Numero - Comunità Montana Sirentina

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Numero - Comunità Montana Sirentina
Quadrimestrale della Comunità Montana Sirentina – n° 14 registrato al Tribunale di Sulmona n°120/01
Scuola: dove
nascono i problemi
Una casa per tutti?
Il caso sirentina
Cronaca di un
gemellaggio
Lesley Jagger con la
subequana nel cuore
<S
>
ommario
>4
Varie
Comunità Montana Sirentina
Comunità Montana dell’Alpago:
cronaca di un gemellaggio
>5
>7
Magazine
Varie
La sirentina apre i suoi borghi al pubblico
>8
La polemica
Ambito sociale unico: perché non parte?
Il tradimento della Regione
>9
La polemica
ADSL: un diritto per non far crescere
l’emarginazione del territorio
>10
Il progetto
Una casa per tutti: il caso sirentina
>13
Il fatto
Scuola: dove nascono i problemi
>17
Il fatto
L’ingresso di San Demetrio nella
Comunità Montana Sirentina
>19
Il protagonista
Lesley Jagger: «La Valle Subequana amica
mi è rimasta nel cuore»
>20
Una pagina di storia
Il tenente Nusca e i martiri di Cefalonia
>22
Varie
La casa del Papa: ieri un sogno oggi una realtà
>23
www.storiediemigrazione.com
La favela di San Paolo
>25
Informa Comunità
Quadrimestrale di Cultura e Informazione
della Comunità Montana Sirentina
<E
NUMERO 14
registrato al Tribunale di Sulmona n°120/01
del registro giornali del 04/07/2001
DICEMBRE 2005
Editore
Comunità Montana Sirentina
Strada Provinciale 11/14
67029 SECINARO AQ
tel. 0864 79175 fax 0864 797207
[email protected]
www.sirentina.it
Responsabile
Giuseppe Venta
Presidente Comunità Montana Sirentina
Direttore Responsabile
Gianfranco Di Giacomantonio
Redazione
Ilio Merolli (assessore alla cultura),
Teresa Pavone (assessore al bilancio),
Pasquale D’Alberto (coordinatore esterno),
Giovanni Pizzocchia (coordinatore interno),
Maurilio Di Giangregorio
Progetto grafico
e impaginazione
Amaltea Edizioni
Corso Garibaldi, 61 - 67027 Raiano (Aq)
tel. e fax 0864.726068
[email protected]
www.amalteaedizioni.it
Foto
Archivio
Comunità Montana Sirentina
Giovanni Pizzocchia
Archivio Amaltea
Maurilio Di Giangregorio
Amedeo Bianchi
Teresa Pavone
Istituto Comprensivo di
Castelvecchio Subequo
Hanno collaborato
a questo numero
Andrea Di Biase
Carmine Amorosi
Donato Santilli
Fausto Marganelli
Anna Adriana Cerasani
Patrizia Marziale
Armando Frittella
Angela Di Giorgio
Giuseppe Colantoni
Alfredo Capri
Angela Santilli
Stampa
Graphi Type
Via Galvani - Zona Industriale
Raiano
tel 0864 72397
>
ditoriale
di Gianfranco Di Giacomantonio
Cari lettori,
questo numero di “ Orme” contiene
diverse novità , una l’avete davanti agli
occhi.
Finalmente dopo averlo annunciato
varie volte, grazie alla preziosa collaborazione di tutta la redazione ed ai
vostri suggerimenti, in questo numero di fine anno ci presentiamo in una
veste nuova nella grafica e nel colore.
Ma statene certi le novità non si fermeranno qui, il dialogo con voi sarà
sempre più frequente, perché vogliamo che questo giornale diventi il vostro giornale, uno strumento a disposizione dei lettori per comunicare con
gli amministratori.
Una sorta di piazza virtuale in cui ci si
incontra e si discute.E se da una parte noi la usiamo per comunicarvi iniziative e informarvi sull’attività politica e amministrativa della Comunità, dall’altra è a vostra completa disposizione per segnalare necessità e suggerire interventi.
Sempre in tema di novità nel frattempo dopo vari anni di attesa e vicissitudini la nostra famiglia si è allargata
con l’ingresso del Comune di San
Demetrio ne’ Vestini, così come deliberato dall’Assemblea della Comunità lo scorso 23 novembre.
In tale occasione, tra l’altro, tutti gli
amministratori, Presidente compreso,
cui facciamo i nostri auguri, sono stati riconfermati.
Chiara è stata la volontà espressa dalla votazione di continuare in una gestione unitaria ed al servizio dei cittadini del governo della Comunità,
aldilà di logiche di schieramento, sulla strada già positivamente tracciata
del raggiungimento dei risultati e delle
cose concrete.
Qualche isolata polemica ha rallentato il corso dei lavori della seduta…
Polemica che prendeva di mira più la
forma che la sostanza del rinnovo delle cariche.
Tutti, invece, compresi i “polemici”,
sono stati concordi della necessità non
più rinviabile dell’ingresso del Comune di San Demetrio.
Un Comune che, come ha ricordato il
Sindaco, Giovanni Centi, ”culturalmente e geograficamente appartiene
a questo territorio”.
L’ingresso, ne siamo certi anche noi,
darà nuovo impulso alle iniziative ed
alla politica della Comunità, arricchendo allo stesso tempo il Comune.
Ma le novità non sono esaurite e le
iniziative nemmeno ed allora che dire
dell’istituzione del difensore civico
nella Comunità? Servizio ai cittadini
che inizierà dal 1° dicembre.
E delle sette borse di studio messe a
disposizione per altrettanti ragazzi del
territorio che si occuperanno del servizio di guide turistiche e censimento
sullo stato delle strade e degli immobili della Comunità?
Tutte positive azioni di buona amministrazione e frutto della politica dei
fatti.
Un fine anno ricco di obiettivi realizzati che speriamo ne apra uno nuovo
carico di positive azioni di governo;
noi saremo qui al servizio dei cittadini a sottolineare necessità e dare loro
voce.
Infine un “grazie particolare” come si
usa fare nel cinema, a tutta la redazione che risponde sempre ai solleciti
con slancio ed entusiasmo, un augurio di buone feste a voi lettori …e arrivederci al nuovo anno con ulteriori
sorprese.
Varie
Comunità Montana Sirentina
Comunità Montana dell’Alpago:
cronaca di un gemellaggio
La delegazione della Comunità Montana Sirentina (costituita dal Presidente, dal Segretario, dal Sindaco del
Comune di Acciano, dal Sindaco del
Il gemellaggio della Comunità Montana Sirentina con la Comunità Montana dell’Alpago, voluto dal Presidente Giuseppe Venta e dal Segretario
Dott. Cesidio Presutti, per promuovere e valorizzare l’immagine del territorio della nostra Comunità Montana
e al fine di far conoscere anche nella
Regione del Veneto la bellezza dei
nostri paesi e dei prodotti tipici della
nostra montagna, si è realizzato nei
giorni 5 e 6 novembre 2005, quando
una Delegazione della Sirentina si è
recata in visita ufficiale nel territorio
della Comunità Montana dell’Alpago.
Il Dott. Cesidio Presutti, attuale Segretario della Comunità Montana
Sirentina, ha iniziato la propria carriera circa venti anni fa (precisamente dal 5 agosto 1987 al 31 dicembre
1989), come segretario del Comune di
Tambre e come segretario a scavalco
di tutti i comuni dell’Alpago e non ha
mai dimenticato la bellezza di quei
luoghi e i suoi abitanti, né è stato mai
dimenticato.
Comune di Castel di Ieri e da alcuni
dipendenti dell’Ente) è stata accolta
al suo arrivo dal Sindaco di Tambre –
Corrado Azzalini - e dal Presidente
della Comunità Montana dell’Alpago
– Sandro Bortoluzzi.
La Comunità Montana dell’Alpago
(costituita dai Comuni di Puos
d’Alpago, Pieve d’Alpago, Chies
d’Alpago, Farra D’Alpago e Tambre)
presenta due caratteristiche in comune con la nostra Comunità Montana
Sirentina: la composizione orografica
del territorio e la presenza di un’ importante area protetta (la Foresta Regionale del Cansiglio).
4
Il territorio della foresta del Cansiglio,
che si estende su 6.570 ha, a cavallo
di due regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia), sta attraversando negli ultimi anni una fase di notevole sviluppo turistico. Il turismo è essenzialmente di tipo giornaliero e di breve
soggiorno.
Strutture di interesse educativonaturalistico – visitate dalla Delegazione della Sirentina – sono state il
Giardino Botanico Alpino ed il Museo
di Storia Naturale.
Il Giardino Botanico Alpino “G.
Lorenzoni”, dal nome del Prof. Universitario che lo ha ideato nel 1972, è
localizzato in Pian Cansiglio ad una
quota di 990 m nella parte orientale
dell’altopiano. E’ stato inaugurato nel
1995 ed ampliato in questi ultimi anni.
In questo luogo sono raccolte quasi
1000 specie di piante presenti nell’area
del Cansiglio e Col Nudo-Cavallo che
offrono la possibilità ai visitatori di osservarne le caratteristiche e conoscerne la distribuzione ambientale.
Il Museo di Storia Naturale, allestito
nella ex Scuola Elementare di Chies
d’Alpago, è stato inaugurato ed aperto al pubblico il 22 giugno 2002. Esso
è di proprietà della Comunità Montana dell’Alpago e presenta ricchissime
collezioni e reperti di tutte le sezioni
delle Scienze Naturali riferibili alla
Provincia di Belluno.
Nel prossimo mese di maggio una delegazione della Comunità Montana
dell’Alpago verrà in visita ufficiale nel
territorio della nostra Comunità Montana. Questa sarà per loro un’ occasione per ammirare le bellezze della nostra zona ed assaporare i prodotti della nostra terra e per noi un’opportunità per ricambiare la generosa ospitalità con la quale siamo stati accolti.
Angela Santilli
<M
>1 Mostra di pittura a Castelvecchio
Subequo
Grande successo ha avuto, a
Castelvecchio, la 13ª edizione della
“Rassegna di pittori peligni”, promossa dal Gruppo Archeologico Superequano, con il patrocinio della Comunità Montana Sirentina e del Comune
di Castelvecchio Subequo.
Nella suggestiva cornice di Palazzo
Castellato, sono state esposte opere di
Giuseppe Bellei, Barbara Cellini, Luciano De Dominicis, Nestore Del Boccio, Pasquale Di Meo, Arturo Faiella,
Silvio Formichetti, Paola Giacalone,
Anna La Vella, Donato Leombruno,
Gino Litigante, Nadia Lolletti, Onofrio
Magliarella, Umberto Malvestuto,
Fausto Marganelli, Manuela Micochero, Pagone & Monticelli, Ernesto Oliva, Gaetano Pallozzi, Ezio Paolini, Rita
Pasquali, Alfredo Picini, Giuliano
Presutti, Nestore Presutti, Mario
Quaraglia, Alfredo Santella, Mariagrazia Santilli, Maurizio Santilli, Francesco Svizzero, Diana Tedeschi, Pasquale Tirone, Camillo Valeri, Ezio
Zavarella, Vincenzo Zurlo. La mostra
è rimasta aperta al pubblico dal 2 al
23 di Ottobre. L’inaugurazione, presieduta dal Presidente del Gruppo
Archeologico Emiliano Splendore, dal
vice presidente della Comunità Montana Sirentina Armando Frittella e dal
Sindaco di Castelvecchio Carmine
Amorosi, è stata caratterizzata dalla
“scoperta” del quadro che il gallerista
sulmonese Pino Di Tommaso ha donato alla pinacoteca castelvecchiese,
un’opera del pittore Giammarco, realizzato nel 1926.
>2
Cooperazione bilaterale ItaliaCroazia
Una delegazione croata ha fatto visita
il giorno 11 ottobre alla sede della Comunità Montana Sirentina a Secinaro.
L’iniziativa fa parte di un programma,
finanziato dal Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero delle
Finanze, per la cooperazione
bilaterale Italia-Croazia, finalizzato a
promuovere l’assistenza tecnica agli
enti locali e territoriali.
Il perché della scelta del nostro territorio è molto semplice: la delegazione è venuta a rappresentare un’area
interna che interessa due contee, quelle di Zagrebacka e di Karlovacka, con
caratteristiche molto simili alla nostra. Inoltre anche lì stanno istituendo il Parco Naturale Zumberak, con
circa quattromila e cinquecento abitanti, demograficamente in prevalenza anziani, perchè i giovani emigrano
verso i centri maggiori e la costa per
lavoro.
A rappresentare l’equipe croata c’erano tre sindaci, due ricercatori universitari, in architettura e geografia, dell’università di Zagabria, un funzionario, esperto in economia, della contea
di Karlovacha e una guida interprete.
Lo study tour dei croati è durato cinque giorni, si è svolto a stretto contatto con le istituzioni della Regione
Abruzzo, per uno studio comparato.
Nell’incontro, presso la sala delle conferenze, gli amministratori della
Sirentina ed il dirigente hanno
esplicitato le attività svolte in questi
anni sia dal nostro ente montano sia
dal Parco Regionale Sirente-Velino,
mirate a favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio, attraverso
vari interventi realizzati nei vari settori.
Tante sono state le domande poste
dalla delegazione croata per individuare quali modelli, progetti comunitari e strategie potrebbero essere
mutuabili per il loro sviluppo locale.
A fine incontro la Comunità Montana
ha offerto una colazione a base di prodotti tipici locali.
>3 Il nostro territorio: motivo di esperienza, di incontro e di scambio
A Secinaro
Sabato 15 ottobre 2005 noi delle clas-
5
>
agazine
si 4ª e 5ª della scuola primaria di Rocca di Mezzo siamo andati a visitare
Secinaro un paese facente parte della
Comunità Montana Sirentina.
Siamo partiti alle ore 9,00 circa con il
pulmino di Rocca di Mezzo. Per la
strada ci siamo fermati per vedere il
laghetto formato dal meteorite caduto sulle Piane del Sirente e gli animali
che pascolavano nei pressi.
«Siamo arrivati! Prendete lo zainetto
che adesso andiamo a presentarci ai
bambini delle elementari», ha detto la
maestra.
Siamo scesi dal pulmino per entrare
subito nella scuola di Secinaro.
Lì ci sono diciannove alunni di tutte
le classi mentre noi siamo solamente
ventidue di 4ª e 5ª.
Ci siamo fatti una foto e abbiamo preso il pulmino tutti insieme per andare
alla vigna del signor Luigino
Santarelli.
Giunti lì ci ha fatto cogliere un grappolo per ciascuno, poi ce ne ha regalato uno grande a tutti.
Abbiamo fatto merenda e ci siamo in-
camminati verso il Comune. Entrati il
signor Luigino Barbati ha iniziato a
spiegarci i pannelli sui vecchi mestieri. Ci ha raccontato di un anziano che
fa ancora l’ombrellaio e si trova a capo
piazza a L’Aquila.
Poi è arrivato il sindaco e ci ha illustrato i pannelli sul meteorite. Precisamente ci ha detto: «Alcuni anni fa
un gruppo di studiosi giunsero a
Secinaro, nella Piana del Sirente per
svolgere alcune ricerche sul laghetto
e scoprirne la sua origine.
Tra loro c’erano anche due scienziati:
il finlandese Jans Ormo e il giapponese Koro Komatsu.
Magazine
La loro attenzione fu catturata dal
laghetto che si trova al centro della
piana: il bordo rialzato faceva pensare ad un’origine “meteoritica” la prima ipotesi: il famoso segno del cielo,
che determinò la conversione dell’imperatore Costantino ed il riconoscimento della religione Cristiana come
credenza dell’impero, sarebbe niente
altro che la scia lasciata dal meteorite. Costantino si trovava nei dintorni
di Roma, quando il meteorite, reso incandescente dallo sfregamento dell’atmosfera terrestre, attraversò per pochi secondi il cielo andando a cadere
sul Sirente. Contemporaneamente,
secondo la leggenda, apparve in cielo
una scritta accompagnata da un voce
in “hoc signo vinces” (con questo segno vincerai).
Il fenomeno fu visibile in tutta Italia.
L’altra ipotesi riguarda la trasformazione del tempio della dea Sicinnide
sede di riti orgiastici pagani, in una
chiesa dedicata alla Madonna della
Consolazione.
È nata così la realizzazione del “Parco
Meteoritico”».
Siamo usciti dal Comune e siamo andati al ristorante di Luigino Barbati.
Per primo ci ha dato i tortellini con la
carne, per secondo le patatine e lo
spezzatino, infine il gelato e le caramelle.
Siamo usciti e abbiamo giocato a nascondino.
Poi sono arrivati due signori con le
macchine e ci hanno portato alla cantina del signor Luigino Santarelli a
vedere come l’uva viene “lavorata”:
per fare il vino i grappoli vengono
messi nella deraspatrice dove gli acini si separano dai raspi che vengono
buttati. Gli acini invece, dopo una prima spremitura, vanno in una macchina chiamata il “torchio” che ha il compito di “spremerli” fino all’inverosimile. Dal torchio esce un succo dolcissimo “il mosto”. Successivamente viene messo nelle botti che in questa cantina sono tante, tutte nuove e tutte in
fila, per farlo fermentare.
Il signor Luigino Santarelli ci ha anche mostrato come si faceva il vino
prima dell’esistenza di tutti i macchinari che esistono oggi. Infatti è entrato in una grande “bagnarola” dove
c’erano stati messi tanti grappoli e ha
iniziato a pestarli.
>4
Stagione Sciistica 2005 - 2006
Convenzione tra la Comunità Montana Sirentina e la Campo Felice S.p.A.
Grazie ad una convenzione fra la Comunità Montana Sirentina e la Campo Felice Spa i cittadini residenti nei
Comuni della Sirentina, per la prossima stagione sciistica, potranno sciare
presso i suddetti impianti a Rocca di
Cambio a prezzi di abbonamento vantaggiosi
Le tariffe convenzionate per l’uso degli skipass sono le seguenti:
Ski Pass Adulto, superiore a 18 anni,
euro 250;
Ski Pass Ragazzo, max 18 anni, euro 68.
Gli interessati, per poter fruire di questa offerta, dovranno presentare n. 1
foto ed una fotocopia del documento
di riconoscimento, versando il relativo importo, recandosi presso:
1. la sede della stazione Sport Invernali Campo Felice – Via Caporitorto
(Seggiovia Brecciara) di Rocca di
Cambio (AQ) tel. 0862 917803 fax
0862 916398
2. la sede di questa Comunità Montana, indirizzo: S.P. 11 Sirentina n. 14 –
Secinaro (referente Assessore Teresa
Pavone)
>5 Un difensore civico per i cittadini dell’area sirentina
Da qualche settimana il Consiglio
della Comunità Montana Sirentina
ha nominato l’avv. Maria Teresa
Micciola nuovo Difensore Civico. Si
tratta di una persona che, nel corso della sua attività professionale,
ha maturato una significativa
esperienza in campo giuridico-amministrativo.
All’avv. Micciola abbiamo rivolto alcune
domande.
Chi è il Difensore Civico e nei confronti di
chi può intervenire?
È una autorità indipendente di garanzia, un organo monocratico dotato di poteri di ispezione e di
intervento finalizzati a
garantire il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione presso la quale opera:
Comunità Montana, Comuni ricadenti nella stessa, organismi che
essa controlla e di cui fa parte,
gestori di pubblici servizi, ecc.
A quali principi deve ispirarsi?
È tenuto alla segretezza delle notizie di cui viene a conoscenza,
deve operare in piena autonomia
di giudizio, con lealtà, competenza e soprattutto essere dotato di
una spiccata capacità di condivisione di quei problemi che il cittadino può incontrare nel rapporto con la pubblica amministrazione.
Chi può rivolgersi al Difensore Civico?
Possono rivolgersi ad esso tutti i cittadini dei Comuni appartenenti
alla Comunità Montana, nonché
associazioni, enti pubblici e privati
6
che ritengono di essere stati lesi nei
propri diritti o interessi a causa di
abusi, ritardi imputabili a provvedimenti e comportamenti di apparati ed organi amministrativi.
Cosa può fare, nello specifico, per
questi soggetti?
Può controllare che i procedimenti
siano regolari, può chiedere notizie sullo stato di determinate pratiche
e sollecitarne la
conclusione entro i
tempi previsti dalla
legge, può convocare il responsabile del procedimento per chiedere
chiarimenti in merito alle stesse e, nel
caso di inadempienze, segnalare il
caso all’amministrazione di riferimento; può formulare denunce
contro le disfunzioni dell’agire amministrativo, ma ci si può rivolgere
allo stesso semplicemente al fine
di avere un aiuto per orientarsi verso l’ufficio che può risolvere un determinato problema: Quindi, svolge anche funzioni di assistenza.
Ha un costo rivolgersi al Difensore
Civico?
La tutela civica è un servizio pubblico del tutto gratuito.
Dove e quando è possibile trovarlo?
Ricevo ogni Lunedì, dalle 9,00 alle
13,00 presso la Comunità Montana Sirentina. Ci si può rivolgere formulando l’istanza in carta semplice oppure oralmente: la mia segretaria sarà disponibile tutti i giorni negli orari di ufficio.
Varie
Comunità Montana Sirentina
La sirentina apre i suoi borghi
al pubblico
I borghi della Sirentina tra arte, storia e cultura. É questa la nuova scommessa della Comunità Montana
Sirentina, che punta sulle bellezze dei
suoi borghi per creare turismo, non
solo naturalistico. Dal 15 novembre è
partito, infatti, un progetto sperimentale per far scoprire da vicino i tesori
d’arte del territorio, attraverso un itinerario suggestivo, disegnato ad hoc
nell’area della Sirentina e che è affiancato e raccontato da guide turistiche.
L’iniziativa, che si protrarrà fino al 10
gennaio prossimo, permette di far tappa tra alcuni dei monumenti più belli
dei centri della zona, svelandone storia, arte e architettura. Il percorso
consente l’accesso, attraverso visite
guidate, a torri, castelli, chiese, fon-
tane, mulini e altre tracce del passato
rimaste intatte nei secoli, il tutto incorniciato da scenari naturalistici unici, come quelli offerti dalla Valle
Subequana, Media Valle dell’Aterno e
Altopiano delle Rocche, nel cuore del
Parco Regionale Sirente-Velino.
Questo il quadro completo dei siti
visitabili e dei giorni predisposti per
avvalersi della guida:
• Castelvecchio Subequo - Chiesa e
Chiostro di S. Francesco, Catacombedal lunedì al sabato, orario 10-14;
• Goriano Sicoli - Chiesa e Casa di
S.Gemma - dal lunedì al sabato, orario 10-12,30;
• Secinaro - Cratere meteoritico - dal
lunedì al sabato, orario 10-14;
• Tione degli Abruzzi - Collegiata di S.
Maria - dal lunedì al sabato, orario 1014; Convento di S. Giorgio - giovedì,
orario 10-13;
• Acciano - Torre di Beffi, Orti didattici, Museo dell’Acqua - sabato, orario 10-14;
• Fontecchio - Fontana trecentesca e
Convento - sabato, orario 10-14;
• Fagnano Alto - Ruderi dell’antico
Castello - giovedì, orario 10-14;
• Rocca di Cambio - Abbazia di S. Lucia - venerdì, orario 10-14.
Per informazioni e prenotazioni, ci si
può rivolgere alla Comunità Montana Sirentina, tel. 0864-79175-fax:
0864-797207 oppure utilizzare la casella di posta elettronica:
[email protected].
Angela Di Giorgio
“Easy driver”
Telecamere di Rai uno sul territorio sirentino
Nel mese di ottobre la troupe televisiva di “Easy Driver” di Raiuno, il programma che coniuga le automobili
con il turismo, condotta da Iaria Moscato e Marcellino Mariucci, è stata
impegnata nel territorio della Sirentina.
L’Altopiano delle Rocche e le Pagliare
di Tione, sono stati i due scenari precelti
dal regista Carlo Zanframundo per illustrare la Jeep Grand Cherokee e la
Volvo integrale. Il programma è andato in onda sabato 5 novembre alle ore
14.05. Le riprese sono state effettuate
il 26 ottobre, in una giornata da “autunno da cartolina”, grazie al sole ed
al gioco dei colori. La nebbia, avvolgendo come in una bambagia il
fondovalle, ha reso l’atmosfera più
magica e surreale. Le Pagliare di Tione,
l’antico villaggio della civiltà contadina, con le sue casette in pietra e senza energia elettrica, hanno, naturalmente, stupito l’intera troupe, dagli
operatori al regista, per i quali si è trattato di una vera e propria scoperta!
Chi avrebbe mai immaginato che un
villaggio, espressione di una “civiltà
povera del passato”, oggi, nell’era
post industriale, venisse scelta come
ambiente ideale, per mostrare due
gioelli della tecnologia automobilistica,
destinati ad un target dal reddito
elevato?..E’ forse un segnale dei tempi che stanno cambiando?... Intanto,
a conferma dell’indice di gradimento,
il 24 dicembre, sempre alla stessa ora,
è prevista un’altra puntata di “Easy
driver” sulle strade del territorio
sirentino....
Chi non conosce “Le Pagliare”?
Le Pagliare” di Tione a circa 1000 mt.
di quota, costituiscono un patrimonio
unico in Italia per conservazione a testimonianza dell’architettura della civiltà contadina. Si tratta di nuclei abi-
7
tativi, separati dai paesi originari,
ubicati più a valle, utilizzati nel passato, nella transumanza verticale e come
ricovero e deposito del fieno. La casetta tipo è composta di due locali,
uno sopra all’altro, quello di sotto, destinato al ricovero degli animali: mucche, asini, capre, pecore e maiali;
quello di sopra al fienile, dove trovava
posto il giaciglio dell’uomo; in un angolo la cucina con il rudimentale camino. Ci si arriva dalla strada che collega Tione, e la sua frazione Goriano
Valli, con Terranera di Rocca di Mezzo.
In questo villaggio c’è un capolavoro
di ingegneria idraulica, rappresentato
da “un grande pozzo comune circolare, perfettamente conservato, con
scale di pietra, cunicoli e volte, vasche
di raccolta, scoli, parapetti, che raccoglie le piogge e lo scolo delle nevi”.
Oggi, nell’era postindustriale, scomparsa la naturale motivazione d’ordine
economico per cui erano state concepite nella civiltà contadina, costituiscono una notevole risorsa per il turismo, un autentico “gioiello” della
Sirentina: ecomuseo d’Abruzzo.
Giovanni Pizzocchia
<La
polemica
>
Ambito sociale unico:
perché non parte? Il tradimento della Regione
Sono anni, ormai, che l’area sirentina
aspira ad avere il riconoscimento dell’Ambito Sociale Unico. Ossia la possibilità (ed i mezzi) per poter programmare in maniera unitaria ed in
piena autonomia gli interventi necessari in campo
sociale. Oggi, è noto a tutti, questo non è possibile.
Il territorio, infatti, è
smembrato in tre ambiti
diversi. Quello marsicano
(in cui ricade Ovindoli).
Quello aquilano (che raggruppa i comuni di Rocca
di Mezzo, Rocca di Cambio, San Demetrio,
Fagnano, Fontecchio,
Tione ed Acciano). Quello
peligno, al quale aderiscono tutti i comuni della Valle Subequana (Castelvecchio, Secinaro, Gagliano,
Goriano Sicoli, Castel di
Ieri e Molina). Una situazione anacronistica che va
superata al più presto.
E così, nella seconda metà del 2004, i
Consigli Comunali di tutti i Comuni,
all’unanimità, hanno deliberato l’adesione al progetto di ambito sociale
unico, individuando nella Comunità
Montana Sirentina l’Ente Gestore.
Delibere che i Sindaci, tramite la Comunità Montana, hanno fatto pervenire alla Giunta Regionale perchè, all’atto della redazione ed approvazione della finanziaria regionale 2005,
esaminasse la possibilità di inserire un
capitolo di spesa che consentisse l’avvio del progetto.
E così avvenne. La legge regionale n.
6/2005, all’articolo 225, prevede uno
specifico stanziamento per l’Ambito
Sociale Unico dell’area sirentina.
L’erogazione della somma avrebbe
dovuto avere luogo entro il 2005 per
consentire la redazione del Piano So-
ciale e poter partire con l’avvio dei servizi con l’inizio del 2006.
Improvvisamente, però, il meccanismo
sembra essersi inceppato. Di fronte al
ritardo delle procedure, la giunta della
Comunità Montana, tramite il vice presidente Armando Frittella, nel Settembre scorso inviava una nota all’assessorato agli affari sociali per chiedere
ragione del ritardo. L’assessorato rispondeva il 19 Ottobre, con una nota
del dott. Bontempo, capo servizio, che
contribuiva a rendere ancora più oscura la situazione. In sostanza non era
chiaro se, per la nuova Giunta Regionale, quanto previsto dalla finanziaria
2005 fosse ancora valido oppure no.
Una reticenza che immediatamente
scatenava reazioni sia tra i Sindaci che
all’interno della Giunta della Comunità Montana. Il vice presidente Frittella, con una nuova lettera, oltre a
reclamare una parola definitiva di
chiarezza, minacciava azioni legali per
tutelare gli interessi dell’Ente.
«Questo territorio – spiegava Frittel-
8
la – ha già tanti problemi e sarebbe
da criminali aggiungerne altri. Nel
campo sociale, poi, basta guardare all’incidenza della popolazione anziana
ed alla distanza che separa i nostri paesi dagli ospedali di
Avezzano, L’Aquila e
Sulmona. Crediamo che
sia giusto riconoscere
l’Ambito Unico, per poter
programmare almeno i
servizi essenziali al miglioramento della qualità
della vita delle popolazioni residenti».
Se è possibile ancora più
duro il parere del Sindaco
di Molina Aterno Luigi
Fasciani, che da anni ha
fatto di questo obiettivo
uno dei suoi cavalli di battaglia.
«Nessuno mi toglie il sospetto – sottolinea – che
dietro il ritardo e l’oscurità della posizione della
Regione su questo punto
ci siano ragioni politiche. Altrimenti
non si riesce a capire come somme già
accreditate possano essere rimesse in
discussione da un giorno all’altro dall’assessore di turno».
Per la verità Fasciani e Frittella, alla
ripresa autunnale dei lavori della regione, hanno avuto sull’argomento un
incontro con l’assessore agli affari sociali Elisabetta Mura. Un incontro
interlocutorio, dal quale non è emersa alcuna parola di chiarezza.
E così quello che avrebbe dovuto rappresentare l’atto minimo per venire
incontro alle esigenze di un territorio
montano tra i più svantaggiati della
Regione sembra a rischio.
Questo nonostante che, anche la
Giunta Del Turco aveva fatto del
riequilibrio delle zone interne la sua
priorità.
<La
>
polemica
ADSL: un diritto per non far crescere
l’emarginazione del territorio
Da tempo i piccoli paesi delle zone
interne hanno dovuto constatare che
un nuovo elemento si è aggiunto a creare svantaggi rispetto alle aree più fortunate della regione. L’Adsl, l’autostrada telematica in grado di
velocizzare al massimo le operazioni
via Internet (collegamenti, trasmissione di documenti, corrispondenza
email), è una chimera per gran parte
del territorio. Nell’area che va dall’area Sirentina all’Alto Sangro, passando per la Valle Peligna, l’Adsl è presente nei soli centri di Pratola Peligna
e Sulmona, più alcune zone di Castel
di Sangro. Ciò crea problemi di non
poco conto per le aziende, gli studi
tecnici ed i Comuni che, per ovviare
al problema, sono costretti a spostarsi nei paesi serviti oppure (è il caso dei
Comuni) a mettere in piedi costosissimi collegamenti satellitari.
Per la zona Sirentina, inoltre, il problema riguarda, oltre ai Comuni, soprattutto le famiglie. Gli studenti non
possono, con i mezzi telematici a disposizione, condurre ricerche complesse al pari dei propri colleghi, ad
esempio, di Sulmona o L’Aquila. Questo li mette in una condizione di palese inferiorità nei confronti dei loro
compagni di classe, incentivando di
Il mondo di internet nelle aree interne
Illustrato un progetto pilota a Secinaro
Venerdì 11 novembre, nella sala
consiliare del Comune di Secinaro, c’è
stato un importante convegno dal titolo Il mondo di Internet nelle Aree Interne cui hanno partecipato i seguenti relatori:
• Celso Cioni, Assessore Provincia dell’Aquila Urbanistica ed Aree Interne;
• Nello Ventresca, Direttore Sistema Informativo Regionale;
• Pino Leuzzi, Servizio Emigrazione Regione Abruzzo;
• Mariangela Virno, Dirigente Aree
Montane Regione Abruzzo;
• Alessandro Casacchia, del Centro
Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (C.N.I.PA.);
• Antonio Centi, Presidente dell’Anci
Abruzzo;
• Carlo Sabatini, Ufficio Provinciale
fatto l’abbandono scolastico e la fuga
dei pochi ragazzi desiderosi di studiare seriamente utilizzando tutti i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Un ulteriore macigno sui fattori che rendono questa zona dell’Abruzzo interno svantaggiata rispetto alle altre aree.
Consapevole dell’importanza del problema, la Comunità Montana Sirentina
ha approvato, in una delle ultime sedute del Consiglio, una delibera nella
quale si denuncia il problema e ci si
mette a disposizione per individuare
una via possibile per la sua soluzione.
In questo cercando anche di utilizzar i
benefici di una recente legge dello Stato, approvata su iniziativa del ministro
Landolfi, che liberalizza il mercato delle installazioni telematiche.
L’assessore Ilio Merolli ha così preso
contatti con la Telecom, allo scopo di
organizzare un incontro per esaminare i termini della questione. La
Telecom è rimasta sulle sue, scaricando le responsabilità dell’istituzione di
un contatto effettivo da un ufficio ad
un altro. Ha cercato di minimizzare la
portata del problema, sostenendo che,
in fondo, bisogna lasciare che le cose
vadano come debbono andare, tanto
prima o poi l’Adsl arriverà anche in
Agenzia del Territorio;
• Marco Di Fonzo del Sistema Informativo del Ministero Politiche Agricole
(S.I.M.);
• Giuseppe Colantoni, Sindaco del Comune di Secinaro.
I relatori hanno messo in evidenza lo
stretto legame tra la carenza di reti
tecnologiche, lo spopolamento e la
regressione economica del territorio
delle aree emarginate.
Nello Ventresca, ha rassicurato i presenti di come la Regione Abruzzo investirà ragguardevoli cifre economiche per l’internet veloce e per la realizzazione della Larga banda.
Particolare attenzione è stata data all’illustrazione del progetto di video conferenza che il Comune di Secinaro ha
presentato al Ministero per l’Informazione Tecnologica e alla Regione
Abruzzo nel 2003 e che ora è stato fi-
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queste zone.
Infine, sfruculiata sul problema dei
costi, l’amara verità. In effetti, se fino
ad ora l’Adsl è arrivata solo nei centri
maggiori (Sulmona, Pratola Peligna e
Castel di Sangro) è perchè lì il servizio è remunerativo, mentre nei piccoli centri, nelle zone svantaggiate di
montagna, il costo dell’installazione
delle strutture necessarie è talmente
alto da sconsigliare persino di dare
inizio all’impresa.
Tra l’altro, con la liberalizzazione del
mercato introdotta dalla nuova legge,
è probabile che spuntino aziende private di altro tipo, pronte a speculare
sulle esigenze dei Comuni e dei territori montani.
Una situazione che dovrebbe essere
affrontata ad altri livelli, coinvolgendo la Provincia e la Regione, se davvero si vuole dare seguito agli auspici
di un riequilibrio di opportunità tra
zone montane e zone costiere.
Ma gli Enti Locali non demordono, e
si stanno coalizzando per far sì che
questo diventi un problema prioritario nell’agenda dei problemi urgenti
da risolvere. «Ed in questo la Comunità Montana Sirentina – assicura
l’assessore Merolli – vuole fare in pieno la sua parte».
nanziato. Il Progetto prevede di mettere in relazione i residenti locali con le
varie comunità di emigranti dalla postazione informatica ubicata nella sala
consiliare del comune di Secinaro per
mezzo della larga banda con sistema
Wi-Fi.
Per consentire tutto ciò verranno collocati circa 7-8 tralicci in acciaio lungo il territorio da Popoli -Bussi - Secinaro
per garantire il segnale radio costante
e continuo della larga banda. Successivamente verrà estesa a tutti gli altri
Comuni del territorio e degli altri uffici
pubblici.
Questa tecnologia risulterà strategica
per essere applicata nel campo della
telemedicina, così dal Distretto Sanitario di Base di Castelvecchio Subequo
sarà possibile, per i cittadini del
comprensporio, accedere a consulenze medico-diagnostiche a distanza.
Giuseppe Colantoni
<Il progetto>
Una casa per tutti: il caso sirentina
Vieni a vivere nel Parco: un bilancio
La Comunità Montana Sirentina rappresenta una parte di Territorio
naturalisticamente ed architettonicamente bello ma economicamente
molto debole rispetto alle vicinissime
realtà, basti pensare che la Valle
Subequana e Alta Valle dell’Aterno
hanno una differenza enorme di
potenzialità sul territorio rispetto al
vicinissimo all’Altipiano delle Rocche,
il quale, pur facendo ugualmente parte della Comunità Montana Sirentina,
ha una potenzialità economica consistente mantenuta dalla presenza di
molte strutture di accoglienza, di ristoro e di villeggiatura, le quali a loro
volta, sono mantenute dalla presenza
assidua di turisti che, appassionati
dello sci, il che è l’attrazione predominante, danno ricchezza al territorio facendo da “volano” all’economia
locale.
La Valle Subequana e Alta Valle
dell’Aterno non hanno lo sci come attrazione ma ricchezze naturalistiche
diverse non accompagnate, attualmente, da strutture di accoglienza capaci di ospitare i turisti i quali, pur venendo a visitare le bellezze locali, sono
costretti a ristorarsi ed alloggiare nei
vicini paesi dell’Altopiano delle Rocche o nelle vicine città come L’Aquila
e Sulmona.
Per i motivi citati sopra, l’Amministrazione della Comunità Montana
Sirentina, ha deciso di rendere
cantierabile ed operativo il progetto
“Vieni a Vivere nel Parco”, il quale prevede la realizzazione di quattro fasi
per far innescare l’affluenza turistica
basata sull’attrazione ambientale.
Comuni di Castel di Ieri e Roccapreturo
di Acciano, recuperando due fabbricati ricadenti all’interno dei rispettivi
Centri Storici.
Il progetto è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunitaria n°
100 del 02/07/2003, per un importo
• Fase 1
richiesta di acquisizione di immobili
ai Comuni della Comunità Montana
Sirentina, in modo da ristrutturarli e
convertirli in mini alloggi turistici.
Gli interventi sono stati realizzati nei
• Fase 2
Realizzazione di albergo, per ospitalità turistiche più numerose, in Secinaro
nei pressi della sede della Comunità
Montana Sirentina; il progetto è stato
approvato con deliberazione di Giun-
totale di progetto di euro 268.981,88,
derivanti dall’acquisizione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.
A Roccapreturo sono state realizzati
due mini appartamenti autonomi
composti da cucina, bagno e due camere mentre a Castel di Ieri è stato
realizzato un mini appartamento con
cucina camera e bagno.
I fabbricati sono in corso di
ultimazione.
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ta Comunitaria n° 39 del 10/03/2004,
per un importo totale di euro
741.663,45 derivanti dal Finanziamento della L.R. n. 7 del 17/04/2003.
L’albergo si sviluppa in tre livelli : piano terra (reception, salotto, ristorante, cucina e servizi); piano primo (dieci
camere con servizi); piano secondo
(dieci camere con servizi);
L’opera è stata affidata e sono in corso
gli scavi per il getto delle fondazioni.
• Fase 3
creazione di un database in digitale di
tutti gli immobili in vendita ed in affitto ricadenti all’interno dei Comuni
del Territorio Sirentino, in modo da
incrementare la richiesta immobiliare di tutti i tipi di immobili cercando
di innescare la ripresa dell’economia
locale. Questo è stato fatto con un accordo di programma tra Comunità
Montana Sirentina, Associazione Provinciale Costruttori Edili e Collegio dei
Geometri della Provincia dell’Aquila.
Le tre figure intervengono per le seguenti competenze.
La Comunità Montana Sirentina per
effettuare il monitoraggio e censimento dei fabbricati, il Collegio dei Geometri per mettere a disposizione i propri
iscritti al praticantato per la fase di rilievi architettonici e l’Associazione
Provinciale Costruttori Edili per organizzare al meglio le successive fasi di
compravendita e locazione degli immobili opportunamente censiti.
Costo del progetto euro 20.000,00 di
cui euro 13.000,00 a carico della Comunità Montana, euro 5.000,00 a carico dell’A.P.C.E. ed euro 2.000,00 a
carico del Collegio dei Geometri.
Questa fase è terminata con la presentazione del cd illustrativo sul quale si
troveranno le schede tecniche di tutti
i fabbricati censiti con i relativi recapiti e consultabile anche sul sito
www.sirentina.it
• Fase 4
Formazione di ragazzi per l’espletamento delle funzioni di guida turistica con l’approfondimento e lo studio di tutte le bellezze storiche artistiche ed architettoniche per poi pubblicizzarle a livello regionale ed oltre.
I ragazzi sono stati selezionati trami-
te apposito bando per borsa di studio
ed attualmente stanno lavorando alla
creazione di materiale pubblicitario e
prima di Natale 2005 si uscirà con un
percorso turistico organizzato e funzionale.
Con queste quattro fasi del progetto
“Vieni a Vivere nel Parco” si è cercato
di riempire un programma turistico
che vada dalla ricettività alla conoscenza del territorio, passando per
l’incremento del mercato immobiliare, con la vera speranza di attirare
gente e convincerla a “vivere” nel nostro territorio, sia permanentemente
che occasionalmente.
Andrea Italo Di Biase
Borghi autentici
Il caso di Castelvecchio Subequo
“L’Associazione Borghi Autentici
d’Italia” è una rete nazionale dei
piccoli Comuni impegnati nel percorso di sviluppo di qualità nei
centri storici e nella valorizzazione
delle comunità locali, che sperimenta un’iniziativa di sviluppo sostenibile del territorio, peraltro già
in fase avanzata di realizzazione
in molte Regioni, Province e Comuni che mostrano elementi di
eccellenza ambientali, urbanistici,
archeologici, culturali, enogastronomici, umani.
Questo progetto di sviluppo economico e sociale promuove un
modello innovativo di ospitalità turistica di “eccellenza” basata sia
sul recupero e valorizzazione del
patrimonio edilizio, ancorché povero o minore, sia sul miglioramento della qualità della vita locale.
Ciò significa che un’intera Comunità locale, un paese si mobilitano per accogliere viaggiatori da
tutta Italia e dall’estero e consentono loro di diventare “cittadini
temporanei” del luogo. Tale sistema ricettivo sarà naturalmente
collegato con le possibilità ed
opportunità turistiche ed attrattive del territorio, favorendo la messa a punto di un’offerta integrata
ed interconnessa con le emergenze storico-culturali, ambientali,
produttive, enogastronomiche e
folcloristiche locali.
Borghi Autentici è anche un progetto “a finalità imprenditoriale”
che, attraverso la promozione di
una “Società Operativa Locale”,
valorizza il patrimonio e coordina
l’impiego di risorse finanziarie pubbliche e private per sviluppare
un’iniziativa locale (microimprese
nel campo del commercio, dell’artigianato, dei servizi alle perso-
ne, dei servizi di accoglienza ed
animazione) che concorra alla
rivitalizzazione del borgo. Ciò determina nuovo reddito, occupazione, miglioramento dei servizi e
valorizzazione ambientale e culturale.
La Provincia dell’Aquila si è fatta
promotrice del progetto e per tramite dell’Ass.re all’Ambiente Michele Fina convocò nel gennaio
2005 le otto Comunità Montane
del territorio provinciale per esaminare e condividere un Protocollo d’intesa riguardante un’azione
unitaria per individuare i borghi e/
o i Comuni aventi le caratteristiche di fondo, così come descritte
nel Protocollo stesso, al fine di
identificare un possibile sistema
provinciale di Borghi Autentici
anche con il supporto dell’Associazione Nazionale medesima.
Nel mese di aprile 2005 una commissione congiunta dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e
degli Ass.ri all’Ambiente e all’Urbanistica Michele Fina e Celso Cioni
effettuarono diversi sopralluoghi in
un gruppo significativo di borghi/
comuni allo scopo di verificare le
condizioni urbanistiche ed ambientali dei siti al fine di verificare
l’esistenza di standard e requisiti
minimi necessari alla formazione
di un futuro sistema provinciale
aquilano dei Borghi Autentici
d’Italia.
Sulla base di questi sopralluoghi e
sulla base delle interlocuzioni con
gli amministratori locali, la Comunità Montana Sirentina, con Del.
n° 49 del 27.04.2005 individuò in
Castelvecchio Subequo il Comune ritenuto maggiormente coerente con i requisiti posti alla base
del progetto.
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Nel mese di agosto 2005, in occasione della VI edizione della Mostra-mercato “Arti e Mestieri a Palazzo”, nella splendida cornice di
Campo di fiori nel centro storico
di Castelvecchio Subequo, gli amministratori hanno promosso, insieme all’Ass.re provinciale all’Ambiente ed ai responsabili nazionali
dell’Associazione Borghi Autentici
d’Italia, un incontro con la cittadinanza per la divulgazione del
progetto e contestualmente un
invito pubblico a manifestare interesse circa la disponibilità a cedere, come vendita o come
comodato d’uso a 25 anni, immobili pubblici e privati.
Vi è stata un’ampia risposta dei
cittadini, che si è concretizzata in
un numero di adesioni superiore
alle iniziali aspettative ed attualmente siamo nella fase di scelta
degli immobili da destinare alla realizzazione del progetto. Nel
contempo è in fase di partenza
sia lo studio di fattibilità che il montaggio della ingegneria finanziaria per lo sviluppo degli investimenti che dovrebbero concludersi entro il 31 dicembre 2005 con la
costituzione della società operativa provinciale.
Noi amministratori crediamo in
questo progetto e ci stiamo lavorando con tenacia e con passione perché, voglio ripeterlo con le
parole dell’Ass.re Michele Fina,
“tra l’isolamento e lo snaturamento del territorio c’è una terza possibilità. Ci misuriamo col coraggio di percorrere questa terza
strada rendendola capace di
promuovere crescita economica e progresso”.
Carmine Amorosi
Il progetto
Dall’Europa per la sirentina
Da qualche anno nel nostro
territorio si nota la presenza
di numerosi turisti, in particolare inglesi, irlandesi, danesi; che fanno tutti questi
stranieri nella Valle Subequana? La risposta è che
sono attratti dalle particolari condizioni ambientali e
dalle caratteristiche architettoniche dei borghi qui presenti; in particolar modo rimangono sorpresi dal clima,
dal sole e dalle bellezze
architettoniche, per queste
ultime viene particolarmente apprezzata l’unicità del sistema urbano dei borghi medioevali,
caratterizzato dall’arroccamento degli
edifici in colline più o meno alte e in
balzi rocciosi.
C’è da dire comunque, che questo
nuovo fenomeno è stato generato dalle favorevoli condizioni del trasporto
aereo; lo scalo a Pescara e il costo contenuto dei biglietti hanno influito
enormemente su questa nuova interessante presenza.
Lo spopolamento delle nostre zone,
che si è perpetrato da oltre un secolo,
ha lasciato un notevole patrimonio
edilizio che in alcuni casi presenta i
segni dell’abbandono e della vetustà;
i turisti hanno mostrato e mostrano
grande interesse per l’acquisto di abitazioni e fabbricati in genere: sono
favoriti in questo dalla disponibilità
alla vendita da parte dei proprietari e
dal costo non eccessivo.
Già parecchi immobili ubicati nei Comuni di Castel di Ieri, Gagliano
Aterno, Secinaro, Goriano Sicoli,
Acciano ed altri sono stati acquistati
da questi turisti atipici che periodicamente già vi dimorano e vi trascorrono molte delle loro vacanze. Alcuni
immobili irrimediabilmente persi
sono tornati a una nuova vita; si tratta in generale di un modo per valorizzare le nostre piccole realtà creando
nello stesso tempo la possibilità di lavoro immediato per le piccole imprese artigiane del posto; per il futuro si
potrà pensare ad un ulteriore indotto
occupazionale attualmente difficilmente valutabile.
da correlare con questo nuovo fenomeno.
Gli abitanti a loro volta dovranno fare la propria parte
che è poi quella che sanno
fare meglio cioè quella dell’accoglienza; dovranno cercare di creare un ambiente
amico ben disposto verso
questi nuovi cittadini.
La sinergia di tutti potrà
dare nuovo impulso a prospettive sopite se non credute morte.
Donato Santilli
Nonostante ciò qualcuno ha criticato
tale scelta in quanto viene indicata
come un modo per spersonalizzare la
nostra civiltà inserendovi delle realtà
avulse dalla storia locale; ma alternative non esistono, da un lato c’è un
declino costante e inarrestabile con
l’assenza di prospettive future, dall’altro la necessità da parte di tutti di invertire la rotta cercando dei sistemi di
sviluppo; con la grave situazione attuale ben venga questo interessamento al nostro patrimonio edilizio che se
non altro fermerà la distruzione di
numerosi edifici urbani con l’ulteriore perdita di identità architettonica
dei nostri paesi.
Credendo in questo investimento anche le prospettive possono crescere;
la presenza di questi nuovi abitanti del
nostro territorio potrà spingere qualche giovane a intraprendere nuove attività collegate oltre all’edilizia anche
al turismo e al terziario in genere.
Le strutture pubbliche, che in questa
prima fase sono state a guardare, dovranno prendere coscienza del problema e favorire la possibilità di questi
nuovi insediamenti; ciò sarà possibile
se avranno la sensibilità di capire la
portata dell’avvento; dovranno cercare di investire in immagine servendosi
dell’unicità prodotto borgo; di cercare
di rendere più agevole la burocrazia italiana, piuttosto ostica per individui diversamente abituati; sarebbe, inoltre,
opportuno favorire la crescita di una
piccola imprenditoria (imprese artigiane, imprese collegate al turismo, etc.)
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Il parere dell’Assessore Elio Camilli
Elio Camilli, Assessore ai
lavori pubblici della Comunità Montana Sirentina, ha seguito passo
passo i progetti sulla
casa messi sul tappeto
dall’Amministrazione
della quale fa parte:
«Con il progetto Vieni a
vivere nel Parco e con
altri provvedimenti di
settore abbiamo voluto
rispondere a due esigenze: quello di svolgere un’opera di recupero dei bellissimi centri
storici dei nostri paesi e, nello stesso tempo, dare una possibilità ai
cittadini, soprattutto giovani, di restare nella zona Sirentina. Infatti,
una
delle
ragioni
dello
spopolamento dei nostri centri è la
difficoltà, soprattutto per le giovani coppie, di trovare una casa a
buon mercato. Con il nostro progetto abbiamo voluto lanciare loro
una concreta ciambella di salvataggio. Sempre nel campo dei
avori pubblici – aggiunge l’assessore Camilli – non vanno sottaciuti
altri interventi: il restauro delle fontane e di tanti altri monumenti
sparsi sul nostro territorio; il contributo ad opere importanti, come il
campo da Golf e la Casa del
papa di Rocca di Mezzo; la sistemazione di tutta una serie di tratti
delle strade interpoderali e di collegamento minori tra i nostri paesi.
Insomma – conclude – un intenso
lavoro al servizio della nostra collettività».
<Il >
fatto
Scuola: dove nascono i problemi
Istituto Comprensivo di Castelvecchio Subequo
Il contesto
L’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di
primo grado di Castelvecchio Subequo, con quattro plessi di scuola
dell’Infanzia e cinque di scuola primaria ha assunto l’autonomia e la dotazione di personalità giuridica dall’anno1999-2000. Nei primi anni di attività, sia la presidenza, sia la direzione dell’ufficio di segreteria
sono state affidate e governate da
personale con incarico annuale.
Successivamente, con apposito
contratto triennale è stato affidato a personale di ruolo. Questo fenomeno di instabilità relativo a
tutto il personale trova una sua
giustificazione nel disagio territoriale, in cui è posizionato l’Istituto Comprensivo, ulteriormente
penalizzato da un forte disservizio dei mezzi di trasporto tra i nuclei urbani della valle. Un altro fenomeno di rilevante spessore è
quello dello svuo-tamento dell’area subequana, per la mancanza di insediamenti produttivi industriali, artigianali, ma anche
agricoli-pastorali o di peculiari
colture territoriali. L’Istituto vive
una posizione di privilegio all’interno dei parchi ed in modo particolare di quello Velino Sirente,
si registra una tenue immigrazione dei
nuclei familiari che vi stazionano per
periodi relativamente brevi. La Scuola e i suoi organi di governo, gli Enti
Locali e lo Stato devono interagire e
riflettere con gli stessi intenti, per trovare valide soluzioni per la crescita
culturale, educativa e formativa degli
alunni, contrariamente, l’azione della scuola, isolata nel suo ruolo, risulterebbe riduttiva e poco efficace.
Indirizzo programmatico definito dal Consiglio di Istituto
L’Istituto Comprensivo, si avvia con
l’inizio di quest’anno scolastico a perfezionare e a migliorare, nell’ambito
del suo organigramma strutturale,
quelle culture e quelle peculiari specificità che gli appartengono.
In attuazione dell’indirizzo e delle politiche di Istituto interconnesse con le
attività didattiche, curriculari,
educative e formative, concorrenti alla
piena realizzazione del P.O.F., l’istituto ha elaborato i seguenti progetti:
• Campus di lingua inglese
- Corso per alunni di scuola secondaria di primo grado (corso A).
• Progetti di informatica
- Alfabetizzazione informatica per
alunni di Sc. secondaria di I grado
(corso A-B).
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• Progetti di attività sportiva
- Giornata dello sport, con manifestazione finale, per tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo.
- Progetto Fuoriclasse cup (calcetto,
classi IV e V e scuola secondaria di 1
grado).
- Progetto Trofeo delle gazzelle (corsa, scuola secondaria di I grado).
- Progetto Corri, salta, lancia (scuola
primaria).
• Giochi sportivi studenteschi
- Adesione ai giochi sportivi studenteschi (scuola secondaria di I grado) nelle
seguenti discipline: atletica campestre,
atletica pista, orienteering (in rete con
la Scuola Primaria di Rocca di Mezzo),
sci, calcio a 5, giornata dello sport.
Progetto campus invernale di sci
Alunni classi quinte Scuola Primaria
e classi I-II-III della Scuola Secondaria di I grado.
Il fatto
• Progetti scuola dell’infanzia e
primaria
- Progetto di educazione ambientale
a scuola.
- Progetto di lingua inglese (Secinaro
e Castelvecchio Subequo).
- Progetto individualizzato di lingua
1. (Secinaro).
- Progetto Lettura (Castelvecchio
Subequo).
- Progetto Biblioteca (Castelvecchio
Subequo)
- Progetto di approfondimento culturale (Goriano Sicoli)
- Progetto continuità (Secinaro).
- Progetto Continuità “Le forme nel
nostro ambiente” (Secinaro)
- Progetto Il nostro Territorio “La festa dell’uva” (Secinaro e Rocca di Mezzo).
- Progetto Educazione Alimentare
(classi V della Scuola Primaria)
- Progetto di comunicazione e comunicazione alimentare (Salute a tavola
Scuola Primaria)
- Adesione alla Terza giornata della
sicurezza (Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria)
- Progetto Folklore (Castelvecchio
Subequo).
• Progetti di scuola secondaria di
1° grado
- Corso di recupero e potenziamento
(III A).
- Corso di recupero e potenziamento
( III B ).
- Orientamento per alunni delle classi III.
- Tossicodipendenze per alunni delle
classi III .
- Educazione ambientale (corso A e
corso B).
- Educazione alla sessualità (III A e III
B)
- Sostegno alunni extracomunitari.
- Potenziamento italiano e matematica (I A).
- Potenziamento italiano e matematica (II A).
- Progetto amici della Guinea Bissau
(II B e III A).
- Progetto “L’Alimentazione tra Storia e Scienza” (corso A e B)
• Attività varie
- Adesione “Sulmona Cinema” (alunni scuola primaria e scuola secondaria).
- Corso di nuoto (alunni scuola secondaria).
- Visite guidate (tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo).
- Viaggi d’ istruzione (alunni scuola
secondaria).
- Partecipazione a spettacoli teatrali
- Adesione ad eventuali attività non
precedentemente programmate.
Dalla progettazione di istituto si
evidenziano alcuni macro-obiettivi
che rispondono sia alle linee generali
stabilite dall’organo di governo, Consiglio di istituto, sia alle esigenze
dell’utenza che risiede nel territorio.
Nello specifico i progetti relativi all’informatica e al campus di lingua inglese pongono le basi e gli strumenti primari per l’identificazione del futuro
cittadino dell’unione europea. Il
campus invernale, i progetti relativi
alla storia del territorio, il progetto
folklore e di educazione ambientale
hanno lo scopo di stimolare il senso
di appartenenza degli allievi e
contestualmente a far prendere coscienza degli aspetti più variegati che
la cultura del territorio, nel peculiare
contesto, mette a disposizione, non
trascurando la centralità rispetto ai
quattro parchi. L’attività sportiva, le
recite, l’attività teatrale concorrono
alla formazione civile ad un corretto
sviluppo fisico, affettivo, morale,
relazionale affinché i ragazzi possano
definire un proprio progetto di vita
fondato sul senso di responsabilità e
sull’impegno sociale e civile, nel rispetto delle regole. Altro obiettivo e
punto di forza che caratterizza la progettazione, con precedenza rispetto
agli altri, è quello relativo al miglioramento e al consolidamento della preparazione scolastica del singolo allievo, realizzato attraverso l’attività di
recupero e di potenziamento nelle diverse discipline.
Il rapporto con gli enti locali
Il rapporto con gli Enti Locali è imprescindibile, sia per una serie di attività organizzative ricorrenti quali: la
data di apertura della scuola,
l’adeguamento alla legge 626,
l’agibilità e la disponibilità dei locali,
l’attivazione della mensa, l’attivazione dei trasporti, l’assistenza specialistica e di base per gli alunni diversamente abili, le attività sportive, le assicurazioni, l’erogazione dei contributi, i progetti in rete ed altro, sia per la
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realizzazione del progetto di Istituto
e di conseguenza del conseguimento
degli obiettivi prefissati, subordinati
ai finanziamenti e alla disponibilità
delle infrastrutture. In determinate
occasioni l’Istituzione scolastica autonoma ha erogato servizi ai residenti
nel territorio, per conto degli EE.LL.
per fondi finalizzati ai ragazzi la cui
fascia di età era compatibile con quella
scolastica. Si intuisce e si riconosce
una fertile collaborazione resa dagli
amministratori locali, che hanno saputo intuire il significato e il ruolo che
la scuola può svolgere, nella nuova
dimensione, in armonia e con il contributo degli operatori del territorio.
Questa collaborazione nasce e viene
sostenuta dal rispetto reciproco dei
diversi ruoli istituzionali e dalla conferenza dei servizi che viene convocata a cadenza annuale e sistematica.
Il rapporto con le famiglie – servizio al terriotiro – rapporto con
l’azienda U.S.L.
I rappresentanti della componente dei
genitori hanno evidenziato una fattiva
collaborazione nell’organo di governo
(consiglio di Istituto), capace di dare
impulso all’impianto del processo scolastico, oltre al rapporto connesso alle
normali attività istituzionali, i genitori
si relazionano in un clima di serena
partecipazione rafforzato dal recente
coinvolgimento per la scelta delle
materie opzionali.
La scuola, attraverso le azioni della
Funzione Strumentale, incaricata di
trattare l’ambito socio-psico-pedagogico, unitamente alla A.U.S.L., ha realizzato il progetto per l’affido familiare; in alcuni casi si è resa disponibile per il riconoscimento dei benefici
legati alla Legge 104/92 relativa agli
alunni diversamente abili.
L’Istituto Comprensivo di Castelvecchio Subequo opera a pieno regime la
riforma Moratti e sulla scorta dei risultati rilevati dal sistema di valutazione nazionale INVALSI, e i livelli
conseguiti agli esami di Licenza Media, è possibile sostenere che i risultati sono da considerarsi ad un livello
medio-alto, compatibili ed in linea con
i risultati attesi e gli obiettivi programmati.
Il Dirigente scolastico
Fausto Marganelli
Il fatto
Istituto Comprensivo di Rocca di Mezzo
L’Istituto Comprensivo “L D’Eramo”
(a proposito scopro che era un eroico
tenente... bisognerà fare qualcosa per
onorarne la memoria con bambini e
docenti) è una splendida realtà nel
cuore dell’Altopiano delle Rocche («pennellate
di colori meravigliosi»…
e… «lo spirito guerriero
che entro mi rugge»…
trova repentina pacificazione!). Il plesso di
Ovindoli poi, posto all’orizzonte dell’Altopiano, si arricchisce anche
di echi marsicani.
Questa scuola al suo interno è un gioiello di
sinergie d’intenti, di collaborazione e creatività.
I rapporti interpersonali
sono buoni e “si sorride
spesso”, ma vivendo ormai in una società complessa anche l’organizzazione scolastica è di notevole complessità. Assumere ed accettare tale
complessità è il primo
passo per gestirla con efficacia.
Intrecciare relazioni e
gestirle intelligentemente è la prerogativa essenziale sia per creare
sinergie costruttive che per attivare dinamiche di “benessere” intra ed
interpersonale.
Anche la costruzione di “climi di benessere” deve trovar posto in una progettazione “a più voci” come è quella
scolastica raccordata al territorio.
Nella costruzione di questo clima ogni
persona dell’organizzazione deve percepirsi veramente e sinceramente
“importante” per l’organizzazione
stessa.
È credendo profondamente in ciò che
desidero condividere con voi questi
miei pensieri…
Questa scuola come molte altre belle
realtà, è animata da volenterosi professionisti e splendidi bambini la cui
naturale curiosità per la vita offre senso e significato alle nostre giornate lavorative.
C’è però un momento in cui il “sentir-
si importante” ha bisogno e desiderio
di essere suffragato anche da situazioni tangibili, da opzioni di fiducia basate sulla concretezza di investimenti. Non disperdiamo questo potenzia-
le di entusiasmo e professionalità; la
complessità potrebbe ridimensionarlo. Abbassare la guardia in campo
educativo non è mai e in nessun caso
un buon investimento. Non dimenti-
chiamo mai che la cultura rappresenta il solo fattore che rende l’uomo veramente libero.
È vero che le Amministrazioni comunali e le Comunità montane vedono e
vedranno ulteriormente
ridotti i loro introiti, ma
se ciò comportasse tagli
sulla scuola si mostrerebbe, mi si consenta,
una visione miope del futuro.
Questa scuola, come altre, ha bisogno di una opzione di fiduci a da parte
vostra e studi ed esperienza mi dicono che se
siamo alleati in un progetto comune il progetto
riuscirà e produrrà risultati di ottima qualità.
Non c’è strategia migliore per un proficuo rapporto tra scuola e strutture territoriali.
In verità devo dire di
aver rintracciato in tutti
voi accoglienza, disponibilità e simpatia… e questo è tanto per porre le
basi di un buon rapporto di collaborazione… ma
aspetto concretezza di investimenti
sul Piano dell’Offerta formativa per
dire… è tantissimo ed è bellissimo!
Cordialmente e con simpatia
Il Dirigente scolastico
Patrizia Marziale
Contributi per per gli studenti pendolari
La Comunità Montana Sirentina,
in base alla L.R. n. 7/2002, ha deliberato la liquidazione del contributo agli studenti pendolari del
proprio territorio che hanno frequentato la scuola media di 2°
grado nell’anno scolastico 200405. Il contributo, concesso dalla
Regione Abruzzo ammontante a
26.000 euro, ha consentito un rimborso del 77,58% delle spese sostenute da parte degli oltre cento interessati, che hanno prodot-
15
to domanda entro i termini previsti dal regolamento. Questa iniziativa, insieme ad altre, mira a far
sentire l’istituzione locale più vicina alle problematiche delle famiglie residenti nei territori montani.
La Giunta il 29 agosto ha avviato
l’iter presso la Regione Abruzzo,
affinchè anche per il prossimo
anno scolastico 2005-06 i
destinatari possano beneficiare di
questo sussidio.
Il fatto
Istituto Comprensivo di San Demetrio
L’Istituto Comprensivo di San
Demetrio né Vestini svolge il servizio
di educazione e formazione per gli
alunni dai tre ai quattordici anni in un
territorio molto vasto che comprende
i comuni di : Acciano, Gagliano Aterno,
Fontecchio, Tione degli Abruzzi,
Fagnano, Villa Sant’Angelo, San
Demetrio né vestini, Sant’Eusanio
Forconese e Fossa. Gli alunni frequentano le Scuole dell’Infanzia
e Primaria di Fontecchio, San
Demetrio e Fossa e la Scuola Secondaria di Primo Grado di San
Demetrio dove hanno sede la presidenza e gli uffici di segreteria.
Obiettivo prioritario della nostra
opera di formazione è quello di
riuscire a creare tra gli alunni un
clima accogliente e capace di far
vivere la scuola come luogo di crescita armoniosa.
A tale scopo il nostro Istituto, attraverso i vari Dirigenti Scolastici che si
sono susseguiti negli anni, ha creato relazioni di comunicazione con tutti i Comuni e con le Comunità Montane
(Sirentina ed Amiternina) al fine di garantire i servizi essenziali (mensa, scuola-bus) ma anche per favorire esperienze didattiche che lascino un’impronta
profonda nei nostri alunni.
Vogliamo essere uno snodo fondamentale nella rete delle amministrazioni statali e locali al servizio dei cittadini e per
quanto ci compete vogliamo favorire gli
scambi e le relazioni tra i tanti piccoli
comuni che, spesso arroccati al proprio
campanile, perdono di vista il bene primario che hanno a disposizione: le bambine e i bambini, uomini e donne cittadini di domani. Compito prioritario della nostra istituzione è quello di educare
alla cittadinanza attiva. Formare i cittadini del futuro è possibile solo educando donne e uomini a sentirsi parte
del proprio territorio e facendo maturare comportamenti responsabili e di
tutela. Il futuro deve essere fatto da persone capaci di relazioni, capaci di espandere oltre il proprio guscio valori propri ma capaci anche di farsi contaminare da quanto di buono c’è oltre i nostri orizzonti fruendo, in modo consapevole, delle varie opportunità che la realtà sociale offre.
Tra le parole chiave che potrebbero
tracciare il profilo dell’azione educativa
che il nostro Istituto intende perseguire, c’è sicuramente la continuità, intesa nel suo aspetto orizzontale (continuità nella collaborazione con la famiglia, con l’Ente Locale, con le realtà
presenti nel territorio) e nel suo aspetto verticale (condivisione dei percorsi
educativi e della progettualità tra i diversi ordini di scuola). Questo intento
si traduce, in pratica, in un complesso
ed articolato insieme di attività che seguono il bambino dal suo primo ingresso nella Scuola dell’Infanzia fino al
completamento della Scuola Secondaria di Primo Grado con l’ingresso nella
Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Per il bambino vengono strutturati percorsi che permettano di sviluppare il
senso e la consapevolezza del sé corporeo e del sé emotivo in rapporto agli
altri, il senso di appartenenza, la fiducia e la capacità di costruire atteggiamenti positivi di fronte alla presenza
del nuovo e del diverso.
Il ragazzo viene, infine, preparato ed
accompagnato nella scelta dell’indirizzo di studi relativo all’istruzione secondaria di secondo grado. Tale attività di
orientamento si concretizza durante il
terzo anno della scuola secondaria di
primo grado, ma non bisogna dimenticare che tutti i percorsi scolastici devono garantire una preparazione tale
da far cogliere all’alunno le dinamiche
dei cambiamenti della società, per poterle interpretare ed agire di conseguenza.
Per svolgere la didattica in modo produttivo e secondo finalità educative che
prevengano ed evitino qualsiasi forma
16
di disagio, di emarginazione, di dispersione, di intolleranza e di devianza si
impone la necessità di un dialogo
interculturale che veda il “diverso” non
certamente come altro da noi, da temere, da emarginare o, al più, da tollerare, bensì come occasione di reciproco arricchimento culturale. Ci si propone di far maturare nei ragazzi un’autentica coscienza di solidarietà e
di rispetto per la propria e l’altrui
dignità. Per questo nell’anno scolastico in corso si svolgerà la seconda edizione del progetto
interculturale “Con noi…oltre
noi” che intende fornire conoscenze integrate sui valori di altre realtà culturali, sull’interdipendenza dei popoli europei ed
extraeuropei, ed inoltre vuole riuscire, attraverso il passaggio dalla monocultura all’intercultura, a
far maturare, estendere ed attuare nuove e più complete concettualizzazioni di tempo-spazio-identitàeducazione. Il progetto sarà collegato
con iniziative di solidarietà. Infatti continueremo il gemellaggio con l’Associazione Progetto Incontro di Montesilvano che, anche grazie al nostro aiuto, in passato, è riuscita a costruire un
villaggio per i Pigmei di Goma
Alla sua prima edizione è, invece, il progetto “Il Consiglio dei Ragazzi”, con il
quale ci si propone di far sperimentare
ai ragazzi, in prima persona, un vero ed
alto momento di democrazia che li renda consapevoli dei propri diritti e dei
propri doveri, che stimoli la loro capacità progettuale, che sviluppi e potenzi
il senso di responsabilità personale nei
confronti di sé stessi, degli altri, dell’ambiente e la capacità di prendere coscienza dei problemi presenti nella realtà che
li circonda, ipotizzando soluzioni
fattibili ed efficaci.
La strada è lunga ed impegnativa ma
nostra convinzione è che: “L’enorme
quercia nasce da un piccolo seme. La
grande torre comincia da un mucchio
di terra. Un viaggio di mille leghe comincia con il primo passo.”
Il Dirigente scolastico
Anna Adriana Cerasani
<Il >
fatto
L’ingresso di San Demetrio
nella Comunità Montana Sirentina
Problemi nuovi e vecchi per le Comunità montane
Voglio dare il benvenuto, al Sindaco e
amministratori, ai dipendenti, a tutta
la comunità di San Demetrio, Siamo
onorati che il comune, riconoscendo i
risultati progettuali raggiunti dalla
nostra Comunità montana sia entrato a far parte della Comunità Montana Sirentina condividendo il nostro
progetto di crescita e rafforzamento
del territorio.
Con il comune di San Demetrio il nostro ente si arricchisce economicamente e turisticamente soprattutto di
un ulteriore pecularità, “le Grotte di
Stiffe”. Aumenta così la particolarità
e l’offerta turistica che nonostante la
nostra posizione strategica al centro
tra il comprensorio aquilano, peligno
e marsicano, purtroppo ad oggi vista
la scarsa densità non ha subito nessun investimento risolutivo e forte da
parte di nessuna forza politica.
Mi auguro che il Governo provinciale
e quello regionale da poco rinnovati
condividano e non deludano anche
loro le esigenze e le aspettative dei cittadini che sono stufi delle promesse
elettorali che si ripropongono da oltre trentanni.
La ragione dell’impegno unitario locale delle amministrazioni della Comunità Montana Sirentina deriva dalle situazioni sopradescritte, la posizione assunta dagli amministratori locali è che sono disposti a tutto pur di reagire e non veder arretrare ancora il
territorio dove vivono.
Oggi ci sono tutte le condizioni per
fare il salto di qualità per la prima volta dopo un faticoso ed instancabile lavoro svolto dagli amministratori locali, i campanilismi sono stati messi da
parte per far posto ad un grande progetto unitario di territorio che prevede una “coesione sociale istituzionale” di tutte le 14 amministrazioni che
compongono la nostra Comunità
montana.
Gli amministratori della Comunità
Montana Sirentina che hanno avuto
l’80% del consenso elettorale portano avanti insieme una motivata spinta nuova che potrebbe diventare un
progetto pilota di crescita di territorio e sviluppo economico e
dell’imprenditoria locale.
po?
Dopo… sicuramente, una volta invertito il fattore negativo di
spopolamento ci sarà anche la possibilità di confrontarci politicamente sui
grandi temi ma prima dobbiamo costruire la possibilità di sopravvivenza
e rendere forte il nostro territorio de-
Le Comunita montane sono state istituite per favorire la crescita dei territori montani svantaggiati come il nostro e non per sistemare in una poltrona il personaggio di turno di qualsiasi partito che pur se non vince le
elezioni al comune rientra dalla finestra alla Comunità montana o in qualche altro ente.
È arrivato il momento di sgombrare
il campo da futili scuse, se veramente
siamo una zona con potenzialità turistiche e naturalistiche, perché invece
di perdere tempo in inutili litigi fra
poveri non uniamo le nostre intelligenze in un grande progetto di svilup-
bole e inesistente.
Purtroppo oltre alle problematiche
suddette, anche il Governo centrale
scarica sulle istituzioni locali una fallimentare politica di bilancio, tagliando la maggior parte dei fondi della finanziaria assegnati alle Comunità
montane dimostrando una insensibilità nei confronti della montagna e
delle aree interne.
È incredibile che i nostri rappresentanti governativi possano avanzare
proposte di azzeramento delle Comunità montane senza proporre un progetto alternativo.
Non si risolvono i problemi di una na-
17
Il fatto
Le ragioni di una scelta
zione sopprimendo le Comunità montane, ma si affrontano studiando politiche forti di ripresa economica coinvolgendo tutti gli enti in un programma di riduzione della spesa.
Evidentemente vivendo a Roma lontano dai piccoli centri spopolati alcuni parlamentari hanno dimenticato le
origini da dove provengono, sicuramente hanno notato la forte mobilitazione organizzata dall’UNCEM a
Roma.
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi sindaci dei comuni montani, presidenti e amministratori di Comunità montane per
protestare contro lo scioglimento
paventato dal Governo.
Il Presidente dell’UNCEM
Enrico Borghi ha chiesto ai
rappresentanti del Governo
un dialogo costruttivo con
gli enti locali invitandoli a
non assumere posizioni
contro e ribadendo che se le
Comunità montane sono un
costo, allora tutti i soggetti
pubblici che erogano servizi ai cittadini diventano centri di spesa inutili.
Non si possono tagliare le
entrate agli enti chiedendogli di autoazzerarsi chiedendo ai sindaci sacrifici che
non possono fare, ma chi è
al Governo deve avere una responsabilità maggiore e pertanto se le tasse
vanno aumentate lo facciano loro senza nascondersi dietro gli amministratori montani, noi lotteremo per dare
ai nostri territori tutte le garanzie che
meritano, vivendo giornalmente in
territori poco considerati.
Non dimentichiamo che gli amministratori a tutti i livelli si candidano per
risolvere le problematiche, con un
programma che devono saper rispettare, bisogna avere la capacità e la forza di guidare e governare i cambiamenti di strategia economica e politica per far tornare la nostra nazione ad
essere forte e competitiva…
Armando Frittella
18
Abbiamo colto il Sindaco di San
Demetrio ne’ Vestini, l’ing. Giovanni Centi, al momento di fare il suo
ingresso nell’aula consiliare della
Comunità Montana Sirentina, a
Secinaro, il giorno della votazione
che sancisce l’ingresso del suo paese nel nuovo consesso comunitario.
«È un fatto naturale – dice – in
quanto i nostri interessi sono sempre stati legati alle realtà dell’area
sirentina, in Particolare quelli della media Valle dell’Aterno, con i
quali ci unisce la realtà scolastica,
quella della sanità e quello della
gestione del ciclo delle acque. La
precedente collocazione, che
metteva San Demetrio nella Comunità Montana Campo Imperatore, era ritagliata solo sulla carta
dal legislatore, senza agganci con
la realtà concreta. Cosa abbiamo
a che spartire dal punto di vista
amministrativo, ad esempio, con
paesi come Castel del Monte o
Ofena?».
Il Sindaco poi cerca di inquadrare, anche se con il beneficio di inventario di una “prima volta”, il
futuro ruolo del suo paese nel nuovo contesto amministrativo.
«Ci impegneremo – spiega – per
dare un contributo alla soluzione
dei problemi più urgenti del territorio sirentino, svolgendo il nostro
lavoro con spirito costruttivo in tutti
i posti nei quali saremo chiamati
a misurarci con essi. Le priorità saranno quelle che, insieme, definiremo di volta in volta, ma non c’è
dubbio che un posto speciale
occupano quelli della promozione turistica, del sociale e della
definizione di una identità ben
precisa per questa parte dell’Abruzzo interno. Dobbiamo portare questi problemi all’attenzione di quelle realtà istituzionali
dove realmente si decide, – conclude l’ing Centi – in un confronto serrato per fare bene gli interessi delle nostre popolazioni».
Il Consiglio della Comunità Montana, per la cronaca, ha votato
all’unanimità il punto all’ordine del
giorno che sancisce l’accoglimento dell’istanza di San
Demetrio a far parte della
Sirentina.
<Il
>
protagonista
Lesley Jagger:
«La Valle Subequana amica mi è rimasta nel cuore»
Una storia che ha dell’incredibile,
se non ci fosse lui, Lesley Jagger, 88
anni, a fungere da testimonianza vivente di quegli anni bui e degli eventi che condussero lui ed il suo amico William Pusey nella Valle Subequana.
Si era negli anni della seconda guerra mondiale, a ridosso del fatidico
8 Settembre. Jagger e Pusey, due ufficiali inglesi, furono catturati dai
tedeschi in Egitto. Iniziarono un
lungo pellegrinaggio: prima a Bari,
poi a Chieti, infine a Sulmona da
dove dovevano essere trasportati a
Roma. Nella città ovidiana furono
caricati su di un treno. Nei pressi di
Collarmele riuscirono a fuggire e,
per nascondersi meglio si divisero:
Jagger andò verso Avezzano; Pusey
verso Forca Caruso. La separazione
però durò pochi giorni. Si riunirono
e, insieme, si diressero verso la Valle
Subequana.
A questo punto, però, entra in scena
la famiglia Salutari.
Furono due adolescenti, Giovanni e
Iolanda Salutari, che si presero il compito molto rischioso di nascondere i
due fuggiaschi in una grotta. Li nutrirono con i frutti del loro lavoro di contadini e li protessero da qualsiasi scorreria delle truppe tedesche. Questo
fino a quando il freddo dell’inverno
non consigliò un riparo migliore, in
una casa dentro il centro abitato di
Castelvecchio Subequo, più caldo (si
fa per dire!) e riparato.
«I tedeschi – racconta Jagger, ospite,
come ogni anno, nella casa di Giovanni Salutari – erano dappertutto, entravano in paese, rastrellavano, rubavano bruciavano. Allora – continua
commosso – dissi a William che non
potevamo restare più in paese. Se i
tedeschi ci avessero scoperto, avrebbero ucciso noi, bruciato la casa e fatto del male alla famiglia Salutari. Que-
sto non potevamo permetterlo».
Jagger propose di partire. Il suo amico, però, tentennava: si era innamorato di Iolanda, la ragazza che avrebbe poi sposato il 23 Giugno del ’44 e
portato con sé in Inghilterra. Jagger
allora partì da solo e, protetto e guidato da un certo Ettorino, risalì quello che successivamente sarebbe stato
chiamato “Il sentiero della Libertà”.
A Palena, tuttavia, fu catturato e portato in Germania, prigioniero in un
campo di detenzione nella città di
Rothemberg.
«Restai in Germania per un anno intero – precisa – fino all’8 Maggio del
45, giorno dell’armistizio. In patria incontrai William e Iolanda, con i quali
abbiamo continuato un rapporto durato per sempre».
Fino alla loro morte: Iolanda morì nel
1972; William nel 1981. Qualche anno
dopo le tre figlie della coppia vennero
in Italia, a visitare i luoghi natii della
madre e a conoscere i parenti. Con
loro recavano una piccola urna. All’interno di essa erano custodite parte
delle ceneri mortuarie del padre,
19
William. Egli infatti, in punto di
morte, aveva espresso il desiderio
che le proprie ceneri riposassero in
parte a fianco dell’adorata Iolanda
ed in parte a Castelvecchio Subequo, sul monte Ventrino. E così fecero le figlie, suscitando la commozione generale dei parenti e degli
amici di Castelvecchio.
Lesley Jagger, anche dopo la morte
degli amici, ha continuato a passare le proprie vacanze a Castelvecchio. Ed anche in lui, lentamente,
ha preso corpo una idea simile a
quella del suo amico William.
«Per me – spiega commosso – così
come per William, questa terra,
queste montagne, rappresentano
una seconda patria, perchè qui abbiamo vissuto l’episodio centrale
della nostra giovinezza, quello che ci
ha segnato per tutta la vita. Ecco
perchè penso sia giusta la scelta fatta
da William, scelta che ho apprezzato
e vorrei fosse anche la mia dopo la mia
morte».
Nei ricordi dell’ufficiale inglese c’è
anche un apprezzamento per il carattere della gente del territorio subequano e per le nostre montagne.
«Quando arrivammo qui – spiega –
impauriti e denutriti, eravamo pieni
di diffidenza. Ogni persona che incontravamo pensavamo fosse un nemico.
Poi però abbiamo scoperto tanta umanità e tanta disinteressata ospitalità,
e non solo nella famiglia Salutari. In
fondo – aggiunge – le sofferenze della guerra, comuni a tutti i popoli d’Europa, ci hanno fatto scoprire quelle
radici comuni che hanno fruttificato
negli anni successivi. Noi inglesi –
conclude Jagger – così come voi italiani e subequani, amavamo ed amiamo soprattutto la pace e la libertà.
Ecco perchè mi sentiro sempre legato
a voi, anche dopo la mia morte».
<Una
>
pagina di storia
Il tenente Nusca
e i martiri di Cefalonia
La fiction televisiva trasmessa quest’anno dalla TV ha fatto riemergere
dal ricordo la vicenda della divisione
“Acqui” a Cefalonia. Il massacro compiuto dai tedeschi nel settembre 1943
è stato trascurato se non addirittura
censurato, in passato, dalla storia nazionale.
Dopo la ferma resistenza della guarnigione italiana, Hitler ordinò al Comandante in capo del Fronte Sud:
«Nessun prigioniero italiano dev’essere fatto a Cefalonia, a causa del comportamento insolente e proditorio tenuto dalla guarnigione». Quest’ordine portò al massacro della “Acqui”.
“Sull’arma si cade, ma non si cede”:
questa consapevole scelta, fatta a
Cefalonia e Corfù dagli uomini della
Acqui, produsse il primo atto della
Resistenza italiana, seguito dopo da
altri, tra cui la ricostituzione dei gruppi di combattimento, che, affiancando gli alleati, diedero un rilevante contributo alla guerra di Liberazione.
Il 33° reggimento era costituito prevalentemente da “anziani” veneti e
lombardi. Non mancavano però gli
abruzzesi.
A Sulmona, dal 1959 al 1991, è stato
presente il 57° “Abruzzi”, che aveva
preso il posto del 17° fanteria “Acqui”,
in seguito trasferito a Sora (FR); questo, insieme al 33° artiglieria “Acqui”,
di stanza all’Aquila, erano nati dalle
ceneri della gloriosa divisione
“Acqui”. Il legame tra la “Acqui”, e
Abruzzo è rinsaldato, inoltre, dal fatto che il comandante del presidio a
Cefalonia, generale Antonio Gandin
era nato ad Avezzano il 13 maggio
1891, il quale ha vissuto un dilemma
lacerante, teso a tutelare la sorte dei
suoi “figli di mamma”.
Gli abruzzesi caduti a Cefalonia
Diversi fanti provenivano dall’Abruzzo. Oltre al comandante della Divisione da Montagna “Acqui”, Generale
20
Antonio Gandin, fucilato a Cefalonia
il 24.9.43, era presente il Ten. Col.
Ernesto Cessari, comandante del 17°
Reggimento Fanteria, nato ad
Avezzano il 1891, fucilato il 22.9.43.
Il 21 settembre morì in combattimento il S. Ten. Aldo Di Carlo, aquilano,
med. d’Argento al valore militare. Il
24 settembre 43, fu fucilato il S. Ten.
della Guardia di Finanza Pasquale
Ciancarelli, nato a Scanno il 17.6.1921,
anch’egli decorato. Il 24 settembre 43,
presso la Casetta rossa a San Teodoro,
fu fucilato il Capitano Giovanni Mario Cafarelli, nato a Popoli il
21.11.1898.
Caddero: Fante Salvatore Zaccagnini
nato a Raiano l’11.5.18, disperso in
combattimento l’8.9.43, 18° Reggimento Fanteria; Fante Alfredo Picini
di Cocullo n. il 7.11.12, deceduto in
prigione in Germania il 15.4.45, 33°
Reggimento artiglieria; Art. Camillo
Fonte di Raiano n. l’1.7.15, disperso in
combattimento il 23.9.43; Art. Michele Villani di Cansano n. il 29.1.1898,
disperso in combattimento nel set-
S. Ten. Nusca Giovanni
20
tembre 43, 44° Sezione di Sanità; Soldato Feliciano Di Benedetto di
Introdacqua n. il 16.3.16, deceduto per
ferite presso l’Ospedale Militare di Milano; Finanziere Antonio Petrella di
Pratola Peligna n. il 28.2.23, caduto
in combattimento l’8 settembre 43;
Aviere Gioacchino Gizzi n. a
Pescocostanzo il 18.2.18, disperso in
combattimento a Corfù il 2.12.43.
Il S. Tenente Giovanni Nusca
S. Ten. NUSCA Giovanni era nato
29.12.914 a Gagliano Aterno e aveva
combattuto in Grecia con 317° Reggimento Fanteria “ACQUI”. Qui morì in
combattimento il 17 settembre del
1943.
Con questa relazione fu proposto per
il conferimento della medaglia d’Oro
al V. M. alla memoria:
«Alle quattro del mattino del 18 settembre 1943 si riaccendeva la lotta che
tra vicende varie si protraeva fino alle
ore 16. I combattimenti che costavano gravissime perdite ai nostri, furono d’accanimento inaudito. Assaliti da
tutte le parti dai tedeschi, i Fanti del
primo 317° contesero palmo a
palmo il terreno con slancio e decisione irrefrenabile.
Il Generale Gandin che si faceva
tenere informato di momento in
momento sull’andamento della
Nusca Ferdinando fratello di
Giovanni Vivente, residente a
Roma 94 anni
ore 11 in età
d’anni 28 il
NUSCA Giovanni appartenente
al 317° Reggimento Fanteria
nato a Gagliano
Aterno il 28 dicembre 1914, figlio di Salvatore
e di fu D’Amato
Rita, celibe. Il
suddetto Nusca
è morto in seguito a combattimento ed è stato sepolto in
luogo non accertato».
Famiglia NUSCA da sin.: Espedito Nusca figlio, Rita D’Amato
Il Sacrario Olmadre, Nusca Giovanni il padre, Salvatore Nusca
tremare di Bari
Domenica 1°
battaglia parlando al telefono col
giugno del 1953, la nave “Stromboli”
S. Tenente Nusca gli ordinava di ragriporto in Italia le spoglie di 1000 solgiungere il Capitano Olivieri e di codati morti a Premeti, Klismi, Koritza,
Gianina e Cefalonia e furono accolte
municargli di resistere ad oltranza
fino al raggiungere dei rinforzi che
a Bari dal Presidente della Repubblierano già per la strada.
ca, rappresentanti del Parlamento e
Alla fine del colloquio gridava “Coragdelle FF. AA., sfilando per il lungomagio ragazzi, Viva l’Italia”. Il S. Ten.
re di Bari fra due ali di folla. La commemorazione ufficiale fu fatta dal V.
Nusca raggiungeva la linea per recapitare al Capitano Olivieri l’ordine del
Presidente del Consiglio Piccioni.
Generale, rimaneva a combattere inIntitolazione della scuola elementare
Il comune di Gagliano Aterno, il giorsieme ai suoi Fanti, finché accerchiati
da ogni parte, cadeva sopra il suo
no 19 settembre del 1952, volle con
una solenne cerimonia intitolargli la
mitragliatore, colpito a morte.
Si può senz’altro affermare che i Fanscuola. Mario Di Giovanni, scrisse per
ti pur di non mollare quelle posizioni
il Messaggero un bellissimo articolo:
a costo di sanguinose perdite, si tennero aggrappati anche contenti a quelle rocce nude ed ingrate».
Il Ministro della Difesa il 23 settembre 1947, conferì la medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria con
la motivazione:
«Ufficiale addetto ad un comando superiore, raggiunto il suo battaglione a
cui recapitava l’ordine di resistere ad
oltranza rimaneva a combattere tra i
suoi fanti finché, accerchiato da ogni
parte, cadeva colpito a morte.
Cefalonia 19 settembre 1943».
Dal verbale della Commissione
Interministeriale per la ricostruzione
degli atti di morte si legge:
«Il giorno 17 del mese di settembre
nell’anno 1943, è deceduto a
Cefalonia, località Pontehintonico alle
21
«Partecipi le Autorità Civili e Militari, gli amici e la popolazione tutta, ha
avuto luogo in Gagliano Aterno una
cerimonia, nel nono anniversario della morte, in onore del S. Ten. Giovanni Nusca, caduto a Cefalonia e decorato al valore.
Il vasto corteo, dopo aver assistito al
rito funebre officiato nella Chiesa
Madre, si è portato all’Edificio Scolastico, dove è avvenuta l’inaugurazione del medesimo con lo scoprimento
della lapide intestata all’illustre cittadino e con la benedizione del Rev. Don
Panfilo Cagnone, il quale ha messo in
risalto le virtù dell’Eroe.
All’Edificio Scolastico è stato posto il
nome del S. Ten. Giovanni Nusca. La
scuola elementare, che rinasce dalle
rovine del passato, informandosi a
principi liberali e democratici, trova
nel nome del S. Ten. Nusca l’espressione più bella della libertà. Infatti, il
Nusca, che non poté portare nella
scuola la sua parola d’educatore (egli
era insegnante elementare) perché
chiamato a difendere la Patria, ha sacrificato se stesso per la libertà, additando agli allievi di domani la via del
sacrificio e della rinuncia».
Ora la Scuola è chiusa per mancanza
di alunni e la lapide è in completo abbandono. Confidando nella sensibilità del Sindaco Petriglia, mi auguro che
sia recuperata e Nusca ricordato.
Maurilio Di Giangregorio
Varie
Rocca di Mezzo
La casa del Papa
ieri un sogno oggi una realtà
Con l’approvazione del progetto di
ampliamento dell’immobile destinato a futura residenza papale, avvenuta nell’ultimo consiglio comunale del
2-10-2005, con votazione unanime, si è felicemente concluso un
iter amministrativo
lungo e complesso.
Il tutto nasce dal sodalizio siglato diversi
anni fa, tra la comunità rocchigiana e S.E.
Cardinale Angelo Sodano, Segretario di
stato di Sua Santità, da
tempo assiduo nonché
grande estimatore del
nostro territorio.
Qualche anno fa, l’Amministrazione comunale di Rocca di Mezzo, interpretando la
volontà dell’intera comunità parrocchiale, volle conferire all’illustre prelato la cittadinanza onoraria.
Fu in quella circostanza che Sua
Eminenza manifestò la volontà
del Vaticano di realizzare a Rocca
di Mezzo una residenza estiva per
il Papa simile a quella di Castel
Gandolfo.
Solo qualche anno più tardi, l’Amministrazione guidata da Nusca,
consapevole dell’importanza dell’operazione, raccolse l’idea lanciata dal
Vaticano riuscendo in breve a concretizzare quello che fino a poco prima
sembrava essere solo un sogno.
La frequentazione dell’insigne prelato nel nostro comune ebbe inizio nel
1993 con la morte di un nostro illustre concittadino, Monsignor Vittorio
Di Paola, il quale lasciò in donazione
la villa in questione al Vicariato pontificio di Roma. Per dovere di cronaca, ma soprattutto per rendere giusta-
mente merito a Monsignor Vittorio Di
Paola, va ricordato che egli donò un
altro maestoso edificio a ridosso del
centro storico nel quale, rispettando
la volontà testamentaria del defunto,
l’Amministrazione comunale sta realizzando una casa di riposo per tutti i
cittadini del territorio che ne avranno
bisogno.
La Villa o Casa del Papa, come ormai
da tutti è chiamata, sorge in una zona
particolarmente suggestiva con una
splendida vista sul Gran Sasso, a
ridosso di una fitta pineta, all’interno
della quale si trova la chiesa di San
Leucio patrono di Rocca di Mezzo.
È proprio in questa chiesa che ogni
22
anno Sua Eminenza Cardinale Angelo Sodano, in occasione delle festività
patronali celebra la messa solenne alla
presenza di migliaia di fedeli.
Il progetto, redatto dall’architetto Caterina Di
Paola, prevede un ampliamento pari al doppio dell’esistente, con
la costruzione di un’intera ala comprendente
studio, cappella e camera da letto riservate
a Sua Santità.
Nella zona Sud-Est
della casa, grazie alla
rispondenza dei cittadini e all’apporto decisivo di alcuni imprenditori locali, è stato
possibile acquistare
dei terreni destinati a
diventare la privacy
della residenza papale.
Anche la nostra Comunità Montana Sirentina, da alcuni anni
sempre presente e attenta alle numerose problematiche del nostro
territorio, ha voluto concretamente, soprattutto in questa occasione, apportare il proprio contributo realizzando, nell’area circostante la casa, la pavimentazione
di una strada interpoderale lungo la quale si costruirà una Via
Crucis illuminata riservata alla meditazione e preghiera del Pontefice e dei
numerosi pellegrini.
È del tutto evidente che la realizzazione di questo ambizioso progetto, certamente di grande risonanza assieme
ad altri progetti che l’Amministrazione ha in itinere, come lo Stadio di fondo, il Campo di Golf, la Galleria di
Forca Miccia, consente certamente un
salto di qualità tale da far decollare in
modo esponenziale non solo il nostro
paese ma l’intero territorio.
Alfredo Capri
www.storiediemigrazione.com
La favela di San Paolo
La nostra storia di emigrazione oggi
ci porta in Brasile dove abbiamo realizzato il nostro ultimo reportage,
sempre alla ricerca dei nostri conterranei sparsi per il mondo.
Qui con l’aiuto di Franco Marchetti, originario di San Demetrio
e residente a San Paolo, la più
grande metropoli brasiliana, siamo
riusciti ad entrare nella favela più
impenetrabile del mondo, che si
trova a Rio de Janeiro, dove lavora
ad un progetto di sviluppo socio
culturale un altro abruzzese di
nome Paolo Cirritelli.
Quello che segue è il racconto di
questa esperienza che ha lasciato
dentro di noi una traccia indelebile.
Un pezzo d’Abruzzo nella favela
più grande del mondo.
Partiamo di buon ora verso Rio di
Janeiro: sono ormai 6 giorni che
stiamo qui in Brasile e ancora non
siamo riusciti a vedere il sole.
«Non vi preoccupate – i dice Franco – è questione di ore, il tempo sta
volgendo al bello, arriverà il sole e
allora sentirete».
Rassicurati dalle previsioni, ma infreddoliti dalla temperatura, iniziamo il nostro viaggio verso Rio,
dove ci aspetta un altro abruzzese,
Paolo Cirritelli presidente del CIAPI.
L’autostrada che percorriamo si chiama Airton Senna in onore del grande
pilota brasiliano. Durante il viaggio
ci fermiamo più volte per ammirare
il paesaggio. Non possiamo lasciarci
scappare l’occasione per fare delle riprese davvero mozzafiato. Anche oggi
il nostro appuntamento dovrà essere
spostato di qualche ora: le riprese rubano tempo e come se non bastasse
incontriamo una deviazione non prevista che ci obbliga ad una lunga ed
estenuante coda.
L’incontro è di quelli importanti e di
sicuro non ci aspettavamo di poter
trovare così tanto materiale da utilizzare. Quando arriviamo al centro del
CIAPI è già piuttosto buio.
Nel suo ufficio Paolo ci parla di varie
attività che il CIAPI svolge qui a Rio,
ma in particolare ci tiene a sottolineare quella realizzata all’interno di una
delle favelas più grandi del mondo,
Rosinha, inaccessibile ed impenetrabile dai non residenti.
Mai nessuno è riuscito ad entrare nel
cuore vivo e pulsante di questa comunità, per certi versi una sorta di girone infernale, come capirete in seguito.
«Nel 2002 dopo un incontro casuale
con Maurizio Fagundes (detto
“Soca”, nella favela) decisi di avviare
un progetto culturale per aprire una
23
casa della cultura. Una sua frase mi
colpì in modo particolare: “Abbiamo
fame di cultura” mi disse e da allora
è nata un’amicizia ed un progetto che
è stato realizzato e si è sviluppato».
La notizia è di quelle che in genere
accendono la curiosità del cronista,
in una delle favelas più grande ed
inaccessibile del mondo lavora ad
un progetto culturale un abruzzese
di Chieti: ci sembra quasi incredibile.
Un attimo e la butto lì: «Possiamo
visitare la favela ed il centro culturale?». Paolo sgrana gli occhi allarga le braccia e mi dice: «Sai, nella favela esistono due poteri, quello dello Stato che controlla il 20%
e quello del traffico che controlla il
restante 80%, nessuno può entrare, o meglio, ha probabilità di
uscirne vivo se il traffico non vuole; non abbiamo il tempo per fare i
contatti».
Vista la mia insistenza, accetta di
fare un tentativo e dopo mezz’ora
abbiamo il permesso: dalle 11,00 di
mattina, per 2 ore, potremo attraversare il cuore palpitante della
favela, andare là dove nessuno mai
è arrivato.
Per tutta la sera l’argomento è la
favela e quello che avremmo dovuto
fare l’indomani.
Alle 8 in punto saliamo sul Pan de
Azucar, simbolo insieme al Cristo
redentore di questa città; prendiamo
la teleferica, il paesaggio è di quelli
mozzafiato; poi in elicottero per un
giro panoramico che ci consentirà di
fare delle riprese eccezionali, un salto alla spiaggia di Copacabana, deserta visto il freddo è già arrivato.
«Il percorso che ci separa dalla favela
lo facciamo in pochi minuti – ci dice
Paolo – il passaggio per entrare sarà
brusco: qui finisce il quartiere residenziale, vigilato da guardie private
www.storiediemigrazione.com
armate di tutto punto e qui inizia la
favela!».
Le cose che ci colpiscono di più sono
diverse: il groviglio di cavi elettrici,
le viuzze strette, l’ammasso di case
una sull’altra, l’odore forte di fogne,
il brulichio di una umanità in continuo movimento, una sorta di linfa
vitale che le percorre e da cui si alimenta il corpo centrale di un organismo per certi versi malato.
Incontriamo volti sorridenti al nostro passaggio, bambini festanti e
in qualche caso completa indifferenza.
Il percorso che ci porta alla casa
della cultura difficilmente si potrà
mai dimenticare; quello che il nostro occhio capta e la telecamera
registra è terribile e nello stesso
tempo carico di umanità.
La gente non ha vergogna della
propria condizione e la mostra senza pudori.
Accettano di farsi fotografare e riprendere senza problemi.
Il nostro piccolo corteo, siamo sei
in tutto, viene guidato da Maurizio “Soca”, presidente della casa
della cultura, il nostro “gancio” per
entrare.
Non smetto di filmare nemmeno
per un secondo, non voglio perdermi questa occasione.
Arriviamo alla casa della cultura
dopo un percorso di circa 15 minuti:
la casa è stata donata dal comune per
questo scopo. C’è gente che sta lavorando, i computer sono accesi e
internet è arrivato anche qui.
Sono varie le attività che si svolgono
nella casa, Paolo ci informa su tutto:
«Ho pensato di realizzare un corso di
ceramica. Eppoi ho un sogno da realizzare: portare i maestri della ceramica di Castelli ad insegnare qui. Sai
– continua – noi possiamo dare a loro
molto della nostra esperienza artigianale, ma possiamo prendere molto
dalla loro capacità creativa. Una sorta di dare e avere, uno scambio che
potrebbe arricchire entrambe le esperienze».
È un fiume in piena Paolo; dobbiamo fermarlo, non smette di parlare,
di progettare, si vede che mette il cuore in quello che fa.
Il tempo stringe e noi vorremmo
ascoltare anche Soca: Daniela assistente di Paolo, brasiliana di nascita
ma figlia di abruzzesi, ci farà da interprete.
«Sono nato qui a Rosinha ed ho 40
anni, lavoro nel settore dello spettacolo un ambiente molto vivo e stimolante e passo qui, nella casa della cultura di cui sono il presidente, il mio
tempo libero. I problemi che abbiamo sono molti; non è facile lavorare
qui, molti hanno apprezzato questo
intervento ma altri non lo vedono di
buon occhio; la cultura eleva lo spirito e libera la mente, spezza le catene di una società violenta, ci allontana dal degrado, ci consente di uscire
dalla favelas. La vita qui è difficile la
gente però si accontenta del poco che
ha e vive in semplicità.
Vedi i quartieri ricchi… – ed indica
in basso – noi non abbiamo mai infastidito quelli che ci abitano, loro
fanno la loro vita e noi la nostra».
24
Il tempo che avevamo a disposizione
per la nostra visita è quasi terminato
dobbiamo andare, Soca ci precede,
tutto va per il verso giusto, ma è meglio non approfittare.
Percorriamo lo stesso viottolo stretto, facciamo altre riprese e foto, ecco
siamo vicini all’auto, ma mentre mi
appresto a svoltare l’angolo della
strada due militari armati con fucili a pompa puntati su di me si fanno avanti: è un attimo, non so se
filmare o buttarmi per terra, opto
per la seconda soluzione e questo
mi salva vita: una scarica di proiettili passa sopra la mia testa; dall’altra parte qualcuno sembra rispondere… attimi di panico… non
è il set di un film è una sparatoria
vera. I locali tanto sono abituati
che non sembra facciano caso alla
sparatoria e continuano nelle loro
attività.
In un attimo qualcuno poteva rimetterci la pelle; questa è la favela:
la vita è appesa ad un filo e non ha
alcun valore.
Montiamo in macchina e velocemente ci allontaniamo; Soca è con
noi, lui è abituato non si scompone più di tanto. Ora a mente fredda possiamo dire di aver corso un
brutto rischio e in questo caso non
per colpa degli abitanti della favela.
L’ufficio di Paolo si trova in un edificio messo a disposizione del governo brasiliano e con soddisfazione ci
fa presente che i suoi rapporti con il
governo sono buoni a tal punto da essere riuscito a farsi pagare un corso
di italiano per cittadini brasiliani.
All’interno trovano posto veri e propri laboratori artigianali, dove tutti
possono venire per imparare o perfezionare un mestiere.
«Io sono arrivato nel 1990, ma subito ho capito che questo era il mio
mondo: qui volevo vivere… adesso
non saprei più restare in Italia».
Lasciamo Rio non senza rimpianti.
«In mezz’ora – ci dice Franco – ce la
faremo ad uscire dalla città…»
… visto il traffico, lo speriamo.
Gianfranco Di Giacomantonio
<I
nforma Comunità
>
A cura di Giovanni Pizzocchia
[email protected]
>>> Sedute di Consiglio della Comunità Montana
Mercoledì 5 ottobre 2005, è stato esaminato il seguente o.d.g.:
• Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti
• Variazione al Bilancio di Previsione
2005
• Salvaguardia degli equilibri di bilancio
• Regolamento riguardante l’esercizio
delle funzioni e delle modalità d’intervento del Difensore Civico ai sensi dell’articolo 14, comma 1^ dello Statuto
Comunitario
• Nomina del Difensore Civico Comunitario ai sensi degli articoli 14 e 15
dello Statuto Comunitario con indicazione di un emolumento mensile.
• Approvazione o.d.g. di protesta riguardante i disagi e disservizi provocati alle popolazioni della Comunità
Montana Sirentina da parte delle
Aziende gestrici di servizi essenziali
Venerdi 23 novembre ’05 con il seguente ordine del giorno: (mentre
andiamo in stampa)
• Convalida Consiglieri
• Riordino e ricostituzione Comunità
Montana Sirentina Zona C – D.P.G.R.
n. 88 del 20/06/2005. Presa d’atto
• Nomina Presidente del Consiglio
• Nomina Vice-Presidente del Consiglio
• Elezione del Presidente e degli altri
componenti dell’organo esecutivo sulla base di un documento programmatico contenente la lista dei candidati alle suddette cariche, secondo
quanto disposto dall’art. 1 del Regolamento per l’elezione del Presidente
e della Giunta
• Assestamento di Bilancio 2005
• Costituzione Centro Servizi Territoriali di Sulmona.
>>> La Giunta ha deliberato:
• Acquisto pubblicazioni
• Organizzazione trasporto locale
• Formazione Albo coltivatori diretti
singoli o associati. Approvazione
graduatoria
• Patrocinio al convegno “La revisione contabile negli enti locali e nelle società di capitali partecipate dagli stessi”. Valevole come credito formativo
• Restauro e valorizzazione siti
archeologici nella Valle Subequana
• Gemellaggio con Comunità Montana del Nuorese
• Concessione struttura alla C.R.I. per
effettuare corso “Clown di corsia”
• Manutenzione straordinaria sede
Comunità Montana. Approvazione
computo metrico
• Approvazione progetto “Interventi
lavori pubblici nei comuni della
Sirentina” L. 6/2005.
Rifinanziamento L. 56/2001
• Protocollo con R.S.A. Opera Santa
Maria della Pace, ASL L’Aquila e Centro di Medicina dell’Invecchiamento,
Università Sacro Cuore di Roma
• Borse di studio. Presa d’atto
graduatoria
• Conferimento incarichi per rilievo
immobili
• L.R. 6/2005. Interventi lavori pubblici. Affidamento lavori
• Servizio trasporto locale. Determinazione
• Affidamento lavori di manutenzione straordinaria sede Comunità Montana
• L.R. 56/93 (Manifestazioni culturali). Approvazione programma
• Borghi autentici – prenotazione impegno di spesa
• Lavori di sistemazione aree verdi e
sistemazione tabelle informative in
legno. Approvazione computo metrico
• Approvazione computo metrico per
realizzazione teche e grigliato mostra
insetti
• Determinazione su dipendente partime
• Concessione contributo al comune
di Fontecchio per sistemazione locali
scuola materna
• Manifestazione di volontà per acquisto arredi nella sala consiliare di Tione
25
degli Abruzzi
• Iniziativa istituzionale in opposizione all’ipotesi di azzeramento delle
Comunità Montane e cancellazione
fondo della montagna
• Contributo all’Istituto d’Istruzione
Superiore “A. De Nino” di Sulmona
per la realizzazione plastico sul Parco
Sirente Velino
• Concessione contributo società sportive
• Proroga LSU Aprile 2006
• Determinazioni su attività scolastiche ed extrascolastiche
• Realizzazione arredo sala consiliare
del comune di Tione degli Abruzzi
• Gemellaggio C.M. Sirentina e C.M.
dell’Alpago
• Conferimento incarico legale a tutela degli interessi dell’Ente in merito
all’attuazione articolo 225 della L.R.
6/2005. (Ente gestore ambito sociale).
>>> News… Sirentina e dintorni
1) Protezione Civile accordo Regione-Prefetture
La Regione Abruzzo e la Prefetture gestiranno insieme i punti di criticità’
nell’ambito delle emergenze di Protezione civile. È questo il contenuto di
un accordo sottoscritto nel mese di
novembre tra l’assessore alla Protezione civile, Tommaso Ginoble, e i quattro prefetti abruzzesi: Giuliano Lalli
(Pescara), Aldo Vaccaro (Chieti), Giovanni Troiani (L’Aquila) e Francesco
Camerino (Teramo). L’intesa firmata
prevede un sistema di allertamento
idrometeorologico dal quale discendere tutte le azioni operative e di emergenza. Rispetto al passato, dunque, il
sistema di aller-tamento avrà un’unica voce, che è quella della Protezione
civile abruzzese, alla quale si uniranno le azioni delle prefetture di riferimento. Il sistema di rete consolida
l’idea di collaborazione tra le varie istituzioni, regionali e statali, quando si
tratta di gestire situazioni di emergenza.
Informa Comunità
2) Il Webmaster del club
secinaresi d’America visita la
Sirentina
Nel mese di settembre Douglas
Simone (foto), webmaster che cura il
sito del Club secinaresi d’America
(linkato
con
il
nostro
www.sirentina.it) è venuto a farci visita. Doug, diminutivo con il quale
ama farsi chiamare, lo avevamo già
incontrato nell’ottobre del 2003, in
occasione dello scambio culturale con
gli emigranti abruzzesi (Orme n. 8
pag. 11); residente a Harper Woods,
vicino Detroit, laureato in informatica presso l’Università dello Wayne
State University di Detroit, la stessa
Università che organizza i corsi di cultura italiana a Gagliano Aterno, nel
mese di settembre, insieme alla madre Renata, è tornato per rivisitare la
terra dei suoi genitori, emigrati negli
anni ’50. Commosso, inebriato nel respirare l’aria dei suoi antenati, ha voluto ripercorrere a piedi i vicoli di
Secinaro, per salutare qualche parente e alla ricerca di emozioni legate alle
sue radici. Ha promesso che tornerà,
caro Doug sarai sempre il benvenuto!
3) Il Sirente Study
Continua Il Sirente Study, finalizzato
allo studio genetico, epidemiologico e
funzionale degli ultraottantenni, nati
e residenti nei comuni della comunità montana, avviato due anni fa dalla
Sirentina con il Centro di Medicina
dell’Invecchiamento dell’Università
Cattolica di Roma e l’Opera Santa
Maria della Pace RSA di Fontecchio.
In questa fase vengono visitati i nuovi
ottantenni e monitorati gli ultraottantenni, già visitati due anni fa. Si
tratta di circa il 10% della popolazione. I primi risultati sono già stati pubblicati sull’Abstract Book del Journal
of the American Geriatrics Society,
volume 53 - 2005 Annual Scientific
Meeting.
(www.blackwellpublishing.com)
4) Intitolata a Ignazio Silone l’ex
palazzo Con.Bit della Giunta Regionale a L’Aquila
Venerdì 14 ottobre, la sede della giunta regionale d’Abruzzo a L’Aquila in
via Leonardo da Vinci, 6, ex palazzo
Con.Bit. con una cerimonia presieduta dal capo del governo regionale Del
Turco è stata intitolata ad Ignazio
Silone, mentre la biblioteca, della stessa struttura, a Benedetto Croce
5) XIV Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero… Come vincere la sfida dell’economia globale. Questa
Convention si è svolta a Pescara dal
Douglas Simone
15 al 21 ottobre presso l’Auditorium
De Cecco. Particolarmente interessante è stata la giornata dedicata al tema
“ Il Turismo: da prodotto a sistema di
ospitalità”, in cui si è evidenziato l’importanza di un’offerta turistica per
macroaree con un salto culturale che
superi i troppi protagonismi locali.
Una battuta è emersa dai relatori
(Ezio Ardizzi, Presidente C.C.di
Pescara): “... sebbene l’industria del
turismo sia strategica per l’economia
nazionale, abbiamo soppresso il ministero del turismo, come se in Arabia fosse soppresso il ministero del
petrolio!” Difatti l’Italia da seconda al
mondo, in materia di turismo, è scesa
al quinto posto. L’assessore regionale
Paolini ha sottolineato come le Camere di Commercio Italiane all’estero siano fondamentali per veicolare l’immagine Italia e per attrarre visitatori.
(www.cciepescara2005.com)
26
6) “La Revisione contabile negli
Enti Locali e nelle Società di Capitali partecipate dagli stessi”, è
il titolo dell’interessante convegno che
si è svolto presso la “Locanda La Corte” a San Lorenzo di Beffi, frazione di
Acciano il 20 ottobre u.s.. Il Convegno è stato organizzato dalla Comunità Montana insieme all’Ordine dei
dottori commercialisti dell’Aquila e
dal Comune di Acciano. Sono intervenuti il Presidente dell’Ordine provinciale Vincenzo Merlini, il sindaco
di Acciano Americo Di Benedetto, dottore commercialista, ed il docente
Andrea Ziruolo, docente presso la facoltà di economia della D’Annunzio a
Pescara, che ha tenuto una vera e propria lezione universitaria sull’argomento, evidenziando il ritardo con il
quale è compreso il ruolo importantissimo del Revisore dei Conti, a seguito della legge di riforma che ha
abolito il controllo sugli atti degli enti
locali da parte delle sezioni dei comitati regionali di controllo. All’incontro hanno partecipato numerosi professionisti, amministratori e funzionari dei servizi finanziari comunali.
7) “Contributi a fondo perduto
per le imprese della provincia
dell’Aquila”, è il titolo dell’incontro
che si è svolto il 24 ottobre nella sala
consiliare della Sirentina, organizzato dalla Comunità Montana e
dall’Ar.Co. FIDI, la Cooperativa Artigiana di Garanzia a r.l. che cura i
finanziamenti alle imprese ed il rapporto con le banche. Sono intervenuti, oltre al presidente Venta ed il vice
Frittella della Sirentina, l’Assessore
provinciale Celso Cioni, il presidente
dell’ Ar.Co.Fidi Franco Di Fabio; i lavori sono stati coordinati dal direttore del C.N.A. Agostino Del Re e sono
serviti ad illustrare i bandi dei fondi
P.I.T. (Programmi Integrati Mediterranei).
8) Gemellaggio con la Comunità
Montana dell’Alpago
Nei giorni 4, 5 e 6 novembre il presidente della Comunità Montana
Sirentina, il segretario, alcuni sindaci
ed alcuni dipendenti, si sono recati in
Informa Comunità
Veneto presso la Comunità Montana
dell’Alpago per iniziare un gemellaggio tra le due Comunità Montane.
è stato realizzato dall’artista Valentina
Cavadini, per volontà della comunità
parrocchiale.
9) Recensioni
La catastrofe di Marcinelle pubblicato l’ultimo lavoro di Maurilio Di
Giangregorio, componente del nostro
comitato di redazione. Un libro che
ripercorre una delle pagine più tragiche e dolorose dei luoghi di lavoro, riferito ai minatori caduti a Marcinelle
nel 1956.
11) 4 novembre. A Castelvecchio
Subequo con una solenne cerimonia
accompagnata dal complesso
bandistico di Introdacqua è stata celebrata la giornata delle forze armate.
10) Monumento a San Demetrio
Il 30 ottobre u.s. a San Demetrio ne’
Vestini, all’ingresso del paese, che ora
rappresenta la nuova porta d’accesso
della Sirentina per chi viene dall’Aquila, è stato inaugurato il monumento
che raffigura il simbolo di questo municipio: il santo a cavallo, così come
raffigurato nella foto. Il monumento
12) Profezia e Pace. Attualità di
Celestino V. E’ il titolo del convegno
nazionale che si è svolto a Sulmona
presso
l’Auditorium
Palazzo
dell’Annunziata, organizzato dalla
Casa per la Pace con il patrocinio della Regione, la Provincia ed il Comune. Ospite eccezionale Alex Zanotelli,
missionario comboniano, un profeta
dei giorni nostri, che per 12 anni ha
scelto di vivere in una baracca nell’inferno della periferia di Nairobi; gli altri due relatori di spicco sono stati:
don Tonio dell’Olio, coordinatore progetti internazionali dell’Associazione
“LIBERA”, e Antonio Del Giudice, direttore del quotidiano “il Centro”
13) Il metano arriva sull’Altopiano
delle Rocche. Il 19 novembre a Rocca
di Mezzo c’è stata la cerimonia d’inaugurazione dell’impianto di metanizzazione per i comuni di Rocca di
Mezzo e Rocca di Cambio.
Numeri utili
Carabinieri 112
Polizia 113
Vigili del Fuoco 115
Emergenza Sanitaria 118
Forestale 1515
Guardia di Finanza 117
Soccorso alpino 800258239
Soccorso stradale Aci 803116
Prefettura L’Aquila 0862 4381
Dati dei Comuni sirentini a seguito dell’ingresso di San Demetrio
comune
1 Acciano
frazioni
1 Succiano
2 San Lorenzo
3 Roccapreturo
4 Beffi
2 Castel di Ieri
3 Castelvecchio Subequo
4 Fagnano Alto
5 Ripa
6 Vallecupa
7 Castello
8 Pedicciano
9 Opi
10 Campana
11 Corbellino
12 Termine
13 Frascara
14 Colle
5 Fontecchio
15 S. Pio
6 Gagliano Aterno
7 Goriano Sicoli
8 Molina Aterno
9 Ovindoli
16 Santa Iona
17 San Potito
10 Rocca di Cambio
11 Rocca di Mezzo
18 Rovere
19 Fontavignone
20 Terranera
12 San Demetrio
21 Stiffe
13 Secinaro
14 Tione d. Abruzzi
22 S. Maria del Ponte
23 Goriano Valli
Totali
398
popolazione al 2004
Kmq
32,36
telefono
367
1.187
446
18,79
19,23
24,48
0864 79168
0864 79117
0862 86145
421
310
590
440
1.261
16,89
33,36
21,77
11,84
58,84
0862 85131
0864 797401
0864 720003
0864 79141
0863 706100
507
1.530
27,62
87,14
0862 918108
0862 91121
1.694
452
368
16,33
32,05
40,24
0862810834
0864 79302
0862 88107
9.971
440,94
27
0864 799132
Organigramma della Comunità Montana Sirentina
Comune di Acciano
Giuseppe Venta PRESIDENTE C.M.
Fabio Camilli (Vice Presidente Consiglio) – Gianna Tollis
Comune di Castel di Ieri
Donato Santilli – Enzo Di Cesare – Giuseppe Battista
Comune di Castelvecchio Subequo
Armando Frittella VICE PRESIDENTE GIUNTA
Marisa Valeri
Antonio Tiberio Valeri
Comune di Fagnano Alto
Mauro Fattore (Presidente Consiglio)
Domenico Di Pasquale – Lino Passacantando
Comune di Fontecchio
Elio Camilli ASSESSORE
Simone Gentile – Sandro Ciancone
Comune di Gagliano Aterno
Mario Di Braccio – Martino De Rubeis – Piero Di Sabatino
Comune di Goriano Sicoli
Ilio Merolli ASSESSORE
Domenico Cifani – Sandro Ciacchi
Comune di Molina Aterno
Luigi Fasciani – Giovanni Carlucci – Paolo Orsini
Comune di Ovindoli
Simone Angelosante – Enrico Pietrantoni – Nino Pompili
Comune di Rocca di Cambio
Teresa Pavone ASSESSORE
Pietro Sulpizio – Attilio Del Giudice
Comune di Rocca di Mezzo
Alfredo Capri ASSESSORE
Francesco Lucantonio – Giuseppe Cidonio
Comune di San Demetrio ne’ Vestini
Giovanni Centi – Giovanni Giammatteo – Fabrizio Andreassi
Comune di Secinaro
Luigi Silveri ASSESSORE
Florideo Barbati ASSESSORE
Paolo Bernabei
Comune di Tione degli Abruzzi
Alfio Vespa ASSESSORE
Luca C. Crisi - Piero Tronca
La Comunità Montana Sirentina
augura ai residenti e ai turisti
Buon Natale
e Felice 2006