Da Chinaglia a Maradona, quando ira ko diventa furia

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Da Chinaglia a Maradona, quando ira ko diventa furia
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Da Chinaglia a Maradona, quando ira ko diventa furia
11 Marzo 2017 ore 16:10
Autore: Ansa News.
Categoria:
Flash news / Brevi
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 23:48
Flash news dall'Italia e dal mondo
Rabbia e frustrazione che vengono sfogate dentro gli spogliatoi. La coda accesa di Juve-Milan, con
danni all'interno dello Juve Stadium da parte dei giocatori rossoneri, non è certo il primo caso dell'ira da
ko che diventa furia. Un caso noto in Italia fu quello del post-finale dei Mondiali del 1990. L'ira di
Maradona e compagni dell'Argentina per la sconfitta contro la Germania, vincitrice per 1-0 grazie a un
rigore dubbio trasformato da Brehme, fu tale che i muri dell'Olimpico ne portarono i segni per mesi. Una
quindicina di anni prima, e non in una sola circostanza, c'erano state le intemperanze di Giorgio
Chinaglia ai tempi della Lazio, manifestate ad esempio nel 1973 a Napoli quando la Lazio di Maestrelli
perse lo scudetto all'ultimo tuffo. Ci fu qualcosa anche a Perugia in occasione di una trasferta della
Juventus al Curi, e quella volta ad andarci di mezzo fu Luciano Moggi, mentre lo scorso ottobre
all'estero ha fatto scalpore il comportamento di alcuni giocatori del Real Madrid in occasione di una
goleada in trasferta sul campo del Cultural Leonesa in Coppa del Re. Al termine di quel match vinto per
7-1 alcuni madridisti, nonostante il successo, si sono lasciati andare a una serie d'intemperanze: foto e
video delle conseguenze sulle strutture del Leonesa hanno poi fatto il giro dei social. In Brasile l'elenco
eccessi e caos da spogliatoio potrebbe rivelarsi infinito, basti pensare a quanto successo in occasione
di stracittadine infuocate come quelle tra Corinthians e Palmeiras, Flamengo e Fluminense e Bahia e
Vitoria, mentre in Francia Mario Balotelli ha fatto parlare di sé non solo per le reti con la maglia del
Nizza, ma anche per quanto successo dopo la sfida dei rossoneri con il Bastia. Supermario, che aveva
subìto insulti razzisti dal pubblico per quasi tutta la partita, era poi stato preso di mira dal tecnico rivale
Francois Ciccolini, con scene quasi da far west. In Spagna ci sono state le intemperanze post gara dei
giocatori del Levante dopo un ko con il Real Madrid anche qui a causa, secondo loro, di decisioni
sbagliate da parte dell'arbitro. A fare da corollario a queste scene, quella della rissa nel tunnel degli
spogliatoi fra Pepe e Ballesteros. Infine Perugia: qualcuno ancora ricorda l'amarezza di Marco
Materazzi nel dopo-Mondiali 2002 e la sconfitta dell'Italia contro la Corea del Sud. A descriverla fu il
suo compagno di club, ma rivale nel match iridato, Ahn Jung-Hwan, autore del gol decisivo: il
sudcoreano raccontò che un giorno al Curi il suo capitano "entrò urlando nello spogliatoio e mi disse
davanti a tutti che puzzavo d'aglio. Il traduttore arrossì, era troppo imbarazzato per tradurre".
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