La Sicilia del 07/12/2007
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La Sicilia del 07/12/2007
VENERDÌ 7 DICEMBRE 2007 LA SICILIA lo SPETTACOLO PRIMA PAGINA Rino Lodato con Rosaria Cannavò, ospite della scorsa puntata di «Prima Pagina» su Antenna Sicilia AZZURRO STORIE DI... CANTASTORIE OSPITE TIZIANA LODATO «Cantastorie e cuntastorie» è il titolo di questa settimana di «Prima Pagina» la trasmissione di approfondimento di Antenna Sicilia. Alzi la mano chi fra gli anziani non ha mai assistito alla recita di un cantastorie. I giovani l’hanno visto certamente in televisione («La Baronessa di Carini»). Ma loro rappresentano gli antesignani non soltanto dei giornali, ma anche delle televisioni, attraverso le immagini commentate in musica. I cantastorie hanno molto da raccontare, insegnare e condividere. Ci sono personaggi siciliani che meritano uno spazio particolare, una attenzione maggiore; molti di loro sono anziani, molti di loro stanno scomparendo. Ecco perché «Prima Pagina» questa settimana è dedicata a cantastorie e cuntastorie. Con il direttore, Rino Lodato, fra gli ospiti, Luigi Di Pino, l’assessore provinciale Serafina Perra, Carlo Muratori, Laura Mollica, Rosaria Zammataro, Pippo Russo, Luigi Lombardo, Girolamo Barletta. "Azzurro", in onda in diretta dal lunedì al venerdì su Antenna Sicilia e Sicilia Channel (canale 874 di Sky) alle 14.35 oggi in studio, con Flaminia Belfiore e Gino Astorina, presenta l’attrice catanese Tiziana Lodato, protagonista dell’ultima edizione della fiction Rai "Gente di mare". Nella puntata di oggi si parlerà anche di agricoltura con l’assessore regionale Giovanni La Via. Obiettivi puntati sulla produzione di arance e di altre specialità tipiche come pistacchi e fichi d’india. I golosi del cioccolato ritroveranno Gabriella Comis di C&G, specialista in lavorazione artigianale. Anna Maria Neri, astrologa, dirà cosa ci riservano le stelle. Non mancherà l’allegria dei ragazzi di radio Sis con video e notizie sulla musica. Al filo diretto risponderanno alle domande dei telespettatori il pediatra Michele Mancuso e l’odontoiatra Giuseppe Magrì. Azzurro, diretto da Natale Zennaro, va in replica su Antenna Sicilia alle 6 e su Sicilia Channel alle 8. L’attrice catanese Tiziana Lodato ospite oggi di Flaminia Belfiore e Gino Astorina ad «Azzurro» TEATRO ALLA SCALA. Con Wagner si apre oggi la stagione. Diretta su Sky in chiaro e a Rai Radiotre Tristano e Isotta da qui all’eternità MILANO. La Prima della Scala dopo quasi 20 anni torna in tv. Oggi alle 17 Classica propone in diretta tv in esclusiva mondiale il «Tristano e Isotta» di Richard Wagner, diretto da Daniel Barenboim con la regia di Patrice Chéreau. Un binomio di grande prestigio per uno dei titoli più impegnativi dell’intero repertorio lirico. Classica sarà in chiaro per tutti gli abbonati di Sky dal 1°al 31 dicembre. E anche Rai Radiotre si collega in diretta. Un enorme muro di cemento grigio al centro del quale è incastonata la tolda triangolare di un traghetto, che nasconde una simbologia erotica, anche se somiglia molto alla facciata di una vecchia fabbrica, si proporrà agli occhi degli spettatori. La vicenda comincia e pone le sue premesse di morte col viaggio di una nave, fra l’Irlanda e la Cornovaglia, dove Isolde è prigioniera di Tristano, che vuole portarla in moglie a re Marke. Entramdro di Courbet "L’origine du bi credono di essere odiati l’umonde"», famosissimo dipinto no dall’altro, ma dietro l’astio e del 1866 che rappresenta in l’ostilità reciproca, covano già modo assai realistico il sesso il segreto di un amore profonfemminile. E quando alla fine do, che il filtro d’amore fa del primo atto la nave attracca emergere in tutta la sua intenin porto, e sul palcoscenico il sa passione, e che solo la mor«traghetto» arrugginito lungo te potrà placare, nell’ideale di 20 metri, dalla tolda somiun amore eterno. Una storia DANIEL BARENBOIM gliante a un capannone indud’amore e morte troppo granstriale, si stacca dal suo allogde per avere confini temporali. Lo sceno- giamento nel grande muro di cemento e grafo Richard Peduzzi ha voluto costruire «lascia sul muro un buco triangolare per "Tristan und Isolde", una scena «senza spiega Peduzzi - come la posizione delle tempo». «Ho cercato di inventarmi un gambe femminili nel dipinto di Courbet: è mondo - dice - e ho indagato fra i miei ri- il grido di Isolde che va verso l’ eternità». cordi perchè questa scenografia doveva Chéreau ha cercato «di raccontarsi la avere il senso dell’eternità. Ho rivisto luo- storia dei due amanti», arrivando a conclughi di Napoli, ho ricordato una vecchia dere «che "amore" è un termine troppo fabbrica, il traghetto che mi portò da Por- debole per rappresentare il Tristano. Nel to Santo Stefano al Giglio, e anche un qua- secondo atto - spiega - i due si parlano e si parlano per cercare di dare un significato alla parola "amore" e alla fine si accorgono che questo termine non basta. Tornano a quello sguardo che si diedero al loro primo incontro, probabilmente 10 anni prima, quando lei lo salvò, dopo che lui aveva ucciso il suo promesso sposo. E l’amore, che dopo aver bevuto il figlio magico era carnale, diventa mentale, metafisico». Per comprendere come Wagner racconta tutto questo, secondo Daniel Barenboim, «bisogna considerare l’ambiguità dei personaggi. E il grande musicista ha trovato il modo migliore per rappresentare questa ambiguità, con il cromatismo: significa trovare la chiave musicale, ma fermarsi prima di risolverla. Con Tristano - confida Barenboim - ho imparato ad amare di più la complessità. Lo studio di Tristano ha cambiato la mia vita musicale». SOUDANT SUL PODIO, CONCERTO SINFONICO AL BELLINI Per la stagione del «Bellini» di Catania serata con il direttore Hubert Soudant (ore 21 di oggi e replica domani per il turno b alle 17,30) in programma sinfonie di Schubert e Brahms. E’ molto noto quanto sia stata lento il cammino di Brahms verso l’impiego più completo dell’orchestra, accostandosi a questa poco per volta, così da arrivare al completamento della «Prima Sinfonia in do minore» a 43 anni. E del resto il numero di catalogo della partitura - opus 68 - la dice assai lunga in merito, quasi che l’Amburghese frenasse questo suo passaggio creativo verso la forma orchestrale per eccellenza. Né appare di poco conto che abbia impiegato circa 21 anni per licenziare il lavoro. Insomma procedette con i proverbiali piedi di piombo. Sia gli estimatori che i detrattori di Brahms definiscono questa sontuosa pagina la «Decima Sinfonia» di Beethoven, per via del motivo cantabile potendo in certo qual modo ricordare il tema dello schilleriano «Inno alla gioia» della «Nona».I tre tromboni previsti in partitura intervengono solo nel solenne finale (ni.ga.) FRANCESCO BRANCATI Clooney sarà Licio Gelli Un film. «Venduti i diritti alla Sony» dice il «venerabile». «L’attore è il più bravo» ROMA. Tutto vero: è in preparazione un film su Licio Gelli con George Clooney protagonista. Gelli, da Villa Wanda, conferma: «Ho firmato un contratto con la Sony per un film su di me, sulla mia vita». Ma dice anche qualcosa di più: «Ho venduto alla Sony la disponibilità totale, completa, intera dei diritti sulla mia immagine, anche per altri eventuali lavori». Se volessero fare a Broadway un musical su Gelli, potrebbero. Unica clausola la supervisione di Gelli stesso e del suo avvocato Raffaello Giorgetti sui testi. Il film, conferma Gelli, sarà interpretato da George Clooney e Stanley Tucci, sarà scritto da David Black e diretto da Olivier Dahan, regista tra l’altro della biografia di Edith Piaf. «Mi hanno mandato un contratto molto cavilloso spiega Gelli - dove c’erano alcune questioni che non mi stavano bene: l’ho corretto, glielo abbiamo rimandato indietro ed già tornato via e-mail. Tra le condizioni c’è che devo esaminare la sceneggiatura e la devo approvare». «Certamente - continua - Clooney lo dovranno invecchiare notevolmente se sarà lui ad impersonarmi anche da vecchio. Quando ero giovane anch’io potevo avere in certo qual modo il fisico che ha lui. Quindi lo dovranno invecchiare e ci vorrà molto, molto trucco. Nonostante i miei 88 anni però sono soddisfatto perchè per lo meno sono indipendente, e quella materia grigia che abbiamo è rimasta talmente grigia che non mi dà alcun fastidio scrivere. Se conosco Clooney? Non personalmente ma ho visto i suoi film: è uno dei più bravi, uno che ha caratteristiche particolari, che attira l’attenzione di tutti. Un professionista, uno dei grandi». Il film, dice Gelli, «sarà girato gran parte negli Stati Uniti in lingua inglese. David Black, lo sceneggiatore, dovrebbe venire in Italia prima di Natale per stare qualche giorno con me e prendere nota di alcune cose per inserirle nella sceneggiatura: il mio comportamento quando parlo, ad esempio, o eventuali tic. Poi gli americani torneranno a gennaio. Sono stati già all’Archivio di Stato di Pistoia dove hanno preso tanto materiale su di me da cui dovranno estrapolare molte cose. Altre le dovranno chiedere ancora a me e molti spunti li potranno trarre dal libro di Aldo Mola "Gelli e la P2 tra cronaca e storia" che tra poco sarà in libreria. Volendo, su di me è stata scritta anche una tesi di laurea, discussa all’ Università di Roma La Sapienza il 2 novembre scorso, dal titolo "Licio Gelli, dalla scrittura narrativa a quella giornalistica". Solo una piccola parte del film, dice Gelli, sarà girata in Italia: «A villa Wanda prenderanno delle immagini altre le prenderanno al Molino di Pistoia, dove sono nato, e che ora il Comune ha trasformato in Asilo». FRANCESCO NORCI «ALTRE SCENE». A Catania Pippo Delbono con il suo nuovo spettacolo «Io, ragazzo di giugno» CATANIA. Debutta alle 21, al Centro Zo, per "Altre Scene", "Racconti di Giugno" di e con Pippo Delbono, coordinamento registico di Pepe Robledo. In replica domani. Teatro che corre sul binario della vita, danza viscerale del corpo e dell’anima, genio poetico: Pippo Del Bono. Attore, autore, regista, cineasta, osannato e acclamato in tutto il mondo, arriva a Catania al Centro delle culture Zo, per la rassegna " Altre Scene", oggi e domani con il suo straordinario monologo "Racconti di Giugno". Interprete chiave della scena teatrale contemporanea, decisamente fuori del coro, con coerenza e onestà intellettuale, propone la sua cifra artistica unica, contraddistinta dalla capacità di trasformare gesti e parole in modo lirico e inimitabile.Sempre con verità, sempre in zone e corridoi dell’anima inesplorati, sempre in prima linea. Pippo angelo e demone, tenero e brusco. Pippo che nei suoi spettacoli piange, ride, balla, canta, ti sferra un pugno allo stomaco e ti accarezza fino a curarti il dolore. Pippo e la sua straordinaria compagnia: Pepe, Bobò, Gustavo, Lucia…Pippo che fa la rivoluzione armato d’amore. Pippo di " .27 Pippo Delbono Gente di Plastica", " Il Silenzio", " Urlo", " Questo buio feroce", " Obra maestra".Racconti di giugno" è un incontro con l’autore, monologo autobiografico, antologia dei suoi spettacoli, da non perdere, un viaggio intimo e curativo con un gran fabulatore. Un tavolino, una seggiola, un uomo senza veli, pudore, ipocrisia, a ruota libera. Questo ragazzo del "59", invade la scena, trasportandoci attraverso la narrazione della sua vita, in un continuo andirivieni tra passato e presente, nei meandri più segreti della sua anima: intenso, diretto, generoso. Al cellulare da Modena, dove sta per festeggiare il decennale del suo spettacolo cult "Barboni", è allegro, battagliero come sempre: «Sono felice di tornare a Catania, terra di frontiera, spirito sofferente ma pulsante. Racconti di giugno è un incontro con me stesso, non a caso prima d’ogni replica, mi isolo, in silenzio, mi ascolto. Sono nato nel mese di giugno, una data fatidica. Gli eventi, le coincidenze, gli incontri più significativi mi accadono da sempre in quel periodo». Lei spesso cita Artaud: «Non riesco a fare un opera se non mi contamina la vita»: un binomio per necessità? «Certo, in un mondo superficiale, dai valori frullati, dove accettiamo inermi dittature e abusi, metto sotto il naso della gente quello che sono nudo e crudo. Un teatro insieme, uno vicino all’altro, fisicamente ed emotivamente sovrapposti. Progetti futuri? Un calendario pieno zeppo di date fino al 2010, sono reduce da una tournée in Giappone e Argentina. A gennaio torno a Parigi, la mia seconda casa. Racconti di giugno, è diventato un libro, di imminente uscita, grazie a loro». FRANCESCA MOTTA GEORGE CLOONEY OGGI “IN ESCLUSIVA” al cinema KING