Fiat verso il 46% di Chrysler
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Fiat verso il 46% di Chrysler
40 VENERDÌ 22 APRILE 2011 Economia Tariffe, altri rialzi? «Se continuano le tensioni sui prezzi del petrolio, certamente dobbiamo aspettarci nuovi rialzi». Lo ha detto il presidente dell’Autorità per l'energia, Guido Bortoni, parlando delle tariffe di gas e luce. AUTO INTEGRAZIONE SEMPRE PIU' VICINA. JOHN ELKANN: «MIO NONNO AVREBBE APPROVATO CON UN SORRISO» CONTRATTO PER UN VALORE DI 26 MILIONI Fiat verso il 46% di Chrysler Entro fine giugno comprerà per 1,26 mld di dollari il 16%. Il titolo sale: +4,49% L'ad: «Tappa storica». Industrial: trimestre inferiore alle attese, ma torna l'utile TORINO II La L'assunzione del controllo della casa di Detroit Per i lettori di Time situazione di partenza 3 acquisizioni gratuite del 5% per il raggiungimento di obiettivi aziendali Quota già acquisita Quota da acquisire +5% 1ª acquisizione (dal 10/1) Legata alla produzione negli USA del motore Fire 20 % 46% 51% - Chrysler ricava 1,5 mld per vendite extra Nafta - Accordi col 90% concessionari Fiat in Brasile e 90% dell'Ue per distribuzione veicoli Chrysler +16% entro giugno In base all'accordo definito da Marchionne per 1,26 mld di dollari +5% 3ª acquisizione (entro il 2011) Con la produzione negli Usa di una vettura basata su piattaforma Fiat con prestazioni di almeno 40 miglia per gallone ANSA-CENTIMETRI Fiat e Barilla, festa a New York nn Fiat e Barilla si sono alleate per una «Festa Italiana» con cui verrà celebrato a New York lo stile italiano. Momento clou sarà l’esperienza di cucina italiana organizzata da Barilla alla Galleria Fiat nel quartiere SoHo di Manhattan. Lorenzo Boni, executive chef della Barilla, preparerà il 28 aprile e il 1° maggio una serie di degustazioni. «Fiat è un simbolo dell’Italia e incarna molte delle autentiche qualità italiane che fanno parte anche dei valori di Barilla», spiega Eugenio Perrier, direttore marketing Barilla America. FISCO CONFINDUSTRIA REPLICA AL MINISTRO SULL'«OPPRESSIONE» Marcegaglia: «D'accordo con Tremonti. E ora i fatti» ROMA C'è preoccupazione per la ripresa lenta: «troppo tardi» aspettare il 2014 per i livelli di Pil del 2007 imprese hanno bisogno di «sburocratizzazione, semplificazione... ». La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia lo ripete ancora una volta: è «molto d’accordo» con il ministro Giulio Tremonti che ha detto di voler spazzar via l’eccesso di controlli che opprime le aziende. E chiede concretezza: «Ora seguano i fat- II Le Industria Emma Marcegaglia. ti». Mentre resta la preoccupazione per l’uscita lenta dalla crisi economica: aspettare il 2014 per tornare ai livelli di Pil del 2007 è «troppo tardi»: dobbiamo «fare tutti di più per crescere di più, perchè altrimenti non assorbiamo disoccupazione, non teniamo in piedi il sistema delle imprese e no riusciamo a dare un futuro ai giovani». È anche per questo motivo, dice la leader degli industriali, «che da molti mesi insistiamo sulla necessità di una serie di iniziative concrete per la crescita». Tappa a Firenze per il roadshow di avvicinamento all’assise generale degli industriali il 7 mag- MERCATI LA CINA PRONTA A COMPRARE ULTERIORE DEBITO EUROPEO Crisi Usa, il dollaro sprofonda ROMA II La minaccia di una bocciatura del rating statunitense continua a indebolire gli Usa, e per tutta risposta il dollaro segna i minimi da un anno sull'euro, nonostante la divisa unica soffra le pressioni sull'area periferica. Il biglietto verde, in trend negativo dopo che Standard & Poor's lunedì ha abbassato le prospettive del rating di «tripla A» sugli Usa, è arrivato a toccare 1,4649 contro l’euro, segnando il minimo dal di- Marchionne tra i 100 uomini più influenti +5% 2ª acquisizione (a oggi) 30% 25% Fiat preme ancora il piede sull'acceleratore e mette un tassello fondamentale verso l'acquisizione del 51% di Chrysler. Entro la fine di giugno comprerà infatti il 16% delle azioni, operazione del valore di 1,26 miliardi di dollari e potrà salire dal 30% attuale al 46%. «Siamo pronti ad assumere il controllo», afferma l'amministratore delegato Sergio Marchionne, mentre il presidente John Elkann parla di «tappa storica» e ribadisce «il pieno sostegno» della famiglia. «Mio nonno dice - avrebbe approvato con un grande sorriso» A Piazza Affari il titolo Fiat vola (+4,49%), mentre va giù Industrial (-3,45%) dopo i risultati trimestrali inferiori alle attese con un aumento dell’indebitamento di oltre il 10% rispetto a fine 2010. La società di trattori e veicoli industriali, nata dallo spin-off, chiude i tre mesi con un utile netto di 114 milioni (era in rosso di 34 milioni), un utile della gestione più che raddoppiato a 277 milioni, un aumento dei ricavi del 19,3% a 5,3 miliardi e conferma i target 2011. L'accordo con Chrysler (unico advisor finanziario Citi) è, per Marchionne, «un passo fondamentale verso il completamento di quel grande disegno di integrazione tra Fiat e Chrysler, iniziato meno di due anni fa, che porterà alla creazione di una casa automobilistica globale. Abbiamo scelto di stringere i tempi il più possibile - spiega - per accelerare La quota Fiat in Chrysler 0,8% il Giappone nel 2011 Il Giappone secondo l'Ocse «si riprenderà sul medio-lungo termine» e dopo la crescita dello 0,8% nel 2011, dimezzata sull'1,7% di novembre a causa del sisma, rimbalzerà nel 2012 con un +2,3% cembre 2009. Molti investitori che si stanno riposizionando e scommettono sulla possibilità che la divisa europea possa raggiungere nuovamente quota 1,5 abbandonate durante la crisi. La volata dell’euro avviene nonostante nuove difficoltà di Grecia e Portogallo: la Cina si dice pronta a comprare ulteriore debito dei Paesi europei in difficoltà, mentre Citigroup ipotizza una medicina per Atene fatta di un taglio del 40% al capitale investito dagli obbligazionisti, e di una nuo- nn Sergio Marchionne è fra le 100 persone più influenti al mondo, piazzandosi al 51° posto. A incoronarlo sono i lettori del settimanale Time. Marchionne è il secondo italiano (e il primo canadese) a entrare nella classifica dopo Renzo Piano nel 2006. Wael Ghomin, eroe della rivoluzione d’Egitto e uno dei simboli della rivolta di piazza Tahrir, è stato considerato la persona più influente al mondo. La medaglia d’argento va al premio Nobel all’Economia Joseph Stiglitz. Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, si piazza al sesto posto precedendo Angela Merkel (ottava), Julian Assange (nono) e Barack Obama, che si piazza in fondo alla classifica all’86°, preceduto di oltre 30 posizioni dal manager che lo stesso presidente americano ha scelto per salvare la Chrysler. gio a Bergamo, poi l'assemblea di Confindustria Ancona. Da Bergamo, dopo un confronto interno, gli industriali proporranno «un’agenda al governo e alla politica su cosa fare per tornare finalmente a crescere e dare anche un futuro ai giovani». Le parole del ministro dell’Economia sui troppi controlli rispondono a richieste che gli industriali ripetono da sempre. E seguono l’allarme lanciato 10 giorni fa dalla leader di via dell’Astronomia: «Gli imprenditori si sentono soli». «La dichiarazione di Tremonti la accogliamo con favore», dice la Marcegaglia. Che aggiunge: ora «vediamo se saranno accolte alcune delle nostre richieste per il rilancio della competitività»; a partire dalle misure sulla semplificazione che già due mesi fa sarebbero dovute entrare nel provvedimento varato dal consiglio dei ministri per dare una scossa all’economia: «aspettiamo il decreto del governo nelle prossime tre settimane».u va stretta fiscale. Massimi storici per i premi di rendimento di Portogallo (623 centesimi), Grecia (1.166) e Irlanda (712). Non giovano al dollaro nemmeno i dati di ieri sull'economia americana, con sussidi di disoccupazione settimanali superiori al previsto e un’attività manifatturiera nel distretto industriale di Philadelphia decisamente inferiore al previsto ad aprile. Seduta positiva per le Borse europee con l’indice d’area Stxe 600 che sale di mezzo punto percentuale. Maglia rosa a Milano (Ftse Mib +1,43%) con l’evidenza di Fiat (+4,5%) e dei bancari (sottoindice dj stoxx +1,45). I listini hanno consolidato i rialzi della vigilia, allineandosi alla chiusura brillante dei mercati asiatici.u la nascita di un gruppo unico, che possa trarre pieni benefici dallo sviluppo congiunto delle rispettive attività internazionali». L'operazione porterà la Fiat «a realizzare il sogno da cui è nata quest’alleanza: dare vita a un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all’avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore». Marchionne spiega che l’acquisizione del 16% di Chrysler non inciderà sui target Fiat del 2011, mentre per la quotazione della casa Usa non ci sono tempi precisi, «dovrà esser discussa nel board e Torino «ha un diritto di veto». «L'integrazione operativa è più importante di quella legale», chiarisce, mentre Ficht non esclude un taglio del rating. Per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi «è un percorso in sè virtuoso», mentre la leader della Cgil, Susanna Camusso e il responsabile Auto della Fiom, Giorgio Airaudo considerano l'operazione il segno di un ulteriore spostamento oltre oceano del baricentro del Lingotto. Restano sullo sfondo l’incertezza sull'investimento all’ex Bertone e la polemica con la Fiom (il 18 giugno è fissata a Torino la prima udienza per il ricorso contro la newco di Pomigliano). «Spero che la Fiat decida di tenere la produzione di Bertone in Italia - afferma la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia - anche qualora l’esito del referendum fosse negativo».u PARMALAT Cordata italiana: il tempo stringe II Il titolo Parmalat chiude la set- timana a 2,312 euro, +0,35% in una giornata invece frizzante per Piazza Affari. E' la conferma che il mercato è sempre più scettico sulla nascita della cordata italiana che dovrebbe contrastare la scalata di Lactalis, di fatto ormai al 29% del capitale di Collecchio. Nonostante gli incontri tra le banche e la Cassa depositi e prestiti continuino, l'assenza di un partner industriale è ormai assodata: prima Ferrero, poi Granarolo (che non ha equity e potrebbe rientrare in gioco in un secondo tempo) sono uscite dallo scacchiere. Ieri anche la piccola Valsoia - attraverso una dichiarazione del presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi all'agenzia AdnKronos - ha detto di non avere alcun interesse ad entrare nella cordata per Parmalat. Le banche - Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit e Bnl - potrebbero andare avanti da sole con un'opa da almeno 3 miliardi di euro, ma il tempo stringe: entro i primi di maggio bisogna muoversi. L'ambasciatore francese in Italia Jean Marc de la Sabliere ricorda intanto che «abbiamo regole europee e queste regole devono essere rispettate. Il principio fondamentale è la libertà di investimento». Le norme anti-opa varate dall'Italia secondo l'ambasciatore «si applicano ai settori da cui può esserci un danno per la difesa, la sicurezza o l’ordine della Francia, in nessun caso si applica a settori come l’agro-alimentare».u Provenza Un'immagine del progetto dell'ospedale di Sospel. Sarà la Pizzarotti a realizzare il nuovo ospedale di Sospel II Contratto francese per la Pizzarotti. Il gruppo parmigiano si è infatti aggiudicato il contratto di progettazione e costruzione dell’ospedale di Sospel, nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. L'importo complessivo dei lavori è di 26 milioni di euro. La giuria tecnica, incaricata di selezionare la migliore tra 5 offerte allineate, ha assegnato alla Pizzarotti la migliore valutazione tecnica, permettendo al gruppo italiano di classificarsi primo davanti a grandi gruppi francesi (Bouygues, Vinci, Leon Grosse, Eiffage). Il progetto di Sospel prevede la ristrutturazione (6.000 mq) e la costruzione di 9.000 mq di estensione dell’ospedale, per un totale di 210 posti letto. L’edificio, concepito secondo criteri di massimo rispetto dell’ambiente e minimo impatto ambientale, dovrà soddisfare tutti i requisiti delle costruzioni bcc (edifici a basso consumo energetico). La Pizzarotti, coadiuvata da un team di progettisti composto da architetti, studi di ingegneria, specialisti ambientali, si occuperà direttamente della progettazione e della realizzazione. I tempi prevedono una prima fase di progettazione di 8 mesi e 30 mesi per la realizzazione. Il completamento dei lavori è previsto per il 2014. Questa aggiudicazione consolida la presenza di Pizzarotti in Francia, in particolare nel settore ospedaliero, dove il gruppo di Parma sta raccogliendo i frutti della positiva esperienza in corso che la vede realizzare il nuovo ospedale di Marsiglia (90 mila mq per un importo di 190 milioni).u - EconomiaInBreve POSTE Nuovo Cda: tre nuovi con Ialongo e Sarmi nn L'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane (100% Tesoro) ha nominato il nuovo Cda per il triennio 2011-2013. Il board sarà composto dai confermati Giovanni Ialongo (presidente) e Massimo Sarmi e dai nuovi ingressi, Maria Claudia Ioannucci, Antonio Mondardo e Alessandro Rivera. Il Cda, nella sua prima riunione, nominerà l'ad, confermando Sarmi. GENERALI Sbarco in Vietnam Caltagirone sale nn Generali sbarca in Vietnam. A sei mesi dal via libera preliminare, l’ad Sergio Balbinot ha ricevuto ad Hanoi la licenza per iniziare l'attività nel ramo vita nel paese e si dice certo che la repubblica asiatica sarà una delle nuove «storie di successo» del gruppo. Il vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone prosegue intanto gli acquisti sul gruppo: ha arrotondato un pacchetto già al 2,24% di Generali comprando altre 100 mila azioni, con un «chip» che vale 1,5 mln. MONDADORI La pubblicità cresce Focus sul Brasile nn Pubblicità in crescita del 3% e un altro Paese a elevato sviluppo dove potrebbe sbarcare presto con i periodici: il Brasile. Lo ha annunciato l'ad di Mondadori Maurizio Costa. CASA: PRONTO IL PIANO Tremonti ai geometri: ampliamenti 20/30% nn La riedizione del piano casa per consentire gli ampliamenti (20% e 30% in caso di demolizione) è pronta. E arriverà ai primi di maggio. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante il suo intervento a porte chiuse alla Cassa dei geometri, secondo quanto riferisce chi ha ascoltato l’intervento del ministro. FRANCIA: E' POLEMICA Premi salariali nelle aziende in attivo nn La Francia conferma l’annuncio del presidente Nicolas Sarkozy per l’introduzione di un meccanismo «obbligatorio» che imponga alle aziende con più di 50 lavoratori di versare premi salariali ai dipendenti, una misura che suscita dure critiche da parte della Confindustria (Medef) e dei sindacati. Il ministro del Bilancio, Francois Baroin, ha annunciato ieri che i decreti applicativi della legge, limitata alle aziende in attivo che versano dividendi agli azionisti, saranno pubblicati a luglio, in modo che il dispositivo sia «operativo» già da quest’anno, dopo l’approvazione del Parlamento.