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Anno LXI - N. 4 - Dicembre 2009
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Il Fante d’Italia
«ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI»
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SOMMARIO
Cronaca del Congresso Nazionale . . . . . . . . . . . . . . . .1
La giornata delle Forze Armate. . . . . . . . . . . . . . . .3
Era l’anno 1859. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Intervista al Gen. C.d.A. Domenico Villani. . . . . . . . . . 6
30° Raduno Nazionale 21-22-23-Maggio 2010 . . . . . . . . . 8
La Sciarpa Azzurra. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
I valori civili e patriotici vivono ancora . . . . . . . . . . . . . 10
Al Capitano Niccolai Eugenio M.O.V.M. . . . . . . . . . . . 11
Ricordando l’Ambasciatore G. Gorrini . . . . . . . . . . . . 12
Inaugurato a Ceggia il Monumento al Fante. . . . . . . . . 12
75° di Costituzione della Sez. di Voghera. . . . . . . . .14
Cimitero Militare di Cappelletta di Noale . . . . . . . . .14
Commemorazione “Lupi di Toscana” . . . . . . . . . . . . 15
Battaglia del Col Basson. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
91° “Lucania” Presente! . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Tommaso Porcelli M.O.V.M. . . . . . . . . . . . . . . . .18
Pasubio “Di qui non si passa”. . . . . . . . . . . . . . . . 19
Raduno Prov. dei Fanti della Marca Trevigiana . . . . . . 20
Raduno dei Fanti a Bagnolo Piemonte . . . . . . . . . . . . . . . 21
Incontro con i Fanti d’Arresto di Arzene (PN) . . . . . . . . . . 22
Inaugurazione dell’anno scolastico Alla “Teuilè”. . . . . 22
Un Martire dimenticato GB. Tonini. . . . . . . . . . . 23
L’Esercito Italiano alla 41^ Barcolana . . . . . . . . . . . 23
Storia - Arte - Cultura - Il Petruzzelli ritrovato . . . . . . . . 24
Adunata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25
Campionati del mondo di sci dei Corpi di Polizia . . . . . . 50
Varie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
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ai Fanti d’Italia
Antonio Beretta, Presidente Nazionale
CRONACA DEL CONGRESSO NAZIONALE DEL
10-11 ottobre 2009 SVOLTOSI A MILANO
Il XXI Congresso Nazionale dell’ANF si è svolto
il 10-11 ottobre a Milano, in uno dei più bei palazzi milanesi “Palazzo Cusani” nello splendido
salone Radetzky. Nella mattinata di sabato, dopo
aver provveduto a nominare il Presidente del Congresso nella persona del Gen. Giovanni Cortellessa
e del Segretario del Congresso nella persona del
Rag. Nicola D’Eri, alla presenza del Notaio dott.
Giancarlo Orrù, si da inizio alla Sessione Straordinaria del Congresso inerente all’approvazione del
nuovo Statuto e del nuovo Regolamento dell’Associazione Nazionale del Fante, dopo la lettura
degli articoli e delle relative spiegazioni, il nuovo
Statuto e Regolamento vengono approvati dall’Assemblea Congressuale.
Si prosegue con la Sessione Ordinaria
del Congresso; prende la parola il Presidente
Nazionale uscente M.d.L. Antonio Beretta, per illustrare l’attività svolta in questo semestre d’incarico, invita tutti e tutte le Sezioni ad un maggiore
impegno allo spirito associativo ed a rimboccarsi
le maniche affinché la nostra Associazione acquisisca sempre più visibilità all’esterno, agli occhi
dei cittadini e delle Autorità. Delinea poi alcuni
punti fondamentali che ritiene importanti attuare
nell’immediato futuro, essi sono:
❋ Un cambiamento della mentalità associativa,
i valori e gli ideali sono nostri e li dobbiamo
proporre però prima dobbiamo viverli e testimoniarli noi stessi.
❋ Una maggiore collaborazione tra le Sezioni e
le Federazioni Provinciali assieme ai Consiglieri Nazionali presenti nel territorio affinché si
garantisca una più incisiva presenza.
❋ Proporre nuove attività, (dobbiamo avere più
fantasia) tendenti a produrre una presenza
sempre maggiore della nostra Associazione attraverso i più svariati strumenti che possono
essere la televisione, i giornali, siti internet
ed altri ancora.
❋ Una maggiore partecipazione a tutte le cerimonie ed iniziative con le Forze Armate, sia
all’interno delle Caserme che altrove.
❋ Una maggiore attenzione alle Patronesse, per
la loro attività di volontariato, perché emerge
lampante il mancato coordinamento a livello
nazionale, quindi necessita l’approntamento
di un progetto organico in merito.
Al termine del proprio intervento ha sottolineato che gli abbonati alla nostra Rivista sono solo
il 60% circa degli iscritti, mentre per conoscere
e vivere la nostra Associazione è bene che tutti
siano abbonati; inoltre ha di nuovo sottolineato
l’importanza dell’impiego delle nuove tecnologie
informatiche per comunicare con gli uffici della
Segreteria Centrale sia per la corrispondenza, che
per la trasmissione di articoli alla rivista, sia per
le fotografie. Termina il proprio intervento presentando i candidati al prossimo Consiglio Nazionale
ed infine rivolge un caloroso saluto all’Avv. Vito
Titano per tutto quanto ha fatto in questi anni per
la nostra Associazione del Fante quindi chiede al
Rag. D’Eri di leggere il messaggio che l’Avv. Titano
ha inviato al Congresso. Al termine della lettura i
congressisti applaudono a lungo.
- Prende la parola il Dott. Leonardo Sautariello Presidente del Collegio Centrale dei Sindaci
uscente, il quale procede alla lettura della “Relazione Finanziaria” redatta collegialmente, circa
i bilanci del biennio 2007/2008, al termine dell’illustrazione dice espressamente che si augura
che nel prossimo numero della Rivista “Il Fante
d’Italia” venga pubblicato il Bilancio ed il conto
Economico della nostra Associazione. Al termine
ringrazia il Rag. Nicola D’Eri per i Bilanci che sino
ad ora ha redatto.
- Prende la parola il Segretario Amministrativo
uscente il Rag. Bruno Conte, il quale esprime un
commento sui Bilanci 2007/2008 evidenziando che
gli stessi si sono chiusi sostanzialmente in positivo
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e che bisogna lavorare affinché il patrimonio dell’Associazione non venga intaccato.
A questo punto il Presidente del Congresso mette in
approvazione i Bilanci relativi al biennio 2007/2008,
già approvati dai Consigli Nazionali, i quali vengono
ratificati dal Congresso.
Il Presidente del Congresso da inizio agli interventi
ed alla lettura delle varie mozioni.
Prende la parola il Prof. De Martin Presidente della
Federazione Provinciale di Trento, il quale riferisce
della dura propaganda anti-italiana in atto da parte
di un gruppo paramilitare, il quale si sente infastidito
alla vista del Tricolore e del suono degli inni di Mameli e del Piave; riferisce che nessuna Associazione
Combattentistica o d’Arma ha mai preso posizione,
per cui chiede che la Presidenza Nazionale informi i
vertici di Assoarma.
Interviene il Sig. Salvino Gregorio Presidente della
sezione di Pescara, che ringrazia a nome della Regione Abruzzo per gli aiuti che l’Associazione Nazionale del Fante ha raccolto ed inviato ai terremotati
dell’Aquila. A proposito di ciò, comunica che da una
nota dello S.M.E. si è appreso che il contributo di
Euro 25.00,00 donato dai Fanti sarà impiegato per
la ricostruzione di una Scuola nella quale, a lavori
ultimati, sarà esposta a futura memoria lo stemma
dell’Associazione Nazionale del Fante.
Prende la parola il Sig. Aurelio Bizzotto della sezione di Rosà, per consegnare alla Presidente Nazionale una documentazione relativa al Col. Meneghello
dove è illustrato l’eroismo dello stesso nel corso della Grande Guerra, e chiedendo la conservazione agli
atti come documento storico.
Interviene il Presidente del Congresso per leggere
una lettera inviatagli dal Gen. Antonio Angiuli nella
quale asserisce d’aver trasmesso per corrispondenza
la propria candidatura alla carica di consigliere Nazionale per la Puglia e che la stessa è stata respinta
in quanto irricevibile per scadenza dei termini di presentazione. Il Congresso ne prende atto.
Il Presidente del Congresso, da lettura di una lettera
pervenuta, dal Cav. Uff. Angelo Ceccotto quale Presidente della Federazione Provinciale di Belluno. Il
Congresso ne prende atto.
Prende poi la parola il Col. Nicola Serra, della Sezione di Roma, evidenziando la problematicità delle
iscrizioni sempre in diminuzione nel Centro-Sud, con
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conseguenti chiusure di Sezioni. Propone visite nelle
Caserme, ai reparti ed a Scuole di formazione per
farci meglio conoscere ed illustrare le finalità associative del Fante, donando Crest ed altri materiali
propagandistici ai Comandi ed ai militari.
Prende la parola il Cav. Attilio Gomitolo Presidente
della Federazione Provinciale di Vicenza, formulando vivo apprezzamento per l’approvazione da parte
del Congresso del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento, passa ad illustrare la propria mozione la cui
sintesi è concentrata nelle parole “cambiamento” ed
“organizzazione”.
Interviene il Presidente della Federazione Provinciale di Treviso, Sebastiano Lazzarato, per annunciare che presenterà una mozione per alcune modifiche
allo Statuto, da prendersi in considerazione per il
prossimo futuro.
Il delegato Sig. Polon, della Sezione di Povegliano
(TV), interviene per sottolineare le difficoltà delle
sezioni, e concorda sulla necessità di una maggiore
visibilità dell’Associazione del Fante.
Chiede e prende la parola il Gen. Giorgio Cantini, Presidente della Sezione Provinciale di Firenze, il
quale dopo aver esposto il proprio curriculum vitae
inerente alla sua carriera militare ed all’impegno civile, illustra le difficoltà attuali che si incontrano per
mantenere in vita una Sezione.
Prende la parola il Sig. Giovanni Mini Consigliere Nazionale uscente, per proporre quale sede del Raduno
Nazionale del Fante per l’anno 2012 la città di Ravenna. Per il 90° della costituzione dell’Associazione
Nazionale del Fante, nel 2011, anche se sono in atto
manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, propone
l’iniziativa di un treno che partendo da Redipuglia arrivi a Roma per deporre una corona d’alloro al Milite
Ignoto.
Al termine prende la parola il Segretario Nazionale
uscente, Comm. Giorgio Andreoni che illustra il cammino svolto nel biennio 2007/2008, circa l’attività
Nazionale dell’Associazione le cerimonie svolte sia
sul territorio Nazionale che non, sia ricordando il
Presidente Onorario Marcello Mantovani.
Il Presidente del Congresso, comunica i risultati dello scrutinio e ne dà lettura:
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
PRESIDENTE NAZIONALE
BERETTA ANTONIO
CONSIGLIERI NAZIONALI:
ABRUZZO
Chieti
CALABRESE DONATO
CALABRIA-BASILICATA Catanzaro
ROMANO G. BATTISTA
EMILIA ROMAGNA
Bologna
NAPOLEONE GIUSEPPE
Imola
GAGLIARDI NEVIO
FRIULI VENEZIA GIULIA Udine
RINA SALVATORE
LAZIO
Roma
SERRA NICOLA
Cesano di Roma CORTELLESSA GIOVANNI
LIGURIA
Genova
MOCELLIN ENRICO
LOMBARDIA
Bergamo
GESTI GIOVANNI IVAN
Brescia
STUCCHI GIANNI
Milano
CERRI GIUSEPPE
Varese
MATTEI GIOVANNI
MOLISE
Campobasso BRASIOLI PAOLO
PIEMONTE
V. d’Aosta -TO ANDREONI GIORGIO
PUGLIA
Bari
D’ERI NICOLA
SARDEGNA
Oristano
CUCCU ITALO
SICILIA
Palermo
VENA GIUSEPPE
TOSCANA
Firenze
CANTINI GIORGIO
TRENTINO ALTO ADIG Trento
ORSINGHER GUIDO
VENETO
Treviso
MINI GIOVANNI
Venezia
SAUTARIELLO LEONARDO
Vicenza
CONTE BRUNO
COLLEGIO CENTRALE DEI SINDACI
Bergamo
Brescia
Pavia
Treviso
Verona
PECIS CAVAGNA G. LUIGI
CAVAGNINI ITALO
MIETTA RINO
LAZZARATO SEBASTIANO
PERLINI GAETANO
COLLEGIO CENTRALE DEI PROBIVIRI
Bergamo
Roma
Palermo
Treviso
Verona
LAMERA LUIGI
MANNAVOLA GIACINTO
BRUSCEMI GIUSEPPE
ZUCCARELLO CORNELIO
MERLINI ANGIOLINO
Al termine della lettura dei nominativi il Congresso applaude gli eletti.
Successivamente si è convocato il Consiglio Nazionale per la nomina della Giunta Esecutiva Nazionale per la quale il Presidente
Nazionale Beretta Antonio propone i sottoelencati:
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente Nazionale
Segretario Nazionale
Segretario Amministrativo
Vice Segretario Nazionale
SAUTARIELLO LEONARDO
CORTELLESSA GIOVANNI
CERRI GIUSEPPE
CONTE BRUNO
MATTEI GIOVANNI
Nel contempo i rispettivi Collegi si erano convocati ed hanno eletto:
SINDACI: Presidente
Sindaci Effettivi
MIETTA RINO
PERLINI GAETANO e
LAZZARATO SEBASTIANO
PROBIVIRI: Presidente
Probiviri Effettivi
MERLINI ANGIOLINO
MANNAVOLA GIACINTO e
ZUCCARELLO CORNELIO
Il Consiglio Nazionale all’unanimità accoglie la proposta del
Presidente ed applaude per conferma.
La giornata delle Forze Armate e dell’unità
Nazionale: 4 novembre 2009
A Redipuglia
Nel cimitero Ossario di Redipuglia,
sacro al cuore degli italiani, sono
stati ricordati ufficialmente tutti i
Soldati che sacrificarono le loro gio-
Redipuglia la Bandiera di Guerra.
vani vite per la Patria.
La cerimonia ha avuto inizio con
lo schieramento di una Brigata di
formazione composta dai reparti
delle quattro Forze Armate e dai
Corpi Armati dello Stato, seguiti
dai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dai Gonfaloni dei Comuni del Friuli-Venezia Giulia. Il Medagliere Nazionale
dell’Ass. Naz. del Fante, scortato
da due Consiglieri Nazionali è stato
portato da due Alfieri, Fanti della
Sezione di Edolo (BS), voluti dal
Presidente Nazionale.
La maggiore Autorità dello Stato,
il Presidente del Senato, Sen. Renato Schifani, dopo la resa degli onori
ai Caduti, ha deposto una corona
d’alloro al Sacello del Duca d’Aosta
ed ha personalmente salutato i Presidenti Nazionali delle Ass. Combattentistiche e d’Arma.
Dopo il discorso ufficiale tenuto
dal Sottosegretario di Stato, on.
Roberto Mania, sono stati benedetti i Resti di due Caduti della prima
guerra mondiale che saranno tumulati nel Sacrario.
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
A Roma
Momenti di alta commozione sono
stati quelli dell’ascesa al Sacello e
della deposizione della corona d’alloro da parte del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano;
momenti sottolineati dalle avvincenti note dell’inno al Piave e del
Silenzio d’ordinanza, eseguito dalla
Banda dell’Esercito.
Ai lati della scalea erano schierati
i Reparti in Armi e i Labari, con i
Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il Capo
dello Stato è giunto con il Ministro
della Difesa; presenti alla Cerimonia le alte cariche Istituzionali. La
nostra Associazione era rappresentata dai dirigenti della Sezione provinciale romana.
Il Presidente della Repubblica all’Altare della Patria
A Bari
Celebrata al Sacrario di Bari la Festa dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate nella ricorrenza del 4 novembre, che si è conclusa
domenica 8 novembre al Lungomare
Nazario Sauro con una mostra denominata “Caserme in piazza”.
Bari Sacrario Oltremare
Al Sacrario erano presenti il Presidente della Camera Gianfranco
Fini in rappresentanza del Capo
dello Stato, il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto in rappresentanza del Governo e il gen.
Leonardo Gallitelli, comandante
della Legione Carabinieri di Bari, in
rappresentanza del Capo di Stato
Maggiore della Difesa.
Il Reggimento di Formazione per
gli onori alle Autorità era formato,
tra l’altro, da una rappresentanza
della Scuola Sottufficiali della Marina di Taranto, dalla Compagnia Comando della Terza Regione Aerea,
da una Compagnia della Scuola Allievi Guardia di Finanza, dalla Fanfara del Settimo Reggimento Bersaglieri di Bari. Ha prestato Servizio
d’Onore una Compagnia di Carabinieri in Alta Uniforme.
L’accensione del Tripode è stata
effettuata da un Bersagliere. Ha
presieduto la celebrazione eucaristica l’Arcivescovo di Bari e Bitonto
Francesco Cacucci che ha affermato
“che la Memoria dei Caduti è il nostro futuro e il nuovo popolo di Dio
deve rinsaldare la nuova e la vecchia
Alleanza. Per programmare il futuro
dobbiamo organizzare la pace, compito precipuo delle Forze Armate.”
Il ministro Fitto ha tenuto la locuzione ufficiale, affermando che
il 4 novembre ricorda la fine della
Prima Guerra Mondiale con cui si è
compiuta l’Unità d’Italia. La storia
ci insegna – ha proseguito – che nulla
è dato una volta per sempre. L’Italia
ha un ruolo fondamentale nei consessi internazionali ed è importante
che vi sia un nesso tra volontà popolare e operatività del Parlamento. Ed
ha concluso affermando che l’Unità
del Paese deve essere patrimonio di
valori condivisi.
Infine, è stata recitata la Preghiera del Caduto in guerra. Domenica
8 novembre per l’evento “Caserme
in piazza” sono stati allestiti numerosi stand sul Lungomare che hanno
messo in mostra i nuovi mezzi in
dotazione dell’Esercito, della Marina, dell’Aviazione con una retrospettiva storica di uniformi italiane
e austriache della guerra ‘15-‘18.
Particolarmente interessanti gli
ultimi mezzi in dotazioni, tra cui
il Lince, veicolo tattico leggero di
ultima generazione, recentemente
introdotto in Afghanistan.
❖❖❖
Era l’anno
1859...
…..quando, posto termine ai fatti
d’arme della 2^ Guerra d’indipendenza pervenendo alla “pace di Villafranca”, iniziava la grande marcia
“italiana” che, attraverso momenti
successivi di grande diplomazia e
scontri armati, si avviava lungo un
processo di unificazione nazionale,
proiettato in un definitivo quadro
di stabilità democratica e di vera
libertà.
4
Quest’anno ne ricorre il 150° anniversario. E su questa circostanza
è il tema emblematico delle celebrazioni relative a quegli eventi, le
quali ben si coniugano con quelle
analoghe, più tradizionali e certo
più sentite per la vicinanza temporale degli eventi di riferimento, che
attengono alla memoria dei sacrifici
e degli eroismi della 1^ Guerra Mondiale, quella che taluni storici indicano anche come la 4^ Guerra per
l’indipendenza d’Italia.
La Commissione Italiana di Storia
Militare (CISM) egregiamente presieduta dal Col. s.SM Matteo PAESA-
NO, Capo dell’Ufficio Storico dello
Stato Maggiore della Difesa, ha organizzato un Convegno Nazionale
che, svoltosi presso il Centro Alti
Studi della Difesa (CASD), ha inteso appunto celebrare quell’evento
quale occasione iniziale dell’unità
d’Italia, ripercorrendo le fasi storico-politico-militari, e quelle non
meno incidenti di ordine sociale,
simbiotiche con l’origine e gli scopi
di quella guerra, e quindi delineare i molteplici aspetti delle singole
circostanze, analizzarne i prodromi
nelle rispettive situazioni prospettiche, valutarne gli esiti e le con-
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
seguenze. Su questa impostazione
filologica, in sostanza, le disquisizioni storiche proposte ad un uditorio attento ed interessato, di cui
anche una folta rappresentanza di
studenti, con una compiutezza di
argomentazioni assolutamente in
linea col non comune valore professionale degli illustri Relatori.
L’intervento, inoltre, del Signor
Ministro della Difesa, On. Ignazio
LA RUSSA; conferiva al Congresso
ulteriore qualificazione e più autorevole prestigio. Una analisi a tutto campo quella del Ministro che,
originando dal momento storico legato alla 2^ Guerra d’indipendenza
e percorrendo un excursus lumeggiante i fatti salienti dagli albori
dell’unità d’Italia fino a giungere
ai nostri giorni, ha concluso con un
deferente omaggio ai Caduti e il
contestuale impegno a preservarne
la memoria e con un caldo apprezzamento per le nostre Forze Armate, espressione genuina di quei valori etici che tanto contribuiscono
a rendere più comprensibile e più
pronunciata la sacra parola PATRIA.
Si inquadrano in tale spirito celebrativo le tante altre manifestazioni, militari e civili, che in questo
corrente mese di novembre, nel
dare visibilità di un più partecipato
sentimento di amor di Patria e di
vicinanza spirituale a coloro che a
questa Patria hanno offerto il dono
Scuola di Fanteria. Il Col. Castelluccio ed il Vice Presidente Nazionale Cortellessa rendono
gli onori ai Caduti.
della vita, perseguono anche, e soprattutto, lo scopo di far conoscere questi valori ai non pochi che, o
perché scettici o perché non o male
informati, nulla o poco sanno delle pagine più esaltanti della grande storia d’Italia. Chi ha avuto il
privilegio di vivere queste giornate
nella ufficialità di una caserma avrà
di certo avvertito quanto oggi sia
più concreto un rinnovellato senso
di “risorgimento” spirituale, come
anche espresso dai tanti giovani,
Cimitero Monumentale di Cesano di Roma. La Scuola di Fanteria e le locali Associazioni
rendono omaggio ai Defunti.
schierati in armi e non, uomini e donne, fieri delle loro stellette e orgogliosi del loro stato di “ soldato “.
Questo il forte sentimento che
Fanti e Patronesse di Cesano di
Roma hanno condiviso con i commilitoni della Scuola di Fanteria, celebrando insieme la Giornata della
Vittoria e della Forze Armate, nel
ricordo commosso e riverente dei
nostri Caduti. Le cerimonie celebrative sono state presiedute dal
Col s.SM Antonio Castelluccio, Vice
Comandante della Scuola.
Solenne la resa degli “onori” ai
Caduti, con la deposizione di una
corona d’alloro al Monumento al
Fante, mentre riecheggiavano nitide, in un cielo terso, le toccanti
note del”silenzio d’ordinanza”; mistico ed insieme sacrale il rito religioso per la commemorazione dei
Defunti, in Caserma e nel Cimitero
monumentale di Cesano di Roma;
puntuale per i riferimenti storici e
ricca di amor patrio l’allocuzione
del Col. Castelluccio sul significato
del 4 Novembre e sui valori che ne
vanno derivando alle generazioni
future.
Anche in queste occasioni tanta
commozione per noi, col grande orgoglio di una onorevole appartenenza:
la grande famiglia dell’Associazione
Nazionale del Fante.
Gen. Giovanni Cortellessa
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Il Consigliere Naz. Paolo Brasioli
intervista il Gen. di C.d’A.
Domenico Villani
Nella volontà di stringere maggiori rapporti con le istituzioni in armi,
soprattutto di Fanteria, e al fine
di far presente l’attività della nostra Associazione e di far sentire la
nostra vicinanza a chi veste le stellette, il giorno 9 ottobre, proprio all’indomani del nostro XXI Congresso
Nazionale, ho avuto la preziosa possibilità di essere accolto dal Generale di Corpo d’Armata Domenico Villani, Sottocapo di Stato Maggiore della
Difesa. Fante di origine molisana!
L’incontro, assai conviviale, e curato dai suoi validissimi collaboratori si è svolto nel luminoso ufficio
di Palazzo Caprara, sede nello Stato
Maggiore della Difesa, in Roma. Dopo aver riportato il saluto del nostro
presidente nazionale e il dono, molto
apprezzato, del nostro nuovo crest,
ho iniziato l’intervista vera e propria.
Riporto dunque di seguito le mie
cinque riflessioni e domande rivoltegli e le relative motivate risposte
e le interessanti considerazioni del
Generale Villani sulle quali invito
tutti a prestare la massima attenzione per farne prezioso tesoro. L’ultima frase ad esempio investe tutti noi
di un ruolo e di un mandato morale
che, seppur presente sicuramente
nei nostri cuori, deve essere costantemente presente nel ruolo nella nostra vita associativa!
Giunga infine da queste pagine ancora un ringraziamento al Generale
Domenico Villani per la generosità
dimostrata e per la grande testimonianza offerta a tutti i soci del nostro
amato sodalizio!
Prima domanda: La figura del Fante
rappresenta per la storia d’Italia l’incarnazione stessa del sacrificio e del
sentimento di immane umile gloria .Il
Fante, proprio per la semplicità e la
basicità del proprio armamento e preparazione e, nella propria umanità a
tutto tondo, è quindi un singolare monumento sentimentale particolarmente tipico di una buona parte , la migliore dico io, della popolazione italiana.
Signor Generale, a suo avviso come
viene vissuto questo sentimento e
quale carica morale innesca in chi
veste le stellette nell’espletare il
proprio servizio, dal soldato semplice all’ufficiale generale a comando
6
di tanti uomini come Lei?
Risposta del Generale Villani: I
Fanti sono nel cuore di tutti gli italiani, non solo per le pagine di eroismo che hanno scritto nel corso della
Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale, ma anche per la grande
umanità che da sempre li contraddistingue e che hanno recentemente
dimostrato nelle operazioni in Italia
e all’estero, in supporto della Protezione Civile o al fianco dei militari
delle altri armi dell’Esercito e delle
altre Forze Armate.
Seconda domanda: Il nostro Santo
Patrono S. Martino Vescovo di Tours
ha saputo trasformare lo strumento
bellico, la propria spada, in strumento di generosa condivisione e partecipazione alla sofferenza umana altrui
offrendo il proprio mantello al poverello incontrato sulla strada. Questi
sentimenti, presenti proprio nella
storia del Fante, si trasferiscono nella vita quotidiana nella totalità della
persona. Intendo dire che il Fante
è, o dovrebbe anelare ad essere, un
uomo generoso. Un uomo migliore.
Signor generale Le chiedo un suo
pensiero a riguardo
Risposta del Generale Villani:Desidero anche sottolineare lo spirito
di sacrificio, l’abnegazione, l’amore
e la fedeltà dei Fanti alla Patria. Si
tratta di principi fondamentali, che
guidano l’azione di ogni soldato, di
ogni sottufficiale e di ogni ufficiale,
valori sui quali si è fondato il nostro
passato e su cui si basa l’avvenire nostro e dei nostri figli.
Le generazioni di oggi raccolgono il
frutto del sacrificio, della generosità
e del sangue versato dai Fanti dalle
Alpi all’Africa. Le loro eroiche imprese hanno contribuito in maniera determinante a costruire un mondo migliore. Non voglio però dimenticare
gli Alpini, i Bersaglieri, i Granatieri,
gli Artiglieri, i Cavalieri, i Genieri, i
Trasmettitori, i Marinai gli Aviatori e i
Carabinieri, la cui azione fu parimenti decisiva.
Terza domanda: negli scenari e
negli impieghi più recenti il Fante
detiene e rappresenta ancora forte
il concetto tattico dell’ ”uomo sul
territorio”. Analizziamo ad esempio
il primo conflitto nel Golfo del 1991.
Ai “bombardamenti chirurgici” not-
Gen. C.A. Domenico Villani.
turni dei primi giorni, quasi asettici
ed irreali nella loro iconografia e nell’immaginario collettivo, seguirono
ovviamente le azioni direttamente
sul territorio. La guerra di fatto finì
con l’immagine del Fante americano,
accompagnato dall’interprete, che
stana da un tugurio di fortuna, dei
soldati iracheni indifesi, impauriti e
affamati. Un incontro tra uomini, di
più, tra civiltà! E allora ecco che il
Fante viene investito di un ruolo tattico e umano delicatissimo da espletare
con massima maturità e altissima integrità morale. Noi siamo sicuri che i
Fanti italiani, attualmente impegnati
in scenari simili si comportino in tale
onorevole modo!
Lei, Signor Generale, riterrebbe utile e sano palesare maggiormente tali
valori e tali testimonianze alla società
odierna? E magari utilizzando maggiormente le associazioni d’arma che sono
le ideali tenutarie di tale eredità?
Risposta del Generale Villani :
L’importanza del cosiddetto “boot on
the ground” è confermata dall’esperienza nelle operazioni internazionali
di pace. I militari italiani applicano
un approccio tipico che discende dalle attitudini del nostro popolo, la cui
validità è riconosciuta anche dalla
Nato. Quello dell’intervento militare
che si trasforma immediatamente in
qualcosa di positivo per la popolazione. Nel momento in cui arriva una
pattuglia, c’è un medico che visita
chi è malato, c’è un aiuto concreto a
coloro che hanno bisogno. In questo
modo gli abitanti associano la nostra
vista, a un’azione benefica. Con queste attività si stabilisce un rapporto
di fiducia che dà i suoi frutti in termini anche di stretta collaborazione da
parte della generalità della popolazione. Basti considerare che il nostro
contingente ad Herat in Afghanistan
ha ricevuto addirittura la cittadinanza onoraria, un segno di eccezionale
fiducia, stima e considerazione.
I Fanti, al pari ovviamente degli al-
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
tri militari, mantengono un comportamento di grande professionalità, eccezionale dal punto di vista della capacità militare, dell’equilibrio e della
misura. In contesti estremamente difficili, essi operano con competenza,
animati dalla convinzione dell’utilità
del loro lavoro e del loro contributo
alla stabilizzazione del Paese. Le missioni internazionali talvolta richiedono l’uso della forza, l’uso della forza
giusta ovviamente. Questo fa parte
dei nostri compiti di soldati.
Il doppio ruolo, operativo e umano,
del Fante è, pertanto, fondamentale
per la buona riuscita di queste missioni, un ruolo che noi evidenziamo
anche sul Patrio suolo, sia quando
siamo impegnati in concorso alla
Protezione Civile, un esempio è dato
dall’intervento delle Forze Armate in
supporto al popolo abruzzese in occasione del recente terremoto, sia
nelle operazioni in ausilio alle Forze
dell’ordine, come per il G8 dell’Aquila o nel corso di “Strade Sicure”.
Quarta domanda : Si parla sempre più del “Soldato del futuro”, una
sorte di “super fante” tecnologico.
Signor Generale ritiene che si debba parlare parallelamente anche di
umanità nella formazione e nell’impiego del “Soldato del futuro”. Qual
è sotto questo aspetto lo stato della
definizione di tale nuovo militare?
Risposta del Generale Villani: Il
cosiddetto soldato del futuro è un
processo di rinnovamento tecnologico
alla luce dello sviluppo delle nuove
dottrine e dei nuovi assetti net-centrici (“Net Centric Warfare” e “Network
Centric Capabilities”) che prevedono
di gestire le future operazioni attraverso una interconnessione in rete di
ogni elemento operativo sino a livello
del singolo militare. Si tratta pertanto
di uno studio che porterà all’impiego
dell’uomo nel quadro di una organizzazione finalizzata al migliore utilizzo
delle forze, al di là di questo l’umanità del soldato rimane un plusvalore
di straordinaria importanza che continuerà a segnare la differenza non solo
tra l’uomo e la macchina, ma anche
tra esercito ed esercito.
Quinta domanda : Anche il doloroso
recente attentato a Kabul ha evidenziato che molti sono i militari attualmente in forze di origine del centro
sud Italia. Personalmente ritengo che
tale dato deve far riflettere i vertici
della nostra Associazione e motivarli
a intraprendere delle iniziative affinché le Sezioni del centro sud Italia,
attualmente in preoccupante fase
decrescente per numero di iscritti,
si sentano maggiormente coinvolte
e aiutate a creare maggiori legami
con le istituzioni in armi! Infatti da
queste regioni provengono moltissimi
dei Fanti in servizio e che un domani
potrebbero divenire nostri soci.
Signor Generale, Lei che tra l’altro è un molisano, ritiene che tale
scenario diventi possibile? Vedrebbe
positivamente e appoggerebbe tale
volontà? Ha qualche idea in mente in
tal senso che aiuti ad onorare il servizio, l’umanità e il sacrificio di tali
uomini della nostra amata terra?
Risposta del Generale Villani: Nel
rilevare che l’incidenza di arruolati
provenienti dal centro-sud è superiore rispetto a quella del nord, occorre
anche constatare che la natalità nelle
regioni del centro-sud è decisamente
superiore, pertanto i dati vanno valutati tenendo conto di questo aspetto.
In ogni caso la provenienza geografica
non può rappresentare un problema
per le Forze Armate, che invece sono
concentrate a selezionare, reclutare
e quindi a preparare dal punto di vista sia umano che professionale nel
modo migliore il proprio personale,
per consentire al Paese di continuare
a disporre di un dispositivo all’avanguardia, in grado di far fronte , come
oggi dimostrano le Forze Armate italiane dovunque siano impegnate, con
la massima professionalità alle sfide
che ci vengono poste.
Le Associazioni d’Arma rappresentano un naturale e necessario “trait
d’union” tra le Forze Armate e la
realtà civile. In passato la maggior
parte dei cittadini maschi aveva servito lo Stato in uniforme prima di
affacciarsi alla vita sociale, civile e
produttiva. La sospensione della leva
non darà più la possibilità a buona
parte dei cittadini di vivere un momento comunitario, socializzante,
faticoso, ma sicuramente formativo;
sia del carattere, sia soprattutto della coscienza civile. In tale quadro, il
ruolo delle Associazioni d’Arma sarà
sempre più importante, quale collante tra Forze Armate e gli altri cittadini.
Paolo Brasioli
CURRICULUM Gen C.A. Domenico Villani
(fonte www.difesa.it)
Il Generale di Corpo d’Armata Domenico
Villani è nato il 7 settembre 1948 a Campobasso. Allievo dell’Accademia Militare di
Modena nel 1967 (24° Corso), ha frequentato la Scuola di Applicazione di Torino,
il 107° Corso di Stato Maggiore ed il 107°
Corso Superiore di Stato Maggiore presso la
Scuola di Guerra in Civitavecchia.
Ufficiale di Fanteria (nominato Sottotenente il 1° settembre 1969), ha comandato
il plotone fucilieri presso il 21° rgt. f. “Cremona” e successivamente è stato Comandante di plotone e Istruttore presso l’Accademia Militare di Modena (1973/79).
Ha poi comandato la Compagnia del4°btg.
f. “Guastalla” (1979/82), il 66° btg.
mec.“Valtellina” (1989/90) ed il 17°rgt. f.
mec. “Acqui” (1993/94).
Dal 26 novembre 1999 al 5 aprile
2001 è stato Comandante della Brigata
bersaglieri“Garibaldi”.
Durante tale periodo ha partecipato all’Operazione Joint Guardian in qualità di
Comandante della Brigata Multinazionale
Ovest in Kosovo, per la quale è stato insignito della Medaglia di bronzo al Valore dell’Esercito e successivamente ha conseguito
la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare
d’Italia.
Ha ricoperto il primo incarico presso lo Stato Maggiore nel 1983 ed è stato poi Capo
della 2^ Sezione dell’Ufficio RESTAV dello
SME (1990/93), Capo Ufficio del Sottocapo
di SME nel periodo 1994/1998.
Dal settembre 1998 all’ottobre 1999 è
stato Capo Gruppo di Lavoro “Progetto
Esercito Post 2000” presso lo SME.
Dal 17 maggio 2001 al 12 febbraio 2003
ha ricoperto l’incarico di Capo dell’Ufficio
Generale del Capo di SM dell’Esercito e successivamente, fino al 29 novembre 2005, ha
assolto l’incarico di Capo I Reparto Personale dello SM della Difesa e Presidente del
Comitato Consultivo per il Servizio Volontario Femminile.
Dal 06 dicembre 2005 al 30 Agosto 2007
è stato Comandante del 2° Comando delle
Forze di Difesa.
Dal 3 settembre 2007 ricopre la carica
di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa.
Nel corso della carriera ha frequentato il
corso su Organismi ONU-NATO-UEO e di scenari internazionali.
Ha altresì conseguito le Lauree in Scienze
Strategiche, presso l’Università di Torino
(2000) e in Scieze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste (2005).
Il Generale di Corpo d’Armata Villani è insignito delle seguenti decorazioni:
• Croce di Cavaliere dell'Ordine Milita re
d'Italia;
•Medaglia di bronzo al Valore dell'Esercito;
•Commendatore dell'Ordine al Merito della
Repubblica Italiana;
•Medaglia Mauriziana;
•Croce d'Oro per anzianità di servizio (25
anni);
•Medaglia di bronzo al Merito di Lungo Comando;
•Medaglia Commemorativa NATO per il servizio prestato in Kosovo;
•Medaglia Commemorativa per partecipazione operazioni di pace;
•Gran Croce al Merito Militare con distintivo bianco dell’Esercito Spagnolo.
7
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
30° Raduno Nazionale dei Fanti d’Italia a
Udine 21 -22 - 23 Maggio 2010
Dopo che nello scorso numero de
“Il Fante d’Italia” sono stati scoperti gli scorci e i monumenti più
suggestivi della città di Udine, in
questa edizione andiamo ad esplorare la provincia di Udine, la più
vasta del Friuli Venezia Giulia, che
racchiude in sé una grande varietà
di paesaggi, storie e tradizioni. Dalle spiagge dell’Adriatico alle vette
alpine della Carnia, il visitatore
scopre percorrendo le sue strade
i mille volti di una terra antica e
complessa.
Aquileia
Aquileia è il sito archeologico per
eccellenza, dichiarato dall’Unesco
Patrimonio dell’Umanità. Passeggiare attraverso la sua suggestiva
area archeologica, tra il maestoso
colonnato del foro, cuore commerciale, politico e giuridico della città,
e i resti del porto fluviale romano,
dove convergevano le merci dal Mediterraneo, è sicuramente un tuffo
nella storia ineguagliabile. Aquileia
aspetta i visitatori con la Basilica di
Santa Maria Assunta che conserva
all’interno uno dei più straordinari complessi a mosaico esistenti al
mondo. Importante per conoscere
la storia della Aquileia cristiana dei
primi secoli è inoltre la Cripta degli
Scavi con i suoi mosaici.
Cividale del Friuli
Cividale del Friuli, fondata nel 53
a.C. da Cesare con il nome di Forum Iulii, custodisce testimonianze
storiche di rilevante interesse tanto che si parla di una sua possibile
candidatura a patrimonio dell’Unesco. La sua posizione ne ha fatto,
nel corso dei secoli, un punto nevralgico di incontro tra varie cultu-
8
re, da quella romana, a quella longobarda, a quella del Patriarcato
di Aquileia, dominazioni che hanno
contribuito a rendere Cividale una
piccola perla d’arte del Friuli Venezia Giulia. Il turista incontrerà numerose bellezze artistiche, tra cui
il Duomo al cui interno ospita uno
dei capolavori dell’oreficeria medievale italiana, “La Pala d’argento di Pellegrino II” che troneggia
sull’altare maggiore. Sulla stessa
Piazza si affaccia anche il Palazzo
dei Provveditori, che ospita il Museo Archeologico Nazionale. A Cividale uno dei luoghi più suggestivi è
l’Oratorio di Santa Maria in Valle,
meglio conosciuto come Tempietto
Longobardo, celebre per le decorazioni a stucco dell’VIII secolo e per
la sua posizione da cui si può godere di una vista mozzafiato sul fiume
Natisone. Poco distante, il simbolo della cittadina: il famoso Ponte
del Diavolo. La leggenda vuole che
questo ponte sia stato costruito in
una sola notte proprio dal diavolo
che, in cambio, avrebbe preteso
dalla città l’anima del primo cividalese che lo avesse attraversato. I
furbi cittadini avrebbero spinto sul
ponte un gatto e quindi, al diavolo beffato, non rimase che fuggire.
Imperdibile, inoltre, l’Ipogeo Celtico, che fu probabilmente carcere
romano: si tratta di un interessante
complesso di grotte artificiali e ambienti sotterranei.
Palmanova
Palmanova è una città fortezza
progettata per difendere i confini
regionali dalla minaccia dei Turchi tanto che è davvero unica nel
suo genere: la sua pianta, infatti,
è a forma di stella perfettamente
simmetrica con nove punte e una
piazza centrale dalla quale partono
sei strade radiali. Il centro storico
si raggiunge attraverso tre Porte
Monumentali denominate Aquileia,
Udine e Cividale e, da qualunque direzione si arrivi, il punto di sbocco
è la Piazza Grande, l’antica piazza
d’armi. La sua forma corrisponde a
un esagono perfetto, in cui si affacciano eleganti e importanti palazzi. Tra questi il Duomo, che ospita
opere di particolare pregio, fra cui
una piccola Madonna lignea attribuita a Domenico da Tolmezzo e il
Civico Museo Storico, che conserva
armi, cimeli e documenti illustranti la storia della città dalla nascita
alla Seconda Guerra Mondiale.
Tarcento
Circondata da verdi colline, Tarcento si erge ai piedi delle Prealpi
Giulie. Di interesse per il visitatore
sono le sue eleganti dimore situate lungo il fiume Torre, per lo più
ristrutturate dopo i danni del terremoto del 1976: Palazzo Frangipane
(XVI sec.), Villa Moretti, bell’esempio di architettura del XX secolo e
sede di esposizioni, Villa Pontoni
detta “Palazàt” (XVI secolo) e Villa
Valentinis nella frazione di Collalto
(XVIII secolo).
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Gemona
Gemona, tristemente famosa per
il violento terremoto che la colpì
nel 1976, è oggi il simbolo della forza e del carattere della popolazione
del Friuli Venezia Giulia che, senza
lasciarsi scoraggiare, le ha restituito il suo fascino originale. Una bellezza sottolineata dalla maestosità
dell’architettura medievale, che si
apprezza percorrendo le suggestive
vie del centro storico e visitando il
Duomo, imponente edificio romanico-gotico.
Scoprire Udine by bike
Un modo diverso per scoprire la
città di Udine è pedalare tra i suoi
antichi palazzi grazie al programma
“Udine by bike” dell’Agenzia TurismoFVG. Il visitatore si immergerà
in un suggestivo percorso tra architetture di stampo veneziano e i capolavori di Giambattista Tiepolo e
respirerà l’atmosfera speciale delle
pittoresche piazze della città ascoltando la storia e le curiosità dei luoghi grazie a delle audio guide che
gli permetteranno di non perdere
le informazioni più rilevanti ma con
tutta la libertà di muoversi secondo il proprio ritmo. Ultima tappa
del percorso è il castello da cui si
domina tutta la città e si abbraccia con lo sguardo un’incantevole
corona di colli e montagne. Il costo
delle audio guide è di quattro euro
(gratis con la FVG Card) mentre le
biciclette potranno essere noleggiate gratuitamente nell’infopoint
TurismoFVG collocato nella centralissima Piazza 1° Maggio.
Scenari della Grande Guerra
Le battaglie cruenti della Grande
Guerra hanno marchiato a fuoco il
territorio del Friuli Venezia Giulia,
che nel corso del conflitto ha rappresentato non solo una linea di
confine, ma anche uno spartiacque
tra la vittoria e la sconfitta italiana. Dalla Carnia all’Isontino, dalle
valli del Natisone al Carso triestino,
il Friuli Venezia Giulia si presenta
come un ampio museo a cielo aperto degli eventi bellici.
Centinaia di migliaia di soldati,
infatti, combatterono e morirono
su queste terre: numerosi e significativi monumenti, tra cui ossari e
cimiteri austro-ungarici, sono stati
eretti in loro memoria.
Quello di Redipuglia, ad esempio,
è il più grande Sacrario della Prima
Guerra Mondiale in Europa che raccoglie centomila caduti.
Dall’imponente scalinata realizzata con pietra bianca del Carso, si
può ripercorrere uno storico viaggio
fra trincee e memorie.
Sulla sommità del Sacrario è collocato un osservatorio per identificare i luoghi di tante battaglie della
Grande Guerra.
Sul colle di Sant’Elia, poi, c’è il
“Parco della Rimembranza”, viale a gradoni con ai lati cimeli ed
epigrafi del cimitero dei trentamila Invitti, che un tempo occupava
questa zona. Redipuglia è il luogo
di partenza per percorrere i camminamenti del Carso, luoghi che
ispirarono le poesie di Giuseppe Ungaretti: a San Michele e San Martino
del Carso il vento restituisce ancora
l’eco dei discorsi tra soldati.
Le montagne della regione, inoltre, custodiscono trincee, camminamenti, torrette di osservazione,
gallerie e fortini. Un tratto della
seconda e terza linea difensiva dell’esercito italiano correva poi lungo
le Valli del Natisone, luoghi tragicamente segnati dai combattimenti
del primo conflitto mondiale: il visitatore potrà camminare sugli stessi
sentieri percorsi dal generale tedesco Rommel che, sul Monte Matajur,
ottenne le sue prime vittorie.
9
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
La sciarpa
azzurra
Parlando della “sciarpa azzurra”
che è, come noto, il simbolo particolare degli Ufficiali delle Forze
Armate Italiane, annotiamo che
l’origine di tale particolare insegna
distintiva risale nientemeno al XIV
secolo e precisamente al 21 giugno
1366 quando Amedeo VI il Conte Verde salpava da Venezia per la Terra
Santa, al comando di una spedizione
forte di circa duemila uomini, con
una flotta composta da due grandi
galere veneziane e numerose altre
navi minori noleggiate a Genova ed
a Marsiglia.
Sull’albero di maestra della sua
nave ammiraglia, per l’occasione
egli aveva voluto che, accanto allo
stendardo dei Savoja, di rosso alla
croce d’argento, garrisse anche
un’altra insegna, di zendalo azzurro, con caricata in cuore l’immagine
di Maria SS.ma e l’intero drappo se-
minato di stelle d’oro, proprio per
onorare la madre di Dio.
Il Cibrario nella sua monumentale Storia della Monarchia di Savoia
così descrive la galera ammiraglia di
Amedeo VI il Conte Verde: “La galera
capitana su cui veleggiava il Conte
Verde era, secondo la magnificenza
di quell’età, leggiadramente dipinta
e colla poppa coperta di foglie d’oro
e d’argento. Sventolavano su quella nave molte bandiere, fra le quali
primeggiava quella di devozione, di
zendale azzurro coll’immagine di Nostra Signora, in un campo seminato di
stelle. E quel color di cielo consacrato a Maria è, per quanto a me pare,
l’origine del nostro colore nazionale.
Gli altri stendardi erano quelli dei Savoia vermigli, colla croce d’argento;
dei nodi d’argento in campo verde,
special divisa di Amedeo VI; e quello dell’Ordine del Collare che, poco
prima istituito, ebbe una stupenda
occasione di segnalare il valore dè
suoi cavalieri in lontane contrade e
di renderne, da due opposte e famose riviere, spettatrici l’Asia e l’Europa. Amedeo levò l’ancora il 20 e il 21
giugno 1366 da Venezia”.
Parimenti e sempre per onorare la
nostra Madre celeste, alcuni Cavalieri della spedizione sabauda cinsero, in tale occasione e per la prima
volta, delle sciarpe azzurre.
L’uso delle sciarpe azzurre, da tale
data, si diffuse tra gli Ufficiali dell’Esercito Savoiardo tanto che tale
smalto assurse poi a simbolo araldico dinastico, al posto degli smalti di
rosso e d’argento dello scudetto di
Savoja antica.
Il 10 gennaio 1572, Emanuele Filiberto di Savoja, detto Testa di ferro, rese obbligatoria per tutti i suoi
Ufficiali l’uso della sciarpa azzurra,
che da secolare tradizione era stato
già adottato, per iniziativa personale di parecchi Ufficiali: “intendendo
noi che i nostri soldati portino sciarpe e bende del nostro colore, cioè
azzurro, ossia celeste et non di altro
a piacer loro, come siamo informati
essi fanno”.
Il di Gerbaix de Sonnaz, nel suo volume: Bandiere, stendardi e vessilli
di casa Savoia dai Conti di Moriana
ai Re d’Italia precisa che: “lo stendardo di zendale azzurro dal 1366 fu
l’origine, come accenna il Cibrario,
del colore azzurro nelle divise di
casa Savoia, e tuttora dà il colore
alla fascia di servizio degli Ufficiali
di terra e di mare”.
La fascia azzurra che tuttora portano gli Ufficiali di terra, di mare
e di cielo ha quindi un’origine antichissima, quale forse nessun’altra
insegna può vantare, legata alla
speciale devozione a Maria, all’Aiuto dei cristiani; l’azzurro, infatti,
per la scienza araldica, è simbolo
di giustizia, di lealtà, di purezza,
di gentilezza ma, soprattutto, è lo
smalto tipico mariano.
Infine ricordiamo che gli “Azzurri” della nostra Nazionale di calcio
e di altre discipline sportive derivano, invece, dalla prima Olimpiade
dell’era moderna, che si è svolta in
Atene nel 1896, quando sorse il problema del colore da adottare per le
divise delle nostre rappresentanze
sportive che partecipavano al primo
consesso sportivo internazionale.
Vennero chiesti lumi al re d’Italia Umberto I di Savoja che assegnò
subito alle nostre squadre sportive
nazionali il colore azzurro, colore
sabaudo e mariano, per eccellenza,
dal 1366.
Giorgio Aldrighetti
I valori civili e patriotici vivono ancora
I valori civili e patriottici vivono
ancora; Istituzioni e cittadini uniti da “Tricolore 2009”; il Vescovo
benedice il nuovo monumento ai
Caduti a Motta S.Lucia ( CZ ) – Nel
quattordicesimo anniversario della
costituzione della Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale del
Fante di Falerna Marina ( CZ ), in
concomitanza con la Giornata delle
Forze Armate e dell’Unità Nazionale, con l’indispensabile sostegno del
comandante del Cme “Calabria”,
generale di brigata Pasquale Martinello, nonché del Comandante del
10
2° Reggimento “Sirio” dell’Aves, Colonnello Claudio Luperto, il sodalizio
d’Arma di Fanteria e l’amministrazione municipale di Motta Santa Lucia nel centro della valle del Savuto
hanno dato vita alla manifestazione
“Tricolore 2009”.
Oltre alla glorificazione dei Caduti, alla sensibilizzazione dei cittadini all’amore e alla fedeltà alla
Patria, al rafforzamento dei vincoli
di solidarietà tra i civili e i militari
(“rafforzamento più che opportuno -sostiene l’Anf falernese- dopo
la sospensione del servizio di leva,
che ha condotto verso la costituzione d’un Esercito di professionisti, di
volontari”), l’iniziativa ha inteso anche avvicinare i giovani, almeno per
qualche ora, a quegli “ideali civili e
patriottici -spiega il sodalizio d’Arma- che l’edonismo e il consumismo
dei nostri tempi certo non alimentano a ogni piè sospinto”. Presenti anche una rappresentanza del “Sirio”
al comando del Maresciallo Antonio
Astorino (coadiuvato dal Sergente Maggiore Francesco Piscioneri),
agenti in servizio e in congedo della
Polizia di Stato, veterani della Sacra
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Fanteria iscritti all’Anf provinciale e
tanti alunni delle locali scuole.
La manifestazione, che s’è svolta
nella centrale piazza Castello, è iniziata con la celebrazione d’una solenne funzione religiosa in onore dei
Caduti nei vari conflitti, celebrata
dal Vescovo di Lamezia Terme, Mons.
Luigi Antonio Cantafora, assistito
dai sacerdoti don Antonio Stranges
e don Sergio Gigliotti. Nel corso dell’omelia, rivolgendosi in particolare
ai giovani, cittadini di domani, nel
sottolineare il significato della ricorrenza, il presule ha rimarcato
l’importanza della memoria (“un
buon cristiano non dimentica”), su
cui una società civile deve radicare il futuro. Ha insistito sull’opportunità d’educare i giovani al “bene
comune”, da conseguire con onestà,
lealtà e legalità. “E’ bene comune
anche la Patria -ha detto-, alla quale hanno donato se stessi quanti si
sono immolati sui vari fronti”.
Una Patria che dev’essere unita,
nella quale non si distinguano un
Nord e un Sud. La patronessa Violetta Salfo ha poi letto la “Preghiera
del Fante”. Dopo la funzione religiosa, sulle note del “Piave” un corteo
con le autorità s’è mosso verso il ristrutturato monumento ai Caduti per
la deposizione di una corona d’alloro.
Il manufatto (completato dall’amministrazione in tempi record per
l’appuntamento civile e patriottico)
è stato benedetto dal Vescovo. Successivamente, davanti a un pubblico
numeroso e attento, un trombettiere ha suonato in modo toccante “Il
silenzio” e i rappresentanti delle
istituzioni, a cominciare dal Sindaco,
Amedeo Colacino, hanno reso doveroso omaggio ai Caduti.
Quindi, mentre veniva intonato
l’Inno Nazionale, è stata scoperta la
lapide coi nomi dei mottesi che si
sono sacrificati nelle guerre mondiali del secolo scorso. E’ stato un alunno del locale istituto comprensivo a
leggerli. E’ seguito l’intervento del
primo cittadino il quale ha voluto
fortemente che “Tricolore 2009” si
tenesse in concomitanza con la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità
nazionale e che per l’occasione fosse ultimata la ristrutturazione del
monumento. Dopo aver ringraziato
tutti i presenti, il Sindaco ha esortato ad elevare un pensiero riverente
“a quanti sono Caduti e cadono per
la difesa delle Istituzioni democratiche in Italia e nel mondo.
Cari ragazzi -ha rimarcato, rivolgendosi alle giovani generazioni- la
cultura del ricordo, del rispetto,
dell’apprezzamento dei nostri militari deve sempre rimanere alta,
sempre più profonda e intensa. Mi
auguro che i nostri figli e i figli dei
nostri figli abbiano nel futuro, così
come noi dobbiamo esserne convinti
nel presente, la consapevolezza che
i nostri morti, i tanti giovani che si
sono immolati per la Patria, ci abbiano insegnato che la guerra non è
mai il giusto strumento per dirimere
qualsiasi controversia, ma la risultante di miseri interessi che distruggono
l’umanità. La guerra genera sempre
odio e le sue atrocità lasciano segni
indelebili, mai rimarginabili”.
Come non succedeva da anni, moltissimi cittadini hanno voluto assistere all’iniziativa civile e patriottica,
dimostrando che in loro sono ancora
vivi quei valori civili che la temperie
sociale dei nostri giorni frequentemente fa sembrare smarriti definitivamente e che, invece, riemergono
con forza, quando genuinamente si
fanno vibrare le corde del cuore delle persone.
Giovambattista Romano
“ un momento della manifestazione civile e patriottica “Tricolore 2009” tenuta a Motta Santa Lucia (CZ).”
Al Capitano Niccolai Eugenio M.O.V.M.
Inaugurazione Monumento al Cap.
Niccolai Eugenio M.O.V.M.
151 Regg. Brigata di Fanteria “Sassari”- Case Melaghetto (Gallio)
Atopiano di Asiago.
Domenica 13 settembre è stato
inaugurato il Monumento dedicato
al Cap. Eugenio Niccolai M.O.V.M.
a Case Melaghetto (Gallio) sull’Altopiano di Asiago. Il Cap. Nicolai,
cadde nella battaglia dei “Tre monti” il 28 gennaio 1918. L’Associazione “Filippo Corridoni” con il suo
Presidente Pietro Molini, il Comune
di Corridonia (MC), il Comune di
Gallio (VI) , L’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, il Comitato
dei Comuni della Sardegna, L’Associazione Nazionale del Fante Sezione “Altopiano 7 Comuni” , Il Museo
Storico della Brigata “Sassari” con
il Luogotenente Antonio Pinna, sono
stati gli artefici dell’iniziativa.
Presenti all’incontro molte Associazioni d’Arma con i vessilli, gagliardetti e Bandiere delle varie
sezioni del Fante della Provincia
di Vicenza con il Labaro della Federazione decorato e molti Fanti al
seguito.
11
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Verona rendeva gli Onori.
Dopo la Benedizione e la Deposizione della Corona sono seguite le allocuzioni e in conclusione l’Inno della
Brigata “Sassari” “Dimonios”.
Il Comandante della Brigata Mecc.
“Sassari” Gen. Alessandro Veltri,
non potendo partecipare all’incontro, ha inviato un messaggio di saluto ai presenti. La Brigata “Sassari”
sarà impegnata in una operazione
fuori area in Afghanistan il prossimo
ottobre.
Nella stessa mattinata è stata
posta una Corona d’alloro in Onore ai Caduti al Sacrario Militare di
Asiago. La sezione Fanti “Altopiano
7 Comuni” si è impegnata per la custodia e la sorveglianza dell’importante sito.
Iniziata la Cerimonia con L’Inno
Nazionale è stato poi scoperto il Monumento dal Sindaco di Gallio Ing.
Pino Rossi, dal Sindaco di Corridonia
Dott.ssa Nelia Calvigioni dal Gen. di
Divisione Enrico Pino (Comandante
militare della Regione Veneto) e
dal rappresentante della Provincia
di Macerata. Una Guardia d’Onore
composta dall’ 85° Rgt. Fanteria di
Ricordando l’Ambasciatore Giacomo Gorrini
Cerimonia particolarmente significativa al Museo Storico dei Fanti “Giuseppe Beccari” di Voghera , nella
mattinata di sabato 7 novembre u.s.
per la consegna alla Città di Voghera , che ospita le spoglie dell’Ambasciatore Giacomo Gorrini , da parte
della Amministrazione Provinciale
di Pavia nella persona del suo Presidente Prof. Vittorio Poma, della
massima Onorificenza Provinciale
Don Robecchi-Brichetti, primo Presidente della Provincia, consistente
nella Medaglia d’Oro con Diploma.
Oltre al Presidente del Consiglio
Provinciale Cav. Luigino Bassanese
ed il Sindaco di Voghera, Dott, Aurelio Torriani hanno fatto da cornice
le Massime Autorità cittadine e gli
Alunni della Scuola Media “Pascoli”.
Ospiti d’eccezione il Console Onorario d’Armenia Dr. Kuciukian ed il
Coro Armeno di Milano che assieme
agli alunni della Scuola hanno eseguito i relativi Inni Nazionali.
L’ Ambasciatore Giacomo Gorrini
nacque a Molino dei Torti (AL) nel
1859 , trasferito nei primi anni di
vita a Voghera ove compi’ gli studi
classici.
Fu console e Ambasciatore a TREBISONDA in Turchia dal 1911 al 1915
e testimone oculare dei massacri e
Olivo messo a dimora nell’aniversario dei 150 anni
dalla nascita dell’Ambasciatore Giacomo Gorrini
“Giusto per gli Armeni” Voghera 07-11-2009.
deportazioni del popolo armeno ,
diventando partecipe del genocidio dei quel Popolo; salvo’ molti
bambini e donne , ma l’entrata in
guerra dell’Italia contro la Turchia
lo costrinse ad una fuga precipitosa verso Roma, ove al suo rientro
rilascio’ un’intervista al quotidiano
romano IL Messaggero descrivendo
le persecuzioni contro questa popolazione e continuando in seguito a denunciare la persecuzione in
atto.
E’ inoltre considerato il fondatore
dell’Archivio storico nazionale ed è
tra i “GIUSTI” di Armenia. Personaggio molto noto in Armenia ,solo
da pochi anni è stato riconosciuto
tra i Cittadini Illustri della Città.
In ricordo della sua attivita’ umanitaria e’ stato messo a dimora un
olivo nel giardino antistante il Museo Storico e al Comitato Vogherese
Estimatori e’ stata consegnata una
targa per l’attivita’ svolta negli ultimi anni.
Giorgio Andreoni
Inaugurato a Ceggia il Monumento al Fante e
a tutte le vittime di guerra
Nel periodo comprendente gli
ultimi mesi del 1917 e il successivo anno 1918 si combatterono
soprattutto lungo il fiume Piave e
nei territori a esso vicini le ultime, cruente, sanguinose battaglie
12
della Prima Guerra Mondiale che
permisero all’Esercito Italiano,
grazie all’eroismo e alla generosità dei suoi soldati e in particolar
modo dei suoi Fanti, di fermare
e sconfiggere definitivamente le
truppe austro-ungariche.
Anche queste nostre zone o
meglio zone a noi vicine videro
cadere in quei giorni migliaia e
migliaia di militari dell’una e dell’altra parte.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Fu proprio in quel periodo che
nel Cimitero di Ceggia furono sepolte ben 453 salme di soldati austro-ungarici.
Di queste 267 furono riesumate
nel 1921 e sepolte in un terreno
confinante con il Cimitero civile:
quest’area, recintata con un filo
spinato, era chiamata “Cimitero
Militare”.
Dieci anni dopo però, nel 1931,
nel nostro Cimitero Civile non
c’era più spazio sufficiente per le
salme della popolazione Ciliense.
Furono perciò così riesumate,
nell’agosto dello stesso anno, le
salme dei soldati austro-ungarici,
sia quelle ancora sepolte nel Cimitero Civile sia quelle del Cimitero
Militare e trasferite a Ca’ Gamba.
In quella località, frazione di Iesolo, dopo la guerra era stato realizzato un cimitero militare dove
erano sepolti i soldati italiani
morti nel conflitto.
Poco prima del trasferimento delle salme austro-ungariche
i corpi dei militari italiani erano
però stati riesumati e trasportati
nel Tempio Votivo del Lido di Venezia.
Nel Cimitero Militare di Ca’ Gamba era quindi rimasto lo spazio
adatto ad accogliere le salme dei
militari austro-ungarici.
Nella relazione fatta e inviata al
Comune di Ceggia dal Comandante
del Distaccamento Michele Maielli, che aveva guidato le operazioni
di traslazione, si legge tra l’altro:
“… Nel Cimitero Civile di Ceggia
non rimangono così inumate salme militari all’infuori di quella
del cecoslovacco Jan Stejskal, qui
trasportata in un campo civile e
il cui loculo fu acquistato a spese
della famiglia dell’estinto …”.
Questa, in modo semplice, la
storia di quello che fu il Cimitero
Militare austro-ungarico del nostro
paese ed è l’area in cui noi Fanti
abbiamo voluto erigere il nostro
monumento, il “monumento al
Fante d’Italia e a tutte le vittime
di guerra”: un sogno inseguito per
tanti anni e che ora, a novant’anni dalla conclusione della Prima
Grande Guerra si realizza.
È un’opera del nostro compaesano Carlo Giacomel, artista già
Inaugurazione e benedizione del Monumento.
affermato ed autore, tra l’altro,
di diversi altri monumenti a cui
va tutta la nostra gratitudine.
Il messaggio che l’artista affida a
questa sua opera è nella sua semplicità di grande profondità ed attualità oltre ad essere di facile ed
immediata comprensione.
Questa sua creazione è composta principalmente da un Fante e
da una Croce realizzati in acciaio
inossidabile come inossidabili devono essere il ricordo, la memoria
dei Caduti di tutte le guerre.
Il Fante che sembra gridare “non
dimenticateci!” non impugna il
suo fucile in un gesto offensivo,
violento ma, quasi a mano aperta,
sembra volerlo posare in segno di
pace.
È un soldato vittima della guerra
con ai piedi due elmetti, uno italiano l’altro austro-ungarico, perché di fronte alla morte non esiste
differenza di nazionalità, di colore, di religione…
C’è poi una Croce formata da
tante targhette come quelle con il
numero di matricola stampato in
dotazione ai soldati ed in cui invece ci sono scritti i nomi dei soldati
austro-ungarici i cui corpi hanno
trovato qui la prima sepoltura.
Un monumento che deve farci
ricordare ogni giorno quanti, con
coraggio e altruismo, hanno sofferto, hanno lottato, hanno donato la vita per difendere la Pa-
tria, per regalarci quella libertà
che oggi godiamo; un monumento
che deve essere anche un monito, un insegnamento soprattutto
per quelle generazioni che fortunatamente non hanno vissuto la
tragica esperienza della guerra,
affinché non commettano quegli
errori che sono stati la base di
ogni conflitto.
Deve essere questo, nel nostro
intento, un monumento che suscita in ognuno di noi, in ogni cittadino un sentimento di estrema
riconoscenza verso le nostre vittime ma al tempo stesso deve farci
volgere un rispettoso e deferente
pensiero anche verso le vittime di
chi in certi momenti della storia ci
è stato nemico.
Ed è appunto con questo sentimento che i Fanti di Ceggia hanno
deposto durante la bella e toccante cerimonia di inaugurazione
un mazzo di fiori e reso gli onori
alla tomba di Jan Stejskal, l’ufficiale austro-ungarico che riposa
nel nostro cimitero lontano dalla
sua terra e dai suoi cari.
Una tomba che in questo giorno
hanno voluto rendere più bella,
quasi fosse quella di un loro commilitone, arricchendola con la
targa in ceramica che traduce la
dedica in essa espressa in lingua
cecoslovacca.
Pietro Naressi
13
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
75°di costituzione della Sezione di Voghera
Il 15 Novembre 2009 nel rinnovato
Salone d’Onore del Museo Storico
“Giuseppe Beccari” di Voghera è
stato solennemente ricordato il Patrono della Fanteria . Alla cerimonia erano presenti oltre alla sezioni
cittadine , molte Sezioni di Fanti
della Lombardia e del Piemonte;
per la Presidenza il nuovo Segretario Nazionale Ten. Giuseppe Cerri
ed il Vice Segretario Nazionale Ten.
Giovanni Mattei.
S.E. il Vescovo di Tortona Mons.
Martino Canessa, unitamente alle
Massime Autorità cittadine e a numerosi Sindaci d’Oltrepò, ha solennizzato la Cerimonia articolata
in tre importanti momenti:
Il primo: la solenne benedizione del
Labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro , custode delle otto Medaglie
d’Oro al Valor Militare cittadine di
cui ben quattro assegnate a Ufficiali
di Fanteria. Alfieri d’Onore gli Allievi
della Scuola Militare Teulie’ di Milano
che da tempo sono, e rimangono per
la nostra Citta, Ospiti graditi.
Alla presenza del Gonfalone Provinciale, del Gonfalone Vogherese e
di altri ancora , il Labaro, scortato
dal Vice Presidente Nazionale del
Nastro Azzurro, Gen. Cassano e dalla Madrina Signora Gabriella Lanzuolo, figlia della Medaglia d’Oro al
V.M. Col. di Cavalleria Luigi Lanzuo-
Gonfaloni e autorità.
lo Comandante del 13° Cavalleggeri
del Monferrato,è stato solennemente benedetto e successivamente ha
preso posto a lato dell’Altare scortato da due Carabinieri della Compagnia di Voghera.
A seguire la importante consegna
della Bandiera comunale al Sindaco di Cigognola, cui farà seguito il
nuovo Gonfalone che sarà offerto
in collaborazione con i Fanti, il Nastro Azzurro ed i Combattenti ed il
Comune e che sarà dedicato ai Caduti del Comune, come deliberato
all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Il secondo: ricorrendo il 30° della
scomparsa di Mons. Carlo Angeleri ,
- Vescovo e Fante, come usava definirsi “ Cappellano della Sezione”,
è stata altresì benedetta una targa
che sarà collocata nella cappella di
famiglia a Silvano Pietra a sostitu-
zione dello Stemma che con atto
vandalico è stato rubato.
Il terzo; commemorazione del
Santo Patrono a cura di Mons. Vescovo cui hanno fatto seguito i discorsi ufficiali.
Al termine sono state consegnati
diploma di Socio Benemerito alla
Scuola Primaria “E. De Amicis” i cui
alunni hanno eseguito canti liturgici e inni patriottici, ai Sindaci dei
Comuni di Voghera, di Cigognola, di
Pietra de Giorgi e di Silvano Pietra
e targhe al decano della Sezione
Col. Francesco Cavallo, reduce di
El Alamein, al Segretario Sezionale Cav. Pasquale Sorce, al Tesoriere Rag. Rino Mietta, Presidente del
Collegio Centrale dei Sindaci, al Socio Luigino Alpago .
Alla nostra Patronessa Cav. Giuseppina Bellinzona Beccari , direttore del Museo, il Presidente ha
donato il nuovo crest associativo a
ricordo del marito Comm. Giuseppe
Beccari.
Per concludere il Sindaco di Voghera ha consegnato la Croce di
Cavaliere OMRI al Fante Domenico
Burrone e l’onorificenza di Commendatore al Fante Giorgio Andreoni , Presidente della Sezione.
Un ottimo pranzo ha concluso la
manifestazione.
Giorgio Andeoni
Cimitero Militare di Cappelletta di Noale
IV° Incontro di San Martino della Federazione
Provinciale di Venezia
Il 14 novembre 2009, l’AssoArma
di Noale, e la Federazione Provinciale del Fante di Venezia, hanno
lavorato perché un luogo di Pace,
l’ex Cimitero Militare della Grande
Guerra 1915-1918, dove hanno riposato 289 Soldati d’Italia, diventi
un percorso della memoria per i nostri figli, per i nostri nipoti, per le
generazioni future, dei 289 Soldati
175 erano dell’Arma di Fanteria.
Il sig. Bonaventura, della Pro Loco
di Noale, aveva ispirato questa impresa essendo un ricercatore storico, Lui ha voluto la scritta “Luogo
della Memoria 1915-1918”.
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E’ un stupendo lavoro, si desidera ringraziare una signora che è
stata l’anima spirituale di questa
impresa, come tutte le imprese ci
vuoleva una donna che ci guidava,
come nelle saghe medievali, e questa donna l’abbiamo trovata qui a
Cappelletta, la Sig.ra Maria Marcon, classe 1921. Quando descriveva la sua gioventù e parlava spesso
di questo luogo. Una sofferenza si
leggeva nei suoi occhi e nelle sue
parole, perché questo luogo è stato lasciato per molto tempo abbandonato, all’incuria della clessidra
della vita e degli uomini, i quali
hanno asportato ogni cosa utile e la
natura ha preso il sopravvento con
la crescita rigogliosa delle piante
che qui trovavano terreno fertile.
Questa sua sofferenza l’abbiamo
conosciuta all’inizio di quest’anno e noi, dopo aver visto questo
luogo, aver passeggiato, in questo
recinto, aver respirato lo spirito e
l’anima del luogo, abbiamo deciso
che questo lavoro doveva essere
fatto, avevamo il dovere morale e
civile di mandare un messaggio al
futuro d’Italia.
Nella mattinata del 14 novembre ai nostri studenti della Città
di Noale, abbiamo spiegato cosa
era un Ospedale da Campo ed il
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
suo vicino Cimitero Militare. Loro
sono stati attenti ed hanno recepito bene che quello che abbiamo
restituito alla Comunità di NOALE,
diventi un luogo di incontro per i
prossimi anni.
Parafrasando una lirica di un Fante,
un famoso Poeta Ungaretti, Fante
del Reggimento Pisa, che scrisse
camminando nel 1916, per il paese
distrutto di San Martino del Carso,
egli scrisse:
“Di queste case non è rimasto,
che qualche brandello di muro”
del Cimitero militare non erano rimaste che le mura perimetrali, coperte di edera e muschio, un campo
pieno di alberi che sono cresciuti
disordinatamente ed il Monumento
al centro, ridotto molto male;
“Di tanti che mi corrispondevano,
non è rimasto neppure tanto”.
Dei nostri 289 soldati d’Italia che
qui hanno riposato, dopo aver offerto la vita per arrestare il nemico
sul Grappa, sul Tomba, sul Montello
e sul Piave, non è rimasto che i loro
“Sacri resti”, che riposano nei Sacrari del Montello e di Fagarè.
“Ma nel mio cuore nessuna croce manca” nel nostro ricordo e
con l’aiuto di un Registro, quello
originale, dove erano scritti tutti
i nomi dei 289 soldati d’Italia, la
loro matricola, il loro Reggimento, la loro Arma di appartenenza,
da dove provenivano e le loro date
di nascita e della loro morte. Abbiamo restituito alla devozione dei
visitatori questo luogo, ma la nostra Italia, saprà accettare questo
lavoro, l’Onor Caduti, non voleva
che noi lavorassimo per restituire
questo luogo alla Storia ed è per
questo che il “mio cuore il paese
più straziato”
Ma il nostro pensiero va ad una
scritta che un Fante da mar, sotto
un Orologio solare dell’ora di Etna,
pose a Cà Gamba Cavazuccherina,
(Jesolo) e noi rispondiamo con le
sue parole. “O passeggero, che
qui leggi l’Ore, vai a dire a Roma
che noi Soldati d’Italia, siamo qui
morti per la salvezza della Patria”.
Questo luogo della memoria, porta i segni di una guerra lontana, un
luogo che ci racconta le avventure,
la vita e la morte di quei soldati
che ci hanno preceduto nella Storia. Dalla conoscenza di questo luogo deve rinascere nelle generazioni
future la consapevolezza che ogni
guerra sia inutile.
L’Associazione Nazionale del
Fante, Federazione Provinciale di
Venezia il lavoro lo ha compiuto,
l’abbiamo consegnato alla Storia.
Leonardo Sautariello
Novale - Il lungo corteo di Labari e Fanti.
Commemorazione Lupi di Toscana a Bergamo
Le Autorità Civili, Militari e Religiose di Bergamo e Provincia, con le
rappresentanze delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma sono
convenute sabato 14 novembre alla
colonna-monumento che sorge nella piazza antistante la ex Caserma
Montelungo di Bergamo alla cerimonia in onore dei “Lupi di Toscana”.
Alla manifestazione, organizzata
dalla Federazione Provinciale della
Associazione Nazionale del Fante
di Bergamo hanno partecipato numerose Sezioni della Provincia con
un folto gruppo di Fanti, Patrones-
se, di Cittadini e di Studenti delle
scuole Galgario e Donadoni.
Tra le Autorità presenti l’Assessore Mario Gandolfi della Provincia
di Bergamo, il presidente del Consiglio Provinciale Roberto Magri, il
Presidente del Consiglio Comunale
Guglielmo Redondi, il presidente
dell’Assoarma Gen. Giorgio Taviani,
i Consiglieri Regionali Pietro Macconi e Carlo Saffioti, il Conte Grumelli
Pedrocca.
Il Presidente Nazionale M° d. Lav.
Antonio Beretta, ha ricordato gli
atti di valore e di eroismo compiuti
dai Fanti del 77° e 78° Rgt. F.Tr.. e
il sacrificio di tanti “Lupi di Toscana”
Caduti in combattimento per l’unità e la libertà dell’Italia, durante le
aspre battaglie che si sono susseguite nei teatri di guerra della Prima e
della Seconda Guerra Mondiale.
Ha poi rivolto un memore pensiero ai Caduti di tutte le guerre ricordando i nostri militari che oggi sono
impegnati nelle missioni di pace in
vari Paesi.
E’ stata impartita da Don Giulio
Marchesini la benedizione del nuovo Medagliere della Federazione
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Provinciale dei Fanti. Momento toccante ed emotivo della cerimonia
è stata la lettura da parte di una
studentessa della rievocazione della
conquista del Monte Melino, scritta
dal Capitano Ottorino Bonini, che illustra l’eroica impresa nel corso della quale i Fanti della Brigata Toscana
furono chiamati “Lupi”.
Un’altra studentessa ha letto una
poesia dal fronte di Vincenzo Morali, morto nel 1916 sul Monte San
Michele.
Al termine gli intervenuti hanno
raggiunto in corteo la vicina Chiesa di San Bernardino in via Pignolo
dove Don Giulio Marchesini, della
Parrocchia di S. Alessandro della
Croce, ha celebrato una funzione
in memoria e suffragio dei fratelli Enrico e Vincenzo Morali che in
Bergamo- Gonfaloni, Labari, Autorità e cittadinanza presenti alla Cerimonia.
vita hanno dimostrato uno speciale attaccamento alla propria terra
onorandola in modo insigne. La fun-
zione è stata dedicata anche al ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Morali Cesare
Battaglia del Col Basson
Dal 24 al 25 agosto 1915 “I reticolati si aprono con i denti e con i
Petti”, così rispose il Generale Oro
che comandava il 34° Gruppo del
quale faceva parte anche la Brigata
Treviso (Reggimenti 115° e 116°),
al Colonnello Rivieri che evidenziava la scarsa organizzazione di
quell’attacco al Col Basson, e l’assolutamente inefficace copertura
dell’Artiglieria Italiana alle truppe
attaccanti.
Non ci fu niente da fare, così era
16
stato deciso e così si fece. Proprio
in quest’episodio dolorosissimo per
le nostre armi, si evidenziava la tremenda impreparazione dell’Esercito e dei suoi comandanti alla guerra moderna, fermi com’erano ai
concetti ed agli schemi rigidi delle
guerre ottocentesche.
Se tutto questo non bastasse a rendere l’idea di quanto profonda fosse
la nostra impreparazione, basti dire
che la Brigata Treviso arriva sull’Altopiano delle Vezzene solo qualche
giorno prima della battaglia, ed è
subito impegnata nella lotta, senza l’indispensabile conoscenza del
terreno, senza che fossero eseguite
ricognizioni aeree sulla disposizione difensiva degli austroungarici,
senza conoscere nemmeno l’entità
delle forze che si avevano di fronte. Ancor più inspiegabile è sapere
che il grosso dell’attacco, quando
cioè sono i Battaglioni del 115°
Reggimento ad attaccare, la manovra viene accompagnata del suono
della tromba, e dalla Marcia Reale
suonata dalla fanfara reggimentale, nascosta nel vicino bosco.
Se non ci fossero i 1096 caduti di
quell’infausta notte, tragicamente
grottesca nel suo insieme, massacrati a causa della stupidità di quei
comandanti, si stenterebbe a credere che cose di questo genere potessero accadere, tanto che alcuni
storici fra i più accreditati, definiscono questa battaglia iniziata alle
ore 23:00 del 24 agosto 1915, con
la luna piena, una battaglia di tipo
risorgimentale o, peggio ancora,
napoleonico.
Lanciato l’attacco dopo l’apertura
di qualche varco nei reticolati della
difesa austroungarica, tutto il Reggimento fu coinvolto, in momenti
diversi, nell’epica ed impari lotta.
Avanzavano allo scoperto, in disordine, ammassati negli stretti varchi dei reticolati, con grandissima
confusione, facile bersaglio delle
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
mitragliatrici avversarie. Agguerritissime le truppe Imperiali, protette nei loro campi fortificati con
tre ordini di trincee, con decine di
mitragliatrici e appoggiati dai cannoni e dai riflettori dei forti ancora
molto efficienti di Luserna, Verle e
Costalta. Fu un massacro. Caddero
1043 soldati e 48 ufficiali, fra loro il
Colonnello Marchetti. Anche il Col.
Rivieri comandante del Reggimento
fu gravemente ferito.
All’alba del 25 agosto, i nostri
Fanti che nonostante le elevatissime perdite subite erano penetrati
nelle trincee avversarie del primo
anello difensivo; non riuscendo più
ad avanzare a causa della validissima reazione dei soldati dell’Esercito Imperiale, vista l’ecatombe di
vite che continuavano ad essere
mietute, ricevettero l’ordine di ri-
piegare, anche perché si stava delineando il contrattacco austroungarico che dalla posizione critica nella
quale si trovavano, certamente non
avrebbero potuto reggere. L’incessante fuoco di sbarramento al quale
erano sottoposti gli italiani, apriva
sempre nuovi vuoti nelle fila dei superstiti Fanti della Brigata Treviso i
quali, nonostante la terribile notte
vissuta, riuscirono non senza perdite né senza fatica a riportare nelle
nostre linee la Bandiera di guerra
del Reggimento, salvandone così
l’onore.
Gli austriaci che nel frattempo
avevano ricevuto rinforzi, scendevano dal colle per riprendere le
posizioni perdute e per catturare i
soldati italiani che non erano riusciti a rientrare. Ebbero così fine le
battaglie di vecchio stampo, anche
i nostri comandi si resero conto che
le strategie e le tattiche di conduzione di una guerra erano notevolmente cambiate.
La Brigata Treviso perse quasi
1100 uomini in poche ore di lotta,
provenivano in grandissima parte
dall’omonima provincia, da alcune
località del bellunese, da Sacile e
da Pordenone.
Oggi a 94 anni di distanza le animosità si sono placate; brucia ancora, però, il ricordo di quelle giovani
vite mandate al massacro come se
non valessero niente.
Onore e gloria ai Fanti della Brigata Treviso che seppero compiere
fino in fondo il proprio dovere, e
onore e gloria a tutti i soldati dei
due Eserciti a quel tempo nemici.
Attilio Gomitolo
91°”Lucania” Presente!
Il giorno che noi speravamo non
giungesse mai è purtroppo arrivato: dopo un frenetico rincorrersi
di notizie contraddittorie, di accesi dibattiti fra le parti sociali, autorità civili e vertici del Ministero
della Difesa, lo scorso 18 novembre
2009, in singolare concomitanza
col 92° anniversario dei fatti d’arme del Monfenera e di Pederobba,
in cui il 91° fanteria della Brigata
“Basilicata” meritò la concessione
della Medaglia d’Argento al Valor
Militare e della Croce di Cavaliere
dell’Ordine Militare di Savoia, il
91° battaglione è stato disciolto.
In una soleggiata mattina di novembre, in cui i tepori dell’estate
di San Martino hanno reso meno triste l’austera cerimonia, nel cortile
della Caserma “Lucania” in Potenza, la Bandiera del 91° ha abbandonato la sede lucana per essere
trasferita al Museo della Bandiere
presso il Vittoriano in Roma.
La cerimonia ha avuto luogo alla
presenza del Vice Comandante del
Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito, Gen. B. Alfonso
BARBATO il quale, nel suo discorso,
ha evidenziato come la chiusura del
91° abbia segnato “un momento
doloroso ma necessario per la specializzazione dell’Esercito”.
Particolarmente toccante e sentita l’allocuzione del Comandante
di Battaglione, Ten. Col. Vincenzo
BARBATI il quale, con toni commos-
si, ha ricordato “il passaggio alla
Storia della Bandiera”.
La storia del 91°, costituito in
Napoli il 1° novembre 1884, erede della Brigata garibaldina “Cacciatori Lucani” è indissolubilmente legata alle vicende nazionali: i
soccorsi alle popolazioni calabresi
in occasione del sisma del 1908,
la partecipazione alla guerra italo-turca del 1911-12, alla Grande
Guerra, fino alla partecipazione al
II conflitto mondiale, che lo vede
impegnato sul fronte francese prima e dell’Africa Settentrionale poi
(fronte tunisino 1942-43, dove merita la concessione della Medaglia
di Bronzo al Valor Militare), fino al
suo scioglimento il 15 maggio 1943,
dopo aver messo in salvo la Bandiera. Ricostituito quale Battaglione
Addestramento Reclute a Potenza
il 1° febbraio 1977, dimostra ancora una volta il suo valore quando,
all’atto del rovinoso sisma del 23
novembre 1980, pur avendo l’infrastruttura gravemente danneggiata
ed una forza organica formata da
giovani incorporati da pochi giorni,
d’iniziativa porta i primi soccorsi
alle popolazioni di Potenza, Balvano e Pescopagano, località apparse
subito fra le più colpite: l’opera dei
Fanti del 91°, è coordinata dal Vice
Commissario di Governo per l’emergenza, Gen. D. Vittorio BERNARD, il
quale pubblicamente ne loda l’impegno e l’abnegazione. Essi lavora-
La bandiera del 91° che lascia lo schieramento
no duramente, rinunciando spesso
anche ai turni di riposo, fino all’arrivo di unità operative provenienti dal Nord Italia. Per la generosa
opera di soccorso la Bandiera viene decorata di Medaglia d’Argento
al Valore dell’Esercito nel corso di
una solenne cerimonia avvenuta
nell’ottobre 1982 allo Stadio “Viviani” di Potenza. Chi scrive era lì,
al comando del 1° plotone della 1^
compagnia reclute ed ancora ricorda, con viva commozione, il momento in cui il Comandante del X
Comando Militare Territoriale, Gen.
C.A. Giacinto ANTONELLI, appuntò
la medaglia sulla Bandiera.
L’Associazione Nazionale del Fante non poteva non essere presente
alla cerimonia di chiusura del battaglione: il Presidente Nazionale,
impossibilitato a presenziare per
impegni precedentemente assunti, ha delegato a rappresentarlo il
Presidente della Sezione di Val Menaggio, Fante Ermes ANDREANI (già
effettivo al 91° ivi incorporato col
4° sc. 1984), lo scrivente (già suo
17
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
comandante di plotone) e la Presidentessa del Comitato Patronesse,
Avv. Maria Josè GIULIANO.
Nella tristezza dello scioglimento
del battaglione è di conforto sapere
che gli importanti reperti custoditi
della sua ricca Sala Cimeli, risalenti
all’epoca garibaldina fino ai giorni
nostri, fra i quali con una punta
d’orgoglio ricordiamo il labaro dell’Associazione Reduci della Divisione “SUPERGA”, recuperato grazie
all’opera del Fante ANDREANI e
dello scrivente e restituito al 91°
giusto due anni or sono, in occasione del 90° anniversario dei suoi
fatti d’arme, resteranno in terra lucana. I reperti della Sala Cimeli del
91°, fortemente voluta dall’allora
Comandante, Ten. Col. PALMIGIANI,
e realizzata dall’Architetto PROTOPAPA, troveranno degna sistemazione presso il Museo Provinciale di
Potenza, grazie anche all’interessamento di studiosi ed appassionati
locali.
Nella fiduciosa attesa d’una futura
ricostituzione della gloriosa Unità,
il Consiglio Direttivo della Sezione
di Val Menaggio ha deliberato, su
proposta del Presidente, Fante Ermes Andreani e del Ten. Col. f. Savino Vignola, di costituire in ambito
associativo e a livello nazionale un
battaglia: “LUCANIA”!
Ten. Col. f. Savino VIGNOLA
ATTIVITA’ DELLE SEZIONI
Labaro dell’Associazione Reduci Divisione
“Superga
gruppo di ex appartenenti al 91°
“Lucania”. Dalle pagine della Rivista chiamiamo quindi a raccolta
tutti coloro che, In qualsiasi periodo e senza distinzione di grado
e/o incarico, abbiano fatto parte
del 91°. Per qualsiasi informazione
contattare il numero 349-5515606.
Nel porgere l’ultimo e commosso
saluto alla (ci consentano) “nostra”
Bandiera, e con la speranza di vederla tornare a sciogliere le ali al
vento della vittoria, gridiamo ancora una volta il nostro antico grido di
La Sezione di Val Menaggio, su
delega del Presidente Nazionale, ha
presenziato il giorno 18 novembre
2009 alla cerimonia di scioglimento
del 91° btg. f. “Lucania” in Potenza.
Alla presenza di numerose Autorità
militari e civili, nonché di molti
militari, Ufficiali, Sottufficiali e
graduati, in servizio ed in congedo,
già appartenuti al 91°, fra i quali
i componenti la delegazione,
la cerimonia ha suggellato un
momento solenne, quale quello
della consegna della Bandiera. Da
segnalare l’esordio istituzionale
della fondatrice del Comitato
Patronesse, l’Avv. Maria Josè
GIULIANO, figlia del S.Ten. medico
Graziano GIULIANO inquadrato
nel II conflitto mondiale nel Regio
Esercito agli ordini di S.A.R. il
Principe di Piemonte Umberto di
Savoia (per precisione storica si
rammenta che quest’ultimo, nel
1925, venne anch’egli assegnato al
91° fanteria) e moglie del Ten. Col.
Savino VIGNOLA. Alla neo Patronessa
i rallegramenti del Direttivo.
Tommaso Porcelli: Medaglia d’Oro al V.M.
Tra gli obiettivi che le Associazioni d’Arma si propongono, nella
loro attività, vi è quello di tenere viva
la memoria dei Fanti che sacrificarono la loro giovane vita per la Patria
meritando alti riconoscimenti.
Libertà e democrazia sono beni
preziosi che abbiamo “ereditato”
da coloro che, incuranti del pericolo non hanno esitato di fronte al
nemico; il loro ricordo è un insegnamento per tutti noi che siamo
chiamati a collaborare per assicurare la pace, il rispetto di ciascun
popolo ed un civile modus vivendi.
E’ in questa ottica che, come patronessa della sezione di Bari cui
appartengo da decenni, sento il dovere di ricordare il Fante al quale
la sezione è intitolata: ten. Tommaso Porcelli. Egli, di origine barese,
è Medaglia d’Oro al V.M. Caduto a
Dahorboruk l’undici agosto 1940;
18
Tenete di Fanteria dell’83° Battaglione Coloniale, in procinto di rimpatriare dall’Impero ed avendo appreso che il suo battaglione partiva
per operazioni di guerra, chiedeva
di rientrare nel reparto.
Nello scontro col nemico, trasmetteva nei militari il suo entusiasmo,
e nonostante fosse ferito, rifiutava
il soccorso finché veniva colpito
mortalmente dal fuoco nemico.
“Fulgido esempio di sprezzo del
pericolo e di altissimo valore militare”, come recita la motivazione,
noi, ricordandolo, vogliamo rendere omaggio al suo alto senso del dovere e ne rispettiamo la memoria.
Il Ten. Tommaso Porcelli ricorda
tutti i Caduti e tutti coloro che sono
morti nell’adempimento del dovere: infatti il 12 novembre è stata
scelta come giornata della Memoria in ricordo del sacrificio dei 19
Carabinieri morti a Nassiriya il 12
novembre 2003.
Maria Antonietta Longo
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Pasubio “Di quì non si passa”
E’ questo il motto che i Fanti della
Brigata Liguria del Generale Achille Papa (157° - 158° Reggimento
di Fanteria), issarono sul Monte
Pasubio nel 1916, dove con indomito coraggio e grandissimo valore
respinsero assieme alle altre unità italiane impegnate nella stessa
battaglia, l’ultimo tentativo degli
imperiali, di scendere nella pianura
vicentina.
E’ ancora lì quel motto, a fianco dell’Arco Romano che con la sua
maestosa architettura sovrasta il
piccolo Cimitero dei Fanti del 157°
Reggimento di Fanteria. Piccolo
quel luogo sacro, appena 900 metri
quadrati di terreno scosceso, posto
su livelli diversi, recintato da una
muratura in pietra che lo delimita
dal bellissimo e selvaggio contesto
nel quale si trova.
Luogo che assume in se tutta la
maestosità della montagna, che lo
abbraccia tutto e, allo stesso tempo, lo propone al nostro rispetto e
al ricordo grato di quanti conoscono
la sua storia. Piccolo anche perché
raccoglieva “solo” le spoglie di 180
Fanti di quella bella Brigata comandata, come già detto, dal Generale
Achille Papa, al quale è intitolato il
Rifugio omonimo a “Porte del Pasubio”.
Piccolo il Cimitero, ma grande il
messaggio che mandava allora, e
grande il monito alla memoria collettiva del nostro popolo che potrà
ancora inviare dopo il recupero
conservativo dei Fanti, come luogo
visibile della memoria.
Lunedì 20 luglio, finalmente, è
stato possibile per i Fanti della
Federazione di Vicenza iniziare i
lavori da tempo concordati con la
Comunità Montana della Spettabile
Reggenza dei 7 Comuni, come si sa,
capofila del progetto di recupero
dei siti della Grande Guerra, finanziato con la legge 78/2001.
L’eccezionalità dell’inverno appena trascorso (2008 – 2009), che
ha visto precipitazioni nevose per
circa 14 metri, la primavera fredda
e piovosa, non ha permesso l’inizio
dei lavori prima del 20 luglio.
Anzi, a guardar bene, se non ci
fosse stata la caparbietà di cinque
Fanti di Valli del Pasubio e di uno
di Malo con alla testa il Presidente
della Sezione di Valli Giovanni Battista Cumerlato che hanno liberato
a mano, assieme ad un manipolo
d’Alpini intervenuti il giorno dopo,
più di cento metri di strada degli
Scarubi verso Porte del Pasubio
dove la neve era alta più di un metro, non si sarebbe ancora potuto
procedere all’inizio dei lavori.
Superate tutte le difficoltà, per
così dire logistico – burocratiche,
un nuovo cimento attendeva il ge-
nerosissimo Presidente della Sezione di Valli del Pasubio e i suoi uomini, gli Ungheresi. Puntuali come un
treno svizzero, domenica 19 luglio
sono arrivati a Pian delle Fugazze,
come sempre comandati da Bela
Kaplar per svolgere, come avevano chiesto dopo la cerimonia dello
scorso anno, il loro turno di lavoro
al Cimitero dell’Arco Romano.
Per Giovanni Cumerlato l’organizzazione del loro soggiorno al “Papa”
e dei lavori al Cimitero, è stato un
percorso tutto in salita, che gli è
costato parecchie energie e qualche
notte in bianco, ma il suo impegno
ha dato ottimi risultati, dei quali
hanno potuto aver beneficio anche
i volontari dei turni saliti dopo gli
Ungheresi.
Io lo so che Giovanni Cumerlato
mi rimprovererà per averlo citato
troppe volte, lui preferirebbe che
nominassi piuttosto i suoi collaboratori al posto suo, prometto che lo
farò appena lui mi passerà le informazioni necessarie. Per completezza citerò solo i due più vicini Giovanni Danzo e Leonida Geron che
pur nella diversità delle loro personalità si sono confermati elementi
d’assoluto valore e affidabilità.
Gli Ungheresi ci hanno stupiti con
il loro senso dell’onore e per lo spirito con il quale si sono prodigati in
Pasubio da lunedì 20 luglio a venerdì 24 compreso.
Sembrava che quel Cimitero non
avesse ospitato soldati italiani ma,
piuttosto ungheresi, visto l’impegno che ci mettevano.
Composti, seri, professionali,
commossi per l’onore toccato loro,
hanno lavorato per quattro giorni,
in alta quota, loro che provengono
da una cittadina, Nagykata, nella
quale la cosa più alta che si eleva
sulla pianura, è il campanile della
chiesa.
E quanto ci hanno ringraziato per
aver permesso loro di vivere l’esperienza dei connazionali che combatterono sul “Dente Austriaco”.
Erano Ungheresi anche alcuni dei
minatori che scavarono la mina con
la quale gli austroungarici fecero
saltare in aria le difese del “Dente
Italiano” nella primavera del 1918.
Ci hanno dato un bell’esempio
Bela Kaplar e i suoi uomini, non solo
sul campo dell’onore, ma anche su
quello del lavoro perché, a detta di
Cumerlato che li ha seguiti in tutti i
19
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
cinque giorni della loro permanenza
in Pasubio, hanno fatto parecchio e
lavorato molto bene.
L’impegno dei Fanti vicentini per il
recupero del Cimitero del 157° Reggimento di Fanteria è iniziato nel
migliore dei modi, abbiamo affidato
a Giovanni Cumerlato e a Pietro Framarin la responsabilità operativa,
sapendo che è in buone mani.
Per noi Fanti, quelli che possono
sopportare quell’altezza, deve essere un punto d’onore partecipare a
quel recupero ogni volta che possiamo. Mi spiacerebbe che gli Ungheresi
ci avessero lasciato una grandissima
lezione su come intendono l’onore.
A tutti noi, l’onere di dimostrare
che anche noi Fanti vicentini conosciamo bene il significato di questa
piccola – grande parola.
Attilio Gomitolo
Raduno Provinciale dei Fanti
della Marca Trevigiana
Si è svolto nei giorni 3 e 4 ottobre
2009 a Bavaria (TV) il 13° Raduno
Provinciale dei Fanti della Provincia
di Treviso.
La manifestazione ha avuto un interessante prologo nella mattina di
sabato 3, quando la sezione locale
si è recata nelle scuole elementari del paese per un incontro sul
tema della Grande Guerra, la cui
battaglia decisiva si è combattuta
proprio in queste zone. L’incontro
ha suscitato il vivo interesse dei
ragazzi e lasciato in loro un buon
ricordo, anche grazie al merito del
relatore, Dott. Leonardo Sautariello, Presidente Provinciale dei Fanti
di Venezia.
Nella serata del sabato è stato
organizzato presso la palestra un
entusiasmante concerto dell’Ottetto Hermann, formazione vocale
composta da coristi provenienti da
varie parti del Veneto e del Friuli,
che hanno eseguito a cappella vari
generi di brani, da pezzi risorgimentali ad altri di tradizione regionale o di carattere internazionale,
per concludere con l’Inno della Brigata Sassari e la Canzone del Piave,
eseguita assieme al pubblico.
Il cuore della manifestazione sono
state le cerimonie di domenica mattina. Dopo l’ammassamento di circa 400 Fanti e Patronesse presso la
palestra comunale, è partito il corteo delle sezioni trevigiane lungo
le vie del paese adorne di bandiere
tricolori e vessilli della Fanteria. Il
corteo era preceduto da una decina
di veicoli militari ed accompagnato dalle bande musicali di Nervesa
della Battaglia e di Pederobba.
Giunti, presso il Monumento ai Caduti recentemente restaurato, si
sono svolte le cerimonie civili in
20
memoria dei soldati italiani Caduti a servizio della Patria. Durante
l’alzabandiera, alla presenza di un
picchetto armato di Bersaglieri in
divisa storica, è avvenuto il sorvolo di alcuni velicoli storici militari
dell’Associazione Jonathan. E’ stata deposta una corona d’alloro all’interno del Monumento ai Caduti
e una composizione floreale presso
il monumento al Maggiore Mario
Fiore, Caduto a Bavaria nel corso
della Battaglia del Solstizio, cui
sono intitolate una via e le scuole
elementari del paese.
Quindi si sono tenute le allocuzioni ufficiali da parte del Presidente della Provincia di Treviso, Dott.
Leonardo Muraro, del Presidente
della Sezione di Bavaria, Ivano Bottega, del Sindaco di Nervesa della
Battaglia, Dott. Fiorenzo Berton
e del Presidente della Federazione Provinciale dei Fanti di Treviso, Rag. Sebastiano Lazzarato. Da
segnalare inoltre la presenza del
Vicepresidente della Provincia di
Treviso, Dott. Floriano Zambon,
dell’intera giunta comunale di Nervesa e dei Presidenti Provinciali dei
Fanti di Vicenza, Venezia e Belluno
con i rispettivi labari.
Successivamente sono stati premiati alcuni Fanti e Patronesse benemeriti: Marcello Mussato, Armando Callegari e Giuseppe Zambon
della sezione di Bavaria, Pietro Davanzo di S. Biagio di Callalta, Livio
Cescon di S. Lucia di Piave, Arturo
Citron di Mareno di Piave, Oscar
Gasparini e Paola Carraro di Mogliano Veneto.
Al termine delle cerimonie civili si
è tenuta la Santa Messa in memoria
dei Caduti, celebrata da Don Filippo Facchin.
La giornata si è poi conclusa con
un pranzo aperto a tutti i radunisti
presso la palestra, dove era allestita anche una mostra di reperti
bellici e materiale militare a cura
dell’Associazione Battaglia del Solstizio.
Giuliano Schiavon
“Bavaria di Nervesa (TV). Labari Sezionali presenti al raduno”.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Raduno dei Fanti e familiari dei
Caduti a Bagnolo Piemonte
Come da consolidata tradizione
del mese settembrino, ha ottenuto un rilevante successo il Raduno
dei Fanti e dei Famigliari dei Caduti tenutosi il 13 settembre 2009 a
Bagnolo Piemonte. La comunione di
intenti delle due associazioni organizzatrici ha consentito di unificare
la data ed il programma.
Davanti al municipio è stato offerto un rinfresco di benvenuto a
tutti i partecipanti. Erano presente
l’amministrazione comunale di Bagnolo con il sindaco Flavio Manavella, alcuni assessori e consiglieri, il
dott. Gustavo Peitavino assessore
del comune di Cavour, il maresciallo Catania Rosario comandante della Stazione dei Carabinieri.
Hanno preso parte alla commemorazione: le associazioni bagnolesi dei Combattenti e Reduci, Invalidi di Guerra, Alpini, Società Militare Operaia, Croce Verde, Donatori
Organi tra tutte primeggiavano le
bandiere delle Famiglie dei Caduti e dei Fanti di Bagnolo. Inoltre
hanno preso parte l’Ass. Reduci di
Guerra di Aosta, la sezione ANFCDG
di Racconigi, l’ANMIG di Pinerolo
e della Valle Pellice, i Fanti di Cavour, San Carlo C.se, Varzo, Pontey,
Voghera, Torrazza P.te, l’ANCR di
Barge, i Genieri della Valle Po e San
Maurizio C.se, i Marinai di Pinerolo,
i Granatieri di Saluzzo, gli Artiglieri
di Villafranca P.te, l’Ass. Bricco Pelata. Ospiti di rilievo della giornata
sono stati l’Assessore Provinciale
arch. Luca Colombatto, il Segretario
Nazionale dei Fanti Comm. Giorgio
Andreoni, e il segretario regionale
dei reduci della Valle d’Aosta Ten.
Michele Maurino, bagnolese d’origine. Il corteo è partito dalla Piazza
Divisione Cuneense al seguito del
Complesso Bandistico Bagnolese,
diretto dal maestro Mario Maurino,
quindi è stata deposta una corona
al monumento degli Alpini.
La sfilata si è snodata per le vie
cittadine fino a raggiungere il Monumento ai Caduti presso il quale
è stata deposta la seconda corona.
Il Complesso Bandistico ha eseguito
alcuni motivi musicali fra cui l’inno “Zoccoli nei lager”, a ricordo di
tutti i prigionieri in Russia. Indi il
corteo si è trasferito nella chiesa di
San Pietro in Vincoli, dove il vicario
rev. Don Aldo Mainero ha celebrato
la Santa Messa durante la quale il
presidente delle Famiglie dei Caduti Chiaffredo Maurino ha ricordato
nominativamente tutti i 142 caduti e dispersi della Seconda Guerra
Mondiale.
Al termine del rito religioso il presidente dei Fanti Michelangelo Falco ha letto la preghiera del Fante,
commuovendo i presenti. Conclusasi la parte religiosa, il riformato
corteo ha raggiunto il Monumento
al Fante d’Italia dove, al suono dell’Inno al Fante è stata deposta la
corona ai piedi della Venere alata
simbolo della patria.
Il presidente Chiaffredo Maurino
ha portato i saluti a tutti i presenti, ringraziando le associazione e le
autorità intervenute, nonché motivando la scelta di unificazione del
raduno. È successivamente intervenuto il presidente Michelangelo
Falco a nome dei Fanti. Si sono indi
susseguiti i brillanti interventi del
sindaco di Bagnolo, Flavio Manavella, dell’assessore Luca Colombatto
quale rappresentante della Provincia di Cuneo, il quale si è soffermato profondamente sui valori che
animano questa manifestazione,
spendendo parole di apprezzamento e di riconoscenza nei nostri riguardi.
Il Comm. Giorgio Andreoni ha
portato il saluto del presidente
nazionale dei Fanti M.d.L. Antonio
Beretta, plaudendo alla buona riuscita della cerimonia ed invitando
tutti al raduno nazionale dei Fanti
ad Udine nel maggio 2010. Infine
il Tenente dei Carabinieri Michele
Maurino ha ricordato il sacrificio
dei Caduti durante le guerre, soffermandosi sul valore degli eroici
combattenti della Guerra 15-18. Un
convivio in amicizia ha concluso la
festa associativa.
Sono stati distribuiti a tutti i partecipanti dei portachiavi, quale ricordo del raduno, inoltre sono stati
offerti tre mazzi di fiori alle signore
Maurino Lucia (cl. 1917), Ribotta
Teresa e Salusso Domenica per la
assidua partecipazione alla vita sociale delle due associazioni.
Un omaggio è stato consegnato ai
reduci di guerra presenti al pranzo:
Maggi Giovanni (cl. 1918) reduce di
Francia, Grecia e Russia, Ribotta
Giovanni Battista (cl. 1920) presidente della sezione ANCR, Piccato
Giovanni Battista (cl. 1922) fiduciario ANMIG e reduce dell’Egeo,
Chiappero Giorgio (cl. 1922) reduce
di Russia e Germania, Besso Andrea
(cl. 1924) reduce di Germania.
Un ulteriore presente è stato consegnato ai Fanti Raso Chiaffredo (cl.
1925), Persico Giacomo (cl. 1927),
Genovesio Natale (cl. 1929) ed all’alfiere Carle Giovanni Battista.
Chiaffredo Maurino
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Incontro con i Fanti d’Arresto ad Arzene (PN)
Domenica 30 Agosto 2009 in Arzene, con apposita cerimonia ha
avuto luogo la 17ma celebrazione
commemorativa della Festa della
Bandiera del 73mo Reggimento
di Fanteria Lombardia. Alle ore
10 tutti i Fanti presenti, molti
provenivano da lontano, si sono
ritrovati in Piazza Municipio in
Arzene. Piccola cittadina adagiata nella pianura Friulana che ha
ospitato un Battaglione del 73mo
Lombardia, che per i Fanti d’arresto ha un grande significato.
Il Presidente Nazionale Cav. Remigio SIRI, aspettava nella piccola piazzetta e salutava tutti i Fanti che arrivavano, come se la sua
fosse una grande famiglia, e lui
colui che tutti conosceva. Ci siamo trasferiti al suono della Filarmonica di Valvasone nella Chiesa
Parrocchiale, dove dopo la Santa
Messa è stato benedetto il nuovo
Labaro dell’Associazione. Ha fatto seguito l’alzabandiera, con deposizione della Corona d’Alloro al
Monumento ai Caduti e un omaggio floreale al cippo che ricordava
l’indimenticabile Papa Roncalli, il
Patriarca di Venezia che diverrà
poi Giovanni XXIII.
Dopo i significativi discorsi celebrativi del Presidente Nazionale tutti i partecipanti hanno
partecipato ad un lauto rinfresco
presso la sala della Comunità di
Arzene.
Abbiamo portato i saluti dei Fanti veneziani e della Presidenza
Nazionale del Fante. Tra i molti
Medaglieri presenti spiccava il
Labaro dei Ragazzi del ‘99 di Nervesa della Battaglia. Molti i fanti
d’Italia che partecipano a questo
incontro annuale, si nota il forte legame che unisce la nostra
Associazione Nazionale del Fante
con questa realtà Associativa che
coagula i discendenti di famosi
Reggimenti ora disciolti. L’autonomia dei reggimenti, le loro tradizioni, i loro ricordi non devono
essere mescolati in un calderone,
gli amici Fanti d’Arresto, fedeli
alla loro cultura di custodi e difensori delle sacre frontiere, alla
loro storia, possono percorrere
assieme a noi ancora molta strada. Domani molte, realtà associative dovranno riunirsi in una unica
grande realtà, ma siamo fermamente convinti che i loro grandi
ideali resteranno immutati.
Molti si domandavano se è giusto che i figli possano percorrere
autonomamente la loro strada,
dimenticandosi quale sia la loro
madre, tutti ci sentiamo figli dell’Arma primaria: “La Fanteria
d’Italia”.
Leonardo Sautariello
“Arzene (PN) Medaglieri e Labari presenti alla Cerimonia”
Inaugurazione dell’ Anno Scolastico 2009/2010
alla Scuola Militare “Teuilè”
Venerdì 16 Ottobre alle ore 11,00,
presso la Sala Conferenze della
Scuola Militare “Teuliè”, la Dottoressa Diana Bracco , Vice Presidente del Progetto “Ricerca e Innovazione” ed EXPO 2015 di Confindustria e Presidente di EXPO 2015
s.p.a. , ha tenuto la prolusione alla
Cerimonia di inaugurazione all’Anno Scolastico 2009/2010 il primo in
207 anni di storia dell’Istituto, che
annovera giovani studentesse tra i
propri allievi.
22
Il titolo del discorso inaugurale è
stato “Giovani ed EXPO 2015 : percorsi, nuove professionalità e valori
dei protagonisti di domani”.
Alla Cerimonia sono intervenute
numerose Autorità civili e militari
ed illustri esponenti del mondo universitario.
E’ seguito l’intervento del Comandante dell’Accademia Militare, Generale di Corpo d’Armata Roberto
Bernardini, che ha dichiarato ufficialmente aperto il nuovo Anno
Scolastico.
Infine, i rintocchi della “campana del dovere” suonati dall’allievo
Capo Corso, hanno segnato il solenne evento al quale è seguita la
consegna delle Borse di Studio agli
Allievi che si sono distinti per meriti scolastici.
Le Borse di Studio sono state offerte da vari Enti ed Associazioni,
tra questi anche l’Associazione Nazionale del Fante.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Un Martire dimenticato: G.B. Tonini
Il trentino Giovanni Battista Tonini
nacque il 27 febbraio 1882 a Casatta nel comune di Valfloriana della
bassa Val di Fiemme primo di sei
figli di una modesta famiglia. Ebbe
modo di conoscere ed ammirare
Cesare Battisti più volte ospite di
suo padre assorbendone gli ideali
irredentistici.
Data la precaria situazione economica locale si trasferì a Bolzano dove
trovò lavoro prima come manovale e
poi come muratore; nel 1910 ivi si
sposò con Giulia Pasolli.
Allo scoppio della prima guerra mondiale non riuscì a raggiungere il suolo
italiano e fu costretto ad arruolarsi
nell’esercito austriaco. Fu inviato al
fronte sul Col di Lana incorporato in
un reparto di Kaiserschutzen; nella primavera del 1916 fu assegnato
alla divisione Edelweiss che si era
acquartierata nei pressi di Cembra
(capoluogo dell’omonima valle) nell’attesa di essere impiegata sugli Altipiani nella grande offensiva della
Strafexpedition.
La sera del 22 aprile in una cantina
di Cembra sottufficiali e soldati austriaci, che già sospettavano di lui,
celebravano con canti e brindisi la
prossima partenza per il fronte.
Visto che il Tonini non partecipava
all’euforia generale essi lo sollecitarono ad inneggiare alla patria austriaca ed all’imperatore Francesco
Giuseppe.
Con estremo coraggio egli dichiarò: “Io brindo alla salute della Patria, ma la mia patria non è questa
ed è ben diversa dalla vostra!”. Il
sergente gardenese Hell presente
alla scena lo denunziò immediatamente ai suoi superiori. Fu subito
convocata la corte marziale che
dopo un breve processo lo condannò a morte mediante fucilazione
per alto tradimento. Durante il
dibattito il difensore d’ufficio nel
tentativo di salvargli la vita cercò
di convincerlo a dichiarare che egli
intendeva alludere alla patria celeste, ma Egli si rifiutò e serenamente ribadì: “…voi lo sapete, io volevo
dire l’Italia; ammazzatemi pure!”.
La sera del 28 aprile 1916 nei pressi del paese nella valletta rio Scorzai ai prati del bersaglio la spietata
sentenza venne eseguita; il grido di
viva l’Italia fu zittito dalla scarica
di fucileria, mentre nella parrocchiale si pregava per la sua anima.
Così moriva all’età di 34 anni Giovanni Battista Tonini, solo ed in
divisa austriaca per un ideale che
dopo due anni si sarebbe realizzato: l’unione del Trentino all’Italia.
Dopo la redenzione la sua salma
venne riesumata e traslata nel cimitero di Cembra nel corso di una
solenne cerimonia con ampia partecipazione di autorità e cittadini;
un cippo venne inoltre creato nel
luogo del suo martirio. Il comune di
Cembra e la Regione Trentino chiesero che alla Sua memoria fosse
conferita la medaglia d’oro al V.M.;
la domanda venne respinta dal Ministero della guerra per motivi burocratici.
Federico Demartin
Brillante prestazione della barca portacolori
dell’Esercito Italiano alla 41^ Barcolana
Alla regata velica più affollata del
mondo, una vera festa del mare,
anche l’Esercito Italiano figurava
tra i 1789 equipaggi che hanno preso il via nel golfo di Trieste.
Dopo una partenza difficile per la
confusione di venti sul campo di
regata, l’equipaggio costituito da
personale della Forza Armata, sotto
la direzione tecnica di Cino Ricci,
individua una buona rotta e approccia la prima boa in una situazione di
vento non ancora ben definita.
Sul secondo lato il rinforzo di
vento, fino a 13 nodi di maestrale,
consente all’affiatato equipaggio
dell’Esercito di avvantaggiarsi sulle dirette avversarie.
Dopo tre ore di combattuta regata, la portacolori dell’Esercito
ha tagliato la linea del traguardo in
277^ posizione assoluta.
“L’equipaggio non ha sbagliato
nulla, ma i 34 piedi di lunghezza
della barca non permettono i mira-
coli” questo il commento del Generale di Brigata Andrea Caso, artefice
dell’avventura “barcolana”, all’ar-
rivo dei nostri “Lupi di mare”.
Comunicato Stampa.
23
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
STORIA, ARTE E CULTURA
Dopo 18 anni dall’incendio
Il Petruzzelli ritrovato
1991-2009. Queste due date sono
stampate nella mente dei Baresi: la
prima ricorda il terribile incendio
che in una fosca notte di ottobre
ha distrutto quello che era uno dei
teatri più belli d’Italia, la seconda
segna la trionfale riapertura dopo
anni di polemiche, ricorsi, ricostruzioni iniziate e abbandonate, fino
alla volata finale.
La sera del 5 ottobre 2009 tutto è
stato dimenticato: siamo dinanzi al
“nostro” teatro.
Certo, c’è la solita processione di
auto blu, fotografi e cineoperatori
Recensioni
Librarie
Nell’incontro del 22 ottobre, organizzato dall’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia (Anrp),
Associazione nazionale Ex Internati (Anei) e Istituto romano per
la storia d’Italia dal fascismo alla
resistenza (Irsifar), presso l’auditorium della sede storica e prestigiosa dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra di
Roma, è stato presentato il libro
“Gli Internati Militari Italiani. Diari
e lettere dai lager nazisti 1943-45”
di Mario Avagliano e Marco Palmieri, pubblicato nel 2009 da Einaudi.
24
inquadrano le Autorità, ma ai Baresi, agli amanti della musica tutto
questo non interessa, vogliono solo
ascoltare le note immortali della
Nona Sinfonia di Beethoven, partitura scelta per la serata inaugurale. Si entra con un nodo alla gola,
si ripensa agli eventi del passato,
ci si saluta con gioia e, finalmente, ecco la platea sfavillante di luci
che fa risaltare gli ori, gli stucchi,
i velluti delle poltrone. Un rapido
pensiero al tempo trascorso, quando gli arredi erano un po’ appannati dalla polvere del tempo, che era
la “nostra” polvere. Un pensiero di
rimpianto al telone che non c’è più,
quello del pittore barese Raffaele
Armenise, che riproduceva la “Vidua, vidua”, cioè i festeggiamenti
con cui i Baresi del 1002 accolsero i
Veneziani giunti a liberarli dal saccheggio dei Saraceni. Non c’è più
il nostro telone, molti occhi sono
lucidi, siamo in attesa che si spengano le luci e che il Maestro alzi la
bacchetta. 18 anni abbiamo atteso!
Un’intera generazione!
Ed ecco il momento magico: dall’orchestra si levano le note della
possente Nona Sinfonia, quella che
esprime la voce del “unendlicher
Geist”, cioè dello spirito infinito,
considerato dai Romantici come un
vero atto di fede verso gli ideali di
fratellanza e libertà: “Abbracciatevi moltitudini!” Ricordiamo ciò che
si legge in una critica ottocentesca
della Nona Sinfonia: ”Dopo aver attraversato tutte le angosce e tutti
gli uragani del pensiero, dopo aver
pianto lacrime di sangue, il gran
genio, stanco delle prove del mondo, spiega le ali e si eleva a quella
sfera ideale ove il dolore cessa, e
di là, guardando il mondo terrestre,
benedice l’opera di Dio e canta la
gioia con Schiller. Abbracciatevi
moltitudini!”
Una serata esaltante, indimenticabile nel rinnovato Tempio della
Musica.
Vito Titano
Questo libro riporta la storia dimenticata dei 650 mila Militari
Italiani internati (IMI) nei campi di
concentarmento nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre, che torna a rivivere attraverso centinaia
di lettere e brani di diario inediti,
che ricostruiscono giorno per giorno i venti mesi di sofferenza, fame,
freddo e, spesso, di morte. Viene
quindi data piena luce, attraverso
gli scritti dei protagonisti, a questa
importante e sofferta pagina di storia italiana. Vista la nascita molisana di uno degli autori, per la nostra
associazione erano presenti il Presidente provinciale di Campobasso
Cav. Mario Poleggi e il consigliere
nazionale per il Molise
Paolo Brasioli.
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Albano S. Alessandro (BG)
È diventato un appuntamento importate per le associazioni d’arma
partecipare alla festa a ricordo del
4 Novembre. Alla manifestazione
patrocinata
dall’Amministrazione Comunale di Albano S.A. hanno
partecipato tutte le Associazioni
d’Arma: Fanti, Alpini, Bersaglieri,
Aviazione Leggera Esercito con le
rispettive Bandiere e Labari.
Quest’anno siamo stati onorati
della presenza del Ten. Col. Comandante del 3° Reggimento “Aquila”,
di altri ufficiali e sottoufficiali in
Albano S. Alessandro (BG) - Onore ai Caduti.
Altipiano sette Comuni (Vi)
Sabato 17 ottobre, si è svolta
al Cimitero Militare di Amras (Innsbruck – Austria), l’annuale cerimonia in ricordo dei Caduti della
prima guerra mondiale.
Il Cimitero, peraltro molto esteso, è diviso in vari spazi nei quali
furono sepolti per lo più soldati
che erano internati nei campi di
prigionia del Tirolo austriaco. Il
luogo si divide in varie parti, austriaca, italiana, tedesca, ucraina
e russa.
Alla cerimonia partecipano ogni
anno migliaia di persone, molte
Associazioni d’Arma provenienti
dalla vicina Italia, alcune compagnie di Schutzen del sud e nord
Tirolo, reparti in armi austriaci e
tedeschi, con varie autorità.
L’incontro è organizzato dalla
Croce Nera Austriaca del Tirolo,
supportata dallo stesso Esercito.
Presenti un Picchetto del 5° Alpini della Brigata Julia, il Console
italiano per l’Austria e il comandante regionale dei Carabinieri
I Fanti della Sezione Altipiano 7 Comuni, in collaborazione con la Sezione Alpini Monte Ortigara.
del Trentino Alto Adige.
I Fanti della Sezione Altopiano
7 Comuni, in collaborazione con
la Sezione Alpini Monte Ortigara,
partecipano da anni a tale evento. La cerimonia semplice, è ini-
pensione e di vari Presidenti di Sezione.
La cerimonia svoltasi domenica 8
Novembre è iniziata presso la Piazza
dei Caduti di fronte al Municipio.
Il corteo è sfilato nella maggior
parte dei rioni del nostro paese; le
corone d’alloro a ricordo dei nostri
Caduti sono state depositate al monumento dei Bersaglieri, al monumento degli Alpini, ed al cimitero
di fronte al monumento in memoria
dei Caduti di tutte le guerre. Il corteo infine si è portato di fronte al
monumento degli Avisini e dei Donatori per deporre l’omaggio floreale.
La Santa Messa è stata celebrata
in parrocchia dal parroco Don Franco Lanfranchi in memoria di tutti i
caduti.
Al termine la manifestazione il
Sindaco Dario Odelli ha ringraziato
tutti i presenti alla manifestazione, sottolineando, nel suo discorso l’importanza del 4 Novembre e
l’esempio che si dà alle nuove generazioni ricordando quanto è stato
grande il sacrificio dei nostri Padri
per l’Italia.
ziata con il saluto del Presidente
della Croce Nera Austriaca e con
l’orazione ufficiale tenuta dal
Maggior Generale Herbert Bauer,
comandante militare del Tirolo.
Dopo l’Inno Tirolese, sono seguiti
quelli delle nazioni partecipanti
(Germania, Italia, Russia, Ucraina
e Austria). Tre le confessioni religiose che con i loro rappresentanti hanno formulato una semplice
preghiera per i Caduti.
Alla conclusione della cerimonia, le varie delegazioni si sono
recate nella propria area cimiteriale per deporre una corona d’alloro alla base dei Monumenti posti
al centro del camposanto. Dopo il
suono del “Silenzio”, alcune salve di fucile rendevano il doveroso
omaggio ai Caduti di tutte le nazionalità.
Le delegazioni straniere sono
state ospitate alla Caserma Dankl
per il tradizionale rinfresco. Anche
per noi altopianesi, Fanti e Alpini,
è divenuta tradizione essere presenti alla cerimonia di Innsbruck
per rendere onore con Bandiera e
Vessillo, ai nostri Caduti.
25
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Arsiero (Vi)
Il 25 luglio di quest’anno, nell’ambito della presenza nel Veneto
della Croce Nera dell’Alta Austria
impegnata in una serie di cerimonie in ricordo dei Caduti della prima guerra mondiale in modo specifico, delle vittime civili che le
guerre provocano e di tutti i soldati
che hanno compiuto il loro dovere
fino all’estremo sacrificio, in tutte le epoche e in tutti i conflitti,
anche la nostra Provincia è stata,
assieme a Feltre, inserita nelle loro
cerimonie.
Arsiero, assieme a Laghi e Tonezza del Cimone, ha onorato i caduti
sepolti nel Monumentale Cimitero
Militare che ospita ancora i Caduti della prima guerra mondiale sia
Italiani sia Austriaci, la rappresentanza della Croce Nera con il Col.
Schester, il Col. Barthou, il Vice
Arsiero (Vi) - Un momento della cerimonia.
Console Mario Eichta e un gruppo
di Kaiserjager in divisa storica, gli
Ungheresi della Honved di Nagykata (assiciazione di artiglieri), con
numerose Bandiere e Labari delle
Associazioni Italiane, Fanti, Carabinieri, Avieri e Alpini, una bellissima
cerimonia in loro ricordo.
Bari
Commovente cerimonia il 12 no-
vembre al Cimitero Inglese di Triggiano in onore dei Caduti del Regno
Unito durante la Seconda Guerra
Mondiale. Sono circa 70mila coloro
che riposano in questo luogo, per
lo più militari feriti su altri fronti
e portati all’Ospedale Militare di
Bari, allora uno dei più grandi per
capacità ricettiva dell’Italia Meridionale.
È stata deposta ai piedi della grande croce una corona di papaveri,
che per gli inglesi è il simbolo dei
Caduti. Questa gentile consuetudine si è instaurata nelle Fiandre
durante le operazioni belliche sul
fronte franco-tedesco della guer-
26
Bari - Cimitero Inglese.
Bari - Il Direttivo della Sezione di Bari.
ra ‘14-’18, dove il governo inglese
aveva inviato truppe a sostegno
dell’Intesa, in particolare nelle
Fiandre, terra ricca di campi di papaveri.
In precedenza la Sezione aveva
partecipato a Palo del Colle alle
onoranze ai resti mortali, traslati
dal Sacrario, del soldato Losappio
Domenico, deceduto nel 1943 in
Tunisia.
Il 15 novembre la Sezione di Bari
ha organizzato una riunione conviviale per l’Inaugurazione dell’Anno
Sociale 2009-2010. Il ricavato sarà
devoluto, su decisione del nuovo
Consiglio Direttivo dei Fanti e del
Comitato Patronesse, insediatosi il
25 ottobre, alle opere di beneficenza della Sezione, secondo un progetto in fase organizzativa.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Bavaria (TV)
Il Vice Presidente Nazionale Vicario e presidente della Federazione
Prov. di Venezia, Dr. Sautariello, ha
tenuto una interessante Conferenza ai ragazzi delle elementari di
Bavaria.
I bambini si sono serrati attorno
alla Bandiera; “il futuro si lega al
passato e forma un legame inscindibiloe” ha precisato nel Suo discorso
il Dr. Sautariello. L’incontro è terminato con l’Inno di Mameli cantato in coro da tutti i ragazzi.
Bedollo (TN)
Il 7 aprile 2009 si è svolto a Bedollo il tradizionale pranzo sociale della locale sezione dell’Associazione
del Fante con ampia partecipazione
di soci e di simpatizzanti.
Presente il vicesindaco ed il presidente provinciale Demartin è stato
particolarmente festeggiato Giulio
Andreatta il più anziano Fante trentino reduce della II guerra mondiale.
Nel mese di agosto i Fanti di Be-
dollo si sono distinti nell’opera di
restauro dei capitelli alpestri sparsi
nel territorio comunale e nella ristrutturazione delle grandi croci
votive sovrastanti l’abitato.
Bedollo (TN) - Ristrutturazione grandi croci
votive di Bedollo. Agosto 2009
Bergamo
L’attività della Federazione Provinciale di Bergamo è stata intensa anche nel corso dell’anno 2009
sia nell’Ambito dell’Associazione,
sia all’esterno alle Cerimonie delle
varie Istituzioni. Nella città di Bergamo siamo stati presenti alle seguenti cerimonie: il 27 febbraio alla
celebrazione del Giorno del Ricordo
al Parco delle Rimembranze in Rocca; il 25 aprile in occasione del 64°
anniversario della Liberazione; il 9
maggio alla cerimonia del Giuramento degli Allievi Ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza;
il 18 maggio al 157° anniversario di
fondazione della Polizia; il 2 giugno per la Festa della Repubblica
nel Comune di Bossico; il 26 giugno
al 235° anniversario di Fondazione
della Guardia di Finanza; il 4 novembre per la giornata dell’Unità
Nazionale, delle Forze Armate ed il
91° anniversario della Vittoria; il 14
novembre alla cerimonia della giornata dedicata ai “Lupi di Toscana”
ed ai “F.lli Morali”.
Bergamo - Benedizione del nuovo Medagliere
della Federazione Provinciale
Gli impegni fuori provincia sono
stati numerosi, ne elenchiamo solo
i più significativi: il 5 aprile alla 33°
Festa della Pace a Castelnuovo del
Garda (Vr); il 3 maggio alla 3° Festa
Regionale delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e del 148°
anniversario della Costituzione del-
l’Esercito nella città di Brescia; il
21 giugno al 16° Pellegrinaggio dei
Fanti ai Cimiteri Italo – Austriaco ed
Inglese in Valle Magnaboschi (Vi); il
26 luglio al 4° Incontro Internazionale della Pace al Cimitero Austro – Ungarico di Tonezza del Cimone (Vi); il
19 settembre Pellegrinaggio al Sacrario del Passo del Tonale in alta Valle
Canonica; il 18 ottobre al 4° Raduno
Interregionale a Castelnovo nè Monti
(Re); il 15 novembre al 4° incontro
Provinciale di Venezia per l’inaugurazione del Cimitero recuperato di
Cappelletta di Noale (Ve).
Naturalmente sono state molte anche le presenze alle Manifestazioni organizzate dalle Sezioni
Bergamasche che si sono concluse
con la Manifestazione Provinciale
a Villa d’Ogna in occasione della
Celebrazione del 50° anno di fondazione della Sezione locale e per
la consegna della pergamena con
medaglia d’argento a 21 soci ultra
ottantacinquenni.
27
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Bitetto (BA)
La Sezione Comunale del Fante
di Bitetto ha organizzato per la
ricorrenza di San Martino Vescovo
una cerimonia nel Parco della Villa
Comunale, dinanzi al Monumento ai
Caduti, dove è stata posta una corona d’alloro. In seguito il corteo,
formato dal Sindaco prof. Giovanni
Iacovielli, dai Rappresentanti della Sezione di Bari con il Presidente
Vito Titano e il Consigliere Nazionale Nicola D’Eri e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma
della cittadina, si è recato della
Chiesa di San Domenico, dove è stata officiata la Messa per i Caduti. Al
termine del Sacro Rito, nella sala
Comunale si sono tenuti i discorsi
ufficiali. Particolarmente significativi gli interventi del Presidente
San Martino a Bitetto.
della Sezione di Bitetto, Donato
Silecchia, e del Sindaco che hanno
ricordato la strage nazista del settembre ’43, evento per il quale la
Città di Bitetto è stata decorata di
Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Il Comitato Patronesse della Sezio-
Brescia
Il 9 ottobre con un preciso protocollo ed alla presenza delle massime Autorità cittadine e delle Ass.
d’Arma, comprese varie sez. del
Fante, con il Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti ed il suo Vice Pres.
Gen. Antonio Angiolillo con medaglieri labari e tricolori, hanno reso
gli onori al Col. Gianfranco Pizzinelli che ha ceduto il comando del
Centro Documentale Brescia (competente anche sulle vicine provincie di Bergamo, Cremona e Mantova), al Col. Claudio Nocente.
“Si conclude, dopo tre anni e
mezzo il mio operato – ha detto
– che è sempre stato attento al continuo servizio verso le istituzioni ed
all’apertura al mondo esterno. Gli
apprezzamenti ricevuti ci hanno
confortati per i risultati ottenuti.”
Il Comandante Generale del Comando Militare Esercito Lombardia
Gen. di Brigata, Camillo De Milato,
ha ringraziato il Col. Pizzinelli per
il servizio reso che nobilita il lavoro
svolto.
“Brescia è città virtuosa ed il suo
Centro Documentale ha assunto iniziative, come “training day” che
vede molti giovani avvicinarsi al
mondo militare per trarne il meglio
al fine di rendersi disponibili alla
società.
Presto – ha aggiunto De Milato – le
28
Brescia, Cerimonia al Centro Documentale
competenti strutture scolastiche e
militari della Lombardia sigleranno
un accordo che prevede l’utilizzo
nella Protezione Civile di 800 ragazzi provenienti dal training day,
che verrà esportato sull’intero territorio regionale.”
Il Col. Nocente, che ha svolto attività operative in ambito ONU e
Nato, comandante dei “Lagunari”,
ha detto che si appresta ad affrontare qualcosa di diverso da quanto
fatto fino ad ora e che si dedicherà
al nuovo lavoro.
Al termine della cerimonia il Pres.
Prov. Feretti ha consegnato al Col.
Pizzinelli lo stemma Araldico dell’Associazione ringraziandolo per la
Sua disponibilità totale verso l’Arma di Fanteria ricevendo la promessa dal Col. Pizzinelli di iscriversi all’Associazione.
Il 2 novembre è stata celebrata
presso il Cimitero Monumentale
ne ha dato per l’occasione un contributo per le opere di assistenza
della Parrocchia di San Domenico,
dove il parroco, don Fabio Carbonara, ha costituito un oratorio per
le attività ricreative e l’educazione
morale dei giovani.
Vantiniano la cerimonia commemorativa per i Caduti di tutte le guerre
ed in tempo di pace. Alla presenza
delle Autorità cittadine sono state
deposte le corone di alloro al Sacrario Militare e l’omaggio floreale
al Cippo dei Fanti Lupi di Toscana
di cui alcuni Reduci presenti alla
cerimonia.
Il 4 novembre giornata delle Forze
Armate e festa dell’Unità Nazionale
si è svolta in Piazza Loggia, presenti
Medaglieri delle Ass. Combattentistiche e d’Arma, i Gonfaloni della
Città di Brescia e della Provincia e
tutte le più alte cariche civili, militari. Dopo l’alza bandiera, il Comandante del Centro Documentale
ha letto i messaggi del Presidente
della Repubblica e del Ministro dei
Combattenti e Reduci ha posto in
rilievo le migliaia di giovani soldati
che si sono immolati per la nostra
Italia; il Sindaco ha sottolineato il
valore della Città che si fregia di
Medaglia d’Argento al V. M. per la
lotta di liberazione sostenuta dal
43/45, aggiungendo che tutte le
medaglie che brillano sul petto di
tanti concittadini devono mantenere vivo nel cuore di tutti noi il ricordo dei “tanti” che hanno sacrificato
la vita per la libertà della Patria.
L’11 novembre è stata celebrata
la ricorrenza del nostro Patrono S.
Martino, che prima di diventare
Vescovo di Tours è stato soldato e
sotto il suo patrocinio è posta la
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Santa Fanteria, in concomitanza
del 21° anno della scomparsa del
Pres. Prov. dei Fanti e Lupi di Toscana Dott. Silvano Anselmi. Nella
chiesa di San Gaetano in Brescia
alla presenza dei familiari e del
Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti
ha ricordato la persona del Dott.
Anselmi, eccellente professionista
Brignano Gerra
d’Adda (BG)
Domenica 8 nov. si è svolta la cerimonia patriottica a ricordo dei Caduti e la festa dell’Unità Nazionale
delle Forze Armate.
Nonostante una leggera pioggia, la
manifestazione ha avuto buon esito
con una folta partecipazione di cittadini, di autorità locali, delle associazioni Fanti, Alpini, Bersaglieri
e la Combattenti e Reduci, della
banda S. Cecilia e di un numeroso
gruppo di studenti delle scuole Medie con le loro bandiere.
La cerimonia è iniziata con l’alza bandiera presso il cortile delle
scuole elementari al suono dell’Inno Nazionale. Il corteo ha sfilato
per le vie del paese e ha deposto
fiori ai monumenti dei Martiri di
Nassiryia e dei Bersaglieri; ha poi
raggiunto il monumento dei Caduti
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
in Medicina e Chirurgia Polmonare.
Fu anche appassionato scrittore per
lavori scientifici ed articoli apparsi
su giornali militari e di Ass. d’Arma;
promotore per la edificazione del
Monumento al Medico Caduto posta
nel cimitero di Redipuglia.
Scrisse il libro “Dalla sala operatoria al greto della Vojussa” in me-
moria di Padre Giacomo Pifferetti e
a testimonianza di rivendicazione
ed esaltazione del sacrificio misconosciuto della Divisione “Lupi di Toscana”. Con le note del silenzio e
un doveroso pensiero a tutti i soci
Fanti e Lupi scomparsi si è conclusa
la cerimonia.
di tutte le guerre per la posa delle
corone d’alloro.
Dopo la benedizione da parte del
vicario Don Marco, il Sindaco sig.
Moro V. e il nostro Vice Presidente
Bonardi Cav. Giancarlo, responsabile
del Comitato d’intesa, hanno rievocato i fasti della gloriosa giornata.
Al termine il corteo si è poi spostato
nel cimitero per la Santa Messa
le Aldo Piccotti.
Erano presenti il Comandante della Regione Militare Sud Generale
Mauro Moscatelli, Autorità civili,
militari e religiose della Regione.
Nel corso della cerimonia, al Ca-
poral Maggiore Scelto Alessandro
Di Lisio, vittima di un attentato
terroristico in Afghanistan, è stato
intitolato il piazzale della caserma.
Per l’occasione erano presenti anche i genitori del militare.
Brignano e Gera d’Adda (BG), Cerimonia dell’alza Bandiera
Campobasso
Il 1 ottobre, nel piazzale della
Caserma “Pepe” di Campobasso, il
Generale Carlo Luciani ha ceduto il
comando del CME Molise al Genera-
Canicattì (PA)
Il 4 Novembre, come ogni anno, si
è svolto il tradizionale corteo con
la deposizione di una corona di fiori
al Monumento ai Caduti.
Alla manifestazione hanno preso
parte i rappresentanti delle varie
forze dell’ordine, i presidenti e i
soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Tra le tante personalità intervenute citiamo: Il Sindaco di Canicattì
Canicatti (PA): Un momento della Cerimonia
29
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Rag. Vincenzo Corbo, Il presidente
del Consiglio Comunale Dott. Luigi
La Licata, Monsignor Vincenzo Restivo, Il Presidente delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma,
Fante Salvatore Notarstefano, il
Segretario Leonardo Di Stefano, il
Presidente A.N.F. Prof. Cassaro Giuseppe Mario, il Comandante della
Stazione dei Carabinieri Capitano
Diego Polio, nonché rappresentanti
del Commissariato di Polizia, della
Guardia di Finanza, dei Vigili del
Fuoco, dell’Esercito e dei Vigili Urbani.
Ha inoltre dato un apporto gioioso alla cerimonia, ed apprezzato
da tutti, una classe di alunni della Scuola Elementare gestita dalle
Suore Vocazioniste. Uno di loro ha
recitato una commovente poesia
sui valorosi Caduti, che ha ricevuto
un caloroso e lungo applauso.
Dopo la deposizione della corona
d’alloro e di una composizione floreale, tutti i partecipanti si sono
riuniti nella chiesa di San Diego
dove è stata celebrata una Santa
Messa in perenne ricordo.
Casalecchio
di Reno (BO)
giorno 27 settembre u.s. una gita
turistico culturale a Trento con i
Soci, amici e familiari, per visitare
la bellissima città, il Duomo ed il
Castello del Buonconsiglio oltre che
la sorprendente mostra dell’”Egitto
mai Visto” dove sono presentate al
pubblico collezioni provenienti dall’antico Egitto.
Una calda giornata di sole ha inoltre mostrato un magnifico panorama delle nostre Alpi.
Dopo le vacanze estive i Fanti di
questa Sezione hanno compilato il
loro programma di lavoro associativo che va dal mese di settembre
a dicembre. Nell’Espò settembrino
sono stati esposti i depliants informativi dell’Associazione ed un paio
di sci di gran marca degli anni ’60.
Nella Festa Patronale (24/25 ottobre) i Fanti, con gli appartenenti di
altre Associazioni di Volontariato,
hanno presenziato con il “gazebo”
in Pz.za Mazzini e si sono impegnati
anche per allestire una importante
mostra di antiche divise napoleo-
niche-risorgimentali presso la Villa
Comunale
Sono seguite le cerimonie per il 4
novembre con la tradizionale commemorazione a ricordo dei Caduti
in Guerra. Ora, infine, si sta lavorando per le feste natalizie e di fine
d’anno per gli scambi di auguri e
per le visite ai Presepi della Comunità Castanese.
Castel
d’Azzano (VR)
Fante d’Italia.
L’alzabandiera è stata accompagnata dall’Inno di Mameli mentre
la deposizione della Corona d’Allo-
ro è stata accompagnata dalle commoventi note dell’Inno al Piave.
I discorsi di circostanza sono stati
tenuti dal Cav. Gaetano Perlini,
La nostra Sezione ha effettuato il
Castano Primo
(MI)
I Fanti della Federazione Provinciale di Verona hanno celebrato,
presso la Sezione di Castel D’Azzano, la Festa di San Martino Patrono
della Fanteria, domenica 15 Novembre.
La Cerimonia è iniziata con l’ammassamento delle varie rappresentanze delle Sezioni della provincia,
con i loro Labari, e delle consorelle
Associazioni Combattentistiche e
d’Arma e con l’incontro con le Autorità Civili, Militari e Religiose tra
cui il Sindaco Sig. Bertaso, il Col.
Bresaola, il Col. Greco, il Maresciallo dei Carabinieri Mario Lode e Don
Luigi Lonardi.
La sfilata ha attraversato le via
del centro cittadino, soffermandosi al Monumento degli Alpini ed a
quello dedicato a Salvo D’Acquisto,
raggiungendo poi il Monumento al
30
Castel d’Azzano (VR) , Lungo Corteo con le Bandiere Sezionali
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
membro del Collegio Nazionale dei
Sindaci, dal Cav. Umberto Tampellini, Presidente della Federazione
Provinciale e dal Sindaco Sig. Franco Bertaso.
Dopo la S. Messa sono state consegnate le “Benemerenze di San Martino “ ed il Presidente Tampellini ha
ringraziato tutti i partecipanti.
Castel d’Azzano (VR). Le Autorità
onore al Monumento al Fante.
Castelnovo
Nè Monti (RE)
Nell’ultimo periodo del 2009 sono
state attuate dalla nostra Sezione
le seguenti iniziative:
5/6 settembre: si è svolta la 2°
gita di due giorni in Toscana. Hanno partecipato una cinquantina fra
iscritti e amici ed i luoghi visitati
sono stati molto interessanti, come
Firenze, la cui bellezza è indiscussa e la sua storia medioevale è
conosciuta in tutto il mondo. Il 2°
giorno il Tour ha raggiunto le Terre
del Chianti con vedute suggestive
ed uniche e con l’assaggio dei prodotti enogastronomici della zona.
Il pranzo ha avuto luogo nel bellissimo Castello di Vicchiomaggio ed
ha concluso la gita lasciando tutti i
partecipanti meravigliati.
18 ottobre: il 5° Raduno Interregionale quest’anno si è svolto a
Felina di Castelnovo ne’ Monti ed
ha visto la numerosa partecipazione di Autorità civili e militari che
hanno onorato con la loro presenza una delle più numerose Sezioni
d’Italia.
Di notevole rilevanza la presenza del nuovo Presidente Nazionale
della nostra Associazione MdL Antonio Beretta, appena eletto dal
Congresso di Milano del 10/11 ottobre, che ha così premiato la nostra
costanza nel gradevole compito di
tenere alto il nome dell’Associazione. Erano presenti anche le Sez. del
Fante di Trento, Cavalese, Massa e
Bologna, accompagnate dai loro
Presidenti: Prof. Demartin, Cav.
Uff. Lorenzetti, Gen. Napoleone,
Consigliere Naz.le in rappresentanza del Gen. Borsci. Erano, inoltre,
presenti il Sindaco del Comune di
Castelnovo Ne’ Monti, Dott. Gianluca Marconi, Delegazioni ed altre
Associazioni di volontariato, esponenti dell’Esercito.
I convenuti hanno sfilato per le
vie del paese raggiungendo il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona d’alloro. La Santa Messa è stata officiata da Mons.
Pietro Iotto che anche quest’anno
ci ha onorati della sua presenza.
Come da tradizione, l’incontro tra
commilitoni si è concluso con il
“rancio”. E’ stata una mattinata intensa e piena di emozioni divise tra
il piacere di ritrovarsi e la progettualità di nuovi interventi da parte
dell’Associazione a favore dei più
bisognosi. Infatti le iniziative che
attuiamo periodicamente hanno diversi scopi: il rispetto e la gratitu-
rendono
dine di chi ha sofferto per la libertà
del nostro Paese con un omaggio
alla loro memoria, la solidarietà e
l’aiuto concreto a favore della collettività come la sostanziosa partecipazione all’acquisto della nuova
ambulanza pediatrica per l’Ospedale locale, l’appoggio alle Ass. quali
UNITALSI, FACE, CROCE VERDE.
9 novembre: a Massa alcuni nostri
Consiglieri e una trentina di persone hanno partecipato, come tutti gli
anni, alla Festa di S. Martino Vescovo Patrono dell’Arma di Fanteria.
Erano presenti numerose Autorità
civili e militari, nonché i familiari
della Medaglia d’Oro al V. M.
29 novembre: si è chiusa l’attività
del 2009 con il consueto pranzo in
Romagna e precisamente a Rimini;
numerosa è stata la partecipazione
di Iscritti e di Amici poiché la nostra Sezione gode di considerazione
e stima su quel territorio.
Fanti e Patronesse in gita a Firenze.
31
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Cavalese (TN)
Il 23 agosto 2009 si è ripetuta la
tradizionale festa annuale della
sezione di Cavalese al “Baito del
Forame” situato sulle alte montagne che sovrastano la valle di
Fiemme.
Alla manifestazione hanno partecipato oltre ai Fanti locali le delegazioni delle sezioni di Levico,
Pergine e Castelnovo ne’ Monti.
Dopo la S. Messa celebrata da
don Furlan hanno preso la parola
il Regolano della Magnifica Comunità di Fiemme Zancanella, il rappresentate del Comune Finato, il
Presidente dell’Interarma Caliceti ed il presidente provinciale dei
Fanti Prof. Federico Demartin che
si sono congratulati per le attività
e l’impegno sociale della sezione.
La giornata si è conclusa con il
tipico apprezzato rancio monta-
Cerimonia al “Baito del Forame”, saluto del Segretario Vaia.
naro. Un nutrito gruppo di soci ha
ricambiato la visita agli Amici della Sezione di Castelnovo ne’ Monti
partecipando al loro 4° raduno in-
terregionale svoltosi il 18 ottobre
2009. Apprezzata l’ escursione
alla celebre pietra Bismantova,
simbolo della loro località.
Cesano di Roma
Roma Eur, Palazzo dei Congressi.
In questo luogo importante ed austero, enfasi monumentale di una
architettura razionalista, si è svolto
il “Festival Internazionale della Filatelia” - ITALIA 2009. Tra gli espositori, alcune centinaia, il Socio Gen.
Renato CAPUANO, della Sezione di
Cesano di Roma.
Meticoloso e diligente, il suo lavoro di ricerca e studio risultava indicativo dello “status” professionale
dell’Autore e dei suoi valori etici e
patriottici, come evidenziato dallo
stesso titolo della “raccolta”: “La
Divisione Acqui e la Posta (19401943)”
La presente annotazione è per
rendere merito all’impegno di un
appassionato studioso e per segnalare che si tratta solo di parte del più
vasto campo di interesse del Gen.
Capuano, per il quale si auspica
che, quale componente dell’Ufficio
Storico della Presidenza Nazionale,
possa esprimere per l’Associazione
del Fante il meglio delle sue innumerevoli e pregevoli potenzialità.
La esposizione del Gen. Capuano,
particolarmente interessante, è sta-
32
Roma Eur Fanti e Patronesse della Sezione di Cesano di Roma in visita all’esposizione.
ta visitata anche dal Vice Presidente
Nazionale Gen. Giovanni Cortellessa
e dai Fanti e Patronesse dell’area
romana.
Si evidenzia che trattasi di una
collezione di Storia Postale Militare
che, già impostata su 12 fogli, aveva, in precedenza, superato ben tre
selezioni nazionali con un elevato
punteggio e che, per l’occasione di
“ITALIA 2009”, era stata rivisitata ed
ampliata su 16 fogli, come previsto
dagli appositi regolamenti per le
esposizioni filateliche internazionali
in corso.
La collezione è stata giudicata
da un “Team” di 5 giurati filatelici
esperti nella “Classe di Storia Postale” - uno italiano e quattro stranieri
- ed è stata ritenuta meritevole di
“Medaglia di Vermeil” (è una medaglia tra oro e argento), risultato che
ha pienamente soddisfatto il Gen.
Capuano.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Cividale
del Friuli (UD)
Domenica 15 novembre Cividale
si è trasformata nella Patria della
Fanteria. Tutte le Sezioni Regionali
dell’Associazione Nazionale del Fante e molte altre Associazioni d’Arma
e Combattentistiche si sono ritrovate per festeggiare il 1° anno di attività della locale Sezione del Fante
in occasione delle Celebrazioni per
la Festa di San Martino, patrono dell’Arma Fanteria.
Per l’Alzabandiera nel piazzale
del Convitto Nazionale Paolo Diacono e per la consegna della Nuova
Bandiera della Sezione, alla presenza del Gonfalone della Città di Cividale del Friuli, centinaia di Fanti si
sono radunati a ricordo dei Reparti
di Fanteria che sono stati di stanza
in questa città come il 1° Reggimento Fanteria RE e in tempi più recenti
il 52° Fanteria ALPI caserma Miani
di Grupignano e caserma Vescovo
Purgessimo, 59° Fanteria CALABRIA
caserma Zucchi Lanfranco a Cividale, 76° Fanteria NAPOLI caserma
Francescatto (ora comando dell’8°
Reggimento Alpini) a Cividale, che
fu sede anche della Brigata Meccanizzata Isonzo.
La celebrazione religiosa conseguentemente celebrata nella Chiesetta di San Martino e animata dal
Coro Parrocchiale “San Lorenzo” di
Rivignano, dopo il gradito saluto dell’arciprete, mons. Genero, è stata
officiata da monsignor Paolo Caucig,
canonico del Duomo di Cividale.
La Cerimonia, accompagnata per la
sua totalità dal Corpo Bandistico “Cit-
Costabissara (Vi)
Da parecchi anni la Sezione dei
Fanti di Costabissara-Caldogno organizza in occasione del Pellegrinaggio
della terza domenica di giugno, il
rancio al “campo” per i propri soci
che partecipano alla cerimonia nella
bellissima Valle cesunese. I preparativi partono già qualche settimana
prima e i Fanti e le Patronesse bissaresi si adoperano per fare in modo
che tutto funzioni alla perfezione,
con l’obiettivo di ospitare sotto il
gazebo messo a disposizione dalla
Sezione, oltre cento persone. L’ultima settimana è la più importante
dal punto di vista organizzativo perché oltre che portare in Val Magna-
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
tà di Cividale” è proseguita, dopo lo
sfilamento per le vie cittadine, presso
il Monumento di Via Marconi per il doveroso Omaggio ai Caduti.
Qui nel suo discorso, alla presenza
del Consigliere Nazionale dei Fanti,
Rina Salvatore, della madrina della
Bandiera, ispettrice regionale della
Croce Rossa sig.ra Loredana Pugnale, della Medaglia d’Oro prof. Paola
Del Din, il Presidente della locale
Sezione dei Fanti, Carlo Dorigo, ha
ricordato come Cividale possa vantare una tradizione storica legata ai
Reparti di Fanteria, ringraziando anche la Cittadinanza tutta per l’accoglienza che, in tempi non tanto lontani, ha saputo dare alle migliaia di
Fanti provenienti da tutta Italia per
svolgere il servizio militare a difesa
del confine orientale fortunatamente
oggi non più così caldo.
L’Amministrazione Comunale poi
ha portato il proprio saluto tramite l’Assessore cav. Mario Pace, anch’egli Fante.
Dopo i saluti della prof. Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, la Cerimonia si è conclusa, dando appuntamento al pomeriggio per in concerto
in Onore di San Martino che ha avuto
un eccezioanale successo grazie alla
bravura dei Pueri et Juvenes Cantores “Santa Maria del Rosario” di
Flambruzzo di Rivignano accompagnati dal Gruppo Musicale “Ottoni
della Bassa Friulana”.
Durante il pranzo presso la prestigiosa struttura del Convitto Nazionale Paolo Diacono, non sono mancati
i doverosi ringraziamenti a tutti i
Fanti che hanno così preziosamente
collaborato alla buona riuscita della
giornata.
Cividale del Friuli (UD) - Momento solenne dell’Alza Bandiera.
boschi tutto l’occorrente, qualche
giorno prima si sale per fare pulizia
nell’area scelta da tempo per lo
scopo, tagliando l’erba e gli arbusti
che annualmente crescono.
Partiamo da Costabissara il sabato
mattina, in un gruppo numeroso di
Fanti con due furgoni carichi di tutto quello che occorre, sia le strutture, sia le vettovaglie e le provviste.
Solitamente, la sera del sabato, si
passa la serata assieme in compagnia dei Fanti di Salcedo che hanno
lo stand accanto al nostro, anche
loro impegnati ad ospitare le delegazioni straniere presenti alla cerimonia. Il sabato varie persone vengono a farci visita, sono Fanti delle
varie Sezioni presenti, ci si scambia
un saluto, si sta insieme in allegria,
si beve un bicchiere di vino, si canta. Quest’anno siamo stati onorati
dalla visita del Presidente Nazionale
Mdl. Antonio Beretta, accompagnato dall’avvocato Vito Titano dimessosi da poco dalla presidenza nazionale, dal Vice Presidente Giuseppe
Ferretti, dalle rispettive consorti,
dalla signora Francesca Mantovani
e dalla signora Luisa, da tantissimi
anni segretaria dell’Associazione
e nostra memoria storica. E’ stato
emozionante avere fra noi tanta
gente illustre, che chiacchierava
amabilmente con noi con simpatia,
e ci elogiava per il nostro impegno e
per la numerosa presenza.
Il giorno dopo, le persone presenti
durante la cerimonia sono state calcolate in circa 4000, e tutto è an-
33
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Costabissara (VI) - Ospiti nello Stand.
dato magnificamente, anche le delegazioni straniere sono aumentate
visto che per la prima volta in Val
Magnaboschi c’era una rappresentanza Ungherese, presenti con gli
Ussari in uniforme storica.
Abbiamo ospitato ben più di cento
persone a pranzo, e l’operosità bei
Fanti e delle Patronesse, come sempre altissima, ha fatto in modo che
tutto filasse liscio con soddisfazione
di tutti.
Un simpatico avvenimento al quale la mia Sezione tiene moltissimo,
lo organizziamo in settembre, nella domenica più prossima al giorno otto, che per noi vicentini ha il
sapore di una doppia festa, perché
ricorda il voto fatto alla Madonna di
Monte Berico durante la pestilenza
del 1450 (circa), e perché è l’anniversario dell’armistizio nella seconda guerra mondiale, che sarebbe poi
sfociata nella guerra fratricida degli
italiani.
A noi di Costabissara quella data
è cara perché ci ricorda due uomini eccezionali, in modi diversi se
vogliamo, ma ricchi dello stesso
bagaglio storico e culturale. Il nostro compaesano cav. uff. Narciso
Gobbi per tanti anni Presidente degli Ex Internati e dei Combattenti e
reduci Bissaresi, e il Senatore Ono-
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
rio Cengarle presidente Provinciale
dell’ANEI (Associazione Nazionale
Ex Internati). Due uomini che avendo subito l’internamento nei Lager
tedeschi, perché hanno rifiutato di
aderire alla RSI, preferendo patire
le angherie e le privazioni alle quali
erano giornalmente sottoposti pur di
non rinunciare al giuramento fatto
alla Patria hanno, di fatto, costituito assieme a tutti gli altri, il primo
nucleo di resistenza al nuovo regime.
Furono seicentomila i soldati italiani
di tutte le Armi internati nei lagher,
molti di loro, oltre quaranta mila,
morirono di stenti, maltrattamenti,
torture e malattie.
Per ricordare il loro sacrificio,
per iniziativa di Narciso Gobbi, sostenuto dalla sua Associazione e dal
Senatore Cengarle, nel 1995 nella
Piazza del Fante a Costabissara, è
stato inaugurato il Monumento a Padre Massimiliano Kolbe, il frate Cappuccino Patrono degli Ex Internati,
che ha subito la sorte dei nostri quarantamila. Noi Fanti di Costabissara
– Caldogno, ci siamo assunti l’onore
di ricordare e organizzare ogni anno
il Raduno Provinciale degli Ex Internati, proprio davanti al Monumento
di Padre Kolbe; speriamo nella partecipazione di tanti, anche perchè,
l’anagrafe non fa sperare in una loro
grande presenza .
Degana
Vobarno-Roè
Volciano (BS)
Il 6 settembre, la Valle di Degagna ha
accolto i Fanti della Sezione, impegnati nella Festa del Tesseramento.
Le numerose Bandiere Sezionali e
striscioni colorati inneggianti alla
Fanteria si mescolavano in un tripudio di baschi, bustine e foulards
rosso-blu dei tanti Fanti e Patronesse presenti con le loro Sezioni di
Gavardo, Prevalle, Villanuova, Puegnago, Bagnolo Mella e tante altre,
unitamente alle consorelle Associazioni d’Arma e Combattentistiche.
Presente anche il Medagliere dell’Ass. Lupi di Toscana di Brescia e il
Labaro delle Patronesse.
I Fanti, che da poco hanno rinnovato il loro Consiglio Sezionale,
eleggendo presidente Daniele Almici, sono stati onorati dalla presenza
34
Degana Brescia - Foto ricordo
del loro Presidente Provinciale Cav.
Giuseppe Feretti e dalla Madrina signora Federica Federici.
Un lungo corteo ha raggiunto la
Chiesa parrocchiale di San Martino
per la Santa Messa, officiata da Don
Gabriele che, nella sua omelia ha
ricordato che “l’umiltà cristiana è
una virtù che trova il suo corrispettivo nella figura del Fante, del semplice soldato che cammina e fatica
nell’adempimento del suo dovere”.
A chiusura della celebrazione eucaristica il neo Presidente Almici
ha dato lettura della preghiera del
Fante accompagnato dalle note del
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
“Silenzio fuori ordinanza”.
All’uscita dalla Chiesa la Filarmonica Conca d’Oro di Odolo con il suo
Presidente Ghidotti (Consigliere Provinciale dei Fanti) ha accompagnato
il corteo al Monumento ai Caduti
dove, dopo le celebrazioni di rito, il
Presidente Feretti ha consegnato un
diploma di Socio Benemerito al Cav.
Franco Righetti, Presidente onorario della Sezione di Degagna e Roè
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Volciano, poi ha rivolto uno speciale
pensiero ai Caduti ribadendo che il
Loro ricordo deve essere uno sprono
per tutti a far meglio e di più.
Poco dopo la medesima cerimonia
si è ripetuta presso la Lapide ai Caduti di Eno dove è stato ricordato
anche il Fante anziano di quella piccola Frazione, Vincenzo Domenicetti, di 93 anni. I presenti si sono poi
ritrovati per il momento conviviale,
durante il quale sono stati espressi
elogi e ringraziamenti per la buona
riuscita della giornata, frutto del
lavoro dei Fanti di Degagna con la
collaborazione del Gruppo Scuola di
Eno. Una nota simpatica va segnalata: il piccolo Fabio Righetti, di solo
9 anni, con bustina e fazzoletto bicolore, ha presenziato con orgoglio
a tutta la cerimonia sfilando, impettito, con gli Alfieri.
Leone quale socio benemerito, vista
la grande cordialità espletata a favore dell’Arma di Fanteria.
A conclusione della giornata il Pres.
Naz. Beretta ha avuto un incontro
con il Pres. Prov. Feretti ed i quattro
Presidenti di Sezione dellaVallecamonica per proporre la nomina di un
coordinatore, vista la vicinanza delle varie Sezioni, per poter ottenere
una massima visibilità dell’Ass. del
Fante in Vallecamonica.
Denno (TN)
In occasione dell’ottantesimo anniversario di fondazione della locale
sezione dell’A.N.A. si è tenuta una
significativa manifestazione con la
presenza di Autorità civili e militari
alla quale ha partecipato la sezione dell’Associazione Nazionale del
Fante di Denno, sfilando assieme
agli Alpini nello spirito di amicizia e
collaborazione interarma.
La manifestazione si è conclusa con
la S. Messa ed il pranzo.
Denno (TN) - Un momento della Cerimonia
Edolo (BS)
Con una cerimonia breve e semplice
alla presenza delle Autorità e delle
Ass. d’Arma comprese le Sezioni del
Fante della Vallecamonica, Edolo,
Berzo Demo, Cedegolo e Sellero con
il Pres. Naz. M.d.L. Antonio Beretta
e il Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti, il Ten. Col. Francesco Leone ha
ceduto il Comando della Base Logistico Addestrativa di Edolo, al Ten.
Col. Angelo Gaggino. “Si conclude
il mio compito – ha detto il comandante “cedente” – e ringrazio coloro
che hanno collaborato con me per
rendere la Base sempre più conforme ai tempi”.
Il “subentrante” ha ufficializzato
che continuerà sulla linea tracciata
apportando operatività nel nuovo
lavoro. Il Pres. Naz. ha consegnato
il Crest all’Associazione, mentre il
Pres. Prov. ha proposto di iscrivere
presso la Sez. di Edolo il Ten. Col.
Consegna del Crest dell’ Associazione al Ten. Col. Leone.
Falerna
Marina (CZ)
Su invito del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Col.
Claudio D’Angelo, anche l’Associazione Nazionale del Fante era presente
all’inaugurazione della nuova caserma della Benemerita di Novalba di
Cardinale (CZ).
In un pessimo mattino autunnale,
che con una pioggia battente minacciava maltempo per tutto il giorno,
una rappresentanza della sezione
provinciale del sodalizio d’Arma s’è
mossa dalla sede di Falerna Marina
verso le Serre calabresi per testimo-
35
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
niare la sua solidarietà alla Benemerita.
Dopo più di un’ora e mezza di viaggio lungo tortuose strade di montagna, all’inizio della cerimonia sul
piazzale della nuova caserma della
frazione Novalba del comune di Cardinale, accanto al reparto dei carabinieri in armi e all’Associazione
degli stessi militi in congedo sventolava il Tricolore dell’Anf provinciale
scortato dai fedeli Fanti.
Oltre al Sindaco Amedeo Orlando
e al Col. D’Angelo, presenti, tra gli
altri, il Comandante del Cme “Calabria”, Gen. Brig. Pasquale Martinello; il Vicecomandante nazionale della
Benemerita, Gen. di Corpo d’Armata
Stefano Orlando; il Sottosegretario
agli Interni Nitto Palma; il Prefetto
di Catanzaro, Sandro Calvosa; Wanda Ferro, Presidente della Provincia
di Catanzaro; l’Arcivescovo Mons.
Antonio Ciliberti. Dopo gli onori ai
Caduti e l’alzabandiera gli interventi. Il primo, naturalmente, quello
Gavello (RO)
Doppio appuntamento di festa per
la comunità di Gavello. Sono infatti
state anticipate a domenica 1° novembre, festa cattolica di ognissanti, le celebrazioni per l’anniversa.
Il Sindaco Ampelio Spadon e l’amministrazione comunale hanno voluto
anticipare la commemorazione per
dare il giusto rilievo ad una ricorrenza che rappresenta, per tutti i cittadini, un’occasione per celebrare
l’Unità Nazionale, rendendo omaggio al valore e alla dedizione delle
Forze Armate che hanno donato la
vita nella difesa del proprio paese.
Il 4 novembre 1918 le Forze Armate
italiane conquistavano la vittoria,
dopo il disastro di Caporetto, con
la firma dell’armistizio siglato con
l’impero austro-ungarico. Ma anche
i civili, le donne gli anziani rimaste
nei paesi e nelle città, lavorarono,
soffrirono e seppero riscattarsi dal
disastro della guerra nella vita semplice di tutti i giorni.
Rivalutare la storia oggi significa celebrare tutto questo, in pace
con i paesi che allora erano nemici, perché il valore, il sacrificio e il
coraggio sono valori universali che
uniscono e non dividono. Proprio in
segno di un ancor vivo sentimento di
appartenenza alla propria nazione
il tricolore italiano è stato esposto
nelle vie del paese dalla locale Asso-
36
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
del Sindaco che, nel salutare e ringraziare i presenti, ha sottolineato
l’essenziale funzione d’un presidio
dell’Arma in un piccolo centro. Il
Col. D’Angelo, a sua volta, ha rimarcato l’impegno dell’amministrazione
comunale nel mettere a disposizione
dei Carabinieri una nuova struttura,
capace d’offrire ai militi le condizioni necessarie per operare con professionalità.
Una struttura che ha permesso agli
stessi di avere nuovamente la loro
stazione nella frazione Novalba, lasciando Cardinale capoluogo, comune in cui i carabinieri sono presenti
fin dal 1913. Sulla medesima lunghezza d’onda il sottosegretario Nitto Palma, che ha visto nella presenza
di tanti ospiti un segno di quei sentimenti di fraternità e solidarietà che
nella gente devono albergare verso
i carabinieri, tutori dell’ordine, ma
anche uomini di pace, di soccorso.
Quindi la benedizione della nuova
caserma ad opera di Mons. Ciliberti
e il tradizionale taglio del nastro, seguito dalla visita dei locali da parte
degli ospiti. Il rientro a Falerna Marina della rappresentanza dell’Anf
nel tardo pomeriggio, forse un po’
stanca, ma sicuramente orgogliosa
d’avere portato a Novalba di Cardinale i colori del sodalizio della Fanteria e d’avere offerto una testimonianza della propria vicinanza alla
Benemerita.
ciazione dei Fanti che ha partecipato alla manifestazione con entrambi
i gruppi da cui è formata: i Fanti e le
Patronesse.
Il drappello dei soci bardati con i
caratteristici fazzoletti rossi e blu e
le Patronesse in giacca rossa si sono
radunati in piazza XX Settembre e,
preceduti dagli stendardi della sezione, hanno preso posto nella Chiesa Parrocchiale per la celebrazione
della Messa, animata per l’occasione
dai canti del coro Antica Abbazia di
Gavello. Il corteo dei partecipanti si
è poi recato presso il Monumento ai
Caduti posto nel cortile delle scuole
in via Matteotti.
Lì con una preghiera e la benedizione si è reso omaggio alle vittime della guerra deponendo la corona d’alloro. Ai piedi del monumento erano
posizionati, come da tradizione, due
quadri che ritraggono le foto di molti Caduti ma anche di molti reduci
di Gavello, alcuni venuti a mancare
solo qualche anno fa.
Durante la manifestazione anche il
personale del Comando Polizia Municipale di Adria e dei Carabinieri coadiuvati dai Volontari della Protezione
Civile ha garantito la sicurezza del
corteo e posto il saluto ai Caduti.
Un momento dell’inaugurazione della nuova caserma dei Carabinieri di Novalba di Cardinale (CZ).
Gavello (RO) - Un momento della Cerimonia.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Gemona
del Friuli (UD)
Per l’annuale gita sociale il direttivo ha organizzato, per il 13 settembre u.s., una gita nella zona di Vicenza con la partecipazione di oltre
settanta soci e simpatizzanti. Il Cav.
Uff. Giovanni Negri, già consigliere
nazionale, ci ha onorati della sua
presenza e gentilezza facendoci da
guida nella visita del centro storico
con i suoi monumenti e del famoso
“teatro olimpico”, opera del rinomato architetto Andrea Palladio.
Dopo un ottimo pranzo in un noto
ristorante della zona, abbiamo proseguito per il Santuario di Monteberico, dedicato alla Madonna, con il
“piazzale della Vittoria”. Lungo il
percorso del rientro, breve visita
alla città di Castelfranco Veneto.
Il 27 settembre, la consorella sezione di Osoppo ha festeggiato il
40° anniversario di fondazione con
la presenza del Presidente M.d.L.
Antonio Beretta; la nostra sezione
è intervenuta con un folto gruppo di
soci e patronesse. In occasione del
20° anniversario di fondazione della
locale sezione dell’Associazione Bersaglieri, su invito del Presidente Dino
Gemona del Friuli (UD) - Associazioni d’arma al cimitero comunale a ricevere la fiaccola
alpina Proveniente dall’Ossario di Timau. - 01. 11. 2009.
Dapit, la ns. sezione era presente
con numerosi soci e patronesse.
Pure il 1° novembre eravamo presenti presso il cimitero comunale, assieme a numerose associazioni d’arma e alcuni Sindaci dei comuni limitrofi, ad accogliere la fiaccola alpina
proveniente dall’ossario di Timau e
diretta al sacrario di Redipuglia. Al
cimitero comunale è stato acceso un
tripode ai Caduti austro-ungarici ed
ai Caduti di tutte le guerre.
Il 4 novembre ritrovo sotto la loggia
comunale con autorità ed associazioni consorelle, alzabandiera e corteo
per il Duomo dove è stata celebrata
la Santa Messa, ricomposizione del
corteo e deposizione di una corona
d’alloro al monumento ai Caduti, allocuzione delle Autorità. La sera incontro nella frazione di Ospedaletto
con il locale gruppo ANA per una Messa in suffragio dei Caduti nella chiesa
del Santo Spirito.
Genova
Dopo la pausa estiva, la Sezione
Provinciale “M.O. Giuseppe Rusca”
ha ripreso le proprie attività il 12
settembre, partecipando con Bandiera e rappresentanza alla commovente commemorazione di undici
Fanti dell’89° Reggimento Fanteria
“Salerno”. I militari caddero difendendo la caserma di Bolzaneto
contro i Tedeschi, nel tragico giorno
dell’armistizio, l’ 8 settembre 1943.
Nell’ora più triste e difficile essi
seppero mantenere l’onore della
Patria combattendo.
La cerimonia si ripete ogni anno
con la partecipazione delle Autorità
Civili a livello regionale, provinciale
e comunale e delle massime Autorità Militari del Presidio. I nomi degli
undici Caduti sono stati ricordati,
realizzando uno degli scopi della nostra Associazione: “la glorificazione
dei Fanti Caduti nell’adempimento
del dovere, perpetuandone la memoria”. Il 18 settembre, Bandiera
e rappresentanza hanno presenziato
Genova - L’interno della Cripta in Piazza della Vittoria durante la Santa Messa per i Caduti di Kabul.
ai festeggiamenti del Patrono della
Guardia di Finanza, l’apostolo San
Matteo.
La cerimonia religiosa è stata officiata nella cattedrale di San Lorenzo
da Sua Eminenza il Cardinale Angelo
Bagnasco, Arcivescovo di Genova e
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Un tristissimo impegno
è stato adempiuto il 21 settembre
dai Soci disponibili, partecipando
con la Bandiera insieme alle altre
Associazioni genovesi ad una Messa in suffragio dei Caduti di Kabul,
tenutasi nella Cripta sottostante il
monumento alla Vittoria in Genova.
Erano presenti o rappresentate le
Autorità locali.
37
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Ghisalba (BG)
La Sezione del Fante di Ghisalba anche quest’anno ha organizzato “La
Grande Festa del Fante”, la quarta,
visto il notevole successo che ha riscosso nelle precedenti edizioni.
Nella splendida struttura Comunale,
dedicata allo svolgimento delle “Feste” delle varie Associazioni, è stata
proposta una vasta gamma di menù
gastronomici e serate danzanti con
orchestre di alto livello.
Una novità è stato l’inserimento del
“Motoraduno d’Epoca” che ha percorso le strade della bassa bergamasca,
toccando i paesi storici, passando
dal Santuario della Madonna di Cara-
Legnano (MI)
Si è svolto il ”3° trofeo bocce tricolori” organizzato dalla Sezione legnanese del Fante presso il Bocciodromo Legnarello di Legnano hanno
partecipato 32 coppie maschili e 8
femminili, il torneo si è disputato
in 4 serate ed ha visto la partecipazione di numerosi amici a sostenere
i concorrenti in rappresentanza dei
vari gruppi la classifica finale vede
il trionfo della coppia Alpini del
gruppo Legnano la prima coppia dei
Fantisi è fermata alle semifinali con
l’alfiere Cozzi Cesarino :
- 1° Gruppo Alpini di Legnano,
Luraghi Paolo - Cappardoni Alberto.
- 2° Circolo Coop di Legnano,
Dorazio Alberto - Monticelli Venanzio.
- 3° Ristorante Vecchia Cerro di Cerro,
Magg. Bertelli Armando - Cav. Sciuccati Angelo.
- 4° Gruppo Bersaglieri di Legnano.
Scarpa Sergio - Cattaneo Serafino.
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Ghisalba (BG) - Foto di gruppo dei Volontari.
Ghisalba (BG) - Addetti ai lavori.
Gruppo Donne:
- 1°Protezione Civile di Legnano,
Cordella Clara - Bocchese M. Grazia.
- 2°Circolo Coop di Legnano,
Alpoggio Emilia - Ciapparelli Giovanna.
vaggio dove si è svolta la benedizione dei partecipanti al Raduno con le
loro moto. Tutto questo ha creato una
grande partecipazione dei Comuni vicini e dei cittadini ghisalbesi di ogni
età, che hanno avuto modo di riconoscere la nostra Associazione, i Fanti e
le Patronesse che vi operano e gli scopi fondamentali che persegue e che
sono i valori di Pace, di Fratellanza, di
Amicizia, di Amore alla Patria, di riconoscenza verso chi ha donato la vita
per la nostra libertà.
Sempre in tema gastronomico è stata la partecipazione alla tradizionale
festa cittadina intitolata “Pane e Salame” prestando un servizio di volontariato per garantire la buona riuscita
della Festa.
Ringraziamo il prezioso lavoro
del nostro segretario Rag. Nicola
Fenaroli per la gestione del torneo, Dando appuntamento per il
prossimo anno,
Legnano (MI) - La foto di gruppo delle Premiazioni del 3° Trofeo di Bocce.
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Magenta (MI)
L’annuale incontro e gita a Cella
di Varzi, al Tempio della Fraternità
ha visto una nutrita partecipazione
di Fanti, Patronesse ed Associati.
Era presente anche il Segretario
Nazionale Geom. Giuseppe Cerri.
Il programma della gita prevedeva anche la celebrazione di una
Santa Messa per i nostri Caduti e
per i nostri Fanti e Patronesse defunti. Dopo il pranzo sociale è stata
effettuata una gita al Castello di
Zavattarello che ha concluso la bellissima giornata.
Per la Festa di S. Martino, Patrono
della Fanteria e della nostra città di
Magenta, domenica 11 novembre,
è stata celebrata una Santa Messa
alla quale hanno partecipato tutte
le Associazioni d’Arma e di Volontariato e molti concittadini.
Un ringraziamento particolare, per
il loro intervento, lo si rivolge alle
Mantova
All’adunata per la Cerimonia del
4 novembre, hanno risposto tutti i
Fanti di questa Sezione indossando
bustina, fazzoletto dell’Arma e portando Labaro e Medagliere dell’80°
Regg. Fanteria “Roma” Div. Pasubio.
Le Celebrazioni sono iniziate in
mattinata, con la deposizione della Corona di fiori, al Monumento
Gita al Tempio della Fraternità di Cella di Varzi (PV).
consorelle di Abbiategrasso, Castano
Primo e Legnano che hanno contribuito a dare alla cerimonia ed alla
lunghissima sfilata un clamoroso successo. Grazie al Segretario Nazionale
Cerri per la sua presenza fra noi.
dei Caduti dell’80° Rgt. Fanteria,
situato nell’omonima piazza di
Manova. Presenti le Autorità Civili e Militari, tra cui il Sindaco e il
Prefetto. Le commemorazioni sono
proseguite poi al Famedio, con l’Alzabandiera e una S. Messa celebrata dal Cappellano della Polizia Don
Stefano Peretti. “Il criterio della
vita cristiana è la gioia – ha detto
nell’omelia – il Signore non vuole
la morte degli uomini; è solo passaggio dall’esistenza temporale all’eternità”.
Al termine sono stati letti la preghiera per la Patria, il messaggio
del Presidente della Repubblica
e quello delle Associazioni combattentistiche e poi col Picchetto
d’Onore schierato, sulle note del
Silenzio, sono state deposte Corone
di fiori sulle tombe dei Caduti.
Il Monumento in ricordo dei Caduti.
Ci recavamo a portare la Corona
d’Alloro su un Monumento costruito
alla fine della II’ Guerra Mondiale,
eretto dagli abitanti della frazione
di Cà Emiliani, in ricordo dei Caduti
della Parrocchia ed essendo in una
zona dove le industrie hanno costruito solo capannoni e fabbriche,
gli abitanti si sono trasferiti in zone
più salubri.
Il Monumento si era riempito di
erbacce e le scritte si sono cancellate, con gli acidi delle industrie
vicine. I Fanti di Marghera lo hanno
adottato e siamo andati a pulirlo
ed abbiamo riscritto quello che si
poteva ancora leggere.
In Memoria dei Caduti La Parrocchia di Cà Emiliani 1940-1945.
Marghera (VE)
Noi Fanti della Sezione di Marghera abbiamo adottato un Monumento. Molte volte, ci siamo prestati a fornire il nostro aiuto alla
Municipalità cittadina, per portare
le Corone d’Alloro in concomitanza
delle Cerimonie coincidenti con le
date più significative della nostra
Repubblica ( 25 Aprile, 2 Giugno e
4 Novembre), sui Monumenti del
nostro territorio.
I Monumenti più importanti erano stati costruiti dai nostri anziani Fanti in Piazza Municipio, in Via
Beccaria e vicino alla Scuola Media.
39
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Massa
Si è svolta la tradizionale Festa
Provinciale in onore di S. Martino Vescovo, Patrono dell’Arma di
Fanteria e dell’Associazione, con
solenne consegna alla Parrocchia
di S. Martino Vescovo in Massa del
quadro di S. Martino Vescovo e dei
Santini del Santo con la Preghiera del Fante, dono della Sezione
Provinciale di Massa dell’Associazione Nazionale del Fante.
L’imponente, sentita Festa, iniziata con la sfilata da S. Lucia a
Borgo del Ponte, tra le Note della Parata di Eroi, Marcia Militare
dell’Arma di Fanteria e dell’Inno
del Fante, è proseguita con la solenne consegna da parte del Presidente della Sezione Provinciale,
Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti,
del quadro di S. Martino Vescovo
e dei Santini del Santo con la Preghiera del Fante, dono della Sezione Provinciale, al Parroco di S.
Martino Vescovo, Priore Sacerdote
Lorenzo Corradini, che ha quindi celebrato la S. Messa solenne
nella stupenda, storica, omonima Chiesa, con lettura delle Preghiere di S. Martino Vescovo e del
Fante, effettuate rispettivamente dal Priore Sacerdote e dal Presidente della Sezione Provinciale
che ha pubblicamente salutato e
ringraziato per la loro presenza
il Vice Prefetto di Massa-Carrara,
Dott.ssa Giuseppina Cassone, il
Vice Presidente della Provincia di
Massa-Carrara, Fabrizio Magnani,
l’Assessore del Comune di Massa,
Dott. Luigi Della Pina, l’Assessore
del Comune di Montignoso, Avv.
Settimo Del Freo, le Rappresentanze della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, della Polizia Municipale di
Milano
Domenica 15 novembre 2009 la
Sezione Primogenita ha celebrato
la tradizionale Festa di S. Martino
40
Massa, le molte Consorelle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza, i numerosi
Fanti, Patronesse e Amici del Fante delle più disparate provenienze, tra cui quelli più numerosi di
Castelnovo ne’ Monti (RE) e le
tante Persone intervenute.
Un particolare saluto e ringraziamento per la sua presenza è
stato rivolto dal Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti alla Sig.ra Vincenzina Nicodemi, madre del Sergente Maggiore dei Paracadutisti
Stefano Paolicchi di Massa, Medaglia d’Oro “Alla Memoria” al Valor
Militare.
Dopo la deposizione della Corona d’Alloro, benedetta dal Priore
Sacerdote, al Busto di S. Martino
Vescovo da parte del Vice Prefetto, del Vice Presidente della
Provincia e degli Assessori Comunali, suonata la Leggenda del
Piave, sono stati resi gli Onori ai
Caduti sulle toccanti note del Si-
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
lenzio d’Ordinanza, alla presenza
del Gonfalone della Provincia di
Massa-Carrara, prima decorata di
Medaglia d’Oro al Valor Militare e
Socio “Ad Honorem” dell’Associazione, dei Gonfaloni dei Comuni
di Massa e Carrara, decorati di
Medaglia d’Oro al Merito Civile,
delle Bandiere della Sezione Provinciale di Massa e della Sezione
Comunale di Castelnovo ne’ Monti
dell’Associazione, delle Insegne
e dei Labari di molte Associazioni d’Arma, Combattentistiche e
della Resistenza, di Autorità Civili e Militari, di Fanti, Patronesse
e Amici del Fante e di numerose
Persone.
La grande Festa si è conclusa con
l’Inno di Mameli magistralmente
interpretato dalla Banda Musicale
Intercomunale di Massa e Carrara.
Terminata la molto riuscita Festa,
si è tenuto il consueto Rancio del
Fante, molto partecipato.
Massa - Cerimonia in Chiesa.
nel Tempio Civico di S. Sebastiano a Milano. Dopo la cerimonia il
Presidente ha ringraziato i partecipanti, il reverendo Prevosto, il
rappresentante del Comando Militare di Milano, col. Morsellino, il
Presidente Nazionale M.d.L. Giu-
seppe Beretta.
Successivamente, la sezione si è
unita alla sfilata delle Associazioni
per la Festa dell’Assoarma, sino in
Piazza Duomo, ove la manifestazione si è conclusa con l’Alza Bandiera.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Montichiari(BS)
Puntuale, come ogni anno, la sez.
del Fante ha organizzato in concomitanza della festa di S. Martino
Patrono della Fanteria, la celebrazione per ricordare i defunti Caduti
in guerra ed in tempo di pace.
Il nuovo Presidente Attilio Piazza
coordinato dal Segretario Roberto
Chiari, dal direttivo e dal Pres. Onorario Sergio Soldi, è riuscito come
sempre nell’organizzazione perfetta dell’evento, che si è svolto l’8
novembre, con la sfilata per le vie
del Paese alla presenza del Sindaco
signora Elena Zanala accompagnata dalla Fanfara del Nastro Azzurro
fino alla basilica di S. M. Assunta.
A seguire la celebrazione della S.
Messa con bellissime ed appropriate parole di don Luigi che ha voluto ricordare l’umiltà dei Fanti, e la
gioiosa accoglienza del Santo Padre
che con umiltà è venuto a Brescia
ad onorare Papa Montini Paolo VI.
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Al monumento dei Caduti, resi gli
onori, il Presidente Provinciale Cav.
Giuseppe Feretti ha elogiato tutti
i partecipanti per questi momenti
d’amore che i Fanti donano a chi con
sacrifici e dovere ha offerto la propria vita per la pace e per la Patria.
Durante il convivio è stato consegnato un omaggio floreale alla
madrina Caterina Zanetti Ved. Picco, ed una medaglia d’oro al Fante
Claudio Motta.
Il presidente Piazza ha ringraziato
tutti coloro che si sono impegnati
Soci, Patronesse, Amici confidando
che si possa ripetere ogni anno questa grande partecipazione all’Associazione della Fanteria.
Montichiari (BS) - Consegna della Medaglia al Fante Motta
Nave (BS)
Per la festa di San Martino la Sezione ha fatto celebrare la S. Messa
presso la Chiesetta della Contrada.
Sono intervenuti, assieme al Presidente Geom. Costanzo Rivadossi,
alle Autorità civili e militari e al Presidente Provinciale Cav. Giuseppe
Feretti per onorare il Patrono della
Fanteria. Il celebrante ha puntualizzato la costante presenza della Ass.
del Fante nella comunità di Monteclana per i festeggiamenti al Patrono S. Martino con le sue caratteristiche di vita missionaria, soprattutto
nelle campagne e verso il prossimo
specialmente quello più oppresso.
Il Presidente Rivadossi prima della
preghiera del Fante ha voluto ricordare i defunti del 2009 ed i precedenti Presidenti che hanno onorato e
lavorato per l’Associazione, nonché
incentivare i giovani per una collaborazione più fattiva sul territorio.
Osoppo (UD)
Domenica 27 settembre 2009 si è
svolta la manifestazione per festeggiare il 40° anno di fondazione dell’Associazione Nazionale del Fante
sezione Plinio Pellegrini di Osoppo.
Il programma è stato così articolato:
Nave (BS) - Un momento della cerimonia, lo scambio dei doni.
A conclusione della celebrazione
tutti i partecipanti si sono ritrovati
per l’annuale Assemblea dei soci e
per comunicazioni inerenti all’andamento della Sezione. Al termine
sono intervenuti scambi di Crest
e targhe e il Pres. Prov. Feretti ha
calorosamente ricordato la partecipazione al 30° Raduno Nazionale di
Udine del 22/23 maggio 2010.
alle ore 09.45 alzabandiera presso
la sede del Fante in via A. Forgiarini
dove la Sig.ra Giuliana Pellegrini ha
deposto un mazzo di fiori sul Monumento al Fante. Alle ore 10.00 è poi
partito il corteo, preceduto dalla
fanfara di Madonna di Buja, lungo le
vie del paese con conclusione presso
la chiesa parrocchiale Santa Maria
ad Nives per la Santa Messa celebrata dal compaesano Don Dino Pezzetta con la lettura della preghiera
del Fante.
Al termine della celebrazione si è
ricomposto il corteo che ha raggiunto piazza 1848 per la deposizione
della corona di alloro ai Caduti. Il
corteo ha fatto ritorno alla sede del
41
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Fante per i discorsi di circostanza e
la consegna delle pergamene a ricordo dell’evento. La giornata è poi
proseguita con il pranzo all’interno
del centro polifunzionale preparato
dagli allievi del Green Hotel School
di Magnano in Riviera coordinati da
Pellegrini Renzo, figlio del primo
presidente della sezione.
Erano presenti alla manifestazione
il Presidente Nazionale M.d.L. Antonio Beretta, il Presidente provinciale di Vicenza Cav. Attilio Gomitolo,
il Consigliere Nazionale Gen. Carlo
Soave, il Presidente provinciale Maresciallo Cav, Salvatore Rina, il Sindaco
e la Giunta del Comune di Osoppo, il
Maresciallo di Osoppo Luca Balloch e
numerose sezioni della Regione Friuli
Venezia Giulia nonché associazioni di
Pontey
Chatillon (AO)
Domenica 4 ottobre la sezione del
Fante Pontey-Chatillon ha festeggiato il 50° anniversario della sua
fondazione in concomitanza con il
14° raduno interregionale. Nell’attesa della Messa officiata da don
Ferronato e allietata dalla cantoria della parrocchia di Pontey, una
delegazione si è recata a Chatillon
dove è stata deposta una corona al
monumento ai Caduti di guerra.
Dopo la Santa Messa in suffragio
dei Fanti defunti, il corteo si è recato al monumento dei Fanti dove
dopo la deposizione di una corona,
e un doveroso ringraziamento alle
delegazioni rappresentanti delle
varie sezioni, alle autorità civili e
militari, il Sindaco di Pontey, Rudy
42
Osoppo (UD) - Onori al Monumento dei Caduti.
Osoppo (UD) - Componenti al Torneo di Bocce.
Tillier, ha brevemente ricordato i
soci fondatori della sezione di Pontey (Bich Emilio, Berthod Carlo – recentemente scomparso – Lavoyer
Marcello, Nossein Antonio).
La sezione era inizialmente aggregata alla sezione provinciale di
Aosta, poi divenuta unica sezione
della regione Valle d’Aosta. Dopo
aver depositato una corona dinnanzi al monumento degli Alpini posto
di fronte al nostro monumento, il
corteo si è recato al monumento
dei Caduti di tutte le guerre dove il
maresciallo dei Carabinieri Michele Maurino e il Colonnello Gambero Mauro con un accorato discorso
hanno esortato i presenti a non dimenticare i Fanti delle guerre passate, ai Fanti impegnati attualmente a portare la pace nelle missioni
all’estero e a quei Fanti Caduti in
attentati sconsiderati da parte di
terroristi locali, senza dimenticare i Caduti di Nassiryia e ai Caduti
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
Osoppo. Oltre alle autorità erano presenti i figli del primo Presidente Plinio
Pellegrini: Renzo e Giuliana, quest’ultima madrina della Bandiera.
Il 13 settembre 2009 si è svolto
presso il polifunzionale il torneo di
bocce V° Memorial Forgiarini e Sarri in collaborazione tra la bocciofila
osoppana e l’associazione dei fanti.
Il torneo ha visto la partecipazione di 8 terne e al primo posto si è
classificata la squadra di Osoppo
composta da Zanchetta Danilo, Venchiarutti Orietta e Menis Fabio. Al
pranzo organizzato dalla sezione dei
fanti hanno partecipato una settantina di persone tra giocatori e compaesani.
appartenenti alle altre Associazioni
d’Arma, a cui noi Italiani dobbiamo
essere sempre riconoscenti. Concluso il cerimoniale, ai convenuti è
stato offerto l’aperitivo a base di
prodotti locali. E’ seguito il pranzo
sociale.
La sezione Pontey-Chatillon ringrazia le delegazioni sezionali di Bagnolo, Cavour, San Carlo, Sovazza,
Varzo, e Torrazza, i rappresentati
dei Carabinieri, degli Alpini, i rappresentanti dei comuni di Pontey di
Chatillon, Renza e Renzo, che come
ogni anno mettono a disposizione il
loro locale rinunciando al loro giorno di riposo.
A ricordo della giornata ai convenuti è stato dato un portachiavi
recante il logo dei Fanti e lo scudo
del comune di Pontey. Tutta la cerimonia è stata allietata dalla banda
musicale “La Lyretta” di Nus diretta dal maestro Barsotti Renzo figlio
del Fante Paolo nostro vivandiere.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Porto Viro (RO)
Il 27 agosto 2009 si è costituita la
nuova Sezione dei Fanti d’Italia della città di Porto Viro (Rovigo) ma che
in realtà comprende tutti i paesi del
Delta del Po e delle province confinanti di Ferrara e Venezia.
La Sezione è presieduta dal Signor
Alessandro Augusti ed è formata
Pralboino (VR)
L’Assemblea di Soci effettivi ha
votato per l’elezione del Consiglio,
eletto a Presidente Mor Alberto costituendo così la nuova Sezione del
Fante di Pralboino (BS).
Miglior occasione per perfezionare
anche formalmente la costituzione
della Sezione è stata la consegna
della Bandiera in concomitanza con
la Celebrazione del Peregrinatio Mariae al Passo del Tonale alla presenza del Pres. Naz. M.d.L. Antonio Beretta e del Pres. Prov. Cav. Giuseppe
Feretti. Schierati i medaglieri e le
bandiere consorelle si è proceduti
alla consegna del tricolore all’Alfiere Santo Gobbi.
Il Pres. Prov. Feretti ha esortato
sia la Sezione nuova che tutte quelle
presenti, di mantenere vivo il culto
della Patria, esaltando il patrimonio
spirituale di chi ha servito in guerra
Reggio Calabria
Il 2 novembre a Reggio Calabria
presso il cimitero di Condera e di
Archi, si è svolta la commemorazione dei Caduti per la Patria. Hanno
partecipato Autorità Civili, Religiose, Militari e rappresentanze delle
Associazioni Combattentistiche e
d’Arma.
L’Associazione Nazionale del Fante
è stata parte attiva al fianco delle
Roma
Una piazza del Popolo ornata da
bandiere tricolori ha chiuso in bellezza le celebrazioni della festa
delle Forze Armate e della giornata
dell’Unità Nazionale. Una banda interforze ha intrattenuto il pubblico,
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
prevalentemente da giovani, freschi
di quello che ormai non è più naja
ma servizio volontario prestato per
un anno nei vari reparti dell’Esercito italiano e molti simpatizzanti o
“amici del Fante”, che si sono assunti
l’onere di perpetuare la memoria e
l’onore dei Fanti d’Italia. La volontà
di questa sezione è quella di poter
portare nuova linfa vitale a questa
grande famiglia, impegnandosi fin
da subito a creare un collegamento
stretto e di collaborazione.
Un ringraziamento speciale va al
Cav. Giovanni Augusti il quale ci ha
guidato e seguito nella fase di creazione della Sezione.
Nell’attesa che il procedimento di
effettiva costituzione venga al più
presto concluso, porgiamo i nostri
saluti a tutti i Fanti d’Italia.
ed in pace l’Arma di Fanteria.
Il Presidente Mor, a nome del Consiglio e suo personale, ha ringraziato
tutti i presenti con la promessa di valorizzare i sentimenti di fratellanza,
impegnandosi nel sociale verso i più
bisognosi in collaborazione con i Soci
e di quanti desiderino impegnarsi.
Un caloroso applauso a quota
1980!!! ha concluso la prima parte
ufficiale della consegna della bandiera mentre il brindisi è stato ufficializzato al rancio di corpo nel
tardo pomeriggio.
Pralboino (BS) - Il Presidente Nazionale col Presidente della nuova Sezione.
istituzioni cittadine. Il 4 novembre
festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate a Reggio Calabria presso la chiesa di San Giorgio
al Corso (Tempio della Vittoria), si
è svolta la S. Messa in onore dei Caduti di tutte le guerre. Successivamente, in corso Vittorio Emanuele,
alza Bandiera, lettura dei messaggi
del Capo dello Stato e del Ministro
della Difesa, deposizione Corone di
alloro, lettura della preghiera per
la Patria. E’ seguita poi la visita al
Comando Scuola Allievi Carabinieri e
alla Direzione Marittima.
Hanno partecipato Autorità Civili,
Religiose, Militari e rappresentanze
delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
L’Associazione Nazionale del Fante è stata anche oggi parte attiva
al fianco delle istituzioni cittadine.
Compiacimento e soddisfazione da
parte delle autorità, per il contributo offerto per la buona riuscita delle manifestazioni al Vice Presidente
Gregorio Putortì ed al Presidente
Provinciale Gennaro Cortese.
tra cui era presente anche il ministro della Difesa La Russa e il Capo
di SMD Gen. Camporini, fino al momento clou della serata con l’esibizione del Maestro Renzo Arbore e
della sua orchestra italiana che, oltre ai classici della canzone napoletana scelti all’insegna dell’allegria,
hanno cantato anche brani del Nord
Italia insieme al coro dell’Associazione Alpini di Roma.
Gran pioggia e grandinata finale
sul pubblico, che ha anche impedito
il passaggio delle frecce tricolori..
Comunque un fazzoletto della nostra associazione è stato sventolato
tutto il tempo dal nostro Paolo Brasioli e dalla moglie Nicoletta!
43
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
San Giorgio
in Salice (VR)
Il 20 settembre 2009 è avvenuta
in S. Giorgio in Salice l’inaugurazione
della manutenzione straordinaria del
Monumento ai Caduti, opera fortemente voluta dal Fante Maurizio Moletta ed eseguita volontariamente dai
Gruppi dei Fanti, Alpini, Carabinieri,
Bersaglieri e molti concittadini che
poi hanno assistito alla manifestazione alla presenza del Sindaco Avv.
Gualtiero Mazzi che, per l’occasione
ha messo la fascia tricolore all’organizzatore Fante Moletta, e del Comandante della Stazione Carabinieri,
Maresciallo Capo Giampietro Bisetti.
Al ricordo, uno per uno, dei soldati
della prima e seconda guerra mon-
Santorso (Vi)
diale sono stati uniti i sette Paracadutisti barbaramente uccisi a Kabul il
17 settembre.
Dopo la cerimonia è seguito un piccolo rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale.
San Giorgio in Salice (VR) - Il taglio del Nastro Tricolore.
Il 26 maggio scorso, in collaborazione con il Comune di Santorso la
locale Sezione dei Fanti, supportata per l’occasione dal Presidente
Provinciale Attilio Gomitolo, ha accompagnato, assieme alle rispettive
insegnanti, un gruppo di 55 studenti
della terza media, per una escursione storico didattica al Sacrario del
Monte Cimone.
L’ora insolita, mezzogiorno, ci ha
consigliato di rifocillarci prima di salire, anche per dar modo ai ragazzi di
acclimatarsi, e seguire in tranquillità
ciò che veniva esposto a loro.
Il Presidente dei Fanti, nel raccontare le vicende del Monte Cimone
teatro di furiose battaglie durante
l’offensiva austriaca di primavera
(straf expedition), spiegava inoltre
che le intenzioni principali dello stato
maggiore austriaco, erano quelle di
sfondare verso la pianura vicentina,
per poi in un secondo tempo tagliare
in due lo schieramento italiano.
Questo “escursus” storico sapientemente tracciato, ha destato l’interesse e la curiosità non solo degli studenti
ma anche degli adulti presenti. Scesi
al Cimitero dei “Crosati”, risalente
al maggio del 1916 dove furono se-
polti i primi soldati austroungarici
recuperati dai Fanti vicentini, abbiamo avuto modo di constatare come
i ragazzi prestassero attenzione a
quanto veniva loro detto e come fossero curiosi di conoscere lo svolgersi
delle vicende belliche che, fra l’altro,
è materia di studio dell’ultimo anno
della scuola dell’obbligo.
Speriamo che queste iniziative si ripetano anche negli anni a venire, in
modo che le generazioni future possano essere messe a conoscenza della
nostra storia più recente, vissuta nel
sacrificio dai nostri nonni che hanno
combattuto per l’unità e la liberta
della nostra Patria.
Sellero (BS)
Momenti di grande raccoglimento per le parole del Vescovo e dei
vari interventi delle Autorità, parole tutte rivolte al ricordo dei Caduti
Il 19 settembre 2009 si è svolta la
bellissima manifestazione del “Pellegrinaggio Giubilare Mariano” della
Valcamonica al Sacrario Militare del
Passo Tonale.
Alle ore 9.30 è iniziata la recita del
Santo Rosario animato dal coro Liturgico, in attesa della Madonna
Pellegrina proveniente dal Santuario
di Berzo Inferiore.
Sono le 10.30 quando appare il
corteo che l’accompagna accolta
da grandi applausi e dal Monsignor
Luciano Munari Vescovo di Brescia e
dalle tante autorità civili e militari
intervenute, e dai tanti pellegrini
devoti alla Madonna. Molte le Associazioni d’Arma e Civili presenti che
hanno fatto corona davanti all’Altare per la Santa Messa.
44
Sellero (BS) - Sacrario Militare Passo del Tonale.
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
di ieri e di oggi e rese più solenni
perché dette tra quelle montagne
dove centinaia di giovani offrirono
la loro giovane vita alla Patria. Oltre
alla rappresentanza dei Gruppi Alpini molti erano i Fanti delle sezioni
di Brescia, di Bergamo e della Valcamonica che hanno reso gli onori
con la presenza del Medagliere Nazionale e dal Presidente della federazione di Brescia e dal Presidente
Nazionale.
Finita la manifestazione i Fanti si
sono trovati per il convivio a Pontedilegno, dove prima di salutare gli
intervenuti il Presidente della Sezione di Sellero Pasquale Cerri ha,
a nome dei Fanti Camuni, donato al
Presidente Nazionale un bellissimo
volume ove sono raccolti e descritti
documenti con stupende fotografie
dei posti più belli e significativi della nostra valle.
Forse non tutti sanno che Pontedilegno nell’anno 1917 e precisamente nel mese di settembre ven-
ne completamente distrutta da un
bombardamento e la popolazione
restò senza casa con l’inverno che si
avvicinava; oggi grazie al sacrificio
e all’amore di quelle genti è diventata una delle più belle e importanti
stazioni turistiche d’Europa.
La giornata si è conclusa con la
visita al museo dell’elettricità a
Cedegolo. Al termine non possiamo
che dire grazie alla Madonna Pellegrina per quella bella giornata a Lei
Dedicata e da non dimenticare.
Settimo
Torinese (TO)
cente restauro con l’apposizione
del cordolo di ferro al monumento
ai Caduti di Piazza della Libertà e la
rinascita in forma più solenne della
Festa del 4 Novembre.
Alle esequie, oltre alla banda musicale che prediligeva e che l’ha
salutato con l’esecuzione del “Va’
pensiero” di Giuseppe Verdi, erano presenti il Sindaco Aldo Corgiat
Loia, il Presidente del Consiglio Comunale Silverio Benedetto e le rappresentanze di tutte le associazioni
combattentistiche e d’arma della
città, prima fra tutte quella dei
Fanti della quale nel 1990 fu socio
fondatore.
Il 5 ottobre scorso il sergente maggiore Rosario Pietro Scalzo, già
Fante della Brigata Pinerolo ha
compiuto 95 anni. Nato a Decollatura, dopo la recente scomparsa
del novantottenne socio fondatore
Giuseppe Garino ora Scalzo si afferma non solo quale socio più anziano della Sezione ma dell’intera
città di Settimo Torinese. Decorato
della commenda dell’Ordine dell’Aquila Romana e della Medaglia al
Merito di Servizio dell’Istituto per
la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Scalzo è stato festeggiato domenica 18 dalla moglie
Violetta, dai figli e dai nipoti.
Il convivio è servito da pretesto
per ricordare tutte le traversie vissute nella sua lunga vita, soprattutto la guerra combattuta in Grecia e
Albania e la deportazione in Unione
Sovietica dalla quale ritornò a piedi in un viaggio che ha dell’incredibile; la lucidissima memoria gli
ha consentito di mettere nero su
bianco tutti i suoi ricordi che ora
sono raccolti in un volumetto manoscritto.
Il Presidente Nazionale si è unito ai famigliari inviando a nome
personale e dell’intero Consiglio
Nazionale i migliori voti augurali,
inviando a Scalzo il Diploma di Socio Benemerito e l’autorizzazione a
fregiarsi dell’apposito distintivo.
za e Preghiera del Fante. Presenti
il Presidente Nazionale MdL Antonio
Beretta, il Generale Giovanni Di
Federico, il Sindaco di Carrara Sig.
Angelo Zabbani e le Signore Lucia
ed Elisa sorella e figlia dell’eroico
Capitano. Festa conclusasi con il
consueto Rancio del Fante.
- 01 giugno 2009: Cerimonia del
XIX anniversario dell’uccisione dei
Carabinieri Mario Forziero e Nicola
Campanile decorati con Medaglia
d’Oro al Valor Civile. Ore 10: S.
Messa. Ore 10.40: Onore ai Caduti
in via dei Gazzani in Siena.
- 02 giugno 2009: Festa della Repubblica con le consuete cerimonie
commemorative. A chiusura brindisi d’Onore per gli insigniti al Merito
della Repubblica offerto dal Sinda-
co e dal Prefetto nel Salone degli
Arazzi.
- 05 giugno 2009: Celebrazione del
195° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri nella Caserma “M.B.V.M. Ten. CC T.L. Stagni”
in Siena. Presenti i Gonfaloni della
città di Siena, delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma e Autorità Civili e Militari.
-26 giugno 2009: Cerimonia celebrativa del 235° Anniversario della
Fondazione della Guardia di Finanza presso il Centro Tecnico Federale “Luigi Ridolfi” di Coverciano-Firenze presieduta dal Comandante
Interregionale dell’Italia CentroSettentrionale della Guardia di Finanza Generale di Corpo d’Armata
Marcello Gentili.
E’ mancato nella notte tra il 16
e il 17 settembre all’età di 98 anni
Giuseppe Garino, storica figura dell’Associazione Combattenti e Reduci di Settimo che aveva continuato
a guidare come segretario dopo la
dipartita del presidente Romano Arpicco. Appartenente a quella generazione di settimesi che per decenni
ha gestito la storica drogheria di via
Roma Garino visse almeno due tristi
momenti; dapprima la perdita del
fratello Enrico, affondato nel 1941
nei mari del Mediterraneo, e la seconda, più recente, per la scomparsa della moglie alla quale non ha sopravvissuto ancora molti anni.
Figura tenace e combattiva militò
nell’Arma Regina inquadrato nella Brigata Sforzesca in Grecia e in
Albania fino all’Armistizio. Alla sua
insistenza si deve, tra l’altro, il re-
Siena
Manifestazioni a cui hanno preso
parte i Soci, Patronesse e Labaro
della Sezione del Fante Senese in
questi ultimi mesi:
- 24 maggio 2009: Festa Provinciale dell’Ass. Naz. del Fante Sezione
di Massa con commemorazione del
Capitano di Fanteria Luigi Giorgi
(1913-1945) Carrarese M.O.V.M. sul
Campo, M.O.V.M. alla Memoria e
Stella d’Argento Americana per eccezionali Atti di Valore. Commemorazione svoltasi in Carrara con celebrazione di una S. Messa e deposizione di Corona d’Alloro alla Lapide
a Lui dedicata presso la Casa Natale:
Onori ai Caduti, Silenzio d’Ordinan-
45
Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Spilimbergo (PN)
Il 4 novembre u.s. questa Sezione
è stata invitata dal Presidente dell’Associazione Mutilati ed Invalidi
di Guerra Dott. Mario Soler a partecipare alla Santa Messa, celebrata
in memoria di tutti i Concittadini
Caduti in Guerra. Il Sacro Rito si è
tenuto nella Chiesa di San Giovanni
dei Battuti, dove sulle pareti sono
state deposte due Lapidi marmoree
con i nominativi dei Caduti.
Alla Santa Messa officiata dal Monsignore Natale Padovese, hanno presenziato il Sindaco di Spilimbergo,
autorità della Regione, tutte le Associazioni d’Arma del mandamento e
tanti Familiari e Parenti dei Caduti.
Si è poi formato un corteo per raggiungere il Monumento ai Caduti di
tutte le Guerre dove è stata deposta una corona d’alloro. Dopo le
note della “Leggenda del Piave” e
gli Onori ai Caduti, da parte della
Filarmonica di Spilimbergo, il Coro
del Gruppo A.N.A. si è esibito con
alcune canzoni inerenti alla circostanza.
Ha fatto seguito la deposizione di
altre corone ai Monumenti delle frazioni di Baseglia, Gaio e nel Sacrario
Caduti del 1915/18, all’interno del
Cimitero, dove negli anni sessanta
sono state riesumate 34 salme di Austroungarici Ignoti, i cui resti sono
stati deposti nel suddetto Sacrario
per una più decorosa sepoltura. Alla
Tarzo (TV)
Esattamente 50 anni fa, era il
1959, veniva costituita la sezione
Fanti di Tarzo, comune della pedemontana trevigiana tra Conegliano e Vittorio Veneto. La sezione
non era più attiva dalla fine degli
anni settanta , ma grazie all’interessamento della Coordinatrice
Provinciale del gruppo patronesse,
signora Sonia Possamai, ed alcuni
ex Fanti appartenenti alla nostra
gloriosa Arma la sezione è stata felicemente ricostituita.
Il tutto ha avuto luogo alla fine del
mese di settembre, con la presenza del Presidente Provinciale, rag.
Lazzarato, del Consigliere Nazionale e Segretario Provinciale Giovanni Mini, e dell’Ispettore Provinciale, Bruno Querin, Presidente della
Sezione di Oderzo, e della Signora
46
deposizione di queste tre Corone ha
presenziato il Sindaco con il Gonfalone del Comune ed alcuni militari
forniti dal 32° Rgt. Carri di Tauriano: le preghiere sono state recitate
– unitamente ad alcune famiglie delle Frazioni – dal Monsignore Giovanni Stivella. Domenica 8 novembre
2009, questa Sezione ha partecipato
alla manifestazione presso il monumento ai Caduti di Pozzo di San
Giorgio della Richinvelda, del quale ricorreva il 50° anniversario dell’inaugurazione. Hanno avuto luogo
anche le tradizionali celebrazioni
per il 91° anniversario della Vittoria
con il corteo lungo la Frazione e la
Santa Messa.
Brevi cenni storici: per la costruzione del Monumento il Consiglio
Comunale nella seduta del 13 giugno
1959 concesse un contributo di Lire
25,000 al “Comitato pro erigendo
Monumento ai Caduti della Frazione
di Pozzo”. Il monumento è stato ristrutturato nell’estate di quest’anno dai maestri e dagli allievi della
Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo che, nel 1959, aveva realizzato l’opera.
Spilimbergo (PN) - Il Sindaco e la rappresentanza della Sezione Fanti al Monumento ai Caduti.
Possamai, Coordinatrice Provinciale
del gruppo Patronesse.
I neo iscritti entusiasti per la ricostituzione della sezione, hanno già
costituito il nuovo direttivo sezio-
nale e hanno in programma di diffondere attività e scopi della nostra
Associazione agli ex appartenenti
dell’Arma di Fanteria presenti sul
loro territorio.
Tarzo (TV) - I fautori della ricostituzione della Sezione.
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Tione (TN)
Il 4 e 5 luglio 2009 si è svolta a Tione la tradizionale manifestazione
annuale delle locali sezioni dell’Ass.
Naz. del Fante e dell’Ass. Naz. Alpini che ha rivestito quest’anno un
particolare significato trattandosi
del 50° anniversario della fondazione di entrambi i sodalizi.
Nel pomeriggio di sabato 4 luglio
Fanti ed Alpini hanno sfilato attraverso la borgata accompagnati dalla
Banda di Pieve di Bono ed hanno
deposto una corona al monumento ai Caduti; successivamente è
stato offerto un rinfresco a tutta
la popolazione.Presenti fra gli altri il Sindaco Zubani e l’Assessore
Provinciale Cogo.
Domenica 5 alla Malga del Sole
edificata in alta montagna da Fanti
Uras (OR)
I Soci della Sezione del Fante di
Uras (OR), nell’ambito di una manifestazione culturale e gastronomica estiva, cui partecipavano varie
associazioni di volontariato locali,
ha presentato - in uno stand - foto,
oggetti e divise della Fanteria e di
altre Armi, lungo il XX secolo.
La Sezione, ricostituitasi negli
scorsi anni ( anche per l’interessamento del Consigliere Nazionale
Prof. Italo Cuccu ) , ha preso questa iniziativa come inizio di una
ricerca che ha come obiettivo - in
funzione didattica rivolta verso gli
studenti delle Scuole locali -, di
far conoscere alla popolazione le
attività dei Militari, specialmente
della Fanteria, che hanno servito
la Patria e contribuito a garantire
la pace e la democrazia nel nostro
paese.
Sono state raccolte foto ed immagini di Militari Caduti, a partire
dalla prima Guerra Mondiale, nella
prospettiva di costituire un archivio storico e di conservare la memoria dei caduti e di quanti hanno
partecipato alle varie guerre o che
comunque hanno servito la Patria,
nell’adempimento del loro dovere.
Un numeroso pubblico, competente ed interessato, ha onorato la
nobilissima iniziativa, che potrebbe
avere sviluppi a breve con l’organizzazione di altre mostre, a testi-
Tione (TN) - La Festa del Cinquantenario.
ed Alpini è stata celebrata la Santa Messa seguita da un’applaudita
esibizione del coro e della banda di
Tione. La giornata si è conclusa in
allegria con un apprezzato rancio
montanaro e danze.
moniare il prosieguo della ricerca
e la formazione di un catalogo, cui
guarda con attenzione anche l’Amministrazione Comunale e la popolazione tutta. Un attestato di merito è da rivolgere al Presidente, Sal-
vatore Onnis, al Consiglio Direttivo
e a tutti i Soci che contribuiscono,
in silenzio, ad onorare i Militari Caduti e Reduci e, naturalmente, per
far conoscere le benemerenze dell’Arma di Fanteria.
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Valmenaggio (CO)
Il trimestre appena chiuso ha visto
la nostra Sezione impegnata in varie
attività: a settembre come ormai di
tradizione si è svolta la gita sociale
che quest’anno ha avuto come meta
il Lago Maggiore; visita ai giardini di
Villa Taranto, isole Borromee, dove
in un ristorante si è consumato un
ottimo pranzo, dopo essersi intrattenuti nella località lacustre, sulla
strada del ritorno visita alla famosa
statua del San Carlone.
Ottobre ci ha visti impegnati nell’opera di solidarietà a favore della
ricerca sulla sclerosi multipla con le
giornate di “una mela per la vita” a
sostegno dell’A.I.S.M.
Novembre, mese principalmente
dedicato al ricordo sia dei nostri
cari che ci hanno lasciato, che a
commemorare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita e principalmente la loro gioventù per la
Patria, domenica 8 novembre, nel
Comune di Menaggio, “capoluogo”
della vallata, ha avuto luogo la cerimonia Commemorativa del 4 no-
❖❖❖
vembre con deposizione di corone
d’alloro ai monumenti delle varie
frazioni, convergendo poi al Centro
del paese dove come di tradizione,
con un’imponente cerimonia e con
la presenza di varie Associazioni
d’Arma si è tenuta la cerimonia al
monumento principale, di seguito
nel Comune di Bene Lario dove ci
ha visto protagonisti, in quanto il
neo-Sindaco Mario Fumagalli, Fante della Sezione ci ha affidato una
buona parte dell’organizzazione.
Nelle giornate precedenti si è provveduto anche a deporre omaggi floreali ai soci Fanti defunti.
S. Martino è stato festeggiato nel
locale della nostra sede con un vin
d’honneur assieme agli amici Artiglieri che è anche servito come
“aperitivo” dell’imminenza della
loro festa in onore a S. Barbara.
In occasione del 75° anniversario
di fondazione del Gruppo ANA di Tremezzo, su invito del Presidente, la Sezione era presente alla cerimonia con
una decina di Fanti e la Bandiera.
La Sezione di Val Menaggio, su delega del Presidente Nazionale, ha
presenziato il giorno 18 novembre
2009 alla cerimonia di scioglimento
del 91° btg. f. “Lucania” in Potenza. Alla presenza di numerose Autorità militari e civili, nonché di molti
militari, Ufficiali, Sottufficiali e
graduati, in servizio ed in congedo,
già appartenuti al 91°, fra i quali i
componenti la delegazione, la cerimonia ha suggellato un momento
solenne, quale quello della consegna della Bandiera.
Da segnalare l’esordio istituzionale della fondatrice del Comitato Patronesse, l’Avv. Maria Josè
Giuliano, figlia del S. Ten. medico
Graziano Giuliano inquadrato nel II
conflitto mondiale nel Regio Esercito agli ordini di S.A.R. il Principe
di Piemonte Umberto di Savoia (per
precisione storica si rammenta che
quest’ultimo, nel 1925, venne anch’egli assegnato al 91° fanteria) e
moglie del Ten. Col. Savino Vignola.
Alla neo Patronessa i rallegramenti
del Direttivo.
di dirlo, ma il colpo d’occhio che
si intravedeva quando i Fanti delle tre Sezioni di Ceggia – Eraclea
– San Donà di Piave sono arrivati
è stato stupendo. I loro fazzoletti ed il loro Basco/Bustina/Cappellino, con gli stemmi Associativi, hanno fatto vedere chi siano
i Fanti d’Italia. Orgogliosi fino al
punto che hanno preteso di essere inseriti nell’ammassamento e
nello sfilamento secondo l’importanza attribuita alla loro Bandiera
o al loro Labaro (Medaglie d’Oro al
Valor Militare). Il Presidente della
Federazione di Venezia si era posto
in un angolo e senza essere visto
se la rideva con somma gioia. Alla
Varese
Nell’ambito delle attività addestrative che la Sezione di Varese
programma nel corso dell’anno,
domenica 27 settembre ha partecipato con una squadra alla 3^ prova
del “Trofeo Medaglie d’Oro al Valor
Militare 2009” - IV^ Coppa U.Mara,
tiro di interdizione con fucile ex-ordinanza alla distanza di 200 m.
La gara si è svolta presso il Tiro a
Segno Nazionale di Somma Lombardo, alla presenza di un folto pubblico e di numerose squadre appartenenti a varie Associazioni d’Arma di
tutto il nord Italia.
Varese: Ten. Giovanni Mattei, C.le Mauro
Roccati, Fante Marco Tabarelli
Venezia
A S. Teresina di Noventa di Piave si sono celebrate il 25 Ottobre,
come ogni anno e da ben 19 anni
le manifestazioni come “Incontri
della Pace”, tra soldati Italiani ed
Austriaci. Non ci stancheremo mai
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ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
domanda di un Fante perchè sorrideva, ha risposto, “l’Orgoglio dei
nostri umili Fanti sta crescendo”.
Nel passato, qualunque posizione
dello schieramento venisse concessa alla Bandiera ed ai Fanti che la
seguivano, era acquisita senza nulla dire, ora si pretendeva il ruolo
che spettava, il loro posto e la loro
posizione nella sfilata era loro concessa (nel rispetto dei regolamenti
e delle comunicazioni vigenti dal
cerimoniale del Ministero della Difesa), per diritto dei meriti acquisiti da loro stessi, ma in ricordo dei
loro padri, Fanti morti nella I’ e II’
Guerra Mondiale. Per la prima volta la Bandiera di Eraclea, insignita
di Medaglia d’Oro al Valor Militare
ed il Medagliere Provinciale, insignito di 21 Medaglie d’Oro al Valor Militare, di 4 Croci al Merito di
Guerra, si ergevano, in prima fila
nella sfilata ed al cospetto delle
Autorità presenti e davanti al numeroso pubblico dei Soldati d’Italia, di altre Associazioni d’Arma
sorelle, sul Palco d’Onore accompagnati dai rispettivi Presidenti, i
Fanti Leonardo Sautariello, quale
Vice Presidente Nazionale Vicario e
dai Presidenti di Ceggia Pietro Naressi e di Eraclea Graziano Bidoia.
Molte volte hanno nominato i meriti che avevamo, noi umili, come
solo i Fanti sanno fare, abbiamo
sfilato composti, ci siamo recati
ad assistere alla Santa Messa e alla
deposizione delle Corone d’Alloro
Villorba (TV)
i soldati, italiani ed austroungarici,
hanno dovuto operare con immani
sacrifici.
Un nostro Fante, il Cav. Uff. Silvio Massarin, ha voluto far dono al
Museo di un artistico tripode porta
bandiere, in ferro battuto avvalorato da un paio di reperti bellici
e da lui appositamente creato e
costruito; nel tripode sono state
La Sezione del Fante di Villorba
nella giornata di domenica 20 settembre, si è recata in terra d’Austria visitando la città di Lienz ed il
Museo della Prima Guerra Mondiale
a Mauthen.
La visita al Museo ha costituito il
motivo principale della giornata ed
ha creato nei Fanti e nelle Patronesse, un forte interesse ed una forte
emozione soprattutto per la fedele
ricostruzione di alcuni aspetti della
vita al fronte, come l’infermeria ed
il misero ricovero dei soldati durante le pause dei combattimenti.
Il Museo è molto ricco di reperti
di ogni genere ritrovati nei teatri di
combattimento ed anche di significativi documenti che ci fanno capire le enormi difficoltà nelle quali
depositate al locale Monumento ai
Caduti di tutte le guerre, ci siamo
commossi nel vedere che la Bandiera Italiana e quella Austriaca si
erano fuse nella Bandiera d’Europa. Sono passati 91 anni dalla fine
della I’ Guerra Mondiale, speriamo
che gli uomini abbiano compreso il
significato del vocabolo “Pace”.
Venezia - Un momento della Cerimonia del 25 Ottobre.
Fanti e Patronesse davanti al Museo
collocate le bandiere dell’Europa,
dell’Austria e dell’Italia ed è stato
consegnato alla Direttrice, che lo
ha molto apprezzato e collocato all’entrata del Museo stesso.
Questo sarà un motivo in più per
una visita per tutti coloro che avessero occasione di passare per quel
luogo che noi vivamente consigliamo.
Foto piccola - Consegna del Tripode alla Direttrice del Museo.
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI
Virle Treponti Rezzato (BS)
L’11 ottobre questa Sezione ha celebrato il 57° anniversario della sua
fondazione, alla presenza di molte
Associazioni d’Arma e Combattentistiche e delle Autorità locali. La
cerimonia ha avuto inizio all’interno del Parco dedicato ai “Fanti
d’Italia” e dopo l’alza bandiera e
la deposizione della corona d’alloro
alla Lapide che ricorda tutti i Fanti, il Consigliere Provinciale Angelo
Ghidotti ha dato lettura del saluto
e del ringraziamento del Presidente
Provinciale Cav. Giuseppe Feretti,
impossibilitato a partecipare per il
Congresso Nazionale di Milano.
Il Presidente della Sezione Del Torchio Luigi, nel salutare le Autorità
ha comunicato di essere il nuovo
Presidente della locale Sezione del
Fante e nel contempo ha ringraziato l’uscente Presidente, Cav. Burceni Paolo, ora Presidente Onorario, che ha guidato la Sezione per
ben 56 anni. Nel suo breve discorso
ha, inoltre, posto in rilievo i valori
che i nostri padri ci hanno lasciato
e, con quanto spirito di sacrificio,
hanno costruito l’attuale stato democratico; un ricordo lo ha rivolto
anche ai nostri militari impegnati
all’estero in missioni di pace.
Il Sindaco di Rezzato Denesi Enrico ha ringraziato sentitamente
tutte le Associazioni convenute e
quanti, compresa l’Amministrazione
Comunale, tengono vivo il ricordo di
chi ha sacrificato la vita per gli ideali nei quali oggi si fonda la nostra
Costituzione. Dopo la S. Messa officiata da Don Sandro Gorni e deposta
una corona d’alloro al Monumento
ai Caduti, è stato consegnato al Cav.
Burceni una targa e un crest della
Fanteria a ricordo del suo impegno
e dedizione alla nostra splendida
Associazione.
Virle Tre Ponti (BS) - Le Autorità al Monumento dei Caduti.
Campionati del mondo di sci dei Corpi di Polizia
Dal 16 al 21 marzo Sestriere ospiterà per il quinto anno consecutivo
le FIS POLICE SKI 2010, Campionati del Mondo di Sci dei Corpi di
Polizia. Lo Sci Club Teamitalia, in
collaborazione con Teamitalia, con
il patrocinio della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del Ministero della Gioventù e del Comune di
Sestriere, ha voluto riproporre sulle
piste olimpiche della storica meta
50
del turismo invernale la 14^ edizione di questa grande manifestazione internazionale interamente
dedicata alle forze dell’ordine.
La settimana dal 16 al 21 marzo
2010 sarà ricca di gare e riunirà i
più importanti atleti dei Corpi di
Polizia italiani e stranieri, insieme
agli sportivi degli Sci Club pronti a
sfidarsi sugli stessi tracciati nelle
competizioni targate sia FISI che
FIS. Dunque gli atleti italiani e stranieri, professionisti e principianti, della Finanza, dei Carabinieri,
della Polizia di Stato, della Polizia
Penitenziaria, dell’Aeronautica Militare, della Polizia Locale, della
Polizia Provinciale, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e degli Alpini potranno
competere sulla pista Agnelli nelle
gare di Slalom Gigante e Slalom
Speciale per aggiudicarsi il titolo
di campione del mondo di sci dei
corpi di polizia.
Il programma prevede per martedì 16 marzo la Teamitalia Cup che
coinvolgerà gli atleti FIS in una gara
di Slalom Gigante maschile. Mercoledì 17 e giovedì 18 marzo, avranno luogo le gare di Slalom Gigante
e Slalom Speciale FISI femminile
e maschile per l’assegnazione dei
Titoli di Campione Internazionale e
di Campione Italiano di Sci dei Corpi di Polizia e Campione di sci della
Polizia Penitenziaria. Dopo la pausa
di venerdì 19, per consentire eventuali recuperi, verranno disputate
nel fine settimana le gare di Slalom
Gigante e Speciale FIS valevoli per
l’attribuzione del Titolo di Campione del Mondo di Sci dei Corpi di Polizia 2010.
L’evento sarà seguito dalla Rai che
trasmetterà le fasi più emozionanti della competizione con Paolo De
Chiesa, ex campione della valanga
azzurra e commentatore RAI, che
sarà lo speaker d’eccezione. Il Rossignol Europe Demo Ski Tour sarà il
cuore del Villaggio Expo allestito
presso il parterre gare con l’obbiettivo di dare a tutti i presenti
la possibilità di provare i differenti
prodotti tecnici, ascoltare musica
in un’atmosfera di relax e divertimento.
Per informazioni consultare il sito
www.teamitalia.com oppure contattare Teamitalia Srl Via Zelasco,
1 24122 Bergamo, Tel. 035.237323
Fax 035.224686 o inviare una mail a
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Il Fante d’Italia N. 4- 2009
Rinnovo
Consigli Direttivi di Sezione
BARI
Il 25 ottobre 2009 si è riunita
l’Assemblea ordinaria dei Soci per
eleggere il Consiglio Direttivo. Le
votazioni hanno dato il seguente
risultato: Presidente: Vito Titano;
Vice Presidente: Domenico Volpe;
Segretario: Saverio Tatoli; Cassiere
Economo: Francesco Ricco; Consiglieri: Nicola Battista, Alfredo Bonatesta, Vito De Ruvo, Beniamino
Musayo Somma, Luciano Pastoressa;
Revisore: Nicola D’Eri. Presidente
Comitato Patronesse: Anna Fiore.
CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
Il 2 ottobre 2009 ha avuto luogo
l’Assemblea dei Soci e le votazioni
hanno dato il seguente esito: Presidente: Savino Viappiani; Vice Presidente: Floriano Guglielmi; Segretario: Luciano Anceschi; Consiglieri: Alberto Curini, Giorgio Fiorini,
Giovanni Fiorini, Daniele Guglielmi,
Quirino Martinelli, Otello Vannini,
Palmiro Pellegrini (Amico del Fante), Domenica Colombari (Patronessa).
GANDINO (BG)
Il 6 novembre 2009 si è svolta l’Assemblea dei Soci per il rinnovo del
Consiglio Direttivo. Al termine delle
votazioni sono stati proclamati eletti: Presidente: Giovanni Savoldelli;
Vice Presidente: Giuseppe Manzella; Segretario: Leonardo Piazzini;
Consiglieri: Angelo Picinali, Rocco
Carnazzi, Battista Maccari, Daris
Rota, Costante Torri, Giovanni Pietro Rudelli, Giovanni Servalli, Bellarmino Moro.
PORTO VIRO (RO)
Nella prima Assemblea dei Soci
della Sez. di Porto Viro costituita il
27 agosto 2009 ha eletto il Consiglio
Direttivo così composto: Presidente: Alessandro Augusti; Vice Presi-
VARIE
dente: Nicola Ballarini; Segretario:
Michele Boscolo; Cassiere Economo:
Enrico Mancin; Consigliere: Riccardo
Merola.
Nozze
URGNANO ( BG ) : Nicolò, nipote
del Fante Guido Esposito e della Patronessa Adriana Fumagalli – Tommaso, figlio del Fante Luca Bono,
Segretario della Sezione.
Rallegramenti!
Si sono sposati:
CALUSCO D’ADDA ( BG ) : Luca, figlio del Fante Giuseppe Molina con
Elisa Vicari.
GRAVEDONA ( CO ) : Gianmaria,
fratello del Fante Alex Mazzoni con
Alessia– Davide, figlio del Fante Antonino Patanè con Chiara.
REGGIO CALABRIA : Raffaella, figlia del Presidente della Sezione
Gennaro Cortese con Andrea Putortì, Cassiere Economo Sezionale.
VIGASIO ( VR ) : il Fante Omar Morato con Barbara Martin - Emanuela, figlia del Fante Bruno Ramanzini, con Cristiano Tentori.
Felicitazioni!
Culle
Sono nati:
COSTABBISSARA CALDOGNO ( VI ) :
Leonardo, nipote del Fante Ferdinando Capozzo e della Patronessa
Rossella – Anna, nipote del Fante Tiberio Giocchini – Tommaso, quarto
nipote del Presidente Cav. Lorenzo
Santuliana e della Capogruppo Patronesse Elisa.
GEMONA DEL FRIULI ( UD ) : Cristiano, nipote del Consigliere Tranquillo Rinaldi.
GRAVEDONA ( CO ) : Alice, Nipote
del Fante Gianpietro Mantova – Mattia, Figlio del Fante Alex Pellizzari.
MARENO DI PIAVE ( TV ) : Gloria,
figlia del Fante Ivan Pin – Marco,
nipote del Fante Tarcisio Bornia e
della Patronessa Bruna Faldon.
PREVALLE ( BS ) : Sofia, nipote del
Fante Luigi Braga – Alessander, nipote dei Fanti Vittorio e Fabrizio
Guatta.
Ricorrenze
BARI : il Fante Beniamino Musayo
Somma e la Moglie Rosaria Fantoni
hanno festeggiato il 50° di matrimonio.
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VR)
: il Fante Adelelmo Tazzoli con la
consorte Amelia Adamoli ha festeggiato il 50° di matrimonio.
MARENO DI PIAVE ( TV ) : il Presidente Sezionale Fante Giorgio Fornasier con la consorte Patronessa
Rita Zanin , ha festeggiato il 30° di
matrimonio.
SAN VITO DI LEGUZZANO ( VI ) : il
Fante Giulio Stefani Presidente Sezionale con la consorte Patronessa
Bruna, ha festeggiato il 50° di matrimonio.
Rallegramenti!
Benemerenze
CEDEGOLO ( BS ) : il Fante Pierluigi
Mottinelli è stato eletto Consigliere
della Amm. Provinciale di Brescia.
COMO : il Fante M.llo Magg.re Giovanni Santera, Reduce di Cefalonia,
è stato nominato Socio Onorario
della Sezione Provinciale.
LOVERE ( BG ) : il Fante Rag. Roberto Forcella è stato nominato
Presidente dell’”Accademia delle
Belle Arti Tadini”. Per Lui è un ritorno alla guida dell’illustre Istituto.
ROMA : il Consigliere Nazionale
Ten. Paolo Brasioli, Architetto Libero Professionista, ha ricevuto un
attestato di partecipazione e benemerenza dall’Ordine degli Architetti P.P.e C. di Roma e provincia per
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Il Fante d’Italia N. 4- -2009
VARIE
avere contribuito, con competenza e professionalità, alle attività
volontarie di verifica tecnica sugli
edifici danneggiati dal terremoto dell’Abruzzo del 6 aprile 2009,
sotto le direttive della DICOMAC
– Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione
Civile.
Rallegramenti!
Lauree
CEDEGOLO ( BS ) : Luca Romelli,
figlio dell’Amico del Fante Leone e
della Patronessa Sabina Regazzoli,
si è laureato a Milano in Ingegneria
Civile.
MARENO DI PIAVE ( TV ) : il Fante
Patrik Casonato si è laureato Dottore in Infermieristica.
Rallegramenti!
Lutti
Sono deceduti:
BOLOGNA : Gen. C.A. Maurizio Delgado.
BRIGNANO GERRA D’ADDA (BG) :
La Sorella Angela del Fante Benemerito Emilio Pandolfi.
CASALECCHIO DI RENO (BO) : Il
Fante Tonino Marzocchi, Presidente
della Sezione.
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VR) :
Il Papà del Fante Luca Bonvicini.
CASTANO PRIMO (MI) : Il Fante Antonio Canale - Il Fante Renato Recanati Vice Presidente Sezionale.
CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Il
Fante Luciano Bertolini, la Patronessa Maria Mercati moglie del
Fante Giuseppe Alberi - la Sezione
ricorda il sesto Anniversario della
tragica scomparsa del compianto
Presidente Adelfo Trampolini e del
Consigliere Emilio Francesconi.
Onorificenze
CHIARI ( BS ) : il Fante Battista Vertua Presidente Onorario della Sezione e già Consigliere Provinciale.
BARI : Il Comm. Vito Titano Presidente della Sez. Prov. è stato insignito della Onorificenza di Grande
Ufficiale O.M.R.I.
CORMONS ( GO ) : l’Aiutante Giovanni Capano, Socio Fondatore dell’
Ass.”Fanti del Torino”.
GENOVA : il Cav. Renato Panini,
Consigliere della Sez. Provinciale è
stato insignito della Onorificenza di
Ufficiale O.M.R.I.
TREVISO : il Presidente Sezionale
Col. Carmelo Raccuia è stato insignito della Onorificenza di. Ufficiale O.M.R.I.
Rallegramenti!
Promozioni
ROMA : Il Socio Ten. Marco Palumbo
è stato promosso Capitano con anzianità dal 2002.
Rallegramenti!
DEGAGNA ( BS ) : la Mamma del
Fante Ilario Bonzanini – il Fratello
del Fante Nicola Tabarelli – Luca,
Figlio del Fante Giordano Marchesi.
GAVARDO ( BS ): il Fante Bruno Filippini – il Fante Elia Poli.
GEMONA DEL FRIULI ( UD ): la Patronessa Fides Geatti – la Mamma
del Fante Stefano Buiatti.
GENOVA : il Fante Cav. Carlo Barabani.
GHISALBA ( BG ): la Signora Clara
Sangalli, Sorella dei Fanti Giovanni
e Francesco – la Signora Clementina
Paravisi , Sorella del Fante Giuseppe, Presidente della Sezione.
GRAVEDONA ( CO ): il Fante Angelo
Versace.
LOVERE ( BG ) : il Fante Ernesto
Zambetti, Consigliere Sezionale – il
52
Fratello del Fante Natale Buffoli.
LURATE CACCIVIO ( CO ): la Mamma del Fante Danilo Canclini – la
Mamma del Fante Pierluigi Binaghi.
MARTINENGO ( BG ) : il Fante Camillo Asperti , già Presidente della
Sezione.
MELEDO ( VI ): il Fante Angelo Gastaldi.
MILANO : il Fante Comm. Rag.
Magg. Antonio Gerli di anni 104, già
Presidente della Sezione “Lupi di
Toscana”.
MONTORSO VICENTINO ( VI ) : il
Fante Stefano Dalla Valeria.
MONZAMBANO (MN ) : il Fante Oreste Salvalai .
NOVENTA VICENTINA ( VI ) : il Fante Lino De Rossi.
PALMANOVA ( UD ) : il Socio M.M.A.
Armando Negro.
ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ): il
Fante Lorenzo Festa – il Fante Bonomelli Claudio.
ROVIGO : il Fante Stefano Tutone.
SORESINA ( CR ) : il Fante Carlo Nigretti, già Vice Presidente Sezionale – il Socio Valentino Sozzini.
SORISOLE ( BG ) : il Fante Giuseppe
Pasta, Consigliere della Sezione.
SPILIMBERGO ( PN ): la Mamma del
Fante Norberto Bonvicini, Cassiere
Economo della Sezione – la Mamma
del Fante Pietro Sandri.
URGNANO ( BG ) : la Mamma del
Fante Giovanni Todeschi.
VAL MENAGGIO ( CO ) : Le signore Elena Biscaro e Rosanna Ventura
rispettivamente Mamma e Cognata
del Fante Alfredo Neodo, Consigliere della Sezione.
VEDESETA ( BG ) : Signora Pierina,
Figlia del Fante Angelo Arrigoni ,Socio Fondatore e già Presidente Sezionale.
VIGASIO ( VR ) : Giulia Falavigna,
Nipote del Fante Arrigo.
Sentite condoglianze
Il Fante d’Italia N. 4- 2009
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