Progetto "Intrecci d`inverno"

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Progetto "Intrecci d`inverno"
ALLEGATO B
Descrizione dell’iniziativa-progetto
AL COMUNE DI PIANORO
SERVIZIO CULTURA
E’ obbligatoria la compilazione di tutte le voci della scheda progetto.
Le informazioni qui riportate (e/o aggiornate a seguito della procedura negoziata), per intero o in sintesi,
potranno essere utilizzate, per dare visibilità all’iniziativa, attraverso canali informativi istituzionali.
1) Titolo dell’iniziativa - progetto:
INTRECCI D’INVERNO
2) Capofila
Associazione “Territorio e Civiltà dei Mestieri”
3) Partner di progetto
Elencare i partner di progetto
Azienda agricola “Torre dei campani” – via Stanzano, 3117- Castel San PietroTerme (BO)
ProLoco di Pianoro
Auser di Pianoro
Casa protetta “Villa Giulia” - Pianoro Vecchia
Casa protetta “Sacra Famiglia”- Pianoro Nuova
Associazione “Scomunicati” - strada Maggiore, 54 - Bologna
Associazione “La Nottola” APS-ASD – via Molino Ballone, 1 – Vergato (BO)
4) Area di riferimento del progetto (indicare una sola area di riferimento):
1.
Programmazione culturale turistica - partecipata
a) Attività culturali □
b) Valorizzazione territoriale □
2.
Solidarietà, Comunità, Benessere
3.
Sviluppo sostenibile □
□
5) Modalità di integrazione del progetto con l’offerta comunale di servizi, progetti ed eventi
L’attività legata alla paglia di grano verrà presentata in modalità diverse in occasione di :
- Antica Fiera di Pianoro 2016 ( dalla spagliatura all’intreccio);
- Volontassociate 2016 (dimostrazione di intreccio ed esposizione di oggetti e prodotti; proiezione del video
realizzato);
- Sagra autunnale “C’era una volta”, (attività di intreccio).
L’attività legata alla cesteria verrà presentata in modalità diverse in occasione di:
- Conferenza sulla cesteria al museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” (proiezione del video);
- Antica Fiera di Pianoro 2017(dimostrazione di intreccio dei vimini, esposizione di manufatti e proiezione del
video realizzato).
6) Sintesi dell’iniziativa-progetto
La rievocazione di tecniche e di conoscenze legate alle antiche pratiche dell’intreccio vuole fare memoria “attiva” sul
territorio. La produzione di treccia di paglia per farne cappelli e sporte, tipica della media/alta collina bolognese, si
è sviluppata in tempi abbastanza recenti (1700) come forma ingegnosa di materiale residuale della battitura manuale
del grano destinato a semente per l’anno successivo. L’intreccio della paglia di grano, momento conclusivo di una
precedente attività che richiedeva l’intervento di tutta la famiglia, era anche un momento sociale in cui donne, uomini
e bambini compivano semplici ma precisi gesti per ottenere un prodotto utile all’economia famigliare.
E sempre d’inverno nelle stalle tiepide di calore animale, si intrecciavano i vimini per farne panieri di varie forme a
seconda dell’uso. E il lavoro si intrecciava ai racconti e la parola si faceva immaginazione.
Massimo 8 righe
7) Obiettivi del progetto
- Promuovere la conoscenza delle antiche pratiche lavorative del territorio.
- Riscoprire la relazione tra uomo, territorio e tradizioni.
- Affinare la manualità per realizzare, con materiali reperiti nel territorio, semplici manufatti.
- Valorizzare il dialetto nella specificità e ricchezza dei lemmi.
8) Azioni previste
1) Presso l’azienda agricola “Torre dei Campani” che coltiva il gentil rosso, una varietà di grano adatta all’intreccio,
nel periodo della mietitura, si mieterà col falcetto per preservare l’integrità degli steli. Si prepareranno i covoni di
grano, legati coi vimini.
2) Al museo e durante eventi in ambito comunale rievocazione dei procedimenti per ottenere una paglia di grano atta
all’intreccio: preparare le mannelle, trebbiare a mano, spagliare, trascegliere, intrecciare, preparare di manufatti e
fornire spiegazioni sugli oggetti utilizzati. Attività non solo dimostrativa ma aperta alla partecipazione attiva dei
visitatori.
3) Potatura collettiva di salice per farne vimini.
4) Esposizione di cesti di varie forme e presentazione con il supporto di slides dell’attività del panieraio.
4) Corso di intreccio di vimini.
5) Realizzazione di due filmati per fissare e trasmettere le modalità dell’intreccio in cui manualità e creatività erano
sapienza: dalla mietitura del grano alla treccia di paglia e dai vimini al cesto.
6) Presso le case protette del territorio attraverso la visione e la manipolazione di oggetti stimolare i ricordi, quindi
dimostrazione di intreccio e proiezione dei filmati realizzati.
7) Utilizzo dei filmati in calce alle visite guidate dei percorsi “I lavori a veglia” e “I lavori agricoli” presso il museo
di Pianoro.
9) Tempistiche
Durata del progetto
Dal luglio 2016/ad agosto 2017
I progetti dovranno avere inizio non prima del 15/06/2016 e concludersi entro il 30/08/2017
Time-table (modificare la tabella seguente in base alle necessità):
Azioni
previste
15 Giugno
–Luglio
2016
Agosto –
Settembre
2016
Ottobre –
Novembre
2016
X
X
Dicembre
2016
Gennaio –
Febbraio
2017
Maggio Giugno
2017
Luglio Agosto
2017
X
Azione 1
Azione 2
X
X
Azione 3
X
Azione 4
Azione 5
Marzo –
Aprile
2017
X
X
X
Azione 6
Azione 7
X
X
X
X
X
X
X
X
10 ) Luogo/i di realizzazione dell’iniziativa-progetto
Azienda agricola “Torre dei campani” (richiesta la disponibilità all’agricoltore a titolo gratuito);
Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” via del Gualando, 2 - Pianoro (in disponibilità del richiedente);
Piazza Falcone/Borsellino Pianoro (richiesta di partecipazione al Comune);
Parco Genepreto (richiesta di partecipazione alla ProLoco di Pianoro).
Casa protetta Villa Giulia Pianoro Vecchio (richiesta al titolare della struttura a titolo gratuito);
Casa protetta Sacra Famiglia Pianoro (richiesta al titolare della struttura a titolo gratuito)
Per il luogo indicare se in disponibilità del richiedente, o richiesto al Comune o a terzi e a quali condizioni
11 ) Destinatari a cui è rivolta l’iniziativa-progetto
L’iniziativa/progetto è rivolta a tutti.
I possibili partecipanti alla rievocazione dei procedimenti per ottenere uno stelo atto all’intreccio presso al museo
potranno essere un centinaio.
I partecipanti al corso di intreccio potranno essere 20/25 persone.
Durante gli eventi realizzati dal Comune e dalla ProLoco la partecipazione è sicuramente maggiore sia per la
pluralità dell’offerta che per il richiamo di altre proposte.
Presso le case protette sono gli stessi ospiti.
Identificare i potenziali destinatari del iniziativa-progetto
Quantificare i possibili partecipanti al iniziativa-progetto
12) Rete e partners
- Azienda agricola “Torre dei campani”. In questa azienda da alcuni anni i volontari del museo si recano a mietere il
gentil rosso; anche quest’anno insieme all’agricoltore mieteranno il grano con il falcetto per preservare l’integrità
dello stelo.
- Auser Volontariato di Pianoro. E’ in essere una convenzione per assicurare al museo il servizio di guardiania e
vigilanza; la collaborazione si esplica anche in altri momenti dell’attività museale, in questo progetto i volontari
auser faranno da figuranti durante la mietitura, trebbiatura con la pietra.
- Proloco di Pianoro. Ente organizzatore di numerosi eventi a cui l’associazione “Territorio e Civiltà dei Mestieri”
ha partecipato per esporre oggetti a tema e manufatti e per dimostrazioni d’uso di oggetti. Quest’anno si proporrà in
una delle sagre autunnali la spagliatura della paglia di grano.
- Associazione APS-ASD“La Nottola”. Ripropone forme di artigianato e recupero di vecchi saperi nel rispetto
ambientale e quindi senza pregiudicare le possibilità a chi verrà dopo. Nel progetto assumerà il ruolo di
coprotagonista nel video “Dai vimini ai canestri”, si occuperà della presentazione dell’attività del panieraio e
dell’esposizione di cesti e di coordinamento e tutoraggio durante il corso di cesteria. Andrea Magnolini, della
suddetta associazione, racconterà le attività legate alle varie forme di cesti.
- Associazione “Scomunicati”. Utilizza in modo consapevole gli strumenti della comunicazione al servizio della
comunità. In questo progetto ha il ruolo di coordinare la realizzazione dei filmati.
- Case protette Villa Giulia e Sacra Famiglia. Strutture di accoglienza per anziani attente al loro benessere
psicofisico. Il personale di ciascun Ente e i volontari dell’associazione “Territorio e Civiltà dei Mestieri”
organizzeranno insieme pomeriggi di ricordi, esperienze, racconti e filmati.
Fare una breve descrizione di ogni partner, esplicitarne il ruolo e il tipo di coinvolgimento
13) Strumenti e modalità di comunicazione e promozione del progetto/iniziativa
La comunicazione e promozione di ogni evento avverrà attraverso:
− distribuzione di volantini nei luoghi pubblici e privati (ove consentito);
− newsletter ai contatti del Museo e dei partners;
− inoltro del programma con note esplicative ai periodici locali (Pianoro Informa, L’Idea, Nelle Valli
Bolognesi, SavenaIdice);
− comunicato stampa alle principali testate locali;
− post sulla pagina facebook del Museo www.facebook.com/museodiartiemestieri e sulle pagine degli altri
−
−
−
partners;
pagina dedicata sul sito del Museo www.museodiartiemestieri.it;
fotografie e filmati saranno caricati nel monitor nella sala al piano terra ad uso dei visitatori;
invio di volantini e di informative sulle azioni previste da inserire nell’agenda on line del comune.
La comunicazione alle scuole avverrà attraverso:
1) l’integrazione, nel POT per l’a.s.2016/17, del percorso “I lavori a veglia” con il filmato
sull’intreccio della paglia di grano e di quello “I lavori agricoli” con la mietitura.
2) l’invio telematico, a settembre 2016, del programma dell’offerta educativa agli Istituti Scolastici.
3) l’integrazione, nel POT per l’a.s.2017/18, del percorso “I lavori a veglia” con il filmato
sull’intreccio dei vimini (le riprese inizieranno da gennaio 2017).
(Breve descrizione delle modalità di comunicazione e degli strumenti che si utilizzeranno (es. volantini, diffusioni radio, articoli, siti internet,
social network, ecc)
14) Strumenti e materiali utili alla documentazione
Particolare importanza hanno i materiali utili ad una possibile diffusione pubblica dei risultati prodotti (es: fotografie, video, slide ecc)
Saranno scattate foto e girati video a documentazione.
Il video sulla paglia di grano sarà presentato durante Volontassociate 2016 e presso le case protette.
Il video sulla cesteria sarà presentato al museo nel giugno 2017 e durante l’ Antica Fiera di Pianoro 2017.
Sarà realizzato un teaser, tratto dai filmati e integrato a fini pubblicitari e diffuso sulla pagina facebook del museo di
Arti e Mestieri e dall’associazione “La Nottola” attraverso i loro canali pubblicitari.
Attraverso il video al piano terra del museo sarà poi possibile per i visitatori prendere visione dei filmati e ravvivare
ricordi o apprendere antiche pratiche lavorative.
15) Come il progetto intende garantire il raggiungimento delle pari opportunità delle persone
Il progetto intende promuovere occasioni di incontro e scambio culturale tra le diverse fasce d’età ed evidenziare
come l’intreccio della paglia in passato era attività non solo per donne e bambini, ma praticata anche da uomini per il
suo immediato ritorno economico.
Inoltre si vuole promuove l’iniziativa sia al museo, dotato di giardino per attività all’aperto e privo di barriere
architettoniche per i disabili, per chiunque desideri rivivere la gestualità lenta e riflessiva che accompagnava
l’intreccio, sia presso le case protette del territorio per offrire agli ospiti l’opportunità di sentirsi ancora coinvolti e
partecipi.
(con riferimento alle abilità diverse, agli anziani, al genere)
16) Come il progetto intende garantire la sostenibilità ambientale
Risparmio energetico, raccolta differenziata, ecc…
Le attività proposte che rimandano al passato sono il racconto del rispetto per la natura e per i suoi prodotti: ciò che
ora è indicato come attività ecosostenibile, in passato era regola naturale di vita. La conoscenza e il suo farsi era
basata sull’osservazione e sull’esperienza; ora, riproposta in forme non dissimili, è supportata dalla conoscenza
scientifica.
17) Altro
17) Nominativo e recapiti Referente Progetto
Maurizia Lazzarini – mail: [email protected] – cell. 392 2220899