Sikh, in 4 mila alla festa sacra degli indiani

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Sikh, in 4 mila alla festa sacra degli indiani
26 Città
L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 15 APRILE 2012
a
Sikh, in 4 mila
alla festa sacra
degli indiani
Striscione di solidarietà per i due marò italiani
Corteo dalla Malpensata in abiti arancioni
La comunità riunita per la ricorrenza religiosa
più giovani che già vivono e studiano insieme a promuovere una
società multiculturale. C’è bisogno di conoscenza reciproca».
La positiva integrazione della
comunità indiana è stata evidenziata da Fabrizio Ripamonti, uno
dei pochi sikh bergamaschi e sindaco di Capriolo, che come amministratore ha ricordato il ruolo importante della comunità indiana nell’economia locale e italiana. La comunità indiana presente a Bergamo è costituita da
5/6 mila persone, in gran parte
famiglie, in genere ben integrate
perché gli indiani sono stimati
come lavoratori, non solo nelle
attività agricole e di allevamento,
ma anche come operai
e artigiani.
risposto all’inviPresenti to Ha
della comunità, il
don parlamentare GiovanSanga che ha rinMassimo ni
graziato «per la solidaRizzi e rietà espressa ai marò
e ha salutato
Giovanni italiani»
il console generale
Sanga dell’India a Milano
Sanjay Kumar Verma,
passato a Bergamo per porgere il
saluto alla comunità, prima di reSotto la pioggia in Malpensata
carsi a Brescia e Reggio Emilia.
La pioggia battente non ha smorzato l’entusiasmo degli uomini Oltre 4 mila persone
dal caratteristico turbante aran- Difficile la stima dei partecipancione, di bambini e donne vesti- ti provenienti, oltre che dalla note per l’occasione con leggeri e co- stra provincia, da Lodi, Milano,
lorati abiti tradizionali, una folla Sondrio, Lecco e Crema, e che, a
gioiosa in attesa prima della par- partire dalle due del pomeriggio,
tenza del corteo che ha iniziato a hanno cominciato a confluire nel
muoversi intorno alle tre mezzo piazzale della Malpensata per vidopo il rito di preparazione e il vere pubblicamente il rito che risaluto di alcuni ospiti. «Carissi- corda Guru Gobind Singh Ji, il
mi amici – ha detto don Massimo terzo dei dieci maestri del sikhiRizzi, direttore del Segretariato smo, che fondò il Khalsa, la conmigranti – porto i saluti della fraternita religiosa che riunisce i
Chiesa bergamasca e gli auguri sikh praticanti. Nel 1699 Guru
più cordiali per la festa di Vai- Gobind radunò una massa enorsakhi per la prima volta celebra- me di persone, uomini e donne,
ta a Bergamo. È il compimento di diede loro uguali diritti e conseun vostro grande desiderio e un gnò le armi per combattere: Sri
segno per tutta la comunità che Sahib, il pugnale sacro, kesh, bardeve imparare a dialogare con le ba e capelli lunghi; kanga, il petaltre culture. Sono soprattutto i tine, simbolo di pulizia; kachera,
LAURA ARNOLDI
a «Aiutiamo i fratelli
marò a tornare a casa»: uno striscione con questa frase scritta
anche in inglese ha aperto la processione dei sikh che ieri ha colorato via Gavazzeni. Un segno significativo di solidarietà verso il
popolo italiano espresso in occasione della festa Vaisakhi, la più
importante ricorrenza della religione sikh che si celebra il 14 aprile in India e nelle comunità sikh
sparse nel mondo. Inni religiosi,
fiori, cibo hanno caratterizzato la
cerimonia organizzata dall’associazione «Gurudwara Singh
Sabha», presieduta da Jasbir Singh, che a Cortenuova ha dato vita al centro socioculturale degli indiani
bergamaschi di religione Sikh, che in prevalenza provengono
dalla regione del
Punjab. Bergamo, per
la prima volta, ha potuto conoscere da vicino questo rito che si è
celebrato ieri anche a
Flero e a Novellara e
oggi si celebra a Roma.
i pantaloni corti fino al ginocchio;
kara, il bracciale d’acciaio.
La festa è iniziata con l’arrivo
dell’autocarro addobbato con fiori colorati, sul quale è stato posto
il Guru Granth Sahib, il libro sacro, protetto dalla pioggia con
ogni cura e adagiato su un basso
tavolino ricoperto da numerosi
strati di stoffe bianche e ricamate, stese e profumate a una ad
una con un cerimoniale complesso.
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1) Quattromila sikh riuniti ieri alla Malpensata per la festa Vaisakhi, la più importate ricorrenza religiosa
della comunità indiana; 2) lo striscione di solidarietà per i «fratelli marò»; 3) i segni religiosi FOTO BEDOLIS
Fiori e inni
Il cielo benevolmente ha smesso
di riversare acqua alla partenza
del lungo corteo, permettendo
anche ai passanti di fermarsi lungo il percorso. Secondo il rito, la
strada dove transita il Libro sacro deve essere pura, per questo
è stato preso in affitto un mezzo
per lavare la strada che ha aperto il corteo, dietro un gruppo numeroso di donne e uomini scalzi
e armati di scope che hanno
spazzato la via prima del lancio
di petali di rose, distribuiti alla
gente. Durante il percorso i fedeli hanno rivolto lodi a Dio e continuato a offrire frutta, bibite, cibo vegetariano a tutti. Via Gavazzeni è stata «invasa» in modo allegro, probabilmente con qualche disagio per chi doveva percorrerla in auto.
Il corteo si è sciolto in via Europa, con soddisfazione degli organizzatori: «È la prima volta per
Bergamo – commenta Singh – e
ha partecipato tanta gente. Un
solo rammarico: il fatto che abbiamo saputo solo giovedì che il
corteo non avrebbe potuto raggiungere la Fara dalla stazione».
La festa di Vaisakhi non si è conclusa ieri. «Terminerà oggi alle 13
– spiega Singh –. Da venerdì diverse persone si sono alternate
per la lettura integrale e ininterrotta delle 1.430 pagine del Libro
Sacro. Concluderemo con la condivisone di un pranzo vegetariano» . ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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a
Giovani e islam, stand
sulla cultura araba
a «L’Islam in 9 metri quadri»: questa la scritta che campeggiava sullo stand organizzato
nella giornata di ieri in via XX
Settembre dalla sezione dei Gmi
(Giovani musulmani d’Italia) di
Bergamo in collaborazione con il
Centro culturale islamico. «Si
tratta della quarta edizione del
Da3wa Street (traslitterazione
dall’arabo che significa invito alla religione, nel senso di invito alla conoscenza dell’Islam, ndr), un
evento che si svolge a livello nazionale, anche se in date differen-
Due ragazze musulmane parlano
con un passante FOTO ZANCHI
ti, dai direttivi di tutta Italia –
spiega Said Ait Taleb, 24 anni, originario del Marocco, nel direttivo della nostra città –. Quest’ini-
ziativa riscuote sempre successo:
i giovani soprattutto sono molto
interessati. Domande frequenti
invece riguardano il velo, la questione delle donne e il non consumo di carne di maiale e alcolici».
Distribuzione di libri gratuiti
sull’Islam – tra cui anche volumi
in cui si spiega com’è vista la figura di Gesù nell’Islam -, dolcetti,
the caldo alla menta, tatuaggi con
l’henné e la possibilità di fare
scrivere il proprio nome in arabo: un modo per incuriosire i passanti bergamaschi e invitarli a interagire con loro. Con una novità
rispetto allo scorso anno: alcune
ragazze per presentarsi hanno
infatti indossato abiti tradizionali della Palestina e del Marocco. ■
G. Fr.
a
Corsa solidale sui Colli
in ricordo di Salvetti
Incontro - “INTUIZIONI” FERRARI
Il design automobilistico fra tecnica e intuizione
A cura dell’Arch. Flavio Manzoni - Centro Stile Ferrari Maranello
e con la partecipazione straordinaria del Magnifico Rettore
dell’Università degli Studi di Bergamo Prof. Stefano Paleari
VENERDì 20 APRILE 2012 Ore 18.30
Centro Congressi Giovanni XXIII - Bergamo
Ingresso gratuito - per prenotazioni www.bergamofestival.it
a Torna il trofeo Beppe Salvetti «Insieme per regalare un sorriso», alla sua seconda edizione.
Mercoledì 25 aprile si correrà
verso Città Alta e i suoi colli per
ricordare Beppe Salvetti, agente
della Questura di Bergamo mancato prematuramente nel 2010.
Una marcia non competitiva a
carattere internazionale e aperta a tutti organizzata dall’Athletic Club Polizia di Stato, che ha
uno scopo benefico: l’intero ricavato sarà devoluto all’associazione onlus Amici della Pedia-
La presentazione della corsa
tria degli Ospedali Riuniti di
Bergamo. A presentare l’iniziativa, il vicequestore precario
Francesco Messina con il capo di
gabinetto Angelo Re, l’ispettore
capo Mario Gallo e la vicepresidente dell’associazione «Amici
della Pediatria», Terry Rossi.
Ospiti speciali per la seconda
edizione il campione italiano di
Maratona Giovanni Gualdi, l’ex
campione italiano Lorenzo Lazzari e il pluricampione e atleta
olimpico Migidio Burifa. Oltre
agli importanti rappresentanti
del mondo sportivo ci sarà anche
«Il Bepi». Due i percorsi (sette e
14 chilometri) con partenza dal
Lazzaretto, dove alle 9, è prevista la celebrazione della Messa.
Info: www.trofeosalvetti.com. ■
D. Nor.