già in
accordo con la Thailandia e la
Malesia.
Finalità precipua del nuovo
team di collaboratori sarà: fronteggiare eventuali crisi di liquidità nazionali e supportare le
riforme economiche promosse
dal Fondo monetario internazionale.
Germania: prossima
fusione Dresdner - Allianz
Regno Unito: trattative per
fusione Halifax - Bank of
Dopo le lunghe trattative dei Scotland
mesi passati, si è finalmente
delineato l’accordo di fusione
fra due dei più importanti gruppi
tedeschi: la Dresdner Bank e la
Allianz.
Il colosso di bancassurance
che nascerà a luglio, offrirà alla
sua clientela prestazioni in campo bancario, assicurativo e
finanziario; in altri termini: un
unico referente per investire, in
modo differenziato, il risparmio.
La Allianz ha offerto intorno
ai 45.000 miliardi di lire al suo
futuro partner, per ognuna delle
cui azioni saranno pagati circa
53,13 euro.
Paesi asiatici: nasce nuova
rete di scambi valutari
La Banca di sviluppo asiatico
(Adb), al termine del meeting
annuale svoltosi, ultimamente,
ad Honolulu, ha avviato la creazione di una rete di scambi valutari tra i Paesi asiatici, che
I vertici dei due gruppi bancari britannici, Halifax e Bank of
Scotland, hanno elaborato un
progetto di fusione da cui genererebbe un colosso da circa
novantamila miliardi di lire.
La nuova struttura, non solo
non incorrerebbe nel veto dell’Antitrust, ma andrebbe ad offrire una vasta gamma di servizi
alla clientela, come già fanno,
singolarmente, i due futuri partners.
Mentre la Bank of Scotland è
specializzata nella concessione
di mutui alle piccole e medie
imprese, la Halifax si occupa, in
particolare, di crediti ipotecari,
assicurazioni sulla vita e fondi
pensione.
Svizzera: fallito gruppo di
marketing sportivo
Il tribunale cantonale di Zurigo ha dichiarato il fallimento del-
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l’Ismm, tra i più importanti gruppi di marketing sportivo che,
nonostante questo, affiancherà la
Fifa nei prossimi mondiali di calcio.
L’Ismm continuerà, non si sa
come, a detenere i diritti televisivi delle due prossime edizioni
dell’evento sportivo al di fuori
dell’Europa.
Usa: nasce la quarta banca
americana
Trecentotrentun miliardi di
dollari di fatturato e diciannove
milioni di clienti, il target del
nuovo polo bancario nato dalla
fusione della First Union e della
Wachovia, che gli darà anche il
nome.
I termini più significativi dell’accordo sono: lo scambio di
due azioni della First Union per
ogni titolo della Wachovia; l’acquisizione del controllo sul 27%
della prima, da parte della seconda; la conferma del presidente
della Wachovia alla guida della
banca nata dalla fusione.
Usa: Sec indaga su banche
di affari
La Sec, la autorità di vigilanza sulla borsa americana, sta
indagando sui criteri seguiti
dalle maggiori banche di affari
nel collocamento di alcuni titoli, per appurare se vi sono state
discriminazioni a vantaggio di
alcuni clienti e scambi di favoritismi.
Le banche sotto investigazione sono Goldman Sachs,
Credit Suisse, First Boston,
Morgan Staley e Lehman Brothers.
8
DAL MONDO BANCARIO
Nel periodo di boom di Wall
Street e del Nasdaq, sarebbero
stati sistematicamente favoriti
clienti privilegiati che, dopo
aver acquistato al prezzo di collocamento, rivendevano i titoli
quasi subito a prezzi superiori,
addirittura del 20% o del 200%.
In alcuni casi, il favore veniva ricambiato con l’impegno
dei beneficiari a operare in Borsa per far salire le quotazioni;
in altri, con commissioni di
livello anomalo per altre operazioni con la stessa banca di
affari.
Già si segnalano licenziamenti preventivi o sospensioni
precauzionali di alcuni alti dirigenti delle banche indagate.
Alcune banche saranno multate.
Difficilmente, però, queste
indagini avranno conseguenza
penale.
Italia: risparmio sicuro
nella bancassurance
Il sistema bancario e quello
assicurativo sono sempre più
vicini ad una fusione: utilizzare
gli strumenti dell’uno per raggiungere le finalità dell’altro e
viceversa, è un fenomeno in
continua evoluzione.
Prendendo spunto dagli altri
Paesi europei e, soprattutto, dalla Germania, l’Italia vede nascere diverse bancassurances; fra
queste: la Roma Vita, scaturita
dalla fusione della Toro Assicurazioni e della Banca di Roma.
Il sistema “bancassicurativo”
si fonda sull’approccio con la
clientela, tipico di una compagnia assicuratrice interessata al
reclutamento dei sottoscrittori di
polizze, e sull’analisi del profilo
LL
patrimoniale del singolo investitore, appannaggio degli istituti
bancari.
Il tutto per fornire al grande
pubblico nuovi strumenti di
gestione del risparmio.
ne, se il prezzo delle azioni gli
si equivalga o lo superi; qualora, invece, si verificasse l’ipotesi opposta, lo stesso ammonterà
al valore di mercato delle azioni.
Italia: OnBanca cresce in
rete
Italia: nuova struttura di
private banking
La OnBanca conferma il suo
primato di banca italiana on-line,
forte della partnership con il
gruppo assicurativo francese Axa
e del recente accordo concluso
con Netpartering.com, una società inglese di consulenza.
La posizione raggiunta è
merito di un ventaglio di accordi
con altre importanti società (basti
pensare a: Gruppo Lombardini;
Siemens Informatica o Yomo) e,
soprattutto, del modo in cui è
strutturato il sito OnBanca.
Accedendovi, infatti, è possibile compiere le operazioni più
disparate: apertura di conti correnti, conclusione di operazioni
di trading, accesso alle quotazioni di borsa.
La Banca Popolare di Lodi, la
società Hopa (Holding di partecipazioni aziendali) ed un pool di
imprenditori bresciani hanno
dato vita ad una struttura di private banking, chiamata Banca
Valori.
Due i numeri più importanti
dell’operazione: 51, pari alla percentuale di controllo della Banca
Popolare di Lodi e 5, quella dell’utile netto destinato a scopi
benefici.
Target dell’operazione: raggiungere una cifra d’affari di tremila miliardi entro il 2003.
La struttura avrà anche un
accesso al web, tramite la Bipielle.Net e punta alla cessione di
quote a gruppi esteri, solo a condizione di reciprocità.
Italia: Banca nazionale del
Lavoro lancia Ewa
Equity volatility warrant
arbitrageur: questa, per esteso,
la sigla di Ewa, nuovo warrant
emesso dalla Banca nazionale
del Lavoro.
Il titolo, i cui rendimenti
saranno tassati all’aliquota del
12,5%, si basa sul principio per
cui, in ogni caso, il risparmiatore godrà di un rimborso in denaro.
Alla scadenza, detto rimborso sarà pari all’ammontare dello
strike price fissato nell’opzio-
Italia: Abaxbank crea Risk
Velox
L’Abaxbank, investment bank
del gruppo Credem, ha coniato
un nuovo indicatore che consentirà ai risparmiatori di tenere sotto controllo l’andamento degli
investimenti effettuati.
Il sistema di supervisione utilizzato è denominato expected
shortfall e, mediante quattro
parametri definiti “assiomi di
coerenza”, segnala la perdita
potenziale quotidiana che ogni
investimento può subire.
LL
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Croazia: fiera di Zagabria
vetrina per l’Unione
Unione europea: nuovo
assetto alle dogane
Si terrà il prossimo autunno la
settantesima fiera internazionale
di Zagabria, che sarà la occasione per confermare l’interesse
dell’area balcanica verso l’Unione europea.
Altra priorità dell’appuntamento croato: la apertura verso il
mercato interno e verso quello
italiano.
Dal nostro Paese, Zagabria
auspica una collaborazione commerciale soprattutto nei settori
dell’alta tecnologia e del turismo.
La fiera ospiterà anche due
appuntamenti su finanza e settore
tessile.
Punta di diamante della manifestazione: il “South East Trade
Exhibition and Forum”, in cui,
esponenti dei Paesi che aderiscono al Patto di stabilità, si impegneranno a ricucire i reciproci
rapporti commerciali ed a tracciare le possibili prospettive di
sviluppo.
Al via un processo di riforma
del sistema doganale europeo,
che toccherà vari ambiti: da
quello legislativo a quello della
formazione, a quello dei servizi
alle imprese.
Una comunicazione della
Commissione europea ha focalizzato le prospettive che è
necessario concretizzare, per
migliorare il regime degli scambi internazionali.
Il Consiglio, dal canto suo,
ha già approvato il progetto
“Dogana 2002”, teso ad uniformare i diversi regimi doganali
nazionali.
Gli obiettivi cui punta l’Unione sono: nel campo normativo, l’armonizzazione della
legislazione doganale con il
regime iva e con il sistema sanzionatorio amministrativo; in
ordine alle regole cui sottoporre
i soggetti d’impresa, la standardizzazione dei controlli ed il
miglioramento della trasmissione telematica delle informazioni, nonché la formazione dei
soggetti stessi alle operazioni
internazionali; per quanto concerne, infine, la struttura doganale in senso pieno, promuovere
la partecipazione delle Autorità
doganali a livello internazionale
ed in ambito istituzionale mondiale.
LETTERA
LEGALE
PERIODICO SOCIETARIO E FISCALE
direttore responsabile:
Dr. Antonio Acampora
redazione: a cura di professionisti
italiani ed esteri di “A&A Group”
editore: “Acampora & associati” S.r.l.
sede: via Pompeo Magno, 1
00192 Roma (Italia)
Tel. +39.06 32 12 506
Fax +39.06 32 11 458
e-mail: [email protected]
Usa: diventa realtà l’area
di libero scambio
collaborazioni: sono gradite segnalazioni
di eventi da partecipare tramite
la “Lettera legale”
distribuzione: gratuita
stampa: Lito Sud S.r.l. - Roma
Entro la fine del 2005, in
America, dovranno essere cancellati i dazi doganali.
Il processo di definizione e
di resa operativa dell’area di
9
libero scambio americana, si
articolerà in tre fasi: la prima,
puramente progettuale, per definire gli interventi da eseguire; la
seconda, per articolare la cancellazione delle tariffe doganali
in relazione ad ogni tipo di prodotto; la terza e conclusiva fase,
per la ratificazione da parte dei
singoli Stati del trattato Alca
(Area di libero scambio americana), tra cui: Argentina, Brasile, Stati Uniti, Messico e Venezuela.
L’entrata in vigore di quest’ultimo dipende, però, dall’approvazione unanime dei Paesi
che aderiscono all’area di libero
scambio.
Usa: il punto su
commercio e dogane
Un rapporto governativo elaborato dall’ufficio del rappresentante al Commercio, ha illustrato l’andamento delle esportazioni statunitensi negli altri
Stati americani e verso l’Unione
europea.
Canada e Messico rappresentano i due mercati in cui maggiormente si riversano le merci Usa, nonostante il primo goda di
una posizione di monopolio, non
gradita a Washington, nel settore
del grano.
L’altro, invece, ha abbassato
i dazi all’importazione, secondo
gli accordi del Nafta e ha aperto
i canali all’entrata dei prodotti
nel settore delle telecomunicazioni.
Gli Usa, inoltre, sostengono
nei confronti dell’Unione europea, l’accusa di scarsa trasparenza nel settore del commercio
internazionale.
Per quanto concerne il siste-
10
COMMERCIO INTERNAZIONALE
ma doganale statunitense, bisogna rilevarne una profonda similitudine con quello europeo, salvo che in determinati settori,
come: abbigliamento, gioielli,
prodotti in vetro o ceramica,
apparecchi per l’illuminazione,
ma, soprattutto, prodotti alimentari.
Il mercato americano resta,
comunque, di assoluta rilevanza
per le esportazioni dai Paesi dell’Unione e dall’Italia, in particolare.
Italia: istruzioni su
procedure doganali
semplificate
L’Agenzia delle dogane ha
recentemente emanato una circolare contenente le norme di attuazione del dm 7.12.2000, con cui
sono state disciplinate le procedure di autorizzazione e quelle
semplificate relative alle dichiarazioni doganali.
Il direttore della dogana principale in cui arrivano le merci è
titolato al rilascio delle autorizzazioni all’ingresso di essi, semprechè esse siano facilmente
riconoscibili e prive di caratteristiche che prestino il fianco a frodi o abusi.
Compente alla concessione
dell’autorizzazione alla domiciliazione è, invece, il direttore
compartimentale, individuato
sulla base della sede dell’operatore interessato e competente
anche in ordine a: provvedimenti
di voltura delle autorizzazioni,
ratifiche dei provvedimenti di
sospensione e revoche delle
autorizzazioni.
I centri di assistenza doganale
che intendano godere delle procedure semplificate, qualora
ricevano dichiarazioni incomplete, documenti commerciali o
amministrativi, in sostituzione
delle dichiarazioni stesse ovvero
istanze
di
domiciliazione,
dovranno farne apposita richiesta
alle Dogane principali, nei primi
due casi ed alle Direzioni circoscrizionali competenti, nell’ultimo.
Italia: patto scritto per
noli anticipati dallo
spedizioniere
La Convenzione sulle condizioni generali praticate dagli
spedizionieri italiani per le spedizioni internazionali, stabilisce
che, solo in caso di accordo
scritto fra cliente e spedizioniere, quest’ultimo ha l’obbligo di
anticipare il pagamento dei noli
e delle altre spese connesse alla
spedizione.
In caso contrario, infatti, opereranno le norme che disciplinano il contratto di mandato, il
quale, non solo non necessita
della forma scritta, ma stabilisce
la responsabilità dello spedizioniere, in termini di: mancata
osservanza delle istruzioni del
mandante; culpa in eligendo, nel
caso di scelte obiettivamente
discutibili del vettore; omessa
comunicazione al mandante di
circostanze o elementi sopravvenuti e perimento della cosa.
Italia: procedure
doganali di transito
informatizzate
Una recente circolare dell’Agenzia delle dogane definisce la
procedura Scout (Sistema di
consultazione degli uffici di
LL
transito) e la possibilità di accedere al nuovo archivio informatico europeo da parte degli operatori commerciali, che necessitino di informazioni sugli uffici
doganali.
Il nuovo database è relativo
alle operazioni doganali di
transito ed è aggiornato sulla
scorta delle informazioni raccolte dalla Commissione europea e
di quelle fornite dai servizi
doganali di ogni Stato comunitario.
La circolare specifica che le
eventuali inesattezze o carenze
informative derivanti dal collegamento al sito dell’Agenzia,
dovranno essere comunicate alla
Direzione centrale dei servizi
doganali, divisione VI, tramite
apposito modulo che è possibile
“scaricare” da internet.
Italia: pmi e m-commerce
Il 28% delle piccole e medie
imprese italiane crede nelle
potenzialità dell’m-commerce,
ossia nell’aumento di domanda
da parte dei clienti che “trattano
affari con il telefonino”.
I sistemi per avvicinare il
commercio tramite web alla
grande utenza sono molteplici.
Uno di questi è l’e-shop, un
vero e proprio “negozio informatico” in cui l’azienda offre i
suoi prodotti che la clientela
può acquistare, anche inoltrando un ordine dal proprio cellulare.
La maggiore preoccupazione
in ordine a questo nuovo metodo
di gestione degli affari, è la privacy delle informazioni scambiate, in modo particolare attraverso: messaggi ed accesso ad
informazioni.
LL
DAI PALAZZI
11
Cina: esenzione su royalties
Con il recepimento della operano.
a soggetti esteri
direttiva comunitaria, anche per
La finalità precipua della norSecondo quanto disposto dalla decisione resa dal Consiglio di
Stato cinese, in materia di sviluppo e promozione della alta tecnologia, dall’anno 1999 i redditi da
royalties, corrisposti a soggetti
persone fisiche o giuridiche straniere e derivanti dalla cessione in
licenza d’uso di tecnologie innovative e servizi avanzati, sono da
considerarsi esenti dalla imposta
sui redditi cinese.
L’Amministrazione fiscale
cinese ha chiarito che il trasferimento di tecnologia costituisce
una cessione della proprietà,
ovvero della licenza di uso di
tecnologie avanzate brevettate o
meno, avente come corrispettivo
pagamenti da parte dell’acquirente/licenziatario.
Unione europea:
telecomunicazioni, via
libera a effettiva
concorrenza
Una recente direttiva europea
sollecita l’intervento legislativo
degli Stati membri, al fine di
incrementare la competitività del
mercato delle telecomunicazioni.
In particolare, il provvedimento obbliga tutti gli Stati
membri ad adottare misure normative miranti alla liberalizzazione del mercato e alla armonizzazione degli standards qualitativi in tutta l’Unione europea.
Proprio per la mancata adozione dei provvedimenti imposti
dalla direttiva europea, nel
dicembre del 2000 l’Italia era
stata accusata di inadempienza
dalla Corte di giustizia europea.
il mercato italiano delle telecomunicazioni si aprirà una fase di
concorrenza con conseguenze
positive in tutto il settore tecnologico.
Saranno le Autorità per le
garanzie nelle telecomunicazioni
a stabilire chi e con quale procedura potrà accedere alle reti pubbliche delle telecomunicazioni e
ad assicurare la completa attuazione, nella massima trasparenza, della direttiva comunitaria.
mativa è quella di garantire la
solvibilità e la trasparenza degli
operatori che fanno parte di strutture complesse, al fine di raggiungere un mercato finanziario
europeo integrato.
La Federazione bancaria
europea, invece, ritiene che la
proposta di direttiva serva solo
ad aumentare il carico di oneri
amministrativi cui i gruppi bancari sono, normalmente, sottoposti.
Unione europea: nuovi
profili della posizione
dominante
Unione europea: elaborati
progetti di collaborazione
con l’Asia
È all’attenzione della Commissione europea, una bozza di
linee-guida per l’attuazione della
direttiva sulla nuova definizione
al concetto di significant market
power (posizione dominante),
nel settore delle telecomunicazioni.
Il concetto di partenza è quello di una presenza sul mercato
pari al 40%, che falsa il gioco
della concorrenza e che, quindi,
deve essere ridotta.
La bozza è, anche, al vaglio
del Commissario europeo alla
concorrenza, di quello alle
imprese e del Consiglio dei ministri dell’industria e delle telecomunicazioni dell’Unione.
La Commissione europea ha
eleborato programmi di collaborazione fra i Paesi membri e
quelli dell’Asia meridionale e
sudorientale.
L’iniziativa è indirizzata alle
società che operano nel settore
non-profit e prevede la copertura
dei costi, in alcuni casi, fino
all’80%.
I progetti - tipo devono coinvolgere almeno tre imprese, di
cui una asiatica e due con sede
negli Stati membri ed essere articolati in varie fasi, a seconda del
target cui mirano.
Tra i programmi di maggiore
rilievo: il “Business priming
fund”, che si apre con una fase di
monitoraggio del mercato, per
arrivare alla fornitura di assistenza tecnica ai partners che aderiscono all’iniziativa e l’“Asia Invest forum”, in cui rientrano
progetti di di informazione degli
operatori europei sulle opportunità di investimento in Asia e
piani di collaborazione fra enti
dei due diversi continenti.
Unione europea: proposta
di direttiva sui gruppi
bancari
La Commissione europea sta
elaborando una proposta di direttiva, volta a disciplinare il settore bancario ed i gruppi che vi
12
Unione europea: interventi
per Paesi meno avanzati
Un regolamento dell’Unione
europea prevede che la commercializzazione di merci, provenienti da specifiche aree geografiche depresse, sia sottoposta ad
un regime di liberalizzazione
doganale, differenziato per prodotti. Tra i Paesi più svantaggiati
che godranno del regime agevolato: Congo, Zambia, Liberia e
Sierra Leone.
Le esenzioni sono previste
per determinati tipi di merce,
come riso, banane e zucchero e
saranno applicate su quantità crescenti di anno in anno, a partire
da quello in corso.
Naturalmente, l’Unione europea ha previsto un limite, che
aggancia il volume quantitativo
dei prodotti “liberalizzati” a
quello prodotto nel territorio
comunitario e a quello esportato
nei Paesi che godono delle agevolazioni.
Italia: adeguamento a
studi di settore senza
penalità
In tema di imposta sul valore
aggiunto e studi di settore, si è
pronunciato, recentemente, il
Ministero delle finanze, con una
risoluzione che dispone la non
applicazione delle sanzioni di cui
all’art. 6 del dlgvo 18.12.1997, n.
471, in caso di adeguamento
spontaneo, nel modello Unico
2001, a Gerico.
Quest’ultimo è il programma
informatico che, attraverso la
aggregazione di diversi dati
(come: il numero dei dipendenti
o il consumo di energia elettrica), relativi all’attività del con-
DAI PALAZZI
LL
tribuente soggetto agli studi,
indica il valore che egli è tenuto
ad indicare in dichiarazione.
L’adeguamento, che evita
l’irrogazione di una “sanzione
amministrativa compresa tra il
dieci e il quindici per cento dell’imponibile non documentato o
non registrato” (art. 6, comma
1, dlgvo n. 471/1997), può operare anche qualora fosse in atto
una verifica da parte della Guardia di Finanza.
corrono a formare reddito imponibile in Italia, ex art. 20, comma 1, lett. f, dpr 22.12.1986, n.
917, “...sempreché tali soggetti
non risiedano negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato
individuati con il decreto del
Ministero delle finanze” (art. 5,
comma 5, lett. a, dlgvo
21.11.1997, n. 461).
Italia: puntualizzato
regime dei redditi diversi
Un recente decreto del Consiglio dei ministri ha prorogato al
30 settembre prossimo, l’attuazione definitiva del sistema di
firma digitale “autocertificata”.
Ciò passa, innanzitutto,
attraverso un adeguamento dei
certificatori agli standards tecnici, per poi giungere alla previsione di un ente terzo, garante
dell’adeguata qualificazione dei
soggetti preposti alle certificazioni. Non solo: urge anche predisporre un “certificato di attributo” che consenta il riconoscimento della firma digitale e del
soggetto che ha redatto il documento, su cui la stessa è apposta.
Entro il 19 luglio 2001, inoltre, l’Italia dovrà adeguarsi alla
normativa comunitaria, che prevede le due tipologie di firme
digitali: quella “leggera”, intesa
dal Consiglio dell’Unione, come
“qualunque mezzo elettronico di
identificazione” e quella “avanzata”, ovvero una “firma sicura”.
Quest’ultima si basa su una
tecnologia atta a soddisfare
diverse esigenze: dalla sicurezza
alla esatta individuazione del
firmatario, che deve conservare
il controllo sul dispositivo per la
creazione della firma stessa.
Dalla lettura delle istruzioni
del Ministero delle finanze al
modello Unico 2001, risulta
ancora dovuta la compilazione
del quadro RT, relativo alle plusvalenze assoggettate ad imposta
sostitutiva e realizzate entro il
30 giugno 1998, da parte di: persone fisiche residenti che abbiano optato per il regime dichiarativo e non residenti, senza stabile organizzazione in Italia.
Dal 1° luglio 1997, infatti, è
in vigore il dlgvo 21.11.1997, n.
461, che ha aggiunto, all’art. 81,
dpr 22.12.1986, n. 917, le lettere
c-bis e c-ter; regolanti: “le plusvalenze... realizzate mediante la
cessione a titolo oneroso di azioni e di ogni altra partecipazione
al capitale o al patrimonio della
società” (lett. c-bis) e “...realizzate mediante cessione a titolo
oneroso ovvero rimborso dei titoli non rappresentativi di merci,
...oggetto di cessione a termine o
rinvenienti da depositi o conti
correnti, ...e di quote di partecipazione ad organismi di investimento collettivo” (lett. c-ter).
Per i soggetti non residenti,
le citate plusvalenze non con-
Italia: differita firma
digitale “autocertificata”
LL
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
Spagna: pagamenti a
società olandesi senza
ritenuta
I pagamenti effettuati da soggetti residenti a favore di società
olandesi svolgenti attività di rappresentanza per conto di gruppi
musicali non sono soggetti a ritenuta alla fonte.
È quanto ha stabilito la Corte
suprema amministrativa spagnola
con una recente sentenza.
Il caso di specie riguardava la
commissione corrisposta da una
società spagnola a favore di una
persona giuridica olandese a
fronte di una prestazione effettuata in Spagna da un gruppo musicale.
Il soggetto residente in Olanda era legittimato a fornire servizi in nome proprio e per conto
della band rappresentata ed era
titolare dei diritti di autore sullo
sfruttamento del nome del proprio cliente.
L’Autorità giudiziaria ha fondato la propria decisione sul contenuto dell’art. 18 del Trattato
contro le doppie imposizioni in
vigore tra Spagna e Olanda.
La norma, pur stabilendo che
artisti e sportivi residenti in uno
dei due Stati contraenti possono
essere tassati nell’altro Stato ove
esercitino le proprie attività, siano esse di natura dipendente
ovvero autonoma, non contiene la
c.d. “clausola antielusiva” introdotta con il modello Ocse del
1977, secondo la quale “Qualora
i redditi relativi a prestazioni
personali rese da artisti e atleti
siano corrisposti non all’artista o
allo sportivo direttamente, ma a
un’altra persona, detta remunerazione è imponibile nello Stato
contraente in cui le prestazioni
sono esercitate”.
Pertanto, la Corte suprema
spagnola ha ritenuto non applicabile l’art. 18 al caso di specie,
ritenendo, invece, applicabile
l’art. 7 del Trattato (utili delle
imprese), in base al quale i profitti derivanti dalla performance
del gruppo in Spagna saranno
imponibili soltanto in Olanda in
quanto la società ivi residente, è
priva di stabile organizzazione
in Spagna.
13
nali, in base alla loro rimborsabilità.
La Corte di Giustizia ha rigettato il ricorso, per due motivi: le
aliquote francesi non ledono il
principio di concorrenza, di uniformità e di neutralità dell’imposta; l’art. 17, dir. 11.4.1967, n.
228, consente agli Stati membri
“di prevedere... per ragioni di
interesse sociale... e a favore dei
consumatori finali, aliquote
ridotte o anche esenzioni”.
Unione europea: pronuncia
della Corte su VI direttiva Unione europea: insider
trading e potere degli Stati
La Corte di Giustizia si è pro- membri
nunciata in tema di iva, a fronte
di un ricorso proposto dalla
Commissione delle Comunità
europee nei confronti di Francia
e Finlandia, nella qualità di interveniente.
Oggetto del contendere: la
fissazione da parte francese di
un’aliquota iva del 2,1% sui
medicinali rimborsabili, a fronte
di quella, pur ridotta, del 5,5%
sui medicinali non rimborsabili.
La Commissione ha proposto
ricorso, contestando la violazione della dir. 17.5.1977, n. 388,
finalizzata all’armonizzazione
europea, per l’appunto, dell’iva.
Infatti, l’art. 12, par. 3, recita:
“L’aliquota normale dell’imposta sul valore aggiunto è fissata
da ciascuno Stato membro in una
percentuale della base imponibile che è identica per le forniture
di beni e per la prestazioni di
servizi”.
Ed è stato il mancato rispetto
dell’uniformità di trattamento
fiscale di prodotti dello stesso
tipo, motivo del ricorso della
Commissione.
La Francia si è difesa giustificando la bipartizione dei medici-
La Corte di giustizia si è pronunciata sulla possibilità degli
Stati membri di disporre norme
più severe di quelle europee, sulle operazioni effettuate da persone munite di informazioni privilegiate (il c.d. insider trading).
La sentenza dispone che, pur
in vigore la direttiva 13.11.1989,
n. 592, nulla “osta all’applicazione di disposizioni della normativa di uno Stato membro più
severe di quelle previste da tale
direttiva... purché la portata della definizione di informazione
privilegiata accolta per applicare tale normativa sia identica”
per persone fisiche e giuridiche
cui è rivolta la normativa interna.
La direttiva dispone che è privilegiata
“un’informazione...
non... pubblica, che ha un carattere preciso e... concerne uno o
più emittenti di valori mobiliari o
uno o più valori mobiliari e che,
se resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sul corso di
tale o di tali valori mobiliari”.
I soggetti muniti di informazioni privilegiate non devono
“acquisire o... cedere... valori
14
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
mobiliari... degli emittenti interessati da questa informazione”
sfruttandola “consapevolmente”.
La pronuncia si conclude prevedendo che: “nel caso in cui
alcune disposizioni nazionali violino” la “direttiva n. 592/89, in
quanto determinate persone fisiche o giuridiche sfuggono ad un
divieto più severo di quello previsto da tale direttiva”, il giudice
nazionale deve disapplicarle.
Italia: favor retroattivo per
il contribuente
La Cassazione si è, da ultimo,
pronunciata sulla retroattività di
leggi fiscali, nel loro rapporto con
la l. 27.7.2000, n. 212, ribattezzata “Statuto del contribuente”.
Il principio affermato nella
sentenza è che le leggi fiscali precedenti l’emanazione della l. n.
212/2000 non sono con essa in
contrasto, qualora prevedano disposizioni più favorevoli al contribuente. Ciò, soprattutto, perché:
“... il cosiddetto Statuto... è uno
strumento di garanzia del contribuente e...mentre serve ad arginare il potere dell’Erario nei confronti del soggetto più debole del
rapporto d’imposta, non può ostacolare l’approvazione di disposizioni che” gli siano favorevoli.
Italia: impossibile
svalutare crediti ceduti pro
soluto
La Corte di Cassazione italiana è ferma nella sua posizione di
non riconoscere la possibilità di
svalutare, nella misura dello
0,50%, i crediti “in sofferenza”
ceduti pro soluto.
“Le svalutazioni dei crediti
risultanti in bilancio, per l’importo non coperto da garanzia
assicurativa, che derivano dalle
cessioni di beni e dalle prestazioni di servizi... sono deducibili in
ciascun esercizio nel limite dello
0,50 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti
stessi” (art. 71, comma 1, dpr
22.12.1986, n. 917).
La norma appena riportata si
riferisce ai soli crediti “risultanti
in bilancio”, laddove (ed è questo il punto su cui la Suprema
Corte insiste) quelli ceduti pro
soluto non vengono riportati nelle scritture aziendali.
Resta, invece, ferma la deducibilità della perdita su crediti
subita in sede di cessione pro
soluto.
LL
che “l’art. 4, comma 1, lett. d, l.
n. 516/1982” (rientrante, per
l’appunto, nel titolo abrogato)
“puniva la condotta di chi, al
fine di evadere le imposte sui
redditi e sul valore aggiunto,
emetteva fatture per operazioni,
in tutto o in parte, inesistenti e
tale fattispecie può essere ricondotta alla nuova previsione dell’art. 8, dlgvo n. 74/2000.
Persiste la continuità normativa del tipo di illecito”, prosegue
la Corte, “e si è verificata una
abrogazione senza abolizione del
reato in quanto la eliminazione
della norma incriminatrice è
accompagnata dalla contestuale
introduzione di una disposizione
sostitutiva”.
Italia: fatturazione di
operazioni inesistenti
Italia: neanche per il
concusso la tangente è
deducibile
La Cassazione ha ribadito, in
una pronuncia di recente emissione, la natura di reato della fatturazione per operazioni inesistenti, prevista dall’art. 8 del
dlgvo 10.3.2000, n. 74.
La norma dispone: “È punito
con la reclusione da un anno e
sei mesi a sei anni chiunque, al
fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte sui redditi o
sul valore aggiunto, emette o
rilascia fatture o altri documenti
per operazioni inesistenti” (art.
8, comma 1, dlgvo n. 74/2000).
La questione su cui la Corte si
è pronunciata, riguarda la successione della legge nel tempo, laddove la fattispecie fraudolenta
era stata commessa, sotto la
vigenza della l. 7.8.1982, n. 516,
il cui titolo I è stato espressamente abrogato.
La Cassazione ha specificato
La Corte di Cassazione, in
una recente sentenza, ha statuito
che “l’esborso effettuato per evitare indagini fiscali e la connessa interferenza sulla vita dell’impresa, a prescindere dalla sua
ricollegabilità a concussione o
corruzione, non concorre, direttamente o indirettamente, alla
formazione del reddito, perché
non è fattore produttivo, ma tende soltanto a preservare il risultato di fattori produttivi, e
comunque non è atto della
gestione d’impresa, ponendosi su
un piano autonomo ed esterno”.
Di conseguenza, né per i concussi né per i corruttori le somme, oggetto del rapporto illecito
intercorso tra i due soggetti,
pagate al fine di scongiurare il
pericolo di accertamenti fiscali,
sono fiscalmente deducibili dal
reddito di impresa.
LL
DOVE SI RIUNISCONO
Amsterdam: imposta sul
valore aggiunto e
legislazione europea
Londra: ottava
conferenza su Corporate
tax planning
Il 3 ed il 4 settembre 2001,
ad Amsterdam, si terrà un corso
intensivo, organizzato dall’IBDF (International Bureau of
fiscal
documentation),
riguardante l’imposta sul valore
aggiunto applicata a livello
europeo, dal titolo: “Introduction to value added tax”.
L’incontro è indirizzato ad
operatori quali: consulenti
fiscali, esponenti governativi ed
altri soggetti interessati a conoscere e comprendere il meccanismo applicativo dell’unica
imposta armonizzata, al momento, nel territorio dell’Unione europea.
Il 4 e 5 luglio 2001, a Thistle
Westminster, Londra, si terrà
l’ottava conferenza annuale sulla pianificazione fiscale societaria.
Organizzata dall’IIR Ltd
(Istituto di ricerca internazionale), la due giorni di studio
riguarderà tutti gli strumenti di
risparmio di imposta che le
società possono utilizzare, nello
svolgimento delle operazioni
con soggetti appartenenti ad
altri Stati membri.
Per il 6 luglio, infine, è previsto un workshop sul transfer
pricing, durante il quale, tra
l’altro, si confronteranno normativa in vigore nel Regno Unito e legislazione della Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico (Ocse).
Bruxelles: contratti
commerciali e legislazione
europea
Il 2 ed il 3 luglio 2001, si
terrà a Bruxelles il seminario
intitolato: “Drafting commercial agreements to comply with
european law”, in tema di contratti (con particolare attenzione per quelli di agenzia, di somministrazione e di franchising),
conclusi fra operatori dei diversi Paesi membri dell’Unione
europea.
Una specifica sezione dei
lavori sarà dedicata alla contrattualistica on-line ed ai suoi
ultimi sviluppi, sia in termini di
novità legislative che di applicazioni pratiche.
Il seminario si chiuderà con
una carrellata su: contratti-tipo,
arbitrato commerciale internazionale e normativa europea
sull’e-commerce.
Londra: due incontri sul
sistema fiscale statunitense
L’American tax institute
foundation, ha organizzato un
doppio incontro, nei giorni 2021 e 24-25 settembre, a Londra,
per analizzare il sistema di tassazione statunitense, nelle sue
linee generali e con particolare
riferimento alla imposizione sulle società.
Il primo incontro servirà ad
analizzare le strutture portanti
della fiscalità Usa.
Nel secondo, invece, si avrà
riguardo soprattutto delle operazioni che maggiormente interessano le società: costituzione,
liquidazione, acquisto di partecipazioni, riorganizzazioni.
Naturalmente verrà anche
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affrontata la problematica legata
alle società non residenti ed alle
operazioni di pianificazione
fiscale, che coinvolgono strutture collocate fuori dal territorio
americano.
Rust: conferenza su
legislazione fiscale
internazionale
Dall’8 al 12 luglio, a Rust, in
Austria, l’International Bureau
of fiscal documentation (IBDF)
ha organizzato la conferenza dal
titolo: “International tax law
summer
conference”,
che
affronterà, in modo particolare,
le problematiche legate alle
transazioni
concluse
dalle
società al di là dei propri confini nazionali.
L’interessante appuntamento
rientra nell’ambito di una serie
di incontri finalizzati all’approccio dei recenti sviluppi della normativa internazionale, in
linea con la politica dell’IBDF,
considerato da Ministeri delle
finanze, società, banche ed altre
importanti istituzioni economiche, tra le più importanti “fonti
di informazione” nel campo della legislazione fiscale e della
politica internazionale degli
investimenti.
San Francisco: congresso
annuale su partnerships e
alleanze
È previsto per il 10 e l’11
luglio prossimi, a San Francisco, il congresso dal titolo:
“Wireless partnerships & alliances congress 2001”, organizzato dalla Iqpc Ltd.
Centrale, durante i lavori
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DOVE SI RIUNISCONO
del congresso, il tema delle
partnerships di ultima generazione, che operano nel settore
di internet e della telefonia
mobile.
Particolare attenzione sarà
riservata ai benefici che
potrebbero derivare alle strutture di partnership dagli sviluppi della tecnologia sms (i
brevi messaggi di testo che è
possibile inviare da un apparecchio cellulare), ultima frontiera nella gestione delle transazioni commerciali.
Singapore: gestione e
sviluppo di un sito web
La Iqpc Ltd ha organizzato la
conferenza dal titolo: “Website
content management”, finalizzato alla esposizione delle strategie più efficaci in tema di
massimizzazione dei profitti,
sul mercato locale e su quello
globale, per il tramite di un sito
internet.
L’incontro di studio avrà
luogo il 3 e 4 luglio 2001, a Sin-
gapore e prevede quattro workshops conclusivi, per approfondire diverse problematiche sul
tema, come la gestione ottimale
del sito o l’implementazione dei
servizi offerti attraverso un portale web.
Milano: certificazione siti
web ed ultimi sviluppi Ocse
sull’e-commerce
Il 3 luglio, si terrà il convegno dal titolo: “La certificazione dei siti web”, organizzato
dall’Istituto di ricerca internazionale di Londra (IIR Ltd),
presso lo Starhotel Business
Palace, a Milano.
Dalla legislazione di più
recente attuazione, alle procedure di applicazione normativa,
fino alle prime esperienze sul
campo, verrà effettuata un’approfondita analisi dei processi
di certificazione, unici a garantire la veridicità dei dati informatici e le esigenze di privacy
nell’accesso ai siti internet.
Per la giornata successiva è
SERVIZIO ON-LINE
Questo numero e gli arretrati della “Lettera legale” sono consultabili su internet
all’indirizzo:
www.theaea.com/letteralegale
Professionisti specializzati in materia societaria, fiscale, contabile e finanziaria
possono rispondere a specifici quesiti ed a richieste di approfondimento sulle notizie contenute nella “Lettera legale” ed anche su altri argomenti, da indirizzare a:
A&A Group - via Pompeo Magno, 1 - 00192 Roma
(via e-mail: [email protected])
La “Lettera legale” è realizzata con l’apporto dei professionisti di “A&A group” nelle sedi operative di Ginevra, Hong Kong, Lussemburgo, Nassau (Bahamas), Roma,
Tortola (B.v.i.), Varsavia; nelle sedi di rappresentanza di Londra, Lugano, Madrid,
Milano, Montrèal, New York, Parigi; nelle sedi di corrispondenza di: Amsterdam,
Assunçion, Atene, Barcellona, Brema, Budapest, Buenos Aires, Chicago, Copenaghen, Dubai, Dublino, Francoforte, Funchal (Madeira-Portogallo), George Town,
Malta, Monaco, Montecarlo, Montevideo, Praga, Singapore, Vienna, Zurigo.
LL
previsto il workshop intitolato:
“Conoscere gli aspetti tecnici
da rispettare per lo start-up nel
processo di certificazione di un
sito”, il cui obiettivo, come
spiegano gli organizzatori, è:
“fornire gli strumenti per la
conoscenza e la gestione dei
passaggi da effettuare nella
gestione di un processo di certificazione di un sito web”.
Nella stessa data inizierà la
conferenza dal titolo “Le nuove
regole Ocse sull’e-commerce”,
che avrà termine il 5 luglio.
Roma: conferenza su
diritto e strumenti
informatici di ultima
generazione
È previsto per il 29 settembre 2001, a Roma, il seminario
dal titolo: “Informatica e documentazione giuridica”, che
chiude un ciclo di studi organizzato dal Centro per la formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati, del Consiglio nazionale forense.
Presso l’Auditorium della
Cassa nazionale di previdenza e
assistenza forense (Via E. Q.
Visconti, 8), si affronteranno i
temi più disparati in ordine ai
nuovi supporti ed agli strumenti di ultima generazione a disposizione degli operatori del
diritto.
Tra gli altri, sono previsti
interventi dal titolo: “Cd rom e
banche dati on-line per il reperimento di dati giuridici italiani, dell’Unione europea e delle
principali esperienze giuridiche
straniere”; “L’informatica giuridica attraverso i siti internet”
e “Motori e strategie di ricerca”.