RELAZIONE VIAGGIO STUDIO IN FRANCIA

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RELAZIONE VIAGGIO STUDIO IN FRANCIA
RELAZIONI VIAGGI STUDIO IN FRANCIA
2001
Dal 16 al 19 di novembre 2001 è stato organizzato dal Consorzio MelaPiù in
collaborazione con il Dr. Fedro Minzoni, rappresentante italiano per i vivai di
Valois, un viaggio di studio nella valle della Loira ed una visita al campo
varietale dei vivai di Valois.
Scopi del viaggio:
1. conoscere la realtà produttiva nella valle della Loira, in particolare riguardo alla varietà Fuji;
2. valutare un nuovo clone di Fuji, brevettato dai vivai di Valois.
Prima di passare al dettaglio della missione alcune utili informazioni sulla produzione francese
di Fuji.
La Francia è il principale produttore europeo di Fuji, si stima che il raccolto 2001 sarà circa di
44.000 ton.
Le regioni dove viene prodotta sono principalmente due: Valle della Loira (sicuramente la +
importante) e la regione del sud-ovest (zona di Bordeaux).
E’ stata quasi completamente spiantata nel Sud-est (Provenza) per problemi agronomici
causati da condizioni ambientali inadatte alla varietà.
Mercoledì 17/10/2001
A St. Martin d’Auxigny (St. Georges/Moulon) siamo stati ospiti dell’Unione delle Cooperative
COSAMA-BERRY.
Questo gruppo di cooperative controlla circa 1231 ha di melo e di conseguenza circa 60.000
ton. potenziali di prodotto; il 60% viene esportato mentre il 40% è consumato in Francia.
L’assortimento varietale (inventario 2001 della superficie) è riassunto nella tabella 1.
tab. 1
varietà
golden
rosse americane
gruppo gala
braeburn
jonagored
Fuji
pink lady
canada
granny
reine reinettes
elstar
idared
altre
superficie in
%
35,9
10,5
15,3
12
4,4
4
(2.500 ton)
4
2,9
2,6
3,8
1,4
1,5
1,7
Il servizio tecnico del gruppo COSAMA-BERRY ci informa che i gruppi varietali in crescita e da
loro consigliati sono solo tre:
• Gala
I cloni presenti in campagna sono Mondial e Galaxy mentre per i nuovi impianti puntano solo
su Brookfield.
• Fuji
L’unico clone consigliato negli anni passati è BC2 (gruppo 3 di colorazione); per i nuovi
impianti si consiglia RakuRaku (gruppo 2); non si parla assolutamente di Kiku 8
• Pink Lady
Ufficio Tecnico : G. Pallotti
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N.B. per ulteriori informazioni vedere foglio del servizio tecnico.
Le condizioni ambientali della zona si possono così riassumere:
altitudine
dai 100 ai 200 metri s.l.m.
piovosità
7/800 mm/anno (quest’anno anche 1000)
latitudine
47°N.
temperatura estiva max
35° per 3/4 gg.
In queste condizioni le fasi fenologiche sono posticipate di circa 15 gg. rispetto alla nostra
zona.
Il tecnico Pascale Kuelle è stata la nostra guida per la visita in campagna dove abbiamo
visitato 2 aziende.
Prima di entrare nel dettaglio di ogni impianto si forniscono alcune informazioni tecniche
generali relative all’impianto ed alla gestione dello stesso.
• Il terreno sembra un medio impasto piuttosto ricco di scheletro.
• Il clone scelto è BC2, il portinnesto Pajam 1, il sesto 4 x 1 e le piante sono allevate a
fusetto.
• In potatura sembra taglino molto poco, favoriti anche dallo scarso vigore (vegetazione
nuova max di 35-40 cm); grande rispetto per la cima, dove in alcuni impianti non viene
nemmeno deviata.
• Prodotti cosmetici utilizzati: 3 Regulex a 25 g/q in post-fioritura (stranamente non hanno
l’accortezza di preferire le formulazioni in polvere piuttosto che le liquide); soffrono in
qualche annata la rugginosità.
• Programma di difesa per Ticchiolatura: Mancozeb in prefioritura, Captano, Stroby e Delan in
post.
• Insetticidi consentiti: Azinphos, insegar, fosmet, confidor e zolone (non possono usare
Clorphiriphos)
• Programma di diradamento: anche per loro lo scopo è 1 frutto/mazzetto, Rodofix (NAA) 1,5
kg/ha+Sevin 1 kg/ha a 8 mm, ripetuto a 13 mm e se serve fanno un Sevin sulla cima; è
prevista la rifinitura manuale.
• Irrigazione a goccia (antibrina troppo costosa).
• Reti antigrandine bianca con anelli ed elastici (no placchette).
• Antibutteratura: 4/5 Stopit (CaCl2), hanno molti problemi su Braeburn.
• Impollinazione assistita (2 alveari/ha).
• Concimazione: 50 unità di azoto distribuite nel mese di marzo.
• Non si impiega anticascola.
• In raccolta si impiegano bins di legno da 3 q.li, il calibro minimo è 65 (pezzatura +
interessante è il 75/80), si fanno sempre almeno 2 giri; il giorno di inizio raccolta viene
stabilito dalla coop. utilizzando test dell’amido in combinazione con analisi alla Pimprenelle;
la vitrescenza compare puntualmente.
• I raccoglitori sono pagati a cottimo.
• Nel caso di attacchi di Ragno Rosso utilizzano branche colonizzate da tiflodromi come difesa.
Azienda Hughes Sochet.
230 ha di superficie, di cui 200 a cereali e 30 investiti a melo (12 varietà) secondo la seguente
distribuzione: Golden 35%, Gala 15%, Fuji 5%, Braeburn 15%, Canada 5%, Pink 5% etc.
L’intenzione del produttore, parlando di fuji, è quella di passare dal 5 al 20% dell’assortimento
varietale.
Qui abbiamo visto 2 impianti di Fuji e 2 di Pink lady; la raccolta di fuji sarebbe iniziata nel
pomeriggio
Il primo impianto di fuji (BC2/pajam 1) presentava una vigoria ridottissima (vegetazione nuova
<25 cm), probabilmente a causa del fatto di essere un reimpianto; infatti il produrre si
rammaricava di non aver scelto pajam 2 come p.i.
Molto buono l’allevamento (uno spindle quasi perfetto) e la potatura.
Ufficio Tecnico : G. Pallotti
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La carica non era eccezionale (circa 35/40 ton/ha), secondo il produttore a causa della forte
produzione dell’anno precedente (60 ton/ha); quest’anno è stato fatto solo diradamento
manuale (40 ore/ha).
La qualità esterna del frutto (cosmesi, colore e forma) era favolosa: colorazione rosso brillante
sul 90% della superficie e per il 90% dei frutti presenti sulla pianta; l’epidermide si presentava
praticamente perfetta senza microlesioni o lenticellosi (non segnalano nessun problema di
cracking); qualche frutto (<5%) con rugginosità diffusa sul sovracolore rosso.
La qualità interna all’assaggio era eccezionale, forse migliore della nostra.
La mela si presentava profumata e molto vitrescente (probabilmente i frutti respirano molto
più dei nostri di conseguenza si suppone una durata della conservazione inferiore).
Pezzatura molto scadente (corpo centrale della partita 75/80, e si faticava a trovare un 85); il
produttore a tal proposito segnala pioggia e freddo in fioritura.
Il secondo impianto (BC2/pajam 1) era più vigoroso del precedente ma comunque molto
equilibrato.
La carica era inferiore (come numero di frutti/pianta) e la pezzatura molto simile.
Anche in questo caso la qualità esterna ed interna dei frutti era favolosa; la cosa che più
stupisce è la “gentilezza” dell’epidermide, probabilmente favorita da temperature estive meno
elevate rispetto a quelle che si registrano nella nostra pianura.
Grossa presenza di vitrescenza (produttore e tecnico confermano il completo riassorbimento in
conservazione).
Sia nel primo che nel secondo impianto i frutti oltre presentare una forma pressoché perfetta e
simmetrica, sembrano tutti un po' allungati.
I due impianti di Pink lady si presentavano entrambi molto scarichi a causa delle avverse
condizioni ambientali durante la fioritura-allegagione; la raccolta sarebbe iniziata ai primi di
novembre.
I frutti erano di pezzatura molto scadente (assenza completa di 1° e 2° fiore) e ancora indietro
come colorazione.
Il primo impianto (4x1) era un reinnesto del 1998 (su idared) abbastanza vigoroso e non
troppo equilibrato con Braeburn a fianco come impollinante.
Per il secondo (1999) invece si era partiti da astoni preformati con sesto 4x1 e pajam 1 come
p.i.; era prevista doppia impollinazione, Granny in sesto ed Evereste fuori sesto.
Il produttore si diceva contento della produzione del 2000.
Azienda fratelli Riviere
12 ha investiti a melo secondo la seguente distribuzione: Golden 1.7, Gala 3.4, Fuji 2.3%,
Braeburn 2, Pink 1.5 etc.
Tutte le varietà sono piantate a 4 x 1, tranne Fuji per la quale sulla fila si passa ad 1,2; il p.i. è
per tutte pajam 1 tranne che per Braeburn per la quale si preferisce pajam 2.
Anche in questa azienda abbiamo visto 2 impianti di fuji; la raccolta era iniziata in mattinata e
segnaliamo subito che i raccoglitori hanno una sacca con apertura sul fondo per scaricare i
frutti nel bins.
Il primo (BC2), del 1994, era molto equilibrato con vigoria giusta (40 cm di vegetazione
nuova) e potatura eseguita perfettamente (mai deviata la cima, che spettacolo!!!)
La carica era molto buona (45 ton/ha), la pezzatura anche (tipo la nostra, forse appena
appena inferiore), il colore ottimo (quì un 20% di sottopianta non ancora ben colorato era
presente) e la cosmesi veramente eccezionale.
Ottima qualità interna, forma perfetta dei frutti (sono diradate molto bene).
I frutti si presentavano oltre che vitrescenti anche molto unti, segno di forte respirazione.
Il produttore ci dice che nel 2000 ha prodotto 90 ton/ha (75 di prima e 15 di industria) ed ha
notato qualche marciume all’interno della polpa.
Secondo il produttore la rete bianca toglie un po' di colore.
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Il secondo impianto è nuovo, del 2001; è Rakuraku/pajam 1 con sesto 4 x 1,2.
Gli astoni di partenza erano molto belli e molto ben equilibrati (7/8 rami anticipati utilizzabili);
piegherà solo i rametti più vigorosi, gli altri scenderanno con il peso dei frutti.
Sulla gettata nuova in punta, il produttore ci spiega di togliere le prime 3/5 foglie per evitare
l’emissione di rametti laterali.
Anche in questa azienda vediamo un impianto di Pink lady del 1998 dove il freddo e la pioggia
in fioritura hanno causato l’aborto dei primi fiori.
La produzione sui terzi fiori è di qualità esterna (colore e pezzatura) molto scadente.
Piante abbastanza vigorose, il produttore ci dice che in questa varietà utilizza molto la
piegatura come tecnica di potatura.
Secondo lui la varietà migliore come impollinante potrebbe essere Idared.
Nel pomeriggio visitiamo il magazzino guidati dal tecnico Sophie ........
Sono organizzati in modo tale da avere una “tracciabilità” completa; infatti, una volta scaricato
e messo subito al freddo, al bins viene applicato un cartellinato che rappresenta una carta
d’identità con la quale si riesce a risalire al produttore iniziale in qualsiasi fase della filiera.
Dopodiché ci è stata mostrata la precalibratrice ad acqua (28 canali) che stava lavorando
Golden.
Particolare interessante da segnalare è l’esecuzione del “campione” in linea; cioè mentre le
pezzature del produttore sono quelle reali, visto che ogni appezzamento è lavorato
separatamente dagli altri, i difetti si stimano a campione appunto in una linea a parte.
Dalla precalibratrice possono uscire bins per pezzature oppure per N° frutti/padella (cioè bins
con frutti che servono per padelle da x frutti).
I marchi commerciali utilizzati sono o quelli della Grande Distribuzione oppure i private label;
in riferimento a Fuji ci confermano che in Francia questa varietà non viene valorizzata con un
marchio ad hoc, come in Italia ha tentato di fare il Consorzio MelaPiù.
Infine abbiamo incontrato la responsabile qualità che ci ha fornito i parametri qualitativi per
Fuji:
• in raccolta
durezza 8,5 kg/cm2, °brix 13 ed acidità 3,5/4 g/l;
• in spedizione
durezza 6/7 kg/cm2, °brix 14 ed acidità 2,5 g/l.
Ci spiegava che la raccolgono ad un elevato stadio di maturazione (9-10 regressione amido) e
che la conservazione dura fino a giugno: qualcosa non mi torna!!!!!
Confermava la sensibilità all’alta CO2 ed il debole rischio riscaldo (DPA su 50% prodotto, quello
venduto nell’anno nuovo).
Non effettuano il trattamento post-raccolta con TBZ.
Giovedì 18/10/2001
Accompagnati da Fedro Minzoni e Frederic Michaud abbiamo visitato il campo varietale dei
Vivai di Valois presso la sede di Villers-Cotteret.
Analizziamo i diversi cloni di Fuji visti (raccolta intorno a 26-27/10):
1. RakuRaku striato, (striature molto fini) con ottima superficie colorata; tra gli striati vince il
confronto con kiku 8;
visto in due posti diversi del campo non presentava la stessa
intensità di colorazione.
2. X 6629
lavato; ma molto ben colorato.
3. Gun-fu 2 lavato-striato; secondo loro quasi migliore di BC2
4. BC2
lavato-striato; anche questo molto bello (forse più brillante dei precedenti)
5. Kiku 8
striato; non bello ma comunque ben striato (a righe grosse)
6. AZTEC
è la novità dei vivai di Valois; brevettato, di origine neozelandese e si chiamerà
ZHEN; lavato e colorato per 100% della superficie e per il 100% dei frutti (anche il
sottopianta); considerare che mancano 10 gg. alla raccolta è già ha una colorazione
impressionante; rispetto a RakuRaku (2 piante affiancate) la differenza di colorazione è
sostanziale.
Riassumiamo velocemente le altre varietà che abbiamo visto:
• Cameo (carusel)
è un club tipo Pink; secondo loro non adatto alla pianura, matura
con Braeburn (quindi adesso lassù).
• Jeromine secondo loro il futuro delle rosse Standard.
Ufficio Tecnico : G. Pallotti
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REPORT VIAGGIO FRANCIA SUD-OVEST
2002
Dal 7 all’11 di ottobre il Consorzio MelaPiù ha organizzato un viaggio di studiolavoro nel sud-ovest della Francia al fine di verificare la qualità della
produzione di Fuji; questa zona rappresenta il bacino produttivo più
importante, almeno sotto l’aspetto quantitativo, per la varietà in Europa.
Il primo giorno (7/10) è servito interamente per il trasferimento a Montauban, luogo della
prima visita, prevista per il giorno successivo.
La mattina dell’8/10, grazie a Jan Luc Dedieu (BAYER), abbiamo incontrato un tecnico della
CHAMBRE AGRICOLTURE (C.A.) di Montauban; nella mattinata abbiamo visitato 2 aziende
agricole ed un centro regionale di sperimentazione.
Azienda Agricola O F F R E S
Questa azienda è composta di 235 ha, di cui 120 a mele, 50 ad actinidia, 35 susine Angeleno e
4 sungold (ha mancanti non sappiamo).
L’assortimento varietale è riportato nella tabella successiva:
VARIETA’
Gala
Braeburn
Fuji
Cripps Pink
H CLONI
P.I.
A
34 Mondial-galaxyPajam 1 e 2
Brookfield
16 Hilwell-mariri redred field
15 n.6629-rakuraku
Pj. 1 ma anche
Pj.2 e 337
14
Fuji clone n.6629 - 2000 (4 x 1.2)
• Impianto bello ma comunque abbastanza vigoroso.
• La raccolta è iniziata il giorno stesso della visita; si nota qualche difetto di giovanilità
(screziature e mele deformi) ma nel complesso i bins sono belli, ma non eccezionali (
considerare che comunque fanno un scen di pianta); problemi di forato da picciolo (lui
non lo taglia ma ci anticipa che i soci della BLUE WHALE sono obbligati a farlo); anche
qui in media si fanno 2/3 passaggi in funzione della carica ( quest’anno ne bastano 2).
• il clone si presenta lavato e molto colorato (quasi 100% della superficie); il produttore
lo ha scelto perché secondo lui il tipo lavato colora di più rispetto allo striato; è il clone
consigliato dal CEFEL di Montauban (Stazione Regionale di Sperimentazione)
• Il portinnesto è Pajam 1(anche secondo il tecnico della C.A. per Fuji questo è il p.i.
ideale); credo di aver capito che abbia qualche impianto di Fuji su EMLA.
• Come impollinante impiegano Granny Smith sulla fila (10%); hanno scartato i meli da
fiore; 1 arnia ogni 5 file per impollinazione.
• La produzione prevista quest’anno è 40t/ha (verosimile), nel 2001 ne hanno fatte
27t/ha.
• Non segnalano problemi di craking, ma solo qualche microlesione se piove molto nei
giorni che precedono la raccolta.
• L’inizio raccolta si individua grazie al test dell’amido: valori tra 8 e 10.
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•
•
Stanno raccogliendo con una specie di transpallet (2 persone/macchina).
L’impianto è coperto con rete bianca a placchette; i pali (in legno) che sostengono la
rete sono 5,5 m (4,5 fuori terra) ad una distanza di 14,4 m, a metà c’è un altro palo
che serve solo per sostenere l’impianto (un metro in meno di lunghezza circa); il
tecnico della C.A. ci spiega che la rete con elastici prevede una struttura molto più
spartana con pali di solo 4 m (3 m fuori terra); chiaramente le differenze in termini di
costi sono sostanziali, mentre per le placchette si arriva a 12-13000 Euro (1 palo da
5,5m costa 15 Euro p.e.) con gli elastici non si superano i 6-7000 Euro; gli elastici si
usurano velocemente, di conseguenza maggiore sarà la manutenzione.
Ora vediamo qualche aspetto relativo alle tecniche agronomiche:
o Per il Diradamento impiegano ANA+ CARBARYL a 8mm del frutticino di riferimento;
fatto questo ripetono Carbaryl (2) ogni 6-7 giorni fino a quando non hanno eliminato
tutti gli ultimi fiori; secondo loro utilizzando ANA si rischiano frutti pigmei solo se si
posiziona prima dei 10-11 mm del frutticino di riferimento (infatti se ne vedono in tutti
gli impianti; ora, con beneficio di inventario, riporto le dosi dei prodotti commerciali
impiegati: Rodofix (150g/ha) e Sevin (1 kg/ha).
o La loro Potatura, soprattutto nei primi anni, consiste nel piegare più rami possibili
(grazie ad elastici); la cima sono costretti a tagliarla anche su rami di 1 anno a causa
delle reti (al terzo anno).
o Cosmesi: non impiegano ne Gibberelline ne Caolino (temono interferenze con ANA e
quindi rischio pigmei); evitano Clorphiriphos methile; comunque secondo il tecnico non
hanno particolari problemi di riggine.
o L’Irrigazione è soprachioma con funzione antibrina in primavera e climatizzante in
estate (600/700 mm pioggia/anno).
o Praticamente non eseguono Concimazioni;negli impianti in cui la fanno al max
arrivano a 60 kg di azoto/ha.
o Per Ticchiolatura impiegano Captano, Scala, Chorus, Flint, e Delan.
o E’ consentito l’impiego di Benlate e Carbendazim in campo (forse per ultimo anno),
mentre in frigo, contro il Gloesporium, lavano con TBZ.
Ora qualche indicazione economico-commerciale:
• Fuji viene quasi tutta consumata in Francia od esportata in Spagna (circa 60%); questi
due mercati, a differenza di quelli del Nord Europa, non sono così esigenti riguardo
l’aspetto delle mele; infatti secondo entrambi i nostri interlocutori per Fuji si può
considerare un 90% di prodotto di Prima qualità.
• Fuji in bins può costare circa 0.3 Euro con punte di 0.45; comunque vendite di questo
tipo sono molto ridotte se non assenti quindi i numeri sono poco attendibili; più
attendibile il dato sul prezzo al kg del prodotto in padella ad uno strato: 1,3 Euro.
• Al produttore Fuji può venire liquidata circa 0.40-0.45 Euro al Kg.
Cripps Pink 2000 (4 x 1.2)
• Impianto molto bello; buona la pezzatura; sono presenti i braccetti laterali (a differenza
del precedente)-grazie a questi contano di recuperare 5 t/ha di produzione, visto che
possono sfruttare rami che partono ad una altezza inferiore.
• L’impollinazione è garantita da Granny Smith ed Evereste lungo la fila con rapporto
1:10; sono disposte a file alterne, cioè in una fila solo Granny e nell’altra solo Evereste.
• Preferiscono il pajam 2.
• Eseguono potatura verde.
• Imballaggi
• In base alle loro esperienze la produzione ottimale è 60 t/ha, il calibro prevalente è 7580; con 70 t/ha grosso problema di colorazione (in particolare in impianti vigorosi).
Ora qualche indicazione economico-commerciale:
• A differenza di Fuji la percentuale di prodotto di Prima qualità si aggira tra il 50-60%;
questo a causa del fatto che questa varietà viene principalmente esportata nel Nord
Europa dove gli standard qualitativi richiesti sono piuttosto elevati.
• Liquidazione media di Pink: 0,45 Euro.
Ufficio Tecnico : G. Pallotti
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CEFEL – Stazione Regionale di sperimentazione (Tarn et Garonne))
Nel 1995 sono stati selezionati 10 mutanti di Fuji (tra gli 80 disponibili) ed inseriti in un
programma di sperimentazione sotto l’egida del CTIFL e dei Centri Regionali; 4 anni di
osservazione (prima foglia 95, portinnesto pajam 1, sesto 4 x 1,1), 7 località diverse e 50
alberi per località: questo in sintesi il protocollo sperimentale.
Questo centro si trova presso Montauban a 100 m s.l.m. (Capou, per la precisione); qui
visitiamo il campo di confronto tra i diversi mutanti di Fuji di cui sopra.
Il tecnico responsabile della prova ci informa che la zona di Capou è ideale per la colorazione
visto che le escursioni termiche sono piuttosto elevate; quindi ci preavvisa che non si
noteranno grosse differenze di colore tra i diversi mutanti.
In tabella si riportano le indicazioni relative ai mutanti più interessanti.
Mutante
Tipo
colorazione
Rakuraku
Tipo 2
di
Clone
Osservazioni
X 6931
Virosato
Perfetto sia per superficie colorata, sia per tipo di striatura; secondo il tecnico in
pianura è difficile ottenere una striatura così bella; nelle annate di scarsa
colorazione i cloni striati colorano meno dei lavati, secondo lui.
E’ uno dei tre cloni di Naga-fu 12 che hanno inserito nella prova; bello di
colorazione intermedia.
Naga-fu 12
Tipo 3
Naga-fu 12
Tipo 3
Fuji mutante
Tipo 4
X 6935
Virosato
X 7434
Virosato
X 6629
Virosato
Naga-fu 2
Tipo 4
Fuji S 01-38
Tipo 4
X 6671
VF
X 6977
VF
E’ il secondo dei tre cloni di Naga-fu 12; nulla di nuovo rispetto al precedente..
Lavato; il tecnico ci garantisce che questo colora molto bene ogni anno; ribadisce
che lui lo consiglia per gli ambienti di pianura; è il clone visto nell’azienda
precedente.
Lavato come il precedente ma più rugginoso.
Nella propria categoria sembra il meno colorato.
I parametri considerati per la valutazione (identici per tutti e 7 i siti) sono:
1. produzione media in t/ha
2. % di prima. (cioè pezzatura > 65; superficie colorata > 60%, rilevata da macchina e
denominata COLO 3).
Riassumendo si può concludere che i cloni da piantare sono Rakuraku, nel caso si scelga il
tipo striato, e x 6629 nel caso si preferisca il lavato.
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Azienda Agricola (Villemade)
Qui ci viene mostrata una macchina raccoglitrice tipo la PLUCOTRAC che si chiama ARGILES
(credo sia di fabbricazione spagnola).
37 ha di frutteto.
L’impianto oggetto della raccolta è Braeburn/MM 111; è un bel fusettone, molto largo con rami
spioventi e stracarichi di mele; all’interno è vuoto di rami, tutta la produzione è spostata
all’esterno; colore molto buono e carica da 60 t/ha.
Secondo il produttore, grazie a questa raccoglitrice, non si fanno ammaccature e le rese di
raccolta sono di 180 kg/ora per la Braeburn, 200 per la Golden e 250 per la Granny.
La resa del raccoglitore migliora fino ad un 50%.
Con il carro raccolta la resa è di 120 kg/ora, in basso con i trenini 130 e con ARGILES, come
già detto, 180 (x Braeburn).
Una macchina può coprire max 15-20 ha; costa 30.000 Euro; secondo lui per ammortizzarla
servono 3 anni.
N.B.
•
•
•
•
ora si riportano alcune notizie generali fornite dal produttore:
in questa regione non si pianta pero
erwinia episodica su melo (var. Gala).
Braeburn esportata in Inghilterra e Germania; 0,28 Euro/kg al produttore.
Temperature massime estive da 28 a 33°C
BLUE WHALE – Stanor Coopérative Fruitiere (Moissac)
Al pomeriggio abbiamo visitato 2 aziende socie di questa Cooperativa ed il magazzino di
lavorazione; la nostra guida è stata Bernard Crespel, tecnico di campagna della Stanor, la più
importante cooperativa del Gruppo Blue Whale.
Ritira circa 43-45.000 ton di mele (850 ha) così distribuiti:
• Gala
30% fanno 3 raccolte.
• Braeburn
17% Hilwell nel passato, ora Maririred e Redfield – Bitter pit solo
per impianti giovani.
• Granny
17%
• Golden
13%
• Fuji
11%
• Red
• Cripps Pink 400 ton
Riguardo a Fuji, ci dice che 6-7 anni fa vennero bloccati gli impianti (problemi agronomici e
confusione tra i diversi cloni); una volta fatta chiarezza si riprese a consigliare la messa a
dimora della varietà.
Secondo Bernard, in Francia, si producono circa 40.000 ton di Fuji (1000 ha); di questi un
10% è prodotto dalla Stanor che la commercializza in Spagna ed in Francia.
La particolarità di questo gruppo è quella di aver imposto ai produttori di Fuji il taglio del
picciolo in raccolta (dopo aver staccato il frutto); questa operazione si esegue con una
forbicina di produzione americana che si lega al palmo della mano; prima di introdurre questa
tecnica si arrivava anche al 20% di danno (tra raccolta e lavorazione); secondo Bernard Fuji
non ha sufficiente acidità per far morire i microbi che poi provocano i marciumi; la produttività
del lavoro scende a 130 kg/ora.
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Azienda Agricola (strada d7)
Azienda di 50 ettari di mele, di cui 7 di Fuji; 4 di 10 anni (Naga-fu 6) e 3 del 2002 (clone
n.6689 e Rakuraku).
Siamo a 150 m s.l.m.
Inizierà il 14/10 la raccolta; test amido: 4-5 scala Laimburg.
Naga-fu6 1992 (4 x 1.2)
Piante molto equilibrate, con rami lunghi, spioventi e pelati sulla schiena; possiamo definirlo un
fusettone vuoto all’interno con solo una raggiera di rami (6-7) ad occupare i 360°; si cerca di
limitare al minimo le sovrapposizioni tra palchi alle diverse altezze; i rami non si intestano mai,
si lasciano esaurire; in potatura, come già detto si puliscono le schiene e si eliminano i rami
interni; i primi anni si piega tutto senza tagliare nulla.
Pezzatura non male ma grossa presenza di pigmei (causa ANA in diradamento); la tecnica di
diradamento è quella già descritta; colore e cosmesi eccezionali.
Nessun problema di craking grazie a regolare distribuzione delle pioggie.
Come concimazione si arriva max a 60 unità di azoto nei terreni molto poveri; i terreni sono
ricchi in limo (quando piove acqua scivola via) e poveri in argilla.
Rakuraku 2001 (4 x 1)/pajam 2
Per i nuovi impianti la cooperativa consiglia questo clone striato perché, oltre ad essere molto
colorato, in pallet risulta più attraente rispetto a quello lavato.
La scelta del pajam 2 su Fuji si giustifica solo nel caso di reimpianto o terreno molto povero,
come nel caso in questione.
Ancora non sono state eseguite piegature, la vigoria è media ottima la ramificazione e la cima
forse è troppo vigorosa.
Ora Bernard ci fornisce alcune indicazioni riguardo la potatura di allevamento:
In inverno piegheranno tutti i rami senza eseguire nemmeno un taglio;
Solo dal 4° anno in poi taglieranno max 1 ramo all’anno;
Anche loro puntano ad avere alberi alti e snelli;
La gestione della cima è interessante: la tagliano solo quando tocca la rete antigrandine
(3,5-3,7 m) e si piega naturalmente (non ha più forza di sfondare la rete);
Non utilizzano pasta sui tagli.
Adottano la tecnica del “taglio radici” in febbraio e non in estate; usano una lama obliqua con
entrata a 40 cm dal tronco.
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Azienda Agricola ?
Fuji 199?
Bernard ci dice che questo impianto l’ha ereditato in condizioni disgraziate circa 4 anni fa; era
molto vigoroso e di conseguenza si è adoperato per equilibrarlo eseguendo il “taglio radici”
ogni anno, riducendo all’osso l’irrigazione e sospendendo le concimazioni; vuole arrivare al
punto di vedere la foglia giallina.
Pur essendo inferiore rispetto al precedente rimane comunque un buon impianto; forse c’è
troppa sottana (rami interni con mele bianche) e la cosmesi non è proprio eccellente; qualche
cima non è così tranquilla.
Opinioni personali di Bernard riguardo Fuji
Varietà difficile: di conseguenza non c’è grossa spinta a piantare;
Gala e Granny impollinanti migliori;
Per lui la maturazione non è così scalare quindi si deve puntare a raccogliere l’80% nel
primo passaggio (portando all’ esterno le mele per colorarle il più possibile), perché
quello che resta ingiallisce ma colora poco;
50-55 ton/ha produzione ideale per Fuji (colore e qualità interna garantiti); arrivare ad
80 ton è un errore;
in Spagna soffrono un po’ la concorrenza del prodotto cinese anche se la qualità interna
è decisamente inferiore.
In chiusura alcune informazioni generali:
Cripps Pink non ne piantano, non sono convinti sia così interessante; oltre 60 t/ha
problemi di colore notevoli.
40 ha dimensione media delle aziende, 100 ha la più grande.
Tentation hanno 5 ha ed oltre non andranno; si pianta in Valle della Loira.
Trattamenti di rame solo in autunno.
Gala 60 t/ha ideali.
La giornata si chiude a Moissac presso il Centro di lavorazione della Stanor.
Come per lo scorso anno vediamo il percorso che le mele compiono una volta scaricate dal
camion; qui la tracciabilità è completa fino all’appezzamento, non solo al produttore.
Vediamo la solita macchina ad acqua per la calibrazione (26 canali + 6 per l’esecuzione del
campione in linea).
La capacità di lavoro della macchina è 1,20 ton/8 ore, fanno tre turni di lavoro quindi 3,6
ton/giorno ed hanno delle celle frigo di 4 ton; in questo modo quando aprono una cella la
finiscono in poco più di 1 giorno.
Hanno un laboratorio per campionare la qualità interna del prodotto; non usano Pimprenelle,
per la durezza impiegano PENEFEL (penetrometro a “trapano”).
Per la Gala il sistema di liquidazione comprende anche la durezza.
Le liquidazioni dei soci sono esposte in Coperativa, appezzamento per appezzamento,
comprensive dei quintali prodotti sugli stessi; tutto questo allo scopo di rendere immediati i
confronti tra i frutticoltori stimolando così i meno bravi a migliorarsi.
Stavano lavorando in padella HEISEI FUJI, un mutante a raccolta precoce (10/09); il brevetto
è detenuto dai vivai Castag.
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CTIFL – Stazione Sperimentale di Lanxade (Dordogne)
La mattina del 9/10 abbiamo visitato il Centro CTIFL di Lanxade (70 ha di superficie) nei pressi
di Bergerac.
Questo
•
•
•
centro ha competenze generali riguardo:
Certificazione nazionale
Malattie parassitarie
Malattie da virus
Le specie su cui lavora sono:
• Mele-pere-nashi
• Fragole
• Kiwi
• Castagne
Il sig. Masseron, nostra guida, è responsabile della sperimentazione per il melo ed il pero (7 e
3 ha rispettivamente); le principali linee di lavoro riguardano:
• Nuove varietà (collezione con 2 piante/varietà-L1-; solo le migliori passano ad L2)
• Nuovi portinnesti
• Forme di allevamento innovative
Anche qui, come al Cefel, ci viene illustrato il campo mutanti Fuji (considerare che siamo a 150
km a nord-ovest di Capou); la raccolta inizierà tra 10 giorni.
In Tabella si riportano le indicazioni apprezzate per i diversi mutanti.
Mutante
Tipo
colorazione
Rakuraku
Tipo 2
di
Fuji mutante
Tipo 2
Gun-fu 2
Tipo 3
Moriho-fu 2
(BC2)
Tipo 3
Naga-fu 12
Tipo 3
Fuji mutante
Tipo 4
Naga-fu 2
Tipo 4
Fuji S 01-38
Tipo 4
Clone
Osservazioni
X 6931
Virosat
o
X 6732
Virosato
X 6503
Virosato
X 7690
VF
Sicuramente il migliore secondo Masseron; per lui è molto stabile e migliore di Kiku 8
(+ striato)
X 6935
Virosato
X 6629
Virosat
o
X 6671
VF
X 6977
VF
E’ uno dei tre cloni di Naga-fu 12 che hanno inserito nella prova; secondo Msseron il
migliore tra le tre selezioni di Naga-fu 12; molto lavato, quasi un tipo 4.
E’ il secondo ed ultimo striato inserito in prova: non interessante per nulla
Non male; buona colorazione.
Colorazione Media; all’interno pianta è meno colorato rispetto ai migliori
Il migliore tra i Tipi 4: è quello visto e preferito a Montauban.
Qui secondo Masseron non è omogeneo.
Meno colorato di Naga-fu2, quindi poco interessante.
Differenze qualitative tra i diversi cloni in prova non sono mai state apprezzate.
Per concludere la carrellata sui cloni ci vengono mostrati altri 3 mutanti (comunque fuori
prova):
• Red Sport (Morivo-fu 1)
striato- poco colorato e secondo Masseron poco
interessante.
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•
•
Rakuraku su P16
l’effetto bracchizzante del portinnesto è troppo forte;
presenza di ruggine, scottato e piccolo.
Sun Fuji
Secondo Masseron è una schifezza.
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MURO FRUTTICOLO
E’ una forma di allevamento in parete messa a punto in questo centro sperimentale.
Naga-fu 12/pajam 1 (3,5 X 1,75)-altezza impianto:3,5m
La particolarità di questa forma innovativa è che la potatura, sia della cima che della parete,
viene eseguita meccanicamente (lame da vigneto predisposte per topping ed hedging); si
interviene quando il getto nuovo emette la 12° fogliolina; operando in questa fase la pianta
differenzia una grossa quantità di gemme a fiore in punta sul ricaccio conseguente (lunghezza
di circa 20 cm).
Il frutticino si trova a 25-30 mm.
Per avere una produzione costante si punta ad avere 25 mele per metro quadrato, andare oltre
si rischia alternanza.
In inverno si opera una “rifinitura” manuale.
E’ stata provata su Golden, Red D., Fuji, Braeburn, Gala, Granny e Pink.
Si è pensato a questa forma per ridurre l’impiego di manodopera (passaggio meccanico= 2/3
ore per ha + 40 ore di rifinitura manuale) in una zona dove è sempre più difficile reperirla.
In Francia già 100 ha allevati in questo modo.
L’impressione non è del tutto negativa, effettivamente i ricacci di 20-30 cm sono chiusi con
una gemma probabilmente buona.
La cosa strana è che si vedono veramente pochi succhioni; buona anche la qualità delle mele,
sia per colore sia per pezzatura (comunque non esagerata).
Tra le altre forme di allevamento resiste solo il fusetto, solen e tesà sono non si fanno più.
Per chiudere la visita Masseron ci dice che Cripps Pink ha problemi di colorazione; vediamo un
impianto del 2001 dove c’è prova di confronto tra potatura tradizionale e meccanica.
Valori Test lugol per inizio raccolta Cripps Pink: 6/7.
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Azienda Agricola CASTANG (nei pressi di Bergerac)
Trattasi di un vivaista-produttore; noi visitiamo una delle 5 aziende agricole, nostra guida è il
sig. J. Péchescot (forse il direttore).
In totale hanno 280 ha di frutteto in questo Dipartimento più 40 nel Limousin (tutti impiantati
a Golden):
1. M E L O
1.1. Red Chief/mm106 40 ha
80 ton/ha con 80% di prima; esportato in Spagna e
M.O.
1.2. Golden
20 ha
1.3. Gala
100 ha
preferisce Galaxy tra tutti i cloni
1.4. Fuji *
60 ha *
esportata anche in M.O.
1.5. Braeburn
60 ha
Redfield per i nuovi impianti
1.6. Granny S.
20 ha
1.7. Cripps Pink
10 ha
* I cloni impiantati sono Naga-fu 6 (11° foglia), Naga-fu 12 per i nuovi impianti, Naga-fu 2 e
soprattutto BC2.
I nuovi impianti sono soprattutto di Redfield e Fuji.
2. P E R O
Hanno 20 ha in totale e le varietà sono William, Decana ed Harrow Seet; di questa varietà
resistente all’erwinia producono 120 ton. ma il mercato non sembra molto interessato per
la scarsa consistenza della polpa.
BC2 1997 (4 x 1,5)/Pajam 2
Impianto veramente molto bello, allevato ad asse centrale con i soliti rami spioventi carichi di
mele eccezionali (qualche pigmeo); intensità di colorazione stupenda; carica da 70 ton.
Hanno piantato anche 25 ha a “Muro Frutticolo” (MF); secondo il direttore 4 metri di interfila
sono troppi, 3,5 è la misura giusta; sulla fila hanno prove da 0,75-1 m-1,2 m e forse
quest’ultima distanza è la soluzione migliore.
Le varietà provate a muro sono Galaxy, Fuji, Braeburn e Granny Smith (1 ha); Galaxy non ha
fornito buoni risultati perché è entrata in alternanza (perdita di 20 ton. per eccesso di
diradamento, non chiaro).
In Fuji la produzione con il MF è comunque abbastanza regolare: tra palmetta (3,5x1,5) e MF
(3,5x0,75) non si nota nessuna differenza produttiva (2000: 75 t; 2001:57t; 2002: 70t?); nel
MF su Fuji la colorazione viene ritardata, ma si raccoglie il 75% delle mele nel primo passaggio
(fusetto I° racc. 14/10 ma sono necessari 3 passaggi, con MF I° racc. 20-25/10 ma bastano 2
giri).
Il rischio che si corre con questa forma di allevamento è di aumentare la vigoria in cima.
Per la raccolta è ideale la macchina vista a Montauban (ARGILES): da prove risulta un 22% in
più di prodotto raccolto rispetto al carro raccolta (280 kg/ora con ARGILES su MF).
Ora J.
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Péchescot ci fornisce alcune notizie generali sulle tecniche agronomiche:
Concimazione azotata
30-60 kg fine marzo inizio aprile;
Cosmesi
no caolino o gibberelline;
Raccolta
taglio picciolo (forbici costano meno di 10 Euro);
Irrigazione soprach. Climatizz.
Si
Granny Smith
rete antigrandine nera.
Questa zona è piuttosto sensibile alle gelate tardive; per difendersi usano antibrina e 15
ventilatori.
Antibrina con soprachioma diventa rischioso se le reti sono chiuse, il sottochioma (spruzzo)
oltre ad essere meno efficace necessita di maggior manutenzione.
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