Ramin Bahrami, fuoco secco che brucia nel morbido respiro degli
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Ramin Bahrami, fuoco secco che brucia nel morbido respiro degli
49 GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 30 aprile 2015 > SPETTACOLI Ramin Bahrami, fuoco secco che brucia nel morbido respiro degli archi Un Bach a misura d’uomo con il pianista iraniano accompagnato dall’Orchestra del Festival è azoto liquido, vento impetuoso di Borea, cristalli di ghiaccio; la massa degli archi è morbidezza, gusto della sfuEnrico Raggi matura, voluttà. Ramin stacca, clavicembaleggia, piroetta, prosciuga, mette il turbo; Pier Carlo rincorre, asseBRESCIA. È un fuoco secco conda, accentua il lato sentiquello che brucia nei Concerti mentale (che significa appagaBwv 1052 e 1056, per il secon- mento, delizia dei sensi, velo do appuntamento del Festival steso sul suono), avvolge il Pianistico internazionale, ieri canto del solista come in un sera in un gremito Teatro bozzolo. Inesorabilità ritmica Grande, con il pianista irania- contro incanti orientali, (siano Ramin Bahrami e la Filar- mo pur sempre all’epoca delle monica del Festival prime traduzioni diretti da Pier Carlo Al Grande due europee de «Le Orizio. Mille e una notmondi si sono Pensavamo di te»). Alla fine tutfronteggiati, per aver capito Bach. to combacia, i Ne avevamo anno- poi dialogare conti tornano. tato mode, prassi, e venire a patti Emerge un Bach corsi e ricorsi. Illua misura d’uomo. sioni. Lui continua a fissarci, Né estroso, né timido, né straimpenetrabile, enigmatico. no-ma-vero, né vero-ma-straScuote il parruccone: «Acqua, no. Allegri accesissimi, violini acqua, fuochino». Ogni volta vaporosi, eleganze impeccabici costringe a ricominciare. li, rarefazioni delle sonorità, trasparenze del timbro, frasegCristalli di ghiaccio. Con Bahra- gi di dolorosa bellezza. La mumi e Orizio due mondi cozza- sica che respira. Un camerino, si fronteggiano, dialoga- smo trasumanato. Bahrami è no, vengono a patti: la tastiera giardiniere, scultore, sentinel- Classica BRESCIA. Diventare adulti. Mettersi alla ricerca, tra sogno e quotidianità, della propria personale realizzazione. Con questi temi si riappropria della sua vocazione teatrale la sala Colonna dell’Oltremella, per iniziativa della neonata associazione «La Gerla delle Arti». «Theatrum maius»: il titolo scelto per la rassegna di tre spettacoli pluripremiati, diret- qyaxJv7WXrtOiTY4q3tRhar/x8xxeK2+exiAJB6jwN4= ti e interpretati da attori professionisti. «L’inferno e la fanciulla» è il primo dei tre monologhi, ideato e interpretato da Serena Balivo per la regia di Mariano Dammacco: vincitore del Premio nazionale Giovani realtà del teatro 2011, è un viaggio alla ricerca della personale dimensione adulta, tra aspettative e rischi. Sono gli aspetti negativi, relazioni malsane connotate da invidia, gelosia e desiderio di vendetta e prevaricazione a caratterizzare la figura di Iago: mettendosi dal suo Con l’Orchestra. Il pianista Ramin Bahrami ieri al Grande con la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio // UMBERTO FAVRETTO REPORTER la, sarto e chiromante: Bach per lui è vivaio, statua, castello, abito e sfera di cristallo. Ringrazia il pubblico con un bis (una trascrizione dell’Aria sulla quarta corda), offerto alla memoria di Agostino Orizio e di Claudio Abbado. Poi, Dvorák. Nella seconda parte del concerto lo spazio immenso della Sinfonia «Dal Nuovo Mondo» di Dvorák ora si stringe poco a poco in un punto di vista Teatro Telaio ha attualizzato l’Otello di Shakespeare con «Following Iago» interpretato da Alessandro Mor con la partecipazione in video di Michele D’Aquila, Massimo Politi, Abderrahim El Hadiri e Uta Kargel per la regia di Angelo Facchinetti, in locandina il 15 maggio. Seguirà, il 22, «Mr. Bloom sognatore specializzato» di e con Antonio Brugnano, muto protagonista che, accompagnato da musica e voce fuori campo, esplora possibili identità fino a scoprire gioia e poesia nel quotidiano. La rassegna curata dal presidente dell’associazione Luca Bonafini e dal direttore artistico Marco Dotta prevede sempre l’inizio alle 21, nella sala di via Chiusure 79. Ingresso con tessera annuale al costo di 5 euro, e un contributo di 7 euro per i singoli spettacoli. Per informazioni: [email protected]. // E. N. «hortus conclusus» ora si allarga in smisurati spazi. Orizio gioca con elasticità di fraseggi, continue recitazioni strumentali, vivi contrasti dinamici. Meravigliosi controcanti in evidenza nel «Largo» centrale, cinguettare e spavalderie nello «Scherzo» e nel «Finale». Quel barbuto compositore boemo, dagli occhi enormi, sta parlando proprio a me. Una «Danza slava» come bis. Vivo successo. // Il 3 maggio Barocco con variazioni con Thiollier al San Barnaba Per il terzo appuntamento il Festival si trasferirà al San Barnaba. Domenica prossima, 3 maggio, l’auditorium di piazza Arturo Benedetti Michelangeli a Brescia accoglierà infatti, alle 20.45, François-Joël Thiollier, per un appuntamento intitolato «Barocco con variazioni». Il pianista franco-americano, vincitore di 8 Grand Prix, eseguirà musiche di François Couperin, Jean-Philippe Rameau, J.B. Bach, Alessandro Scarlatti e Sergej Rachmaninov.