CS Incontro con Alain Finkielkraut a Milano

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CS Incontro con Alain Finkielkraut a Milano
martedì 14 aprile - ore 21,00
Sala di via S. Antonio, 5 (MM Duomo/Missori)
“Ogni cosa è “avvenimento”. Si può pensare e vivere così? - Ripartiamo da Péguy”
Interviene
Alain Finkielkraut, filosofo, Accademico di Francia
coordina Pigi Colognesi, giornalista
Ingresso gratuito – info sito www.centroculturaledimilano.it – 02 86455162
Arriva a Milano, per la prima volta da 1 anno esatto dalla nomina ad Accademico di Francia, il
filosofo Alain Finkielkraut, già diverse volte ospite del CMC.
Il “Centro Culturale di Milano” lo ha invitato per il ciclo di incontri “Riguadagnare i fondamenti”
nel quale sono interventi Louis Sako Patriarca dei Caldei in Irak e la regista Margarethe von Trotta,
per un dialogo sul nostro tempo, l’esperienza umana e sociale dell’uomo contemporaneo, l’Europa
e i nuovi diritti, l’educazione.
Del filosofo di Parigi, conduttore di una seguitissima trasmissione radiofonica su France Culture,
l’editoria italiana si è sempre più occupata, fino all’ultimo libro appena edito da Guanda “L’identità
infelice”.
Tutto partirà dal cristiano convertito Charles Peguy -lo scrittore polemista francese, riportato
all’attenzione pubblica proprio dall’ebreo Finkielkraut. Oggi, ha dichiarato, “il riconoscimento
dell’avvenimento è la cosa più difficile, ma mi sembra il compito per eccellenza. «Essere in
anticipo, essere in ritardo, che inesattezza! È la puntualità la sola esattezza», Péguy ci dà il
coraggio di resistere all’ideologia, provando a seguire il suo esempio abbiamo la responsabilità di
provare a pensare a questo presente, vorrei io stesso essere capace di espormi al presente, in ciò
che ha di singolare e unico.”
Finkielkraut, disegnando il profilo dell’uomo europeo sottolinea due possibilità principali: la
gratitudine o il risentimento e individua, con la Arendt, la crisi del soggetto e della convivenza nella
vittoria del risentimento contro il dato. Come e prima della Arendt, Péguy è anche lui un filosofo
della gratitudine, ma a il paradosso attuale è che in un tempo di crisi, anche economica,
preferiamo essere in una posizione culturale di credito, piuttosto che di debito (essere grati è
avere una perdita, un debito).
La sfida è aperta ma si può dunque vivere e pensare così, dentro la complessità nel nostro mondo
ed avere energie autentiche per un nuovo inizio?
Centro Culturale di Milano, 27/05/2014 - [email protected] - 02 86455162
Biografia di Alain Finkielkraut
Alain Finkielkraut nasce a Parigi il 30 giugno 1949 da una famiglia
di ebrei polacchi scampati alla Shoah. Studia presso l’École Normale Superiéure a Parigi letteratura
moderna e si laurea in filosofia. Dal 1976 al 1978 è visiting professor presso il dipartimento di
letteratura francese della University of California, Berkeley. Dal novembre del 1989 è docente di
Cultura generale e Storia delle idee al dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’École
Polytechnique. Nel 1985 è ideatore e conduttore della trasmissione radiofonica “Répliques”: qui
esponenti del mondo culturale e politico vengono invitati a confrontarsi su temi filosofici, sociali e
politici in un dialogo il cui fine è nelle intenzioni di Finkielkraut la causa comune della verità
È da anni personaggio chiave e controverso del panorama culturale francese, sia per le forti
posizioni politiche (la lunga appartenenza alla sinistra, il sostegno a Israele o la difesa dell’identità
francese ), ma anche per la pubblicazione di opere culturali. È del 1992 la riabilitazione di Charles
Péguy nell’opera “L’incontemporaneo”, nella quale il filosofo restituisce e sottolinea l’attualità del
pensiero dello scrittore francese.
Nel 1994 viene nominato cavaliere della Legione d’Onore e dal 10 aprile 2014 è membro
dell’Académie Française.
Fra le sue opere in italiano si possono ricordare: Un cuore intelligente (Adelphi); Noi i moderni
(Lindau); Nel nome dell’altro: riflessioni sull’antisemitismo che viene; L’umanità perduta: saggio sul
XX secolo; L’incontemporaneo. Péguy, lettore del mondo moderno (Lindau); Il nuovo disordine
amoroso. Recentissimo L’identità infelice di Guanda.
Centro Culturale di Milano, 27/05/2014 - [email protected] - 02 86455162