Benvenuti al Sud - Bcc San Marzano di San Giuseppe

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Benvenuti al Sud - Bcc San Marzano di San Giuseppe
NOVEMBRE 2011 - ANNO VIII - N° 3
1861 > 2011 > >
150° anniversario Unità d’Italia
Benvenuti al Sud
•Il TFF 2011
in formato
extra-large
•Boeing:
il territorio
prende il volo
•Agricoltura:
ecco come
sta cambiando
38Musica
21 Vantaggi
2 Editoriale
Convenzione a 4 Stelle
Benvenuti al Sud:
a Mezzogiorno fa caldo
23Trading
3 Bisogna salvare i giovani del Sud
4 Speciale TFF
Genova vince le Universiadi 2011
Il Taranto Finanza Forum è diventato
extra-large
8 La crisi non è passata. Ma, per il
futuro, occorre cogliere i timidi
segnali positivi
del tunnel?
binomio vincente per la crescita
comune
12 Gal Colline Joniche e BCC
L’Etica, unica leva per contrastare
la crisi
Rivestiamo d’Oro il nostro domani!
Il futuro costruito con la tradizione
Buongiorno BancaImpresa. Ecco
il sostegno alle aziende di Iccrea
Holding
20Prevenzione
Una buona visita può allungare la
vista
Hanno collaborato
Pietro Alighieri
Piero Aresta
Novembre 2011 - Anno VIII - N° 3 Silvia Bertero
Nick Brough
Marcello Bruni
Periodico di economia,
Gianluca Buemi
cultura e sociale
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di Taranto numero 247/2004
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raccontata nessuno.
Eugenio Benetazzo conquista
Taranto con “Era il mio Paese”
L’UE e l’IGP per la nostra uva
da tavola.Il comparto merita lo
scatto vincente
28Costruire modelli competitivi per
16 Approfondimento
19 La novità
dell’industria aeronautica pugliese
18 Investimenti
Valutazioni immobiliari, ecco
le linee guida
31 La cerimonia
Celebrato il 20° Anniversario del
GRUPAER
32Formazione
CSI: realtà o fantasia?
Il lungo Nastro Rosa
Gherardo Colombo e gli
studenti: dialogo sulla legalità
41 Ambiente
La crisi così come non l’ha mai
30Il convegno
San Marzano insieme per
rilanciare il territorio con il TFF
Boeing, forza trainante
39L’incontro
La Festa degli Alberi: così i
bambini diventano protagonisti
del verde pubblico
42Cultura
Il Caso-Mignogna raccontato
dalla penna di Valerio Lisi
45L’iniziativa
A Taranto la Notte è Panna
46Editoria
vincere le sfide moderne
14 L’Azienda
26Focus
10Giovani e Taranto Finanza Forum,
24L’evento
9 Quando le imprese vedranno la fine
per i Clienti
Dalla nostra Terra alla
conquista dell’Italia. Ecco il
successo dell’Elohim Gospel
Choir
BCC San Marzano per la
Cultura: ecco i Quaderni de
L’Arengo
47 Normativa
Se il ravvedimento è sprint
diventa operoso
48Comunicazione
Don Matteo porta la BCC in
prima serata su Rai 1
33Prevenzione
35Il festival
NOVEMBRE 2011 - ANNO VIII - N° 3
Omaggio a Giovanni Paisiello
Buon Compleanno, Anffas
36La ricorrenza
37 Solidarietà
1861 > 2011 > >
150° anniversario Unità d’Italia
È arrivato un treno carico di
Carità
Foto
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Benvenuti al Sud
•Il TFF 2011
in formato
extra-large
•Boeing:
il territorio
prende il volo
•Agricoltura:
ecco come
sta cambiando
San Marzano di San Giuseppe
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ecologica
1
Editoriale
• Francesco Cavallo
Benvenuti al Sud:
a Mezzogiorno
fa caldo
B
È il momento
delle scelte.
Occorre rimodellare
progetti e strategie,
lasciando spazio ad
un pragmatismo
senza precedenti.
Solo così
si potrà segnare
un’inversione
di tendenza in un
Sud sempre più
Meridione e in
un’Italia sempre più
a Sud nel mondo
2
envenuti al Sud, recita la copertina
di questo numero di Sportello Aperto. E’ un messaggio, questo, che negli ultimi mesi – come BCC San Marzano
di San Giuseppe – abbiamo ripetuto molto
spesso. E al quale vogliamo dare almeno
una doppia valenza. La prima, legata essenzialmente al nostro modo di fare Banca
Locale, orientata all’operosità e all’accoglienza come, del resto, la Gente di questo
nostro Sud. Abbiamo avuto modo di salutare con affetto i tantissimi partecipanti
al nostro ultimo Taranto Finanza Forum:
giovani, meno giovani, relatori, rappresentanti delle diverse e prestigiose società. A
loro abbiamo tributato un messaggio col
cuore, mettendo in evidenza impegno e
professionalità nell’accoglienza e cercando
di promuovere al meglio il nostro territorio
insieme a tanti volontari che con passione
si impegnano giorno dopo giorno con il loro
lavoro quotidiano per rilanciare il Marchio
Sud, Puglia, Jonio, all’interno dei circuiti.
Ecco, questo è il primo senso del messaggio.
Il secondo, lo rivolgiamo a quanti con risolutezza e abnegazione lavorano senza
risparmiare energie e risorse al rilancio
di questo nostro Sud. Abbiamo, tutti e
nessuno escluso, il dovere di scommettere
sul futuro. Noi lo abbiam fatto mettendo
in vetrina la parte migliore del territorio,
quella che non si arrende, che vuole contare e non ha paura di esporsi. La stessa cosa
chiediamo, mentre scorrono titoli senza
precedenti sulla recessione, a quanti hanno
ruoli e compiti ben definiti. A quanti hanno, per delega o elezione, competenze sulle
scelte e i progetti. E’ il momento di agire,
di non fermarsi a guardare al passato. Ma,
soprattutto, è il momento di non distrarsi.
Occorre riprogettare il futuro, rimodulare
le scelte, ridisegnare progetti. Occorre farlo in fretta e senza perdersi in rivoli inutili.
Fino a qualche tempo fa la politica del “tiriamo a campare”, poteva essere tollerata.
Oggi non più. Il Sud, i suoi giovani, le sue
imprese, le sue famiglie, ha bisogno di risposte chiare e modelli coerenti. Ha bisogno di esempi positivi da seguire e di buone
pratiche, coerenti, etiche e tese al rilancio
concreto. In un contesto in cui l’Italia continua ad assomigliare sempre più a un Sud,
il Mezzogiorno, la Puglia in particolare ha
l’obbligo di invertire rotte e tendenze. Abbiamo potenzialità, numeri e intelligenze.
C’è bisogno solo di volontà che, mi sembra,
sia quell’elemento mancato fino ad oggi.
• Emanuele di Palma
Bisogna
salvare
i giovani
del Sud
R
iflessioni a margine della quinta
edizione del Taranto Finanza Forum. L’evento è stato caratterizzato da un notevole successo di partecipanti
e dalla trattazione – in assoluta libertà
da esperti di diverse scuole di pensiero - di
argomenti, nell’ambito dei numerosi workshop, di stringente attualità economica
e finanziaria. Ne è scaturito un dibattito
serrato che ha destato interesse e curiosità. I numerosi giovani presenti, per lo più
universitari e neolaureati, hanno avuto
modo di confrontarsi con esperti in materie economiche e finanziarie dando luogo
ad interessanti contraddittori. Ho notato,
tra i tanti, giovani motivati desiderosi di
impegnarsi nel mondo del lavoro. Mi sono
chiesto: come faremo a soddisfare questa
grande richiesta di lavoro qualificato?
Quali aziende del territorio potranno assorbire un tale numero di laureati in economia e diritto? Cosa succederà a molti
di loro, spesso i migliori? La risposta me
la sono data il 27 e 28 ottobre durante la
mia visita al Trading Online Expo presso
la Borsa di Milano, rassegna simile al nostro TFF. Intrattenendomi con i responsabili delle società presenti, ho notato che la
Tra le colpe della
classe dirigente del
Sud Italia vi è, oltre
ad aver consentito
il saccheggio del
nostro territorio da
parte delle grandi
aziende, anche quella
di aver favorito
l’emigrazione
delle migliori
intelligenze locali
maggior parte degli interlocutori, quadri
intermedi e top manager di primari gruppi
internazionali erano di origini meridionali, in grande parte pugliesi. Per lo più si
trattava di giovani del Sud che, dopo aver
conseguito brillanti lauree in economia,
non avendo avuto occasione di lavoro nella loro terra, hanno cominciato a lavorare
per aziende del nord Italia ed europee, in
massima parte francesi ed inglesi. In loro
ho sentito viva la nostalgia per la loro terra, per le vecchie amicizie, per le tradizioni. In una parola: per le loro origini. Ma
passato il momento del ricordo, ho visto in
loro giovani, preparati, motivati, determinati, con una grande voglia di farsi valere
e dimostrare le proprie capacità. Coscienti
che il sacrificio di essere lontani dai propri
cari e dalla propria terra dovesse, in parte,
essere ripagato dal successo nel mondo del
lavoro. Tornato a Taranto, ho esaminato
qualche dato e ho visto che solo a Milano
lavorano circa 100mila pugliesi; 500mila
in tutta la Lombardia. Un numero enorme rappresentato sì da tanta validissima
manodopera (operai, camerieri, artigiani,
tassisti, etc.) ma anche da una grande parte di classe dirigente (operatori finanziari,
grandi commercianti, industriali, magistrati, avvocati, medici, ingegneri, etc).
Ho avuto la conferma che, tra le enormi
e diffuse colpe della classe dirigente del
Sud Italia vi è, oltre ad aver consentito il
saccheggio del nostro territorio da parte
delle grandi aziende del Nord Italia, anche
quella di aver favorito l’emigrazione delle
migliori intelligenze locali, non offrendo
possibilità di sviluppo economico e quindi
di occupazione anche intellettuale. Abbiamo assistito negli ultimi 30 anni allo
svuotamento dalle nostre città con l’allontanamento dei migliori giovani, delle intelligenze più pronte. Non vi è famiglia che
non abbia un proprio figlio o nipote laureato con il massimo dei voti che non lavori
in una azienda del Nord italia o all’estero.
E’ questa una responsabilità gravissima.
Mi auguro che il sacrificio di tante migliaia di nostri uomini che si fanno rispettare
ed apprezzare fuori dai territori di origine, sia da esempio per chi ha la fortuna di
lavorare qui, dov’è nato. E’ questo un appello che rivolgo per primi ai collaboratori
della BCC di San Marzano che lavorano
dove sono nati, che hanno avuto la fortuna di poter mettere le proprie energie al
servizio del proprio territorio. Pensando ai
loro coetanei che si sacrificano a migliaia
di chilometri da casa, tenendo alto ed onorando con il proprio lavoro la terra d’origine, dovranno moltiplicare il loro impegno
e dare lustro a se stessi e all’azienda per la
quale lavorano, certi che dal loro impegno
dipende anche la possibilità di rafforzare
la Banca e creare nuovi posti di lavoro che
strappino dall’orribile destino dell’emigrazione altri giovani meno fortunati.
3
Speciale TFF
La quinta edizione
dell’evento promosso
dalla nostra Banca
è durata tre giorni.
Fra le novità, l’inedita
Prima Notte Bianca
del Trading.
In campo una grande
rete di collaborazioni
territoriali
PRESENZE PRESTIGIOSE – Oltre ai
numerosi e qualificati relatori e
partecipanti, il TFF 2011 ha registrato
inedite presenze prestigiose come
quella del Direttore Generale di ICCREA
Holding, Francesco Mazzotti (in alto) con
il nostro Direttore Generale, e della terza
carica dello Stato, il Presidente della
Camera On. Gianfranco Fini (a lato), che
riceve un pumo in ceramica dal Presidente
Francesco Cavallo come segnale di buon
auspicio per il nostro Paese
Il Taranto
Finanza
Forum
è diventato
extra-large
D
ue giorni. E una notte. La
quinta edizione del Taranto
Finanza Forum è stata da record anche sui tempi, arricchiti da
un importante carico di novità, con
un obiettivo su tutti: quello di essere
sulla notizia, analizzando la crisi e gli
scenari, consigliando i risparmiatori
e presentando le novità dal mondo
della finanza, dell’economia e del trading. A puntare i riflettori sull’attuale
momento economico, sono stati 59
fra i più importanti esperti finanziari
internazionali e rappresentanti delle più prestigiose società italiane ed
estere. Oltre trenta le tavole rotonde,
le conferenze e gli incontri di didattica programmati all’interno dell’Histò
San Pietro sul Mar Piccolo, location
che ha ospitato la quinta edizione,
compressa negli spazi ma tuttavia
molto elegante. Per completare al meglio l’offerta del confronto, la BCC San
Marzano di San Giuseppe ha anche
allestito una tensostruttura aggiuntiva “PalaMezzanotte”, portando così
a tre le sale convegni (compresa una
trading room permanente) alle quali
si sono aggiunte due aule didattiche
tematiche, contenitori per affrontare le analisi dei mercati e le strategie
d’investimento; le novità dal mondo
del trading e social trading, future,
obbligazioni, forex, commodities opzioni, certificati, oro. E ancora: economia locale e globale: la collaborazione
con il GAL Colline Joniche ha aperto la
tre-giorni con il convegno “Economia
locale e reti territoriali”; quella con
Alumni Bocconi, ha concluso il TFF
sabato 1° ottobre con “La crisi economica globale e le imprese italiane: una
luce in fondo al tunnel?”, prima della
prestigiosa appendice con l’intervista di Marco Fratini (Caporedattore
Economia La7) al Presidente della Ca-
mera, On. Gianfranco Fini su “L’Italia che sarà”, nel corso della quale il
Presidente della Camera dei Deputati,
terza carica dello Stato, ha offerto alla
vasta, attenta e qualificata platea, la
propria visione sul futuro del Paese
alle prese con la fase di recessione globale. Ma il Taranto Finanza Forum,
non è solo ricerca degli investimenti
migliori e conoscenza. Rappresenta
un valido momento di confronto per i
nostri giovani. Anche quest’anno, infatti, all’interno dell’iniziativa, grazie
alla collaborazione con l’Università
di Bari-Taranto, gli studenti hanno
potuto vivere un particolare Job-Day
con gli esperti, al fine di comprendere
meglio se ci sono ancora margini occupazionali nei dei diversi segmenti
della finanza.
I CONFRONTI
Dibattiti accesi, analisi controverse e
momenti di frizione. Chi si aspettava un TFF all’insegna del “volemose
bene” è rimasto deluso. Nelle tantissime tavole rotonde che si sono srotolate, in evidenza molti punti di contatto
e posizioni differenti fra trader, analisti ed esperti. Particolarmente vivace
il confronto con gli universitari dove
un acclamato dagli oltre cento studenti universitari, Eugenio Benetazzo,
non le ha mandato a dire: «L’università italiana è completamente da riformare». Accompagnando tale affermazione con le cose che non vanno.
Ma, proprio nel cuore della finanza,
vale a dire nel PalaMezzanotte, i contrasti dialettici e i toni aspri dove si è
arrivati allo scontro fra due scuole di
pensiero. La prima vede la ragione e
l’analisi dei grafici prevalere su tutto
nella gestione del trading e dei risultati. La seconda, invece, indica come
quello psicologico il fattore predominante per conquistare business di
mercato. Una via intermedia è quella
proposta dall’americana eToro sbarcata in Italia proprio al Taranto Finanza Forum. La società punta molto
sul social trading e un aspetto etico
della conquista dei mercati.
LE NOVITÀ
Molte le novità emerse sotto il profilo
degli investimenti. La quotata Morningistar ha presentato in anteprima
il volume contenente i 500 migliori
fondi sui quali investire per cogliere
la ripresa. Particolarmente apprezzati gli interventi portati dagli esperti
dell’oro, i quali hanno evidenziato un
contributo di chiarezza su un argomento ostico prima della partecipazione al TFF. Ha sfondato la massima
soglia di attenzione, invece, il Forex.
Moltissimi i partecipanti giunti da
ogni parte d’Italia per cogliere gli
aspetti salienti di questo mercato
che sta sempre più appassionando i
trader. In coda alla seconda giornata
dei lavori, da segnalare le novità e i
riflessi sulla tassazione delle rendite
finanziarie. Il qualificato convegno
promosso dall’Ordine dei Dottori
Commercialisti ed esperti Contabili ha visto una nutrita presenza non
solo di tecnici ma anche di imprenditori e di quanti proprio dalla finanza
contano di trarre business. Per il Prof.
Nicola Bruni: «L’armonizzazione delle
rendite finanziarie è uno strumento
efficace che consente di equilibrare il
prelievo fiscale riducendo la tassazione sugli interessi rivenienti dai conti
correnti di corrispondenza e quindi
l’adeguamento dell’aliquota al 20%
della tassazione delle altre rendite finanziarie».
Speciale TFF
I NUMERI DELL’EVENTO
Ci sono molti modi per raccontare
un grande evento. La passione e la
professionalità nel costruirlo, l’ansia del
suo avvio, la tensione del percorso, il
sospiro finale. Stavolta, però, vogliamo
cominciare a raccontare il Taranto
Finanza Forum solo con i numeri.
Quegli stessi che l’hanno trasformato
in un grande evento. Ciò che è stato
possibile vedere nel corso della tregiorni sono: oltre 30 tavole rotonde
di confronto, sessioni formative e
informative, le sale in contemporanea,
le 2121 presenze frutto di un’attenzione
che il pubblico ha voluto riservate a
questo grande momento economicofinanziario, i 59 relatori istituzionali o
appartenenti alle principali società di
settore. Questi, invece, i numeri di ciò
che è stato monitorato e che etichettano
il TFF come un grande evento: 90
servizi televisivi; 34 ore di diretta
televisiva sui canali satellitari, analogici,
digitale terrestre e web; 90 minuti di
interviste curate da VideoLive; 124
articoli giornalistici accompagnati
da 17 richiami in prima pagina e 22
lanci d’agenzia; 204mila pagine web e
243.699 accessi al sito del TFF (al 10
ottobre scorso).
LE SOCIETÀ CHE HANNO
SCOMMESSO SUL TFF
Un numero di partner crescente in
quantità e qualità. Questo è il profilo
delle società che sono state vicine
al Taranto Finanza Forum 2011,
qualificandolo ulteriormente. Fastweb
e Boeing sono stati Partner principali.
Queste invece, le Società che saranno
presenti a Taranto: ActivTrades,
Admiral Markets, AFX Capital, Aureo
Gestioni, Banco Metalli Preziosi,
Barclays, BCC Vita, Borsa Italiana,
Borsa & Finanza, Credit Suisse, Deltoro
Holding, Deutsche Bank, Directa,
etf Securities, eToro, Euseco, FXCM,
KPMG, Milano Finanza, Morningstar,
RBS, Trading Library, TraderLink, UBS,
Unicredit, Videolive, Webank. Alle
società di settore, si sono affiancate
realtà d’eccellenza territoriale che
hanno voluto sostenere il progetto in
maniera diretta e a più livelli. Per tutti,
una finestra dettagliata all’interno
dell’apposita sezione Partner del
portale www.tfforum.it.
IL TFF A BANDA LARGA
GRAZIE A FASTWEB
Grazie a Fastweb, Top Sponsor del TFF
2011, tutta l’operatività e le transazioni
sui mercati internazionali, a partire
dalla Notte Bianca del Trading, sono
state garantite dalla Banda Larga
Fastweb. «Siamo orgogliosi di poter
offrire la nostra tecnologia al Taranto
Finanza Forum diventato, in pochi
anni, uno degli appuntamenti più
importanti per gli operatori del
settore – spiega Claudio Pellegrini,
Responsabile Finance di FASTWEB -.
La banda larga veloce, performante
e sicura è strategica nei mercati
finanziari e, FASTWEB, grazie alla
qualità della sua rete, è uno dei partner
più accreditati in questo settore».
ANALISI DEI MERCATI
E STRATEGIE
D’INVESTIMENTO
Il venerdì del TFF si è confermato
ancora una volta quale esclusiva
giornata non-stop per comprendere i
nuovi scenari e scegliere le opzioni più
interessanti sulle quali far confluire
i risparmi e gli investimenti, ma
anche per operare in tempo reale sui
mercati con le più innovative strategie
di trading. Due sale conferenze e
una trading room in contemporane;
un’ampia area espositiva all’interno
della quale incontrare i rappresentanti
delle più prestigiose società finanziarie:
40 relatori; 28 sessioni informative,
di confronto e didattica. Nella foto, la
tavola rotonda modera da Maurizio
Mazziero con Luca Ramponi, Massimo
Siano, Eugenio Benetazzo e Paolo Dal
Negro.
NOTTE BIANCA
DEL TRADING
FELICI E PREMIATI
CON IL RISK STOCK
EXCHANGE
Anche quest’anno i partecipanti
al TFF hanno potuto concorrere
alla composizione del personale
fantaportafoglio della finanza. Il RSE
è diventato ancora più avvincente
grazie alla lista di trenta titoli
selezionati sui mercati mondiali. La
miglior performance è stata quella
di Enrico Orlando (da Taranto), che
ha composto così il proprio paniere:
long per le azioni Enel, Eni, Generali,
Intesa San Paolo, STM, Unicredit,
Coca Cola (Usa); long sul Forex per il
cambio Euro-Dollaro Americano; long
per il Gas Naturale (Materie Prime) e
short per il Succo d’Arancia (sempre
Materie Prime). La performance gli è
valsa il primo premio: un I-Pad (donato
da Info System). Secondo posto per il
tarantino Giovanni Bengiovanni (TV
LCD offerto da Effegivision); terzo per
Maria Penitente da Potenza che vince
un week-end per due persone al Resort
Il Gabbiano (offerto dalla direzione
della struttura alberghiera); quarto
posto Francesco Checchi da Bari, che
vince un abbonamento a PanoramaEconomy (offerto da Mondadori).
Ultimo posto, ma particolarmente
felice, Salvatore Calò da Torre
Santa Susanna.
Per lui un I-Phone (offerto da 3 Store
Mignini, Taranto).
Per la prima volta al mondo i trader
hanno celebrano i mercati in un
happening globale fra le piazze
americane e asiatiche. Una cavalcata
alla scoperta dei nuovi mondi e dei
nuovi scenari. Mentre in Italia calava
la notte, un microcosmo di temerari
ha sfidato l'evoluzione dei mercati,
dalle valute alle materie prime.
Sullo sfondo, una grande festa che
promuove il Marchio del Territorio
esaltandone gusti, sapori, profumi
grazie alla collaborazione con il GAL
Colline Joniche. All'interno della Notte
Bianca del Trading: Taranta Trading,
proiezione "Il Signor H" (il film corto
sulla crisi economica prodotto dalla
BCC San Marzano di San Giuseppe e
interpretato da Alessandro Haber),
Trading e Orecchiette (degustazione
di prodotti tipici), "I Mille Volti della
Crisi" (Mostra Fotografica sulla crisi
economico-finanziaria) e, nel cuore
della notte, cornetti caldi e caffè per gli
eroi.
IL CUORE D’ORO
DI BERLINZANI
E ALDROVANDI
Era uno fra gli eventi maggiormente
attesi del TFF 2011. E la Notte Bianca
del Trading non ha deluso le attese.
Oltre sessanta i trader partecipanti
per la cavalcata sui mercati americani
e asiatici, coordinata da Gianni
Carbotti. L’evento, senza precedenti
a livello mondiale, si è protratto fino
alle tre del mattino consentendo
ai top trader, Saverio Berlinzani e
Alessandro Aldrovandi, di raccogliere
in poche ore oltre duecento euro di
guadagno sui mercati asiatici. La cifra,
insieme a quanto raccolto nei giorni
precedenti, è stata donata all’ABIO
Taranto per l’acquisto dello spirometro
per la prevenzione delle patologie
respiratorie.
SOCIAL PARTNER ABIO
Il TFF 2011 ha sorriso ai bimbi. Social
Partner dell’iniziativa, infatti, è stata
l’Associazione ABIO (Associazione per
il Bambino in Ospedale) rappresentata
oltre che dalla sezione ionica, dalla
prestigiosa presenza della segretaria
nazionale Regina Sironi (nella foto
con Deborah Cinquepalmi della
sezione di Taranto). Nel corso della
tre-giorni è stata promossa una vera e
propria gara a sostegno della sezione
ionica del sodalizio, impegnata verso
il miglioramento delle condizioni di
degenza dei bambini ricoverati. La
raccolta benefica è stata orientata
in modo preminente all’acquisto di
uno spirometro (apparecchio per
sindromi respiratorie) da consegnare
all’Ospedale SS. Annunziata di Taranto.
Speciale TFF
Oltre cinquanta esperti
provenienti da tutto il
mondo sono pressoché
concordi sugli scenari
della recessione. Ecco
la chiave giusta per
interpretare il futuro
ALUMNI IN CATTEDRA – Un momento della conferenza programmata da Alumni Bocconi
all’interno del TFF 2011. Da sinistra: il nostro Direttore Generale; Denny De Angelis (Cattedra
Aidaf Bocconi); Francesco Cometa (Responsabile Alumni Bocconi); Corrado Aprico (Partner
PriceWaterHouse&Coopers); Christian Chizzoli (Membro CdA Cassa Depositi e Prestiti)
La crisi non è passata.
Ma, per il futuro,
occorre cogliere
i timidi segnali positivi
L
a crisi non è finita. Tuttavia
c’è qualche spiraglio di ripresa
che va assecondato. E’ questo
il messaggio che emerge dal TFF, il
nostro evento di economia e finanza
che ha richiamato molti partecipanti,
le principali società economiche finanziarie internazionali e i principali
esperti provenienti da tutto il mondo
che, oltre a leggere l’evoluzione della
recessione, hanno offerto anche chiavi di lettura e prospettive.
IL LINGUAGGIO
DELLA CRISI
Come quella che illustra senza tanti giri di parole Massimo Siano, responsabile del mercato italiano della
londinese ETF Securities «Se pensate
che la parola crescita sia cancellata dal
dizionario italiano, francese, tedesco,
inglese e spagnolo, provvedete a fare
scorte di oro», la situazione attuale
rimane critica. E’ questo il pensiero
di Nicola Francia, numero uno degli
strumenti quotati Italia di Royal Bank
of Scotland: «Il mercato rimane molto
volatile a causa delle incertezze dei governi europei. Contestualmente, però,
si stanno creando le giuste condizioni
per la ripresa». Linea condivisa anche
da Gabriele Vedani, direttore generale
Italia dell’americana FXCM: «Estremo
pessimismo per una situazione che richiede interventi urgenti più radicali
di quelli attuati. L’unico ottimismo è
dato dalla presa di coscienza, finalmente, delle autorità internazionali». Vede nero l’economista Eugenio
Benetazzo: «Al momento non ci sono
i presupposti per uscire dal tunnel.
L’unica strada per una timida ripresa
può essere segnata solo ed esclusivamente da misure drastiche senza le
quali il futuro si annuncia particolarmente negativo». Una delle chiavi più
incisive della giornata è stata offerta
da Morningstar Italy che, dall’alto
dell’osservatorio in oltre 20 Paesi,
dice: «I mercati mondiali continuano
ad essere molto nervosi e volatili. Gli
operatori continuano a guardare in
Europa per capire quando e come la
politica porterà l’unione fuori dalla
crisi. Il crollo dell’Europa rallenterebbe anche gli USA poiché l’Europa è il
principale acquirente di beni e servizi USA. Dal punto di vista operativo,
conviene essere cauti, diversificare e
puntare sui titoli con alto dividendo».
CORSA ALL’ORO
Spunto importante, per impattare la
crisi e cercare di gestire al meglio il
futuro, è arrivato nella seconda tavola
rotonda, in cui al centro dell’attenzio-
ne è stato l’oro, considerato sempre
più un asset rifugio per eccellenza.
Lorenzo Mercatali di Banco Metalli Preziosi ha sottolineato: «Perché
continua a salire il prezzo dell’oro?
Semplicemente perché i risparmiatori
hanno compreso che fra gli investimenti è l’unico bene prezioso capace
di apprezzarsi anche in momenti di
crisi, quale quello attuale. Per avere
un’idea pratica del valore dell’oro, che
non è dato dal suo prezzo, ma dal suo
potere di acquisto: con un’oncia d’oro
nel 1929 si acquistava un abito sartoriale, dopo oltre 80 anni con la stessa
oncia si acquista il medesimo abito
sartoriale, mentre ci vorrebbero 75
volte in più di denaro per comprare lo
stesso vestito a pari prezzo.
Tra 20 anni verosimilmente avremo
lo stesso equilibrio, ma il prezzo di
All’interrogativo
ha dato una risposta il
convegno promosso da
Alumni Bocconi
all’interno del TFF 2011.
Docenti, manager ed
esperti per un confronto
a tutto campo
Q
uando le imprese italiane riusciranno a superare la crisi? L’interrogativo, pesante,
è stato al centro dell’ultima giornata della quinta edizione del Taranto Finanza Forum. All’interno di un
gremito PalaMezzanotte, l’Alumni
Bocconi, l’associazione che raccoglie
le esperienze della celebre università
milanese, è stata protagonista della
tavola rotonda “La crisi economica e
le imprese italiane: una luce in fondo
al tunnel?”. Moderato dal giornalista
di Panorama Economy, Andrea Telara, l’appuntamento ha messo a fuoco
le criticità del sistema imprenditoria-
un abito sarà salito di svariate volte
rispetto a quello attuale, in qualsiasi
altra valuta».
ri richiede certezze soprattutto nella
tecnologia, da sempre elemento primario ma oggi ineludibile».
COME CAMBIA
IL TRADING
TFF E UNIVERSITÀ
«La continua oscillazione dei mercati – ha spiegato l’Ing. Mario Fabbri,
Amministratore Delegato di Directa
– costringe i trader ad essere sempre
più “sul pezzo” per definire le proprie
strategie. Le società, e Directa ne è un
esempio, sono orientate sempre più al
rilascio di servizi. In sintesi quello che
Directa ha fatto è creare un servizio
della massima qualità sulla misura di
una piccola frazione di pubblico ma
molto esigente. Un obiettivo ambizioso ma realizzabile, restando sempre
ben focalizzati sul proprio target. Lo
stress continuo dei mercati finanzia-
Nel corso della giornata clou, fra le oltre trenta tavole rotonde, particolarmente intenso anche il confronto fra
gli studenti universitari della Facoltà
di Economia di Taranto e gli esperti
del TFF, alla presenza del Preside di
Facoltà, Prof. Bruno Notarnicola. «E’
un momento particolarmente difficile – commenta il Preside -. Una fase
che richiede impegno particolare per
i nostri ragazzi. Non si può perdere
altro tempo. La facoltà ha l’obbligo
di creare collegamenti con il mondo
del lavoro, orientando la ricerca verso
un’adeguata formazione, ed è quello
che noi stiamo facendo».
Quando
le imprese
vedranno la
fine del tunnel?
le italiano ponendo un accento particolarmente approfondito su quelle
meridionali e pugliesi. Per Francesco
Cometa, Area Leader dell’Alumni Bocconi in Puglia, «è il momento di accelerare in maniera razionale sui possibili
sviluppi della crisi, solo così si riuscirà a trovare una via d’uscita». E’ stato
questo il primo passo che ha aperto
una serie di interventi tecnici capaci
di tracciare la strada della ripresa, che
però, per il momento, rimane solo sulla carta. Il primo tassello è stato posto
da Cristian Chizzoli, componente del
Consiglio d’Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. «Ci troviamo
di fronte ad un’eccessiva richiesta di
liquidità da parte delle aziende – ha
detto – a fronte di una disponibilità sempre maggiormente contratta.
Una delle soluzioni, soprattutto per
le PMI, è quella di guardare con interesse a tre linee di intervento che
passano proprio dalla Cassa Depositi
e Prestiti e attraverso i canali del sistema bancario tradizionale: un plafond specifico, un fondo per l’internazionalizzazione e un fondo strategico
che guardi anche all’equity». Ma, se
questa è una soluzione, il cancro delle
imprese lo ha profilato Denny De Angelis, esperto di strategie aziendali e
Speciale TFF
docente Bocconi, cattedra AIdAF
aziende familiari: «Il modello economico italiano è arretrato poiché
è composto in maggior parte da
aziende a conduzione familiare
arroccate in metodologie superate. Per uscire da questo stallo occorre scommettere sul ricambio
generazionale, su una maggiore
managerializzazione e governance». Sull’eterno conflitto bancheimprese si è soffermato invece
Corrado Aprico, Partner Pricewaterhouse & Coopers: «La crisi perdurante e una nuova ondata di
recessione – ha detto – ripropongono un tema vecchio quanto il
mondo. Spesso si enfatizzano le
responsabilità delle banche, ma
occorre una mano reciproca per
emergere. Non è più sufficiente
accampare l’alibi della stretta creditizia. Le imprese che vedranno
per prime la fine del tunnel sono
quelle in grado di crescere per posizionarsi sui mercati internazionali emergenti ad alto potenziale.
Prima riusciranno ad essere competitive, prima potranno porsi
come punto di riferimento per la
ripresa». A portare un caso diretto
di esperienza aziendale capace di
superare la crisi con investimenti
e tecnologia è stato Marcello Bruni, manager della comunicazione
in Europa di Boeing. Il colosso aeronautico, proprio nel cuore della
crisi ha dato alla luce una serie di
importanti novità. «Tecnologia
ai massimi livelli, avanguardia e
centri di elevata specializzazione
– ha detto Bruni – rappresentano
per Boeing un punto di partenza
importante. L’esperienza che ci
sentiamo di trasmettere al Taranto Finanza Forum è un segnale
positivo per tutti: si può crescere
anche durante un’aspra fase di recessione».
• Fabio Palazzo
LARGO AI GIOVANI – I giovani protagonisti del futuro dell’economia
e della finanza. In alto: un momento de “L’Università incontra il TFF”
coordinato dalla Docente Manuela Massari e che ha visto la presenza
del Preside di Facoltà, Prof. Bruno Notarnicola
Giovani e Taranto
Finanza Forum,
binomio vincente
per la crescita co
L
a quinta edizione del Taranto
Finanza Forum si è appena conclusa. Fin dalle prime ore della manifestazione, se non dai primi
preparativi, si è avuta la sensazione
di partecipare ad un vero e proprio
“evento”. Chiamarlo diversamente
sarebbe stato certamente riduttivo:
due aule didattiche, il PalaMezzanotte, un’area espositiva, importanti nomi della finanza, grossi marchi
e partner, una location d’eccezione
hanno trasformato il giovane ed acerbo forum degli anni precedenti in un
appuntamento irrinunciabile, il più
importante del meridione, talmente
forte e robusto da calamitare visitatori non soltanto da tutta la Puglia e
dalle regioni limitrofe, ma anche dalle
lontane province del Nord, già abituate ad eventi di grossa caratura. E’ questa la sorpresa più piacevole: anche
tra i due mari qualcosa riesce ad avere
successo; su giornali, siti, televisioni
si scrive e si parla non di una notizia
di cronaca nera, né di gravissimi problemi ambientali ed occupazionali, né
del caldo torrido: si parla del Taranto
Finanza Forum! Confrontandomi con
studenti universitari della comunità
ionica (di cui ho fatto parte in qualità di rappresentante per diversi anni)
che hanno partecipato all’evento,
ho potuto raccogliere pareri e vorrei
trasferirveli come feedback: alcune
criticità (punti di partenza per modificare costruttivamente le prossime edizioni) e tanti pareri positivi.
Oltre 130 studenti si sono avvicinati
non soltanto per alcune dinamiche didattiche (colmare attività con crediti
formativi riconosciuti in determinate
manifestazioni) ma perché fortemente interessati al loro mondo in qualità
di laureandi in Economia. Gli studenti, felici di aver incontrato volti noti,
o
Le riflessioni
di Fabio Palazzo,
studente universitario
che, grazie alle
Universiadi di Directa,
e allo stage in
BCC San Marzano
ha potuto vivere
dall’interno l’evento
e
omune
di aver ascoltato importanti dibattiti
e di aver interagito con i numerosi
partner presenti nell’area espositiva, hanno promosso a pieni voti e
con lode il TFF 2011. Hanno gradito
la flessibilità dell’evento e la possibilità di decidere arbitrariamente a
quale dibattito o conferenza partecipare consultando la programmazione
fornita. Sono stati entusiasti di aver
appreso concretamente nozioni che
solitamente rimanevano congelate su
appunti e manuali universitari. Tutti
condividono l’opinione per la quale
l’ospitalità è stata delle migliori così
come i servizi offerti durante il forum.
A mio modo di vedere, è stato apprezzabile l’impegno dell’organizzazione
nel far emergere la nostra provincia
alla ribalta nazionale creando, oltretutto, una sinergia con le imprese
locali per la conoscenza di prodotti
enogastronomici nostrani. L’idea non
può essere che vincente: molto spesso imprenditori ed istituzioni si sono
dimostrati “statici” di fronte a determinate opportunità, piegandosi a
dinamiche politiche sia regionali che
nazionali in vari settori che sarebbero
potuti essere specifici ed importanti
per la nostra zona; quello che capita
spesso, oltremodo, è l’inefficacia a
“riuscire a vendere” il nostro territorio, “arte” ben svolta dai nostri cugini
salentini e baresi. L’evento realizzato
dalla vostra organizzazione è andato
completamente controtendenza rispetto a queste “pratiche” negative
ricorrenti nella nostra amata città e
provincia, pertanto mi preme ringraziavi fortemente per ciò che avete fatto, per l’impegno, per il lavoro di mesi
e mesi e mi auguro che lo stesso evento sia riproposto nei prossimi anni
con la stessa formula vincente, continuando ad interagire col territorio e
soprattutto con noi giovani, facendo
crescere così noi insieme alla nostra…
alla vostra terra! Le idee, l’impegno
ed i giovani sono le uniche armi che
possiamo ancora utilizzare per risollevare la nostra provincia da una forte
depressione, non dovuta, purtroppo,
unicamente a cause di carattere nazionale ed internazionale.
Un ultimo pensiero, ma non per importanza, va a tutti i collaboratori di
cui la vostra organizzazione si è avvalsa, sia a livello direzionale che operativo: un particolare ringraziamento a
chi ha lavorato dietro le quinte e a chi
lo ha fatto in prima linea supportando
relatori e i tantissimi visitatori, sempre con garbo, gentilezza, disponibilità e simpatia; a tutti coloro che hanno
lavorato instancabilmente; a quelli
che hanno diffuso la propria arte; a
coloro che hanno condiviso il proprio
sapere e la propria conoscenza; a coloro che da sempre sono impegnati nella beneficenza e nella solidarietà. Arrivederci al TFF 2012, sono certo che
la comunità studentesca ionica non
farà mancare la propria presenza!
11
Speciale TFF
• Antonella Millarte
Gal Colline Joniche e
BCC San Marzano
insieme per rilanciare
il territorio con il TFF
«C
’è un turismo che cresce
di appena il 4%, quello
tradizionale estivo e c’è
un altro turismo, quello verso le zone
rurali, che fa registrare un + 13%. Un
incremento a due cifre che, nell’attuale congiuntura economica, vale doppio». Antonio Prota, presidente del
GAL Colline Joniche, evidenzia questi
valori in qualità di infaticabile promotore di un luogo simbolico, come
le masserie, dalle quali l’economia
può davvero ripartire. La zona jonica
del tarantino è, in questo contesto di
attenzione verso l’entroterra, in posizione favorevole e può contribuire
all’economia territoriale in virtù di
questo grande patrimonio ereditato
dai nostri padri e che ora tocca a noi
valorizzare sempre di più.
NASCE LA GREEN ROAD
Mura di pietra forti e poderose, austeri e semplici luoghi di lavoro oggi divenuti luogo di eccellenza per l’ospitalità e gli eventi. Ed è proprio su questo
filo conduttore, di una economia che
guarda anche alle “green road” attorno alle quali far fiorire iniziative che
vadano in molteplici direzioni, che è
germogliato lo spirito di collaborazione fra il GAL Colline Joniche, con sede
a Grottaglie e che comprende 11 Comuni e la BCC di San Marzano di San
Giuseppe.
L’occasione, imperdibile, è stato il Taranto Finanza Forum, che in qualità
di “pensatoio” di eccellenza, ha fatto
ritrovare per tre giorni tutti seduti
attorno ad un tavolo per …appunto
fermarsi e riflettere: l’economia va
pensata, programmata.
Il GAL Colline Joniche ha dato il suo
contributo di idee attraverso il convegno della prima giornata di lavori
che ha portato l’attenzione su quella
capacità propulsiva che può avere il
Gruppo di Azione Leader in quanto
agenzia di sviluppo.
E’ dalla Puglia, infatti, che ha preso
il via uno dei primi esperimenti di
Contratto di Rete sul turismo realizzati nel nostro Paese sottoscritto a
SCOMMESSA VINCENTE - Il Presidente
del GAL Colline Joniche, Antonio Prota
(il primo a destra) punta al rilancio del
territorio con il gioco di squadra
Bari alla vigilia del TFF, con apposito
atto notarile, da Consorzi dell’intera regione e dallo spin off turistico
dell’università di Bari Exiteam, ma
che ha sede a Taranto. L’accordo, che
apre la strada a varie iniziative che
potranno valorizzare l’accoglienza
nelle nostre masserie, è stato quindi
illustrato nel corso del convegno del
GAL Colline Joniche al Taranto Finanza Forum dedicato a “Economia locale e reti territoriali”. Il moderatore è
stato il presidente del GAL Antonio
Prota, con l’intervento fra gli altri di
Vito Roberto Santamato, docente di
Economia e Gestione delle Imprese
all’università di Bari e presidente della Exiteam Srl. Ma vediamo meglio di
cosa si tratta. «Il contratto di rete sul
turismo è un accordo – spiega il Prof.
Santamato - fra imprese del settore
che realizzano una sinergia a livello
economico, finanziario, di marketing
e ne traggano vantaggio». La sede è la
facoltà di Economia dell’università di
Bari, proprio a sancire l’importanza
di questo esperimento che sappiamo
essere in un settore trainante in Puglia come è quello del turismo.
L’INDUSTRIA
DELL’OSPITALITÀ
Sulla “Industria dell’ospitalità per la
valorizzazione dei territori: una grande creatrice di domanda di beni industriali fra filiere lunghe di produttori
e contratti di rete di venditori del servizio” si è soffermato il Prof. Federico
Pirro, docente di Storia dell’Industria
nell’Università di Bari e di Politiche
economiche territoriali nell’Ateneo
del Salento. «Deve considerarsi ormai
superata ogni visione dello sviluppo
che contrapponga la crescita delle attività turistiche a quella dell’industria
nella valorizzazione di un territorio.
Anche alcuni settori manifatturieri
come ad esempio siderurgia, chimica
ed energia - qualora i loro impianti
impieghino le tecnologie più avanzate per il loro esercizio e rispettino le
norme più rigorose volte a migliorarne l’ecosostenibilità ha precisato Pirro
- non solo producono beni e utilities
destinati allo stesso consumo turisti-
co, ma nelle loro aree di insediamento
potrebbero costituire oggetto di attrazione per un segmento specifico di
turismo come quello scientifico e congressuale. In Puglia si sono già avviate
alcune esperienze molto interessanti
in tale direzione all’Enel di Brindisi e
all’Ilva di Taranto, mentre un’altra se
ne sta avviando sui campi petroliferi
della Basilicata».
DALLA RETE LOCALE
ALL’ARENA GLOBALE
“Alla ricerca dell’equilibrio, il turismo
tra reti locali e flussi globali” è la tematica sulla quale è intervenuto il Dott.
Daniele Germiniani, consulente Relazioni Territoriali Touring Club Italiano con esempi concreti che riguardano proprio la Puglia. «Il festival e la
notte della Taranta rischiano di essere vittime del proprio successo. Un
evento culturale, prima che turistico
di quella portata non può ridursi a ciò
che le cronache raccontano. Il rischio
è di seguire ciò che succede a Pamplona, in cui i flussi turistici si concentrano in pochi giorni. La taranta, così
come tutti i grandi eventi, deve essere
un meccanismo di attrazione del turista per portarlo in un territorio altrimenti a lui sconosciuto o quasi, deve
essere una scusa per venire nel territorio di Melpignano per poi tornarci
ancora e ancora, ma se del territorio,
della sua cultura e delle sue attrazioni
non mi interessa nulla poiché vengo
solo per “spaccarmi” una notte, difficilmente ne potrò avere un ricordo
intellegibile. Dalla rete locale all’arena globale, la costruzione di una forte
rete tra gli attori è uno dei fattori di
successo, forse il più importante ma
non l’unico. La costruzione di una forte e riconosciuta immagine è un altro
fattore imprescindibile. Essere un bel
territorio, anche se con attori coesi,
non basta. Comunicazione e qualità
diventano fattori critici di successo.
Ed è un buon esempio – ha proseguito
Germiniani - il progetto delle ‘Bandiere Arancioni’ promosso dal Touring
Club Italiano. In dieci anni 184 comuni certificati attraverso la valutazione
di 5 gruppi di indicatori (accoglienza,
ricettività e servizi complementari,
fattori di attrazione turistica, qualità
ambientale, struttura e qualità della
località) per un totale di 250 diversi
parametri».
UNA NUOVA FASE
OPERATIVA
Ogni attività imprenditoriale non
può prescindere dagli investimenti e
dai rapporti con le banche e, pertanto, insieme al direttore generale della BCC di San Marzano Emanuele di
Palma, ecco che al convegno del GAL è
intervenuto Antonio Riccio, referente
Stakeholders Territorio Sud Unicredit
Spa. Ora lo sguardo di questa area del
tarantino è protesa verso il via ai lavori di ristrutturazione di agriturismi
ed altre strutture per l’accoglienza turistica, per un totale di ben 6 milioni
di euro di investimenti. «I fondi impegnati permetteranno la realizzazione di un sistema turistico rurale con
ospitalità diffusa – conclude Antonio
Prota, presidente del GAL Colline Joniche - recuperando e riqualificando
le splendide masserie del territorio».
Al termine del convegno è diventato protagonista il territorio del GAL
Colline Joniche con Trading & Orecchiette”. Taranta dal vivo ed una degustazione guidata, in italiano ed inglese, di una selezione di tipicità locali
dando anche un altro chiaro segnale:
no all’inquinamento. I circa 300 partecipanti hanno utilizzato solo posate
e stoviglie compostabili, ovvero realizzate in derivati di mais e completamente riciclabili.
L’Azienda
A
primo impatto
può sembrare
strano, ma credo che la Boeing e la
BCC San Marzano di
San Giuseppe abbiano
qualcosa di importante
in comune. Le banche,
soprattutto quelle di
credito cooperativo,
devono essere radicate
nel territorio a servizio dell’economia
e dello sviluppo regionale e la BCC San
Marzano di San Giuseppe costituisce
un esempio di eccellenza in questo contesto. L’industria costituisce una colonna portante di un’economia e penso
che anche Boeing abbia contribuito in
misura importante al suo avanzamento
in questo territorio. Boeing mette radici
e il suo sviluppo va di pari passo con il
territorio in cui è presente. E’ un processo di simbiosi. L’aerospazio è una delle
industrie più avanzate in assoluto; non
a caso i major player mondiali si contano sulle dita se non di una certamente
di due mani. Le barriere all’ingresso nel
settore sono molto alte e i new entrant
impiegano diversi decenni per arrivare al livello di integratori di sistemi e
per realizzare grandi prodotti completi. Tale livello di sofisticazione richiede la costanza negli anni, nei decenni
per creare la “cultura” aeronautica, che
non si improvvisa. Abbiamo iniziato
in Campania, alla metà degli anni sessanta, affidando alla Aerfer la costruzione di pannelli di fusoliera del DC-9.
Dopo i soddisfacenti risultati abbiamo
affidato alla stessa società, che un anno
dopo è diventata Aeritalia, anche dei
componenti della prima versione del
“jumbo” Boeing 747. Già a quell’epoca si lavorava nel mezzogiorno sul più
grande aereo commerciale del mondo.
Il successivo grande salto è avvenuto
dieci anni dopo con l’affidamento della
produzione di componenti importanti,
ma soprattutto tecnologicamente innovativi per l’industria italiana, per il
14
• Marcello Bruni (*)
Boeing,
forza trainante
dell’industria
aeronautica
pugliese
Boeing 767, che vengono realizzati in
Puglia. E’ a Foggia, infatti, che dal 1983
si realizza la produzione di componenti in materiali compositi, come la coda
verticale dell’aereo. E’ la prima volta che
una parte così importante di un aereo
commerciale è costruita in materiali
compositi, invece del metallo, e avviene
proprio in Puglia. Come si vede, la vera
rivoluzione che è il 787 Dreamliner ha
in realtà un suo lignaggio tecnologico e
industriale proprio qui in Puglia. Con il
787, nel nuovo millennio, si realizza un
passaggio di importanza storica paragonabile solo a quello negli anni venti
e anni trenta del secolo scorso, con il
passaggio alla costruzione di aerei dal
legno all’alluminio. La Puglia, nel vincere la sfida e conquistare una partecipazione così importante nel 787, si è
collocata nella posizione invidiabile di
chi entra sin dall’inizio in un nuovo percorso, che crescerà e durerà nel nuovo
secolo quanto è durata nel secolo passato la costruzione di aerei in metallo. Per
la prima volta viene costruita un’intera
nuova fabbrica a Grottaglie, specificamente ed esclusivamente per realizzare
il nuovo aereo di Boeing. Ormai ci sono
molti “figli d’arte” che lavorano con Bo-
Boeing ha cominciato a lavorare con l’industria
aerospaziale italiana quasi 50 anni fa, ma è
soprattutto in Puglia che il gruppo americano
ha consentito all’industria italiana di realizzare
importanti progressi industriali e tecnologici.
Le radici di Boeing nel nostro territorio
risalgono all’inizio degli Anni Ottanta
NATURAL…MENTE SCUOLA:
Con il progetto Natural..mente Scuola, promosso in collaborazione con
Alenia Aeronautica, Boeing ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni
su tematiche fondamentali quali il rapporto tra la salvaguardia dell’ambiente e l’innovazione tecnologica. Boeing si rivolge alla scuola con un
messaggio chiaro ed inequivocabile: il futuro è intriso di innovazione tecnologica e di progresso, ma il futuro è anche la consapevolezza di non potersi più permettere di consumare all’infinito le risorse del pianeta e che i
cambiamenti iniziano proprio da noi e dai nostri piccoli gesti quotidiani.
Nel corso delle sue tre edizioni, Natural..mente Scuola ha visto complessivamente l’adesione di oltre 26.000 studenti delle scuole secondarie di
primo e secondo grado della Regione Puglia, per un totale di 863 scuole
coinvolte. L’iniziativa, la cui quarta edizione è in fase di preparazione, ha
ricevuto il prestigioso patrocinio dell’UNESCO, che ha ritenuto opportuno inserire il progetto all’interno dei suoi programmi di “Educazione allo
Sviluppo Sostenibile”.
DREAMLIFTER
L’aeroporto di Grottaglie è stato potenziato per consentire ai giganteschi
Boeing Dreamlifter – letteralmente “sollevatore di sogni” – di trasportare
le sezioni di fusoliera del 787 Dreamliner e gli stabilizzatori orizzontali
negli USA, dove gli aerei vengono assemblati. Il Dreamlifter è un “jumbo”
Boeing 747 appositamente allargato per poter accogliere al suo interno
questi enormi componenti. E’ infatti l’aereo con maggiore capacità di carico in assoluto al mondo, in termini di volume.
eing negli stabilimenti in Italia. I loro
padri, le madri e anche i nonni sono entrati nell’Aerfer negli anni sessanta per
produrre le fusoliere del DC-9 e i componenti del Boeing 747. 15 anni dopo
inizia la costruzione in Puglia e in Campania del Boeing 767, pochi anni dopo
la firma del contratto fra Boeing e Aeritalia nel 1978. Passati altri cinque lustri
affrontiamo insieme la grande sfida del
787. Le radici, come si vede, sono profonde, e, da questa base, possiamo immaginare che le future generazioni delle
stesse famiglie in questo territorio integrato nella filiera globale dell’industria,
lavoreranno sul 787 e chissà su quali
altri aerei nel corso del secolo. Saranno
accompagnati nella vita dalla BCC San
Marzano di San Giuseppe e prospereranno insieme se l’industria aeronautica potrà proseguire nel suo sviluppo in
questo bellissimo territorio. Affinché ciò
avvenga sono necessarie tre condizioni.
Il successo industriale dipende dalla
costante innovazione, dalla continua
ricerca di efficienza e dalla capacità di
“stare” sul mercato, un mercato globale,
sempre più agguerrito. Qui torniamo ai
fattori di base: una sinergia con la politica e con la finanza ma soprattutto con le
persone, le famiglie. Ciò significa anche
con la scuola. Le scuole devono essere
consapevoli del loro ruolo nel formare
i cittadini di domani anche nel mondo
del lavoro a loro disposizione. Boeing
ha stabilito rapporti diretti con le scuole a Taranto e nel resto della Puglia nel
corso degli ultimi tre anni, promuovendo Natural..mente Scuola, un progetto
che ha lo scopo di educare i giovani alla
salvaguardia dell’ambiente ed all’innovazione tecnologica. La Puglia è rafforzata dalla presenza di Boeing e lo sarà
sempre più nel futuro mano a mano che
l’indotto e la filiera locale e regionale
potranno rafforzarsi e allargare sempre
i loro orizzonti, lavorando - perché no –
con sempre più imprese aerospaziali in
Italia, in Europa, negli USA e nel mondo. Boeing è fiera di essere un catalizzatore di sviluppo anche in Puglia.
(*) Direttore Comunicazione Boeing
per il Sud Europa
15
Approfondimento
• Mauro Roussier-Fusco
L’Etica,
unica leva per
contrastare
la crisi
Ognuno di noi
è chiamato a seguire
principi morali
coerenti, per fornire
il proprio personale
contributo alla ripresa
16
C
apita sempre che nella giornata
di ciascuno si presentino eventi,
situazioni e circostanze che per
argomento e significato conducono alla
riflessione e soprattutto stimolano la ricerca di correlazione tra gli eventi stessi
e il proprio background di conoscenze
e di esperienze. Si potrebbe allora trarne un comune denominatore capace di
spiegare l’immanente e la realtà di cui
ciascuno è parte, sia con la propria individualità che con l’organizzazione per
cui opera e quanto ogni attività svolgiamo probabilmente sia un aspetto di un
unico grande disegno che regola e guida
l’essere e il vivere comune. Prima di essere tacciato di esegesi è bene spiegare,
attraverso gli argomenti che viviamo
tutti i giorni, il significato di questa introduzione. Partiamo dall’evento principale, attorno al quale ruoteranno tutti
gli altri, più o meno secondari: un articolo di una rivista economica circa le
strategie dell’industria bancaria per il
futuro. L’articolo inizia constatando la
sfiducia del mercato circa la capacità di
recuperare redditività da parte del sistema bancario. Continua analizzando le
sfide con le quali il sistema bancario sarà
chiamato a confrontarsi e le leve gestionali da azionare perché possano cambiare le aspettative pessimistiche degli
investitori. Le sfide individuate sono
principalmente due: la crisi economica
e il processo di ri-regolamentazione. La
crisi dell’economia reale in seguito agli
interventi governativi a sostegno del
settore bancario e dell’occupazione si è
evoluta in una crisi della finanza pubblica (del debito sovrano). La prima si riflette sui conti della banca in un aumento dei crediti deteriorati, la seconda in
un innalzamento del costo del funding
sul fronte del passivo e in perdite in conto capitale per i portafogli di trading sul
fronte dell’attivo. Per quanto riguarda il
processo di ri-regolamentazione innescato dalla crisi finanziaria, si tratta di
una serie di stringenti iniziative, che,
nel perseguire l’obbiettivo di tutelare il
sistema economico riducendo il rischio,
non potranno che deprimere ulterior-
mente la redditività dell’industria bancaria. Parliamo di un sostanzioso rafforzamento dei requisiti patrimoniali,
di nuovi requisiti relativi alla liquidità,
di rafforzamento della componente di
maggiore qualità e di introduzione di
un nuovo requisito di leva finanziaria
massima. A questo punto è doveroso
inserire il primo evento esterno: le manifestazioni di Roma degli Indignados.
Indignati verso tutto e tutti tra cui non
si sono fatti mancare neanche le banche.
Certo vi è ragione quando si critica la ricerca incondizionata del profitto di breve periodo attraverso politiche commerciali poco chiare e trasparente, ma non
si è fatto i conti con la stragrande maggioranza di Banche che si comporta secondo le norme, vincolate oltretutto ad
applicare le regolamentazioni di Basilea
(nelle varie versioni) che, come abbiamo
detto, costringono le banche ad essere
meno generose per recuperare la redditività persa. Ma gli Indignati non sono
quelli che abbiamo visto a Roma, sono
sicuramente le persone di Puerta del Sol
a Madrid, gente che, per non suscitare
critiche verso la stessa manifestazione,
ha pulito e spazzato la piazza prima di
liberarla. Ed ecco che a questo punto
possiamo allacciare un altro recente avvenimento che, questa volta, ci ha visto
protagonisti: le parole del Presidente
della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini alla intervista conclusiva del
Taranto Finanza Forum. Il Presidente
ha parlato di Etica. Etica della politica,
ultimamente così di moda e tanto sollecitata da tutte le parti, ma non dobbiamo dimenticare, iniziando dal vertice di
un’immaginaria piramide organizzativa, l’Etica dell’economia e della finanza,
l’Etica del settore industriale, l’Etica della religione e soprattutto quella più diffusa, quella che rappresenta la base su
cui tutto il resto si regge; l’Etica che appartiene a ciascuno di noi, l’Etica che ci
giuda al lavoro, nel relazionarci e nel vivere comune, l’Etica che ci guida al voto,
in qualunque sua forma, dal semplice
rinnovo dell’amministratore di condominio fino alle cariche più alte dell’amministrazione pubblica e non dobbiamo
dimenticarci che in buona parte l’etica di
chi ci guida, di chi è in alto nel prendere
le decisioni, in quanto nostri rappresentanti, spesso è l’immagine dell’etica di
ciascuno, dell’etica della base.
17
Investimenti
• Lorenzo Michele Mercatali
Rivestiamo
d’Oro
il nostro
domani!
Il futuro
costruito
con la
tradizione
I
n un momento di grande turbolenza finanziaria e di sfiducia a livello
mondiale su una rapida soluzione
della crisi, il mercato finanziario dei
giganti (banche centrali, fondi sovrani)
è ritornato alla tradizione, comprando
Oro da investimento, bene che è passato indenne attraverso rivoluzioni, guerre, crack finanziari e momenti di grandi
tensioni sociali. Ciò fa ben comprendere
come l’Oro ritorni ad essere una valuta
necessaria nel portafoglio, considerando che è l’unica valuta il cui possesso
elimina ogni e qualsiasi rischio di controparte.
Ultimamente sono state però sollevate
obiezioni sul fatto che l’Oro sia diventato caro dopo undici anni di continui
record e salite, passando da 250$/OZ
nel 2000 fino al recente record di oltre
1900$/OZ (1360€ N.d.r.). Ci sono molte valide motivazioni per questo, ma
18
il fattore principale è solo uno: l’Oro è
considerato il bene rifugio per eccellenza! E la prima valutazione che dobbiamo
fare è la distinzione tra prezzo e valore:
una bottiglia di acqua costa un euro, ma
quanto vale in mezzo al deserto? Quale
prezzo saremmo disposti a pagarla? E’
evidente che il concetto di prezzo dovrebbe allinearsi con quello del valore,
che è diverso in contesti diversi. E’ come
dire che il premio della mia assicurazione sulla casa è quintuplicato quando sta
arrivando un uragano: più si avvicina
l’uragano, più il premio sale e viceversa, ma è sicuramente più importante
essere assicurati che guardare al prezzo! Quindi, la prima domanda da porsi
non è quanto costa l’Oro, ma quanto
può valere l’Oro come assicurazione sul
patrimonio in un uragano finanziario
come quello che stiamo affrontando?
Secondo questa logica, in una gestione
Lorenzo Michele Mercatali, Consigliere
Marketing & Sales di BMPI S.p.A.
del proprio risparmio volto alla prudenza e alla difesa del valore reale, la quota
destinata all’Oro fisico da investimento
deve servire a mantenere il potere di acquisto dei propri risparmi: l’importanza e il valore dell’Oro sono riconosciute
in tutte le culture da migliaia di anni, e
pensiamo che sarà così anche in futuro.
E’ sulla base di queste considerazioni
che è stata fondata BMPI S.p.A., che
commercializza esclusivamente lingotti
di Oro fisico da investimento con purezza 999,9 prodotto da primarie fonderie Svizzere associate LBMA (London
Bullion Market Association) secondo lo
standard LGD (London Good Delivery). BMPI S.p.A. che sta ricevendo l’approvazione di banche come la BCC San
Marzano di San Giuseppe è diventata
nostra partner con la consapevolezza di
dover offrire ai propri risparmiatori un
canale alternativo per assicurare il proprio patrimonio. Rivolgetevi agli operatori della vostra filiale, saranno lieti di
darvi maggiori informazioni e illustravi
l’offerta di BMPI S.p.A.
La novità
Restyling di Marchio,
e non solo, per Banca
Agrileasing. Nasce
il nuovo istituto al
servizio delle realtà
imprenditoriali.
Servizi evoluti con
l’anima del Credito
Cooperativo
N
ovità di rilievo per le aziende che lavorano con il Credito
Coopertivo. Banca Agrileasing
cambia denominazione sociale e si trasforma in Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Credito Cooperativo,
controllata da Iccrea Holding. Oltre
trenta anni di vita, una forte specializzazione sul leasing e una evoluzione del
sistema di offerta alle imprese arricchita nell’ultimo anno anche dei prodotti
e servizi sull’estero: oggi Iccrea BancaImpresa si presenta sul mercato per
accompagnare le imprese a 360 gradi
rispondendo a tutte le esigenze con
Buongiorno
BancaImpresa.
Ecco il sostegno
alle aziende di
Iccrea Holding
consulenza, servizi e soluzioni finanziarie. Il nuovo brand, adeguato al target di riferimento, si accompagna alla
necessità di un nuovo posizionamento
per identificare un’azienda completa
nei servizi alle imprese e rinnovata anche nell’identità ma fedele alla professionalità acquisita. Un’azienda fatta di
specialisti in tutte le aree di affari per
accompagnare lo sviluppo e la crescita
delle imprese anche all’estero. Il cambiamento arriva al termine di un articolato lavoro di riposizionamento della
banca, in coerenza al mutamento strategico dell’intero Gruppo bancario Ic-
crea, finalizzato ad accrescere e migliorare il modello di servizio alle Banche
di Credito Cooperativo - Casse Rurali.
Una nuova identità, quindi, coerente
e identificativa delle caratteristiche
di un’azienda in grado di presidiare
tutte le aree di business dedicate alle
imprese clienti delle BCC e in accordo
con l’identità visiva che caratterizza
il Gruppo bancario Iccrea. Il Gruppo
bancario Iccrea si articola, quindi, nella capogruppo Iccrea Holding, nella
banca corporate Iccrea BancaImpresa,
e nella banca per il segmento istituzionale Iccrea Banca.
DAL LEASING ALL’IMPORT-EXPORT
FINO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Banca per lo sviluppo delle imprese clienti delle
Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane – offre consulenza, servizi e soluzioni finanziarie
alle PMI. Presidia tutte le aree del leasing mobiliare:
strumentale, auto, targato industriale e nautico. Con
il leasing immobiliare ed i finanziamenti sostiene i
progetti di crescita delle imprese, anche agricole, ed
assiste gli imprenditori con i servizi e la consulenza
nel campo della finanza straordinaria e, nel comparto
estero, con attività di sostegno all’import/export ed
all’internazionalizzazione. Attraverso le controllate
BCC Factoring e BCC Lease mette a disposizione factoring e leasing operativo e canale fornitori. Completa l’offerta con i derivati di copertura, i servizi assicurativi e le agevolazioni.
Banca Agrileasing (ora Iccrea BancaImpresa) è controllata da Iccrea Holding SpA, la Capogruppo del
Gruppo bancario Iccrea, che riunisce le aziende che
forniscono prodotti e servizi per l’operatività delle
BCC-CR (segmento Institutional) e per le piccole e
medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail) loro clienti.
Prevenzione
A
questi, che per loro scelta ebbi occasione di vedere nel mio ambulatorio, era
stato riferito un difetto sempre sul medesimo occhio.
Non c’è voluto molto per capire che ai
bambini a scuola veniva chiesto di coprirsi un occhio e di procedere alla lettura, ma quando toccava di leggere con
l’occhio che avevano tenuto con troppo
vigore e troppa pressione del dito chiuso...veniva fuori il deficit.. Al di là di
questo, la visita dello specialista, consente utilizzando metodi come la schiascopia, la cheratometria e tanti altri
esami di poter stabilire con precisione,
anche in assenza di una buona collaborazione da parte del bambino (penso
• Cesare Pignatelli
utunno, tempo di prevenzione.
Facevo questa riflessione qualche tempo fa, i considerazione
del fatto che da alcuni anni si legge sui
giornali che in questi mesi si svolge la
campagna di prevenzione per i difetti
visivi. Prescindendo dal fatto che ogni
mese dell’anno sia buono per prendersi
cura della nostra salute, effettivamente
proprio a partire dal mese di ottobre si
hanno dei vantaggi nell’individuazione
dei difetti visivi (magari potessimo pre-
Una buona visita
può allungare la vista
venirli) in particolare nella popolazione
scolare a partire dalla scuola elementare fino a quelle di grado superiore. E’
ovvio che un bambino, che si affaccia
alla scuola primaria, se ha un difetto
della vista, non è in grado di comunicarlo ai genitori, semplicemente perché
per lui è naturale vedere in quel modo,
non ne ha conosciuti altri. Né tantomeno sono attendibili i controlli fatti
all’interno della scuola (quando si fanno) che prevedono la lettura di una tabella (ottotipo). Ricordo che molti anni
fa, quando si faceva ancora la medicina
scolastica, molti genitori ricevevano la
comunicazione da parte della scuola,
di provvedere a far visitare i propri figli perché deficitari nel riconoscimento
dei simboli degli ottotipi (lettere o “E”
diversamente orientate). Per molti di
Soci e Clienti della
nostra Banca
possono usufruire di
una vantaggiosa
offerta “2X1” per un
check-up della vista.
L’importanza della
prevenzione secondo
l’esperienza del
Dott. Cesare Pignatelli
Per informazioni:
Dr. Cesare Pignatelli - Specialista Oculista
Piazza Giovanni XXIII, 13 - Taranto - Tel.: 099 7302587
20
&
Soci e Clienti della nostra
Banca prenotando una visita,
potranno avere la seconda in modo completamente
gratuito presentando questo coupon.
che spesso non sono loro il problema,
ma la disponibilità del medico a relazionarsi nel modo migliore), se siamo in
presenza di un difetto visivo, se questo
difetto va corretto subito o meno, anche senza una valida lettura dell’ottotipo che fornisce un dato che riguarda
solo la capacità visiva. Va una volta per
tutte detto con chiarezza che lo sforzo
visivo (…«dottore mio figlio sta sempre al computer o gioca al gameboy»…)
non genera difetti di vista, al massimo
li mette in evidenza, la causa dei difetti visivi detti ametropie è dovuto alla
forma dell’occhio, troppo corto nelle
ipermetropie, troppo lungo nelle miopie, con una superficie corneale troppo curva nell’astigmatismo. E’ corretto
dunque far misurare dallo specialista
la forma dell’occhio e farlo in autunno
è giusto perché i bambini sono a scuola da qualche mese, hanno un impegno
visivo che come dicevo prima mette in
evidenza ma non li determina eventuali
deficit, e coloro che già usavano degli
occhiali hanno ripreso ad utilizzarli con
costanza, dopo la stagione balneare
dove il più delle volte c’è per ovvi motivi
una caduta dell’utilizzo.
Vantaggi
Rinnovata anche per
il 2012 la convenzione
con ClassHotel.
Correntisti e soci
della nostra Banca
potranno risparmiare
oltre il 60% sulle
tariffe di soggiorno
Convenzione
a 4 Stelle
per i Clienti
ome
Feeling H
IL GRUPPO
CLASSHOTEL
Nato nell’agosto 2009 il nuovo
Classhotel Group by Tecnoturist
che assorbe le realtà già esistenti
della Classhotel (società fondata
a Milano nel marzo del 1995)
implementandone i servizi e la
qualità e si prefigge di ampliarsi sul
territorio nazionale perseguendo
due aspetti fondamentali: la scelta
della location delle strutture,
in sintonia con le esigenze del
turismo moderno, facilmente
raggiungibili da autostrade,
tangenziali e dai centri cittadini
e l’elevato standard qualitativo di
servizi offerti, nel rispetto della
peculiarità e della specificità
territoriale che caratterizza ogni
albergo. Le strutture vengono
riclassificate ad una categoria
4 stelle , grazie ad un certosino
lavoro di ristrutturazione ed
implementazione dei servizi.
ClassHotel Gruop by Tecnoturist
finalizza i propri obiettivi di crescita
verso standard qualitativi sempre
più elevati, dotazioni tecnologiche
all’avanguardia e con il miglior
rapporto qualità/prezzo. di casa
omfort è
Dove il c
Q
parcheg gio,
uattro
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bologn
WI-Fi nelle
li
stelle,
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a
ravenn
aree comuni
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cinque
o
l.c
mantova
sshote
ww.cla
(High spew
punti di rifePROS
APER SIMA
TURA
ed internet
rimento (per il
nelle camere), Sky e
momento). Sono
Pay TV ( ClassHotel Faenza, Ravenna,
le coordinate che
portano a Class
Hotel Group, Mantova), Uso gratuito delle biciclette
catena alberghiera con la quale è stata (ClassHotel Ravenna, Mantova), Piscirinnovata la partnership a beneficio di na durante i mesi estivi (ClassHotel Nasoci e clienti della nostra Banca. I Clas- poli), Internet Point. Inoltre, può essere
sHotel Mantova, Ravenna, Faenza e Na- effettuata la cancellazione senza penale
poli (prossimamente Rimini) e l’Holiday se comunicata entro le ore 12 del giorno
Inn Bologna San Lazzaro sono l’offerta d’arrivo, mentre in caso di mancata codi qualità per chi ha intenzione di tra- municazione, sarà addebitato solo l’imscorrere qualche giorno di relax o viaggi porto della prima notte. Il pagamento
di lavoro nel centro-nord Italia. Grazie potrà essere effettuato direttamente
all’accordo con ClassHotel, i nostri cor- in hotel alla partenza. Attenzione però:
rentisti possono usufruire di sconti di per beneficiare della convenzione ocoltre il 60% sul prezzo di listino uffi- corre dimostrare di essere correntisti
ciale. Le tariffe riservate ai correntisti della nostra Banca e quindi pagare con
della BCC San Marzano di San Giuseppe Carta di Credito BCC San Marzano di
comprendono: prima colazione a Buffet, San Giuseppe.
R I M I
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Tariffe
Iva Inclusa
ClassHotel Ravenna
ClassHotel Faenza
ClassHotel Mantova
ClassHotel Napoli
Tariffe Ufficiali
Doppia singolo uso
€ 220,00
€ 220,00
€ 220,00
€ 130,00
Doppia
€ 250,00
€ 250,00
€ 250,00
€ 180,00
Tariffe BCC San Marzano
Doppia singolo uso
€ 69,00
€ 69,00
€ 59,00
€ 59,00
Doppia
€ 79,00
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Prezzo lordo Sconto Prezzo per te Risparmio
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Trading
L
a seconda edizione delle Universiadi del Trading, promosse da
Directa Sim e sostenute dalla nostra Banca è stata vinta dal team Liguria
Traders, della Facoltà di Economia di
Genova, coordinata dal professore Paolo
Parini, titolare della cattedra di Finanza
d’Impresa, e composta da Simone Alassio (caposquadra), Alessandro Donato,
Francesco De Benedetti, Alessio Bozzo
e Daniele Bernardini, tutti iscritti al 2°
anno del corso di laurea magistrale in
Economia degli Intermediari Finanziari.
Al professore di riferimento della squadra vincitrice Directa riconosce un contributo di 15.000 € utilizzabile per la ricerca e la didattica. Le prime tre squadre
hanno ricevuto a Milano, nel corso del
Tol Expo di Borsa Italiana, per ciascun
partecipante, una moneta: d’oro alla prima squadra, d’argento alla seconda e di
bronzo alla terza. Premiata la squadra
che ha registrato la migliore persistenza nelle performance, ossia quel team
che ha evidenziato una stabilità dei
rendimenti nel corso della varie settimane di gioco rispetto agli altri gruppi.
Quest’anno il Trading Online Expo ha
avuto come tema “trading e velocità” e
proprio per questo i vincitori delle Universiadi sono stati premiati da Alex De
Angelis, pilota motociclistico che gareggia nel Campionato del mondo Moto2, e
che durante il Tol Expo è stato protagonista al corso gratuito “Tradare e pilotare, la velocità e il controllo nel trading e
nella guida sportiva”. Mario Fabbri, Amministratore Delegato di Directa Sim, ha
commentato: «Siamo molto soddisfatti
del successo ottenuto dalla seconda edizione delle Universiadi del Trading, che
ha visto coinvolte 92 squadre appartenenti a 63 atenei italiani, 20 francesi,
7 tedeschi, 1 austriaco e 1 inglese». E’
stato quindi più che raddoppiato il numero degli sfidanti rispetto alla trascorsa edizione. Notevole il coinvolgimento
degli studenti: 380 ragazzi contro i 180
della prima edizione, con 88 docenti di
riferimento per le squadre (contro i 29
Genova
vince le
Universiadi
2011
Si è conclusa con la premiazione alla Borsa Italiana,
la seconda edizione del campionato di trading
riservato agli atenei promosso da Directa SIM. Il
nostro Direttore Generale: «Vicini ai giovani che
scommettono sul loro futuro»
dell’anno precedente). Intervenendo
a Palazzo Mezzanotte, nel corso della
cerimonia, il nostro Direttore Generale, Emanuele di Palma, ha sottolineato:
«L’importanza di essere al fianco dei
giovani che stanno investendo nel loro
futuro per essere protagonisti attivi in
un mondo che cambia».Le squadre hanno operato sui mercati disponibili nella
piattaforma Directa e hanno avuto a
disposizione sia gli strumenti (quotazioni e analisi) sia 5.000 € di denaro
reale. Le plusvalenze sono rimaste agli
sfidanti, le minus sono state prese in
carico dall’azienda torinese. Ma come
si pone questa operazione nei confronti dell’istituzione? «L’Università è parte
integrante del progetto, così da renderla
sempre più vicina al contesto economi-
co reale, sia nella didattica che nella ricerca. In questo modo - continua Fabbri
- mentre l’ateneo contribuisce al perfezionamento della disciplina, le imprese
trasferiscono l’approccio tecnico richiesto dagli scenari aziendali». L’obiettivo?
Fare sposare la teoria alla pratica, dove
tutti gli attori offrono ciascuno un proprio contributo puntando sulla comunicazione per l’approfondimento. Un
faccia a faccia tra protagonisti, mirato
allo sviluppo di competenze sempre più
qualificate e adeguate ad una società in
continua evoluzione. A suggellare ulteriormente il legame tra Università e
Impresa contribuisce la fase successiva
del progetto che prevede l’attivazione di
stage presso importanti istituzioni ed
aziende del mondo della finanza.
23
L’evento
Oltre 750 spettatori allo spettacolo
promosso dalla nostra Banca.
In scena, un monologo che fa sorridere
amaro sulla recessione.
E sulle possibili vie d’uscita
La crisi così
come non l’ha mai
raccontata nessuno.
Eugenio Benetazzo
conquista Taranto con
“Era il mio Paese”
C
NON CI RESTA CHE RIDERE – Eugenio
Benetazzo all’insegna del sold out a
Taranto. In 750 hanno partecipato per
tre ore ad uno show amaro. Va in scena
la recessione e, in effetti, c’è ben poco da
ridere. Ma l’economista veneto riesce a
trasmettere anche segnali importanti per
il futuro
24
’era una volta l’Italia, c’era una
volta il Bel Paese. Graffia il solco tracciato da Eugenio Benetazzo, economista vicentino trapiantato a Malta che per oltre due ore ha
tenuto sulle spine allo Yachting Club
“Porticciolo” di San Vito gli oltre settecentocinquanta spettatori del suo
ultimo show economico-finanziario,
tutto incentrato sul nostro Paese e
come esso sia cambiato negli ultimi
25 anni. Una mutazione dalle conseguenze decisamente critiche per il
mondo del lavoro, per la stabilità e la
coesione sociale. Un’analisi lucida e
spietata nel tipico spirito giornalistico dell’autore. L’Italia ormai si avvia
a perdere il soprannome di Bel Paese,
mentre si delinea sempre più all’orizzonte quello che molte autorevoli testate giornalistiche stanno profetizzando: ovvero lo scenario argentino.
Il peso quasi eterno del debito pubblico, l’invecchiamento progressivo della
popolazione, i conflitti razziali ancora
sommersi, la perdita di produttività
industriale. Che cosa resta di un Paese
un tempo ammirato e invidiato dagli
altri? Quale futuro attende le giovani
generazioni? Luci e ombre in un’inchiesta economica fuori dal coro.
L’iniziativa promossa dalla nostra
Banca è stata all’insegna del tuttoesaurito per una serata che ha visto
la crisi protagonista in tutte le salse.
“Era il mio Paese”, però, è una cartoli-
na d’affetto verso ciò che è stata l’Italia: foto in bianconero, ricordi, storia.
Ma anche un’impietosa foto di ciò che
siamo: «Paese senza memoria e senza sentimento – dice Benetazzo -. Un
insieme di regioni che nulla hanno in
comune se non la lingua e la religione, chiamate a stare insieme sotto il
tricolore». Un Paese che ha sovvertito i ruoli: «E’ il nord che deve ringraziare il sud per ciò che ha fatto prima
dell’unità d’Italia, quando Napoli e il
Regno delle Due Sicilie primeggiavano per ricchezza. Invece oggi dobbiamo confrontarci con Umberto Bossi».
E’ personaggio che viaggia sopra le
righe, lui autore di best seller che già
a metà Anni Duemila profetizzava la
crisi mondiale con cognizione di causa. Poi, puntualmente, tutto è avvenuto. Ma questa serata tarantina è
tutta per l’Italia. «Paese che ha nel suo
turismo un patrimonio che neanche i
cinesi possono clonare, ma che mette
come testimonial del settore più importante una ex show-girl (la Brambilla) e un ex disperato (Rutelli)», so-
stenendo la tesi con tanto di filmati
originali dei due protagonisti. E poi
la gastronomia, con il top della produzione italiana replicata da aziende
di mezzo mondo e commercializzata
a grave danno della reputazione: «il
prosecco diventa “prisecco”, la mozzarella “gozzarella” e così via. Fosse
accaduto a McDonald una cosa del genere, avrebbero arrestato i taroccatori in 24 ore. Noi invece lasciamo fare».
Infine i giovani, trasformati in bamboccioni dal Governo, che Benetazzo
invita senza mezze misure ad abbandonare la barca: «Andate via dall’Italia
per riprendervi la speranza di essere
protagonisti, perché il nostro paese è
destinato ad una fine certa, incartato
in un sistema che non prevede ripresa
e che per fare casse ha bisogno di una
giustizia che non funziona, ma che
produce un buon conto economico fra
marche da bollo, spese e personale
impiegato. Anzi, se dovessero quotare
il Ministero della Giustizia, vi invito a
prendere le azioni, perché con i dividendi potreste pagarvi le vacanze».
Il clone del Made in Italy:
«Il prosecco diventa prisecco,
la mozzarella, gottarella
e nessuno difende il nostro Paese,
sempre più vicino allo scenario argentino»
Ai giovani:
«Il Paese Italia sta affondando
andate via finché siete in tempo
e diventate protagonisti»
25
Focus
Siamo i primi in Italia e,
grazie alla Puglia,
la nostra produzione
è prima al mondo.
Ma spesso, gli agricoltori
sono lasciati da soli.
Il futuro potrebbe
essere diverso
L’UE e l’IGP
per la nostra
uva da tavola.
Il comparto
merita lo scatto
vincente
26
I
l futuro dell’uva da tavola? Passa
dai mercati ma anche e soprattutto
da un riconoscimento istituzionale
importante quale può essere, ad esempio, l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) per la quale si è avuta (nel mese di
ottobre) la registrazione della domanda
sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il marchio di qualità dell’uva da
tavola di casa nostra avverrà entro la
primavera del 2012 e sarà riservato alle
varietà Italia, Regina, Victoria, Michele
Palleri, Red Globe, prodotta tra le province pugliesi di Bari, Barletta-AndriaTrani, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce.
L’assegnazione di quella che è la quarta
IGP per i prodotti pugliesi è ovviamente un premio al lavoro dei nostri agricoltori. La Puglia è il primo produttore
in Italia di uva da tavola (74% di quella
nazionale) e l’Italia il primo produttore
al mondo (16% sulla produzione globale). Questa premessa offre le motivazioni sul perché “Sportello Aperto”,
dedica un focus esclusivo alla nostra
produzione. La nostra Banca è molto
attenta alle problematiche dell’agricoltura, elemento prioritario per l’economia locale. Nonostante ciò, sono molteplici le criticità del comparto alle prese
con una crisi di mercato importante,
tanto che gli stessi produttori, nonostante l’eccellente qualità molte volte
hanno finanche pensato di lasciare il
prodotto sui tralci pur di non regalarlo.
Infatti, la qualità è eccezionale: uva così
buona non si vedeva almeno da dieci, quindici anni. Ma per le inesorabili
leggi di mercato ciò non è sufficiente a
farla vendere, a farla arrivare sugli scaf-
fali dei supermercati o sui banchi dei
mercati rionali. E si preferisce lasciarla
sui tralci, perché non è remunerativo
raccoglierla. «La crisi dell’uva, da tavola
e da vino, è un dato certo — spiegano
le associazioni di categoria — e colpisce in modo particolare la Puglia. Lo
scorso anno si sono sfiorati i 9 milioni e
mezzo di quintali. La produzione lorda
vendibile si è attestata sui 420 milioni
di euro, 360 i milioni per l’uva da vino
(il 16,30% della produzione nazionale).
Ebbene sono cifre che in questo 2011 si
dovranno ridurre del 30%, con picchi —
nella zona di Taranto — del 40% ». Ma
cosa sta succedendo? Ad agosto le associazioni prevedevano sostanzialmente
una buona annata, ma la realtà in Puglia è diversa. «Gli agricoltori hanno
preferito lasciare l’uva attaccata, perché
l’hanno venduta a 35 centesimi al chilo. In quest’ultima fase della campagna
il prezzo è un po’ cresciuto, si è passati
a 45, 55 centesimi al chilo, comunque
sempre con un divario enorme rispetto a quanto costa al consumatore. E se
nella grande distribuzione l’uva Italia
di qualità a Bari costa 1 euro e mezzo, a
Milano supera i 3 euro.
Ecco, oggi più che mai per il futuro,
serve un progetto di filiera coerente
e capace di presentarsi al mercato in
maniera compatta, che sia in grado di
determinare logiche e sviluppi e di favorire la creazione di corsie preferenziali,
in modo da sostenere le aspettative di
un comparto che per sopravvivere spesso – quasi sempre – ha dovuto muoversi
in maniera autonoma e senza punti di
riferimento.
27
Focus
• Nicola Motolese
Costruire
modelli
competitivi
per vincere le sfide
moderne
L
’agricoltura sarà la professione
del futuro perché permette di
svolgere un’attività autonoma
e a contatto con la natura. L’imprenditore agricolo ha oggi riaffermato
con forza il proprio compito di produttore, ma in senso più allargato.
Garantisce la sicurezza alimentare, la
sostenibilità e l’ambiente: tutto que-
sto in un mondo globalizzato non è
certamente poca cosa. L’attività agricola attira, senza dubbio, le giovani
generazioni. Le Facoltà universitarie
del gruppo agrario hanno registrato
l’aumento delle iscrizioni, in controtendenza al calo generale di matricole
registrato nelle università italiane. E’
la conferma del ruolo anticiclico del
settore? Senza dubbio la crisi economica generale, la mancanza di prospettive hanno fatto la loro parte,
spingendo i giovani a rispolverare le
fino a qualche anno fa, tanto disdegnate e denigrate “radici agricole”. Si
conferma anche per quest’anno il positivo trend di crescita dell’occupazione, + 3,3% nel 2010 secondo l’Istat,
Olio: nettare d’oro
Per il nostro olio sarà una stagione da incorniciare. Non solo
sotto il profilo della quantità, sono previsti ben un milione e
800mila quintali, ma anche e soprattutto della qualità. Ottime
prospettive per l’area tarantina, arrivata all’11% della produzione regionale, che rilancia il proprio marchio grazie anche
al sostegno della Dop Terre Tarentine. La provincia pugliese
con la maggiore superficie olivicola è quella barese (41%), seguita da quella brindisina (26%) e salentina (22%). Secondo
i dati dell’assessorato, ogni anno la Puglia produce 250mila
tonnellate di olio, il 41% della produzione
nazionale, frutto dei 370mila ettari di
uliveto. Di questi, 42mila ettari sono
produzioni biologiche, per le quali si
registrano di anno in anno incrementi di produzione importanti, grazie
anche ad una maggiore consapevolezza dei consumatori. «L’avvio
della campagna olearia – commenta l’assessore regionale alle
risorse agricole, Dario Stefàno - è un evento culturale, sociale,
economico che non può passare sotto silenzio. Per troppi anni,
olivicoltura è andata avanti con una marcia ridotta. È arrivato il tempo di scelte coraggiose, di nuovi progetti industriali,
di una riorganizzazione basata sull’innovazione». Obiettivo
primario, il ricambio generazionale del comparto. «Su 10 agricoltori, oggi, 9 sono 70enni, e uno solo under 35. Questi dati,
più che la concorrenza spietata di Spagna e Grecia, più che il
fotovoltaico, potrebbero causare l’estinzione del settore. La
notizia di 500 iscritti alla facoltà di agraria è per noi fonte di
speranza: significa che i giovani non si vergognano più di fare
gli agricoltori, di investire il loro futuro in questo settore. La
raccolta 2011, al di là dei dati numerici, si presenta eccellente
sotto il profilo qualitativo: il clima ha favorito la crescita delle
olive che non hanno subito attacchi fitosanitari gravi. Senza la
mosca, ci aspettiamo una resa altissima». un ulteriore indice della vitalità del
settore. E’ veramente tutto così bello?
E’ una scelta che non cambierei mai.
Certo ci sono ostacoli e nodi che rendono il percorso difficile, soprattutto
per chi non possiede il “bene terra”,
prerequisito indispensabile per cimentarsi nel settore. Le opportunità,
sulla carta, ci sono: l’agricoltura italiana soffre d’invecchiamento cronico
e i giovani imprenditori, sono insufficienti a garantire il ricambio, quindi
il futuro dell’agricoltura. Sarebbe necessario incrementare le “new entry”
attraverso precise scelte di politica
nazionale ed europea, mirate proprio
all’insediamento e alla permanenza
dei giovani che agiscano sul credito, sul reperimento del bene terra e
sull’abbattimento della burocrazia.
Sembrerebbe ovvio, ma per incrementare l’ingresso di nuove forze nel settore bisogna dare ai giovani la concreta possibilità di iniziare e consolidare
la propria attività. L’agricoltura, non
va dimenticato mai, è il settore trainante dello sviluppo di un territorio.
Lo dimostra la mia regione, la Puglia,
con un paesaggio senza dubbio agricolo, di una bellezza travolgente. E’
“l’agricultura”, quella reale e verace,
che straripa nei prodotti,nella cucina
variegata, nei vini, che ci hanno permesso di competere con altre realtà
ben più famose. Abbiamo investito e
puntato sulla competitività, questa
scelta si è dimostrata vincente e l’economia regionale è molto cresciuta. E’
diventata un modello di sviluppo del
territorio, mi piace pensare che tutto
questo c’è, proprio perché la Puglia ha
saputo valorizzare la sua agricoltura.
Nel settore viticolo ed in quello olivicolo, ad esempio, abbiamo fatto passi
da gigante, riuscendo a sviluppare la
qualità in loco. Vini ed oli pugliesi,
oggi, sono diventati brand riconosciuti e richiesti. Certamente, si può
e si deve fare di più. Occorre favorire
processi di aggregazione e concentrazione dell’offerta, organizzare le filiere in modo da non rischiare di saturare e vanificare le buone performance
ottenute fino ad adesso. La ricchezza
della regione sono quelle migliaia di
agricoltori che s’impegnano, nelle
aziende medio-grandi, a chiudere la
filiera offrendo prodotti finiti, valorizzando masserie e costruzioni rurali
e coltivando la multifunzionalità.
Come presidente dei giovani agricoltori di Confagricoltura ho un progetto
in cui credo e per cui mi batto: dare ottimismo e forza ai produttori, facendo
sì che sia riconosciuto il giusto ruolo
economico del settore e che i giovani
possano sviluppare la propria impresa con un percorso effettivamente
praticabile.
(*) Presidente Nazionale
Giovani Confagricoltura
Vino: il caldo
sulla vendemmia
Una vendemmia che risente delle temperature tropicali. E’
questo, secondo il direttore di Cantine San Marzano, Mauro
Di Maggio – l’elemento di novità. «E’ stata la più scarsa che il
Paese abbia mai prodotto – dice -. E il caldo ha determinato un
forte calo delle rese sia in vigneto che in cantina». Sul fronte
normativo, invece: «la legislazione comunitaria sul vino cerca l’equilibrio di mercato, mentre la vendita di vino italiano
sui mercati esteri sta conoscendo negli ultimi anni un trend di
significativo aumento: in molte cantine le scorte di vino sono
ritornate a livelli normali!
Di conseguenza, in Italia, per gli operatori della nostra filiera,
dai viticultori alle cantine, si delinea uno scenario nuovo: da
una situazione di strutturale eccedenza si è passati ad una situazione di equilibrio; addirittura, per alcune tipologie, il vino
comincia a mancare e di conseguenza, finalmente, si riscontra
un aumento dei prezzi, sia delle uve che del vino all’ingrosso.
L’Italia deve adattarsi a quest’evoluzione, puntando su argomenti competitivi: fascino e storia dei territori, peculiarità
delle varietà d’uva, inestimabile patrimonio umano costituito
da un numero elevatissimo di viticoltori. Questi fattori possono diventare chiave in una dinamica di successo, se sostenuti
da una visione strategica, che miri all’aggregazione e alla qua-
lificazione dell’offerta produttiva».
In questo contesto, che vede al contempo un abbandono del vigneto da parte di molti (per la prima volta nella storia il vigneto Puglia è sceso sotto i 100mila ettari) e una necessità sempre
più stringente di vedere il futuro e concepire una adeguata
pianificazione. «Cantine San Marzano spiega Di Maggio - è in
controtendenza, con un aumento progressivo delle superfici di
vigneto controllate dai propri soci e una continua espansione
sui mercati esteri. Basti pensare che la distribuzione dei nostri
prodotti annovera oltre 60 mercati nazionali, e che il fatturato
export pesa per il 70% sul totale. con un valore aggiunto più
elevato, frutto di un’offerta market-oriented e di strumenti
gestionali adeguati ed aggiornati, oltreché di un continuo e
convinto sforzo verso la capitalizzazione, e una precisa politica di investimento in risorse umane».
Il convegno
Valutazioni
immobiliari,
ecco le linee
guida
“L
e Linee Guida per le valutazioni immobiliari aspetti
operativi, legali e fiscali”.
E’ stata questa la traccia di un interessante seminario dagli elevati contenuti
tecnici, promosso a Taranto dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori
Forestali della provincia di Taranto in
collaborazione con E-Valuations (Istituto di Estimo e Valutazioni). L’evento,
sostenuto dalla nostra Banca, ha visto
una rilevante partecipazione; presenti
tutte le categorie interessate al mondo
delle valutazioni immobiliari: dottori
agronomi, dottori forestali, notai, avvocati, dottori commercialisti, ingegneri,
architetti, geometri, periti agrari, periti industriali, oltre a funzionari di enti
pubblici attenti al tema. «Un evento -
30
spiega il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi, Raimondo Lanzo, fra
l’altro componente del nostro Consiglio
d’Amministrazione - che ha segnato un
punto importante nel settore delle valutazioni immobiliari per il nostro territorio; tutte le categorie interessate si
sono confrontate sul tema mettendo in
luce le proprie competenze indispensabili per offrire un servizio adeguato alla
società. Il tutto perché, come enunciato
dal noto economista peruviano Hernando De Soto, “Dove cresce un mercato immobiliare trasparente e di qualità
cresce la società e il paese”». Entrando
nello specifico dei lavori, che ha visto la
presenza dei maggiori esperti in ambito
nazionale, il Presidente Lanzo illustra le
motivazioni per le quali è stato realizza-
to l’appuntamento: «L’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della
Provincia di Taranto ha organizzato
questo evento perché attento alle continue innovazioni del settore e sensibile
alla formazione, ma soprattutto spinto
dalla convinzione che una valutazione
immobiliare oggettiva, basata su procedimenti scientifici, è un diritto del
cittadino - consumatore e degli operatori economici, oltre che uno strumento
funzionale a garantire i presupposti di
giustizia economica e di perequazione
fiscale. Obiettivo centrato del convegno è stato quello di fornire una panoramica sugli standard internazionali di
valutazione immobiliare (IVS) e fare il
punto sull’applicazione in Italia alla luce
soprattutto del Protocollo di intesa sulle “Linee Guida ABI per la valutazione
degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie” siglato con Tecnoborsa, gli Ordini professionali dei Dottori
Agronomi, Geometri, Ingegneri, Architetti, Periti industriali, Periti agrari e
le principali società di valutazione immobiliare». Questi i relatori che hanno
animato i lavori della giornata: Angelo
Donato Berloco (Presidente E-Valuations - Istituto di Estimo e Valutazioni)
“Le valutazioni immobiliari tra tradizione e standard internazionali”; Mario
Tagarelli (Presidente Ordine Dottori
Commercialisti e Esperti Contabili di
Taranto) “La valutazione degli immobili nel contenzioso tributario”; Angelo
Esposito (Presidente Ordine Avvocati
di Taranto) “La responsabilità del valutatore immobiliare”; Vincenzo Vinci
(Presidente Consiglio Notarile di Taranto) “Il prezzo valore e il valore fiscale”;
Giancarlo Airò (Servizio Grandi Clienti
e Clienti Istituzionali BCC di San Marzano di San Giuseppe) “Il valore cauzionale dell’immobile nel credito bancario”; Giuseppe Fierro (Coordinatore
di Ismea Investimenti per lo Sviluppo
srl – Roma) “Le valutazioni immobiliari
oggettive nell’accesso ai finanziamenti
pubblici”; Oronzo Milillo (Presidente
Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Puglia) “Le valutazioni
immobiliari: il ruolo del dottore agronomo”.
Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index
Le nuove tecnologie
crescono nei Paesi emergenti
Molte delle societá tecnologiche piú promettenti sono quotate
sui listini dei Paesi Emergenti e difficilmente raggiungibili dai
risparmiatori italiani. Da oggi, peró, con i Benchmark Certificates
di Barclays (codice ISIN GB00B3WSK572), è possibile replicare
in modo semplice e trasparente la performance del nuovo indice
NASDAQ OMX Emerging Markets Technology Index.
I Benchmark Certificates sono negoziati in via continuativa in
Borsa Italiana, segmento SeDeX. L’emittente è Barclays Bank PLC
(rating S&P AA – Moodys Aa3).
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NASDAQ OMX Emerging Markets
Technology Index
Le società che compongono il NASDAQ OMX
Emerging Markets Technology Index (Bloomberg ticker
NDQEM Index) appartengono attualmente per il 54,5%
al settore dell’Information Technology e per il restante 45,5%
al settore Wireless Telecommunications.
Le stesse società hanno la loro principale attività nei seguenti
Paesi emergenti: Cina (29,7%), Taiwan (23,5%), Russia
(12,4%), Messico (8,2%), Sud Africa (8%), India (7,7%),
Malesia (3,9%), Brasile (3,7%)
e Turchia (2,9%)*
*Dati aggiornati al 16 settembre 2011
AVVERTENZE
Il presente è un messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di procedere all’investimento si invitano i soggetti interessati a rivolgersi ai propri consulenti fiscali, legali e finanziari e a leggere attentamente il prospetto di base e
ogni relativo supplemento approvato in data 5 agosto 2011 dalla Financial Services Authority (FSA) (autorità competente del Regno Unito) che ha effettuato le procedure di notifica previste dalle disposizioni comunitarie di cui all’art. 98
del D.Lgs. 58/1998, le pertinenti condizioni definitive, nonché la documentazione e le informazioni di volta in volta disponibili ai sensi della vigente normativa applicabile (congiuntamente, la Documentazione per la Quotazione), con
particolare riferimento ai fattori di rischio (Risk Factors) ivi contenuti, reperibili sul sito web www.bmarkets.it. In alternativa, i soggetti interessati potranno richiedere a Barclays Bank PLC la Documentazione per la Quotazione inviando
un’e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] investimento nei Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index comporta rischi rilevanti, compresa la possibile perdita delle somme
investite. Per una descrizione dei rischi associati all’investimento nei Benchmark Certificates su Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index, i soggetti interessati sono invitati a valutare attentamente i fattori di rischio (Risk Factors)
riportati nella pertinente Documentazione per la Quotazione. Ai Certificates è generalmente applicabile una tassazione pari al 12,5%. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun investitore e non è possibile
prevedere eventuali modifiche all’attuale regime fiscale che possono incidere, anche sensibilmente, sul rendimento netto dell’investimento. Per ulteriori informazioni sull’Indice i soggetti interessati sono invitati a consultare il flyer
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La cerimonia
Celebrato il
20° Anniversario
del GRUPAER
L
La Marina Militare ha
reso omaggio al Gruppo
Aerei Imbarcati.
La nostra Banca al suo
fianco a testimonianza
del rapporto con il
territorio.
Il Presidente Francesco
Cavallo: «Il ruolo svolto
è esempio di elevata
competenza»
a nostra Banca al fianco della
Marina Militare in occasione dei
festeggiamenti del Ventesimo
anniversario della nascita del Gruppo
Aerei Imbarcati (Grupaer). La solenne
cerimonia si è svolta all’interno della
Stazione Aeromobili di Grottaglie, alla
presenza del Capo di Stato Maggiore
della Marina, Ammiraglio di Squadra
Bruno Branciforte (foto), accompagnato
dal Comandante in Capo della Squadra
Navale ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli e dal Comandante delle
Forze d’Altura ammiraglio di divisione
Filippo Maria Foffi. Calorosa la partecipazione dei cittadini e delle autorità civili e religiose. «E’ stato un importante
momento celebrativo per tributare alla
Marina Militare quel ruolo di baluardo
della nostra Difesa – dice il nostro Presidente, Francesco Cavallo, intervenuto
alla cerimonia in rappresentanza della Banca -. Il Gruppo Aerei Imbarcati
rappresenta da sempre un gioiello per
il nostro territorio e la passione e la
professionalità con quale opera sono un
esempio di elevata competenza».
Il Grupaer, è la componente aerotattica multiruolo nazionale della Marina
Militare, perfettamente integrata con
le forze aeree più avanzate al mondo. I
velivoli Harrier AV8B Plus del gruppo
hanno partecipato all’intervento NATO
in Libia (Operazione Unified Protector),
operando da bordo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi, vera e propria
sede operativa della Componente Aerea
Imbarcata che è in procinto di essere
affiancata dalla Portaerei Cavour, unità dalla quale la Marina Militare potrà
esprimere maggiori capacità di intervento sul mare e dal mare, a sostegno
dell’impegno del nostro Paese nelle
missioni Internazionali per il mantenimento della pace. Nell’ambito della
cerimonia si è trasposta la Medaglia
d’Argento al Valor Militare dalla bandiera di Guerra della Forza Aerea della Regia Marina alla bandiera di Guerra del
Comando delle Forze Aeree.
31
Formazione
• Lorena Dozio
Le indagini di polizia giudiziaria
al centro di un interessante
seminario di formazione.
Ecco i nuovi metodi e strategie
CSI:
realtà o fantasia?
C
ome si sono evolute le indagini
di polizia? Quale le novità dei
metodi scientifici? CSI, realtà o
fantasia? Interrogativi ai quali è stata
fornita adeguata risposta nel corso di
un apposito seminario di polizia giudiziaria, che ha visto protagonisti a Taranto, relatori di calibro internazionale
per fama ed esperienza : da Luciano Garofano (già comandante dei RIS) al noto
criminologo Massimo Picozzi al comandante della polizia locale di Lecco, Franco Morizio. Ad accendere i riflettori su
un argomento di così scottante attualità
è stata la Publipiemme, giovane società
del nostro territorio specializzata nella formazione di varie categorie come
le Forze Armate, gli Avvocati e i Medici; che – grazie al sostegno della nostra
Banca – ha potuto fornire un momento
di confronto e crescita professionale per
addetti ai lavori. Al Comandante Morizio è spettato il compito di illustrare lo
svolgimento delle indagini tradizionali,
in particolare nei casi di pirateria della
strada, mentre il Generale Garofano si
è occupato dell’indagine scientifica e il
Professor Picozzi si è concentrato sulle
32
strategie d’intervento in situazione di
crisi. Nello specifico, è stato analizzato
il ruolo della prova scientifica nell’attività investigativa e gli strumenti offerti
dalla scienza e dalla tecnologia in ambito giudiziario. Sono state analizzate le
tracce, ma anche i corretti approcci alle
situazioni di emergenza e crisi. Il riscontro è stato molto positivo, sia da parte
della platea, attenta e numerosa, sia da
parte dei relatori che si sono dichiarati
soddisfatti dalla struttura molto tecnica e professionale data al seminario.
«La nostra Banca – ha commentato il
Direttore della Filiale Taranto 2, Lucio
Luzzi, portando il saluto del Direttore
Generale all’evento – è attenta al sociale
e alla promozione e valorizzazione della
nostra storia e cultura. Ma, un ambito
molto importante, lo reputiamo alle
iniziative formative. Perché solo con la
corretta formazione, a tutti i livelli e in
tutti i settori, si può scommettere sul
futuro e su una sempre maggiore professionalizzazione. Obiettivo è quello
di sostenere momenti di crescita e di
confronto che altrimenti sarebbero da
inseguire in altri territori. Il seminario
INDAGINI AL MICROSCOPIO – A sinistra:
Luciano Garofano, l’ex comandante dei
RIS di Parma è intervenuto a Taranto al
seminario di Polizia Giudiziaria. A destra,
il Direttore della nostra Filiale Taranto
2, Lucio Luzzi, durante il suo intervento
introduttivo
operativo di polizia giudiziaria, invece,
ha portato nella nostra città esperti di
chiara fama, favorendo gli scambi e agevolando i professionisti del territorio».
La Publipiemme è nata a gennaio del
2011, portando in dote una consolidata
esperienza dei responsabili, che hanno
deciso attraverso la struttura di mettere
a disposizione di specifici settori, come
la Polizia Locale, la propria esperienza
formativa, acquisita ed approfondita
nel tempo ed apprezzata a livello nazionale per serietà ed efficienza. In virtù di
ciò, offre un vasto ventaglio di opportunità tecniche, operative e didattiche
con organizzazione di eventi su argomenti specifici, affrontati da relatori
di comprovata capacità ed esperienza
didattica, e giornate di studio su singoli
argomenti, così come previsto nell’area
formativa per la Polizia Locale dalle
norme contrattuali.
Prevenzione
Il lungo
Nastro
Rosa
La campagna invernale della LILT ha visto la
nostra Banca vicina all’associazione. Decine
le visite senologiche gratuite effettuate.
E’ scattata una vera gara si sostegno verso
il lavoro della Presidente Perla Suma e della
squadra ionica
S
uccesso per la campagna nazionale della Lega Italiana per la
Lotta contro i Tumori (LILT), che
in chiave tarantina ha visto il sodalizio
guidato dalla Presidente Perla Suma,
allestire attraverso gli ambulatori convenzionati, il servizio delle visite senologiche gratuite alle donne di Taranto
e provincia, iniziativa ad elevato contenuto sociale che ha visto il sostegno
della nostra Banca.
La campagna Nastro Rosa, giunta alla
18a edizione italiana, vanta una genesi internazionale e, ad oggi, coinvolge
90 Paesi nel mondo. La sua missione è
quella di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza
vitale della prevenzione e della diagnosi
precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche
sull’importanza di adottare stili di vita
corretti e sani e di effettuare periodici
controlli diagnostici. Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una costante riduzione della mortalità, il tumore
al seno è ancora il più frequente della
popolazione femminile (oltre 41.000
nuovi casi all’anno). Fortunatamente,
grazie ai progressi della ricerca, vincere
la malattia è possibile nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla
prevenzione e all’anticipazione diagnostica. Aiutata dal volto della campionessa di nuoto Federica Pellegrini, testimonial della campagna 2011, la Lilt
ha aperto i suoi 395 punti Prevenzione
(Ambulatori) in Italia per visite senologiche e controlli clinici strumentali.
«Come nelle scorse edizioni - dice la presidente Perla Suma -, anche quest’anno
diversi monumenti italiani sono stati
illuminati di rosa per una o più notti,
per ricordare che la prevenzione è la
luce guida che permette di scongiurare
la malattia. E, come in Italia, anche in
molti celebri posti nel mondo (tra gli
altri, l’Empire State Building, le Cascate
del Niagara, l’Opera House di Sidney).
Un contributo fondamentale è arrivato,
oltre che dalla nostra Banca in chiave
locale, anche dal mondo della cosmesi».
A tal proposito, le profumerie Douglas
hanno distribuito braccialetti rosa, con
un contributo di almeno 1 euro per la
Lilt.Il gruppo Estée Lauder - Clinique
– Darphin (presso La Rinascente, Coin
e molte farmacie distributrici del marchio Darphin) ha offerto una seduta di
bellezza gratuita, trattamenti o make
up a tutti coloro che presenteranno
l’apposito voucher, disponibile sul sito
ww.nastrorosa.it.
Lo stesso gruppo e i marchi Aveda e
Darphin supporteranno ulterioremente la campagna, destinando alla Lilt
parte degli incassi di ottobre, riferiti ad
alcuni prodotti specifici. Anche il marchio Tumi ha devoluto alla Lilt il 20%
del prezzo di vendita, su una selezione
di modelli e accessori femminili tutti
in rosa. Infine, uno speciale coltello in
ceramica con il manico rosa a marchio
Kyocera è disponibile presso le coltellerie e i negozi di articoli per la casa
che aderiscono all’iniziativa Campagna
Nastro Rosa. Kyocera Ishi Ba devolverà
alla LILT parte delle vendite del coltello
creato appositamente per l’occasione.
33
Omaggio a
Giovanni Paisiello
Il festival
Il Festival promosso
dagli “Amici della
Musica”, è un prezioso
tributo alla memoria
del celebre compositore.
L’impegno
dell’Associazione per la
costituzione di un
museo in quella che fu
la casa del musicista
U
n grande Festival per riscoprire le radici della nostra musica
e un grande autore. E’ questo il
fil-rouge che ha accompagnato l’edizione 2011 del “Giovanni Paisiello Festival”, una delle manifestazioni inserite
nella Rete dei Festival di Musica Antica
in Puglia sostenuta da Puglia Sounds e
dalla nostra Banca e frutto dell’impegno
del direttore artistico Lorenzo Mattei e
di Paolo Ruta, responsabile degli Amici
della Musica «Arcangelo Speranza», la
storica associazione tarantina che organizza il festival. L’appuntamento 2011,
ha anche sostenuto l’idea di sollecitare
la trasformazione della dimora dove
visse il celebre compositore in una casamuseo e in un centro di documentazione
paisielliano, a partire dell’utilizzazione
del ricco materiale (ritratti, copie ma-
noscritte di partiture, libri, materiale filatelico e discografico) esposto durante
la mostra allestita nel Museo Diocesano
di Arte Sacra (il Mudi) per tutta la durata della manifestazione, con concerti
e la rappresentazione di un’opera nel
chiostro dell’ex Convento di San Francesco, già Caserma Rossarol.
Con la prima esecuzione in tempi moderni dell’intermezzo a quattro voci
«Le finte contesse» del 1766, il Giovanni Paisiello Festival è tornato, dopo
una pausa di due anni, a proporre un
melodramma inedito del maestro tarantino. L’opera, replicata anche con il
titolo alternativo «Il marchese Tulipano», conobbe una sorta di sequel ne «Il
Matrimonio inaspettato» (confezionato
nel 1779 per l’inaugurazione del nuovo
teatro imperiale di Kamenoy Ostrov nei
pressi di San Pietroburgo) che nel 2008
è stato diretto da Riccardo Muti, a conferma di una rinnovata attenzione per
la drammaturgia comica paisielliana.
Fra gli appuntamenti in evidenza,
nell’appuntamento di quest’anno – andato in scena alla fine dello scorso mese
di settembre – da segnalare l’inedito
repertorio contenuto nel quintetto “La
perla scabra”, per un gustoso confronto
stilistico fra i contemporanei di Paisiello attivi nella produzione di opere serie.
Il numeroso pubblico, che ha animato le
serate, ha avuto modo di avvicinarsi a
un tipo di vocalità affascinante e fedele a una prassi esecutiva estemporanea
che di certo influenzò anche l’inventiva
di Paisiello, capace in più occasioni di
inserire nelle sue opere stralci del repertorio extracolto (come nel caso de
“Le serenate di Pulcinella”). Una novità
rispetto alle passate edizioni è stata offerta dal concerto vocale dedicato a un
gruppo di Cantate napoletane paisielliane, rappresentative di un gusto cameristico e di una sensibilità «galante»
tutt’oggi in attesa di una riscoperta in
sede discografica. Insomma, un elevato
momento riservato al celebre compositore, nel corso del quale non sono mancati una giornata di studi e il «Premio
Giovanni Paisiello Festival», come sempre destinato a chi, in anni più o meno
recenti, si è adoperato per la riscoperta
e la valorizzazione di Paisiello artista di
respiro europeo.
35
La ricorrenza
L’Associazione
intitolata
al Prof. Dante Torraco
ha celebrato lo storico
traguardo.
Ricordate tutte le
tappe di un
percorso fatto da
impegno e passione
L
’Anffas onlus di Taranto, intitolata al Prof. Dante Torraco, ha celebrato con successo i 40 anni di
attività. L’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale - è una grande associazione di genitori, familiari ed amici
di persone con disabilità che opera da
più di 50 anni, oggi presente sull’intero
territorio nazionale con 181 associazioni locali, 16 organismi regionali e
45 Autonomi enti. Fondata a Roma il
28 marzo 1958 da un gruppo di genitori, in un’Italia appena risollevatasi dal
conflitto mondiale, dove le esigenze dei
più deboli non trovavano accoglimento.
Le persone con disabilità vivevano in
una condizione di emarginazione sociale ed il loro destino era, spesso, quello
di condurre una vita poco dignitosa, a
volte in fatiscenti istituti. A Taranto,
nel 1971, 40 anni fa, il Professor Dante Torraco, per affrontare un problema
di disabilità che riguardava uno stretto
familiare, fonda la locale sede dell’Anffas, offrendo a innumerevoli famiglie
del territorio ionico l’opportunità di
guardare con fiducia il futuro. Poiché
40 anni sono un traguardo importante,
andavano adeguatamente celebrati. Nel
corso dell’appuntamento, svoltosi nella
sede della Provincia di Taranto, hanno
offerto testimonianza dell’operatività il
36
• Ciro De Angelis
Buon
Compleanno,
Anffas
presidente dell’Associazione tarantina
Antonio Longo, di quella di Sava, Dino
De Santis; e della sede di Carosino, Mario La Pesa. Inoltre la dott.ssa Camassa
per la Coop. Il Blue ed il dott. Torraco
per la Coop. Agricola Amici, hanno documentato le attività svolte dagli enti in
favore dei tanti utenti del territorio.
Ma perché non fosse solo un’autocelebrazione e al fine di offrire spunti di
riflessione su argomenti che stanno a
cuore a tutte le persone con disabilità,
alle loro famiglie e agli operatori del
settore, nonché a tutti i cittadini attenti e con un occhio al sociale, nell’ambito
della celebrazione è inserito il convegno scientifico: “Disabilità intellettiva:
mente e corpo tra affettività e sessualità”. L’idea è quella di abbattere un altro
mattone del muro chiamato ‘discriminazione’.
Il convegno ha ospitato illustri relatori
di livello nazionale, esperti non solo in
tema di disabilità ma anche di inclusio-
ne sociale. Si sono toccati anche aspetti
legati ai reati che a volte scaturiscono da
una sessualità subìta e non vissuta dalla
persona disabile, tema di stretta attualità. Gli argomenti trattati nel convegno
sono stati: “La percezione della sessualità nella disabilità intellettiva: risultati
di un’indagine” – presentata dal dott.
Antonio Spagnulo, sociologo e assistente sociale; “La sessualità del disabile: pericolo, rinuncia o risorsa per la crescita”
– presentata dalla dott.ssa Anna Maria
D’Urso, psicologa; “Disabilità e sessualità: istruzioni per l’uso” – presentata dal
dott. Angelo Cerracchio, medico neurologo; “Esercizio dell’affettività: quando
subentra il reato”, presentata dal dott.
Ignazio Grattagliano, criminologo.
Come sempre, la BCC San Marzano di
San Giuseppe è stata vicina anche in
quest’occasione all’iniziativa, offrendo
accessori e materiale indispensabile alla
funzionalità dell’evento e all’accoglienza degli ospiti.
Solidarietà
I
l treno bianco è un po’ il treno della speranza che anche quest’anno è
partito dalla nostra terra alla volta
di Lourdes con il suo carico di fede e di
preghiera grazie all’impegno dei tanti
volontari dell’Unitalsi (coordinati dalla
sottosezione di Oria e al Gruppo di San
Marzano di San Giuseppe) e al sostegno
della nostra Banca. «Anche quest’anno
– dice Margherita Leonilde Gallo, del
gruppo locale, raccontando le emozioni
e l’esperienza – il nostro ritorno da Lourdes, ci porta ogni giorno a ringraziare
la Vergine Maria per il dono di aver-
È arrivato un
treno carico
di Carità
Fra gli 11mila
pellegrini italiani,
folta rappresentazione
del nostro territorio
che con il Treno Bianco
ha raggiunto Lourdes
grazie al sostegno
della nostra Banca
ci fatto vivere dei giorni meravigliosi
insieme ai nostri amici diversamente
abili. Diversamente abili, perché la loro
diversità è quella di avere un cuore più
grande del nostro; e, in esso, riescono
a contenere tutto ciò che di bello ricevono dagli altri. E’ uno scambio dolcissimo tra loro e noi volontari. Il nostro
desiderio è quello di poter avvicinare
quante più persone possibili, specialmente ragazzi, all’incontro con questa
grande realtà che è l’Unitalsi, perché da
quest’incontro può scaturire in ognuno
di noi quella parte di Carità (Amore),
che è nascosta in noi e farci così diventare persone più umili e gioiose che condividono con gli ultimi, come dice Gesù:
il nostro essere cristiani. Vogliamo ringraziare con affetto la nostra Banca, la
BCC San Marzano di San Giuseppe, che
ci ha dato questa grande opportunità e
tutte le persone che ci sono vicine». A
tracciare un bilancio dell’ultimo Treno
Bianco è anche Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale Unitalsi: «Al termine
di un intenso Pellegrinaggio Nazionale
a Lourdes, sentiamo forte il richiamo ad
uno stile di vita coerente con il nostro
carisma, per accogliere la responsabilità
di essere umili lavoratori nella vigna del
Signore». E’ questo il commento al termine del tradizionale appuntamento a
Lourdes, che ha radunato 11 mila pellegrini provenienti da tutte le regioni italiane per un appuntamento “dai connotati fortemente spirituali – ha aggiunto
Pagliuca - ispirati al tema pastorale del
Padre Nostro». Pagliuca, inoltre, ha voluto far proprio l’invito di Benedetto
XVI pronunciato nell’Angelus ad evitare i rischi della “infedeltà a Dio a causa
dell’orgoglio e dell’egoismo”. «In questo
percorso quotidiano di relazione e di
amore con Dio – ha concluso Pagliuca –
anche l’Unitalsi si affida alla protezione
amorevole degli “angeli custodi” citati
da Benedetto XVI, nella consapevolezza
ulteriore di incontrare ogni giorno tanti
“angeli” che hanno consacrato, attraverso l’accoglimento della sofferenza,
la propria vita a Dio. Dal loro esempio,
cerchiamo di trarre quella spinta per vivere con la necessaria responsabilità il
nostro carisma».
37
Musica
Dalla nostra Terra alla
conquista dell’Italia.
Ecco il successo
dell’Elohim
Gospel Choir
U
Il gruppo, molto
vicino alla nostra
Banca, è nato nel 2006
e in pochi anni si è
ritagliato un ruolo
di primo piano negli
eventi nazionali.
E l’anno prossimo
appuntamento
all’Europa Cantat
2012 di Torino
na nuova realtà nel panorama
musicale ionico e non solo.
L’Elohim Gospel Choir, gruppo Gospel nato a Grottaglie, si sta già
affermando nell’ambito della musica
gospel non solo a livello locale ma anche nazionale. Il progetto nasce nel
2006 dall’idea del suo fondatore e Direttore, Vito D’Amicis, di affiancare
all’aspetto spettacolare e comunicativo del Gospel l’impegno e la solidarietà. “Elohim” è il nome di Dio in ebraico e significa “il Signore dei Signori”,
il gruppo si fa promotore dei valori
spirituali della musica Gospel: fratellanza, solidarietà e uguaglianza fra
tutti i popoli del mondo, al di là della razza, della religione e dello status
sociale, secondo lo spirito cristiano di
amore universale. Esperienze diverse, professionalità disparate con una
passione condivisa, quella della coralità e dell’esaltazione dei timbri vocali, questo il profilo dei componenti del
gruppo che sta riscuotendo successi
su successi e che è accomunato anche
da un altro aspetto non secondario, la
vicinanza alla nostra Banca. Dal 2009
il coro organizza eventi, partecipa ad
iniziative benefiche e campagne di
sensibilizzazione su temi di rilevanza sociale, legando il proprio nome a
quello di tante associazioni presenti
sul territorio tra cui l’ Associazione
Sclerosi Multipla, Telethon, la Lega
del Filo d’oro, l’Associazione Ambasciatori d’Amore, l’AVIS. L’ intento del
gruppo è praticare la solidarietà attraverso una musica che reca in sé un
messaggio di gioia e speranza, valori
che l’Elohim, in occasione dello scorso
Natale, ha condiviso anche con i detenuti della Casa Circondariale di Taranto in un concerto a loro dedicato.
L’Elohim è protagonista, inoltre, di
eventi di puro intrattenimento musicale come in occasione di “Gospel
sotto le stelle”, concerto promosso
dall’Azienda Agricola F.lli Cassese
nello splendido scenario dell’ Antica
Masseria del Duca di Crispiano nella
notte di San Lorenzo 2011 e “L’Isola che vogliamo”, manifestazione di
grande successo nel fascino dei vicoli
del borgo antico tarantino. L’impegno
e la passione del gruppo hanno avuto il loro coronamento con l’ingresso
ufficiale nell’Italian Gospel Choir, la
nazionale italiana dei cori Gospel; il
progetto si avvale della collaborazio-
ne di musicisti di fama internazionale
come Fio Zanotti e Giuseppe Parmigiani, vanta l’alto patrocinio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
e il conferimento della Medaglia di
Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Italiana Sua
Eccellenza On. Giorgio Napolitano.
Al direttore dell’Elohim Gospel Choir,
Vito D’Amicis, è stata conferita la
carica istituzionale di Responsabile
dell’Italian Gospel Choir per la regione Puglia. L’Elohim ha avuto l’onore di
L’incontro
«C
hi è libero sceglie, chi non è
libero non può scegliere. Ma
chi è libero è responsabile
della sua scelta». Comincia così Gherardo Colombo, il noto ex magistrato e
pubblico ministero di Mani Pulite, il suo
incontro con i ragazzi di San Marzano di
San Giuseppe all’interno dell’Auditorium
della nostra Banca. E’ stato un elevato
momento di affermazione della legalità e
delle regole, quello che ha visto Colombo
protagonista di un incontro-confronto
con i giovanissimi alunni degli istituti
“Casalini” e “Castriota”, sostenuto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e
dall’Agenzia Alfalibri di Manduria. E’ stato un incontro a 360° nel corso del quale
si sono affermati quei principi dei quali
lo stesso Colombo si è fatto portatore
in Italia all’interno della sua intensa attività formativa ed educativa soprattutto con i giovanissimi: dal rispetto delle
regole all’importanza della democrazia,
per la quale Colombo spiega: «La respiriamo ogni giorno, fa così parte del nostro paesaggio mentale e del nostro vocabolario di base che avremmo difficoltà
a delinearne i connotati, come accade
quando qualcosa ci sembra troppo familiare. Probabilmente non andremmo
oltre la definizione scolastica, “governo
del popolo”, senza sospettare che niente
è ovvio in quei due concetti, governo e
esibirsi il 10 settembre 2011 nel concerto di presentazione della nazionale
nel contesto eccezionale del sagrato
del Duomo di Milano, alla presenza di
oltre 40.000 spettatori, unico rappresentante dell’intera regione Puglia.
La formazione parteciperà alla XVIII
edizione di “Europa Cantat 2012”,
manifestazione corale internazionale
che si svolgerà a Torino la prossima
estate. Tutte le informazioni relative
al gruppo sul sito: www.elohimgospel.
com.
Gherardo
Colombo
e gli studenti:
dialogo sulla
legalità
La nostra Banca
ha ospitato il confronto
fra l’ex magistrato
e gli alunni per un
confronto a tutto campo
su regole e democrazia
popolo, e che coniugarli comporta premesse e conseguenze di estremo rilievo».
Di più: implica che ciascuno di noi assuma un ruolo consapevole e attivo, non si
accontenti di delegare chi lo rappresenta. Per governare una società complessa
occorre infatti stabilire principi, regole,
finalità, limiti, ma anche educare alla
cittadinanza. «Democrazia» significa
tutto ciò. Lo spiega benissimo Gherardo
Colombo, con la semplice cordialità di
chi compie un gesto civile. Maneggiate
da lui, le parole dense di una elaborazione secolare – libertà, diritti, doveri,
uguaglianza, giustizia – rivelano una
stretta pertinenza con i modi del vivere
insieme, qui e ora, e riservano qualche
sorpresa. Alla fine è ancora più chiaro
che la democrazia, la si chiami forma di
governo o modello organizzativo della
società, parla di noi, della nostra sofferta
perfettibilità.
39
Ambiente
All’Asilo Nido di Grottaglie la nostra
Banca ha donato piante e pini che,
impiantati, portano i nomi dei bimbi
che li avranno in cura.
Celebrato un grande momento all’insegna
dell’ambiente e della coscienza ecologica
U
n chiaro messaggio e un augurio per un pianeta sempre più
verde. E’ quello che giunge dalla
“Festa degli Alberi”, celebrata a Grottaglie all’interno del giardino dell’Asilo
Nido Comunale dove i bambini sono
stati protagonisti di una vera e propria
giornata all’insegna dell’ambiente. I
giovanissimi ospiti dell’Asilo Nido Comunale, insieme ad altri bimbi, infatti,
hanno messo a dimora piante, fra cui
pini da tre metri, che diventano così
il simbolo della coscienza ecologista.
L’iniziativa ha visto il sostegno e la collaborazione della BCC San Marzano di
San Giuseppe e della Serveco e la partecipazione del Sindaco della Città di
Grottaglie, Ciro Alabrese, il quale ha
sottolineato nel suo intervento: «come
Grottaglie sia una città sempre più verde e a misura di bambini. Per questo favoriremo tutte le iniziative che mirano
alla valorizzazione del territorio promuovendo la cultura della sostenibilità
ambientale». «Vogliamo trasmettere ai
nostri piccoli – ha detto la responsabile Maria Rita Quaranta – un messaggio
d’amore e di rispetto verso la natura,
che diventa il primario punto di riferimento per il futuro. Per questo saranno
gli stessi bimbi protagonisti nel tempo
della cura degli alberi che adornano
il giardino». Infatti, ogni albero, è accompagnato da un cartello con i nomi
di un gruppo di bimbi che, nel corso
dell’anno didattico, saranno i responsabili sotto la guida degli insegnanti, della
sana crescita della pianta. «Abbiamo un
compito primario – spiega il Direttore
La Festa
degli Alberi:
così i bambini
diventano
protagonisti del
verde pubblico
Generale della BCC San Marzano di San
Giuseppe, Emanuele di Palma, che ha
donato gli alberi alla scuola – quello di
trasmettere a donne e uomini del domani principi e valori sani. E quello della
sostenibilità, soprattutto in questo periodo, è particolarmente
attuale». Per il Cav. Pietro Chirulli, Amministratore della Serveco,
«Responsabilizzare oggi
i bambini vuol dire avere
donne e uomini con una
cultura orientata verso
l’ambiente. Ecco perché
è nostro compito mettere in campo quante più
iniziative possibili che navighino in tale
direzione». E proprio la Serveco ha donato matite e blocchi realizzati in carta
riciclata, oltre a tutti i contenitori affinché, all’interno dell’asilo, sia avviata la
raccolta differenziata.
Cultura
MILLE E NON SOLO – L’Autore tarantino Valerio Lisi (terzo da
destra) ha concluso la stagione 2011 degli incontri d’autore sul
Risorgimento. Al tavolo Piero Aresta (primo da sinistra) e Silvia
Vinci del Presidio del Libro e il Prof. Giovangualberto Carducci
Il Caso-Mignogna
raccontato dalla
penna di Valerio Lisi
L’Autore conclude il
ciclo letterario
dedicato all’Unità
d’Italia. La stretta
collaborazione fra
la nostra Banca e il
Presidio del Libro ha
visto la presenza di
importanti scrittori
contemporanei
C
oncluso il ciclo degli Incontri con
l’Autore con tema l’Unità d’Italia.
La ghiotta occasione dell’ultimo
appuntamento ha viaggiato con il simultaneo patrocinio su scala nazionale dalla Festa dei Lettori 2011. Ospite
all’interno dell’Auditorium della filiale
grottagliese della nostra Banca, Valerio
Lisi con il suo: “L’Unità e il Meridione:
Nicola Mignogna (1808-1870)”, con
sottotiolo: “La cospirazione antiborbonica il processo l’esilio i Mille”, edito da
Lupo Editore. L’appuntamento grottagliese è stato arricchito dalla proiezione
di immagini e musiche sul tema: “Verdi
e il suo tempo” curata da Maria Grazia
Ciracì, per porre in evidenza il ruolo che
ebbe la musica in tutta la fase risorgimentale prima e dopo la raggiunta Uni-
42
tà e dal viaggio storico introdotto dal
Prof. Giovangualberto Carducci (Dirigente scolastico del Liceo “Tito Livio” di
Martina Franca e Presidente del Comitato provinciale di Taranto dell’Istituto
per la storia del Risorgimento italiano),
il quale ha presentato la ricerca di notevole qualità storiografica contenuta nel
volume. L’incontro coordinato da Piero
Aresta e Silvia Vinci del Presidio del Libero e sostenuto dalla nostra Banca, ha
registrato la collaborazione con il Liceo
Classico “Moscati” e SPI CGIL di Grottaglie, a conclusione delle celebrazioni
per il 150° dell’Unità che hanno visto
la comunità locale partecipe a numerose e diverse manifestazioni tra cui gli
incontri, promossi dal Presìdio in collaborazione con la BCC San Marzano
di San Giuseppe, fra i quali spiccano
quelli con il giornalista Antonio Caprarica (che ha presentato il suo “C’era una
volta in Italia”) e con lo scrittore Alessandro Mari (“Troppo umana speranza”), recente vincitore peraltro - proprio
con questo suo romanzo - del prestigioso Premio Viareggio-Repaci 2011.
L’evento grottagliese, inoltre, si inscrive,
nel contesto delle numerose iniziative
che in tante comunità grandi e piccole di 15 regioni italiane, si sono svolte
contemporaneamente, in occasione
della Festa dei lettori, manifestazione
nazionale de “I Presìdi del Libro” che in
questa VII edizione ha per tema: “Italia-Europa: andata e racconto” il viaggio, appunto, e il racconto. Obiettivo
centrato e teso a favorire la diffusione
IL PERSONAGGIO:
CHI ERA NICOLA MIGNOGNA?
della lettura soprattutto fra i giovani.
Ecco, l’esperienza della BCC San Marzano di San Giuseppe e del Presidio del Libro di Grottaglie è la metafora che sulla
strada da Quarto al Volturno rappresentata come un viaggio speciale: quello de
“I mille” tra i quali Nicola Mignogna; e
forse anche il nostro Risorgimento è un
altro viaggio che dura da 150 anni: Caprarica, Mari e infine Lisi lo hanno raccontato in forme diverse: la cronaca, il
romanzo, la ricerca storiografica.
Nicola Mignogna è la figura forte di uno dei Mille, che aveva avuto corrispondenza con Mazzini e si era accompagnato a Garibaldi, fino ad assumere la prodittatura in Basilicata, partendo dalle barricate del 1848, dal duro carcere borbonico, dagli entusiasmi del 1860. Il lavoro di Valerio Lisi nasce dall’esigenza di
attualizzare una personalità complessa come quella di Nicola Mignogna, scava a
fondo con metodo ed esperienza, presenta i fatti con estrema obiettività, fa emergere la complessità della storia in un momento cruciale come il Risorgimento.
Nato a Taranto il 28 dicembre del 1808 è fra i fondatori – nel 1834 – del gruppo Figliuoli
della Giovine Italia che, se nel nome ricalcava la più nota organizzazione mazziniana, nei
fatti non era collegata ad essa e, pur condividendone i principî repubblicani e l’aspirazione unitaria, restava legata ai metodi carbonari della propaganda clandestina. Più volte
arrestato per via dei suoi ideali, nel 1855 a Genova con Carlo Pisacane, mise a punto una
strategia per conferire maggiore impulso all’iniziativa dei democratici nel Mezzogiorno.
Il 4 giugno prese parte a Genova alla riunione durante la quale, alla presenza di Mazzini,
fu deciso di dare corso alla spedizione di Sapri; ormai prossimo ai cinquant’anni e provato
fisicamente dalle lunghe detenzioni, che non era stato e non sarà mai uomo d’armi, non
partecipò all’impresa, limitandosi a mantenere i contatti telegrafici con Fanelli. Il drammatico esito della spedizione produsse inevitabilmente una forte delusione, non sufficiente però ad annullare i suoi propositi di una vita sicché, nel 1860, fu tra i Mille a salpare da
Quarto, inquadrato nella 3a Compagnia comandata da Francesco Stocco e composta da
calabresi e pugliesi, in maggioranza di grande prestigio, ma ormai avanti negli anni.
Lino Spagnolo, cliente della Filiale di Sava,
fra i vincitori del Concorso
“Il Risparmio ti Premia”
“La mia Banca è Differente”, è il fortunato slogan che da sempre ha presentato
nel territorio la Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe. E
questo slogan, la nostra Banca, esaltando anche l’incentivo al corretto risparmio e partecipando, fra le altre attività, ad una iniziativa di caratura nazionale
varata da Cassa Centrale, con la collaborazione del gestore”Nord Est Fund”, denominata “PAC NEF - Il Risparmio ti premia" tesa a tutelare e promuovere il
risparmio locale. Il progetto, al fine di educare i piccoli risparmiatori, soprattutto in questo periodo di crisi, alla gestione più attenta ed oculata delle liquidità Il nostro cliente Lino Pasquale Spagnolo riceve
personali, prevedeva la partecipazione ad un concorso a premi per tutti i nuovi dal Vice Direttore Generale Giuseppe Lenti e dal
Direttore della Filiale di Sava, Paolo Pro, l’iPod
sottoscrittori di piani di accumulo in fondi comuni. In particolare i depositanti vinto con il concorso di Cassa Centrale
potevano liberamente, e secondo le proprie capacità finanziarie e patrimoniali,
acquistare con un minimo di 50 euro mensili, quote di fondi al fine di realizzare quello che si potrebbe chiamare “ salvadanaio”
da utilizzare riscattando capitale ed interessi in qualsiasi momento e per qualunque necessità. Al concorso hanno partecipato
molti clienti di numerose BCC Italiane e ad aggiudicarsi il terzo premio (tramite estrazione) è stato un cliente della nostra filiale
di Sava. Il fortunato vincitore di un iPod è stato Lino Pasquale Spagnolo, imprenditore agricolo di Sava che grazie all’esperienza
maturata sul campo e una laurea in scienze agrarie è impegnato nelle produzioni di qualità di vigneti e oliveti. A beneficiare del
premio, saranno soprattutto Pasquale e Francesca, i due figli di Lino che frequentano il Liceo Classico di Manduria.
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L’iniziativa
Clamoroso successo
per l’iniziativa
promossa dalla
Confcommercio e
sostenuta dalla nostra
Banca. Oltre ventimila
persone in piazza per
una grande festa di
piazza cominciata
all’alba e finita il
giorno dopo
M
ercatini, spettacoli, artisti di
strada, animazione per bambini, concerti, attività sportive. Una lunga non stop all’interno della
quale sono protagoniste anche le attività commerciali del territorio. Questa
è stata la terza edizione de “La Notte
Panna”, promossa dalla Circoscrizione
Montegranaro-Salinella di Taranto con
il patrocinio degli enti territoriali, il sostegno della Confcommercio, dell’APT e
della nostra Banca. Via Liguria e zone
adiacenti per una lunga notte sono
state protagoniste di una faccia insolito del tessuto urbano del capoluogo.
L’evento, inoltre, quest’anno ha avuto
una particolare impronta sociale visto che ha registrato un’area allestita
a cura del distretto socio-sanitario Taranto 4, all’interno della quale gli operatori hanno illustrato i servizi offerti
e fornite informazioni sulle attività
didattiche dei vari istituti. «E’ stato un
bel successo – commenta il presidente
delle delegazione locale di Confcommercio, Giuseppe Spadafino -. La quasi
totalità delle attività commerciali ha
aderito all’idea premiandola insieme al
tantissimo pubblico partecipante». Di
bilancio in crescita parla anche Gianni
A Taranto
la Notte
è Panna
Azzaro, presidente della Circoscrizione:
«Abbiamo registrato un dato positivo in
termini di presenze rispetto al passato
pur contenendo i costi, infatti l’edizione
2011 è costata molto meno». Al fianco
del progetto, il direttore Giulio Luzzi
e tutta la filiale Taranto 2 della nostra
Banca. «Siamo una Banca di quartiere
e viviamo in maniera intensa le attività
e le aspettative della zona. Ecco perché
quando ci è stato chiesto il sostegno non
abbiamo esitato. E’ stata una grande festa all’interno della quale si è cercato
di fornire un contributo al rilancio del
commercio. L’auspicio è che iniziative di
tale portata continuino a crescere con
un sempre maggiore coinvolgimento».
Il brillante risultato porterà gli organizzatori verso nuovi progetti. E di questo
avviso è anche Fabio Ligonzo, presidente circoscrizionale della Commissione
Cultura: «E’ stato un evento straordinario – dice -. Un’iniziativa che ha dimostrato come, con la collaborazione
di tutti, soprattutto dei commercianti,
si possano organizzare appuntamenti
di richiamo. Nella nostra città c’è tanta
sete di cultura, sport e tradizioni, per
questo non ci fermeremo e continueremo ad organizzare questi eventi».
45
Editoria
BCC
San Marzano
per la Cultura:
ecco i
Quaderni
de L’Arengo
È
Pubblicato grazie alla
nostra Banca il sesto
volume della ricerca
curata dal Centro
Studi di Italianistica
del Liceo Classico
“Quinto Ennio” di
Taranto.
Al centro degli studi le
figure di Ungaretti,
Quasimodo e Montale
46
stato dato alle stampe per i
Tipi della Scorpione Editrice e
grazie all’importante sostegno
della nostra Banca, all’interno della
linea “BCC San Marzano di San Giuseppe per la Cultura”, il sesto volume
de “I Quaderni” de “L’Arengo, dedicato a Ungaretti, Quasimodo e Montale.
E’ dedicato alla “seconda corona della
letteratura italiana” il sesto quaderno
del “L’Arengo”, la rivista creata e tuttora diretta da Paolo de Stefano, organo del Centro studi di italianistica, del
quale lo stesso De Stefano è presidente. Per seconda corona della letteratura italiana si intende quella formata
da Ungaretti, Montale e Quasimodo,
che prende l’eredità della prima corona, composta da Carducci, Pascoli e
D’Annunzio. E proprio dei tre grandi
poeti del Novecento si occupa questo
corposo e interessante numero dei
“Quaderni ” che propone una serie di
diciassette saggi di studiosi e uomini
di cultura, preceduti dalla presentazione di De Stefano e da una testimo-
I PADRI DELL’ERMETISMO - La poesia
ermetica, è concentrata, spesso difficile,
ignora i normali nessi logici e sintattici
e vuole esprimere l’inesprimibile. I poeti
che possiamo associare all’Ermetismo
sono principalmente Giuseppe Ungaretti,
Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo
nianza del provveditore agli studi di
Taranto Francesco Capobianco.
La seconda corona della letteratura
italiana è praticamente tutta nel mezzo secolo decorso: e, nei suoi efficaci
decenni poetici, non solo ha caratterizzato con ben due Premi Nobel
la letteratura italiana e oltre, ma ha
dato vita ad una schiera di altri notabili poeti tra cultori dell’Ermetismo,
propiziatori del neorealismo ed altro
consimile compreso il simbolismo.
Scrive , da parte sua, Francesco Capobianco: «Oggi L’Arengo compie 35
anni e può vantare il merito di aver
raccolto nell’ideale tempio della cultura le firme più prestigiose del territorio ionico e non solo, divulgano i
contributi delle ricerche scientifiche e
del pensiero innanzitutto delle scuole, stimolando ulteriori ricerche e
nuove riflessioni. L’Arengo, varcando
a diritto i confini della terra ionica, ha
meritato la doverosa gratitudine della
scuola, dei suoi docenti e degli alunni
ormai diffusamente affermati nei vari
settori della società civile». La rivista si apre con il contributo di Walter
Tommasino, su “Le lezioni brasiliane
di letteratura di Giuseppe Ungaretti:
spigolature... riflessioni”. E prosegue
con i saggi di Romano Colizzi, Egidia
La Neve, Stefano Milda, Valerio Pindozzi, Titina Laserra, Alfredo Anzoino, Luigi Scorrano, Antonio Basile,
Stefania Danese, Silvano Trevisani,
Angelo Lippo, Paolo De Stefano, Ruggero Stefanelli, Raffaele de Tommaso,
Vittorio Basile e José Minervini.
Normativa
• Rosellina De Santis
Se il ravvedimento è
sprint diventa operoso
C
on la Manovra correttiva Decreto Legge n.98 del 6 luglio
2011, convertito nella Legge
n.111 del 15 luglio 2011, sono state introdotte una serie di novità in
materia fiscale e previdenziale. In
particolare, tra le novità più importanti in materia fiscale, con l’art.23
comma 31 vi è stata l’introduzione di
una nuova modalità di ravvedimento
operoso denominato sprint. Alle due
tipologie di ravvedimento in vigore,
il ravvedimento breve e il ravvedimento lungo, la Manovra ha infatti
aggiunto un terzo ravvedimento,
una nuova strada per regolarizzare
i mancati versamenti delle imposte
alle scadenze originarie.
Questo ravvedimento operoso denominato sprint o mini è chiamato così
in quanto consente al contribuente
di sanare entro i 14 giorni successivi
dalla scadenza originaria del termine di versamento delle imposte con il
pagamento di una sanzione pari allo
0,2% per ogni giorno di ritardo, oltre
il versamento degli interessi legali
dell’1,50% per ogni giorno di ritardo. Questo ravvedimento sprint è da
utilizzarsi entro i 14 giorni successivi
alla scadenza dei singoli pagamenti
di imposte, ed è quindi dedicato soprattutto dedicato ai contribuenti
che hanno dimenticato di effettuare
il pagamento, ma poi repentinamente si vogliono ravvedere risolvendo
l’omissione con un versamento entro pochi giorni ed ottenendo così
un trattamento più favorevole. Con
il sistema introdotto dalla Manovra
correttiva, i contribuenti hanno a
disposizioni tre modalità (indicate
nel box) per sanare i ritardi dei pagamenti.
LE TRE SOLUZIONI
123
Ravvedimento operoso sprint
Può essere effettuato entro i 14 giorni
successivi alla scadenza del termine di
pagamento originario, in questo caso la
sanzione ordinaria del 30 per cento, applicabile sui pagamenti tardivi o omessi,
si riduce allo0,2 per cento per ogni giorni di ritardo, oltre al versamento degli
interessi legali nella misura dell’1,50
per cento per ogni giorno di ritardo. Lo
spirito di questo nuovo ravvedimento
sprint è quello di non punire estremamente le semplici dimenticanze, consente ai contribuenti di poter effettuare il
pagamento con una sanzione proporzionale ai giorni di ritardo.
Ravvedimento operoso breve
(mensile)
Ravvedimento operoso lungo
(annuale)
Può essere effettuato dal quindicesimo
giorno fino al trentesimo giorno successivo alla scadenza originaria. Quindi
consiste, in base alla norma dell’art.13,
comma1, della lettera a) del D.Lgs.
n.472/97, nell’applicazione di una sanzione pari al 3 per cento, vale a dire un
decimo della sanzione ordinaria del
30%, oltre agli interessi legali, sempre
nella misura dell’1,50 per cento calcolati su ogni giorno di ritardo.
E’ utilizzabile entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa
all’anno in corso (nel caso di versamenti
dovuti da Unico 2011, entro il termine
di presentazione dell’Unico 2012) oppure entro un anno dall’omissione o dall’errore, quando non è prevista la presentazione della dichiarazione periodica. In
quanto caso la norma prevede l’applicazione di una sanzione ridotta ad un ottavo del minimo pari quindi al 3,75 per
cento oltre gli interessi legali.
47
Comunicazione
Don Matteo
porta la BCC
in prima serata su Rai 1
I
l Credito Cooperativo protagonista
in prima serata con “Don Matteo”,
grazie ad un’operazione di product
placement. Si tratta di un’azione di visibilità della Marchio del Sistema cooperativo delle Casse Rurali all’interno
di una storia televisiva di successo, che
si inserisce nella Campagna di Comunicazione del Credito Cooperativo 2011
attraverso una forma alternativa ed
innovativa rispetto a quella della comunicazione pubblicitaria tradizionale. La
fiction in questione - il cui profilo narrativo è stato ritenuto funzionale ai valori
e al localismo rappresentati dal Credito
Cooperativo - certifica, in particolare,
il gradimento da parte di un pubblico
fortemente “fidelizzato” che proprio
nella puntata in questione (quella del
27 ottobre scorso), ha totalizzato ben
7milioni 453mila spettatori per uno
share del 25.89% nel primo episodio e
altri 6.793.000 telespettatori per uno
share salito al 28.61% nel secondo, sancendo così un successo senza eguali.
Raffrontando i dati della stessa serata,
si evicen quanto sia stata premiante la
scelta.Su Canale 5, invece, il baby talent
di Gerry Scotti, Io Canto, si è fermato
a soli 3.831.000 telespettatori per uno
share del 15.91%. Su rai 2, poi, la pellicola intitolata Indiana Jones e il tempio
maledetto ha appassionato 2.189.000
telespettatori per uno share del 7.93%.
Su Italia 1, invece, il film intitolato Mi
fido di te ha entusiasmato 2.269.000 telespettatori per uno share di 8.44 punti
percentuali. Su Rai 3 Mi manda Raitre
ha interessato 1.407.000 telespettatori per uno share del 5.14%. Su Rete 4
Blog – La versione di Banfi ha informato 985.000 telespettatori per uno share
pari al 3.77%. Su La 7, infine, sono ottimi i risultati di Piazzapulita che è stato
seguito da ben 1.802.000 telespettatori
per uno share pari all’8.31% facendo superare alla Rete i risultati ottenuti dai
Rai 3 e Rete 4.
Un dato di assoluto valore che posiziona Don Matteo 8 al primo posto tra
le fiction televisive (di qualsiasi rete),
ad ulteriore conferma della qualità del
prodotto. Ben tre i momenti in cui si
parla delle BCC: per due volte all’interno della Banca, quando il Capitano dei
Carabinieri Tommasi (interpretato da
Simone Montedoro) chiede un mutuo;
all’ingresso della stessa filiale quando il
Capitano incontra il Maresciallo Nino
Frassica, che ne esalta le differenze; e
infine online, quando analizza sul sito
internet le tante offerte del sistema delle BCC. Il Credito Cooperativo è presente anche in un’altra puntata della stessa
serie tv.