Acustica: acoustikos che concerne l`udito \(per gli antichi = musica\)
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Acustica: acoustikos che concerne l`udito \(per gli antichi = musica\)
Sintesi di concetti utili per l’acustica Acustica: studio teorico della produzione e propagazione dei suoni. Sorgente: oggetto da cui ha origine una perturbazione capace di propagarsi nello spazio circostante. Se tale perturbazione avviene attorno ad una posizione di equilibrio avrà un carattere oscillatorio. Onda: Tale perturbazione si propagherà nello spazio con un moto ondoso. Ovvero l’onda è l’agente fisico - la perturbazione - che propagandosi nello spazio trasporta l’energia dovuta alla variazione (discostamento) dalla posizione di equilibrio di un mobile. Se a propagare l’onda è un mezzo materiale tale onda è detta elastica. Le onde acustiche sono onde elastiche: esse per propagarsi hanno bisogno di un mezzo materiale (ad es. aria, acqua, roccia). Non si propagano nel vuoto come le onde luminose (elettromagnetiche). Onde trasversali e longitudinali: Ciò che si propaga può essere caratterizzato da una direzione di propagazione. Un’onda è detta trasversale quando le particelle del mezzo oscillano perpendicolarmente alla direzione di propagazione, se oscillano parallelamente l’onda è detta longitudinale. Onda periodica: Se l’oscillazione della sorgente, oltre ad avere una durata opportuna, riproduce sempre lo stesso movimento oscillatorio di base si ha un’onda periodica. Grandezze fisiche caratteristiche delle onde: T, periodo: tempo necessario per compiere un’oscillazione completa. Si misura in s. ƭ, frequenza: numero di oscillazioni al secondo. Si misura in Hz [1Hz=1s -1]. ƫ, lunghezza d’onda: distanza percorsa da una qualunque particella del mezzo in un periodo. Si misura in m. A, ampiezza: massimo discostamento dalla posizione di equilibrio. A parità di ƭ, maggiore è A maggiore è l’energia trasportata dall’onda. v, velocità di propagazione: v = ƫ/T = ƫ·ƭ. Si misura in m/s. Essa dipende dalla densità del mezzo di propagazione. Nell’aria secca, a 0°C ed alla pressione di 1atm vale 341m/s. Maggiore è la densità del mezzo maggiore è v. ƶ, fase, ovvero la situazione di oscillazione di un certo punto in un certo istante, di solito quello iniziale: ƶ0. o fronte d’onda: superficie i cui punti oscillano con la stessa fase. o Raggio di propagazione: linea retta perpendicolare al fronte d’onda. Salvo diversa indicazione sia la sorgente sia il mezzo sono considerati fissi l’uno rispetto all’altro. Rumore: Effetto di una qualunque vibrazione di un oggetto trasmessa elasticamente da un mezzo. Suono: Se la vibrazione della sorgente è caratterizzata da particolari, e piuttosto regolari, alternarsi delle compressioni e delle rarefazioni del mezzo si parla di suono. È caratterizzato da un’onda periodica. Trasmissione elastica: Alternarsi continuo, e con continuità, di compressioni e rarefazioni delle particelle componenti il mezzo. Tali particelle riproducono il movimento oscillatorio della sorgente: anch’esse si spostano avanti e indietro intorno ad una posizione di equilibrio. Questa posizione era quella occupata dalle particelle prima di essere investite dalla perturbazione. o Le particelle d’aria investite da un’onda acustica vibrano nella stessa direzione di propagazione dell’onda: le onde sonore sono onde elastiche longitudinali. o Il periodo è il tempo trascorso fra due compressioni (o rarefazioni) successive delle particelle del mezzo. Si può chiamare anche periodicità temporale. o La frequenza è il numero di compressioni (o rarefazioni) compiute dalle particelle del mezzo in un secondo. o La lunghezza d’onda è la distanza fra due successivi stati di compressione (o di rarefazione). Ovvero tale distanza equivale ad una oscillazione completa delle particelle del mezzo, essa è l’immagine dell’oscillazione (vibrazione) della sorgente. Potremmo anche definirla “periodicità spaziale”. o A fornire l’energia che pone in vibrazione le particelle d’aria è la sorgente. Dovendo tale energia rimanere costante, man mano che la perturbazione interessa più particelle si avrà una diminuzione dell’ampiezza dell’oscillazione. Limiti di udibilità: Il nostro udito percepisce i fenomeni acustici in un particolare range di frequenze comprese fra i 16Hz e i 20000Hz. Per onde acustiche propagatesi ad una velocità v = 341 m/s, le precedenti frequenze dei limiti di udibilità corrispondono ad una lunghezza d’onda1 compresa tra i 21m e i 0,017m (17mm). I suoni di frequenze maggiori di 20000Hz (inudibili per noi) sono detti ultrasuoni. Eco: L’onda acustica incontra un ostacolo e rimbalza, se tale fenomeno ha una durata maggiore del decimo di secondo (0,1s) si ha l’eco (altrimenti si parla di rimbombo). Considerando una velocità di 341m/s, la parete riflettente deve essere ad una distanza2 di almeno 17m.. 1 O 2 d v 1 m u 341 21m; O 16 Hz s Q 1 m u 0,1s u 341 17m 2 s ;O 1 m u 341 20000 Hz s 17mm .