Un angolo di Polesine a Parigi
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Un angolo di Polesine a Parigi
Lunedì 18 Gennaio 2016 La Voce .ROVIGO 11 L’INIZIATIVA EDITORIALE In edicola “Sua maestà il maiale” del celebre food writer Flavio Birri Tutti i segreti del re della carne Da oggi il ricettario in abbinamento facoltativo con “La Voce” a soli 8,80 euro in più ROVIGO - Un tradizione su cui poggia l’essenza stessa della polesanità. Perché il maiale, e il rito che sta dietro la “fabbricazione” di salumi e insaccati, è parte del nostro dna. E proprio a questa tradizione, quella incentrata su “Sua maestà il maiale”, appunto, che è dedicato il libro che da oggi potrete trovare in edicola, in abbinamento facoltativo con la “Voce di Rovigo” a soli 8,80 euro più il prezzo del quotidiano. “Del maiale non si butta via niente”, ma la carne di maiale non è solo affettati o bistecche, ma una cultura. Carne popolare, economica e saporita, si presta a mille ricette e racconta la storia della campagna, di “rituali”, eventi sociali legate alla macellazione, antiche tradizioni e altrettanto antiche ricette. Insomma il maiale è il re della cucina. Nasce così il ricettario Sua maestà il maiale. Storia e ricette del re della carne scritto da Flavio Birri, food writer veneziano che si occupa di cultura a tavola. Birri ha già scritto libri sul baccalà, altro cibo popolare della tradizione, e sui fagioli. Non solo, è collaboratore freelance di Gambero Rosso. Dopo una sezione descrittiva sul linguaggio, la storia presenza del maiale negli stemmi araldici e nelle tradizioni, il suo ruolo di cibo “sociale” in varie epo- che, partendo dall’antichità Romana, iniziano le ricette antiche, l’elenco dei prodotti Dop e Igp italiani fatti con la carne di maiale. E poi, la seconda parte del libro, è tutta sulle ricette. Che vi sorprenderanno per completezza e originalità. C’è tutto, dal primo al dolce. Ebbene sì, anche il sangue fresco della macellazione, nel passato, veniva utilizzato. Proprio niente andava sprecato. Ma volendo, un buon macellaio, può procurare tutto anche ciò che ormai non si usa più. Avete mai fatto, per esempio, il sanguinaccio? E’ un dolce di tutto rispetto. E chi immaginava di potrer fare anche il dolce con il maiale... E che ne dite una frittata di cervellatine (che non sono altro che salsicce tritate finissime)? E le verze con la pancetta o le costine? E’ un piatto invernale delizioso. Vogliamo poi parlare di risi e luganega? Provate questo antipasto: polentina accompagnata da fette di salame fresco tagliato spesso e cotto alla piastra. Insomma, tutto questo e molto altro lo troverete in questo piacevolissimo ricettario. 168 pagine da sfogliare tutto d’un fiato per farsi venire idee geniali per le ricette, tutte basate sul “re” della carne. E buon appetito a tutti. ISTITUTI DI CREDITO Bancadria compie 120 anni e annuncia celebrazioni soft ROVIGO - Bancadria festeggia i suoi 120 anni. Il 19 gennaio infatti l’istituto bancario celebrerà l’anniversario della sua fondazione: oltre un secolo vita, di attività, di sostegno al territorio e alle comunità locali. Nel tempo la banca ha fatto da polo aggregante per altre realtà cooperative della provincia. Quando tutto iniziò, nel 1896, si chiamava Cassa rurale di prestiti Santa Maria Assunta della Tomba di Adria. Venne istituita su iniziativa dei primi 26 soci riuniti in una saletta parrocchiale per costituire un primo fondo di 26 lire. Oggi quella banca si chiama Bancadria ed è una realtà ben più estesa territorialmente e molto più complessa sul piano dell’organizzazione. Attraverso i principi della mutualità e della cooperazione, inizialmente a beneficio delle classi sociali meno abbienti e dei lavoratori agricoli, per scongiurare il pericolo dell'usura, si potevano acquistare merci e servizi a prezzi più contenuti e godendo delle necessarie garanzie. Allora come oggi, una realtà bancaria che ha a cuore il suo territorio e la sua gente costituisce una ricchezza di inestimabile valore, anche morale. Per festeggiare questo importante traguardo Bancadria sta pensando ad un percorso celebrativo sobrio, ma molto significativo. Il calendario degli eventi sarà presentato a breve. A fare gli auguri alla moderna Bancadria, nata all’ombra del campanile come la maggior parte delle attuali banche di credito cooperativo del Veneto, sono i suoi 3.323 soci, ma anche le categorie economiche e produttive, i 66 comuni serviti direttamente o indirettamente dalla banca, le parrocchie, le tante associazioni culturali, sportive e sociali, insieme alle famiglie, ai lavoratori, ai pensionati, agli studenti e alle imprese del territorio. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INIZIATIVA Fa furore l’Art kfè del rodigino Mario Rizzardo Un angolo di Polesine a Parigi Stefania Sgardiolo PARIGI - Un po’ di Rovigo nel cuore di Parigi. Grazie all’apertura di un vero e proprio scrigno, l’Art kfé, “tra le mura dell’antico convento dei Frati Agostiniani dove non lontano esiste ancora la fonte battesimale della chiesa nella quale Maria Antonietta battezzò i suoi due figli”, racconta il proprietario, il rodigino Mario Rizzardo. A pochi passi da Pont Neuf, il più antico ponte di Parigi, Art kfé dista poco dal Louvre e si trova precisamente al 9 Rue Dauphine a Saint Germain des Prés, culla della storia intellettuale ed artistica di Parigi già dal XVII secolo. “Siamo uno dei primi ristoranti di Parigi, sia come ambiente, cucina e charme. Inoltre, siamo segnalato dalla Camera di Commercio italiana per l’ottima qualità e cortesia, e siamo anche menzionati con punteggio massimo in Trip Advisor, La Forchet, Best Restaurant e in altre guide francesi”, sottolinea Rizzardo. L’attività del ristorante è allietata tutte le sere da piano bar, con jazz due volte la settimana. Una cena tra amici, un incontro di lavo- Art kfè Il locale rodigino a Parigi ro, un tete-à-tete romantico: il ristorante Art kfé, grazie alla sua cucina raffinata e alle sue atmosfere uniche e fuori dal tempo, non solo si offre come luogo ideale per qualsiasi tipologia di evento, ma rappresenta una delle migliori proposte nella realtà ristorativa parigina. “Una cucina della migliore tradizione, quella fatta di qualità assoluta dei prodotti: frutta, verdure, carni, vengono direttamente e giornalmente importati dall’Italia come anche i vini rigorosamente italiani, ad eccezione dello Champagne naturalmente”, spiega an- cora Mario Rizzardo. I piatti vengono preparati al momento: “espresso”, li definisce con entusiasmo Mario. Una sessantina di posti che si dispongono sopra e sotto nella galleria d’arte dove, se ne aggiungeranno altri, esternamente, col plateatico. “Avevo la galleria d’arte per i vernissage, le inaugurazioni di mostre, affollata di qualche centinaio di persone alle quali, alla fine si offriva l’aperitivo, da ciò quasi per gioco è nato Art kfé; un luogo magico riconosciuto in tutto il mondo, dove clienti dall’America, Inghilterra Australia Sud America vi ritornano per trascorrere ore felici, ad aggiungersi ai numerosi clienti della città, dalla Conciergerie, palazzo storico facente parte del complesso del palazzo di giustizia”, conclude il suo racconto Rizzardo. Il 10 febbraio si inaugurerà una esposizione, “Arte e Vino”, in collaborazione con la Camera di Commercio ed istituzioni museali spagnole che si svilupperà tra galleria d’arte ed Art Kfé tra cene, assaggi di vini, conferenze, ed esposizione artistiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA