13 aprile 2013
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13 aprile 2013
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 396 - ANNO XIV - EURO 1,50 ASIAGO Cittadini in battaglia contro l’IVA sulla TIA “E’ illecita! Etra ci deve rimborsare” “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 13 APRILE 2013 L’opposizione promuove Paese in festa una raccolta di per San Marco firme contro il Ecco dove e progetto di come nascono riqualificazione i cuchi del centro Pagine 12 - 14 CANOVE ENEGO Cinque anni di amministrazione: bilancio positivo per il sindaco Rodeghiero Pagina 3 I SAPORI DELLA TRADIZIONE Pagina 8 Passaggio al Trentino: l’onorevole Mara Bizzotto sottopone la questione al Parlamento Europeo “Assistiamo alla latitanza dello Stato che sta calpestando i diritti e la volontà popolare di migliaia di cittadini” ROTZO Le leggi statali assurde e lo sfogo di Spagnolo: “Mi serve un autista per il pulmino scolastico e non posso assumerlo” CESUNA Pagina 7 Pagina 13 Pagina 18 HOCKEY GHIACCIO La grande festa per il quarto scudetto Sognando di ospitare ad Asiago la Continental Cup Grafica Altopiano Presente in classe grazie a Skype: le nuove tecnologie a servizio della scuola Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 2 La voce degli 8 Comuni RIFIUTI Grazie ai press container è in aumento la percentuale di raccolta differenziata Prossimamente si provvederà a multare i trasgressori che vanificano l’impegno di tanti Circa il sessanta per cento di raccolta differenziata; è il dato medio per l’Altopiano da quando anche Asiago ha adottato i press container. Con l’istituzione di sistemi di raccolta differenziata in tutti i Comuni altopianesi, manca solo Foza, i dati di differenziazione dei rifiuti si stanno avviando verso numeri molto favorevoli e quel 71 % indicato come quota auspicabile non pare più una chimera. Sfiorano il 70 per cento di raccolta differenziata i due Comuni che da più tempo hanno installato i press container, Rotzo e Roana. Rotzo poi vanta il “record” di compostaggio domestico che supera il 50 per cento. Ad Enego, dove nel 2010 la raccolta differenziata era al solo 6,9%, il dato oggi si è attestato attorno al 60 % con il compostaggio domestico che tocca il 30. Lusiana, unico Comune ad aver scelto la strada della raccolta porta a porta, e Conco, che assieme a Lusiana gestisce un ecocentro ed ha installato per primo contenitori per gli oli alimentari esausti, hanno una differenziata attestata attorno al 62%. Gallio rimane fermo sotto il 50%. Foza deve ancora avviare un pro- getto di differenziazione dei rifiuti domestici. Con l’avvio della raccolta differenziata spinta, grazie ai press container finalmente istituiti, Asiago ha registrato un 46.7% di raccolta differenziata; nel dicembre 2011 il dato era del 29%. Un risultato attribuibile ai press container installati che favoriscono, è l’opinione del sin- daco di Asiago Andrea Gios, non solo maggior cura nel conferimento dei rifiuti ma anche una maggior attenzione nel differenziare. Ricordiamo che a giugno sono entrati in funzione due press container, uno in via Brigata Sassari nel parcheggio vicino alla canonica ed uno in via Battisti nel parcheggio della palestra dell’Ipsia. Successivamente, da novembre, sono stati attivati i press container di viale della Vittoria, del parcheggio dello stadio del ghiaccio, di via Scajaro vicino alle Poste, di via Cairoli e di via Ceresara. L’attivazione di press container ha permesso di togliere dalle strade del centro 200 contenitori verdi. La raccolta del secco non riciclabile nelle zone esterne al centro storico prevede 57 postazioni per complessivamente 123 cassonetti che verranno a breve dotati di serratura appena determinato il nu- mero ideale di contenitori. Con il nuovo servizio di raccolta rifiuti urbani stilato da Etra sono stati posizionati 498 contenitori tra campane e cassonetti (distribuiti in 80 isole ecologiche) per il conferimento dei rifiuti differenziati. Un numero superiore a quello inizialmente previsto per garantire, soprattutto nel centro e nel periodo di maggior afflusso turistico, un miglior standard di servizio. “La pesatura dei rifiuti che compare ad ogni conferimento nel press container non inciderà sulle bollette delle utenze ma serve perché ci si rende conto quanti rifiuti produciamo – sottolinea Gios – Il prossimo passo è quello di propagare una cultura della riduzione della generazione di rifiuti perché la differenziata funziona solo se lo vogliamo; e solo con una maggior differenziazione abbinata ad un minor produzione di rifiuti potrà garantire bollette più leggere. Ma lo dobbiamo fare tutti assieme”. Ora, con la popolazione che si sta abituando al nuovo metodo, rimangono due problematiche da risolvere; l’uso corretto dei contenitori nelle isole ecologiche e l’abbandono di rifiuti. “Con le abbondanti nevicate abbiamo riscontrato un leggero arretramento dalle percentuali pre nevicate – commenta il sindaco Andrea Gios – In parte è da attribuire al freddo con le persone meno attente a differenziare ed una parte da minor accessibilità alle campane causa neve e gelo. Se per il primo si può intervenire solo con l’informazione nell’altro caso si deve studiare meglio lo sgombero neve nei pressi delle isole ecologiche”. “Altro discorso sono i 150 interventi straordinari per la rimozione di materiale abbandonato – prosegue Gios – Questi sono solamente gesti di inciviltà che danneggiano l’immagine del paese oltre a costituire dei pericoli. Così come quello di alcuni cittadini di Comuni limitrofi che convogliano i loro rifiuti ad Asiago nei cassonetti non ancora dotati di chiavetta incidendo sui costi dei nostri residenti. Per questi fenomeni si può intervenire solo sanzionando il trasgressore ed infatti a breve si passerà a multare chi vanifica lo sforzo di tanti”. Gerardo Rigoni l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 3 La voce degli 8 Comuni RIFIUTI “L’IVA sulla TIA è illecita, chiediamo il rimborso” “La TIA, Tariffa Igiene Ambientale, che ha sostituito la TARSU ovvero la Tariffa Asporto Rifiuti Solidi Urbani, costituisce un vero e proprio tributo sul quale non è applicabile l’IVA del 10 % che invece i cittadini di Asiago si trovano regolarmente in conto”. Ad esserne più che convinto è un privato cittadino, Giovanni Dal Santo, che già da tempo ha segnalato in tutte le sedi possibili quella che ritiene un’anomalia a discapito degli utenti. Una battaglia la sua che vorrebbe diventasse la battaglia di tutti perché non si debba più pagare l’IVA sul servizio rifiuti e venga riconosciuto il rimborso di quanto versato finora. Etra, multiutility cui il Comune di Asiago ha affidato il servizio di raccolta dei rifiuti, e che è stata ovviamente la pri- Giovanni Dal Santo, residente ad Asiago, come tanti cittadini Italiani, sta portando avanti una battaglia su più fronti contro un’anomalia che va a discapito di tutti gli utenti ma ad essere interpellata da Dal Santo, così risponde: “Alla luce della normativa attualmente in vigore siamo tenuti ad applicare l’IVA nelle bollette di contestuale e prossima emissione e pertanto non si può procedere ad alcun rimborso. Qualora il quadro normativo subisse delle modifiche, da parte del legislatore, la scrivente società adotterà tutti i provvedimenti conseguenti e ne darà opportuna comunicazione ai tutti i propri clienti”. La risposta non ha però accontentato il signor Dal Santo che, sempre fermamente convinto che il pagamento del IVA al 10% costituisca un illecito, continua a portare avanti la questione rivolgendosi con un esposto alla Procura del Tribunale di Bassano Del Grappa e chiedendo l’intervento dell’Associazione contribuenti a livello Nazionale “affinchè – scrive nell’esposto – tutti i cittadini, commercianti ed al- bergatori ecc. non paghino una tassa sulla tassa e siano rimborsati”. “La denuncia – spiega Dal Santo – si rende a mio avviso necessaria perché Etra, menzionando i vari decreti e leggi SAPOR D’ACQUA NATIA La corsa delle pietre sconnesse Intriso di polvere e con il volto striato dal tarlo dei sospetti, come una donna incurante del suo charme. Sembra questa l’immagine che il ciclismo ama mostrare di se stesso: si direbbe che le ha provate tutte nel suo più recente passato per farsi maledire dai suoi spasimanti, per distogliere dal suo sguardo le folle osannanti, per gettare alle ortiche quell’aurea corona di gloria e onore ch’è la sua centenaria grammatica e il suo colorato alfabeto. Lui – il figlio più esposto della grande famiglia dello sport – ha forse pagato lo scotto per tutti i suoi fratelli e sorelle un po’ scapestrate. Nel suo fagotto di insulti e indagini, ha raccolto il prezzo di un sospetto gigantesco che abita dentro il mondo delle gesta sportive: che l’uomo e la donna, forti delle loro sole forze, mai potrebbero arrivare laddove le scorciatoie li hanno condotti. E’ come una donna, sempre sul punto d’essere abbandonata: per incuria, per antipatia, per mancanza d’amabilità. Poi basta poco– anche solo la leggerezza di un lineamento – per riaccreditarle la fiducia di un altro giorno di seduzione. Come delle donne, così del ciclismo: sempre sul punto d’essere abbandonato, gli basta poi poco più di niente per tornare ad essere amato fin quasi alla derisione. Un sospetto nato in corsa: domenica c’era la Parigi – Roubaix, una delle competizioni sportive nel cui nome poggia oltre un secolo di fascino. Una gara di polvere e fango, di gloria e disperazione, di sudore e di ghiaccio. Li vedi partire freschi e profumati dalla piazza di Compiegne, appena fuori Parigi: li ritrovi – quelli che arrivano – nella piccola cittadina di Roubaix sfiancati e stremati, sporchi di fango e disperati di fatica, polverosi e sfiniti, madidi di sudore e con le ossa traballanti. E’ la corsa del pavè, pietre spigolose più vicine al mondo agreste che a quello sportivo, più amiche della superbia dei trattori che della leggerezza delle biciclette. Sono state loro – pietre che nel passato servivano ai contadini per non affondare nel fango con i loro carri – a decretare il vincitore di questa gara infame e gloriosa: saper condurre la bicicletta sui loro lineamenti sconnessi e ingannatori, viscidi e informi, nascosti o spioventi è per lei motivo di discernimento per i pretendenti al suo talamo. In fronte a lei, domenica scorsa, c’era chi pedalava sulle pietre, chi sfruttava un piccolo corridoio di terra ai bordi della carreggiata, chi l’aggrediva deciso e chi lasciava scivolare la bici sulla strada sconnessa: ognuno l’ha affrontata con i suoi trucchi e la sua arte di seduttore. La gente – ai bordi della strada o nel divano davanti all tv – s’appassionava e bestemmiava, arricciava il naso e alzava il volume, s’arrovellava in mille pronostici e contemplava il mistero dell’imprevisto. Guardava la gara in tv e nel mentre pensava all’oggi della sua storia: la crisi ha tolto le strade comode e ha rimesso le vecchie carreggiate, manca la sicurezza dell’asfalto ed è riapparsa la fatica delle vec- chie mulattiere, sono morte le vacche grasse e sono tornate quelle magre; si parte freschi e profumati la mattina, si rincasa spossati e polverosi la sera. Per una volta la gente ha guardato una gara di ciclismo ma, spenta la tv, s’è resa conto d’aver contemplato il ritratto di una delle tante giornate delle quali è fatta la vita. Nel velodromo di Roubaix non sempre trionfa il più forte: a strappare la corona d’alloro è chi, allenato a dovere, sa affrontare meglio degli altri le pietre della gara, disegnando traiettorie all’istante e mostrando la capacità di non perdere il controllo dell’imprevisto. Mai come domenica il ciclismo ha messo nell’animo degli spettatori la nostalgia di un leader capace di condurre un gruppo sul terreno sconnesso di una crisi che ha cancellato le strade sicure e fatto riapparire le vecchie mulattiere. Dando ragione a chi – come Darwin– era davvero convinto che a sopravvivere non sarebbe stata la specie più intelligente ma quella più capace di adattarsi al cambiamento. O all’imprevisto di una strada che nel passato era asfaltata e oggi è tornata mulattiera. E chiede in testa al gruppo un leader capace di guidare il gruppo sulle pietre della precarietà. Don Marco Pozza tutti dell’anno 2010 non risponde tra l’altro degli anni precedenti dal 2006 al 2009 da quando cioè Etra è subentrata al Comune che non faceva pagare l’IVA”. Giovanni Dal Santo chiede che si finisca una volta per tutte di caricare i cittadini di balzelli per un lavoro che tra l’altro svolgono i cittadini stessi: divisione dei rifiuti, plastica, vetro, cartone e quant’altro, con chiaro guadagno in capo ad Etra la quale dovrebbe incentivare tale mansione svolta dai propri clienti rimborsando l’IVA per legge e abbassando il costo dei rifiuti. “Inoltre – aggiunge Dal Santo – va sottolineato che la tassa sui rifiuti non può essere basata sui metri quadrati dell’abitazione, negozio, albergo, capannone, in quanto si tratterebbe di tassa sulla proprietà e quindi ancora una volta erogata su basi illecite”. A sostegno delle sue ragioni, Dal Santo cita anchem una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 3756 del 9 marzo 2012, che ha confermato definitivamente l’illegittimità dell’IVA sulla TIA, in considerazione della “pacifica natura tributaria” della medesima, della mancanza di disposizioni legislative che espressamente assoggettano a IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti e della “irrilevanza di diverse prassi amministrative, posto che la natura tributaria della tariffa va desunta dalla sua complessiva disciplina legislativa, e non da dette eventuali distorte prassi” . “E’ quindi evidente che le leggi dell’anno 2010 cui Etra si appella – specifica ancora Dal Santo - vengono superate dalla sentenza di Cassazione, confermata tra l’altro anche dal Giudice di Pace della prima Sezione del Tribunale di Genova con sentenza n.3982 anno 2012 il quale ha stabilito che se anche il servizio di cui il contendere, viene affidato a terzi soggetti, il soggetto attivo è sempre il Comune”. “Mi sembra chiaro che– conclude Dal Santo –se un Giudice della Repubblica Italiana, conferma le sentenze della Corte Costituzionale del 2009 e quella successiva della Corte di Cassazione marzo 2012, significa che il problema è di carattere generale e valido per tutto il territorio Italiano sottoposto al rispetto rigoroso della stessa Costituzione Italiana. Ne deriva che ai cittadini, tutti i cittadini, deve essere ritornata la somma illecitamente trattenuta”. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Alessandro Siviero, Giacomo Scarsella, Sergio Bonato, Matteo Dal Pozzo, Alessandro Cunico, Valerio Fabris, Ilaria Panozzo, Serena Baù, Nicoletta Manfrin, Filippo Fracaro Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 11 Aprile 2013 alle ore 00.10 l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 4 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ I giovani altopianesi e il sogno di poter vivere e lavorare qui: una bella sfida per il territorio Dati occupazionali sempre preoccupanti sull’Altopiano. Dopo che nel periodo invernale, grazie alla neve, molti, anche se non tutti, dei quasi mille disoccupati registrati al centro per l’impiego di Asiago hanno trovato lavoro, con la chiusura della stagione invernale il numero di persone senza impiego torna ai livelli autunnali. Ad oggi sono 950 i disoccupati e una trentina i lavoratori in mobilità: per il 10 per cento si tratta di cittadini stranieri, gli altri sono tutti originari dell’Altopiano di cui quasi 300 con tanto di diploma in tasca; una settantina vanta pure una laurea. Ma causa un precariato anche nel settore della ricettività e della ristorazione, politiche improntate sulla monocultura turistica ed edile, pochi investimenti infrastrutturali che pos- sano favorire l’insediarsi di aziende, poca attenzione verso una crescente scolarizzazione della popolazione, con la crisi economica la situazione occupazionale dell’Altopiano è in veloce e progressivo peggioramento. C’è però chi ha deciso di scommettere sull’Altopiano fondando piccole società soprattutto nel settore della fornitura di servizi o, nonostante studi universitari, proseguire con le attività di famiglia. Tra questi c’è Giulia Stella, giovane professionista nel settore della pubblicità che ha lasciato il lavoro in un noto studio del settore per l’avventura di mettersi in proprio. Sull’Altopiano per giunta. “Per ora una scommessa vinta – ammette Giulia dal tavolo di disegno del suo HH Design – Qualche anno fa ho detto ad- dio al grosso studio dove lavoravo ma dove non sentivo di avere un futuro. Quindi via al cambio radicale che per ora mi dà buone soddisfazioni anche se, come sempre, c’è il rovescio della medaglia”. “Da una parte sull’Altopiano c’è poca concorrenza che permette di trovare lavoro e mantiene i prezzi a livelli giusti; è assurdo pretendere professionalità pagandola poco – spiega – In più l’ambiente sereno, i ritmi più umani, la qualità di vita migliore di quella che le nostre città oramai offrono sono fattori positivi che permettono alla creatività di liberarsi”. “Dall’altra parte c’è minor scambio, meno energia, minori stimoli; il rischio di isolarsi è grande – prosegue – Qui il lavoro lo devi inventare, mettere del tuo, emergere è più difficile. Qui gli stimoli te li E’ di origini asiaghesi il giovane medico suicida in Cambogia Ha destato grande sgomento anche in Altopiano, dove la sua famiglia è conosciuta, la notizia del suicidio del medico francese Thierry Costa avvenuto il 2 aprile, 10 giorni dopo la morte per arresto cardiaco, trasmessa pressochè in diretta, del giovane concorrente del reality di TF1 Koh-Lanta (equivalente di Survivor o dell’Isola dei famosi) Gerald Babin. Il medico, 38 anni, esperto di medicina d’urgenza, in servizio con la troupe del reality da quattro stagioni, ha origini asiaghesi: qui è nato il padre e qui risiedono molti suoi parenti storditi ed increduli di fronte alla tragica notizia. Thierry prima di togliersi la vita ha scritto una lettera che lega il suo gesto ai sospetti sorti in Francia circa l’assistenza da lui fornita a Gerald Babin. “Il suo operato - scrivono i giornali locali – era stato messo sotto accusa da un programma tv di inchiesta, Arrêtsur images, che ha raccolto e rilanciato una testimonianza anonima contro la quale la ALP, produttrice del programma, ha poi risposto con una querela”. La lettera di Thierry è stata resa pubblica, come da lui richiesto.”In questi ultimi giorni – ha scritto - sono state diffuse accuse e supposizioni ingiuste contro di me. In 20 anni di carriera ho sempre lavorato tan- to, rispettando i miei pazienti, amando la medicina, seguendo il giuramento di Ippocrate. Ho la sensazione che tutti questi sforzi siano stati annullati da articoli menzogneri. Non potrei più incrociare uno sguardo in Francia senza domandarmi se sia pieno di sfiducia nei miei confronti. D’altro canto sono certo di aver curato Gerard in maniera rispettosa, come un paziente e non come un concorrente. Anche se mi dispiace di questa fine infelice, io ho agito seguendo il giuramento di Ippocrate, circondato da veri professionisti. Gli auguro di riposare in pace. Io mi addormento sereno stasera senza nessun rancore, neanche contro i media. Dover ricostruire la reputazione distrutta mi sarebbe insopportabile. E’ la mia unica scelta possibile. Grazie a quelli che mi sono stati accanto in questi ultimi giorni. Grazie a tutti quelli che ho amato in un modo o in un altro nella mia vita. Non siate tristi e pensate ai bei momenti che abbiamo condiviso. Se possibile, vorrei essere cremato in Cambogia senza mai giacere in Francia”. devi creare”. Sul fatto però che l’Altopiano possa ospitare studi ed aziende per dare lavoro qualificato, che possa dare la speranza anche a giovani professionisti di rimanere nella terra dei propri avi, Stella non ha dubbi. “E’ fattibilissimo – dice – Però serve un maggior sforzo da parte delle amministrazioni per fornire le strutture necessarie a partire dalle comunicazioni. Con me collaborano due altre giovani donne; una vive a Milano l’altra a Piovene. E comunichiamo tantissimo attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come i net meeting, skype, ecc. Così come invio spesso bozze di lavori ai clienti via rete. Ma questo richiede connessio- ni internet veloci e stabili, serve avere una copertura di telefonia capillare, c’è bisogno di fibra e banda. Cosa che solo Asiago può offrire per ora. Altro discorso è il sostegno delle amministrazioni nell’individuare locali idonei ad affitti abbordabili magari incentivando i proprietari come si fa con le abitazioni in locazione”. “Credo sia ora che le istituzioni investano nei giovani, e non solo a parole – conclude Giulia – perdere ancora giovani con un’elevata formazione significa depauperare una risorsa non solo economica ma anche sociale. I giovani altopianesi amano la loro terra e non è giusto che debbano rinunciare ai loro sogni per continuare a viverci; investendo in questi sogni l’Altopiano non solo fa del bene verso i giovani ma fa del bene verso se stesso rilanciando il territorio a nuova vita”. Gerardo Rigoni Nuovo volto a Piazza Carli Un marciapiede raddoppiato in larghezza che possa fungere da collegamento tra l’isola pedonale del Corso e quella di via Jacopo Scajaro oltre a costituire un punto d’ingresso più bello ed invitante al centro storico di Asiago. E’ lo scopo principale dell’opera in partenza appena il meteo lo consentirà che interesserà il lato sud della piazza, quella cioè opposta al piazzale del Duomo. Un’opera resa possibile grazie ad un contributo regionale di 100 mila euro. I lavori prevedono oltre all’allargamento del marciapiede di quasi 1,5 metri portandolo a sfiorare i 3 metri di larghezza, anche lo spostamento dei tombini e dei lampioni. Per compensare l’allargamento, i 5 posti auto oggi disposti sul lato dei giardini saranno tolti miglioran- do anche il colpo d’occhio a chi arriva in paese dalla provinciale del Costo. “L’opera era in cantiere da tempo ma per il patto di stabilità non abbiamo potuto realizzarla prima – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giampaolo Rigoni – Ora grazie al contributo regionale del fondo per il rilancio economico possiamo proseguire con l’abbellimento del paese e valorizzare meglio il centro storico. Il marciapiede esistente è di fatto stretto e spesso i pedoni si trovano a dover scendere per passare; con questo allargamento risolviamo il problema assicurando sicurezza ai pedoni e nello stesso tempo mettendo in risalto gli esercizi commerciali presenti”. Gerardo Rigoni Centro temporaneo di raccolta di Asiago: aperture programmate fino ad ottobre Etra fa sapere alcuni aggiornamenti sulla raccolta differenziata nell’Altopiano: torna il Centro temporaneo di raccolta rifiuti di Asiago che, da sabato 30 marzo e per tutti gli ultimi sabato del mese fino a ottobre, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, si attiva in via Ceresara (nel parcheggio del cimitero) per ritirare i rifiuti non conferibili nei normali cassonetti stradali. I cittadini residenti o non residenti ma iscritti al servizio rifiuti (in ogni caso solo utenze domestiche) potranno consegnare due tipi di materiali: gli ingombranti (mobili vecchi, contenitori e oggetti in metallo di grandi dimensioni, pneumatici, materassi, divani) e gli elettrodomestici, compresi i computer.Il servizio è gratuito per il conferimento fino a quattro pezzi per categoria di rifiuto.Per quantità superiori, sarà disponibile il Numero verde gratuito 800 247842, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, per concordare eventuali modalità alternative di consegna. Il calendario completo del Centro temporaneo di raccolta di Asiago comprende le seguenti date: 27 aprile,25 maggio, 29 giugno, 27 luglio, 24 agosto, 28 settembre e 26 ottobre. Il Centro è aperto dalle 8 alle 11: in questa fascia oraria gli utenti dovranno presentarsi con la copia dell’ultima bolletta rifiuti oppure con la tessera personale (ecocard) che Etra ha già spedito alle famiglie per l’uso dei press container per il secco.In caso di maltempo è sempre meglio verificare, chiamando il Numero verde, se il servizio si svolgerà nei giorni sopra indicati.Etra ricorda, inoltre, che è attivo anche un servizio di asporto ingombranti a domicilio, gratuito fino a quattro pezzi, da prenotare al Numero verde telefonico. Per altre informazioni: [email protected],www.etraspa.it l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 5 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Comuni secessionisti: il caso approda al Parlamento europeo Il caso dei Comuni ‘’secessionisti’’ del Veneto approda per la prima volta al Parlamento Europeo. A portare all’attenzione di Bruxelles la questione dei 16 Comuni della Regione Veneto che hanno chiesto di passare alla Regioni Autonome del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, e’ l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vice segretaria veneta della Lega Nord, che sul caso ha presentato un’interrogazione direttamente alla Commissione Ue. L’on. Bizzotto ha chiesto ufficialmente all’esecutivo comunitario di intervenire a sostegno delle popolazioni di questi Comuni di confine che, dal 2005 in poi, hanno deciso, attraverso un regolare referendum e seguendo l’iter istituzionale previsto dalla Costituzione, di staccarsi dalla Regione Veneto per passare ai vicini Trentino e Friuli. A chiedere di essere annessi al Trentino sono oltre ai comuni dell’Altopiano, i Comuni di Lamon, Cortina d’Ampezzo, Sovramonte, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana in Provincia di Belluno; a voler passare in Friuli Venezia Giulia sono invece il Comune bellunese di Sappada e il Comune di Cassa Rurale ed Artigiana di Roana Convocata l’assemblea dei soci E’ convocata l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. Prima convocazione alle 12 di lunedì 29 aprile nella sede sociale in Piazza S. Giustina, 47, e seconda convocazione domenica 5 maggio alle 10 nella Sala Teatro del Palazzo Millepini, Parco Brigata Regina, laterale Via Verdi, ad Asiago. L’ordine del giorno è il seguente: Parte ordinaria 1) Bilancio al 31 Dicembre 2012: deliberazioni inerenti e conseguenti. 2) Politiche di remunerazione. Informative all’Assemblea e deliberazioni conseguenti. 3) Determinazione del compenso per l’Amministratore Indipendente e delle modalità di determinazione dei rimborsi di spese sostenute per l’espletamento del mandato. Parte straordinaria 1) Modifiche agli articoli n° 8-21-30 dello Statuto Sociale. 2) Attribuzione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, nonché a chi lo sostituisce a norma di Statuto, del potere di apportare eventuali limitate modifiche in sede di accertamento da parte della Banca d’Italia ai sensi dell’art. 56 del D.Lgs. 1.9.1993, n. 385. Parte ordinaria 4) Rinnovo della polizza relativa alla responsabilità civile e infortuni professionali (ed extra-professionali) degli Amministratori e Sindaci. In caso di impedimento, il socio può farsi rappresentare da altro socio persona fisica che non sia amministratore, sindaco o dipendente della Società, mediante delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del delegante sia autenticata dal presidente della società o da un notaio. La firma dei deleganti potrà altresì essere autenticata da consiglieri o dipendenti della Società a ciò espressamente autorizzati dal Consiglio di Amministrazione. La delega non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco e ciascun Socio non può ricevere più di una delega in caso di assemblea ordinaria e più di tre deleghe in caso di assemblea straordinaria. Potranno intervenire all’Assemblea e prendere parte alle votazioni tutti i soci che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. I soci possono prendere visione del Bilancio 2012 presso la Sede della Cassa o presso le filiali in orario d’ufficio. Cinto Caomaggiore in Provincia di Venezia. ‘’Stiamo assistendo ad una situazione paradossale per la colpevole latitanza dello Stato che sta calpestando i diritti e la volontà popolare di migliaia di cittadini - spiega la Bizzotto - Da anni questi Comuni, sulla spinta di un plebiscitario consenso popolare e rispettando pienamente tutti i passaggi normativi, stanno aspettando invano che il Parlamento e il Governo Italiano diano piena attuazione alla volontà delle cittadinanze locali. E invece, da Roma, hanno alzato il solito muro di gomma fatto di indecenti rinvii e meline’’. ‘’La fuga di questi Comuni dal Veneto è la più chiara manifestazione del ‘mal di Roma’ che pervade le nostre terre e le nostre genti, soprattutto quelle di confine, che da troppo tempo si sentono abbandonate da uno Stato Italiano percepito come sempre più lontano e ostile - continua la Bizzotto Questi Comuni se ne vogliono andare dal Veneto perché sono stanchi di subire sulla propria pelle le quotidiane ingiustizie dovute, da un lato, alla concorrenza sleale delle confinanti Regioni a statuto speciale come il Trentino e il Friuli e, dall’altro, alla mancanza di quella autonomia fiscale che il Veneto chiede a gran voce e che Roma continua a negare’’. ‘’Dato che dalla palude di Roma non arrivano risposte - conclude Mara Bizzotto - è opportuno che anche un organismo superiore come la Ue intervenga affinché lo Stato Italiano permetta finalmente ai cittadini di questi Comuni di esercitare il loro diritto, espressamente previsto dalla Costituzione, di passare sotto un’altra Regione’’. Nuovi contributi a fondo perduto per le aziende del commercio Nuove opportunità di contributi a fondo perduto per le aziende del terziario grazie al bando pubblicodel GAL Montagna Vicentina, l’Ente formato da partner pubblici e privati preposto ad elaborare le strategie di sviluppo del territorio e delegato dalla Regione Veneto per attuare alcune misure del PSR, il Piano di Sviluppo Rurale. Nelle scorse settimane il Gruppo di Azione Locale ha infatti attivato un particolare bando per la creazione e il sostegno delle microimprese, mettendo a disposizione, in totale, 1.480.973,44 euro di contributi per gli imprenditori dell’agricoltura, della ricettività turistica e della ristorazione oltre ad alcune categorie artigiane, associazioni ed enti pubblici. L’obiettivo è quello di finanziare progetti utili alla crescita del sistema economico del territorio montano, anche attraverso la promozione del turismo e dell’attività ricettiva. Beneficiarie sono le aziende dei 44 Comuni che rientrano nel territorio del Gal Montagna Vicentina, tra i quali quelli dell’Altopiano di Asiago. “In un momento critico per la nostra economia - commenta Enzo Benetti, segretario del mandamento di Asiago della Confcommercio– e dopo una stagione invernale non certo brillante, si tratta di una buona opportunità offerta alle piccole imprese locali, del settore alberghiero, extralberghiero e della ristorazione per migliorare le proprie strutture e qualificare ulteriormente la ricettività a servizio alla clientela”. Gli interventi ammessi al contributo sono infatti relativi all’acquisto e all’installazione di impianti generali (idrico e sanitario, termico, elettrico, ecc.), opere edili e sistemazione delle aree esterne, acquisto di attrezzature specialistiche, macchinari e altri beni durevoli funzionali allo svolgimento di servizi e attività d’impresa. Ancora, investimenti immateriali: dalle consulenze tecniche, brevetti e licenza d’uso alle spese di gestione per l’avvio dell’attività, come affitti, noleggi, utenze, spese notarili e oneri amministrativi. Il bando mette a disposizione delle attività del settore della ricettività turistica ben 900mila euro. Gli interventi per i quali chiedere l’agevolazione pubblica dovranno avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 50mila euro. Il contributo a fondo perduto potrà variare, a seconda del tipo di investimento, dal 25% al 70% della spesa, con un 40% riservato specificatamente all’acquisto di attrezzature. Le aziende interessate dovranno far pervenire le domande di contributo all’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA) entro il 14 maggio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il mandamento Confcommercio di Asiago (tel. 0424 460150) o visitare il sito del GAL Montagna Vicentina www.montagnavicentina.com , nella sezione bandi. CINEMA LUX ASIAGO- VIALE MATTEOTTI 21 - ASIAGO FLIGHT MERC. 17 aprile ORE 20.30 GIO. 18 aprile ORE 20.45 VEN.19 aprile ORE 16.45 - 20.45 G.I. JOE - La vendetta SAB. 20 aprile ORE 16.00* 20.00* DOM. 21 aprile ORE 18.00* 22.00* LUN.22 aprile ORE 20.45* *IN 3D BENVENUTO PRESIDENTE! SAB. 20 aprile ORE 18.00 22.00 DOM.21 aprile ORE 16.00 20.00 MAR. 23 aprile ORE 20.45 IRON MAN 3 da mercoledì 24 aprile in 3D e 2D - Controlla gli orari su www.cinemaluxasiago.it Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 6 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Lo IAT è stato trasferito nella nuova sede presso il Palazzo Municipale E’ stato completato nei giorni scorsi il trasferimento dello IAT di Asiago, che ha trovato posto nei locali del Palazzo Municipale che fino a poco più di un mese fa hanno ospitato lo Sportello di Informazioni Turistiche del Comune. Una decisione dettata dalle esigenze di tagliare i costi, ottimizzare le risorse e concentrare i servizi, che ha lasciato però più di qualcuno perplesso sia tra gli operatori del turismo che semplici residenti, i quali consideravano la bellissima e spaziosa sede presso l’ex stazione ferroviaria della Comunità Montana il luogo ideale per ospitare lo IAT sia dal punto di vista logistico che da quello dell’immagine. Pur concordando, come aveva già avuto modo di dichiarare anche attraverso il nostro giornale, sulla magnificenza e unicità dei locali già ospi- tanti lo IAT, l’Assessore al Turismo di Asiago Roberto Rigoni ribadisce oggi la convinzione che la scelta fatta sia stata la più giusta, alla luce di quelle che sono le problematiche economiche attuali, oltre alle esigenze di riorganizzazione in ambito turistico. “Con il trasferimento dello IAT presso il Municipio di Asiago e quindi il suo ritorno nella sede della Il brutto tempo non ferma gli 80 bisonti della strada Attesissima ormai da tutti i soci, nonostante il maltempo anche quest’anno la Sfilata sulla neve dell’Highway Truck Team ha riscosso un grande successo di partecipazione, con ben 80 mezzi che hanno percorso le strade dell’Altopiano. La sosta all’Echar, oltre ad aver dato la possibilità di fare divertenti giri in motoslitta, ha visto l’ormai tradizionale spuntino, con premiazione delle pasticcera più brava. Grande è stata anche la partecipazione alla cena sociale, tenutasi la sera a Quinto Vicentino. “Ancora una volta – dice Marina Andriolo dell’Highway Truck Team – abbiamo avuto prova del grande cuore di tutti noi. Il ricavato della lotteria e le offerte pervenute durante la serata sono stati donati alla famiglia di Simone, un nostro collega camionista che ha persona la vita in un incidente un mese prima dell’evento, lasciando moglie e due figli. Un ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno diretto il traffico al nostro passaggio, a tutti i comuni presso i quali abbiamo transitato, a tutti i partecipanti e a tutti coloro che in qualsiasi modo hanno collaborato per la buona riuscita di questo nostro appuntamento, il cui fine principale è lo scopo benefico”. S.B. storica Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno – commenta - si completa un percorso importante che ha visto il conseguimento di una riorganizzazione efficace e di grande innovazione dell’intero comparto turistico. Sono orgoglioso di aver sollecitato le varie componenti dell’organizzazione turistica territoriale ad una maggiore collaborazione e ringrazio veramente di cuore tutti gli impiegati nel settore per aver compreso l’importanza strategica di questo cambiamento. Ritengo che fosse divenuto oramai assurdo mantenere due uffici di informazioni operanti a duecento metri di distanza e che fosse ancor più incredibile la permanenza di un terzo ufficio turistico vicino alla Stazione dei Carabinieri ove vi era la vecchia sede del Consorzio Turistico, oggi trasferita al Millepini. Ecco perché abbiamo deciso di dare avvio ad un progetto di riorganizzazione che, attraverso l’apertura dei nuovi uffici presso il Millepini, sta producendo importanti sinergie con effetti benefici per tutto il comparto turistico”. Gli orari di apertura dello IAT rimangono invariati: feriali 8.30 -12.30/ 14.3018.30 (fino alle 19 a luglio ed agosto); festivi 10.00- 12.00/ 15.00-18.00. Silvana Bortoli Giovani volontari cercansi per la Famiglia Aperta sul Mondo L’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo di Asiago informa che è stato finanziato il Bando per il Servizio Civile Regionale del progetto “Ridurre il G.A.P. – azioni di Giustizia, Accoglienza e Partecipazione”, che ha l’obiettivo di attivare dei percorsi di Servizio Civile Regionale per 8 giovani volontari di età compresa tra i 18 e 28 anni. Il progetto mira a proporre delle attività di accompagnamento e supporto all’accoglienza di minori presso strutture quali comunità e case famiglia con una specificità forte nelle situazioni in cui si strutturano dei percorsi educativi ad hoc nei confronti di giovani coinvolti in percorsi di penale minorile. E’ forte la convinzione che per i volontari in servizio civile sperimentarsi in contesti di conoscenza e convivenza delle varie problematiche del disagio sia un momento altamente formativo, utile a eliminare banali stereotipi e favorire la partecipazione responsabile alla vita sociale del proprio territorio. L’obiettivo del progetto è infatti quello di crea- re dinamiche virtuose attraverso un’esperienza forte di volontariato e cittadinanza attiva, in cui i giovani coinvolti abbiano l’opportunità di riconoscersi in una visione del mondo solidale che possa tradursi in uno stile di vita concreto da attuare nella vita di tutti i giorni. E’ prevista l’entrata in servizio di 8 giovani volontari per un periodo complessivo di 12 mesi. L’orario di servizio si attesta sulle 20 ore settimanali distribuite in 5 giorni, tempistiche ritenute adeguate agli scopi e agli obiettivi dell’esperienza che si intende proporre. Capofila dell’iniziativa è il Progetto Zattera Blu, e sono coinvolte 8 organizzazioni di varie province del Veneto, tra le quali l’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo, che opera da più di trent’anni sul territorio dell’Altopiano accogliendo minori (di ambo i sessi, italiani e stranieri, dai 4 ai 17 anni) con problematiche familiari di vario genere. A tale scopo, l’Associazione gestisce due comunità educative per minori con pronta accoglienza, all’interno di due appartamenti di uno stabile situato in una zona periferica del comune di Asiago. Inoltre, per rispondere alle esigenze di quegli utenti che, raggiunta la maggiore età, non hanno alcuna prospettiva di reinserimento nel contesto sociale di provenienza, l’Associazione si è dotata negli ultimi anni di un progetto di sgancio; tale progetto consiste materialmente in due appartamenti, uno all’interno della struttura ed uno nel centro di Asiago, dove i ragazzi possono sviluppare, accompagnati da figure educative di riferimento, dei percorsi di graduale autonomia. I giovani interessati a partecipare alla selezione del Bando potranno contattare l’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo al numero di tel. 348.2627738 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected] o potranno consultare il bando pubblicato nel sito www.progettozatterablu.it. Il bando scade il 19 aprile. Gli operatori dell’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 7 La voce degli 8 Comuni LUSIANA La Battaglia dell’Ortigara Volontariato vitale per il paese: garantiti i contributi alle associazioni illustrata da Ruggero Dal Molin Spettacolo del gruppo giovani “’Ndemo de novo a far filò” Monte Forno, che rientra nel territorio del Comune di Lusiana, la cui presenza è attestata da alcune fotografie ritrovate da Dal Molin, alcuni anni dopo la ricostruzione effettuata dagli Austriaci, negli anni ‘ 80 di “Fornokapelle”, in una chiesetta costruita per il culto religioso, che venne distrutta nei bombardamenti del 1917. Il bel crocifisso, realizzato da un anonimo militare austriaco, si trova ora nell’ex caserma del 27° Reggimento di Fanteria degli Stiriani, a Graz, che occupavano appunto l’area di Monte Forno, durante la guerra, superando intatto due guerre mondiali. Un interessante filmato sull’inaugurazione di “Fornokapelle” è stato proiettato durante la serata. Considerando la vastità dell’argomento, è in preparazione un secondo incontro nel quale Ruggero Dal Molin entrerà nel merito della battaglia dell’Ortigara, incontro che si terrà sempre nella Sala Consiliare del Palazzon a Lusiana, nel mese di Maggio, presumibilmente venerdì 10, alle 20.45. E.Z. Giovedì 25 aprile, alle 16 nella Sala dell’ex Cinema Comunale, il Gruppo Giovani di Lusiana “Quota 752” e il Gruppo Giovani di Conco “Concoraggio”, in collaborazione con il Comune di Lusiana - Assessorato alle Politiche Giovanili e la Pro Loco, proporranno uno spettacolo dal titolo “’Ndemo de novo a far filò”. Lo scopo di questa iniziativa è quello di riportare i ricordi indietro nel tempo, raccontando storie quotidiane e leggende di personaggi che hanno popolato l’infanzia dei nostri nonni. L’ingresso è gratuito. Le offerte raccolte saranno devolute all’iniziativa Social Day, giornata dedicata al volontariato che finanzia progetti in diverse parti del mondo. E per chi volesse fare un tuffo nel passato attraverso gli ambienti del Museo Palazzon, scrigno delle usanze e dei costumi degli abitanti di Lusiana, il museo e il Villaggio Preistorico del Monte Corgnon riapriranno la stagione il 25 aprile dalle 15 alle 18. Per ulteriori informazioni www.museodilusiana.it, tel. 0424/407264. E.Z. Nonostante il periodo caratterizzato da una crisi generalizzata e dai sempre minori trasferimenti dello Stato verso gli enti pubblici, il Comune di Lusiana è riuscito anche per l’anno 2012, a garantire una somma destinata ai gruppi e alle associazioni che operano in paese erogando in totale 14.600 euro. “Nonostante le difficoltà di bilancio abbiamo ritenuto doveroso continuare a sostenere l’attività che i nostri concittadini fanno a vario titolo per il paese - spiega l’assessore Sabrina Passuello - Mai come in tempi di crisi l’attività di volontariato risulta importante e fondamentale per il paese in quanto la sinergia tra pubblico e associazionismo riesce a garantire comunque servizi e attività per la valorizzazione del territorio; si tratta di cifre a volte anche molto esigue perché le Associazioni che fanno domanda sono molte. I beneficiari dei contributi sono tutte le associazioni che hanno presentato domanda per le attività dell’anno 2012, dalle associazioni sportive, ai gruppi alpini, i cori, le associaz i o n i combattentistiche, la banda, i comitati genitori, la riserva di caccia e le associazioni di volontariato con finalità sociali”. “Con l’occasione - continua l’assessore - ringraziamo tutte le associazioni e tutti i volontari che a vario titolo collaborano per il bene della nostra Comunità rendendo Lusiana un paese accogliente e ricco di iniziative”. Oltre ai contributi a questi gruppi il Comune ha in essere anche delle convenzioni con altre associazioni per altre attività continuative per quanto riguarda la parte turistica, di manutenzione e salvaguardia del territorio e sociali a favore degli anziani. Egidio Zampese Anniversario della liberazione 25 aprile 1945 – 25 aprile 2013. L’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e della fine della Seconda Guerra Mondiale spinge noi tutti ad una profonda riflessione sull’importanza e il valore di questa giornata. La cerimonia di Commemorazione Ufficiale tenuta dal sindaco di Lusiana Antonella Corradin, inizierà alle ore 10,45; l’incontro in via Roma proseguirà con la sfilata verso Piazza IV Novembre accompagnata della Banda Musicale di Lusiana e la Messa alle ore 11. E.Z. Venerdì 5 Aprile, nella Sala Consiliare del Palazzon, a Lusiana, l’assessorato alla cultura e Albatros-Gruppo Biblioteca, hanno invitato Ruggero Dal Molin per un incontro dedicato alla Battaglia dell’Ortigara. Lo storico e divulgatore bassanese, proprietario di uno dei più cospicui archivi fotografici sulla Prima Guerra Mondiale a livello nazionale, ha intrattenuto il folto pubblico presente, illustrando le varie fasi che hanno portato alla celebre battaglia del 1917. Dal Molin, supportato da fotografie d’epoca e attuali, ha iniziato dalla grande offensiva austriaca del 1916, quando l’Altopiano dei Sette Comuni, divenne uno dei fronti più caldi della guerra, spiegando con materiale grafico le direttive dell’offensiva e le linee di avanzamento e arretramento dei due eserciti. Con ciò è risultato chiaro il posizionamento di Austriaci e Italiani alla vigilia dell’Operazione K, meglio nota come Battaglia dell’Ortigara. Molto interessante la vicenda di un crocifisso in legno, posto alle spalle del cimitero di Busa della Pesa, sul Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 8 La voce degli 8 Comuni ENEGO Il sindaco uscente Igor Rodeghiero presenta il bilancio di cinque anni di amministrazione Enego verso le elezioni. Il Comune più orientale dell’Altopiano andrà al voto il 26 e 27 maggio per rinnovare l’amministrazione comunale. In vista dell’appuntamento, il primo cittadino Igor Rodeghiero non scioglie ancora del tutto le riserve per una sua ricandidatura. Per l’amministrazione uscente è dunque tempo di tirare le somme di cinque anni di governo. Sindaco il suo programma era improntato sul rinnovamento del paese, questo è avvenuto? “In parte; se non altro nelle funzioni della macchina amministrativa. Tanto per enumerare velocemente dei risultati abbiamo portato a termine oltre 9 milioni di euro di opere e abbiamo in programma altri 7 milioni di opere. Questa dinamicità ha comportato un incremento di 10 volte dell’attività degli uffici finanziari, istituzionali, sociali e di vigilanza e l’aumento di 4 volte delle determine provenienti dall’area tecnica comunale”. Sono risultati riguardevoli. “Sono risultati frutto di una squadra che ha funzionato bene, di tecnici competenti e stimolati, di una parte importante della popolazione che ha compreso la criticità del momento. Abbiamo avuto un trend di crescita e di sviluppo di lavori pubblici e nuovi servizi tra i primi nel Veneto, nonostante le limitate risorse a disposizione”. Entrando nello specifico quali sono le opere principali portate a termine? “La pista ciclabile Destra Brenta, il restauro del museo cittadino, interventi sulle malghe, la ristrutturazione del cinema Vittoria, la valorizzazione della piana di Marcesina, la realizzazione di un centro di aggregazione per giovani ed anziani, interventi sulla sentieristica e sulla viabilità silvo forestale, abbellimenti e riqualificazioni del centro storico e delle contrade, la ristrutturazione della caserma forestale, l’adeguamento delle scuole medie, l’abbattimento di molte barriere architettoniche, il restauro della torre e castello scaligero, il recupero dell’edificio adibito a scuola dell’infanzia e la messa in sicurezza contro la caduta di massi su varie strade. Sono 34 opere finite e 12 finanziate ed in corso di ultimazione o di progettazione definitiva. Sono opere per 9.398.511 euro di cui 6.416.601 euro di contributi e 2.699.264 euro di fondi propri. Credo si possa tranquillamente dire che il risultato sia effettivamente riguardevole”. E per il futuro? “Per il futuro abbiamo un progetto per il recupero del castello, altre riqualificazioni di malghe comunali, la riqualificazione della viabilità pedonale e carrabile di Via Ortigara, la realizzazione di una casa per anziani autosufficienti, l’adeguamento degli edifici scolastici (materna, elementare e media) alle norme antisismiche, un impianto per un sistema di videosorveglianza, la ricostituzione dei boschi degradati ed il proseguo della pista ciclabile Destra Brenta. Sono lavori per altri 7.394.786 euro; tra l’altro sono quasi tutti già in fase progettuale”. Con tutta questa carne al fuoco vorrebbe dirmi che non si ripresenta? “Io e tutta la mia squadra vogliamo bene al nostro pae- se e continuare significa mettere a disposizione molte energie. Stiamo vivendo uno dei momenti storici peggiori di tutti; per un amministratore significa risorse zero, difficoltà tante, soddisfazioni poche. Spesso non ci si rende conto che fare gli amministratori oggi richiede sacrifici immani e pesanti responsabilità. Si devono trascurare famiglia, lavoro, affetti. Prima di sciogliere le riserve il gruppo si deve sedere attorno ad un tavolo, guardarsi negli occhi e pianificare le energie che devono essere messe in campo”. Gerardo Rigoni Magico Champagne - a cura della sommelier Gloria Gravic Il vino dalle caratteristiche bollicine La presenza della spuma rende la degustazione dello Champagne diversa da quella di un vino fermo. Un buon champagne si giudica anche dal numero, dalla persistenza e dalla dimensione delle bollicine (perlage). Quanto più il perlage è fine e le bollicine sono numerose e persistenti, tanto più uno champagne è di pregio. Le bollicine si definiscono fini quando sono grandi come la punta di uno spillo, numerose se si formano in continuazione, persistenti se non si esauriscono in fretta. La procedura per l’analisi di un vino prevede tre fasi: esame visivo, esame olfattivo e esame gustativo. La prima fase mira a valutare la limpi- dezza e la brillantezza del vino. Nella seconda fase si cerca di identificare gli aromi percepibili annusando il vino. L’esame gustativo è la fase in cui si giudica la persistenza, l’intensità e la finezza del vino in bocca. La bottiglia champenoise, in uso dal 1975, è quella tradizionale per lo champagne, ma è autorizzata la commercializzazione di bottiglie di diverse misure. Attualmente in commercio possiamo trovare i seguenti formati: Quarto 20 cl; Mezza bottiglia 37,5 cl; Bottiglia 75 cl; Magnum 2 bottiglie, Yeroboam 4 bottiglie; Rehoboram 6 bottiglie; Mathusalem 8 bottiglie; Baltazar 16 bottiglie; Nabucodonosor 20 bottiglie. Il formato Magnum è ritenuto il migliore da aprire con la sciabola. Le Maison dello Champagne, alcune delle più importanti case: Salon; Taittenger; Luis Roederer; Krug; Jacquesson; Canard – Duchene; Gaston Chiquet; Bollinger; Boilel; BillecartSalmon, DomRuinart, Jacques Selosse; Veuve ClicquotPonsardin; Nata 1772 Philippe Clicquot. Servizio Redazionale Sabato 13 aprile 2013 Gloria Gravic l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 9 Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 10 La voce degli 8 Comuni GALLIO Tiro dei ovi: largo ai giovanissimi Il lunedì di Pasquetta ha proposto a Gallio la 28° edizione “certificata” (di cui cioè rimane documentazione) del tradizionale “Tiro dei ovi”. Buona la partecipazione di pubblico, galliese e non, che ha colorato la piazza e incitato i concorrenti durante la gara. Dopo il tiro concesso ad alcuni baby concorrenti, si è passati alla competizione ufficiale. 13 le squadre partecipanti, di tre concorrenti ciascuna, Il miglior tiro di precisione, 50 cm. dal centro localizzato a circa 35 mt. dal sacrato, è stato effettuato da Thomas Ferro (Nano malefico). Il miglior tiro di lunghezza, di 69,30 metri, è stato quello di Simone Stella (Stella) Per quanto riguarda la gara a squadre sul primo gradino del podio per l’anno 2013 troviamo la squadra “1,2,3 …Stella” composta da Fabio Cherubin (Cheru 1), Matteo Cherubin (Cheru 2) e Simone Stella (Stella) che si guadagnano l’incisione del loro nome sulla targa della coppa ufficiale. Secondi classificati Sandro Sartori (Bombarda); Francesco Rossi (Biscia) e Roberto Grigiante (Giulgi), ovvero la squadra “Risi e bisi e pan gratà”. Un vero plauso a “I sensa nome”, squadra composta da tre giovanissimi Matilde Rigoni (Matilde, che colora di rosa la competizione) classe ’99, Andrea Sambugaro (Lìgheti) classe 99 e Davide Munari (Tex jr.) classe 2000. Nonostante la giovane età dei componenti, la squadra è salita sul podio lasciandosi alle spalle tanti team più “esperti”. A conclusione si è proceduto a estrarre i premi della lotteria pro centro parrocchiale. La manifestazione ha visto la presenza di alcuni atleti dell’Asiago Hockey, neocampioni d’Italia: Luca Rigoni, Michele Strazzabosco, Federico Benetti, Matteo Tessari, Nicola Tessari, Enrico Miglioranzi, Mirco Presti e il vice allenatore Franco Vellar. Gli atleti sono stati salutati con un caloroso applauso per la grande prestazione e bel il risultato ottenuto. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 11 La voce degli 8 Comuni GALLIO “Avanti con le opere pubbliche anche a rischio di sforare il Patto di Stabilità” In difficoltà anche a causa dell’annullamento del PAT, l’amministrazione di Gallio si trova ad un bivio fermare tutto oppure proseguire con le opere in programma rischiando di sforare il Patto di stabilità imposto da quest’anno anche ai Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti. “Non intendo perdere contributi recuperati con fatica, né intendo tenere ferme opere necessarie sul territorio già date in delega alla Comunità Montana – anticipa il sindaco Pino Rossi – Fermandole, fer- meremmo anche quel poco di economia che si può creare quindi abbiamo deciso di proseguire rischiando il patto di stabilità ed esponendoci a tutte le sanzioni previste”. “Pur avendo provveduto in fretta a riadottare il PAT – spiega Rossi – dobbiamo comunque rivedere tutti i piani d’intervento, ben 10, che si riferivano al PAT annullato. Questo richiede tempo ed intanto le opere in programma rimangono bloccate così come l’attività comunale”. Questo significa che nessuna pratica edilizia potrà essere evasa con conseguente riduzione delle entrate da oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. In più sono bloccate le perequazioni e ridotte le entrate derivanti dalle previste alienazioni di beni patrimoniali. “In poche parole, i soldi previsti non ci sono – prosegue Rossi – Non sappiamo nem- meno come sarà ripartito il fondo di solidarietà comunale derivato dall’Imu quindi il gettito effettivo ci è sconosciuto”. Le opere che il Comune ha deciso di far proseguire (anche per non perdere i relativi contributi) vanno dal completamento del centro sportivo in località Pakstall all’adeguamento della pista di pattinaggio in località Busafonda Vanno avanti anche i lavori affidati in delega alla “Spettabile Reggenza” per un importo di circa 450 mila euro e che comprendono la manutenzione della strada “Ronco Carbon-Holl-Zaibena”, il prolungamento del Beverle, manutenzioni su malghe, la sistemazione delle laste e dei fontanelli della strada Costa Xebbo ed infine vari miglioramenti di sentieri Cai. “Nonostante le difficoltà di questo periodo abbiamo lottato per cercare fondi per av- viare opere, soprattutto con l’obiettivo di creare lavoro – commenta Rossi – Si tratta di una boccata di ossigeno per gli operai della Comunità Montana e per le loro famiglie, ol- tre che per le aziende locali. E proprio nell’ottica di dare un po’ di respiro alla nostra economia abbiamo concordato di proseguire con opere previste come la sistemazione della piaz- za principale di Stoccareddo, il completamento della circonvallazione sud e la realizzazione di un parcheggio alle scuole elementari di Stoccareddo”. Gerardo Rigoni La biblioteca? Per il momento funziona solo l’interprestito Resta aperta a Gallio la polemica scatenata dai nuovi progetti del sindaco in merito alla biblioteca che da qualche settimana non trova più fisicamente posto in un angolo dell’Ufficio Informazioni Turistiche. Scaffali e libri sono stati traslocati al terzo piano del Municipio e gli utenti che vorranno chiedere qualche testo in prestito non avranno più la possibilità di scegliere dando la consueta occhiata a quanto la biblioteca offre. Chi vuole un libro d’ora in poi dovrà recarsi all’Ufficio Informazioni Turistiche con le idee ben chiare con titoli ed autori ben precisi. Il personale dell’Ufficio di volta in volta dovrà recarsi al terzo piano per recuperare il volume richiesto. Il sindaco, in un apposito comunicato stampa diramato nei giorni scorsi, ha inteso ribadire che “non è intenzione di questa amministrazione smantellare un servizio tanto utile, semmai ci proponiamo di migliorarlo”. In realtà il miglioramento riguarderebbe più l’Ufficio Informazioni Turistiche che il servizio bibliotecario: così come organizzata la biblioteca è, senza ombra di dubbio, meno usufruibile e meno appetibile. “La volontà – specifica infatti Pino Rossi – è anzitutto quella di dare all’ufficio turistico il ruolo fondamentale che deve rivestire considerata la vocazione turistica del nostro paese. Nel ripensare all’utilizzo degli spazi si è deciso pertanto di adibire l’area a destra ad ufficio turistico con back office, mantenendo sulla parte sinistra le informazioni con front office.Ai tre computer già presenti nell’area a sinistra, con accesso ad internet, saranno aggiunte altre due postazioni informatiche con accesso alla biblioteca multimediale sul modello della biblioteca di Valdagno. Le tre postazioni con accesso di internet point potranno essere utilizzate anche per ricerche scolastiche e si organizzeranno corsi di computer utilizzandoli tutti e cinque”. Tutto ciò, nell’idea del sindaco, dovrebbe migliorare i servizi offerti ai residenti e agli ospiti producendo tre vantaggi: un ufficio turistico moderno ed efficiente; un aumento delle postazioni di internet point con biblioteca multimediale; effettuazione corsi di informatica. Il servizio bibliotecario, però, risulta sempre più penalizzato. E’ noto, soprattutto agli abituali frequentatori della biblioteca, che già da tempo non si acquistano nuovi testi (per gli ultimi titoli ci si affida al prestito interbibliotecario, con inevitabile allungamento dei tempi di attesa) ed ora i pochi testi presenti non sono nemmeno più direttamente consultabili. Il trasloco ha pure imposto la chiusura temporanea della biblioteca fino a data da destinarsi, da pochi giorni è ripreso il solo servizio del prestito interbibliotecario. Nonostante ciò, il sindaco, rispondendo alle critiche sorte in paese, si mostra più che mai convinto nell’affermare che: “La cultura è la risorsa più importante per il nostro paese e costituisce la base necessaria per la formazione delle giovani generazioni, pertanto non abbiamo mai nemmeno preso in considerazione la possibilità di ridurre i servizi bibliotecari”. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 12 La voce degli 8 Comuni CANOVE - ROANA Tutto pronto a Canove per la tradizionale Sagra dei cuchi Anche per questa edizione è stato messo a punto un calendario di appuntamenti di tutto rispetto, pensato per accontentare i gusti di tutti sia dal punto di vista musicale che dell’offerta ristorativa dello stand gastronomico. Cinque le serate di festa in programma al palatenda, da mercoledì 24 a domenica 28 aprile Rinvigorita anche dalle nuove forze giovani che si sono rese disponibili a collaborare con il direttivo, la Pro Loco di Canove è da tempo al lavoro per preparare al meglio l’edizione 2013 della sagra paesana dedicata al patrono San Marco. Anche per questa edizione è stato messo a punto un calendario di appuntamenti di tutto rispetto, pensato per accontentare i gusti di tutti sia dal punto di vista musicale che dell’offerta ristorativa dello stand gastro- nomico. Cinque le serate di festa in programma, da mercoledì 24 a domenica 28 aprile presso il palatenda riscaldato situato al campo di schettinaggio: il via la vigilia della ricorrenza del patrono con l’apertura ufficiale della sagra alle 18, quando si potranno gustare gli aperitivi. La Pro Loco, nel dare inizio all’evento, organizza a partire dalle 22 un Pasta Party offerto a tutti i presenti. Prima serata che si annuncia frizzante visto che l’animazione è stata affidata ai simpaticissimi Babata, sempre coinvolgenti con la loro musica, le loro battute, le canzoni spiritose e quelle da ballare o alle quali unirsi in coro. Il giorno successivo, in mattinata si terrà presso la chiesa parrocchiale alle 10 la Santa Messa in onore di San Marco; al palatenda lo stand sarà aperto sia a mezzogiorno che alla sera con il piatto tipico “polenta e cavreto” che si potrà gustare anche nei ristoranti del paese. La giornata prevede la festa sezionale AVIS, mentre la serata sarà dedicata al ballo liscio, con la sempre molto apprezzata orchestra di Gianni Dego. Venerdì 26 aprile lo stand gastronomico aperto dalle 19 darà la possibilità di gustare “polenta e musso”, mentre la musica sarà proposta dalla rock band altopianese Dogma 16; sabato 27 la cucina servirà, a scelta, “maiale allo spiedo” o “piatto tirolese”, mentre ad animare la serata sarà il “Nuovo Fronte” con il tributo a Vasco Rossi. Gran finale domenica 28 aprile con “piatto tirolese” o “grigliata”, se- rata con la Charlie’s Band ed estrazione della sottoscrizione a premi, i cui biglietti si possono acquistare in numerosi negozi e locali pubblici. Tutte le sere si potranno anche gustare gli squisiti “panini onti”. E non dimentichiamoci del grande parco dei divertimenti che richiama sempre grandi e piccoli, in funzione già a partire dal giorno 20 aprile. E chissà che, visto le bizze del meteo di questo inizio di primavera, il tempo non decida di mettersi al bello, dandoci la possibilità di godere appieno della Sa- gra, sfatando l’idea piuttosto comune che fino quando a Canove ci sono le giostre della sagra, il tempo è sempre piuttosto instabile! Terminata la sagra, il palatenda non verrà subito smontato, visto che quest’anno ospiterà anche la festa per il 25° del Canove Calcio, in programma mercoledì 1° maggio. La festa sarà aperta a tutti coloro che in qualsiasi modo hanno fatto parte del sodalizio negli anni, per informazioni e prenotazioni chiamare il n. 339 8182530. Silvana Bortoli Una pavoncella del maestro d’arte Diego Poloniato La creazione passo a passo simboleggia l’appuntamento datato 2013 Come ogni anno, la Pro Loco di Canove affida il compito di preparare i cuchi per la sagra a un artista di Nove, Diego Poloniato, che con le sue grandi mani riesce a plasmare la terra, trasformando un panno d’argilla in piccoli capolavori come lo sono i fischietti in terracotta. Ma come nasce il soggetto, che varia di anno in anno? “Preparo per tempo 3 o 4 proposte – racconta Diego – e le sottopongo ai responsabili della Pro Loco, che scelgono quella che sembra loro la più idonea. E poi… mi metto al lavoro, creando un centinaio di cuchi, tutti fatti a mano senza l’utilizzo di stampi, a parte quello per la base”. Questo significa che non esiste un cuco uguale all’altro: pur essendo tutti dello stesso soggetto, variano per piccoli partico- lari, che rendono ogni pezzo unico. “Quest’anno la Pro Loco – continua Diego – ha scelto una pavoncella. Inizio costruendo il corpo, che è anche il fischietto vero e proprio, mi soffermo sui particolari della testa, aggiungendo poi la coda e i vari inserti decorativi con resine colorate. Poi dipingo il cuco a crudo, prima di metterlo a cuocere in forno a oltre 1.100 gradi”. Il tutto nel pieno rispetto di questa tradizione artistica, che prende il via proprio da Nove, paese in cui risiede Diego Poloniato, e dove si è diplomato Maestro d’Arte nel 1985 presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica. Diego è presente a molti appuntamenti in cui il cuco rappresenta un simbolo tradizionale, citiamo tra l’altro la sagra di Asolo. Spesso inoltre si presta a dare dimostrazione del suo lavoro artistico in varie piazze, ma anche per scolaresche che possono ammirare così i vari passaggi di questo affascinante mestiere e vedere come il piccolo oggetto artistico prende forma a poco a poco. Dando un’occhiata al suo sito, ma anche alla bancarella di esposizione, si possono ammirare lavori bellissimi, dalle dimensioni maggiori e molto più complessi del piccolo fischietto, i cui soggetti sono davvero originali. Silvana Bortoli Il cuco 2013 del Museo dedicato a Mario Rigoni Stern Per la tradizionale Festa dei Cuchi il Museo di Treschè Conca dedica un originale fischietto in terracotta a Mario Rigoni Stern. Come ormai accade da anni, in occasione della festa di San marco Evangelista, l’associazione Amici del Museo abbina un figulo ad un evento o ad un personaggio legato alla storia dell’Altopiano nei suoi usi e costumi. “Mario ogni tanto faceva visita alla nostra collezione – spiega Gianfranco Valente – era curioso di vedere le novità esposte e spesso ci parlava di quando i cuchi erano oggetto di regalo tra fidanzati. In fondo si trattava di un bacio casto che i “morosi” si scambiavano soffiando rispettivamente nel fischietto, un pegno a cui la ragazza poteva rispondere al momento della rogazione col dono di un uovo decorato amorevolmente”. A 5 anni dalla scomparsa del “sergente alpino”, l’Associazione gli rende omaggio con una creazione che mostra un sole raggiato che illumina il bosco e l’urogallo, temi tanto cari all’autore di stupende liriche dedicate alla natura della sua terra. G.D.F. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 13 La voce degli 8 Comuni CESUNA - ROANA QUANDO GLI ASSENTI… DIVENTANO PRESENTI PICCOLI MIRACOLI DEI NOSTRI TEMPI “Scusi, prof..., non ho capito bene. Può rispiegare?” Questa volta, la voce non proviene dal gruppetto di alunni che, in banchi più o meno ordinati, stanno davanti all’insegnante, ma dalla lavagna interattiva appesa alla parete. Da alcune settimane, infatti, un’interessante e modernissima modalità di lezione si sta attuando nella classe 2^ L della scuola media di Cesuna: si è deciso di usare il computer e di fare lezione via web per aiutare un’alunna che, in seguito ad una delicata operazione chirurgica, sarà assente da scuola per parecchio tempo. L’idea, nata dai ragazzi e dal prof. Davide Apolloni, è stata subito sostenuta dal Dirigente, dagli insegnanti e dalle famiglie, ed è quella, semplice e geniale, di far seguire le lezioni via internet con un programma di videotelefonia. “In questo modo” dicono i ragazzi “la nostra amica non CESUNA Una mostra sulla battaglia dell’Ortigara Immagini tratte dall’archivio Dal Molin sul monte che vide aspri scontri durante la Grande Guerra. La prestigiosa e interessante esposizione sarà inaugurata sabato 13 aprile presso il “Centro Palladio di Cesuna” Il “Centro Documentazione Altopiano Fronte Sud” organizza un evento di grande rilevanza storico culturale, si tratta della mostra itinerante dell’Archivio Storico Dal Molin, ospitata dal 13 aprile a fine ottobre 2013 a Cesuna, presso il Centro “A. Palladio”. L’esposizione offre un interessante approfondimento documentaristico sulla storia delle Penne Nere spaziando dal momento della loro costituzione come truppe speciali, nel 1872, sino alle imprese epiche nella battaglia dell’ Ortigara. Il percorso fotografico inizia illustrando i motivi e il contesto per cui nascono gli Alpini, prosegue con significative immagini di esercitazioni inizio Novecento e ne mostra l’evolversi in truppe specializzate d’alta montagna; continua con l’impiego degli Alpini nella Grande Guerra illustrandone le imprese in Slovenia e prima di arrivare all’esposizione documentaristica sulla battaglia dell’ Ortigara. L’allestimento comprende la visita alla trincea didattica, una realistica ricostruzione di un pezzo di camminamento di prima linea. Proseguendo nella visita si passa all’esposizione vera e propria della Battaglia dell’Ortigara illustrata dalla straordinaria rassegna d’epoca dell’ Archivio di Dal Molin che, con quasi 200 immagini, ne documenta ogni suo aspetto. Ad integrare i temi trattati nella mostra vengono proposti documentari e dvd, proiettati a ciclo continuo in un’apposita saletta. Filo conduttore del percorso è la contrapposizione “ieri – oggi” proposta da svariate immagini, dal medesimo punto di vista dell’obiettivo fotografico si osservano passato e presente di quello che vi era allora e di ciò che è rimasto ai giorni nostri. Conclude il percorso espositivo della rassegna, proposta in bilingue, supportata da un foglio informativo e da una guida, una vasta esposizione di pubblicazioni e testi relativi agli eventi bellici che hanno investito l’intero Altopiano dei Sette Comuni. Presente in sala anche un plastico dell’acrocoro e delle cime limitrofe che ricostruisce efficacemente il terreno degli scontri. La mostra sarà aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 15 alle 18.30. In luglio e in agosto dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso 3,00 euro. Gratuito per scolaresche, categorie protette, ragazzi fino a 18 anni. Giovanni Dalle Fusine perderà troppe lezioni, parteciperà alle attività della classe, potremo parlare con lei e, in qualche modo, stare in compagnia.” Mettere in pratica questa idea non è stato particolarmente complicato: con l’aiuto dei professori, i ragazzi hanno installato sul computer di classe “Skype”, un programma che consente di videotelefonare gratuitamente via web. Con l’aiuto del prof. Manea, si è poi provveduto a collocare nell’aula un microfono e una piccola web cam che, di volta in volta, a seconda delle necessità, viene rivolta verso la lavagna, verso l’insegnante o verso i ragazzi. In questo modo, chi è a casa può sentire tutto ciò che viene spiegato in classe, ascoltare i compagni e gli insegnanti, intervenire nelle discussioni e... anche rispondere alle interrogazioni! Questa attività è favorita dal fatto che la classe è dotata di una LIM, la lavagna interattiva multimediale, che ingrandisce la visione della web cam e amplifica l’audio. “Quando ci è stato proposto questo modo innovativo per far seguire le lezioni a nostra figlia - dicono i genitori dell’alunna - abbiamo accettato subito con entusiasmo perchè l’idea ci è sembrata decisamente efficace. Purtroppo, in questi anni è accaduto che, per motivi di sa- lute, nostra figlia abbia fatto lunghi periodi di assenza da scuola e quello che la faceva soffrire era sentirsi diversa e forzatamente esclusa dalla quotidianità della vita di classe. Imparare e stare al passo con le varie materie è certamente importante, ma noi genitori vogliamo sottolineare che questa bella idea non solo ha reso più semplice l’apprendimento scolastico, ma ha aiutato nostra figlia a superare momenti non sempre facili”. L’importanza di creare comunità e coinvolgimento è sottolineata anche dal dott. Francesco Tognon, Dirigente dell’Istituto, il cui commento, in merito a questa ini- ziativa, è decisamente positivo: “La potenza della tecnologia ha reso le nostre aule più aperte, capaci di comunicare a distanza, di cogliere stimoli lontani. Ma i ragazzi della 2L hanno fatto molto di più: hanno trovato il modo di comunicare e rendere partecipe delle loro avventure quotidiane chi, per motivi di salute, non può essere a scuola. Gli assenti diventano così presenti ed è festa salutarsi, condividere le battute, i sorrisi e, perchè no, le lezioni svolte in classe. Grazie allora ad internet e alle nuove tecnologie” conclude il Dirigente “ma soprattutto grazie agli insegnanti e ai ragazzi che, con sensibilità ed intelligenza, han- no saputo rendere vive e utili le nuove tecnologie. Buona lezione allora ai ragazzi della scuola media di Cesuna che, con questa bella idea, hanno dato un insegnamento anche a noi adulti”. “Studiare, interagire con chi ti ascolta e ti vede da un’altra parte via web potrebbe sembrare strano - concludono i genitori - ma nel nostro caso la tecnologia, unita alla voglia di fare e all’affetto, hanno dato inizio a qualcosa che sta diventando una normale abitudine ...” “Ok mamma, io sono pronta! Mi collego con la scuola. Ciao!” Nicoletta Manfrin Cesuna. Con Shella Marzo, l’inverno finisce al rogo Shella Marzo di quest’anno può considerarsi una manifestazione ben riuscita, anche se fatta con un giorno di ritardo rispetto al passato. Causa maltempo non è stato possibile chiamare la fine dell’inverno al canonico 31 marzo, il 1° aprile è stato comunque un bel momento di festa, con buona partecipazione di giovani accompagnati dai propri genitori, segno che le vecchie tradizioni sono ancora molto sentite. La Pro loco ha preparato un ricco rinfresco per tutti i partecipanti e consegnato un uovo pasquale ad ogni bambino. A finire sul rogo è stato il “Vecchio” con la speranza quest’anno più che mai, che la stagione del gelo, accompagnata da trenta nevicate, abbia avuto termine. G.D.F. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 14 La voce degli 8 Comuni CANOVE -ROANA Raccolta di firme contro la riqualificazione e l’installazione di un ripetitore al cimitero Una raccolta di firme in tutte le frazioni del Comune di Roana contro il cosiddetto “progetto di riqualificazione del centro di Canove” e nella sola frazione di Canove contro l’installazione di un ripetitore di una compagnia telefonica presso il cimitero del paese: è la doppia iniziativa che sta organizzando il gruppo consiliare di opposizione. “Riteniamo – spiegano i componenti – che questo piano che si vuol far passare come riqualificazione del centro urbano del paese, sia solo un bluff per mascherare quella che a nostro avviso è un’operazione speculativa e null’altro. Oltre ad acquisire terreni per un valore di 70/80.000 euro, concedendo in cambio possibilità di fabbricare per 7.200 metri cubi e dunque per un valore di mercato superiore al milione di euro, si intende costruire una struttura che non serve: in territorio comunale ci sono già sei campi di calcio, se si vuole dismettere quello attuale per trasformare, come ci viene detto, l’area in un luogo di aggregazione in zona centrale, perché non si pensa a sistemare il campo “di sotto”, al Waister, peraltro già in proprietà comunale? E se si intende offrire una zona di relax e ritrovo in centro paese, perché non mettere a posto l’esistente, come l’attuale parco giochi? La recente riunione aperta alla popolazione, che abbiamo organizzato per ribadire tra l’altro la nostra convinzione che il piano degli interventi comunale sia solo una grande speculazione, è stata piuttosto affollata, e i presenti si sono detti tutti contrari all’iniziativa dell’amministrazione comunale. Era presente anche il sindaco, accusato tra l’altro di andare a creare solamente un grande movimento terra, solo per far finta di fare perché siamo ormai vicini alle elezioni, e di agire senza pensare ai debiti che verrebbero lasciati alle future generazioni.In tanti concordano con noi, nel ritenere che il Comune dovrebbe cercare di risolvere i problemi che ha già, come il Palaghiaccio di Roana, l’ex colonia Rossi, la sistemazione delle strade comunali in pessime condizioni, invece di creare nuovi buchi. E fare qualcosa per fare ripartire l’economica, in particolare a favore dell’edilizia, incentivando il recupero dei fabbricati esistenti in modo tale da raggiungere due obiettivi: dare lavoro alle imprese locali e migliorare i nostri centri urbani”. C’è poi la questione, di cui si discute in paese, del traliccio per la telefonia. “Raccoglieremo le firme anche contro questa iniziativa che il Comune ha già autorizzato senza consultare nessuno, mentre è forte la contrarietà della popolazione all’installazione di un palo da trenta metri presso il cimitero!” “Il nostro gruppo – concludono i rappresentanti della minoranza consiliare – intende muoversi sull’onda dell’interesse pubblico. Riteniamo invece che quello portato avanti dal sindaco e dal suo gruppo sia un modo di amministrare sbagliato e largamente superato”. Silvana Bortoli Segugi e segugisti a Canove per il “Trofeo Riserva di Roana” La frazione roanese di Canove torna ad ospitare nel territorio comunale, come accade con successo ormai da qualche anno, una prova per cani da seguita su lepre organizzata dalla SIPS (Società Italiana Pro Segugio) sezione di Vicenza, in collaborazione con gli amici segugisti dell’Altopiano e il Comprensorio Alpino n. 4 presieduto da Maurizio Panozzo. La manifestazione, in programma quest’anno nei giorni 27 e 28 aprile, è in costante crescita e sta riscuotendo di anno in anno un successo sempre maggiore, come testimoniano le adesioni la cui richiesta è sempre in aumento. Il Trofeo che la riserva di Roana mette in palio andrà a premiare i vincitori che risulteranno dalle classifiche finali redatte da esperti giudici sia di categoria A (cani iscritti all’Enci) che categoria B (cani non iscritti all’Enci). I partecipanti apprezzano oltre alla possibilità di sciogliere i propri ausiliari in uno straordinario habitat paesaggistico e naturalistico, l’ottima ospitalità che riservano loro i segugisti del posto.”Un’accoglienza che risulta importantissima e fondamentale – commenta il direttivo SIPS di Vicenza. Il fatto che questa importante prova di montagna sia inserita nel calendario per l’assegnazione del Campionato Sociale Vicentino e Regionale SIPS contribuisce senza ombra di dubbio ad aumentare ogni anno le richieste di partecipazione di concorrenti da tutta l’Italia. Noi del direttivo SIPS siamo orgogliosi di come sta crescendo, assieme al nostro impegno, l’importanza della prova di Canove di Roana. Stimolati anche dal parere favorevole di autorevoli personalità dell’am- biente segugistico nazionale, faremo di tutto perché questa manifestazione possa diventare teatro di prove d’elite e di eccellenza per tutti i cani da seguita. Ma, per arrivare a questo importante obiettivo, dovremo avere l’appoggio ed il sostegno non solo dei segugisti locali, dei presidenti delle riserve e dei comprensori dove si svolgono le prove, ma anche di tutti coloro che sono preposti alla valorizzazione paesaggistica, turistica ed economica dell’intero Altopiano. Per questo invitiamo tutte le autorità locali ad assistere all’evento, in modo da potersi rendere conto di- rettamente sui campi di gara dell’importanza e della portata della manifestazione dal punto di vista logistico – organizzativo, oltre che cinofilo. Saremo altresì felici di confrontarci con enti ed associazioni interessati a questo progetto per instaurare un proficuo rapporto di collaborazione negli anni a venire, convinti che questa importante prova segugistica dalla valenza nazionale possa dare il proprio contributo nel promuovere l’Altopiano sotto diversi punti di vista. Il nostro obbiettivo infatti è, oltre alla promozione di manifestazioni cinofile e segugistiche di alto livello tecnico su territori belli e selettivi, quello di divulgare e far conoscere la meravigliosa terra e le meravigliose montagne della nostra provincia”. La SIPS di Vicenza, confidando nella clemenza del tempo, invita tutti, segugisti e non, a partecipare anche come semplici spettatori a queste due giornate di festa, e ringrazia fin d’ora tutti quelli che in qualsiasi modo e forma si adopereranno per il buon esito finale della manifestazione. S.B. Camporovere Slegalitalia: una mostra di foto, storie e impegno per la legalità A partire dal 20 aprile, giorno del Social Day. Al Social Container di Camporovere SlegalItalia è una mostra nata dall’idea e dall’impegno del presidio di Libera Alto Vicentino “Renata Fonte”. Frutto di un lungo percorso di riflessione svolto dai giovani che hanno partecipato ai campi di lavoro di Libera Terra: si è voluto far diventare quella importante esperienza un impegno concreto di partecipazione a favore della propria Comunità, senza trasformare i luoghi e le storie incontrate in figurine o quadri semplicemente da appendere ai muri o da mostrare, ma andando oltre, facendola diventare occasione di riflessione e cambiamento per tutti. Venti scatti a colori realizzati durante i campi di lavoro e solidarietà nei terreni confiscati alle mafie. A questi sono state aggiunte delle foto in bianco e nero realizzate nei nostri territori e che rappresentano in maniera forte alcuni episodi di illegalità che ci coinvolgono e che spesso sono messi a tacere o cadono in fretta nel dimenticatoio. Quelle scorciatoie, quelle “furberie” (come non pagare le tasse, il lavoro in nero, il gettare i rifiuti dove “nessuno vede”, ecc..) che spesso si cerca di far passare come cose di poco conto o che si tende a giustificare come unica risposta possibile ad uno stato, oppressore, che ti porta via, ingiustamente, quanto faticosamente guadagnato, dimenticando che la difesa dei più vulnerabili, di chi fa fatica, dei diritti di ognuno (lo studio, il lavoro, la salute,ecc..) passa proprio attraverso il rispetto della legalità e che queste “piccole trasgressioni” sono la vera causa delle difficoltà che quasi tutti stiamo vivendo oltre che terreno fecondo per quelle infiltrazioni mafiose che ci illudiamo siano lontane e problema di altri e che invece rischiano di riguardarci molto, molto da vicino. Queste foto rappre- sentano la responsabilità di ognuno di noi, non a caso l’Associazione Occhi Aperti propone questa mostra a partire dal 20 aprile, giorno del Social Day. Momento in cui, 340 giovani studenti del nostro altopiano, ci insegnano, sporcandosi concretamente le mani, che un mondo più giusto è possibile se tutti ci impegniamo un po’ di più, se non giriamo la testa dall’altra parte ogni volta che in nome del profitto si sfruttano le persone e si distrugge l’ambiente, ogni volta che si cerca un modo per non pagare le tasse, ogni volta che si fa finta di non vedere, ogni volta che i favori prendono il posto dei diritti, e ci sporchiamo un po’ le mani anche noi, come stanno facendo i nostri giovani, come hanno fatto in tanti liberando il nostro Paese e che ricordiamo proprio il 25 aprile. Anche il posto non è casuale, il social container “Il Grande Fardello” che si trova a Camporovere, di fronte all’Osteria Culturale Casa Tanzerlock. Un contenitore sociale che ha girato l’Italia raccogliendo i tanti fardelli locali e non, che opprimono il nostro Paese, per poterci liberare, finalmente. Dal 20 al 25 aprile, dalle 16.30 alle 19.30, domenica aperto tutto il giorno, “SlegalItalia”, presso il Social Container a Camporovere, ingresso libero. Venite in tanti per poter sperare in un mondo migliore. Associazione Occhi Aperti per Costruire Giustizia Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 15 In distribuzione il catalogo 2013 di Girardi Viaggi Una giornata dedicata al viaggio, con la presentazione in anteprima del nuovo catalogo, tante opportunità per i clienti, musica, gadget e stuzzichini: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la festa organizzata dalla GIRARDI VIAGGI lo scorso 23 marzo, ottenendo un buon successo di presenze e gradimento. Da lì in poi è iniziata la distribuzione di ben 20.000 copie del catalogo che da più di 25 anni raccoglie le proposte sempre più numerose e diversificate dell’azienda asiaghese. Oltre cinquemila clienti lo ricevono per posta direttamente a casa, ma a distribuirlo sono anche circa un centinaio di agenzie viaggio dislocate in tutto il Triveneto, con le quali la Girardi Viaggi ha sviluppato una rete capillare di partner, creando un’unione che permette di presentarsi sul mercato con forza e sicurezza nel garantire un servizio con il maggior numero di partenze possibili. Sono tante le novità che il catalogo 2013 propone all’attenzione della clientela, innanzitutto i numerosi vantaggi economici. Ad iniziare dal “Prenota prima” che permette un sensibile risparmio per chi prenota i viaggi in pullman prima dei 45 giorni dalla data di partenza e quelli in aereo e crociera prima dei 60 giorni. Sono molto interessanti poi gli sconti riservati ai piccoli gruppi formati da un minimo di 10 persone, promozione che si somma a quella del “Prenota prima”e all’abolizione per il 2013 della quota di iscri- zione per tutti i viaggi di propria programmazione. Ma i vantaggi non finiscono qui: c’è un “Premio fedeltà” per i clienti affezionati, ci sono agevolazioni per gli over 65, i ragazzi under 12, c’è un’attenzione particolare per i nuclei familiari, e ci sono sconti speciali per viaggi di nozze e viaggi in occasione degli anniversari dal 20° anno in poi. Parlando invece di mete e destinazioni, la programmazione prevede viaggi di più giorni in Italia, in Europa e nel Mondo, con una scelta che invoglia sempre più sfogliando il catalogo pagina dopo pagina. Citiamo la ricca proposta di “giornate intelligenti”, gite fuori porta che regalano emozioni e permettono di conoscere in un giorno luoghi interessanti sotto diversi aspetti. Oltre alle mete classiche sia in aereo che in pullman (tipo Parigi, Londra, Vienna, ecc..) quest’anno viene proposta una partenza ogni sabato per l’India del Nord. E che dire del fascino della Scozia con l’Isola di Skye, un tour particolarissimo per il quale la Girardi Viaggi prevede ben 5 date di partenza! Non mancano i fine settimana particolari come la “Grotta di ghiaccio, Fortezza Hohenwerfen e Salisburgo” o la salita sullo Jungfrau, al “Top of Europe” a quota 3.450 metri dove c’è un ristorante dalle cui vetrate si gode una vista magnifica sulla spettacolare colata di ghiaccio dell’Aletsch. Sempre affascinante il tradizionale Bernina Express e poi… tantissime altre mete da scoprire. Un occhio di riguardo viene riservato alle mete religiose, con una serie di partenze per Medjugorie a prezzi imbattibili. Nel catalogo non mancano crociere a prezzi straordinari e, verso la fine dell’anno, le partenze per i Mercatini natalizi in luoghi che si diversificano dai soliti, per visitare mete meno conosciute ma incantevoli. Durante l’estate funziona il servizio linea per Gardaland, diurno il martedì e serale il venerdì, al costo di 40,00 euro per trasporto e ingresso. Ma per chi volesse recarsi al parco divertimenti individualmente con i propri mezzi, grande vantaggio deriva dalla prevendita dei biglietti che Girardi Viaggi effettua al costo di 25,00, prezzo che non trova uguali! Chi volesse tenersi sempre aggiornato sulle proposte può consultare il sito dell’agenzia, o il profilo Facebook dove vengono pubblicate tutte le novità per quanto riguarda partenze individuali per soggiorni mare e destinazioni artistiche verso le mete più gettonate, sempre proposte a prezzi concorrenziali. Le località di partenza garantite da Girardi Viaggi, oltre ad Asiago, sono Vicenza, Schio, Thiene e Bassano, e vari caselli autostradali in base alla destinazione del viaggio. Nata nel 1954 grazie al Cavaliere del Lavoro Domenico Girardi, vero pioniere dei viaggi di gruppo, l’azienda è oggi arrivata alla terza generazione dei Girardi, festeggerà tra pochi mesi il 60° anno di attività, una longevità che in questo settore può vantare solo il 5% delle imprese turistiche! Il che testimonia che l’impegno, i sacrifici e il duro lavoro vengono ripagati con una crescita costante, e con la soddisfazione, come accade ormai da diversi anni, di riscontrare un valore altissimo di soddisfazione da parte dei clienti, che negli ultimi anni ha raggiunto il 96%! Una cifra che si commenta da sola! Servizio redazionale Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano Cena dei “Giorgio” di tutto l’Altopiano il 23 aprile, giorno del loro onomastico Giorgio di tutto l’Altopiano in festa nel giorno del proprio onomastico, il 23 aprile! Anche quest’anno, come ormai sta diventando consuetudine, i G i o r g i o altopianesi si ritroveranno per una cena in compagnia. L’iniziativa partita per caso 5 anni fa, ha preso pian piano piede, tanto che gli organizzatori hanno deciso di divulgare l’invito anche attraverso il nostro giornale, in modo da poter condividere un momento di divertimento con più omonimi possibile. “Un giorno – racconta Giorgio Dalle Ave – ci siamo trovati al bar in quattro tutti con lo stesso nome. Quasi per battuta abbiamo buttato lì l’idea di organizzare una cena, che poi abbiamo ripetuto negli anni successivi, passando parola tra conoscenti. Visto che ci divertiamo, abbiamo pensato di coinvolgere altri “Giorgio” siano residenti in Altopiano o frequentato- 16 La voce degli 8 Comuni ri abituali”. Qualche piccola curiosità sul nome: Giorgio ha origini greche e significa “agricoltore”. L’onomastico si festeggia il 23 aprile in memoria di San Giorgio di Lydda, tribuno martirizzato ai tempi di Diocleziano. Il Santo è sepolto in Palestina ed è noto soprattutto per il racconto in cui si dice che un giorno salvò una fanciulla da un drago dopo una lotta mortale. Tornando alla cena, si terrà presso la Locanda Cavour con menù di pesce, con alternativa per chi lo desidera. Le iscrizioni con caparra si ricevono da Giorgio Dalle Ave, presso il Bar Verdi di Asiago. S.B. Consulta della cultura ad Asiago E’ convocata per lunedì 15 aprile alle 20.45 nella Sala del Consiglio del Comune di Asiago la riunione della Consulta della Cultura. L’ordine del giorno si presenta ricco ed interessante: si parlerà degli eventi per la prossima stagione estiva (analisi delle proposte e confronti); verrà presentato il progetto denominato “Oltre confini e trincee – Il festival per conoscere i luoghi della Grande Guerra e farli rivivere a ridosso del Centenario”; ci sarà la presentazione anche del progetto di valorizzazione culturale del Forte Interrotto dal titolo “Sogno Interrotto – pomeriggio al forte”. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. Incontri del Movimento 5 Stelle Il Movimento 5 stelle Altopiano 7 Comuni organizza due incontri aperti ai cittadini del territorio. Martedì 16 aprile ci si ritroverà ad Enego al Bar Trattoria “Sette Teste”, mentre mercoledì 24 aprile l’appuntamento sarà a Gallio al Bar “Magna e bevi” presso il campo sportivo. Entrambe le riunioni si terranno alle 20.45. Un nuovo libro su Conco Conco, tra case e antiche mappe. E’ il titolo del libro, sottotitolo breve storia illustrata dell’”ottavo” dei Sette Comuni, di recente pubblicazione a cura di Giuseppe Stefani. Il volume verrà presentato domenica 14 aprile alle 16 nella sala Don Italo Girardi in un incontro organizzato dal Comune di Conco, 4 ciacole fra noialtri de Conco e il Comitato Biblioteca Comunale. La prefazione del libro è curata dal giornalista altopianese Sergio Frigo che tra l’altro scrive: “Il risultato è notevole sia per l’apparato documentario raccolto, sia per le straordinarie immagini messe insieme e sapientemente articolate fra il passato e il presente, con interessanti digressioni nella demografia e nella storia. Ne risulta un affresco che piacerà molto ai compaesani che amano ritrovare nei libri vecchie storie e antichi sapori, ma anche a quelli più esigenti in cerca di analisi e approfondimenti su quello che è stato lo sviluppo del paese, fino agli anni Settanta del secolo scorso”. Il libro è in vendita al costo di 20 euro. Per richiederlo, rivolgersi a 4 Ciacole Centro Culturale di Conco (telefono 0424.700151). Assemblea dei soci del Comprensorio Alpino di Caccia E’ convocata per mercoledì 24 aprile alle 20.30 l’assemblea ordinaria dei soci del Comprensorio Alpino di Caccia n.4 Asiago – Roana - Rotzo. All’ordine del giorno la costituzione degli organi assembleari e le relazioni tecnica, morale e finanziaria del Comprensorio. La riunione avrà luogo nella Sala della Reggenza della Comunità Montana ad Asiago. Tutti i soci sono invitati a partecipare. Incontro su tematiche educative Al termine del ciclo di incontri con i genitori tenutosi nei vari Comuni dell’Altopiano nel corso del 2012 e delle relative attività svolte con gli alunni delle scuole medie, nell’ambito del Piano Infanzia Adolescenza Famiglia, la Cooperativa Il Faggio propone un incontro per lunedì 15 aprile. Appuntamento alle 18 nella “Sala della Reggenza” della Comunità Montana ad Asiago. La riunione si propone di illustrare le varie azioni svolte nell’ambito del PIAF, di presentare le principali tematiche emerse nel corso degli incontri con i genitori e di favorire un dialogo esteso tra operatori educativi nelle diverse comunità. L’obiettivo è di riflettere tutti assieme in un’ottica di comunità educante sulle buone prassi da condividere tra tutti coloro che lavorano con i ragazzi in ambiti diversi (scolastico, parrocchiale, sportivo, culturale) al fine di porre le basi per un agire comune coerente e cooperativo e di favorire nel tempo l’istituzione di una rete sociale volta al sostegno delle famiglie e dei ragazzi in ambito educativo. ApertaMente: impariamo dal cervello che impara Capire come il cervello impara per apprendere ed insegnare in modo più efficace. Conoscere che cosa facilita e ostacola il processo di apprendimento per ottimizzare le proprie risorse e superare le difficoltà. “ApertaMente - Impariamo dal cervello che impara” è un progetto innovativo dedicato a studenti ed insegnanti per aiutarli a vivere con maggior soddisfazione la scuola di oggi e di doma- L’esperienza fatta con gli studenti delle scuole superiori asiaghesi verrà presentata in un incontro lunedì 22 aprile ni. Se ne parlerà lunedì 22 aprile alle 18 nella Sala della Reggenza della Comunità montana. Verrà illustrata l’attività svolta dagli studenti e docenti dell’Istituto di Istruzione superiore di Asiago che hanno aderito all’iniziativa. L’incontro vuole essere un’occasione per condividere con l’intera comunità educante il per- corso svolto. L’incontro è aperto a genitori, insegnanti, studenti, educatori e responsabili scolastici.Info e dettagli: ApertaMENTE – A.ssociazione di P.romozione S.ociale. Tel. 333.68.70.646 apertamente.aps @gmail.com web: http:// apertamente-aps.wix.com/ apertamente-aps Sabato 13 aprile 2013 Sabato 13 aprile Allo stadio del ghiaccio di Asiagogiornata di chiusura dei Mondiali Under 18 di Hockey su ghiaccio. Alle 13.15 si gioca l’incontro Slovenia – Bielorussia, alle 16.45 Danimarca – Norvegia e alle 20.30 Italia – Francia. Al Millepini, per la rassegna “Inverno a teatro”, con inizio alle 21, si terrà lo spettacolo “Novecento, il pianista sull’oceano” ad opera della Compagnia Teatro Estragone con brani tratti dall’opera Novecento di A. Barricco. Domenica 21 aprile Al Teatro Millepini di Asiago, alle 17, per la rassegna teatrale per ragazzi “Finalmente domenica” è in programma lo spettacolo”Robin Hood” della compagnia Armamaxa Teatro ovvero “la storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno” di e con Giuseppe Ciciriello e Enrico Messina. A Foza, dalle 9 alle 17, BunjingJumping dal ponte della Valgadena. Si potrà provare l’emozione del salto con l’elastico. La prenotazione è obbligatoria. Tutte le info. su:http:// davidebungee.blogspot.it Mercoledì 24 aprile All’osservatorio di Asiago in località Pennar, per la XIV Settimana Nazionale dell’Astronomia, si terrà una visita guidata con osservazione da remoto col telescopio Schmidt della cometa ISON, chiamata anche cometa di Natale o cometa del secolo perché l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni verso la fine dell’anno sarà visibile ad occhio nudo. Al momento è ancora lontana (tra Marte e Giove), ma è possibile ammirarla riprendendo delle immagini col telescopio. La serata sarà arricchita dalle osservazioni di Giove, Saturno e della Luna. In caso di maltempo, lezione sulle comete. Visita al telescopio Galileo. Costo d’ingresso 7 euro. Prenotazione obbligatoria allo IAT Altopiano tel. 0424.462221. A Canove si apre la tradizionale Sagra di San marco e dei Cuchi. Esposizione e vendita tradizionali fischietti di terracotta, luna park, intrattenimenti presso il palatenda riscaldato. Alle 18 l’aperitivo, dalle 22 Pasta Party offerto dalla Pro Loco e serata con i “Babata”. Giovedì 25 aprile All’Osservatorio di Asiago, per la XIV Settimana Nazionale dell’Astronomia visita guidata e conferenza sul Sole con osservazione diretta della stella a noi più vicina e l’unica che ci permette di osservare in modo diretto le sue caratteristiche. Con due telescopi muniti di filtri speciali, sarà possibile osservare le macchie e le protuberanze solari. In caso di maltempo, lezione dedicata al Sole e ai suoi segreti. Visita al telescopio Galileo. Costo del biglietto d’ingresso 9 euro (in omaggio gli occhialini per l’osservazione del Sole). Venerdì 26 aprile A Canove, nell’ambito della Sagra dei Cuchi, alle 19 stand gastronomico al Palatenda con “Polenta e musso”, serata musicale con la rock band “Dogma 16”. Sabato 27 aprile A Canove continua la Sagra dei Cuchialle 19 stand gastronomico al Palatenda Charlie’s band” A Canove prosegue la Sagra di San Marco e c’è la Festa sezionale AVIS. Alle 10 la Messa; a partire dalle 12 e dalle 19 stand gastronomico al Palatenda con “Polenta e cavreto”, serata musicale e ballo liscio con “Gianni Dego”. con maiale allo spiedo e piatto tirolese; serata musicale con “I Nuovo Fronte” tributo a Vasco Rossi. Alle 21 nella sala consiliare del Municipio, concerto del pianista Diego Bassignana a cura di Artemusica Cultura Roana. Musiche di Debussy, Bartok, Couperin, Scarlatti, Bassignana. Domenica 28 aprile A Canove si chiude la Sagra di San Marco e dei Cuchi. A partire dalle 19 stand gastronomico al Palatenda con piatto tirolese e grigliata; serata musicale con la “Charlie’s band”. A seguire estrazione a premi. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni A Rotzo servirebbe un autista per il pulmino scolastico, ma non si può assumere Vuoi che il Comune risparmi? Fagli spendere il doppio! Siamo arrivati davvero alla gestione illogica e paradossale del bene pubblico? A sentire gli amministratori locali, pare di sì. Nel precedente numero lo sfogo del Sindaco di Asiago bloccato nella realizzazione delle opere pubbliche pur avendo le casse comunali piene, oggi lo sfogo del più piccolo Comune dell’Altopiano, Rotzo, costretto a buttare pubblico denaro per garantire servizi che potrebbero costare…la metà! Sì perché, per una norma generale, nata per non far aumentare in maniera spropositata la spesa pubblica, i Comuni italiani sono costretti a non superare le spese di personale che avevano impegnato a bilancio nell’anno 2008. “Siamo alle solite - afferma infuriato il sindaco di Rotzo - chi nel passato ha speso tanto oggi può continuare a spendere; chi nel passato è stato vigile e virtuoso, oggi non può più dare servizi alla propria gente! Ma avete visto cos’è successo a Reggio Calabria? Un dipendente timbrava ogni giorno 17 cartellini dei suoi colleghi che facevano gli affari loro in giro per le strade della città in orario di ufficio e qui non possiamo assumere un dipendente fisso per garantire il risparmio dell’amministrazione pubblica? Ma quale risparmio, quello del Comune di Reggio Calabria?” La particolarità del piccolo Comune sta nel fatto che nell’anno 2008, Terenzio, l’operaio con mansioni anche di autista del pulmino e messo comunale, aveva raggiunto la meritata pensione. La sua sostituzione aveva richiesto tempi abbastanza lunghi: il bando, un primo concorso andato deserto, un secondo bando, le prove e l’assunzione sono avvenute in 11 mesi. Così, temporaneamente, il Comune di Rotzo aveva appaltato a privati il servizio scuolabus in attesa di as- sumere un nuovo autista. Oggi la norma contestata prevede che le spese per il personale non debbano superare quelle del 2008 e Rotzo si trova bloccato non potendo conteggiare a bilancio le spese dell’operaio che, proprio in quell’anno, è andato in pensione. “Ecco, per “risparmiare” denaro della gente noi siamo costretti a spenderne il doppio! E non possiamo certo continuare così!”. Spagnolo è prostrato per tanta scempiaggine: “Ma com’è possibile costringere un comune a spendere 35-40 mila euro l’anno per garantire il servizio scuolabus e altri servizi quando l’assunzione di una persona fissa costerebbe poco più della metà! Non possiamo assumere perché la legge ce lo vieta e non possiamo più andare avanti così per problemi di bilancio. Il “risparmio” che lo Stato pretende è per Rotzo (ma esistono molti altri casi simili) sinonimo di raddoppio di spesa! E tutto sempre per pagare situazioni di assunzioni spropositate che non si sono certo verificate nei nostri paesi!” Così diviene difficile procedere nell’unione dei servizi e delle funzioni prevista per legge. Anche un’assistente sociale, anche i vigili da mettere in comune, costituiscono spesa di personale e i Comuni che nel passato sono stati virtuosi, si trovano oggi, a non poter assumere, a non poter dare servi- zi e sono immeritatamente castigati. “Siamo stati dai Magistrati della Corte dei Conti a Venezia - conclude Spagnolo - abbiamo parlato, spiegato, fatto un quesito scritto. La risposta? Dovete spender quanto spendevate nel 2008, neanche un euro di più! Vallo tu a spiegare al Comune di Reggio Calabria,che in un’altra zona della stessa nazio- ne, nel profondo nord della montagna venete e vicentina, a Rotzo, una sola assunzione vietata per legge sarebbe sufficiente per sistemare il bilancio del Comune quando loro, in 17 hanno dimostrato di essere assolutamente inutili al punto tale da non presentarsi nemmeno al lavoro! Forse la verità è che altri cittadini, a Rotzo, pagano purtroppo anche a causa loro!” Ogni lunedì alla scuola primaria di Rotzo i corsi di informatica, inglese e pallavolo Un finale d’anno scolastico scoppiettante e coinvolgente per gli alunni della scuola primaria di Rotzo, con tante nuove ed interessanti attività. E’ infatti partita la serie di corsi facoltativi organizzati dall’Associazione Genitori di Rotzo con il benestare della Direzione didattica. Lezioni d’informatica, inglese e pallavolo animeranno la scuola Agostino Dal Pozzo tutti i lunedì pomeriggio. Un’iniziativa che i genitori hanno anche finanziato: i due terzi della spesa vengono coperti dall’Associazione genitori, il restante terzo è in carico alle famiglie. Anche il lunedì, grazie al Comune, fun- zionerà dunque la mensa scolastica interna alla scuola con la fantastica cuoca Orietta sempre pronta a preparare gustosi menu genuini e biologici molto apprezzati dai piccoli commensali. A disposizione, sempre grazie al Comune, anche il servizio di trasporto.Le attività facoltative avviate sono possibili grazie al laboratorio di informatica di cui la scuola è dotata, con la disponibilità di 15 computer, e all’agibilità della palestra diventata molto accogliente e luminosa dopo la recentemente ristrutturazione e messa in sicurezza. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 19 La voce degli 8 Comuni I GIOVANI DI OGGI E LA GRANDE GUERRA Il tema di una tredicenne dimostra la sensibilità su cui puntare per la celebrazione del centenario Da qualche tempo la Grande Guerra sta diventando il centro dell’attenzione delle amministrazioni comunali, in previsione del centenario e dei contributi che la Regione ha stanziato per la valorizzazione dei siti bellici e per la salvaguardia della memoria di quel tragico evento che tanto sconvolse il nostro meraviglioso Altopiano. Se ne parla tanto e fioccano i progetti per nuove mostre, nuovi lavori di recupero e altre iniziative di promozione turistica. C’è da chiedersi però quante di queste energie verranno applicate con uno sguardo rivolto al futuro, piuttosto che al passato. Il futuro sono i ragazzi, che fortunatamente sono così lontani dalla guerra che a stento riescono a capirne il significato. Per questo c’è bisogno di rivolgersi soprattutto a loro, affinché capiscano il significato profondo della parola guerra e riflettano su quello che è stato, uscendo dalle pagine dei libri di storia e mettendo il cuore in ascolto di ciò che noi possiamo raccontare loro a riguardo. Come responsabile e curatrice di un luogo della Grande Guerra ho sempre l’occasione di confrontarmi con i ragazzi delle scuole, con gli insegnanti e con i turisti in generale. Spesso noto il distacco con cui la gente visita i luoghi della guerra, concepiti più che altro come mete turistiche, non come luoghi della memoria dove commuoversi per quello che rappresentano. Perciò cerco ogni giorno di lavorare a favore della memoria, cerco di staccarmi dalla quotidianità che riduce il Forte Corbin ad essere un posto familiare e meraviglioso che faanche di me una turista spensierata. Lo faccio soprattutto grazie a una preziosa amicizia che si è instaurata nel tempo con i familiari di un soldato che combatté sull’Altopiano e visse al Forte Corbin: ascolto i racconti del figlio del Tenente Antonio Longo e mi commuovo nel comprendere come la guerra abbia segnato la vita dei reduci, e ogni volta mi chiedo se in fondo all’anima non siano un po’ morti anche loro, insieme a i loro commilitoni caduti. Quindi pensoche tutto quello che è successo potrebbe trovare un senso educando i ragazzi alla pace e alla fratellanza e trasmettendo loro la sensibilità necessaria per comprendere le conseguenze della guerra sulla vita degli uomini. Non si deve credere che i ragazzi di oggi non possano capire, perché la loro sensibilità ci sorprende sempre e non dobbiamo sottovalutarla. Né è dimostrazione il tema che riporto di seguito, scritto da una tredicenne di Milano, Maria Garbelotto, che tra le varie tracce proposte ha scelto di scrivere una lettera mettendosi nei panni di un soldato in guerra. IL TENENTE ANTONIO LONGO Maria Garbelotto, 13 anni, frequenta la terza media a Milano ed è la nipote del prof. Tito Longo e quindi pronipote del tenente Antonio Longo che combatté in Altopiano durante la Grande Guerra e che ha lasciato ai figli tanti ricordi di quella tragica esperienza. L’enorme patrim o n i o memorialistico custodito negli anni dalla famiglia Longo è oggi orgogliosamente esposto nel museo che si trova all’interno del Forte Corbin, dove unasala è dedicata proprio al tenente Antonio, la cui testimonianzaha permesso di conoscere aspetti della vita in fortezza ancora non conosciuti. La riscoperta di questo tesoro è avvenuta quasi per caso un giorno dell’estate del 2009, quando il signor Tito Longo, trovandosi sull’Altopiano di Asiago, si è recato a Forte Corbin per visitare il luogo tanto nominato dal padre nei suoi rac- conti. Trovando con sorpresa la fortezza in buono stato e pazientemente resa museo storico dai proprietari, ha ritenuto opportuno rendere pubblica la storia del padre, rispolverando antichi ricordi e raccogliendo quante più informazioni possibili a riguardo. Antonio Longo, nato ad Este (PD) nel 1891, fu chiamato alle armi nel maggio 1915 e accolto nella scuola allievi ufficiali di artiglieria a Verona, dove ricevette il grado militare di Tenente. Successivamentegli venne assegnato il comando della batteria 559 del 9° reggimento di artiglieria da fortezza che si trovava presso il Forte di Punta Corbin, situato sul confine occid e n t a l e dell’Altopiano di Asiago a difesa della Valle dell’Astico da quota 1100 m. Il momento peggiore arrivò con la Stafexpedition, nel maggio 1916, quando i nemici riuscirono a raggiungere l’Altopiano costringendo gli italiani alla ritirata. A quel punto parte delle truppe del Corbin furono mandate al Cengio, dove opposero resistenza a costo di gravissime perdite umane, mentre la batteria comandata da Longo venne trasferita in postazioni mobili a Velo d’Astico, per impedire, anche fisicamente, che l’esercito austriaco raggiungesse la pianura. Nel settembre 1917 il Tenente fu trasferito a Tolmino d’Isonzo, dove venne ferito ad un braccio e terminò così la sua presenza al fronte. Il figlio Tito racconta che negli anni successivi Antonio Longo parlò poco della sua esperienza bellica, ma com’è comprensibile la sua vita ne fu profondamente segnata: nella sue preghiere quotidiane ricordava tutti i soldati nemici che probabilmente aveva ucciso durante la guerra, ed esprimeva il desiderio di essere sepolto, quando sarebbe morto, nella zona destra del cimitero di Asiago, nella stessa terra dove riposavano i caduti austriaci prima di essere trasferiti n e l l ’ O s s a r i o Monumentale. Antonio Longo morì nel 1964. La sua bara fu tumulata ad Asiago accanto a quelle dei familiari ma, trascorsi 40 anni dalla sua morte, nel corso di un controllo richiesto della normativa mortuaria vigente, venne accertato che la completa consunzione del suo corpo non era avvenuta. La salma venne allora trasferita dagli addetti ai servizi comunali in una fossa scavata nella terra, nella stessa zona del cimitero che aveva accolto quei caduti nemici per i quali il Tenente Longo aveva pregato. Così, il suo desiderio di dissolversi con loro ha infine trovato compimento. Mia cara Anna, sono passati ormai sette mesi dall’ ultima volta che ti ho visto, che ti ho baciato e abbracciato.Sette mesi. A me sembrano passati anni.La vita in trincea è estenuante.La notte, quando non sono di vedetta dormo pochissimo. Il mio sonno è tempestato da incubi.Da un po’ di tempo ho sempre lo stesso incubo.Sogno di essere un agnello ferito lasciato a morire su una vasta distesa di terra.Sono a terra, supino, con le ferite che sanguinano e si infettano sempre di più.Non so come sia finito lì, ne come mi sia ferito, so solo che la mia morte è vicina e sarà una morte insignificante, come quando muore un topo. Nessuno se ne accorge.Non so mai come vada a finire questo incubo perché vengo sempre svegliato da qualche urlo di dolore di un ferito in infermeria. Penso che questo sogno significhi che la mia morte è vicina e sarà brutta e dolorosa.Cerco di non pensarci troppo perché se no impazzisco.Per ora sono stato ferito solo un paio di volte alla spalla e al fianco, ma sto abbastanza bene.L’ infermeria è il posto più terribile.Pullula di feriti che perdono sangue, che urlano dal dolore.Il pavimento è sporco di sangue e vomito.C’è un odore nauseabondo di sangue.I defunti vengono buttati giù dai burroni come se fossero sassi, con indifferenza.È atroce farlo sapendo nel profondo che presto toccherà anche a me essere buttato giù. Di giorno passo il mio tempo appostato con il fucile in mano, pronto a sparare a qualunque movimento io veda in queste montagne.I pasti quassù sono pochi e poveri; ci sono volte che non ci nutriamo neanche perché la neve è alta o i muli non ce la fanno. Può anche capitare che i soldati incaricati di portare i rifornimenti vengano uccisi dai Tedeschi.Sono i giorni peggiori. Mia cara Anna, mi manchi molto.Raccontami un po’ della vita al villaggio; come stanno tutti? Beatrice e Marco stanno bene? Per quanto tempo tenterai di nascondere il nostro piccolo Marco per evitare che vada in guerra?Questa vita è terribile, non credo che resisterebbe alla follia.Probabilmente anche io non resisterò ancora ancora a lungo con questo genere di vita.Mi manca il mio lavoro di panettiere.Come vanno gli affari in negozio? Le donne giù comprano il pane?Spero tanto di sì, spero che la vostra vita sia non solo migliore della mia ma anche comoda, che stiate bene insomma. Le Dolomiti da quassù sono ancora uno spettacolo, che però non riesco a godermi.Mia amata, fammi questo piacere, al tramonto di una bella giornata di sole vai sul prato dietro casa e guarda verso est.Guarda la montagna su cui sono costretto a vivere –se si può chiamare così quello che sto facendo quassù- e pensa al nostro amore, ai nostri figli, prega che ritorni sano e salvo , prega che possa abbracciarti ancora. Ti amo.Tuo amato Edoardo Il testo mi è stato sottoposto da Tito Longo, nonno di Maria, nonché figlio del Tenente Antonio sopra citato, perché esprimessi la mia opinione a riguardo. Credo che per l’umanità dimostrata Maria meriterebbe molto più dell’otto con cui l’insegnante ha valutato il compito. Ma nella vita ciò che conta non ha voti e credo che questa ragazza abbia compreso cos’è stata la guerra e capisco dalle sue parole che ha ascoltato le spiegazioni di storia e i racconti del nonno non con gli orecchi, ma con il cuore. Sono convinta che il suo bisnonno, il tenente Antonio Longo reduce della Grande Guerra, sarebbe un po’ meno triste se sapesse che la sua sofferenza è stata colta. Come Maria, tanti altri ragazzi possono capire profondamente l’atrocità della guerra e sono convinta che gli odierni progetti di valorizzazione della memoria della guerra avranno una maggiore efficacia sul futuro se verranno indirizzati ai giovani e improntati più sull’educazione alla pace che sul mero turismo. Ilaria Panozzo l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 La voce degli 8 Comuni 20 L’AVVOCATO RISPONDE LA NUOVA PATENTE EUROPEA E’ entrata in vigore 19 gennaio la riforma delle patenti, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 18 aprile 2011 n. 59, di attuazione delle Direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE. Le nuove norme interesseranno essenzialmente autotrasportatori, autisti e aspiranti tali, mentre per i possessori di patenti B le cose permarranno in buona sostanza inalterate, se non per il fatto che verrà progressivamente introdotta la patente unica europea (sarà in policarbonato e sarà uguale a quella degli altri Paesi della UE). Le novità sono volte a migliorare il livello della sicurezza stradale, attraverso una più attenta formazione dei conducenti. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia con la riforma della patente. La principale novità interessa le categorie dei documenti di guida che passano da 9 e 15. Sono, infatti, state inserite delle sottocategorie che permettono di guidare solo una parte dei veicoli della categoria principale: - patente D1 per i veicoli di lunghezza massima di otto metri, realizzati per il trasporto di un massimo di 16 persone, oltre al conducente. Per ottenere questa liAvvocato Serena Baù cenza sarà necessario aver I lettori che vogliano compiuto il ventunesimo sottoporre domande su anno di età; qualsiasi questione di - patente C1 per i veicoli carattere legale al nostro avvocato possono inviare con una massa non superiouna mail all’indirizzo re al 7500 kg e realizzati per [email protected] il trasporto massimo di otto o scrivere a “L’avvocato passeggeri oltre al condurisponde” – Giornale cente. Per ottenere questo Altopiano, Via Monte Sisemol, 9 - 36012 tipo di licenza sarà necesAsiago (Vi) sario aver compiuto 18 anni di età; - patente A2 per la guida di motocicli con una potenza non superiore a 35 Kw e un rapporto potenza/ peso non superiore a 0,2 Kw/Kg. Questa licenza è stata introdotta al posto della patente di guida della categoria A per accesso graduale; - patente AM, licenza rilasciata al posto dell’attuale certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori e che abilita alla conduzione di ciclomotori a due o tre ruote e quadricicli leggeri (le c.d. minicar). Potrà essere presa a 14 anni (ma fino ai 16 anni abiliterà alla giuda solo nel territorio italiano), con un esame teorico e pratico similare a quello necessario per conseguire la patente A. L’esame potrà essere preparato da privatista o presso le autoscuole, pertanto non verranno più organizzati i corsi presso le scuole secondarie di primo grado. Chi è in possesso del vecchio patentino, potrà continuare a usarlo fino alla naturale scadenza dello stesso. In caso di smarrimento, deterioramento o furto, però, verrà rilasciata la nuova patente AM. I possessori della licenza AM non potranno trasportare passeggeri sul ciclomotore fino al compimento del diciottesimo anno di età. Si noti, inoltre, che con il possesso di qualsiasi patente si potrà guidare ciclomotori, però chi ha la patente sospesa (ad esempio per eccesso di velocità) non potrà guidare neanche i ciclomotori, e ciò per tutto i periodo della sospensione. Cambiano inoltre i limiti d’età per conseguire le patenti C e D (guida di camion e autobus), che si alzano rispettivamente a 21 e a 24 anni. Con la circolare del 16 gennaio 2013 (Prot. N. 1403) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato, però, che i titolari della CQC (Carta di qualificazione del conducente) possono conseguire la patente C a 18 anni e la patente D a 21 anni. La patente A1 per le moto 125 si potrà conseguire, invece, a 16 anni (ma fino ai 18 non si potranno trasportare passeggeri), mentre, infine, per ottenere l’attuale A (necessaria per condurre tutte le moto senza limitazioni), bisognerà avere 20 anni se si ha la A2 da almeno 2 anni, altrimenti bisognerà attendere i 24. In tema di limiti di velocità per i neopatentati, viene esteso anche ai titolari di patente A2 e A il divieto di oltrepassare 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali per i primi tre anni dal conseguimento della patente. E’ prevista, altresì, una modifica delle sanzioni pecuniarie per chi non è in possesso delle abilitazioni previste. Si sottolinea che, a seguito della riforma in esame, chi ha già la patente in tasca non avrà sorprese e manterrà inalterati tutti i diritti già acquisiti, ovvero il titolare potrà continuare a condurre tutti i veicoli che la licenza consentiva al momento del conseguimento. Chi ha conseguito una patente A per accesso graduale dopo il 19 gennaio 2011, pertanto, manterrà il diritto a conseguire una A piena senza limitazioni trascorsi due anni e senza esame. Tra le novità della riforma vi è anche quella relativa alla scadenza: per quelle che abilitano alla guida di ciclomotori, moto e autovetture, coinciderà con il compleanno del titolare. Sulla nuova patente, inoltre, non sarà più riportata la residenza ma, nonostante ciò, sul territorio italiano continuerà a mantenere la natura di valido documento di identificazione. L’adeguamento dei vecchi documenti alle nuove norme avverrà in modo graduale in occasione della prima scadenza di validità o, prima, se il conducente chiederà un duplicato per smarrimento, deterioramento o furto. Angolo Alzheimer a cura dell’Associazione Malattia di Alzheimer e altre demenze VIVERE LA QUOTIDIANITA’ In questo numero dedichiamo spazio per gestire al meglio un altro importante momento della vita di tutti i giorni per i malati di Alzheimer: il momento di mangiare. I disturbi di memoria possono c o m p ro m e t t e re l a s u a c a p a c i t à d i m a n t e n e re un’alimentazione corretta: si può dimenticare di m a n g i a re o d i a v e r g i à m a n g i a t o . I l disorientamento temporale, il non sapere e riconoscere in che momento della giornata si è, può causare l’assunzione di cibo in orari strani, per esempio di notte. Con l’avanzare della malattia, oltre ad una progressiva incapacità nel riconoscere gusti e odori, il malato “dimentica” gradualmente anche la sequenza motoria specifica della deglutizione, per cui il cibo non viene deglutito e rimane nel cavo orale. Che cosa possiamo fare noi familiari e operatori per affrontare nel modo più corretto queste difficoltà? · Manteniamo il più a lungo possibile un certo grado di indipendenza, incoraggiando il malato a fare da solo ciò che è ancora capace di fare. Se diventa difficile l’uso del coltello e della forchetta, piuttosto che imboccarlo, meglio preparare il cibo già tagliato o adatto ad essere raccolto con il cucchiaio; · Creiamo un clima sereno e calmo al momento dei pasti. Le progressive difficoltà nell’alimentarsi possono generare nel malato insofferenza ed è quindi importante rendere il momento del pasto più rilassante possibile, limitando rumori e stimolazioni (tv, radio, persone alla cui presenza il malato non è abituato). Evitiamo l’utilizzo di tovaglie dalle tinte e disegni troppo forti che possono creare confusione, avendo cura però che ci sia contrasto tra il colore dei piatti e della tovaglia (piatti blu sulla tovaglia bianca per esempio); · Prepariamo i pasti in base alle necessità del malato. Nel caso il malato faccia fatica ad usare forchetta e coltello, prepariamo cibi che si possano prendere con le mani e usiamo una tazza per il cibo, più facile da tenere in mano. Utilizziamo stoviglie antiscivolo e che non possano rovesciarsi facilmente. Prepariamo pasti più piccoli e frequenti se il malato si dimentica di mangiare ed evitiamo latte e succo di limone che tendono ad aumentare le secrezioni e possono peggiorare i problemi respiratori e la tendenza a sbavare; · In caso di difficoltà di deglutizione assicuriamoci che il malato sia seduto in modo corretto, con il mento abbassato. Evitiamo di farlo mangiare quando è agitato o in stato di sonnolenza, facciamolo bere a piccoli sorsi, alterniamo liquidi e solidi, chiedendogli di deglutire il boccone due volte. Evitiamo preparazioni di cibi liquidi e solidi (p.e. minestra con verdure a pezzi), le verdure fibrose o a foglia lunga (cavolo, fagiolini, etc.), i cibi troppo duri e piccoli (noccioline, pistacchi, etc); · Assicuriamo un’idratazione adeguata, cercando di fare bere il malato, se possibile, 8 tazze di liquido al giorno. Assicuriamoci anche che le bevande non siano troppo calde ed evitiamo liquidi stimolanti (caffè, tè, cioccolata) in caso di nervosismo. R i c o rd i a m o c h e p e r l e f a m i g l i e d e i m a l a t i dell’Altopiano sono attivi i seguenti servizi gratuiti: punto di ascolto e sportello informativo presso il Distretto Sanitario (2° piano, vicino all’ambulatorio del Dott. Zerilli) il 1° e il 3° martedì di ogni mese dalle 9.30 alle 11.00; visite domiciliari da parte di volontari esperti per migliorare la gestione delle attività quotidiane, attraverso dimostrazioni pratiche e consigli mirati. La prenotazione può essere effettuata chiamando il 342 6979235 (h.10.00-11.00 dal lunedì al venerdì) o recandosi allo sportello; una prima consulenza orientativa da parte di un avvocato per la tutela legale e patrimoniale del malato. Associazione AMAD tel. 342 6979235 (ore 10.00 - 11.00 dal lunedì al venerdì) E-mail: [email protected] Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 21 La voce degli 8 Comuni SPORT Calo dei tesserati: la FISI modifica lo statuto A giugno tutte le società saranno chiamate ad un’assemblea straordinaria. Si prevede di creare tessere dal costo differenziato, una per gli “agonisti puri”, l’altra per chi pratica lo sci a livello turistico-amatoriale Novità statutarie in vista per la Federazione Italiana Sport Invernali cui sono affiliati tutti gli sci club altopianesi. Ad annunciarlo a tutti i tesserati, con un’inedita “lettera aperta” da poco comparsa sul sito della Federsci, è il presidente Flavio Roda. Oltre ai ragguagli sull’attività svolta e un occhio a quella futura, si parla del punto dolente dei tesseramenti in calo da anni con le intuibili conseguenze sul piano operativo e sul “peso” della Fisi rispetto alle altre Federazioni ed al Coni nazionale. “Pur avendone abbassato il prezzo – sottolinea Flavio Roda - ciò non è bastato per migliorarne i risultati e, proprio per questo motivo, il mio obiettivo ora è di arrivare a tessere differenziate, in quest’ottica stiamo lavorando per una modifica statutaria. Posso quindi anticipare che il prossimo giugno tutte le società saranno chiamate ad un’assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto”. Data e sede saranno comunicati in tempi brevi. Il problema costi e numero minimo di tessere (35) necessario per affiliare uno sci club era “sotto traccia” da tempo. Se ne discuteva a vari livelli ed il malesere derivante dalle crescenti difficoltà economiche aumentava i problemi finanziari soprattutto nelle società di minor dimensione. Le norme statutarie attualmente in vigore non consentono mar- KARATE’ Medagliere ricco anche a Bardolino Domenica 7 aprile il Palazzetto dello Sport di Bardolino (VR) ho ospitato la 2^ tappa del Trofeo Interregionale 2013 della Libertas, masnifestazione a cui erano iscritti più di 300 atleti provenienti da varie regioni d’Italia. Ancora una volta i ragazzi dell’A.S.D. Fuji-Yama Karate-Do Sette Comuni hanno saputo mettersi in grande evidenza aggiudicandosi ben 5 medaglie d’oro, 1 d’argento e 4 di bronzo. Questi i risultati nel dettaglio. Primi classificati: Nicole Rigoni (Beginners 12-13 Kumite F -60kg), Susanna Rigoni (Beginners 12-13 Kumite F -53kg), Matteo De Pellegrin (Juniores 16-17 Kumite M -61kg), Nicola Rossi (Seniores 18-35 Kumite M -84kg) e Claudio Pozza (Seniores 18-35 Kumite M +84kg ). Seconda classificata: Sara Finco (Beginners 12-13 Kumite F -60kg). Terzi classificati: Matteo Frigo (Beginners 12-13 Kumite M -40kg), Nadir Nicolò Rachid (Beginners 12-13 Kumite M -50kg), Giorgia Ambrosini (Beginners 12-13 Kumite F -47kg) e Davide Bedin (Seniores 18-35 Kumite M -67kg ). Da segnalare anche i piazzamenti di Lara Pozza (Cadets 14-15 Kumite F +54kg 4^ classificata), Sabrina Stella (Beginners 1213 Kumite F - 60kg 5^ classificata) e Andrea Frigo (Cadets 14 -15 kumite M 52kg 7° classificato). Il prossimo appuntamento è domenica 28 aprile a Gallio per la 3^ tappa del Gran Premio Giovanissimi, gara riservata alla fascia di età dai 5 agli 11 anni; inizio gare alle 9 con la classe Bambini (5-6-7 anni) e, a seguire, alle 10,30 classe Fanciulli (8 -9 anni) e alle 15 la classe Ragazzi (10 e 11 anni). gini di manovra. Unica possibilità: modifica dello statuto federale, un potere esercitabile soltanto da un’Assemblea Federale Straordinaria. Ora tale decisione è maturata, segno che le “sofferenze” circolanti erano reali. “Della problematica – ragguaglia Guido Carli, asiaghese, consigliere nazionale Fisi – abbiamo già discusso a tre livelli: in pre consiglio Fisi, nel consiglio stesso e nella consulta dei presidenti dei Comitati Regionali. Di fronte alla stagnazione nonostante il calo del costo-tessera ci siamo confrontati sul cosa fare”. Che ne è scaturito? “La modifica statutaria che andremo a presentare preve- de la creazione di tessere dal costo differenziato. Una per quelli che potremo chiamare gli “agonisti puri”, l’altra per chi pratica lo sci a livello turisticoamatoriale. Questa manovra dovrebbe farci recuperare soci. Tenendo conto della crisi attuale, la proposta potrebbe rivelarsi elemento vincente anche perché i piccoli sci club avrebbero un incentivo importante per restare in Fisi anziché optare per altre destinazioni come già accaduto. Personalmente mi auguro che la nuova soluzione sia quella giusta”. Anche Silvano Panozzo, presidente provinciale della Fisi, interviene al riguardo sostenendo che in tempi di crisi come questi la modifica statutaria proposta può contribuire a sostenere l’ attività che, con tanta fatica, gli sci club stanno portando avanti. A giugno si vedrà. Nel frattempo sarà possibile chiudere i bilanci delle società impostando l’attività 2013-14 tenendo conto di quanto va profilandosi in sede nazionale. Renato Angonese Trofeo Don Bosco, una tradizione che si rinnova Era il 1951 quando, ad Asiago, nasceva il Trofeo Don Bosco. L’idea di far incontrare tutti i giovani delle parrocchie altopianesi per sfidarsi in gare di sci e, contemporaneamente, ritrovarsi in un clima di festa piacque subito, crebbe, si sviluppò. Senza mai “perdere colpi” nonostante le innumerevoli, intuibili, difficoltà organizzative e logistiche. Sabato 6 aprile, al “Millepini”, organizzatori, protagonisti sui campi di gara, autorità civili e sportive si son ritrovati per le premiazioni, le sessantatreesime della serie. Una storia quasi…infinita che, però, guarda al futuro con fiducia, nonostante tutto. Lo si poteva constatare in sala dove fra il rumoreggiare festoso dei giovani protagonisti e dei loro familiari gli organizzatori dell’Us Asiago Sci, supportati da Scuola di Sci Asiago, patronati e parrocchie dell’altopiano, Comune di Asiago, Provincia di Vicenza, Centro Fondo Golf e Società Impianti Kaberlaba si scambiavano ricordi ed opinioni mentre un’attenta regia aveva già predisposto quanto necessario per le premiazioni. Al momento del via, Sergio Rigoni presidente dell’Us Asiago Sci nonché speaker ormai collaudato, ha riassunto al meglio il significato profondo del “Don Bosco”. Si è associato Franco Sella, assessore asiaghese allo sport, poi il via alla lunga serie di riconoscimenti. Applausi meritati per Gianni Ambrosini ed Antonio Carli “soci fondatori” del trofeo: assieme ad altri credettero fin da quelll’ormai lontano 1951 nell’idea di promuovere lo sport giovanile quale opportrunità di crescita non solo agonistica per tutti i piccoli altopianesi. Al momento di salire sul palco, ciascun piccolo premiato disponeva di un “applausometro” personale oltre a quello attribuito dai presenti. Medaglie, complimenti, ed un uovo di Pasqua per tutti. “Da consumare rigorosamente all’esterno” ha opportunamente ricordato lo speaker. Per ognuno anche il fascicolo delle classifiche dove compare il patrocinio della Banca Popolare di Vicenza. Da conservare nel proprio album dei ricordi con affetto e riconoscenza verso chi lo ha pensato e di chi l’organizza perché il “Don Bosco” è ormai entrato nel patrimonio non solo sportivo dell’intera comunità altopianese. Renato Angonese l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 22 La voce degli 8 Comuni Pattinaggio su ghiaccio L’allenatore della nazionale se ne va A fine marzo la Federghiaccio ha deciso di voltar pagina in termini di pista lunga. Lo fa sapere in un comunicato stampa dove si legge: “La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio comunica di avere raggiunto con il tecnico della squadra nazionale di Speed Skating, signor Gianne Romme, un’accordo per sospendere anticipatamente il suo rapporto di collaborazione tecnica”. Luca Stefani e i suoi compagni della prima squadra nazionale restano dunque senza allenatore, almeno per il momento. Il tecnico olandese era arrivato in azzurro tre stagioni addietro a seguito della rinuncia di Giancarlo Marchetto determinatasi anche per il clima teso che aveva caratterizzato i rapporti con i suoi atleti soprattutto nella parte conclusiva dell’incarico. La nota della Fisg così prosegue: “Il Presidente Giancarlo Bolognini ed il Consigliere di Specialità Sergio Anesi desiderano ringraziarlo per il lavoro svolto e l’esperienza che ha trasmesso ai nostri atleti nelle ultime stagioni sportive”. Fin qui le notizie ufficiali rilevabili. Ora si apre una nuova fase, molto delicata, non fosse altro perché alle Olimpiadi di Sochi 2014 mancano ormai pochissimi mesi. Gianne Romme Da come si è conclusa la stagione dei senior, di lavoro da fare ce n’è molto in quanto la nota positiva, forse l’unica, è stata rappresentata dal finanziere Mirko Giacomo Nenzi mentre gli altri azzurri, Luca Stefani incluso, non son riusciti ad archiviare risultati di rilievo. Lo stesso pattinatore asiaghese, più di tanto, non riesce a spiegarselo. Diverso il discorso per il tris junior campione del mondo in staffetta dove a far bene, anzi benissimo, accanto al trentino Andrea Giovannini, sono stati gli altopianesi Nicola Tumolero ed Andrea Stefani. Al nuovo tecnico, la cui designazione non dovrebbe tardare, sarà affidato un compito senz’altro impegnativo, da programmare attentamente. Sull’Altopiano come nel restante mondo delle “lame” c’è attesa perché i tempi di Enrico Fabris e delle sue imprese olimpiche si stanno rapidamente allontanando ed è perciò indispensabile guardare al futuro partendo ovviamente dagli atleti oggi in attività. Il rilancio si presenta impegnativo però anche dall’Altopiano provengono segnali positivi sui quali concentrasi. Ci sarà da lavorare, tanto, tutti assieme. Solo facendo così i risultati potranno, piano piano, maturare. Renato Angonese Una stagione proficua per la Sportivi Ghiaccio Roana A Bormio nei giorni 23 - 24 marzo, con la disputa dei Campionati Italiani di categoria Junior, si è chiusa la stagione agonistica per le lame veloci della Sportivi Ghiaccio Roana. Due i podi per i nostri colori nel più importante evento della stagione: al termine di due intense giornate di gara Alessia Tumolero si è aggiudicata il bronzo nella categoria C vinta dalla perginese Deborah Grisenti del SC Pergine seguita da Alessia Bellotti del US Bormio. In campo maschile altro podio di bronzo per il giovane Matteo Ambrosini nella molto agguerrita categoria Junior E dove ha prevalso Thomas Nadalini del VG Pergine con Nicolò Peretti dell’ICE Team Torino secondo. Gli altri nostri atleti qualificati per questi Campionati dopo le selezioni della Coppa Italia hanno ottenuto il buon 7° posto di Marco Zovi negli Jun C e il 14° di Ludovica Boaretto nelle Jun.E. La lunga e intensa stagione di gare iniziata in ottobre con la 1^ Coppa Italia a Bolzano è dunque conclusa ed è stata ottima per tutti gli atleti delle varie categorie. Il buon lavoro svolto dagli allenatori Maurizio, Matteo e Gianni hanno fatto sì che le prestazioni siano state in continuo crescendo, sia nello short track che in pista lunga. Una menzione particolare si meritano Andrea Stefani e Nicola Tumolero che hanno vinto la medaglia d’Oro ai Mondiali Junior nella gara a squadre e nella finale della Coppa del Mondo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di svolgere in modo così proficuo questa stagione: il Comune di Asiago e il Comune di Roana nonché gli sponsor della Polisportiva Comune di Roana, la Rigoni di Asiago e la Cassa Rurale Credito Cooperativo senza i quali tali risultati sarebbero stati molto più difficili da raggiungere. Valerio Fabris Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 23 La voce degli 8 Comuni Hockey su ghiaccio: in terra piemontese la Migross cala il poker Lo scudetto dell’impegno e della passione Nel futuro il sogno di giocarsi all’Odegar la Final Four di Continental Cup Mamma mia quanta emozione, anzi, quante emozioni! Eh sì, andare a vincere uno scudetto in “terra straniera” dà emozioni forti, sicuramente diverse da quelle vissute quando la vittoria è scoppiata all’Odegar nel 2010 e nel 2011; ma forti, dicevo, paragonabili, anche per molte assonanze, a quelle del primo, di quello “storico” del 2001 a Milano. Eccole le assonanze: fuori casa (ieri in Lombardia, stavolta non in Alto Adige, ma in Piemonte) ed il sabato di Pasqua, così come allora. La differenza? Stavolta non è aprile ma per la prima volta l’Asiago festeggia il tricolore nel mese di marzo! Quella sera del 30 marzo, gara 5, alla Valmora Arena “Cotta Morandini” di Torre Pellice (trasferta da 5 ore in auto o 7 in pullman) eravamo in pochi e tanti allo stesso tempo: pochi numericamente parlando in senso assoluto perché quelli erano i biglietti messi a disposizione della tifoseria giallorossa, ma tanti perché la Curva Sud si è fatta sentire, eccome, moltiplicando il suo ardore perché ciascuno portava con sé il calore e la spinta dei tanti rimasti forzatamente a casa per tanti motivi, ma incollati con le orecchie e con gli occhi (e soprattutto col cuore) alla diretta televisiva ed a quella, storica, delle radio del pool di “Tutto l’hockey minuto per minuto”. Partita bella, intensa, fin troppo avvincente, oserei dire, per essere una gara di finale scudetto, capace di emozioni a non finire, di continui rovesciamenti di fronte e di situazioni a favore dell’una e dell’altra, con un risultato in continuo aggiornamento ma sempre tirato, in bilico, da fiato sospeso, da “infarto”. In campo due belle squadre, coetanee per storia (fondate una nel 1934 e l’altra nel 1935), con tanta qualità condita con orgoglio, determinazione e dignità da ven- dere, entrambe alla caccia di una vittoria che per ciascuna assume significati diversi ma sempre importanti: per i padroni di casa la speranza di poter riaprire la serie e puntare ancora al primo scudetto della loro storia, per gli altopianesi l’apoteosi del 4° titolo, il terzo nelle ultime quattro stagioni. Al termine, dopo quella magica rete di Ulmer al 22° secondo dell’overtime, l’esplosione della gioia giallorossa, prima con i giocatori sotto la curva dei propri sostenitori, poi in giro per l’intero campo di gioco, sportivamente applauditi dal pub- blico di casa che, ringraziati i loro beniamini per il sogno che hanno fatto loro vivere, hanno reso onore al merito dei giallorossi. Sportivi veri, da encomio. Poi l’invasione di campo, centinaia, ma che dico migliaia di scatti fotografici, di abbracci, di pacche sulle spalle, di felicitazioni, di sorrisi, di sciarpe e bandiere alzate al cielo, con rinvigorito, esultante, festoso, irrefrenabile orgoglio. Questo scudetto si potrebbe, o forse si deve, intitolare al gruppo, quello spogliatoio unito che ha lavorato duro e senza soste e che non ha mollato né si è tirato indietro anche quando le cose non andavano bene e molto sembrava remare contro la causa giallorossa; quel gruppo che ha sposato unanimemente la causa dell’Asiago con grande attaccamento alla maglia, dedizione ed impegno; quel gruppo che si è schierato senza se e senza ma con il suo allenatore Parco e con la sua filosofia di giocare un hockey veloce, scorrevole, aggressivo, attento, piacevole e spettacolare (non solo perché e quando vinci ma anche quando perdi); quel gruppo che ha saputo stare sempre unito, nelle avversità, nella fatica e nella sconfitta così come nella gioia e nella soddisfazione della vittoria, che ha saputo essere umile ma fiero ed orgoglioso quanto basta, consapevole nei propri mezzi non come autocelebrazione ma come carica e spinta verso i risultati. Uno scudetto frutto del lavoro vincente di una “squadra” a 360 gradi, dalla società ai giocatori, dai tecnici ai tifosi, dagli sponsor a … tutti noi! Merito in primis di giocatori e tecnici, ma anche di …una società che ha saputo programmare e “spendere bene” le proprie energie rinnovate e “rinnovabili”, premiata con merito al di là delle sue stesse aspettative ed attese della vigilia, monito e conferma che il lavoro, quello vero, fatto bene con professionalità e passione, entusiasmo e fede, alla fine paga, dà i suoi frutti. E non scordiamo i tifosi; quelli che “non mollano mai” da tanto tempo, da tanti anni, anche nelle annate di “vacche magre” quando cantare e sventolare vessilli di cui comunque andar fieri mentre si perde non è cosa facile. Ma anche di quelli nuovi, che le imprese (non solo i risultati) di questa squadra, capace di farsi amare e di catalizzare attorno a sé amicizia ed orgoglio giallorosso, hanno fatto innamorare, creando in loro quel “tarlo” che poi è così difficile non ascoltare. Anche la festa, decisa e voluta in tutta fretta per martedì scorso per poter abbracciare tutti gli “eroi” di questa cavalcata vincente prima delle meritate partenze (su tutti Chris “manidifata” DiDomenico, che aveva già prenotato il volo di ritorno in Canada), è seconda numericamente e per calore solo a quella del 2001; il popolo giallorosso accorre in massa, pronto e festoso, a rivolgere l’ultima ovazione della stagione ai propri eroi in passerella e poi a stare insieme, fra una (!!!) birra ed un panino, fra foto ricordo ed autografi, con rinnovati (mai abbastanza) plausi e ringraziamenti. Anche per il prossimo anno l’inconfondibile, unica maglia stellata calcherà i ghiacci italiani fregiata del titolo tricolore e chissà che, visto che l’appetito vien mangiando, non si possa realizzare anche il sogno di poter giocare all’Odegar la Final Four di Continental Cup con l’intrigante obiettivo di portare a casa anche il prestigioso “piatto d’argento”, cosa mai riuscita ad una squadra italiana. Cesare Pivotto Foto di Alessia Salmaso Sabato 30 marzo 2013 l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni Lo Stoccareddo lanciato verso un entusiasmante finale di stagione Entusiasmo alle stelle a Stoccareddo: il Centro Stand Stoccareddo, la squadra di calcio del piccolo paese dell’Altopiano si trova al comando, del girone bassanese del campionato provinciale di terza categoria. I ragazzi, allenati dal duo composto da Roberto Baù e Sandro Baù, hanno festeggiato la Pasqua con il primo posto in classifica e si sono confermati davanti al proprio pubblico domenica 7 aprile con un’importante vit- Primi in classifica, i ragazzi dei due Baù hanno conquistato anche la finale in Coppa Bassano toria per 2-1 sul Campolongo. Un successo che ha consolidato il primo posto in classifica, condiviso con il San Pietro Rosá che si ritrova però con una partita in più, a quota 43 punti totalizzati in 19 partite di cui 11 giocate fuori casa. Il primo posto dello Stoccareddo è frutto di 14 vittorie, 1 pareggio e soltanto 4 sconfitte , ruolino di marcia veramente importante per la squadra altopianese. Entusiasta l’allenatore Roberto Baù : “Sono veramente soddisfatto, mancano 5 partite alla fine del campionato e cominciamo a credere nella grande impresa. È una lotta a tre, tra noi, San Pietro e Fellette. Nelle ultime 5 giornate giochiamo 4 partite in casa e con l’aiuto e la forza d’urto dei nostri tifosi, sia del paese che simpatizzanti esterni speriamo nella vittoria finale. Non sarà facile visto che abbiamo parecchi giocatori infortunati e ultimamente la rosa è molto ristretta. Non ci sono parole nei confronti dei nostri supporter che ogni domenica ci sostengono sia in casa che nelle trasferte in pianura. Quando giochiamo è sempre una grande festa, con i tifosi avversari coinvolti ed impressionati dal nostro spettacolare tifo. Siamo in finale anche in Cop- pa Bassano e il 17 aprile allo stadio Mercante di Bassano del Grappa sarà una festa, con la discesa in massa dei nostri tifosi. Vogliamo assolutamente vincere questa coppa per dedicarla al nostro indimenticato giovane dirigente Nicola Baù, che è sempre presente nei nostri cuori” . Fondamentale dunque il mese di aprile per i ragazzi, per cercare uno storico bis campionato/coppa che sarebbe il coronamento di una stagione perfetta. È quello che si augurano giocatori, allenatori , dirigenti e tifosi tutti. Filippo Fracaro Calcio a 5 Play off promozione per l’Asiago L’ultima giornata del Campionato FIGC - Regionale di serie D vedrà l’ Asiago impegnato a Thiene contro il fanalino di coda Thienese. Una partita assolutamente indifferente per la classifica finale, che vedrà la formazione asiaghese chiudere al quarto posto, dopo Cogollo, vincitore del campionato e mattatore assoluto della stagione, Marano e Thiene rispettivamente al secondo e terzo posto. Non ci sarà neppure il tempo di rifiatare perché già a partire dalla prossima settimana avranno inizio i play-off promozione, che vedranno impegnato l’ Asiago in casa, presso la Palestra IPSIA , venerdì 19 aprile, con fischio d’inizio alle 21, contro la forte compagine del Thiene, terza forza del campionato, squadra molto equilibrata tra difesa ed attacco, che ha perso per un soffio il secondo posto nella classifica finale dopo averlo a lungo detenuto nel corso del campionato, a favore del Marano. Sarà sicuramente una partita difficile, in cui sarà indispensabile vincere, dovendo poi, il venerdì successivo, giocare il ritorno in casa del Thiene, in virtù del miglior piazzamento ottenuto nella classifica finale del campionato. Ultimi due turni di campionato anche per la formazione giovanile dell’Immobiliare Stella – Asiago , partecipante al Campionato Provinciale CSAIN, che giocherà invece in casa, presso la Palestra IPSIA, lunedì 15 aprile, con fischio d’inizio alle 21,30, contro il New Fitness Vicenza, incontro importante perché sono in palio punti preziosi per poter accedere ai play-off promozione. L’ultimo turno di campionato vedrà invece la formazione asiaghese impegnata a Vicenza sul campo del Vicenza Futsal. Vi aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi. Alessandro Cunico VOLLEY CESUNA La Seconda Divisione femminile conquista la promozione in anticipo Ancora una settimana difficile per le squadre della Pallavolo Cesuna. La Prima Divisione maschile, girone A, sponsorizzata dal Caseificio Pennar di Asiago, che sta svolgendo la fase finale dei play-out, deve purtroppo registrare una sconfitta in casa per tre set a zero contro il Summano di Piovene Rocchette. I ragazzi di Mister Munari, in una stagione molto difficile, con poche soddisfazioni e scarsità di risultati, devono impegnarsi al massimo per togliersi dal terzultimo posto in classificaed evitare la retrocessione. Le partite da disputare sono ancora sei, perciò con abnegazione e grinta si possono ancora conquistare i punti necessari per mantenere la categoria.La Terza Divisione Femminile Under 20 ha persofuori casa contro il Cornedo per tre set a zero e si trova anch’essa nelle parti basse della classifica. L’Under 13 maschile ha perso a Bolzano Vicentino per tre set a zero contro la Ful-Bur B.L’Under 12 La festa zonale del Gioco Volley Domenica 17 marzo si è svolta al palazzetto Comunale di Mezzaselva la festa zonale di gioco volley alla quale hanno partecipato sei squadre e quindi quasi 60 bambini tra i sette e i nove anni appartenenti alle seguenti società sportive: Auxilium, diviso in A e B, Olimpia Zanè, Torrebelvicino, S. Vitale Castelnovo e la società di casa Pallavolo Cesuna. Giornata impegnativa ma gratificante per la società di casa che ha visto riempire il suo palazzetto di tanti bambini dalle magliette colorate e di tanti familiari pronti ad applaudire i loro piccoli. La festa si è articolata principalmente in quattro momenti: il primo consisteva nell’esecuzione da parte dei bambini di quattro giochi molto semplici ma utili per l’ avviamento alla pallavolo nei quali i piccoli si sono cimentati con grande passione e impegno. Il secondo momento consisteva nel far colorare ad ogni bimbo il diploma di un appartenente ad un’altra squadra. Il terzo è stato il momento finale in cui Valerio Fabris, rappresentante del Comune di Roana, e Domenico De Guio, rappresentante della Polisportiva hanno premiato ogni atleta con il diploma e un pensiero gentilmente offerto dalla Rigoni di Asiago. Infine è importante anche ricordare il momento del rinfresco, in cui la società del Cesuna ha voluto stupire: non patatine né bibite gassate, ma latte e pane con Nocciolata o marmellata e torte realizzate dalle mamme dei nostri piccoli. Merenda molto apprezzata dai bambini e anche dai genitori perché più salutare e originale. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e alla buona riuscita di questo evento, perché crediamo sia importante dar valore ai nostri piccoli ma grandi atleti. femminile,impegnata nel torneo Braccio di Ferro, ha dovuto arrendersi, in casa, al Rossano per tre set, disputando comunque una discreta gara, sempre alla ricerca del terzo passaggio e con un’ottima percentuale di battute esatte. La notizia tuttavia che ha fatto gioire i sostenitori del Cesuna è la conquistata promozione, con due gare di anticipo, della Seconda Divisione Femminile, Girone A, guidata da mister Corrado Pesavento con l’aiuto di Chiara Costa. La compagine altopianese, sponsorizzata dall’Agenzia Immobiliare La Bussola di Asiago e dall’Assicurazione Fondiaria SAI di Asiago, ha vinto per tre set a due contro la formazione del Volley Sottoriva di Marano Vicentino in una clamorosa rimonta. Il Cesuna si trova dunque in testa al proprio girone con due sole sconfitte e diciotto vittorie su venti gare disputate. Un campionato straordinario, nonostante alcuni infortuni di importanti atlete che hanno reso ancor più avvincente e combattuto il cammino delle nostre ragazze. Ancora due partite quindi, sabato prossimo in casa contro il Volley Cassola ed il 19 aprile a Vicenza contro l’Altair, ter- Fase finale U14 femminile Domenica 7 Aprile, al Palazzetto dello Sport di Roana si è svolta la finale provinciale dell’Under 14 Femminile che ha visto il Torri vincere il titolo battendo per tre set a zero il Cassola mentre la finale per il terzo e quarto posto è stata vinta dal S. Paolo di Vicenza ai danni del Costabissara. Un particolare ringraziamento alle due Società che hanno sponsorizzato la due manifestazioni con la fornitura dei loro prodotti: la Rigoni di Asiago ed il Caseificio Pennar di Asiago che hanno offerto ai giovani atleti Nocciolata, latte e formaggi. zo in classifica. Una grande soddisfazione per i dirigenti del Cesuna che vedono premiato l’impegno di tutta la Società con grande soddisfazione anche del sempre numeroso pubblico al seguito della squadra. Matteo Dal Pozzo Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano 26 La voce degli 8 Comuni VOLLEY ASIAGO ALTOPIANO Memorial Gatti: grande successo della manifestazione in ricordo di una grande figura dello sport asiaghese Grande giornata di sport al Palazzetto Comunale di Asiago sabato 30 marzo con la prima edizione del Memorial Petronio Gatti di pallavolo per squadre affiliate alla Federazione Italiana Pallavolo nelle categorie Under 14 ed Under 16 Femminili. Il doppio triangolare ha visto la partecipazione delle società Polisportiva Cogollo, U.S. Summano e Pallavolo Cesuna, ospiti del Volley Asiago Altopiano. In apertura, un toccante ricordo di Petronio e del suo operato tra i giovani, sia nella scuola che nell’attività sportiva agonistica, in particolare per il suo importante contributo nella conquistata del titolo Under 13 nell’Aprile 2011 da parte delle sue “ragazzine terribili” del Volley Asiago. A ricordarlo sono stati il fratello Alessandro e Adriano Rigoni, presidente del sodalizio pallavolistico asiaghese. Un pubblico delle grandi occasioni ha assiepato gli spalti del Palazzetto ad incitare ed applaudire le 67 atlete partecipanti, in un clima di giusto mix tra commemorazione, allegria e tensione agonistica, stemperato dalle martellanti pause musicali che hanno trascinato in movenze di ballo molti tra spettatori ed atlete. Il denso programma sportivo è iniziato alle 9:30 con le fasi eliminatorie giocate su set unici a tempo di 25 minuti e con gironi all’italiana, conclusi nel primo pomeriggio. A seguire le finali giocate al meglio dei due set, che hanno visto prevalere per la categoria Under 14 il Volley Asiago di coach Loris Lovato sull’U.S. Summano con il punteggio di 2 a 0, e per la categoria Under 16 ancora il Volley Asiago di coach Lucio Plebs sulla Polisportiva Cogollo per 2 a 1 alla fine di una vera battaglia finita ai vantaggi. Al martellare in battuta del Cogollo, rispondeva granitico il muro del Volley Asiago che alla fine poteva mettere a segno un totale di 8 muri punto in una partita caratterizzata da un elevato livello tecnico e condita da alcune giocate realmente spettacolari. Sandra Frigo, moglie di Petronio, ha premiato tutti i partecipanti e presentato le coppe alle squadre vincenti. In serata, a chiusura della giornata e dopo essersi dati appuntamento per la riedizione del Memorial il prossimo anno, il sontuoso buffet preparato dai ragazzi dell’istituto Alberghiero di Asiago che ha, come si suol dire, “messo d’accordo tutti”, pubblico compreso!! Il Volley Asiago Altopiano desidera ringraziare la Rigoni di Asiago per il sostanziale contributo nella realizzazione di questo avvenimento. Passando ai campionati, gioie e dolori in casa Asiago, con il nuovo crollo in casa della squadra di 3a DIV contro il Cassola. Partita sicuramente al limite delle possibilità per le ragazze dell’Altopiano che si sono trovate con una coperta non corta, cortissima: sei in campo e una in panchina. Difficile far meglio di quanto hanno potuto fare, ovvero limitare i danni vincendo comunque un set e portando il Cassola sempre alla vittoria del set nelle battute finali. Le gioie invece vengono tutte dal settore giovanile. In Under 16 è ormai iniziato il conto alla rovescia per la squadra Under 16. Mancano solo 4 punti alla matematica certezza di passare in Seconda Divisione e le partite da disputare sono ancora 4. Buone dunque le possibilità per la giovane compagine asiaghese che arriverebbe così al massimo livello mai raggiunto nei 5 anni di vita del Volley Asiago Altopiano. L’entusiasmo ormai inizia ad essere intrattenibile, ma bisogna fare ancora un piccolo sforzo e tenere i piedi per terra finché non si saranno intascati questi 4 punti mancanti per dare spazio poi agli strameritati festeggiamenti. I primi tre punti potrebbero già arrivare nel prossimo week end, precisamente sabato 13 quando la squadra di Plebs andrà a far visita al Fulgor Thiene, squadra di metà classifica che non dovrebbe creare grossi fastidi alle asiaghesi. Gioie anche sul fronte Under 13 con le due squadre Azzurro e Bianco che hanno portato a casa entrambe gara 1 di semifinale play off AICS. L’Azzurro ha battuto all’IPSIA l’Antares con un secco 3 a 0, mentre il Bianco ha battuto il Brogliano a tavolino in quanto queste ultime hanno violato l’art. 03 del regolamento che prevede che ai play off giochino solo ragazze che abbiano disputato almeno il 30% delle partite di stagione regolare. Domenica gara 2 per entrambe, con il Bianco in casa alle 11. Ottime notizie anche sul fronte Under 12 con la squadra asiaghese che ha ufficialmente vinto la stagione regolare. Nelle giornata unica del 21 Aprile, a Tezze di Arzignano, si svolgerà la Final four con l’Asiago che incontrerà la 4a classificata in semifinale (il Perlena) e, in caso di vittoria, la vincente dell’altra semifinale tra Sporting e San Zeno. Under 14 ancora a rilento con il calendario di Coppa Veneto; alcune partite da recuperare per la squadra di Lovato ma con altre di nuove in AICS. La notizia infatti è che la giovane compagine asiaghese finirà la stagione in due campionati, quello appunto di Coppa Veneto di Federazione ma anche nei play out U14 in AICS, con quest’ultimi ufficialmente al via il 20 di Aprile. Infine, come sempre, chiudiamo con il Mini Volley che domenica prossima vedrà il 5o raduno AICS disputarsi proprio ad Asiago, nella palestra IPSIA, a partire dalle ore 14:30. Per la prima volta in 4 anni di partecipazione al minivolley, l’Asiago porterà in gara ben 3 squadre di Mini Volley e 3 squadre di Gioca Volley per un totale di 48 atleti delle classi elementari, a testimonianza della enorme crescita avvenuta in questi anni della società asiaghese. La manifestazione inizierà alle 14:30 all’IPSIA e si protrarrà fino alle 18, tra partite di pallavolo, musica, balli e con un ricco banchetto offerto dal Volley Asiago per addolcire il rientro delle squadre ospiti in Altopiano nei vari paesi di pianura. L’ingresso alla palestra è gratuito. Alessandro Siviero l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 La crisi ferma il 27° Rally Città di Schio “Trofeo Rally Altopiano7 Comuni” La difficile situazione economica ha portato l’Organizzazione alla decisione di congelare l’evento 2013 per riproporlo l’anno prossimo Tra addetti e appassionati il sentore che l’attuale difficile situazione economica potesse far saltare la seconda edizione del Trofeo Rally Altopiano – 27° Rally Città di Schio si era fatto recentemente più forte. Ed ora arriva la conferma ufficiale da parte degli organizzatori della C.O.R.C.S. srl: il rally previsto per il 24 e 25 maggio prossimi, valido per il Challenge Rally Nazionali IV^ e V^ zona a coefficiente 1.5, con il 2013 si ferma. La pesante crisi economica nazionale ha fatto alla fine propendere per la sospensione e dunque in questo 2013 non si accenderanno i motori dell’evento. La sofferta decisione dell’organizzazione è quella di congelare l’appuntamento in questa stagione, per riproporlo nel 2014. Nelle attuali intenzioni, si tratta dunque di una decisione temporanea, tanto che la C.O.R.C.S srl fissa già da ora l’appuntamento con appassionati, piloti e addetti ai lavori, per la primavera del prossimo anno, nella ferma volontà di dare continuità ad una delle gare di rally più amate del Triveneto. S.B. 27 La voce degli 8 Comuni Notizie dal Motor Club Altopiano 7 Comuni Agostino Rubin vince il 15° torneo di bowling Nel bellissimo impianto del Centro Rendola di Asiago, venerdì 22 marzo si è disputato uno dei più bei tornei di bowling dell’Altopiano. La presenza di ben 29 agguerriti giocatori, molti dei quali residenti nel vicentino, ha dimostrato l’importanza della manifestazione e nel contempo la capacità organizzativa del Motor Club. Per la prima volta il vincitore è stato un Padovano, residente a Borgoricco, Agostino Rubin (attualmente gestore di un albergo in zona Kaberlaba di Asiago). Quando lanciava le bocce, si vedeva subito che aveva le mani in pasta; effettivamente nel 1994 aveva vinto il campionato italiano a squadre con la formazione di Castelfranco Veneto. In questo torneo, Agostino si è imposto con il miglior punteggio sia nelle qualificazioni che nella finale. Rinaldo Baù di Stoccareddo (giunto secondo), uno dei più forti giocatori altopianesi (vincitore di ben 3 edizioni), ha cercato in tutte le maniere di rendergli la vita difficile, ma purtroppo nella partita di finale ha dovuto cedere le armi. Terzo assoluto si è classificato il giovane Andrea Dal- Da sinistra: Giulia Tessari, Cristiano Mosele, Rinaldo Baù, Gabriele Ceschi, Agostino Rubin (vincitore) e Andrea Dalla Guarda. la Guarda di Torrebelvicino che ha superato nella semifinale Gabriele Ceschi di Camporovere. Enrico Rigoni di Asiago (vincitore della scorsa edizione) si è classificato al 5° posto precedendo Renato Cuffolo di Canove, Daniel Stella e Claudio Cuoco entrambi di Gallio. Cristiano Mosele ha dominato nella speciale classifica del Motor Club mentre Giulia Tessari di Camporovere si è aggiudicata la categoria femminile superando Monica Maino di Breganze e l’Australiana Katia Bosco originaria di Camporovere. Invitiamo tutti a partecipare alla 16^ edizione fissata per venerdì 27 settembre. Prossimi appuntamenti Venerdì 19 aprile, presso l’”Ex Eurobar” di Roana, si svolgerà la 18^ edizione del celebre Torneo singolo di Freccette. A questo competizione (unica nell’altopiano) parteciperanno i migliori giocatori altopianesi e altovicentini, che in questo periodo stanno disputando il campionato veneto per poi cimentarsi su quello italiano. Sabato 15 giugno rombano i motori dei kart di Ala (Tn). Aspettiamo tutti i nostri “campioni” per la disputa del 40° Gran Premio. Classifica dei pronostici f.1 (2 gp su 19) 1° Fabio Martello p. 30; 2° Devis Frigo 28; 3° Paolo Vellar 27; 4° Costantino Marin 27; 5° Stefano Zotti 25; 6° Ugo Sartori 24; 7° Gabriele Carli 23; 8° Manuel Confortin, Cristiano Mosele, Elio Marin, Rinaldo Cera e Serena Cera punti 21; seguono altri 42 soci. Classifica dei pronostici Moto GP (1 gp su 18) 1° Mirco Seganfreddo p. 27; 2° Cinzia Nalato 26; 3° Roberto Tessari 26; 4° Giliola Basso 23; 5° Enrico De Guio 22; 6° Lucio Scapin 20; 7° Pasquale Rigoni 20; 8° Antonio Zandonà 18; 9° Devis Frigo 18; 10° Bortolo Fontana punti 17; seguono altri 48 soci. Scacchi - Campionato Regionale Promozione Veneto Il CSA7C si impone anche contro il M.I.CH.A di Padova Domenica 7 aprile si è svolta la quarta giornata del Campionato Regionale ed il CSA7C ha ospitato il “M.I.CH.A” di Padova. La formazione schierata dagli altopianesi era la migliore dal punto di vista della forma dei giocatori disponibili. In 1^ scacchiera avevamo il 1N Marco Baschirotto opposto al 2N Riccardo Gazzella; in 2^ scacchiera schieravamo il 1N Vinicio Rigoni opposto al 3N Roberto Scandiuzzi; in 3^ scacchiera avevamo il 2N Federico Scarsella contro l’NC Sergio Ballico ed in 4^ scacchiera schieravamo il 3N Andrea Ronzani contro l’NC Carlo Perra. Avversari sicuramente alla nostra portata, ma le partite vanno sempre giocate con la massima attenzione ed anche questa volta ne abbiamo avuto la conferma. Dopo poco più di un’ora di gioco, il Baschy in 1^ scacchiera aveva già de- molito le resistenze del suo avversario e vinto meritatamente la sua partita: 1 a 0 per il CSA7C. In 3^ ed in 4^ scacchiera i giovani Fede ed Andrea mantenevano una buona posizione ma erano già sotto con il tempo rispetto agli avversari. In 2^ scacchiera, poi, il Vincio, contro ogni previsione, era stranamente impacciato e sotto di ben 3 pedoni contro un avversario sulla carta più debole di lui. Per qualche minuto abbiamo temuto il peggio! Qui deve essere scattato qualcosa nella mente del Vincio perché nel giro di quasi un’ora, mossa dopo mossa, lo scacchista galliese è riuscito a capovolgere le sorti dell’incontro at- tirando l’avversario in una trappola mortale e sfruttandone i potenziali pericoli a suo favore. A quasi tre ore dall’inizio dell’incontro il Vincio sfiancava definitivamente l’avversario: 2 a 0 per il CSA7C. Purtroppo in 3^ scac- chiera Fede era in ansia per il poco tempo a disposizione sebbene avesse un pedone passato. In 4^ scacchiera Andrea teneva botta e proponeva patta all’avversario che, sentito il suo capitano, non accettava. Ancora quindici minuti di gio- co ed anche Fede riusciva ad avere la meglio sul suo avversario: 3 a 0 per il CSA7C. In 4^ scacchiera l’Andrea continuava a giocare in difesa e nel giro di 10 minuti costringeva il suo avversario ad accettare la patta rifiutata mezz’ora prima. Alla fine il CSA7C si aggiudicava l’incontro con il punteggio di 3 ½ ad ½. Grazie alla vittoria in casa da parte del “Grifone di Arzignano” contro la “Vecia Padova” con lo stesso punteggio (3 ½ ad ½) siamo, ad una giornata dal termine del Campionato, secondi in classifica con gli stessi punti squadra e con gli stessi punti individuali della “Vecia Padova”. Per ora ci godiamo questa seconda vittoria e ci prepariamo all’ultimo incontro che ci vede ospiti proprio della squadra che ci contende il 2^ posto, la “Vecia Padova”, e che si svolgerà il prossimo 21 aprile. Sarà l’ultima giornata del Campionato e per noi deciderà non solo il risultato finale del girone ma anche le possibilità di promozione alla Serie C. Le squadre che vengono promosse, infatti, alla serie C nazionale sono le prime di ogni girone e le migliori due seconde classificate. Incrociamo le dita e …vi faremo sapere come andrà a finire fra un paio di settimane. D’obbligo i complimenti del Presidente e dell’intero Consiglio Direttivo del CSA7C ai componenti la squadra che fino ad ora è scesa in campo con ben 6 diversi giocatori dimostrando con i fatti il buon livello di gioco raggiunto da tutti. Giacomo Scarsella Pagina 10 Sabato 13 aprile2013 2013 2 marzo l’Altopiano 28 La La voce voce degli degli 88 Comuni Comuni Quanto degrado in zona artigianale! Gentile direttore, scrivo questa lettera facendomi portavoce di quelle che sono le lamentele e la rabbia che da molto tempo condividono i residenti della zona artigianale Coda di Asiago.Mi sono chiesto spesso negli ultimi anni se qualcuno nel nostro municipio possa pensare che esistano cittadini asiaghesi di serie A e di serie B a seconda della zona, della contrada o della via in cui abitano. Forse quelli che risiedono in centro pagano più tasse di quelli che abitano in periferia? Le case, le strade, le zone verdi attorno ai nostri monumenti della piazza sono degne di maggior decoro, manutenzione e rispetto di quelle attorno alle contrade o nei paraggi delle zone lavorative? Mi riferisco nel caso specifico alla consueta, periodica situazione che si verifica negli spazi attorno alle nostre abitazioni in via dell’Artigianato. All’adunata degli Alpini del 2006 qualcuno aveva ben pensato di trasformare una delle zone verdi comunali centrali alla zona artigianale (e quindi fronte molte abitazioni e attività e sempre ben visibile a tutti quelli di passaggio) in un posteggio per autobus, poi mai utilizzato vista la distanza dal centro. Passati alcuni anni, appena dopo che il verde era ricomparso, la stessa zona è stata adibita a deposito di montagne di materiali ed inerti derivanti dagli scavi per la metanizzazione (che hanno devastato e reso poi pericolose quelle lisce e regolari nostre strade dove passava pattinando d’estate anche Enrico Fabris), poi rimossi con ritardo dopo vari solleciti. E per fortuna che le nostre successive proteste hanno spinto l’ufficio comunale preposto a un ripensamento nell’usare in inverno tale prato come deposito della neve tolta dalle varie strade comunali, la quale lasciava a terra al disgelo di primavera la rimanente varia sporcizia. Quasi però a voler accontentare/scontentare a turno altri residenti della nostra zona, da qualche anno un’altra Contro la depressione serve amore e vicinanza Dopo l’ennesimo suicidio di un consulente informatico, è quanto mai necessario soffermarsi sulle cause di questi eventi drammatici.Nel caso specifico, non c’erano motivazioni di natura economica, caratterizzata da difficoltà finanziarie, da non essere in grado di far fronte agli impegni. Si è trattato, secondo la stampa, che ha dato ampio spazio a questo inspiegabile suicidio, di una grande crisi depressiva, al punto che la vita appare insostenibile e quindi non ci sono alternative al farla finita. Come risaputo, la depressione è il male oscuro del nostro tempo, e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono milioni i casi di depressione che colpisce indistintamente tutte le età, anche fra i giovani.A mio avviso, la stampa non rende un buon servizio enfatizzando questi episodi, perché potrebbe avere l’effetto di contagia- re le persone che vivono situazioni depressive, dalle quali non sempre si riesce ad uscire, nonostante il ricorso a psicologi, psichiatri e uso di farmaci. Roberto Benigni, recitando il Canto tredicesimo dell’Inferno, ha così commentato: “Siamo dentro la città di Dite, al di là del Flegetonte, dove giacciono le anime dei suicidi, peccatori inseriti addirittura dopo gli omicidi perché la loro è una colpa ancora più grave. E’ reale e intensa la pietà di Dante per le anime che popolano questo Canto”. Cosa fare per porre un rimedio a questi fatti angosciosi? Credo che un fattore di straordinaria importanza sia il contesto familiare, la vicinanza delle persone care, gli amici più fidati e comprensivi, persone che hanno avuto delle forme depressive, ma con l’aiuto di cui sopra e la buona volontà, sono uscite dal tunnel. Edoardo Sartori area di parcheggio solitamente libera viene autorizzata nella bella stagione come area di deposito, ultimamente di ferraglie e scarti metallici dall’Operazione Mato Grosso. Ben venga l’iniziativa di carattere solidale, ma qualcuno forse scorda che trattasi pur sempre di un’area aperta sì in zona artigianale ma che la stessa è anche residenziale. Sia durante i tre giorni di rumorosa raccolta che poi al loro “levar le tende” vi accedono, corrono e giocano i nostri figli e animali domestici che rischiano spesso di incappare in ferri arrugginiti, chiodi o lamierini non attentamente raccolti da terra. Arriviamo poi a quanto documentato nelle foto che allego scattate alcuni giorni fà che testimoniano come la stessa area, ancor prima delle iniziali nevicate di ottobre, viene utilizzata da Etra per stoccare i cassonetti dei rifiuti e le campane del vetro ritirate dalle varie zone di Asiago dopo l’avvio della differenziata: a poco serve in un piazzale non sorvegliato una transenna col divieto a scaricare in questi cassonetti, così come non è stato il nastro bianco/rosso ad impedire finora di vedere dalle nostre finestre questo scempio o di calpestare vetri sparsi ovunque. Vorrei chiedere al nostro sindaco se avrebbe autorizzato una tale situazione sul parcheggio adiacente corso IV Novembre o in quello di piazzetta Alpini, tanto per fare alcuni esempi. E da qui riparte la domanda sull’esistenza di cittadini/zone di serie A o serie B! E che non si venga a dire che chi vive in una zona artigianale dovrebbe accettare tali compromessi perché gli oneri, le tasse, l’Imu, l’acqua e i rifiuti li paghiamo anche noi “quaggiù” e superiori agli altri. Le leggi, i regolamenti, le ordinanze dobbiamo rispettarle La strada di larghezza assai ridotta che fa accedere alla zona Artigianale come tutti e non possiamo nemmeno piantare un palo con un’insegna se non abbiamo l’autorizzazione dei famosi beni ambientali, essendo noi “fortunatamente” a pochi metri dallo scorrere del nostro tutelato torrente Ghelpack. Non vediamo motivi per una tale non curanza al decoro e al rispetto delle zone adiacenti le nostre abitazioni e attività; teniamo molto al fatto che possano mantenere il valore che meritano in una zona progettata per essere anche un insediamento abitativo, nonché un valore per l’intera comunità e gli ospiti di cui sfruttano i servizi. Certo, forse questo non è il più grande problema della nostra area artigianale: potremmo accennare al fatto che la si sta ampliando lottizzando una nuova porzione di terreno all’ingresso d’essa senza essersi ancora preoccupati del fatto che la principale via di accesso all’intera zona è talmente stretta e angusta che non consente a due autocarri di transitare contemporaneamente, costringendo spesso una viabilità a sensi alterni! O che prima appunto di lottizzare un’altra nuova area forse c’erano da requisire e riassegnare quei terreni (tra l’altro in vendita da anni con relative richieste speculative degli iniziali assegnatari) dove nulla a distanza di quindici anni è stato ancora costruito. Questioni che senz’altro la nostra amministrazione non avrà dimenticato, noi per primi le vediamo ogni giorno! Però forse è meglio iniziare dalle cose più semplici e immediate per le quali, grazie a questa lettera, confidiamo potrà esserci la giusta attenzione, magari anche tramite una rassicurante risposta scritta da parte del nostro primo cittadino. Un residente in via dell’Artigianato Gli ultimi carbonai Tanti anni fa il mestiere di carbonaio era in parte praticato anche sull’ Altopiano di Asiago, ma la maggioranza dei boscaioli locali preferiva emigrare nella vicina Austria od in altre zone d’Italia, preferibilmente in quelle boschive dell’Appennino Emiliano. Tra questi mio zio Gigio, il quale, dopo essere rientrato nel suo paese di Mezzaselva dalla Francia nei mesi precedenti la Seconda Guerra Mondiale, si trasferì con la sua numerosa famiglia sui boschi del parmense dove rimase fino al mese di novembre del 1943, proprio quando quelle montagne, stavano per diventare teatro delle prime fasi di guerriglia tra i partigiani e le forze nazi fasciste. Di quel suo soggiorno ricordo soprattutto mia zia Vittoria, che si emozionava tutte le volte che ci raccontava di avere tenuto a battesimo la figlia di una famiglia di carbonai bassanesi con la quale suo marito aveva spesso collaborato. Volle il caso che anch’io, verso la fine dell’anno di guerra 1944, cioè poco dopo il mio rientro dal campo di addestramento di Munzinghen, in Germania, fui mandato su quelle montagne. Un giorno che mi trovavo in un bar di Bedonia incontrai per caso un uomo originario di San Nazario, nel bassanese, il quale, fino a pochi mesi prima, faceva il carbonaio di professione su quelle montagne. Colsi così l’occasione per raccontargli di mio zio. “Ben alora gera altri tempi, - mi disse – perché desso, su queste montagne, ormai de carbonari no se ghe ne vede più, tuti scappà per colpa de i fassisti che li scanbia per partigiani. Ma no vol dire che no ghe ne sia ancora, perché proprio qualche giorni fa, go savudo che in un paese sora Bedonia, vive, e ancora lavora, una fameia di carbonari bassanesi.” Spinto dalla curiosità, mi misi subito alla loro ricerca, soprattutto dopo che avevo appreso che abitavano in una baracca a monte del vicino paese di Montarsiccio che io conoscevo per esservi più volte transitato . Così, una settimana più tardi, individuata la posizione della baracca, andai a bussare alla sua porta, e subito una donna venne ad aprirmi. “Cosa vuoi ? – mi chiese con aria sospetta. “Solo saludarve – risposi – visto che, come me xe sta dito, si de Bassan, cioè de la mia stessa Provincia !” “Ben, vien dentro, alora, che fa fredo !” Entrai, e all’interno trovai tre persone, due uomini ed una ragazza, intente ad insaccare carne di maiale. “Come te vedi, te si capità in un bruto momento !” - disse la donna. “La ga rason – le risposi – Xe meio che torna un altro giorno !” Ritornai infatti il pomeriggio di una settimana più tardi, ma questa volta per essere accolto all’esterno da una bambina, che come mi vide arrivare, corse verso la baracca gridando : “Nona! Nona! Xe quà un omo ! “ Tosto riapparve sulla porta la donna che già conoscevo: “Ah! Sito ti? – disse – Dai, vien vanti!” Nell’interno stavano sedute le solite tre persone, tutte intente a spelare e cuocere delle castagne. Me ne offrirono un paio. “Siché te si veneto anca ti ? – mi chiese il più anziano degli uomini, probabilmente il capo famiglia. – da dove esatamente ?” “Da Mesaselva, su l’Altopian de Asiago.” – risposi !” A quella mia risposta la donna esclamò : “Ma Bepi ! La fameia che ghemo conosudo a Santa Maria Val de Taro no gera anca ela de Mesaselva ?” Appresi così d’un solo colpo che la famiglia che avevo davanti era la stessa che aveva collaborato a fare carbone con mio zio Gigio e che la bambina che mi aveva accolto altri non era che la “fiossa” di mia zia Vittoria. Dino De Guio l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 29 La voce degli 8 Comuni Asfaltature a confronto Gentile redazione, sono stato amministratore del Comune di Roana negli anni 60/70. Percorrendo in questi giorni le strade dell’Altopiano non ho potuto fare ameno di notare, come tanti, le condizioni disastrose in cui versano le nostre arterie stradali: il manto asfaltato (rifatto da poco più di un anno!) è pieno di buche, crepe e rattoppi da lavori che mettono a rischio l’integrità dei veicoli e l’incolumità delle persone. Ricordo che negli anni 50, quando le strade erano ancora bianche, le prime asfaltature venivano eseguite con un procedimento che in seguito non venne più adottato, forse per negligenza o forse per una questione di costi viste le condizioni in cui versano oggi le casse pubbliche. Il geometra dell’epoca, tale Simone Domenico Frigo, uomo di capacità ed esperienza ammirevoli, adottò un sistema di asfaltatura che consisteva nel depositare in vasi di vetro un’emulsione di catrame liquido e lasciarla per venti giorni ad una temperatura di – 20°. Trascorso il tempo, se l’emulsione di catrame si trovava ancora in uno stato liquido veniva utilizzata per l’asfaltatura mentre se si trovava in uno stato solido veniva scartata in quanto ritenuta di scarsa qualità ed inadatta allo scopo. Mi ricordo una gara d’appalto vinta dalla ditta Marinelli di Padova che si era aggiudicata l’esecuzione dei lavori sulle strade del Comune di Roana, sotto la stretta sorveglianza dello stesso geometra Frigo. Il risultato fu che, per una quindicina d’anni, il manto stradale non ebbe bi- sogno praticamente di nessuna manutenzione in quanto le strade si mantennero in ottimo stato con un consistente risparmio per le casse comunali. Mi rammarica il fatto che, ai giorni nostri, non ci siano dei controlli adeguati al riguardo anche se non sta a me giudicare l’operato delle amministrazioni le quali possiedono del personale preposto a questo. Giovanni Fabris Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta La scomparsa di Mario Martello ORNELLA DAL SASSO di anni 68 Lascia nel dolore le sorelle, il fratello, la cognata, i nipoti, l’affezionata pronipote Giada e parenti tutti ASIAGO, 7 Marzo 2013 ANTONIETTA RODEGHIERO (NICHEL) di anni 95 Lascia nel dolore la figlia Anna con Dario, il genero Bruno, i nipoti Alessandro e Marco e parenti tutti UDINE, 5 Aprile 2013 PIETRO MAINO di anni 87 Lascia nel dolore i fratelli Giovanni, Maria, Anna, Silvano, Norma, Elvio e Lidia, i cognati, i nipoti e parenti tutti Lusiana, 2 Aprile 2013 ALFEO MARINI di anni 71 Lascia nel dolore la moglie Giannina, i figli Sandra, Ilenia, Pascal e Valeriano, i generi, la nuora e gli adorati nipoti ASIAGO, 9 Aprile 2013 BARBARA SCHIVO di anni 93 Lascia nel dolore le figlie Gloria, Imelda, Oriana e Rosa, i generi, i nipoti e pronipoti e parenti tutti Lascia nel dolore la moglie , i figli, le nuore, gli adorati nipoti e parenti tutti GALLIO, 2 Aprile 2013 ROTZO, 31 Marzo 2013 RENATO PELLIZZARO di anni 83 Lascia nel dolore la moglie Severina, i fratelli Elisa, Sereno e Gelindo, il cognato, le cognate i nipoti e parenti tutti ROTZO, 5 Aprile 2013 FULVIO COSTA di anni 62 VALENTINO RIGON di anni 63 Lascia nel dolore le figlie Chiara con Ivan, Donatella con Massimo, gli adorati nipoti Davide, Marco e Tommaso, la sorella, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti Bertigo, 29 Marzo 2013 La cultura cimbra ha perduto un grande amico e un grande esperto. Cristiano Martello, meglio conosciuto a Mezzaselva come Mario Valent, ci ha lasciati all’età di 97 anni. Egli in famiglia e nel suo paese da piccolo ha imparato il cimbro vivo come prima lingua, parlata con orgoglio per tutta la vita, anche se la scuola non lo ha aiutato a scrivere e a leggere questa lingua. Ha combattuto per sette anni sui vari fronti della Seconda guerra mondiale. Tornato a casa, ha trovato lavoro presso l’Istituto Elioterapico, si è sposato e ha avuto due figlie. Fino agli ultimi giorni della sua vita, egli è stato un punto di riferimento importante per la conoscenza della lingua cimbra, assieme a parenti, amici, compaesani come Umberto Martello, Mario MartelloBacci, Costantina Zotti...MarioValent era aperto, accogliente, felice di poter testimoniare la sua lingua, felice di poter contribuire alla sua conservazione e alla sua valorizzazione, quando tanti erano indifferenti e rassegnati alla sua perdita. Mario era sempre disponibile a collaborare con esperti locali, come gli amici dell’Istituto di Cultura Cimbra, e con esperti che venivano da università italiane e straniere.Egli resta indimenticabile nel recupero e nella interpretazione di canti cimbri, come Denorch in Martal (Là in Val Martel- lo) e ToballarBaip (Donna di Mezzaselva), canti che sono entrati con successo nel repertorio folkloristico cimbro. Nell’ultimo saluto in chiesa, tra parenti, autorità, associazioni varie e tanti amici , è stata ricordata una frase che Mario ha ripetuto a coloro che andavano a trovarlo negli ultimi mesi, quando si sentiva venir meno: “Oan an botta, barmissanghenan alle in braitoff”. (Uno alla volta, dobbiamo tutti andare al campo santo). Per lui la lingua cimbra era la lingua del cuore, la lingua della verità, non la lingua della semplice nostalgia, della illusione, della finzione. Alla notizia della sua scompars, Remigius Geiser, appassionato esperto di lingua cimbra, da Salisburgo ha scritto tra l’altro: “Mario, dupistgabestdehooghepurkh me zimbargaprechte…” cioè “Mario, tu sei stato la grande fortezza della lingua cimbra …” Un meritato riconoscimento del valore culturale di questo personaggio. Sergio Bonato Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano, via J.Scajaro, 23 - Asiago - (le inserzioni sono gratuite) a cura di Giovanni Dalle Fusine l’Altopiano Da sabato 13 a venerdì Sabato 13 aprile 2013 26 aprile La voce degli 8 Comuni Il 13 aprile è il 103º giorno del calendario gregoriano. Mancano 262 giorni alla fine dell’anno Sabato 13 S. Martino Domenica 14 S. Abbondio Lunedì 15 S. Annibale Martedì 16 S. Lamberto Mercoledì 17 S. Roberto Giovedì 18 S.Galdino Venerdì 19 S. Emma Sabato 20 S. Adalgisa Domenica 21 S. Anselmo Lunedì 22 S. Caio Martedì 23 S. Giorgio Mercoledì 24 S. Fedele Giovedì 25 S. Marco Venerdì 26 S. Marcellino Il 2 marzo il sole nel vicentino sorge alle ore 6.32, passa in meridiano alle 13.14 e tramonta alle 19.58. Il 26 aprile il sole sorge alle ore 6.10 e tramonta alle 20.14 Per i Veneti il 25 aprile è ricorrenza assai più antica dell’attuale festa nazionale italiana. Vi cade infatti il giorno del Santo Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d’Egitto, furono avventurosamente traslate a Venezia nell’anno 828 da due leggendari mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.Si tramanda che per trafugare ai Musulmani il prezioso corpo (l’Islam riconosce e venera a sua volta Cristo e i Santi), i due astuti mercanti lo abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana a causa del noto disgusto per questa derrata imposto ai seguaci del Profeta. Va ricordato che in quei tempi (e in parte ancor oggi) le reliquie erano un potente aggregatore sociale; inoltre attiravano pellegrini e contribuivano a innalzare il numero della popolazione nelle città, effetto molto importante per un urbanesimo agli albori che stentava ad affermarsi sulle popolazioni prevalentemente rurali. Ogni reliquia era quindi bene accetta assieme a chi la recava e quella di San Marco lo fu particolarmente a Venezia, in quanto proprio quel Santo, mentre era in vita, avrebbe evangelizzato le genti venete divenendone Patrono ed emblema sotto forma di leone alato.Alato, armato di spada e munito di un libro sul quale, in tempo di pace, si poteva leggere la frase Pax Tibi Marce Evangelista Meus (Pace a Te o Marco Mio Evangelista); un libro che veniva minacciosamente chiuso quando la spada, anziché cristianamente discriminare il bene dal male, si arrossava di sangue guerriero. La commemorazione è oggi ridotta al solo 25 aprile, data della morte del Santo, ma ai tempi della Serenissima si festeggiava anche il 31 gennaio (diestranslationiscorporis) e il 25 giugno, giorno in cui nel 1094 dogante Vitale Falier avvenne il ritrovamento delle reliquie del Santo nella Basilica di S.Marco. La festa della Liberazione. Viene festeggiato in Italia il 25 aprile e costituisce un momento fondamentale per la storia d’Italia: la fine dell’occupazione nazifascista, verificatasi nel 1945, e il termine della seconda guerra mondiale, con la liberazione si concluseroi cinque anni di terribile conflitto. Astrologia. I nati il 13 Aprile cercano di risolvere con il lavoro i loro conflitti con il mondo. Le maggiori personalità diventano spesso dei veri e propri pionieri, che battono nuove terre nel tentativo di trovare un posto adatto a loro, in una società alla quale si sentono profondamente estranei. Dotati di grande forza di volontà, non esitano a utilizzare i loro metodi a dir poco fuori dal comune, che gli altri li accettino o no. I nati in questo giorno hanno gusti molto decisi e di solito sono aperti a forme d’arte o di intrattenimento poco convenzionali. Generalmente i nati il tredicesimo giorno del mese sono governati dal numero 4 (1+3=4) e dal pianeta Urano che indica spesso cambiamento, anche stridente o repentino, e comportamento eccentrico; un tale potenziale è ingigantito, nei nati il 13 aprile, dall’influsso di Marte (che governa l’ariete). Il numero 4 rappresenta poi tradizionalmente ribellione e desiderio di cambiare le regole: pertanto il desiderio di queste persone di scuotere lo status quo risulta ulteriormente rafforzato. Anche se molti considerano il 13 un numero sfortunato, esso in realtà è un numero molto potente, che implica responsabilità di saperlo usare con saggezza, pena il rischio di autodistruzione. Proverbio del mese:”Quando tuona d’Aprile, buon segno per il barile.” Previsioni meteo. Sul lungo periodo, verso la fine della seconda decade del mese, il modello matematico continua a mostrare condizioni prevalenti di alta pressione su buona parte del Centro-sud Europa e anche del Mediterraneo con condizioni, quindi, di stabilità diffusa e clima sempre più caldo. Moderate correnti instabili atlantiche riguarderanno le medie e alte latitudini del continente con modeste influenze anche sulle nostre regioni settentrionali. Nuvole e precipitazioni: il tempo si manterrà stabile e in prevalenza soleggiato su tutti i settori. Vanno segnalate deboli infiltrazioni di aria più umida provenienti sempre dalla Francia verso le nostre regioni settentrionali con qualche debole pioggia essenzialmente sui settori alpini, specie di Nordest. Brevi rovesci pomeridiani saranno possibili anche sul Nord Appennino. Altrove sole prevalente e clima mite. Accadde oggi, ma tanti anni fa. 13 aprile 1955 venne approvata la produzione del vaccino anti poliomelite. A scoprire il vaccino fu il professor Jonas Edward Salk dell’università del Michigan negli Stati Uniti d’America. In Italia il vaccino arrivò nel 1958. La poliomelite (conosciuta anche come paralisi infantile) fu una terribile malattia virale, altamente contagiosa, che provocò molte vittime (anche illustri) in tutto il mondo. Il professor Salk iniziò a sperimentare il vaccino nel 1953 (nel 1954 sulle persone, anche se, inizialmente, con scarsi risultati) finché, nel 1955 (il 13 aprile), dopo alcuni perfezionamenti, le autorità statunitensi ne autorizzarono la vendita. L’anno successivo, nel mondo, furono già 75 milioni le persone vaccinate. Negli anni successivi, il vaccino di Salk fu sostituito da quello di Albert Bruce Sabin, che si rilevò più efficace e di più facile somministrazione, ma il nome del professor Salk restò sempre legato alla vittoria sulla poliomelite. Un dolce con le pere. Preparazione:Per prima cosa sbucciate le pere, tagliatele a quarti, togliete i semi e la parte dura centrale e lasciatele marinare nel vino bianco per almeno 20 minuti, oppure adagiatele in un tegame largo senza sovrapporle, versate a filo il vino bianco moscato e fate cuocere a fuoco allegro fino alla completa evaporazione del liquido di cottura.Nel frattempo tritate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria, aggiungendo 100 gr di burro a pezzetti; mescolate per sciogliere il tutto e lasciate intiepidire.In un mixer sbattete il restante burro con 50 gr di zucchero e i tuorli d’uovo, fino ad ottenere una bella crema liscia e chiara, alla quale aggiungerete il composto di cioccolato fuso ormai tiepido. Versate il composto ottenuto in una ciotola capientee unite gli amaretti sbriciolati finemente, la farina e il lievito setacciati. Montate gli albumi a neve ferma e una volta pronti, incorporate il resto dello zucchero sbattendo per qualche secondo ancora. Unite delicatamente gli albumi montati a neve al composto di cioccolato e amaretti, mescolando dal basso verso l’alto, per incorporare aria e non smontare l’amalgama.Dividete l’impasto in due parti e versate la prima metà in una tortiera imburrata e infarinata del diametro di 22-23 cm, quindi coprite il tutto con le pere che a loro volta coprirete con il resto della preparazione. Mettete la vostra torta in forno preriscaldato a 180° per almeno 40 minuti. Una volta pronta, lasciate per circa 10 minuti la torta nella tortiera per farla raffreddare, in modo che non si afflosci, quindi sformatela e spolverizzatela con dello zucchero a velo; servitela tiepida o, ancora meglio, fredda. Dalle ore 8.45 di sabato 13 alle ore 8.45 di sabato 20 aprile ASIAGO: Farmacia Rossi del dr. Adelchi Zuccato- Viale Matteotti Dalle ore 8.45 di sabato 20 alle ore 8.45 di sabato 27 aprile CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio Via Roma, 33/a CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici Piazza S. Marco, 23 Domenica 21 aprile SASSO DI ASIAGO: TOTAL - Via Chiesa TRESCHE’ CONCA: ENI - Via Campiello 30 ARIETE Godetevi senza riserve i piaceri che Nettuno in aspetto positivo con Saturno può offrirvi, e lasciate spazio a una fantasia su cui potrete basare poi un progetto di vita, da realizzare con coraggio, ma senza esibizionismi. Fate pure quello che vi piace, purché sia anche utile, e soddisfi la vostra creatività e il vostro bisogno di gioiosa responsabilità. TORO Dopo aver superato con successo il lungo transito di un “big” come Nettuno nel vostro segno, vi sentite un eroe o un’eroina, vero? Quello che vi manca ora è un obiettivo preciso su cui convogliare le vostre fantasie. Potreste sfruttare le esperienze nettuniane per aprirvi di più alle novità che una vita libera da responsabilità potrà farvi godere senza sensi di colpa. GEMELLI Il vostro saper sopportare con coraggio una situazione difficile vi vale la stima di qualcuno che conta e che potrebbe aiutarvi, se conoscesse meglio i dettagli. Perciò se una persona che vi ispira fiducia vi chiedesse dei particolari, non tiratevi indietro. Confidatevi con lui, o con lei, anche per chiarire meglio a voi stessi il vero nodo da affrontare. CANCRO Persiste la presenza bellicosa di Marte, nel vostro segno, che vi rende insolitamente instabili e piacevolmente allegri. Potreste quindi fare fronte con spirito a una difficoltà imprevista e a una situazione che, se riuscirete a individuare la soluzione giusta, potrete modificare a vostro vantaggio. Non seguite la tentazione di fare quello che fanno tutti. LEONE Le difficoltà che incontrate, nell’amore ma forse anche nella vita professionale, sono più che superabili: vi basterà essere disponibili ad ammettere di aver avuto torto in una discussione recente. Chiedere scusa vi costa, ma saprete di sicuro farlo con la vostra abituale signorilità. Dopotutto Saturno è il pianeta della serenità, no? VERGINE Siete ancora in attesa di Venere che sta per arrivare nel vostro segno, portando serenità, benefici materiali e perfino riconoscimenti professionali. Si tratta di tergiversare abilmente in un rapporto sul quale avete una serie di dubbi e che potrebbe subire un deciso ridimensionamento. Non nascondete al partner la vostre perplessità: saprà capirvi. BILANCIA Benché Venere mantenga la sua benefica presenza nel vostro segno, Giove e Urano non vi sono favorevoli. Vuol dire che per ottenere il risultato che desiderate vi occorrerà, oltre alla pazienza, anche molto coraggio per affrontare quello che si oppone ai vostri desideri. Nell’amore qualcuno potrebbe agire con troppa disinvoltura, suscitando una reazione inattesa del partner. SCORPIONE Il favore di Urano non viene meno, ma Saturno rischia di compromettere la riuscita di un progetto a cui tenete. In amore qualcuno potrebbe tentare un’impresa, se non impossibile, certo molto difficile: raggiungerà l’obiettivo solo se si impegnerà di più di quanto non stia facendo. Nell’amore non bisogna trascurare nulla, neppure i pettegolezzi. SAGITTARIO Con Venere in aspetto favorevole rispetto al vostro segno, nessuno può opporsi ai vostri desideri, purché si tratti di obiettivi precisi e realizzabili. Un incontro sentimentale, per esempio, è da organizzare solo se suggerito dai fatti e non in base al “sentito dire”. Se siete in coppia, invece, non fatevi impressionare da un atteggiamento bellicoso del partner. CAPRICORNO Sapete bene di poter contare su Giove che non lesina i riconoscimenti né in amore, né sul lavoro. Ma qualcosa sta per mettersi di traverso tra voi e i vostri più audaci progetti. E qualcuno potrebbe tramare contro il vostro successo per pura invidia. Infatti Marte è all’opposizione di Giove. Voi sarete però in grado di superare l’ostacolo che sta per presentarsi. ACQUARIO Nella vita non basta l’impegno, ci vuole anche una certa precisione. Nell’amore siate aperti alle richieste del partner, che le condividiate del tutto o no: otterrete più facilmente quella disponibilità di cui avete sentito la mancanza. Nel lavoro date la precedenza a quello che avete trascurato, accertandovi che non vi siano argomenti utilizzabili contro di voi. PESCI Siete tutti presi da Urano, che vi infonde il desiderio di cambiare, ma anche la vaga sensazione di non sapere bene in quale direzione impegnarvi a fondo. Nel dubbio, attendete un segnale del destino, che arriverà prima di quanto pensiate, e comunque in tempo per farvi prendere la decisione giusta. In amore un po’ di confusione non guasta. l’Altopiano Sabato 13 aprile 2013 La voce degli 8 Comuni Sono già passati 4 anni da quando hai illuminato le nostre vite... il 13 aprile festeggeremo con gioia il tuo compleanno! Tanti auguri alla nostra piccola Gaia, da mamma Barbara, papà Sileno, nonni e zii 61 anni di matrimonio per i coniugi Corà Pierina Valente e il marito Domenico Corà festeggiano i 61 anni di matrimonio. Al lieto anniversario partecipano tutti i figli, i nipoti e i generi con le nuore. Ai due simpatici anziani che assieme contano ben 184 anni di età, vanno gli auguri di amici e parenti. I neolaureati dell’Altopiano Il 12 marzo Alberto Muraro ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova con voto 110 e lode. Congratulazioni vivissime da mamma Giuseppina, papà Pino, fratello Claudio, Carlotta, nonna Agnese, zii, cugini e amici. Congratulazioni a Giada Pesavento, neo dottoressa in Scienze dell’educazione, laureatasi all’Università di Verona lo scorso 21 marzo. A festeggiarla sono mamma Nadia, papà Lorenzo, il fidanzato Loris, parenti ed amici. Il 26 febbraio Christian Gloder Hell Bovi si è laureato presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia Indirizzo Pittura con un voto di 110/110. La tua famiglia e gli amici sono molto fieri di te e ti augurano buona fortuna per il tuo imminente viaggio in Australia. PROPONGO AFFITTO D’AZIENDA BIENNALE ATTIVITA’ COMMERCIALE ARTIGIANALE “YOUGURTERIA” IN ALTOPIANO CONTATTARE IL 348.09.31.190 31 Lavoro cercasi Ragazza di anni 28, seria e volenterosa, residente in altopiano cerca lavoro come pulizie, cameriera ai piani. Contattare il 347/3066670 Complimenti a tutti gli studenti che hanno partecipato alla selezione provinciale dei giochi matematici svoltasi a Vicenza venerdì 5 aprile. Qui in foto alcuni partecipanti dell'istituto comprensivo di Gallio. BRAVI A TUTTI ! Sei una studentessa e vuoi guadagnare qualche soldino? Hai già un lavoro, ma hai necessità di integrare le tue entrate? Ti offriamo la possibilità di un lavoro di cameriera nel week-end! Inviaci il tuo curriculum all’indirizzo e-mail [email protected]. Ti contatteremo presto per scambiarci le necessarie informazioni. Sabato 13 aprile 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32