Sistema SPIDER®: per il rinforzo di reti semplici in
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Sistema SPIDER®: per il rinforzo di reti semplici in opere di consolidamento Consolidamento del fenomeno franoso lungo la S.P. n.° 9 „Gargnano–Magasa“ e la S.P. 58 “Idro-Capovalle–Molino di Bollone” Documentazione tecnica / giugno 2008 Consolidamento di versanti in frana / documentazione tecnica / giugno 2008 Sistema SPIDER®: per il rinforzo di reti semplici in opere di consolidamento Dr. Guido U. Guasti Responsabile Ufficio Tecnico - Project Engineer GEOBRUGG ITALIA SrL - Sistemi di protezione [email protected] INTRODUZIONE Nel febbraio 2006 le forti piogge hanno scatenato un evento franoso superficiale di notevole entità che si è abbattuto all’incrocio tra la SP.9 “Gargnano – Magasa” e la SP.58 “Idro – Capovalle – Molino di Bollone” in Provincia di Brescia (in giallo nella fig. 2); a seguito di questo fenomeno l’impresa Seconda Natura Snc di Condino (TN) ha eseguito un intervento di somma urgenza volto alla stabilizzazione del versante, con l’utilizzo di rete in acciaio a doppia torsione su tutto il versante, ancorata con barre auto perforanti in acciaio; l’intensificarsi delle piogge durante i lavori ha scatenato una ulteriore frana superficiale che ha in buone parte compromesso gli interventi precedentemente realizzati, facendo collassare la rete e rendendo necessaria la chiusura delle due arterie stradali con notevoli disagi per la popolazione locale (in rosso, nella fig. 3, la parte di versante nuovamente franata). A seguito del secondo evento franoso l’impresa si è affidata alla consulenza specialistica di SLOPE Associati di Mezzolombardo (TN) per lo studio del fenomeno in urgenza e per la predisposizione del progetto di consolidamento del versante primario in frana. Fig. 1: Ubicazione dell‘area di intervento 2 Fig. 2: Vista dell‘area di intervento all‘inizio dei lavori Fig. 3: Area franata a seguito della seconda fase di precipitazioni Fig. 4: Particolare del sistema di drenaggio 3 Consolidamento di versanti in frana / documentazione tecnica / giugno 2008 STORICO DELLA FRANA La geometria del pendio in frana sovrastante la SP. 9 in Loc. Molino Bollano si sviluppa su una superficie di estensione longitudinale di circa 40 m per un’altezza di circa 30 m con un inclinazione media di circa 50° fino ad un massimo di 60° in alcuni settori specifici. Gli eventi franosi succedutesi nell’arco di un mese di distanza hanno progressivamente svuotato la copertura di terreno sciolto (depositi eluviali) presente in sito prima degli eventi franosi e messo in maggiore evidenza la conformazione rocciosa subafforante. Fig. 5: Piastra cuspidata di ripartizione dei carichi degli ancoraggi Lo studio, nella prima fase, si è articolato realizzando indagini dirette mediante sopralluoghi estesi a tutto il versante, finalizzati a rilevare e descrivere l’assetto geomorfologico del versante, individuando cause predisponenti e scatenanti il dissesto. Tali indagini dirette sono state quindi affiancate da indagini geognostiche in sito, mediante perforazioni a distruzione allo scopo di determinare lo spessore dei depositi di copertura, e di laboratorio, su terreni prelevati superficialmente dal corpo di frana, necessari alla parametrazione geotecnica dei depositi interessati dal dissesto. Nella seconda fase, dopo aver ricostruito il modello geometrico del versante e il modello geotecnico dei terreni coinvolti in frana, sono state realizzate diverse analisi di stabilità (vedere fig. 6) che hanno permesso di capire quali sono stati i parametri che hanno messo in crisi il pendio (back analysis), verificare le condizioni di equilibrio del pendio durante le lavorazioni (importante per le misure di sicurezza da adottare in cantiere durante le lavorazioni) e conoscere e individuare le migliori soluzioni di tipo progettuale per stabilizzare il versante. Fig. 6: Analisi di stabilità del versante 4 LA FILOSOFIA La filosofia di progettazione degli interventi avvenuta in corso d’opera con una persona di SLOPE Associati sempre presente in cantiere si è basata su una stabilizzazione pesante del versante avvenuta con diverse tipologie di intervento: - si è innanzitutto realizzato al piede un innalzamento del muro di sostegno dello sbancamento con tondame di castagno incrociato (muro di legno) che ha permesso di limitare la pendenza media della parte sovrastante il versante; - poi è stato realizzato nella parte centrale del versante un muro su micropali D. 88,9 mm di spessore 8 mm con tiranti in barre Dywidag D. 26,5 mm di lunghezza pari a 10.0 m (6 m di bulbo e 4 m di tratto libero) che sono state caricate con una forza di tesatura pari a 260 kN; - si è poi realizzato un intervento di consolidamento attivo di tutto il terreno coinvolto nell’area in frana (circa 1000 mq) con una rete strutturale ad altissima resistenza (SPIDER® ) realizzata con filo in acciaio armonico (fr=1770 N/mm2) e protetto contro la corrosione con una lega Zn-Al (95%5%); l’elevata resistenza a trazione e punzonamento della rete utilizzata ha permesso di realizzare un intervento di soil-nailing (barre autoperforanti Titan 30/11 di lunghezza variabile fra 3 m e 4.5 m tesate con un carico di 50 kN) dove la rete si comportava da elemento ripartitore delle forze fra un ancoraggio e il contiguo; questa soluzione di tipo attivo ha permesso di inserire nelle analisi di stabilità un carico ripartito sul versante derivante dalla presenza della rete di 10 kN/m; - infine è stato realizzato un intervento di idrosemina pesante che ha dato ben presto i suoi frutti e che nel tempo dovrà garantire la rivegetazione del versante con specie autoctone. I modelli di calcolo adottati nel rispetto delle prescrizioni e normative vigenti sono stati il modello dell’equilibrio limite per le analisi di stabilità del versante (implementato su codice Slide vers. 5.0), il modello di MatlockReese per il calcolo dei micropali sotto fondanti il muro di sostegno, mentre per le verifiche della rete in acciaio tipo SPIDER® è stato utilizzato il modello dello scivolamento superficiale (implementato su codice Ruvolum 6.0). I tempi realizzativi, favoriti anche dal bel tempo, hanno permesso di realizzare i lavori in oggetto in circa un mese grazie alla facilità di perforazione riscontrata nell’utilizzo di martello fondoforo su ragno e grazie alla facilità di posa della rete ad alta resistenza. 5 Consolidamento di versanti in frana / documentazione tecnica / giugno 2008 Fig. 7: Fase avanzata di posa della rete Spider ® e perforazione degli ancoraggi Fig. 8: Perforazione di ancoraggi e pali Fig. 9: Vista dell‘area di frana a lavori ultimati 6 Fig. 10: Dettaglio dell’ intervento a lavori ultimati Fig. 11: Geostuoia antierosione, reticella esagonale e rete strutturale di consolidamento Spider ® Fig. 12: Sviluppo della vegetazione successivo all‘idrosemina SI RINGRAZIANO: Impresa esecutrice: SECONDA NATURA SRL di Condino (Trento) Progettisti: SLOPE Associati Ing. Frenez e Dr. Geol. Andreis, di Mezzolombardo (Trento) Direzione Lavori: Ing. Pellegrini e Geom. Bianchetti, Amministrazione Prov. le di Brescia 7 Barriere paramassi Tetto paramassi Consolidamento di scarpate Barriere contro colate di fango Barriere fermaneve Protezione miniera a cielo aperto Applicazioni speciali Geobrugg protegge persone e infrastrutture dalla forza della natura Obbiettivo dei nostri tecnici e dei nostri partner è quello di analizzare il problema congiuntamente al cliente e quindi, con i professionisti coinvolti, di presentare le soluzioni ottimali. Una pianificazione serena non è la sola cosa che Geobrugg garantisce; dal momento che gli stabilimenti di produzione sono ubicati su tre continenti, possiamo assicurare consegne rapide ma anche e soprattutto una assistenza pre- e post-vendita incomparabile. Con uno sguardo rivolto alla realizzazione senza problemi, consegnamo i componenti del sistema il più possibile pre-assemblati e comunque chiaramente identificati direttamente al cantiere. Lì, i nostri incaricati, se richiesto, forniranno tutta l’assistenza necessaria, compresa quella tecnica dal tracciamento della struttura, al controllo du- Geobrugg Italia SrL Via C. Jannozzi 42 • IT-20097 San Donato Milanese Tel. +39 02 518 77 240 • Fax +39 02 518 77 241 [email protected] • www.geobrugg.it Una Società del Gruppo BRUGG Certificato secondo ISO 9001 1.402.10.IT-IT.0806 rante l’installazione fino alla verifica dell’opera in esercizio.