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Anno LXI - N. 4 - Dicembre 2009 Sped. in abbon. postale - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Novara Il Fante d’Italia «ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI» Organo Ufficiale dell’Associazione Nazionale del Fante – 20125 Milano – Via Tonale, 20 – Tel. 02 67075069 - C.C.P. n. 000036831204 - IBAN IT87W0760101600000036831204 SOMMARIO Cronaca del Congresso Nazionale . . . . . . . . . . . . . . . .1 La giornata delle Forze Armate. . . . . . . . . . . . . . . .3 Era l’anno 1859. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Intervista al Gen. C.d.A. Domenico Villani. . . . . . . . . . 6 30° Raduno Nazionale 21-22-23-Maggio 2010 . . . . . . . . . 8 La Sciarpa Azzurra. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 I valori civili e patriotici vivono ancora . . . . . . . . . . . . . 10 Al Capitano Niccolai Eugenio M.O.V.M. . . . . . . . . . . . 11 Ricordando l’Ambasciatore G. Gorrini . . . . . . . . . . . . 12 Inaugurato a Ceggia il Monumento al Fante. . . . . . . . . 12 75° di Costituzione della Sez. di Voghera. . . . . . . . .14 Cimitero Militare di Cappelletta di Noale . . . . . . . . .14 Commemorazione “Lupi di Toscana” . . . . . . . . . . . . 15 Battaglia del Col Basson. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 91° “Lucania” Presente! . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Tommaso Porcelli M.O.V.M. . . . . . . . . . . . . . . . .18 Pasubio “Di qui non si passa”. . . . . . . . . . . . . . . . 19 Raduno Prov. dei Fanti della Marca Trevigiana . . . . . . 20 Raduno dei Fanti a Bagnolo Piemonte . . . . . . . . . . . . . . . 21 Incontro con i Fanti d’Arresto di Arzene (PN) . . . . . . . . . . 22 Inaugurazione dell’anno scolastico Alla “Teuilè”. . . . . 22 Un Martire dimenticato GB. Tonini. . . . . . . . . . . 23 L’Esercito Italiano alla 41^ Barcolana . . . . . . . . . . . 23 Storia - Arte - Cultura - Il Petruzzelli ritrovato . . . . . . . . 24 Adunata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25 Campionati del mondo di sci dei Corpi di Polizia . . . . . . 50 Varie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 Gli scritti che vengono pubblicati investono la diretta responsabilità dell’autore. La Redazione si riserva di selezionare il materiale e di effettuare tagli a quelli troppo prolissi o non pertinenti al tema trattato. Testi, fotografie e disegni, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. Per riproduzioni anche parziali, è fatto obbligo di citare la fonte. In copertina: UDINE - Loggia del Lionello Rappresentanza legale: Presidente Nazionale A.N.F. Antonio Beretta Direttore Responsabile: Manlio Lombardo Direttore: Mattia Tanzi giornalista Cell. 338.3070999 - Tel.0383.62684 Comitato di Redazione: Componenti della Giunta Nazionale con la collaborazione del Comm. Giorgio Andreoni e del T. Col. F. Savino Vignola Raccomandiamo ai Fanti, Patronesse ed Amici del Fante di rinnovare tempestivamente l’abbonamento alla nostra rivista, Ringraziamo tutti, in modo particolare i Presidenti Sezionali per il loro interessamento in proposito. A tutti abbonati gli iscritti formuliamo ed agli Auguri di BUON NATALE e di BUON ANNO La nuova Redazione si riserva di selezionare il materiale da pubblicare e di effettuare tagli agli scritti troppo prolissi o non pertinenti al tema trattato. IL MATERIALE PER IL PROSSIMO NUMERO DOVRA’ PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL 20 Febbraio 2010 alla Sede Centrale, Via Tonale 20, 20125 Milano, oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected] I testi pervenuti dopo tale data saranno inseriti a spazio disponibile o nel numero successivo. Si rinnova l’invito a contenere, nel limite del possibile, testi e nominativi sia negli articoli che nell’Adunata. stampa: Tipografia PI.ME. Editrice Srl 27100 Pavia - Via Vigentina, 136A: e-mail: tipografi[email protected] Tribunale di Milano - Registrazione n. 346 del 25-10-1977 Finito di stampare: Dicembre 2009 Si raccomanda quanto più possibile la spedizione dei testi e di foto in documenti digitali (Testo in Word.doc - Foto in JPG) a: [email protected] ai Fanti d’Italia Antonio Beretta, Presidente Nazionale CRONACA DEL CONGRESSO NAZIONALE DEL 10-11 ottobre 2009 SVOLTOSI A MILANO Il XXI Congresso Nazionale dell’ANF si è svolto il 10-11 ottobre a Milano, in uno dei più bei palazzi milanesi “Palazzo Cusani” nello splendido salone Radetzky. Nella mattinata di sabato, dopo aver provveduto a nominare il Presidente del Congresso nella persona del Gen. Giovanni Cortellessa e del Segretario del Congresso nella persona del Rag. Nicola D’Eri, alla presenza del Notaio dott. Giancarlo Orrù, si da inizio alla Sessione Straordinaria del Congresso inerente all’approvazione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento dell’Associazione Nazionale del Fante, dopo la lettura degli articoli e delle relative spiegazioni, il nuovo Statuto e Regolamento vengono approvati dall’Assemblea Congressuale. Si prosegue con la Sessione Ordinaria del Congresso; prende la parola il Presidente Nazionale uscente M.d.L. Antonio Beretta, per illustrare l’attività svolta in questo semestre d’incarico, invita tutti e tutte le Sezioni ad un maggiore impegno allo spirito associativo ed a rimboccarsi le maniche affinché la nostra Associazione acquisisca sempre più visibilità all’esterno, agli occhi dei cittadini e delle Autorità. Delinea poi alcuni punti fondamentali che ritiene importanti attuare nell’immediato futuro, essi sono: ❋ Un cambiamento della mentalità associativa, i valori e gli ideali sono nostri e li dobbiamo proporre però prima dobbiamo viverli e testimoniarli noi stessi. ❋ Una maggiore collaborazione tra le Sezioni e le Federazioni Provinciali assieme ai Consiglieri Nazionali presenti nel territorio affinché si garantisca una più incisiva presenza. ❋ Proporre nuove attività, (dobbiamo avere più fantasia) tendenti a produrre una presenza sempre maggiore della nostra Associazione attraverso i più svariati strumenti che possono essere la televisione, i giornali, siti internet ed altri ancora. ❋ Una maggiore partecipazione a tutte le cerimonie ed iniziative con le Forze Armate, sia all’interno delle Caserme che altrove. ❋ Una maggiore attenzione alle Patronesse, per la loro attività di volontariato, perché emerge lampante il mancato coordinamento a livello nazionale, quindi necessita l’approntamento di un progetto organico in merito. Al termine del proprio intervento ha sottolineato che gli abbonati alla nostra Rivista sono solo il 60% circa degli iscritti, mentre per conoscere e vivere la nostra Associazione è bene che tutti siano abbonati; inoltre ha di nuovo sottolineato l’importanza dell’impiego delle nuove tecnologie informatiche per comunicare con gli uffici della Segreteria Centrale sia per la corrispondenza, che per la trasmissione di articoli alla rivista, sia per le fotografie. Termina il proprio intervento presentando i candidati al prossimo Consiglio Nazionale ed infine rivolge un caloroso saluto all’Avv. Vito Titano per tutto quanto ha fatto in questi anni per la nostra Associazione del Fante quindi chiede al Rag. D’Eri di leggere il messaggio che l’Avv. Titano ha inviato al Congresso. Al termine della lettura i congressisti applaudono a lungo. - Prende la parola il Dott. Leonardo Sautariello Presidente del Collegio Centrale dei Sindaci uscente, il quale procede alla lettura della “Relazione Finanziaria” redatta collegialmente, circa i bilanci del biennio 2007/2008, al termine dell’illustrazione dice espressamente che si augura che nel prossimo numero della Rivista “Il Fante d’Italia” venga pubblicato il Bilancio ed il conto Economico della nostra Associazione. Al termine ringrazia il Rag. Nicola D’Eri per i Bilanci che sino ad ora ha redatto. - Prende la parola il Segretario Amministrativo uscente il Rag. Bruno Conte, il quale esprime un commento sui Bilanci 2007/2008 evidenziando che gli stessi si sono chiusi sostanzialmente in positivo Il Fante d’Italia N. 4- -2009 e che bisogna lavorare affinché il patrimonio dell’Associazione non venga intaccato. A questo punto il Presidente del Congresso mette in approvazione i Bilanci relativi al biennio 2007/2008, già approvati dai Consigli Nazionali, i quali vengono ratificati dal Congresso. Il Presidente del Congresso da inizio agli interventi ed alla lettura delle varie mozioni. Prende la parola il Prof. De Martin Presidente della Federazione Provinciale di Trento, il quale riferisce della dura propaganda anti-italiana in atto da parte di un gruppo paramilitare, il quale si sente infastidito alla vista del Tricolore e del suono degli inni di Mameli e del Piave; riferisce che nessuna Associazione Combattentistica o d’Arma ha mai preso posizione, per cui chiede che la Presidenza Nazionale informi i vertici di Assoarma. Interviene il Sig. Salvino Gregorio Presidente della sezione di Pescara, che ringrazia a nome della Regione Abruzzo per gli aiuti che l’Associazione Nazionale del Fante ha raccolto ed inviato ai terremotati dell’Aquila. A proposito di ciò, comunica che da una nota dello S.M.E. si è appreso che il contributo di Euro 25.00,00 donato dai Fanti sarà impiegato per la ricostruzione di una Scuola nella quale, a lavori ultimati, sarà esposta a futura memoria lo stemma dell’Associazione Nazionale del Fante. Prende la parola il Sig. Aurelio Bizzotto della sezione di Rosà, per consegnare alla Presidente Nazionale una documentazione relativa al Col. Meneghello dove è illustrato l’eroismo dello stesso nel corso della Grande Guerra, e chiedendo la conservazione agli atti come documento storico. Interviene il Presidente del Congresso per leggere una lettera inviatagli dal Gen. Antonio Angiuli nella quale asserisce d’aver trasmesso per corrispondenza la propria candidatura alla carica di consigliere Nazionale per la Puglia e che la stessa è stata respinta in quanto irricevibile per scadenza dei termini di presentazione. Il Congresso ne prende atto. Il Presidente del Congresso, da lettura di una lettera pervenuta, dal Cav. Uff. Angelo Ceccotto quale Presidente della Federazione Provinciale di Belluno. Il Congresso ne prende atto. Prende poi la parola il Col. Nicola Serra, della Sezione di Roma, evidenziando la problematicità delle iscrizioni sempre in diminuzione nel Centro-Sud, con 2 conseguenti chiusure di Sezioni. Propone visite nelle Caserme, ai reparti ed a Scuole di formazione per farci meglio conoscere ed illustrare le finalità associative del Fante, donando Crest ed altri materiali propagandistici ai Comandi ed ai militari. Prende la parola il Cav. Attilio Gomitolo Presidente della Federazione Provinciale di Vicenza, formulando vivo apprezzamento per l’approvazione da parte del Congresso del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento, passa ad illustrare la propria mozione la cui sintesi è concentrata nelle parole “cambiamento” ed “organizzazione”. Interviene il Presidente della Federazione Provinciale di Treviso, Sebastiano Lazzarato, per annunciare che presenterà una mozione per alcune modifiche allo Statuto, da prendersi in considerazione per il prossimo futuro. Il delegato Sig. Polon, della Sezione di Povegliano (TV), interviene per sottolineare le difficoltà delle sezioni, e concorda sulla necessità di una maggiore visibilità dell’Associazione del Fante. Chiede e prende la parola il Gen. Giorgio Cantini, Presidente della Sezione Provinciale di Firenze, il quale dopo aver esposto il proprio curriculum vitae inerente alla sua carriera militare ed all’impegno civile, illustra le difficoltà attuali che si incontrano per mantenere in vita una Sezione. Prende la parola il Sig. Giovanni Mini Consigliere Nazionale uscente, per proporre quale sede del Raduno Nazionale del Fante per l’anno 2012 la città di Ravenna. Per il 90° della costituzione dell’Associazione Nazionale del Fante, nel 2011, anche se sono in atto manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, propone l’iniziativa di un treno che partendo da Redipuglia arrivi a Roma per deporre una corona d’alloro al Milite Ignoto. Al termine prende la parola il Segretario Nazionale uscente, Comm. Giorgio Andreoni che illustra il cammino svolto nel biennio 2007/2008, circa l’attività Nazionale dell’Associazione le cerimonie svolte sia sul territorio Nazionale che non, sia ricordando il Presidente Onorario Marcello Mantovani. Il Presidente del Congresso, comunica i risultati dello scrutinio e ne dà lettura: Il Fante d’Italia N. 4- 2009 PRESIDENTE NAZIONALE BERETTA ANTONIO CONSIGLIERI NAZIONALI: ABRUZZO Chieti CALABRESE DONATO CALABRIA-BASILICATA Catanzaro ROMANO G. BATTISTA EMILIA ROMAGNA Bologna NAPOLEONE GIUSEPPE Imola GAGLIARDI NEVIO FRIULI VENEZIA GIULIA Udine RINA SALVATORE LAZIO Roma SERRA NICOLA Cesano di Roma CORTELLESSA GIOVANNI LIGURIA Genova MOCELLIN ENRICO LOMBARDIA Bergamo GESTI GIOVANNI IVAN Brescia STUCCHI GIANNI Milano CERRI GIUSEPPE Varese MATTEI GIOVANNI MOLISE Campobasso BRASIOLI PAOLO PIEMONTE V. d’Aosta -TO ANDREONI GIORGIO PUGLIA Bari D’ERI NICOLA SARDEGNA Oristano CUCCU ITALO SICILIA Palermo VENA GIUSEPPE TOSCANA Firenze CANTINI GIORGIO TRENTINO ALTO ADIG Trento ORSINGHER GUIDO VENETO Treviso MINI GIOVANNI Venezia SAUTARIELLO LEONARDO Vicenza CONTE BRUNO COLLEGIO CENTRALE DEI SINDACI Bergamo Brescia Pavia Treviso Verona PECIS CAVAGNA G. LUIGI CAVAGNINI ITALO MIETTA RINO LAZZARATO SEBASTIANO PERLINI GAETANO COLLEGIO CENTRALE DEI PROBIVIRI Bergamo Roma Palermo Treviso Verona LAMERA LUIGI MANNAVOLA GIACINTO BRUSCEMI GIUSEPPE ZUCCARELLO CORNELIO MERLINI ANGIOLINO Al termine della lettura dei nominativi il Congresso applaude gli eletti. Successivamente si è convocato il Consiglio Nazionale per la nomina della Giunta Esecutiva Nazionale per la quale il Presidente Nazionale Beretta Antonio propone i sottoelencati: Vice Presidente Vicario Vice Presidente Nazionale Segretario Nazionale Segretario Amministrativo Vice Segretario Nazionale SAUTARIELLO LEONARDO CORTELLESSA GIOVANNI CERRI GIUSEPPE CONTE BRUNO MATTEI GIOVANNI Nel contempo i rispettivi Collegi si erano convocati ed hanno eletto: SINDACI: Presidente Sindaci Effettivi MIETTA RINO PERLINI GAETANO e LAZZARATO SEBASTIANO PROBIVIRI: Presidente Probiviri Effettivi MERLINI ANGIOLINO MANNAVOLA GIACINTO e ZUCCARELLO CORNELIO Il Consiglio Nazionale all’unanimità accoglie la proposta del Presidente ed applaude per conferma. La giornata delle Forze Armate e dell’unità Nazionale: 4 novembre 2009 A Redipuglia Nel cimitero Ossario di Redipuglia, sacro al cuore degli italiani, sono stati ricordati ufficialmente tutti i Soldati che sacrificarono le loro gio- Redipuglia la Bandiera di Guerra. vani vite per la Patria. La cerimonia ha avuto inizio con lo schieramento di una Brigata di formazione composta dai reparti delle quattro Forze Armate e dai Corpi Armati dello Stato, seguiti dai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dai Gonfaloni dei Comuni del Friuli-Venezia Giulia. Il Medagliere Nazionale dell’Ass. Naz. del Fante, scortato da due Consiglieri Nazionali è stato portato da due Alfieri, Fanti della Sezione di Edolo (BS), voluti dal Presidente Nazionale. La maggiore Autorità dello Stato, il Presidente del Senato, Sen. Renato Schifani, dopo la resa degli onori ai Caduti, ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Duca d’Aosta ed ha personalmente salutato i Presidenti Nazionali delle Ass. Combattentistiche e d’Arma. Dopo il discorso ufficiale tenuto dal Sottosegretario di Stato, on. Roberto Mania, sono stati benedetti i Resti di due Caduti della prima guerra mondiale che saranno tumulati nel Sacrario. 3 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 A Roma Momenti di alta commozione sono stati quelli dell’ascesa al Sacello e della deposizione della corona d’alloro da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; momenti sottolineati dalle avvincenti note dell’inno al Piave e del Silenzio d’ordinanza, eseguito dalla Banda dell’Esercito. Ai lati della scalea erano schierati i Reparti in Armi e i Labari, con i Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il Capo dello Stato è giunto con il Ministro della Difesa; presenti alla Cerimonia le alte cariche Istituzionali. La nostra Associazione era rappresentata dai dirigenti della Sezione provinciale romana. Il Presidente della Repubblica all’Altare della Patria A Bari Celebrata al Sacrario di Bari la Festa dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate nella ricorrenza del 4 novembre, che si è conclusa domenica 8 novembre al Lungomare Nazario Sauro con una mostra denominata “Caserme in piazza”. Bari Sacrario Oltremare Al Sacrario erano presenti il Presidente della Camera Gianfranco Fini in rappresentanza del Capo dello Stato, il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto in rappresentanza del Governo e il gen. Leonardo Gallitelli, comandante della Legione Carabinieri di Bari, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa. Il Reggimento di Formazione per gli onori alle Autorità era formato, tra l’altro, da una rappresentanza della Scuola Sottufficiali della Marina di Taranto, dalla Compagnia Comando della Terza Regione Aerea, da una Compagnia della Scuola Allievi Guardia di Finanza, dalla Fanfara del Settimo Reggimento Bersaglieri di Bari. Ha prestato Servizio d’Onore una Compagnia di Carabinieri in Alta Uniforme. L’accensione del Tripode è stata effettuata da un Bersagliere. Ha presieduto la celebrazione eucaristica l’Arcivescovo di Bari e Bitonto Francesco Cacucci che ha affermato “che la Memoria dei Caduti è il nostro futuro e il nuovo popolo di Dio deve rinsaldare la nuova e la vecchia Alleanza. Per programmare il futuro dobbiamo organizzare la pace, compito precipuo delle Forze Armate.” Il ministro Fitto ha tenuto la locuzione ufficiale, affermando che il 4 novembre ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale con cui si è compiuta l’Unità d’Italia. La storia ci insegna – ha proseguito – che nulla è dato una volta per sempre. L’Italia ha un ruolo fondamentale nei consessi internazionali ed è importante che vi sia un nesso tra volontà popolare e operatività del Parlamento. Ed ha concluso affermando che l’Unità del Paese deve essere patrimonio di valori condivisi. Infine, è stata recitata la Preghiera del Caduto in guerra. Domenica 8 novembre per l’evento “Caserme in piazza” sono stati allestiti numerosi stand sul Lungomare che hanno messo in mostra i nuovi mezzi in dotazione dell’Esercito, della Marina, dell’Aviazione con una retrospettiva storica di uniformi italiane e austriache della guerra ‘15-‘18. Particolarmente interessanti gli ultimi mezzi in dotazioni, tra cui il Lince, veicolo tattico leggero di ultima generazione, recentemente introdotto in Afghanistan. ❖❖❖ Era l’anno 1859... …..quando, posto termine ai fatti d’arme della 2^ Guerra d’indipendenza pervenendo alla “pace di Villafranca”, iniziava la grande marcia “italiana” che, attraverso momenti successivi di grande diplomazia e scontri armati, si avviava lungo un processo di unificazione nazionale, proiettato in un definitivo quadro di stabilità democratica e di vera libertà. 4 Quest’anno ne ricorre il 150° anniversario. E su questa circostanza è il tema emblematico delle celebrazioni relative a quegli eventi, le quali ben si coniugano con quelle analoghe, più tradizionali e certo più sentite per la vicinanza temporale degli eventi di riferimento, che attengono alla memoria dei sacrifici e degli eroismi della 1^ Guerra Mondiale, quella che taluni storici indicano anche come la 4^ Guerra per l’indipendenza d’Italia. La Commissione Italiana di Storia Militare (CISM) egregiamente presieduta dal Col. s.SM Matteo PAESA- NO, Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa, ha organizzato un Convegno Nazionale che, svoltosi presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD), ha inteso appunto celebrare quell’evento quale occasione iniziale dell’unità d’Italia, ripercorrendo le fasi storico-politico-militari, e quelle non meno incidenti di ordine sociale, simbiotiche con l’origine e gli scopi di quella guerra, e quindi delineare i molteplici aspetti delle singole circostanze, analizzarne i prodromi nelle rispettive situazioni prospettiche, valutarne gli esiti e le con- Il Fante d’Italia N. 4- 2009 seguenze. Su questa impostazione filologica, in sostanza, le disquisizioni storiche proposte ad un uditorio attento ed interessato, di cui anche una folta rappresentanza di studenti, con una compiutezza di argomentazioni assolutamente in linea col non comune valore professionale degli illustri Relatori. L’intervento, inoltre, del Signor Ministro della Difesa, On. Ignazio LA RUSSA; conferiva al Congresso ulteriore qualificazione e più autorevole prestigio. Una analisi a tutto campo quella del Ministro che, originando dal momento storico legato alla 2^ Guerra d’indipendenza e percorrendo un excursus lumeggiante i fatti salienti dagli albori dell’unità d’Italia fino a giungere ai nostri giorni, ha concluso con un deferente omaggio ai Caduti e il contestuale impegno a preservarne la memoria e con un caldo apprezzamento per le nostre Forze Armate, espressione genuina di quei valori etici che tanto contribuiscono a rendere più comprensibile e più pronunciata la sacra parola PATRIA. Si inquadrano in tale spirito celebrativo le tante altre manifestazioni, militari e civili, che in questo corrente mese di novembre, nel dare visibilità di un più partecipato sentimento di amor di Patria e di vicinanza spirituale a coloro che a questa Patria hanno offerto il dono Scuola di Fanteria. Il Col. Castelluccio ed il Vice Presidente Nazionale Cortellessa rendono gli onori ai Caduti. della vita, perseguono anche, e soprattutto, lo scopo di far conoscere questi valori ai non pochi che, o perché scettici o perché non o male informati, nulla o poco sanno delle pagine più esaltanti della grande storia d’Italia. Chi ha avuto il privilegio di vivere queste giornate nella ufficialità di una caserma avrà di certo avvertito quanto oggi sia più concreto un rinnovellato senso di “risorgimento” spirituale, come anche espresso dai tanti giovani, Cimitero Monumentale di Cesano di Roma. La Scuola di Fanteria e le locali Associazioni rendono omaggio ai Defunti. schierati in armi e non, uomini e donne, fieri delle loro stellette e orgogliosi del loro stato di “ soldato “. Questo il forte sentimento che Fanti e Patronesse di Cesano di Roma hanno condiviso con i commilitoni della Scuola di Fanteria, celebrando insieme la Giornata della Vittoria e della Forze Armate, nel ricordo commosso e riverente dei nostri Caduti. Le cerimonie celebrative sono state presiedute dal Col s.SM Antonio Castelluccio, Vice Comandante della Scuola. Solenne la resa degli “onori” ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento al Fante, mentre riecheggiavano nitide, in un cielo terso, le toccanti note del”silenzio d’ordinanza”; mistico ed insieme sacrale il rito religioso per la commemorazione dei Defunti, in Caserma e nel Cimitero monumentale di Cesano di Roma; puntuale per i riferimenti storici e ricca di amor patrio l’allocuzione del Col. Castelluccio sul significato del 4 Novembre e sui valori che ne vanno derivando alle generazioni future. Anche in queste occasioni tanta commozione per noi, col grande orgoglio di una onorevole appartenenza: la grande famiglia dell’Associazione Nazionale del Fante. Gen. Giovanni Cortellessa 5 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Il Consigliere Naz. Paolo Brasioli intervista il Gen. di C.d’A. Domenico Villani Nella volontà di stringere maggiori rapporti con le istituzioni in armi, soprattutto di Fanteria, e al fine di far presente l’attività della nostra Associazione e di far sentire la nostra vicinanza a chi veste le stellette, il giorno 9 ottobre, proprio all’indomani del nostro XXI Congresso Nazionale, ho avuto la preziosa possibilità di essere accolto dal Generale di Corpo d’Armata Domenico Villani, Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Fante di origine molisana! L’incontro, assai conviviale, e curato dai suoi validissimi collaboratori si è svolto nel luminoso ufficio di Palazzo Caprara, sede nello Stato Maggiore della Difesa, in Roma. Dopo aver riportato il saluto del nostro presidente nazionale e il dono, molto apprezzato, del nostro nuovo crest, ho iniziato l’intervista vera e propria. Riporto dunque di seguito le mie cinque riflessioni e domande rivoltegli e le relative motivate risposte e le interessanti considerazioni del Generale Villani sulle quali invito tutti a prestare la massima attenzione per farne prezioso tesoro. L’ultima frase ad esempio investe tutti noi di un ruolo e di un mandato morale che, seppur presente sicuramente nei nostri cuori, deve essere costantemente presente nel ruolo nella nostra vita associativa! Giunga infine da queste pagine ancora un ringraziamento al Generale Domenico Villani per la generosità dimostrata e per la grande testimonianza offerta a tutti i soci del nostro amato sodalizio! Prima domanda: La figura del Fante rappresenta per la storia d’Italia l’incarnazione stessa del sacrificio e del sentimento di immane umile gloria .Il Fante, proprio per la semplicità e la basicità del proprio armamento e preparazione e, nella propria umanità a tutto tondo, è quindi un singolare monumento sentimentale particolarmente tipico di una buona parte , la migliore dico io, della popolazione italiana. Signor Generale, a suo avviso come viene vissuto questo sentimento e quale carica morale innesca in chi veste le stellette nell’espletare il proprio servizio, dal soldato semplice all’ufficiale generale a comando 6 di tanti uomini come Lei? Risposta del Generale Villani: I Fanti sono nel cuore di tutti gli italiani, non solo per le pagine di eroismo che hanno scritto nel corso della Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale, ma anche per la grande umanità che da sempre li contraddistingue e che hanno recentemente dimostrato nelle operazioni in Italia e all’estero, in supporto della Protezione Civile o al fianco dei militari delle altri armi dell’Esercito e delle altre Forze Armate. Seconda domanda: Il nostro Santo Patrono S. Martino Vescovo di Tours ha saputo trasformare lo strumento bellico, la propria spada, in strumento di generosa condivisione e partecipazione alla sofferenza umana altrui offrendo il proprio mantello al poverello incontrato sulla strada. Questi sentimenti, presenti proprio nella storia del Fante, si trasferiscono nella vita quotidiana nella totalità della persona. Intendo dire che il Fante è, o dovrebbe anelare ad essere, un uomo generoso. Un uomo migliore. Signor generale Le chiedo un suo pensiero a riguardo Risposta del Generale Villani:Desidero anche sottolineare lo spirito di sacrificio, l’abnegazione, l’amore e la fedeltà dei Fanti alla Patria. Si tratta di principi fondamentali, che guidano l’azione di ogni soldato, di ogni sottufficiale e di ogni ufficiale, valori sui quali si è fondato il nostro passato e su cui si basa l’avvenire nostro e dei nostri figli. Le generazioni di oggi raccolgono il frutto del sacrificio, della generosità e del sangue versato dai Fanti dalle Alpi all’Africa. Le loro eroiche imprese hanno contribuito in maniera determinante a costruire un mondo migliore. Non voglio però dimenticare gli Alpini, i Bersaglieri, i Granatieri, gli Artiglieri, i Cavalieri, i Genieri, i Trasmettitori, i Marinai gli Aviatori e i Carabinieri, la cui azione fu parimenti decisiva. Terza domanda: negli scenari e negli impieghi più recenti il Fante detiene e rappresenta ancora forte il concetto tattico dell’ ”uomo sul territorio”. Analizziamo ad esempio il primo conflitto nel Golfo del 1991. Ai “bombardamenti chirurgici” not- Gen. C.A. Domenico Villani. turni dei primi giorni, quasi asettici ed irreali nella loro iconografia e nell’immaginario collettivo, seguirono ovviamente le azioni direttamente sul territorio. La guerra di fatto finì con l’immagine del Fante americano, accompagnato dall’interprete, che stana da un tugurio di fortuna, dei soldati iracheni indifesi, impauriti e affamati. Un incontro tra uomini, di più, tra civiltà! E allora ecco che il Fante viene investito di un ruolo tattico e umano delicatissimo da espletare con massima maturità e altissima integrità morale. Noi siamo sicuri che i Fanti italiani, attualmente impegnati in scenari simili si comportino in tale onorevole modo! Lei, Signor Generale, riterrebbe utile e sano palesare maggiormente tali valori e tali testimonianze alla società odierna? E magari utilizzando maggiormente le associazioni d’arma che sono le ideali tenutarie di tale eredità? Risposta del Generale Villani : L’importanza del cosiddetto “boot on the ground” è confermata dall’esperienza nelle operazioni internazionali di pace. I militari italiani applicano un approccio tipico che discende dalle attitudini del nostro popolo, la cui validità è riconosciuta anche dalla Nato. Quello dell’intervento militare che si trasforma immediatamente in qualcosa di positivo per la popolazione. Nel momento in cui arriva una pattuglia, c’è un medico che visita chi è malato, c’è un aiuto concreto a coloro che hanno bisogno. In questo modo gli abitanti associano la nostra vista, a un’azione benefica. Con queste attività si stabilisce un rapporto di fiducia che dà i suoi frutti in termini anche di stretta collaborazione da parte della generalità della popolazione. Basti considerare che il nostro contingente ad Herat in Afghanistan ha ricevuto addirittura la cittadinanza onoraria, un segno di eccezionale fiducia, stima e considerazione. I Fanti, al pari ovviamente degli al- Il Fante d’Italia N. 4- 2009 tri militari, mantengono un comportamento di grande professionalità, eccezionale dal punto di vista della capacità militare, dell’equilibrio e della misura. In contesti estremamente difficili, essi operano con competenza, animati dalla convinzione dell’utilità del loro lavoro e del loro contributo alla stabilizzazione del Paese. Le missioni internazionali talvolta richiedono l’uso della forza, l’uso della forza giusta ovviamente. Questo fa parte dei nostri compiti di soldati. Il doppio ruolo, operativo e umano, del Fante è, pertanto, fondamentale per la buona riuscita di queste missioni, un ruolo che noi evidenziamo anche sul Patrio suolo, sia quando siamo impegnati in concorso alla Protezione Civile, un esempio è dato dall’intervento delle Forze Armate in supporto al popolo abruzzese in occasione del recente terremoto, sia nelle operazioni in ausilio alle Forze dell’ordine, come per il G8 dell’Aquila o nel corso di “Strade Sicure”. Quarta domanda : Si parla sempre più del “Soldato del futuro”, una sorte di “super fante” tecnologico. Signor Generale ritiene che si debba parlare parallelamente anche di umanità nella formazione e nell’impiego del “Soldato del futuro”. Qual è sotto questo aspetto lo stato della definizione di tale nuovo militare? Risposta del Generale Villani: Il cosiddetto soldato del futuro è un processo di rinnovamento tecnologico alla luce dello sviluppo delle nuove dottrine e dei nuovi assetti net-centrici (“Net Centric Warfare” e “Network Centric Capabilities”) che prevedono di gestire le future operazioni attraverso una interconnessione in rete di ogni elemento operativo sino a livello del singolo militare. Si tratta pertanto di uno studio che porterà all’impiego dell’uomo nel quadro di una organizzazione finalizzata al migliore utilizzo delle forze, al di là di questo l’umanità del soldato rimane un plusvalore di straordinaria importanza che continuerà a segnare la differenza non solo tra l’uomo e la macchina, ma anche tra esercito ed esercito. Quinta domanda : Anche il doloroso recente attentato a Kabul ha evidenziato che molti sono i militari attualmente in forze di origine del centro sud Italia. Personalmente ritengo che tale dato deve far riflettere i vertici della nostra Associazione e motivarli a intraprendere delle iniziative affinché le Sezioni del centro sud Italia, attualmente in preoccupante fase decrescente per numero di iscritti, si sentano maggiormente coinvolte e aiutate a creare maggiori legami con le istituzioni in armi! Infatti da queste regioni provengono moltissimi dei Fanti in servizio e che un domani potrebbero divenire nostri soci. Signor Generale, Lei che tra l’altro è un molisano, ritiene che tale scenario diventi possibile? Vedrebbe positivamente e appoggerebbe tale volontà? Ha qualche idea in mente in tal senso che aiuti ad onorare il servizio, l’umanità e il sacrificio di tali uomini della nostra amata terra? Risposta del Generale Villani: Nel rilevare che l’incidenza di arruolati provenienti dal centro-sud è superiore rispetto a quella del nord, occorre anche constatare che la natalità nelle regioni del centro-sud è decisamente superiore, pertanto i dati vanno valutati tenendo conto di questo aspetto. In ogni caso la provenienza geografica non può rappresentare un problema per le Forze Armate, che invece sono concentrate a selezionare, reclutare e quindi a preparare dal punto di vista sia umano che professionale nel modo migliore il proprio personale, per consentire al Paese di continuare a disporre di un dispositivo all’avanguardia, in grado di far fronte , come oggi dimostrano le Forze Armate italiane dovunque siano impegnate, con la massima professionalità alle sfide che ci vengono poste. Le Associazioni d’Arma rappresentano un naturale e necessario “trait d’union” tra le Forze Armate e la realtà civile. In passato la maggior parte dei cittadini maschi aveva servito lo Stato in uniforme prima di affacciarsi alla vita sociale, civile e produttiva. La sospensione della leva non darà più la possibilità a buona parte dei cittadini di vivere un momento comunitario, socializzante, faticoso, ma sicuramente formativo; sia del carattere, sia soprattutto della coscienza civile. In tale quadro, il ruolo delle Associazioni d’Arma sarà sempre più importante, quale collante tra Forze Armate e gli altri cittadini. Paolo Brasioli CURRICULUM Gen C.A. Domenico Villani (fonte www.difesa.it) Il Generale di Corpo d’Armata Domenico Villani è nato il 7 settembre 1948 a Campobasso. Allievo dell’Accademia Militare di Modena nel 1967 (24° Corso), ha frequentato la Scuola di Applicazione di Torino, il 107° Corso di Stato Maggiore ed il 107° Corso Superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra in Civitavecchia. Ufficiale di Fanteria (nominato Sottotenente il 1° settembre 1969), ha comandato il plotone fucilieri presso il 21° rgt. f. “Cremona” e successivamente è stato Comandante di plotone e Istruttore presso l’Accademia Militare di Modena (1973/79). Ha poi comandato la Compagnia del4°btg. f. “Guastalla” (1979/82), il 66° btg. mec.“Valtellina” (1989/90) ed il 17°rgt. f. mec. “Acqui” (1993/94). Dal 26 novembre 1999 al 5 aprile 2001 è stato Comandante della Brigata bersaglieri“Garibaldi”. Durante tale periodo ha partecipato all’Operazione Joint Guardian in qualità di Comandante della Brigata Multinazionale Ovest in Kosovo, per la quale è stato insignito della Medaglia di bronzo al Valore dell’Esercito e successivamente ha conseguito la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Ha ricoperto il primo incarico presso lo Stato Maggiore nel 1983 ed è stato poi Capo della 2^ Sezione dell’Ufficio RESTAV dello SME (1990/93), Capo Ufficio del Sottocapo di SME nel periodo 1994/1998. Dal settembre 1998 all’ottobre 1999 è stato Capo Gruppo di Lavoro “Progetto Esercito Post 2000” presso lo SME. Dal 17 maggio 2001 al 12 febbraio 2003 ha ricoperto l’incarico di Capo dell’Ufficio Generale del Capo di SM dell’Esercito e successivamente, fino al 29 novembre 2005, ha assolto l’incarico di Capo I Reparto Personale dello SM della Difesa e Presidente del Comitato Consultivo per il Servizio Volontario Femminile. Dal 06 dicembre 2005 al 30 Agosto 2007 è stato Comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa. Dal 3 settembre 2007 ricopre la carica di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Nel corso della carriera ha frequentato il corso su Organismi ONU-NATO-UEO e di scenari internazionali. Ha altresì conseguito le Lauree in Scienze Strategiche, presso l’Università di Torino (2000) e in Scieze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste (2005). Il Generale di Corpo d’Armata Villani è insignito delle seguenti decorazioni: • Croce di Cavaliere dell'Ordine Milita re d'Italia; •Medaglia di bronzo al Valore dell'Esercito; •Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; •Medaglia Mauriziana; •Croce d'Oro per anzianità di servizio (25 anni); •Medaglia di bronzo al Merito di Lungo Comando; •Medaglia Commemorativa NATO per il servizio prestato in Kosovo; •Medaglia Commemorativa per partecipazione operazioni di pace; •Gran Croce al Merito Militare con distintivo bianco dell’Esercito Spagnolo. 7 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 30° Raduno Nazionale dei Fanti d’Italia a Udine 21 -22 - 23 Maggio 2010 Dopo che nello scorso numero de “Il Fante d’Italia” sono stati scoperti gli scorci e i monumenti più suggestivi della città di Udine, in questa edizione andiamo ad esplorare la provincia di Udine, la più vasta del Friuli Venezia Giulia, che racchiude in sé una grande varietà di paesaggi, storie e tradizioni. Dalle spiagge dell’Adriatico alle vette alpine della Carnia, il visitatore scopre percorrendo le sue strade i mille volti di una terra antica e complessa. Aquileia Aquileia è il sito archeologico per eccellenza, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Passeggiare attraverso la sua suggestiva area archeologica, tra il maestoso colonnato del foro, cuore commerciale, politico e giuridico della città, e i resti del porto fluviale romano, dove convergevano le merci dal Mediterraneo, è sicuramente un tuffo nella storia ineguagliabile. Aquileia aspetta i visitatori con la Basilica di Santa Maria Assunta che conserva all’interno uno dei più straordinari complessi a mosaico esistenti al mondo. Importante per conoscere la storia della Aquileia cristiana dei primi secoli è inoltre la Cripta degli Scavi con i suoi mosaici. Cividale del Friuli Cividale del Friuli, fondata nel 53 a.C. da Cesare con il nome di Forum Iulii, custodisce testimonianze storiche di rilevante interesse tanto che si parla di una sua possibile candidatura a patrimonio dell’Unesco. La sua posizione ne ha fatto, nel corso dei secoli, un punto nevralgico di incontro tra varie cultu- 8 re, da quella romana, a quella longobarda, a quella del Patriarcato di Aquileia, dominazioni che hanno contribuito a rendere Cividale una piccola perla d’arte del Friuli Venezia Giulia. Il turista incontrerà numerose bellezze artistiche, tra cui il Duomo al cui interno ospita uno dei capolavori dell’oreficeria medievale italiana, “La Pala d’argento di Pellegrino II” che troneggia sull’altare maggiore. Sulla stessa Piazza si affaccia anche il Palazzo dei Provveditori, che ospita il Museo Archeologico Nazionale. A Cividale uno dei luoghi più suggestivi è l’Oratorio di Santa Maria in Valle, meglio conosciuto come Tempietto Longobardo, celebre per le decorazioni a stucco dell’VIII secolo e per la sua posizione da cui si può godere di una vista mozzafiato sul fiume Natisone. Poco distante, il simbolo della cittadina: il famoso Ponte del Diavolo. La leggenda vuole che questo ponte sia stato costruito in una sola notte proprio dal diavolo che, in cambio, avrebbe preteso dalla città l’anima del primo cividalese che lo avesse attraversato. I furbi cittadini avrebbero spinto sul ponte un gatto e quindi, al diavolo beffato, non rimase che fuggire. Imperdibile, inoltre, l’Ipogeo Celtico, che fu probabilmente carcere romano: si tratta di un interessante complesso di grotte artificiali e ambienti sotterranei. Palmanova Palmanova è una città fortezza progettata per difendere i confini regionali dalla minaccia dei Turchi tanto che è davvero unica nel suo genere: la sua pianta, infatti, è a forma di stella perfettamente simmetrica con nove punte e una piazza centrale dalla quale partono sei strade radiali. Il centro storico si raggiunge attraverso tre Porte Monumentali denominate Aquileia, Udine e Cividale e, da qualunque direzione si arrivi, il punto di sbocco è la Piazza Grande, l’antica piazza d’armi. La sua forma corrisponde a un esagono perfetto, in cui si affacciano eleganti e importanti palazzi. Tra questi il Duomo, che ospita opere di particolare pregio, fra cui una piccola Madonna lignea attribuita a Domenico da Tolmezzo e il Civico Museo Storico, che conserva armi, cimeli e documenti illustranti la storia della città dalla nascita alla Seconda Guerra Mondiale. Tarcento Circondata da verdi colline, Tarcento si erge ai piedi delle Prealpi Giulie. Di interesse per il visitatore sono le sue eleganti dimore situate lungo il fiume Torre, per lo più ristrutturate dopo i danni del terremoto del 1976: Palazzo Frangipane (XVI sec.), Villa Moretti, bell’esempio di architettura del XX secolo e sede di esposizioni, Villa Pontoni detta “Palazàt” (XVI secolo) e Villa Valentinis nella frazione di Collalto (XVIII secolo). Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Gemona Gemona, tristemente famosa per il violento terremoto che la colpì nel 1976, è oggi il simbolo della forza e del carattere della popolazione del Friuli Venezia Giulia che, senza lasciarsi scoraggiare, le ha restituito il suo fascino originale. Una bellezza sottolineata dalla maestosità dell’architettura medievale, che si apprezza percorrendo le suggestive vie del centro storico e visitando il Duomo, imponente edificio romanico-gotico. Scoprire Udine by bike Un modo diverso per scoprire la città di Udine è pedalare tra i suoi antichi palazzi grazie al programma “Udine by bike” dell’Agenzia TurismoFVG. Il visitatore si immergerà in un suggestivo percorso tra architetture di stampo veneziano e i capolavori di Giambattista Tiepolo e respirerà l’atmosfera speciale delle pittoresche piazze della città ascoltando la storia e le curiosità dei luoghi grazie a delle audio guide che gli permetteranno di non perdere le informazioni più rilevanti ma con tutta la libertà di muoversi secondo il proprio ritmo. Ultima tappa del percorso è il castello da cui si domina tutta la città e si abbraccia con lo sguardo un’incantevole corona di colli e montagne. Il costo delle audio guide è di quattro euro (gratis con la FVG Card) mentre le biciclette potranno essere noleggiate gratuitamente nell’infopoint TurismoFVG collocato nella centralissima Piazza 1° Maggio. Scenari della Grande Guerra Le battaglie cruenti della Grande Guerra hanno marchiato a fuoco il territorio del Friuli Venezia Giulia, che nel corso del conflitto ha rappresentato non solo una linea di confine, ma anche uno spartiacque tra la vittoria e la sconfitta italiana. Dalla Carnia all’Isontino, dalle valli del Natisone al Carso triestino, il Friuli Venezia Giulia si presenta come un ampio museo a cielo aperto degli eventi bellici. Centinaia di migliaia di soldati, infatti, combatterono e morirono su queste terre: numerosi e significativi monumenti, tra cui ossari e cimiteri austro-ungarici, sono stati eretti in loro memoria. Quello di Redipuglia, ad esempio, è il più grande Sacrario della Prima Guerra Mondiale in Europa che raccoglie centomila caduti. Dall’imponente scalinata realizzata con pietra bianca del Carso, si può ripercorrere uno storico viaggio fra trincee e memorie. Sulla sommità del Sacrario è collocato un osservatorio per identificare i luoghi di tante battaglie della Grande Guerra. Sul colle di Sant’Elia, poi, c’è il “Parco della Rimembranza”, viale a gradoni con ai lati cimeli ed epigrafi del cimitero dei trentamila Invitti, che un tempo occupava questa zona. Redipuglia è il luogo di partenza per percorrere i camminamenti del Carso, luoghi che ispirarono le poesie di Giuseppe Ungaretti: a San Michele e San Martino del Carso il vento restituisce ancora l’eco dei discorsi tra soldati. Le montagne della regione, inoltre, custodiscono trincee, camminamenti, torrette di osservazione, gallerie e fortini. Un tratto della seconda e terza linea difensiva dell’esercito italiano correva poi lungo le Valli del Natisone, luoghi tragicamente segnati dai combattimenti del primo conflitto mondiale: il visitatore potrà camminare sugli stessi sentieri percorsi dal generale tedesco Rommel che, sul Monte Matajur, ottenne le sue prime vittorie. 9 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 La sciarpa azzurra Parlando della “sciarpa azzurra” che è, come noto, il simbolo particolare degli Ufficiali delle Forze Armate Italiane, annotiamo che l’origine di tale particolare insegna distintiva risale nientemeno al XIV secolo e precisamente al 21 giugno 1366 quando Amedeo VI il Conte Verde salpava da Venezia per la Terra Santa, al comando di una spedizione forte di circa duemila uomini, con una flotta composta da due grandi galere veneziane e numerose altre navi minori noleggiate a Genova ed a Marsiglia. Sull’albero di maestra della sua nave ammiraglia, per l’occasione egli aveva voluto che, accanto allo stendardo dei Savoja, di rosso alla croce d’argento, garrisse anche un’altra insegna, di zendalo azzurro, con caricata in cuore l’immagine di Maria SS.ma e l’intero drappo se- minato di stelle d’oro, proprio per onorare la madre di Dio. Il Cibrario nella sua monumentale Storia della Monarchia di Savoia così descrive la galera ammiraglia di Amedeo VI il Conte Verde: “La galera capitana su cui veleggiava il Conte Verde era, secondo la magnificenza di quell’età, leggiadramente dipinta e colla poppa coperta di foglie d’oro e d’argento. Sventolavano su quella nave molte bandiere, fra le quali primeggiava quella di devozione, di zendale azzurro coll’immagine di Nostra Signora, in un campo seminato di stelle. E quel color di cielo consacrato a Maria è, per quanto a me pare, l’origine del nostro colore nazionale. Gli altri stendardi erano quelli dei Savoia vermigli, colla croce d’argento; dei nodi d’argento in campo verde, special divisa di Amedeo VI; e quello dell’Ordine del Collare che, poco prima istituito, ebbe una stupenda occasione di segnalare il valore dè suoi cavalieri in lontane contrade e di renderne, da due opposte e famose riviere, spettatrici l’Asia e l’Europa. Amedeo levò l’ancora il 20 e il 21 giugno 1366 da Venezia”. Parimenti e sempre per onorare la nostra Madre celeste, alcuni Cavalieri della spedizione sabauda cinsero, in tale occasione e per la prima volta, delle sciarpe azzurre. L’uso delle sciarpe azzurre, da tale data, si diffuse tra gli Ufficiali dell’Esercito Savoiardo tanto che tale smalto assurse poi a simbolo araldico dinastico, al posto degli smalti di rosso e d’argento dello scudetto di Savoja antica. Il 10 gennaio 1572, Emanuele Filiberto di Savoja, detto Testa di ferro, rese obbligatoria per tutti i suoi Ufficiali l’uso della sciarpa azzurra, che da secolare tradizione era stato già adottato, per iniziativa personale di parecchi Ufficiali: “intendendo noi che i nostri soldati portino sciarpe e bende del nostro colore, cioè azzurro, ossia celeste et non di altro a piacer loro, come siamo informati essi fanno”. Il di Gerbaix de Sonnaz, nel suo volume: Bandiere, stendardi e vessilli di casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d’Italia precisa che: “lo stendardo di zendale azzurro dal 1366 fu l’origine, come accenna il Cibrario, del colore azzurro nelle divise di casa Savoia, e tuttora dà il colore alla fascia di servizio degli Ufficiali di terra e di mare”. La fascia azzurra che tuttora portano gli Ufficiali di terra, di mare e di cielo ha quindi un’origine antichissima, quale forse nessun’altra insegna può vantare, legata alla speciale devozione a Maria, all’Aiuto dei cristiani; l’azzurro, infatti, per la scienza araldica, è simbolo di giustizia, di lealtà, di purezza, di gentilezza ma, soprattutto, è lo smalto tipico mariano. Infine ricordiamo che gli “Azzurri” della nostra Nazionale di calcio e di altre discipline sportive derivano, invece, dalla prima Olimpiade dell’era moderna, che si è svolta in Atene nel 1896, quando sorse il problema del colore da adottare per le divise delle nostre rappresentanze sportive che partecipavano al primo consesso sportivo internazionale. Vennero chiesti lumi al re d’Italia Umberto I di Savoja che assegnò subito alle nostre squadre sportive nazionali il colore azzurro, colore sabaudo e mariano, per eccellenza, dal 1366. Giorgio Aldrighetti I valori civili e patriotici vivono ancora I valori civili e patriottici vivono ancora; Istituzioni e cittadini uniti da “Tricolore 2009”; il Vescovo benedice il nuovo monumento ai Caduti a Motta S.Lucia ( CZ ) – Nel quattordicesimo anniversario della costituzione della Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale del Fante di Falerna Marina ( CZ ), in concomitanza con la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, con l’indispensabile sostegno del comandante del Cme “Calabria”, generale di brigata Pasquale Martinello, nonché del Comandante del 10 2° Reggimento “Sirio” dell’Aves, Colonnello Claudio Luperto, il sodalizio d’Arma di Fanteria e l’amministrazione municipale di Motta Santa Lucia nel centro della valle del Savuto hanno dato vita alla manifestazione “Tricolore 2009”. Oltre alla glorificazione dei Caduti, alla sensibilizzazione dei cittadini all’amore e alla fedeltà alla Patria, al rafforzamento dei vincoli di solidarietà tra i civili e i militari (“rafforzamento più che opportuno -sostiene l’Anf falernese- dopo la sospensione del servizio di leva, che ha condotto verso la costituzione d’un Esercito di professionisti, di volontari”), l’iniziativa ha inteso anche avvicinare i giovani, almeno per qualche ora, a quegli “ideali civili e patriottici -spiega il sodalizio d’Arma- che l’edonismo e il consumismo dei nostri tempi certo non alimentano a ogni piè sospinto”. Presenti anche una rappresentanza del “Sirio” al comando del Maresciallo Antonio Astorino (coadiuvato dal Sergente Maggiore Francesco Piscioneri), agenti in servizio e in congedo della Polizia di Stato, veterani della Sacra Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Fanteria iscritti all’Anf provinciale e tanti alunni delle locali scuole. La manifestazione, che s’è svolta nella centrale piazza Castello, è iniziata con la celebrazione d’una solenne funzione religiosa in onore dei Caduti nei vari conflitti, celebrata dal Vescovo di Lamezia Terme, Mons. Luigi Antonio Cantafora, assistito dai sacerdoti don Antonio Stranges e don Sergio Gigliotti. Nel corso dell’omelia, rivolgendosi in particolare ai giovani, cittadini di domani, nel sottolineare il significato della ricorrenza, il presule ha rimarcato l’importanza della memoria (“un buon cristiano non dimentica”), su cui una società civile deve radicare il futuro. Ha insistito sull’opportunità d’educare i giovani al “bene comune”, da conseguire con onestà, lealtà e legalità. “E’ bene comune anche la Patria -ha detto-, alla quale hanno donato se stessi quanti si sono immolati sui vari fronti”. Una Patria che dev’essere unita, nella quale non si distinguano un Nord e un Sud. La patronessa Violetta Salfo ha poi letto la “Preghiera del Fante”. Dopo la funzione religiosa, sulle note del “Piave” un corteo con le autorità s’è mosso verso il ristrutturato monumento ai Caduti per la deposizione di una corona d’alloro. Il manufatto (completato dall’amministrazione in tempi record per l’appuntamento civile e patriottico) è stato benedetto dal Vescovo. Successivamente, davanti a un pubblico numeroso e attento, un trombettiere ha suonato in modo toccante “Il silenzio” e i rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dal Sindaco, Amedeo Colacino, hanno reso doveroso omaggio ai Caduti. Quindi, mentre veniva intonato l’Inno Nazionale, è stata scoperta la lapide coi nomi dei mottesi che si sono sacrificati nelle guerre mondiali del secolo scorso. E’ stato un alunno del locale istituto comprensivo a leggerli. E’ seguito l’intervento del primo cittadino il quale ha voluto fortemente che “Tricolore 2009” si tenesse in concomitanza con la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità nazionale e che per l’occasione fosse ultimata la ristrutturazione del monumento. Dopo aver ringraziato tutti i presenti, il Sindaco ha esortato ad elevare un pensiero riverente “a quanti sono Caduti e cadono per la difesa delle Istituzioni democratiche in Italia e nel mondo. Cari ragazzi -ha rimarcato, rivolgendosi alle giovani generazioni- la cultura del ricordo, del rispetto, dell’apprezzamento dei nostri militari deve sempre rimanere alta, sempre più profonda e intensa. Mi auguro che i nostri figli e i figli dei nostri figli abbiano nel futuro, così come noi dobbiamo esserne convinti nel presente, la consapevolezza che i nostri morti, i tanti giovani che si sono immolati per la Patria, ci abbiano insegnato che la guerra non è mai il giusto strumento per dirimere qualsiasi controversia, ma la risultante di miseri interessi che distruggono l’umanità. La guerra genera sempre odio e le sue atrocità lasciano segni indelebili, mai rimarginabili”. Come non succedeva da anni, moltissimi cittadini hanno voluto assistere all’iniziativa civile e patriottica, dimostrando che in loro sono ancora vivi quei valori civili che la temperie sociale dei nostri giorni frequentemente fa sembrare smarriti definitivamente e che, invece, riemergono con forza, quando genuinamente si fanno vibrare le corde del cuore delle persone. Giovambattista Romano “ un momento della manifestazione civile e patriottica “Tricolore 2009” tenuta a Motta Santa Lucia (CZ).” Al Capitano Niccolai Eugenio M.O.V.M. Inaugurazione Monumento al Cap. Niccolai Eugenio M.O.V.M. 151 Regg. Brigata di Fanteria “Sassari”- Case Melaghetto (Gallio) Atopiano di Asiago. Domenica 13 settembre è stato inaugurato il Monumento dedicato al Cap. Eugenio Niccolai M.O.V.M. a Case Melaghetto (Gallio) sull’Altopiano di Asiago. Il Cap. Nicolai, cadde nella battaglia dei “Tre monti” il 28 gennaio 1918. L’Associazione “Filippo Corridoni” con il suo Presidente Pietro Molini, il Comune di Corridonia (MC), il Comune di Gallio (VI) , L’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, il Comitato dei Comuni della Sardegna, L’Associazione Nazionale del Fante Sezione “Altopiano 7 Comuni” , Il Museo Storico della Brigata “Sassari” con il Luogotenente Antonio Pinna, sono stati gli artefici dell’iniziativa. Presenti all’incontro molte Associazioni d’Arma con i vessilli, gagliardetti e Bandiere delle varie sezioni del Fante della Provincia di Vicenza con il Labaro della Federazione decorato e molti Fanti al seguito. 11 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Verona rendeva gli Onori. Dopo la Benedizione e la Deposizione della Corona sono seguite le allocuzioni e in conclusione l’Inno della Brigata “Sassari” “Dimonios”. Il Comandante della Brigata Mecc. “Sassari” Gen. Alessandro Veltri, non potendo partecipare all’incontro, ha inviato un messaggio di saluto ai presenti. La Brigata “Sassari” sarà impegnata in una operazione fuori area in Afghanistan il prossimo ottobre. Nella stessa mattinata è stata posta una Corona d’alloro in Onore ai Caduti al Sacrario Militare di Asiago. La sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni” si è impegnata per la custodia e la sorveglianza dell’importante sito. Iniziata la Cerimonia con L’Inno Nazionale è stato poi scoperto il Monumento dal Sindaco di Gallio Ing. Pino Rossi, dal Sindaco di Corridonia Dott.ssa Nelia Calvigioni dal Gen. di Divisione Enrico Pino (Comandante militare della Regione Veneto) e dal rappresentante della Provincia di Macerata. Una Guardia d’Onore composta dall’ 85° Rgt. Fanteria di Ricordando l’Ambasciatore Giacomo Gorrini Cerimonia particolarmente significativa al Museo Storico dei Fanti “Giuseppe Beccari” di Voghera , nella mattinata di sabato 7 novembre u.s. per la consegna alla Città di Voghera , che ospita le spoglie dell’Ambasciatore Giacomo Gorrini , da parte della Amministrazione Provinciale di Pavia nella persona del suo Presidente Prof. Vittorio Poma, della massima Onorificenza Provinciale Don Robecchi-Brichetti, primo Presidente della Provincia, consistente nella Medaglia d’Oro con Diploma. Oltre al Presidente del Consiglio Provinciale Cav. Luigino Bassanese ed il Sindaco di Voghera, Dott, Aurelio Torriani hanno fatto da cornice le Massime Autorità cittadine e gli Alunni della Scuola Media “Pascoli”. Ospiti d’eccezione il Console Onorario d’Armenia Dr. Kuciukian ed il Coro Armeno di Milano che assieme agli alunni della Scuola hanno eseguito i relativi Inni Nazionali. L’ Ambasciatore Giacomo Gorrini nacque a Molino dei Torti (AL) nel 1859 , trasferito nei primi anni di vita a Voghera ove compi’ gli studi classici. Fu console e Ambasciatore a TREBISONDA in Turchia dal 1911 al 1915 e testimone oculare dei massacri e Olivo messo a dimora nell’aniversario dei 150 anni dalla nascita dell’Ambasciatore Giacomo Gorrini “Giusto per gli Armeni” Voghera 07-11-2009. deportazioni del popolo armeno , diventando partecipe del genocidio dei quel Popolo; salvo’ molti bambini e donne , ma l’entrata in guerra dell’Italia contro la Turchia lo costrinse ad una fuga precipitosa verso Roma, ove al suo rientro rilascio’ un’intervista al quotidiano romano IL Messaggero descrivendo le persecuzioni contro questa popolazione e continuando in seguito a denunciare la persecuzione in atto. E’ inoltre considerato il fondatore dell’Archivio storico nazionale ed è tra i “GIUSTI” di Armenia. Personaggio molto noto in Armenia ,solo da pochi anni è stato riconosciuto tra i Cittadini Illustri della Città. In ricordo della sua attivita’ umanitaria e’ stato messo a dimora un olivo nel giardino antistante il Museo Storico e al Comitato Vogherese Estimatori e’ stata consegnata una targa per l’attivita’ svolta negli ultimi anni. Giorgio Andreoni Inaugurato a Ceggia il Monumento al Fante e a tutte le vittime di guerra Nel periodo comprendente gli ultimi mesi del 1917 e il successivo anno 1918 si combatterono soprattutto lungo il fiume Piave e nei territori a esso vicini le ultime, cruente, sanguinose battaglie 12 della Prima Guerra Mondiale che permisero all’Esercito Italiano, grazie all’eroismo e alla generosità dei suoi soldati e in particolar modo dei suoi Fanti, di fermare e sconfiggere definitivamente le truppe austro-ungariche. Anche queste nostre zone o meglio zone a noi vicine videro cadere in quei giorni migliaia e migliaia di militari dell’una e dell’altra parte. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Fu proprio in quel periodo che nel Cimitero di Ceggia furono sepolte ben 453 salme di soldati austro-ungarici. Di queste 267 furono riesumate nel 1921 e sepolte in un terreno confinante con il Cimitero civile: quest’area, recintata con un filo spinato, era chiamata “Cimitero Militare”. Dieci anni dopo però, nel 1931, nel nostro Cimitero Civile non c’era più spazio sufficiente per le salme della popolazione Ciliense. Furono perciò così riesumate, nell’agosto dello stesso anno, le salme dei soldati austro-ungarici, sia quelle ancora sepolte nel Cimitero Civile sia quelle del Cimitero Militare e trasferite a Ca’ Gamba. In quella località, frazione di Iesolo, dopo la guerra era stato realizzato un cimitero militare dove erano sepolti i soldati italiani morti nel conflitto. Poco prima del trasferimento delle salme austro-ungariche i corpi dei militari italiani erano però stati riesumati e trasportati nel Tempio Votivo del Lido di Venezia. Nel Cimitero Militare di Ca’ Gamba era quindi rimasto lo spazio adatto ad accogliere le salme dei militari austro-ungarici. Nella relazione fatta e inviata al Comune di Ceggia dal Comandante del Distaccamento Michele Maielli, che aveva guidato le operazioni di traslazione, si legge tra l’altro: “… Nel Cimitero Civile di Ceggia non rimangono così inumate salme militari all’infuori di quella del cecoslovacco Jan Stejskal, qui trasportata in un campo civile e il cui loculo fu acquistato a spese della famiglia dell’estinto …”. Questa, in modo semplice, la storia di quello che fu il Cimitero Militare austro-ungarico del nostro paese ed è l’area in cui noi Fanti abbiamo voluto erigere il nostro monumento, il “monumento al Fante d’Italia e a tutte le vittime di guerra”: un sogno inseguito per tanti anni e che ora, a novant’anni dalla conclusione della Prima Grande Guerra si realizza. È un’opera del nostro compaesano Carlo Giacomel, artista già Inaugurazione e benedizione del Monumento. affermato ed autore, tra l’altro, di diversi altri monumenti a cui va tutta la nostra gratitudine. Il messaggio che l’artista affida a questa sua opera è nella sua semplicità di grande profondità ed attualità oltre ad essere di facile ed immediata comprensione. Questa sua creazione è composta principalmente da un Fante e da una Croce realizzati in acciaio inossidabile come inossidabili devono essere il ricordo, la memoria dei Caduti di tutte le guerre. Il Fante che sembra gridare “non dimenticateci!” non impugna il suo fucile in un gesto offensivo, violento ma, quasi a mano aperta, sembra volerlo posare in segno di pace. È un soldato vittima della guerra con ai piedi due elmetti, uno italiano l’altro austro-ungarico, perché di fronte alla morte non esiste differenza di nazionalità, di colore, di religione… C’è poi una Croce formata da tante targhette come quelle con il numero di matricola stampato in dotazione ai soldati ed in cui invece ci sono scritti i nomi dei soldati austro-ungarici i cui corpi hanno trovato qui la prima sepoltura. Un monumento che deve farci ricordare ogni giorno quanti, con coraggio e altruismo, hanno sofferto, hanno lottato, hanno donato la vita per difendere la Pa- tria, per regalarci quella libertà che oggi godiamo; un monumento che deve essere anche un monito, un insegnamento soprattutto per quelle generazioni che fortunatamente non hanno vissuto la tragica esperienza della guerra, affinché non commettano quegli errori che sono stati la base di ogni conflitto. Deve essere questo, nel nostro intento, un monumento che suscita in ognuno di noi, in ogni cittadino un sentimento di estrema riconoscenza verso le nostre vittime ma al tempo stesso deve farci volgere un rispettoso e deferente pensiero anche verso le vittime di chi in certi momenti della storia ci è stato nemico. Ed è appunto con questo sentimento che i Fanti di Ceggia hanno deposto durante la bella e toccante cerimonia di inaugurazione un mazzo di fiori e reso gli onori alla tomba di Jan Stejskal, l’ufficiale austro-ungarico che riposa nel nostro cimitero lontano dalla sua terra e dai suoi cari. Una tomba che in questo giorno hanno voluto rendere più bella, quasi fosse quella di un loro commilitone, arricchendola con la targa in ceramica che traduce la dedica in essa espressa in lingua cecoslovacca. Pietro Naressi 13 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 75°di costituzione della Sezione di Voghera Il 15 Novembre 2009 nel rinnovato Salone d’Onore del Museo Storico “Giuseppe Beccari” di Voghera è stato solennemente ricordato il Patrono della Fanteria . Alla cerimonia erano presenti oltre alla sezioni cittadine , molte Sezioni di Fanti della Lombardia e del Piemonte; per la Presidenza il nuovo Segretario Nazionale Ten. Giuseppe Cerri ed il Vice Segretario Nazionale Ten. Giovanni Mattei. S.E. il Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa, unitamente alle Massime Autorità cittadine e a numerosi Sindaci d’Oltrepò, ha solennizzato la Cerimonia articolata in tre importanti momenti: Il primo: la solenne benedizione del Labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro , custode delle otto Medaglie d’Oro al Valor Militare cittadine di cui ben quattro assegnate a Ufficiali di Fanteria. Alfieri d’Onore gli Allievi della Scuola Militare Teulie’ di Milano che da tempo sono, e rimangono per la nostra Citta, Ospiti graditi. Alla presenza del Gonfalone Provinciale, del Gonfalone Vogherese e di altri ancora , il Labaro, scortato dal Vice Presidente Nazionale del Nastro Azzurro, Gen. Cassano e dalla Madrina Signora Gabriella Lanzuolo, figlia della Medaglia d’Oro al V.M. Col. di Cavalleria Luigi Lanzuo- Gonfaloni e autorità. lo Comandante del 13° Cavalleggeri del Monferrato,è stato solennemente benedetto e successivamente ha preso posto a lato dell’Altare scortato da due Carabinieri della Compagnia di Voghera. A seguire la importante consegna della Bandiera comunale al Sindaco di Cigognola, cui farà seguito il nuovo Gonfalone che sarà offerto in collaborazione con i Fanti, il Nastro Azzurro ed i Combattenti ed il Comune e che sarà dedicato ai Caduti del Comune, come deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale. Il secondo: ricorrendo il 30° della scomparsa di Mons. Carlo Angeleri , - Vescovo e Fante, come usava definirsi “ Cappellano della Sezione”, è stata altresì benedetta una targa che sarà collocata nella cappella di famiglia a Silvano Pietra a sostitu- zione dello Stemma che con atto vandalico è stato rubato. Il terzo; commemorazione del Santo Patrono a cura di Mons. Vescovo cui hanno fatto seguito i discorsi ufficiali. Al termine sono state consegnati diploma di Socio Benemerito alla Scuola Primaria “E. De Amicis” i cui alunni hanno eseguito canti liturgici e inni patriottici, ai Sindaci dei Comuni di Voghera, di Cigognola, di Pietra de Giorgi e di Silvano Pietra e targhe al decano della Sezione Col. Francesco Cavallo, reduce di El Alamein, al Segretario Sezionale Cav. Pasquale Sorce, al Tesoriere Rag. Rino Mietta, Presidente del Collegio Centrale dei Sindaci, al Socio Luigino Alpago . Alla nostra Patronessa Cav. Giuseppina Bellinzona Beccari , direttore del Museo, il Presidente ha donato il nuovo crest associativo a ricordo del marito Comm. Giuseppe Beccari. Per concludere il Sindaco di Voghera ha consegnato la Croce di Cavaliere OMRI al Fante Domenico Burrone e l’onorificenza di Commendatore al Fante Giorgio Andreoni , Presidente della Sezione. Un ottimo pranzo ha concluso la manifestazione. Giorgio Andeoni Cimitero Militare di Cappelletta di Noale IV° Incontro di San Martino della Federazione Provinciale di Venezia Il 14 novembre 2009, l’AssoArma di Noale, e la Federazione Provinciale del Fante di Venezia, hanno lavorato perché un luogo di Pace, l’ex Cimitero Militare della Grande Guerra 1915-1918, dove hanno riposato 289 Soldati d’Italia, diventi un percorso della memoria per i nostri figli, per i nostri nipoti, per le generazioni future, dei 289 Soldati 175 erano dell’Arma di Fanteria. Il sig. Bonaventura, della Pro Loco di Noale, aveva ispirato questa impresa essendo un ricercatore storico, Lui ha voluto la scritta “Luogo della Memoria 1915-1918”. 14 E’ un stupendo lavoro, si desidera ringraziare una signora che è stata l’anima spirituale di questa impresa, come tutte le imprese ci vuoleva una donna che ci guidava, come nelle saghe medievali, e questa donna l’abbiamo trovata qui a Cappelletta, la Sig.ra Maria Marcon, classe 1921. Quando descriveva la sua gioventù e parlava spesso di questo luogo. Una sofferenza si leggeva nei suoi occhi e nelle sue parole, perché questo luogo è stato lasciato per molto tempo abbandonato, all’incuria della clessidra della vita e degli uomini, i quali hanno asportato ogni cosa utile e la natura ha preso il sopravvento con la crescita rigogliosa delle piante che qui trovavano terreno fertile. Questa sua sofferenza l’abbiamo conosciuta all’inizio di quest’anno e noi, dopo aver visto questo luogo, aver passeggiato, in questo recinto, aver respirato lo spirito e l’anima del luogo, abbiamo deciso che questo lavoro doveva essere fatto, avevamo il dovere morale e civile di mandare un messaggio al futuro d’Italia. Nella mattinata del 14 novembre ai nostri studenti della Città di Noale, abbiamo spiegato cosa era un Ospedale da Campo ed il Il Fante d’Italia N. 4- 2009 suo vicino Cimitero Militare. Loro sono stati attenti ed hanno recepito bene che quello che abbiamo restituito alla Comunità di NOALE, diventi un luogo di incontro per i prossimi anni. Parafrasando una lirica di un Fante, un famoso Poeta Ungaretti, Fante del Reggimento Pisa, che scrisse camminando nel 1916, per il paese distrutto di San Martino del Carso, egli scrisse: “Di queste case non è rimasto, che qualche brandello di muro” del Cimitero militare non erano rimaste che le mura perimetrali, coperte di edera e muschio, un campo pieno di alberi che sono cresciuti disordinatamente ed il Monumento al centro, ridotto molto male; “Di tanti che mi corrispondevano, non è rimasto neppure tanto”. Dei nostri 289 soldati d’Italia che qui hanno riposato, dopo aver offerto la vita per arrestare il nemico sul Grappa, sul Tomba, sul Montello e sul Piave, non è rimasto che i loro “Sacri resti”, che riposano nei Sacrari del Montello e di Fagarè. “Ma nel mio cuore nessuna croce manca” nel nostro ricordo e con l’aiuto di un Registro, quello originale, dove erano scritti tutti i nomi dei 289 soldati d’Italia, la loro matricola, il loro Reggimento, la loro Arma di appartenenza, da dove provenivano e le loro date di nascita e della loro morte. Abbiamo restituito alla devozione dei visitatori questo luogo, ma la nostra Italia, saprà accettare questo lavoro, l’Onor Caduti, non voleva che noi lavorassimo per restituire questo luogo alla Storia ed è per questo che il “mio cuore il paese più straziato” Ma il nostro pensiero va ad una scritta che un Fante da mar, sotto un Orologio solare dell’ora di Etna, pose a Cà Gamba Cavazuccherina, (Jesolo) e noi rispondiamo con le sue parole. “O passeggero, che qui leggi l’Ore, vai a dire a Roma che noi Soldati d’Italia, siamo qui morti per la salvezza della Patria”. Questo luogo della memoria, porta i segni di una guerra lontana, un luogo che ci racconta le avventure, la vita e la morte di quei soldati che ci hanno preceduto nella Storia. Dalla conoscenza di questo luogo deve rinascere nelle generazioni future la consapevolezza che ogni guerra sia inutile. L’Associazione Nazionale del Fante, Federazione Provinciale di Venezia il lavoro lo ha compiuto, l’abbiamo consegnato alla Storia. Leonardo Sautariello Novale - Il lungo corteo di Labari e Fanti. Commemorazione Lupi di Toscana a Bergamo Le Autorità Civili, Militari e Religiose di Bergamo e Provincia, con le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma sono convenute sabato 14 novembre alla colonna-monumento che sorge nella piazza antistante la ex Caserma Montelungo di Bergamo alla cerimonia in onore dei “Lupi di Toscana”. Alla manifestazione, organizzata dalla Federazione Provinciale della Associazione Nazionale del Fante di Bergamo hanno partecipato numerose Sezioni della Provincia con un folto gruppo di Fanti, Patrones- se, di Cittadini e di Studenti delle scuole Galgario e Donadoni. Tra le Autorità presenti l’Assessore Mario Gandolfi della Provincia di Bergamo, il presidente del Consiglio Provinciale Roberto Magri, il Presidente del Consiglio Comunale Guglielmo Redondi, il presidente dell’Assoarma Gen. Giorgio Taviani, i Consiglieri Regionali Pietro Macconi e Carlo Saffioti, il Conte Grumelli Pedrocca. Il Presidente Nazionale M° d. Lav. Antonio Beretta, ha ricordato gli atti di valore e di eroismo compiuti dai Fanti del 77° e 78° Rgt. F.Tr.. e il sacrificio di tanti “Lupi di Toscana” Caduti in combattimento per l’unità e la libertà dell’Italia, durante le aspre battaglie che si sono susseguite nei teatri di guerra della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Ha poi rivolto un memore pensiero ai Caduti di tutte le guerre ricordando i nostri militari che oggi sono impegnati nelle missioni di pace in vari Paesi. E’ stata impartita da Don Giulio Marchesini la benedizione del nuovo Medagliere della Federazione 15 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Provinciale dei Fanti. Momento toccante ed emotivo della cerimonia è stata la lettura da parte di una studentessa della rievocazione della conquista del Monte Melino, scritta dal Capitano Ottorino Bonini, che illustra l’eroica impresa nel corso della quale i Fanti della Brigata Toscana furono chiamati “Lupi”. Un’altra studentessa ha letto una poesia dal fronte di Vincenzo Morali, morto nel 1916 sul Monte San Michele. Al termine gli intervenuti hanno raggiunto in corteo la vicina Chiesa di San Bernardino in via Pignolo dove Don Giulio Marchesini, della Parrocchia di S. Alessandro della Croce, ha celebrato una funzione in memoria e suffragio dei fratelli Enrico e Vincenzo Morali che in Bergamo- Gonfaloni, Labari, Autorità e cittadinanza presenti alla Cerimonia. vita hanno dimostrato uno speciale attaccamento alla propria terra onorandola in modo insigne. La fun- zione è stata dedicata anche al ricordo dei caduti di tutte le guerre. Morali Cesare Battaglia del Col Basson Dal 24 al 25 agosto 1915 “I reticolati si aprono con i denti e con i Petti”, così rispose il Generale Oro che comandava il 34° Gruppo del quale faceva parte anche la Brigata Treviso (Reggimenti 115° e 116°), al Colonnello Rivieri che evidenziava la scarsa organizzazione di quell’attacco al Col Basson, e l’assolutamente inefficace copertura dell’Artiglieria Italiana alle truppe attaccanti. Non ci fu niente da fare, così era 16 stato deciso e così si fece. Proprio in quest’episodio dolorosissimo per le nostre armi, si evidenziava la tremenda impreparazione dell’Esercito e dei suoi comandanti alla guerra moderna, fermi com’erano ai concetti ed agli schemi rigidi delle guerre ottocentesche. Se tutto questo non bastasse a rendere l’idea di quanto profonda fosse la nostra impreparazione, basti dire che la Brigata Treviso arriva sull’Altopiano delle Vezzene solo qualche giorno prima della battaglia, ed è subito impegnata nella lotta, senza l’indispensabile conoscenza del terreno, senza che fossero eseguite ricognizioni aeree sulla disposizione difensiva degli austroungarici, senza conoscere nemmeno l’entità delle forze che si avevano di fronte. Ancor più inspiegabile è sapere che il grosso dell’attacco, quando cioè sono i Battaglioni del 115° Reggimento ad attaccare, la manovra viene accompagnata del suono della tromba, e dalla Marcia Reale suonata dalla fanfara reggimentale, nascosta nel vicino bosco. Se non ci fossero i 1096 caduti di quell’infausta notte, tragicamente grottesca nel suo insieme, massacrati a causa della stupidità di quei comandanti, si stenterebbe a credere che cose di questo genere potessero accadere, tanto che alcuni storici fra i più accreditati, definiscono questa battaglia iniziata alle ore 23:00 del 24 agosto 1915, con la luna piena, una battaglia di tipo risorgimentale o, peggio ancora, napoleonico. Lanciato l’attacco dopo l’apertura di qualche varco nei reticolati della difesa austroungarica, tutto il Reggimento fu coinvolto, in momenti diversi, nell’epica ed impari lotta. Avanzavano allo scoperto, in disordine, ammassati negli stretti varchi dei reticolati, con grandissima confusione, facile bersaglio delle Il Fante d’Italia N. 4- 2009 mitragliatrici avversarie. Agguerritissime le truppe Imperiali, protette nei loro campi fortificati con tre ordini di trincee, con decine di mitragliatrici e appoggiati dai cannoni e dai riflettori dei forti ancora molto efficienti di Luserna, Verle e Costalta. Fu un massacro. Caddero 1043 soldati e 48 ufficiali, fra loro il Colonnello Marchetti. Anche il Col. Rivieri comandante del Reggimento fu gravemente ferito. All’alba del 25 agosto, i nostri Fanti che nonostante le elevatissime perdite subite erano penetrati nelle trincee avversarie del primo anello difensivo; non riuscendo più ad avanzare a causa della validissima reazione dei soldati dell’Esercito Imperiale, vista l’ecatombe di vite che continuavano ad essere mietute, ricevettero l’ordine di ri- piegare, anche perché si stava delineando il contrattacco austroungarico che dalla posizione critica nella quale si trovavano, certamente non avrebbero potuto reggere. L’incessante fuoco di sbarramento al quale erano sottoposti gli italiani, apriva sempre nuovi vuoti nelle fila dei superstiti Fanti della Brigata Treviso i quali, nonostante la terribile notte vissuta, riuscirono non senza perdite né senza fatica a riportare nelle nostre linee la Bandiera di guerra del Reggimento, salvandone così l’onore. Gli austriaci che nel frattempo avevano ricevuto rinforzi, scendevano dal colle per riprendere le posizioni perdute e per catturare i soldati italiani che non erano riusciti a rientrare. Ebbero così fine le battaglie di vecchio stampo, anche i nostri comandi si resero conto che le strategie e le tattiche di conduzione di una guerra erano notevolmente cambiate. La Brigata Treviso perse quasi 1100 uomini in poche ore di lotta, provenivano in grandissima parte dall’omonima provincia, da alcune località del bellunese, da Sacile e da Pordenone. Oggi a 94 anni di distanza le animosità si sono placate; brucia ancora, però, il ricordo di quelle giovani vite mandate al massacro come se non valessero niente. Onore e gloria ai Fanti della Brigata Treviso che seppero compiere fino in fondo il proprio dovere, e onore e gloria a tutti i soldati dei due Eserciti a quel tempo nemici. Attilio Gomitolo 91°”Lucania” Presente! Il giorno che noi speravamo non giungesse mai è purtroppo arrivato: dopo un frenetico rincorrersi di notizie contraddittorie, di accesi dibattiti fra le parti sociali, autorità civili e vertici del Ministero della Difesa, lo scorso 18 novembre 2009, in singolare concomitanza col 92° anniversario dei fatti d’arme del Monfenera e di Pederobba, in cui il 91° fanteria della Brigata “Basilicata” meritò la concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare e della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, il 91° battaglione è stato disciolto. In una soleggiata mattina di novembre, in cui i tepori dell’estate di San Martino hanno reso meno triste l’austera cerimonia, nel cortile della Caserma “Lucania” in Potenza, la Bandiera del 91° ha abbandonato la sede lucana per essere trasferita al Museo della Bandiere presso il Vittoriano in Roma. La cerimonia ha avuto luogo alla presenza del Vice Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito, Gen. B. Alfonso BARBATO il quale, nel suo discorso, ha evidenziato come la chiusura del 91° abbia segnato “un momento doloroso ma necessario per la specializzazione dell’Esercito”. Particolarmente toccante e sentita l’allocuzione del Comandante di Battaglione, Ten. Col. Vincenzo BARBATI il quale, con toni commos- si, ha ricordato “il passaggio alla Storia della Bandiera”. La storia del 91°, costituito in Napoli il 1° novembre 1884, erede della Brigata garibaldina “Cacciatori Lucani” è indissolubilmente legata alle vicende nazionali: i soccorsi alle popolazioni calabresi in occasione del sisma del 1908, la partecipazione alla guerra italo-turca del 1911-12, alla Grande Guerra, fino alla partecipazione al II conflitto mondiale, che lo vede impegnato sul fronte francese prima e dell’Africa Settentrionale poi (fronte tunisino 1942-43, dove merita la concessione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare), fino al suo scioglimento il 15 maggio 1943, dopo aver messo in salvo la Bandiera. Ricostituito quale Battaglione Addestramento Reclute a Potenza il 1° febbraio 1977, dimostra ancora una volta il suo valore quando, all’atto del rovinoso sisma del 23 novembre 1980, pur avendo l’infrastruttura gravemente danneggiata ed una forza organica formata da giovani incorporati da pochi giorni, d’iniziativa porta i primi soccorsi alle popolazioni di Potenza, Balvano e Pescopagano, località apparse subito fra le più colpite: l’opera dei Fanti del 91°, è coordinata dal Vice Commissario di Governo per l’emergenza, Gen. D. Vittorio BERNARD, il quale pubblicamente ne loda l’impegno e l’abnegazione. Essi lavora- La bandiera del 91° che lascia lo schieramento no duramente, rinunciando spesso anche ai turni di riposo, fino all’arrivo di unità operative provenienti dal Nord Italia. Per la generosa opera di soccorso la Bandiera viene decorata di Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito nel corso di una solenne cerimonia avvenuta nell’ottobre 1982 allo Stadio “Viviani” di Potenza. Chi scrive era lì, al comando del 1° plotone della 1^ compagnia reclute ed ancora ricorda, con viva commozione, il momento in cui il Comandante del X Comando Militare Territoriale, Gen. C.A. Giacinto ANTONELLI, appuntò la medaglia sulla Bandiera. L’Associazione Nazionale del Fante non poteva non essere presente alla cerimonia di chiusura del battaglione: il Presidente Nazionale, impossibilitato a presenziare per impegni precedentemente assunti, ha delegato a rappresentarlo il Presidente della Sezione di Val Menaggio, Fante Ermes ANDREANI (già effettivo al 91° ivi incorporato col 4° sc. 1984), lo scrivente (già suo 17 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 comandante di plotone) e la Presidentessa del Comitato Patronesse, Avv. Maria Josè GIULIANO. Nella tristezza dello scioglimento del battaglione è di conforto sapere che gli importanti reperti custoditi della sua ricca Sala Cimeli, risalenti all’epoca garibaldina fino ai giorni nostri, fra i quali con una punta d’orgoglio ricordiamo il labaro dell’Associazione Reduci della Divisione “SUPERGA”, recuperato grazie all’opera del Fante ANDREANI e dello scrivente e restituito al 91° giusto due anni or sono, in occasione del 90° anniversario dei suoi fatti d’arme, resteranno in terra lucana. I reperti della Sala Cimeli del 91°, fortemente voluta dall’allora Comandante, Ten. Col. PALMIGIANI, e realizzata dall’Architetto PROTOPAPA, troveranno degna sistemazione presso il Museo Provinciale di Potenza, grazie anche all’interessamento di studiosi ed appassionati locali. Nella fiduciosa attesa d’una futura ricostituzione della gloriosa Unità, il Consiglio Direttivo della Sezione di Val Menaggio ha deliberato, su proposta del Presidente, Fante Ermes Andreani e del Ten. Col. f. Savino Vignola, di costituire in ambito associativo e a livello nazionale un battaglia: “LUCANIA”! Ten. Col. f. Savino VIGNOLA ATTIVITA’ DELLE SEZIONI Labaro dell’Associazione Reduci Divisione “Superga gruppo di ex appartenenti al 91° “Lucania”. Dalle pagine della Rivista chiamiamo quindi a raccolta tutti coloro che, In qualsiasi periodo e senza distinzione di grado e/o incarico, abbiano fatto parte del 91°. Per qualsiasi informazione contattare il numero 349-5515606. Nel porgere l’ultimo e commosso saluto alla (ci consentano) “nostra” Bandiera, e con la speranza di vederla tornare a sciogliere le ali al vento della vittoria, gridiamo ancora una volta il nostro antico grido di La Sezione di Val Menaggio, su delega del Presidente Nazionale, ha presenziato il giorno 18 novembre 2009 alla cerimonia di scioglimento del 91° btg. f. “Lucania” in Potenza. Alla presenza di numerose Autorità militari e civili, nonché di molti militari, Ufficiali, Sottufficiali e graduati, in servizio ed in congedo, già appartenuti al 91°, fra i quali i componenti la delegazione, la cerimonia ha suggellato un momento solenne, quale quello della consegna della Bandiera. Da segnalare l’esordio istituzionale della fondatrice del Comitato Patronesse, l’Avv. Maria Josè GIULIANO, figlia del S.Ten. medico Graziano GIULIANO inquadrato nel II conflitto mondiale nel Regio Esercito agli ordini di S.A.R. il Principe di Piemonte Umberto di Savoia (per precisione storica si rammenta che quest’ultimo, nel 1925, venne anch’egli assegnato al 91° fanteria) e moglie del Ten. Col. Savino VIGNOLA. Alla neo Patronessa i rallegramenti del Direttivo. Tommaso Porcelli: Medaglia d’Oro al V.M. Tra gli obiettivi che le Associazioni d’Arma si propongono, nella loro attività, vi è quello di tenere viva la memoria dei Fanti che sacrificarono la loro giovane vita per la Patria meritando alti riconoscimenti. Libertà e democrazia sono beni preziosi che abbiamo “ereditato” da coloro che, incuranti del pericolo non hanno esitato di fronte al nemico; il loro ricordo è un insegnamento per tutti noi che siamo chiamati a collaborare per assicurare la pace, il rispetto di ciascun popolo ed un civile modus vivendi. E’ in questa ottica che, come patronessa della sezione di Bari cui appartengo da decenni, sento il dovere di ricordare il Fante al quale la sezione è intitolata: ten. Tommaso Porcelli. Egli, di origine barese, è Medaglia d’Oro al V.M. Caduto a Dahorboruk l’undici agosto 1940; 18 Tenete di Fanteria dell’83° Battaglione Coloniale, in procinto di rimpatriare dall’Impero ed avendo appreso che il suo battaglione partiva per operazioni di guerra, chiedeva di rientrare nel reparto. Nello scontro col nemico, trasmetteva nei militari il suo entusiasmo, e nonostante fosse ferito, rifiutava il soccorso finché veniva colpito mortalmente dal fuoco nemico. “Fulgido esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo valore militare”, come recita la motivazione, noi, ricordandolo, vogliamo rendere omaggio al suo alto senso del dovere e ne rispettiamo la memoria. Il Ten. Tommaso Porcelli ricorda tutti i Caduti e tutti coloro che sono morti nell’adempimento del dovere: infatti il 12 novembre è stata scelta come giornata della Memoria in ricordo del sacrificio dei 19 Carabinieri morti a Nassiriya il 12 novembre 2003. Maria Antonietta Longo Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Pasubio “Di quì non si passa” E’ questo il motto che i Fanti della Brigata Liguria del Generale Achille Papa (157° - 158° Reggimento di Fanteria), issarono sul Monte Pasubio nel 1916, dove con indomito coraggio e grandissimo valore respinsero assieme alle altre unità italiane impegnate nella stessa battaglia, l’ultimo tentativo degli imperiali, di scendere nella pianura vicentina. E’ ancora lì quel motto, a fianco dell’Arco Romano che con la sua maestosa architettura sovrasta il piccolo Cimitero dei Fanti del 157° Reggimento di Fanteria. Piccolo quel luogo sacro, appena 900 metri quadrati di terreno scosceso, posto su livelli diversi, recintato da una muratura in pietra che lo delimita dal bellissimo e selvaggio contesto nel quale si trova. Luogo che assume in se tutta la maestosità della montagna, che lo abbraccia tutto e, allo stesso tempo, lo propone al nostro rispetto e al ricordo grato di quanti conoscono la sua storia. Piccolo anche perché raccoglieva “solo” le spoglie di 180 Fanti di quella bella Brigata comandata, come già detto, dal Generale Achille Papa, al quale è intitolato il Rifugio omonimo a “Porte del Pasubio”. Piccolo il Cimitero, ma grande il messaggio che mandava allora, e grande il monito alla memoria collettiva del nostro popolo che potrà ancora inviare dopo il recupero conservativo dei Fanti, come luogo visibile della memoria. Lunedì 20 luglio, finalmente, è stato possibile per i Fanti della Federazione di Vicenza iniziare i lavori da tempo concordati con la Comunità Montana della Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, come si sa, capofila del progetto di recupero dei siti della Grande Guerra, finanziato con la legge 78/2001. L’eccezionalità dell’inverno appena trascorso (2008 – 2009), che ha visto precipitazioni nevose per circa 14 metri, la primavera fredda e piovosa, non ha permesso l’inizio dei lavori prima del 20 luglio. Anzi, a guardar bene, se non ci fosse stata la caparbietà di cinque Fanti di Valli del Pasubio e di uno di Malo con alla testa il Presidente della Sezione di Valli Giovanni Battista Cumerlato che hanno liberato a mano, assieme ad un manipolo d’Alpini intervenuti il giorno dopo, più di cento metri di strada degli Scarubi verso Porte del Pasubio dove la neve era alta più di un metro, non si sarebbe ancora potuto procedere all’inizio dei lavori. Superate tutte le difficoltà, per così dire logistico – burocratiche, un nuovo cimento attendeva il ge- nerosissimo Presidente della Sezione di Valli del Pasubio e i suoi uomini, gli Ungheresi. Puntuali come un treno svizzero, domenica 19 luglio sono arrivati a Pian delle Fugazze, come sempre comandati da Bela Kaplar per svolgere, come avevano chiesto dopo la cerimonia dello scorso anno, il loro turno di lavoro al Cimitero dell’Arco Romano. Per Giovanni Cumerlato l’organizzazione del loro soggiorno al “Papa” e dei lavori al Cimitero, è stato un percorso tutto in salita, che gli è costato parecchie energie e qualche notte in bianco, ma il suo impegno ha dato ottimi risultati, dei quali hanno potuto aver beneficio anche i volontari dei turni saliti dopo gli Ungheresi. Io lo so che Giovanni Cumerlato mi rimprovererà per averlo citato troppe volte, lui preferirebbe che nominassi piuttosto i suoi collaboratori al posto suo, prometto che lo farò appena lui mi passerà le informazioni necessarie. Per completezza citerò solo i due più vicini Giovanni Danzo e Leonida Geron che pur nella diversità delle loro personalità si sono confermati elementi d’assoluto valore e affidabilità. Gli Ungheresi ci hanno stupiti con il loro senso dell’onore e per lo spirito con il quale si sono prodigati in Pasubio da lunedì 20 luglio a venerdì 24 compreso. Sembrava che quel Cimitero non avesse ospitato soldati italiani ma, piuttosto ungheresi, visto l’impegno che ci mettevano. Composti, seri, professionali, commossi per l’onore toccato loro, hanno lavorato per quattro giorni, in alta quota, loro che provengono da una cittadina, Nagykata, nella quale la cosa più alta che si eleva sulla pianura, è il campanile della chiesa. E quanto ci hanno ringraziato per aver permesso loro di vivere l’esperienza dei connazionali che combatterono sul “Dente Austriaco”. Erano Ungheresi anche alcuni dei minatori che scavarono la mina con la quale gli austroungarici fecero saltare in aria le difese del “Dente Italiano” nella primavera del 1918. Ci hanno dato un bell’esempio Bela Kaplar e i suoi uomini, non solo sul campo dell’onore, ma anche su quello del lavoro perché, a detta di Cumerlato che li ha seguiti in tutti i 19 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 cinque giorni della loro permanenza in Pasubio, hanno fatto parecchio e lavorato molto bene. L’impegno dei Fanti vicentini per il recupero del Cimitero del 157° Reggimento di Fanteria è iniziato nel migliore dei modi, abbiamo affidato a Giovanni Cumerlato e a Pietro Framarin la responsabilità operativa, sapendo che è in buone mani. Per noi Fanti, quelli che possono sopportare quell’altezza, deve essere un punto d’onore partecipare a quel recupero ogni volta che possiamo. Mi spiacerebbe che gli Ungheresi ci avessero lasciato una grandissima lezione su come intendono l’onore. A tutti noi, l’onere di dimostrare che anche noi Fanti vicentini conosciamo bene il significato di questa piccola – grande parola. Attilio Gomitolo Raduno Provinciale dei Fanti della Marca Trevigiana Si è svolto nei giorni 3 e 4 ottobre 2009 a Bavaria (TV) il 13° Raduno Provinciale dei Fanti della Provincia di Treviso. La manifestazione ha avuto un interessante prologo nella mattina di sabato 3, quando la sezione locale si è recata nelle scuole elementari del paese per un incontro sul tema della Grande Guerra, la cui battaglia decisiva si è combattuta proprio in queste zone. L’incontro ha suscitato il vivo interesse dei ragazzi e lasciato in loro un buon ricordo, anche grazie al merito del relatore, Dott. Leonardo Sautariello, Presidente Provinciale dei Fanti di Venezia. Nella serata del sabato è stato organizzato presso la palestra un entusiasmante concerto dell’Ottetto Hermann, formazione vocale composta da coristi provenienti da varie parti del Veneto e del Friuli, che hanno eseguito a cappella vari generi di brani, da pezzi risorgimentali ad altri di tradizione regionale o di carattere internazionale, per concludere con l’Inno della Brigata Sassari e la Canzone del Piave, eseguita assieme al pubblico. Il cuore della manifestazione sono state le cerimonie di domenica mattina. Dopo l’ammassamento di circa 400 Fanti e Patronesse presso la palestra comunale, è partito il corteo delle sezioni trevigiane lungo le vie del paese adorne di bandiere tricolori e vessilli della Fanteria. Il corteo era preceduto da una decina di veicoli militari ed accompagnato dalle bande musicali di Nervesa della Battaglia e di Pederobba. Giunti, presso il Monumento ai Caduti recentemente restaurato, si sono svolte le cerimonie civili in 20 memoria dei soldati italiani Caduti a servizio della Patria. Durante l’alzabandiera, alla presenza di un picchetto armato di Bersaglieri in divisa storica, è avvenuto il sorvolo di alcuni velicoli storici militari dell’Associazione Jonathan. E’ stata deposta una corona d’alloro all’interno del Monumento ai Caduti e una composizione floreale presso il monumento al Maggiore Mario Fiore, Caduto a Bavaria nel corso della Battaglia del Solstizio, cui sono intitolate una via e le scuole elementari del paese. Quindi si sono tenute le allocuzioni ufficiali da parte del Presidente della Provincia di Treviso, Dott. Leonardo Muraro, del Presidente della Sezione di Bavaria, Ivano Bottega, del Sindaco di Nervesa della Battaglia, Dott. Fiorenzo Berton e del Presidente della Federazione Provinciale dei Fanti di Treviso, Rag. Sebastiano Lazzarato. Da segnalare inoltre la presenza del Vicepresidente della Provincia di Treviso, Dott. Floriano Zambon, dell’intera giunta comunale di Nervesa e dei Presidenti Provinciali dei Fanti di Vicenza, Venezia e Belluno con i rispettivi labari. Successivamente sono stati premiati alcuni Fanti e Patronesse benemeriti: Marcello Mussato, Armando Callegari e Giuseppe Zambon della sezione di Bavaria, Pietro Davanzo di S. Biagio di Callalta, Livio Cescon di S. Lucia di Piave, Arturo Citron di Mareno di Piave, Oscar Gasparini e Paola Carraro di Mogliano Veneto. Al termine delle cerimonie civili si è tenuta la Santa Messa in memoria dei Caduti, celebrata da Don Filippo Facchin. La giornata si è poi conclusa con un pranzo aperto a tutti i radunisti presso la palestra, dove era allestita anche una mostra di reperti bellici e materiale militare a cura dell’Associazione Battaglia del Solstizio. Giuliano Schiavon “Bavaria di Nervesa (TV). Labari Sezionali presenti al raduno”. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Raduno dei Fanti e familiari dei Caduti a Bagnolo Piemonte Come da consolidata tradizione del mese settembrino, ha ottenuto un rilevante successo il Raduno dei Fanti e dei Famigliari dei Caduti tenutosi il 13 settembre 2009 a Bagnolo Piemonte. La comunione di intenti delle due associazioni organizzatrici ha consentito di unificare la data ed il programma. Davanti al municipio è stato offerto un rinfresco di benvenuto a tutti i partecipanti. Erano presente l’amministrazione comunale di Bagnolo con il sindaco Flavio Manavella, alcuni assessori e consiglieri, il dott. Gustavo Peitavino assessore del comune di Cavour, il maresciallo Catania Rosario comandante della Stazione dei Carabinieri. Hanno preso parte alla commemorazione: le associazioni bagnolesi dei Combattenti e Reduci, Invalidi di Guerra, Alpini, Società Militare Operaia, Croce Verde, Donatori Organi tra tutte primeggiavano le bandiere delle Famiglie dei Caduti e dei Fanti di Bagnolo. Inoltre hanno preso parte l’Ass. Reduci di Guerra di Aosta, la sezione ANFCDG di Racconigi, l’ANMIG di Pinerolo e della Valle Pellice, i Fanti di Cavour, San Carlo C.se, Varzo, Pontey, Voghera, Torrazza P.te, l’ANCR di Barge, i Genieri della Valle Po e San Maurizio C.se, i Marinai di Pinerolo, i Granatieri di Saluzzo, gli Artiglieri di Villafranca P.te, l’Ass. Bricco Pelata. Ospiti di rilievo della giornata sono stati l’Assessore Provinciale arch. Luca Colombatto, il Segretario Nazionale dei Fanti Comm. Giorgio Andreoni, e il segretario regionale dei reduci della Valle d’Aosta Ten. Michele Maurino, bagnolese d’origine. Il corteo è partito dalla Piazza Divisione Cuneense al seguito del Complesso Bandistico Bagnolese, diretto dal maestro Mario Maurino, quindi è stata deposta una corona al monumento degli Alpini. La sfilata si è snodata per le vie cittadine fino a raggiungere il Monumento ai Caduti presso il quale è stata deposta la seconda corona. Il Complesso Bandistico ha eseguito alcuni motivi musicali fra cui l’inno “Zoccoli nei lager”, a ricordo di tutti i prigionieri in Russia. Indi il corteo si è trasferito nella chiesa di San Pietro in Vincoli, dove il vicario rev. Don Aldo Mainero ha celebrato la Santa Messa durante la quale il presidente delle Famiglie dei Caduti Chiaffredo Maurino ha ricordato nominativamente tutti i 142 caduti e dispersi della Seconda Guerra Mondiale. Al termine del rito religioso il presidente dei Fanti Michelangelo Falco ha letto la preghiera del Fante, commuovendo i presenti. Conclusasi la parte religiosa, il riformato corteo ha raggiunto il Monumento al Fante d’Italia dove, al suono dell’Inno al Fante è stata deposta la corona ai piedi della Venere alata simbolo della patria. Il presidente Chiaffredo Maurino ha portato i saluti a tutti i presenti, ringraziando le associazione e le autorità intervenute, nonché motivando la scelta di unificazione del raduno. È successivamente intervenuto il presidente Michelangelo Falco a nome dei Fanti. Si sono indi susseguiti i brillanti interventi del sindaco di Bagnolo, Flavio Manavella, dell’assessore Luca Colombatto quale rappresentante della Provincia di Cuneo, il quale si è soffermato profondamente sui valori che animano questa manifestazione, spendendo parole di apprezzamento e di riconoscenza nei nostri riguardi. Il Comm. Giorgio Andreoni ha portato il saluto del presidente nazionale dei Fanti M.d.L. Antonio Beretta, plaudendo alla buona riuscita della cerimonia ed invitando tutti al raduno nazionale dei Fanti ad Udine nel maggio 2010. Infine il Tenente dei Carabinieri Michele Maurino ha ricordato il sacrificio dei Caduti durante le guerre, soffermandosi sul valore degli eroici combattenti della Guerra 15-18. Un convivio in amicizia ha concluso la festa associativa. Sono stati distribuiti a tutti i partecipanti dei portachiavi, quale ricordo del raduno, inoltre sono stati offerti tre mazzi di fiori alle signore Maurino Lucia (cl. 1917), Ribotta Teresa e Salusso Domenica per la assidua partecipazione alla vita sociale delle due associazioni. Un omaggio è stato consegnato ai reduci di guerra presenti al pranzo: Maggi Giovanni (cl. 1918) reduce di Francia, Grecia e Russia, Ribotta Giovanni Battista (cl. 1920) presidente della sezione ANCR, Piccato Giovanni Battista (cl. 1922) fiduciario ANMIG e reduce dell’Egeo, Chiappero Giorgio (cl. 1922) reduce di Russia e Germania, Besso Andrea (cl. 1924) reduce di Germania. Un ulteriore presente è stato consegnato ai Fanti Raso Chiaffredo (cl. 1925), Persico Giacomo (cl. 1927), Genovesio Natale (cl. 1929) ed all’alfiere Carle Giovanni Battista. Chiaffredo Maurino 21 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Incontro con i Fanti d’Arresto ad Arzene (PN) Domenica 30 Agosto 2009 in Arzene, con apposita cerimonia ha avuto luogo la 17ma celebrazione commemorativa della Festa della Bandiera del 73mo Reggimento di Fanteria Lombardia. Alle ore 10 tutti i Fanti presenti, molti provenivano da lontano, si sono ritrovati in Piazza Municipio in Arzene. Piccola cittadina adagiata nella pianura Friulana che ha ospitato un Battaglione del 73mo Lombardia, che per i Fanti d’arresto ha un grande significato. Il Presidente Nazionale Cav. Remigio SIRI, aspettava nella piccola piazzetta e salutava tutti i Fanti che arrivavano, come se la sua fosse una grande famiglia, e lui colui che tutti conosceva. Ci siamo trasferiti al suono della Filarmonica di Valvasone nella Chiesa Parrocchiale, dove dopo la Santa Messa è stato benedetto il nuovo Labaro dell’Associazione. Ha fatto seguito l’alzabandiera, con deposizione della Corona d’Alloro al Monumento ai Caduti e un omaggio floreale al cippo che ricordava l’indimenticabile Papa Roncalli, il Patriarca di Venezia che diverrà poi Giovanni XXIII. Dopo i significativi discorsi celebrativi del Presidente Nazionale tutti i partecipanti hanno partecipato ad un lauto rinfresco presso la sala della Comunità di Arzene. Abbiamo portato i saluti dei Fanti veneziani e della Presidenza Nazionale del Fante. Tra i molti Medaglieri presenti spiccava il Labaro dei Ragazzi del ‘99 di Nervesa della Battaglia. Molti i fanti d’Italia che partecipano a questo incontro annuale, si nota il forte legame che unisce la nostra Associazione Nazionale del Fante con questa realtà Associativa che coagula i discendenti di famosi Reggimenti ora disciolti. L’autonomia dei reggimenti, le loro tradizioni, i loro ricordi non devono essere mescolati in un calderone, gli amici Fanti d’Arresto, fedeli alla loro cultura di custodi e difensori delle sacre frontiere, alla loro storia, possono percorrere assieme a noi ancora molta strada. Domani molte, realtà associative dovranno riunirsi in una unica grande realtà, ma siamo fermamente convinti che i loro grandi ideali resteranno immutati. Molti si domandavano se è giusto che i figli possano percorrere autonomamente la loro strada, dimenticandosi quale sia la loro madre, tutti ci sentiamo figli dell’Arma primaria: “La Fanteria d’Italia”. Leonardo Sautariello “Arzene (PN) Medaglieri e Labari presenti alla Cerimonia” Inaugurazione dell’ Anno Scolastico 2009/2010 alla Scuola Militare “Teuilè” Venerdì 16 Ottobre alle ore 11,00, presso la Sala Conferenze della Scuola Militare “Teuliè”, la Dottoressa Diana Bracco , Vice Presidente del Progetto “Ricerca e Innovazione” ed EXPO 2015 di Confindustria e Presidente di EXPO 2015 s.p.a. , ha tenuto la prolusione alla Cerimonia di inaugurazione all’Anno Scolastico 2009/2010 il primo in 207 anni di storia dell’Istituto, che annovera giovani studentesse tra i propri allievi. 22 Il titolo del discorso inaugurale è stato “Giovani ed EXPO 2015 : percorsi, nuove professionalità e valori dei protagonisti di domani”. Alla Cerimonia sono intervenute numerose Autorità civili e militari ed illustri esponenti del mondo universitario. E’ seguito l’intervento del Comandante dell’Accademia Militare, Generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini, che ha dichiarato ufficialmente aperto il nuovo Anno Scolastico. Infine, i rintocchi della “campana del dovere” suonati dall’allievo Capo Corso, hanno segnato il solenne evento al quale è seguita la consegna delle Borse di Studio agli Allievi che si sono distinti per meriti scolastici. Le Borse di Studio sono state offerte da vari Enti ed Associazioni, tra questi anche l’Associazione Nazionale del Fante. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Un Martire dimenticato: G.B. Tonini Il trentino Giovanni Battista Tonini nacque il 27 febbraio 1882 a Casatta nel comune di Valfloriana della bassa Val di Fiemme primo di sei figli di una modesta famiglia. Ebbe modo di conoscere ed ammirare Cesare Battisti più volte ospite di suo padre assorbendone gli ideali irredentistici. Data la precaria situazione economica locale si trasferì a Bolzano dove trovò lavoro prima come manovale e poi come muratore; nel 1910 ivi si sposò con Giulia Pasolli. Allo scoppio della prima guerra mondiale non riuscì a raggiungere il suolo italiano e fu costretto ad arruolarsi nell’esercito austriaco. Fu inviato al fronte sul Col di Lana incorporato in un reparto di Kaiserschutzen; nella primavera del 1916 fu assegnato alla divisione Edelweiss che si era acquartierata nei pressi di Cembra (capoluogo dell’omonima valle) nell’attesa di essere impiegata sugli Altipiani nella grande offensiva della Strafexpedition. La sera del 22 aprile in una cantina di Cembra sottufficiali e soldati austriaci, che già sospettavano di lui, celebravano con canti e brindisi la prossima partenza per il fronte. Visto che il Tonini non partecipava all’euforia generale essi lo sollecitarono ad inneggiare alla patria austriaca ed all’imperatore Francesco Giuseppe. Con estremo coraggio egli dichiarò: “Io brindo alla salute della Patria, ma la mia patria non è questa ed è ben diversa dalla vostra!”. Il sergente gardenese Hell presente alla scena lo denunziò immediatamente ai suoi superiori. Fu subito convocata la corte marziale che dopo un breve processo lo condannò a morte mediante fucilazione per alto tradimento. Durante il dibattito il difensore d’ufficio nel tentativo di salvargli la vita cercò di convincerlo a dichiarare che egli intendeva alludere alla patria celeste, ma Egli si rifiutò e serenamente ribadì: “…voi lo sapete, io volevo dire l’Italia; ammazzatemi pure!”. La sera del 28 aprile 1916 nei pressi del paese nella valletta rio Scorzai ai prati del bersaglio la spietata sentenza venne eseguita; il grido di viva l’Italia fu zittito dalla scarica di fucileria, mentre nella parrocchiale si pregava per la sua anima. Così moriva all’età di 34 anni Giovanni Battista Tonini, solo ed in divisa austriaca per un ideale che dopo due anni si sarebbe realizzato: l’unione del Trentino all’Italia. Dopo la redenzione la sua salma venne riesumata e traslata nel cimitero di Cembra nel corso di una solenne cerimonia con ampia partecipazione di autorità e cittadini; un cippo venne inoltre creato nel luogo del suo martirio. Il comune di Cembra e la Regione Trentino chiesero che alla Sua memoria fosse conferita la medaglia d’oro al V.M.; la domanda venne respinta dal Ministero della guerra per motivi burocratici. Federico Demartin Brillante prestazione della barca portacolori dell’Esercito Italiano alla 41^ Barcolana Alla regata velica più affollata del mondo, una vera festa del mare, anche l’Esercito Italiano figurava tra i 1789 equipaggi che hanno preso il via nel golfo di Trieste. Dopo una partenza difficile per la confusione di venti sul campo di regata, l’equipaggio costituito da personale della Forza Armata, sotto la direzione tecnica di Cino Ricci, individua una buona rotta e approccia la prima boa in una situazione di vento non ancora ben definita. Sul secondo lato il rinforzo di vento, fino a 13 nodi di maestrale, consente all’affiatato equipaggio dell’Esercito di avvantaggiarsi sulle dirette avversarie. Dopo tre ore di combattuta regata, la portacolori dell’Esercito ha tagliato la linea del traguardo in 277^ posizione assoluta. “L’equipaggio non ha sbagliato nulla, ma i 34 piedi di lunghezza della barca non permettono i mira- coli” questo il commento del Generale di Brigata Andrea Caso, artefice dell’avventura “barcolana”, all’ar- rivo dei nostri “Lupi di mare”. Comunicato Stampa. 23 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 STORIA, ARTE E CULTURA Dopo 18 anni dall’incendio Il Petruzzelli ritrovato 1991-2009. Queste due date sono stampate nella mente dei Baresi: la prima ricorda il terribile incendio che in una fosca notte di ottobre ha distrutto quello che era uno dei teatri più belli d’Italia, la seconda segna la trionfale riapertura dopo anni di polemiche, ricorsi, ricostruzioni iniziate e abbandonate, fino alla volata finale. La sera del 5 ottobre 2009 tutto è stato dimenticato: siamo dinanzi al “nostro” teatro. Certo, c’è la solita processione di auto blu, fotografi e cineoperatori Recensioni Librarie Nell’incontro del 22 ottobre, organizzato dall’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia (Anrp), Associazione nazionale Ex Internati (Anei) e Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla resistenza (Irsifar), presso l’auditorium della sede storica e prestigiosa dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra di Roma, è stato presentato il libro “Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-45” di Mario Avagliano e Marco Palmieri, pubblicato nel 2009 da Einaudi. 24 inquadrano le Autorità, ma ai Baresi, agli amanti della musica tutto questo non interessa, vogliono solo ascoltare le note immortali della Nona Sinfonia di Beethoven, partitura scelta per la serata inaugurale. Si entra con un nodo alla gola, si ripensa agli eventi del passato, ci si saluta con gioia e, finalmente, ecco la platea sfavillante di luci che fa risaltare gli ori, gli stucchi, i velluti delle poltrone. Un rapido pensiero al tempo trascorso, quando gli arredi erano un po’ appannati dalla polvere del tempo, che era la “nostra” polvere. Un pensiero di rimpianto al telone che non c’è più, quello del pittore barese Raffaele Armenise, che riproduceva la “Vidua, vidua”, cioè i festeggiamenti con cui i Baresi del 1002 accolsero i Veneziani giunti a liberarli dal saccheggio dei Saraceni. Non c’è più il nostro telone, molti occhi sono lucidi, siamo in attesa che si spengano le luci e che il Maestro alzi la bacchetta. 18 anni abbiamo atteso! Un’intera generazione! Ed ecco il momento magico: dall’orchestra si levano le note della possente Nona Sinfonia, quella che esprime la voce del “unendlicher Geist”, cioè dello spirito infinito, considerato dai Romantici come un vero atto di fede verso gli ideali di fratellanza e libertà: “Abbracciatevi moltitudini!” Ricordiamo ciò che si legge in una critica ottocentesca della Nona Sinfonia: ”Dopo aver attraversato tutte le angosce e tutti gli uragani del pensiero, dopo aver pianto lacrime di sangue, il gran genio, stanco delle prove del mondo, spiega le ali e si eleva a quella sfera ideale ove il dolore cessa, e di là, guardando il mondo terrestre, benedice l’opera di Dio e canta la gioia con Schiller. Abbracciatevi moltitudini!” Una serata esaltante, indimenticabile nel rinnovato Tempio della Musica. Vito Titano Questo libro riporta la storia dimenticata dei 650 mila Militari Italiani internati (IMI) nei campi di concentarmento nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre, che torna a rivivere attraverso centinaia di lettere e brani di diario inediti, che ricostruiscono giorno per giorno i venti mesi di sofferenza, fame, freddo e, spesso, di morte. Viene quindi data piena luce, attraverso gli scritti dei protagonisti, a questa importante e sofferta pagina di storia italiana. Vista la nascita molisana di uno degli autori, per la nostra associazione erano presenti il Presidente provinciale di Campobasso Cav. Mario Poleggi e il consigliere nazionale per il Molise Paolo Brasioli. ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Albano S. Alessandro (BG) È diventato un appuntamento importate per le associazioni d’arma partecipare alla festa a ricordo del 4 Novembre. Alla manifestazione patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Albano S.A. hanno partecipato tutte le Associazioni d’Arma: Fanti, Alpini, Bersaglieri, Aviazione Leggera Esercito con le rispettive Bandiere e Labari. Quest’anno siamo stati onorati della presenza del Ten. Col. Comandante del 3° Reggimento “Aquila”, di altri ufficiali e sottoufficiali in Albano S. Alessandro (BG) - Onore ai Caduti. Altipiano sette Comuni (Vi) Sabato 17 ottobre, si è svolta al Cimitero Militare di Amras (Innsbruck – Austria), l’annuale cerimonia in ricordo dei Caduti della prima guerra mondiale. Il Cimitero, peraltro molto esteso, è diviso in vari spazi nei quali furono sepolti per lo più soldati che erano internati nei campi di prigionia del Tirolo austriaco. Il luogo si divide in varie parti, austriaca, italiana, tedesca, ucraina e russa. Alla cerimonia partecipano ogni anno migliaia di persone, molte Associazioni d’Arma provenienti dalla vicina Italia, alcune compagnie di Schutzen del sud e nord Tirolo, reparti in armi austriaci e tedeschi, con varie autorità. L’incontro è organizzato dalla Croce Nera Austriaca del Tirolo, supportata dallo stesso Esercito. Presenti un Picchetto del 5° Alpini della Brigata Julia, il Console italiano per l’Austria e il comandante regionale dei Carabinieri I Fanti della Sezione Altipiano 7 Comuni, in collaborazione con la Sezione Alpini Monte Ortigara. del Trentino Alto Adige. I Fanti della Sezione Altopiano 7 Comuni, in collaborazione con la Sezione Alpini Monte Ortigara, partecipano da anni a tale evento. La cerimonia semplice, è ini- pensione e di vari Presidenti di Sezione. La cerimonia svoltasi domenica 8 Novembre è iniziata presso la Piazza dei Caduti di fronte al Municipio. Il corteo è sfilato nella maggior parte dei rioni del nostro paese; le corone d’alloro a ricordo dei nostri Caduti sono state depositate al monumento dei Bersaglieri, al monumento degli Alpini, ed al cimitero di fronte al monumento in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Il corteo infine si è portato di fronte al monumento degli Avisini e dei Donatori per deporre l’omaggio floreale. La Santa Messa è stata celebrata in parrocchia dal parroco Don Franco Lanfranchi in memoria di tutti i caduti. Al termine la manifestazione il Sindaco Dario Odelli ha ringraziato tutti i presenti alla manifestazione, sottolineando, nel suo discorso l’importanza del 4 Novembre e l’esempio che si dà alle nuove generazioni ricordando quanto è stato grande il sacrificio dei nostri Padri per l’Italia. ziata con il saluto del Presidente della Croce Nera Austriaca e con l’orazione ufficiale tenuta dal Maggior Generale Herbert Bauer, comandante militare del Tirolo. Dopo l’Inno Tirolese, sono seguiti quelli delle nazioni partecipanti (Germania, Italia, Russia, Ucraina e Austria). Tre le confessioni religiose che con i loro rappresentanti hanno formulato una semplice preghiera per i Caduti. Alla conclusione della cerimonia, le varie delegazioni si sono recate nella propria area cimiteriale per deporre una corona d’alloro alla base dei Monumenti posti al centro del camposanto. Dopo il suono del “Silenzio”, alcune salve di fucile rendevano il doveroso omaggio ai Caduti di tutte le nazionalità. Le delegazioni straniere sono state ospitate alla Caserma Dankl per il tradizionale rinfresco. Anche per noi altopianesi, Fanti e Alpini, è divenuta tradizione essere presenti alla cerimonia di Innsbruck per rendere onore con Bandiera e Vessillo, ai nostri Caduti. 25 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Arsiero (Vi) Il 25 luglio di quest’anno, nell’ambito della presenza nel Veneto della Croce Nera dell’Alta Austria impegnata in una serie di cerimonie in ricordo dei Caduti della prima guerra mondiale in modo specifico, delle vittime civili che le guerre provocano e di tutti i soldati che hanno compiuto il loro dovere fino all’estremo sacrificio, in tutte le epoche e in tutti i conflitti, anche la nostra Provincia è stata, assieme a Feltre, inserita nelle loro cerimonie. Arsiero, assieme a Laghi e Tonezza del Cimone, ha onorato i caduti sepolti nel Monumentale Cimitero Militare che ospita ancora i Caduti della prima guerra mondiale sia Italiani sia Austriaci, la rappresentanza della Croce Nera con il Col. Schester, il Col. Barthou, il Vice Arsiero (Vi) - Un momento della cerimonia. Console Mario Eichta e un gruppo di Kaiserjager in divisa storica, gli Ungheresi della Honved di Nagykata (assiciazione di artiglieri), con numerose Bandiere e Labari delle Associazioni Italiane, Fanti, Carabinieri, Avieri e Alpini, una bellissima cerimonia in loro ricordo. Bari Commovente cerimonia il 12 no- vembre al Cimitero Inglese di Triggiano in onore dei Caduti del Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono circa 70mila coloro che riposano in questo luogo, per lo più militari feriti su altri fronti e portati all’Ospedale Militare di Bari, allora uno dei più grandi per capacità ricettiva dell’Italia Meridionale. È stata deposta ai piedi della grande croce una corona di papaveri, che per gli inglesi è il simbolo dei Caduti. Questa gentile consuetudine si è instaurata nelle Fiandre durante le operazioni belliche sul fronte franco-tedesco della guer- 26 Bari - Cimitero Inglese. Bari - Il Direttivo della Sezione di Bari. ra ‘14-’18, dove il governo inglese aveva inviato truppe a sostegno dell’Intesa, in particolare nelle Fiandre, terra ricca di campi di papaveri. In precedenza la Sezione aveva partecipato a Palo del Colle alle onoranze ai resti mortali, traslati dal Sacrario, del soldato Losappio Domenico, deceduto nel 1943 in Tunisia. Il 15 novembre la Sezione di Bari ha organizzato una riunione conviviale per l’Inaugurazione dell’Anno Sociale 2009-2010. Il ricavato sarà devoluto, su decisione del nuovo Consiglio Direttivo dei Fanti e del Comitato Patronesse, insediatosi il 25 ottobre, alle opere di beneficenza della Sezione, secondo un progetto in fase organizzativa. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Bavaria (TV) Il Vice Presidente Nazionale Vicario e presidente della Federazione Prov. di Venezia, Dr. Sautariello, ha tenuto una interessante Conferenza ai ragazzi delle elementari di Bavaria. I bambini si sono serrati attorno alla Bandiera; “il futuro si lega al passato e forma un legame inscindibiloe” ha precisato nel Suo discorso il Dr. Sautariello. L’incontro è terminato con l’Inno di Mameli cantato in coro da tutti i ragazzi. Bedollo (TN) Il 7 aprile 2009 si è svolto a Bedollo il tradizionale pranzo sociale della locale sezione dell’Associazione del Fante con ampia partecipazione di soci e di simpatizzanti. Presente il vicesindaco ed il presidente provinciale Demartin è stato particolarmente festeggiato Giulio Andreatta il più anziano Fante trentino reduce della II guerra mondiale. Nel mese di agosto i Fanti di Be- dollo si sono distinti nell’opera di restauro dei capitelli alpestri sparsi nel territorio comunale e nella ristrutturazione delle grandi croci votive sovrastanti l’abitato. Bedollo (TN) - Ristrutturazione grandi croci votive di Bedollo. Agosto 2009 Bergamo L’attività della Federazione Provinciale di Bergamo è stata intensa anche nel corso dell’anno 2009 sia nell’Ambito dell’Associazione, sia all’esterno alle Cerimonie delle varie Istituzioni. Nella città di Bergamo siamo stati presenti alle seguenti cerimonie: il 27 febbraio alla celebrazione del Giorno del Ricordo al Parco delle Rimembranze in Rocca; il 25 aprile in occasione del 64° anniversario della Liberazione; il 9 maggio alla cerimonia del Giuramento degli Allievi Ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza; il 18 maggio al 157° anniversario di fondazione della Polizia; il 2 giugno per la Festa della Repubblica nel Comune di Bossico; il 26 giugno al 235° anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza; il 4 novembre per la giornata dell’Unità Nazionale, delle Forze Armate ed il 91° anniversario della Vittoria; il 14 novembre alla cerimonia della giornata dedicata ai “Lupi di Toscana” ed ai “F.lli Morali”. Bergamo - Benedizione del nuovo Medagliere della Federazione Provinciale Gli impegni fuori provincia sono stati numerosi, ne elenchiamo solo i più significativi: il 5 aprile alla 33° Festa della Pace a Castelnuovo del Garda (Vr); il 3 maggio alla 3° Festa Regionale delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e del 148° anniversario della Costituzione del- l’Esercito nella città di Brescia; il 21 giugno al 16° Pellegrinaggio dei Fanti ai Cimiteri Italo – Austriaco ed Inglese in Valle Magnaboschi (Vi); il 26 luglio al 4° Incontro Internazionale della Pace al Cimitero Austro – Ungarico di Tonezza del Cimone (Vi); il 19 settembre Pellegrinaggio al Sacrario del Passo del Tonale in alta Valle Canonica; il 18 ottobre al 4° Raduno Interregionale a Castelnovo nè Monti (Re); il 15 novembre al 4° incontro Provinciale di Venezia per l’inaugurazione del Cimitero recuperato di Cappelletta di Noale (Ve). Naturalmente sono state molte anche le presenze alle Manifestazioni organizzate dalle Sezioni Bergamasche che si sono concluse con la Manifestazione Provinciale a Villa d’Ogna in occasione della Celebrazione del 50° anno di fondazione della Sezione locale e per la consegna della pergamena con medaglia d’argento a 21 soci ultra ottantacinquenni. 27 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Bitetto (BA) La Sezione Comunale del Fante di Bitetto ha organizzato per la ricorrenza di San Martino Vescovo una cerimonia nel Parco della Villa Comunale, dinanzi al Monumento ai Caduti, dove è stata posta una corona d’alloro. In seguito il corteo, formato dal Sindaco prof. Giovanni Iacovielli, dai Rappresentanti della Sezione di Bari con il Presidente Vito Titano e il Consigliere Nazionale Nicola D’Eri e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma della cittadina, si è recato della Chiesa di San Domenico, dove è stata officiata la Messa per i Caduti. Al termine del Sacro Rito, nella sala Comunale si sono tenuti i discorsi ufficiali. Particolarmente significativi gli interventi del Presidente San Martino a Bitetto. della Sezione di Bitetto, Donato Silecchia, e del Sindaco che hanno ricordato la strage nazista del settembre ’43, evento per il quale la Città di Bitetto è stata decorata di Medaglia d’Oro al Valor Civile. Il Comitato Patronesse della Sezio- Brescia Il 9 ottobre con un preciso protocollo ed alla presenza delle massime Autorità cittadine e delle Ass. d’Arma, comprese varie sez. del Fante, con il Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti ed il suo Vice Pres. Gen. Antonio Angiolillo con medaglieri labari e tricolori, hanno reso gli onori al Col. Gianfranco Pizzinelli che ha ceduto il comando del Centro Documentale Brescia (competente anche sulle vicine provincie di Bergamo, Cremona e Mantova), al Col. Claudio Nocente. “Si conclude, dopo tre anni e mezzo il mio operato – ha detto – che è sempre stato attento al continuo servizio verso le istituzioni ed all’apertura al mondo esterno. Gli apprezzamenti ricevuti ci hanno confortati per i risultati ottenuti.” Il Comandante Generale del Comando Militare Esercito Lombardia Gen. di Brigata, Camillo De Milato, ha ringraziato il Col. Pizzinelli per il servizio reso che nobilita il lavoro svolto. “Brescia è città virtuosa ed il suo Centro Documentale ha assunto iniziative, come “training day” che vede molti giovani avvicinarsi al mondo militare per trarne il meglio al fine di rendersi disponibili alla società. Presto – ha aggiunto De Milato – le 28 Brescia, Cerimonia al Centro Documentale competenti strutture scolastiche e militari della Lombardia sigleranno un accordo che prevede l’utilizzo nella Protezione Civile di 800 ragazzi provenienti dal training day, che verrà esportato sull’intero territorio regionale.” Il Col. Nocente, che ha svolto attività operative in ambito ONU e Nato, comandante dei “Lagunari”, ha detto che si appresta ad affrontare qualcosa di diverso da quanto fatto fino ad ora e che si dedicherà al nuovo lavoro. Al termine della cerimonia il Pres. Prov. Feretti ha consegnato al Col. Pizzinelli lo stemma Araldico dell’Associazione ringraziandolo per la Sua disponibilità totale verso l’Arma di Fanteria ricevendo la promessa dal Col. Pizzinelli di iscriversi all’Associazione. Il 2 novembre è stata celebrata presso il Cimitero Monumentale ne ha dato per l’occasione un contributo per le opere di assistenza della Parrocchia di San Domenico, dove il parroco, don Fabio Carbonara, ha costituito un oratorio per le attività ricreative e l’educazione morale dei giovani. Vantiniano la cerimonia commemorativa per i Caduti di tutte le guerre ed in tempo di pace. Alla presenza delle Autorità cittadine sono state deposte le corone di alloro al Sacrario Militare e l’omaggio floreale al Cippo dei Fanti Lupi di Toscana di cui alcuni Reduci presenti alla cerimonia. Il 4 novembre giornata delle Forze Armate e festa dell’Unità Nazionale si è svolta in Piazza Loggia, presenti Medaglieri delle Ass. Combattentistiche e d’Arma, i Gonfaloni della Città di Brescia e della Provincia e tutte le più alte cariche civili, militari. Dopo l’alza bandiera, il Comandante del Centro Documentale ha letto i messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro dei Combattenti e Reduci ha posto in rilievo le migliaia di giovani soldati che si sono immolati per la nostra Italia; il Sindaco ha sottolineato il valore della Città che si fregia di Medaglia d’Argento al V. M. per la lotta di liberazione sostenuta dal 43/45, aggiungendo che tutte le medaglie che brillano sul petto di tanti concittadini devono mantenere vivo nel cuore di tutti noi il ricordo dei “tanti” che hanno sacrificato la vita per la libertà della Patria. L’11 novembre è stata celebrata la ricorrenza del nostro Patrono S. Martino, che prima di diventare Vescovo di Tours è stato soldato e sotto il suo patrocinio è posta la Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Santa Fanteria, in concomitanza del 21° anno della scomparsa del Pres. Prov. dei Fanti e Lupi di Toscana Dott. Silvano Anselmi. Nella chiesa di San Gaetano in Brescia alla presenza dei familiari e del Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti ha ricordato la persona del Dott. Anselmi, eccellente professionista Brignano Gerra d’Adda (BG) Domenica 8 nov. si è svolta la cerimonia patriottica a ricordo dei Caduti e la festa dell’Unità Nazionale delle Forze Armate. Nonostante una leggera pioggia, la manifestazione ha avuto buon esito con una folta partecipazione di cittadini, di autorità locali, delle associazioni Fanti, Alpini, Bersaglieri e la Combattenti e Reduci, della banda S. Cecilia e di un numeroso gruppo di studenti delle scuole Medie con le loro bandiere. La cerimonia è iniziata con l’alza bandiera presso il cortile delle scuole elementari al suono dell’Inno Nazionale. Il corteo ha sfilato per le vie del paese e ha deposto fiori ai monumenti dei Martiri di Nassiryia e dei Bersaglieri; ha poi raggiunto il monumento dei Caduti ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI in Medicina e Chirurgia Polmonare. Fu anche appassionato scrittore per lavori scientifici ed articoli apparsi su giornali militari e di Ass. d’Arma; promotore per la edificazione del Monumento al Medico Caduto posta nel cimitero di Redipuglia. Scrisse il libro “Dalla sala operatoria al greto della Vojussa” in me- moria di Padre Giacomo Pifferetti e a testimonianza di rivendicazione ed esaltazione del sacrificio misconosciuto della Divisione “Lupi di Toscana”. Con le note del silenzio e un doveroso pensiero a tutti i soci Fanti e Lupi scomparsi si è conclusa la cerimonia. di tutte le guerre per la posa delle corone d’alloro. Dopo la benedizione da parte del vicario Don Marco, il Sindaco sig. Moro V. e il nostro Vice Presidente Bonardi Cav. Giancarlo, responsabile del Comitato d’intesa, hanno rievocato i fasti della gloriosa giornata. Al termine il corteo si è poi spostato nel cimitero per la Santa Messa le Aldo Piccotti. Erano presenti il Comandante della Regione Militare Sud Generale Mauro Moscatelli, Autorità civili, militari e religiose della Regione. Nel corso della cerimonia, al Ca- poral Maggiore Scelto Alessandro Di Lisio, vittima di un attentato terroristico in Afghanistan, è stato intitolato il piazzale della caserma. Per l’occasione erano presenti anche i genitori del militare. Brignano e Gera d’Adda (BG), Cerimonia dell’alza Bandiera Campobasso Il 1 ottobre, nel piazzale della Caserma “Pepe” di Campobasso, il Generale Carlo Luciani ha ceduto il comando del CME Molise al Genera- Canicattì (PA) Il 4 Novembre, come ogni anno, si è svolto il tradizionale corteo con la deposizione di una corona di fiori al Monumento ai Caduti. Alla manifestazione hanno preso parte i rappresentanti delle varie forze dell’ordine, i presidenti e i soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Tra le tante personalità intervenute citiamo: Il Sindaco di Canicattì Canicatti (PA): Un momento della Cerimonia 29 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Rag. Vincenzo Corbo, Il presidente del Consiglio Comunale Dott. Luigi La Licata, Monsignor Vincenzo Restivo, Il Presidente delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Fante Salvatore Notarstefano, il Segretario Leonardo Di Stefano, il Presidente A.N.F. Prof. Cassaro Giuseppe Mario, il Comandante della Stazione dei Carabinieri Capitano Diego Polio, nonché rappresentanti del Commissariato di Polizia, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e dei Vigili Urbani. Ha inoltre dato un apporto gioioso alla cerimonia, ed apprezzato da tutti, una classe di alunni della Scuola Elementare gestita dalle Suore Vocazioniste. Uno di loro ha recitato una commovente poesia sui valorosi Caduti, che ha ricevuto un caloroso e lungo applauso. Dopo la deposizione della corona d’alloro e di una composizione floreale, tutti i partecipanti si sono riuniti nella chiesa di San Diego dove è stata celebrata una Santa Messa in perenne ricordo. Casalecchio di Reno (BO) giorno 27 settembre u.s. una gita turistico culturale a Trento con i Soci, amici e familiari, per visitare la bellissima città, il Duomo ed il Castello del Buonconsiglio oltre che la sorprendente mostra dell’”Egitto mai Visto” dove sono presentate al pubblico collezioni provenienti dall’antico Egitto. Una calda giornata di sole ha inoltre mostrato un magnifico panorama delle nostre Alpi. Dopo le vacanze estive i Fanti di questa Sezione hanno compilato il loro programma di lavoro associativo che va dal mese di settembre a dicembre. Nell’Espò settembrino sono stati esposti i depliants informativi dell’Associazione ed un paio di sci di gran marca degli anni ’60. Nella Festa Patronale (24/25 ottobre) i Fanti, con gli appartenenti di altre Associazioni di Volontariato, hanno presenziato con il “gazebo” in Pz.za Mazzini e si sono impegnati anche per allestire una importante mostra di antiche divise napoleo- niche-risorgimentali presso la Villa Comunale Sono seguite le cerimonie per il 4 novembre con la tradizionale commemorazione a ricordo dei Caduti in Guerra. Ora, infine, si sta lavorando per le feste natalizie e di fine d’anno per gli scambi di auguri e per le visite ai Presepi della Comunità Castanese. Castel d’Azzano (VR) Fante d’Italia. L’alzabandiera è stata accompagnata dall’Inno di Mameli mentre la deposizione della Corona d’Allo- ro è stata accompagnata dalle commoventi note dell’Inno al Piave. I discorsi di circostanza sono stati tenuti dal Cav. Gaetano Perlini, La nostra Sezione ha effettuato il Castano Primo (MI) I Fanti della Federazione Provinciale di Verona hanno celebrato, presso la Sezione di Castel D’Azzano, la Festa di San Martino Patrono della Fanteria, domenica 15 Novembre. La Cerimonia è iniziata con l’ammassamento delle varie rappresentanze delle Sezioni della provincia, con i loro Labari, e delle consorelle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e con l’incontro con le Autorità Civili, Militari e Religiose tra cui il Sindaco Sig. Bertaso, il Col. Bresaola, il Col. Greco, il Maresciallo dei Carabinieri Mario Lode e Don Luigi Lonardi. La sfilata ha attraversato le via del centro cittadino, soffermandosi al Monumento degli Alpini ed a quello dedicato a Salvo D’Acquisto, raggiungendo poi il Monumento al 30 Castel d’Azzano (VR) , Lungo Corteo con le Bandiere Sezionali ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- 2009 membro del Collegio Nazionale dei Sindaci, dal Cav. Umberto Tampellini, Presidente della Federazione Provinciale e dal Sindaco Sig. Franco Bertaso. Dopo la S. Messa sono state consegnate le “Benemerenze di San Martino “ ed il Presidente Tampellini ha ringraziato tutti i partecipanti. Castel d’Azzano (VR). Le Autorità onore al Monumento al Fante. Castelnovo Nè Monti (RE) Nell’ultimo periodo del 2009 sono state attuate dalla nostra Sezione le seguenti iniziative: 5/6 settembre: si è svolta la 2° gita di due giorni in Toscana. Hanno partecipato una cinquantina fra iscritti e amici ed i luoghi visitati sono stati molto interessanti, come Firenze, la cui bellezza è indiscussa e la sua storia medioevale è conosciuta in tutto il mondo. Il 2° giorno il Tour ha raggiunto le Terre del Chianti con vedute suggestive ed uniche e con l’assaggio dei prodotti enogastronomici della zona. Il pranzo ha avuto luogo nel bellissimo Castello di Vicchiomaggio ed ha concluso la gita lasciando tutti i partecipanti meravigliati. 18 ottobre: il 5° Raduno Interregionale quest’anno si è svolto a Felina di Castelnovo ne’ Monti ed ha visto la numerosa partecipazione di Autorità civili e militari che hanno onorato con la loro presenza una delle più numerose Sezioni d’Italia. Di notevole rilevanza la presenza del nuovo Presidente Nazionale della nostra Associazione MdL Antonio Beretta, appena eletto dal Congresso di Milano del 10/11 ottobre, che ha così premiato la nostra costanza nel gradevole compito di tenere alto il nome dell’Associazione. Erano presenti anche le Sez. del Fante di Trento, Cavalese, Massa e Bologna, accompagnate dai loro Presidenti: Prof. Demartin, Cav. Uff. Lorenzetti, Gen. Napoleone, Consigliere Naz.le in rappresentanza del Gen. Borsci. Erano, inoltre, presenti il Sindaco del Comune di Castelnovo Ne’ Monti, Dott. Gianluca Marconi, Delegazioni ed altre Associazioni di volontariato, esponenti dell’Esercito. I convenuti hanno sfilato per le vie del paese raggiungendo il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona d’alloro. La Santa Messa è stata officiata da Mons. Pietro Iotto che anche quest’anno ci ha onorati della sua presenza. Come da tradizione, l’incontro tra commilitoni si è concluso con il “rancio”. E’ stata una mattinata intensa e piena di emozioni divise tra il piacere di ritrovarsi e la progettualità di nuovi interventi da parte dell’Associazione a favore dei più bisognosi. Infatti le iniziative che attuiamo periodicamente hanno diversi scopi: il rispetto e la gratitu- rendono dine di chi ha sofferto per la libertà del nostro Paese con un omaggio alla loro memoria, la solidarietà e l’aiuto concreto a favore della collettività come la sostanziosa partecipazione all’acquisto della nuova ambulanza pediatrica per l’Ospedale locale, l’appoggio alle Ass. quali UNITALSI, FACE, CROCE VERDE. 9 novembre: a Massa alcuni nostri Consiglieri e una trentina di persone hanno partecipato, come tutti gli anni, alla Festa di S. Martino Vescovo Patrono dell’Arma di Fanteria. Erano presenti numerose Autorità civili e militari, nonché i familiari della Medaglia d’Oro al V. M. 29 novembre: si è chiusa l’attività del 2009 con il consueto pranzo in Romagna e precisamente a Rimini; numerosa è stata la partecipazione di Iscritti e di Amici poiché la nostra Sezione gode di considerazione e stima su quel territorio. Fanti e Patronesse in gita a Firenze. 31 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Cavalese (TN) Il 23 agosto 2009 si è ripetuta la tradizionale festa annuale della sezione di Cavalese al “Baito del Forame” situato sulle alte montagne che sovrastano la valle di Fiemme. Alla manifestazione hanno partecipato oltre ai Fanti locali le delegazioni delle sezioni di Levico, Pergine e Castelnovo ne’ Monti. Dopo la S. Messa celebrata da don Furlan hanno preso la parola il Regolano della Magnifica Comunità di Fiemme Zancanella, il rappresentate del Comune Finato, il Presidente dell’Interarma Caliceti ed il presidente provinciale dei Fanti Prof. Federico Demartin che si sono congratulati per le attività e l’impegno sociale della sezione. La giornata si è conclusa con il tipico apprezzato rancio monta- Cerimonia al “Baito del Forame”, saluto del Segretario Vaia. naro. Un nutrito gruppo di soci ha ricambiato la visita agli Amici della Sezione di Castelnovo ne’ Monti partecipando al loro 4° raduno in- terregionale svoltosi il 18 ottobre 2009. Apprezzata l’ escursione alla celebre pietra Bismantova, simbolo della loro località. Cesano di Roma Roma Eur, Palazzo dei Congressi. In questo luogo importante ed austero, enfasi monumentale di una architettura razionalista, si è svolto il “Festival Internazionale della Filatelia” - ITALIA 2009. Tra gli espositori, alcune centinaia, il Socio Gen. Renato CAPUANO, della Sezione di Cesano di Roma. Meticoloso e diligente, il suo lavoro di ricerca e studio risultava indicativo dello “status” professionale dell’Autore e dei suoi valori etici e patriottici, come evidenziato dallo stesso titolo della “raccolta”: “La Divisione Acqui e la Posta (19401943)” La presente annotazione è per rendere merito all’impegno di un appassionato studioso e per segnalare che si tratta solo di parte del più vasto campo di interesse del Gen. Capuano, per il quale si auspica che, quale componente dell’Ufficio Storico della Presidenza Nazionale, possa esprimere per l’Associazione del Fante il meglio delle sue innumerevoli e pregevoli potenzialità. La esposizione del Gen. Capuano, particolarmente interessante, è sta- 32 Roma Eur Fanti e Patronesse della Sezione di Cesano di Roma in visita all’esposizione. ta visitata anche dal Vice Presidente Nazionale Gen. Giovanni Cortellessa e dai Fanti e Patronesse dell’area romana. Si evidenzia che trattasi di una collezione di Storia Postale Militare che, già impostata su 12 fogli, aveva, in precedenza, superato ben tre selezioni nazionali con un elevato punteggio e che, per l’occasione di “ITALIA 2009”, era stata rivisitata ed ampliata su 16 fogli, come previsto dagli appositi regolamenti per le esposizioni filateliche internazionali in corso. La collezione è stata giudicata da un “Team” di 5 giurati filatelici esperti nella “Classe di Storia Postale” - uno italiano e quattro stranieri - ed è stata ritenuta meritevole di “Medaglia di Vermeil” (è una medaglia tra oro e argento), risultato che ha pienamente soddisfatto il Gen. Capuano. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Cividale del Friuli (UD) Domenica 15 novembre Cividale si è trasformata nella Patria della Fanteria. Tutte le Sezioni Regionali dell’Associazione Nazionale del Fante e molte altre Associazioni d’Arma e Combattentistiche si sono ritrovate per festeggiare il 1° anno di attività della locale Sezione del Fante in occasione delle Celebrazioni per la Festa di San Martino, patrono dell’Arma Fanteria. Per l’Alzabandiera nel piazzale del Convitto Nazionale Paolo Diacono e per la consegna della Nuova Bandiera della Sezione, alla presenza del Gonfalone della Città di Cividale del Friuli, centinaia di Fanti si sono radunati a ricordo dei Reparti di Fanteria che sono stati di stanza in questa città come il 1° Reggimento Fanteria RE e in tempi più recenti il 52° Fanteria ALPI caserma Miani di Grupignano e caserma Vescovo Purgessimo, 59° Fanteria CALABRIA caserma Zucchi Lanfranco a Cividale, 76° Fanteria NAPOLI caserma Francescatto (ora comando dell’8° Reggimento Alpini) a Cividale, che fu sede anche della Brigata Meccanizzata Isonzo. La celebrazione religiosa conseguentemente celebrata nella Chiesetta di San Martino e animata dal Coro Parrocchiale “San Lorenzo” di Rivignano, dopo il gradito saluto dell’arciprete, mons. Genero, è stata officiata da monsignor Paolo Caucig, canonico del Duomo di Cividale. La Cerimonia, accompagnata per la sua totalità dal Corpo Bandistico “Cit- Costabissara (Vi) Da parecchi anni la Sezione dei Fanti di Costabissara-Caldogno organizza in occasione del Pellegrinaggio della terza domenica di giugno, il rancio al “campo” per i propri soci che partecipano alla cerimonia nella bellissima Valle cesunese. I preparativi partono già qualche settimana prima e i Fanti e le Patronesse bissaresi si adoperano per fare in modo che tutto funzioni alla perfezione, con l’obiettivo di ospitare sotto il gazebo messo a disposizione dalla Sezione, oltre cento persone. L’ultima settimana è la più importante dal punto di vista organizzativo perché oltre che portare in Val Magna- ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI tà di Cividale” è proseguita, dopo lo sfilamento per le vie cittadine, presso il Monumento di Via Marconi per il doveroso Omaggio ai Caduti. Qui nel suo discorso, alla presenza del Consigliere Nazionale dei Fanti, Rina Salvatore, della madrina della Bandiera, ispettrice regionale della Croce Rossa sig.ra Loredana Pugnale, della Medaglia d’Oro prof. Paola Del Din, il Presidente della locale Sezione dei Fanti, Carlo Dorigo, ha ricordato come Cividale possa vantare una tradizione storica legata ai Reparti di Fanteria, ringraziando anche la Cittadinanza tutta per l’accoglienza che, in tempi non tanto lontani, ha saputo dare alle migliaia di Fanti provenienti da tutta Italia per svolgere il servizio militare a difesa del confine orientale fortunatamente oggi non più così caldo. L’Amministrazione Comunale poi ha portato il proprio saluto tramite l’Assessore cav. Mario Pace, anch’egli Fante. Dopo i saluti della prof. Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, la Cerimonia si è conclusa, dando appuntamento al pomeriggio per in concerto in Onore di San Martino che ha avuto un eccezioanale successo grazie alla bravura dei Pueri et Juvenes Cantores “Santa Maria del Rosario” di Flambruzzo di Rivignano accompagnati dal Gruppo Musicale “Ottoni della Bassa Friulana”. Durante il pranzo presso la prestigiosa struttura del Convitto Nazionale Paolo Diacono, non sono mancati i doverosi ringraziamenti a tutti i Fanti che hanno così preziosamente collaborato alla buona riuscita della giornata. Cividale del Friuli (UD) - Momento solenne dell’Alza Bandiera. boschi tutto l’occorrente, qualche giorno prima si sale per fare pulizia nell’area scelta da tempo per lo scopo, tagliando l’erba e gli arbusti che annualmente crescono. Partiamo da Costabissara il sabato mattina, in un gruppo numeroso di Fanti con due furgoni carichi di tutto quello che occorre, sia le strutture, sia le vettovaglie e le provviste. Solitamente, la sera del sabato, si passa la serata assieme in compagnia dei Fanti di Salcedo che hanno lo stand accanto al nostro, anche loro impegnati ad ospitare le delegazioni straniere presenti alla cerimonia. Il sabato varie persone vengono a farci visita, sono Fanti delle varie Sezioni presenti, ci si scambia un saluto, si sta insieme in allegria, si beve un bicchiere di vino, si canta. Quest’anno siamo stati onorati dalla visita del Presidente Nazionale Mdl. Antonio Beretta, accompagnato dall’avvocato Vito Titano dimessosi da poco dalla presidenza nazionale, dal Vice Presidente Giuseppe Ferretti, dalle rispettive consorti, dalla signora Francesca Mantovani e dalla signora Luisa, da tantissimi anni segretaria dell’Associazione e nostra memoria storica. E’ stato emozionante avere fra noi tanta gente illustre, che chiacchierava amabilmente con noi con simpatia, e ci elogiava per il nostro impegno e per la numerosa presenza. Il giorno dopo, le persone presenti durante la cerimonia sono state calcolate in circa 4000, e tutto è an- 33 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Costabissara (VI) - Ospiti nello Stand. dato magnificamente, anche le delegazioni straniere sono aumentate visto che per la prima volta in Val Magnaboschi c’era una rappresentanza Ungherese, presenti con gli Ussari in uniforme storica. Abbiamo ospitato ben più di cento persone a pranzo, e l’operosità bei Fanti e delle Patronesse, come sempre altissima, ha fatto in modo che tutto filasse liscio con soddisfazione di tutti. Un simpatico avvenimento al quale la mia Sezione tiene moltissimo, lo organizziamo in settembre, nella domenica più prossima al giorno otto, che per noi vicentini ha il sapore di una doppia festa, perché ricorda il voto fatto alla Madonna di Monte Berico durante la pestilenza del 1450 (circa), e perché è l’anniversario dell’armistizio nella seconda guerra mondiale, che sarebbe poi sfociata nella guerra fratricida degli italiani. A noi di Costabissara quella data è cara perché ci ricorda due uomini eccezionali, in modi diversi se vogliamo, ma ricchi dello stesso bagaglio storico e culturale. Il nostro compaesano cav. uff. Narciso Gobbi per tanti anni Presidente degli Ex Internati e dei Combattenti e reduci Bissaresi, e il Senatore Ono- Il Fante d’Italia N. 4- -2009 rio Cengarle presidente Provinciale dell’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati). Due uomini che avendo subito l’internamento nei Lager tedeschi, perché hanno rifiutato di aderire alla RSI, preferendo patire le angherie e le privazioni alle quali erano giornalmente sottoposti pur di non rinunciare al giuramento fatto alla Patria hanno, di fatto, costituito assieme a tutti gli altri, il primo nucleo di resistenza al nuovo regime. Furono seicentomila i soldati italiani di tutte le Armi internati nei lagher, molti di loro, oltre quaranta mila, morirono di stenti, maltrattamenti, torture e malattie. Per ricordare il loro sacrificio, per iniziativa di Narciso Gobbi, sostenuto dalla sua Associazione e dal Senatore Cengarle, nel 1995 nella Piazza del Fante a Costabissara, è stato inaugurato il Monumento a Padre Massimiliano Kolbe, il frate Cappuccino Patrono degli Ex Internati, che ha subito la sorte dei nostri quarantamila. Noi Fanti di Costabissara – Caldogno, ci siamo assunti l’onore di ricordare e organizzare ogni anno il Raduno Provinciale degli Ex Internati, proprio davanti al Monumento di Padre Kolbe; speriamo nella partecipazione di tanti, anche perchè, l’anagrafe non fa sperare in una loro grande presenza . Degana Vobarno-Roè Volciano (BS) Il 6 settembre, la Valle di Degagna ha accolto i Fanti della Sezione, impegnati nella Festa del Tesseramento. Le numerose Bandiere Sezionali e striscioni colorati inneggianti alla Fanteria si mescolavano in un tripudio di baschi, bustine e foulards rosso-blu dei tanti Fanti e Patronesse presenti con le loro Sezioni di Gavardo, Prevalle, Villanuova, Puegnago, Bagnolo Mella e tante altre, unitamente alle consorelle Associazioni d’Arma e Combattentistiche. Presente anche il Medagliere dell’Ass. Lupi di Toscana di Brescia e il Labaro delle Patronesse. I Fanti, che da poco hanno rinnovato il loro Consiglio Sezionale, eleggendo presidente Daniele Almici, sono stati onorati dalla presenza 34 Degana Brescia - Foto ricordo del loro Presidente Provinciale Cav. Giuseppe Feretti e dalla Madrina signora Federica Federici. Un lungo corteo ha raggiunto la Chiesa parrocchiale di San Martino per la Santa Messa, officiata da Don Gabriele che, nella sua omelia ha ricordato che “l’umiltà cristiana è una virtù che trova il suo corrispettivo nella figura del Fante, del semplice soldato che cammina e fatica nell’adempimento del suo dovere”. A chiusura della celebrazione eucaristica il neo Presidente Almici ha dato lettura della preghiera del Fante accompagnato dalle note del Il Fante d’Italia N. 4- 2009 “Silenzio fuori ordinanza”. All’uscita dalla Chiesa la Filarmonica Conca d’Oro di Odolo con il suo Presidente Ghidotti (Consigliere Provinciale dei Fanti) ha accompagnato il corteo al Monumento ai Caduti dove, dopo le celebrazioni di rito, il Presidente Feretti ha consegnato un diploma di Socio Benemerito al Cav. Franco Righetti, Presidente onorario della Sezione di Degagna e Roè ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Volciano, poi ha rivolto uno speciale pensiero ai Caduti ribadendo che il Loro ricordo deve essere uno sprono per tutti a far meglio e di più. Poco dopo la medesima cerimonia si è ripetuta presso la Lapide ai Caduti di Eno dove è stato ricordato anche il Fante anziano di quella piccola Frazione, Vincenzo Domenicetti, di 93 anni. I presenti si sono poi ritrovati per il momento conviviale, durante il quale sono stati espressi elogi e ringraziamenti per la buona riuscita della giornata, frutto del lavoro dei Fanti di Degagna con la collaborazione del Gruppo Scuola di Eno. Una nota simpatica va segnalata: il piccolo Fabio Righetti, di solo 9 anni, con bustina e fazzoletto bicolore, ha presenziato con orgoglio a tutta la cerimonia sfilando, impettito, con gli Alfieri. Leone quale socio benemerito, vista la grande cordialità espletata a favore dell’Arma di Fanteria. A conclusione della giornata il Pres. Naz. Beretta ha avuto un incontro con il Pres. Prov. Feretti ed i quattro Presidenti di Sezione dellaVallecamonica per proporre la nomina di un coordinatore, vista la vicinanza delle varie Sezioni, per poter ottenere una massima visibilità dell’Ass. del Fante in Vallecamonica. Denno (TN) In occasione dell’ottantesimo anniversario di fondazione della locale sezione dell’A.N.A. si è tenuta una significativa manifestazione con la presenza di Autorità civili e militari alla quale ha partecipato la sezione dell’Associazione Nazionale del Fante di Denno, sfilando assieme agli Alpini nello spirito di amicizia e collaborazione interarma. La manifestazione si è conclusa con la S. Messa ed il pranzo. Denno (TN) - Un momento della Cerimonia Edolo (BS) Con una cerimonia breve e semplice alla presenza delle Autorità e delle Ass. d’Arma comprese le Sezioni del Fante della Vallecamonica, Edolo, Berzo Demo, Cedegolo e Sellero con il Pres. Naz. M.d.L. Antonio Beretta e il Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti, il Ten. Col. Francesco Leone ha ceduto il Comando della Base Logistico Addestrativa di Edolo, al Ten. Col. Angelo Gaggino. “Si conclude il mio compito – ha detto il comandante “cedente” – e ringrazio coloro che hanno collaborato con me per rendere la Base sempre più conforme ai tempi”. Il “subentrante” ha ufficializzato che continuerà sulla linea tracciata apportando operatività nel nuovo lavoro. Il Pres. Naz. ha consegnato il Crest all’Associazione, mentre il Pres. Prov. ha proposto di iscrivere presso la Sez. di Edolo il Ten. Col. Consegna del Crest dell’ Associazione al Ten. Col. Leone. Falerna Marina (CZ) Su invito del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Col. Claudio D’Angelo, anche l’Associazione Nazionale del Fante era presente all’inaugurazione della nuova caserma della Benemerita di Novalba di Cardinale (CZ). In un pessimo mattino autunnale, che con una pioggia battente minacciava maltempo per tutto il giorno, una rappresentanza della sezione provinciale del sodalizio d’Arma s’è mossa dalla sede di Falerna Marina verso le Serre calabresi per testimo- 35 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI niare la sua solidarietà alla Benemerita. Dopo più di un’ora e mezza di viaggio lungo tortuose strade di montagna, all’inizio della cerimonia sul piazzale della nuova caserma della frazione Novalba del comune di Cardinale, accanto al reparto dei carabinieri in armi e all’Associazione degli stessi militi in congedo sventolava il Tricolore dell’Anf provinciale scortato dai fedeli Fanti. Oltre al Sindaco Amedeo Orlando e al Col. D’Angelo, presenti, tra gli altri, il Comandante del Cme “Calabria”, Gen. Brig. Pasquale Martinello; il Vicecomandante nazionale della Benemerita, Gen. di Corpo d’Armata Stefano Orlando; il Sottosegretario agli Interni Nitto Palma; il Prefetto di Catanzaro, Sandro Calvosa; Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro; l’Arcivescovo Mons. Antonio Ciliberti. Dopo gli onori ai Caduti e l’alzabandiera gli interventi. Il primo, naturalmente, quello Gavello (RO) Doppio appuntamento di festa per la comunità di Gavello. Sono infatti state anticipate a domenica 1° novembre, festa cattolica di ognissanti, le celebrazioni per l’anniversa. Il Sindaco Ampelio Spadon e l’amministrazione comunale hanno voluto anticipare la commemorazione per dare il giusto rilievo ad una ricorrenza che rappresenta, per tutti i cittadini, un’occasione per celebrare l’Unità Nazionale, rendendo omaggio al valore e alla dedizione delle Forze Armate che hanno donato la vita nella difesa del proprio paese. Il 4 novembre 1918 le Forze Armate italiane conquistavano la vittoria, dopo il disastro di Caporetto, con la firma dell’armistizio siglato con l’impero austro-ungarico. Ma anche i civili, le donne gli anziani rimaste nei paesi e nelle città, lavorarono, soffrirono e seppero riscattarsi dal disastro della guerra nella vita semplice di tutti i giorni. Rivalutare la storia oggi significa celebrare tutto questo, in pace con i paesi che allora erano nemici, perché il valore, il sacrificio e il coraggio sono valori universali che uniscono e non dividono. Proprio in segno di un ancor vivo sentimento di appartenenza alla propria nazione il tricolore italiano è stato esposto nelle vie del paese dalla locale Asso- 36 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 del Sindaco che, nel salutare e ringraziare i presenti, ha sottolineato l’essenziale funzione d’un presidio dell’Arma in un piccolo centro. Il Col. D’Angelo, a sua volta, ha rimarcato l’impegno dell’amministrazione comunale nel mettere a disposizione dei Carabinieri una nuova struttura, capace d’offrire ai militi le condizioni necessarie per operare con professionalità. Una struttura che ha permesso agli stessi di avere nuovamente la loro stazione nella frazione Novalba, lasciando Cardinale capoluogo, comune in cui i carabinieri sono presenti fin dal 1913. Sulla medesima lunghezza d’onda il sottosegretario Nitto Palma, che ha visto nella presenza di tanti ospiti un segno di quei sentimenti di fraternità e solidarietà che nella gente devono albergare verso i carabinieri, tutori dell’ordine, ma anche uomini di pace, di soccorso. Quindi la benedizione della nuova caserma ad opera di Mons. Ciliberti e il tradizionale taglio del nastro, seguito dalla visita dei locali da parte degli ospiti. Il rientro a Falerna Marina della rappresentanza dell’Anf nel tardo pomeriggio, forse un po’ stanca, ma sicuramente orgogliosa d’avere portato a Novalba di Cardinale i colori del sodalizio della Fanteria e d’avere offerto una testimonianza della propria vicinanza alla Benemerita. ciazione dei Fanti che ha partecipato alla manifestazione con entrambi i gruppi da cui è formata: i Fanti e le Patronesse. Il drappello dei soci bardati con i caratteristici fazzoletti rossi e blu e le Patronesse in giacca rossa si sono radunati in piazza XX Settembre e, preceduti dagli stendardi della sezione, hanno preso posto nella Chiesa Parrocchiale per la celebrazione della Messa, animata per l’occasione dai canti del coro Antica Abbazia di Gavello. Il corteo dei partecipanti si è poi recato presso il Monumento ai Caduti posto nel cortile delle scuole in via Matteotti. Lì con una preghiera e la benedizione si è reso omaggio alle vittime della guerra deponendo la corona d’alloro. Ai piedi del monumento erano posizionati, come da tradizione, due quadri che ritraggono le foto di molti Caduti ma anche di molti reduci di Gavello, alcuni venuti a mancare solo qualche anno fa. Durante la manifestazione anche il personale del Comando Polizia Municipale di Adria e dei Carabinieri coadiuvati dai Volontari della Protezione Civile ha garantito la sicurezza del corteo e posto il saluto ai Caduti. Un momento dell’inaugurazione della nuova caserma dei Carabinieri di Novalba di Cardinale (CZ). Gavello (RO) - Un momento della Cerimonia. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Gemona del Friuli (UD) Per l’annuale gita sociale il direttivo ha organizzato, per il 13 settembre u.s., una gita nella zona di Vicenza con la partecipazione di oltre settanta soci e simpatizzanti. Il Cav. Uff. Giovanni Negri, già consigliere nazionale, ci ha onorati della sua presenza e gentilezza facendoci da guida nella visita del centro storico con i suoi monumenti e del famoso “teatro olimpico”, opera del rinomato architetto Andrea Palladio. Dopo un ottimo pranzo in un noto ristorante della zona, abbiamo proseguito per il Santuario di Monteberico, dedicato alla Madonna, con il “piazzale della Vittoria”. Lungo il percorso del rientro, breve visita alla città di Castelfranco Veneto. Il 27 settembre, la consorella sezione di Osoppo ha festeggiato il 40° anniversario di fondazione con la presenza del Presidente M.d.L. Antonio Beretta; la nostra sezione è intervenuta con un folto gruppo di soci e patronesse. In occasione del 20° anniversario di fondazione della locale sezione dell’Associazione Bersaglieri, su invito del Presidente Dino Gemona del Friuli (UD) - Associazioni d’arma al cimitero comunale a ricevere la fiaccola alpina Proveniente dall’Ossario di Timau. - 01. 11. 2009. Dapit, la ns. sezione era presente con numerosi soci e patronesse. Pure il 1° novembre eravamo presenti presso il cimitero comunale, assieme a numerose associazioni d’arma e alcuni Sindaci dei comuni limitrofi, ad accogliere la fiaccola alpina proveniente dall’ossario di Timau e diretta al sacrario di Redipuglia. Al cimitero comunale è stato acceso un tripode ai Caduti austro-ungarici ed ai Caduti di tutte le guerre. Il 4 novembre ritrovo sotto la loggia comunale con autorità ed associazioni consorelle, alzabandiera e corteo per il Duomo dove è stata celebrata la Santa Messa, ricomposizione del corteo e deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti, allocuzione delle Autorità. La sera incontro nella frazione di Ospedaletto con il locale gruppo ANA per una Messa in suffragio dei Caduti nella chiesa del Santo Spirito. Genova Dopo la pausa estiva, la Sezione Provinciale “M.O. Giuseppe Rusca” ha ripreso le proprie attività il 12 settembre, partecipando con Bandiera e rappresentanza alla commovente commemorazione di undici Fanti dell’89° Reggimento Fanteria “Salerno”. I militari caddero difendendo la caserma di Bolzaneto contro i Tedeschi, nel tragico giorno dell’armistizio, l’ 8 settembre 1943. Nell’ora più triste e difficile essi seppero mantenere l’onore della Patria combattendo. La cerimonia si ripete ogni anno con la partecipazione delle Autorità Civili a livello regionale, provinciale e comunale e delle massime Autorità Militari del Presidio. I nomi degli undici Caduti sono stati ricordati, realizzando uno degli scopi della nostra Associazione: “la glorificazione dei Fanti Caduti nell’adempimento del dovere, perpetuandone la memoria”. Il 18 settembre, Bandiera e rappresentanza hanno presenziato Genova - L’interno della Cripta in Piazza della Vittoria durante la Santa Messa per i Caduti di Kabul. ai festeggiamenti del Patrono della Guardia di Finanza, l’apostolo San Matteo. La cerimonia religiosa è stata officiata nella cattedrale di San Lorenzo da Sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Un tristissimo impegno è stato adempiuto il 21 settembre dai Soci disponibili, partecipando con la Bandiera insieme alle altre Associazioni genovesi ad una Messa in suffragio dei Caduti di Kabul, tenutasi nella Cripta sottostante il monumento alla Vittoria in Genova. Erano presenti o rappresentate le Autorità locali. 37 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Ghisalba (BG) La Sezione del Fante di Ghisalba anche quest’anno ha organizzato “La Grande Festa del Fante”, la quarta, visto il notevole successo che ha riscosso nelle precedenti edizioni. Nella splendida struttura Comunale, dedicata allo svolgimento delle “Feste” delle varie Associazioni, è stata proposta una vasta gamma di menù gastronomici e serate danzanti con orchestre di alto livello. Una novità è stato l’inserimento del “Motoraduno d’Epoca” che ha percorso le strade della bassa bergamasca, toccando i paesi storici, passando dal Santuario della Madonna di Cara- Legnano (MI) Si è svolto il ”3° trofeo bocce tricolori” organizzato dalla Sezione legnanese del Fante presso il Bocciodromo Legnarello di Legnano hanno partecipato 32 coppie maschili e 8 femminili, il torneo si è disputato in 4 serate ed ha visto la partecipazione di numerosi amici a sostenere i concorrenti in rappresentanza dei vari gruppi la classifica finale vede il trionfo della coppia Alpini del gruppo Legnano la prima coppia dei Fantisi è fermata alle semifinali con l’alfiere Cozzi Cesarino : - 1° Gruppo Alpini di Legnano, Luraghi Paolo - Cappardoni Alberto. - 2° Circolo Coop di Legnano, Dorazio Alberto - Monticelli Venanzio. - 3° Ristorante Vecchia Cerro di Cerro, Magg. Bertelli Armando - Cav. Sciuccati Angelo. - 4° Gruppo Bersaglieri di Legnano. Scarpa Sergio - Cattaneo Serafino. 38 Ghisalba (BG) - Foto di gruppo dei Volontari. Ghisalba (BG) - Addetti ai lavori. Gruppo Donne: - 1°Protezione Civile di Legnano, Cordella Clara - Bocchese M. Grazia. - 2°Circolo Coop di Legnano, Alpoggio Emilia - Ciapparelli Giovanna. vaggio dove si è svolta la benedizione dei partecipanti al Raduno con le loro moto. Tutto questo ha creato una grande partecipazione dei Comuni vicini e dei cittadini ghisalbesi di ogni età, che hanno avuto modo di riconoscere la nostra Associazione, i Fanti e le Patronesse che vi operano e gli scopi fondamentali che persegue e che sono i valori di Pace, di Fratellanza, di Amicizia, di Amore alla Patria, di riconoscenza verso chi ha donato la vita per la nostra libertà. Sempre in tema gastronomico è stata la partecipazione alla tradizionale festa cittadina intitolata “Pane e Salame” prestando un servizio di volontariato per garantire la buona riuscita della Festa. Ringraziamo il prezioso lavoro del nostro segretario Rag. Nicola Fenaroli per la gestione del torneo, Dando appuntamento per il prossimo anno, Legnano (MI) - La foto di gruppo delle Premiazioni del 3° Trofeo di Bocce. ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Magenta (MI) L’annuale incontro e gita a Cella di Varzi, al Tempio della Fraternità ha visto una nutrita partecipazione di Fanti, Patronesse ed Associati. Era presente anche il Segretario Nazionale Geom. Giuseppe Cerri. Il programma della gita prevedeva anche la celebrazione di una Santa Messa per i nostri Caduti e per i nostri Fanti e Patronesse defunti. Dopo il pranzo sociale è stata effettuata una gita al Castello di Zavattarello che ha concluso la bellissima giornata. Per la Festa di S. Martino, Patrono della Fanteria e della nostra città di Magenta, domenica 11 novembre, è stata celebrata una Santa Messa alla quale hanno partecipato tutte le Associazioni d’Arma e di Volontariato e molti concittadini. Un ringraziamento particolare, per il loro intervento, lo si rivolge alle Mantova All’adunata per la Cerimonia del 4 novembre, hanno risposto tutti i Fanti di questa Sezione indossando bustina, fazzoletto dell’Arma e portando Labaro e Medagliere dell’80° Regg. Fanteria “Roma” Div. Pasubio. Le Celebrazioni sono iniziate in mattinata, con la deposizione della Corona di fiori, al Monumento Gita al Tempio della Fraternità di Cella di Varzi (PV). consorelle di Abbiategrasso, Castano Primo e Legnano che hanno contribuito a dare alla cerimonia ed alla lunghissima sfilata un clamoroso successo. Grazie al Segretario Nazionale Cerri per la sua presenza fra noi. dei Caduti dell’80° Rgt. Fanteria, situato nell’omonima piazza di Manova. Presenti le Autorità Civili e Militari, tra cui il Sindaco e il Prefetto. Le commemorazioni sono proseguite poi al Famedio, con l’Alzabandiera e una S. Messa celebrata dal Cappellano della Polizia Don Stefano Peretti. “Il criterio della vita cristiana è la gioia – ha detto nell’omelia – il Signore non vuole la morte degli uomini; è solo passaggio dall’esistenza temporale all’eternità”. Al termine sono stati letti la preghiera per la Patria, il messaggio del Presidente della Repubblica e quello delle Associazioni combattentistiche e poi col Picchetto d’Onore schierato, sulle note del Silenzio, sono state deposte Corone di fiori sulle tombe dei Caduti. Il Monumento in ricordo dei Caduti. Ci recavamo a portare la Corona d’Alloro su un Monumento costruito alla fine della II’ Guerra Mondiale, eretto dagli abitanti della frazione di Cà Emiliani, in ricordo dei Caduti della Parrocchia ed essendo in una zona dove le industrie hanno costruito solo capannoni e fabbriche, gli abitanti si sono trasferiti in zone più salubri. Il Monumento si era riempito di erbacce e le scritte si sono cancellate, con gli acidi delle industrie vicine. I Fanti di Marghera lo hanno adottato e siamo andati a pulirlo ed abbiamo riscritto quello che si poteva ancora leggere. In Memoria dei Caduti La Parrocchia di Cà Emiliani 1940-1945. Marghera (VE) Noi Fanti della Sezione di Marghera abbiamo adottato un Monumento. Molte volte, ci siamo prestati a fornire il nostro aiuto alla Municipalità cittadina, per portare le Corone d’Alloro in concomitanza delle Cerimonie coincidenti con le date più significative della nostra Repubblica ( 25 Aprile, 2 Giugno e 4 Novembre), sui Monumenti del nostro territorio. I Monumenti più importanti erano stati costruiti dai nostri anziani Fanti in Piazza Municipio, in Via Beccaria e vicino alla Scuola Media. 39 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Massa Si è svolta la tradizionale Festa Provinciale in onore di S. Martino Vescovo, Patrono dell’Arma di Fanteria e dell’Associazione, con solenne consegna alla Parrocchia di S. Martino Vescovo in Massa del quadro di S. Martino Vescovo e dei Santini del Santo con la Preghiera del Fante, dono della Sezione Provinciale di Massa dell’Associazione Nazionale del Fante. L’imponente, sentita Festa, iniziata con la sfilata da S. Lucia a Borgo del Ponte, tra le Note della Parata di Eroi, Marcia Militare dell’Arma di Fanteria e dell’Inno del Fante, è proseguita con la solenne consegna da parte del Presidente della Sezione Provinciale, Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti, del quadro di S. Martino Vescovo e dei Santini del Santo con la Preghiera del Fante, dono della Sezione Provinciale, al Parroco di S. Martino Vescovo, Priore Sacerdote Lorenzo Corradini, che ha quindi celebrato la S. Messa solenne nella stupenda, storica, omonima Chiesa, con lettura delle Preghiere di S. Martino Vescovo e del Fante, effettuate rispettivamente dal Priore Sacerdote e dal Presidente della Sezione Provinciale che ha pubblicamente salutato e ringraziato per la loro presenza il Vice Prefetto di Massa-Carrara, Dott.ssa Giuseppina Cassone, il Vice Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Fabrizio Magnani, l’Assessore del Comune di Massa, Dott. Luigi Della Pina, l’Assessore del Comune di Montignoso, Avv. Settimo Del Freo, le Rappresentanze della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, della Polizia Municipale di Milano Domenica 15 novembre 2009 la Sezione Primogenita ha celebrato la tradizionale Festa di S. Martino 40 Massa, le molte Consorelle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza, i numerosi Fanti, Patronesse e Amici del Fante delle più disparate provenienze, tra cui quelli più numerosi di Castelnovo ne’ Monti (RE) e le tante Persone intervenute. Un particolare saluto e ringraziamento per la sua presenza è stato rivolto dal Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti alla Sig.ra Vincenzina Nicodemi, madre del Sergente Maggiore dei Paracadutisti Stefano Paolicchi di Massa, Medaglia d’Oro “Alla Memoria” al Valor Militare. Dopo la deposizione della Corona d’Alloro, benedetta dal Priore Sacerdote, al Busto di S. Martino Vescovo da parte del Vice Prefetto, del Vice Presidente della Provincia e degli Assessori Comunali, suonata la Leggenda del Piave, sono stati resi gli Onori ai Caduti sulle toccanti note del Si- Il Fante d’Italia N. 4- -2009 lenzio d’Ordinanza, alla presenza del Gonfalone della Provincia di Massa-Carrara, prima decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare e Socio “Ad Honorem” dell’Associazione, dei Gonfaloni dei Comuni di Massa e Carrara, decorati di Medaglia d’Oro al Merito Civile, delle Bandiere della Sezione Provinciale di Massa e della Sezione Comunale di Castelnovo ne’ Monti dell’Associazione, delle Insegne e dei Labari di molte Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza, di Autorità Civili e Militari, di Fanti, Patronesse e Amici del Fante e di numerose Persone. La grande Festa si è conclusa con l’Inno di Mameli magistralmente interpretato dalla Banda Musicale Intercomunale di Massa e Carrara. Terminata la molto riuscita Festa, si è tenuto il consueto Rancio del Fante, molto partecipato. Massa - Cerimonia in Chiesa. nel Tempio Civico di S. Sebastiano a Milano. Dopo la cerimonia il Presidente ha ringraziato i partecipanti, il reverendo Prevosto, il rappresentante del Comando Militare di Milano, col. Morsellino, il Presidente Nazionale M.d.L. Giu- seppe Beretta. Successivamente, la sezione si è unita alla sfilata delle Associazioni per la Festa dell’Assoarma, sino in Piazza Duomo, ove la manifestazione si è conclusa con l’Alza Bandiera. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Montichiari(BS) Puntuale, come ogni anno, la sez. del Fante ha organizzato in concomitanza della festa di S. Martino Patrono della Fanteria, la celebrazione per ricordare i defunti Caduti in guerra ed in tempo di pace. Il nuovo Presidente Attilio Piazza coordinato dal Segretario Roberto Chiari, dal direttivo e dal Pres. Onorario Sergio Soldi, è riuscito come sempre nell’organizzazione perfetta dell’evento, che si è svolto l’8 novembre, con la sfilata per le vie del Paese alla presenza del Sindaco signora Elena Zanala accompagnata dalla Fanfara del Nastro Azzurro fino alla basilica di S. M. Assunta. A seguire la celebrazione della S. Messa con bellissime ed appropriate parole di don Luigi che ha voluto ricordare l’umiltà dei Fanti, e la gioiosa accoglienza del Santo Padre che con umiltà è venuto a Brescia ad onorare Papa Montini Paolo VI. ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Al monumento dei Caduti, resi gli onori, il Presidente Provinciale Cav. Giuseppe Feretti ha elogiato tutti i partecipanti per questi momenti d’amore che i Fanti donano a chi con sacrifici e dovere ha offerto la propria vita per la pace e per la Patria. Durante il convivio è stato consegnato un omaggio floreale alla madrina Caterina Zanetti Ved. Picco, ed una medaglia d’oro al Fante Claudio Motta. Il presidente Piazza ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati Soci, Patronesse, Amici confidando che si possa ripetere ogni anno questa grande partecipazione all’Associazione della Fanteria. Montichiari (BS) - Consegna della Medaglia al Fante Motta Nave (BS) Per la festa di San Martino la Sezione ha fatto celebrare la S. Messa presso la Chiesetta della Contrada. Sono intervenuti, assieme al Presidente Geom. Costanzo Rivadossi, alle Autorità civili e militari e al Presidente Provinciale Cav. Giuseppe Feretti per onorare il Patrono della Fanteria. Il celebrante ha puntualizzato la costante presenza della Ass. del Fante nella comunità di Monteclana per i festeggiamenti al Patrono S. Martino con le sue caratteristiche di vita missionaria, soprattutto nelle campagne e verso il prossimo specialmente quello più oppresso. Il Presidente Rivadossi prima della preghiera del Fante ha voluto ricordare i defunti del 2009 ed i precedenti Presidenti che hanno onorato e lavorato per l’Associazione, nonché incentivare i giovani per una collaborazione più fattiva sul territorio. Osoppo (UD) Domenica 27 settembre 2009 si è svolta la manifestazione per festeggiare il 40° anno di fondazione dell’Associazione Nazionale del Fante sezione Plinio Pellegrini di Osoppo. Il programma è stato così articolato: Nave (BS) - Un momento della cerimonia, lo scambio dei doni. A conclusione della celebrazione tutti i partecipanti si sono ritrovati per l’annuale Assemblea dei soci e per comunicazioni inerenti all’andamento della Sezione. Al termine sono intervenuti scambi di Crest e targhe e il Pres. Prov. Feretti ha calorosamente ricordato la partecipazione al 30° Raduno Nazionale di Udine del 22/23 maggio 2010. alle ore 09.45 alzabandiera presso la sede del Fante in via A. Forgiarini dove la Sig.ra Giuliana Pellegrini ha deposto un mazzo di fiori sul Monumento al Fante. Alle ore 10.00 è poi partito il corteo, preceduto dalla fanfara di Madonna di Buja, lungo le vie del paese con conclusione presso la chiesa parrocchiale Santa Maria ad Nives per la Santa Messa celebrata dal compaesano Don Dino Pezzetta con la lettura della preghiera del Fante. Al termine della celebrazione si è ricomposto il corteo che ha raggiunto piazza 1848 per la deposizione della corona di alloro ai Caduti. Il corteo ha fatto ritorno alla sede del 41 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Fante per i discorsi di circostanza e la consegna delle pergamene a ricordo dell’evento. La giornata è poi proseguita con il pranzo all’interno del centro polifunzionale preparato dagli allievi del Green Hotel School di Magnano in Riviera coordinati da Pellegrini Renzo, figlio del primo presidente della sezione. Erano presenti alla manifestazione il Presidente Nazionale M.d.L. Antonio Beretta, il Presidente provinciale di Vicenza Cav. Attilio Gomitolo, il Consigliere Nazionale Gen. Carlo Soave, il Presidente provinciale Maresciallo Cav, Salvatore Rina, il Sindaco e la Giunta del Comune di Osoppo, il Maresciallo di Osoppo Luca Balloch e numerose sezioni della Regione Friuli Venezia Giulia nonché associazioni di Pontey Chatillon (AO) Domenica 4 ottobre la sezione del Fante Pontey-Chatillon ha festeggiato il 50° anniversario della sua fondazione in concomitanza con il 14° raduno interregionale. Nell’attesa della Messa officiata da don Ferronato e allietata dalla cantoria della parrocchia di Pontey, una delegazione si è recata a Chatillon dove è stata deposta una corona al monumento ai Caduti di guerra. Dopo la Santa Messa in suffragio dei Fanti defunti, il corteo si è recato al monumento dei Fanti dove dopo la deposizione di una corona, e un doveroso ringraziamento alle delegazioni rappresentanti delle varie sezioni, alle autorità civili e militari, il Sindaco di Pontey, Rudy 42 Osoppo (UD) - Onori al Monumento dei Caduti. Osoppo (UD) - Componenti al Torneo di Bocce. Tillier, ha brevemente ricordato i soci fondatori della sezione di Pontey (Bich Emilio, Berthod Carlo – recentemente scomparso – Lavoyer Marcello, Nossein Antonio). La sezione era inizialmente aggregata alla sezione provinciale di Aosta, poi divenuta unica sezione della regione Valle d’Aosta. Dopo aver depositato una corona dinnanzi al monumento degli Alpini posto di fronte al nostro monumento, il corteo si è recato al monumento dei Caduti di tutte le guerre dove il maresciallo dei Carabinieri Michele Maurino e il Colonnello Gambero Mauro con un accorato discorso hanno esortato i presenti a non dimenticare i Fanti delle guerre passate, ai Fanti impegnati attualmente a portare la pace nelle missioni all’estero e a quei Fanti Caduti in attentati sconsiderati da parte di terroristi locali, senza dimenticare i Caduti di Nassiryia e ai Caduti Il Fante d’Italia N. 4- -2009 Osoppo. Oltre alle autorità erano presenti i figli del primo Presidente Plinio Pellegrini: Renzo e Giuliana, quest’ultima madrina della Bandiera. Il 13 settembre 2009 si è svolto presso il polifunzionale il torneo di bocce V° Memorial Forgiarini e Sarri in collaborazione tra la bocciofila osoppana e l’associazione dei fanti. Il torneo ha visto la partecipazione di 8 terne e al primo posto si è classificata la squadra di Osoppo composta da Zanchetta Danilo, Venchiarutti Orietta e Menis Fabio. Al pranzo organizzato dalla sezione dei fanti hanno partecipato una settantina di persone tra giocatori e compaesani. appartenenti alle altre Associazioni d’Arma, a cui noi Italiani dobbiamo essere sempre riconoscenti. Concluso il cerimoniale, ai convenuti è stato offerto l’aperitivo a base di prodotti locali. E’ seguito il pranzo sociale. La sezione Pontey-Chatillon ringrazia le delegazioni sezionali di Bagnolo, Cavour, San Carlo, Sovazza, Varzo, e Torrazza, i rappresentati dei Carabinieri, degli Alpini, i rappresentanti dei comuni di Pontey di Chatillon, Renza e Renzo, che come ogni anno mettono a disposizione il loro locale rinunciando al loro giorno di riposo. A ricordo della giornata ai convenuti è stato dato un portachiavi recante il logo dei Fanti e lo scudo del comune di Pontey. Tutta la cerimonia è stata allietata dalla banda musicale “La Lyretta” di Nus diretta dal maestro Barsotti Renzo figlio del Fante Paolo nostro vivandiere. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Porto Viro (RO) Il 27 agosto 2009 si è costituita la nuova Sezione dei Fanti d’Italia della città di Porto Viro (Rovigo) ma che in realtà comprende tutti i paesi del Delta del Po e delle province confinanti di Ferrara e Venezia. La Sezione è presieduta dal Signor Alessandro Augusti ed è formata Pralboino (VR) L’Assemblea di Soci effettivi ha votato per l’elezione del Consiglio, eletto a Presidente Mor Alberto costituendo così la nuova Sezione del Fante di Pralboino (BS). Miglior occasione per perfezionare anche formalmente la costituzione della Sezione è stata la consegna della Bandiera in concomitanza con la Celebrazione del Peregrinatio Mariae al Passo del Tonale alla presenza del Pres. Naz. M.d.L. Antonio Beretta e del Pres. Prov. Cav. Giuseppe Feretti. Schierati i medaglieri e le bandiere consorelle si è proceduti alla consegna del tricolore all’Alfiere Santo Gobbi. Il Pres. Prov. Feretti ha esortato sia la Sezione nuova che tutte quelle presenti, di mantenere vivo il culto della Patria, esaltando il patrimonio spirituale di chi ha servito in guerra Reggio Calabria Il 2 novembre a Reggio Calabria presso il cimitero di Condera e di Archi, si è svolta la commemorazione dei Caduti per la Patria. Hanno partecipato Autorità Civili, Religiose, Militari e rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. L’Associazione Nazionale del Fante è stata parte attiva al fianco delle Roma Una piazza del Popolo ornata da bandiere tricolori ha chiuso in bellezza le celebrazioni della festa delle Forze Armate e della giornata dell’Unità Nazionale. Una banda interforze ha intrattenuto il pubblico, ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI prevalentemente da giovani, freschi di quello che ormai non è più naja ma servizio volontario prestato per un anno nei vari reparti dell’Esercito italiano e molti simpatizzanti o “amici del Fante”, che si sono assunti l’onere di perpetuare la memoria e l’onore dei Fanti d’Italia. La volontà di questa sezione è quella di poter portare nuova linfa vitale a questa grande famiglia, impegnandosi fin da subito a creare un collegamento stretto e di collaborazione. Un ringraziamento speciale va al Cav. Giovanni Augusti il quale ci ha guidato e seguito nella fase di creazione della Sezione. Nell’attesa che il procedimento di effettiva costituzione venga al più presto concluso, porgiamo i nostri saluti a tutti i Fanti d’Italia. ed in pace l’Arma di Fanteria. Il Presidente Mor, a nome del Consiglio e suo personale, ha ringraziato tutti i presenti con la promessa di valorizzare i sentimenti di fratellanza, impegnandosi nel sociale verso i più bisognosi in collaborazione con i Soci e di quanti desiderino impegnarsi. Un caloroso applauso a quota 1980!!! ha concluso la prima parte ufficiale della consegna della bandiera mentre il brindisi è stato ufficializzato al rancio di corpo nel tardo pomeriggio. Pralboino (BS) - Il Presidente Nazionale col Presidente della nuova Sezione. istituzioni cittadine. Il 4 novembre festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate a Reggio Calabria presso la chiesa di San Giorgio al Corso (Tempio della Vittoria), si è svolta la S. Messa in onore dei Caduti di tutte le guerre. Successivamente, in corso Vittorio Emanuele, alza Bandiera, lettura dei messaggi del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa, deposizione Corone di alloro, lettura della preghiera per la Patria. E’ seguita poi la visita al Comando Scuola Allievi Carabinieri e alla Direzione Marittima. Hanno partecipato Autorità Civili, Religiose, Militari e rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. L’Associazione Nazionale del Fante è stata anche oggi parte attiva al fianco delle istituzioni cittadine. Compiacimento e soddisfazione da parte delle autorità, per il contributo offerto per la buona riuscita delle manifestazioni al Vice Presidente Gregorio Putortì ed al Presidente Provinciale Gennaro Cortese. tra cui era presente anche il ministro della Difesa La Russa e il Capo di SMD Gen. Camporini, fino al momento clou della serata con l’esibizione del Maestro Renzo Arbore e della sua orchestra italiana che, oltre ai classici della canzone napoletana scelti all’insegna dell’allegria, hanno cantato anche brani del Nord Italia insieme al coro dell’Associazione Alpini di Roma. Gran pioggia e grandinata finale sul pubblico, che ha anche impedito il passaggio delle frecce tricolori.. Comunque un fazzoletto della nostra associazione è stato sventolato tutto il tempo dal nostro Paolo Brasioli e dalla moglie Nicoletta! 43 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI San Giorgio in Salice (VR) Il 20 settembre 2009 è avvenuta in S. Giorgio in Salice l’inaugurazione della manutenzione straordinaria del Monumento ai Caduti, opera fortemente voluta dal Fante Maurizio Moletta ed eseguita volontariamente dai Gruppi dei Fanti, Alpini, Carabinieri, Bersaglieri e molti concittadini che poi hanno assistito alla manifestazione alla presenza del Sindaco Avv. Gualtiero Mazzi che, per l’occasione ha messo la fascia tricolore all’organizzatore Fante Moletta, e del Comandante della Stazione Carabinieri, Maresciallo Capo Giampietro Bisetti. Al ricordo, uno per uno, dei soldati della prima e seconda guerra mon- Santorso (Vi) diale sono stati uniti i sette Paracadutisti barbaramente uccisi a Kabul il 17 settembre. Dopo la cerimonia è seguito un piccolo rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale. San Giorgio in Salice (VR) - Il taglio del Nastro Tricolore. Il 26 maggio scorso, in collaborazione con il Comune di Santorso la locale Sezione dei Fanti, supportata per l’occasione dal Presidente Provinciale Attilio Gomitolo, ha accompagnato, assieme alle rispettive insegnanti, un gruppo di 55 studenti della terza media, per una escursione storico didattica al Sacrario del Monte Cimone. L’ora insolita, mezzogiorno, ci ha consigliato di rifocillarci prima di salire, anche per dar modo ai ragazzi di acclimatarsi, e seguire in tranquillità ciò che veniva esposto a loro. Il Presidente dei Fanti, nel raccontare le vicende del Monte Cimone teatro di furiose battaglie durante l’offensiva austriaca di primavera (straf expedition), spiegava inoltre che le intenzioni principali dello stato maggiore austriaco, erano quelle di sfondare verso la pianura vicentina, per poi in un secondo tempo tagliare in due lo schieramento italiano. Questo “escursus” storico sapientemente tracciato, ha destato l’interesse e la curiosità non solo degli studenti ma anche degli adulti presenti. Scesi al Cimitero dei “Crosati”, risalente al maggio del 1916 dove furono se- polti i primi soldati austroungarici recuperati dai Fanti vicentini, abbiamo avuto modo di constatare come i ragazzi prestassero attenzione a quanto veniva loro detto e come fossero curiosi di conoscere lo svolgersi delle vicende belliche che, fra l’altro, è materia di studio dell’ultimo anno della scuola dell’obbligo. Speriamo che queste iniziative si ripetano anche negli anni a venire, in modo che le generazioni future possano essere messe a conoscenza della nostra storia più recente, vissuta nel sacrificio dai nostri nonni che hanno combattuto per l’unità e la liberta della nostra Patria. Sellero (BS) Momenti di grande raccoglimento per le parole del Vescovo e dei vari interventi delle Autorità, parole tutte rivolte al ricordo dei Caduti Il 19 settembre 2009 si è svolta la bellissima manifestazione del “Pellegrinaggio Giubilare Mariano” della Valcamonica al Sacrario Militare del Passo Tonale. Alle ore 9.30 è iniziata la recita del Santo Rosario animato dal coro Liturgico, in attesa della Madonna Pellegrina proveniente dal Santuario di Berzo Inferiore. Sono le 10.30 quando appare il corteo che l’accompagna accolta da grandi applausi e dal Monsignor Luciano Munari Vescovo di Brescia e dalle tante autorità civili e militari intervenute, e dai tanti pellegrini devoti alla Madonna. Molte le Associazioni d’Arma e Civili presenti che hanno fatto corona davanti all’Altare per la Santa Messa. 44 Sellero (BS) - Sacrario Militare Passo del Tonale. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI di ieri e di oggi e rese più solenni perché dette tra quelle montagne dove centinaia di giovani offrirono la loro giovane vita alla Patria. Oltre alla rappresentanza dei Gruppi Alpini molti erano i Fanti delle sezioni di Brescia, di Bergamo e della Valcamonica che hanno reso gli onori con la presenza del Medagliere Nazionale e dal Presidente della federazione di Brescia e dal Presidente Nazionale. Finita la manifestazione i Fanti si sono trovati per il convivio a Pontedilegno, dove prima di salutare gli intervenuti il Presidente della Sezione di Sellero Pasquale Cerri ha, a nome dei Fanti Camuni, donato al Presidente Nazionale un bellissimo volume ove sono raccolti e descritti documenti con stupende fotografie dei posti più belli e significativi della nostra valle. Forse non tutti sanno che Pontedilegno nell’anno 1917 e precisamente nel mese di settembre ven- ne completamente distrutta da un bombardamento e la popolazione restò senza casa con l’inverno che si avvicinava; oggi grazie al sacrificio e all’amore di quelle genti è diventata una delle più belle e importanti stazioni turistiche d’Europa. La giornata si è conclusa con la visita al museo dell’elettricità a Cedegolo. Al termine non possiamo che dire grazie alla Madonna Pellegrina per quella bella giornata a Lei Dedicata e da non dimenticare. Settimo Torinese (TO) cente restauro con l’apposizione del cordolo di ferro al monumento ai Caduti di Piazza della Libertà e la rinascita in forma più solenne della Festa del 4 Novembre. Alle esequie, oltre alla banda musicale che prediligeva e che l’ha salutato con l’esecuzione del “Va’ pensiero” di Giuseppe Verdi, erano presenti il Sindaco Aldo Corgiat Loia, il Presidente del Consiglio Comunale Silverio Benedetto e le rappresentanze di tutte le associazioni combattentistiche e d’arma della città, prima fra tutte quella dei Fanti della quale nel 1990 fu socio fondatore. Il 5 ottobre scorso il sergente maggiore Rosario Pietro Scalzo, già Fante della Brigata Pinerolo ha compiuto 95 anni. Nato a Decollatura, dopo la recente scomparsa del novantottenne socio fondatore Giuseppe Garino ora Scalzo si afferma non solo quale socio più anziano della Sezione ma dell’intera città di Settimo Torinese. Decorato della commenda dell’Ordine dell’Aquila Romana e della Medaglia al Merito di Servizio dell’Istituto per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Scalzo è stato festeggiato domenica 18 dalla moglie Violetta, dai figli e dai nipoti. Il convivio è servito da pretesto per ricordare tutte le traversie vissute nella sua lunga vita, soprattutto la guerra combattuta in Grecia e Albania e la deportazione in Unione Sovietica dalla quale ritornò a piedi in un viaggio che ha dell’incredibile; la lucidissima memoria gli ha consentito di mettere nero su bianco tutti i suoi ricordi che ora sono raccolti in un volumetto manoscritto. Il Presidente Nazionale si è unito ai famigliari inviando a nome personale e dell’intero Consiglio Nazionale i migliori voti augurali, inviando a Scalzo il Diploma di Socio Benemerito e l’autorizzazione a fregiarsi dell’apposito distintivo. za e Preghiera del Fante. Presenti il Presidente Nazionale MdL Antonio Beretta, il Generale Giovanni Di Federico, il Sindaco di Carrara Sig. Angelo Zabbani e le Signore Lucia ed Elisa sorella e figlia dell’eroico Capitano. Festa conclusasi con il consueto Rancio del Fante. - 01 giugno 2009: Cerimonia del XIX anniversario dell’uccisione dei Carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile decorati con Medaglia d’Oro al Valor Civile. Ore 10: S. Messa. Ore 10.40: Onore ai Caduti in via dei Gazzani in Siena. - 02 giugno 2009: Festa della Repubblica con le consuete cerimonie commemorative. A chiusura brindisi d’Onore per gli insigniti al Merito della Repubblica offerto dal Sinda- co e dal Prefetto nel Salone degli Arazzi. - 05 giugno 2009: Celebrazione del 195° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri nella Caserma “M.B.V.M. Ten. CC T.L. Stagni” in Siena. Presenti i Gonfaloni della città di Siena, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e Autorità Civili e Militari. -26 giugno 2009: Cerimonia celebrativa del 235° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza presso il Centro Tecnico Federale “Luigi Ridolfi” di Coverciano-Firenze presieduta dal Comandante Interregionale dell’Italia CentroSettentrionale della Guardia di Finanza Generale di Corpo d’Armata Marcello Gentili. E’ mancato nella notte tra il 16 e il 17 settembre all’età di 98 anni Giuseppe Garino, storica figura dell’Associazione Combattenti e Reduci di Settimo che aveva continuato a guidare come segretario dopo la dipartita del presidente Romano Arpicco. Appartenente a quella generazione di settimesi che per decenni ha gestito la storica drogheria di via Roma Garino visse almeno due tristi momenti; dapprima la perdita del fratello Enrico, affondato nel 1941 nei mari del Mediterraneo, e la seconda, più recente, per la scomparsa della moglie alla quale non ha sopravvissuto ancora molti anni. Figura tenace e combattiva militò nell’Arma Regina inquadrato nella Brigata Sforzesca in Grecia e in Albania fino all’Armistizio. Alla sua insistenza si deve, tra l’altro, il re- Siena Manifestazioni a cui hanno preso parte i Soci, Patronesse e Labaro della Sezione del Fante Senese in questi ultimi mesi: - 24 maggio 2009: Festa Provinciale dell’Ass. Naz. del Fante Sezione di Massa con commemorazione del Capitano di Fanteria Luigi Giorgi (1913-1945) Carrarese M.O.V.M. sul Campo, M.O.V.M. alla Memoria e Stella d’Argento Americana per eccezionali Atti di Valore. Commemorazione svoltasi in Carrara con celebrazione di una S. Messa e deposizione di Corona d’Alloro alla Lapide a Lui dedicata presso la Casa Natale: Onori ai Caduti, Silenzio d’Ordinan- 45 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Spilimbergo (PN) Il 4 novembre u.s. questa Sezione è stata invitata dal Presidente dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra Dott. Mario Soler a partecipare alla Santa Messa, celebrata in memoria di tutti i Concittadini Caduti in Guerra. Il Sacro Rito si è tenuto nella Chiesa di San Giovanni dei Battuti, dove sulle pareti sono state deposte due Lapidi marmoree con i nominativi dei Caduti. Alla Santa Messa officiata dal Monsignore Natale Padovese, hanno presenziato il Sindaco di Spilimbergo, autorità della Regione, tutte le Associazioni d’Arma del mandamento e tanti Familiari e Parenti dei Caduti. Si è poi formato un corteo per raggiungere il Monumento ai Caduti di tutte le Guerre dove è stata deposta una corona d’alloro. Dopo le note della “Leggenda del Piave” e gli Onori ai Caduti, da parte della Filarmonica di Spilimbergo, il Coro del Gruppo A.N.A. si è esibito con alcune canzoni inerenti alla circostanza. Ha fatto seguito la deposizione di altre corone ai Monumenti delle frazioni di Baseglia, Gaio e nel Sacrario Caduti del 1915/18, all’interno del Cimitero, dove negli anni sessanta sono state riesumate 34 salme di Austroungarici Ignoti, i cui resti sono stati deposti nel suddetto Sacrario per una più decorosa sepoltura. Alla Tarzo (TV) Esattamente 50 anni fa, era il 1959, veniva costituita la sezione Fanti di Tarzo, comune della pedemontana trevigiana tra Conegliano e Vittorio Veneto. La sezione non era più attiva dalla fine degli anni settanta , ma grazie all’interessamento della Coordinatrice Provinciale del gruppo patronesse, signora Sonia Possamai, ed alcuni ex Fanti appartenenti alla nostra gloriosa Arma la sezione è stata felicemente ricostituita. Il tutto ha avuto luogo alla fine del mese di settembre, con la presenza del Presidente Provinciale, rag. Lazzarato, del Consigliere Nazionale e Segretario Provinciale Giovanni Mini, e dell’Ispettore Provinciale, Bruno Querin, Presidente della Sezione di Oderzo, e della Signora 46 deposizione di queste tre Corone ha presenziato il Sindaco con il Gonfalone del Comune ed alcuni militari forniti dal 32° Rgt. Carri di Tauriano: le preghiere sono state recitate – unitamente ad alcune famiglie delle Frazioni – dal Monsignore Giovanni Stivella. Domenica 8 novembre 2009, questa Sezione ha partecipato alla manifestazione presso il monumento ai Caduti di Pozzo di San Giorgio della Richinvelda, del quale ricorreva il 50° anniversario dell’inaugurazione. Hanno avuto luogo anche le tradizionali celebrazioni per il 91° anniversario della Vittoria con il corteo lungo la Frazione e la Santa Messa. Brevi cenni storici: per la costruzione del Monumento il Consiglio Comunale nella seduta del 13 giugno 1959 concesse un contributo di Lire 25,000 al “Comitato pro erigendo Monumento ai Caduti della Frazione di Pozzo”. Il monumento è stato ristrutturato nell’estate di quest’anno dai maestri e dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo che, nel 1959, aveva realizzato l’opera. Spilimbergo (PN) - Il Sindaco e la rappresentanza della Sezione Fanti al Monumento ai Caduti. Possamai, Coordinatrice Provinciale del gruppo Patronesse. I neo iscritti entusiasti per la ricostituzione della sezione, hanno già costituito il nuovo direttivo sezio- nale e hanno in programma di diffondere attività e scopi della nostra Associazione agli ex appartenenti dell’Arma di Fanteria presenti sul loro territorio. Tarzo (TV) - I fautori della ricostituzione della Sezione. ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Tione (TN) Il 4 e 5 luglio 2009 si è svolta a Tione la tradizionale manifestazione annuale delle locali sezioni dell’Ass. Naz. del Fante e dell’Ass. Naz. Alpini che ha rivestito quest’anno un particolare significato trattandosi del 50° anniversario della fondazione di entrambi i sodalizi. Nel pomeriggio di sabato 4 luglio Fanti ed Alpini hanno sfilato attraverso la borgata accompagnati dalla Banda di Pieve di Bono ed hanno deposto una corona al monumento ai Caduti; successivamente è stato offerto un rinfresco a tutta la popolazione.Presenti fra gli altri il Sindaco Zubani e l’Assessore Provinciale Cogo. Domenica 5 alla Malga del Sole edificata in alta montagna da Fanti Uras (OR) I Soci della Sezione del Fante di Uras (OR), nell’ambito di una manifestazione culturale e gastronomica estiva, cui partecipavano varie associazioni di volontariato locali, ha presentato - in uno stand - foto, oggetti e divise della Fanteria e di altre Armi, lungo il XX secolo. La Sezione, ricostituitasi negli scorsi anni ( anche per l’interessamento del Consigliere Nazionale Prof. Italo Cuccu ) , ha preso questa iniziativa come inizio di una ricerca che ha come obiettivo - in funzione didattica rivolta verso gli studenti delle Scuole locali -, di far conoscere alla popolazione le attività dei Militari, specialmente della Fanteria, che hanno servito la Patria e contribuito a garantire la pace e la democrazia nel nostro paese. Sono state raccolte foto ed immagini di Militari Caduti, a partire dalla prima Guerra Mondiale, nella prospettiva di costituire un archivio storico e di conservare la memoria dei caduti e di quanti hanno partecipato alle varie guerre o che comunque hanno servito la Patria, nell’adempimento del loro dovere. Un numeroso pubblico, competente ed interessato, ha onorato la nobilissima iniziativa, che potrebbe avere sviluppi a breve con l’organizzazione di altre mostre, a testi- Tione (TN) - La Festa del Cinquantenario. ed Alpini è stata celebrata la Santa Messa seguita da un’applaudita esibizione del coro e della banda di Tione. La giornata si è conclusa in allegria con un apprezzato rancio montanaro e danze. moniare il prosieguo della ricerca e la formazione di un catalogo, cui guarda con attenzione anche l’Amministrazione Comunale e la popolazione tutta. Un attestato di merito è da rivolgere al Presidente, Sal- vatore Onnis, al Consiglio Direttivo e a tutti i Soci che contribuiscono, in silenzio, ad onorare i Militari Caduti e Reduci e, naturalmente, per far conoscere le benemerenze dell’Arma di Fanteria. 47 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Valmenaggio (CO) Il trimestre appena chiuso ha visto la nostra Sezione impegnata in varie attività: a settembre come ormai di tradizione si è svolta la gita sociale che quest’anno ha avuto come meta il Lago Maggiore; visita ai giardini di Villa Taranto, isole Borromee, dove in un ristorante si è consumato un ottimo pranzo, dopo essersi intrattenuti nella località lacustre, sulla strada del ritorno visita alla famosa statua del San Carlone. Ottobre ci ha visti impegnati nell’opera di solidarietà a favore della ricerca sulla sclerosi multipla con le giornate di “una mela per la vita” a sostegno dell’A.I.S.M. Novembre, mese principalmente dedicato al ricordo sia dei nostri cari che ci hanno lasciato, che a commemorare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita e principalmente la loro gioventù per la Patria, domenica 8 novembre, nel Comune di Menaggio, “capoluogo” della vallata, ha avuto luogo la cerimonia Commemorativa del 4 no- ❖❖❖ vembre con deposizione di corone d’alloro ai monumenti delle varie frazioni, convergendo poi al Centro del paese dove come di tradizione, con un’imponente cerimonia e con la presenza di varie Associazioni d’Arma si è tenuta la cerimonia al monumento principale, di seguito nel Comune di Bene Lario dove ci ha visto protagonisti, in quanto il neo-Sindaco Mario Fumagalli, Fante della Sezione ci ha affidato una buona parte dell’organizzazione. Nelle giornate precedenti si è provveduto anche a deporre omaggi floreali ai soci Fanti defunti. S. Martino è stato festeggiato nel locale della nostra sede con un vin d’honneur assieme agli amici Artiglieri che è anche servito come “aperitivo” dell’imminenza della loro festa in onore a S. Barbara. In occasione del 75° anniversario di fondazione del Gruppo ANA di Tremezzo, su invito del Presidente, la Sezione era presente alla cerimonia con una decina di Fanti e la Bandiera. La Sezione di Val Menaggio, su delega del Presidente Nazionale, ha presenziato il giorno 18 novembre 2009 alla cerimonia di scioglimento del 91° btg. f. “Lucania” in Potenza. Alla presenza di numerose Autorità militari e civili, nonché di molti militari, Ufficiali, Sottufficiali e graduati, in servizio ed in congedo, già appartenuti al 91°, fra i quali i componenti la delegazione, la cerimonia ha suggellato un momento solenne, quale quello della consegna della Bandiera. Da segnalare l’esordio istituzionale della fondatrice del Comitato Patronesse, l’Avv. Maria Josè Giuliano, figlia del S. Ten. medico Graziano Giuliano inquadrato nel II conflitto mondiale nel Regio Esercito agli ordini di S.A.R. il Principe di Piemonte Umberto di Savoia (per precisione storica si rammenta che quest’ultimo, nel 1925, venne anch’egli assegnato al 91° fanteria) e moglie del Ten. Col. Savino Vignola. Alla neo Patronessa i rallegramenti del Direttivo. di dirlo, ma il colpo d’occhio che si intravedeva quando i Fanti delle tre Sezioni di Ceggia – Eraclea – San Donà di Piave sono arrivati è stato stupendo. I loro fazzoletti ed il loro Basco/Bustina/Cappellino, con gli stemmi Associativi, hanno fatto vedere chi siano i Fanti d’Italia. Orgogliosi fino al punto che hanno preteso di essere inseriti nell’ammassamento e nello sfilamento secondo l’importanza attribuita alla loro Bandiera o al loro Labaro (Medaglie d’Oro al Valor Militare). Il Presidente della Federazione di Venezia si era posto in un angolo e senza essere visto se la rideva con somma gioia. Alla Varese Nell’ambito delle attività addestrative che la Sezione di Varese programma nel corso dell’anno, domenica 27 settembre ha partecipato con una squadra alla 3^ prova del “Trofeo Medaglie d’Oro al Valor Militare 2009” - IV^ Coppa U.Mara, tiro di interdizione con fucile ex-ordinanza alla distanza di 200 m. La gara si è svolta presso il Tiro a Segno Nazionale di Somma Lombardo, alla presenza di un folto pubblico e di numerose squadre appartenenti a varie Associazioni d’Arma di tutto il nord Italia. Varese: Ten. Giovanni Mattei, C.le Mauro Roccati, Fante Marco Tabarelli Venezia A S. Teresina di Noventa di Piave si sono celebrate il 25 Ottobre, come ogni anno e da ben 19 anni le manifestazioni come “Incontri della Pace”, tra soldati Italiani ed Austriaci. Non ci stancheremo mai 48 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 4- 2009 domanda di un Fante perchè sorrideva, ha risposto, “l’Orgoglio dei nostri umili Fanti sta crescendo”. Nel passato, qualunque posizione dello schieramento venisse concessa alla Bandiera ed ai Fanti che la seguivano, era acquisita senza nulla dire, ora si pretendeva il ruolo che spettava, il loro posto e la loro posizione nella sfilata era loro concessa (nel rispetto dei regolamenti e delle comunicazioni vigenti dal cerimoniale del Ministero della Difesa), per diritto dei meriti acquisiti da loro stessi, ma in ricordo dei loro padri, Fanti morti nella I’ e II’ Guerra Mondiale. Per la prima volta la Bandiera di Eraclea, insignita di Medaglia d’Oro al Valor Militare ed il Medagliere Provinciale, insignito di 21 Medaglie d’Oro al Valor Militare, di 4 Croci al Merito di Guerra, si ergevano, in prima fila nella sfilata ed al cospetto delle Autorità presenti e davanti al numeroso pubblico dei Soldati d’Italia, di altre Associazioni d’Arma sorelle, sul Palco d’Onore accompagnati dai rispettivi Presidenti, i Fanti Leonardo Sautariello, quale Vice Presidente Nazionale Vicario e dai Presidenti di Ceggia Pietro Naressi e di Eraclea Graziano Bidoia. Molte volte hanno nominato i meriti che avevamo, noi umili, come solo i Fanti sanno fare, abbiamo sfilato composti, ci siamo recati ad assistere alla Santa Messa e alla deposizione delle Corone d’Alloro Villorba (TV) i soldati, italiani ed austroungarici, hanno dovuto operare con immani sacrifici. Un nostro Fante, il Cav. Uff. Silvio Massarin, ha voluto far dono al Museo di un artistico tripode porta bandiere, in ferro battuto avvalorato da un paio di reperti bellici e da lui appositamente creato e costruito; nel tripode sono state La Sezione del Fante di Villorba nella giornata di domenica 20 settembre, si è recata in terra d’Austria visitando la città di Lienz ed il Museo della Prima Guerra Mondiale a Mauthen. La visita al Museo ha costituito il motivo principale della giornata ed ha creato nei Fanti e nelle Patronesse, un forte interesse ed una forte emozione soprattutto per la fedele ricostruzione di alcuni aspetti della vita al fronte, come l’infermeria ed il misero ricovero dei soldati durante le pause dei combattimenti. Il Museo è molto ricco di reperti di ogni genere ritrovati nei teatri di combattimento ed anche di significativi documenti che ci fanno capire le enormi difficoltà nelle quali depositate al locale Monumento ai Caduti di tutte le guerre, ci siamo commossi nel vedere che la Bandiera Italiana e quella Austriaca si erano fuse nella Bandiera d’Europa. Sono passati 91 anni dalla fine della I’ Guerra Mondiale, speriamo che gli uomini abbiano compreso il significato del vocabolo “Pace”. Venezia - Un momento della Cerimonia del 25 Ottobre. Fanti e Patronesse davanti al Museo collocate le bandiere dell’Europa, dell’Austria e dell’Italia ed è stato consegnato alla Direttrice, che lo ha molto apprezzato e collocato all’entrata del Museo stesso. Questo sarà un motivo in più per una visita per tutti coloro che avessero occasione di passare per quel luogo che noi vivamente consigliamo. Foto piccola - Consegna del Tripode alla Direttrice del Museo. 49 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 ADUNATA - ATTIVITA DELLE SEZIONI Virle Treponti Rezzato (BS) L’11 ottobre questa Sezione ha celebrato il 57° anniversario della sua fondazione, alla presenza di molte Associazioni d’Arma e Combattentistiche e delle Autorità locali. La cerimonia ha avuto inizio all’interno del Parco dedicato ai “Fanti d’Italia” e dopo l’alza bandiera e la deposizione della corona d’alloro alla Lapide che ricorda tutti i Fanti, il Consigliere Provinciale Angelo Ghidotti ha dato lettura del saluto e del ringraziamento del Presidente Provinciale Cav. Giuseppe Feretti, impossibilitato a partecipare per il Congresso Nazionale di Milano. Il Presidente della Sezione Del Torchio Luigi, nel salutare le Autorità ha comunicato di essere il nuovo Presidente della locale Sezione del Fante e nel contempo ha ringraziato l’uscente Presidente, Cav. Burceni Paolo, ora Presidente Onorario, che ha guidato la Sezione per ben 56 anni. Nel suo breve discorso ha, inoltre, posto in rilievo i valori che i nostri padri ci hanno lasciato e, con quanto spirito di sacrificio, hanno costruito l’attuale stato democratico; un ricordo lo ha rivolto anche ai nostri militari impegnati all’estero in missioni di pace. Il Sindaco di Rezzato Denesi Enrico ha ringraziato sentitamente tutte le Associazioni convenute e quanti, compresa l’Amministrazione Comunale, tengono vivo il ricordo di chi ha sacrificato la vita per gli ideali nei quali oggi si fonda la nostra Costituzione. Dopo la S. Messa officiata da Don Sandro Gorni e deposta una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, è stato consegnato al Cav. Burceni una targa e un crest della Fanteria a ricordo del suo impegno e dedizione alla nostra splendida Associazione. Virle Tre Ponti (BS) - Le Autorità al Monumento dei Caduti. Campionati del mondo di sci dei Corpi di Polizia Dal 16 al 21 marzo Sestriere ospiterà per il quinto anno consecutivo le FIS POLICE SKI 2010, Campionati del Mondo di Sci dei Corpi di Polizia. Lo Sci Club Teamitalia, in collaborazione con Teamitalia, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Gioventù e del Comune di Sestriere, ha voluto riproporre sulle piste olimpiche della storica meta 50 del turismo invernale la 14^ edizione di questa grande manifestazione internazionale interamente dedicata alle forze dell’ordine. La settimana dal 16 al 21 marzo 2010 sarà ricca di gare e riunirà i più importanti atleti dei Corpi di Polizia italiani e stranieri, insieme agli sportivi degli Sci Club pronti a sfidarsi sugli stessi tracciati nelle competizioni targate sia FISI che FIS. Dunque gli atleti italiani e stranieri, professionisti e principianti, della Finanza, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, dell’Aeronautica Militare, della Polizia Locale, della Polizia Provinciale, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e degli Alpini potranno competere sulla pista Agnelli nelle gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale per aggiudicarsi il titolo di campione del mondo di sci dei corpi di polizia. Il programma prevede per martedì 16 marzo la Teamitalia Cup che coinvolgerà gli atleti FIS in una gara di Slalom Gigante maschile. Mercoledì 17 e giovedì 18 marzo, avranno luogo le gare di Slalom Gigante e Slalom Speciale FISI femminile e maschile per l’assegnazione dei Titoli di Campione Internazionale e di Campione Italiano di Sci dei Corpi di Polizia e Campione di sci della Polizia Penitenziaria. Dopo la pausa di venerdì 19, per consentire eventuali recuperi, verranno disputate nel fine settimana le gare di Slalom Gigante e Speciale FIS valevoli per l’attribuzione del Titolo di Campione del Mondo di Sci dei Corpi di Polizia 2010. L’evento sarà seguito dalla Rai che trasmetterà le fasi più emozionanti della competizione con Paolo De Chiesa, ex campione della valanga azzurra e commentatore RAI, che sarà lo speaker d’eccezione. Il Rossignol Europe Demo Ski Tour sarà il cuore del Villaggio Expo allestito presso il parterre gare con l’obbiettivo di dare a tutti i presenti la possibilità di provare i differenti prodotti tecnici, ascoltare musica in un’atmosfera di relax e divertimento. Per informazioni consultare il sito www.teamitalia.com oppure contattare Teamitalia Srl Via Zelasco, 1 24122 Bergamo, Tel. 035.237323 Fax 035.224686 o inviare una mail a [email protected]. Il Fante d’Italia N. 4- 2009 Rinnovo Consigli Direttivi di Sezione BARI Il 25 ottobre 2009 si è riunita l’Assemblea ordinaria dei Soci per eleggere il Consiglio Direttivo. Le votazioni hanno dato il seguente risultato: Presidente: Vito Titano; Vice Presidente: Domenico Volpe; Segretario: Saverio Tatoli; Cassiere Economo: Francesco Ricco; Consiglieri: Nicola Battista, Alfredo Bonatesta, Vito De Ruvo, Beniamino Musayo Somma, Luciano Pastoressa; Revisore: Nicola D’Eri. Presidente Comitato Patronesse: Anna Fiore. CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Il 2 ottobre 2009 ha avuto luogo l’Assemblea dei Soci e le votazioni hanno dato il seguente esito: Presidente: Savino Viappiani; Vice Presidente: Floriano Guglielmi; Segretario: Luciano Anceschi; Consiglieri: Alberto Curini, Giorgio Fiorini, Giovanni Fiorini, Daniele Guglielmi, Quirino Martinelli, Otello Vannini, Palmiro Pellegrini (Amico del Fante), Domenica Colombari (Patronessa). GANDINO (BG) Il 6 novembre 2009 si è svolta l’Assemblea dei Soci per il rinnovo del Consiglio Direttivo. Al termine delle votazioni sono stati proclamati eletti: Presidente: Giovanni Savoldelli; Vice Presidente: Giuseppe Manzella; Segretario: Leonardo Piazzini; Consiglieri: Angelo Picinali, Rocco Carnazzi, Battista Maccari, Daris Rota, Costante Torri, Giovanni Pietro Rudelli, Giovanni Servalli, Bellarmino Moro. PORTO VIRO (RO) Nella prima Assemblea dei Soci della Sez. di Porto Viro costituita il 27 agosto 2009 ha eletto il Consiglio Direttivo così composto: Presidente: Alessandro Augusti; Vice Presi- VARIE dente: Nicola Ballarini; Segretario: Michele Boscolo; Cassiere Economo: Enrico Mancin; Consigliere: Riccardo Merola. Nozze URGNANO ( BG ) : Nicolò, nipote del Fante Guido Esposito e della Patronessa Adriana Fumagalli – Tommaso, figlio del Fante Luca Bono, Segretario della Sezione. Rallegramenti! Si sono sposati: CALUSCO D’ADDA ( BG ) : Luca, figlio del Fante Giuseppe Molina con Elisa Vicari. GRAVEDONA ( CO ) : Gianmaria, fratello del Fante Alex Mazzoni con Alessia– Davide, figlio del Fante Antonino Patanè con Chiara. REGGIO CALABRIA : Raffaella, figlia del Presidente della Sezione Gennaro Cortese con Andrea Putortì, Cassiere Economo Sezionale. VIGASIO ( VR ) : il Fante Omar Morato con Barbara Martin - Emanuela, figlia del Fante Bruno Ramanzini, con Cristiano Tentori. Felicitazioni! Culle Sono nati: COSTABBISSARA CALDOGNO ( VI ) : Leonardo, nipote del Fante Ferdinando Capozzo e della Patronessa Rossella – Anna, nipote del Fante Tiberio Giocchini – Tommaso, quarto nipote del Presidente Cav. Lorenzo Santuliana e della Capogruppo Patronesse Elisa. GEMONA DEL FRIULI ( UD ) : Cristiano, nipote del Consigliere Tranquillo Rinaldi. GRAVEDONA ( CO ) : Alice, Nipote del Fante Gianpietro Mantova – Mattia, Figlio del Fante Alex Pellizzari. MARENO DI PIAVE ( TV ) : Gloria, figlia del Fante Ivan Pin – Marco, nipote del Fante Tarcisio Bornia e della Patronessa Bruna Faldon. PREVALLE ( BS ) : Sofia, nipote del Fante Luigi Braga – Alessander, nipote dei Fanti Vittorio e Fabrizio Guatta. Ricorrenze BARI : il Fante Beniamino Musayo Somma e la Moglie Rosaria Fantoni hanno festeggiato il 50° di matrimonio. CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VR) : il Fante Adelelmo Tazzoli con la consorte Amelia Adamoli ha festeggiato il 50° di matrimonio. MARENO DI PIAVE ( TV ) : il Presidente Sezionale Fante Giorgio Fornasier con la consorte Patronessa Rita Zanin , ha festeggiato il 30° di matrimonio. SAN VITO DI LEGUZZANO ( VI ) : il Fante Giulio Stefani Presidente Sezionale con la consorte Patronessa Bruna, ha festeggiato il 50° di matrimonio. Rallegramenti! Benemerenze CEDEGOLO ( BS ) : il Fante Pierluigi Mottinelli è stato eletto Consigliere della Amm. Provinciale di Brescia. COMO : il Fante M.llo Magg.re Giovanni Santera, Reduce di Cefalonia, è stato nominato Socio Onorario della Sezione Provinciale. LOVERE ( BG ) : il Fante Rag. Roberto Forcella è stato nominato Presidente dell’”Accademia delle Belle Arti Tadini”. Per Lui è un ritorno alla guida dell’illustre Istituto. ROMA : il Consigliere Nazionale Ten. Paolo Brasioli, Architetto Libero Professionista, ha ricevuto un attestato di partecipazione e benemerenza dall’Ordine degli Architetti P.P.e C. di Roma e provincia per 51 Il Fante d’Italia N. 4- -2009 VARIE avere contribuito, con competenza e professionalità, alle attività volontarie di verifica tecnica sugli edifici danneggiati dal terremoto dell’Abruzzo del 6 aprile 2009, sotto le direttive della DICOMAC – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile. Rallegramenti! Lauree CEDEGOLO ( BS ) : Luca Romelli, figlio dell’Amico del Fante Leone e della Patronessa Sabina Regazzoli, si è laureato a Milano in Ingegneria Civile. MARENO DI PIAVE ( TV ) : il Fante Patrik Casonato si è laureato Dottore in Infermieristica. Rallegramenti! Lutti Sono deceduti: BOLOGNA : Gen. C.A. Maurizio Delgado. BRIGNANO GERRA D’ADDA (BG) : La Sorella Angela del Fante Benemerito Emilio Pandolfi. CASALECCHIO DI RENO (BO) : Il Fante Tonino Marzocchi, Presidente della Sezione. CASELLE DI SOMMACAMPAGNA (VR) : Il Papà del Fante Luca Bonvicini. CASTANO PRIMO (MI) : Il Fante Antonio Canale - Il Fante Renato Recanati Vice Presidente Sezionale. CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Il Fante Luciano Bertolini, la Patronessa Maria Mercati moglie del Fante Giuseppe Alberi - la Sezione ricorda il sesto Anniversario della tragica scomparsa del compianto Presidente Adelfo Trampolini e del Consigliere Emilio Francesconi. Onorificenze CHIARI ( BS ) : il Fante Battista Vertua Presidente Onorario della Sezione e già Consigliere Provinciale. BARI : Il Comm. Vito Titano Presidente della Sez. Prov. è stato insignito della Onorificenza di Grande Ufficiale O.M.R.I. CORMONS ( GO ) : l’Aiutante Giovanni Capano, Socio Fondatore dell’ Ass.”Fanti del Torino”. GENOVA : il Cav. Renato Panini, Consigliere della Sez. Provinciale è stato insignito della Onorificenza di Ufficiale O.M.R.I. TREVISO : il Presidente Sezionale Col. Carmelo Raccuia è stato insignito della Onorificenza di. Ufficiale O.M.R.I. Rallegramenti! Promozioni ROMA : Il Socio Ten. Marco Palumbo è stato promosso Capitano con anzianità dal 2002. Rallegramenti! DEGAGNA ( BS ) : la Mamma del Fante Ilario Bonzanini – il Fratello del Fante Nicola Tabarelli – Luca, Figlio del Fante Giordano Marchesi. GAVARDO ( BS ): il Fante Bruno Filippini – il Fante Elia Poli. GEMONA DEL FRIULI ( UD ): la Patronessa Fides Geatti – la Mamma del Fante Stefano Buiatti. GENOVA : il Fante Cav. Carlo Barabani. GHISALBA ( BG ): la Signora Clara Sangalli, Sorella dei Fanti Giovanni e Francesco – la Signora Clementina Paravisi , Sorella del Fante Giuseppe, Presidente della Sezione. GRAVEDONA ( CO ): il Fante Angelo Versace. LOVERE ( BG ) : il Fante Ernesto Zambetti, Consigliere Sezionale – il 52 Fratello del Fante Natale Buffoli. LURATE CACCIVIO ( CO ): la Mamma del Fante Danilo Canclini – la Mamma del Fante Pierluigi Binaghi. MARTINENGO ( BG ) : il Fante Camillo Asperti , già Presidente della Sezione. MELEDO ( VI ): il Fante Angelo Gastaldi. MILANO : il Fante Comm. Rag. Magg. Antonio Gerli di anni 104, già Presidente della Sezione “Lupi di Toscana”. MONTORSO VICENTINO ( VI ) : il Fante Stefano Dalla Valeria. MONZAMBANO (MN ) : il Fante Oreste Salvalai . NOVENTA VICENTINA ( VI ) : il Fante Lino De Rossi. PALMANOVA ( UD ) : il Socio M.M.A. Armando Negro. ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ): il Fante Lorenzo Festa – il Fante Bonomelli Claudio. ROVIGO : il Fante Stefano Tutone. SORESINA ( CR ) : il Fante Carlo Nigretti, già Vice Presidente Sezionale – il Socio Valentino Sozzini. SORISOLE ( BG ) : il Fante Giuseppe Pasta, Consigliere della Sezione. SPILIMBERGO ( PN ): la Mamma del Fante Norberto Bonvicini, Cassiere Economo della Sezione – la Mamma del Fante Pietro Sandri. URGNANO ( BG ) : la Mamma del Fante Giovanni Todeschi. VAL MENAGGIO ( CO ) : Le signore Elena Biscaro e Rosanna Ventura rispettivamente Mamma e Cognata del Fante Alfredo Neodo, Consigliere della Sezione. VEDESETA ( BG ) : Signora Pierina, Figlia del Fante Angelo Arrigoni ,Socio Fondatore e già Presidente Sezionale. VIGASIO ( VR ) : Giulia Falavigna, Nipote del Fante Arrigo. Sentite condoglianze Il Fante d’Italia N. 4- 2009 53