SCHEDA MARZO

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SCHEDA MARZO
IV. IMPEGNO
ARCIDIOCESI DI NAPOLI
Introduzione
I due ladroni ricevono, con la crocifissione, la giusta pena per la loro vita
vissuta da malfattori, ma uno dei due si ravvede, capisce che per lui quella è
la giusta punizione, comprende che Gesù è l'unico senza colpa tra loro due
che è veramente il figlio di Dio e chiede perdono, chiede di portarlo nel suo
regno. Gesù lo perdona concedendogli la vita eterna. Anche noi possiamo
essere come quel ladrone, possiamo chiedere a Gesù di perdonarci per i
nostri peccati, per le nostre mancanze, e specialmente per l'amore che
neghiamo a noi stessi e di conseguenza ai nostri fratelli, eppure Gesù ci ha
già perdonati…..
andando verso la croce ha pregato dicendo : “Padre, perdonali, perché non
sanno quello che fanno”, offrendosi liberamente alla croce ha riscattato
con la vita la nostra vita amandoci fino alla fine e continuando a
perdonare anche dalla croce.
Se ci soffermiamo a scrutare la croce, forse, ci rediamo conto che da essa
si leva, potente, una parola di amore di Dio in Gesù per tutta l'umanità,
un appello della misericordia divina a convertirci alla volontà del Padre,
un invito a lasciarci amare e ad amare sino alla fine e senza misura.
Conversazione
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Credi che si possa rinnegare se stessi per guardare alla propria
vita ed in essa cercare la volontà di Dio Padre?
Secondo te, cosa vuol dire rinnegare te stesso?
Preghiera finale
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Intenzione spontanee di preghiera.
Tutti concludono con la seguente preghiera:
Padre Santo donaci di rinunciare alle nostre idee, ai nostri progetti,
alle nostre sicurezze per seguire Gesù sulla via di quell'Amore che
conduce a Te, attraverso il donarci senza condizioni e senza
aspettarci nulla dagli altri. Amen
Padre nostro
CANTO
Incontri dei Centri del Vangelo alla luce del Vangelo di Luca
Tema XX:
Sino alla fine: L'Amore che non può morire
Lc 23,33-46
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Saluto
Segno di croce
Introduzione
Se guardiamo con attenzione dentro di
noi…..
……..forse scopriamo che il nostro
desiderio più grande è amare e sentirci
amati. Le preoccupazioni, la paura
degli altri, il non voler apparire deboli,
ci limitano nell'avventuraci nel sentiero
dell'amore eppure è proprio questo
quello che più desideriamo.
I. OSSERVAZIONE DELLA REALTA’
Lettura biblica:
Racconto di un bambino
Negli anni sessanta una tavoletta, appesa al muro vicino al mio letto, portava scritto
sopra: La misura di amare è amare senza misura
Ho sempre portato dentro di me quelle parole non come un imperativo da vivere ma
come un invito a cercare chi potesse amarmi in quel modo. Ero un bambino in
grado, appena, di leggere eppure su quella tavoletta c'era qualcosa che mi invitava a
sognare, su quella tavoletta c'era una speranza per la mia vita. Gli anni passavano e
con essi la speranza di trovare quell'amore si affievoliva sempre di più. Finché un
giorno……………..
Conversazione:
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Cosa è accaduto nella vita del bambino?
Ha incontrato qualcuno che ha riacceso la speranza?
II. ILLUMINAZIONE BIBLICA
Introduzione:
Gesù sulla croce non prega solo per se ma anche per gli altri, mette così in pratica
ciò che egli stesso ha insegnato, esercitando ininterrottamente il suo ministero di
perdono.
Attraverso la croce Gesù arriverà alla gloria e regnerà come re.
Al buon ladrone che espose la sua richiesta di perdono a Gesù e che riconobbe in
quell'uomo appeso alla croce, come lui, il figlio di Dio, il solo che poteva salvarlo
donandogli la vita, Gesù gli promette l'entrata nel regno di Dio, non dopo un
periodo lungo o breve, ma”oggi stesso”, ed è ciò che promette anche a noi:”oggi
stesso” possiamo ricevere la vita eterna se solo lo riconosciamo Signore della
nostra vita.
Dal vangelo di Luca 23,33-46
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori,
uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non
sanno quello che fanno”.
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: “Ha salvato
gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. Anche i soldati lo
schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: “Se
tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. C'era anche una scritta, sopra il suo
capo: Questi è il re dei Giudei.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te
stesso e anche noi! ”. Ma l'altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di
Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il
giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E
aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose:
“In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù,
gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”.
Detto questo spirò.
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Momento di silenzio e di riflessione
Chi lo desidera può comunicare la frase o le parole che lo hanno
maggiormente colpito
III. CONTRONTO
Conversazione
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Nella vita di ogni giorno il tuo agire, le tue scelte servono a salvare te
stesso o gli altri?
A chi affidi la tua vita all'IO o a DIO?