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Value
Point
Il ruolo del canale
A cura di Primo Bonacina
COME STA
CAMBIANDO IL
RUOLO DEL CIO?
Tavola Rotonda Distributori
ValuePoint: il ruolo del Canale ha un formato fisso e congruente. Ogni mese ospitiamo un momento di aggregazione, tramite il formato della tavola rotonda, dove raccogliere il pensiero dei manager del canale. Vogliamo parlare di processi, manager, attività, mentre per temi come tecnologia, IoT, Cloud e altre buzzword
di questo tipo, ci saranno altri spazi nella rivista e nei convegni SOIEL. All’interno delle pagine di ValuePoint
abbiamo dapprima parlato di finanziamenti, poi di e-commerce e app, di marketing, intervistando distributori
e system integrator. Abbiamo poi parlato di cloud. Ci manca adesso il pensiero del CIO. Come deve essere l’IT
moderna? Tradizionale, bimodale o multimodale? Quali sono le priorità che i CIO hanno messo nero su bianco
in cima alle loro agende? Infrastrutture sempre più efficienti, innovative e incentrate sul cliente per sviluppare
nuovi prodotti, servizi e processi di business, adozione di metodologie di data governance. E occhi puntati
sulla sicurezza, mentre la forza dirompente della ‘Terza Piattaforma’ impone ai CIO un salto culturale. In realtà,
le divisioni IT sono in bilico tra vecchia IT e nuova IT, tra spinta alla conservazione e trasformazione. Secondo
Gartner, entro il 2017, i CMO (chief marketing officer) controlleranno forse più spesa IT dei CIO. E secondo gli
analisti di IDC, c’è una spinta al cambiamento che nella maggior parte dei casi è guidata dalle Line of Business.
A questo punto, molti cominciano a chiedersi se i CIO siano più conservatori o innovatori. Trasformazione e
innovazione vogliono dire molte cose diverse. Secondo la visione di IDC, Business e IT diventano terreni contigui con una contaminazione costante di reciproche competenze. La cultura dei dati entra nelle direzioni marketing. E la cultura informatica esce dai dipartimenti IT, che ormai non sono più solo la stanza dei bottoni, ma
sono sempre più ‘trasformazionali’. La convergenza di cloud, social, mobile, big data e analytics, ha messo le
aziende nella condizione di incrementare notevolmente le proprie capacità e potenzialità, rendendo accessibili ‘everywhere and anytime’ le risorse IT necessarie. Da un lato i mondi fisici e virtuali convergono, dall’altro
emerge il cosiddetto ‘mesh digitale’. In questo scenario, il software diventa il principio ordinatore alla base
di molti modelli di business e i dati diventano i mattoni su cui fondare nuove strategie. Il problema dell’innovazione tecnologica è più ampio di quello che sembra. Ogni CIO ha una definizione diversa d’innovazione e
deve confrontarsi con ambienti di lavoro molto eterogenei per formazione, competenze, età e stili di lavoro.
Essendo questo uno spazio dedicato al canale, per parlare delle priorità del CIO, abbiamo intervistato diversi
system integrator che sono a contatto giornaliero con loro. Di quale canale hanno bisogno questi CIO? Quali
sono i punti qualificanti dei loro accordi di partnership con il canale? Hanno forse bisogno di un ‘nuovo’ canale? Ecco a voi le risposte!
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Il CIO di oggi deve essere in grado di giocare il proprio ruolo su due fronti
apparentemente opposti fra loro, ma parimenti importanti. Da un lato, deve
essere artefice del cambiamento digitale dell’impresa, accettando la sfida del
cambiamento e adottando un approccio proattivo e aperto all’interno e all’esterno della stessa. Dall’altro, deve continuare a ‘far funzionare l’impresa’, garantendo operatività e sicurezza anche e soprattutto nel nuovo contesto digitale e perseguendo una continua ottimizzazione dei costi, soprattutto quelli
che portano scarso valore aggiunto al business, per liberare risorse da investire
nell’innovazione. L’approccio ‘bimodale’ che si sta affermando nelle organizzazioni ICT si riflette anche nelle politiche di sourcing delle aziende e nelle loro
relazioni con i fornitori. Sulla governance i nostri clienti ci chiedono di collaborare all’automazione dei processi e all’ottimizzazione dei costi e delle prestazioni aziendali attraverso metodologie e soluzioni innovative quali DevOps,
testing, monitoraggio e performance management. Parallelamente ci chiedono
di essere propositivi e di integrare le loro competenze (analytics, digital marketing, gestione di API, IoT) sui progetti di digital transformation. All’innovazione tecnologica si accompagnano anche nuove modalità di erogazione dei
servizi. Sempre più spesso i clienti ci chiedono di adottare metodologie ‘agile’, di assumere la responsabilità d’interi processi tecnologici, di condividere
il rischio e di essere premiati sul risultato. Il Gruppo Consoft ha definito una
serie di best practice per aiutare i propri clienti a percorrere il cammino della
trasformazione digitale, dal DevOps ai big data, dalla gestione dei contenuti
digitali all’IoT e alla sicurezza. L’ha fatto cercando di integrare l’approccio del
grande system integrator, capace di garantire economie di scala, metodologie
innovative, flessibilità e rispetto degli SLA, con la mentalità della startup, sempre focalizzata sull’innovazione, sul cambiamento, sulla rapidità di esecuzione.
Consoft sostiene questa strategia con centri di competenza, partnership con
importanti operatori ICT internazionali, relazioni con università e istituti di ricerca, una divisione R&D che partecipa a progetti nazionali e internazionali.
Claudio Saluta, Direttore Commerciale, Consoft Sistemi
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