Vangelo «sine glossa - Istituto Secolare Santa Maria degli Angeli

Transcript

Vangelo «sine glossa - Istituto Secolare Santa Maria degli Angeli
Sommario
3 Vangelo «sine glossa»
6 Fr. Oreste Fabbrone
9 Ascolta[Ti]
10 Amici SMA
13 Qui pubblicità
Vangelo «sine glossa»
La spiritualità francescana secondo P. Giuseppe Maria
«Conosco Cristo povero e crocifisso»
(2 Cel, LXXI, 105; FF 692). Questa
espressione di Francesco è emblematica, designa in sintesi la sua esperienza spirituale e perciò anche la
corrente di grazia che da lui ha avuto
inizio: la spiritualità francescana.
Il Dio che si abbassa, mediante l’incarnazione, ad assumere la condizione
umana, lo fa scendendo fino all’ultimo scalino dell’abiezione, quella di
un povero condannato ad una morte
infamante.
Contemplando Cristo che vive senza
avere dove posare il capo e muore come un delinquente qualunque,
Francesco ne rimane profondamente
colpito e progressivamente trasformato. Per questo decide di servirlo
nei lebbrosi, i “fratelli cristiani” che
ne portano l’immagine nella loro carne putrefatta e di farsi povero tra i
poveri per condividere, lui, figlio del
ricco mercante, la condizione dell’ultimo, dell’emarginato.
Francesco era un giovane ambizioso,
alla ricerca della bellezza e dell’amore.
Ma quando scopre nel Cristo povero e
crocifisso la manifestazione dell’amore supremo, il vangelo diventa la sua
regola di vita, da vivere sine glossa,
alla lettera, senza addolcimenti.
Questo aspetto centrale della sequela
Christi di Francesco ha impressionato
sempre molto P. Giuseppe Maria. Povertà e minorità erano per il Padre la
traduzione concreta dell’ideale francescano. Ideale che egli ha vissuto
personalmente in modi non eclatanti
ma assai significativi. Un caso per
tutti: dalla borsa che la sua mamma
gli regalò per l’ordinazione presbiterale non se ne volle mai separare.
Quella cartella nera gli fu compagna
nei suoi spostamenti per quasi cinquant’anni: era malconcia e sdrucita,
più volte era stata rattoppata. Eppure
rifiutò sempre di sostituirla con una
nuova. Per amore alla povertà prima
di tutto e poi per una motivazione di
ordine affettivo: quella – diceva – è
«la bursa ‘d mia mama!» (la borsa
della mia mamma).
Predicava spesso e volentieri sulla povertà, materiale e spirituale, in particolare alle sorelle di Santa Maria. Nel
Commento alle Costituzioni dell’Istituto, composto nel 1963, ha lasciato parecchie pagine su questo tema,
scritte con il suo stile immediato e
inconfondibile, ricco di aneddoti e di
esempi tratti dalla lunga scia di santità
fiorita sulle orme di Francesco.
Ne riportiamo alcuni brani nelle pagine successive.
Renza G.
Che cos’è la spiritualità francescana
Il 5% è lo studio umano dei risultati, degli effetti creati dalla grazia.
Il 95% è grazia... è così: chi è chiamato in questa scia ha una grazia speciale di vedere le cose dello spirito in modo particolare. È la
grazia che porta “te” in quella spiritualità e che porta “te” in un’altra
spiritualità.
«Non parlatemi di Agostino né di Benedetto; la vita dei frati minori è
questa: osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo».
La spiritualità di Santa Maria è quindi una imitazione del Vangelo sine
glossa, sine glossa, sine glossa...
Ed ecco alcune conseguenze particolarmente importanti di questa accettazione del Vangelo con meno adattamenti possibili.
Povertà materiale
Alcune frasi di Francesco vanno, è vero, tradotte in linguaggio duemila.
Diceva San Francesco: «Chi stima il denaro più del fango è prossimo
alla perdizione». Ma oggi non si può più fare a meno del denaro... e
Gesù usò denaro e il 1200 è passato da 700 anni, ma la direttiva di
Francesco è ugualmente decisiva, tradotta in linguaggio duemila: chi
si affanna più del denaro che del fango è prossimo alla perdizione.
Un solo commento alla legge del Vangelo circa i soldi: solo le esigenze
inevitabili (necessità fisica e morale) ne ammettono l’uso.
Nessun affanno.
Qui la povertà francescana esige la fede nella Provvidenza al superlativo.
Praticamente, se il francescano amministra rigorosamente i beni...
non si preoccupa realmente di perdite e di guadagni; guadagna con
indifferenza come San Giuseppe Cafasso che eredita milioni; perde
con allegria come Contardo Ferrini, vive alla giornata, non si perde in
congetture e in timori.
Povertà spirituale
Non sempre ci si può ridurre come il frate del Primo Ordine ad essere
un «mendicante», ma si deve sempre custodire in sé l’atteggiamento
del mendicante, con il ricordarsi che si è minori.
L’atteggiamento di minore nasce dalla effettiva situazione di povertà e
dalla meditazione di Gesù «umile e mite di cuore»; di qui la rinuncia
francescana totale, perenne ma senza scosse, senza urti, senza rimpianti, rinuncia soave... letizia francescana.
Lieto: chi sta all’ultimo posto non ha timore di delusioni o di pestate
di piedi. Così Giulio Salvadori, terziario francescano, insultato in modo
plateale dopo la lettura di una poesia, ferma Agostino Gemelli che
parte all’attacco, dicendo con dolcezza: «Hanno ragione... non sono
poeta!».
Nello stesso apostolato conserva l’atteggiamento del mendicante
«sempre senza stabilità, in cerca di altre avventure e di altre bastonate».
«Si sente mendicante, specialmente di fronte al suo Dio».
I ladroni sono «fratelli» come è fratello «frate lupo».
Nel peccatore deplora i propri peccati: «E non vogliano condannare
quelli che vestono vesti ricche e colorate...».
Non va verso il peccatore con amore di sopportazione e di misericordia, ma... di fratello ladrone e lupo.
Di qui quello stile inconfondibile di ottimismo, di comprensione, che
avvicina tanto il lontano ai figli di San Francesco...
La gioia
La penitenza francescana ha una direttiva... fino a rendere piacevole
ciò che prima ripugnava e poteva essere di ostacolo alla suprema
libertà.
Nel cielo spirituale di Francesco non c’è altra rinuncia che potrebbe essere
negazione di qualcosa di
bello, di veramente bello
e buono.
L’amicizia di Frate Leone, la poesia solare del
Cantico delle creature,
frate corvo, frate ladrone,
Sorella Chiara, i dolci di
Frate Jacopa... tutto ciò
che è buono, bello, è
accettato ed entra nell’armonia della visione di
Francesco.
P. Giuseppe Maria Borgia
Fr. Oreste Fabbrone
Intervista al nuovo Assistente spirituale dell’Istituto
Fr. Oreste Fabbrone è il terzo Assistente spirituale dell’Istituto secolare
Santa Maria degli Angeli.
Scriveva Padre Giuseppe Maria nel
1963 nella Presentazione delle Costituzioni: «L’Istituto... resti sempre sotto l’assistenza religiosa dei Cappuccini. Ho paura di un Istituto che sia
solo... senza l’appoggio di un Ordine».
Grazie alla sollecitudine fraterna dei
Cappuccini della provincia piemontese e con decreto del Padre Generale,
questo “appoggio” è stato addirittura
l’Affiliazione all’Ordine dei Cappuccini avvenuta il 1° luglio 2004.
Le nostre costituzioni prevedono inoltre la presenza di un Assistente spirituale cappuccino che segua l’Istituto
offrendo la sua collaborazione per
promuovere in particolare la cultura
francescana e favorire la fedeltà allo
spirito proprio di Santa Maria. In questi anni, dopo la morte del Fondatore
si sono susseguiti già due Assistenti,
Fr. Roberto Accamo e Fr. Nicolas
Gonthier. Ora a causa di seri motivi
di salute di Fr. Nicolas, i Cappuccini
hanno affidato questo compito al confratello Fr. Oreste Fabbrone.
Fra’ Oreste, come hai “preso” la
proposta di diventare nostro Assistente?
Me l’hanno data nell’ambito del capitolo provinciale. C’era da distribuire
gli incarichi e il Provinciale mi ha
chiesto se ero disponibile. Io, pensando alle illustri figure che si sono
succedute, sono rimasto un po’ titubante. Non ero digiuno di Santa Maria e la mia presenza c’era già stata,
anche se un po’diluita per via dei tanti
impegni.
Ho ponderato anche i pro e i contro
perché nel momento della richiesta
non ero ancora sicuro di stare a Fossano e per fare questo servizio a voi
avrei avuto bisogno che a Fossano
qualcuno mi aiutasse, ma ingenuamente ho detto di sì. Pensavo anche
agli anni passati con il Padre Roberto,
la nostra amicizia e soprattutto ricordando il Padre Giuseppe Maria.
E hai subito detto che volevi dei
collaboratori.
Sì, volevo prolungare questa amicizia,
questa esperienza di frati che già aiutavano Santa Maria e farla diventare
esperienza di collaboratori. Mi sono
chiesto: perché non creare questa rete
di frati che hanno già una conoscenza
del carisma di Santa Maria? Perché
l’Assistente non deve fare tutto! Visto
che il carisma comune è francescano e
quindi dialoga con Santa Maria, è necessario avere dei collaboratori. Non
voglio che sia un orto chiuso in cui
io solo debba parlare. Questo anche in
relazione all’affiliazione con l’Ordine.
È questo un modo di arricchimento re-
ciproco per noi e per voi. Penso anche
ai giovani cappuccini: a livello apostolico è interessante che sappiano che
un frate cappuccino, il vostro Padre,
ha fondato “qualcosa”!
Oltre a Santa Maria hai certamente
altri impegni e ne hai avuti parecchi
di responsabilità e anche di fiducia.
Ci puoi dire qualcosa?
Sono stato ordinato sacerdote nel
1970. Poi sono stato tre anni a Parigi
per la licenza di Teologia e Liturgia
all’Institute Catholique dove era allora
rettore il card. Poupard.
fr. Oreste Fabbrone, ofmCap.
Tornato in Piemonte sono stato incaricato della formazione dei giovani
novizi.
Ho anche frequentato due anni di
corso per infermiere professionale a
Torino.
Ho trascorso diciotto anni a Pinerolo
con l’incarico dell’accoglienza vocazionale e formazione dei postulanti
cappuccini, fino al 1995.
Sempre mentre ero a Pinerolo, sono
stato spinto dal Vescovo Giachetti ad
andare a studiare a Venezia all’Istituto
Ecumenico S. Bernardino ottenendo
la licenza in teologia ecumenica.
Per tre anni dal 1995 al 1998 sono
stato vicario provinciale.
Quando sono stato mandato a Châtillon ho svolto l’attività di predicatore
della Valle d’Aosta e di questa esperienza porto un bellissimo ricordo. Ho
potuto frequentare numerosi villaggi e
parrocchie della Valle facendo il predicatore e l’accompagnatore nei numerosi pellegrinaggi che si svolgono
su per le vallate. Tradizione, cultura
e religione mi hanno dato l’occasione
per conoscere la gente e dialogare. Il
presentarmi con minorità francescana
ha creato dei forti legami anche con il
clero locale. L’esperienza della Valle
d’Aosta mi ha molto arricchito.
Dal 2001 sono a Fossano alla casa di
formazione con l’incarico di responsabile della comunità. Insegno allo
STI di Fossano, alternativamente ai
seminaristi e all’Istituto di Scienze
Religiose.
Sono anche membro dei CAI di Fossano. La mia presenza è di amicizia,
accompagnamento, e nelle nostre
camminate qualche volta celebro anche la S. Messa. È molto apprezzata
la presenza di un frate che sta insieme
alla gente, semplicemente, come uno
di loro e a cui si possono raccontare
tante cose che stanno a cuore.
Da sei anni sono membro della commissione ecumenica e del dialogo interreligioso delle diocesi di FossanoCuneo.
Sei frate cappuccino da un po’ di
anni, puoi dirci qualcosa sulla tua
vocazione?
La mia è una vocazione nata da bambino. Ho visto un filmato missionario
e lì è stato come un fulmine. Avrei
dovuto andare in seminario a Saluzzo, ma la mia famiglia aveva problemi
economici e allora, tramite una zia di
Busca, ho conosciuto i Cappuccini di
Bra. Allora era Provinciale il Padre
Barnaba Ferrero e Padre Roberto Accamo era direttore del seminario di
Bra. Lì ho cominciato la formazione
cappuccina.
Come vedi il tuo ruolo di Assistente
spirituale dell’Istituto?
Come una conoscenza più diretta e
precisa dei vari dettagli dell’Istituto e
anche delle attività che tutte voi svolgete nelle diverse situazioni di vita,
cioè di chi vive per conto proprio e
di chi vive in vita fraterna. Apprezzo in modo particolare le vostre attività che svolgete in giro: bacheche,
mostre, ecc. per via del dialogo che
intessete con la cultura moderna che,
nell’ambito della Chiesa, è considerata una priorità.
Grazie fr. Oreste, non ci resta che
augurarti e augurarci un buon cammino.
Laura R.
grazie padre nicolas
Sei stato nostro Assistente spirituale dal 1999, e noi non possiamo che ringraziarti per tutta
la tua disponibilità, nonostante
le distanze chilometriche da te
percorse per raggiungerci!
Hai dato molto a Santa Maria
e l’hai dato con tutto il cuore
convinto che ti era stato affidato qualcosa di prezioso che
toccava a te custodire e far
crescere. Hai nutrito il nostro
spirito di vangelo e ci hai comunicato, attraverso la predicazione e gli incontri, l’amore
al genuino francescanesimo
di cui sei ricco e che traspare
da tutto te stesso. Ci dispiace
che a causa della tua malferma
salute tu non possa più seguire il nostro cammino in Santa
Maria come Assistente, però
siamo certe che continuerai ad
accompagnarci con la preghiera e in ogni altro modo che ti
sarà possibile perché il legame
che si è stabilito tra te e noi
non può interrompersi. Confidiamo che continuerai a essere
il nostro «assistente del cuore».
Grazie Padre Nicolas!
Noi di Santa Maria
Ascolta[Ti]
2° meeting dei giovani francescani
La terza domenica di settembre si è
svolto il II meeting Giovani con Francesco, presso l’Istituto Rebaudengo di
Torino, organizzato dal MGF Movimento Giovanile Francescano che riunisce
componenti della varia e bella famiglia
francescana piemontese.
Questa II edizione aveva come tema
centrale l’ascolto, «Ascolta[Ti]» era
infatti il titolo della giornata, che si è
svolta in un clima gioioso e fraterno.
Subito dopo l’accoglienza musicale che
è stata affidata al gruppo «Preghiera
Semplice», c’è stato un breve momento
di preghiera che ha introdotto la relazione del bravissimo fr. Beppe Giunti.
Il quale ha sviluppato il tema da diverse
angolature:
ascoltare (ob audire = obbedienza), obbedire significa prendere con responsabilità quello che sentiamo, che ci arriva
alle orecchie della coscienza; ascoltare:
la parola di Dio, come Francesco; as-
coltare: le voci del mondo, le voci del
globo, lebbrosi, poveri lungo la strada,
in/fedeli; ascoltare: se stessi, i sogni del
proprio cuore.
Di seguito hanno avuto luogo quattro stands: l’uso del tempo, difficoltà
di ascoltare, Dio ti ascolta, Elia sull’Oreb.
Dopo un allegro pranzo al sacco, colorato anche dalla presenza dei Giullari di
Dio, si è dato spazio alle domande scaturite dalla relazione del mattino alle quali
fr. Beppe ha potuto rispondere. Verso le
16,00 è stata celebrata l’Eucaristia nella bella cappella del Rebaudengo. La
celebrazione è stata presieduta da don
Maurizio De Angeli responsabile della
pastorale giovanile diocesana insieme ai
frati minori e cappuccini. La direzione
dei canti e della liturgia è stata eseguita
dai giovani frati cappuccini e minori di
Fossano e di Torino. Come segno conclusivo si è consegnato ai giovani presenti, 150 circa, un
braccialetto con su
scritto Ascolta[Ti],
con l’augurio di stare
sempre in ascolto di
Dio, di se stessi e…
delle prossime iniziative francescane.
Franca B.
Un momento
di animazione
durante il meeting.
Amici SMA
e l’avventura continua...
Da ormai un anno e mezzo il Gruppo
Amici sta proseguendo con impegno
il proprio cammino, nel solco di Santa Maria. Il 25 luglio 2006 c’è stato
il primo incontro per così dire ufficiale del gruppo all’Oasi di San Grato di Verzuolo, la sede «spirituale»
dell’Istituto ed ora, dopo parecchie
occasioni di incontri di formazione,
di fraternità e di amicizia, si è creato
un legame stretto fra gli Amici e gli
altri membri dell’Istituto.
Dopo la bellissima giornata vissuta
a Santo Stefano 2006, ci siamo incontrati in febbraio per una giornata francescana guidata da fr. Felice
Pontiglione, che ci ha fatto respirare
a pieni polmoni il genuino spirito di
San Francesco.
L’incontro successivo è avvenuto a
Pasquetta, poi all’abbazia di Novalesa. Il 26 agosto all’Oasi di San Grato
abbiamo ricordato il 17° anniversario della morte di Padre Giuseppe
Maria. Alla celebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo di Saluzzo
erano presenti anche alcuni Amici.
Dopo la pausa estiva ci siamo ritrovati a Saluzzo in settembre per
riprendere la nostra formazione sul
carisma di Santa Maria.
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Il 17 novembre c’è stato il ritiro di
una giornata intera e in quell’occasione abbiamo dato il benvenuto a fr.
Marcello Graffino che d’ora in poi
seguirà il cammino degli Amici.
Presso le nostre fraternità c’è la
possibilità di partecipare a qualche
momento di preghiera comunitaria
come l’ora di adorazione settimanale
o altre iniziative locali.
Abbiamo anche un foglio di collegamento mensile, L’Equipe, che ogni
volta propone un tema per la riflessione personale e di gruppo. Sul sito
internet www.santamariangeli.it c’è
un ampio spazio dedicato agli Amici
dove si parla della vita del gruppo.
Ma la vita degli Amici non è solo
un partecipare agli incontri, è anche
un collaborare alle iniziative di Santa Maria, sia apostoliche che anche
di vita quotidiana, di aiuti prestati
con il cuore e con la competenza
professionale.
Si sono fatti turni di presenza nello
stand dell’Associazione InformaCristo alla fiera internazionale del libro 2007 a Torino, si è collaborato
all’allestimento della mostra Grafie
dell’Anima a Cuneo, Saluzzo, Bra,
Busca. Dall’inizio dell’anno innu-
merevoli sono stati i gazebo dell’Associazione InformaCristo disposti in
varie città. Gli Amici vi partecipano
sempre con molto entusiasmo felici
di poter testimoniare la fede e annunciarla nel «groviglio» della città.
Altri si sono impegnati a cambiare i
manifesti nelle bacheche; poi c’è chi
ha dato tempo e competenza professionale nell’abbellimento di crocicchi dell’Istituto. Un caro Amico ha
deciso di fare una campagna manifesti in dieci città italiane dove per
le strade verranno lanciati centinaia
di messaggi che parleranno di Cristo
ai passanti.
Da poco più di un anno dall’inizio,
un bel gruppo di Amici partecipa
con entusiasmo condividendo la
vita di Santa Maria, lo spirito francescano, l’anelito contemplativo e le
tante attività che la fantasia cristiana
ci suggerisce. Ci anima veramente
un profondo desiderio di camminare insieme sulla strada che abbiamo
intrapreso.
Per contatti:
[email protected]
cell. 338 1155192
Laura R.
Novalesa – Gli «Amici SMA» in gita con fr. Felice Pontiglione.
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tutto cominciò con una «prof»
Tutto è iniziato quand’ero giovanissima e frequentavo la scuola di Avviamento Commerciale. Tramite la professoressa di steno-dattilo ho avuto
modo di frequentare dei corsi di formazione per ragazze.
Gli incontri avvenivano a Saluzzo alla «Casa Maria Regina» e qualche
volta all’Oasi di San Grato di Verzuolo. Erano tenuti da alcune Sorelle
dell’Istituto Santa Maria. Fu una bella esperienza di vita. Con grande interesse ed entusiasmo noi ragazze partecipavamo a questi corsi, ed era
bello stare insieme perché si cantava, si pregava e al termine, quando
tornavamo a casa, il nostro cuore era colmo di gioia e pace. Ho continuato per parecchio tempo ad andare a Saluzzo.
Poi… chissà… il Signore mi ha diretta verso altre strade. Ho viaggiato
molto, mi sono fidanzata e sono stata anche prossima al matrimonio.
E… un bel giorno, esattamente sette anni fa, dopo circa 30 anni, ho
rivisto una delle Sorelle di allora: da quel momento è iniziato un mio
nuovo cammino. È come se continuasse una favola che avevo lasciato
in quel tempo lontano.
Inizialmente frequentavo l’Istituto Santa Maria, partecipando agli incontri
fraterni nei giorni di Santo Stefano e Pasquetta.
Poi a mano a mano che mi addentravo, ho desiderato aiutare una di
queste Sorelle, vivendo con lei un’esperienza di evangelizzazione: portavamo in giro per alcune città d’Italia, l’annuncio di Gesù. Dapprima con
un grande ombrellone bianco e tavolino, entrambi circondati dai grandi
manifesti, poi con gazebo.
A mano a mano che gli anni trascorrevano, sentivo sempre più il desiderio di approfondire e vivere il carisma dell’Istituto condividendone la
missione.
Grazie alle Responsabili dell’Istituto e alle Sorelle, ho potuto essere presente a momenti forti di preghiera e silenzio partecipando anche ai ritiri
spirituali. Stare con le Sorelle, avvolta in un’atmosfera di grande raccoglimento e nello stesso tempo di pace, gioia e letizia, mi ha sempre dato
una carica di entusiasmo e di fede.
Ho anche avuto, e ho tuttora, la gioia di poter essere utile per tutto ciò
che nel mio piccolo posso dare e, inoltre, avere la possibilità di praticare
il mio hobby preferito: la fotografia e il lavoro al computer.
Quando un anno fa è stato presentato il progetto «Amici di Santa Maria»
e mi è stato proposto di farne parte, sono subito stata contenta di aderire
a questo nuovo cammino e ho accettato con gioia di impegnarmi a vivere
questa chiamata particolare al servizio del Vangelo, con la speranza che
il percorso di formazione per tutti noi «Amici di Santa Maria» ci porti a
essere preparati a vivere, insieme tra noi e con le Sorelle, questa missione di testimonianza e di annuncio di Gesù, secondo i vari aspetti del
carisma e della spiritualità francescana.
Linda A.
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ASSOCIAZIONE INFORMAZIONI SU CRISTO
Qui pubblicità
Punti di esposizione e distribuzione per manifesti, opuscoli e dépliant
dell’Associazione Informazioni su Cristo
SEDE Ass. Informazioni su Cristo
Ass. Informazioni su Cristo
Ass. Informazioni su Cristo
Torino
Genova
Cuneo
CROCICCHI*
Bar Lagrange Torino
Copisteria La Puntuale
Torino
Casa Impiegate e Studentesse Torino Casa convegni Maria Regina Saluzzo
Libreria La Cerna
Busca
Libreria Escata
Verzuolo
Libreria Crocicchio
Bra
LOCALI VARI
Caserma Cernaia
Basilica di Superga Hotel Stazione Genova
Autoscuola Canta
Ufficio ANCOL
Curia, ingresso Casa di reclusione
Curia, sala d’attesa
Casa opere diocesane
Sede CVA
Casa convegni Altavilla
Panetteria Giacosa Libreria L’incontro
Calzature Fabbri
Panetteria Sirio Biomedical Torino
Torino
Torino
Orbassano Saluzzo
Saluzzo
Saluzzo
Alba
Alba
Alba
Alba
Alba
Alba
Alba
Alba
Alba
* Attività di lavoro condotte da membri dell’Istituto
Casa di reclusione
Alba
Officina Ferrero
Alba
Istituto Musicale
Alba
Confartigianato Alba
Autoscuola Ardito
Alba
Bar Party
Alba
Acconciature Angela
Alba
Panetteria Gerlotto
Alba
Scuola enotecnici
Alba
Casa della giovane
Alba
Cartoleria Minimondo
Alba
Supermercato Coop. Lavoratori Alba
Scuola materna (Moretta)
Alba
Marenco Elettrauto
Alba
Lavanderia/sartoria Drusy
Alba
Lavanderia Nuova Ecologia
Alba
Punto verde Fioraia Alba
Macelleria Asteggiano
Alba
Utensili s.r.l. Promio Giusy
Alba
Bottega di Elia
Alba
Chiesa Cristo Re
Alba
Santuario della Moretta
Alba
Bar Sport
Magliano Alfieri
Oratorio parrocchiale
Govone
Autoscuola Ardito
Neive
Scuola materna
Diano d’Alba
Monastero Clarisse
Bra
Centro Sport
Bra
Fisioterapia, sala d’aspetto Scarnafigi
Circolo ricreativo ANSPI
Novara
Acconciature Il pettine
Cuneo
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ASSOCIAZIONE INFORMAZIONI SU CRISTO
Comune (punti di passaggio) Barge
Ufficio FALP snc
(ristrutturazioni edili)
Genova
OSPEDALI
Molinette
Torino
Mauriziano Torino
S. Giovanni
Torino
Gradenigo
Torino
Martini Nuovo
Torino
San Giovanni Bosco
Torino
Sant’Anna
Torino
Maria Vittoria
Torino
Oftalmico
Torino
San Vito
Torino
C.T.O.
Torino
Ospedale don Gnocchi Torino
San Luigi Orbassano
Ospedale civile
Saluzzo
Ospedale civile
Alba
Ospedale civile
Savigliano
Ospedale civile
Alessandria
Ospedale civile
Candiolo
San Martino
Genova
Galliera
Genova
Gaslini
Genova
Paverano
Genova
Ospedale
Sestri P.
Ospedale Rapallo
Ospedale
Sestri L.
Sant’Orsola Bologna
Ospedale Malpighi Bologna
Ospedale Maggiore Bologna
Ospedale civile Corigliano Calabro
VETRINE
C.so San Martino 1
Via Po 4
14
Torino
Torino
Via Sacchi 2
Torino
C.so Vittorio Emanuele II 60 Torino
Via Carlo Alberto 39
Torino
Via Cavour (chiesa Madonna
degli Angeli)
Torino
Via Nizza 25
Torino
Via Nizza 92
Torino
Via delle Orfane
(ang. Via Garibaldi)
Torino
Piazza San Carlo
(chiesa di S. Cristina)
Torino
Via Sacchi 44
Torino
Via XX Settembre 81
Torino
Cimitero parco
Torino
Monastero delle Cappuccine Torino
Piazza Galimberti 12
Cuneo
Piazza Europa
Cuneo
Via San Rocco
Bra
Chiesa B. Vergine del Rosario Bra
Chiesa della Rocca Bra
Santuario
Belmonte
San Bernardo
Verzuolo
Santuario
Cantogno
Via Vittorio Emanuele Alba
C.so Langhe 71/A
Alba
Chiesa S. Margherita
Alba
Chiesa del Divino Amore Baraccone
Via Maestra 9
Novara
Via Caprera 8
Genova
Piazza Caricamento 1
Genova
Via 5 Maggio 5
Genova
Via Bellucci (Nunziata)
Genova
Via Cantore 21
Genova
Via Balbi 2
Genova
Chiostro «S. Maria delle Vigne» Genova
Dieci postazioni
Palestrina
Piazza Cervinia
Parr. St. Léonard St. Rhémy-en-Bosses