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CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT 11/02/2013 L'INCHIESTA Estorsione a imprenditore edile, arrestata ex soldatessa casertana Era fidanzata con un boss casalese e aveva coperto la fuga di un latitante di camorra del clan Bidognetti CASERTA - I carabinieri di Aversa, in collaborazione con i colleghi di Parete, hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolazione del clan dei Casalesi. Tra gli arrestati c'è anche una soldatessa volontaria in congedo: Laura Titta, finita in carcere per aver favorito - secondo gli inquirenti - la latitanza di Emilio Di Caterino. Il provvedimento riguarda una indagine sviluppata tra il 2008 e il 2010 con la quale fu ricostruita l'azione della fazione Bidognetti del clan Casalesi nell'Agroaversano guidata da Giuseppe Setola. Nello specifico l'inchiesta ha interessato delle estorsioni ai danni di un imprenditore edile in procinto di realizzare un complesso immobiliare costituito da 20 appartamenti e una villetta. All'imprenditore era stata chiesta una tangente di 20.000 euro. LA STORIA DELLA SOLDATESSA - Laura Titta, che per gli investigatori avrebbe favorito la latitanza di Di Caterino, all'epoca dei fatti era fidanzata con Giovanni Mola, affiliato ai Casalesi poi diventato collaboratore di giustizia. Durante un colloquio, la soldatessa aveva ricevuto dal suo ragazzo un "pizzino" con il quale era stata incaricata, insieme a Bartolomeo Vitiello - altro arrestato nell'operazione insieme a Lorenzo Griffo e Metello Di Bona - di portare a termine l'estorsione. Marilena Mincione © RIPRODUZIONE RISERVATA