Stratificazione e mobilità sociale
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Stratificazione e mobilità sociale
Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Stratificazione e mobilità sociale Paolo Parra Saiani 1 2 La mobilità sociale Ogni passaggio da uno strato, un ceto, una classe sociale ad un altro di un individuo di un INSIEME di individui e di gruppi sociali Nelle società stratificate per nascita si ha un grado molto basso di mobilità sociale: la possibilità per ciascuno di cambiare la propria posizione nella gerarchia sociale è minima. 3 a.a. 2010/2011 1 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Alcune distinzioni: Orizzontale/verticale Ascendente e discendente Intragenerazionale/intergenerazionale Di breve e di lungo raggio Assoluta/relativa Individuale e di gruppo 4 5 orizzontale vs. verticale La mobilità sociale orizzontale indica il passaggio di un individuo da una posizione sociale a un’altra nell’ambito dello stesso livello. La mobilità sociale verticale indica il passaggio di un individuo da una posizione a un’altra più iù alta l Mobilità verticale ascendente O più iù bassa b Mobilità verticale discendente nel sistema di stratificazione sociale 6 a.a. 2010/2011 2 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Intragenerazionale/intergenerazionale La mobilità intragenerazionale indica il cambiamento di posizione socioeconomica di un singolo individuo all’interno dell’arco di vita La mobilità intergenerazionale indica il cambiamento di posizione socioeconomica rispetto alla generazione precedente 7 Di breve e di lungo raggio La mobilità di lungo raggio indica che il cambiamento è avvenuto fra strati o classi molto lontani La mobilità di breve raggio indica che il cambiamento è avvenuto fra strati o classi contigue 8 Assoluta/relativa La mobilità assoluta indica il numero complessivo di persone che si spostano da una classe all’altra La mobilità relativa indica il grado di eguaglianza delle possibilità di mobilità dei membri delle varie classi 9 a.a. 2010/2011 3 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Individuale e di gruppo La mobilità individuale si riferisce agli spostamenti verso l’alto o il basso di un singolo soggetto La mobilità collettiva si riferisce agli spostamenti verso l’alto o il basso di un intero gruppo (una classe, classe uno strato strato, ecc.) ecc ) 10 Due sono le risposte più frequenti delle persone mobili: Superconformismo ai valori della classe di arrivo - casi di mobilità ascendente - gli individui tentano di integrarsi al meglio nella nuova classe e di farsi accettare dagli altri Rifiuto assoluto dei valori della classe di arrivo - casi di mobilità discendente - il soggetto rifiuta di aderire agli usi e ai modi di agire della nuova classe, considerando, molto spesso, questa situazione come transitoria 11 Risocializzazione nel passaggio da una classe all’altra, l’individuo: - ridefinisce, necessariamente, la propria identità sociale - muta il proprio modo di pensare e di agire questo mutamento uta e to non o è repentino epe t o e radicale: ad ca e Gradualmente il soggetto ridefinisce se stesso, abbandonando a poco a poco i valori della vecchia classe per apprendere quelli della nuova. 12 a.a. 2010/2011 4 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La società è stratificata… … ma ogni società è stratificata a suo modo. UE/resto del mondo Metropoli ed economia globale (Sassen) 13 Due sono essenzialmente gli approcci teorici allo studio della mobilità Il primo pone l’accento sul grado di apertura di una società (fluidità sociale), ossia le opportunità che le persone di origini sociali diverse hanno di raggiungere le varie posizioni nel sistema di stratificazione. Il secondo ruota intorno al problema della formazione e dell’azione delle classi. Una classe diventa una formazione stabile quando coloro che ne fanno parte condividono valori, idee, stili di vita e ritengono di avere interessi comuni. In tal senso, alcuni studiosi si sono chiesti se la mobilità intergenerazionale, per esempio, possa impedire che una classe diventi una collettività sociale o, ancora, se determinati livelli di mobilità possano ledere all’identità demografica e culturale di una classe. 14 Le più importanti teorie sulla mobilità - la la la la la teoria teoria teoria teoria teoria liberale dell’industrialismo dei fattori culturali e politici di Sorokin di Lipset e Zetterberg di Featherman, Jones e Hauser 15 a.a. 2010/2011 5 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La teoria liberale dell’industrialismo importanza dei fattori economici quanto più è avanzata l’economia di un paese, tanto maggiore è la mobilità assoluta e relativa che esso presenta Motivi: a. Continui mutamenti nel mercato del lavoro b. Costante aumento delle posizioni di vertice c. Processo di razionalizzazione: dal particolarismo all’universalismo, dai ruoli ascritti a quelli acquisiti 16 La teoria dei fattori culturali e politici importanza dei fattori culturali o politici la forte mobilità sociale di alcuni paesi è dovuta a fattori di ordine culturale o politico 17 La teoria di Sorokin fluttuazioni, ondate di maggiore mobilità o immobilità sono determinate dalla diversa importanza assunta da fattori esogeni (rivoluzioni, (rivoluzioni guerre, guerre invasioni) ed endogeni (per es. es l’interesse di coloro che occupano posizioni di vertice a non far cadere alcune barriere o a sostituirle con altre) al sistema di stratificazione. 18 a.a. 2010/2011 6 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) La teoria di Lipset e Zetterberg l’andamento della mobilità sociale è alquanto simile nelle diverse società industriali occidentali una forte f t mobilità bilità sociale i l ((assoluta) l t ) è una caratteristica tt i ti specifica dell’industrializzazione la mobilità delle società diventa relativamente elevata quando la loro industrializzazione e quindi la loro espansione economica raggiunge un determinato livello (solitamente nella fase di decollo di questo processo) 19 La teoria di Featherman, Jones e Hauser la mobilità sociale assoluta dipende da fattori esogeni (di carattere economico, tecnologico e demografico) e quindi varia nei diversi paesi sviluppati la mobilità relativa è all’incirca la stessa in tutti i paesi sviluppati e non cresce parallelamente al loro sviluppo economico 20 Le più importanti teorie sulla mobilità - la la la la la teoria teoria teoria teoria teoria liberale dell’industrialismo dei fattori culturali e politici di Sorokin di Lipset e Zetterberg di Featherman, Jones e Hauser Chi ha ragione?? 21 a.a. 2010/2011 7 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Mobilità assoluta in Italia In Italia, forte mobilità assoluta (Cobalti e Schizzerotto, 1994) -Mobilità di breve raggio -Differenze nelle chances 22 Guardando i diversi aspetti della mobilità sociale, prendiamo in considerazione tre punti: classe sociale della famiglia di origine - classe sociale del soggetto alla prima occupazione - classe sociale attuale - 23 - Gli immobili = coloro che restano nella stessa classe del padre e non sperimentano alcun tipo di mobilità - I mobili con ritorno alle origini = coloro che entrano nel mercato del lavoro con una posizione diversa da quella del padre, ma che dopo alcuni anni tornano al punto di partenza - I mobili all’entrata nella vita attiva = coloro che partono da una posizione diversa da quella del padre e vi restano anche in seguito - I mobili nel corso della vita attiva = coloro che iniziano dalla stessa posizione del padre e che dopo poco lasciano per occuparne una diversa - I supermobili = coloro che partono da una posizione diversa da quella del padre e che in seguito la cambiano, senza tornare al punto di partenza 24 a.a. 2010/2011 8 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Tipi di itinerari sociali degli uomini residenti in Italia – 1998-2002 1998 2002 Immobili 31.2 27.6 Mobili con ritorno alle origini 6.8 8.8 Mobili all’entrata nella vita attiva 38.5 36.4 Mobili nel corso della vita attiva 11.7 12.5 Super-mobili 11.7 14.6 Totale 100.0 100.0 25 Cobalti, Schizzerotto (1994) Il lavoro non ha affatto perso importanza nella distribuzione di ricompense materiali e simboliche. 26 Una definizione neo-weberiana di classe sociale l’insieme degli individui e delle loro famiglie che, grazie al controllo su una o più risorse di potere, occupano posizioni simili sul mercato e nella divisione del lavoro Perciò godono di simili chances di vita. 27 a.a. 2010/2011 9 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) E in Italia? Declino delle classi agricole Espansione e contrazione della classe operaia Æ Da colletti blu a colletti bianchi? Æ Proletarizzazione e deproletarizzazione Æ Macjobs Æ working poors Underclass (sottoclasse): due visioni 28 Æ La classe è ancora importante, v.: Æ Æ Distribuzione dei redditi Durata della vita 29 E in Italia? Æ Ruolo della famiglia e sua influenza sulle chances di vita dei giovani Bassa mobilità sociale Alta incidenza forza lavoro indipendente (quasi il doppio degli altri paesi europei, quasi ¼ dell’occupazione) Differenze territoriali 30 a.a. 2010/2011 10 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) 31 Come leggerla??? le percentuali sulla diagonale della tabella: % di intervistati rimasti nella stessa classe dei genitori 32 individui con mobilità sociale discendente 33 a.a. 2010/2011 11 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) in Italia le opportunità di mobilità sociale sono distribuite in modo diseguale e dipendono in misura significativa dalla classe di origine. Essere figlio di un medico (cioè avere un origine borghese) oppure di un tornitore (provenire dalla classe operaia urbana) non è la stessa cosa 34 le probabilità di diventare libero professionista, imprenditore o dirigente cioè di accedere alle posizioni di vertice della gerarchia sociale - nel primo caso sono relativamente alte (31,2%), mentre nel secondo sono decisamente basse (5,1%). I figli della borghesia sono in netto vantaggio sui figli degli operai dell'industria e dei servizi anche nella competizione per l'accesso alla classe media impiegatizia (45,3% contro 30,2%)." (Pisati 2000, 47) 35 ascesa sociale di una fetta consistente di figli della classe operaia verso la classe "impiegatizia“ trasformazioni Æ le e posizioni pos o sociali soc a che c e si s rendono e do o disponibili sono in alto, non si può fare altro che abbandonare la classe di origine e salire". 36 a.a. 2010/2011 12 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Tasso di mobilità intergenerazionale della popolazione maschile 37 Cos’altro ci dice il grafico? Smentisce la teoria liberale dell’industrialismo (il tasso di mobilità sociale continua ad aumentare parallelamente allo sviluppo economico) Maggior conferma trova la teoria di Sorokin (non vi sono tendenze costanti al suo aumento o alla sua diminuzione) Guardando Irlanda e Polonia, vale l’effetto soglia di Lipset e Zetterberg (è la prima fase dell’industrializzazione a provocare un forte aumento della mobilità sociale assoluta) Smentita invece la loro tesi sull’assenza di differenze tra tassi di mobilità fra i paesi industriali Featherman, Jones e Hauser (la mobilità relativa dei paesi sviluppati è identica) è abbastanza corretta 38 Ancora Pisati: Sebbene la svolta impressa dalla modernità sia innegabile e abbia mutato profondamente i sistemi di stratificazione sociale delle società contemporanee, è altrettanto evidente che in queste società le disuguaglianze di classe continuano ad avere un carattere ereditario d e a trasmettersi d di padre in figlio Da acquisite ad ascritte?… 39 a.a. 2010/2011 13 Paolo Parra Saiani – Sociologia (II modulo) Quali effetti ha la mobilità sociale sugli individui, sulla loro percezione del mondo, sui loro valori, sui loro comportamenti, sulle loro relazioni? - Ipotesi dello sradicamento sociale Ipotesi dell’acc dell’acculturazione lt a ione o risocializzazione isociali a ione 40 Sradicamento sociale La mobilità è un percorso, doloroso e difficile, che può generare tensioni e squilibri Sorokin Durkheim Bruschi aumenti di mobilità (sia ascendente che discendente) producono delle situazioni di anomia e queste ultime facilitano i suicidi La mobilità sociale, oltre ad avere degli effetti positivi, ne ha anche di negativi: favorisce la superficialità, riduce l’intimità e fa aumentare l’isolamento sociopsicologico degli individui 41 a.a. 2010/2011 14