UNA BANCA TICINEsE, differente
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UNA BANCA TICINEsE, differente
FINANZA / BANCA DEL SEMPIONE FINANZA / BANCA DEL SEMPIONE 04 Una Banca ticinese, differente 01 STEFANO ROGNA, DIRETTORE GENERALE DI BANCA DEL SEMPIONE SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DI ALCUNI SEGNALI DI RIPRESA SUI MERCATI FINANZIARI E GUARDA AL FUTURO PER LA PIAZZA FINANZIARIA TICINESE ALLA LUCE DEL NUOVO ORIENTAMENTO NORMATIVO. 74 TICINO WELCOME - DIC 2013 / FEB 2014 02 Q uali sono gli elementi generali che definiscono il quadro economico-finanziario di questi ultimi mesi dell’anno? «Vi sono elementi oggettivi che lasciano intravedere un progressivo miglioramento delle condizioni economiche globali, ma è innegabile che, dalla grande crisi, rimangono molti aspetti che destano preoccupazione. Disoccupazione strutturale e alto livello di debito sono elementi comuni alle principali economie sviluppate. Il rialzo dei tassi di interesse a lungo termine a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, e che è solo parzialmente rientrato nei periodi più recenti, sancisce probabilmente la fine di un ciclo durato qualche anno nel quale l’investimento in obbligazioni ha offerto all’investitore più di qualche soddisfazione. Un minimo di positività sta inoltre tornando sui mercati emergenti, protagonisti in negativo della passata estate: grazie agli interventi sul mercato effettuati dalle banche centrali dei paesi emerging per frenare la discesa delle proprie divise, siamo risaliti rispetto ai minimi anche se rimaniamo tuttavia distanti dai livelli della scorsa primavera. Prevale comunque una chiara instabilità». La situazione attuale in che misura influenza le vostre strategie d’investimento? «La grande liquidità sui mercati sta mostrando ancora una volta quanto veloce e quanto intensi possono essere i movimenti nei prezzi di attività che per mesi o anni sono rimaste indenni anche a notizie potenzialmente molto negative. Riteniamo pertanto necessario mantenere un approccio opportunistico nella struttura del portafoglio ideale. Questo vuole significare che a fronte di una componente basata su strumenti del mercato monetario e obbligazionario con duration media contenuta prevediamo una componente azionaria significativa ma detenuta in una logica di trading e quindi più tattica che strutturale. La congiuntura mondiale sta faticosamente uscendo dall’ultima crisi finanziaria, gli accenni di accelerazione della crescita economica negli Stati Uniti e la graduale stabilizzazione dell’economia europea sono tutti fattori incoraggianti ma la nostra politica resta saldamente ancorata a criteri di cautela e buon senso nella selezione delle opportunità di investimento». Dal punto di vista normativo, il quadro internazionale in cui siete chiamati ad operare si sta facendo sempre più complesso… «In effetti siamo all’inizio di un nuovo mondo con un quadro normativo in forte evoluzione che condizionerà l’attività del sistema bancario. Da questo punto di vista siamo assolutamente d’accordo che si debba procedere in modo diverso rispetto al passato ma con una gradualità maggiore e stringendo accordi più tutelanti per il sistema ed i suoi funzionari. Ho l’impressione che a volte si abbia troppa fretta di concludere e si faccia finta di non conoscere il reale stato delle cose. Anche l’accordo recentemente firmato tra Svizzera e Stati Uniti va in questa direzione. Nel US Tax Program le banche vengono divise in 4 categorie comprese quelle che sono già oggetto di un’inchiesta penale negli Usa. Le altre sono divise in tre categorie e pagheranno sanzioni importanti, a mio avviso in certi casi esagerate. In effetti sono molte le banche che gestiscono relazioni bancarie assolutamente in linea con il diritto svizzero ed aperte magari 40 anni fa da cittadini svizzeri o stranieri che sono poi emigrati negli USA. Le banche hanno operato sempre in assoluta buona fede e senza mai effettuare azioni elusive o addirittura intese a frodare il fisco americano. Ebbene sulla base di questo “accordo” vengono potenzialmente coinvolte per fare cassa proprio prima di far partire l’altro provvedimento tutto americano del FATCA che avrebbe permesso all’Amministrazione americana di ottenere comunque informazioni necessarie per perseguire i propri cittadini inadempienti. Quindi un’accelerazione che poteva essere evitata e ritengo che la Svizzera e le sue autorità debbano mostrare maggiore coerenza con quanto ammesso in passato. 03 In ogni caso la nostra impostazione nella gestione degli affari futuri è chiara e pur in un contesto certamente più complesso siamo ottimisti per lo sviluppo delle nostre attività anche grazie alla diversificazione iniziata già da alcuni anni». L’adozione di questo accordo avrà riflessi anche con i Paesi europei e in particolare con l’Italia… «È molto probabile. Al governo italiano farebbero comodo entrate straordinarie derivanti dalla sanzione per la regolarizzazione di capitali non dichiarati dai cittadini residenti in Italia e detenuti all’estero. Il sistema che sembra andare per la maggiore e che si vuole promuovere è quello dell’autodenuncia ma si scontra con incertezze importanti anche sotto il profilo penale. L’auspicio è che venga emanato un provvedimento equo e tutelante per il contribuente perché quanto successo in passato non è da imputare solo ad una cattiva volontà del cittadino ma anche alla necessità obbiettiva di garantirsi un minimo di serenità fuori dai confini nazionali a causa di un sistema paese mal funzionante. Arrivare ad offrire una via d’uscita potrebbe rivelarsi un’azione di marketing decisiva nel rapporto tra Agenzia delle Entrate e contribuente italiano che potrebbe innescare finalmente un circolo virtuoso che favorirebbe l’abbassamento della pressione fiscale, elemento indispensabile per innescare la tanto sospirata ripresa economica». Ma la piazza ticinese risulta ancora essere attrattiva per la clientela italiana? «Ogni giorno tocchiamo con mano come per la clientela italiana la voglia di Svizzera sia forte e radicata. Riscontriamo flussi in entrata legati alla competenza, la serietà, la diversificazione e il know-how che la Svizzera e le sue banche possono offrire. Noi siamo in costante e continuo adeguamento sulle nostre attività per allinearci alle esigenze di una clientela differente da quella passata, certamente piu’ esigente ed informata. Per supportare le loro scelte e garantire la necessaria e doverosa infor- mazione e trasparenza siamo in grado di elaborare la certificazione fiscale che permette al cliente italiano di dichiarare correttamente al fisco le proprie attività estere ed anche la reportistica riguardante estratti patrimoniali è in continua evoluzione per migliorare la qualità dei contenuti. Altro veicolo che trova apprezzamento presso la clientela anche istituzionale è la nostra SICAV con base in Lussemburgo e distribuita con successo in Svizzera e in Italia. Anche in questo caso gli sforzi e l’impegno sono indirizzati a ricercare modalità di gestione innovative e attente e cogliere le aspettative della clientela». Sulla piazza ticinese si continua a parlare di possibili acquisizioni… «Credo che sarà inevitabile una concentrazione nel nostro settore e noi osserviamo con attenzione gli sviluppi, ma è indispensabile che i potenziali venditori ambiscano a margini e multipli più attuali dimenticando quanto successo in passato…». 01 Sede di Lugano 02 Sede di Locarno 03 Sede di Bellinzona 04 Sede di Chiasso TICINO WELCOME - DIC 2013 / FEB 2014 75