Non ho bisogno d`insistere sulle particolarità di siffatto processo : il
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Non ho bisogno d`insistere sulle particolarità di siffatto processo : il
CHLOROCLONIUM 311 Non ho bisogno d ' i n s i s t e r e sulle particolarità di siffatto processo : TAV. XXV-XXVI. il fenomeno t r o v a pieno riscontro in moltissime a l t r e Alghe. Dirò brev e m e n t e come t u t t e le differenti forme caratteristiche di questa seconda fase e r i s c o n t r a t e nel corso delle mie r i c e r c h e spettano ai due tipi distinti di Palmella e di Prolococcus, secondo lo stato di aggrega- z i o n e degli elementi e la q u a n t i t à di gelatina che serve a r i u n i r l i . Al tipo di Palmella vanno riferite t u t t e quelle forme monocellu- l a r i che provengono da elementi a sviluppo t e m p o r a n e a m e n t e sospeso. C o n t r a d d i s t i n g u e , c o m ' è noto, siffatte forme il grado notevole d ' i s p e s simento della m e m b r a n a cellulare. Questa, d u r a n t e la germinazione, si distende; i suoi strati divengono più distinti e ne deriva un ampio inviluppo di consistenza gelatinosa per lo più t r a s p a r e n t e . Secondo il g r a d o di appariscenza delle stratificazioni e la copia della gelatina le associazioni pigliano i c a r a t t e r i delle forme descritte coi nomi di Palmella, Telraspora, Gloeocyslis ecc. G e n e r a l m e n t e questo tipo tende a conservarsi per n u m e r o i n d e t e r m i n a t o di generazioni. Da filamenti a sviluppo normale non i n t e r r o t t o prendono origine delle forme c a r a t t e r i z z a t e da minore instabilità delle associazioni e che nei libri descrittivi potrebbero lococcus, Bolryococcus, essere ricercate sotto i nomi di Cystococcus, Pleurococcus Pro- e simili, mancando presso t u t t e queste forme degli strati di copiosa gelatina cingente le cellule. D u r a n t e la fase di cui ci occupiamo meritano anzitutto particolare a t t e n z i o n e la forma e la s t r u t t u r a delle cellule, e la m a n i e r a di svolg i m e n t o che esse seguono. N a t u r a l m e n t e gli elementi isolantisi tendono ad a s s u m e r e u n a forma sferoide, la quale può modificarsi secondo il g r a d o delle pressioni laterali subite, o r i m a n e r e i n a l t e r a t a se le cellule, per lo interporsi di uno spesso s t r a t o di gelatina o per altre cause, r i m a n g o n o p e r f e t t a m e n t e distinte. P r e c i s a m e n t e questi due casi estremi, legati da infinite transizioni, si osservano presso tutte le forme a sviluppo monocellulare di Chi. elongatum. Notasi altresì, ma r a r a m e n t e , la tendenza ad assumere le cellule, c o m p l e t a m e n t e isolate, u n a forma bislunga e questa a persistere alcun t e m p o ; in tali casi gli elementi possedono u n o spesso inviluppo gelatinoso. Il cromatoforo conserva sempre i suoi c a r a t t e r i f o n d a m e n t a l i ; la s u a forma, essendo influenzata da quella della cellula cui a p p a r t i e n e , Fi 1<s & -