Comunicato stampa - Salone del Libro

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Comunicato stampa - Salone del Libro
PER SITO
Comunicato stampa
Tahar Ben Jelloun a Torino inaugura il Salone Off 2014
Incontro con il pubblico
venerdì 14 marzo, ore 18 - Biblioteca civica Natalia Ginzburg
(Via Cesare Lombroso, 16)
Incontro con gli studenti
sabato 15 marzo, ore 10 - Liceo Alfieri
(Corso Dante Alighieri, 80)
www.salonelibro.it - @salonedellibro - #SalToff
Il romanziere e saggista franco-marocchino Tahar Ben Jelloun è a Torino venerdì 14 e sabato 15
marzo a inaugurare il nuovo ciclo del Salone Off: incontrerà lettori e studenti per affrontare
tematiche a lui care come la Primavera araba, i diritti e la libertà, ma anche un argomento ancora
tabù, la sessualità dopo la malattia.
Il Salone Off, il «Salone del Libro diffuso», è nato nel 2004 dall’intuizione della Fondazione per il
Libro, la Musica e la Cultura di portare i libri e gli autori del Salone Internazionale del Libro fuori
dai padiglioni del Lingotto: dai teatri alle scuole, dai centri di quartiere agli ospedali, dai mercati
alle case popolari, ai centri di protagonismo giovanile. Edizione dopo edizione ha raccolto sempre
più consensi, si è arricchito e si è strutturato, toccando le 150 location e i 300 eventi nel 2013.
Da quest’anno nuovi partner si uniscono.
 La Scuola Holden: i giovani allievi della scuola di scrittura fondata da Alessandro Baricco,
guidati dai tutor, si trasformeranno in insegnanti per aiutare gli studenti delle scuole
superiori ad analizzare le pagine di un libro, a porre domande all’autore, a recensire un
romanzo.
 Le Biblioteche civiche torinesi: i gruppi di lettura, che abitualmente si ritrovano in molte
biblioteche torinesi, si prepareranno all’appuntamento con l’autore leggendo e
approfondendo le sue opere nelle settimane precedenti; in occasione dell’incontro alcuni
componenti del gruppo saliranno sul palco con lo scrittore per presentarlo al pubblico.
 Le scuole superiori torinesi: gli studenti leggeranno e discuteranno i libri in classe o
parteciperanno alle lezioni della Scuola Holden per arrivare informati e preparati al
momento del confronto con l’autore.
 Le librerie della città: si alterneranno ai vari appuntamenti per proporre in vendita i libri
dell’autore presentato.
 I giovani «cronisti» del Bookblog del Salone Internazionale del Libro documenteranno con
interviste, video, recensioni, resoconti giornalistici e contributi audio i diversi appuntamenti,
mettendoli a disposizione di tutti grazie alla pubblicazione sul sito del Salone
(http://bookblog.salonelibro.it).
Venerdì 14 marzo alle ore 18 Tahar Ben Jelloun è alla Biblioteca civica Natalia Ginzburg di San
Salvario (Via Cesare Lombroso, 16) per parlare del suo nuovissimo romanzo L’ablazione, che
racconta le difficoltà di un uomo, molto vitale e di successo, nell’affrontare la malattia, con
particolare attenzione alla sfera della sessualità. A presentarlo, insieme con i gruppi di lettura delle
biblioteche, sarà Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro, che per
primo pubblicò in Italia le opere di Ben Jelloun.
L’incontro è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Sabato 15 marzo alle ore 10, lo scrittore è al Liceo Alfieri (Corso Dante Alighieri, 80) per
incontrare gli studenti, aiutati nel processo di avvicinamento all’opera di Ben Jelloun dagli allievi e
dai tutor della Scuola Holden. Un’occasione per riflettere sulle tematiche affrontate nel romanzo
Fuoco, uscito per Bompiani nel 2012, dove la tragedia del giovane tunisino che si dà fuoco per
protesta si fa storia universale di rivendicazione di libertà, diritti e dignità da parte di un popolo che
non vuole più piegarsi alla dittatura. Un omaggio alle rivoluzioni arabe e ai milioni di uomini e
donne scesi in piazza per traghettare il proprio Paese verso lo stato di diritto.
Incontro riservato agli studenti.
Nel corso degli incontri sarà presente la Libreria Trebisonda (Via Sant'Anselmo 22).
Tahar Ben Jelloun
Nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista,ha vinto il Premio
Goncourt nel 1987. È noto in Italia per i suoi numerosi libri, che affrontano soprattutto il tema del
razzismo, dell’immigrazione e dell’integrazione. Si ricordano: Creatura di sabbia, 1987;
L’amicizia, 1994; Corrotto, 1994; L’ultimo amore è sempre il primo?, 1995; Nadia, 1996; Il
razzismo spiegato a mia figlia, 1998, giunto alla quarantottesima edizione (e ripubblicato nel 2010
in una nuova edizione accresciuta); L’estrema solitudine, 1999; L’albergo dei poveri, 1999; La
scuola o la scarpa, 2000; Il libro del buio, 2001 (International IMPAC Dublin Literary Award
2004); L’Islam spiegato ai nostri figli, 2001 (ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione
accresciuta); Jenin, 2002; Amori stregati, 2003; L’ultimo amico, 2004; “La fatalità della bellezza”,
in Notte senza fine di Amin Maalouf, Tahar Ben Jelloun, Hanif Kureishi, 2004; Non capisco il
mondo arabo, 2006; Partire, 2007; L’uomo che amava troppo le donne, 2010.
L’ablazione (Bompiani, 2014). Un matematico di rilievo internazionale, sessantenne ma molto
vitale, scopre un giorno di avere un tumore alla prostata. Deve sottoporsi, dunque, a un intervento di
asportazione. Solo così il rischio tumorale sarà contenuto. Al matematico, però, non interessano
tanto il tumore in sé e il rischio che esso comporta, ma il cambiamento che l’operazione comporterà
per la sua vita: non potrà più avere una vita sessuale. L'uomo si prepara all'intervento con un'ultima
notte di piacere, in compagnia di una prostituta. Dopo l’operazione cerca di continuare a condurre
una vita normale. Tutto è molto difficile: prima soffre di incontinenza, poi si sente menomato, poi
inizia a vivere il dramma della vita sessuale negata. Il tempo, tuttavia, farà il suo corso e il
protagonista lentamente riuscirà a riprendere una vita senza drammi, stabilendo una serena
relazione con una donna. Capirà che una vita senza sesso è possibile. È diversa, ma è sempre vita.
Fuoco (Bompiani, 2012). Mohamed Bouazizi si dà fuoco il 17 dicembre 2010. Un gesto orgoglioso
e disperato che accende la miccia della rivoluzione dei gelsomini in Tunisia e diventa il simbolo
della primavera araba. Racconto intenso e poetico, il libro ricostruisce i giorni che hanno preceduto
questo sacrificio. La storia di un ragazzo moderato, con meno di trent’anni e una laurea, innamorato
di una coetanea che sogna di sposare appena avrà i soldi per il matrimonio. L’improvvisa perdita
del padre lo costringe invece a pensare alla famiglia e a farsi per necessità venditore ambulante di
frutta. La vita di strada si rivela crudele con lui, che non può permettersi di corrompere la polizia
perché tolleri il suo carretto abusivo, e la lotta in nome della madre e dei fratelli più piccoli si
scontra con una realtà troppo ostile. Stremato e disperato, senza più fiducia nel futuro, decide di
darsi fuoco per attirare l’attenzione del mondo e cambiare le regole del gioco.