i 50 anni di dixan

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i 50 anni di dixan
S P E C I A L E
a cura di RCS Pubblicità
I 50 ANNI DI DIXAN
BUON COMPLEANNO,DIXAN
Compie 50 anni il protagonista di una grande
Rivoluzione italiana... Quella del bucato in lavatrice
“D
a 50 anni il pulito che ami, 50 anni di Emozioni, 50 anni di Amore”… Per i suoi primi 50
anni Dixan, il detersivo Henkel cha ha davvero “rivoluzionato” il modo di fare il bucato in
Italia, ha appena lanciato una campagna all’insegna del sentimento, che non a caso riporta i lettori alla loro giovinezza,
con vecchie foto scolorite in bianco e nero. Così per tanti
anonimi navigatori di internet, che hanno inviato al sito DixanCenereAttiva.it (scaduto il 15 maggio scorso) testi, filmati e foto di bucato e ancora a www.dixan.it tante immagini di
questi ultimi 50anni, è scattato il noto meccanismo proustiano della “Madeleine”: un ricordo piacevole, una memoria
sensoriale privata, nel caso specifico legata al bucato o alla
propria vita, consente di “ritrovare” come nei romanzi di
Marcel Proust un “tempo perduto” di affetti e nostalgie, come
quello dell’infanzia in un’Italia rurale che non esiste più.
C’è un’intera generazione che ancora ricorda i piccoli giocattoli in plastica profumati dentro le scatole di detersivo… Non era
ancora Dixan, ma il suo “papà”: Persil, un marchio Henkel per
il bucato a mano presente in Italia negli anni Trenta, fino alla
fine degli anni Cinquanta, popolarissimo tra i più piccini: oltre
ad automobiline e bamboline, regalava oggetti utili per la casa,
i mitici buoni premio fino a 2 milioni di vecchie lire ciascuno,
e le monete d’oro Zecchino con sopra il profilo inconfondibile
della Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Da cui l’affetto dei bimbi per i fabbricanti di detersivi, che nel loro piccolo adorabile empireo erano ormai secondi solo a Babbo
Natale, per bontà e generosità. Con la differenza che Babbo Natale
arrivava una volta all’anno, mentre i fustini e le scatole di detersivo erano lì, a portata di mano,
con i loro tesori, tutto l’anno…
Fremevano aspettando il momento emozionante del “recuAnno 1957.
Il mondo si
pero”, subito appena aperta o a
appassiona per il
metà scatola, quando la mamlancio del primo
ma permetteva di scavare con la
satellite artificiale
manina nella profumata polverusso, lo” Sputnik”.
re bianca, fino a estrarre la maIn Italia viene lanciata
gica sorpresa, il dono prezioso
la Fiat 500, mentre i
in tempi di ristrettezze econoprimi elettrodomestici
miche, prima del Boom.
si diffondono nelle
LA RIVOLUZIONE DEL PULITO
Ma questo era prima della grande Rivoluzione del Pulito…
Una rivoluzione in fondo più decisiva di quella francese del ‘700,
di quella russa d’Ottobre o di
quella cinese di Mao Tse Tung,
tutte oggi più o meno ridimensionate.
La rivoluzione della Lavatrice o
come si chiamava allora della
“Lavabiancheria”, il cui protagonista fu, e non poteva essere diversamente, Dixan: il nuovo detersivo Henkel. E’ stato lui, infatti, a rendere possibile il passaggio da una forma di pulizia arcaica, legata a una millenaria civiltà
contadina, celebrata quotidianamente nei fiumi e nei lavatoi,
nelle tinozze e nei fossi di migliaia e migliaia di paesi, verso una
forma di lavaggio diverso, fatto
da una macchina, dentro una
scatola di metallo, con un cestello che ruota… Una “liberazione”
per milioni di massaie italiane,
sottoposte alla schiavitù del bucato quotidiano, accettata solo
per amore della famiglia.
Dopo anni di esperimenti, tecnici e ricercatori della Henkel erano riusciti a mettere a punto nel
1957 il prototipo a lungo atteso, il
“salvatore” delle donne italiane:
un detersivo di concezione totalmente nuova che, grazie alla sua
formula “a schiuma frenata” rendeva possibile per il bucato l’uso
delle macchine liberatrici. Infatti
nei loro cestelli non potevano
“funzionare” i vari detersivi di
case, simboli di un
Benessere sempre più
alla portata di tutti.
La lavatrice - allora
si chiamava
“lavabiancheria”diventa l’oggetto
dei desideri di ogni
donna. Perché lava
più bianco, senza
rovinare i tessuti,
e finalmente libera
le casalinghe dalla
millenaria schiavitù
del bucato a mano.
Loro fedele alleato
nella lotta contro lo
sporco, Dixan, nato
proprio nel 1957 con
la sua “schiuma
frenata”, inaugura
una nuova epoca
della Storia: quella
del bucato
in lavatrice.
E fu subito Boom.
“prima della rivoluzione”: immaginate come le montagne di schiuma
dei vecchi bucati a mano le avrebbero intasate, ostacolando la provvidenziale funzione primaria.
Non a caso il boom delle vendite
di lavatrici è successivo alla soluzione del problema fondamentale: quello della troppa schiuma
provocata dai saponi tradizionali.
“E noi freneremo la schiuma”: si
prefissero i chimici della Henkel,
finché riuscirono a mettere a
punto Dixan. Del resto lo storico
Centro produttivo di Lomazzo
(Co) poteva godere del supporto
tecnico scientifico della Casa Madre a Düsseldorf, con 50 società
sparse nel mondo. Dalla sua fondazione, nel 1876, Henkel lancia
il primo detersivo in polvere sul
mercato; nel 1907 il primo detersivo autoattivo, e negli anni ’30,
prima al mondo, il cosiddetto detersivo sintetico, trasformandosi
nel 1965 da Società Italiana Persil
in Henkel Italiana Spa.
Così, grazie a Dixan, la Grande Rivoluzione del Bucato era incominciata e nessuno l’avrebbe più
fermata.
Anche per questo motivo agli inizi
si sprecarono sulle maggiori riviste
pagine e pagine pubblicitarie per illustrare i pregi del prodotto.
“Grazie Dixan” divenne il claim
preferito dai costruttori di lavatrici
(68 grandi marche, è scritto nei
vari spot), che assisterono al boom dei loro marchingegni, ma
anche da parte delle massaie “liberate”, diventando in breve il
numero uno sul mercato italiano.
Interessante è analizzarne nel
tempo le “trasformazioni”.
condare le aspettative di un “rinnovamento” (o palingenesi), almeno per quanto si trattava di
bucato in lavatrice.
Nel frattempo (1994), la polvere
bianca di un tempo lascia il posto
alle” pearls” e “megapearls” (le
perle), e nel 1998 alle pratiche
Dixan si modificava, restando in
fondo sempre coerente e fedele
alla sua funzione, per contribuire
decisamente, se non a ripulire del
marcio la Società italiana, almeno a lavarne i panni sporchi con
una crescente efficacia, adeguandosi - con “formulazioni” via via
sempre più sofisticate - al modificarsi delle macchie.
Se verso la fine degli anni Sessanta
si assisteva alla sua prima evocazione in termini di detersivo “biologicamente attivo”, la cui efficacia Enza Sampò – testimonial storico e
volto noto allora della Tv di Stato –
arrivava a testare “in diretta” nelle
case degli italiani, ecco agli inizi del
nuovo Secolo il giornalista Rai Tiberio Timperi, attivissimo ancora oggi, offrire il suo bel volto “pulito” alle campagne Dixan, in nome di
un’azione “liquidamacchia”, che
sembrava fatto apposta per asse-
“tabs” (le pastiglie di detersivo
preconfezionate); e si modificano
con il tempo i “plus” degli “additivi” strillati dalla pubblicità: lo Xelene dei primordi diventa nel
Duemila il “cps - color protection
system”. Perché - come spiegano
gli esperti - cambiano negli anni i
tessuti e il tipo di sporco: dai tradizionali bucati bianchi a quelli
multicolore: intanto nuove fibre –
oltre a quelle naturali – si affacciano
nel mondo dell’abbigliamento e
della biancheria per la casa, imponendo un rinnovamento della formula originaria di Dixan.
Quello delle origini diventa così
negli anni Settanta “i dixan”: quasi a individuare, in un solo fustino, la presenza contemporanea
di tanti detersivi diversi, in modo
che ogni differente capo potesse
avere un trattamento specifico, a
lui riservato.
E veniamo ai testimonial.
Alcuni miti di Carosello, come
Mister X - una sorta di Superman
con tanto di mascherina nera alla
Zorro e una grande X sul petto, tra
il Crociato e il Superuomo (dove
la X rimandava a Xelene, l’ingrediente speciale contenuto nella
formula del detersivo) - a volte ritornavano riveduti e corretti. Negli anni Ottanta ecco il “Gran Dixan della Galassia”, protagonista
persino di un fumetto con piccoli
premi (le monete in argento degli
astronauti russi e americani, eroi
di quell’epoca).
Persino i premi si “attualizzano”:
dai piccoli doni con gettoni d’oro
degli anni 50 nei vecchi detersivi, si
arriva agli orologi firmati da Enrico
Coveri negli anni Ottanta, fino ai
Concorsi a premi con in palio viaggi da sogno (nel 2000 Enza Sampò
riappare per il lancio di “Vinci il
viaggio dei tuoi sogni”), e ancora tv
e fotocamere digitali; nel 2002, acquistando le confezioni di Dixan
Tabs, si possono vincere cellulari…
Che dire ancora?
“Buon compleanno, Dixan!”
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I 50 ANNI DI DIXAN
Dal bucato fatto con la cenere
ai detersivi liquidi di oggi
O
ggi Dixan festeggia il mezzo secolo e
continua ad essere uno dei prodotti leader per la cura del bucato, con una vasta gamma di detersivi in grado di soddisfare le nuove esigenze e tecniche di lavaggio. Insomma, un marchio che rappresenta a buon titolo
un pezzo della nostra storia. Ma come è cambiato
il modo di fare il bucato delle consumatrici in questi 50 anni? Ne parliamo con la dottoressa Mara
Panajia (nella foto), responsabile marketing di
Henkel Italia, azienda produttrice di Dixan.
Quali sono le esigenze attuali delle consumatrici
in tema di bucato?
“Rispetto al passato la consumatrice di oggi è abituata a fare lavaggi a basse temperature, ma molto
più frequenti: è fondamentale quindi che il detersivo garantisca la massima efficacia, pur assicurando il rispetto dei tessuti. Da sottolineare che la
consumatrice italiana - tra tutte le faccende domestiche - ama particolarmente fare il bucato, anche perché lo considera un gesto di amore verso i
propri cari. È al tempo stesso molto esigente ed
esperta: ognuna ha il proprio modo di impostare i
lavaggi, in quanto sa dosare e mescolare con cura
i prodotti necessari e conosce le piccole astuzie
per risolvere i problemi. Per le italiane, insomma,
il bucato è una cosa seria ed è spesso un sapere
che si trasmette di generazione in generazione.
Tutte esigenze che Dixan asseconda ascoltando i
Quali sono le ultime novità in materia di detersivi?
“In questi ultimi anni stiamo assistendo a un forte
trend di riscoperta delle
tradizioni. Le consumatrici amano che venga ripresa la saggezza del passato,
ma sono molto attente a
che questo non venga reso
in chiave nostalgica. Tra
gli ultimi nati in casa Dixan si è conquistato un
S O C I A L I
“
“
consumatori, interpretandone i bisogni (anche latenti)… E poi sperimentando moltissimo, per offrire un prodotto eccellente dal punto di vista qualitativo”.
I N I Z I A T I V E
“Dal bucato fatto con la cenere fino ad arrivare ai
detersivi dei nostri giorni ne è passato di tempo: i
detersivi si sono evoluti e migliorati per seguire le
evoluzioni dei tessuti, dell’abbigliamento e dei
tessuti per la casa, come lenzuola e tovaglie. Un
tempo questi ultimi erano essenzialmente di cotone bianco e i capi di abbigliamento in cotone: si lavava meno frequentemente, ma le lavatrici avevano carichi più pieni, omogenei e quasi sempre si
utilizzavano le alte temperature. Nel corso del
tempo molte cose sono cambiate. Ad esempio i
tessuti - grazie all’introduzione di fibre miste e tessuti moderni - e i colori: la biancheria per la casa è
diventata sempre più variopinta, con lenzuola e
tovaglie non più solo bianche. Inoltre sono cambiate le abitudini dei consumatori: oggi si tende a
vivere tutto il giorno fuori casa e c’è quindi l’esigenza di lavare molto più spesso i capi, anche
semplicemente per “rinfrescarli”. E inoltre è cambiata la tecnologia, grazie al lancio di lavatrici
sempre più sofisticate, in grado di lavare anche capi delicatissimi o di effettuare cicli brevi. I detersivi si sono dunque adeguati a queste evoluzioni.
Dal detersivo in polvere il più adatto a lavare tessuti resistenti e macchiati ad
alte temperature, ma al
tempo stesso anche il più
aggressivo - si assiste nelOggi si tende
l’ultimo decennio ad una
crescita a doppia cifra del
a vivere tutto
detersivo liquido. Un proil giorno fuori
dotto più versatile, perché
casa e c’è quindi
adatto a bianchi e colorati,
anche alle basse temperal’esigenza
ture, efficace, ma al tempo
di lavare molto
stesso rispettoso di fibre e
colori. E, cosa da non sotpiù spesso i capi
tovalutare, particolarmente gradevole dal punto di
vista polisensoriale, perché più piacevole esteticamente e in grado di veicolare meglio il profumo. In tutti questi anni di storia
del bucato Dixan è stato tra i protagonisti, anzi
possiamo considerarlo addirittura il capostipite,
dato che è stato il primo detersivo per macchine
lavatrici lanciato sul mercato”.
posto di tutto rispetto Dixan Cenere Attiva, con i
principi attivi della cenere
naturale, tradizionalmente usata per fare il bucato.
Questo prodotto è nato
ascoltando le consumatrici, che ricordavano ancora
l’antico rito del bucato
con la cenere, ai tempi
delle nostre nonne, quando ancora non esisteva la
lavatrice: i panni erano lavati al fiume, dopo essere
stati a bagno tutta la notte
in un grande recipiente di
terracotta, in ammollo
nella lisciva (una soluzione a base di cenere del focolare e acqua bollente).
La cenere, che è il prodot-
Dalla scuola al sociale
L’IMPEGNO DI
DIXAN PER
UN FUTURO
MIGLIORE
Da tempo Dixan è impegnato nel
sociale con varie iniziative, tra cui
spicca il progetto “Dixan per la
scuola”, di cui si è conclusa da poco la
settima edizione. In questi anni sono
stati contattati oltre 55 mila istituti in
tutta Italia e nel corso delle varie
edizioni sono stati coinvolti più di un
milione e mezzo di bambini delle
scuole, pubbliche o private, dei primi
tre ordinamenti: scuola dell'infanzia,
to della combustione di
materie organiche, è ricca
di carbonati, in particolare
carbonato di sodio, che ha
un notevole effetto sgrassante. Cenere Attiva è stato
il perfetto esempio di riscoperta delle tradizioni in
chiave moderna. Un prodotto eccellente, lanciato
con una comunicazione
molto caratterizzante e un
supporto a 360° sono state
le chiavi del suo successo.
La linea, presentata alla fine del 2006, si conferma
come uno dei lanci di
maggior successo nel mercato della detergenza, sia
come velocità distributiva
che come risultati raggiunti. Sempre in tema di
riscoperta delle tradizioni,
abbiamo da poco rilanciato la linea ‘Marsiglia & Talco’ nella versione ‘Purezza
di Talco’, che è in grado di
risvegliare nei consumatori antichi ricordi, suscitando tenere emozioni. A
queste novità si affiancano i prodotti
storici: Dixan Classico e Color, ma anche
i più recenti Dixan Lavanda e Dixan Freschezza di Vernel”.
“
Ha saputo trasformarsi nel tempo adeguandosi
ai cambiamenti della nostra vita: nuovi tessuti
sintetici, accanto alle fibre naturali di una volta,
e una grande varietà di colori oltre al bianco
“
‘Cenere Attiva’
è stato il perfetto
esempio
di una riscoperta
delle tradizioni
in chiave
moderna
co, ossia cerchiamo di fare
in modo che, dal pack alla
comunicazione al punto
vendita, tutto parli lo stesso linguaggio. ‘Da 50 anni
il pulito che ami’ è lo slogan che accompagnerà i
festeggiamenti per il compleanno di Dixan e sarà
presente in tutti i materiali, nella comunicazione
dell’evento e nelle iniziative collegate.
“Oggi Dixan è la seconda
marca nel mercato del bucato, che attualmente è diviso equamente fra prodotto in polvere e liquido,
ma è leader del mercato
dei detersivi liquidi. È quest’ultimo il settore più dinamico - conclude Panajia
- tanto che stimiamo che
nel 2010 il liquido supererà il 60% del totale. Si tratta quindi di una tipologia
di prodotto che rappresenta il mercato del futuro.
E, date queste premesse, è
chiaro che puntiamo a
raggiungere la leadership
nel medio periodo!”.
Con cinquant’anni di
esperienza alle spalle,
questo 2007 è l’anno di
Dixan: un vero e proprio
traguardo da celebrare in
modo adeguato…
“Proprio così - conferma
Panajia -. In questi mesi
stiamo preparando tantissime attività per rivivere
con Dixan questi ultimi 50
anni di storia e di costume
italiano. L’approccio che
seguiamo è quello solisti-
scuola primaria, scuola secondaria di
primo grado. L’iniziativa ha da sempre
riscosso un grande successo; basti dire
che alla scorsa edizione 2005/2006, che
ha avuto per tema “La scuola che
vorrei”, hanno partecipato oltre 3.000
istituti di tutta Italia. Per la cronaca, a
risultare vincitrice è stata la scuola
elementare di Nepezzano, che grazie al
premio di 20.000 euro devoluto da
“Dixan per la scuola” ha finalmente la
possibilità di realizzare una nuova
palestra, con tanto di passaggio
coperto per il collegamento con il
complesso scolastico.
L’iniziativa è stata replicata anche nel
corso di questo anno scolastico, con un
nuovo tema: “Multietnicità ed
educazione alla convivenza civile”, un
argomento di grande attualità, coerente
con le indicazioni delle recenti riforme
scolastiche e capace di coinvolgere
docenti e alunni. Con il supporto di un
apposito manuale didattico, gli alunni
delle scuole sono stati invitati a
raccontare una storia sul tema
proposto, con le tecniche espressive
preferite, entro il 15 aprile. I tre
racconti migliori diventeranno un
cortometraggio, in cui i ragazzi saranno
protagonisti come attori, sceneggiatori
o registi; il tutto girato in
collaborazione con il Giffoni Film
Festival, evento di riferimento del
cinema per bambini e ragazzi.
Non solo. Della iniziativa “Dixan per la
Scuola” fa parte anche un progetto di
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I 50 ANNI DI DIXAN
Fare business, nel rispetto
dello sviluppo sostenibile
Fare business, nel rispetto dello sviluppo sostenibile. Fra i valori aziendali
di Henkel anche quelli della responsabilità sociale e della promozione
di uno sviluppo che ha a cuore le sorti dell’ambiente
P
er questa ragione Henkel ha iniziato molto
presto ad affrontare le tematiche ambientali e
a prestare attenzione alle aspettative dell’opinione pubblica. Ad esempio già dal 1959 svolgeva regolarmente test ecologici sui detersivi e sui prodotti per la pulizia della casa.
Si tratta di un atteggiamento virtuoso che ha una precisa ragione: l’azienda si dichiara convinta che la sostenibilità ripaga in termini di una maggiore fiducia nei confronti della
Società stessa ed è uno
Impegno
dei presupposti del sucnella riduzione
cesso dei propri prodotti.
Da molti anni Henkel utilizza ingredienti basati su
materie prime rinnovabili, per ottimizzare le caratteristiche generali dei
suoi prodotti, ogniqualvolta questo sia compatibile con considerazioni di
tipo ecologico, economico e sociale. La percentuale di tensioattivi ricavati da fonti rinnovabili è
di circa il 35% del totale
presente nei detersivi della linea Dixan. La sicurezza dei prodotti, che vengono immessi sul mercato dei 125 Paesi in cui
Henkel è presente, è garantita da un rigoroso sistema di approvazione
eco/tossicologica sia delle materie prime impiegate sia dei prodotti finiti.
Allo scopo di ridurre l’impatto ambientale, Henkel
è impegnata a migliorare
le prestazioni dei suoi detersivi per poterne ridurre
i dosaggi. Nel caso dei
classici detersivi in polvere il dosaggio è passato
dai 155 g del 1998 agli attuali 95 con una riduzione pari al 33%.
Un altro passo importan-
dell’impatto
ambientale.
E una maggiore
attenzione
ai costi
del trasporto,
allo smaltimento
dei rifiuti
e al packaging
te in direzione di un più
favorevole impatto ambientale si è ottenuto con
lo sviluppo di Dixan Azione a Freddo che consente
prestazioni di lavaggio ottimali già a basse temperature, con un significativo risparmio di energia
elettrica per singolo lavaggio.
Henkel aderisce inoltre al
progetto di Pulizia Sostenibile lanciato nel 2005
da AISE (Associazione Internazionale dei Produttori di Saponi, Detersivi e
Prodotti per la Manutenzione della Casa). Il progetto ha l’obiettivo di
promuovere e certificare
..
1957
Siamo agli inizi del Boom economico.
La Fiat lancia la 500 e gli italiani
motorizzati si lanciano in picnic
e gite fuori porta. Le lavatrici
cominciano a entrare nelle case
e fra i primi detersivi specifici
per questo fondamentale
elettrodomestico c’è l’innovativo
Dixan “a schiuma frenata”.
1970
La teleselezione mette in comunicazione i telefoni di tutta Italia.
Raffaella Carrà fa sognare gli uomini con il provocante ballo
del Tuca-tuca, presentato a Canzonissima. Sono gli anni della moquette,
dello stereo e delle tecnologie domestiche. Dixan diventa “programmato”,
si fa anche in tanti “i Dixan”, in una sola confezione, per adeguarsi
ai differenti cicli di lavaggio delle lavatrici e ai diversi tipi di bucato
ormai in uso nelle case degli italiani.
1982
pratiche sostenibili nei
processi che caratterizzano l’intero ciclo di vita dei
prodotti.
In un’ottica di sviluppo
sostenibile anche gli
aspetti legati alla distribuzione dei prodotti sul
mercato devono essere
considerati; Henkel ha affrontato il problema da
due fronti.
Da un lato, decentralizzando le produzioni dei
prodotti liquidi sui due
stabilimenti operanti in
Italia - Lomazzo a nord e
Fermentino nel Lazio ottimizzando così la fase
distributiva; dall’altro,
utilizzando in prevalenza
il treno per il trasporto
dei propri prodotti: da
anni più di 200.000 tonnellate di detersivi Henkel si muovono in Italia su
rotaia.
Anche l’attenzione allo
smaltimento dei materiali di imballaggio è una
priorità per un’azienda
e avviare un dopo-scuola per
togliere i bambini dalla
strada. Un impegno sociale di
cui verrà dato conto on line
(sul sito
www.dixanperlascuola.it),
tenendo informati i lettori
dello stato della raccolta
fondi, della realizzazione
delle iniziative e
dell’aggiornamento sugli
interventi via via realizzati.
Anche di queste iniziative
mirate alla scuola e ai giovani
ci parla Mara Panajia di
Henkel.
che operi nella logica della sostenibilità. In questo
ambito Henkel si è mossa
su più fronti: in fase progettuale la massima cura
è posta nello sviluppo di
confezioni sempre più
piccole e leggere, che prevedano l’utilizzo di carta
e plastica riciclate, che
siano facili da smaltire e
occupino il minor volume
possibile quando avviate
alla raccolta differenziata.
La produzione è caratterizzata da processi quasi
esclusivamente basati su
miscelazioni, operazioni
che quindi sono a basso
impatto energetico; gli
stabilimenti del Gruppo
Henkel sono comunque
impegnati a sviluppare e
adottare processi produttivi volti a migliorarne
l’impatto ambientale: valga per tutti l’esempio dello stabilimento di Krusevac, in Serbia, che dal
2005 ha ridotto le emissioni di CO2 del 20%.
S O C I A L I
“A settembre prenderà il via
l’ottava edizione: sono otto
anni consecutivi che Dixan
è accanto alle famiglie
italiane, cercando di fare
qualcosa di concreto per
quanto abbiamo di più caro,
ossia i nostri figli. Nel corso
di questi anni abbiamo
contattato migliaia di scuole
e distribuito premi in
attrezzature informatiche e
sportive, nonché aiutato a
realizzare dei veri e propri
progetti. Dall’anno scorso
siamo legati al Giffoni Film
Festival ed all’associazione
‘L’Albero della Vita’, due
partner importanti e in
sintonia come noi con il
mondo dei ragazzi.
“Dixan per la scuola è
un’iniziativa che mi sta
particolarmente a cuore conclude Panajia - e che ha
ricevuto nel corso degli anni
numerosi riconoscimenti,
anche perché non ha mai
avuto paura di toccare
temi difficili e attuali”.
I N I Z I A T I V E
lungo periodo, realizzato in
collaborazione con
l’associazione “L’Albero della
vita”. Lo scopo è quello di
realizzare concreti interventi
per favorire l’istruzione nel
paese di Dhupguri, nella
regione del West Bengal, uno
dei territori più poveri
dell'India, che vanta il triste
primato del 50% di
analfabetismo e una mortalità
infantile pari al 20%.
Gli obiettivi sono quelli di
lanciare a Dhupguri un
programma di istruzione che
coinvolga il maggior numero
possibile di bambini,
migliorando al tempo stesso
le condizioni igieniche
dell'attuale ambiente
scolastico. Ma non ci si ferma
qui. Il progetto ha anche lo
scopo di dare a tutti gli
studenti della cittadina la
possibilità di ricevere cure
mediche di base, cibo,
materiale didattico, creare un
fondo per garantire la
retribuzione degli insegnanti
Un p o’ d i s t o r i a . . .
La Nazionale Italiana di Calcio vince i Modiali in Spagna.
La famiglia Giannini è famosa in tutta Italia: Mamma Rosanna
ha messo al mondo pochi anni prima sei splendidi gemelli.
Dopo qualche tempo li vediamo tutti insieme a festeggiare
il loro compleanno nello spot Tv che pubblicizza il “fustone”
Dixan, l’unico in grado di far risparmiare e far fronte a tanti
grembiulini macchiati di cioccolato.
1985
In Russia Michail Gorbaciov è l’uomo della Perestroika.
Negli USA il film “La mia Africa” con Meryl Streep vince l’Oscar
come miglior film. Sono gli anni del consumismo, della “Milano
da bere” e degli yuppies. Tutto deve essere piacevole comodo,
funzionale. Così anche il mitico fustino tondo sparisce, per lasciare spazio
al più razionale fustino a sezione rettangolare.
1989
In novembre cade il muro di Berlino. Iniziano a circolare
i primi telefonini, che ancora nessuno chiama “cellulari”.
Il ballo dell’anno è la Lambada, che vende oltre 5 milioni
di dischi. Il fustino di Dixan diventa più piccolo, il detersivo
è concentrato e per non sprecarne nemmeno un po’
viene inventato l’apposito dosatore.
1996
È l’anno del clamoroso divorzio tra Lady Diana e Carlo d’Inghilterra.
Mentre Bill Clinton fa il bis alle elezioni presidenziali USA.
Alberto Tomba sugli sci è Campione del mondo di Slalom.
Vengono lanciati sul mercato i primi gel, naturale evoluzione
dei detersivi liquidi “inventati” nel 1986.
2000
Alla svolta del secolo aleggia il timore
del Millennium bug nel mondo informatico.
Si temono ripercussioni economiche, bancarie
e problemi nelle telecomunicazioni
per un potenziale difetto informatico.
Il rischio si rivelerà ampiamente sopravvalutato.
La tecnologia della detersione evolve:
si allarga la gamma di Dixan, che offre la prima
linea completa di detersivi per il bucato colorato.
2007
Le vicende dei nostri giorni sono cronaca quotidiana.
Dal canto suo Dixan festeggia i cinquant’anni di storia
nelle case degli italiani con il claim “Da 50 anni il pulito che ami”
e un cuore stilizzato in rosso.