NONNO, RACCONTAMI ! Castelfidardo negli anni 1920

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NONNO, RACCONTAMI ! Castelfidardo negli anni 1920
Castelfidardo negli anni 1920 - 1950
Già dallo scorso anno scolastico gli alunni
della classe 3 A della scuola media
Mazzini di Castelfidardo hanno iniziato a
lavorare su un progetto storico ambientale
riferito al periodo compreso fra gli anni
1920-50 che si propone di far conoscere
un momento importante del paese
attraverso le voci dei protagonisti. Sono
stati affrontati diversi argomenti come la
vita in paese e in campagna, l’aspetto
religioso,
l’alimentazione,
l’abbigliamento, i giochi e i giocattoli dei
ragazzi dell’epoca. Di particolare interesse
sono stati l’ascolto delle drammatiche
avventure di alcuni nonni prigionieri dei
tedeschi nell’ultima guerra mondiale e la
ricerca sull’istruzione pubblica attraverso i
libri di scuola, le copertine dei quaderni e
il materiale scolastico del periodo fascista.
Il progetto è partito dalla conoscenza del
contesto storico preso in esame e sul quale
è stato importante l’intervento dello
storico locale Paolo Bugiolacchi, quindi la
classe ha affrontato come primo
argomento la vita in paese. Il paese di
Castelfidardo ha potuto usufruire del
servizio pubblico dell’acqua già nel 1886,
come ricordato da una lapide posta nella
parete esterna del palazzo comunale,
mentre la corrente elettrica veniva fornita
alla popolazione dalla ditta TommassiniAlbanesi e C. dal 1901. In paese erano
presenti prima del 1910 diverse attività
industriali, oltre la lavorazione degli
armonici iniziata nel 1863 da Paolo
Soprani, quella di pipe in radica, quella
dei saponi, di laterizi, era inoltre
sviluppata la bachicoltura e l’industria
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tessile, che vedeva nelle ditte di
Archimede Albanese, Mariano Picchietti,
Rosa Rita, Antonio Attili i maggiori
produttori. Fu soprattutto nel dopoguerra
che si ebbe un rilancio della produzione ed
esportazione delle fisarmoniche prodotte
dalle varie botteghe e fabbriche di
Castelfidardo prime fra tutte quelle di
Paolo e di Settimio Soprani, di Crucianelli
e di Moreschi.
Castelfidardo ha avuto i seguenti
movimenti demografici:
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1921 abitanti 7.008
1961 abitanti 11.901
1931 “
7.460
1971 “
12.459
1936 “
7.735
1981 “
14.302
1951 “
9.766
2004 “
17.947
Da questi dati si possono trarre la
conclusione che la popolazione nel
periodo dal 1921 al 1951 ha avuto un
incremento di 2700 unità, dovuto
principalmente alla diffusione delle
attività economiche in particolare quelle
legate alla fisarmonica.
Sono intervenuti in classe alcuni nonni (il
titolo della ricerca storica è proprio
“Nonno, raccontami!): i signori Paolo
Brandoni e Nazzareno Carini che hanno
raccontato le conquiste della città di
Castelfidardo e in particolare l’importanza
economica
dello
sviluppo
della
fisarmonica.
La vita culturale e ricreativa di questo periodo
pone in evidenza alcune iniziative che
meritano di essere ricordate: esisteva un
frequentatissimo Circolo di lettura, venivano
allestiti spettacoli teatrali. Nel 1929 veniva
istituita la Scuola di Avviamento al Lavoro
trasformata poi nel 1939 in Scuola di
Avviamento Professionale; in forte
espansione anche le scuole elementari,
specialmente le scuole rurali.
L’industria tipica di Castelfidardo in
questo periodo ha uno dei suoi periodi più
floridi. Nel 1937 sono oltre 72.000 le
fisarmoniche che sono esportate in ogni
parte del mondo. Le fabbriche maggiori,
quelle dei Soprani, di Crucianelli, di
Moreschi, di Serenelli e tante altre
ampliano notevolmente le loro produzioni
e portano lavoro e benessere nell’intera
comunità. Nonostante i disagi causati dalla
prima guerra mondiale, nonché la forte
presenza del fascismo, Castelfidardo è
riuscito a mantenere un sufficiente
equilibrio economico che ha permesso a
gran parte della popolazione di vivere in
maniera decorosa. Nel periodo della
seconda
guerra
mondiale,
anche
Castelfidardo
risente di questa
drammatica situazione, da qui ristrettezze,
miseria e tribolazioni di ogni tipo
incominciano a prendere campo. Il 4
luglio 1944 le truppe alleate sono in paese,
accolte da tanta popolazione in festa e
dagli esponenti dei comitati partigiani di
liberazione; la gente di Castelfidardo si
avvia verso una certa normalizzazione. Si
riaprono le botteghe, si riprendono i lavori
e pian piano si riacquista la voglia di fare,
di produrre, di vivere.
Nonostante i disagi causati dalle due
grandi guerre, nonché la forte presenza del
fascismo, Castelfidardo è riuscita a
mantenere un sufficiente equilibrio
economico che ha permesso a gran parte
della popolazione di vivere in maniera
decorosa.
Gli alunni della terza A
Istituto Comprensivo “Mazzini”
Castelfidardo
Castelfidardo come era un tempo...
...e come è oggi.