Laser e ringiovanimento cutaneo

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Laser e ringiovanimento cutaneo
WHITE PAPER
Laser e ringiovanimento cutaneo
Dr. G. Cannarozzo - Dr. P. Campolmi - Dr. P. Bonan
Gruppo Italiano di Laser Dermatologia (GILD-FTP) - Clinica Dermatologica Università di Firenze (Italia)
Introduzione
Il ringiovanimento cutaneo rappresenta per la
popolazione un interesse costante. Lo sviluppo nel
settore medico dei sistemi laser, che sfruttano diverse
lunghezze d’onda, ha permesso di trattare in modo
sicuro ed efficace molti inestetismi cutanei. Nella
nostra esperienza il resurfacing con laser CO2
frazionato, con possibilità di integrazione con
radiofrequenza bipolare, trova collocazione nel
trattamento di pazienti con fotodanneggiamento di
vario grado che possono essere migliorati con ridotti
tempi di guarigione.
La metodica si è dimostrata efficace nell’attenuazione
delle rughe e delle macchie solari, grazie alla
neocollagenogenesi, con miglioramento dell’elasticità
e della levigatezza cutanea. La metodica può essere
considerata come valida risposta tecnologica alla
maggiore richiesta di risultati correlati a ridotti tempi
di guarigione.
effetti collaterali (eritema persistente, alterazioni
pigmentarie post-infiammatorie e possibili atrofie
cicatriziali). Gli ottimi risultati ottenuti con questa
tecnica hanno quindi stimolato la ricerca di metodiche
e tecnologie in grado di ottenere risultati simili
riducendo il tempo di guarigione e gli effetti
collaterali. In base a queste esigenze si è sviluppato il
resurfacing “frazionato” con laser CO2 di nuova
generazione, che associa l'energia laser a
radiofrequenza bipolare. Il laser CO2 frazionato
consente di ottenere delle micro-zone verticali di
danneggiamento termico circondate da zone di
tessuto sano; il sistema eroga al tempo stesso
radiofrequenza bipolare che amplifica l'effetto
stimolante sul tessuto trattato.
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Il livello e la velocità di sviluppo nel settore medico dei
sistemi laser ha permesso nell’ultimo decennio di
trattare in modo più sicuro ed efficace molte lesioni
cutanee e mucose sia patologiche che puramente
estetiche. Le acquisizioni che hanno consentito una
tale crescita si possono identificare in una migliore
comprensione delle interazioni laser-tessuto ed in un
affinamento tecnologico nella realizzazione dei sistemi
laser che hanno come conseguenza una grande
espansione delle possibili applicazioni in campo
dermatologico. Nuove tecnologie si sono sviluppate
per il trattamento delle rughe, delle cicatrici postacneiche e delle alterazioni pigmentarie, di tutto ciò in
genere che riguarda il miglioramento della texture
cutanea e della tonicità della pelle.
Nella nostra esperienza il resurfacing ablativo con
laser CO2 è da considerare il gold-standard per il
trattamento delle rughe, dei danni dovuti al
fotoinvecchiamento cutaneo e delle cicatrici postacneiche. Questa metodica si associa comunque ad un
importante decorso post-operatorio a possibili
complicanze infettive (batteriche e virali) a fastidiosi
Sinergia CO2 e corrente RF bipolare
L’applicazione simultanea di laser CO2 frazionato e
corrente a radiofrequenza consente di ottenere alcuni
significativi effetti benefici.
In particolare si determina un trasferimento
dell’energia dagli strati superficiali a quelli profondi ed
una più omogenea diffusione della biostimolazione in
senso laterale. Osservabile inoltre una riduzione
dell'iperemia superficiale (arrossamento).
Effetto localizzato (solo laser frazionale)
ed effetto diffuso (con RF)
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La nostra esperienza
Il laser frazionale minimamente ablativo nasce grazie
ad una intuizione che combina l’azione frazionale non
ablativa (sorgenti del vicino-medio infrarosso) con
l’ablazione dell’epidermide “in toto” (sorgenti del
lontano infrarosso).
Tali sistemi frazionali sono dotati di un nuovo sistema
di scansione (HiScanDOT/RF) che consente di creare
micro-colonne di danneggiamento termico circondate
da tessuto sano.
Queste colonne di luce sono in grado di determinare
una vera e propria ablazione verticale dell’epidermide
ed una variabile ablazione del derma. Nelle microzone trattate la cessione controllata del calore in
funzione dell’impulso impiegato (tipicamente S-Pulse
per le cicatrici acneiche e D-Pulse per la lassità
cutanea) produce un immediato effetto di shrinkage
tissutale e genera la stimolazione (fattori di crescita e
riparazione della ferita) e la riorganizzazione di nuovo
collagene.
Particolare delle cicatrici, in luce polarizzata
Cicatrici Acneiche:
Prima e dopo 3 trattamenti
(HiScanDOT/RF: Impiego di S-Pulse e Radiofrequenza)
Le aree di tessuto sano, che separano a distanza
variabile le micro-colonne di penetrazione,
consentono una più rapida riparazione dei tessuti e
una migliore stimolazione delle componenti dermiche.
Le caratteristiche della cute dei pazienti arruolati per
questa tecnica laser sono rappresentate da: aspetto
giallo/grigiastro
della
cute,
presenza
di
iperpigmentazioni superficiali, rughe fini, rughe medie,
ruvidezza della pelle, pori dilatati, alterazione della
texture cutanea.
I criteri di inclusione in questa tecnica sono: l'assenza
di trattamenti topici esfolianti da almeno due mesi,
assenza
di
somministrazione
di
farmaci
fotosensibilizzanti o retinoidi orali da almeno otto
mesi, l'assenza di trattamenti chirurgici o terapie
d’iniezione locale da otto mesi, l'assenza di
trattamenti di fotoringiovanimento con altre sorgenti
o con trattamenti di terapia fotodinamica con ALA da
almeno un anno. Sono esclusi i pazienti con anamnesi
positiva per la formazione di cheloidi o collagenopatie.
Una adeguata terapia antierpetica è stata
somministrata ai pazienti circa due giorni prima e sette
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giorni dopo il trattamento, anche nel caso di anamnesi
negativa per questa infezione.
Per ottenere una migliore compliance da parte del
paziente si può applicare una crema anestetica circa
15-20 minuti prima del trattamento o si può utilizzare
un raffreddamento dinamico ( getto d'aria fredda).
Alla fine del trattamento è stata mantenuta per circa
venti minuti una compressione con garze imbevute di
soluzione
fisiologica
fredda
con
successiva
applicazione di una crema emolliente.
Può essere utile l’applicazione di creme antibiotiche o
la somministrazione per via orale di terapie antiinfiammatorie non steroidee in caso di intenso
eritema e/o edema (sede perioculare). Il paziente deve
ripetere questa procedura a casa per i successivi 5-6
giorni. Subito dopo l'intervento il paziente presenta
eritema ed edema ( evidente in sede perioculare). In
seconda o terza giornata si può osservare un viraggio
di colore (aspetto abbronzato) seguito da
desquamazione lieve. Una volta scomparsa la
desquamazione la pelle presenta eritema di varia
intensità con necessità di fotoprotezione.
Rughe perioculari:
Prima e dopo 15 giorni dal singolo trattamento
Riduzione delle iperpigmentazioni superficiali, delle rughe fini
e miglioramento generale della texture.
(HiScanDOT/RF: Impiego di D-Pulse)
Rughe del volto:
Prima e dopo 3 trattamenti
(HiScanDOT/RF: Impiego di D-Pulse e Radiofrequenza)
La esigenza che ha portato allo sviluppo di un laser
frazionale minimamente ablativo, è stata quella di
avvicinare gli ottimi risultati clinici di un laser ablativo,
come il CO2 , con un minore rischio di effetti collaterali
associati e un decorso post-trattamento più breve.
La tecnica frazionale incontra oggi il consenso di gran
parte delle persone interessate al fotoringiovanimento
del volto e del collo.
In tutti i casi è stata osservata una sensibile riduzione
dei segni del fotodanneggiamento. La metodica dello
skin resurfacing frazionale minimamente ablativo si è
dimostrata efficace nell’attenuazione delle rughe e
delle macchie solari, la cute trattata va incontro ad un
progressivo miglioramento della sua elasticità, grazie
all’attivazione fibroblastica e alla neocollagenogenesi,
con un effetto finale di migliore plasticità e levigatezza
cutanea. I tempi di guarigione sono compresi fra i 3 e i
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7 giorni, in quasi la totalità dei pazienti, e di norma la
durata dell'eritema non ha superato i 5 giorni.
Ridotte, in altissima percentuale, sono state le
complicanze (infezioni batteriche, cicatrici atrofiche,
ipopigmentazioni,
iperpigmentazioni
post
infiammatorie) rispetto al trattamento ablativo.
Si segnala comunque la possibilità della complicanza
erpetica in assenza di opportuna terapia pre e post
trattamento. Positive sono state le osservazioni
soggettive riferite dai pazienti riguardo al dolore
durante il trattamento, ai tempi di guarigione ed alla
sensazione di levigatezza e compattezza della cute da
loro stessi rilevate.
Conclusioni
Nella nostra esperienza la tecnologia frazionata con
laser CO2 si è dimostrata una metodica efficace e
sicura consentendo di raggiungere risultati
soddisfacenti con una o più applicazioni (distanza di
40-60 giorni fra le applicazioni), con tempi di recupero
mai superiori agli 8 giorni.
La metodica può essere quindi considerata come una
valida risposta tecnologica alla sempre maggiore
richiesta di risultati correlati però a ridotti tempi di
guarigione.
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