13 aprile 2013

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13 aprile 2013
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 396 - ANNO XIV - EURO 1,50
ASIAGO
Cittadini in
battaglia contro
l’IVA sulla TIA
“E’ illecita! Etra ci
deve rimborsare”
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
SABATO 13 APRILE 2013
L’opposizione
promuove
Paese in festa
una
raccolta di
per San Marco
firme contro il
Ecco dove e
progetto di
come nascono
riqualificazione
i cuchi
del centro
Pagine 12 - 14
CANOVE
ENEGO
Cinque anni di
amministrazione:
bilancio positivo
per il sindaco
Rodeghiero
Pagina 3
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Pagina 8
Passaggio al Trentino: l’onorevole Mara Bizzotto
sottopone la questione al Parlamento Europeo
“Assistiamo alla latitanza dello Stato che sta calpestando i diritti e la volontà popolare di migliaia di cittadini”
ROTZO
Le leggi statali
assurde
e lo sfogo di
Spagnolo:
“Mi serve
un autista
per il pulmino
scolastico
e non posso
assumerlo”
CESUNA
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Pagina 13
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HOCKEY GHIACCIO
La grande festa per il quarto scudetto
Sognando di ospitare ad Asiago la Continental Cup
Grafica Altopiano
Presente in
classe grazie a
Skype: le nuove
tecnologie
a servizio
della scuola
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
RIFIUTI
Grazie ai press container è in aumento
la percentuale di raccolta differenziata
Prossimamente si provvederà a multare i trasgressori che vanificano l’impegno di tanti
Circa il sessanta per cento
di raccolta differenziata; è il
dato medio per l’Altopiano
da quando anche Asiago ha
adottato i press container.
Con l’istituzione di sistemi di
raccolta differenziata in tutti
i Comuni altopianesi, manca
solo Foza, i dati di
differenziazione dei rifiuti si
stanno avviando verso numeri molto favorevoli e quel
71 % indicato come quota
auspicabile non pare più una
chimera.
Sfiorano il 70 per cento di
raccolta differenziata i due
Comuni che da più tempo
hanno installato i press
container, Rotzo e Roana.
Rotzo poi vanta il “record”
di compostaggio domestico
che supera il 50 per cento.
Ad Enego, dove nel 2010 la
raccolta differenziata era al
solo 6,9%, il dato oggi si è
attestato attorno al 60 % con
il compostaggio domestico
che tocca il 30. Lusiana, unico Comune ad aver scelto la
strada della raccolta porta a
porta, e Conco, che assieme
a Lusiana gestisce un
ecocentro ed ha installato
per primo contenitori per gli
oli alimentari esausti, hanno
una differenziata attestata
attorno al 62%. Gallio rimane fermo sotto il 50%. Foza
deve ancora avviare un pro-
getto di differenziazione dei
rifiuti domestici.
Con l’avvio della raccolta differenziata spinta, grazie ai
press container finalmente
istituiti, Asiago ha registrato
un 46.7% di raccolta differenziata; nel dicembre 2011 il
dato era del 29%. Un risultato attribuibile ai press
container installati che favoriscono, è l’opinione del sin-
daco di Asiago Andrea Gios,
non solo maggior cura nel
conferimento dei rifiuti ma
anche una maggior attenzione nel differenziare. Ricordiamo che a giugno sono entrati in funzione due press
container, uno in via Brigata
Sassari nel parcheggio vicino alla canonica ed uno in
via Battisti nel parcheggio
della palestra dell’Ipsia. Successivamente, da novembre,
sono stati attivati i press
container di viale della Vittoria, del parcheggio dello
stadio del ghiaccio, di via
Scajaro vicino alle Poste,
di via Cairoli e di via
Ceresara. L’attivazione di
press container ha permesso di togliere dalle strade
del centro 200 contenitori
verdi. La raccolta del secco non riciclabile nelle zone
esterne al centro storico
prevede 57 postazioni per
complessivamente 123
cassonetti che verranno a
breve dotati di serratura
appena determinato il nu-
mero ideale di contenitori.
Con il nuovo servizio di raccolta rifiuti urbani stilato da
Etra sono stati posizionati
498 contenitori tra campane e cassonetti (distribuiti in
80 isole ecologiche) per il
conferimento dei rifiuti differenziati. Un numero superiore a quello inizialmente previsto per garantire,
soprattutto nel centro e nel
periodo di maggior afflusso turistico, un miglior
standard di servizio.
“La pesatura dei rifiuti che
compare
ad
ogni
conferimento nel press
container non inciderà sulle bollette delle utenze ma
serve perché ci si rende
conto quanti rifiuti produciamo – sottolinea Gios –
Il prossimo passo è quello
di propagare una cultura
della riduzione della generazione di rifiuti perché la
differenziata funziona solo
se lo vogliamo; e solo con
una
maggior
differenziazione abbinata
ad un minor produzione di
rifiuti potrà garantire bollette più leggere. Ma lo dobbiamo fare tutti assieme”.
Ora, con la popolazione che
si sta abituando al nuovo
metodo, rimangono due
problematiche da risolvere;
l’uso corretto dei contenitori nelle isole ecologiche e
l’abbandono di rifiuti.
“Con le abbondanti nevicate abbiamo riscontrato un
leggero arretramento dalle
percentuali pre nevicate –
commenta il sindaco Andrea
Gios – In parte è da attribuire al freddo con le persone
meno attente a differenziare
ed una parte da minor accessibilità alle campane causa neve e gelo. Se per il primo si può intervenire solo
con l’informazione nell’altro
caso si deve studiare meglio
lo sgombero neve nei pressi
delle isole ecologiche”.
“Altro discorso sono i 150
interventi straordinari per la
rimozione di materiale abbandonato – prosegue Gios
– Questi sono solamente gesti
di inciviltà che danneggiano
l’immagine del paese oltre a
costituire dei pericoli. Così
come quello di alcuni cittadini di Comuni limitrofi che
convogliano i loro rifiuti ad
Asiago nei cassonetti non
ancora dotati di chiavetta incidendo sui costi dei nostri
residenti. Per questi fenomeni si può intervenire solo sanzionando il trasgressore ed
infatti a breve si passerà a
multare chi vanifica lo sforzo di tanti”.
Gerardo Rigoni
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
RIFIUTI
“L’IVA sulla TIA è illecita, chiediamo il rimborso”
“La TIA, Tariffa Igiene Ambientale, che ha sostituito la
TARSU ovvero la Tariffa
Asporto Rifiuti Solidi Urbani,
costituisce un vero e proprio
tributo sul quale non è
applicabile l’IVA del 10 % che
invece i cittadini di Asiago si
trovano regolarmente in conto”.
Ad esserne più che convinto
è un privato cittadino, Giovanni
Dal Santo, che già da tempo
ha segnalato in tutte le sedi
possibili quella che ritiene
un’anomalia a discapito degli
utenti. Una battaglia la sua che
vorrebbe diventasse la battaglia di tutti perché non si debba più pagare l’IVA sul servizio rifiuti e venga riconosciuto
il rimborso di quanto versato
finora.
Etra, multiutility cui il Comune di Asiago ha affidato il servizio di raccolta dei rifiuti, e
che è stata ovviamente la pri-
Giovanni Dal Santo, residente ad Asiago, come tanti cittadini Italiani, sta portando avanti
una battaglia su più fronti contro un’anomalia che va a discapito di tutti gli utenti
ma ad essere interpellata
da Dal Santo, così risponde: “Alla luce della normativa attualmente in vigore
siamo tenuti ad applicare
l’IVA nelle bollette di
contestuale e prossima
emissione e pertanto non si
può procedere ad alcun rimborso. Qualora il quadro
normativo subisse delle modifiche, da parte del legislatore, la scrivente società
adotterà tutti i provvedimenti conseguenti e ne darà opportuna comunicazione ai
tutti i propri clienti”.
La risposta non ha però accontentato il signor Dal Santo che,
sempre fermamente convinto
che il pagamento del IVA al
10% costituisca un illecito, continua a portare avanti la questione rivolgendosi con un
esposto alla Procura del Tribunale di Bassano Del Grappa e chiedendo l’intervento
dell’Associazione contribuenti a livello Nazionale “affinchè
– scrive nell’esposto – tutti i
cittadini, commercianti ed al-
bergatori ecc. non paghino una
tassa sulla tassa e siano rimborsati”.
“La denuncia – spiega Dal
Santo – si rende a mio avviso
necessaria perché Etra, menzionando i vari decreti e leggi
SAPOR D’ACQUA NATIA
La corsa delle pietre sconnesse
Intriso di polvere e con il volto striato dal tarlo dei sospetti, come una donna incurante del suo charme. Sembra
questa l’immagine che il ciclismo ama mostrare di se
stesso: si direbbe che le ha
provate tutte nel suo più recente passato per farsi maledire dai suoi spasimanti, per
distogliere dal suo sguardo le
folle osannanti, per gettare alle
ortiche quell’aurea corona di
gloria e onore ch’è la sua centenaria grammatica e il suo
colorato alfabeto. Lui – il figlio più esposto della grande
famiglia dello sport – ha forse
pagato lo scotto per tutti i suoi
fratelli e sorelle un po’ scapestrate. Nel suo fagotto di insulti e indagini, ha raccolto il
prezzo di un sospetto gigantesco che abita dentro il mondo
delle gesta sportive: che l’uomo e la donna, forti delle loro
sole forze, mai potrebbero arrivare laddove le scorciatoie li
hanno condotti. E’ come una
donna, sempre sul punto d’essere abbandonata: per incuria,
per antipatia, per mancanza
d’amabilità. Poi basta poco–
anche solo la leggerezza di un
lineamento
–
per
riaccreditarle la fiducia di un
altro giorno di seduzione.
Come delle donne, così del ciclismo: sempre sul punto d’essere abbandonato, gli basta
poi poco più di niente per tornare ad essere amato fin quasi alla derisione. Un sospetto
nato in corsa: domenica c’era
la Parigi – Roubaix, una delle
competizioni sportive nel cui
nome poggia oltre un secolo di
fascino. Una gara di polvere e
fango, di gloria e disperazione,
di sudore e di ghiaccio. Li vedi
partire freschi e profumati dalla piazza di Compiegne, appena fuori Parigi: li ritrovi – quelli che arrivano – nella piccola
cittadina di Roubaix sfiancati
e stremati, sporchi di fango e
disperati di fatica, polverosi e
sfiniti, madidi di sudore e con
le ossa traballanti. E’ la corsa
del pavè, pietre spigolose più
vicine al mondo agreste che a
quello sportivo, più amiche della superbia dei trattori che della leggerezza delle biciclette.
Sono state loro – pietre che nel
passato servivano ai contadini
per non affondare nel fango
con i loro carri – a decretare il
vincitore di questa gara infame e gloriosa: saper condurre
la bicicletta sui loro lineamenti
sconnessi e ingannatori, viscidi e informi, nascosti o spioventi è per lei motivo di discernimento per i pretendenti al suo
talamo. In fronte a lei, domenica scorsa, c’era chi pedalava sulle pietre, chi sfruttava un
piccolo corridoio di terra ai bordi della carreggiata, chi l’aggrediva deciso e chi lasciava
scivolare la bici sulla strada
sconnessa: ognuno l’ha affrontata con i suoi trucchi e la
sua arte di seduttore. La gente – ai bordi della strada o nel
divano davanti all tv – s’appassionava e bestemmiava,
arricciava il naso e alzava il volume, s’arrovellava in mille
pronostici e contemplava il
mistero dell’imprevisto. Guardava la gara in tv e nel mentre
pensava all’oggi della sua storia: la crisi ha tolto le strade
comode e ha rimesso le vecchie carreggiate, manca la sicurezza dell’asfalto ed è
riapparsa la fatica delle vec-
chie mulattiere, sono morte le
vacche grasse e sono tornate
quelle magre; si parte freschi
e profumati la mattina, si rincasa spossati e polverosi la
sera. Per una volta la gente
ha guardato una gara di ciclismo ma, spenta la tv, s’è resa
conto d’aver contemplato il ritratto di una delle tante giornate delle quali è fatta la vita.
Nel velodromo di Roubaix non
sempre trionfa il più forte: a
strappare la corona d’alloro è
chi, allenato a dovere, sa affrontare meglio degli altri le
pietre della gara, disegnando
traiettorie all’istante e mostrando la capacità di non perdere il controllo dell’imprevisto. Mai come domenica il ciclismo ha messo nell’animo
degli spettatori la nostalgia
di un leader capace di condurre un gruppo sul terreno sconnesso di una crisi
che ha cancellato le strade
sicure e fatto riapparire le
vecchie mulattiere. Dando
ragione a chi – come
Darwin– era davvero convinto che a sopravvivere
non sarebbe stata la specie
più intelligente ma quella più
capace di adattarsi al cambiamento. O all’imprevisto di
una strada che nel passato era
asfaltata e oggi è tornata
mulattiera. E chiede in testa al
gruppo un leader capace di
guidare il gruppo sulle pietre
della precarietà.
Don Marco Pozza
tutti dell’anno 2010 non
risponde tra l’altro degli anni precedenti dal
2006 al 2009 da quando cioè Etra è subentrata al Comune che
non faceva pagare
l’IVA”.
Giovanni Dal Santo
chiede che si finisca
una volta per tutte di
caricare i cittadini di
balzelli per un lavoro
che tra l’altro svolgono
i cittadini stessi: divisione dei rifiuti, plastica,
vetro, cartone e quant’altro, con chiaro guadagno in
capo ad Etra la quale dovrebbe incentivare tale mansione
svolta dai propri clienti rimborsando l’IVA per legge e abbassando il costo dei rifiuti.
“Inoltre – aggiunge Dal Santo
– va sottolineato che la tassa
sui rifiuti non può essere basata sui metri quadrati dell’abitazione, negozio, albergo, capannone, in quanto si tratterebbe di tassa sulla proprietà e
quindi ancora una volta erogata
su basi illecite”.
A sostegno delle sue ragioni,
Dal Santo cita anchem una recente sentenza della Corte di
Cassazione, la numero 3756
del 9 marzo 2012, che ha confermato definitivamente l’illegittimità dell’IVA sulla TIA, in
considerazione della “pacifica
natura tributaria” della medesima, della mancanza di disposizioni legislative che
espressamente assoggettano a
IVA le prestazioni del servizio
di smaltimento dei rifiuti e della “irrilevanza di diverse
prassi amministrative, posto
che la natura tributaria della tariffa va desunta dalla
sua complessiva disciplina
legislativa, e non da dette
eventuali distorte prassi” .
“E’ quindi evidente che le leggi dell’anno 2010 cui Etra si
appella – specifica ancora Dal
Santo - vengono superate dalla sentenza di Cassazione, confermata tra l’altro anche dal
Giudice di Pace della prima
Sezione del Tribunale di Genova con sentenza n.3982
anno 2012 il quale ha stabilito
che se anche il servizio di cui il
contendere, viene affidato a
terzi soggetti, il soggetto attivo è
sempre il Comune”.
“Mi sembra chiaro che– conclude Dal Santo –se un Giudice
della Repubblica Italiana, conferma le sentenze della Corte Costituzionale del 2009 e quella successiva della Corte di Cassazione
marzo 2012, significa che il problema è di carattere generale e
valido per tutto il territorio Italiano sottoposto al rispetto rigoroso
della stessa Costituzione Italiana. Ne deriva che ai cittadini, tutti
i cittadini, deve essere ritornata
la somma illecitamente trattenuta”.
Stefania Longhini
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
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Edizione chiusa il 11 Aprile 2013 alle ore 00.10
l’Altopiano
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ATTUALITA’
I giovani altopianesi e il sogno
di poter vivere e lavorare qui:
una bella sfida per il territorio
Dati occupazionali sempre preoccupanti sull’Altopiano. Dopo
che nel periodo invernale, grazie alla neve, molti, anche se
non tutti, dei quasi mille disoccupati registrati al centro per
l’impiego di Asiago hanno trovato lavoro, con la chiusura
della stagione invernale il numero di persone senza impiego torna ai livelli autunnali. Ad
oggi sono 950 i disoccupati e
una trentina i lavoratori in mobilità: per il 10 per cento si tratta di cittadini stranieri, gli altri
sono
tutti
originari
dell’Altopiano di cui quasi 300
con tanto di diploma in tasca;
una settantina vanta pure una
laurea. Ma causa un precariato
anche nel settore della ricettività
e della ristorazione, politiche
improntate sulla monocultura
turistica ed edile, pochi investimenti infrastrutturali che pos-
sano favorire l’insediarsi di
aziende, poca attenzione verso
una crescente scolarizzazione
della popolazione, con la crisi
economica la situazione occupazionale dell’Altopiano è in
veloce e progressivo peggioramento. C’è però chi ha deciso
di scommettere sull’Altopiano
fondando piccole società soprattutto nel settore della
fornitura di servizi o, nonostante studi universitari, proseguire con le attività di famiglia.
Tra questi c’è Giulia Stella, giovane professionista nel settore
della pubblicità che ha lasciato
il lavoro in un noto studio del
settore per l’avventura di mettersi in proprio. Sull’Altopiano
per giunta.
“Per ora una scommessa vinta
– ammette Giulia dal tavolo di
disegno del suo HH Design –
Qualche anno fa ho detto ad-
dio al grosso studio dove lavoravo ma dove non sentivo di
avere un futuro. Quindi via al
cambio radicale che per ora mi
dà buone soddisfazioni anche
se, come sempre, c’è il rovescio della medaglia”.
“Da una parte sull’Altopiano c’è
poca concorrenza che permette di trovare lavoro e mantiene
i prezzi a livelli giusti; è assurdo
pretendere professionalità pagandola poco – spiega – In più
l’ambiente sereno, i ritmi più
umani, la qualità di vita migliore di quella che le nostre città
oramai offrono sono fattori positivi che permettono alla creatività di liberarsi”. “Dall’altra
parte c’è minor scambio, meno
energia, minori stimoli; il rischio
di isolarsi è grande – prosegue
– Qui il lavoro lo devi inventare, mettere del tuo, emergere è
più difficile. Qui gli stimoli te li
E’ di origini asiaghesi il giovane
medico suicida in Cambogia
Ha destato grande sgomento anche in
Altopiano, dove la sua famiglia è conosciuta,
la notizia del suicidio del medico francese
Thierry Costa avvenuto il 2 aprile, 10 giorni
dopo la morte per arresto cardiaco, trasmessa pressochè in diretta, del giovane concorrente del reality di TF1 Koh-Lanta (equivalente di Survivor o dell’Isola dei famosi)
Gerald Babin.
Il medico, 38 anni, esperto di medicina d’urgenza, in servizio con la troupe del reality da
quattro stagioni, ha origini asiaghesi: qui è nato
il padre e qui risiedono molti suoi parenti storditi ed increduli di fronte alla tragica notizia.
Thierry prima di togliersi la vita ha scritto una
lettera che lega il suo gesto ai sospetti sorti in
Francia circa l’assistenza da lui fornita a
Gerald Babin. “Il suo operato - scrivono i giornali locali – era stato messo sotto accusa da
un programma tv di inchiesta, Arrêtsur
images, che ha raccolto e rilanciato una testimonianza anonima
contro la quale la ALP,
produttrice del programma, ha poi risposto con una querela”.
La lettera di Thierry è
stata resa pubblica,
come
da
lui
richiesto.”In questi
ultimi giorni – ha
scritto - sono state
diffuse accuse e supposizioni ingiuste
contro di me. In 20
anni di carriera ho
sempre lavorato tan-
to, rispettando i miei pazienti, amando
la medicina, seguendo il giuramento di
Ippocrate. Ho la sensazione che tutti
questi sforzi siano stati annullati da
articoli menzogneri. Non potrei più incrociare uno sguardo in Francia senza domandarmi se sia pieno di sfiducia nei miei confronti. D’altro canto
sono certo di aver curato Gerard in
maniera rispettosa, come un paziente
e non come un concorrente. Anche se
mi dispiace di questa fine infelice, io
ho agito seguendo il giuramento di
Ippocrate, circondato da veri professionisti.
Gli auguro di riposare in pace. Io mi
addormento sereno stasera senza nessun rancore, neanche contro i media.
Dover ricostruire la reputazione distrutta mi sarebbe
insopportabile. E’
la mia unica scelta possibile. Grazie
a quelli che mi sono
stati accanto in
questi ultimi giorni.
Grazie a tutti quelli che ho amato in
un modo o in un
altro nella mia
vita. Non siate tristi e pensate ai bei
momenti che abbiamo condiviso.
Se possibile, vorrei essere cremato
in Cambogia senza mai giacere in
Francia”.
devi creare”.
Sul fatto però che l’Altopiano
possa ospitare studi ed aziende
per dare lavoro qualificato, che
possa dare la speranza anche a
giovani professionisti di rimanere nella terra dei propri avi,
Stella non ha dubbi.
“E’ fattibilissimo – dice – Però
serve un maggior sforzo da
parte delle amministrazioni per
fornire le strutture necessarie
a partire dalle comunicazioni.
Con me collaborano due altre
giovani donne; una vive a Milano l’altra a Piovene. E comunichiamo tantissimo attraverso
i nuovi mezzi di comunicazione come i net meeting, skype,
ecc. Così come invio spesso
bozze di lavori ai clienti via rete.
Ma questo richiede connessio-
ni internet veloci e stabili, serve avere una copertura di telefonia capillare, c’è bisogno di
fibra e banda. Cosa che solo
Asiago può offrire per ora. Altro discorso è il sostegno delle
amministrazioni nell’individuare locali idonei ad affitti abbordabili magari incentivando i proprietari come si fa con le abitazioni in locazione”. “Credo sia
ora che le istituzioni investano
nei giovani, e non solo a parole
– conclude Giulia – perdere
ancora giovani con un’elevata
formazione significa depauperare una risorsa non solo economica ma anche sociale. I giovani altopianesi amano la loro
terra e non è giusto che debbano rinunciare ai loro sogni per
continuare a viverci; investendo in questi sogni l’Altopiano
non solo fa del bene verso i giovani ma fa del bene verso se
stesso rilanciando il territorio a
nuova vita”.
Gerardo Rigoni
Nuovo volto a Piazza Carli
Un marciapiede raddoppiato in
larghezza che possa fungere da
collegamento tra l’isola pedonale del Corso e quella di via
Jacopo Scajaro oltre a costituire un punto d’ingresso più bello
ed invitante al centro storico di
Asiago. E’ lo scopo principale
dell’opera in partenza appena il
meteo lo consentirà che interesserà il lato sud della piazza,
quella cioè opposta al piazzale
del Duomo. Un’opera resa possibile grazie ad un contributo
regionale di 100 mila euro. I
lavori prevedono oltre all’allargamento del marciapiede di
quasi 1,5 metri portandolo a
sfiorare i 3 metri di larghezza,
anche lo spostamento dei tombini e dei lampioni. Per compensare l’allargamento, i 5 posti auto oggi disposti sul lato dei
giardini saranno tolti miglioran-
do anche il colpo d’occhio a
chi arriva in paese dalla provinciale del Costo. “L’opera era
in cantiere da tempo ma per il
patto di stabilità non abbiamo
potuto realizzarla prima – spiega l’assessore ai lavori pubblici
Giampaolo Rigoni – Ora grazie
al contributo regionale del fondo per il rilancio economico
possiamo proseguire con l’abbellimento del paese e valorizzare meglio il centro storico. Il marciapiede esistente
è di fatto stretto e spesso i
pedoni si trovano a dover
scendere per passare; con
questo allargamento risolviamo il problema assicurando
sicurezza ai pedoni e nello
stesso tempo mettendo in risalto gli esercizi commerciali
presenti”. Gerardo Rigoni
Centro temporaneo di raccolta di Asiago:
aperture programmate fino ad ottobre
Etra fa sapere alcuni aggiornamenti sulla raccolta differenziata nell’Altopiano: torna il Centro temporaneo di raccolta rifiuti di Asiago che,
da sabato 30 marzo e per tutti gli ultimi sabato
del mese fino a ottobre, con la collaborazione
dell’Amministrazione comunale, si attiva in via
Ceresara (nel parcheggio del cimitero) per ritirare i rifiuti non conferibili nei normali cassonetti
stradali. I cittadini residenti o non residenti ma
iscritti al servizio rifiuti (in ogni caso solo utenze
domestiche) potranno consegnare due tipi di
materiali: gli ingombranti (mobili vecchi, contenitori e oggetti in metallo di grandi dimensioni, pneumatici, materassi, divani) e gli elettrodomestici, compresi i computer.Il servizio è
gratuito per il conferimento fino a quattro pezzi
per categoria di rifiuto.Per quantità superiori,
sarà disponibile il Numero verde gratuito 800
247842, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, per
concordare eventuali modalità alternative di consegna. Il calendario completo del Centro temporaneo di raccolta di Asiago comprende le seguenti date: 27 aprile,25 maggio, 29 giugno,
27 luglio, 24 agosto, 28 settembre e 26 ottobre. Il Centro è aperto dalle 8 alle 11: in questa fascia oraria gli utenti dovranno presentarsi
con la copia dell’ultima bolletta rifiuti oppure
con la tessera personale (ecocard) che Etra ha
già spedito alle famiglie per l’uso dei press
container per il secco.In caso di maltempo è
sempre meglio verificare, chiamando il Numero verde, se il servizio si svolgerà nei giorni
sopra indicati.Etra ricorda, inoltre, che è attivo
anche un servizio di asporto ingombranti a domicilio, gratuito fino a quattro pezzi, da prenotare al Numero verde telefonico.
Per
altre
informazioni:
[email protected],www.etraspa.it
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Comuni secessionisti: il caso
approda al Parlamento europeo
Il caso dei Comuni ‘’secessionisti’’ del Veneto approda per
la prima volta al Parlamento Europeo. A portare all’attenzione di Bruxelles la questione dei 16 Comuni della Regione
Veneto che hanno chiesto di passare alla Regioni Autonome
del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, e’
l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, vice segretaria
veneta della Lega Nord, che sul caso ha presentato un’interrogazione direttamente alla Commissione Ue. L’on. Bizzotto
ha chiesto ufficialmente all’esecutivo comunitario di intervenire
a sostegno delle popolazioni di questi Comuni di confine che, dal
2005 in poi, hanno deciso, attraverso un regolare referendum e
seguendo l’iter istituzionale previsto dalla Costituzione, di staccarsi dalla Regione Veneto per passare ai vicini Trentino e Friuli.
A chiedere di essere annessi al Trentino sono oltre ai comuni
dell’Altopiano, i Comuni di Lamon, Cortina d’Ampezzo,
Sovramonte, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana in
Provincia di Belluno; a voler passare in Friuli Venezia Giulia
sono invece il Comune bellunese di Sappada e il Comune di
Cassa Rurale ed Artigiana di Roana
Convocata l’assemblea dei soci
E’ convocata l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci
della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. Prima convocazione alle 12 di lunedì 29 aprile nella sede sociale in Piazza
S. Giustina, 47, e seconda convocazione domenica 5 maggio alle 10 nella Sala Teatro del Palazzo Millepini, Parco
Brigata Regina, laterale Via Verdi, ad Asiago.
L’ordine del giorno è il seguente:
Parte ordinaria
1)
Bilancio al 31 Dicembre 2012: deliberazioni inerenti
e conseguenti.
2)
Politiche di remunerazione. Informative all’Assemblea e deliberazioni conseguenti.
3)
Determinazione del compenso per l’Amministratore
Indipendente e delle modalità di determinazione dei rimborsi di spese sostenute per l’espletamento del mandato.
Parte straordinaria
1)
Modifiche agli articoli n° 8-21-30 dello Statuto Sociale.
2)
Attribuzione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, nonché a chi lo sostituisce a norma di Statuto, del
potere di apportare eventuali limitate modifiche in sede di
accertamento da parte della Banca d’Italia ai sensi dell’art.
56 del D.Lgs. 1.9.1993, n. 385.
Parte ordinaria
4)
Rinnovo della polizza relativa alla responsabilità civile e infortuni professionali (ed extra-professionali) degli
Amministratori e Sindaci.
In caso di impedimento, il socio può farsi rappresentare da
altro socio persona fisica che non sia amministratore, sindaco o dipendente della Società, mediante delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del
delegante sia autenticata dal presidente della società o da
un notaio. La firma dei deleganti potrà altresì essere autenticata da consiglieri o dipendenti della Società a ciò espressamente autorizzati dal Consiglio di Amministrazione.
La delega non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco e ciascun Socio non può ricevere più di
una delega in caso di assemblea ordinaria e più di tre deleghe in caso di assemblea straordinaria. Potranno intervenire all’Assemblea e prendere parte alle votazioni tutti i soci
che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da
almeno novanta giorni nel libro dei soci. I soci possono prendere visione del Bilancio 2012 presso la Sede della Cassa o
presso le filiali in orario d’ufficio.
Cinto Caomaggiore in Provincia di Venezia.
‘’Stiamo assistendo ad una situazione paradossale per la colpevole latitanza dello Stato che sta calpestando i diritti e la volontà
popolare di migliaia di cittadini - spiega la Bizzotto - Da anni
questi Comuni, sulla spinta di un plebiscitario consenso popolare
e rispettando pienamente tutti i passaggi normativi, stanno aspettando invano che il Parlamento e il Governo Italiano diano piena
attuazione alla volontà delle cittadinanze locali. E invece, da
Roma, hanno alzato il solito muro di gomma fatto di indecenti
rinvii e meline’’. ‘’La fuga di questi Comuni dal Veneto è la più
chiara manifestazione del ‘mal di Roma’ che pervade le nostre
terre e le nostre genti, soprattutto quelle di confine, che da troppo tempo si sentono abbandonate da uno Stato Italiano percepito come sempre più lontano e ostile - continua la Bizzotto Questi Comuni se ne vogliono andare dal Veneto perché sono
stanchi di subire sulla propria pelle le quotidiane ingiustizie dovute, da un lato, alla concorrenza sleale delle confinanti Regioni
a statuto speciale come il Trentino e il Friuli e, dall’altro, alla
mancanza di quella autonomia fiscale che il Veneto chiede a
gran voce e che Roma continua a negare’’.
‘’Dato che dalla palude di Roma non arrivano risposte - conclude Mara Bizzotto - è opportuno che anche un organismo superiore come la Ue intervenga affinché lo Stato Italiano permetta finalmente ai cittadini di questi Comuni di esercitare il
loro diritto, espressamente previsto dalla Costituzione, di passare sotto un’altra Regione’’.
Nuovi contributi a fondo perduto
per le aziende del commercio
Nuove opportunità di contributi a fondo perduto per le aziende del terziario grazie al bando pubblicodel GAL Montagna
Vicentina, l’Ente formato da partner pubblici e privati preposto ad elaborare le strategie di sviluppo del territorio e
delegato dalla Regione Veneto
per attuare alcune misure del
PSR, il Piano di Sviluppo Rurale.
Nelle scorse settimane il Gruppo di Azione Locale ha infatti
attivato un particolare bando per
la creazione e il sostegno delle
microimprese, mettendo a disposizione,
in
totale,
1.480.973,44 euro di contributi
per gli imprenditori dell’agricoltura, della ricettività turistica e
della ristorazione oltre ad alcune categorie artigiane, associazioni ed enti pubblici.
L’obiettivo è quello di finanziare progetti utili alla crescita del
sistema economico del territorio montano, anche attraverso la promozione del turismo
e dell’attività ricettiva. Beneficiarie sono le aziende dei
44 Comuni che rientrano nel territorio del Gal Montagna
Vicentina, tra i quali quelli dell’Altopiano di Asiago.
“In un momento critico per la nostra economia - commenta
Enzo Benetti, segretario del mandamento di Asiago della
Confcommercio– e dopo una stagione invernale non certo
brillante, si tratta di una buona opportunità offerta alle piccole imprese locali, del settore alberghiero, extralberghiero e
della ristorazione per migliorare le proprie strutture e qualificare ulteriormente la ricettività a servizio alla clientela”.
Gli interventi ammessi al contributo sono infatti relativi all’acquisto e all’installazione di impianti generali (idrico e
sanitario, termico, elettrico, ecc.), opere edili e sistemazione delle aree esterne, acquisto di attrezzature specialistiche, macchinari e altri beni durevoli
funzionali allo svolgimento di servizi e
attività d’impresa. Ancora, investimenti
immateriali: dalle consulenze tecniche,
brevetti e licenza d’uso alle spese di gestione per l’avvio dell’attività, come affitti, noleggi, utenze, spese notarili e oneri
amministrativi.
Il bando mette a disposizione delle attività del settore della ricettività turistica
ben 900mila euro. Gli interventi per i quali
chiedere l’agevolazione pubblica dovranno avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 50mila euro. Il contributo a fondo perduto potrà variare, a seconda del tipo di investimento, dal 25%
al 70% della
spesa, con un 40% riservato specificatamente all’acquisto di
attrezzature. Le aziende interessate dovranno far pervenire
le domande di contributo all’Agenzia Veneta per i Pagamenti
in Agricoltura (AVEPA) entro il 14 maggio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il mandamento
Confcommercio di Asiago (tel. 0424 460150) o visitare il sito
del GAL Montagna Vicentina www.montagnavicentina.com
, nella sezione bandi.
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Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
6
La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Lo IAT è stato trasferito nella nuova
sede presso il Palazzo Municipale
E’ stato completato nei giorni scorsi il trasferimento dello IAT di Asiago, che ha trovato posto nei locali del Palazzo Municipale che fino a
poco più di un mese fa hanno ospitato lo Sportello di Informazioni Turistiche del
Comune. Una decisione dettata dalle esigenze di tagliare i costi, ottimizzare le risorse e concentrare i servizi,
che ha lasciato però più di
qualcuno perplesso sia tra gli
operatori del turismo che
semplici residenti, i quali consideravano la bellissima e
spaziosa sede presso l’ex stazione ferroviaria della Comunità Montana il luogo ideale
per ospitare lo IAT sia dal
punto di vista logistico che da
quello dell’immagine. Pur
concordando, come aveva
già avuto modo di dichiarare
anche attraverso il nostro
giornale, sulla magnificenza
e unicità dei locali già ospi-
tanti lo IAT, l’Assessore al
Turismo di Asiago Roberto
Rigoni ribadisce oggi la convinzione che la scelta fatta sia
stata la più giusta, alla luce di
quelle che sono le
problematiche economiche
attuali, oltre alle esigenze di
riorganizzazione in ambito
turistico.
“Con il trasferimento dello
IAT presso il Municipio di
Asiago e quindi il suo ritorno nella sede della
Il brutto tempo non ferma
gli 80 bisonti della strada
Attesissima ormai da tutti i
soci, nonostante il maltempo
anche quest’anno la Sfilata
sulla neve dell’Highway
Truck Team ha riscosso un
grande successo di partecipazione, con ben 80 mezzi
che hanno percorso le strade dell’Altopiano. La sosta
all’Echar, oltre ad aver dato
la possibilità di fare divertenti giri in motoslitta, ha visto
l’ormai tradizionale spuntino,
con premiazione delle
pasticcera più brava. Grande è stata anche la partecipazione alla cena sociale, tenutasi la sera a Quinto
Vicentino. “Ancora una volta – dice Marina Andriolo
dell’Highway Truck Team –
abbiamo avuto prova del
grande cuore di tutti noi.
Il ricavato della lotteria e
le offerte pervenute durante la serata sono stati donati alla famiglia di
Simone, un nostro collega
camionista che ha persona
la vita in un incidente un
mese prima dell’evento, lasciando moglie e due figli.
Un ringraziamento va alle
forze dell’ordine che hanno diretto il traffico al nostro passaggio, a tutti i comuni presso i quali abbiamo transitato, a tutti i partecipanti e a tutti coloro che
in qualsiasi modo hanno
collaborato per la buona
riuscita di questo nostro
appuntamento, il cui fine
principale è lo scopo benefico”.
S.B.
storica Azienda Autonoma
di Cura e Soggiorno – commenta - si completa un percorso importante che ha visto il conseguimento di una
riorganizzazione efficace e
di grande innovazione dell’intero comparto turistico.
Sono orgoglioso di aver sollecitato le varie componenti
dell’organizzazione turistica
territoriale ad una maggiore collaborazione e ringrazio veramente di cuore tutti gli impiegati nel settore
per aver compreso l’importanza strategica di questo
cambiamento. Ritengo che
fosse divenuto oramai assurdo mantenere due uffici
di informazioni operanti a
duecento metri di distanza
e che fosse ancor più incredibile la permanenza di
un terzo ufficio turistico vicino alla Stazione dei
Carabinieri ove vi era la
vecchia sede del Consorzio
Turistico, oggi trasferita al
Millepini.
Ecco
perché abbiamo deciso di
dare avvio ad un progetto
di riorganizzazione che, attraverso l’apertura dei nuovi
uffici
presso
il
Millepini, sta producendo importanti sinergie con effetti
benefici per tutto il comparto
turistico”. Gli orari di apertura dello IAT rimangono invariati: feriali 8.30 -12.30/ 14.3018.30 (fino alle 19 a luglio ed
agosto); festivi 10.00- 12.00/
15.00-18.00.
Silvana Bortoli
Giovani volontari cercansi per
la Famiglia Aperta sul Mondo
L’Associazione Famiglia
Aperta sul Mondo di Asiago
informa che è stato finanziato il Bando per il Servizio Civile Regionale del progetto
“Ridurre il G.A.P. – azioni di
Giustizia, Accoglienza e Partecipazione”, che ha l’obiettivo di attivare dei percorsi di
Servizio Civile Regionale per
8 giovani volontari di età
compresa tra i 18 e 28 anni.
Il progetto mira a proporre
delle attività di accompagnamento e supporto all’accoglienza di minori presso strutture quali comunità e case
famiglia con una specificità
forte nelle situazioni in cui si
strutturano dei percorsi educativi ad hoc nei confronti di
giovani coinvolti in percorsi
di penale minorile. E’ forte la
convinzione che per i volontari in servizio civile sperimentarsi in contesti di conoscenza e convivenza delle
varie problematiche del disagio sia un momento altamente
formativo, utile a eliminare
banali stereotipi e favorire la
partecipazione responsabile
alla vita sociale del proprio
territorio. L’obiettivo del progetto è infatti quello di crea-
re dinamiche virtuose attraverso un’esperienza forte di
volontariato e cittadinanza
attiva, in cui i giovani coinvolti abbiano l’opportunità di
riconoscersi in una visione
del mondo solidale che possa tradursi in uno stile di vita
concreto da attuare nella vita
di tutti i giorni. E’ prevista
l’entrata in servizio di 8 giovani volontari per un periodo
complessivo di 12 mesi.
L’orario di servizio si attesta
sulle 20 ore settimanali distribuite in 5 giorni, tempistiche
ritenute adeguate agli scopi
e agli obiettivi dell’esperienza che si intende proporre.
Capofila dell’iniziativa è il
Progetto Zattera Blu, e sono
coinvolte 8 organizzazioni di
varie province del Veneto, tra
le quali l’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo, che
opera da più di trent’anni sul
territorio dell’Altopiano accogliendo minori (di ambo i
sessi, italiani e stranieri, dai
4 ai 17 anni) con
problematiche familiari di
vario genere.
A tale scopo, l’Associazione
gestisce due comunità
educative per minori con
pronta accoglienza, all’interno di due appartamenti di uno
stabile situato in una zona
periferica del comune di
Asiago. Inoltre, per rispondere alle esigenze di quegli
utenti che, raggiunta la maggiore età, non hanno alcuna
prospettiva di reinserimento
nel contesto sociale di provenienza, l’Associazione si è
dotata negli ultimi anni di un
progetto di sgancio; tale progetto consiste materialmente in due appartamenti, uno
all’interno della struttura ed
uno nel centro di Asiago, dove
i ragazzi possono sviluppare,
accompagnati da figure
educative di riferimento, dei
percorsi di graduale autonomia. I giovani interessati a
partecipare alla selezione del
Bando potranno contattare
l’Associazione Famiglia Aperta sul Mondo al numero di tel.
348.2627738 o all’indirizzo di
posta
elettronica
[email protected] o potranno consultare il bando pubblicato
nel
sito
www.progettozatterablu.it.
Il bando scade il 19 aprile.
Gli operatori dell’Associazione
Famiglia Aperta sul Mondo
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
7
La voce degli 8 Comuni
LUSIANA
La Battaglia dell’Ortigara
Volontariato vitale per il paese:
garantiti i contributi alle associazioni illustrata da Ruggero Dal Molin
Spettacolo del gruppo
giovani “’Ndemo de
novo a far filò”
Monte Forno, che rientra nel
territorio del Comune di Lusiana,
la cui presenza è attestata da
alcune fotografie ritrovate da
Dal Molin, alcuni anni dopo la
ricostruzione effettuata dagli
Austriaci, negli anni ‘ 80 di
“Fornokapelle”, in
una
chiesetta costruita per il culto
religioso, che venne distrutta
nei bombardamenti del 1917. Il
bel crocifisso, realizzato da un
anonimo militare austriaco, si
trova ora nell’ex caserma del 27°
Reggimento di Fanteria
degli Stiriani, a Graz, che occupavano appunto l’area di Monte Forno, durante la guerra, superando intatto due guerre mondiali. Un interessante filmato sull’inaugurazione
di
“Fornokapelle” è stato proiettato
durante la serata. Considerando la vastità dell’argomento, è
in preparazione un secondo incontro nel quale Ruggero Dal
Molin entrerà nel merito della
battaglia dell’Ortigara, incontro
che si terrà sempre nella Sala
Consiliare del Palazzon a Lusiana,
nel mese di Maggio,
presumibilmente venerdì 10, alle
20.45.
E.Z.
Giovedì 25 aprile, alle 16 nella
Sala dell’ex Cinema Comunale,
il Gruppo Giovani di Lusiana
“Quota 752” e il Gruppo Giovani di Conco “Concoraggio”, in
collaborazione con il Comune di
Lusiana - Assessorato alle Politiche Giovanili e la Pro Loco,
proporranno uno spettacolo dal
titolo “’Ndemo de novo a far
filò”. Lo scopo di questa iniziativa è quello di riportare i ricordi
indietro nel tempo, raccontando storie quotidiane e leggende
di personaggi che hanno popolato l’infanzia dei nostri nonni.
L’ingresso è gratuito. Le offerte
raccolte saranno devolute all’iniziativa Social Day, giornata
dedicata al volontariato che finanzia progetti in diverse parti
del mondo.
E per chi volesse fare un tuffo
nel passato attraverso gli ambienti del Museo Palazzon, scrigno delle usanze e dei costumi
degli abitanti di Lusiana, il museo e il Villaggio Preistorico del
Monte Corgnon riapriranno la
stagione il 25 aprile dalle 15 alle
18. Per ulteriori informazioni
www.museodilusiana.it, tel.
0424/407264.
E.Z.
Nonostante il periodo caratterizzato da
una crisi generalizzata e dai sempre minori trasferimenti dello
Stato verso gli enti
pubblici, il Comune
di Lusiana è riuscito
anche per l’anno
2012, a garantire una
somma destinata ai
gruppi e alle associazioni che operano in paese
erogando in totale 14.600 euro.
“Nonostante le difficoltà di bilancio abbiamo ritenuto doveroso continuare a sostenere l’attività che i nostri concittadini fanno a vario titolo
per il paese - spiega l’assessore Sabrina Passuello
- Mai come in tempi di crisi l’attività di volontariato
risulta importante e fondamentale per il paese in
quanto la sinergia tra pubblico e associazionismo
riesce a garantire comunque servizi e attività per
la valorizzazione del territorio; si tratta di cifre a
volte anche molto esigue perché le Associazioni
che fanno domanda sono molte. I beneficiari dei
contributi sono
tutte le associazioni che hanno
presentato domanda per le attività dell’anno
2012, dalle associazioni sportive,
ai gruppi alpini, i
cori, le associaz i o n i
combattentistiche, la banda, i comitati genitori, la
riserva di caccia e le associazioni di volontariato con
finalità sociali”.
“Con l’occasione - continua l’assessore - ringraziamo tutte le associazioni e tutti i volontari che a vario
titolo collaborano per il bene della nostra Comunità
rendendo Lusiana un paese accogliente e ricco di
iniziative”. Oltre ai contributi a questi gruppi il Comune ha in essere anche delle convenzioni con altre
associazioni per altre attività continuative per quanto riguarda la parte turistica, di manutenzione e salvaguardia del territorio e sociali a favore degli anziani.
Egidio Zampese
Anniversario della liberazione
25 aprile 1945 – 25 aprile 2013. L’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e
della fine della Seconda Guerra Mondiale spinge noi tutti ad una profonda riflessione sull’importanza
e il valore di questa giornata. La cerimonia di Commemorazione Ufficiale tenuta dal sindaco di Lusiana
Antonella Corradin, inizierà alle ore 10,45; l’incontro in via Roma proseguirà con la sfilata verso Piazza
IV Novembre accompagnata della Banda Musicale di Lusiana e la Messa alle ore 11.
E.Z.
Venerdì 5 Aprile, nella Sala
Consiliare del Palazzon, a
Lusiana, l’assessorato alla cultura e Albatros-Gruppo Biblioteca, hanno invitato Ruggero Dal
Molin per un incontro dedicato
alla Battaglia dell’Ortigara. Lo
storico e divulgatore bassanese,
proprietario di uno dei più cospicui archivi fotografici sulla
Prima Guerra Mondiale a livello
nazionale, ha intrattenuto il folto
pubblico presente, illustrando le
varie fasi che hanno portato alla
celebre battaglia del 1917. Dal
Molin, supportato da fotografie
d’epoca e attuali, ha iniziato dalla grande offensiva austriaca del
1916, quando l’Altopiano dei
Sette Comuni, divenne uno dei
fronti più caldi della guerra,
spiegando con materiale grafico
le direttive dell’offensiva e le linee di avanzamento e
arretramento dei due eserciti.
Con ciò è risultato chiaro il
posizionamento di Austriaci e Italiani alla vigilia dell’Operazione
K, meglio nota come Battaglia
dell’Ortigara. Molto interessante la vicenda di un crocifisso in
legno, posto alle spalle del cimitero di Busa della Pesa, sul
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
8
La voce degli 8 Comuni
ENEGO
Il sindaco uscente Igor Rodeghiero presenta
il bilancio di cinque anni di amministrazione
Enego verso le
elezioni. Il Comune più orientale
dell’Altopiano andrà al voto il 26 e
27 maggio per rinnovare l’amministrazione comunale. In vista dell’appuntamento, il primo cittadino Igor
Rodeghiero non
scioglie ancora del
tutto le riserve per una sua
ricandidatura. Per l’amministrazione uscente è dunque
tempo di tirare le somme di
cinque anni di governo.
Sindaco il suo programma
era improntato sul rinnovamento del paese, questo è avvenuto?
“In parte; se non altro nelle
funzioni della macchina amministrativa. Tanto per enumerare velocemente dei risultati abbiamo portato a termine oltre 9 milioni di euro di
opere e abbiamo in programma altri 7 milioni di opere.
Questa dinamicità ha comportato un incremento di 10
volte dell’attività degli uffici
finanziari, istituzionali, sociali e di vigilanza e l’aumento
di 4 volte delle determine provenienti dall’area tecnica
comunale”.
Sono
risultati
riguardevoli.
“Sono risultati frutto di una
squadra che ha funzionato
bene, di tecnici competenti e
stimolati, di una parte importante della popolazione che
ha compreso la criticità del
momento. Abbiamo avuto un
trend di crescita e di sviluppo di lavori pubblici e nuovi
servizi tra i primi nel Veneto,
nonostante le limitate risorse
a disposizione”.
Entrando nello specifico
quali sono le opere principali portate a termine?
“La pista ciclabile Destra
Brenta, il restauro del museo
cittadino, interventi sulle
malghe, la ristrutturazione del
cinema
Vittoria,
la
valorizzazione della piana di
Marcesina, la realizzazione di
un centro di aggregazione per
giovani ed anziani, interventi
sulla sentieristica e sulla viabilità silvo forestale, abbellimenti
e riqualificazioni del centro storico e delle contrade, la
ristrutturazione della caserma
forestale, l’adeguamento delle scuole medie, l’abbattimento di molte barriere
architettoniche, il restauro della
torre e castello scaligero, il
recupero dell’edificio adibito a
scuola dell’infanzia e la messa in sicurezza contro la caduta di massi su varie strade.
Sono 34 opere finite e 12 finanziate ed in corso di
ultimazione o di progettazione
definitiva. Sono opere per
9.398.511 euro di cui
6.416.601 euro di contributi e
2.699.264 euro di fondi propri.
Credo si possa tranquillamente dire che il risultato sia effettivamente riguardevole”.
E per il futuro?
“Per il futuro abbiamo un progetto per il recupero del castello, altre riqualificazioni di
malghe comunali, la
riqualificazione della viabilità
pedonale e carrabile di Via
Ortigara, la realizzazione di una
casa per anziani autosufficienti,
l’adeguamento degli edifici scolastici (materna, elementare e
media)
alle
norme
antisismiche, un impianto per
un
sistema
di
videosorveglianza,
la
ricostituzione dei boschi degradati ed il proseguo della pista
ciclabile Destra Brenta. Sono
lavori per altri 7.394.786 euro;
tra l’altro sono quasi tutti già in
fase progettuale”.
Con tutta questa carne al
fuoco vorrebbe dirmi che
non si ripresenta?
“Io e tutta la mia squadra
vogliamo bene al nostro pae-
se e continuare significa mettere a disposizione molte
energie. Stiamo vivendo uno
dei momenti storici peggiori
di tutti; per un amministratore significa risorse zero, difficoltà tante, soddisfazioni
poche. Spesso non ci si rende conto che fare gli amministratori oggi richiede sacrifici immani e pesanti responsabilità. Si devono trascurare famiglia, lavoro, affetti.
Prima di sciogliere le riserve
il gruppo si deve sedere attorno ad un tavolo, guardarsi
negli occhi e pianificare le
energie che devono essere
messe in campo”.
Gerardo Rigoni
Magico Champagne - a cura della sommelier Gloria Gravic
Il vino dalle caratteristiche bollicine
La presenza della spuma rende la degustazione dello
Champagne diversa da quella
di un vino fermo. Un buon
champagne si giudica anche
dal numero, dalla persistenza
e dalla dimensione delle
bollicine (perlage). Quanto più
il perlage è fine e le bollicine
sono numerose e persistenti,
tanto più uno champagne è di
pregio. Le bollicine si definiscono fini quando sono grandi
come la punta di uno spillo, numerose se si formano in continuazione, persistenti se non
si esauriscono in fretta.
La procedura per l’analisi di
un vino prevede tre fasi: esame visivo, esame olfattivo e
esame gustativo. La prima
fase mira a valutare la limpi-
dezza
e
la
brillantezza del vino.
Nella seconda fase si
cerca di identificare
gli aromi percepibili
annusando il vino.
L’esame gustativo è
la fase in cui si giudica la persistenza, l’intensità e la finezza
del vino in bocca.
La
bottiglia
champenoise, in uso
dal 1975, è quella tradizionale per lo
champagne, ma è
autorizzata
la
commercializzazione
di bottiglie di diverse
misure. Attualmente in commercio possiamo trovare i seguenti formati: Quarto 20 cl;
Mezza bottiglia 37,5 cl; Bottiglia
75 cl; Magnum 2 bottiglie,
Yeroboam 4 bottiglie;
Rehoboram 6 bottiglie; Mathusalem
8 bottiglie;
Baltazar 16 bottiglie;
Nabucodonosor 20 bottiglie.
Il formato Magnum è ritenuto
il migliore da aprire con la sciabola.
Le Maison dello Champagne,
alcune delle più importanti
case: Salon; Taittenger; Luis
Roederer; Krug; Jacquesson;
Canard – Duchene; Gaston
Chiquet; Bollinger; Boilel;
BillecartSalmon, DomRuinart,
Jacques Selosse; Veuve
ClicquotPonsardin; Nata 1772
Philippe Clicquot.
Servizio Redazionale
Sabato 13 aprile 2013
Gloria Gravic
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
GALLIO
Tiro dei ovi: largo ai giovanissimi
Il lunedì di Pasquetta ha
proposto a Gallio la 28° edizione
“certificata” (di cui cioè rimane
documentazione) del tradizionale
“Tiro dei ovi”.
Buona la partecipazione di
pubblico, galliese e non, che ha
colorato la piazza e incitato i
concorrenti durante la gara.
Dopo il tiro concesso ad alcuni
baby concorrenti, si è passati
alla competizione ufficiale. 13 le
squadre partecipanti, di tre
concorrenti ciascuna, Il miglior
tiro di precisione, 50 cm. dal
centro localizzato a circa 35 mt.
dal sacrato, è stato effettuato da Thomas Ferro (Nano
malefico). Il miglior tiro
di lunghezza, di 69,30
metri, è stato quello di
Simone Stella (Stella)
Per quanto riguarda la
gara a squadre sul primo
gradino del podio per
l’anno 2013 troviamo
la squadra “1,2,3
…Stella” composta da
Fabio Cherubin (Cheru
1), Matteo Cherubin
(Cheru 2) e Simone
Stella (Stella) che si
guadagnano l’incisione
del loro nome sulla targa
della coppa ufficiale. Secondi classificati Sandro Sartori
(Bombarda); Francesco
Rossi (Biscia) e Roberto
Grigiante (Giulgi), ovvero la
squadra “Risi e bisi e pan
gratà”.
Un vero plauso a “I sensa
nome”, squadra composta
da tre giovanissimi Matilde
Rigoni (Matilde, che colora
di rosa la competizione)
classe ’99, Andrea
Sambugaro (Lìgheti) classe
99 e Davide Munari (Tex jr.)
classe 2000. Nonostante la
giovane età dei componenti,
la squadra è salita sul podio
lasciandosi alle spalle tanti team più “esperti”.
A conclusione si è proceduto a estrarre i premi della lotteria
pro centro parrocchiale.
La manifestazione ha visto la presenza di alcuni atleti
dell’Asiago Hockey, neocampioni d’Italia: Luca Rigoni,
Michele Strazzabosco, Federico Benetti, Matteo Tessari,
Nicola Tessari, Enrico Miglioranzi, Mirco Presti e il vice
allenatore Franco Vellar. Gli atleti sono stati salutati con un
caloroso applauso per la grande prestazione e bel il risultato
ottenuto.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
11
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
“Avanti con le opere pubbliche anche
a rischio di sforare il Patto di Stabilità”
In difficoltà anche a causa
dell’annullamento del PAT,
l’amministrazione di Gallio si
trova ad un bivio fermare tutto oppure proseguire con le
opere in programma rischiando di sforare il Patto di stabilità imposto da quest’anno
anche ai Comuni al di sotto
dei 5 mila abitanti.
“Non intendo perdere contributi recuperati con fatica, né
intendo tenere ferme opere
necessarie sul territorio già
date in delega alla Comunità
Montana – anticipa il sindaco
Pino Rossi – Fermandole, fer-
meremmo anche quel poco di
economia che si può creare
quindi abbiamo deciso di proseguire rischiando il patto di
stabilità ed esponendoci a tutte le sanzioni previste”.
“Pur avendo provveduto in
fretta a riadottare il PAT –
spiega Rossi – dobbiamo comunque rivedere tutti i piani
d’intervento, ben 10, che si
riferivano al PAT annullato.
Questo richiede tempo ed intanto le opere in programma
rimangono bloccate così
come l’attività comunale”.
Questo significa che nessuna pratica edilizia potrà essere evasa con conseguente riduzione delle entrate da oneri
di urbanizzazione e costi di
costruzione. In più sono bloccate le perequazioni e ridotte
le entrate derivanti dalle previste alienazioni di beni
patrimoniali.
“In poche parole, i soldi previsti non ci sono – prosegue
Rossi – Non sappiamo nem-
meno come sarà ripartito il
fondo di solidarietà comunale
derivato dall’Imu quindi il
gettito effettivo ci è sconosciuto”.
Le opere che il Comune ha deciso di far proseguire (anche
per non perdere i relativi contributi)
vanno
dal
completamento del centro
sportivo in località Pakstall
all’adeguamento della pista di
pattinaggio in località
Busafonda Vanno avanti anche
i lavori affidati in delega alla
“Spettabile Reggenza” per un
importo di circa 450 mila euro
e che comprendono la manutenzione della strada “Ronco
Carbon-Holl-Zaibena”, il prolungamento del Beverle, manutenzioni su malghe, la sistemazione delle laste e dei
fontanelli della strada Costa Xebbo ed infine vari miglioramenti di sentieri Cai.
“Nonostante le difficoltà di
questo periodo abbiamo lottato per cercare fondi per av-
viare opere, soprattutto con
l’obiettivo di creare lavoro –
commenta Rossi – Si tratta di
una boccata di ossigeno per
gli operai della Comunità Montana e per le loro famiglie, ol-
tre che per le aziende locali. E
proprio nell’ottica di dare un
po’ di respiro alla nostra economia abbiamo concordato di
proseguire con opere previste
come la sistemazione della piaz-
za principale di Stoccareddo, il
completamento della circonvallazione sud e la realizzazione di
un parcheggio alle scuole elementari di Stoccareddo”.
Gerardo Rigoni
La biblioteca? Per il momento
funziona solo l’interprestito
Resta aperta a
Gallio la polemica scatenata dai
nuovi progetti del
sindaco in merito
alla biblioteca che
da qualche settimana non trova
più fisicamente posto in un angolo dell’Ufficio
Informazioni Turistiche. Scaffali e libri sono stati
traslocati al terzo piano del Municipio e gli utenti
che vorranno chiedere qualche testo in prestito
non avranno più la possibilità di scegliere dando
la consueta occhiata a quanto la biblioteca offre. Chi vuole un libro d’ora in poi dovrà recarsi
all’Ufficio Informazioni Turistiche con le idee
ben chiare con titoli ed autori ben precisi. Il personale dell’Ufficio di volta in volta dovrà recarsi al
terzo piano per recuperare il volume richiesto. Il
sindaco, in un apposito comunicato stampa diramato nei giorni scorsi, ha inteso ribadire che “non è
intenzione di questa amministrazione smantellare un
servizio tanto utile, semmai ci proponiamo di migliorarlo”. In realtà il miglioramento riguarderebbe
più l’Ufficio Informazioni Turistiche che il servizio
bibliotecario: così come organizzata la biblioteca è,
senza ombra di dubbio, meno usufruibile e meno
appetibile. “La volontà – specifica infatti Pino Rossi
– è anzitutto quella di dare all’ufficio turistico il ruolo fondamentale che deve rivestire considerata la
vocazione turistica del nostro paese. Nel ripensare
all’utilizzo degli spazi si è deciso pertanto di adibire
l’area a destra ad ufficio turistico con back office,
mantenendo sulla parte sinistra le informazioni con
front office.Ai tre computer già presenti nell’area a
sinistra, con accesso ad internet, saranno aggiunte
altre
due
postazioni informatiche con accesso alla biblioteca multimediale sul modello della biblioteca di Valdagno.
Le tre postazioni con accesso di internet point potranno essere utilizzate anche per ricerche scolastiche e si organizzeranno corsi di computer utilizzandoli tutti e cinque”. Tutto ciò, nell’idea del sindaco, dovrebbe migliorare i servizi offerti ai residenti e agli ospiti producendo tre vantaggi: un ufficio turistico moderno ed efficiente; un aumento
delle postazioni di internet point con biblioteca
multimediale; effettuazione corsi di informatica. Il
servizio bibliotecario, però, risulta sempre più penalizzato. E’ noto, soprattutto agli abituali frequentatori della biblioteca, che già da tempo non si acquistano nuovi testi (per gli ultimi titoli ci si affida al
prestito interbibliotecario, con inevitabile allungamento dei tempi di attesa) ed ora i pochi testi
presenti non sono nemmeno più direttamente
consultabili. Il trasloco ha pure imposto la chiusura temporanea della biblioteca fino a data da
destinarsi, da pochi giorni è ripreso il solo servizio del prestito interbibliotecario. Nonostante
ciò, il sindaco, rispondendo alle critiche sorte in
paese, si mostra più che mai convinto nell’affermare che: “La cultura è la risorsa più importante per il nostro paese e costituisce la base
necessaria per la formazione delle giovani generazioni, pertanto non abbiamo mai nemmeno
preso in considerazione la possibilità di ridurre i
servizi bibliotecari”.
Stefania Longhini
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
12
La voce degli 8 Comuni
CANOVE - ROANA
Tutto pronto a Canove per la
tradizionale Sagra dei cuchi
Anche per questa edizione è stato messo a punto un calendario di appuntamenti
di tutto rispetto, pensato per accontentare i gusti di tutti sia dal punto di vista
musicale che dell’offerta ristorativa dello stand gastronomico. Cinque le serate
di festa in programma al palatenda, da mercoledì 24 a domenica 28 aprile
Rinvigorita anche dalle nuove forze giovani che si sono
rese disponibili a collaborare
con il direttivo, la Pro Loco
di Canove è da tempo al lavoro per preparare al meglio
l’edizione 2013 della sagra
paesana dedicata al patrono
San Marco. Anche per questa edizione è stato messo a
punto un calendario di appuntamenti di tutto rispetto, pensato per accontentare i gusti
di tutti sia dal punto di vista
musicale che dell’offerta
ristorativa dello stand gastro-
nomico. Cinque le serate di
festa in programma, da mercoledì 24 a domenica 28 aprile presso il palatenda riscaldato situato al campo di
schettinaggio: il via la vigilia
della ricorrenza del patrono
con l’apertura ufficiale della
sagra alle 18, quando si potranno gustare gli aperitivi.
La Pro Loco, nel dare inizio
all’evento, organizza a partire dalle 22 un Pasta Party offerto a tutti i presenti. Prima
serata che si annuncia frizzante visto che l’animazione
è stata affidata ai simpaticissimi Babata, sempre coinvolgenti con la loro musica, le
loro battute, le canzoni spiritose e quelle da ballare o alle
quali unirsi in coro. Il giorno
successivo, in mattinata si terrà
presso la chiesa parrocchiale alle
10 la Santa Messa in onore di
San Marco; al palatenda lo stand
sarà aperto sia a mezzogiorno
che alla sera con il piatto tipico
“polenta e cavreto” che si potrà
gustare anche nei ristoranti del
paese. La giornata prevede la
festa sezionale AVIS, mentre la
serata sarà dedicata al ballo liscio, con la sempre molto apprezzata orchestra di Gianni
Dego. Venerdì 26 aprile lo stand
gastronomico aperto dalle 19
darà la possibilità di gustare “polenta e musso”, mentre la musica sarà proposta dalla rock band
altopianese Dogma 16; sabato
27 la cucina servirà, a scelta,
“maiale allo spiedo” o “piatto
tirolese”, mentre ad animare la
serata sarà il “Nuovo Fronte”
con il tributo a Vasco Rossi. Gran
finale domenica 28 aprile con
“piatto tirolese” o “grigliata”, se-
rata con la Charlie’s Band ed
estrazione della sottoscrizione a
premi, i cui biglietti si possono
acquistare in numerosi negozi e
locali pubblici. Tutte le sere si
potranno anche gustare gli squisiti “panini onti”. E non dimentichiamoci del grande parco dei
divertimenti che richiama sempre grandi e piccoli, in funzione
già a partire dal giorno 20 aprile.
E chissà che, visto le bizze del
meteo di questo inizio di primavera, il tempo non decida di mettersi al bello, dandoci la possibilità di godere appieno della Sa-
gra, sfatando l’idea piuttosto comune che fino quando a Canove
ci sono le giostre della sagra, il
tempo è sempre piuttosto instabile! Terminata la sagra, il
palatenda non verrà subito smontato, visto che quest’anno ospiterà anche la festa per il 25° del
Canove Calcio, in programma
mercoledì 1° maggio. La festa
sarà aperta a tutti coloro che in
qualsiasi modo hanno fatto parte del sodalizio negli anni, per informazioni e prenotazioni chiamare il n. 339 8182530.
Silvana Bortoli
Una pavoncella del maestro d’arte Diego Poloniato La creazione passo a passo
simboleggia l’appuntamento datato 2013
Come ogni anno, la Pro Loco
di Canove affida il compito
di preparare i cuchi per la sagra a un artista di Nove, Diego Poloniato, che con le sue
grandi mani riesce a plasmare la terra, trasformando un
panno d’argilla in piccoli capolavori come lo sono i
fischietti in terracotta. Ma
come nasce il soggetto, che
varia di anno in anno? “Preparo per tempo 3 o 4 proposte – racconta Diego – e le
sottopongo ai responsabili
della Pro Loco, che scelgono quella che sembra loro la
più idonea. E poi… mi metto al lavoro, creando un centinaio di cuchi, tutti fatti a mano
senza l’utilizzo di stampi, a parte quello per la base”. Questo
significa che non esiste un
cuco uguale all’altro: pur essendo tutti dello stesso soggetto, variano per piccoli partico-
lari, che rendono ogni pezzo unico.
“Quest’anno la Pro Loco
– continua Diego – ha
scelto una pavoncella. Inizio costruendo il corpo, che
è anche il fischietto vero e
proprio, mi soffermo sui
particolari della testa, aggiungendo poi la coda e i
vari inserti decorativi con
resine colorate. Poi dipingo il cuco a crudo, prima
di metterlo a cuocere in
forno a oltre 1.100 gradi”.
Il tutto nel pieno rispetto di
questa tradizione artistica,
che prende il via proprio da
Nove, paese in cui risiede Diego Poloniato, e dove si è
diplomato Maestro d’Arte nel
1985 presso l’Istituto d’Arte
per la Ceramica. Diego è presente a molti appuntamenti in
cui il cuco rappresenta un simbolo tradizionale, citiamo tra
l’altro la sagra di Asolo. Spesso inoltre si presta a dare dimostrazione del suo lavoro artistico in varie piazze, ma anche per scolaresche che possono ammirare così i vari passaggi di questo affascinante
mestiere e vedere come il piccolo oggetto artistico prende
forma a poco a poco. Dando
un’occhiata al suo sito, ma
anche alla bancarella di esposizione, si possono ammirare
lavori bellissimi, dalle dimensioni maggiori e molto più complessi del piccolo fischietto, i
cui soggetti sono davvero originali.
Silvana Bortoli
Il cuco 2013 del Museo dedicato a Mario Rigoni Stern
Per la tradizionale Festa dei Cuchi il Museo di Treschè Conca
dedica un originale fischietto in terracotta a Mario Rigoni Stern.
Come ormai accade da anni, in occasione della festa di San marco
Evangelista, l’associazione Amici del Museo abbina un figulo ad
un evento o ad un personaggio legato alla storia dell’Altopiano
nei suoi usi e costumi.
“Mario ogni tanto faceva visita alla nostra collezione – spiega Gianfranco Valente – era curioso di vedere le novità esposte e spesso ci parlava di quando i cuchi erano oggetto di
regalo tra fidanzati.
In fondo si trattava di un bacio casto che i “morosi” si scambiavano soffiando rispettivamente nel fischietto, un pegno a cui la
ragazza poteva rispondere al momento della rogazione col dono
di un uovo decorato amorevolmente”.
A 5 anni dalla scomparsa del “sergente alpino”, l’Associazione
gli rende omaggio con una creazione che mostra un sole raggiato
che illumina il bosco e l’urogallo, temi tanto cari all’autore di
stupende liriche dedicate alla natura della sua terra.
G.D.F.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
13
La voce degli 8 Comuni
CESUNA - ROANA
QUANDO GLI ASSENTI… DIVENTANO PRESENTI
PICCOLI MIRACOLI DEI NOSTRI TEMPI
“Scusi, prof..., non ho capito bene. Può rispiegare?”
Questa volta, la voce non
proviene dal gruppetto di
alunni che, in banchi più o
meno ordinati, stanno davanti all’insegnante, ma dalla lavagna interattiva appesa alla
parete. Da alcune settimane, infatti, un’interessante e
modernissima modalità di lezione si sta attuando nella
classe 2^ L della scuola media di Cesuna: si è deciso di
usare il computer e di fare
lezione via web per aiutare
un’alunna che, in seguito ad
una delicata operazione chirurgica, sarà assente da scuola per parecchio tempo.
L’idea, nata dai ragazzi e dal
prof. Davide Apolloni, è stata subito sostenuta dal Dirigente, dagli insegnanti e dalle famiglie, ed è quella, semplice e geniale, di far seguire
le lezioni via internet con un
programma di videotelefonia.
“In questo modo” dicono i
ragazzi “la nostra amica non
CESUNA
Una mostra sulla
battaglia dell’Ortigara
Immagini tratte dall’archivio Dal Molin sul monte che
vide aspri scontri durante la Grande Guerra. La
prestigiosa e interessante esposizione sarà inaugurata
sabato 13 aprile presso il “Centro Palladio di Cesuna”
Il “Centro Documentazione Altopiano Fronte
Sud” organizza un evento di grande rilevanza storico culturale, si tratta della mostra itinerante dell’Archivio Storico Dal
Molin, ospitata dal 13
aprile a fine ottobre 2013
a Cesuna, presso il Centro “A. Palladio”. L’esposizione offre un interessante approfondimento
documentaristico sulla
storia delle Penne Nere
spaziando dal momento della loro costituzione come truppe
speciali, nel 1872, sino alle imprese epiche nella battaglia
dell’ Ortigara. Il percorso fotografico inizia illustrando i motivi e il contesto per cui nascono gli Alpini, prosegue con
significative immagini di esercitazioni inizio Novecento e ne
mostra l’evolversi in truppe specializzate d’alta montagna;
continua con l’impiego degli Alpini nella Grande Guerra illustrandone le imprese in Slovenia e prima di arrivare all’esposizione documentaristica sulla battaglia dell’ Ortigara. L’allestimento comprende la visita alla trincea didattica, una
realistica ricostruzione di un pezzo di camminamento di prima linea. Proseguendo nella visita si passa all’esposizione
vera e propria della Battaglia dell’Ortigara illustrata dalla
straordinaria rassegna d’epoca dell’ Archivio di Dal Molin
che, con quasi 200 immagini, ne documenta ogni suo aspetto. Ad integrare i temi trattati nella mostra vengono proposti
documentari e dvd, proiettati a ciclo continuo in un’apposita
saletta. Filo conduttore del percorso è la contrapposizione
“ieri – oggi” proposta da svariate immagini, dal medesimo
punto di vista dell’obiettivo fotografico si osservano passato
e presente di quello che vi era allora e di ciò che è rimasto ai
giorni nostri. Conclude il percorso espositivo della rassegna,
proposta in bilingue, supportata da un foglio informativo e
da una guida, una vasta esposizione di pubblicazioni e testi
relativi agli eventi bellici che hanno investito l’intero Altopiano
dei Sette Comuni. Presente in sala anche un plastico
dell’acrocoro e delle cime limitrofe che ricostruisce efficacemente il terreno degli scontri. La mostra sarà aperta tutti
i giorni, tranne il lunedì, dalle 15 alle 18.30. In luglio e in
agosto dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso 3,00
euro. Gratuito per scolaresche, categorie protette, ragazzi
fino a 18 anni.
Giovanni Dalle Fusine
perderà troppe lezioni,
parteciperà alle attività
della classe, potremo
parlare con lei e, in qualche modo, stare in compagnia.” Mettere in pratica questa idea non è
stato particolarmente
complicato: con l’aiuto
dei professori, i ragazzi
hanno installato sul computer di classe “Skype”,
un programma che consente di videotelefonare
gratuitamente via web.
Con l’aiuto del prof.
Manea, si è poi provveduto a collocare nell’aula un microfono e una
piccola web cam che, di
volta in volta, a seconda
delle necessità, viene rivolta verso la lavagna,
verso l’insegnante o verso i ragazzi. In questo
modo, chi è a casa può sentire tutto ciò che viene spiegato in classe, ascoltare i compagni e gli insegnanti, intervenire nelle discussioni e...
anche rispondere alle interrogazioni! Questa attività è favorita dal fatto che la classe
è dotata di una LIM, la lavagna interattiva multimediale,
che ingrandisce la visione
della web cam e amplifica
l’audio. “Quando ci è stato
proposto questo modo innovativo per far seguire le lezioni a nostra figlia - dicono i
genitori dell’alunna - abbiamo
accettato subito con entusiasmo perchè l’idea ci è sembrata decisamente efficace.
Purtroppo, in questi anni è accaduto che, per motivi di sa-
lute, nostra figlia abbia fatto
lunghi periodi di assenza da
scuola e quello che la faceva soffrire era sentirsi diversa e forzatamente esclusa
dalla quotidianità della vita di
classe. Imparare e stare al
passo con le varie materie è
certamente importante, ma
noi genitori vogliamo sottolineare che questa bella idea
non solo ha reso più semplice l’apprendimento scolastico, ma ha aiutato nostra figlia a superare momenti non
sempre facili”.
L’importanza di creare comunità e coinvolgimento è
sottolineata anche dal dott.
Francesco Tognon, Dirigente dell’Istituto, il cui commento, in merito a questa ini-
ziativa, è decisamente positivo: “La potenza della tecnologia ha reso le nostre aule
più aperte, capaci di comunicare a distanza, di cogliere stimoli lontani. Ma i ragazzi della
2L hanno fatto molto di più:
hanno trovato il modo di comunicare e rendere partecipe delle loro avventure quotidiane chi, per motivi di salute, non può essere a scuola.
Gli assenti diventano così presenti ed è festa salutarsi, condividere le battute, i sorrisi e,
perchè no, le lezioni svolte in
classe. Grazie allora ad
internet e alle nuove tecnologie” conclude il Dirigente “ma
soprattutto grazie agli insegnanti e ai ragazzi che, con
sensibilità ed intelligenza, han-
no saputo rendere vive e utili le nuove tecnologie. Buona lezione allora ai ragazzi
della scuola media di Cesuna
che, con questa bella idea,
hanno dato un insegnamento
anche a noi adulti”.
“Studiare, interagire con chi
ti ascolta e ti vede da un’altra parte via web potrebbe
sembrare strano - concludono i genitori - ma nel nostro
caso la tecnologia, unita alla
voglia di fare e all’affetto,
hanno dato inizio a qualcosa
che sta diventando una normale abitudine ...”
“Ok mamma, io sono pronta! Mi collego con la scuola.
Ciao!”
Nicoletta Manfrin
Cesuna. Con Shella Marzo, l’inverno finisce al rogo
Shella Marzo di quest’anno può considerarsi una manifestazione ben riuscita, anche se fatta con un giorno di ritardo
rispetto al passato. Causa maltempo non è stato possibile chiamare la fine dell’inverno al canonico 31 marzo, il 1° aprile è
stato comunque un bel momento di festa, con buona partecipazione di giovani accompagnati dai propri genitori, segno che
le vecchie tradizioni sono ancora molto sentite. La Pro loco ha preparato un ricco rinfresco per tutti i partecipanti e
consegnato un uovo pasquale ad ogni bambino. A finire sul rogo è stato il “Vecchio” con la speranza quest’anno più che
mai, che la stagione del gelo, accompagnata da trenta nevicate, abbia avuto termine. G.D.F.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
14
La voce degli 8 Comuni
CANOVE -ROANA
Raccolta di firme contro la riqualificazione
e l’installazione di un ripetitore al cimitero
Una raccolta di firme in tutte
le frazioni del Comune di
Roana contro il cosiddetto
“progetto di riqualificazione
del centro di Canove” e nella
sola frazione di Canove contro l’installazione di un ripetitore di una compagnia telefonica presso il cimitero
del paese: è la doppia iniziativa che sta organizzando il gruppo
consiliare di opposizione. “Riteniamo – spiegano i componenti –
che questo piano che si vuol far passare come riqualificazione
del centro urbano del paese, sia solo un bluff per mascherare
quella che a nostro avviso è un’operazione speculativa e
null’altro. Oltre ad acquisire terreni per un valore di 70/80.000
euro, concedendo in cambio possibilità di fabbricare per 7.200
metri cubi e dunque per un valore di mercato superiore al milione di euro, si intende costruire una struttura che non serve:
in territorio comunale ci sono già sei campi di calcio, se si
vuole dismettere quello attuale per trasformare, come ci viene
detto, l’area in un luogo di aggregazione in zona centrale,
perché non si pensa a sistemare il campo “di sotto”, al Waister,
peraltro già in proprietà comunale? E se si intende offrire una
zona di relax e ritrovo in centro paese, perché non mettere a
posto l’esistente, come l’attuale parco giochi? La recente riunione aperta alla popolazione, che abbiamo organizzato per
ribadire tra l’altro la nostra convinzione che il piano degli interventi comunale sia solo una grande speculazione, è stata
piuttosto affollata, e i presenti si sono detti tutti contrari
all’iniziativa dell’amministrazione comunale. Era presente
anche il sindaco, accusato tra l’altro di
andare a creare solamente un grande
movimento terra,
solo per far finta di
fare perché siamo ormai vicini alle elezioni, e di agire senza
pensare ai debiti che verrebbero lasciati alle future
generazioni.In tanti concordano con noi, nel ritenere che il
Comune dovrebbe cercare di risolvere i problemi che ha
già, come il Palaghiaccio di Roana, l’ex colonia Rossi, la
sistemazione delle strade comunali in pessime condizioni,
invece di creare nuovi buchi. E fare qualcosa per fare ripartire l’economica, in particolare a favore dell’edilizia,
incentivando il recupero dei fabbricati esistenti in modo
tale da raggiungere due obiettivi: dare lavoro alle imprese
locali e migliorare i nostri centri urbani”. C’è poi la questione, di cui si discute in paese, del traliccio per la telefonia. “Raccoglieremo le firme anche contro questa iniziativa che il
Comune ha già autorizzato senza consultare nessuno, mentre è forte la contrarietà della popolazione all’installazione di un palo da trenta metri presso il cimitero!” “Il nostro
gruppo – concludono i rappresentanti della minoranza consiliare
– intende muoversi sull’onda dell’interesse pubblico. Riteniamo invece che quello portato avanti dal sindaco e dal
suo gruppo sia un modo di amministrare sbagliato e largamente superato”.
Silvana Bortoli
Segugi e segugisti a Canove per
il “Trofeo Riserva di Roana”
La frazione roanese di
Canove torna ad ospitare nel
territorio comunale, come accade con successo ormai da
qualche anno, una prova per
cani da seguita su lepre organizzata dalla SIPS (Società Italiana Pro Segugio) sezione di
Vicenza, in collaborazione con
gli
amici
segugisti
dell’Altopiano
e
il
Comprensorio Alpino n. 4 presieduto da Maurizio Panozzo.
La manifestazione, in programma quest’anno nei giorni
27 e 28 aprile, è in costante
crescita e sta riscuotendo di
anno in anno un successo
sempre maggiore, come testimoniano le adesioni la cui richiesta è sempre in aumento.
Il Trofeo che la riserva di
Roana mette in palio andrà a
premiare i vincitori che risulteranno dalle classifiche finali
redatte da esperti giudici sia di
categoria A (cani iscritti
all’Enci) che categoria B (cani
non iscritti all’Enci). I partecipanti apprezzano oltre alla possibilità di sciogliere i propri ausiliari in uno straordinario
habitat paesaggistico e
naturalistico, l’ottima ospitalità che riservano loro i segugisti
del posto.”Un’accoglienza
che risulta importantissima
e fondamentale – commenta
il direttivo SIPS di Vicenza. Il fatto che questa importante prova di montagna sia
inserita nel calendario per
l’assegnazione del Campionato Sociale Vicentino e
Regionale SIPS contribuisce senza ombra di dubbio
ad aumentare ogni anno le
richieste di partecipazione
di concorrenti da tutta l’Italia. Noi del direttivo SIPS
siamo orgogliosi di come sta
crescendo, assieme al nostro
impegno, l’importanza della prova di Canove di
Roana. Stimolati anche dal
parere favorevole di autorevoli personalità dell’am-
biente segugistico nazionale, faremo di tutto perché
questa manifestazione possa diventare teatro di prove
d’elite e di eccellenza per
tutti i cani da seguita. Ma,
per arrivare a questo importante obiettivo, dovremo avere l’appoggio ed il sostegno
non solo dei segugisti locali, dei presidenti delle riserve e dei comprensori dove
si svolgono le prove, ma anche di tutti coloro che sono preposti alla valorizzazione
paesaggistica, turistica ed
economica
dell’intero
Altopiano. Per questo invitiamo tutte le autorità locali ad
assistere all’evento, in modo
da potersi rendere conto di-
rettamente sui campi di gara
dell’importanza e della portata della manifestazione dal
punto di vista logistico –
organizzativo, oltre che
cinofilo. Saremo altresì felici
di confrontarci con enti ed
associazioni interessati a questo progetto per instaurare un
proficuo rapporto di collaborazione negli anni a venire,
convinti che questa importante prova segugistica dalla
valenza nazionale possa
dare il proprio contributo
nel promuovere l’Altopiano
sotto diversi punti di vista.
Il nostro obbiettivo infatti è,
oltre alla promozione di manifestazioni cinofile e
segugistiche di alto livello
tecnico su territori belli e
selettivi, quello di divulgare
e far conoscere la meravigliosa terra e le meravigliose montagne della nostra provincia”. La SIPS di Vicenza,
confidando nella clemenza del
tempo, invita tutti, segugisti e non,
a partecipare anche come semplici spettatori a queste due giornate di festa, e ringrazia fin d’ora
tutti quelli che in qualsiasi modo
e forma si adopereranno per il
buon esito finale della manifestazione.
S.B.
Camporovere
Slegalitalia: una mostra di foto,
storie e impegno per la legalità
A partire dal 20 aprile, giorno del Social Day.
Al Social Container di Camporovere
SlegalItalia è una mostra
nata dall’idea e dall’impegno del presidio di Libera Alto Vicentino
“Renata Fonte”. Frutto
di un lungo percorso di
riflessione svolto dai giovani che hanno partecipato ai campi di lavoro di
Libera Terra: si è voluto
far diventare quella importante esperienza un
impegno concreto di partecipazione a favore della propria Comunità, senza trasformare i luoghi e
le storie incontrate in figurine
o quadri semplicemente da appendere ai muri o da mostrare, ma andando oltre, facendola diventare occasione di riflessione e cambiamento per
tutti. Venti scatti a colori realizzati durante i campi di lavoro e solidarietà nei terreni confiscati alle mafie. A questi sono
state aggiunte delle foto in
bianco e nero realizzate nei
nostri territori e che rappresentano in maniera forte alcuni
episodi di illegalità che ci coinvolgono e che spesso sono
messi a tacere o cadono in
fretta nel dimenticatoio. Quelle
scorciatoie, quelle “furberie”
(come non pagare le tasse, il
lavoro in nero, il gettare i rifiuti
dove “nessuno vede”, ecc..)
che spesso si cerca di far passare come cose di poco conto
o che si tende a giustificare
come unica risposta possibile
ad uno stato, oppressore, che
ti porta via, ingiustamente,
quanto faticosamente guadagnato, dimenticando che la difesa dei più vulnerabili, di chi
fa fatica, dei diritti di ognuno
(lo studio, il lavoro, la
salute,ecc..) passa proprio attraverso il rispetto della legalità e che queste “piccole
trasgressioni” sono la vera
causa delle difficoltà che quasi tutti stiamo vivendo oltre che
terreno fecondo per quelle infiltrazioni mafiose che ci illudiamo siano lontane e problema di altri e che invece rischiano di riguardarci molto, molto
da vicino. Queste foto rappre-
sentano la responsabilità di
ognuno di noi, non a caso l’Associazione Occhi Aperti propone questa mostra a partire
dal 20 aprile, giorno del Social
Day. Momento in cui, 340 giovani studenti del nostro
altopiano, ci insegnano, sporcandosi concretamente le
mani, che un mondo più giusto è possibile se tutti ci impegniamo un po’ di più, se non
giriamo la testa dall’altra parte
ogni volta che in nome del profitto si sfruttano le persone e si
distrugge l’ambiente, ogni volta
che si cerca un modo per non
pagare le tasse, ogni volta che si
fa finta di non vedere, ogni volta
che i favori prendono il posto dei
diritti, e ci sporchiamo un po’ le
mani anche noi, come stanno facendo i nostri giovani, come hanno fatto in tanti liberando il nostro Paese e che ricordiamo proprio il 25 aprile. Anche il posto
non è casuale, il social container
“Il Grande Fardello” che si trova a Camporovere, di fronte all’Osteria Culturale Casa
Tanzerlock. Un contenitore sociale che ha girato l’Italia raccogliendo i tanti fardelli locali e non,
che opprimono il nostro Paese,
per poterci liberare, finalmente.
Dal 20 al 25 aprile, dalle 16.30
alle 19.30, domenica aperto tutto il giorno, “SlegalItalia”, presso il Social Container a
Camporovere, ingresso libero.
Venite in tanti per poter sperare in un mondo migliore.
Associazione Occhi Aperti per Costruire Giustizia
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
15
In distribuzione il catalogo 2013 di Girardi Viaggi
Una giornata dedicata al viaggio, con la
presentazione in anteprima del nuovo catalogo, tante opportunità per i clienti, musica,
gadget e stuzzichini: questi gli ingredienti che
hanno caratterizzato la festa organizzata dalla
GIRARDI VIAGGI lo scorso 23 marzo,
ottenendo un buon successo di presenze e
gradimento. Da lì in poi è iniziata la distribuzione di ben 20.000 copie del catalogo che da
più di 25 anni raccoglie le proposte sempre
più numerose e diversificate dell’azienda
asiaghese. Oltre cinquemila clienti lo ricevono per posta direttamente a casa, ma a distribuirlo sono anche circa un centinaio di agenzie viaggio dislocate in tutto il Triveneto, con
le quali la Girardi Viaggi ha sviluppato una rete
capillare di partner, creando un’unione che
permette di presentarsi sul mercato con forza e sicurezza nel
garantire un servizio con il maggior numero di partenze possibili.
Sono tante le novità che il catalogo 2013 propone all’attenzione
della clientela, innanzitutto i numerosi vantaggi economici. Ad
iniziare dal “Prenota prima” che permette un sensibile risparmio
per chi prenota i viaggi in pullman prima dei 45 giorni dalla data di
partenza e quelli in aereo e crociera prima dei 60 giorni. Sono
molto interessanti poi gli sconti riservati ai piccoli gruppi formati
da un minimo di 10 persone, promozione che si somma a quella
del “Prenota prima”e all’abolizione per il 2013 della quota di iscri-
zione per tutti i viaggi di propria programmazione. Ma i vantaggi non finiscono qui:
c’è un “Premio fedeltà” per i clienti
affezionati, ci sono agevolazioni per gli over
65, i ragazzi under 12, c’è un’attenzione particolare per i nuclei familiari, e ci sono sconti
speciali per viaggi di nozze e viaggi in occasione degli anniversari dal 20° anno in poi.
Parlando invece di mete e destinazioni, la programmazione prevede viaggi di più giorni in
Italia, in Europa e nel Mondo, con una scelta
che invoglia sempre più sfogliando il catalogo pagina dopo pagina. Citiamo la ricca proposta di “giornate intelligenti”, gite fuori porta
che regalano emozioni e permettono di conoscere in un giorno luoghi interessanti sotto diversi aspetti. Oltre alle mete classiche
sia in aereo che in pullman (tipo Parigi, Londra, Vienna, ecc..)
quest’anno viene proposta una partenza ogni sabato per l’India
del Nord. E che dire del fascino della Scozia con l’Isola di Skye,
un tour particolarissimo per il quale la Girardi Viaggi prevede ben
5 date di partenza! Non mancano i fine settimana particolari come
la “Grotta di ghiaccio, Fortezza Hohenwerfen e Salisburgo” o la
salita sullo Jungfrau, al “Top of Europe” a quota 3.450 metri dove
c’è un ristorante dalle cui vetrate si gode una vista magnifica sulla
spettacolare colata di ghiaccio dell’Aletsch. Sempre affascinante
il tradizionale Bernina Express e poi… tantissime altre mete da
scoprire. Un occhio di riguardo viene riservato alle mete religiose,
con una serie di partenze per Medjugorie a prezzi imbattibili. Nel
catalogo non mancano crociere a prezzi straordinari e, verso la
fine dell’anno, le partenze per i Mercatini natalizi in luoghi che si
diversificano dai soliti, per visitare mete meno conosciute ma incantevoli. Durante l’estate funziona il servizio linea per Gardaland,
diurno il martedì e serale il venerdì, al costo di 40,00 euro per
trasporto e ingresso. Ma per chi volesse recarsi al parco divertimenti individualmente con i propri mezzi, grande vantaggio deriva dalla prevendita dei biglietti che Girardi Viaggi effettua al costo di
25,00, prezzo che non trova uguali! Chi volesse tenersi sempre aggiornato sulle proposte può consultare il sito dell’agenzia, o il profilo
Facebook dove vengono pubblicate tutte le novità per quanto riguarda
partenze individuali per soggiorni mare e destinazioni artistiche verso
le mete più gettonate, sempre proposte a prezzi concorrenziali. Le
località di partenza garantite da Girardi Viaggi, oltre ad Asiago, sono
Vicenza, Schio, Thiene e Bassano, e vari caselli autostradali in base alla
destinazione del viaggio. Nata nel 1954 grazie al Cavaliere del Lavoro
Domenico Girardi, vero pioniere dei viaggi di gruppo, l’azienda è oggi
arrivata alla terza generazione dei Girardi, festeggerà tra pochi mesi il
60° anno di attività, una longevità che in questo settore può vantare
solo il 5% delle imprese turistiche! Il che testimonia che l’impegno, i sacrifici e il duro lavoro vengono ripagati con una crescita
costante, e con la soddisfazione, come accade ormai da diversi
anni, di riscontrare un valore altissimo di soddisfazione da parte
dei clienti, che negli ultimi anni ha raggiunto il 96%! Una cifra che
si commenta da sola!
Servizio redazionale
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
Cena dei “Giorgio” di tutto l’Altopiano
il 23 aprile, giorno del loro onomastico
Giorgio di tutto
l’Altopiano in festa
nel giorno del proprio onomastico, il
23 aprile! Anche
quest’anno, come
ormai sta diventando consuetudine, i
G i o r g i o
altopianesi si ritroveranno per una
cena in compagnia. L’iniziativa
partita per caso 5
anni fa, ha preso
pian piano piede,
tanto che gli organizzatori hanno
deciso di divulgare l’invito anche
attraverso il nostro
giornale, in modo da
poter condividere un
momento di divertimento con più omonimi possibile. “Un giorno –
racconta Giorgio Dalle
Ave – ci siamo trovati al
bar in quattro tutti con
lo stesso nome. Quasi
per battuta abbiamo
buttato lì l’idea di organizzare una cena, che poi
abbiamo ripetuto negli
anni successivi, passando parola tra conoscenti. Visto che ci divertiamo,
abbiamo pensato di coinvolgere altri “Giorgio”
siano
residenti
in
Altopiano o frequentato-
16
La voce degli 8 Comuni
ri abituali”. Qualche piccola curiosità sul nome:
Giorgio ha origini
greche e significa
“agricoltore”.
L’onomastico si
festeggia il 23
aprile in memoria
di San Giorgio di
Lydda,
tribuno
martirizzato
ai
tempi di Diocleziano. Il Santo è sepolto in Palestina
ed è noto soprattutto per il racconto in cui si dice
che un giorno salvò una fanciulla
da un drago dopo
una lotta mortale. Tornando alla cena, si terrà presso la Locanda Cavour con
menù di pesce, con alternativa per chi lo desidera.
Le iscrizioni con caparra
si ricevono da Giorgio
Dalle Ave, presso il Bar
Verdi di Asiago.
S.B.
Consulta della cultura ad Asiago
E’ convocata per lunedì 15 aprile alle 20.45 nella Sala del Consiglio del Comune di Asiago la
riunione della Consulta della Cultura. L’ordine del giorno si presenta ricco ed interessante: si
parlerà degli eventi per la prossima stagione estiva (analisi delle proposte e confronti); verrà
presentato il progetto denominato “Oltre confini e trincee – Il festival per conoscere i luoghi
della Grande Guerra e farli rivivere a ridosso del Centenario”; ci sarà la presentazione anche
del progetto di valorizzazione culturale del Forte Interrotto dal titolo “Sogno Interrotto –
pomeriggio al forte”. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Incontri del Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 stelle Altopiano 7 Comuni organizza due incontri aperti
ai cittadini del territorio. Martedì 16 aprile ci si ritroverà ad Enego al
Bar Trattoria “Sette Teste”, mentre mercoledì 24 aprile l’appuntamento
sarà a Gallio al Bar “Magna e bevi” presso il campo sportivo. Entrambe
le riunioni si terranno alle 20.45.
Un nuovo libro su Conco
Conco, tra case e antiche mappe. E’ il titolo del libro, sottotitolo breve storia illustrata dell’”ottavo” dei Sette Comuni, di
recente pubblicazione a cura di Giuseppe
Stefani. Il volume verrà presentato domenica 14 aprile alle 16 nella sala Don Italo
Girardi in un incontro organizzato dal Comune di Conco, 4 ciacole fra noialtri de
Conco e il Comitato Biblioteca Comunale. La prefazione del libro è curata dal giornalista altopianese Sergio Frigo che tra l’altro scrive: “Il risultato è notevole sia per l’apparato documentario raccolto, sia per le straordinarie immagini messe insieme e sapientemente
articolate fra il passato e il presente, con interessanti digressioni nella demografia e nella
storia. Ne risulta un affresco che piacerà molto ai compaesani che amano ritrovare nei libri
vecchie storie e antichi sapori, ma anche a quelli più esigenti in cerca di analisi e approfondimenti su quello che è stato lo sviluppo del paese, fino agli anni Settanta del secolo scorso”. Il
libro è in vendita al costo di 20 euro. Per richiederlo, rivolgersi a 4 Ciacole Centro Culturale
di Conco (telefono 0424.700151).
Assemblea dei soci del Comprensorio Alpino di Caccia
E’ convocata per mercoledì 24 aprile alle 20.30 l’assemblea ordinaria dei soci del
Comprensorio Alpino di Caccia n.4 Asiago – Roana - Rotzo. All’ordine del giorno
la costituzione degli organi assembleari e le relazioni tecnica, morale e finanziaria
del Comprensorio. La riunione avrà luogo nella Sala della Reggenza della Comunità Montana ad Asiago. Tutti i soci sono invitati a partecipare.
Incontro su tematiche educative
Al termine del ciclo di incontri con i genitori
tenutosi nei vari Comuni dell’Altopiano nel
corso del 2012 e delle relative attività svolte
con gli alunni delle scuole medie, nell’ambito
del Piano Infanzia Adolescenza Famiglia, la
Cooperativa Il Faggio propone un incontro
per lunedì 15 aprile.
Appuntamento alle 18 nella “Sala della Reggenza” della Comunità Montana ad Asiago.
La riunione si propone di illustrare le varie
azioni svolte nell’ambito del PIAF, di presentare le principali tematiche emerse nel corso
degli incontri con i genitori e di favorire un
dialogo esteso tra operatori educativi nelle
diverse comunità. L’obiettivo è di riflettere
tutti assieme in un’ottica di comunità educante sulle buone prassi da condividere tra
tutti coloro che lavorano con i ragazzi in
ambiti diversi (scolastico, parrocchiale,
sportivo, culturale) al fine di porre le basi
per un agire comune coerente e cooperativo e di favorire nel tempo l’istituzione di
una rete sociale volta al sostegno delle famiglie e dei ragazzi in ambito educativo.
ApertaMente: impariamo dal cervello che impara
Capire come il cervello impara per apprendere ed insegnare in modo più efficace. Conoscere che cosa facilita e ostacola il processo
di apprendimento per
ottimizzare le proprie risorse e superare le difficoltà.
“ApertaMente - Impariamo
dal cervello che impara” è
un progetto innovativo dedicato a studenti ed insegnanti per aiutarli a vivere
con maggior soddisfazione
la scuola di oggi e di doma-
L’esperienza fatta con gli studenti delle scuole superiori
asiaghesi verrà presentata in un incontro lunedì 22 aprile
ni. Se ne parlerà lunedì 22
aprile alle 18 nella Sala della Reggenza della Comunità montana. Verrà illustrata l’attività svolta dagli studenti e docenti dell’Istituto
di Istruzione superiore di
Asiago che hanno aderito
all’iniziativa. L’incontro
vuole essere un’occasione
per condividere con l’intera comunità educante il per-
corso svolto. L’incontro è
aperto a genitori, insegnanti, studenti, educatori e responsabili scolastici.Info e
dettagli: ApertaMENTE –
A.ssociazione
di
P.romozione S.ociale.
Tel.
333.68.70.646
apertamente.aps
@gmail.com web: http://
apertamente-aps.wix.com/
apertamente-aps
Sabato 13 aprile 2013
Sabato 13 aprile
Allo stadio del ghiaccio di
Asiagogiornata di chiusura
dei Mondiali Under 18 di
Hockey su ghiaccio. Alle
13.15 si gioca l’incontro
Slovenia – Bielorussia, alle
16.45 Danimarca – Norvegia e alle 20.30 Italia – Francia.
Al Millepini, per la rassegna
“Inverno a teatro”, con inizio alle 21, si terrà lo spettacolo “Novecento, il pianista
sull’oceano” ad opera della
Compagnia
Teatro
Estragone con brani tratti
dall’opera Novecento di A.
Barricco.
Domenica 21 aprile
Al Teatro Millepini di
Asiago, alle 17, per la rassegna teatrale per ragazzi
“Finalmente domenica” è in
programma
lo
spettacolo”Robin Hood” della compagnia Armamaxa
Teatro ovvero “la storia di
Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno” di e
con Giuseppe Ciciriello e
Enrico Messina.
A Foza, dalle 9 alle 17,
BunjingJumping dal ponte
della Valgadena. Si potrà provare l’emozione del salto con
l’elastico. La prenotazione è
obbligatoria. Tutte le info.
su:http://
davidebungee.blogspot.it
Mercoledì 24 aprile
All’osservatorio di Asiago
in località Pennar, per la
XIV Settimana Nazionale
dell’Astronomia, si terrà
una visita guidata con osservazione da remoto col
telescopio Schmidt della
cometa ISON, chiamata
anche cometa di Natale o
cometa del secolo perché
l’Altopiano
17
La voce degli 8 Comuni
verso la fine dell’anno sarà
visibile ad occhio nudo. Al
momento è ancora lontana
(tra Marte e Giove), ma è
possibile ammirarla riprendendo delle immagini col
telescopio. La serata sarà
arricchita dalle osservazioni di Giove, Saturno e della
Luna. In caso di maltempo,
lezione sulle comete. Visita al telescopio Galileo.
Costo d’ingresso 7 euro.
Prenotazione obbligatoria
allo IAT Altopiano tel.
0424.462221.
A Canove si apre la tradizionale Sagra di San marco
e dei Cuchi. Esposizione e
vendita
tradizionali
fischietti di terracotta, luna
park, intrattenimenti presso
il palatenda riscaldato. Alle
18 l’aperitivo, dalle 22 Pasta Party offerto dalla Pro
Loco e serata con i
“Babata”.
Giovedì 25 aprile
All’Osservatorio
di
Asiago, per la XIV Settimana Nazionale dell’Astronomia visita guidata e conferenza sul Sole con osservazione diretta della stella a noi più vicina e l’unica
che ci permette di osservare in modo diretto le sue
caratteristiche. Con due
telescopi muniti di filtri speciali, sarà possibile osservare le macchie e le protuberanze solari. In caso di
maltempo, lezione dedicata
al Sole e ai suoi segreti.
Visita al telescopio Galileo.
Costo del biglietto d’ingresso 9 euro (in omaggio gli
occhialini per l’osservazione del Sole).
Venerdì 26 aprile
A Canove, nell’ambito della Sagra dei Cuchi, alle 19
stand gastronomico al
Palatenda con “Polenta e
musso”, serata musicale
con la rock band “Dogma
16”.
Sabato 27 aprile
A Canove continua la Sagra dei Cuchialle 19 stand
gastronomico al Palatenda
Charlie’s band”
A Canove prosegue la Sagra di San Marco e c’è la
Festa sezionale AVIS. Alle
10 la Messa; a partire dalle
12 e dalle 19 stand gastronomico al Palatenda con
“Polenta e cavreto”, serata musicale e ballo liscio
con “Gianni Dego”.
con maiale allo spiedo e
piatto tirolese; serata musicale con “I Nuovo Fronte” tributo a Vasco Rossi.
Alle 21 nella sala consiliare
del Municipio, concerto del
pianista Diego Bassignana
a cura di Artemusica Cultura Roana. Musiche di
Debussy, Bartok, Couperin,
Scarlatti, Bassignana.
Domenica 28 aprile
A Canove si chiude la Sagra
di San Marco e dei Cuchi. A
partire dalle 19 stand gastronomico al Palatenda con piatto tirolese e grigliata; serata
musicale con la “Charlie’s
band”. A seguire estrazione a
premi.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
18
La voce degli 8 Comuni
A Rotzo servirebbe un autista per il pulmino scolastico, ma non si può assumere
Vuoi che il Comune risparmi? Fagli spendere il doppio!
Siamo arrivati davvero alla
gestione illogica e paradossale del bene pubblico? A sentire gli amministratori locali, pare di sì.
Nel precedente numero lo
sfogo del Sindaco di
Asiago bloccato nella realizzazione delle opere
pubbliche pur avendo le
casse comunali piene,
oggi lo sfogo del più piccolo
Comune dell’Altopiano, Rotzo,
costretto a buttare pubblico denaro per garantire servizi che potrebbero costare…la metà! Sì perché, per una norma generale, nata
per non far aumentare in maniera
spropositata la spesa pubblica, i
Comuni italiani sono costretti a
non superare le spese di personale che avevano impegnato a
bilancio nell’anno 2008.
“Siamo alle solite - afferma infuriato il sindaco di Rotzo - chi nel
passato ha speso tanto oggi può
continuare a spendere; chi nel
passato è stato vigile e virtuoso,
oggi non può più dare servizi alla
propria gente! Ma avete visto
cos’è successo a Reggio
Calabria? Un dipendente
timbrava ogni giorno 17 cartellini
dei suoi colleghi che facevano gli
affari loro in giro per le strade
della città in orario di ufficio e qui
non possiamo assumere un dipendente fisso per garantire il risparmio dell’amministrazione
pubblica? Ma quale risparmio,
quello del Comune di Reggio
Calabria?” La particolarità del piccolo Comune sta nel fatto che nell’anno 2008, Terenzio, l’operaio
con mansioni anche di autista del
pulmino e messo comunale, aveva raggiunto la meritata pensione. La sua sostituzione aveva richiesto tempi abbastanza lunghi:
il bando, un primo concorso andato deserto, un secondo bando, le prove e l’assunzione sono
avvenute in 11 mesi. Così, temporaneamente, il Comune di
Rotzo aveva appaltato a privati il
servizio scuolabus in attesa di as-
sumere un nuovo autista.
Oggi la norma contestata
prevede che le spese per
il personale non debbano
superare quelle del 2008 e
Rotzo si trova bloccato
non potendo conteggiare a bilancio le spese dell’operaio che, proprio in
quell’anno, è andato in
pensione. “Ecco, per “risparmiare” denaro della
gente noi siamo costretti a
spenderne il doppio! E non
possiamo certo continuare
così!”. Spagnolo è prostrato
per tanta scempiaggine: “Ma
com’è possibile costringere un
comune a spendere 35-40 mila
euro l’anno per garantire il servizio scuolabus e altri servizi
quando l’assunzione di una
persona fissa costerebbe poco
più della metà! Non possiamo
assumere perché la legge ce lo
vieta e non possiamo più andare avanti così per problemi di
bilancio. Il “risparmio” che lo
Stato pretende è per Rotzo (ma
esistono molti altri casi simili)
sinonimo di raddoppio di spesa! E tutto sempre per pagare
situazioni di assunzioni spropositate che non si sono certo
verificate nei nostri paesi!”
Così diviene difficile procedere
nell’unione dei servizi e delle
funzioni prevista per legge.
Anche un’assistente sociale,
anche i vigili da mettere in comune, costituiscono spesa di
personale e i Comuni che nel
passato sono stati virtuosi, si
trovano oggi, a non poter assumere, a non poter dare servi-
zi e sono immeritatamente castigati. “Siamo stati dai Magistrati della Corte dei Conti a Venezia - conclude Spagnolo - abbiamo parlato, spiegato, fatto un
quesito scritto. La risposta? Dovete spender quanto spendevate nel 2008, neanche un euro di
più! Vallo tu a spiegare al Comune di Reggio Calabria,che in
un’altra zona della stessa nazio-
ne, nel profondo nord della montagna venete e vicentina, a Rotzo,
una sola assunzione vietata per
legge sarebbe sufficiente per sistemare il bilancio del Comune
quando loro, in 17 hanno dimostrato di essere assolutamente inutili al punto tale da non presentarsi
nemmeno al lavoro! Forse la verità
è che altri cittadini, a Rotzo, pagano
purtroppo anche a causa loro!”
Ogni lunedì alla scuola primaria di Rotzo
i corsi di informatica, inglese e pallavolo
Un finale d’anno scolastico scoppiettante e
coinvolgente per gli
alunni della scuola primaria di Rotzo, con tante
nuove ed interessanti
attività. E’ infatti partita
la serie di corsi facoltativi organizzati dall’Associazione Genitori di Rotzo
con il benestare della Direzione didattica. Lezioni
d’informatica, inglese e pallavolo animeranno la
scuola Agostino Dal Pozzo tutti i lunedì pomeriggio. Un’iniziativa che i genitori hanno anche finanziato: i due terzi della spesa vengono coperti dall’Associazione genitori, il restante terzo è in carico
alle famiglie. Anche il lunedì, grazie al Comune, fun-
zionerà dunque la
mensa scolastica interna alla scuola con
la fantastica cuoca
Orietta sempre pronta a preparare gustosi menu genuini e
biologici molto apprezzati dai piccoli
commensali. A disposizione, sempre grazie al Comune, anche il servizio di trasporto.Le attività facoltative avviate sono
possibili grazie al laboratorio di informatica di cui la
scuola è dotata, con la disponibilità di 15 computer,
e all’agibilità della palestra diventata molto accogliente e luminosa dopo la recentemente
ristrutturazione e messa in sicurezza.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
19
La voce degli 8 Comuni
I GIOVANI DI OGGI E LA GRANDE GUERRA
Il tema di una tredicenne dimostra la sensibilità su cui puntare per la celebrazione del centenario
Da qualche tempo la Grande Guerra sta diventando il centro dell’attenzione delle amministrazioni comunali, in previsione del centenario e dei contributi che la Regione ha stanziato per la valorizzazione dei siti bellici e per la salvaguardia della memoria di quel tragico evento che tanto sconvolse il nostro meraviglioso Altopiano. Se ne parla tanto e
fioccano i progetti per nuove mostre, nuovi lavori di recupero
e altre iniziative di promozione turistica. C’è da chiedersi
però quante di queste energie verranno applicate con uno
sguardo rivolto al futuro, piuttosto che al passato.
Il futuro sono i ragazzi, che fortunatamente sono così lontani dalla guerra che a stento riescono a capirne il significato.
Per questo c’è bisogno di rivolgersi soprattutto a loro, affinché capiscano il significato profondo della parola guerra e
riflettano su quello che è stato, uscendo dalle pagine dei libri
di storia e mettendo il cuore in ascolto di ciò che noi possiamo raccontare loro a riguardo.
Come responsabile e curatrice di un luogo della Grande
Guerra ho sempre l’occasione di confrontarmi con i ragazzi
delle scuole, con gli insegnanti e con i turisti in generale.
Spesso noto il distacco con cui la gente visita i luoghi della
guerra, concepiti più che altro come mete turistiche, non
come luoghi della memoria dove commuoversi per quello che
rappresentano. Perciò cerco ogni giorno di lavorare a favore della memoria, cerco di staccarmi dalla quotidianità che
riduce il Forte Corbin ad essere un posto familiare e meraviglioso che faanche di me una turista spensierata. Lo faccio
soprattutto grazie a una preziosa amicizia che si è instaurata
nel tempo con i familiari di un soldato che combatté
sull’Altopiano e visse al Forte Corbin: ascolto i racconti del
figlio del Tenente Antonio Longo e mi commuovo nel comprendere come la guerra abbia segnato la vita dei reduci, e
ogni volta mi chiedo se in fondo all’anima non siano un po’
morti anche loro, insieme a i loro commilitoni caduti. Quindi
pensoche tutto quello che è successo potrebbe trovare un
senso educando i ragazzi alla pace e alla fratellanza e trasmettendo loro la sensibilità necessaria per comprendere le
conseguenze della guerra sulla vita degli uomini.
Non si deve credere che i ragazzi di oggi non possano capire,
perché la loro sensibilità ci sorprende sempre e non dobbiamo sottovalutarla. Né è dimostrazione il tema che riporto di
seguito, scritto da una tredicenne di Milano, Maria Garbelotto,
che tra le varie tracce proposte ha scelto di scrivere una
lettera mettendosi nei panni di un soldato in guerra.
IL TENENTE ANTONIO LONGO
Maria Garbelotto,
13 anni, frequenta la terza media
a Milano ed è la
nipote del prof.
Tito Longo e quindi pronipote del
tenente Antonio
Longo
che
combatté
in
Altopiano durante
la Grande Guerra
e che ha lasciato
ai figli tanti ricordi
di quella tragica
esperienza.
L’enorme patrim o n i o
memorialistico
custodito negli
anni dalla famiglia
Longo è oggi orgogliosamente
esposto nel museo che si trova
all’interno del Forte Corbin,
dove unasala è dedicata
proprio al tenente Antonio,
la cui testimonianzaha permesso di conoscere aspetti
della vita in fortezza ancora non conosciuti.
La riscoperta di questo tesoro è avvenuta quasi per
caso un giorno dell’estate
del 2009, quando il signor
Tito Longo, trovandosi
sull’Altopiano di Asiago, si
è recato a Forte Corbin per
visitare il luogo tanto nominato dal padre nei suoi rac-
conti. Trovando con sorpresa la fortezza in buono stato
e pazientemente resa museo
storico dai proprietari, ha ritenuto opportuno rendere
pubblica la storia del padre,
rispolverando antichi ricordi
e raccogliendo quante più informazioni possibili a riguardo.
Antonio Longo, nato ad Este
(PD) nel 1891, fu chiamato
alle armi nel maggio 1915 e
accolto nella scuola allievi
ufficiali di artiglieria a Verona, dove ricevette il grado
militare di Tenente.
Successivamentegli
venne assegnato il
comando della batteria 559 del 9° reggimento di artiglieria da
fortezza che si trovava presso il Forte di
Punta Corbin, situato sul confine occid e n t a l e
dell’Altopiano di
Asiago a difesa della
Valle dell’Astico da
quota 1100 m. Il momento peggiore arrivò
con
la
Stafexpedition, nel
maggio 1916, quando
i nemici riuscirono a
raggiungere
l’Altopiano costringendo gli italiani alla
ritirata. A quel punto
parte delle truppe del
Corbin furono mandate al
Cengio, dove opposero resistenza a costo di gravissime
perdite umane, mentre la batteria comandata da Longo
venne trasferita in postazioni
mobili a Velo d’Astico, per impedire, anche fisicamente,
che l’esercito austriaco raggiungesse la pianura. Nel settembre 1917 il Tenente fu trasferito a Tolmino d’Isonzo,
dove venne ferito ad un braccio e terminò così la sua presenza al fronte.
Il figlio Tito racconta che
negli anni successivi Antonio Longo parlò poco della
sua esperienza bellica, ma
com’è comprensibile la sua
vita ne fu profondamente
segnata: nella sue preghiere quotidiane ricordava tutti i soldati nemici che probabilmente aveva ucciso
durante la guerra, ed esprimeva il desiderio di essere
sepolto, quando sarebbe
morto, nella zona destra del
cimitero di Asiago, nella
stessa terra dove riposavano i caduti austriaci prima di essere trasferiti
n e l l ’ O s s a r i o
Monumentale.
Antonio Longo morì nel
1964. La sua bara fu
tumulata ad Asiago accanto a quelle dei familiari
ma, trascorsi 40 anni dalla sua morte, nel corso di
un controllo richiesto della
normativa mortuaria vigente, venne accertato che la
completa consunzione del
suo corpo non era avvenuta. La salma venne allora trasferita dagli addetti
ai servizi comunali in una
fossa scavata nella terra, nella stessa zona del cimitero
che aveva accolto quei caduti nemici per i quali il Tenente Longo aveva pregato.
Così, il suo desiderio di dissolversi con loro ha infine trovato compimento.
Mia cara Anna,
sono passati ormai sette mesi dall’ ultima volta che ti ho visto,
che ti ho baciato e abbracciato.Sette mesi. A me sembrano
passati anni.La vita in trincea è estenuante.La notte, quando
non sono di vedetta dormo pochissimo. Il mio sonno è
tempestato da incubi.Da un po’ di tempo ho sempre lo stesso incubo.Sogno di essere un agnello ferito lasciato a morire
su una vasta distesa di terra.Sono a terra, supino, con le ferite che sanguinano e si infettano sempre di più.Non so come
sia finito lì, ne come mi sia ferito, so solo che la mia morte è
vicina e sarà una morte insignificante, come quando muore
un topo. Nessuno se ne accorge.Non so mai come vada a
finire questo incubo perché vengo sempre svegliato da qualche urlo di dolore di un ferito in infermeria.
Penso che questo sogno significhi che la mia morte è vicina e
sarà brutta e dolorosa.Cerco di non pensarci troppo perché
se no impazzisco.Per ora sono stato ferito solo un paio di
volte alla spalla e al fianco, ma sto abbastanza bene.L’ infermeria è il posto più terribile.Pullula di feriti che perdono sangue, che urlano dal dolore.Il pavimento è sporco di sangue e
vomito.C’è un odore nauseabondo di sangue.I defunti vengono buttati giù dai burroni come se fossero sassi, con
indifferenza.È atroce farlo sapendo nel profondo che presto
toccherà anche a me essere buttato giù.
Di giorno passo il mio tempo appostato con il fucile in mano,
pronto a sparare a qualunque movimento io veda in queste
montagne.I pasti quassù sono pochi e poveri; ci sono volte
che non ci nutriamo neanche perché la neve è alta o i muli
non ce la fanno. Può anche capitare che i soldati incaricati di
portare i rifornimenti vengano uccisi dai Tedeschi.Sono i giorni
peggiori.
Mia cara Anna, mi manchi molto.Raccontami un po’ della
vita al villaggio; come stanno tutti? Beatrice e Marco stanno
bene? Per quanto tempo tenterai di nascondere il nostro piccolo Marco per evitare che vada in guerra?Questa vita è
terribile, non credo che resisterebbe alla follia.Probabilmente
anche io non resisterò ancora ancora a lungo con questo genere di vita.Mi manca il mio lavoro di panettiere.Come vanno gli affari in negozio? Le donne giù comprano il pane?Spero
tanto di sì, spero che la vostra vita sia non solo migliore della
mia ma anche comoda, che stiate bene insomma.
Le Dolomiti da quassù sono ancora uno spettacolo, che però
non riesco a godermi.Mia amata, fammi questo piacere, al
tramonto di una bella giornata di sole vai sul prato dietro casa
e guarda verso est.Guarda la montagna su cui sono costretto
a vivere –se si può chiamare così quello che sto facendo
quassù- e pensa al nostro amore, ai nostri figli, prega che
ritorni sano e salvo , prega che possa abbracciarti ancora.
Ti amo.Tuo amato Edoardo
Il testo mi è stato sottoposto da Tito Longo, nonno di Maria,
nonché figlio del Tenente Antonio sopra citato, perché esprimessi la mia opinione a riguardo. Credo che per l’umanità
dimostrata Maria meriterebbe molto più dell’otto con cui l’insegnante ha valutato il compito. Ma nella vita ciò che conta
non ha voti e credo che questa ragazza abbia compreso cos’è stata la guerra e capisco dalle sue parole che ha ascoltato le spiegazioni di storia e i racconti del nonno non con gli
orecchi, ma con il cuore. Sono convinta che il suo bisnonno, il
tenente Antonio Longo reduce della Grande Guerra, sarebbe
un po’ meno triste se sapesse che la sua sofferenza è stata
colta.
Come Maria, tanti altri ragazzi possono capire profondamente l’atrocità della guerra e sono convinta che gli odierni progetti di valorizzazione della memoria della guerra avranno
una maggiore efficacia sul futuro se verranno indirizzati ai
giovani e improntati più sull’educazione alla pace che sul mero
turismo.
Ilaria Panozzo
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
La voce degli 8 Comuni
20
L’AVVOCATO RISPONDE
LA NUOVA PATENTE EUROPEA
E’ entrata in vigore 19 gennaio la riforma delle patenti,
secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 18 aprile 2011 n. 59, di attuazione delle Direttive 2006/126/CE e
2009/113/CE. Le nuove norme interesseranno essenzialmente autotrasportatori, autisti e aspiranti tali, mentre per
i possessori di patenti B le cose permarranno in buona
sostanza inalterate, se non per il fatto che verrà progressivamente introdotta la patente unica europea (sarà in
policarbonato e sarà uguale a quella degli altri Paesi della
UE). Le novità sono volte a migliorare il livello della sicurezza stradale, attraverso una più attenta formazione dei
conducenti.
Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia con la riforma della
patente.
La principale novità interessa le categorie dei documenti
di guida che passano da 9 e 15. Sono, infatti, state inserite delle sottocategorie che
permettono di guidare solo
una parte dei veicoli della
categoria principale:
- patente D1 per i veicoli di
lunghezza massima di otto
metri, realizzati per il trasporto di un massimo di 16
persone, oltre al conducente. Per ottenere questa liAvvocato Serena Baù
cenza sarà necessario aver
I lettori che vogliano
compiuto il ventunesimo
sottoporre domande su
anno di età;
qualsiasi questione di
- patente C1 per i veicoli
carattere legale al nostro
avvocato possono inviare
con una massa non superiouna mail all’indirizzo
re al 7500 kg e realizzati per
[email protected]
il trasporto massimo di otto
o scrivere a “L’avvocato
passeggeri oltre al condurisponde” – Giornale
cente. Per ottenere questo
Altopiano, Via Monte
Sisemol, 9 - 36012
tipo di licenza sarà necesAsiago (Vi)
sario aver compiuto 18 anni
di età;
- patente A2 per la guida di motocicli con una potenza non superiore a 35 Kw e un rapporto potenza/
peso non superiore a 0,2 Kw/Kg. Questa licenza è
stata introdotta al posto della patente di guida della
categoria A per accesso graduale;
- patente AM, licenza rilasciata al posto dell’attuale
certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori e
che abilita alla conduzione di ciclomotori a due o tre
ruote e quadricicli leggeri (le c.d. minicar). Potrà
essere presa a 14 anni (ma fino ai 16 anni abiliterà alla
giuda solo nel territorio italiano), con un esame teorico e
pratico similare a quello necessario per conseguire la patente A. L’esame potrà essere preparato da privatista o
presso le autoscuole, pertanto non verranno più organizzati i corsi presso le scuole secondarie di primo grado.
Chi è in possesso del vecchio patentino, potrà continuare
a usarlo fino alla naturale scadenza dello stesso. In caso
di smarrimento, deterioramento o furto, però, verrà rilasciata la nuova patente AM. I possessori della licenza AM
non potranno trasportare passeggeri sul ciclomotore fino
al compimento del diciottesimo anno di età. Si noti, inoltre, che con il possesso di qualsiasi patente si potrà guidare ciclomotori, però chi ha la patente sospesa (ad esempio per eccesso di velocità) non potrà guidare neanche i
ciclomotori, e ciò per tutto i periodo della sospensione.
Cambiano inoltre i limiti d’età per conseguire le patenti C
e D (guida di camion e autobus), che si alzano rispettivamente a 21 e a 24 anni. Con la circolare del 16 gennaio
2013 (Prot. N. 1403) il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti ha precisato, però, che i titolari della CQC (Carta
di qualificazione del conducente) possono conseguire la
patente C a 18 anni e la patente D a 21 anni. La patente
A1 per le moto 125 si potrà conseguire, invece, a 16 anni
(ma fino ai 18 non si potranno trasportare passeggeri),
mentre, infine, per ottenere l’attuale A (necessaria per
condurre tutte le moto senza limitazioni), bisognerà avere
20 anni se si ha la A2 da almeno 2 anni, altrimenti bisognerà attendere i 24.
In tema di limiti di velocità per i neopatentati, viene esteso anche ai titolari di patente A2 e A il divieto di oltrepassare 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade
extraurbane principali per i primi tre anni dal conseguimento della patente.
E’ prevista, altresì, una modifica delle sanzioni pecuniarie
per chi non è in possesso delle abilitazioni previste.
Si sottolinea che, a seguito della riforma in esame, chi ha
già la patente in tasca non avrà sorprese e manterrà inalterati tutti i diritti già acquisiti, ovvero il titolare potrà continuare a condurre tutti i veicoli che la licenza consentiva
al momento del conseguimento. Chi ha conseguito una
patente A per accesso graduale dopo il 19 gennaio 2011,
pertanto, manterrà il diritto a conseguire una A piena senza limitazioni trascorsi due anni e senza esame.
Tra le novità della riforma vi è anche quella relativa alla
scadenza: per quelle che abilitano alla guida di ciclomotori, moto e autovetture, coinciderà con il compleanno del
titolare. Sulla nuova patente, inoltre, non sarà più riportata la
residenza ma, nonostante ciò, sul territorio italiano continuerà a
mantenere la natura di valido documento di identificazione.
L’adeguamento dei vecchi documenti alle nuove norme avverrà in modo graduale in occasione della prima scadenza di validità o, prima, se il conducente chiederà un duplicato per smarrimento, deterioramento o furto.
Angolo Alzheimer a cura dell’Associazione Malattia di Alzheimer e altre demenze
VIVERE LA QUOTIDIANITA’
In questo numero dedichiamo spazio per gestire
al meglio un altro importante momento della vita
di tutti i giorni per i malati di Alzheimer: il momento di mangiare. I disturbi di memoria possono
c o m p ro m e t t e re l a s u a c a p a c i t à d i m a n t e n e re
un’alimentazione corretta: si può dimenticare di
m a n g i a re o d i a v e r g i à m a n g i a t o . I l
disorientamento temporale, il non sapere e riconoscere in che momento della giornata si è, può
causare l’assunzione di cibo in orari strani, per
esempio di notte. Con l’avanzare della malattia,
oltre ad una progressiva incapacità nel riconoscere gusti e odori, il malato “dimentica” gradualmente anche la sequenza motoria specifica della
deglutizione, per cui il cibo non viene deglutito e
rimane nel cavo orale. Che cosa possiamo fare
noi familiari e operatori per affrontare nel modo
più corretto queste difficoltà?
·
Manteniamo il più a lungo possibile un certo grado di indipendenza, incoraggiando il malato a fare da solo ciò che è ancora capace di fare.
Se diventa difficile l’uso del coltello e della forchetta, piuttosto che imboccarlo, meglio preparare il cibo già tagliato o adatto ad essere raccolto con il cucchiaio;
·
Creiamo un clima sereno e calmo al momento dei pasti. Le progressive difficoltà nell’alimentarsi possono generare nel malato insofferenza ed
è quindi importante rendere il momento del pasto
più rilassante possibile, limitando rumori e
stimolazioni (tv, radio, persone alla cui presenza
il malato non è abituato). Evitiamo l’utilizzo di
tovaglie dalle tinte e disegni troppo forti che possono creare confusione, avendo cura però che ci
sia contrasto tra il colore dei piatti e della tovaglia (piatti blu sulla tovaglia bianca per esempio);
·
Prepariamo i pasti in base alle necessità del
malato. Nel caso il malato faccia fatica ad usare
forchetta e coltello, prepariamo cibi che si possano prendere con le mani e usiamo una tazza per il
cibo, più facile da tenere in mano. Utilizziamo stoviglie antiscivolo e che non possano rovesciarsi facilmente. Prepariamo pasti più piccoli e frequenti
se il malato si dimentica di mangiare ed evitiamo
latte e succo di limone che tendono ad aumentare
le secrezioni e possono peggiorare i problemi respiratori e la tendenza a sbavare;
·
In caso di difficoltà di deglutizione assicuriamoci che il malato sia seduto in modo corretto,
con il mento abbassato. Evitiamo di farlo mangiare
quando è agitato o in stato di sonnolenza, facciamolo bere a piccoli sorsi, alterniamo liquidi e solidi, chiedendogli di deglutire il boccone due volte.
Evitiamo preparazioni di cibi liquidi e solidi (p.e.
minestra con verdure a pezzi), le verdure fibrose o
a foglia lunga (cavolo, fagiolini, etc.), i cibi troppo duri e piccoli (noccioline, pistacchi, etc);
·
Assicuriamo un’idratazione adeguata, cercando di fare bere il malato, se possibile, 8 tazze
di liquido al giorno. Assicuriamoci anche che le
bevande non siano troppo calde ed evitiamo liquidi stimolanti (caffè, tè, cioccolata) in caso di nervosismo.
R i c o rd i a m o c h e p e r l e f a m i g l i e d e i m a l a t i
dell’Altopiano sono attivi i seguenti servizi gratuiti:
punto di ascolto e sportello informativo presso
il Distretto Sanitario (2° piano, vicino all’ambulatorio del Dott. Zerilli) il 1° e il 3° martedì di
ogni mese dalle 9.30 alle 11.00;
visite domiciliari da parte di volontari esperti
per migliorare la gestione delle attività quotidiane, attraverso dimostrazioni pratiche e consigli
mirati. La prenotazione può essere effettuata chiamando il 342 6979235 (h.10.00-11.00 dal lunedì
al venerdì) o recandosi allo sportello;
una prima consulenza orientativa da parte
di un avvocato per la tutela legale e patrimoniale
del malato.
Associazione AMAD tel. 342 6979235
(ore 10.00 - 11.00 dal lunedì al venerdì)
E-mail: [email protected]
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
21
La voce degli 8 Comuni
SPORT
Calo dei tesserati: la FISI modifica lo statuto
A giugno tutte le società saranno chiamate ad un’assemblea straordinaria. Si prevede di creare tessere
dal costo differenziato, una per gli “agonisti puri”, l’altra per chi pratica lo sci a livello turistico-amatoriale
Novità statutarie in vista per la Federazione Italiana
Sport Invernali cui sono affiliati tutti gli sci club
altopianesi. Ad annunciarlo a tutti i tesserati, con
un’inedita “lettera aperta” da poco comparsa sul sito
della Federsci, è il presidente Flavio Roda.
Oltre ai ragguagli sull’attività svolta e un occhio a
quella futura, si parla del punto dolente dei
tesseramenti in calo da anni con le intuibili conseguenze sul piano operativo e sul “peso” della Fisi rispetto alle altre Federazioni ed al Coni nazionale.
“Pur avendone abbassato il prezzo – sottolinea Flavio
Roda - ciò non è bastato per migliorarne i risultati
e, proprio per questo motivo, il mio obiettivo ora è
di arrivare a tessere differenziate, in quest’ottica stiamo
lavorando per una modifica statutaria. Posso quindi anticipare che il prossimo giugno tutte le società saranno
chiamate ad un’assemblea straordinaria per la modifica
dello Statuto”.
Data e sede saranno comunicati in tempi brevi. Il problema costi e numero minimo di tessere (35) necessario per
affiliare uno sci club era “sotto traccia” da tempo. Se ne
discuteva a vari livelli ed il malesere derivante dalle crescenti difficoltà economiche aumentava i problemi finanziari soprattutto nelle società di minor dimensione. Le norme statutarie attualmente in vigore non consentono mar-
KARATE’
Medagliere ricco anche a Bardolino
Domenica 7 aprile il
Palazzetto dello Sport di
Bardolino (VR) ho ospitato la
2^ tappa del Trofeo
Interregionale 2013 della
Libertas, masnifestazione a
cui erano iscritti più di 300 atleti provenienti da varie regioni d’Italia. Ancora una volta i
ragazzi dell’A.S.D. Fuji-Yama
Karate-Do Sette Comuni hanno saputo mettersi in grande
evidenza aggiudicandosi ben 5
medaglie d’oro, 1 d’argento e
4 di bronzo.
Questi i risultati nel dettaglio.
Primi classificati: Nicole
Rigoni (Beginners 12-13
Kumite F -60kg), Susanna
Rigoni (Beginners 12-13
Kumite F -53kg), Matteo De
Pellegrin (Juniores 16-17
Kumite M -61kg), Nicola Rossi (Seniores 18-35 Kumite M
-84kg) e Claudio Pozza
(Seniores 18-35 Kumite M
+84kg ).
Seconda classificata: Sara
Finco (Beginners 12-13
Kumite F -60kg).
Terzi classificati: Matteo Frigo (Beginners 12-13 Kumite
M -40kg), Nadir Nicolò
Rachid (Beginners 12-13
Kumite M -50kg), Giorgia
Ambrosini (Beginners 12-13
Kumite F -47kg) e Davide
Bedin (Seniores 18-35 Kumite
M -67kg ).
Da segnalare anche i
piazzamenti di Lara Pozza
(Cadets 14-15 Kumite F
+54kg 4^ classificata),
Sabrina Stella (Beginners 1213 Kumite F - 60kg 5^ classificata) e Andrea Frigo
(Cadets 14 -15 kumite M 52kg 7° classificato). Il prossimo appuntamento è domenica 28 aprile a Gallio per la
3^ tappa del Gran Premio Giovanissimi, gara riservata alla
fascia di età dai 5 agli 11 anni;
inizio gare alle 9 con la classe
Bambini (5-6-7 anni) e, a seguire, alle 10,30 classe Fanciulli (8 -9 anni) e alle 15 la
classe Ragazzi (10 e 11 anni).
gini di manovra. Unica possibilità: modifica dello statuto
federale, un potere esercitabile soltanto da un’Assemblea
Federale Straordinaria. Ora tale decisione è maturata, segno che le “sofferenze” circolanti erano reali.
“Della problematica – ragguaglia Guido Carli, asiaghese,
consigliere nazionale Fisi – abbiamo già discusso a tre
livelli: in pre consiglio Fisi, nel consiglio stesso e nella consulta dei presidenti dei Comitati Regionali. Di fronte alla
stagnazione nonostante il calo del costo-tessera ci siamo
confrontati sul cosa fare”.
Che ne è scaturito?
“La modifica statutaria che andremo a presentare preve-
de la creazione di tessere dal
costo differenziato. Una per
quelli che potremo chiamare gli
“agonisti puri”, l’altra per chi
pratica lo sci a livello turisticoamatoriale. Questa manovra
dovrebbe farci recuperare soci.
Tenendo conto della crisi attuale, la proposta potrebbe rivelarsi elemento vincente anche
perché i piccoli sci club avrebbero un incentivo importante
per restare in Fisi anziché optare per altre destinazioni come già accaduto. Personalmente mi auguro che la nuova soluzione sia quella giusta”.
Anche Silvano Panozzo, presidente provinciale della Fisi,
interviene al riguardo sostenendo che in tempi di crisi come
questi la modifica statutaria proposta può contribuire a
sostenere l’ attività che, con tanta fatica, gli sci club stanno portando avanti.
A giugno si vedrà. Nel frattempo sarà possibile chiudere i
bilanci delle società impostando l’attività 2013-14 tenendo conto di quanto va profilandosi in sede nazionale.
Renato Angonese
Trofeo Don Bosco, una tradizione che si rinnova
Era il 1951 quando, ad
Asiago, nasceva il Trofeo
Don Bosco. L’idea di far
incontrare tutti i giovani
delle
parrocchie
altopianesi per sfidarsi in
gare di sci e, contemporaneamente, ritrovarsi in un
clima di festa piacque subito, crebbe, si sviluppò.
Senza mai “perdere colpi”
nonostante le innumerevoli, intuibili, difficoltà
organizzative e logistiche.
Sabato 6 aprile, al
“Millepini”, organizzatori,
protagonisti sui campi di
gara, autorità civili e sportive si son ritrovati per le
premiazioni,
le
sessantatreesime della serie.
Una storia quasi…infinita
che, però, guarda al futuro con fiducia, nonostante
tutto.
Lo si poteva constatare in
sala dove fra il rumoreggiare
festoso dei giovani protagonisti e dei loro familiari gli
organizzatori dell’Us Asiago
Sci, supportati da Scuola di
Sci Asiago, patronati e parrocchie dell’altopiano, Comune di Asiago, Provincia di
Vicenza, Centro Fondo Golf
e Società Impianti Kaberlaba
si scambiavano ricordi ed
opinioni mentre un’attenta
regia aveva già predisposto
quanto necessario per le
premiazioni.
Al momento del via, Sergio
Rigoni presidente dell’Us
Asiago Sci nonché speaker
ormai collaudato, ha riassunto al meglio il significato profondo del “Don Bosco”. Si è
associato Franco Sella, assessore asiaghese allo sport,
poi il via alla lunga serie di
riconoscimenti.
Applausi meritati per Gianni
Ambrosini ed Antonio Carli
“soci fondatori” del trofeo:
assieme ad altri credettero
fin da quelll’ormai lontano
1951 nell’idea di promuovere lo sport giovanile quale
opportrunità di crescita non
solo agonistica per tutti i piccoli altopianesi. Al momento
di salire sul palco, ciascun
piccolo premiato disponeva
di un “applausometro” personale oltre a quello attribuito dai presenti. Medaglie,
complimenti, ed un uovo di
Pasqua per tutti. “Da
consumare rigorosamente all’esterno” ha
opportunamente ricordato lo speaker.
Per ognuno anche il
fascicolo delle classifiche dove compare il patrocinio della Banca Popolare di
Vicenza. Da conservare nel
proprio album dei ricordi con
affetto e riconoscenza verso
chi lo ha pensato e di chi l’organizza perché il “Don Bosco” è ormai entrato nel patrimonio non solo sportivo
dell’intera
comunità
altopianese.
Renato Angonese
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
22
La voce degli 8 Comuni
Pattinaggio su ghiaccio
L’allenatore della nazionale se ne va
A fine marzo la Federghiaccio
ha deciso di voltar pagina in
termini di pista lunga. Lo fa
sapere in un comunicato stampa dove si legge: “La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio comunica di avere raggiunto con il tecnico della squadra
nazionale di Speed Skating, signor Gianne Romme, un’accordo per sospendere
anticipatamente il suo rapporto
di collaborazione tecnica”.
Luca Stefani e i suoi compagni della prima squadra nazionale restano dunque
senza allenatore, almeno per il momento.
Il tecnico olandese era arrivato in
azzurro tre stagioni addietro a
seguito della rinuncia di Giancarlo
Marchetto determinatasi anche per il clima
teso che aveva caratterizzato i rapporti con i suoi atleti
soprattutto nella parte conclusiva dell’incarico.
La nota della Fisg così prosegue: “Il Presidente Giancarlo
Bolognini ed il Consigliere di
Specialità Sergio Anesi desiderano ringraziarlo per il lavoro
svolto e l’esperienza che ha trasmesso ai nostri atleti nelle ultime stagioni sportive”.
Fin qui le notizie ufficiali
rilevabili. Ora si apre una nuova fase, molto delicata, non fosse altro perché alle
Olimpiadi di
Sochi 2014
mancano
ormai pochissimi
mesi.
Gianne
Romme
Da come si è conclusa la
stagione dei senior, di lavoro da fare ce n’è molto in
quanto la nota positiva, forse l’unica, è stata rappresentata dal finanziere Mirko Giacomo Nenzi mentre gli altri
azzurri, Luca Stefani incluso, non son riusciti ad
archiviare risultati di rilievo.
Lo stesso pattinatore
asiaghese, più di tanto, non
riesce a spiegarselo.
Diverso il discorso per il tris
junior campione del mondo
in staffetta dove a far bene,
anzi benissimo, accanto al
trentino Andrea Giovannini,
sono stati gli altopianesi
Nicola Tumolero ed Andrea Stefani. Al nuovo
tecnico, la cui designazione non dovrebbe tardare,
sarà affidato un compito
senz’altro impegnativo, da
programmare attentamente.
Sull’Altopiano come nel restante mondo delle “lame”
c’è attesa perché i tempi di
Enrico Fabris e delle sue imprese olimpiche si stanno rapidamente allontanando ed è
perciò indispensabile guardare al futuro partendo ovviamente dagli atleti oggi in
attività. Il rilancio si presenta impegnativo però anche
dall’Altopiano provengono
segnali positivi sui quali
concentrasi. Ci sarà da lavorare, tanto, tutti assieme. Solo
facendo così i risultati potranno, piano piano, maturare.
Renato Angonese
Una stagione proficua per la
Sportivi Ghiaccio Roana
A Bormio nei giorni 23 - 24 marzo, con la
disputa dei Campionati Italiani di categoria
Junior, si è chiusa la stagione agonistica per
le lame veloci della Sportivi Ghiaccio Roana.
Due i podi per i nostri colori nel più importante evento della stagione: al termine di due
intense giornate di gara Alessia Tumolero si è
aggiudicata il bronzo nella categoria C vinta dalla
perginese Deborah Grisenti del SC Pergine seguita da Alessia Bellotti del US Bormio. In campo maschile altro podio di
bronzo per il giovane
Matteo Ambrosini nella
molto agguerrita categoria
Junior E dove ha prevalso
Thomas Nadalini del VG
Pergine con Nicolò Peretti
dell’ICE Team Torino secondo.
Gli altri nostri atleti qualificati per questi Campionati
dopo le selezioni della Coppa Italia hanno ottenuto il
buon 7° posto di Marco
Zovi negli Jun C e il 14° di
Ludovica Boaretto nelle
Jun.E. La lunga e intensa
stagione di gare iniziata in ottobre con
la 1^ Coppa Italia
a Bolzano è dunque conclusa ed è
stata ottima per
tutti gli atleti delle
varie categorie. Il
buon lavoro svolto dagli allenatori Maurizio, Matteo
e Gianni hanno fatto sì che le prestazioni siano state
in continuo crescendo, sia nello short
track che in pista lunga. Una menzione particolare si meritano Andrea
Stefani e Nicola Tumolero che hanno
vinto la medaglia d’Oro ai Mondiali
Junior nella gara a squadre e nella finale della Coppa del Mondo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno permesso di svolgere in modo così proficuo questa stagione: il Comune di
Asiago e il Comune di Roana nonché
gli sponsor della Polisportiva Comune di Roana, la Rigoni di Asiago
e la Cassa Rurale Credito Cooperativo senza i quali tali risultati sarebbero stati molto più difficili da
raggiungere.
Valerio Fabris
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
23
La voce degli 8 Comuni
Hockey su ghiaccio: in terra piemontese la Migross cala il poker
Lo scudetto dell’impegno e della passione
Nel futuro il sogno di giocarsi all’Odegar la Final Four di Continental Cup
Mamma mia quanta emozione, anzi, quante emozioni! Eh sì, andare a vincere
uno scudetto in “terra straniera” dà emozioni forti, sicuramente diverse da quelle
vissute quando la vittoria è
scoppiata all’Odegar nel
2010 e nel 2011; ma forti,
dicevo, paragonabili, anche
per molte assonanze, a quelle del primo, di quello “storico” del 2001 a Milano.
Eccole le assonanze: fuori
casa (ieri in Lombardia, stavolta non in Alto Adige, ma
in Piemonte) ed il sabato di
Pasqua, così come allora.
La differenza? Stavolta non
è aprile ma per la prima volta l’Asiago festeggia il tricolore nel mese di marzo!
Quella sera del 30 marzo,
gara 5, alla Valmora Arena
“Cotta Morandini” di Torre
Pellice (trasferta da 5 ore in
auto o 7 in pullman) eravamo in pochi e tanti allo stesso
tempo: pochi numericamente
parlando in senso assoluto perché quelli erano i biglietti messi a disposizione della tifoseria
giallorossa, ma tanti perché la
Curva Sud si è fatta sentire,
eccome, moltiplicando il suo
ardore perché ciascuno portava
con sé il calore e la spinta dei tanti rimasti forzatamente a casa per
tanti motivi, ma incollati con le
orecchie e con gli occhi (e soprattutto col cuore) alla diretta televisiva ed a quella, storica, delle
radio del pool di “Tutto l’hockey
minuto per minuto”.
Partita bella, intensa, fin troppo
avvincente, oserei dire, per essere una gara di finale scudetto,
capace di emozioni a non finire,
di continui rovesciamenti di fronte
e di situazioni a favore dell’una e
dell’altra, con un risultato in continuo aggiornamento ma sempre
tirato, in bilico, da fiato sospeso,
da “infarto”.
In campo due belle squadre, coetanee per storia (fondate una nel
1934 e l’altra nel 1935), con tanta qualità condita con orgoglio,
determinazione e dignità da ven-
dere, entrambe alla caccia di una
vittoria che per ciascuna assume
significati diversi ma sempre importanti: per i padroni di casa la
speranza di poter riaprire la serie
e puntare ancora al primo scudetto della loro storia, per gli
altopianesi l’apoteosi del 4° titolo,
il terzo nelle ultime quattro stagioni.
Al termine, dopo quella magica
rete di Ulmer al 22° secondo
dell’overtime, l’esplosione della
gioia giallorossa, prima con i giocatori sotto la curva dei propri sostenitori, poi in giro per l’intero
campo di gioco, sportivamente applauditi dal pub-
blico di casa
che, ringraziati
i loro beniamini
per il sogno
che hanno fatto loro vivere,
hanno reso
onore al merito
dei
giallorossi.
Sportivi veri,
da encomio.
Poi l’invasione
di campo, centinaia, ma che
dico migliaia di scatti fotografici, di abbracci, di pacche sulle spalle, di felicitazioni, di sorrisi, di sciarpe e bandiere alzate
al cielo, con rinvigorito, esultante, festoso,
irrefrenabile orgoglio.
Questo scudetto si
potrebbe, o forse si
deve, intitolare al gruppo, quello spogliatoio
unito che ha lavorato
duro e senza soste e
che non ha mollato né
si è tirato indietro anche quando le cose non
andavano bene e molto sembrava remare
contro la causa
giallorossa; quel gruppo che ha sposato
unanimemente la causa dell’Asiago con
grande attaccamento
alla maglia, dedizione ed
impegno; quel
gruppo che si è
schierato senza se
e senza ma con il
suo allenatore Parco e con la sua filosofia di giocare
un hockey veloce, scorrevole,
aggressivo, attento, piacevole e
spettacolare (non
solo perché e
quando vinci ma
anche quando
perdi); quel gruppo che ha saputo
stare sempre unito, nelle avversità, nella fatica e nella sconfitta così
come nella gioia e nella soddisfazione della vittoria, che ha saputo
essere umile ma fiero ed orgoglioso quanto basta, consapevole nei propri mezzi non
come autocelebrazione ma
come carica e spinta verso i
risultati.
Uno scudetto frutto del lavoro vincente di una “squadra” a 360 gradi, dalla società ai giocatori, dai tecnici
ai tifosi, dagli sponsor a …
tutti noi! Merito in primis di
giocatori e tecnici, ma anche di …una società che ha
saputo programmare e “spendere bene” le proprie energie rinnovate e “rinnovabili”, premiata con merito al di là delle sue
stesse aspettative ed attese della
vigilia, monito e conferma che
il lavoro, quello vero, fatto bene
con professionalità e passione,
entusiasmo e fede, alla fine
paga, dà i suoi frutti.
E non scordiamo i tifosi; quelli
che “non mollano mai” da tanto tempo, da tanti anni, anche
nelle annate di “vacche magre”
quando cantare e sventolare
vessilli di cui comunque andar
fieri mentre si perde non è cosa
facile. Ma anche di quelli nuovi,
che le imprese (non solo i risultati) di questa squadra, capace di
farsi amare e di catalizzare attorno a sé amicizia ed orgoglio
giallorosso, hanno fatto innamorare, creando in loro quel “tarlo”
che poi è così difficile non ascoltare. Anche la festa, decisa e voluta in tutta fretta per martedì
scorso per poter abbracciare tutti gli “eroi” di questa cavalcata
vincente prima delle meritate partenze (su tutti Chris “manidifata”
DiDomenico, che aveva già prenotato il volo di ritorno in Canada), è seconda numericamente e
per calore solo a quella del 2001;
il popolo giallorosso accorre in
massa, pronto e festoso, a rivolgere l’ultima ovazione della stagione ai propri eroi in passerella e
poi a stare insieme, fra una (!!!)
birra ed un panino, fra foto ricordo ed autografi, con rinnovati
(mai abbastanza) plausi e ringraziamenti. Anche per il prossimo
anno l’inconfondibile, unica maglia stellata calcherà i ghiacci italiani fregiata del titolo tricolore e
chissà che, visto che l’appetito
vien mangiando, non si possa realizzare anche il sogno di poter
giocare all’Odegar la Final Four
di Continental Cup con l’intrigante obiettivo di portare a casa anche il prestigioso “piatto d’argento”, cosa mai riuscita ad una
squadra italiana. Cesare Pivotto
Foto di Alessia Salmaso
Sabato 30 marzo 2013
l’Altopiano
24
La voce degli 8 Comuni
Lo Stoccareddo lanciato verso un entusiasmante finale di stagione
Entusiasmo alle stelle a
Stoccareddo: il Centro Stand
Stoccareddo, la squadra di
calcio del piccolo paese
dell’Altopiano si trova al
comando, del girone
bassanese del campionato
provinciale di terza categoria. I ragazzi, allenati dal
duo composto da Roberto
Baù e Sandro Baù, hanno
festeggiato la Pasqua con il
primo posto in classifica e si
sono confermati davanti al
proprio pubblico domenica 7
aprile con un’importante vit-
Primi in classifica, i ragazzi dei due Baù hanno conquistato anche la finale in Coppa Bassano
toria
per
2-1
sul
Campolongo. Un successo
che ha consolidato il primo
posto in classifica, condiviso
con il San Pietro Rosá che si
ritrova però con una partita
in più, a quota 43 punti totalizzati in 19 partite di cui 11
giocate fuori casa. Il primo
posto dello Stoccareddo è
frutto di 14 vittorie, 1 pareggio e soltanto 4 sconfitte ,
ruolino di marcia veramente
importante per la squadra
altopianese. Entusiasta l’allenatore Roberto Baù : “Sono
veramente soddisfatto, mancano 5 partite alla fine del
campionato e cominciamo a
credere nella grande impresa. È una lotta a tre, tra noi,
San Pietro e Fellette. Nelle
ultime 5 giornate giochiamo
4 partite in casa e con l’aiuto e la forza d’urto dei nostri
tifosi, sia del paese che simpatizzanti esterni speriamo
nella vittoria finale. Non
sarà facile visto che
abbiamo parecchi
giocatori infortunati e
ultimamente la rosa
è molto ristretta.
Non ci sono parole
nei confronti dei nostri supporter che
ogni domenica ci sostengono sia in casa
che nelle trasferte in
pianura. Quando giochiamo è sempre una
grande festa, con i
tifosi avversari coinvolti ed impressionati dal nostro spettacolare tifo. Siamo in finale anche in Cop-
pa Bassano e il 17 aprile
allo stadio Mercante di
Bassano del Grappa sarà
una festa, con la discesa in
massa dei nostri tifosi. Vogliamo assolutamente
vincere questa coppa
per dedicarla al nostro
indimenticato giovane
dirigente Nicola Baù,
che è sempre presente nei nostri cuori” .
Fondamentale dunque
il mese di aprile per i
ragazzi, per cercare
uno storico bis campionato/coppa che sarebbe il coronamento
di una stagione perfetta. È quello che si
augurano giocatori, allenatori , dirigenti e tifosi tutti.
Filippo Fracaro
Calcio a 5
Play off promozione per l’Asiago
L’ultima giornata del Campionato FIGC - Regionale
di serie D vedrà l’ Asiago
impegnato a Thiene contro
il fanalino di coda
Thienese. Una partita assolutamente indifferente
per la classifica finale, che
vedrà la formazione
asiaghese chiudere al
quarto
posto,
dopo
Cogollo, vincitore del campionato e mattatore assoluto
della
stagione,
Marano e Thiene rispettivamente al secondo e terzo posto.
Non ci sarà neppure il tempo di rifiatare perché già
a partire dalla prossima
settimana avranno inizio i
play-off promozione, che
vedranno impegnato l’
Asiago in casa, presso la
Palestra IPSIA , venerdì 19
aprile, con fischio d’inizio
alle 21, contro la forte compagine del Thiene, terza
forza del campionato,
squadra molto equilibrata
tra difesa ed attacco, che
ha perso per un soffio il
secondo posto nella classifica finale dopo averlo a
lungo detenuto nel corso
del campionato, a favore
del Marano.
Sarà sicuramente una partita difficile, in cui sarà indispensabile vincere, dovendo poi, il venerdì successivo, giocare il ritorno in
casa del Thiene, in virtù del
miglior piazzamento ottenuto nella classifica finale
del campionato.
Ultimi due turni di campionato anche per la formazione giovanile dell’Immobiliare Stella – Asiago ,
partecipante al Campionato Provinciale CSAIN, che
giocherà invece in casa,
presso la Palestra IPSIA,
lunedì 15 aprile, con fischio d’inizio alle 21,30,
contro il New Fitness
Vicenza, incontro importante perché sono in palio
punti preziosi per poter
accedere ai play-off promozione.
L’ultimo turno di campionato vedrà invece la formazione asiaghese impegnata a Vicenza sul campo
del Vicenza Futsal. Vi
aspettiamo numerosi a sostenere i nostri ragazzi.
Alessandro Cunico
VOLLEY CESUNA
La Seconda Divisione femminile
conquista la promozione in anticipo
Ancora una settimana difficile per le squadre della
Pallavolo Cesuna. La Prima
Divisione maschile, girone A,
sponsorizzata dal Caseificio
Pennar di Asiago, che sta
svolgendo la fase finale dei
play-out, deve purtroppo registrare una sconfitta in casa
per tre set a zero contro il
Summano di Piovene
Rocchette. I ragazzi di
Mister Munari, in una stagione molto difficile, con
poche soddisfazioni e scarsità di risultati, devono impegnarsi al massimo per
togliersi dal terzultimo posto in classificaed evitare la
retrocessione. Le partite da
disputare sono ancora sei,
perciò con abnegazione e
grinta si possono ancora
conquistare i punti necessari per mantenere la
categoria.La Terza Divisione Femminile Under 20 ha
persofuori casa contro il
Cornedo per tre set a zero
e si trova anch’essa nelle
parti basse della classifica.
L’Under 13 maschile ha
perso a Bolzano Vicentino
per tre set a zero contro la
Ful-Bur B.L’Under 12
La festa zonale del Gioco Volley
Domenica 17 marzo si è svolta al palazzetto Comunale di
Mezzaselva la festa zonale di gioco volley alla quale hanno
partecipato sei squadre e quindi quasi 60 bambini tra i sette e
i nove anni appartenenti alle seguenti società sportive:
Auxilium, diviso in A e B, Olimpia Zanè, Torrebelvicino, S.
Vitale Castelnovo e la società di casa Pallavolo Cesuna.
Giornata impegnativa ma gratificante per la società di casa
che ha visto riempire il suo palazzetto di tanti bambini
dalle magliette colorate e di tanti familiari pronti ad applaudire i loro piccoli. La festa si è articolata principalmente in quattro momenti: il primo consisteva nell’esecuzione da parte dei bambini di quattro giochi molto semplici ma utili per l’ avviamento alla pallavolo nei quali i piccoli si sono cimentati con grande passione e impegno. Il
secondo momento consisteva nel far colorare ad ogni bimbo il diploma di un appartenente ad un’altra squadra. Il
terzo è stato il momento finale in cui Valerio Fabris, rappresentante del Comune di Roana, e Domenico De Guio,
rappresentante della Polisportiva hanno premiato ogni atleta con il diploma e un pensiero gentilmente offerto dalla
Rigoni di Asiago. Infine è importante anche ricordare il
momento del rinfresco, in cui la società del Cesuna ha
voluto stupire: non patatine né bibite gassate, ma latte e
pane con Nocciolata o marmellata e torte realizzate dalle
mamme dei nostri piccoli. Merenda molto apprezzata dai
bambini e anche dai genitori perché più salutare e originale. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che
hanno contribuito alla realizzazione e alla buona riuscita
di questo evento, perché crediamo sia importante dar valore ai nostri piccoli ma grandi atleti.
femminile,impegnata nel
torneo Braccio di Ferro, ha
dovuto arrendersi, in casa,
al Rossano per tre set, disputando comunque una discreta gara, sempre alla ricerca del terzo passaggio e
con un’ottima percentuale
di battute esatte. La notizia tuttavia che ha fatto
gioire i sostenitori del
Cesuna è la conquistata
promozione, con due gare
di anticipo, della Seconda
Divisione Femminile, Girone A, guidata da mister
Corrado Pesavento con
l’aiuto di Chiara Costa. La
compagine altopianese,
sponsorizzata dall’Agenzia
Immobiliare La Bussola di
Asiago e dall’Assicurazione Fondiaria SAI di Asiago,
ha vinto per tre set a due
contro la formazione del
Volley Sottoriva di Marano
Vicentino in una clamorosa
rimonta. Il Cesuna si trova
dunque in testa al proprio girone con due sole sconfitte
e diciotto vittorie su venti
gare disputate. Un campionato straordinario, nonostante alcuni infortuni di importanti atlete che hanno reso
ancor più avvincente e combattuto il cammino delle nostre ragazze. Ancora due
partite quindi, sabato prossimo in casa contro il Volley
Cassola ed il 19 aprile a
Vicenza contro l’Altair, ter-
Fase finale
U14 femminile
Domenica 7 Aprile, al
Palazzetto dello Sport di
Roana si è svolta la finale
provinciale dell’Under 14
Femminile che ha visto il
Torri vincere il titolo battendo per tre set a zero il
Cassola mentre la finale
per il terzo e quarto posto
è stata vinta dal S. Paolo
di Vicenza ai danni del
Costabissara. Un particolare ringraziamento alle
due Società che hanno
sponsorizzato la due manifestazioni con la
fornitura dei loro prodotti: la Rigoni di Asiago ed
il Caseificio Pennar di
Asiago che hanno offerto
ai
giovani
atleti
Nocciolata, latte e formaggi.
zo in classifica. Una grande soddisfazione per i dirigenti del Cesuna che vedono premiato l’impegno di
tutta la Società con grande
soddisfazione anche del
sempre numeroso pubblico
al seguito della squadra.
Matteo Dal Pozzo
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
26
La voce degli 8 Comuni
VOLLEY ASIAGO ALTOPIANO
Memorial Gatti: grande successo della manifestazione
in ricordo di una grande figura dello sport asiaghese
Grande giornata di sport al
Palazzetto Comunale di Asiago
sabato 30 marzo con la prima edizione del Memorial Petronio Gatti di pallavolo per squadre affiliate alla Federazione Italiana
Pallavolo nelle categorie Under
14 ed Under 16 Femminili. Il doppio triangolare ha visto la partecipazione delle società
Polisportiva Cogollo, U.S.
Summano e Pallavolo Cesuna,
ospiti del Volley Asiago
Altopiano. In apertura, un toccante ricordo di Petronio e del
suo operato tra i giovani, sia nella scuola che nell’attività sportiva agonistica, in particolare per il
suo importante contributo nella
conquistata del titolo Under 13
nell’Aprile 2011 da parte delle sue
“ragazzine terribili” del Volley
Asiago. A ricordarlo sono stati il
fratello Alessandro e Adriano
Rigoni, presidente del sodalizio
pallavolistico asiaghese. Un pubblico delle grandi occasioni ha
assiepato gli spalti del Palazzetto
ad incitare ed applaudire le 67
atlete partecipanti, in un clima di
giusto mix tra commemorazione,
allegria e tensione agonistica,
stemperato dalle martellanti pause musicali che hanno trascinato
in movenze di ballo molti tra spettatori ed atlete. Il denso programma sportivo è iniziato alle 9:30 con
le fasi eliminatorie giocate su set
unici a tempo di 25 minuti e con
gironi all’italiana, conclusi nel
primo pomeriggio. A seguire le
finali giocate al meglio dei due
set, che hanno visto prevalere per
la categoria Under 14 il Volley
Asiago di coach Loris Lovato
sull’U.S. Summano con il punteggio di 2 a 0, e per la categoria
Under 16 ancora il Volley Asiago
di coach Lucio Plebs sulla
Polisportiva Cogollo per 2 a 1 alla
fine di una vera battaglia finita ai
vantaggi. Al martellare in battuta
del Cogollo, rispondeva
granitico il muro del Volley
Asiago che alla fine poteva mettere a segno un totale di 8 muri
punto in una partita caratterizzata da un elevato livello tecnico e
condita da alcune giocate realmente spettacolari. Sandra Frigo,
moglie di Petronio, ha premiato
tutti i partecipanti e presentato le
coppe alle squadre vincenti. In
serata, a chiusura della giornata
e dopo essersi dati appuntamento per la riedizione del Memorial
il prossimo anno, il sontuoso
buffet preparato dai ragazzi dell’istituto Alberghiero di Asiago
che ha, come si suol dire, “messo d’accordo tutti”, pubblico
compreso!! Il Volley Asiago
Altopiano desidera ringraziare la
Rigoni di Asiago per il sostanziale contributo nella realizzazione
di questo avvenimento. Passando ai campionati, gioie e dolori in
casa Asiago, con il nuovo crollo
in casa della squadra di 3a DIV
contro il Cassola. Partita sicuramente al limite delle possibilità per
le ragazze dell’Altopiano che si
sono trovate con una coperta
non corta, cortissima: sei in campo e una in panchina. Difficile far
meglio di quanto hanno potuto
fare, ovvero limitare i danni vincendo comunque un set e portando il Cassola sempre alla vittoria del set nelle battute finali.
Le gioie invece vengono tutte
dal settore giovanile. In Under 16
è ormai iniziato il conto alla rovescia per la squadra Under 16.
Mancano solo 4 punti alla matematica certezza di passare in Seconda Divisione e le partite da
disputare sono ancora 4. Buone
dunque le possibilità per la giovane compagine asiaghese che
arriverebbe così al massimo livello mai raggiunto nei 5 anni di vita
del Volley Asiago Altopiano. L’entusiasmo ormai inizia ad essere
intrattenibile, ma bisogna fare ancora un piccolo sforzo e tenere i
piedi per terra finché non si saranno intascati questi 4 punti mancanti per dare spazio poi agli strameritati
festeggiamenti. I primi tre punti
potrebbero già arrivare nel prossimo week end, precisamente sabato 13 quando la squadra di Plebs
andrà a far visita al Fulgor Thiene,
squadra di metà classifica che non
dovrebbe creare grossi fastidi alle
asiaghesi. Gioie anche sul fronte
Under 13 con le due squadre Azzurro e Bianco che hanno portato a casa entrambe gara 1 di semifinale play off AICS. L’Azzurro ha battuto all’IPSIA l’Antares
con un secco 3 a 0, mentre il Bianco ha battuto il Brogliano a tavolino in quanto queste ultime hanno violato l’art. 03 del regolamento
che prevede che ai play off giochino solo ragazze che abbiano
disputato almeno il 30% delle
partite di stagione regolare. Domenica gara 2 per entrambe, con
il Bianco in casa alle 11. Ottime
notizie anche sul fronte Under 12
con la squadra asiaghese che ha
ufficialmente vinto la stagione
regolare. Nelle giornata unica del
21 Aprile, a Tezze di Arzignano,
si svolgerà la Final four con
l’Asiago che incontrerà la 4a classificata in semifinale (il Perlena)
e, in caso di vittoria, la vincente
dell’altra semifinale tra Sporting
e San Zeno. Under 14 ancora a rilento con il calendario di Coppa
Veneto; alcune partite da recuperare per la squadra di Lovato ma con
altre di nuove in AICS. La notizia
infatti è che la giovane compagine
asiaghese finirà la stagione in due
campionati, quello appunto di Coppa Veneto di Federazione ma anche nei play out U14 in AICS, con
quest’ultimi ufficialmente al via il
20 di Aprile. Infine, come sempre,
chiudiamo con il Mini Volley che
domenica prossima vedrà il 5o raduno AICS disputarsi proprio ad
Asiago, nella palestra IPSIA, a
partire dalle ore 14:30. Per la prima volta in 4 anni di partecipazione al minivolley, l’Asiago porterà in gara ben 3 squadre di Mini
Volley e 3 squadre di Gioca Volley
per un totale di 48 atleti delle classi elementari, a testimonianza della enorme crescita avvenuta in questi anni della società asiaghese. La
manifestazione inizierà alle 14:30
all’IPSIA e si protrarrà fino alle 18,
tra partite di pallavolo, musica, balli
e con un ricco banchetto offerto
dal Volley Asiago per addolcire il
rientro delle squadre ospiti in
Altopiano nei vari paesi di pianura.
L’ingresso alla palestra è gratuito.
Alessandro Siviero
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
La crisi ferma il 27° Rally
Città di Schio “Trofeo
Rally Altopiano7 Comuni”
La difficile situazione economica ha portato
l’Organizzazione alla decisione di congelare
l’evento 2013 per riproporlo l’anno prossimo
Tra addetti e appassionati il sentore che l’attuale difficile situazione economica potesse far saltare la seconda edizione del Trofeo Rally Altopiano – 27° Rally
Città di Schio si era fatto recentemente più forte. Ed
ora arriva la conferma ufficiale da parte degli organizzatori della C.O.R.C.S. srl: il rally previsto per il
24 e 25 maggio prossimi, valido per il Challenge Rally
Nazionali IV^ e V^ zona a coefficiente 1.5, con il 2013
si ferma. La pesante crisi economica nazionale ha
fatto alla fine propendere per la sospensione e dunque in questo 2013 non si accenderanno i motori dell’evento. La sofferta decisione dell’organizzazione
è quella di congelare l’appuntamento in questa stagione, per riproporlo nel 2014. Nelle attuali intenzioni, si tratta dunque di una decisione temporanea, tanto che la C.O.R.C.S srl fissa già da ora
l’appuntamento con appassionati, piloti e addetti
ai lavori, per la primavera del prossimo anno, nella ferma volontà di dare continuità ad una delle
gare di rally più amate del Triveneto.
S.B.
27
La voce degli 8 Comuni
Notizie dal Motor Club Altopiano 7 Comuni
Agostino Rubin vince il 15° torneo di bowling
Nel bellissimo impianto del
Centro Rendola di Asiago,
venerdì 22 marzo si è disputato uno dei più bei tornei
di
bowling
dell’Altopiano. La presenza di ben 29 agguerriti giocatori, molti dei quali residenti nel vicentino, ha dimostrato l’importanza della
manifestazione e nel
contempo la capacità
organizzativa del Motor
Club. Per la prima volta il
vincitore è stato un Padovano,
residente
a
Borgoricco, Agostino Rubin
(attualmente gestore di un
albergo in zona Kaberlaba
di Asiago). Quando lanciava le bocce, si vedeva subito che aveva le mani in
pasta; effettivamente nel
1994 aveva vinto il campionato italiano a squadre
con la formazione di
Castelfranco Veneto. In
questo torneo, Agostino si
è imposto con il miglior
punteggio sia nelle qualificazioni che nella finale.
Rinaldo
Baù
di
Stoccareddo (giunto secondo), uno dei più forti
giocatori altopianesi (vincitore di ben 3 edizioni),
ha cercato in tutte le maniere di rendergli la vita
difficile, ma purtroppo nella partita di finale ha dovuto cedere le armi. Terzo assoluto si è classificato il giovane Andrea Dal-
Da sinistra: Giulia Tessari, Cristiano Mosele,
Rinaldo Baù, Gabriele Ceschi, Agostino Rubin
(vincitore) e Andrea Dalla Guarda.
la
Guarda
di
Torrebelvicino che ha superato nella semifinale
Gabriele Ceschi di
Camporovere. Enrico
Rigoni di Asiago (vincitore della scorsa edizione)
si è classificato al 5° posto precedendo Renato
Cuffolo di Canove, Daniel
Stella e Claudio Cuoco entrambi di Gallio. Cristiano
Mosele ha dominato nella
speciale classifica del
Motor Club mentre Giulia
Tessari di Camporovere si
è aggiudicata la categoria
femminile superando Monica Maino di Breganze e
l’Australiana Katia Bosco
originaria di Camporovere.
Invitiamo tutti a partecipare alla 16^ edizione fissata
per venerdì 27 settembre.
Prossimi appuntamenti
Venerdì 19 aprile, presso
l’”Ex Eurobar” di Roana, si
svolgerà la 18^ edizione del
celebre Torneo singolo di
Freccette. A questo competizione
(unica
nell’altopiano) parteciperanno i migliori giocatori
altopianesi e altovicentini,
che in questo periodo stanno disputando il campionato veneto per poi cimentarsi su quello italiano. Sabato
15 giugno rombano i motori dei kart di Ala (Tn).
Aspettiamo tutti i nostri
“campioni” per la disputa
del 40° Gran Premio.
Classifica dei pronostici f.1
(2 gp su 19)
1° Fabio Martello p. 30; 2°
Devis Frigo 28; 3° Paolo
Vellar 27; 4° Costantino
Marin 27; 5° Stefano Zotti
25; 6° Ugo Sartori 24; 7°
Gabriele Carli 23; 8°
Manuel Confortin, Cristiano Mosele, Elio Marin,
Rinaldo Cera e Serena
Cera punti 21; seguono altri 42 soci.
Classifica dei pronostici
Moto GP (1 gp su 18)
1° Mirco Seganfreddo p.
27; 2° Cinzia Nalato 26; 3°
Roberto Tessari 26; 4°
Giliola Basso 23; 5° Enrico
De Guio 22; 6° Lucio
Scapin 20; 7° Pasquale
Rigoni 20; 8° Antonio
Zandonà 18; 9° Devis Frigo 18; 10° Bortolo Fontana
punti 17; seguono altri 48
soci.
Scacchi - Campionato Regionale Promozione Veneto
Il CSA7C si impone anche contro il M.I.CH.A di Padova
Domenica 7 aprile si è svolta la quarta giornata del
Campionato Regionale ed il
CSA7C ha ospitato il
“M.I.CH.A” di Padova. La
formazione schierata dagli
altopianesi era la migliore dal
punto di vista della forma dei
giocatori disponibili. In 1^
scacchiera avevamo il 1N
Marco Baschirotto opposto
al 2N Riccardo Gazzella; in
2^ scacchiera schieravamo il
1N Vinicio Rigoni opposto
al 3N Roberto Scandiuzzi; in
3^ scacchiera avevamo il 2N
Federico Scarsella contro
l’NC Sergio Ballico ed in 4^
scacchiera schieravamo il
3N Andrea Ronzani contro
l’NC Carlo Perra. Avversari
sicuramente alla nostra portata, ma le partite vanno sempre giocate con la massima
attenzione ed anche questa
volta ne abbiamo avuto la
conferma. Dopo poco più di
un’ora di gioco, il Baschy in
1^ scacchiera aveva già de-
molito le resistenze
del suo avversario e
vinto meritatamente
la sua partita: 1 a 0
per il CSA7C. In 3^
ed in 4^ scacchiera
i giovani Fede ed
Andrea mantenevano una buona posizione ma erano
già sotto con il tempo rispetto agli avversari. In 2^ scacchiera, poi, il Vincio,
contro ogni previsione, era stranamente impacciato e sotto di ben 3 pedoni
contro un avversario sulla carta più
debole di lui. Per
qualche minuto abbiamo temuto il peggio! Qui deve essere scattato qualcosa nella
mente del Vincio perché nel
giro di quasi un’ora, mossa
dopo mossa, lo scacchista
galliese è riuscito a capovolgere le sorti dell’incontro at-
tirando l’avversario in una
trappola mortale e sfruttandone i potenziali pericoli a suo
favore. A quasi tre ore dall’inizio dell’incontro il Vincio
sfiancava definitivamente
l’avversario: 2 a 0 per il
CSA7C. Purtroppo in 3^ scac-
chiera Fede era in ansia per il
poco tempo a disposizione sebbene avesse un pedone passato. In 4^ scacchiera Andrea
teneva botta e proponeva patta all’avversario che, sentito il
suo capitano, non accettava.
Ancora quindici minuti di gio-
co ed anche Fede
riusciva ad avere
la meglio sul suo
avversario: 3 a 0
per il CSA7C. In
4^ scacchiera
l’Andrea continuava a giocare in difesa e nel giro di 10
minuti costringeva
il suo avversario
ad accettare la
patta rifiutata mezz’ora prima. Alla
fine il CSA7C si
aggiudicava l’incontro con il punteggio di 3 ½ ad
½. Grazie alla vittoria in casa da
parte del “Grifone
di Arzignano” contro la “Vecia
Padova” con lo stesso punteggio (3 ½ ad ½) siamo, ad una
giornata dal termine del Campionato, secondi in classifica
con gli stessi punti squadra e
con gli stessi punti individuali
della “Vecia Padova”. Per ora
ci godiamo questa seconda vittoria e ci prepariamo all’ultimo incontro che ci vede ospiti
proprio della squadra che ci
contende il 2^ posto, la “Vecia
Padova”, e che si svolgerà il
prossimo 21 aprile. Sarà l’ultima giornata del Campionato e
per noi deciderà non solo il risultato finale del girone ma anche le possibilità di promozione alla Serie C. Le squadre
che vengono promosse, infatti, alla serie C nazionale sono
le prime di ogni girone e le migliori due seconde classificate. Incrociamo le dita e …vi
faremo sapere come andrà a
finire fra un paio di settimane.
D’obbligo i complimenti del
Presidente e dell’intero Consiglio Direttivo del CSA7C ai
componenti la squadra che fino
ad ora è scesa in campo con
ben 6 diversi giocatori dimostrando con i fatti il buon livello di gioco raggiunto da tutti.
Giacomo Scarsella
Pagina 10
Sabato 13
aprile2013
2013
2 marzo
l’Altopiano
28
La
La voce
voce degli
degli 88 Comuni
Comuni
Quanto degrado in zona artigianale!
Gentile direttore, scrivo
questa lettera facendomi
portavoce di quelle che
sono le lamentele e la rabbia che da molto tempo
condividono i residenti della zona artigianale Coda di
Asiago.Mi sono chiesto
spesso negli ultimi anni se
qualcuno nel nostro municipio possa pensare che
esistano cittadini asiaghesi di serie A e di serie B a seconda
della zona, della contrada o della via in cui abitano. Forse quelli
che risiedono in centro pagano più tasse di quelli che abitano in
periferia? Le case, le strade, le zone verdi attorno ai nostri monumenti della piazza sono degne di maggior decoro, manutenzione e rispetto di quelle attorno alle contrade o nei paraggi delle
zone lavorative?
Mi riferisco nel caso specifico alla consueta, periodica situazione che si verifica negli spazi attorno alle nostre abitazioni in via
dell’Artigianato. All’adunata degli Alpini del 2006 qualcuno aveva ben pensato di trasformare una delle zone verdi comunali
centrali alla zona artigianale (e quindi fronte molte abitazioni e
attività e sempre ben visibile a tutti quelli di passaggio) in un
posteggio per autobus, poi mai utilizzato vista la distanza dal
centro. Passati alcuni anni, appena dopo che il verde era
ricomparso, la stessa zona è stata adibita a deposito di montagne di materiali ed inerti derivanti dagli scavi per la metanizzazione
(che hanno devastato e reso poi pericolose quelle lisce e regolari nostre strade dove passava pattinando d’estate anche Enrico Fabris), poi rimossi con ritardo dopo vari solleciti. E per fortuna che le nostre successive proteste hanno spinto l’ufficio
comunale preposto a un ripensamento nell’usare in inverno tale
prato come deposito della neve tolta dalle varie strade comunali, la quale lasciava a terra al disgelo di primavera la rimanente
varia sporcizia. Quasi però a voler accontentare/scontentare a
turno altri residenti della nostra zona, da qualche anno un’altra
Contro la depressione
serve amore e vicinanza
Dopo l’ennesimo suicidio di
un consulente informatico,
è quanto mai necessario soffermarsi sulle cause di questi eventi drammatici.Nel
caso specifico, non c’erano motivazioni di natura
economica, caratterizzata
da difficoltà finanziarie, da
non essere in grado di far
fronte agli impegni. Si è trattato, secondo la stampa, che
ha dato ampio spazio a questo inspiegabile suicidio, di
una grande crisi depressiva,
al punto che la vita appare
insostenibile e quindi non ci
sono alternative al farla finita. Come risaputo, la depressione è il male oscuro
del nostro tempo, e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono milioni i casi di depressione
che colpisce indistintamente tutte le età, anche fra i
giovani.A mio avviso, la
stampa non rende un buon
servizio enfatizzando questi
episodi, perché potrebbe
avere l’effetto di contagia-
re le persone che vivono situazioni depressive, dalle
quali non sempre si riesce ad
uscire, nonostante il ricorso
a psicologi, psichiatri e uso
di farmaci. Roberto Benigni,
recitando
il
Canto
tredicesimo dell’Inferno, ha
così commentato: “Siamo
dentro la città di Dite, al di là
del Flegetonte, dove giacciono le anime dei suicidi, peccatori inseriti addirittura
dopo gli omicidi perché la loro
è una colpa ancora più grave. E’ reale e intensa la pietà di Dante per le anime che
popolano questo Canto”.
Cosa fare per porre un rimedio a questi fatti angosciosi?
Credo che un fattore di straordinaria importanza sia il
contesto familiare, la vicinanza delle persone care, gli
amici più fidati e comprensivi, persone che hanno avuto
delle forme depressive, ma
con l’aiuto di cui sopra e la
buona volontà, sono uscite
dal tunnel.
Edoardo Sartori
area di parcheggio solitamente libera viene
autorizzata nella bella
stagione come area di
deposito, ultimamente
di ferraglie e scarti
metallici dall’Operazione Mato Grosso. Ben
venga l’iniziativa di carattere solidale, ma
qualcuno forse scorda
che trattasi pur sempre di un’area aperta sì in zona artigianale
ma che la stessa è anche residenziale. Sia durante i tre giorni di
rumorosa raccolta che poi al loro “levar le tende” vi accedono,
corrono e giocano i nostri figli e animali domestici che rischiano
spesso di incappare in ferri arrugginiti, chiodi o lamierini non
attentamente raccolti da terra. Arriviamo poi a quanto documentato nelle foto che allego scattate alcuni giorni fà che testimoniano come la stessa area, ancor prima delle iniziali nevicate
di ottobre, viene utilizzata da Etra per stoccare i cassonetti dei
rifiuti e le campane del vetro ritirate dalle varie zone di Asiago
dopo l’avvio della differenziata: a poco serve in un piazzale non
sorvegliato una transenna col divieto a scaricare in questi
cassonetti, così come non è stato il nastro bianco/rosso ad impedire finora di vedere dalle nostre finestre questo scempio o di
calpestare vetri sparsi ovunque. Vorrei chiedere al nostro sindaco se avrebbe autorizzato una tale situazione sul parcheggio
adiacente corso IV Novembre o in quello di piazzetta Alpini,
tanto per fare alcuni esempi. E da qui riparte la domanda sull’esistenza di cittadini/zone di serie A o serie B! E che non si
venga a dire che chi vive in una zona artigianale dovrebbe accettare tali compromessi perché gli oneri, le tasse, l’Imu, l’acqua e i rifiuti li paghiamo anche noi “quaggiù” e superiori agli
altri. Le leggi, i regolamenti, le ordinanze dobbiamo rispettarle
La strada di larghezza assai ridotta
che fa accedere alla zona Artigianale
come tutti e non possiamo nemmeno piantare un palo con un’insegna se non abbiamo l’autorizzazione dei famosi beni ambientali, essendo noi “fortunatamente” a pochi metri dallo scorrere
del nostro tutelato torrente Ghelpack. Non vediamo motivi per
una tale non curanza al decoro e al rispetto delle zone adiacenti
le nostre abitazioni e attività; teniamo molto al fatto che possano
mantenere il valore che meritano in una zona progettata per
essere anche un insediamento abitativo, nonché un valore per
l’intera comunità e gli ospiti di cui sfruttano i servizi. Certo, forse questo non è il più grande problema della nostra area artigianale: potremmo accennare al fatto che la si sta ampliando
lottizzando una nuova porzione di terreno all’ingresso d’essa
senza essersi ancora preoccupati del fatto che la principale via
di accesso all’intera zona è talmente stretta e angusta che non
consente a due autocarri di transitare contemporaneamente,
costringendo spesso una viabilità a sensi alterni! O che prima
appunto di lottizzare un’altra nuova area forse c’erano da requisire e riassegnare quei terreni (tra l’altro in vendita da anni
con relative richieste speculative degli iniziali assegnatari) dove
nulla a distanza di quindici anni è stato ancora costruito. Questioni che senz’altro la nostra amministrazione non avrà dimenticato, noi per primi le vediamo ogni giorno!
Però forse è meglio iniziare dalle cose più semplici e immediate
per le quali, grazie a questa lettera, confidiamo potrà esserci la
giusta attenzione, magari anche tramite una rassicurante risposta scritta da parte del nostro primo cittadino.
Un residente in via dell’Artigianato
Gli ultimi carbonai
Tanti anni fa il mestiere di carbonaio era in
parte praticato anche sull’ Altopiano di
Asiago, ma la maggioranza dei boscaioli locali preferiva emigrare nella vicina Austria
od in altre zone d’Italia, preferibilmente in
quelle boschive dell’Appennino Emiliano.
Tra questi mio zio Gigio, il quale, dopo essere rientrato nel suo paese di Mezzaselva
dalla Francia nei mesi precedenti la Seconda Guerra Mondiale, si trasferì con la sua
numerosa famiglia sui boschi del parmense
dove rimase fino al mese di novembre del
1943, proprio quando quelle montagne, stavano per diventare teatro delle prime fasi di
guerriglia tra i partigiani e le forze nazi fasciste. Di quel suo soggiorno ricordo soprattutto mia zia Vittoria, che si emozionava tutte le volte che ci raccontava di avere tenuto
a battesimo la figlia di una famiglia di carbonai bassanesi con la
quale suo marito aveva spesso collaborato.
Volle il caso che anch’io, verso la fine dell’anno di guerra 1944,
cioè poco dopo il mio rientro dal campo di addestramento di
Munzinghen, in Germania, fui mandato su quelle montagne.
Un giorno che mi trovavo in un bar di Bedonia incontrai per
caso un uomo originario di San Nazario, nel bassanese, il quale,
fino a pochi mesi prima, faceva il carbonaio di professione su
quelle montagne.
Colsi così l’occasione per raccontargli di mio zio.
“Ben alora gera altri tempi, - mi disse – perché desso, su queste
montagne, ormai de carbonari no se ghe ne vede più, tuti scappà
per colpa de i fassisti che li scanbia per partigiani. Ma no vol
dire che no ghe ne sia ancora, perché proprio qualche giorni fa,
go savudo che in un paese sora Bedonia, vive, e ancora lavora,
una fameia di carbonari bassanesi.” Spinto dalla curiosità, mi
misi subito alla loro ricerca, soprattutto dopo che avevo appreso
che abitavano in una baracca a monte del vicino paese di
Montarsiccio che io conoscevo per esservi più
volte transitato . Così, una settimana più tardi,
individuata la posizione della baracca, andai a
bussare alla sua porta, e subito una donna venne ad aprirmi.
“Cosa vuoi ? – mi chiese con aria sospetta.
“Solo saludarve – risposi – visto che, come
me xe sta dito, si de Bassan, cioè de la mia
stessa Provincia !”
“Ben, vien dentro, alora, che fa fredo !”
Entrai, e all’interno trovai tre persone, due
uomini ed una ragazza, intente ad insaccare
carne di maiale.
“Come te vedi, te si capità in un bruto momento !” - disse la donna.
“La ga rason – le risposi – Xe meio che torna
un altro giorno !”
Ritornai infatti il pomeriggio di una settimana
più tardi, ma questa volta per essere accolto all’esterno da una
bambina, che come mi vide arrivare, corse verso la baracca
gridando :
“Nona! Nona! Xe quà un omo ! “
Tosto riapparve sulla porta la donna che già conoscevo:
“Ah! Sito ti? – disse – Dai, vien vanti!”
Nell’interno stavano sedute le solite tre persone, tutte intente a
spelare e cuocere delle castagne. Me ne offrirono un paio.
“Siché te si veneto anca ti ? – mi chiese il più anziano degli uomini,
probabilmente il capo famiglia. – da dove esatamente ?”
“Da Mesaselva, su l’Altopian de Asiago.” – risposi !”
A quella mia risposta la donna esclamò :
“Ma Bepi ! La fameia che ghemo conosudo a Santa Maria
Val de Taro no gera anca ela de Mesaselva ?” Appresi così
d’un solo colpo che la famiglia che avevo davanti era la stessa
che aveva collaborato a fare carbone con mio zio Gigio e
che la bambina che mi aveva accolto altri non era che la
“fiossa” di mia zia Vittoria.
Dino De Guio
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
29
La voce degli 8 Comuni
Asfaltature a confronto
Gentile redazione, sono stato amministratore del Comune
di Roana negli anni 60/70. Percorrendo in questi giorni le
strade dell’Altopiano non ho potuto fare ameno di notare,
come tanti, le condizioni disastrose in cui versano le nostre
arterie stradali: il manto asfaltato (rifatto da poco più di
un anno!) è pieno di buche, crepe e rattoppi da lavori che
mettono a rischio l’integrità dei veicoli e l’incolumità delle
persone. Ricordo che negli anni 50, quando le strade erano ancora bianche, le prime asfaltature venivano eseguite
con un procedimento che in seguito non venne più adottato, forse per negligenza o forse per una questione di costi
viste le condizioni in cui versano oggi le casse pubbliche.
Il geometra dell’epoca, tale Simone Domenico Frigo, uomo
di capacità ed esperienza ammirevoli, adottò un sistema di
asfaltatura che consisteva nel depositare in vasi di vetro
un’emulsione di catrame liquido e lasciarla per venti giorni ad una temperatura di – 20°. Trascorso il tempo, se l’emulsione di catrame si trovava ancora in uno stato liquido veniva utilizzata per
l’asfaltatura mentre se si trovava in uno stato solido veniva
scartata in quanto ritenuta di scarsa qualità ed inadatta
allo scopo. Mi ricordo una gara d’appalto vinta dalla ditta
Marinelli di Padova che si era aggiudicata l’esecuzione
dei lavori sulle strade del Comune di Roana, sotto la stretta
sorveglianza dello stesso geometra Frigo. Il risultato fu che,
per una quindicina d’anni, il manto stradale non ebbe bi-
sogno praticamente di nessuna manutenzione in quanto le
strade si mantennero in ottimo stato con un consistente risparmio per le casse comunali. Mi rammarica il fatto che,
ai giorni nostri, non ci siano dei controlli adeguati al riguardo anche se non sta a me giudicare l’operato delle
amministrazioni le quali possiedono del personale preposto a questo.
Giovanni Fabris
Nessuno muore sulla terra finchè
vive nel cuore di chi resta
La scomparsa di Mario Martello
ORNELLA DAL SASSO
di anni 68
Lascia nel dolore le sorelle,
il fratello, la cognata, i nipoti,
l’affezionata pronipote Giada
e parenti tutti
ASIAGO, 7 Marzo 2013
ANTONIETTA
RODEGHIERO
(NICHEL) di anni 95
Lascia nel dolore la figlia
Anna con Dario, il genero
Bruno, i nipoti Alessandro e
Marco e parenti tutti
UDINE, 5 Aprile 2013
PIETRO MAINO
di anni 87
Lascia nel dolore i fratelli
Giovanni, Maria, Anna,
Silvano, Norma, Elvio e Lidia,
i cognati, i nipoti e parenti tutti
Lusiana, 2 Aprile 2013
ALFEO MARINI
di anni 71
Lascia nel dolore la moglie
Giannina, i figli Sandra, Ilenia,
Pascal e Valeriano, i generi, la
nuora e gli adorati nipoti
ASIAGO, 9 Aprile 2013
BARBARA SCHIVO
di anni 93
Lascia nel dolore le figlie
Gloria, Imelda, Oriana e
Rosa, i generi, i nipoti e
pronipoti e parenti tutti
Lascia nel dolore la moglie , i
figli, le nuore, gli adorati nipoti
e parenti tutti
GALLIO, 2 Aprile 2013
ROTZO, 31 Marzo 2013
RENATO
PELLIZZARO
di anni 83
Lascia nel dolore
la moglie Severina,
i fratelli Elisa, Sereno
e Gelindo, il cognato,
le cognate i nipoti
e parenti tutti
ROTZO,
5 Aprile 2013
FULVIO COSTA
di anni 62
VALENTINO
RIGON
di anni 63
Lascia nel dolore le figlie
Chiara con Ivan, Donatella
con Massimo, gli adorati
nipoti Davide, Marco e
Tommaso, la sorella,
i cognati, le cognate, i nipoti
e parenti tutti
Bertigo, 29 Marzo 2013
La
cultura
cimbra ha perduto un grande amico e un grande
esperto. Cristiano
Martello, meglio
conosciuto
a
Mezzaselva
come
Mario
Valent, ci ha lasciati all’età di 97
anni. Egli in famiglia e nel suo paese da piccolo ha
imparato il cimbro
vivo come prima
lingua, parlata
con orgoglio per
tutta la vita, anche
se la scuola non lo ha aiutato a scrivere e a leggere
questa lingua. Ha combattuto per sette anni sui vari
fronti della Seconda guerra mondiale. Tornato a
casa, ha trovato lavoro
presso
l’Istituto
Elioterapico, si è sposato e
ha avuto due figlie. Fino
agli ultimi giorni della sua
vita, egli è stato un punto di
riferimento importante per
la conoscenza della lingua
cimbra, assieme a parenti,
amici, compaesani come
Umberto Martello, Mario
MartelloBacci, Costantina
Zotti...MarioValent era
aperto, accogliente, felice
di poter testimoniare la sua
lingua, felice di poter contribuire alla sua conservazione
e
alla
sua
valorizzazione, quando tanti
erano indifferenti e rassegnati alla sua perdita. Mario era sempre disponibile
a collaborare con esperti
locali, come gli amici dell’Istituto di Cultura Cimbra,
e con esperti che venivano
da università italiane e
straniere.Egli resta indimenticabile nel recupero e
nella interpretazione di canti cimbri, come Denorch in
Martal (Là in Val Martel-
lo) e ToballarBaip (Donna di Mezzaselva), canti
che sono entrati con
successo nel repertorio
folkloristico cimbro.
Nell’ultimo saluto in
chiesa, tra parenti, autorità, associazioni varie
e tanti amici , è stata ricordata una frase che
Mario ha ripetuto a coloro che andavano a trovarlo negli ultimi mesi,
quando si sentiva venir
meno: “Oan an botta,
barmissanghenan alle in
braitoff”. (Uno alla volta, dobbiamo tutti andare al campo santo). Per
lui la lingua cimbra era la
lingua del cuore, la lingua
della verità, non la lingua
della semplice nostalgia,
della illusione, della finzione. Alla notizia della sua
scompars, Remigius Geiser,
appassionato esperto di lingua cimbra, da Salisburgo
ha scritto tra l’altro:
“Mario,
dupistgabestdehooghepurkh
me zimbargaprechte…”
cioè “Mario, tu sei stato la
grande fortezza della lingua
cimbra …” Un meritato riconoscimento del valore culturale di questo personaggio.
Sergio Bonato
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure
tramite posta indirizzata a: l’Altopiano, via J.Scajaro, 23 - Asiago - (le inserzioni sono gratuite)
a cura di Giovanni Dalle Fusine
l’Altopiano
Da sabato
13 a venerdì
Sabato
13 aprile
2013 26 aprile
La voce degli 8 Comuni
Il 13 aprile è il 103º giorno del calendario gregoriano. Mancano 262 giorni alla fine dell’anno
Sabato 13 S. Martino
Domenica 14 S. Abbondio
Lunedì 15 S. Annibale
Martedì 16 S. Lamberto
Mercoledì 17 S. Roberto
Giovedì 18 S.Galdino
Venerdì 19 S. Emma
Sabato 20 S. Adalgisa
Domenica 21 S. Anselmo
Lunedì 22 S. Caio
Martedì 23 S. Giorgio
Mercoledì 24 S. Fedele
Giovedì 25 S. Marco
Venerdì 26 S. Marcellino
Il 2 marzo il sole nel vicentino sorge alle ore 6.32, passa in
meridiano alle 13.14 e tramonta alle 19.58. Il 26 aprile il sole
sorge alle ore 6.10 e tramonta alle 20.14
Per i Veneti il 25 aprile è ricorrenza assai più antica dell’attuale festa nazionale italiana. Vi cade infatti il giorno del Santo
Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica
ad Alessandria d’Egitto, furono avventurosamente traslate a
Venezia nell’anno 828 da due leggendari mercanti veneziani:
Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.Si tramanda che
per trafugare ai Musulmani il prezioso corpo (l’Islam riconosce
e venera a sua volta Cristo e i Santi), i due astuti mercanti lo
abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana a causa del noto disgusto per
questa derrata imposto ai seguaci del Profeta. Va ricordato che
in quei tempi (e in parte ancor oggi) le reliquie erano un potente
aggregatore sociale; inoltre attiravano pellegrini e contribuivano a innalzare il numero della popolazione nelle città, effetto molto importante per un urbanesimo
agli albori che stentava ad affermarsi sulle popolazioni prevalentemente rurali. Ogni reliquia era
quindi bene accetta assieme a chi
la recava e quella di San Marco lo
fu particolarmente a Venezia, in
quanto proprio quel Santo, mentre era in vita, avrebbe
evangelizzato le genti venete divenendone Patrono ed emblema
sotto forma di leone alato.Alato,
armato di spada e munito di un libro sul quale, in tempo di pace, si
poteva leggere la frase Pax Tibi Marce Evangelista Meus (Pace
a Te o Marco Mio Evangelista); un libro che veniva minacciosamente chiuso quando la spada, anziché cristianamente discriminare il bene dal male, si arrossava di sangue guerriero. La
commemorazione è oggi ridotta al solo 25 aprile, data della morte del Santo, ma ai tempi della Serenissima si festeggiava anche
il 31 gennaio (diestranslationiscorporis) e il 25 giugno, giorno
in cui nel 1094 dogante Vitale Falier avvenne il ritrovamento
delle reliquie del Santo nella Basilica di S.Marco.
La festa della Liberazione. Viene festeggiato in Italia il 25 aprile e costituisce un momento fondamentale per la storia d’Italia:
la fine dell’occupazione nazifascista, verificatasi nel 1945, e il
termine della seconda guerra mondiale, con la liberazione si
concluseroi cinque anni di terribile conflitto.
Astrologia. I nati il 13 Aprile cercano di risolvere con il lavoro
i loro conflitti con il mondo. Le maggiori personalità diventano
spesso dei veri e propri pionieri, che battono nuove terre nel
tentativo di trovare un posto adatto a loro, in una società alla
quale si sentono profondamente estranei. Dotati di grande forza di volontà, non esitano a utilizzare i loro metodi a dir poco
fuori dal comune, che gli altri li accettino o no. I nati in questo
giorno hanno gusti molto decisi e di solito sono aperti a forme
d’arte o di intrattenimento poco convenzionali. Generalmente i
nati il tredicesimo giorno del mese sono governati dal numero 4
(1+3=4) e dal pianeta Urano che indica spesso cambiamento,
anche stridente o repentino, e comportamento eccentrico; un
tale potenziale è ingigantito, nei nati il 13 aprile, dall’influsso di
Marte (che governa l’ariete). Il numero 4 rappresenta poi tradizionalmente ribellione e desiderio di cambiare le regole: pertanto il desiderio di queste persone di scuotere lo status quo risulta ulteriormente rafforzato. Anche se molti considerano il 13 un
numero sfortunato, esso in realtà è un numero molto potente,
che implica responsabilità di saperlo usare con saggezza, pena
il rischio di autodistruzione.
Proverbio del mese:”Quando tuona d’Aprile, buon segno per
il barile.”
Previsioni meteo. Sul lungo periodo, verso la fine della seconda decade del mese, il modello matematico continua a mostrare
condizioni prevalenti di alta pressione su buona parte del Centro-sud Europa e anche del Mediterraneo con condizioni, quindi, di stabilità diffusa e clima sempre più caldo. Moderate correnti instabili atlantiche riguarderanno le medie e alte latitudini
del continente con modeste influenze anche sulle nostre regioni settentrionali. Nuvole e precipitazioni: il tempo si manterrà
stabile e in prevalenza soleggiato su tutti i settori. Vanno segnalate deboli infiltrazioni di aria più umida provenienti sempre
dalla Francia verso le nostre regioni settentrionali con qualche
debole pioggia essenzialmente sui settori alpini, specie di
Nordest. Brevi rovesci pomeridiani saranno possibili anche
sul Nord Appennino. Altrove sole prevalente e clima mite.
Accadde oggi, ma tanti anni fa. 13 aprile 1955 venne approvata
la produzione del vaccino anti poliomelite. A scoprire il vaccino fu il professor Jonas Edward Salk dell’università del
Michigan negli Stati Uniti d’America. In Italia il vaccino arrivò
nel 1958. La poliomelite (conosciuta anche come paralisi infantile) fu
una terribile malattia virale, altamente contagiosa, che provocò
molte vittime (anche illustri) in tutto il mondo. Il professor Salk iniziò
a sperimentare il vaccino nel 1953
(nel 1954 sulle persone, anche se,
inizialmente, con scarsi risultati)
finché, nel 1955 (il 13 aprile), dopo
alcuni perfezionamenti, le autorità
statunitensi ne autorizzarono la
vendita. L’anno successivo, nel
mondo, furono già 75 milioni le persone vaccinate. Negli anni successivi, il vaccino di Salk fu sostituito
da quello di Albert Bruce Sabin, che si rilevò più efficace e di
più facile somministrazione, ma il nome del professor Salk restò
sempre legato alla vittoria sulla poliomelite.
Un dolce con le pere. Preparazione:Per prima cosa sbucciate le pere,
tagliatele a quarti, togliete i semi e la parte dura centrale e lasciatele
marinare nel vino bianco per almeno 20 minuti, oppure adagiatele in
un tegame largo senza sovrapporle, versate a filo il vino bianco moscato e fate cuocere a fuoco allegro fino alla completa evaporazione
del liquido di cottura.Nel frattempo tritate il cioccolato fondente e
scioglietelo a bagnomaria, aggiungendo 100 gr di burro a pezzetti;
mescolate per sciogliere il tutto e lasciate intiepidire.In un mixer sbattete il restante burro con 50 gr di zucchero e i tuorli d’uovo, fino ad
ottenere una bella crema liscia e chiara, alla quale aggiungerete il
composto di cioccolato fuso ormai tiepido. Versate il composto ottenuto in una ciotola capientee unite gli amaretti sbriciolati finemente, la
farina e il lievito setacciati. Montate gli albumi a neve ferma e una
volta pronti, incorporate il resto dello zucchero sbattendo per qualche secondo ancora. Unite delicatamente gli albumi montati a neve al
composto di cioccolato e amaretti, mescolando dal basso verso l’alto, per
incorporare aria e non smontare l’amalgama.Dividete l’impasto in due parti
e versate la prima metà in una tortiera imburrata e infarinata del diametro di
22-23 cm, quindi coprite il tutto con le pere che a loro volta coprirete con il
resto della preparazione. Mettete la vostra torta in forno preriscaldato a
180° per almeno 40 minuti. Una volta pronta, lasciate per circa 10 minuti la
torta nella tortiera per farla raffreddare, in modo che non si afflosci, quindi
sformatela e spolverizzatela con dello zucchero a velo; servitela tiepida o,
ancora meglio, fredda.
Dalle ore 8.45 di sabato 13
alle ore 8.45 di sabato 20 aprile
ASIAGO: Farmacia Rossi del dr. Adelchi
Zuccato- Viale Matteotti
Dalle ore 8.45 di sabato 20
alle ore 8.45 di sabato 27 aprile
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio
Via Roma, 33/a
CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici
Piazza S. Marco, 23
Domenica 21 aprile
SASSO DI ASIAGO:
TOTAL - Via Chiesa
TRESCHE’ CONCA:
ENI - Via Campiello
30
ARIETE
Godetevi senza riserve i piaceri che Nettuno in aspetto positivo
con Saturno può offrirvi, e lasciate spazio a una fantasia su cui
potrete basare poi un progetto di vita, da realizzare con coraggio,
ma senza esibizionismi. Fate pure quello che vi piace, purché sia
anche utile, e soddisfi la vostra creatività e il vostro bisogno di
gioiosa responsabilità.
TORO
Dopo aver superato con successo il lungo transito di un “big”
come Nettuno nel vostro segno, vi sentite un eroe o un’eroina,
vero? Quello che vi manca ora è un obiettivo preciso su cui
convogliare le vostre fantasie. Potreste sfruttare le esperienze
nettuniane per aprirvi di più alle novità che una vita libera da
responsabilità potrà farvi godere senza sensi di colpa.
GEMELLI
Il vostro saper sopportare con coraggio una situazione difficile
vi vale la stima di qualcuno che conta e che potrebbe aiutarvi, se
conoscesse meglio i dettagli. Perciò se una persona che vi ispira
fiducia vi chiedesse dei particolari, non tiratevi indietro. Confidatevi con lui, o con lei, anche per chiarire meglio a voi stessi il
vero nodo da affrontare.
CANCRO
Persiste la presenza bellicosa di Marte, nel vostro segno, che vi
rende insolitamente instabili e piacevolmente allegri. Potreste
quindi fare fronte con spirito a una difficoltà imprevista e a una
situazione che, se riuscirete a individuare la soluzione giusta,
potrete modificare a vostro vantaggio. Non seguite la tentazione
di fare quello che fanno tutti.
LEONE
Le difficoltà che incontrate, nell’amore ma forse anche nella vita
professionale, sono più che superabili: vi basterà essere disponibili ad ammettere di aver avuto torto in una discussione recente. Chiedere scusa vi costa, ma saprete di sicuro farlo con la
vostra abituale signorilità. Dopotutto Saturno è il pianeta della
serenità, no?
VERGINE
Siete ancora in attesa di Venere che sta per arrivare nel vostro
segno, portando serenità, benefici materiali e perfino riconoscimenti professionali. Si tratta di tergiversare abilmente in un rapporto sul quale avete una serie di dubbi e che potrebbe subire un
deciso ridimensionamento. Non nascondete al partner la vostre
perplessità: saprà capirvi.
BILANCIA
Benché Venere mantenga la sua benefica presenza nel vostro
segno, Giove e Urano non vi sono favorevoli. Vuol dire che per
ottenere il risultato che desiderate vi occorrerà, oltre alla pazienza, anche molto coraggio per affrontare quello che si oppone ai
vostri desideri. Nell’amore qualcuno potrebbe agire con troppa
disinvoltura, suscitando una reazione inattesa del partner.
SCORPIONE
Il favore di Urano non viene meno, ma Saturno rischia di compromettere la riuscita di un progetto a cui tenete. In amore qualcuno potrebbe tentare un’impresa, se non impossibile, certo molto
difficile: raggiungerà l’obiettivo solo se si impegnerà di più di
quanto non stia facendo. Nell’amore non bisogna trascurare
nulla, neppure i pettegolezzi.
SAGITTARIO
Con Venere in aspetto favorevole rispetto al vostro segno, nessuno può opporsi ai vostri desideri, purché si tratti di obiettivi
precisi e realizzabili. Un incontro sentimentale, per esempio, è da
organizzare solo se suggerito dai fatti e non in base al “sentito
dire”. Se siete in coppia, invece, non fatevi impressionare da un
atteggiamento bellicoso del partner.
CAPRICORNO
Sapete bene di poter contare su Giove che non lesina i riconoscimenti né in amore, né sul lavoro. Ma qualcosa sta per mettersi di
traverso tra voi e i vostri più audaci progetti. E qualcuno potrebbe tramare contro il vostro successo per pura invidia. Infatti
Marte è all’opposizione di Giove. Voi sarete però in grado di
superare l’ostacolo che sta per presentarsi.
ACQUARIO
Nella vita non basta l’impegno, ci vuole anche una certa precisione. Nell’amore siate aperti alle richieste del partner, che le
condividiate del tutto o no: otterrete più facilmente quella disponibilità di cui avete sentito la mancanza. Nel lavoro date la precedenza a quello che avete trascurato, accertandovi che non vi
siano argomenti utilizzabili contro di voi.
PESCI
Siete tutti presi da Urano, che vi infonde il desiderio di cambiare,
ma anche la vaga sensazione di non sapere bene in quale direzione impegnarvi a fondo. Nel dubbio, attendete un segnale del
destino, che arriverà prima di quanto pensiate, e comunque in
tempo per farvi prendere la decisione giusta. In amore un po’ di
confusione non guasta.
l’Altopiano
Sabato 13 aprile 2013
La voce degli 8 Comuni
Sono già
passati 4 anni da
quando hai
illuminato le
nostre vite...
il 13 aprile
festeggeremo con
gioia il tuo
compleanno!
Tanti auguri alla
nostra piccola
Gaia, da mamma
Barbara, papà
Sileno, nonni e zii
61 anni di matrimonio
per i coniugi Corà
Pierina Valente e il marito
Domenico Corà festeggiano
i 61 anni di matrimonio. Al
lieto anniversario partecipano tutti i figli, i nipoti e
i generi con le nuore. Ai
due simpatici anziani che
assieme contano ben 184
anni di età, vanno gli auguri di amici e parenti.
I neolaureati dell’Altopiano
Il 12 marzo Alberto Muraro ha
conseguito la laurea magistrale in
Ingegneria Elettronica presso
l’Università di Padova con voto 110
e lode. Congratulazioni vivissime da
mamma Giuseppina, papà Pino,
fratello Claudio, Carlotta, nonna
Agnese, zii, cugini e amici.
Congratulazioni a Giada Pesavento,
neo dottoressa in Scienze
dell’educazione, laureatasi
all’Università di Verona lo scorso
21 marzo. A festeggiarla sono
mamma Nadia, papà Lorenzo, il
fidanzato Loris, parenti ed amici.
Il 26 febbraio Christian Gloder
Hell Bovi si è laureato presso
l’Accademia delle Belle Arti di
Venezia Indirizzo Pittura con un
voto di 110/110. La tua famiglia e
gli amici sono molto fieri di te e ti
augurano buona fortuna per il
tuo imminente viaggio
in Australia.
PROPONGO AFFITTO D’AZIENDA BIENNALE ATTIVITA’
COMMERCIALE ARTIGIANALE
“YOUGURTERIA”
IN ALTOPIANO
CONTATTARE
IL 348.09.31.190
31
Lavoro cercasi
Ragazza di anni
28, seria e
volenterosa,
residente in
altopiano cerca
lavoro come
pulizie,
cameriera ai
piani. Contattare
il 347/3066670
Complimenti a
tutti gli studenti
che hanno partecipato alla selezione provinciale dei
giochi matematici
svoltasi a Vicenza
venerdì 5 aprile.
Qui in foto alcuni
partecipanti dell'istituto comprensivo di Gallio.
BRAVI A TUTTI !
Sei una studentessa e vuoi guadagnare qualche soldino?
Hai già un lavoro, ma hai necessità di integrare le tue entrate?
Ti offriamo la possibilità di un lavoro di cameriera nel week-end!
Inviaci il tuo curriculum all’indirizzo e-mail [email protected].
Ti contatteremo presto per scambiarci le necessarie informazioni.
Sabato 13 aprile 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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