Mattino della Domenica Sport

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Mattino della Domenica Sport
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il Mattino della domenica 23 marzo 2014
La maggior parte dei club di Seconda non lo vogliono ma il loro atteggiamento non fa bene al calcio ticinese
QUE VIVA BELLINZONA!
M E M O R A B I L E
Proprio adesso che stava per rinascere, il Bellinzona finisce
sotto il fuoco… amico. Già,
perché a ripudiarlo è il vicinato,
quel calcio ticinese di “quartiere”, che però avrebbe più di
un motivo per accogliere con
soddisfazione la squadra dell’accoppiata Andrea Rege
Colet-Arno Rossini (manca
solo l’ufficialità ma toccherà a
loro). Invece no! O i granata ricominciano dall’Interregionale
o dalla Quinta, perché le nobili
decadute a Porza and company
non “piacciono”. Lo hanno preannunciato alla Federazione Ticinese, che incontreranno nella
prossima settimana. Per i biancoverdi luganesi e le altre, insomma, l’ok al Bellinzona in
Seconda di due venerdì fa non
è una bella notizia, anzi.
Quindi, dopo la Giulineide
(moderna versione dell’Eneide
in salsa milanese) non c’è pace tra gli
ulivi per il calcio bellinzonese. Che
invece arricchirebbe la categoria. E
non solo per “allure” e blasone, ma
perché assieme alla storia convoglierebbe un interesse mai visto prima.
Gli aficionados delle squadre di paese
non perderebbero l’opportunità di vedere da vicino i “marziani” sui loro
polverosi ma dignitosissimi campetti
periferici. Affrontare elementi di caratura tecnica fuori categoria e con
Le società di Seconda BREVI DI SPORT
Queste sono le società attualmente nel
campionato di Seconda Lega Regionale:
Balerna
Castello
Giubiasco
Losone
Magliaso/Vernate
Malcantone
Monteceneri
Paradiso
Porza
Rancate
Rapid Lugano
Sementina
Vallemaggia
Vedeggio
Locarno, solo un pari
Reti: 53. Hassell 1-0; 63. Miani 1-1.
Locarno: Pelloni; Kofi, Pignalberi, Zarkovic,
Hassell (77’ Bicvic), Maggetti, Radosevic
(88’ Begzadic), Monighetti, Pacarizi,
Buess, Osella.
Arbitro: Bieri.
Spettatori: 120 (!)
esperienza a livelli imparagonabili
come Angelino Raso, poi, favorirebbe la crescita del movimento, stimolerebbe la competitività, l’agonismo e una sana emulazione calcistica. Il carrozzone granata non sarebbe quindi quella calamità che a
qualcuno appare ora. Bellinzona scomodo in quanto troppo forte? E allora
il Bodio, il Vallemaggia e lo Stabio
degli anni che furono? Non meritavano cittadinanza nei Minori? Vanno
tolti dall’albo d’oro perché hanno
“falsato” con la loro forza quei tornei? Non solo: il campionato di Seconda, storicamente, è comunque
caratterizzato da una lepre che, più di
una volta, fugge subito… Senza i granata il campionato lo vincerebbe davvero quel Porza che, nonostante lo
scorso weekend abbia fermato il leader Vedeggio, è invischiato nelle zone
basse di classifica? Que viva Bellinzona!
Solo un pareggio per i verbanesi. Contro
il Bienne, squadra già salva e senza particolari stimoli, Hassell e soci non sono riusciti ad ottenere i 3 punti che avrebbero
portato un po’ di tranquillità (e Miani li ha
pure graziati sbagliando un rigore a sei
minuti dalla fine). La vittoria, insomma,
resta un optional. Altra nota dolente, l’affluenza: solo 120 spettatori al Lido. Materia su cui riflettere.
Sion ancora sconfitto
Vallesani ancora battuti in Super League.
Ieri hanno infatti perso ad Aarau (0-2).
Nell’altra sfida il San Gallo ha messo sotto
il Thun (1-0).
Oggi tocca al Lugano
I bianconeri, reduci dal 2-0 inflitto al Servette a Cornaredo, oggi sono ospiti dello
Sciaffusa. Domani sera sarà poi il Chiasso
al Riva IV (19.45) contro il Wohlen, avversario diretto nella corsa alla salvezza
Il Vaduz fermato
La capolista Vaduz è stata costretta al pareggio casalingo (2-2) dal temibile Wil. In
classifica i rappresentanti del Principato
conservano 8 punti sui sangallesi
Serie A, vincono Toro e Roma
Nei due anticipi di serie A, ieri Torino - Livorno 3-1 (tripletta di Immobile) e ChievoRoma 0-2. Oggi Juve - Catania.
MotoGP, Marquez in pole
In Qatar il campione del mondo Marquez
(Honda) ha ottenuto la pole position precedendo Bautista e Smith. In seconda fila
Lorenzo e Pedrosa. Decimo Rossi. Nella
Moto 2 il nostro Thomas Lüthi partirà dalla
quarta posizione. Pole per Esteve Rabat.
James Hunt, una triste vita da sballo
Ribelle sin dalla tenera età, irruento e scorbutico per una vita intera, fumatore dai dieci
anni, scrisse la storia della Formula Uno, sia
per le prestazioni in pista ma anche, e forse
soprattutto, per il suo essere sopra le righe.
Si innamora tardi delle corse il bel James, assistendo a 18 anni ad un Gran Premio di Formula Uno. Colpito ed affondato dunque, ma
la gavetta è dura e non fa sconti. Le gare con
la Mini dapprima poi su su a scalare le categorie fra mille difficoltà finanziarie fino all’incontro con colui che rese il sogno
possibile: il miliardario inglese Lord Alexander Hesketh III che, deciso a “tenere alto il
buon nome dell’Inghilterra”, attinge ai miliardi di famiglia ed inizia lo show: “la Formula Uno è come lo champagne sgasato, noi
porteremo le bollicine”. Spettacolo. Le macchine del Lord, rigorosamente senza sponsor
per scelta, in avvio faticano ma presto iniziano a vincere per poi spegnersi definitivamente scarseggiando le sterline. Hunt è a
spasso ma, colpo di scena: in McLaren, scuderia campione del mondo in carica, si libera
il volante di Fittipaldi ed opplà il gioco è
fatto. Hunt l’anticonformista, il pilota che
PALLANUOTO
Lugano vincente
ora c’è l’Horgen!
Il campionato di pallanuoto ha piazzato le
sue… tende in quel di Ginevra. Nel primo
dei suoi due impegni, ieri, il Lugano ha
sconfitto l’Aegeri per 16-13 (4-2, 5-3,
5-4, 2-4). Match sempre comandato dai
ticinesi che, se da una parte hanno fatto
vedere cose interessanti in fase offensiva,
in difesa hanno lasciato ancora molto a
desiderare. In retrovia bisognerà lavorare
parecchio per limitare i gol, sono ancora
troppe, infatti, le distrazioni davanti al
portiere Maksimovic. Bomber di turno è
stato Umbe Marino con 6 reti. Oggi l’attesa sfida con l’Horgen (si giocherà alle
9.30!).
gira il paddock a piedi scalzi, quello circondato dalle donne più belle, sempre con drink
e sigaretta in mano, dispone di un cavallo
vincente che non fatica certo a domare. Memorabile, tanto da trarne il film Rush, la stagione 1976, l’anno del tremendo incidente a
Lauda, estratto dal buon Merzario dal rogo
della sua Ferrari in fiamme al Nürburgring,
che vede James Hunt aggiudicarsi il mondiale piloti e porre così un indelebile sigillo
sulla sua carriera. Certo l’episodio Lauda lo
ha aiutato ma nel nubifragio di Fuji, ultimo
gran premio della stagione al quale Hunt e
Lauda arrivano separati di soli 3 punti in favore del freddo calcolatore austriaco, con
Lauda fermatosi in quanto riteneva le condizioni eccessivamente pericolose, fu il piede
del ragazzino ribelle di Sutton , periferia londinese, a fare la differenza. James era spesso
oltre, oltre tutto: la macchina, gli schemi, le
leggi della fisica e anche, purtroppo, l’amor
proprio. Alcool, fumo e, si mormora, droghe
non ne temperano certo il fisico e la mente
ma lo scavezzacollo tiene al momento botta.
Seguono le ultime tre stagioni senza i risultati
sperati, in continua ricerca della vittoria che
non sorride più con la frequenza di quel magico ’76. L’addio alle corse a soli 31 anni, a
modo suo, con la famosa dichiarazione che
pare un urlo al mondo delle corse “oramai
nella Formula Uno di oggi l’uomo non conta
più”; precursore dei tempi, per un certo
verso, il biondissimo inglese. Il play boy si è
stufato presto. Venni, vidi, vinsi e poi? Qualche esperienza quale commentatore tecnico
per la BBC, a volte non proprio sobrio in diretta tv, l’irascibile donnaiolo, che al tempo
fu ricoperto d’oro, gloria e attenzioni, soffre
certamente molto, tanto da fare della bottiglia
la sua compagna di vita quotidiana. L’ultimo
colpo di scena quando conosce una splendida
giovincella della quale si innamora perdutamente. Per lei lascia la bottiglia ma i danni
oramai sono fatti. In una notte speciale lui le
chiede la mano al telefono alle quattro di
mattina mentre lei è in vacanza a Parigi. La
risposta non la sappiamo anche perché il suo
cuore cessa dopo poche ore di battere per
sempre. Infarto la versione ufficiale. Sembrava stesse sorridendo. Fiumi di lacrime ed
ingresso nel mito.
MANUELE MORELLI
Watson-Abukar, la coppia può funzionare
Venerdì il big-match dell’Elvetico tra Lugano Tigers e Neuchâtel (vinto nettamente
dai bianconeri per 93-84) ci ha dato uno
spunto interessante, ossia che la coppia
Watson-Abukar può funzionare, tanto più
che “Mou” ha dimostrato di essere tornato
quello del… triplete. Due giocatori lunghi,
che si completano, quando girano è un piacere vederli in azione ed un vero incubo
per la difesa avversaria, com’è puntualmente accaduto. Coach Petitpierre dovrà
soltanto gestire al meglio le scelte, anche
per quanto riguarda lo straniero da lasciare
ai… box visto che sulla lista ne può inserire soltanto quattro. Abukar è giocatore
carismatico, conosceva l’ambiente, gli oc-
correva soltanto carburare un poco visto
che era fermo da due mesi, i risultati sono
lì da vedere (26 punti, 7/10 da 2, 2/2 da 3
e 6/6 nei liberi). E venerdì, appunto, ha dimostrato di che pasta è fatto visto quello
che è riuscito a fare, divertendosi a tirare
dai 3 punti).
Intanto oggi al Palamondo di Cadempino
incombe l’ultimo derby stagionale visto che
poi alla fine del quarto girone (mancano tre
turni a parte quello odierno) la SAM Massagno andrà anticipatamente in vacanza
data l’impossibilità (da molto tempo ormai
ratificata) di qualificarsi per i playoff. Nelle
file massagnesi non ci sarà Rancifer ma
rientrerà Pantic, il Lugano ripresenterà
(salvo cambiamenti in zona… Cesarini) la
medesima formazione di venerdì.
Il programma di oggi
Monthey – Starwings
Boncourt – Ginevra L.
Neuchâtel – Olympioc F.
SAM Massagno – Lugano T.
16.00
16.00
16.00
16.00
Donne: si chiude la regular season
Il torneo femminile esaurisce l’ultimo turno
prima dei playoff. Ieri il Bellinzona è stato
battuto a Friborgo per 105-58 . Miglior marcatrice delle ticinesi Karen Tweuhes (15
punti). Oggi alle 16.00 al Palasangiorgio
sarà la volta del Riva che ospiterà il Pully.
PALLAVOLO
Dragoni “super”
pur perdendo 1 set
Continua l’irresistibile marcia del Lugano nel massimo campionato di pallavolo. La squadra diretta da Motta ha
imposto la sua legge anche col Näfels
(avversario della finale di coppa il
prossimo weekend).
La sorpresa sta nel fatto che i “dragoni” hanno perso un set, esattamente
il primo (21-25).
La replica del Lugano è però stata immediata visto che ha poi vinto gli altri
tre per 25-20, 28-26, 25-21). Fra sette
giorni, alla Wankdorfhalle di Berna la
sfida-rivincita. Ricordiamo che i ticinesi sono i detentori del trofeo.