enel apre le sue centrali ai grandi nomi della musica italiana

Transcript

enel apre le sue centrali ai grandi nomi della musica italiana
Rassegna Stampa
Cliente: BLUE NOTE
Testata: LEGGO (MI)
data: 23 MARZO 2010
Ufficio Stampa
Tel. 02 20404727 fax 02 20404743 – [email protected] - www.paroleedintorni.it
Il figlio voodoo
Il ritmo del calore
http://www.jimihendrix.com
http://www.petergabriel.com
Il sito ufficiale di Hendrix con
tutte le info sul nuovo cd
Sandy Müller
Hot Chip
Usignolo italo-brasileiro Tappeto sintetizzato
Sul sito di Gabriel la canzone
«Flume» in download
Hot Chip
Falsa rosa
One Life Stand
Nascerà Gesù
Ricchi e Poveri
Odd Times Records
Astralwerks
(1988)
***
*
Nascono come gruppo electro-pop que-
gnolo italo brasiliano. Doppio come le sue
anime: uno tutto in portoghese (con Balla
balla ballerino di Dalla) l’altro in italiano
(conTrilhos urbanos diVeloso).Disco prezioso e appassionato con big brasiliani tra
cui il violoncellista Morelembaum.
sti nerd londinesi e qui proseguono con
unpacciugodistilisenzatroppapersonalità. Di base c’è sempre il loro tappeto di sintetizzatori e una melassa romantic-pop
cantatainmanierasvenevole.Unconcept
sull’amore di cui far a meno.
SI.BO.
SI.BO.
Il falso realismo folk
dei Magnetic Fields
02
Ave Maria Renato Zero (1993)
03
Cara terra mia Al Bano e Romina (1989)
04
Chi non lavora non... Celentano & Mori (’70)
05
Serenata Toto Cutugno (1984)
06
Siamo donne J. Squillo e Sabrina Salerno ‘91)
07
Non amarmi A. Baldi e F. Alotta (1993)
08
Noi ragazzi di oggi Luis Miguel (1985)
09
Con il tuo nome Ivana Spagna (2000)
10
In te Nek (1993)
VOLANO STRACCI
The Magnetic Fields
Realism
Nonesuch
**
SI.BO.
[email protected]
’uomo che sta dietro al
progetto Magnetic Fields è considerato dalla
stampa rock indipendente un costruttore di melodie quasi al pari di
Brian Wilson. In realtà, più che rivaleggiare col genio difficilmente arrivabile dei Beach Boys, Stephin Merritt ha il merito di esser riuscito a sintetizzare in diverse canzoni pop squisitamente wasp mille generi diversi,
pescando dal basso come dalla musica dotta. Da Brodway alla classica
passando per l'elettronica anni Ottanta. Il tutto con grazia ed essenzialità,
con il gusto per la musica da camera,
l'introversione come linguaggio e
L
TRAME NEVROTICHE
Confessioni
di un fanatico
sul nuovo
Peter Gabriel
LA MEDAGLIA ROVESCIATA
Una decina di anni fa il musicista
newyorkese dava alla luce il triplo 69
love songs che entrava di diritto nella
rosa dei più interessanti album anglosassoni del decennio (da qui Peter Gabriel ha preso The book of Love per
reinterpretarla nel suo ultimo disco),
mentre qualche anno fa usciva Distortion, disco elettrico in omaggio ai
Jesus & Mary Chain di cui quest'ultimo Realism è certamente il rovescio
della medaglia. Qui gli strumenti che
necessitano alimentazione sono stati
banditi. La cifra è il folk, gli archi, il
banjo, il piano giocattolo, il mandolino, qualche strumento «esotico» come la tabla e il sitar e il consueto fluire di melodie agrodolci cantate soprattutto dal suo alter ego femminile. Trentatré minuti che stanno tra
l’esercizio di stile e il mestiere.●
ENZO COSTA
Gabriel 3 del 1980: entrambi costruiti partendo, come per un Von
Trier dei suoni, da dogmi autoimposti: là, una poetica di tribalismo
elettronico scolpita da batterie spogliate dei piatti, qui, scosse e bradisismi emotivi per orchestra e pianoforte, senza sezione ritmica, chitarre e sequencer. La costrizione di archi e fiati per restare lontani anni
luce (sideralmente più avanti) dalla rockstar che occulta la crisi di
ispirazione con furbe orchestrazioni di vecchi successi.
Il signor Stephin Merritt è considerato il nuovo Brian Wilson
Qui ha deciso di buttarsi sull’acustico: troppo mestiere, però...
una sana avversione per la magniloquenza. È anche un personaggio enigmatico mr Merritt. Avaro di interviste, celebre per il suo umore scurissimo (soffre anche di una rara malattia
per cui i volumi alti si trasformano al
suo orecchio in distorsioni), è uno
che per questo ultimo capitolo discografico ha deciso a tavolino di «fare»
un disco folk. Forse in polemica con
la proliferazione eccessiva dei dischi
di tal genere, forse per dimostrare a
tutti di cosa sia capace, ha dato alle
stampe Realism, ma lo avrebbe voluto intitolare False, il falso.
41
più brutte del festival
tua a [email protected]
SANREMO TRASH Ledì lacanzoni
Sandy Muller
Un disco di rara grazia il nuovo dell’usi-
DOMENICA
14 FEBBRAIO
2010
a moda musicale del
momento è la bocciatura del nuovo album di
Peter Gabriel, nei sottogeneri di critica delusa
ma affettuosa e stroncatura astiosa o pretestuosa. Io lancio
una controtendenza: la critica positiva fanatica (nel senso di fan): per
me Scratch My Back è un capolavoro, in virtù della sua singolarissima
doppiezza: non è totalmente un disco di Gabriel (è una raccolta di cover, ma un album di inediti pare in
arrivo) ed è gabrielianissimo (per radicalità e vocalità); volge lo sguardo
al passato (nella scelta dei brani)
per farci scorgere il futuro (nella trasfigurazione di ogni canzone); è intriso di sommessa inquietudine e febbrile maturità. Lo accosterei al Peter
L
Gabriel usa poco gli archi come soffici tappeti stesi sotto le melodie e
molto come trame sonore nevrotiche che si fanno e si disfano, supportano la voce e poi la contrastano fino quasi a soffocarla, disegnano l’armonia e un istante dopo la
disintegrano per ricostituirsi in ritmo. E poi quella voce, profonda,
commovente anche nelle stanchezze che denuncia. Come se la rinuncia alla composizione avesse indotto l’Arcangelo a creare con l’interpretazione: ogni tonalità, ogni registro scuotono e suggestionano, distribuiscono brividi. Ogni canzone
è un’occasione di meraviglia: il vitalismo frenetico di The Boy In The
Bubble di Paul Simon magicamente rivoltato in incanto rallentato e
trasognato; una Listening Wind fedele all’originale dei Talking Heads, ma paradossalmente resa più
ritmica dall’incalzare iterativo dei
violini; una versione angosciata e
potente di My Body Is A Cage degli
Arcade Fire; la già fantastica Après
Moi di Regina Spektor arricchita di
un’intensità gotica inaudita; una
straziatissima Street Spirit dei Radiohead. Applausi (fanatici).●
Eventi
ROMA
Masur: «Italiani vi spiego Brahms»
Il direttore tedesco da oggi a martedì guida l’orchestra nazionale di Santa Cecilia:
in programma la seconda sinfonia di Brahms e il quarto piano concerto di Beethoven
Jacopo Granzotto
Sevivi per la musica, ottantadueanni equivalgono a venti. Kurt Masur non
fa eccezione e incarna al meglio la ricettavincentedella giovinezza.L’alternativa ecologica a creme e tiraggi. Il direttoretedescotornaa SantaCecilia doveoggi (ore 18), lunedì (ore 21) e martedì
(ore 19,30 ) dirigerà da par suo gli accademici. In programma la Genoveva Ouverture di Schumann, la seconda sinfonia di Brahms e il concerto numero 4 per
pianoforte di Beethoven, solista Elisabeth Leonskaja. Un programma splendidamente classico. Pane per i denti di
cotanto musicista. Che abbiamo incontratoall’AuditoriumParco della Musica
nel corso delle prove del concerto. Masur, sempre disponibile (come tutti i veri appassionati musicisti) ha anche annunciato per settembre (dal 2 al 24, ma
è già possibile effettuare l’abbonamento) l’integrale delle sinfonie di Beethoven:quattroimperdibiliconcerticon re-
A SETTEMBRE Annunciata
anche un’integrale delle Sinfonie
di Beethoven, otto date per
le quali ci si può già abbonare
plica. Anche perché le registrazioni del
maestro tedesco sono diventate sempre più sporadiche (nel 2007 si segnalava comunque un’ottima Sesta di
Tchaikovsky).
Masur è una bacchetta prestigiosa.
Dopo i lunghi anni alla guida della OrchestradelGewandhausdiLipsia,haassunto la direzione della New York Philharmonic, della London Philharmonic
e dell’Orchestre National de France. Da
lì un percorso che lo ha portato a estendere l’indagine d’interprete anche ai
grandi autori del ’900 europeo.
Maestro, la scelta di rimanere col
programma in ambito tradizionale,
senza rischi, vuol dire che di questi
tempi è meglio evitare l’ostico contemporaneo?
«Diciamosubitoche ame noninteressa fare sempre il pienone. Nel senso che
non mi faccio condizionare dal gusto
popolare quando scelgo il programma
daeseguire, nondevo enonvoglio compiacere nessuno. Però per far avvicinare i giovani alla classica serve accortezza: chi da piccolo ascolta Brahms o Beethovensonoconvintochenonl’abbandona più. Molta musica contempora-
LUNEDÌ
Sandy Muller
canta al Quirino
Uncompactdiscdaascoltare.Anzi
di più un disco da gustarsi con le
orecchie attente e la mente libera
daognipregiudizio.Siintitola«Falsa rosa» ed è la nuova fatica musicale di Sandy Müller. Il disco verrà
presentato dal vivo lunedì sera al
teatro Quirino. Un cd doppio, con
undicicanzonicantatesiainitalianosiainportoghese.Branioriginaliequattrocover:tralealtre,«Samba do grande amor» scritta da ChicoBuarque(quiinunaversionetradottainitaliano),e«Ballaballaballerino» di Lucio Dalla (questa, al
contrario, verrà proposta in una
versione lusitana). «L’album - dichiara la Müller - sarà una grande
sorpresa. Vorrei che chi ascolta il
cd lo faccia come un bambino che
scarta un regalo inaspettato». La
Müller è nata in Italia da genitori
brasiliani.Respiradasempreinfamigliale melodie, i suoni e gli stati
d’animo della musica popolare
brasiliana.Scopertaprestounavena compositiva, la giovane artista
hacercatodiseguireeproteggere
ilsuofeelingpurtributandoaVeloso un ruolo di faro musicale.
neapuòrisultaredifficilealprimoascolto. Tanto che potrebbe diventare l’ultimo. Mi sento sempre un educatore all’ascolto».
La seconda sinfonia di Johannes
Brahms è un suo pezzo forte. Che
suona maestoso. Com’è l’intesa con
la “dolce” orchestra romana?
«Le orchestre italiane hanno un difetto, se così possiamo dire, e cioè che su
un certo repertorio romantico come
quellodiBrahmsglimancaun po’dipolso. Suonano leggero. Brahms è una melodiasenza fine, io mi sto impegnando a
fargliela sentire. È una sfida personale
che mi sento di dire che ho vinto, ve ne
accorgerete domani sera...»
Il quarto concerto per pianoforte e orchestradiBeethoven è inveceopera mistica, poetica. Terreno ideale per il pugnodiferro inguantodivelluto della Leonskaja. Che non vuol sentir parlare di
operaminore rispettoalQuintoconcerto, il celeberrimo «Imperatore». «Per
me-raccontala pianistageorgiana-potrebbe essere benissimo suonato per il
violino. Anzi. Unisce andazzi tipici della musica da camera come nel primo
movimento alla maestosità multicolore
dell’ultimo. Io penso che Beethoven
parlasse con Dio. Per me non c’è di meglio nel suo repertorio pianistico».
La domanda è secolare: un direttore
tedesco è sempre la scelta ideale per
il repertorio più importante di tutti,
quello tedesco?
«Non direi che è vincolante. Se eseguobeneBrahmsèperchéiolovivodentro,lo comprendoe nonstravolgoilsenso della sua arte. Ma essere tedesco non
significa granché..».
Per finire un doveroso accenno all’Integrale di Beethoven, in particolare alla Nona che per Masur (ma
non solo) rappresenta l’opera universale per antonomasia
«In pratica con l’Integrale si può raccontare la storia dell’umanità divisa tra
gioie e dolori, da guerra e pace. La Nona
parla un linguaggio universale, è capita
intuttoilmondo,enonèsolamentequestione dell’ultimo movimento che ormai finisce dappertutto e in tutte le salse(notadidemerito).Ognivoltacheeseguo questa sinfonia è un trionfo, il pubblico entrain contattocon questo fiume
musicale in piena. E sento che gode.
Detto questo vi confesso che è la “romanza per violino” è il mio pezzo preferitotratutti».Quelladel vecchiocarosello di Vecchia Romagna. Tocca avvisare
il Maestro.
Al teatro India debutta in prima nazionale «Piazza d’Italia dall’omonimo romanzo di Antonio
Tabucchi per la regia di Marco Baliani. Lo spettacolo, in scena da lunedì prossimo, si inserisce nell’ambito delle iniziative dedicate
al 150˚ anniversario dell’Unità
d’Italiaefapartedelprogetto«Fratelli di Storia», la cui seconda parte, La repubblica di un solo giorno,
sarà presentata a giugno in occasione del Napoli Teatro Festival. Il
romanzo, «Piazza d’Italia», è la
storia di un borgo dell’alta Toscana e dei suoi abitanti nell’arco storicochevadall’Unitàd’Italiaaiprimi anni Sessanta. Le vicende vengono narrate e filtrate in particolare attraverso la vita di una famiglia
di fede garibaldina seguendo, come nello stendersi di un albero genealogico,ilsuccedersidellegenerazioni, gli intrecci con la vita del
paese e dei suoi abitanti ma anche
con la Storia d’Italia. «Lo spettacolo - spiega Marco Baliani - vuole
conservare la coralità epica della
scrittura, in un alternarsi di scene
collettive e di singole narrazioni,
secondo una ricerca di drammaturgia narrativa che caratterizza
da anni il mio percorso. Con improvvisecaduteneldramma,adialoghi serrati, che subito dopo si
scompaginanoinunapresenzacorale o in un unico narratore collettivo.Attorieattricinonsarannosolo personaggi definiti ma anche
funzionidiuna coralitàsocialepiù
ampia, entrando e uscendo dalle
scenecomeframmentidiunacontinua galleria fotografica».
Il maestro tedesco Kurt Masur
[C. Abramowitz]
SFIDA «Non mi interessa fare il pienone,
preferisco avere libertà sul programma.
Mi piace avvicinare i giovani alla grande
musica classica. Poi non la lasciano più»
Orchestra dell’Accademia Nazionale
di Santa Cecilia, Kurt Masur direttore,
Elisabeth Leonskaja pianoforte: Schumann Genoveva: Ouverture, Beethoven: Concerto per pianoforte n.4,
Brahms: Sinfonia n. 2.
ALL’AUDITORIUM
Cherkaoui balla nel labirinto della mente
Al coreografo belga il compito di aprire questa sera la nuova edizione di «Equilibrium»
Alessandra Miccinesi
Un artista belga di origine marocchina, che mescolacoreografiaefilosofia,s’incuriosiscenellasperimentazione di chi crea movimenti
per i ballerini e non smette
di indagare quelflusso naturalenell’artecoreuticacapace di sovvertire l’ordine costituito. Sidi Larbi Cherkaoui si è imposto sulla scena
internazionale della danza
realizzandotessuticoreograficifilati suldialogotra leculture. Da quest’anno l’enfant
prodige che ha trasformato
in gestualità il pensiero della dottoressa Jill Bolte
Taylor, espresso nel volume
La scoperta del giardino della mente in cui l’autrice descrive la sua esperienza di
vittima di un ictus cerebrale,
è il nuovo direttore artistico
di«Equilibrio»,ilfestival della nuova danza che prende il
viastaseraalParco dellaMusica. Il coreografo stasera
Marco Baliani
porta in scena
«Piazza d’Italia»
di Tabucchi
inaugurerà il festival della
nuova danza proponendo
in prima italiana Orbo novo
(in replica il 7 e l’8) spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano, danzato
su musiche eseguite da musicisti italiani e polacchi.
«Orbo novo, cioè il nuovo
mondo,èunviaggionellecostruzioni della mente che
cercadi ricreare ununiverso
in cui passato e futuro si incontrano, ma il palco è costellato di sbarramenti: un
labirinto fuori dal tempo
che ostacola i danzatori»
spiega Cherckaoui parlando del progetto di BenoitSwan Pouffer ispirato all’est
e all’ovest, rappresentati dai
due emisferi cerebrali, il destro e il sinistro.
«Noi esseri umani siamo
sempre in movimento verso
il nostro altrove, e il nuovo
mondo è sempre da un’altra
parte» spiega il coreografo il
quale,perallestireilcartellonediEquilibrio,cheperilter-
COME L’ICTUS
Il coreografo ha
preso spunto per
la sua creazione
da «La scoperta
del giardino
della mente»
zo anno ospiterà il Premio
Roma per la danza contemporanea dedicato agli emergenti, ha pescato tra le compagnie internazionali che
più lo hanno influenzato nel
suo lavoro, dandogli input
preziosi. Come i Pilobolus,
celebri atleti-ballerini che il
10 e 11 febbraio propongono 5 coreografie di grande
energia, o il compianto MerceCunningham,gigantedella danza d’avanguardia a
stelle-e-striscelacuicompagnia eseguirà Events (24, 25
e 26 febbraio) pezzo unico
su musiche dal vivo che sintetizza l’esperienza della
danzain sé.In cartelloneanche Ambra Senatore, vincitrice del Premio Equilibrio
Roma 2009 che danzerà Passo (8 e 9 febbraio), e la prima
assoluta di Under Erasure di
Ted Stoffer /Sayaka Kaiwa
(12 e 13 febbraio), danza a
due che riflette sul tema dellalibertà/restrizioneeemersione/capovolgimento. Il 14
febbraio toccherà a una delle massime interpreti della
danza
contemporanea,
Louise Lecavalier, interprete di due piéce create per lei
dai coreografi canadesi
Edouard Lock e Benoit Lachambre,e anche qui ilpunto di partenza è l’impulso
del movimento che precede
le forme della comunicazione umana e consente di leggere l’anima.
Completano il programma Blessed la coreografia di
Meg Stuart e Francisco Camacho (18 e 19 febbraio) basata sull’incessante lotta per
la vita, e La pornographie
des Ames (20 e 21 febbraio)
spettacolodell’enfantprodige Dave St-Pierre danzato
da donne e uomini nudi,
grassi e magri, belli e brutti,
per simboleggiare l’oscena
esibizione dell’animo umano, tra sete di potere e desiderio di distruzione (consigliato a un pubblico adulto).
Prezzi ridotti
per godersi
il cinema
in provincia
Anna Astrella
Diverse le iniziative. Unico
l'obiettivo: dare una mano al cinema. La Regione e l’Anec (associazione nazionale esercenti cinema)
Lazio portano avanti anche nel
2010laloromissioncondiversiprogetti primo fra tutti «Voglia di cinema» che il martedì e il mercoledì in
moltesaledellecinqueprovincelaziali propone il biglietto a soli 2,50
euro. Si tratta di un’iniziativa in
programma tutto l’anno e che vede coinvolti ben 32 cinema. Una
formula collaudata che è riuscita a
realizzare in questi anni un incremento di pubblico (più 52 %) per i
cinema aderenti alla promozione.
Perlacapitale,invece,l’appuntamento con il grande schermo a
prezzi ridotti (dal lunedì al giovedì
3 euro il pomeriggio e 5 euro la sera)saràoffertodallacollaudataformula «Cin cin cinema» previsto a
maggiopertresettimaneecheinteresserà 60 cinema per un totale di
288 schermi.
In più la collaborazione Regione
-AnecLaziocontinuaanchenelsostegno alle piccole sale per il settimo anno consecutivo grazie a un
«Fondo di garanzia» che sostiene i
costi per la stampa di pellicole che
arrivano nei comuni ignorati dalla
grande distribuzione. Sulla stessa
linea si inserisce anche «Cinemacittà», il circuito di arene che nei
mesi di luglio e agosto propone
proiezionia ingresso gratuitonelle
piazze dei comuni sprovvisti di sale cinematografiche.
UBNUBNNJMBOPJU
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
UBNUBNNJMBOPJU
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
JMHJPSOBMFJU
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
.FHBWPDF
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
#BLFDBJU
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
4FHOBMB[JPOFB%JTDPSBEJP
MARTEDI’ 23 MARZO
SANDY MULLER LIVE @ BLUE NOTE
Inizio concerto alle ore 21
“Falsa Rosa” è il nuovo album di Sandy Müller. La prima lingua che Sandy Müller ha imparato a parlare è
stata il portoghese e la prima musica che ha imparato ad amare è stata quella brasiliana. Era inevitabile che
la sua musica mostrasse i segni di una influenza così determinante in una sintesi tra il samba, la bossa nova e
lo choro da una parte, jazz e la musica d’autore dall’altra. Il suo concerto è intimo, elegante e prezioso in un
crescendo d’intensità che conquista a partire dai toni confidenziali fino all’esplosione ritmica del samba.
BLUE NOTE - Via Pietro Borsieri, 37
DOMENICA 28 MARZO
Ospite speciale: Walter Calloni
ELISIR IN CONCERTO @ BLUE NOTE
Domenica 28 marzo alle ore 21
Grande appuntamento con la musica dal vivo domenica 28 marzo sul palco del Blue Note: si esibiranno
infatti gli Elisir, che si sono aggiudicati la Targa Tenco 2009 per il Miglior disco d’esordio dell’anno con
l’album “Pere e Cioccolato” (Odd Times Records/Egea Distribution).
BLUE NOTE - Via Pietro Borsieri, 37
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
$BSBOE$JUZ
3"44&(/"45".1"$"35"%*.64*$"
10
metr1spettacoli roma
www.metronews.it
LUNEDÌ 8 FEBBRAIO 2010
Pagina a cura di Andrea Bernabeo
Notizie
in breve
Di Giulio Band, con il suo
repertorio indie- pop e,
con il suo rock elettronico
la band dei Moseek.
METRO
Per la Sla
I Local Natives
ROCK Sonorità rock fra post- punk e afro- beat domani alle 21 al Circolo degli
Artisti. Nel club di via Casilina Vecchia fa tappa il
tour dei californiani Local
Natives, in scena con le
canzoni dell'album *Gorilla Minor*. S.M.
Il grande jazz
JAZZ Sono il bassista Pippo
Matino e la cantante Silvia
Barba i protagonisti dei
concerti in programma
stasera e domani (h21)
all’Alexanderplatz. Ospiti
speciali della band dei due
artisti il sassofonista Francesco Bearzatti e il percussionista Jorge Bezerra.
JAZZ Per aiutare Paolo Di
Modica nella sua lotta contro la Sla, l'associazione
culturale “Grilli nel Pigneto” ha organizzato a Roma
una “S e ra t a imper tinente”, lunedì 8 febbraio,
presso il Teatro
Italia (biglietto d'ingresso:
2 euro). Servirà a
raccogliere fondi a favore
dell'associazione “V i va
la Vita”. METRO
Doppia razione
METRO
Uno spaccato fra musica e
parole di alcuni momenti
più significativi della storia
del nostro paese. Ecco in
sintesi “Noi. Un bestseller
in musica”, concerto di cui
saranno protagonisti domani alle 21 al Parco della
Musica Stefano Di Battista
(sax), Roberto Gatto (batteria), Danilo Rea (pianoforte) e Dario Rosciglione
(contrabbasso), autori di
“Noi”, colonna sonora dell'omonimo romanzo di
Walter Veltroni. Nato da
un’idea dell'ex sindaco di
Roma e di Raffaele Ranucci
l'album ricalca l’impronta
del libro ripercorrendo la
storia d’Italia, un vero e
Casa del blues
ROCK Canzone d'autore fra
rock, folk e jazz mercoledì
alle 22 sul palco del Big
Mama. La casa del blues di
Trastevere ospita il concerto dei Gina, nuovo progetto degli ex Kozmic Blues
Gina Fabiani e Daniele
Bazzani. S.M.
Quartetto jazz
JAZZ Giovedì alle 22 al
Room 26 di piazza Marconi concerto del quartetto
del pianista Giovanni GuiROCK Doppio concerto sta- di. Ospite speciale del live
sera alle 21,30 per il *Micca sarà il trombonista Gianluca Petrella, uno dei magMusic Award* al Micca
giori jazzisti italiani. S.M.
Club. Sul palco Tommaso
S.M.
Quando la musica
racconta di “Noi”
u Stefano Di Battista al sax
Tutti pazzi per il Brasile
Classici del samba, della bossanovastaseraalle21sulpalco del Teatro Quirino, dove è
in programma il concerto di
Sandy Muller, artista cresciuta fra Brasile e Italia, da
sempre impegnata nella ricerca di un linguaggio musicale comune ai due paesi.
Amante dei differenti stili
della musica popolare brasiliana la Muller sarà in scena
con i brani del suo ultimo lavoro, “Falsa Rosa”. L’album
comprendebraniineditieriletture di canzoni di autori
come, fra gli altri, Veloso,
Buarque, Caymmi. S.M.
proprio “come eravamo”,
attraverso le note dei quattro musicisti. Uscito venerdì scorso il disco comprende l'inedito “2025”, ispirato all'ultimo capitolo del
romanzo,eriletturediclassici citati più volte in “Noi”.
Nel concerto di domani i
quattro musicisti, fra i più
rappresentativi del panorama jazz italiano, presenteranno il disco, viaggio
nel tempo in cui la storia
dei personaggi si dipana attraverso storie comuni: la
guerra, il dopoguerra, il benessere, gli anni di piombo, il futuro. Biglietto 10
euro. Info: 0680241281
STEFANO MILIONI