Il Resto del Carlino La ricostruzione della faccia. A Cona congresso
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Il Resto del Carlino La ricostruzione della faccia. A Cona congresso
11 novembre Il Resto del Carlino La ricostruzione della faccia. A Cona congresso internazionale LA RICOSTRUZIONE del volto nelle varie patologie. Un tema che verrà approfondito nell‟ambito del simposio internazionale, dal titolo „Face restoration in maxillofacial & plastic surgery‟. L‟evento, in programma nell‟aula magna dell‟ospedale di Cona, da domani a sabato, è promosso dall‟unità operativa di Chirurgia maxillo-facciale. «Un congresso internazionale – ha sottolineato il direttore sanitario Eugenio Di Ruscio – che intende fare il punto sulle tecniche studiate per il singolo paziente, con un approccio che ha bisogno di un confronto vasto e interdisciplinare sull‟argomento». Approccio interdisciplinare testimoniato anche dal coinvolgimento del dipartimento chirurgico-specialistico di Otorinolaringoiatria diretto da Antonio Pastore. OLTRE una quarantina, gli specialisti che interverranno nei diversi settori della chirurgia ricostruttiva avanzata e della terapia rigenerativa, provenienti anche dall‟estero. «Il convegno – ha illustrato il direttore del reparto di Chirurgia maxillo-facciale e presidente europeo Eacmfs Luigi Clauser, che coordina il simposio insieme a Manlio Ganliè, Giovanni Elia e Julio Acero – prevede circa 250 partecipanti da diversi Paesi, ed è diviso in 7 sessioni. Un tema importante che verrà affrontato riguarda le ricostruzioni facciali con l‟impiego di tessuto adiposo prelevato dall‟addome». SPAZIO quindi alla medicina rigenerativa e alla chirurgia estetica e morfofunzionale. «Al congresso – ha proseguito Clauser – parteciperà anche il chirurgo francese Bernard Devauchelle, che nel 2005 ha eseguito il primo trapianto di faccia. In una delle letture magistrali si occuperà del trapianto di faccia in età pediatrica». Previsto anche un workshop dedicato ai tagli ossei con minimo sanguinamento. La distrazione delle ossa del volto, mediante allungamento con particolari microdispositivi, è una tecnica applicata da anni in modo ordinario a Ferrara. «L‟ultima frontiera – ha continuato Manlio Ganliè, del reparto di Chirurgia maxillo-facciale – è rappresentata dalla terapia rigenerativa». L‟intero programma dei lavori è disponibile sul sito internet www.ospfe.it. La Nuova Ferrara «Ecco come funziona la Guardia medica» La Guardia medica ha orari di ambulatorio nei quali riceve i pazienti e orari nei quali (sostanzialmente di notte) risponde per telefono. Ecco perchè non è stata aperta la porta alla paziente che giovedì scorso alle 20.20, come lei stessa aveva dichiarato alla “Nuova”, si era presentata con la febbre davanti all‟ambulatorio di via Gandini e se ne era andata perché il medico le aveva risposto che l‟avrebbe ricevuta solo “per cortesia”. A spiegarlo è l‟Asl che in una nota risponde a due segnalazioni pubblicate dalla Nuova Ferrara. «La richiesta di accesso a tale attività ambulatoriale - sottolinea l‟azienda sanitaria intervenendo su quell‟episodio - risulta fuori dalla fascia oraria programmata in quanto è pervenuta in orario serale e infrasettimanale», cioè quando l‟ambulatorio è chiuso al pubblico. Il secondo episodio era stato riferito da un‟altra paziente con una crisi di orticaria che aveva chiesto di essere visitata con urgenza a casa ed era stata invitata a recarsi in ambulatorio. La donna aveva deciso poi di rivolgersi direttamente ad una farmacia per farsi prescrivere rapidamente un cortisonico ed era stata “aiutata”, come garante, da un veterinario. «Seppure invitata dal medico di Guardia Medica a presentarsi in ambulatorio per una visita al fine di una opportuna verifica diagnostica», la paziente, scrive l‟Asl, «ha deciso di scegliere un'altra soluzione». L‟azienda sanitaria spiega che «quando non lavora il medico di famiglia, l'assistenza ai cittadini è assicurata dal servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica) che «garantisce l'assistenza medica di base per situazioni che rivestono carattere di non differibilità» per le quali «non si può aspettare fino all'apertura dell‟ambulatorio del proprio medico curante o pediatra di libera scelta». Il servizio è attivo nelle ore notturne o nei giorni festivi e prefestivi, rimarca l‟Asl. Il medico di continuità assistenziale «può: effettuare visite domiciliari non differibili, prescrivere farmaci indicati per terapie non differibili o necessari alla prosecuzione della terapia la cui interruzione potrebbe aggravare le condizioni della persona, rilasciare certificati di malattia in casi di stretta necessità e per un periodo massimo di tre giorni, proporre il ricovero in ospedale». La Regione «ha regolamentato e reso possibile attuare anche una attività ambulatoriale, oltre quella propria domiciliare, della Guardia Medica», attività gestita «nelle giornate prefestive e festive in orario diurno compatibilmente con le altre funzioni preminenti e tenuto conto della numerosità degli abitanti relativi ad ogni sede». Di fatto, sottolineano spesso gli utenti, le limitazioni del servizio tendono a spingere i pazienti a non rivolgersi al servizio o a recarsi al pronto soccorso. «Operare sugli orari in corsia senza assunzioni è un’utopia» Due settimane per mettere a punto il piano degli orari di lavori dei medici in corsia. È il tempo che resta agli ospedali della provincia per adeguarsi alla normativa europea che ha imposto limiti stringenti per i riposi, i turni, i notturni e gli straordinari del personale sanitario. Il Sant‟Anna ha avviato una consultazione con i direttori di dipartimento per arrivare al 25 novembre con una programmazione che tenga conto delle nuove disposizioni. Intanto inizia a farsi sentire la voce dei sindacati. L‟Anaao ha già annunciato una mobilitazione per la fine del mese mentre la Fials ieri ha ricordato che un articolo del nuovo dispositivo «garantisce il diritto ad 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Il richiamo della commissione europea al governo italiano per un riallineamento della nostra legislazione nel rispetto del diritto del personale del servizio sanitario nazionale, sia della dirigenza medica che del comparto a periodi minimi di riposo giornaliero è una questione che dura da oltre 10 anni. La scadenza - aggiunge - è alle porte, ma ancora non si è aperto il tavolo di confronto con le due aziende sanitarie ferraresi già richiesto dalla Fials». «Garantire ai lavoratori le 11 ore di riposo consecutivo nell‟arco delle 24 ore è un sacrosanto diritto, serve per il recupero psicofisico, per ridurre il rischio di errori, a tutela del lavoratore e dei pazienti - conclude il sindacato - Tentare di conciliare i diritti dei lavoratori senza procedere ad assunzioni è una utopia». La Fials chiede il piano assunzioni del 2016 e una prosecuzione del piano stabilizzazioni. Un convegno internazionale con esperti di maxillo-facciale Da domani a sabato prossimi si terrà presso l'ospedale di Cona il simposio internazionale "Face restoration in maxillofacial & plastic surgery" ( La ricostruzione del volto nelle varie patologie). «Un evento importante per la nostra struttura - ha sottolineato ieri il direttore generale Eugenio Di Ruscio alla presentazione-che conferma quel processo di qualificazione che portiamo avanti ormai da diverso tempo». Un percorso con il professor Antonio Pastore, responsabile del dipartimento chirurgico specialistico che spiega Pastore, «e una realtà piccola dove però grazie alla presenza del collega Luigi Clauser, direttore del reparto di Chirurgia maxillo-facciale e past-president della Società europea, si svolgono interventi di nicchia, delicati ma risolutivi di gravi malformazioni congenite o derivate da altre patologie, attraverso un'attività interdisciplinare che coinvolge molteplici professionalità ed ora anche il settore della chirurgia plastica». «Già dal tema del convegno - ha aggiunto Claiser - appare evidente l'apporto scientifico di eminenti specialisti; saranno infatti 40 i relatori, oltre 250 i partecipanti provenienti da 25 Stati Europei, Est Europa, America, Oriente e per la prima volta persino dalla Giordania». Il simposio si articolerà in sette sessioni ognuna dedicata ad un argomento e tre saranno le Lectio Magistralis sulle ricostruzioni facciali mediante l'impiego di tessuto adiposo dello stesso paziente dotato di cellule staminali,sulla chirurgia estetica e morfo - funzionale ed infine sull' ipertecnolgia e programmazione al computer . Coordinerà il convegno il professor Clauser in collaborazione con il dottor Manlio Galiè nel ruolo di Education Trainig Officer Europeo con i dottori Julio Acero di Madrid e Giovanni Elia dirigente medico presso la Chirurgia Maxillo facciale. La sindaca difende il punto nascite «Servizio di qualità» LAGOSANTO Il sindaco di Lagosanto, Maria Teresa Romanini, in occasione dell'ultimo consiglio comunale di Lagosanto, svoltosi alcuni giorni fa, ha risposto all'interrogazione avanzata dal capogruppo del M5S locale, Federico Menegatti, che aveva richiesto chiarimenti in merito alla situazione ed attività del punto nascita dell'ospedale del Delta di Lagosanto. «Quando si parla dei punti nascita - ha risposto il sindaco - si dovrebbe essere a conoscenza, ed i documenti per conoscere ed informarsi su questa tematica esistono e sono consultabili senza problemi, dei provvedimenti normativi nazionali e regionali, che sono legati principalmente alla sicurezza delle procedure, che vuol significare sicurezza per la futura mamma e per il nascituro. Penso - ha detto ancora il sindaco di Lagosanto che nessuno possa negare la diminuzione delle nascite, è un problema nazionale; sicuramente legato alla crisi economica che ci attanaglia sempre di più da diversi anni. La Regione Emilia-Romagna, in ogni caso, svolgerà su questa tematica le necessarie verifiche e gli opportuni approfondimenti. Ricordo ai consiglieri ed al capogruppo Menegatti che ha avanzato la richiesta di chiarimenti, che la programmazione sanitaria è una funzione di competenza esclusivamente regionale - specifica la sindaca - la quale sarà oggetto di pianificazione locale. Quando si parla di de-potenziamento, non si capisce a che cosa ci si riferisca. Attualmente la situazione all'Ospedale del Delta è invariata come numero posti letti. Un pregio dell'Asl è di aver aderito al progetto dell'introduzione di una nuova metodologia "l'Intensità di cura" dove il paziente è al centro dell'assistenza e i professionisti ruotano. Non dimentichiamo - ha concluso infine la sindaca di Lagosanto che la nostra provincia è tra le più anziane, e se il nostro sistema sanitario locale si sta concentrando su questo è sbagliato? Anzi direi che è un'ottima cosa, soprattutto cercare di implementare sempre di più la rete territoriale (socio-sanitaria) con la rete ospedaliera. Sicuramente tutto è perfettibile e con la collaborazione di tutte le forze politiche, lo si potrebbe fare anche più velocemente»