i 50 anni di dixan
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i 50 anni di dixan
S P E C I A L E a cura di RCS Pubblicità I 50 ANNI DI DIXAN BUON COMPLEANNO,DIXAN Compie 50 anni il protagonista di una grande Rivoluzione italiana... Quella del bucato in lavatrice “D a 50 anni il pulito che ami, 50 anni di Emozioni, 50 anni di Amore”… Per i suoi primi 50 anni Dixan, il detersivo Henkel cha ha davvero “rivoluzionato” il modo di fare il bucato in Italia, ha appena lanciato una campagna all’insegna del sentimento, che non a caso riporta i lettori alla loro giovinezza, con vecchie foto scolorite in bianco e nero. Così per tanti anonimi navigatori di internet, che hanno inviato al sito DixanCenereAttiva.it (scaduto il 15 maggio scorso) testi, filmati e foto di bucato e ancora a www.dixan.it tante immagini di questi ultimi 50anni, è scattato il noto meccanismo proustiano della “Madeleine”: un ricordo piacevole, una memoria sensoriale privata, nel caso specifico legata al bucato o alla propria vita, consente di “ritrovare” come nei romanzi di Marcel Proust un “tempo perduto” di affetti e nostalgie, come quello dell’infanzia in un’Italia rurale che non esiste più. C’è un’intera generazione che ancora ricorda i piccoli giocattoli in plastica profumati dentro le scatole di detersivo… Non era ancora Dixan, ma il suo “papà”: Persil, un marchio Henkel per il bucato a mano presente in Italia negli anni Trenta, fino alla fine degli anni Cinquanta, popolarissimo tra i più piccini: oltre ad automobiline e bamboline, regalava oggetti utili per la casa, i mitici buoni premio fino a 2 milioni di vecchie lire ciascuno, e le monete d’oro Zecchino con sopra il profilo inconfondibile della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Da cui l’affetto dei bimbi per i fabbricanti di detersivi, che nel loro piccolo adorabile empireo erano ormai secondi solo a Babbo Natale, per bontà e generosità. Con la differenza che Babbo Natale arrivava una volta all’anno, mentre i fustini e le scatole di detersivo erano lì, a portata di mano, con i loro tesori, tutto l’anno… Fremevano aspettando il momento emozionante del “recuAnno 1957. Il mondo si pero”, subito appena aperta o a appassiona per il metà scatola, quando la mamlancio del primo ma permetteva di scavare con la satellite artificiale manina nella profumata polverusso, lo” Sputnik”. re bianca, fino a estrarre la maIn Italia viene lanciata gica sorpresa, il dono prezioso la Fiat 500, mentre i in tempi di ristrettezze econoprimi elettrodomestici miche, prima del Boom. si diffondono nelle LA RIVOLUZIONE DEL PULITO Ma questo era prima della grande Rivoluzione del Pulito… Una rivoluzione in fondo più decisiva di quella francese del ‘700, di quella russa d’Ottobre o di quella cinese di Mao Tse Tung, tutte oggi più o meno ridimensionate. La rivoluzione della Lavatrice o come si chiamava allora della “Lavabiancheria”, il cui protagonista fu, e non poteva essere diversamente, Dixan: il nuovo detersivo Henkel. E’ stato lui, infatti, a rendere possibile il passaggio da una forma di pulizia arcaica, legata a una millenaria civiltà contadina, celebrata quotidianamente nei fiumi e nei lavatoi, nelle tinozze e nei fossi di migliaia e migliaia di paesi, verso una forma di lavaggio diverso, fatto da una macchina, dentro una scatola di metallo, con un cestello che ruota… Una “liberazione” per milioni di massaie italiane, sottoposte alla schiavitù del bucato quotidiano, accettata solo per amore della famiglia. Dopo anni di esperimenti, tecnici e ricercatori della Henkel erano riusciti a mettere a punto nel 1957 il prototipo a lungo atteso, il “salvatore” delle donne italiane: un detersivo di concezione totalmente nuova che, grazie alla sua formula “a schiuma frenata” rendeva possibile per il bucato l’uso delle macchine liberatrici. Infatti nei loro cestelli non potevano “funzionare” i vari detersivi di case, simboli di un Benessere sempre più alla portata di tutti. La lavatrice - allora si chiamava “lavabiancheria”diventa l’oggetto dei desideri di ogni donna. Perché lava più bianco, senza rovinare i tessuti, e finalmente libera le casalinghe dalla millenaria schiavitù del bucato a mano. Loro fedele alleato nella lotta contro lo sporco, Dixan, nato proprio nel 1957 con la sua “schiuma frenata”, inaugura una nuova epoca della Storia: quella del bucato in lavatrice. E fu subito Boom. “prima della rivoluzione”: immaginate come le montagne di schiuma dei vecchi bucati a mano le avrebbero intasate, ostacolando la provvidenziale funzione primaria. Non a caso il boom delle vendite di lavatrici è successivo alla soluzione del problema fondamentale: quello della troppa schiuma provocata dai saponi tradizionali. “E noi freneremo la schiuma”: si prefissero i chimici della Henkel, finché riuscirono a mettere a punto Dixan. Del resto lo storico Centro produttivo di Lomazzo (Co) poteva godere del supporto tecnico scientifico della Casa Madre a Düsseldorf, con 50 società sparse nel mondo. Dalla sua fondazione, nel 1876, Henkel lancia il primo detersivo in polvere sul mercato; nel 1907 il primo detersivo autoattivo, e negli anni ’30, prima al mondo, il cosiddetto detersivo sintetico, trasformandosi nel 1965 da Società Italiana Persil in Henkel Italiana Spa. Così, grazie a Dixan, la Grande Rivoluzione del Bucato era incominciata e nessuno l’avrebbe più fermata. Anche per questo motivo agli inizi si sprecarono sulle maggiori riviste pagine e pagine pubblicitarie per illustrare i pregi del prodotto. “Grazie Dixan” divenne il claim preferito dai costruttori di lavatrici (68 grandi marche, è scritto nei vari spot), che assisterono al boom dei loro marchingegni, ma anche da parte delle massaie “liberate”, diventando in breve il numero uno sul mercato italiano. Interessante è analizzarne nel tempo le “trasformazioni”. condare le aspettative di un “rinnovamento” (o palingenesi), almeno per quanto si trattava di bucato in lavatrice. Nel frattempo (1994), la polvere bianca di un tempo lascia il posto alle” pearls” e “megapearls” (le perle), e nel 1998 alle pratiche Dixan si modificava, restando in fondo sempre coerente e fedele alla sua funzione, per contribuire decisamente, se non a ripulire del marcio la Società italiana, almeno a lavarne i panni sporchi con una crescente efficacia, adeguandosi - con “formulazioni” via via sempre più sofisticate - al modificarsi delle macchie. Se verso la fine degli anni Sessanta si assisteva alla sua prima evocazione in termini di detersivo “biologicamente attivo”, la cui efficacia Enza Sampò – testimonial storico e volto noto allora della Tv di Stato – arrivava a testare “in diretta” nelle case degli italiani, ecco agli inizi del nuovo Secolo il giornalista Rai Tiberio Timperi, attivissimo ancora oggi, offrire il suo bel volto “pulito” alle campagne Dixan, in nome di un’azione “liquidamacchia”, che sembrava fatto apposta per asse- “tabs” (le pastiglie di detersivo preconfezionate); e si modificano con il tempo i “plus” degli “additivi” strillati dalla pubblicità: lo Xelene dei primordi diventa nel Duemila il “cps - color protection system”. Perché - come spiegano gli esperti - cambiano negli anni i tessuti e il tipo di sporco: dai tradizionali bucati bianchi a quelli multicolore: intanto nuove fibre – oltre a quelle naturali – si affacciano nel mondo dell’abbigliamento e della biancheria per la casa, imponendo un rinnovamento della formula originaria di Dixan. Quello delle origini diventa così negli anni Settanta “i dixan”: quasi a individuare, in un solo fustino, la presenza contemporanea di tanti detersivi diversi, in modo che ogni differente capo potesse avere un trattamento specifico, a lui riservato. E veniamo ai testimonial. Alcuni miti di Carosello, come Mister X - una sorta di Superman con tanto di mascherina nera alla Zorro e una grande X sul petto, tra il Crociato e il Superuomo (dove la X rimandava a Xelene, l’ingrediente speciale contenuto nella formula del detersivo) - a volte ritornavano riveduti e corretti. Negli anni Ottanta ecco il “Gran Dixan della Galassia”, protagonista persino di un fumetto con piccoli premi (le monete in argento degli astronauti russi e americani, eroi di quell’epoca). Persino i premi si “attualizzano”: dai piccoli doni con gettoni d’oro degli anni 50 nei vecchi detersivi, si arriva agli orologi firmati da Enrico Coveri negli anni Ottanta, fino ai Concorsi a premi con in palio viaggi da sogno (nel 2000 Enza Sampò riappare per il lancio di “Vinci il viaggio dei tuoi sogni”), e ancora tv e fotocamere digitali; nel 2002, acquistando le confezioni di Dixan Tabs, si possono vincere cellulari… Che dire ancora? “Buon compleanno, Dixan!” S P E C I A L E a cura di RCS Pubblicità I 50 ANNI DI DIXAN Dal bucato fatto con la cenere ai detersivi liquidi di oggi O ggi Dixan festeggia il mezzo secolo e continua ad essere uno dei prodotti leader per la cura del bucato, con una vasta gamma di detersivi in grado di soddisfare le nuove esigenze e tecniche di lavaggio. Insomma, un marchio che rappresenta a buon titolo un pezzo della nostra storia. Ma come è cambiato il modo di fare il bucato delle consumatrici in questi 50 anni? Ne parliamo con la dottoressa Mara Panajia (nella foto), responsabile marketing di Henkel Italia, azienda produttrice di Dixan. Quali sono le esigenze attuali delle consumatrici in tema di bucato? “Rispetto al passato la consumatrice di oggi è abituata a fare lavaggi a basse temperature, ma molto più frequenti: è fondamentale quindi che il detersivo garantisca la massima efficacia, pur assicurando il rispetto dei tessuti. Da sottolineare che la consumatrice italiana - tra tutte le faccende domestiche - ama particolarmente fare il bucato, anche perché lo considera un gesto di amore verso i propri cari. È al tempo stesso molto esigente ed esperta: ognuna ha il proprio modo di impostare i lavaggi, in quanto sa dosare e mescolare con cura i prodotti necessari e conosce le piccole astuzie per risolvere i problemi. Per le italiane, insomma, il bucato è una cosa seria ed è spesso un sapere che si trasmette di generazione in generazione. Tutte esigenze che Dixan asseconda ascoltando i Quali sono le ultime novità in materia di detersivi? “In questi ultimi anni stiamo assistendo a un forte trend di riscoperta delle tradizioni. Le consumatrici amano che venga ripresa la saggezza del passato, ma sono molto attente a che questo non venga reso in chiave nostalgica. Tra gli ultimi nati in casa Dixan si è conquistato un S O C I A L I “ “ consumatori, interpretandone i bisogni (anche latenti)… E poi sperimentando moltissimo, per offrire un prodotto eccellente dal punto di vista qualitativo”. I N I Z I A T I V E “Dal bucato fatto con la cenere fino ad arrivare ai detersivi dei nostri giorni ne è passato di tempo: i detersivi si sono evoluti e migliorati per seguire le evoluzioni dei tessuti, dell’abbigliamento e dei tessuti per la casa, come lenzuola e tovaglie. Un tempo questi ultimi erano essenzialmente di cotone bianco e i capi di abbigliamento in cotone: si lavava meno frequentemente, ma le lavatrici avevano carichi più pieni, omogenei e quasi sempre si utilizzavano le alte temperature. Nel corso del tempo molte cose sono cambiate. Ad esempio i tessuti - grazie all’introduzione di fibre miste e tessuti moderni - e i colori: la biancheria per la casa è diventata sempre più variopinta, con lenzuola e tovaglie non più solo bianche. Inoltre sono cambiate le abitudini dei consumatori: oggi si tende a vivere tutto il giorno fuori casa e c’è quindi l’esigenza di lavare molto più spesso i capi, anche semplicemente per “rinfrescarli”. E inoltre è cambiata la tecnologia, grazie al lancio di lavatrici sempre più sofisticate, in grado di lavare anche capi delicatissimi o di effettuare cicli brevi. I detersivi si sono dunque adeguati a queste evoluzioni. Dal detersivo in polvere il più adatto a lavare tessuti resistenti e macchiati ad alte temperature, ma al tempo stesso anche il più aggressivo - si assiste nelOggi si tende l’ultimo decennio ad una crescita a doppia cifra del a vivere tutto detersivo liquido. Un proil giorno fuori dotto più versatile, perché casa e c’è quindi adatto a bianchi e colorati, anche alle basse temperal’esigenza ture, efficace, ma al tempo di lavare molto stesso rispettoso di fibre e colori. E, cosa da non sotpiù spesso i capi tovalutare, particolarmente gradevole dal punto di vista polisensoriale, perché più piacevole esteticamente e in grado di veicolare meglio il profumo. In tutti questi anni di storia del bucato Dixan è stato tra i protagonisti, anzi possiamo considerarlo addirittura il capostipite, dato che è stato il primo detersivo per macchine lavatrici lanciato sul mercato”. posto di tutto rispetto Dixan Cenere Attiva, con i principi attivi della cenere naturale, tradizionalmente usata per fare il bucato. Questo prodotto è nato ascoltando le consumatrici, che ricordavano ancora l’antico rito del bucato con la cenere, ai tempi delle nostre nonne, quando ancora non esisteva la lavatrice: i panni erano lavati al fiume, dopo essere stati a bagno tutta la notte in un grande recipiente di terracotta, in ammollo nella lisciva (una soluzione a base di cenere del focolare e acqua bollente). La cenere, che è il prodot- Dalla scuola al sociale L’IMPEGNO DI DIXAN PER UN FUTURO MIGLIORE Da tempo Dixan è impegnato nel sociale con varie iniziative, tra cui spicca il progetto “Dixan per la scuola”, di cui si è conclusa da poco la settima edizione. In questi anni sono stati contattati oltre 55 mila istituti in tutta Italia e nel corso delle varie edizioni sono stati coinvolti più di un milione e mezzo di bambini delle scuole, pubbliche o private, dei primi tre ordinamenti: scuola dell'infanzia, to della combustione di materie organiche, è ricca di carbonati, in particolare carbonato di sodio, che ha un notevole effetto sgrassante. Cenere Attiva è stato il perfetto esempio di riscoperta delle tradizioni in chiave moderna. Un prodotto eccellente, lanciato con una comunicazione molto caratterizzante e un supporto a 360° sono state le chiavi del suo successo. La linea, presentata alla fine del 2006, si conferma come uno dei lanci di maggior successo nel mercato della detergenza, sia come velocità distributiva che come risultati raggiunti. Sempre in tema di riscoperta delle tradizioni, abbiamo da poco rilanciato la linea ‘Marsiglia & Talco’ nella versione ‘Purezza di Talco’, che è in grado di risvegliare nei consumatori antichi ricordi, suscitando tenere emozioni. A queste novità si affiancano i prodotti storici: Dixan Classico e Color, ma anche i più recenti Dixan Lavanda e Dixan Freschezza di Vernel”. “ Ha saputo trasformarsi nel tempo adeguandosi ai cambiamenti della nostra vita: nuovi tessuti sintetici, accanto alle fibre naturali di una volta, e una grande varietà di colori oltre al bianco “ ‘Cenere Attiva’ è stato il perfetto esempio di una riscoperta delle tradizioni in chiave moderna co, ossia cerchiamo di fare in modo che, dal pack alla comunicazione al punto vendita, tutto parli lo stesso linguaggio. ‘Da 50 anni il pulito che ami’ è lo slogan che accompagnerà i festeggiamenti per il compleanno di Dixan e sarà presente in tutti i materiali, nella comunicazione dell’evento e nelle iniziative collegate. “Oggi Dixan è la seconda marca nel mercato del bucato, che attualmente è diviso equamente fra prodotto in polvere e liquido, ma è leader del mercato dei detersivi liquidi. È quest’ultimo il settore più dinamico - conclude Panajia - tanto che stimiamo che nel 2010 il liquido supererà il 60% del totale. Si tratta quindi di una tipologia di prodotto che rappresenta il mercato del futuro. E, date queste premesse, è chiaro che puntiamo a raggiungere la leadership nel medio periodo!”. Con cinquant’anni di esperienza alle spalle, questo 2007 è l’anno di Dixan: un vero e proprio traguardo da celebrare in modo adeguato… “Proprio così - conferma Panajia -. In questi mesi stiamo preparando tantissime attività per rivivere con Dixan questi ultimi 50 anni di storia e di costume italiano. L’approccio che seguiamo è quello solisti- scuola primaria, scuola secondaria di primo grado. L’iniziativa ha da sempre riscosso un grande successo; basti dire che alla scorsa edizione 2005/2006, che ha avuto per tema “La scuola che vorrei”, hanno partecipato oltre 3.000 istituti di tutta Italia. Per la cronaca, a risultare vincitrice è stata la scuola elementare di Nepezzano, che grazie al premio di 20.000 euro devoluto da “Dixan per la scuola” ha finalmente la possibilità di realizzare una nuova palestra, con tanto di passaggio coperto per il collegamento con il complesso scolastico. L’iniziativa è stata replicata anche nel corso di questo anno scolastico, con un nuovo tema: “Multietnicità ed educazione alla convivenza civile”, un argomento di grande attualità, coerente con le indicazioni delle recenti riforme scolastiche e capace di coinvolgere docenti e alunni. Con il supporto di un apposito manuale didattico, gli alunni delle scuole sono stati invitati a raccontare una storia sul tema proposto, con le tecniche espressive preferite, entro il 15 aprile. I tre racconti migliori diventeranno un cortometraggio, in cui i ragazzi saranno protagonisti come attori, sceneggiatori o registi; il tutto girato in collaborazione con il Giffoni Film Festival, evento di riferimento del cinema per bambini e ragazzi. Non solo. Della iniziativa “Dixan per la Scuola” fa parte anche un progetto di S P E C I A L E a cura di RCS Pubblicità I 50 ANNI DI DIXAN Fare business, nel rispetto dello sviluppo sostenibile Fare business, nel rispetto dello sviluppo sostenibile. Fra i valori aziendali di Henkel anche quelli della responsabilità sociale e della promozione di uno sviluppo che ha a cuore le sorti dell’ambiente P er questa ragione Henkel ha iniziato molto presto ad affrontare le tematiche ambientali e a prestare attenzione alle aspettative dell’opinione pubblica. Ad esempio già dal 1959 svolgeva regolarmente test ecologici sui detersivi e sui prodotti per la pulizia della casa. Si tratta di un atteggiamento virtuoso che ha una precisa ragione: l’azienda si dichiara convinta che la sostenibilità ripaga in termini di una maggiore fiducia nei confronti della Società stessa ed è uno Impegno dei presupposti del sucnella riduzione cesso dei propri prodotti. Da molti anni Henkel utilizza ingredienti basati su materie prime rinnovabili, per ottimizzare le caratteristiche generali dei suoi prodotti, ogniqualvolta questo sia compatibile con considerazioni di tipo ecologico, economico e sociale. La percentuale di tensioattivi ricavati da fonti rinnovabili è di circa il 35% del totale presente nei detersivi della linea Dixan. La sicurezza dei prodotti, che vengono immessi sul mercato dei 125 Paesi in cui Henkel è presente, è garantita da un rigoroso sistema di approvazione eco/tossicologica sia delle materie prime impiegate sia dei prodotti finiti. Allo scopo di ridurre l’impatto ambientale, Henkel è impegnata a migliorare le prestazioni dei suoi detersivi per poterne ridurre i dosaggi. Nel caso dei classici detersivi in polvere il dosaggio è passato dai 155 g del 1998 agli attuali 95 con una riduzione pari al 33%. Un altro passo importan- dell’impatto ambientale. E una maggiore attenzione ai costi del trasporto, allo smaltimento dei rifiuti e al packaging te in direzione di un più favorevole impatto ambientale si è ottenuto con lo sviluppo di Dixan Azione a Freddo che consente prestazioni di lavaggio ottimali già a basse temperature, con un significativo risparmio di energia elettrica per singolo lavaggio. Henkel aderisce inoltre al progetto di Pulizia Sostenibile lanciato nel 2005 da AISE (Associazione Internazionale dei Produttori di Saponi, Detersivi e Prodotti per la Manutenzione della Casa). Il progetto ha l’obiettivo di promuovere e certificare .. 1957 Siamo agli inizi del Boom economico. La Fiat lancia la 500 e gli italiani motorizzati si lanciano in picnic e gite fuori porta. Le lavatrici cominciano a entrare nelle case e fra i primi detersivi specifici per questo fondamentale elettrodomestico c’è l’innovativo Dixan “a schiuma frenata”. 1970 La teleselezione mette in comunicazione i telefoni di tutta Italia. Raffaella Carrà fa sognare gli uomini con il provocante ballo del Tuca-tuca, presentato a Canzonissima. Sono gli anni della moquette, dello stereo e delle tecnologie domestiche. Dixan diventa “programmato”, si fa anche in tanti “i Dixan”, in una sola confezione, per adeguarsi ai differenti cicli di lavaggio delle lavatrici e ai diversi tipi di bucato ormai in uso nelle case degli italiani. 1982 pratiche sostenibili nei processi che caratterizzano l’intero ciclo di vita dei prodotti. In un’ottica di sviluppo sostenibile anche gli aspetti legati alla distribuzione dei prodotti sul mercato devono essere considerati; Henkel ha affrontato il problema da due fronti. Da un lato, decentralizzando le produzioni dei prodotti liquidi sui due stabilimenti operanti in Italia - Lomazzo a nord e Fermentino nel Lazio ottimizzando così la fase distributiva; dall’altro, utilizzando in prevalenza il treno per il trasporto dei propri prodotti: da anni più di 200.000 tonnellate di detersivi Henkel si muovono in Italia su rotaia. Anche l’attenzione allo smaltimento dei materiali di imballaggio è una priorità per un’azienda e avviare un dopo-scuola per togliere i bambini dalla strada. Un impegno sociale di cui verrà dato conto on line (sul sito www.dixanperlascuola.it), tenendo informati i lettori dello stato della raccolta fondi, della realizzazione delle iniziative e dell’aggiornamento sugli interventi via via realizzati. Anche di queste iniziative mirate alla scuola e ai giovani ci parla Mara Panajia di Henkel. che operi nella logica della sostenibilità. In questo ambito Henkel si è mossa su più fronti: in fase progettuale la massima cura è posta nello sviluppo di confezioni sempre più piccole e leggere, che prevedano l’utilizzo di carta e plastica riciclate, che siano facili da smaltire e occupino il minor volume possibile quando avviate alla raccolta differenziata. La produzione è caratterizzata da processi quasi esclusivamente basati su miscelazioni, operazioni che quindi sono a basso impatto energetico; gli stabilimenti del Gruppo Henkel sono comunque impegnati a sviluppare e adottare processi produttivi volti a migliorarne l’impatto ambientale: valga per tutti l’esempio dello stabilimento di Krusevac, in Serbia, che dal 2005 ha ridotto le emissioni di CO2 del 20%. S O C I A L I “A settembre prenderà il via l’ottava edizione: sono otto anni consecutivi che Dixan è accanto alle famiglie italiane, cercando di fare qualcosa di concreto per quanto abbiamo di più caro, ossia i nostri figli. Nel corso di questi anni abbiamo contattato migliaia di scuole e distribuito premi in attrezzature informatiche e sportive, nonché aiutato a realizzare dei veri e propri progetti. Dall’anno scorso siamo legati al Giffoni Film Festival ed all’associazione ‘L’Albero della Vita’, due partner importanti e in sintonia come noi con il mondo dei ragazzi. “Dixan per la scuola è un’iniziativa che mi sta particolarmente a cuore conclude Panajia - e che ha ricevuto nel corso degli anni numerosi riconoscimenti, anche perché non ha mai avuto paura di toccare temi difficili e attuali”. I N I Z I A T I V E lungo periodo, realizzato in collaborazione con l’associazione “L’Albero della vita”. Lo scopo è quello di realizzare concreti interventi per favorire l’istruzione nel paese di Dhupguri, nella regione del West Bengal, uno dei territori più poveri dell'India, che vanta il triste primato del 50% di analfabetismo e una mortalità infantile pari al 20%. Gli obiettivi sono quelli di lanciare a Dhupguri un programma di istruzione che coinvolga il maggior numero possibile di bambini, migliorando al tempo stesso le condizioni igieniche dell'attuale ambiente scolastico. Ma non ci si ferma qui. Il progetto ha anche lo scopo di dare a tutti gli studenti della cittadina la possibilità di ricevere cure mediche di base, cibo, materiale didattico, creare un fondo per garantire la retribuzione degli insegnanti Un p o’ d i s t o r i a . . . La Nazionale Italiana di Calcio vince i Modiali in Spagna. La famiglia Giannini è famosa in tutta Italia: Mamma Rosanna ha messo al mondo pochi anni prima sei splendidi gemelli. Dopo qualche tempo li vediamo tutti insieme a festeggiare il loro compleanno nello spot Tv che pubblicizza il “fustone” Dixan, l’unico in grado di far risparmiare e far fronte a tanti grembiulini macchiati di cioccolato. 1985 In Russia Michail Gorbaciov è l’uomo della Perestroika. Negli USA il film “La mia Africa” con Meryl Streep vince l’Oscar come miglior film. Sono gli anni del consumismo, della “Milano da bere” e degli yuppies. Tutto deve essere piacevole comodo, funzionale. Così anche il mitico fustino tondo sparisce, per lasciare spazio al più razionale fustino a sezione rettangolare. 1989 In novembre cade il muro di Berlino. Iniziano a circolare i primi telefonini, che ancora nessuno chiama “cellulari”. Il ballo dell’anno è la Lambada, che vende oltre 5 milioni di dischi. Il fustino di Dixan diventa più piccolo, il detersivo è concentrato e per non sprecarne nemmeno un po’ viene inventato l’apposito dosatore. 1996 È l’anno del clamoroso divorzio tra Lady Diana e Carlo d’Inghilterra. Mentre Bill Clinton fa il bis alle elezioni presidenziali USA. Alberto Tomba sugli sci è Campione del mondo di Slalom. Vengono lanciati sul mercato i primi gel, naturale evoluzione dei detersivi liquidi “inventati” nel 1986. 2000 Alla svolta del secolo aleggia il timore del Millennium bug nel mondo informatico. Si temono ripercussioni economiche, bancarie e problemi nelle telecomunicazioni per un potenziale difetto informatico. Il rischio si rivelerà ampiamente sopravvalutato. La tecnologia della detersione evolve: si allarga la gamma di Dixan, che offre la prima linea completa di detersivi per il bucato colorato. 2007 Le vicende dei nostri giorni sono cronaca quotidiana. Dal canto suo Dixan festeggia i cinquant’anni di storia nelle case degli italiani con il claim “Da 50 anni il pulito che ami” e un cuore stilizzato in rosso.