Mobile, banche in «esplorazione
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Mobile, banche in «esplorazione
www.corrierecomunicazioni.it [email protected] OsservatorioMobileBanking DELLE 20 n°20. 16 dicembre 2013 A CURA DELL’ OSSERVATORIO MOBILE BANKING DELLA SCHOOL OF MANAGEMENT DEL POLITECNICO DI MILANO Non solo conti correnti online. Per gli istituti di credito il canale mobile consente di offrire servizi eterogenei: dalle polizze «lampo» ai piani di accumulo, dalla ricerca di abitazioni con mutuo ai quiz per le donazioni. Smartphone e tablet gli strumenti al top Mobile, banche in «esplorazione» della constatazione amichevole in caso di incidente, info su teatri, mostre ed eventi, numeri utili in caso di emergenze da gestire). Anche sul fronte finanziario alcune strade sono state percorse in anticipo rispetto all’Italia. Si pensi ai servizi che rendono possibile inviare denaro a persone presenti nella rubrica del proprio smartphone (money remittance). Quali i risultati per le banche italiane, che hanno spinto sul mobile banking e sulle app in particolare? Per i tablet il 50% del campione segnala di aver raggiunto un aumento nell’utilizzo delle attività di banking e trading, mentre il 32% cita sia il miglioramento dell’immagine sia la soddisfazione del cliente. Per gli smartphone, invece, c’è minore dispersione e si fa riferimento all’aumento del livello di servizio (44%), all’allineamento ai trend di mercato e al miglioramento dell’immagine (41% per entrambi). Sul fronte della Claudiororato M obile “mon amour”. E i dati lo dimostrano: quasi 4 milioni i possessori di tablet nel 2012 (+140% rispetto al 2011) e oltre 25 quelli di smartphone (+19% sul 2011). In Italia gli smartphone sono oltre il 50% del totale dei cellulari, in linea con la media europea e degli Usa. “Il nostro mercato è un contesto fertile per i servizi di mobile banking. Molti clienti sono già abituati alle tecnologie mobili e hanno familiarità con i servizi in mobilità gestiti su cellulare”, afferma Filippo Renga, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Banking, condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme con Abi Lab. La rete mobile, contrariamente a quella fissa, ci vede tra le avanguardie, almeno in chiave di utilizzatori. Le app e i mobile site - il “nuovo” mobile 2,5 milioni gli italiani che utilizzano lo sportello mobile banking - si adattano bene a smartphone e tablet. I 2,5 milioni di utenti di app e mobile site sono, ormai, il 10% del totale dei correntisti: non più una nicchia, ma una bella realtà con ampi margini di crescita. Altre cifre confermano che il mobile banking ha colpito nel segno. Gli utenti più assidui - almeno un accesso alla settimana - hanno raggiunto il 76%; i “mobile surfer assidui” per i servizi generici si fermano al 61%. Sembra proprio che chi usa, ritorna e interagisce, tanto che, chi ha riscontrato dei problemi, nel 25% dei casi ha cercato un contatto con la banca per risolverli. Segno di attenzione verso intesasanpaolo questo genere di servizi e di fiducia nella possibilità di trovare una soluzione. “Le banche si stanno rapidamente adattando all’evoluzione dei clienti - continua Renga - sempre più desiderosi di una relazione multicanale. Le banche l’hanno capito e stanno ricercando un’integrazione più intensa tra il canale digitale e i canali “fisici”: filiali, atm, pos, promotori ”. C’è qualche stonatura in questo panorama di sviluppo? Forse l’ampiezza della gamma dei servizi di mobile banking su cui si sperimenta, soprattutto se paragonata a livello internazionale. “All’estero - evidenzia Renga - le banche hanno già iniziato a esplorare diversi servizi mobile e digitali in genere, non necessariamente di contenuto bancario. I servizi informativi e i dispositivi di natura non finanziaria - biglietti aerei, ticket per eventi culturali, mobile couponing, solo per citarne alcuni - sono lì a testimoniare l’intenzione delle banche a livello internazionale: diventare un punto di riferimento più ampio per la clientela, cercando di entrare sempre di più nell’ambito delle loro attività quotidiane”. I servizi mobile, a contenuto non strettamente bancario, proposti dai principali istituti di credito internazionali, spaziano in ambiti veramente eterogenei: dalle assicurazioni (proposta di polizze “lampo” o piani di accumulo), alla sostenibilità ambientale (giochi e quiz per stimolare le donazioni), dall’edilizia (ricerca di abitazioni con proposta di mutuo a condizioni di favore) alla vita di tutti i giorni (indicazioni sulla compilazione bnl Le attività di banking e trading in aumento In crescita i servizi che con- grazie ai tablet money transfer sentono di trasferire denaro selezionando un contatto dalla rubrica del cellulare webank sicurezza le banche hanno ulteriormente alzato l’attenzione Il 90% degli istituti che ha risposto all’indagine, ricorre a un doppio livello di autenticazione anche per i servizi mobile, mentre il monitoraggio delle transazione via mobile è adoperato dal oltre il 63% dei casi, che raggiungerà quasi il 75% entro la fine del 2013. Il mobile payment inserito nel contesto del mobile banking può diventare una leva per ridurre la circolazione del contante e, perché no, l’evasione fiscale nel nostro Paese. Un modello da seguire anche per altri contesti, più lenti a mettersi in moto e ad ascoltare i bisogni del mercato? gruppobper Utility a portata di mano Pieno di download di tutti gli smartphone per lo sportello virtuale Servizi su misura di «singoli» clienti La user experience per progettare il futuro Intesa Sanpaolo è dal 1998 sul mercato del mobile banking. Lo scorso anno lancia un’applicazione dedicata a tablet iPad e nei primi mesi di quest’anno hanno debuttato le nuove versioni di app per iPhone e smartphone Android. Le app, scaricabili gratuitamente dagli store dedicati, offrono servizi informativi e dispositivi, anche attraverso la lettura del codice QRcode attraverso i telefonini abilitati. Sono inoltre disponibili, senza necessità di effettuare il login, una serie di utilità finalizzate ad accrescere le occasioni d’uso per il cliente: ricerca degli Atm o delle filiali del Gruppo più vicine, ricerca dei partner del programma Bonus, servizio clienti della Banca su Facebook. I risultati di queste applicazioni sono stati molto positivi sia in termini di feedback da parte della clientela, sia di download e utilizzo dei servizi stessi. L’attenzione futura si rivolge a un nuovo mobile-site, pensato per i possessori di smartphone non dotati di sistema operativo iOS o Android. È il 2008 quando Webank lancia il mobile-site e l’applicazione per gestire il conto corrente con smartphone: da allora una serie di app per i principali sistemi operativi. Dallo scorso anno la scelta di concentrare gli investimenti sulle piattaforme iOS e Android. Oggi l’offerta mobile gestisce le principali operazioni del desktop, oltre a servizi innovativi per un target selettivo (bollettini con datamatrix, coordinate iban via sms/posta elettronica, atm locator). T3 per iPad è pensato, invece, per il trading di tipo professionale con un servizio di informazioni in real time e tempestività nella gestione delle operazioni. Il canale Mobile procede secondo le attese: secondo le rilevazioni più recenti il 20% dei clienti ha usato almeno una volta il canale mobile per inoltrare una disposizione. L’evoluzione prevede ancora l’ascolto dei fruitori di mobile banking per individuare meglio i bisogni, mentre in chiave applicativa prosegue l’attenzione verso nuove applicazioni per tablet Android e Windows Phone. Quest’anno il Gruppo Bper-Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha evoluto le soluzioni di Mobile banking con nuove modalità di relazione con la clientela, tramite device mobili. Il percorso ha riguardato: sms banking, arricchendo gli avvisi legati alla sicurezza con le notifiche sull’entità del saldo del conto; mobile site, per abilitare alle operazioni anche su smartphone non di ultimissima generazione; applicazioni specificamente progettate per smartphone basati sui sistemi operativi iOS e Android. Dopo sei mesi dal lancio sono stati effettuati oltre 40mila download. Il 98% degli accessi avviene tramite smartphone, mentre il 46% delle visualizzazioni della app è legato alla consultazione del conto e alla situazione delle carte. Le linee di sviluppo riguarderanno sia la componente di user experience, individuando evoluzioni nelle interfacce e nella navigazione grazie all’analisi degli analytics, sia l’introduzione di nuove funzionalità al servizio della clientela. Il «mobile» proposto dalla Banca Nazionale del Lavoro riguarda l’area dei servizi bancari informativi e transazionali, erogati tramite app e mobile-site, la messaggistica, sia gratuita sia a pagamento e l’assistenza, realizzata attraverso i contatti diretti e i social network. Il prossimo anno è previsto il lancio di nuove applicazioni per Mobile Proximity Payment con tecnologia Nfc (Near Field Communication), Mobile wallet e Mobile Token. Contemporaneamente, l’attenzione si rivolgerà all’estensione dei servizi bancari transazionali disponibili da mobile e all’evoluzione grafico-navigazionale per smartphone e tablet. In termini di risultati già ottenuti sul mobile banking, il 3% dei clienti con accesso ai canali diretti utilizza il canale “m.bnl.it”, il 32% ha sottoscritto il servizio di sms alert, mentre il 9% ha scaricato le App Bnl, rivelando un trend di crescita mensile, nei primi sei mesi dell’anno in corso, pari al 40%.